Pamela, Massoneria e affari loschi: su Facebook la testimonianza choc di una maceratese - VIDEO
Si chiama Lauretta Gianfelici, é di Macerata e ha scelto Facebook per raccontare la sua storia. Una testimonianza, la sua, che arriva insieme alla decisione di non nascondere il suo nome e il suo volto, grazie anche ad una associazione veneta che da anni indaga sui misteri italiani e sui legami tra associazioni segrete e organizzazioni criminali.
La donna, seguendo un testo, racconta di aver cominciato la sua battaglia ormai molti anni fa, a seguito della separazione dall'ex marito, coinvolto, a suo dire, in affari che la signora Lauretta definisce "poco puliti". Accuse pesanti, le sue, che l'avrebbero anche portata ad un taglio netto con la sua famiglia di origine e ad anni di isolamento. Culminati, addirittura, con una richiestra di Trattamento Sanitario Obbligatorio.
Il video é circolato anche su un gruppo dedicato a Pamela Mastropietro, ma che non é quello che la famiglia ha creato per comunicare le iniziative in memoria della ragazza, e sta inevitabilmente creando grande clamore a Macerata e non solo. Anche perché sembra voler mettere in collegamento tutte le vicende che hanno sconvolto il territorio dal gennaio scorso, dopo la barbara uccisione della ragazza romana allontanatasi dalla Comunità Pars di Corridonia. Dalla mafia nigeriana alle costole deviate della massoneria, passando per i giri di droga e prostituzione.
La signora Lauretta racconta di aver più volte denunciato fatti poco chiari avvenuti a Macerata, ma di non essere mai stata presa in considerazione.
"Chiediamo protezione. Se succederà qualcosa, se spariremo voi tutti sarete testimoni" l'appello lanciato nel video che sta facendo ora il giro della rete.
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