C'è un indagato per l'incendio che ha devastato il 6 luglio la Orim, l'azienda di trattamento di rifiuti speciali a Piediripa di Macerata. Si tratta di un dipendente impegnato nel reparto solventi dove si è scatenato il rogo. Il reato ipotizzato è di incendio colposo. Già interrogato, si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Secondo l'accusa, l'incendio sarebbe stato provocato da una negligenza nel rispetto della prassi seguita nel reparto. I consulenti nominati dalla Procura della Repubblica di Macerata per individuare le cause del rogo hanno completato gli accertamenti preliminari in base ai quali formuleranno poi la relazione finale. Hanno già riferito i primi risultati al procuratore capo Giovanni Giorgio, che ieri ha effettuato un sopralluogo nell'azienda per rendersi conto, di persona, della situazione venutasi a creare a seguito del rogo. (Ansa)
Valona Zenku, studentessa dell’IIS Matteo Ricci di Macerata, e la sua esemplare esperienza di studi in Germania continuano a far parlare anche i giornali locali tedeschi. Un anno di studi proficui di cui avevamo parlato nei mesi scorsi e che si è mostrato ricco di emozioni per la studentessa maceratese. Con enorme soddisfazione dei docenti e del dirigente scolastico del Ricci, Daniele Sordoni, di questa esperienza se ne è parlato anche a Weiden dove nei giorni scorsi è uscito un articolo al riguardo con il titolo la cui traduzione è “tra aspetti particolari di vita scolastica in Germania e specialità culinarie”. A tal proposito riportiamo di seguito la traduzione di alcuni passaggi importanti contenuti in esso:"Come superare i comuni stereotipi su italiani e tedeschi? Conoscendo direttamente qualcuno.Valona Zenku ha sperimentato tutto ciò.La studentessa 17enne proveniente dalla provincia di Macerata trascorre dal settembre 2017 un anno scolastico nella classe 10 del liceo Augustinus. A fine giugno ritorna in patria col desiderio di ritornare in Germania dopo la maturità del prossimo anno per proseguire i suoi studi universitari.Qualcosa che ha a che fare con le lingue o l’economia.Weiden l’ha affascinata essendo una città dai tratti internazionali. Forse ciò dipende dal fatto che Valona stessa non ha respirato solo la cultura dell’Italia centrale. I suoi genitori vengono infatti dall’Albania, hanno vissuto a lungo in Macedonia ed ora risiedono nei pressi di Macerata. Le radici bilingue di Valona l’hanno agevolata nell’apprendere un tedesco pressoché perfetto nel corso di dieci mesi; comunque lei ha sempre studiato volentieri.‘’ La scuola qui è per me come una seconda casa ’’Gli insegnanti, dice lei, l’hanno sempre trattata alla pari degli altri studenti tedeschi, allo stesso tempo l’hanno aiutata.In Italia i compagni di classe trascorrono molto del tempo libero insieme, in Germania, o a Weiden, non è sempre stato così. I compagni di classe si sono interessati a lei, in quanto nuova alunna proveniente dall’Italia. Poi ci sarebbe voluto del tempo prima che nascesse un legame.Weiden era per lei all’inizio un mondo sconosciuto. Lei non poteva concepire che in ogni aula scolastica ci fosse un lavandino con specchio e poi cose particolari come la pulizia della lavagna.Qui a Macerata, dice lei, funziona anche spontaneamente.Soprattutto le differenze per quanto riguarda l’esame di stato, che in Baviera prevede la scelta di materie da parte dello studente, nell’ambito del piano di studi.In una occasione, precisamente a febbraio 2018, Valona ha avuto paura: era venuta a sapere dell’episodio di violenza avvenuto in città a Macerata.Durante il suo anno all’estero, la nostra studentessa è stata ospitata da tre diverse famiglie. All’arrivo presso i Rӧhlinger, poi da Jutta Hӓusler e infine presso i Helgath, residenti nel centro storico.Inoltre la studentessa ha stretto amicizie anche al di fuori della scuola e ha effettuato l’esperienza di alternanza scuola lavoro presso il vecchio municipio, precisamente presso l’ ufficio della cultura e turismo, nonché al punto di informazioni turistiche, così da essere impegnata anche in periodi di vacanza.L’esperienza si è conclusa alla grande con la partecipazione diretta all’annuale Bürgerfest, svoltasi nei giorni 23-24 giugno 2018, in occasione della quale è stata la traduttrice ufficiale per il sindaco di Macerata».
La sezione comunale Federcaccia di Macerata, anche quest’anno, a conclusione dell’assemblea annuale dei soci, ha organizzato una serata conviviale per i propri cacciatori e rispettive famiglie, riscuotendo enorme successo, visto il numero di partecipanti e le attività che hanno allietato l’evento.
All’assemblea è intervenuto il presidente provinciale Fidc Macerata Nazzareno Galassi, il quale ha presentato la delibera regionale, approvata per la “caccia in deroga” nelle Marche, che permetterà anche per l’anno in corso, il prelievo di specie quali: tortora dal collare, storno e piccione, a difesa degli interessi degli agricoltori locali. Lo stesso ha inoltre introdotto le varie novità del calendario venatorio, prossimo alla sua approvazione, nonché tutte le attività portate avanti dalla Federcaccia nazionale, a difesa di tutti i cacciatori.Durante l’assemblea stessa il presidente Micozzi ha esplicato le varie azioni intraprese per il ripopolamento della fauna stanziale, la richiesta presentata per le modifiche della Zrc e la nuova costituzione della nuova Adr è stata positivamente accolta dagli organi competenti. Ringraziando tutti coloro i quali hanno offerto la propria disponibilità per la buona riuscita delle operazioni.
L’evento conviviale, durante il quale erano presenti autorità, quali il presidente provinciale Fidc Macerata Galassi, il presidente dell’ Atc Macerata 1 Franco Lardelli, Principi Bernardino dell’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della regione Molise Diversi rappresentanti delle sezioni comunali limitrofe, (Pollenza – Petriolo – Penna San Giovanni - San Severino Marche – Montelupone) è stato allietato da lotterie e premiazioni di sponsor e cacciatori veterani e chef ufficiale della nostra sezione Leonardo Romiti ai quali è stato rivolto un particolare ringraziamento da parte del presidente comunale Micozzi.Per l’occasione il presidente della sezione comunale di Petriolo Michele Merola è stato lieto di premiare il socio Amleto Natali, quale cacciatore veterano di Federcaccia, nonché onorato di conferire allo stesso un “attestato di riconoscenza”, come forma di ringraziamento per l’impegno profuso e la professionalità dimostrata da Natali, nell’incarico di presidente della sezione comunale di Petriolo, svolto fino all’anno 2016, momento in cui lo stesso passava il “testimone” al giovane Merola.Erano inoltre presenti il commendatore Franco Balducci della ditta Cbf - l’amministratore unico della ditta Fertilvalle Claudio Benedetti – il legale rapp.te della ditta MP Maccari e Pagnanelli, che hanno sponsorizzato le gare cinofile svolte nell’arco dell’anno presso la zac situata in c.da Cervanello di Macerata.
Da Antonio Pagnanelli, presidente Italia Nostra Macerata, riceviamo
Quando accadono eventi nefasti, come questo incendio alla ORIM, fanno sempre molta presa le parole di protesta. Ce ne rendiamo conto e per questo ribadiamo la nostra intenzione di contribuire alla costruzione di risposte nuove e adeguate a partire da quelli che per noi sono degli errori: non cerchiamo pertanto dei colpevoli da condannare per ipotetici sbagli (siamo una semplice ONLUS ambientalista, non un tribunale) ma proviamo a proporre idee e posizioni perché non succedano disastri analoghi a questo.Lo dicevamo anche nello scorso intervento: il tema è complicato e non può essere sviscerato tramite le poche righe di un comunicato. Proviamo ad evocarlo nel modo più chiaro possibile.
Il ciclo dei rifiuti è uno dei diversi capitoli contenuti nel tema più generale della gestione del territorio. In esso si sovrappongono, a volte contraddicendosi, almeno tre normative: quella paesaggistica, quella urbanistica e quella ambientale. Alle normative corrispondono molteplici enti nazionali e locali con i relativi uffici che, applicando quelle normative, pianificano, valutano e autorizzano tutte le trasformazioni del territorio che vanno ad incidere materialmente sulla vita di ogni suo abitante. Molto spesso senza un coordinamento reale delle strategie messe in campo.
Sullo sfondo, la recente riforma Del Rio sulla riorganizzazione degli enti locali, riforma in cui le regioni son chiamate a giocare un ruolo fondamentale, soprattutto in tema di riordino delle provincie. La loro attività principale è proprio quella del coordinamento e del controllo sulla pianificazione del territorio ma ad esse si stanno via via diminuendo risorse, personale e funzioni da svolgere. Affinché le difficoltà legate alla partenza (quella imposta agli enti locali dalla riforma Del Rio) non si trasformino in un’impasse perenne c’è bisogno di una politica forte, che abbia bene in mente un disegno complessivo che sappia far fronte a quella complessità che abbiamo provato ad evocare nel paragrafo precedente. Quella regionale, sia per ampiezza che per capacità e competenze, appare la scala opportuna a cui tratteggiare quel disegno, verificandolo su ogni particolarità locale e raccordandolo con le altre istanze provenienti dal resto del territorio nazionale.
Da qui il nostro appello alla regione e alla sua politica.Purtroppo quel disegno non c’è. O, perlomeno, ci sfugge. E le argomentazioni dell’assessore all’ambiente espresse nel recente comunicato, a metà tra il burocratico ed il retorico, non ci danno spunti sufficientemente forti per cambiare idea. La questione delle richieste di autorizzazioni per nuove cave in provincia di Macerata a cui da sempre ci opponiamo è in tal senso palese. Abbiamo una provincia che fa il pesce in barile, i comuni costretti a rilasciare le autorizzazioni sulla base di un piano cave provinciale mai approvato dalla regione, e la regione che, di fatto, non interviene, trincerandosi dietro a dichiarazioni di contrarietà ma senza compiere quegli atti che riescano ad incidere realmente, bloccandoli, in quei processi autorizzativi.
La riduzione dei materiali estratti a cui si accenna, purtroppo, non è frutto di una determinata politica regionale. La crisi del mattone ci appare più determinante, con la richiesta delle nuove cave che sembra legata essenzialmente a dinamiche di tipo finanziario (con la cava autorizzata, anche se non lavora, ci si va a chiedere i prestiti in banca…). In questo quadro ci vorrebbe invece una regione forte, decisa e coraggiosa. La regione Toscana, per non andare troppo lontano, nel 2014 approvò una importante legge sulla gestione del territorio tra i cui molti meriti (seppur indeboliti da aggiornamenti recenti) vi è quello dell’avere introdotto la distinzione tra territorio urbanizzato e non. All’interno del primo, sono consentite le trasformazioni che comportano impegno di suolo non edificato a fini insediativi o infrastrutturali; all’esterno non possono essere previsti insediamenti residenziali e ogni nuovo consumo di suolo deve essere approvato da una Conferenza di copianificazione cui partecipano la Regione e gli enti locali interessati.
In quello stesso anno, il Forum Paesaggio Marche, di cui Italia Nostra è membro attivo, presentò in regione una proposta di legge di iniziativa popolare sullo stesso tema per cui si raccolsero poco meno di 9000 firme (novemila firme!). Alla sua base ci sono gli stessi principi che hanno fatto della Toscana la regione con la normativa più innovativa in ambito nazionale. Quella proposta di legge, imperniata sulla riduzione del consumo di suolo e che poteva fare della regione Marche un’avanguardia in campo urbanistico, è invece ferma sulla scrivania di qualche consigliere, in attesa di non si sa cosa, senza che su di essa sia avviata nessun tipo di discussione o di verifica. In conclusione, con i nostri interventi ci si chiede se, in futuro, riusciremo ad evitare disastri ambientali come l’incendio della ORIM. E si sottolinea la necessità di tracciare un percorso netto verso una direzione ben precisa in ambito di gestione del territorio. Le critiche mosse verso la politica ambientale della regione non vogliono essere polemiche contro questo o quel personaggio ma servono per descrivere un atteggiamento che riteniamo troppo morbido e passivo nei confronti di una questione così centrale come la gestione del territorio. Vorremmo sinceramente essere smentiti. Ma nei fatti. Non a parole.
A Macerata, nel 2018, un imprenditore artigiano medio paga il 61,7% di tasse (nel 2017 era il 61,5% mentre nel 2011 il 59,5%), potendo contare su un reddito di poco superiore ai 19 mila euro. Il 12 agosto festeggerà il Tax Free Day, giorno della liberazione dalle tasse, smettendo di lavorare per il fisco e iniziando a guadagnare per se stesso e la sua impresa. A conti fatti, vuol dire che lo stesso imprenditore nel 2018 lavora 225 giorni per pagare i tributi, mentre sono solo 140 i giorni lavorativi da cui può trarre un guadagno da destinare, ad esempio, ai consumi familiari (stima riferita ad un’impresa individuale, con un impiegato e quattro operai, un laboratorio di 350 metri quadrati e un negozio di 175, 431 mila euro di fatturato e 50 mila euro di utili).
Sono gli esiti dello studio dell’Osservatorio sulla Tassazione delle Pmi, condotto per il quinto anno da CNA Nazionale su 137 comuni italiani, compresi tutti i capoluoghi di provincia. Nella classifica stilata Macerata si posiziona all’82esimo posto (perdendo due posizioni sul 2017) su 137 comuni analizzati, dove al primo posto c’è Gorizia (già “liberata” dalle tasse il 14 luglio) con il 53,8% di tassazione e all’ultimo Reggio Calabria con il 73,4% (per la quale la liberazione scatterà non prima del 24 settembre).
Lo studio dell’Osservatorio nazionale “parla chiaro – dice il Presidente CNA Territoriale Giorgio Ligliani – la pressione fiscale media sulle pmi maceratesi cresce dello 0,2%. Negli ultimi anni il picco negativo è stato raggiunto nel 2014, quando l’imposizione era al 64,8% e il reddito annuo era poco più di 17.500 euro. A questo proposito segnaliamo che il reddito medio dell’imprenditore tipo a Macerata è sceso, dal 2011 ad oggi, di ben 1.100 euro. La pressione fiscale del capoluogo maceratese è superiore alla media nazionale, che è del 61,4% con un trend di crescita”. “Dall’analisi condotta – aggiunge Ligliani - emerge in maniera netta come l’applicazione di alcuni dei correttivi segnalati dalla CNA potrebbero invertire una tendenza pericolosa, che vede l’imprenditore lavorare sempre più per un’ingombrante socio pubblico invece che per i bisogni suoi e della propria attività”.
“La crescita della pressione fiscale sulle pmi non è ineluttabile – annuncia il Direttore Generale della CNA di Macerata Luciano Ramadori – infatti l’applicazione contemporanea di tre tra le misure suggerite da CNA determinerebbe un calo dell’imposizione fino al 53,5%. Per questo chiediamo l’aumento della franchigia Irap da 13 a 30 mila euro, l’adozione del regime Iri al 24% e, soprattutto, l’introduzione della totale deducibilità dell’Imu sui beni strumentali delle imprese, cioè capannoni, laboratori, negozi. A questo – prosegue – si devono aggiungere l’introduzione della Flat tax in modo progressivo e credibile, prevedendo la riduzione delle aliquote IRPEF a partire da quelle più basse del 23% e del 27% ed eliminando la discriminazione attuale operata dalle detrazioni da lavoro delle piccole imprese personali, oltre all’estensione del regime forfetario a tutte le imprese individuali e professionisti con ricavi inferiori a 100.000 euro”.CNA Macerata sostiene che, per riequilibrare un sistema fiscale insopportabile, sia necessario garantire maggiore equità nel prelievo tra i diversi redditi da lavoro e invertire sensibilmente la tendenza a trasferire sulle imprese gli oneri dei controlli, asfissianti per strutture leggere come quelle delle piccole imprese, oltre ad usare in modo intelligente la leva fiscale per aumentare domanda interna e investimenti.
Lui, il direttore di Picchionews, é un tifoso storico del Torino. L'altro, un nostro lettore che non ci ha fatto sapere le sue generalità, dev'esserlo della Juventus. E forse i due si conoscono anche; almeno abbastanza da essere al corrente delle opposte fedi calcistiche. Tanto che questa mattina nella nostra casella email abbiamo trovato un messaggio insolito: la foto di Cristiano Ronaldo e della dirigenza della Juventus con in mano la maglia di Picchionews.
Chiaramente si tratta di un fotomontaggio e di uno scherzo. Ma la fede calcistica, si sa, fa ingigantire anche i gesti più innocenti. "Non c'é niente da ridere - ha affermato il nostro direttore - Lo considero un gesto vile: un insulto". Ma, ve lo garantiamo noi della redazione, in verità stava ridendo a crepapelle.
"Alla luce dei recenti fatti di cronaca - afferma Sandro Di Tuccio, per l'Ordine degli infermieri di Macerata - che hanno sconvolto la nostra provincia con eco anche a livello nazionale e che hanno visto come protagonista un infermiere, questo Ordine professionale si sente in dovere di esprimere la sua opinione".
"Ferma restando - continua Di Tuccio - l’assoluta fiducia nella magistratura e nelle istruzioni ed aspettando il loro operato, se confermate le accuse rivolte all’infermiere, se confermato che sia un iscritto al nostro albo degli infermieri, noi come Ordine professionale degli Infermieri di Macerata faremo quanto in nostro potere e dovere per la tutela della categoria professionale e dei cittadini fino a costituirci parte civile in un eventuale processo. La figura dell’infermiere è fortemente oltraggiata da questo atto se confermato. Questo perché i 440 mila infermieri italiani ogni giorno lavorano duramente per garantire a tutti la salute, la sicurezza e protezione che devono ricevere. Quindi bando a generalismi o allarmismi ...noi Infermieri non siamo questo e non facciamo certe cose".
Presentato stamattina il nuovo e moderno Sistema di Videosorveglianza del comune di Macerata: sono state infatti installate e collegate alla rete 50 nuove telecamere.
Il progetto, che fa parte del Piano per la Sicurezza Urbana approvato dal Consiglio comunale alla fine del 2016, mira a due obiettivi: la realizzazione di una rete di videocamere di controllo delle auto che accedono al territorio comunale collegato al Sistema Centralizzato Nazionale Targhe e Transiti del Centro Elettronico nazionale della Polizia di Stato di Napoli (SCNTT) e il miglioramento tecnologico e quantitativo delle tradizionali videocamere di ambiente presenti in città. Sono 34 le telecamere a lettura targhe collegate al centro nazionale, installate su tutti i principali assi viari d’entrata alla città e alle frazioni e 26 le telecamere di contesto posizionate in diversi punti del centro urbano.
Le nuove telecamere si aggiungono a quelle già esistenti facendo salire a 60 il numero complessivo dei punti di controllo, in grado di monitorare i movimenti e prevenire eventi maggiormente sentiti dalla cittadinanza come minacce alla sicurezza.
Tipicità si riconferma laboratorio di futuro e lancia l’Ambasciata del Marche Style.
Mentre il Governo istituisce per la prima volta un “superministero del Made in Italy” e l’Ivrea “Olivettiana” viene consacrata Patrimonio Unesco per l’umanesimo tecnologico, nel magico ambiente delle Cisterne romane di Fermo, che ogni anno accolgono decine di migliaia di turisti, è stata allestita una vera e propria galleria d’arte nella quale sono esposte, non solo opere pittoriche o scultoree, ma anche produzioni manifatturiere, nel loro genere autentici capolavori.
Tutta la comunità regionale - imprenditori, amministratori, i Rettori degli Atenei di Ancona e Macerata, con il prorettore dell’Università di Camerino - ha tenuto a battesimo questa iniziativa che rappresenta la tappa fermana del Grand Tour delle Marche, il circuito di eventi proposto in occasione di EXPO 2015 da Tipicità ed ANCI Marche e che, anno dopo anno, è andato progressivamente consolidandosi.
L’Ambasciata del Marche Style, che sarà visitabile fino a fine agosto, interpreta un nuovo modo di proporsi ai turisti. Umanesimo e tecnica si fondono in nuovi percorsi che esprimono al meglio il genius loci marchigiano. Produzioni manifatturiere ed artistiche si fondono in una contaminazione reciproca, l’innovazione si caratterizza sempre più come frutto del trasferimento di suggestioni ed intuizioni da un settore all'altro.
Quindi, accanto a calzature, cappelli, ricami a mano, strumenti musicali, lavori in legno, vini ed altre produzioni che ci contraddistinguono nel mondo, compaiono opere artistiche di grandi interpreti marchigiani. I temi e gli artisti di riferimento sono il futurismo di Ivo Pannaggi e le scritture urbane di Giulio Vesprini: entrambi testimoniano un approccio operativo ed un linguaggio che trova nella tecnologia la nuova poetica umana.
I collage di libera interpretazione tra i particolari delle opere di Pannaggi e Vesprini, definiscono scene in cui si rappresenta il dialogo attuale fra le meccaniche del pensiero produttivo (artigianale, industriale, artistico) e le componenti del paesaggio naturale ed artificiale.
Dalle Cisterne romane ai punti vendita aziendali il passaggio è breve! Da un luogo simbolo di storia e cultura si diparte un circuito virtuoso realizzato da Tipicità in collaborazione con la Camera di Commercio di Fermo ed il supporto di Confartigianato, CNA e Coldiretti: una serie di itinerari concepiti per accompagnare i turisti a fare shopping direttamente nei “santuari del saper fare”: fattorie, laboratori artigianali e atelier della moda sono raggiungibili attraverso la piattaforma di Tipicità Experience e l’app di Tipicità.
Il rettore Francesco Adornato è stato eletto presidente della “Fondazione Goffredo Parise e Giosetta Fioroni” costituita per tutelare le opere e l’apporto alla cultura e al patrimonio artistico nazionale e internazionale dei due artisti.
L’istituzione è stata fondata dalla pittrice stessa, unica donna agli inizi degli anni ’60 nel gruppo della Scuola di Piazza del Popolo, fra cui Mario Schifano, Franco Angeli e Tano Festa. Giosetta Fioroni ha incontrato Parise a Roma nel ’64, diventando compagna di vita dello scrittore fino alla sua morte e seguendolo in alcuni dei suoi grandi viaggi da inviato speciale del Corriere della Sera. Scrittore, giornalista, sceneggiatore, saggista e poeta, Goffredo Parise è stato autore, tra gli altri, del romanzo “Il prete bello”, da cui Carlo Mazzacurati ha tratto il film omonimo nel 1989, e dei celebri “Sillabario 1” e “Sillabario 2”, con cui Parise si aggiudicò il Premio Strega nel 1982.
La Fondazione avrà il compito di salvaguardare il ricco patrimonio artistico e culturale formatosi negli anni che, oltre alle opere pittoriche e grafiche, le sculture, i disegni, i bozzetti, i manoscritti e tutte le altre creazioni di Giosetta Fioroni, comprende anche libri, riviste, oggetti da collezione, quadri di altri importanti artisti italiani, preziosi documenti fotografici, carteggi con eminenti personalità del mondo culturale come Montale e Moravia. La casa e il laboratorio dell’artista saranno trasformati in spazi museali destinati ad ospitare mostre, visite guidate, convegni e corsi di formazione.
Il professor Adornato ricoprirà la carica a titolo gratuito. “E’ un grande onore – commenta – e un ulteriore elemento di prestigio per tutto l’Ateneo essere coinvolti in un progetto di valorizzazione culturale così importante e significativo, destinato a mantenere viva la memoria di due protagonisti della vita artistica e intellettuale del nostro Paese”.
Violenza sessuale in ospedale, disposto l’allontanamento dal servizio dell'infermiere coinvolto nelle indagini.
La decisione è stata disposta dal direttore dell’Area Vasta 3, Alessandro Maccioni, con un’apposita determina che stabilisce la sospensione cautelare dell'uomo, ha una durata di 30 giorni.
La vicenda risale allo scorso 10 luglio (leggi qua l'articolo) quando una trentenne ha denunciato di essere stata violentate da un infermiere in un reparto dell'ospedale di Macerata, dove era ricoverata.
Dopo la segnalazione della Squadra Mobile alla Procura, il pubblico ministero di turno, il sostituto procuratore Enrico Riccioni, ha aperto un fascicolo a carico dell’infermiere. I poliziotti hanno posto sotto sequestro i cellulari sia della giovane che ha denunciato di essere stata violentata, sia dell’infermiere, di diversi anni più grande.
L’Associazione provinciale “50 & Più” organizza presso gli spazi degli “Antichi Forni” a Macerata una mostra d’arte/concorso di pittura, scultura, fotografia e poesia. La partecipazione è riservata a tutti gli artisti del territorio iscritti, o in corso d’iscrizione, a “50 & Più” e l’evento sarà dal 18 al 23 settembre 2018.
Ogni concorrente potrà presentare massimo due lavori a tema libero, con i dipinti che non dovranno superare la dimensione di 50x70 cm; le opere dovranno essere inedite (non presentate in altre mostre o concorsi) e originali, ossia non copie di altre opere. I lavori saranno sottoposti al giudizio di una giuria competente e inseriti in un catalogo a colori.
Gli artisti di tutte le sezioni hanno tempo fino al 23 luglio per consegnare le loro opere, accompagnate da una breve nota biografica e da una riproduzione fotografica, presso la sede dell’Associazione “50 & Più” a Macerata, in via Maffeo Pantaleoni n° 48. Per informazioni chiamare il 3387509366.
La Pallavolo Macerata comunica di aver acquistato l’opposto per la prossima stagione. I bianco verdi si assicurano un vero e proprio giocatore da urlo per la categoria: è infatti ufficiale l’approdo a Macerata di Igor Tiurin, opposto russo classe 1987 con un curriculum di assoluto rispetto.
Titolo vinto nella Supercoppa russa nel 2008, bronzo nel campionato russo nel 2010, argento nella Coppa Cev nel 2013, argento nella Challenge nel 2016. Dopo aver giocato tre anni con la Dinamo Mosca Tiurin ha giocato per ulteriori tre stagioni con la casacca del Novgorod mentre nelle ultime tre stagioni ha vestito la maglia del Fakel Novy Urengoi (con breve apparizione alla Dinamo Leningrad nel 2016), squadra di spessore del campionato russo allenata dall’italiano Camillo Placì.
Con l’arrivo di Tiurin il sestetto maceratese mette a segno un colpo di assoluto valore che si va ad aggiungere a una rosa di tutto rispetto che è pronta e vogliosa di misurarsi nel prossimo torneo di serie A2.
Sopralluogo dei parlamentari cinque stelle alla Orim. Con sorpresa, quella di una transenna che va a limitare un'area più ampia di quella interessata dall'incendio e posta sotto sequestro. Limitazione alla circolazione che dopo un iniziale mistero (non era chiaro ai presenti chi avesse posizionato la chiusura), è risultata essere stata stabilita da un'ordinanza comunale datata 14 luglio.
Qui i rappresentanti pentastellati, Sergio Romagnoli e Mirella Emiliozzi, insieme al consigliere comunale di Tolentino, Gian Mario Mercorelli, sono stati fermati dalla vigilanza privata, mentre poco dopo sono arrivate auto della polizia e carabinieri in seguito, a quanto sembra, una chiamata per una lite che ovviamente non c'era.
Dopo un'ora e mezza di attesa, la Delegazione è stata fatta entrare nell'area dell'azienda. All'ingresso dell'azienda è arrivato il Questore.
"Abbiamo avvisato la Prefettura del nostro sopralluogo, volevamo verificare di persona quello che era successo, parlare con le persone che vivono nella zona - racconta il senatore Romagnoli - Arrivati nei pressi dell'azienda siamo stati fermati dalla vigilanza privata in corrispondenza della chiusura della strada. Poi è arrivata la polizia. Poco dopo anche i carabinieri, avevano ricevuto la segnalazione di una lite nella zona. E infine il questore. Ci siamo trovati in una situazione allucinante, come allucinante ci sembra il modo di gestire questa emergenza. Abbiamo potuto parlare con il comandante dei vigili del fuoco, fare alcune campionature. Di sicuro è una questione che approfondiremo".
Nuovo appuntamento martedì 17 luglio al Conventati Cinema in Cortile di Macerata. In scena il grande film-documentario di Ermanno Olmi, Terra Madre.L'iniziativa è stata presa dalla Multimovie Srl, che gestisce il Conventati, in collaborazione con Slow Food e #verdesperanza (hasthag del marchio identificante le iniziative che si svolgono nell'ambito di Macerata Opera Festival 2018).
Il film sarà introdotto dall'architetto Fabrizio Celli, Fiduciario Condotta Slow Food Corridonia. Le conclusioni saranno invece affidate al responsabile regionale di Slow Food Marche Ugo Pazzi.
La storia del docu-film è questa.A luglio del 2006 Carlo Petrini ha invitato Ermanno Olmi a far conoscere gli esempi positivi posti in essere da alcune comunità agricole in varie parti del mondo e dai presìdi Slow Food perché la terra non sia depredata e distrutta dalla chimica. Olmi ha iniziato le riprese in occasione del Forum mondiale dei contadini tenuto a Torino nell'ambito di Terra Madre 2006, incontro mondiale delle comunità del cibo, in coincidenza con il Salone del Gusto (26-30 ottobre 2006). Ha poi organizzato il lavoro di alcuni fedelissimi che sono andati in giro per il mondo al seguito dei contadini che avevano partecipato a Terra Madre. Lo scopo non era quello di far vedere un mondo in via di estinzione quanto piuttosto mostrare la poesia e le suggestioni che scaturiscono dal lavoro e dalle vite di quanti ancora rispettano la terra. Tutto ciò guardando al futuro.
Si è concluso Domenica 15 luglio a Senigallia la prima edizione del Festival dei Beatles (in occasione della Festa Europea della Musica e della notte della Rotonda)La manifestazione organizzata da Paolo Molinelli, dal Beatles Club di Brescia e dal Comune di Senigallia ha voluto ricordare e omaggiare con una serie di eventi il mitico gruppo musicale pop rock inglese che ha segnato un'epoca nella musica , nel costume e nella moda.Di grande interesse storico la mostra organizzata nei bastioni della Rocca e dedicata al grande fan dei Beatles Fabrizio Frizzi dove l'artista maceratese Stefano Calisti ha esposto una singolare opera dedicata ai famosi Baronetti. Si tratta di un ritratto effettuato con colori fluorescenti e tecnica mista su un vecchio segnale stradale.Folta la partecipazione di pubblico che ha ammirato con stupore e interesse l'originale opera dell'eclettico maestro maceratese.
Il rettore Francesco Adornato ha salutato i ventisette studenti provenienti, per la maggior parte, dalla Murdoch University di Perth e da altri atenei australiani per frequentare lo European Summer Program in Law. Si tratta di un corso estivo organizzato ormai da undici anni dall’Università di Macerata e incentrato su corsi di diritto comparato, diritto dell’unione europea e diritto commerciale internazionale.
Arrivati il primo luglio, i giovani universitari sono stati accolti al Campus Matteo Ricci con un brindisi di benvenuto, durante il quale il blogger sudafricano Duncan Campbell, da anni risiedente nelle Marche, ha presentato le eccellenze del territorio. Nel corso del loro soggiorno hanno potuto visitare non solo la regione, ma anche altri luoghi di interesse dell’Italia.Il corso termina questa settimana con gli esami finali. Il referente maceratese è Ermanno Calzolaio, direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, mentre promotore australiano è il Jurgen Bröhmer, preside della Scuola di Diritto della Murdoch University.
Anche quest’anno il Museo Palazzo Ricci ospiterà per la seconda volta la mostra “Gli Ori a Palazzo” a cura del Gruppo Orafi di Confartigianato Imprese Macerata, organizzata in collaborazione con la Fondazione Carima e il patrocinio del Comune di Macerata e della Camera di Commercio.Inaugurata venerdì 13 luglio, alla presenza del Vice Presidente di Confartigianato Imprese Macerata, Enzo Mengoni e della Presidente della Fondazione Carima, Rosaria Del Balzo Ruiti, la mostra d’arte orafa sarà visitabile fino al 2 settembre prossimo.Preziosi pezzi unici interamente fatti a mano, creati ad hoc dai maestri orafi che si sono ispirati alle opere presenti all’interno del Museo, realizzando con le antiche tecniche dell’arte orafa delle vere e proprie opere gioiello.Una sinergia quella tra Confartigianato e le Istituzioni locali che da anni permette la realizzazione di prestigiose manifestazioni e iniziative che regalano alla città e ai turisti presenti dei nuovi percorsi artistici e culturali.“Gli Ori a Palazzo è una manifestazione che ci rende particolarmente orgogliosi – dichiara Giuseppe Verdenelli, Presidente del Gruppo Orafi di Confartigianato Imprese Macerata. Poter esporre le nostre creazioni all’interno di uno dei palazzi più belli di Macerata è una grande soddisfazione, e lo è ancora di più poter far ammirare al pubblico delle vere piccole opere d’arte, frutto della maestria dei nostri orafi artigiani. Un connubio vincente tra arte, cultura e artigianalità”. “Se si parla di arte orafa – afferma Paolo Capponi, Responsabile Ufficio Export di Confartigianato Imprese Macerata - il nostro Paese è il primo al mondo. Nelle Marche sono presenti 346 orafi, di cui 76 nella provincia di Macerata, per un totale di circa 20,5 milioni di euro di esportazioni, con il 22% della sola provincia maceratese. Questo tipo di arte 100% made in Italy è più apprezzata in paesi come la Spagna, Polonia, Portogallo, Stati Uniti, Francia, Germania, Regno Unito e Svezia. E’ quindi fondamentale continuare a far conoscere e promuovere questi antichi mestieri che rappresentano una vera e propria forma d’arte con una fortissima tradizione radica nel nostro territorio”.“Siamo alla seconda edizione dell’estate di Palazzo Ricci – ha dichiarato la Presidente della Fondazione Carima Rosaria Del Balzo Ruiti e anche quest’anno abbiamo voluto incrementare l’offerta artistica del già ricco calendario, ospitando nuovamente le straordinarie creazioni dei maestri orafi di Confartigianato che, attraverso la loro sensibilità artistica e il loro ingegno, hanno saputo interpretare magnificamente alcune delle opere presenti all’interno del museo”.Questi gli orafi espositori: Giuseppe Verdenelli (Macerata), Maria Rosaria Moriconi (Porto Recanati), Donatella Cestarelli (Macerata), Lorenzo Perucci (Macerata), Stefano Verdini (Macerata), Elena Baldassarri (Monte San Giusto), Samuela Salvucci (Ripe San Ginesio), Cinzia Federici e Andrea Massaccesi (Filottrano), Pietro Angelini (Ascoli Piceno), Gianluca Staffolani (Ascoli Piceno), Massimo Ripa (San Benedetto del Tronto), Adriano Crocenzi (San Severino Marche).Un ringraziamento speciale va inoltre alla casa vinicola Accattoli, partner dell’iniziativa, che a fine serata ha accompagnato l’aperitivo con un’eccellente degustazione di Passerina Spumante.
Innocent Oseghale ha chiesto di essere interrogato. Interrogatorio che potrebbe avvenire il 20 luglio. Sulla scelta del principale indagato per l'omicidio di Pamela Mastropietro, uccisa e fatta a pezzi il 30 gennaio, in via Spalato a Macerata, intervengono i familiari della ragazza.
"Sulla richiesta di interrogatorio avanzata da Oseghale, preferiamo riservarci ogni commento all'esito dello stesso - si legge in una nota diffusa dalla famiglia - Da quanto appreso dai media in questi mesi, diverse volte abbiamo assistito a piroette difensive dell’attuale indagato che sono risultate spesso, tra silenzi e versioni tra di loro anche contrastanti, al limite dell'offesa all’intelligenza umana". Oseghale, infatti, ha più volte cambiato versione, sostenendo, alternativamente, di aver fatto da solo e non averla uccisa, ma di essere uscito da casa che la 18enne era ancora viva.
"Il fatto che la procura, dopo cinque mesi di indagine, abbia deciso- sempre a quanto risulta dalla stampa- di tirare fuori dall’indagine gli altri due indagati, ci allarma molto - aggiungono - e speriamo che sia stato fatto dopo aver considerato tutte le ipotesi alternative alla mancanza di loro tracce nella casa o all’incompatibilità delle celle telefoniche (che si evincerebbero dagli accertamenti tecnici) con una loro presenza lì, negli orari in cui si sarebbe compiuto il macabro film dell’orrore".
"Non che uno voglia a tutti costi mettere delle persone in un luogo, quando magari non c’erano - proseguono - ma allora, come abbiamo più volte detto, o l’attuale indagato ha fatto tutto da solo (e la cosa crediamo che sia lecito ritenerla altamente improbabile), oppure chi l’ha aiutato è ancora a piede libero, e sicuramente, ormai, scappato chissà dove. Con grave rischio, nel caso, per la popolazione del luogo in cui si possa ora trovare. Aspetteremo gli sviluppi".
In questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato maggiormente il tema delle multe elevate tramite il sistema c.d. “Street Control/Police Control”, utilizzato anche dai Vigili Urbani di Macerata soprattutto nei tratti cittadini di Corso Cairoli e Corso Cavour, proprio a seguito dell’emissione della prima sentenza da parte del Giudice di Pace di Macerata, che ha statuito, come già in precedenza affermato dall'avvocato Oberdan Pantana, l’illegittimità dei verbali di accertamento del divieto di sosta con l’utilizzo del sistema dello “Street Control” da parte della Polizia Municipale del Comune di Macerata. Di seguito le sue spiegazioni.
Difatti, tale tipologia di rilevamento delle infrazioni di divieto di sosta in utilizzo solo quest’anno nel Comune di Macerata, era stato messo al bando già dal 2013 dal Giudice di Pace di Milano, proprio a seguito dell’utilizzo da parte dei Vigili Urbani della città meneghina di tale apparecchiatura elettronica; per l’appunto, la sentenza n. 100658 depositata il 13/3/2013, G.d.P. di Milano, dott. Sergio Gallo, statuisce con estrema chiarezza il principio giuridico secondo il quale: “ Le infrazioni rilevate con dispositivi fotografici posti sulle auto dei Vigili urbani vanno contestate subito se presente il trasgressore altrimenti sono illegittime”. Correttamente, infatti, il Giudicante ha dichiarato nella in tale sentenza che: “Non basta dunque riprendere o fotografare un’auto in divieto di sosta, per poter inviare la multa a casa a distanza di tempo. Se la Polizia municipale usa lo “Street control” o altro sistema similare per accertare le infrazioni, gli agenti sono tenuti a cercare subito il trasgressore: in caso contrario la sanzione è nulla”.Tale principio giuridico, inoltre, era stato dichiarato nel 2012 e ribadito nel 2015, anche dallo stesso Ministero dei Trasporti con propri pareri n. 2291/2012 e n. 4851/2015, con i quali lo stesso Ministero aveva messo al bando tali dispositivi elettronici utilizzati dai Vigili Urbani per scovare auto in doppia fila o in sosta vietata e recapitare verbali a raffica ai proprietari dei mezzi. Di fatti, tali pareri affermano esplicitamente quanto segue: “ L’automobilista va cercato subito. La pratica, molto agevole e sbrigativa per la Polizia municipale – dell’immortalare con una telecamera portatile le auto in sosta vietata lungo le strade più trafficate, del successivo rintraccio dei dati dei trasgressori e dell’invio per posta delle multe, giustificando la contestazione differita con la mancanza del destinatario a bordo dell’auto, viola l’art. 201 del nuovo codice della strada (il d.lgs. 285/1992). Il codice stradale, infatti, permette la «contestazione non immediata della violazione del divieto di sosta, nel caso di accertamento in assenza del trasgressore e del proprietario del veicolo. I verbali, cioè, possono essere spediti a domicilio, solo se il conducente o l’intestatario della carta di circolazione non sono presenti al momento della scoperta. Ma i sistemi di videosorveglianza, proseguono i pareri, non risultano tuttavia idonei a dimostrare l’assenza del trasgressore, circostanza che può essere accertata solo dall’intervento diretto degli organi di polizia stradale; dunque, è necessario che una pattuglia dei Vigili accerti di persona se c’è qualcuno al volante o comunque vi sia la sua presenza nelle vicinanze, poiché in tal caso la contestazione dovrà essere immediata altrimenti tale contravvenzione sarà illegittima”.Nonostante tali precedenti, il Comune di Macerata, nel 2018, si è dotato di tale strumentazione per elevare a raffica multe per divieto di sosta nei tratti cittadini soprattutto in Corso Cairoli ed in Corso Cavour, circostanza questa che sin da subito ha sollevato più di un dubbio circa la loro effettiva legittimità.Fino a che, in data 09.07.2018, è stata depositata la prima sentenza emessa dal Giudice di Pace di Macerata e precisamente la Sentenza n. 436/18 G.d.P. di Macerata, con la quale il sottoscritto avvocato ha ottenuto per il proprio assistito l’annullamento del verbale di accertamento della multa di divieto di sosta proprio con l’utilizzo da parte della Polizia Municipale di Macerata del c.d. “Street Control”. Nello specifico, i Vigili Urbani di Macerata, in data 20.03.2018, erano passati con la loro autovettura di servizio in Corso Cairoli di Macerata, ed avevano ripreso alcune macchine con tale strumento, senza accertare se le stesse fossero in sosta, in fermata o in fase di arresto, ma soprattutto se i loro conducenti fossero o meno all’interno o nei loro pressi, omettendo, pertanto, di contestare nell’immediatezza, così come invece prescritto dagli artt. 200 e 201 del Codice della Strada, tali presunte violazioni.Difatti, è emerso dall’istruttoria processuale che, non solo l’automobilista era presente nella proprio veicolo al momento della “ripresa televisiva” effettuata dai Vigili Urbani di Macerata, ma lo stesso si trovava con il proprio mezzo in fase di arresto, e non in fermata o sosta come sostenuto dai verbalizzanti, in quanto bloccato nella corsia di destra da un’altra autovettura che lo precedeva ferma davanti alle strisce pedonali, in attesa, pertanto, di riprendere la marcia. Il Giudice di Pace di Macerata, infatti, nell’accogliere il ricorso presentato dal sottoscritto avvocato, ha evidenziato l’illegittimità di tale procedura posta in essere dai Vigili di Macerata, proprio seguendo i principi giuridici espressi dal Codice della Strada, dalla Giurisprudenza di merito e dai pareri propri del Ministero dei Trasporti, motivando la sentenza così come segue: “La violazione contestata pare contraddittoria poiché dalla documentazione allegata in atti dalla parte ricorrente emerge che effettivamente il ricorrente era a bordo del veicolo per cui la contestazione doveva essere svolta immediatamente per modo che lo stesso potesse avere modo di difendersi, infatti ha dichiarato di essere fermo dietro ad un furgone fermo davanti le strisce pedonali, che effettivamente si vede dal filmato e che era in attesa di sorpassarlo, ma i veicoli della corsia di sinistra non consentivano tale manovra tra cui anche la vettura dei vigili urbani che anziché consentire che il ricorrente si inserisse nella corsia di sorpasso avendo trovato dinanzi a se un veicolo fermo, ha pensato di filmare e contestare senza chiedere alcunché all’utente della strada in difficoltà. Per tali motivi si accoglie il ricorso ed annullato il verbale emesso dalla Polizia Municipale del Comune di Macerata”.Pertanto, la procedura così come utilizzata dalla Polizia Municipale di Macerata è del tutto illegittima, in quanto lo strumento del c.d. “Street Control”, poiché non omologato dal Ministero dei Trasporti per il suo utilizzo in tale modalità, non può sostituire il Vigile urbano nella contestazione della violazione, la quale deve avvenire nell’immediatezza a maggior ragione se il conducente o l’intestatario della carta di circolazione è presente nell’autovettura o nei suoi pressi, circostanza questa che solamente il Vigile urbano può constatare di persona. Si ritiene opportuno, perciò, nonché necessario che l’Amministrazione comunale di Macerata consentisse ai nostri Vigili Urbani di vigilare nuovamente di persona con fischietto in mano nei tratti di Corso Cairoli e Corso Cavour, tanto da essere così da deterrente per la commissione non solo di tali possibili violazioni, ma soprattutto di gravi reati alla persona od al patrimonio.Come sempre rimango in attesa delle vostre richieste via mail dandovi appuntamento alla prossima settimana.