Da giovedì a sabato, 9-11 maggio, si svolgerà il primo convegno dedicato all’archeologia medievale nelle Marche organizzato dall’Università di Macerata, Dipartimento di Scienze della formazione, beni culturali e turismo, con il patrocinio del Comune di Macerata e della Società degli Archeologi Medievisti Italiani e con il sostegno delle aziende Buffetti di Macerata e Centro Color di Spinetoli.
“Per molto tempo, nelle Marche, gli interessi prevalenti nel campo della ricerca archeologica sono stati quelli pre-protostorici e classici, eccezion fatta per alcuni importanti ma limitati contributi”, spiega Umberto Moscatelli, organizzatore dell’incontro ideato e condiviso in seno agli Atenei di Macerata e Urbino. Professore di topografia antica e direttore del progetto Rimem, Ricerche sugli insediamenti medievali nell'entroterra marchigiano, Moscatelli si occupa in prevalenza di archeologia dei paesaggi, fenomeni di transizione tra l’insediamento tardoantico e quello altomedievale, archeologia montana, archeologia medievale, digitalizzazione di cartografia storica, applicazioni Gis, fotografia aerea.
“Con il passare degli anni - prosegue il docente - gli scenari sono lentamente mutati grazie al concorso di vari fattori: l’attività della Soprintendenza Archeologica delle Marche, l’attenzione di cui è stato oggetto l’importante contesto longobardo di Castel Trosino, alcuni recenti scavi condotti dalla Sabap di Ancona e infine, in misura consistente in questo ultimo quindicennio, le sistematiche campagne di ricognizione e scavo organizzate delle Università di Urbino e Macerata. I dati raccolti contribuiscono a una migliore definizione delle dinamiche relative al popolamento urbano e territoriale, aprendo nuove prospettive da confrontare con le acquisizioni derivanti da scavi e ricognizioni in contesti di età romana. Siamo pertanto convinti che i tempi siano maturi per un primo incontro tra gli studiosi che a diverso titolo operano nel campo dell’archeologia medievale nelle Marche”.
Il programma completo può essere consultato sul sito sfbct.unimc.it.
“Domani la Procura chiederà la condanna del nigeriano Oseghale per aver ucciso e fatto a pezzi Pamela Mastropietro. Le nostre perizie tecniche lo hanno confermato e io sono convinta che fu lui a sferrare alla ragazza, ancora in vita, due fendenti mortali con arma bianca al livello del nono e decimo spazio intercostale”. Ad affermarlo è il medico legale Luisa Regimenti, docente all'Università di Tor Vergata a Roma, candidata alle Europee con la Lega e impegnata in qualità di consulente di parte civile al processo che si sta svolgendo presso la Corte d’Assise del Tribunale di Macerata per la morte della 18enne romana Pamela Mastropietro, avvenuta il 30 gennaio del 2018.
“Nel corso del processo – aggiunge Regimenti – è stata tra l’altro esclusa, attraverso un’ampia documentazione e i risultati tecnico-scientifici forniti dall’intero pool di esperti voluti dall’avvocato Marco Valerio Verni, la possibilità che Pamela sia morta a causa di una overdose di eroina. In più, ulteriore elemento da tenere presente, potrebbe esserci stato il supporto di una seconda persona, un complice che avrebbe aiutato Oseghale in questa sua raccapricciante azione omicida. Anche perché lo scempio fatto sul corpo della ragazza è stata un’operazione di grande precisione, che perfino un medico legale molto esperto avrebbe avuto difficoltà a svolgere così nel dettaglio e in così poco tempo”.
La Procura, sottolinea inoltre Regimenti, ha revocato il parere favorevole inizialmente espresso sulla necessità di una nuova perizia medico-legale integrativa, chiesta dalla difesa, riconoscendo che “le lesioni alla parete toracica inferiore di destra appaiono caratterizzate da evidenti caratteri macroscopici di vitalità, confermati da tutti quelli che ebbero a vederle sul cadavere, e cioè il professor Tombolini e poi il professor Cingolani”.
“I magistrati – spiega – hanno condiviso la mia tesi, specificando che “le immagini fotografiche proiettate in aula hanno consentito di verificare anche che i colpi inferti al livello del nono e decimo spazio intercostale possono essere qualificati come dei fendenti, privi di correlazione con i tagli effettuati da Oseghale al fine di smembrare il cadavere e che sono stati tutti di tipo trasversale e quindi non da infissione, ma da sezione”.
“Siamo giunti alle battute finali – ribadisce Regimenti – e ci sono elementi solidi e scientifici a supporto dell’ipotesi accusatoria, con perizie tecniche suffragate da valori numerici precisi, emersi al termine di esami istologici e istochimici svolti con sistemi tecnici all’avanguardia e altamente specialistici. La difesa, al contrario, ha espresso solo delle opinioni, fornendo per di più, dei dati errati e fuorvianti, come ad esempio il peso della ragazza, sicuramente sottostimato. Nel complesso – conclude - un atteggiamento dilatorio attuato nel tentativo di allungare il processo e ritardare il momento della sentenza, prevista comunque per il 29 maggio”.
Si è insediato Pasquale Sorgonà, nuovo Vicario del Questore della provincia di Macerata.
Il nuovo Vicario, 54 anni, è in polizia dal 1985 e proviene dalla Questura di Chieti, in passato ha ricoperto prestigiosi incarichi presso la Direzione Centrale della Polizia Criminale a Roma, dove si è occupato prima della protezione dei collaboratori di giustizia e successivamente di omicidi, rapine e attentati in danno degli appartenenti alle forze dell’Ordine.
Il dr. Sorgonà, specialista nel settore della criminalità informatica, è stato anche dirigente della Polizia Postale e delle Comunicazioni nei Compartimenti Molise, Abruzzo e Friuli Venezia Giulia, occupandosi dei servizi di sicurezza informatica al G8 del 2009 a L’Aquila e dirigendo importanti operazioni internazionali nella lotta alle clonazioni delle carte di credito, tanto da guadagnarsi numerosi riconoscimenti nazionali ed internazionali.
Impegnato in campagne di prevenzione dai rischi di internet e nella lotta alla pedopornografia e alle frodi online, è anche docente universitario di computer forensics e sicurezza informatica presso le Università degli Studi del Molise e di Teramo.
Prima di arrivare a Chieti, ha anche diretto la Divisione PAS della Questura di Teramo
L’Ufficio Immigrazione della Questura di Macerata e la Squadra Mobile avevano segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata ,lo scorso 29 marzo, 5 cittadini extracomunitari di nazionalità cinese quasi tutti residenti in provincia, per il reato di cui all’art. 5 comma 8 bis del D.L.286/98 (Produzione di documentazione falsa) poiché, al fine di determinare il rilascio del permesso di soggiorno CE attualmente denominato UE per soggiornanti di lungo periodo, avevano prodotto a corredo dell’istanza una attestazione di superamento del test di lingua italiana risultato contraffatto.
La richiesta di permesso di soggiorno CE può essere presentata da cittadini extracomunitari: regolarmente soggiornanti da cinque anni, che non abbiano riportato condanne per gravi specifici reati, che siano in possesso di un reddito non inferiore all’importo dell’assegno annuo sociale pari a 5.800 euro e di un alloggio idoneo, e che siano in grado di presentare un attestato di superamento del test di conoscenza della lingua italiana ai sensi dell’art.2 bis dello stesso Testo Unico.
Tutti i certificati, apparentemente rilasciati da due Istituti autorizzati dal Ministero dell’Interno e che da accertamenti espletati sono risultati estranei alla vicenda, sono tuttavia ritenuti i successivamente contraffatti come comunicato dagli stessi enti certificatori ed è stato appurato dalle forze dell'ordine che i certificati erano stati scaricati da Internet e successivamente contraffatti con l’inserimento dei dati degli interessati.
I certificati attestanti la conoscenza della lingua italiana, come già detto, vengono rilasciati da Istituti riconosciuti e abilitati dal Ministero dell’Interno e con il nuovo Decreto Salvini, è necessario anche per l’ottenimento della cittadinanza.
Le indagini operate dall’Ufficio Immigrazione e dalla Squadra Mobile della Questura di Macerata, erano scattate in quanto era stato notato un particolare aumento delle richieste di permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo da parte di cittadini cinesi provenienti anche da altre province. Inoltre, i cittadini cinesi che avevano presentato le istanze volte al rilascio del permesso di soggiorno non parlavano assolutamente italiano e facendo delle verifiche a campione, era stato notato che i certificati, apparentemente rilasciati dai due istituti di Perugia e Milano (assolutamente ignari), erano compilati in modo da destare forti sospetti circa la loro autenticità. Nel corso delle indagini, era stato accertato dala Squadra Mobile infatti che i suddetti cittadini cinesi, avevano scaricato gli attestati da Internet.
Alla luce di quanto sopra, l’Ufficio immigrazione e la Squadra Mobile hanno proseguito l’attività di indagine su altre decine di istanze presentate nell’ultimo periodo da cittadini cinesi e infatti ulteriori cinque richieste sono risultate contraffatte con lo stesso sistema con cui erano state inoltrate le istanze trattate nel mese di marzo scorso.
A seguito del proseguo dell’attività, sono stati deferiti all’A.G. ulteriori 10 cittadini cinesi di età compresa tra 29 e 49 anni, tutti residenti in provincia.
Tutti gli indagati infatti, già in possesso di permesso di soggiorno per motivi di lavoro subordinato, hanno presentato presso l’Ufficio Immigrazione istanze di rilascio del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo e, al fine di attestare il superamento del test di lingua italiana, hanno allegato alle rispettive istanze attestati rilasciati da centri autorizzati di Perugia e di Milano.
L’attività di indagine svolta, ha evidenziato la falsità degli attestati che non sono mai stati rilasciati dai predetti istituti. Per questo motivo, sono state rigettate le istanze presentate dai cittadini cinesi i quali recatisi in Ufficio per la relativa notifica del provvedimento di rigetto, sono stati formalmente indagati poiché, al fine di determinare il rilascio del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, producevano a corredo dell’istanza una attestazione di superamento del test di lingua italiana poi risultata contraffatta.
Sono arrivati da Serbia, Croazia e da tutte le parti di Italia per partecipare, sabato 4 e domenica 5 maggio, allo stage di Aikido diretto dai Maestri Paolo Corallini e Mirko Jovandic e organizzato dalla Takemusu Aiki Dojo Macerata ASD, con il patrocinio della Takemusu Aikido Association Italy.
I sessanta partecipanti sono stati impegnati in una due giorni di allenamenti, iniziata sabato al Palavirtus di Fontescodella e terminata domenica mattina sul palco e nella sala ex cinema dello Sferisterio. In tanti hanno anche visitato la mostra fotografica, presso il Palavirtus, dedicata alla storia dell’associazione e al Maestro Corallini, che quest’anno ha festeggiato 50 anni di attività.
«Siamo molto orgogliosi e felici di aver ospitato un evento di questo tipo, che ha unito stili diversi di questa meravigliosa disciplina qual è l'Aikido – commenta l’associazione – Inoltre, grazie al sostegno dell'amministrazione comunale, ha potuto far conoscere ai partecipanti le meraviglie della nostra città in un felice connubio tra pratica e cultura».
Inoltre, un aikidoka del Dojo di Macerata, Matteo Nardi, ha brillantemente superato l'esame di primo dan (cintura nera) con grande soddisfazione del Maestro Fiorenzo Principi e di tutti gli iscritti del Dojo Macerata.
Il Liceo artistico "Cantalamessa" di Macerata prende le distanze dalla distribuzione di volantini avvenuta all'esterno dell'edificio scolastico, per opera dei volontari dell'associazione "Mondo Libero dalla Droga".
" Il tutto è avvenuto senza l'autorizzazione né la condivisione della Scuola - si legge nella nota stampa - ma per opera dei volontari dell'associazione che hanno agito autonomamente, intercettando gli studenti che si stavano recando a scuola.
Per tali ragioni è stata avvertita la Questura al fine di verificare la regolarità dell'iniziativa e la provenienza dei volontari.
Il kit informativo è stato accettato dall'insegnante di Religione, presente in quel frangente, solo per accertarne i contenuti e la provenienza.
Il liceo è costantemente impegnato a sensibilizzare gli studenti sulla droga e sulle dipendenze in genere, avvalendosi di Enti e Associazioni che operano sul territorio e avvalendosi di progetti condivisi".
Si chiude con una sconfitta il campionato della Banca Macerata Rugby, che in casa cede 19 a 30 di fronte a un'Unione Rugbistica Anconitana più motivata nel conseguire la permanenza in C1 (già precedentemente conquistata dai maceratesi). I dorici festeggiano così la salvezza con una vittoria meritata per maggior determinazione nelle fasi statiche e nel gioco aperto. I giocatori dell'ARM riescono di rado a superare la ruvida linea difensiva degli ospiti, nonostante le tre mete di capitan Pavoni, Romagnoli-Poloni e Alunni.
Da segnalare l'addio al rugby giocato di Massimo "Fox" Cingolani, salutato con una standing ovation dal folto pubblico presente.
Le soddisfazioni arrivano comunque dal settore giovanile, con i ragazzi dell'Under14 (mista con il Fermo Rugby) che si impongono nettamente sui pari età della stessa Ancona.
Una super Paoloni travolge il Montalbano Volley 2015 per 3 set a 1 conquistando lo spareggio della Semifinale Playoff; immenso il tifo di oltre 400 persone accorse al Palazzetto dello Sport di Contrada Fontescodella per sostenere appositamente i ragazzi di Alessandro Paparoni e Leonardo Evangelisti in questa difficile sfida che ha segnato il nuovo record in una partita di campionato provinciale maceratese: l’aver portato così tanta gente al palasport è un orgoglio per il club del Presidente Mario Picchio il quale ha saputo creare un clima davvero familiare nella sua piccola società che vanta, dopo appena tre stagioni, oltre 100 iscritti.
Coach Evangelisti schiera in avvio la formazione collaudata degli ultimi tempi con Corradini in cabina di regia, Sigona opposto, Lacchè e Michele Meschini schiacciatori ricevitori, Bravi e Violini centrali, Plesca libero. Risponde Martusciello con la diagonale palleggiatore – opposto formata da Nardelli e Bullari, Maccari e Caponi in banda, Ricottini e Cilla al centro, Taffetani e Piccinini ad alternarsi nel ruolo di libero.
L’inizio della partita, vista anche l’enorme posta in palio, vede le due formazioni contratte commettere diversi errori. Da segnalare sul 7-7 un bel punto di Maccari a conclusione di uno scambio da brividi dopo numerose difese da una parte e dall’altra; Montalbano prova ad allungare 12-15 ma due punti di Sigona portano la Paoloni sul -1 (14-15). I biancoverdi diventano fallosi con i locali pronti ad approfittarne ribaltando il risultato passando a condurre a loro volta 18-16 ma Bullari, aiutato da due errori della Paoloni, guadagna la parità a quota 19. Gli ospiti spingono al servizio: grazie a Maccari e Ricottini il Montalbano Volley 2015 trova il break vincente che permette ai ragazzi di Martusciello di aggiudicarsi il primo parziale con il punteggio di 20-25.
Al cambio di campo la Paoloni, costretta a cambiare ritmo per poter prolungare la serie, entra in campo più spavalda e determinata: Bravi a muro e Sigona in attacco regalano il +3 alla propria squadra ed è ancora lo stesso opposto di casa a firmare il +5 che vale il 16-11. Montalbano non riesce a contrastare il trand positivo della Paoloni, Lacchè trova il punto del 23-17 mentre Sigona chiude la seconda frazione 25-18 riportando il risultato in parità.
I locali, sulle ali dell’entusiasmo, partono fortissimo nel terzo periodo ed il trio Singh, Sigona e Michele Meschini fa volare i biancorossi sull’8-2 con Lacchè che poi confeziona il 18-11; Martusciello richiama all’ordine i suoi che piano piano iniziano a recuperare: Cegna e Maccari firmano il -2 (21-19) mentre l’errore di Michele Meschini regala il pareggio a quota 22. Bravi e Lacchè consegnano due set point alla Paoloni che è brava ad aggiudicarsi la terza frazione 25-23 chiusa da un attacco ancora di Lacchè.
Le due formazioni rientrano in campo lottando punto su punto camminando a braccetto insieme fino all’8-8 poi la Paoloni spinge sull’acceleratore e Singh, con un bel pallonetto, firma il punto del 14-11. L’attacco della squadra di casa, in questo frangente, è devastante ed i biancorossi volano così sul 18-11; Montalbano non riesce a rientrare e Lacchè, con un bell’attacco in diagonale da posto quattro, chiude il set 25-17 e manda tutti a Gara 3.
Con questa vittoria la Paoloni riporta la serie in parità avendo ora la possibilità di giocarsi il tutto per tutto nella “bella” in programma Giovedì 9 Maggio alle ore 21:00 presso la Palestra Fratelli Cervi di Macerata. Prima di tutto, però, bisogna pensare una partita alla volta e la prossima da giocare è quella in Under 18 Mercoledì 8 Maggio alle ore 18:45 in quel di Falconara Marittima contro l’Asd Volley Game: una vittoria terrebbe ancora in vita la speranza di una miracolosa qualificazione alle Finali Nazionali di categoria mentre una sconfitta estrometterebbe fuori dai giochi la Paoloni con un turno di anticipo.
1° Divisione – Semifinale Playoff – Gara 2
Paoloni Macerata – Montalbano Volley 2015 3-1
(20-25 25-18 25-23 25-17)
Paoloni Macerata: Meschini M. (K) 10, Sigona 17, Bravi 6, Plesca (L), Violini, Lacchè 10, Singh 4, Vecchietti, Meschini S., Corradini 1. Non entrati: Del Gobbo, Gentili. All. Evangelisti
Montalbano Volley 2015: Taffetani (L1), Nardelli, Maccari (K) 10, Bullari 15, Pacetti 1, Caponi 3, Piccinini (L2), Ricottini 4, Cilla 6, Cegna 4, Morici. Non entrato: Fidani, Grattini. All. Martusciello
Arbitri: Acquaviva Corrado (MC) e Petterini Giulia (MC)
Il Centro Studi Storici Maceratesi organizza Venerdì 10 maggio, alle ore 17, presso la Sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi-Borgetti, una conferenza tenuta dal Prof. Marco Pellegrini dell’Università di Bergamo sul tema: “Italia e Marche di fronte all’Impero ottomano nel Rinascimento”. Il prof. Pellegrini è tra i più insigni studiosi italiani dell’età moderna e particolarmente del Rinascimento. Nel Maceratese e nelle Marche il tema che verrà trattato nella conferenza risulta abbastanza nuovo e poco approfondito in convegni e pubblicazioni. Tra i molti aspetti che contraddistinsero l’età del Rinascimento vi fu anche il ritorno in vita della crociata, in forme parzialmente nuove rispetto al passato. Le crociate sono ancora abitualmente associate all’idea di Medioevo: l’elenco ufficiale ne conta otto fra il 1098 e il 1270. Ma anche dopo quest’ultima data per un lungo tempo la crociata restò un obiettivo capace di mobilitare emozioni e risorse dell’Europa cristiana.
Queste “crociate tardive” non ebbero più come oggetto la lotta per la Terrasanta ma la difesa dello spazio europeo dall’avanzata dell’Impero ottomano. Furono molte: se ne annoverano più di dieci fino alla battaglia di Lepanto del 1571 e altre ne seguirono in età rinascimentale. Rivelatasi perdente nella contesa per i luoghi santi, la guerra santa contro l’infedele venne riscoperta dal Papato tra Tre e Quattrocento come mezzo di mobilitazione collettiva contro il pericolo turco. Durante questo periodo gli eserciti della cristianità colsero più insuccessi che vittorie. Teatro degli eventi fu anche il Mediterraneo e in diverse occasioni anche tutte le coste marchigiane, comprese quelle del Maceratese, ne furono coinvolte. Alcuni studi e pubblicazioni del prof. Marco Pellegrini raccontano di diversi progetti di strategie offensive e difensive antiottomane promossi dal Papato nelle Marche e i loro esiti.
Introdurrà l’intervento del prof. Pellegrini il prof. Alberto Meriggi, presidente del Centro Studi.
Nell’occasione i soci del Centro Studi possono ritirare l’ultimo volume pubblicato (52) e regolarizzare la posizione associativa.
L’interrogazione consiliare all’Amministrazione di Macerata, nella persona del Sindaco, e al Segretario Generale responsabile della trasparenza e dell’anticorruzione, arriva questa volta dal consigliere di minoranza Deborah Pantana.
In data 11 febbraio 2019, il comune ha indetto una selezione pubblica per l’assunzione a tempo pieno e indeterminato ai sensi dell’art. 100, comma 1 D.Lgs. 267/2000, con incarico a contratto, di n.1 Dirigente (Comandante) del Servizio “Polizia Locale”, con scadenza il 25 febbraio 2019. In seguito alla selezione, con una comunicazione dell’Amministrazione aggiornata in data 29 aprile, sono stati ammessi alla prova 41 candidati. Tre giorni dopo, una nuova comunicazione del Comune di Macerata, stabilisce che
“A fini di trasparenza, si rende noto che, in applicazione dei criteri di selezione indicati nell’avviso pubblico, la Commissione ha stabilito, per l’individuazione dei candidati da invitare al colloquio, di valorizzare i seguenti profili professionali:
1. soggetti che ricoprano o abbiano ricoperto incarichi con inquadramento professionale di Dirigente Comandante di polizia locale;
2. soggetti che, pur non avendo ricoperto ruoli dirigenziali, rivestano all’atto della domanda l’incarico di Comandante di polizia locale presso enti locali con popolazione non inferiore a 20.000 abitanti (utilizzando a tal fine i dati ISTAT).”
A seguito di tale “rideterminazione” dei requisiti necessari, la lista dei candidati alla prova orale è stata dimezzata. Una “modificazione” eseguita in itinere che non sarebbe nemmeno permessa, come spiega la giurisprudenza, e più nel dettaglio la sentenza n. 1980 del 6 settembre 2007 emessa dal Tar Sicilia. “L’eventuale potere di modificare il bando di una gara spetta, eventualmente, all’amministrazione appaltante – che tale bando ha redatto – e non certo alla commissione di gara, che è vincolata all’applicazione rigorosa delle clausole contenute nel bando: le eventuali modifiche ad un bando non possono che essere contenute in un espresso provvedimento soggetto alle medesime forme di pubblicità del bando modificato. […] Infine, per evidenti ragioni di rispetto della par condicio, tali modifiche devono intervenire prima della scadenza del termine per la presentazione delle offerte, al fine di consentire a tutti i partecipanti di tenerne conto, e non certo addirittura dopo l’apertura delle offerte”.
Di seguito l’interrogazione della consigliera Deborah Pantana: “A seguito della selezione per l’assegnazione fiduciaria dell’incarico di Comandante Dirigente del Corpo di Polizia Locale di Macerata, nel rimarcare che non si tratta di un pubblico concorso ma di un incarico affidato in via autonoma dal Sindaco senza nessuna valutazione professionale acclarata da elaborato scritto, di cui rimane traccia, ho riscontrato che tra i candidati ammessi dalla Commissione giudicatrice al colloquio selettivo non risultano presenti alcuni nomi [...]. Inoltre alcuni dei candidati non ammessi risultano essere tra i primi classificati in concorsi di ruolo per Dirigente in realtà anche lontane dalla nostra, e quindi senza possibilità di condizionamento”.
Se i motivi della loro esclusione sono quelli indicati tra i criteri della Commissione, pubblicati sul nostro sito comunale, vorrei rimarcare che:
1. La Commissione è un organo tecnico e come tale non può arrogarsi il diritto di fare scelte discrezionali che rasentano il politico. Infatti i criteri cui si doveva attendere sono quelli indicati dall’art. 7 del Bando, e tra questi si evidenzia la ‘comprovata esperienza pluriennale in attività e funzioni attinenti alla posizione da ricoprire e alle specifiche funzioni da svolgere’; ‘la specifica professionalità maturata nelle materie oggetto dell’incarico’. Tale esperienza è sicuramente posseduta da parte dei candidati sopra citati e non ammessi, mentre invece sembra che alcuni dei candidati ammessi, siano in servizio come ‘Responsabile’ da poco tempo, forse qualche mese. Sicuramente non ammettere candidati che hanno esperienza pluriennale con dotazioni di Posizione Organizzativa e svolgimento delle funzioni dirigenziali ex art. 107 TUEL sembra sia molto riduttivo. Invece aver indicato il limite di 20.000 residenti sembra sia stato scelto “ad hoc” per escludere chi magari gestisce oltre 600.000 presenze turistiche.
2. È stata effettuata la dichiarazione sull’assenza di incompatibilità tra i membri della Commissione e alcuni dei candidati. Perché risulterebbe invece esserci tale presupposto negativo, derivante da circostanze pregresse di naturale sindacale e/o professionale, sia presso il Comune di Macerata che in altri enti che potrebbero aver influito sulla serenità di giudizio che i componenti della Commissione devono necessariamente possedere.
3. Sembra che uno dei candidati ammessi non sia in possesso dei requisiti, non potendo vantare una specializzazione post laurea che risulta essere configurata da un Dottorato di Ricerca oppure da una Scuola di Specializzazione che rilascia un diploma [...]."
"La stagione appena conclusa, una delle peggiori dell'intera storia, ci conferma che l'attuale società non è in linea con il blasone della Maceratese". Con queste dura parole si esprime la Curva Just Macerata dopo la pesante eliminazione al primo turno dei playoff Promozione dell'Hr Maceratese contro l'Atletico Ascoli.
Un chiaro colpevole viene rintracciato nella dirigenza del club, incapace - a detta dei supporters - di creare una struttura articolata e funzionale: "Non entriamo nel merito tecnico, ma ci pare evidente che le risorse siano state spese male proprio perchè manca un progetto societario. Faticare a fare risultati in Promozione come una qualsiasi squadra rionale non ci appartiene. La Maceratese è stata altro, è altro e deve essere altro da quello visto quest'anno".
"Come piazza paghiamo il gravissimo errore dell'anno sabbatico, in cui tutti si sono riempiti la bocca ma nessuno - si legge nel comunicato dei tifosi - ha realmente fatto nulla per far ripartire il calcio a Macerata. Oggi realisticamente mancano le basi per fare calcio in maniera ambiziosa come la storia della nostra squadra meriterebbe. La nuova società sembra non comprendere l'importanza del passato del club e cosa ben più grave non ha legato con la città dove sembra totalmente assente. Il settore giovanile addirittura non ha i colori sociali e questo non è accettabile".
In merito al ritorno al vecchio nome sociale, la Curva mostra prudenza: "Leggiamo da più parti che con ogni probabilità il prossimo anno tornerà la denominazione Società Sportiva Maceratese 1922 e con essa lo stemma. Ne siamo felici ma tale eventualità dovrà accadere solo dopo una vera e propria rivoluzione di mentalità e di gestione dell'attuale società sotto ogni aspetto. Per tale motivo all'amministrazione comunale, attuale titolare di tali titoli, chiediamo grande attenzione. Infine ricordiamo che nella prossima stagione ricorreranno gli 80 anni dalla storica promozione in Serie B, e tra tre anni ci sarà il centenario. Facciamo in modo di festeggiarlo in maniera degna e in campi ben differenti da questi dove siamo finiti".
L’Organo di Indirizzo della Fondazione Carima, nel corso dell’ultima riunione svoltasi nei giorni scorsi, ha nominato i nuovi componenti del Consiglio di Amministrazione dell’ente, che resteranno in carica per i prossimi quattro anni.
I designati, adeguatamente rappresentativi della provincia di Macerata nella sua dimensione sia territoriale che socio-economica, sono: Giacomo Alimenti, Renzo Borroni, Rosaria Del Balzo Ruiti, Donatella Pazzelli e Francesco Sabatucci Frisciotti Stendardi.
Due sono le conferme, quelle della maceratese Rosaria Del Balzo Ruiti per il mondo del volontariato e della camerte Donatella Pazzelli per le amministrazioni pubbliche, e tre i nuovi membri. Il primo è Renzo Borroni di Macerata, volto storico della Fondazione Carima di cui è stato per oltre 15 anni Segretario Generale, carica assunta di recente da Gianni Fermanelli. Il secondo è l’imprenditore agricolo Francesco Sabatucci Frisciotti Stendardi di Civitanova Marche, che darà voce alle attività economiche e che rafforzerà la collaborazione avviata con la Fondazione Giustiniani Bandini grazie alla sua professionalità nel settore produttivo agrario. Il terzo è Giacomo Alimenti di Macerata, giovane architetto responsabile dell’Ufficio Diocesano per il Coordinamento sul sisma, che porterà in seno al CDA le proprie competenze in materia di patrimonio storico-artistico-architettonico del territorio provinciale, la cui tutela e conservazione è uno dei settori in cui l’ente tradizionalmente opera.
Va precisato inoltre che i membri del Consiglio di Amministrazione sono stati ridotti da 7 a 5, con un’equilibrata presenza di genere, dando così vita ad un organismo più snello che agevoli la formazione della volontà collegiale pur mantenendo l’efficacia e l’efficienza dell’azione istituzionale.
L’Organo di Indirizzo ha contestualmente espresso il proprio ringraziamento al precedente Consiglio di Amministrazione per il grande impegno profuso nella ridefinizione dell’identità e nella riaffermazione del ruolo della Fondazione, che oggi più che mai è presente, propositiva e attiva rispetto all’individuazione e al soddisfacimento delle esigenze della collettività maceratese, basti pensare alle numerose iniziative sostenute in favore delle popolazioni colpite dal sisma del 2016.
Il nuovo CDA quindi, espletando le formalità dell’insediamento, durante la prima seduta ha confermato Rosaria del Balzo Ruiti alla Presidenza ed eletto Francesco Sabatucci Frisciotti Stendardi alla Vicepresidenza.
La Presidente, nel ringraziare i colleghi consiglieri ed i membri dell’Organo di Indirizzo per la fiducia e la stima che le sono state rinnovate, ha manifestato la volontà di dare seguito e continuità al percorso intrapreso dall’ente nel corso del precedente mandato. “La Fondazione Carima – ha dichiarato – rafforzerà ancora di più il suo essere punto di riferimento per la collettività locale, privilegiando la realizzazione diretta di progetti e attivando forme di collaborazione con altri attori istituzionali, allo scopo di essere sempre più incisiva nel dare risposte concrete ai bisogni di un territorio negli ultimi anni molto provato”.
Globo D’Oro 2011 per il film “Native” di John Real, il Maestro compositore e musicista Marco Werba sarà mercoledì 8 maggio alle 18.30 al Casb, la biblioteca didattica dell’Università di Macerata per proporre un viaggio suggestivo tra le note più belle della storia del cinema accompagnato dalle immagini dei film. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.
Il compositore italo-spagnolo si esibirà al pianoforte accompagnato dalla cantante Valentina D’Antoni per un inedito cine concerto sulle musiche di Angelo Branduardi, Nino Rota, Ennio Morricone, Nicola Piovani, Vangelis, Francis Lai, Hans Zimmer, James Horner oltre al proprio repertorio.
Nato a Madrid e romano d’adozione, Marco Werba ha conseguito una laurea in Composizione e direzione corale, continuando la sua formazione al Mannes College of Music di New York e studiando direzione d’orchestra presso l’Academie de Guerande in Francia.
Werba vanta nella sua carriera importanti collaborazioni nel cinema italiano e internazionale come nei film “Zoo” di Cristina Comencini – per il quale ha vinto il Premio Colonna Sonora – e “Giallo” di Dario Argento, vincitore del Premio Fantasy & Horror Award, il Premio Fantafestival e il Premio Fantasy Horror Cine Festival. Marco Werba ha firmato una serie di drammi storici tra cui “Anita-Una Vita per Garibaldi” di Aurelio Grimaldi e, in collaborazione con il compositore Premio Oscar Francis Lai, “Amore e Libertà – Masaniello” di Angelo Antonucci. Ma è con il film Native di John Real che nel 2011 si guadagna il Golden Globe per le migliori musiche.
Il GIP di Macerata Claudio Bonifazi ha disposto il decreto di archiviazione nei confronti di Andrea Innocenzi, dirigente della Divisione Anticrimine della Questura di Macerata. I fatti di cui era stato accusato risalgono agli scontri verificatisi a Macerata lo scorso 8 febbraio tra la Polizia e alcuni esponenti di Forza Nuova, in seguito ad una manifestazione non autorizzata (rileggi la notizia ).
LA DENUNCIA - Per via delle cariche messe in atto dalle forze d'ordine e per la mancata autorizzazione del comizio elettorale richiesto in quella data, il segretario nazionale di Forza Nuova Roberto Fiore aveva sporto denuncia nei confronti di Innocenzi e dell'allora Questore di Macerata Vincenzo Vuono (leggi qui le motivazioni di Fiore).
LE MOTIVAZIONI - Nelle motivazioni della sentenza data da Bonifazi si legge come "non appaiono configurabili fattispecie penalmente rilevanti" in quanto: "la richiesta di svolgere il comizio elettorale è stata avanzata in maniera intempestiva e incongrua, [...] appare evidente come la asserita finalità elettorale fosse avulsa dalla reale intenzione dei promotori della manifestazione del tutto lecitamente vietata per lapalissinani motivi di ordine pubblico e sicurezza".
L'avvocato Oberdan Pantana, legale di Andrea Innocenzi, ha commentato con soddisfazione il decreto di archiviazione: "Con il decreto di archiviazione viene messo fine al chiaro intento calunnioso del rappresentante di Forza Nuova Roberto Fiore nei riguardi del mio assistito, il quale, così come autorevolmente disposto dal GIP di Macerata, l’azione del dott. Andrea Innocenzi non solo è stata legittima ma soprattutto dovuta al fine di fronteggiare i fatti di resistenza posti in essere da taluno dei partecipanti alla manifestazione non autorizzata di Forza Nuova".
Disposta l'archiviazione anche per l'ex Questore di Macerata Vincenzo Vuono.
Sarebbe stato vittima di porno-ricatto e, per timore che le sue foto intime venissero divulgate a parenti e amici sui social, un 40enne di Reggio Emilia ha pagato oltre ottomila euro, sotto minaccia. La vittima si è poi rivolta ai Carabinieri di Brescello che hanno avviato le indagini individuando, dietro all'estorsione, un 18enne della provincia di Macerata.
L'uomo, a gennaio, si era iscritto a un gruppo di incontri, intrattenendo una relazione virtuale con quella che credeva essere una donna e con la quale aveva scambiato foto che lo ritraevano nudo. Il 40enne, dopo poco, ha però incominciato a ricevere minacce riguardo alla diffusione delle sue foto.
Spaventato, inizialmente la vittima ha ceduto ai ricatti, pagando a più riprese importi da 50 e 100 euro (in tutto 146 pagamenti). I ricatti però non sono terminati e allora l'uomo ha trovato la forza di rivolgersi ai Carabinieri. Attraverso gli accertamenti i militari hanno scoperto che il ricattatore non era una donna, ma un 18enne maceratese ora denunciato per estorsione continuata.
(Fonte ANSA Marche)
L’associazione maceratese "L’Esistenza Ora", nata per contrastare la violenza di genere a donne, uomini e minori, nella persona di Orietta Quarchioni, in qualità di Presidente, invita la città di Macerata ad essere presente in Tribunale, in queste tre ultime udienze (8,15 e 29 maggio) a sostegno della famiglia Mastropietro.
"Vi invito caldamente spiegandovi le mie motivazioni - il commento del Presidente -. Ho radici maceratesi, conosco il cuore di questa gente, conosco sia i vizi e sia le virtù. La dignità, l’integrità e il senso di giustizia. È proprio a quest’ultimo che mi appello e mi auguro che la cittadinanza risponda a questo invito. Pamela e Macerata hanno ormai un legame che rimarrà impresso e indissolubile nei cuori delle persone. Resterà in bocca agli animi sensibili come in quella degli stolti. Nelle scritte offensive verniciate sui muri della città ma anche nei messaggi, fiori e candele posti a memoria in Via Spalato. Si leggerà e rileggerà negli articoli di giornale, nelle cronache, in citazioni che andranno a marcare lo scempio e l’accanimento usato contro il suo giovane corpo. Pamela e Macerata hanno ormai una storia in comune."
"Pamela, martire, che con la sua vita ha acceso i riflettori sulle zone buie di questa città - prosegue il Presidente -. Macerata, quella Macerata invece ‘’luminosa‘’ e ‘’illuminata‘’ che ha il dovere, umano, di stringersi a lei, alla famiglia di lei e dire grazie. Pamela non è la parte scomoda di questa città, Pamela è il ritrovare il lato umano che in troppi hanno dimenticato, Pamela è la figlia di ognuno di noi. Figlia d’Italia. Anch’io ho perso una figlia quando hanno strappato alla vita Pamela. Voglio verità e giustizia! Sempre presente senza mai mollare. Dovreste guardare le foto del suo bellissimo corpo ridotto in pezzi. Dovreste guardare negli occhi la mamma, la nonna, il papà di Pamela. Dovreste ascoltare le parole dell’avvocato e zio di Pamela. Io ho pianto, ho provato rabbia, impotenza, dolore, ma poi ho capito. Pamela non è morta invano. Io non ho dubbi. Ci sono da sempre e sempre ci sarò. Voi cosa aspettate?"
Ottimo quinto posto per il Volley Macerata alle Finali Regionali Under 13 3x3 disputate a Castelferretti. Dopo un avvio in sordina nella prima fase, con due sconfitte rimediate dalla Virtus Volley Fano (1-2) e dall'Asd Volley Game Falconara (0-3), i biancorossi hanno disputato poi un torneo davvero in crescendo sfiorando l'impresa con la M.e G. Scuola Pallavolo Grottazzolina perdendo 1-2 dopo aver vinto il primo set e battendo la Valvolley Castelplanio qualificandosi così per il gironcino valevole dal 4° al 6° posto.
In quest'ultimo concentramento i maceratesi hanno trionfato con Bottega 2-1, giocando un'ottima pallavolo, mentre non sono riusciti nell'impresa di conquistare la vittoria contro la Cucine Lube Civitanova che ha avuto la meglio per 1-2.
I ragazzi, stremati dopo aver disputato sei incontri in un intero pomeriggio di cui ben quattro consecutivi l'uno dietro l'altro senza la minima sosta, hanno sognato la qualificazione alla finalissima trovandosi in vantaggio contro la squadra grottese ma, nonostante la sconfitta, hanno conquistato una splendida quinta posizione che ha migliorato la sesta della scorsa stagione.
Il titolo di campione regionale è stato poi conquistato dalla Asd Volley Game Falconara Marittima; i falchetti hanno ottenuto il pass per le Finali Nazionali di Cavalese, che si disputeranno a Cavalese dal 24 al 26 Maggio, assieme alla M. e G. Scuola Pallavolo Grottazzolina.
Ecco qui i risultati del Volley Macerata nelle Finali Regionali Under 13 3x3:
Prima Fase
Virtus Volley Fano - Volley Macerata 2-1 (15-05 14-15 15-13)
Volley Macerata - Asd Volley Game 0-3 (10-15 10-15 03-15)
Seconda Fase
M. e G. Scuola Pallavolo - Volley Macerata 2-1 (14-15 15-07 15-04)
Valvolley Castelplanio - Volley Macerata 1-2 (15-12 07-15 12-15)
Finale 4° - 6° posto
Volley Macerata - Bottega Volley 2-1 (08-15 15-09 15-08)
Cucine Lube Civitanova - Volley Macerata 2-1 (15-10 15-05 12-15)
Ennesima vittoria interna per i maceratesi che sconfiggono 8 - 3 la Polisportiva Mandolesi grazie al solito secondo tempo ad altissimo livello con un parziale di 5-0. Manca un solo punto, da conquistare nelle ultime due gare, ai ragazzi di mister Tirri per avere la matematica certezza di poter disputare i playoff. La brusca frenata della capolista Freely, due sconfitte consecutive, ha rimesso in gioco le inseguitrici Villa Musone e Montecassiano per la corsa promozione in C/2. Spettacolare sarà la penultima giornata, che si giocherà in contemporanea alle 21:45 di venerdì 10 maggio con tre scontri diretti infuocati. Il Bayer Cappuccini (60punti) sarà ospite della Freely (67punti) nella piccola palestra di Cascinare; Montecassiano (63punti) - Villa Musone (64punti) e Montegranaro (55 punti) - Numana (60punti) completano il quadro dei big-match che decideranno l'intera stagione.
Il film della partita vinta dai maceratesi contro i sangiorgesi è quello visto più volte: primo tempo contratto e nervoso, seconda frazione concreta e spettacolare.
I primi minuti sono di studio tra le due formazioni, ci vuole tutta l'intelligenza tattica di Foresi, ben posizionato come al solito, per sbloccare il risultato sul tiro-assist di Bajrami. Imeraj non trova la porta da posizione favorevole e sulla ripartenza Marchetti è bravo a siglare il pareggio. Pochi minuti ed il grintoso Palazzesi chiede ed ottiene il triangolo che gli permette di segnare il 2-1 per i locali a porta vuota. La partita è maschia ed i maceratesi sono stranamente nervosi, situazione che favorisce il Mandolesi abile a capovolgere il risultato in 60 secondi: con Tassotti ed una sfortunata autorete di Giorgini. Sul 3-2 ospite è il vento dei Balcani Bajrami a suonare la carica per i suoi compagni con due reti simili tra la fine del primo e l'inizio del secondo tempo. Il 3-3 arrivando primo sul pallone dopo vari rimpalli dentro l'area ed il 4-3 al termine di una insistente azione personale. Giorgini allunga sul 5-3 da schema d'angolo che lo libera al tiro in posizione centrale, quindi è il capitano Bonfigli a trovare finalmente la rete dopo aver superato due difensori. Il Bayer vuole chiudere l'incontro, Foresi capitalizza un assist d'oro di Palazzesi, è il 7-3. Tibaldi mantiene la propria porta imbattuta nella seconda frazione rispondendo presente quando chiamato in causa. L'argentino Motroni si ritaglia il personale momento di gloria siglando la sua prima rete ufficiale che timbra a fuoco lo score finale sul 8-3. Archiviata questa vittoria il Bayer Cappuccini attende con eccitazione la prossima giornata.
BAYER CAPPUCCINI: Perfetti, El Ghouat, Giorgini, NappiClemente, Saidu, Motroni, Imeraj, Palazzesi, Bonfigli, Bajrami, Foresi, Tibaldi. All. Tirri
POL. MANDOLESI: Biancucci, De Angelis, Testaguzza, Diomedi, El Alji, Lantermo, Marchetti, Tassotti, Brocchi, Gironacci, Savini. All. Santanafessa.
Arbitro: Esposito di Fermo
RETI: al 11° - 45° Foresi(bc), al 17° Marchetti(m), al 22° Palazzesi(bc), al 26° Tassotti(m), al 27° autorete Giorgini(m), al 30° - 36° Bajrami(bc), al 41° Giorgini(bc), al 42° Bonfigli(bc), al 51° Motroni(bc)
Ammonito: Palazzesi
L'episodio si è verificato nella serata di oggi, quando erano circa le 21:30, in una palazzina in via Francesco Mancini, nel quartiere Fontescodella a Macerata.
Stando alle prime indiscrezioni una giovane ragazza, di origini straniere, è caduta dalla finestra della palazzina nella quale abita. Ancora da chiarire se si sia trattato di un gesto volontario o accidentale.
Immediato è scattato l'allarme e i sanitari del 118, giunti prontamente sul posto, hanno trasportato la donna, che non sembrerebbe essere in gravi condizioni, al Pronto Soccorso dell'Ospedale di Macerata. Sul posto anche gli uomini della Polizia che dovranno chiarire la dinamica di quanto accaduto.
Nella giornata di venerdi 4 maggio i Carabinieri della Compagnia di Macerata, in particolare quelli della Sezione Radiomobile e della Stazione CC di Macerata, hanno eseguito un controllo straordinario presso alcuni Istituti Scolastici Superiori di Macerata, per contrastate l’uso di stupefacenti.
I controlli sono stati eseguiti con l’ausilio del Nucleo Cinofili della Compagnia di Pesaro e sono stati estesi anche ad alcuni autobus che, carichi di studenti, giungevano lungo la Via Cioci di Macerata, zona dove sono ubicati svariati Istituti D’Istruzione Superiore.
Il cane è salito sugli autobus ed ha proceduto ad “ispezionare” l’abitacolo. Il servizio si è ripetuto anche nelle vicinanze di alcuni Istituti. Nulla è stato rinvenuto.