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Macerata, bando di selezione per un Dirigente di Polizia Locale 'modificato' in corso: l'interrogazione della Pantana

Macerata, bando di selezione per un Dirigente di Polizia Locale 'modificato' in corso: l'interrogazione della Pantana

L’interrogazione consiliare all’Amministrazione di Macerata, nella persona del Sindaco, e al Segretario Generale responsabile della trasparenza e dell’anticorruzione, arriva questa volta dal consigliere di minoranza Deborah Pantana.

In data 11 febbraio 2019, il comune ha indetto una selezione pubblica per l’assunzione a tempo pieno e indeterminato ai sensi dell’art. 100, comma 1 D.Lgs. 267/2000, con incarico a contratto, di n.1 Dirigente (Comandante) del Servizio “Polizia Locale”, con scadenza il 25 febbraio 2019. In seguito alla selezione, con una comunicazione dell’Amministrazione aggiornata in data 29 aprile, sono stati ammessi alla prova 41 candidati. Tre giorni dopo, una nuova comunicazione del Comune di Macerata, stabilisce che

“A fini di trasparenza, si rende noto che, in applicazione dei criteri di selezione indicati nell’avviso pubblico, la Commissione ha stabilito, per l’individuazione dei candidati da invitare al colloquio, di valorizzare i seguenti profili professionali:

1. soggetti che ricoprano o abbiano ricoperto incarichi con inquadramento professionale di Dirigente Comandante di polizia locale;

2. soggetti che, pur non avendo ricoperto ruoli dirigenziali, rivestano all’atto della domanda l’incarico di Comandante di polizia locale presso enti locali con popolazione non inferiore a 20.000 abitanti (utilizzando a tal fine i dati ISTAT).”

A seguito di tale “rideterminazione” dei requisiti necessari, la lista dei candidati alla prova orale è stata dimezzata. Una “modificazione” eseguita in itinere che non sarebbe nemmeno permessa, come spiega la giurisprudenza, e più nel dettaglio la sentenza n. 1980 del 6 settembre 2007 emessa dal Tar Sicilia. “L’eventuale potere di modificare il bando di una gara spetta, eventualmente, all’amministrazione appaltante – che tale bando ha redatto – e non certo alla commissione di gara, che è vincolata all’applicazione rigorosa delle clausole contenute nel bando: le eventuali modifiche ad un bando non possono che essere contenute in un espresso provvedimento soggetto alle medesime forme di pubblicità del bando modificato. […] Infine, per evidenti ragioni di rispetto della par condicio, tali modifiche devono intervenire prima della scadenza del termine per la presentazione delle offerte, al fine di consentire a tutti i partecipanti di tenerne conto, e non certo addirittura dopo l’apertura delle offerte”.

Di seguito l’interrogazione della consigliera Deborah Pantana: “A seguito della selezione per l’assegnazione fiduciaria dell’incarico di Comandante Dirigente del Corpo di Polizia Locale di Macerata, nel rimarcare che non si tratta di un pubblico concorso ma di un incarico affidato in via autonoma dal Sindaco senza nessuna valutazione professionale acclarata da elaborato scritto, di cui rimane traccia, ho riscontrato che tra i candidati ammessi dalla Commissione giudicatrice al colloquio selettivo non risultano presenti alcuni nomi [...]. Inoltre alcuni dei candidati non ammessi risultano essere tra i primi classificati in concorsi di ruolo per Dirigente in realtà anche lontane dalla nostra, e quindi senza possibilità di condizionamento”.

Se i motivi della loro esclusione sono quelli indicati tra i criteri della Commissione, pubblicati sul nostro sito comunale, vorrei rimarcare che:

1. La Commissione è un organo tecnico e come tale non può arrogarsi il diritto di fare scelte discrezionali che rasentano il politico. Infatti i criteri cui si doveva attendere sono quelli indicati dall’art. 7 del Bando, e tra questi si evidenzia la ‘comprovata esperienza pluriennale in attività e funzioni attinenti alla posizione da ricoprire e alle specifiche funzioni da svolgere’; ‘la specifica professionalità maturata nelle materie oggetto dell’incarico’. Tale esperienza è sicuramente posseduta da parte dei candidati sopra citati e non ammessi, mentre invece sembra che alcuni dei candidati ammessi, siano in servizio come ‘Responsabile’ da poco tempo, forse qualche mese. Sicuramente non ammettere candidati che hanno esperienza pluriennale con dotazioni di Posizione Organizzativa e svolgimento delle funzioni dirigenziali ex art. 107 TUEL sembra sia molto riduttivo. Invece aver indicato il limite di 20.000 residenti sembra sia stato scelto “ad hoc” per escludere chi magari gestisce oltre 600.000 presenze turistiche.

2. È stata effettuata la dichiarazione sull’assenza di incompatibilità tra i membri della Commissione e alcuni dei candidati. Perché risulterebbe invece esserci tale presupposto negativo, derivante da circostanze pregresse di naturale sindacale e/o professionale, sia presso il Comune di Macerata che in altri enti che potrebbero aver influito sulla serenità di giudizio che i componenti della Commissione devono necessariamente possedere.

3. Sembra che uno dei candidati ammessi non sia in possesso dei requisiti, non potendo vantare una specializzazione post laurea che risulta essere configurata da un Dottorato di Ricerca oppure da una Scuola di Specializzazione che rilascia un diploma [...]."

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