In occasione della “Giornata mondiale del diabete”, l’Unione Sportiva Acli Marche ribadisce l’importanza di stili di vita corretti e del movimento come farmaco naturale invitando cittadini di ogni età a partecipare al progetto “Marche in salute”.
La “Giornata mondiale del diabete”, che si svolge il 14 novembre, è stata Istituita nel 1991 dall'International Diabetes Federation e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, in Italia viene organizzata dal 2002 da Diabete Italia per sensibilizzare e informare l’opinione pubblica sul diabete sulla sua prevenzione e gestione.
“Gli studi condotti presso l'Università La Sapienza di Roma e l'Università di Perugia – dicono i dirigenti dell’U.S. Acli Marche - hanno dimostrato come per scongiurare l'insorgere della patologia sia sufficiente camminare ogni settimana per 150 minuti. L'esercizio di tipo aerobico, infatti, aiuta a tenere sotto controllo il peso, migliorando, conseguentemente le condizioni generali dell'organismo, e dunque riducendo anche i rischi di problemi cardiovascolari”.
A Macerata l’appuntamento con il progetto “Marche in salute” è fissato per le ore 21 di martedì 14 novembre presso la rotonda dei giardini Diaz. Si tratta di una camminata non competitiva, aperta a cittadini di ogni età, che ha preso il via nello scorso mese di giugno e che si ripeterà (salvo maltempo o pioggia) anche in occasione della “Giornata mondiale del diabete” ossia martedì 14 novembre e poi successivamente martedì 21 e martedì 28 novembre. Per informazioni sull’iniziativa si possono consultare il sito internet www.usaclimarche.com e la pagina facebook Unione Sportiva Acli Marche.
Questa mattina alle ore 10 ha preso il via l'assemblea cittadina del PD maceratese. Un'assemblema positiva a livello di
presenze con circa 50 persone che hanno preso parte all'incontro.
L'assise è iniziata con l' introduzione del segretario di circolo, Stefano Di Pietro che ha relazionato sia sull'attività della direzione, sia sulla situazione politica attuale. Per l'organizzazione Di Pietro ha ribadito la volontà di una frequente convocazione dell'assemblea degli iscritti che resta la sede fondamentale di indirizzo e controllo dell'attività del partito.
La direzione intanto ha fissato per giovedì 16 un primo confronto con sindaco e giunta come verifica di metà legislatura. Inoltre ha attivato una serie di tavoli di lavoro interni ed esterni (tesseramento / eventi e festa Unità / sicurezza e giustizia). Infine è già fissata un'iniziativa pubblica sulla legge elettorale con la presenza dell'onorevole Marco Di Maio del gruppo PD alla Camera e il professor Giulio Salerno dell'Università di Macerata.
Per la situazione politica Di Pietro ha sottolineata la difficoltà dello schieramento di centro sinistra anche dopo i voti della Sicilia e di Ostia. Ha aggiunto che auspica un'alleanza ampia di centro sinistra in cui bisogna tenere conto delle critiche e autocritiche per errori e ritardi, ma anche avere la capacità di valorizzare le cose positive realizzate con il Governo del Paese. Per Macerata auspica un lavoro che parta da subito per confermare e se possibile allargare l'attuale alleanza che sostiene l'amministrazione, valorizzando le cose fatte e scegliendo le priorità da realizzare prima del 2020.
Sono poi intervenuti l'on. Irene Manzi che ha illustrato la situazione attuale a livello nazionale sia sul piano politico che parlamentare e l'assessore Ricotta che ha tracciato un quadro dell'attività amministrativa. Si è aperto un positivo dibattito in cui sono intervenute 7 iscritti (Renis, Fusari, Pasqualetti, Scoccianti Giovanni, Rocchi, Antinori). E' intervenuta anche la Segretaria dei Giovani democratici di Macerata, Carolina Perfetti, che ha sottolineato l'importanza delle tematiche giovanili e in particolare in una città universitaria come Macerata; ha auspicato anche una piena collaborazione tra PD e Giovani Democratici.
Di Pietro ha concluso recependo gli inviti venuti dal dibattito di attivare altri 2 tavoli di lavoro a Macerata: uno sul sistema dell'istruzione e uno sulle questioni sanitarie e di tenere conto dell'importanza della comunicazione nelle sue varie forme.
L'Helvia Recina esce indenne dalla trasferta sul campo della capolista e imbattuta Potenza Picena e porta a casa un punto importante per la classifica e il morale che dà continuità ai risultati e alle prestazioni. Formazione ormai collaudata per mister Carassai che schiera il trio d'attacco Ramadori, Mandorlini e Romanski, con Di Crescenzo e Perrella recuperati dell'ultimo minuto solo per la panchina. Pronti via e i potentini partono subito forte con l'occasione per il vantaggio sui piedi di Ruggeri che, imbeccato da Degano, mette a lato solo davanti a Palmieri. I locali spingono forte, l'Helvia tiene botta ed è lo stesso Degano a costringere in angolo Palmieri su punizione. Col passare dei minuti l'Helvia trova le giuste distanze in campo e si fa vedere in avanti con le sgroppate di Mandorlini e Romanski sugli esterni. A sbloccare il risultato è però al 16' un'indecisione del portiere Natali che consegna palla a Mandorlini al limite, l'attaccante penetra in area e viene toccato da Monteneri per il conseguente calcio di rigore fischiato dall'arbitro, la signorina Gagliardi di San Benedetto del Tronto. Sul dischetto ancora Edoardo Montanari che mette dentro il suo quarto centro stagionale. La reazione dei potentini è veemente ma pericoli veri per Palmieri non ne arrivano e al contrario è la difesa locale, non sempre ermetica e sicura come in altre occasioni, a rschiare in contropiede l'imbucata dell'Helvia. Unico brivido per la porta aranconera sull'ennesimo calcio di punizione di Degano che colpisce il palo interno a Palmieri battuto con un destro a giro tagliato da posizione defilata. Al 40' forfait per infortunio di Ramadori e dentro Di Crescenzo per dare più peso al reparto offensivo. Buona occasione su cross basso per Girotti al 44' ma il giovane centrocampista non riesce a correggere in rete l'assist di Montanari.
Ad inizio ripresa il Potenza Picena torna a premere sull'acceleratore grazie all'ingresso di Pepi, bravo nell'aprire gli spazi per le conclusioni dalla distanza dei vari Degano, Ruggeri e Tortelli. E' l'attaccante numero 18 ad avere l'occasione giusta al minuto cinquanta ma la sua deviazione sotto misura non trova la porta. Ancora Degano con un gran sinistro quasi dalla linea di fondo impegna Palmieri al 55' ma la difesa dell'Helvia regge senza però avere la necessaria lucidità per trasformare le azioni in offensive. Il Potenza Picena si affida alle giocate di un ispirato Degano che al 65' sull'ennesimo calcio di punizione dalla distanza trova il pareggio con un destro centrale ma carico di effetto che sorprende Palmieri. Raggiunto il pari, sulla spinta emotiva i locali provano subito a rendersi pericolosi e ancora Degano sfiora il palo da fuori. Al 68' si accende una mischia nei pressi della panchina dell'Helvia e a farne le spese è Thiam, espulso dopo un battibecco con Mandorlini. L'Helvia non riesce però a sfruttare la superiorità numerica per la troppa fetta nel cercare la profondità e nonostante un Potenza Picena più stanco e lungo sul campo, gli unici tiri in porta verso Natali sono di DiCrescenzo e Montanari senza inquadrare la porta da fuori area. Finisce con un pari che soddisfa senza dubbio mister Carassai ma anche il Potenza Picena che mantiene l'imbattibilità stagionale e il primo posto in classifica solitario.
“Abbiamo interpretato bene la partita – il commento finale di mister Carassai- e faccio i complimenti ai ragazzi per la dedizione e l'impegno, soprattutto a Di Crescenzo e Badiali che non erano al meglio e hanno dato il loro contributo. Non era facile giocare contro una squadra forte come il Potenza Picena su questo campo e ci teniamo stretto il punto che dà continuità ai risultati positivi e alle prestazioni perchè oggi non si sono visti gli errori e le leggerezze delle ultime partite e sono contento di questo. Nel finale siamo stati poco lucidi nel giocare il pallone in superiorità numerica, potevamo fare qualcosa di più per provare a vincere ma va bene cosi”.
POTENZA PICENA: Natali, Pepa, Monaco, Tomassini, Monteneri, Sulce (46' Pepi), Mariani, Tortelli, Thiam, Degano, Ruggeri (80' Evangelisti - 85' Mancini). All. Liberti
HELVIA RECINA: Palmieri, Piccioni (91' Perrella), Montanari, Hoxha, Cappparuccia, Campana, Romanski, Girotti, Mandorlini, Ramadori (39' Di Crescenzo – 95' Domizioli), Badiali. All. Carassai
RETI: 16' Montanari (HR) 65' Degano (PP)
AMMONITI: Natali, Tomassini, Sulce (PP), Piccioni, Mandorlini, Badiali (HR)
ESPULSO: Thiam
ARBITRO: Alice Gagliardi (SBT), Tidei, Maroni (FM)
Un Teatro Lauro Rossi gremito fino al loggione ha celebrato la chiusura della prima edizione del festival Philodiritto, il primo festival nazionale interamente dedicato alla “pop filosofia del crimine e della giustizia”.
Un applauso interminabile ha reso vincente il progetto culturale organizzato da Popsophia in collaborazione con il Comune di Macerata, la Camera Penale e il Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Macerata, con la partnership del Consiglio Nazionale Forense e del quotidiano “Il Dubbio”.
Due giornate ricche di eventi che hanno riempito il teatro con un continuo flusso di spettatori da tutto il territorio, anche oltre i confini regionali, approdato a Macerata per prendere parte all’inedito viaggio pop nelle tematiche della filosofia e della legge attraverso sperimentazioni e produzioni uniche e originali.
Le diverse declinazioni del tema del diritto sono state affrontate attraverso l’occhio del cinema, delle serie tv, della musica, vere cartine di tornasole del presente in cui viviamo.
Con il suo approccio innovativo Popsophia ha saputo raccontare il mondo dei tribunali e della giustizia, dall’eterna dicotomia tra peccato e reato fino alla libertà delle donne. Dibattiti e spettacoli filosofici guidati dai maggiori rappresentati del mondo forense italiano, dai presidenti del C.N.F. Andrea Mascherin e dell’U.C.P.I. Beniamino Migliucci fino alle presidenti nazionali dei Comitati Pari Opportunità dell’avvocatura. Con i giornalisti di cronaca giudiziaria, i filosofi del cinema e gli artisti di Popsophia, hanno costruito un nuovo percorso di formazione che ha riscosso commenti entusiasti da parte di avvocati, insegnanti e appassionati.
“Una scommessa vinta. È stato un tentativo culturalmente rischioso: connettere profondità e leggerezza, le urgenze del mondo del diritto e il successo dei fenomeni pop – ha dichiarato la direttrice artistica, Lucrezia Ercoli – Un percorso multidisciplinare per capire quanto profondamente lo stato di diritto, dalla gogna mediatica alla cronaca giornalistica, dal garantismo alla parità di genere, sia inevitabilmente scosso e ripensato dalla cultura di massa”.
Una giornata da ricordare quella di sabato 11 novembre alla Sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi Borgetti a Macerata. E' stata infatti celebrata la prima unione civile e le due protagoniste sono Giulia Pianesi, di 19 anni, e Ortencia Freitag, di 24, le quali, davanti al sindaco Romano Carancini, si sono scambiate le promesse matrimoniali. Prima dell'inzio della cerimonia, Carancini ha spiegato l'origine della Sala Castiglioni, luogo magico e di cultura, dopo di che è stata formalizzata l'unione.
Momenti di grande commozione, soprattutto perchè la famiglia di Ortencia è arrivata dal Brasile per condividere questo importante avvenimento con la giovane. "Una data storica a rappresentare un traguardo importante - ha detto il primo cittadino Carancini - per Macerata, poiché a contare deve essere l'amore, l'unico denominatore comune". Giulia è di origini ucraine ma è cresciuta a Macerata, mentre Ortencia è di origini brasiliane ma ha vissuto a Potenza Picena. Le due ragazze vivono a Lido Tre Archi in provincia di Fermo, dove da oggi iniziano ufficialmente la loro vita da coppia sposata.
Passeggia col il cane nella zona di Collevario, quando vede sfrecciare accanto a lei in strada la bicicletta del fratello guidata da un ragazzo straniero. Si mette al suo inseguimento e riesce a far scappare il ladro e a recuperare la bici.
E' successo l'altra sera a Macerata. Una ragazza era appena uscita per portare fuori il suo Lindo, quando si è accorta della bici guidata da un giovane di colore. La ragazza si è messa a correre ma non è riuscita a raggiungerlo. Ma non si è data per vinta. Ha raggiunto il vicino centro immigrazione e ha visto la bicicletta abbandonata su un prato.
Quando stava per chiamare le forze dell'ordine, ha visto tornare lo straniero a riprendere la bici e lo ha fermato. Alla domanda "Di chi è questa bicicletta?", il ragazzo prima ha risposto "Mia" poi è scappato a gambe levate, prima che sul posto arrivassero i carabinieri.
Una scena da film, proprio da Ladri di Biciclette, con tanto di lieto fine: il mezzo a due ruote è stato recuperato e riconsegnato al legittimo proprietario.
La Roana Cbf torna a vincere tranne mura di casa contro la Eraclya Aduna Padova, tre punti importanti sia per la classifica che per dare fiducia al gruppo che sta lavorando bene in palestra e merita di fare punti. Tre set in cui Giorgi e compagne hanno espresso un buon gioco alternato da pause su cui coach Paniconi dovrà lavorare.
Equilibrio totale sui primi scambi, pochi errori. Il primo allungo le ragazze di Paniconi lo fanno sull'11 pari con un attacco e un muro ma Padova si riporta immediatamente in parità con un attacco e un ace. Si torna di nuovo in parità poi è di nuovo Roana Cbf che allunga di altri tre punti con Grizzo in battuta. Padova inizia a giocare in attacco sulle mani del muro e cerca di ricucire lo strappo ma Peretti e compagne gestiscono il vantaggio grazie ad un buon sistema di contrattacco. La Ad una si rifà sotto con la Mattiazzo in battuta e sul 22 a 22 Paniconi chiama tempo per mettere fine alla serie, ma tornate in campo l’opposto padovano risponde con un altro ace e con l'errore di Grizzo in attacco Padova torna prima in parità e poi con un attacco dalla seconda linea della trascinatrice Mattiazzo supera la Roana Cbf. Paniconi chiama di nuovo tempo ma sbaglia anche Pomili in attacco e per la Eraclya arriva il match point subito annullato e poi il muro di Bellucci riporta in parità le maceratesi. Con un attacco rabbioso di Grizzo e una fast sbagliata di Padova, Macerata vince 28 a 26.
Il secondo parziale inizia con un ottimo piglio della Roana Cbf che parte con un break di 5 a 0 e subito coach Amaducci chiama tempo per spronare le sue ragazze. Tornate in campo è di nuovo battaglia a suon di schiacciate e battute ficcanti, soprattutto con Pomili da posto quattro. Sul 17 a 10 Padova torna in auge e crea il suo break di tre punti subito arrestato dalle maceratesi. Sul finale di set è ancora battaglia la Roana Cbf sbaglia qualche palla e la Eraclya Aduna cerca di approfittarne. Sul 23 a 18 mister Amaducci chiama tempo per giocarsi il tutto per tutto ma con un primo tempo da manuale Rita e un attacco di Armellini la Roana Cbf chiude il set 25 a 18.
Il quarto set inizia con la firma del capitano Giorgi che due ottime giocate. La Roana Cbf si fa sentire anche a muro e Padova inizia a sbagliare qualche palla di troppo. Le maceratesi prendono sempre più fiducia ed esprimono un buon gioco di squadra, soprattutto con Grilli che picchia forte con la fast. Padova non molla e Paniconi chiama tempo sul 17 a 14 e con Rita ritorna a fare punto e fino alla fine le maceratesi fanno la voce grossa e chiudono set e partita 25 a 18.
Si torna a giocare sabato prossimo ancora una volta alla Mar.Pel Arena Fontescodella per cercare altri punti importanti e magari vincere ancora.
IL TABELLINO
Roana Cbf HR Volley Macerata: Pomili, Armellini, Barzett i (L2), Costagli, Patrassi, Grilli, Bellucci, Peretti, Grizzo, Giorgi, Rita, Malavolta (L1), Di Marino. Allenatori: Paniconi, Carancini…
Eraclya Aduna Padova: Volpin, Marcon (L1), Zecchin, Turri, Tolin, Rossetto, Fenice, Mattiazzo, Ramon, Frison, Ballan, Facco, Salimbeni, Gallo, Albrizio. Allenatori: Amaducci, Cadeo.
Arbitri: Brunelli, Polenta
Un messaggio su Facebook è il modo in cui Fabrizio Frizzi torna a parlare a tutti i suoi fan dopo il malore che lo ha colto il 23 ottobre mentre stava registrando una puntata de L'Eredità (qui).
Il popolarissimo e amatissimo presentatore, ormai maceratese di adozione dopo aver condotto diverse edizioni di Musicultura e il Premio Gianni Ravera e per le immancabili mangiate alla trattoria Da Ezio, ha rassicurato amici e fan per l'affetto manifestato fino ad ora; ha ringraziato tutti i medici che lo hanno seguito e che lo stanno seguendo; i colleghi Rai, e chiunque gli sta vicino. Poche righe scritte venerdì come segno di gratitudine e riconoscenza.
"Cari amici, sono felice di potervi scrivere per dirvi che combatto per riprendermi. Prima di tutto devo ringraziare infinitamente i medici dell'Umberto 1° che mi hanno ripreso per i capelli, poi i medici del Sant'Andrea che mi hanno rimesso in piedi e rapidamente sono stati capaci di capire da cosa il guaio era stato generato.
Insieme a loro devo gratitudine eterna ai loro infermieri. Naturalmente ringrazio gli amici dell'Eredità e il medico della Dear per la rapidità del soccorso... la Rai intera, il direttore generale Orfeo per la costante vicinanza. E poi il fratello Carlo Conti per tutto! E ancora GRAZIE ai miei familiari e agli amici di una vita che mi hanno supportato in maniera incredibile.
Grazie a tutti per i messaggi che piano piano leggerò e che mi daranno forza per superare questa brutta avventura. Grazie anche a chi mi ha pensato con affetto senza potermi raggiungere. Un abbraccio a tutti".
Il Comune di Macerata ha formalmente aderito al Progetto di riorganizzazione del sistema bibliotecario promosso dalla Regione Marche insieme alle Università di Macerata e di Urbino.
Una realtà di cooperazione che copre tutto il territorio marchigiano attraverso 250 biblioteche di enti locali, università, scuole e istituzioni culturali.
“È un progetto importante che pone l’attenzione sul grande patrimonio culturale delle biblioteche pubbliche – afferma l’assessore alla Cultura Stefania Monteverde - un tesoro prezioso da tutelare e valorizzare ancora di più in un paese come l’Italia in cui il 40% della popolazione non legge libri. Una tendenza da arrestare per il bene delle nuove generazioni”.
Dopo la legge Delrio che ha eliminato la competenza delle Province in materia di beni e di attività culturali, la Regione ha ridisegnato il sistema bibliotecario insieme alle due Università di Macerata e Urbino e autorizzato la spesa per gli interventi a sostegno dei poli per gli anni 2017 e 2018.
Il piano, presentato ai responsabili e agli operatori in un incontro tenutosi il 13 settembre scorso in Regione, è finalizzato a potenziare i servizi di pubblica lettura dando loro maggiore uniformità sul territorio, anche attraverso l’adozione di un unico parametro per i costi a carico degli enti che partecipano alle reti.
Le biblioteche marchigiane, in esecuzione del piano regionale, confluiranno in 2 poli corrispondenti al nord e al sud della Regione, imperniati sulle due server farm presso le Università di Macerata e di Urbino, con la collaborazione delle stesse Università e dei Comuni partner di Fermo, Jesi e Macerata, in una logica di condivisione delle risorse professionali e tecnologiche fortemente integrata, che la delibera regionale prevede venga disciplinata da una convenzione unica.
La Biblioteca comunale Mozzi Borgetti, presente nel Servizio bibliotecario nazionale dal 1989-90 grazie all’Università di Macerata con la quale ha sempre collaborato, una volta sottoscritta la convenzione parteciperà con proprio personale agli organismi di gestione e allo staff tecnico regionale, contribuendo insieme al CASB di Unimc.
Venerdì 10 novembre l’Ecomuseo di Villa Ficana ha ricevuto la visita del presidente dell’Associazione delle Città della Terra cruda Enrico Pusceddu che ha accompagnato l’assessore regionale all’urbanistica della Sardegna, Cristiano Erriu, e 19 amministratori tra sindaci, assessori e consiglieri dell’isola che hanno nel proprio territorio case in terra cruda.
L’obiettivo della visita è rafforzare la rete delle case di terra cruda per lo sviluppo del turismo sostenibile. A ricevere la delegazione sono stati il sindaco Romano Carancini e l’assessore alla Cultura e Turismo Stefania Monteverde che hanno guidato gli ospiti in una visita allo storico quartiere maceratese di Villa Ficana, quartiere di case in terra cruda recuperato, dal forte valore storico - monumentale che gode dal 2003 del vincolo di interesse monumentale posto dalla Soprintendenza Regionale per i Beni e le Attività culturali delle Marche.
“Un’occasione importante per scambiare le nostre esperienze di valorizzazione delle case di terra cruda come patrimonio storico artistico e sviluppare nuove progettualità con fondi regionali e europei” ha sottolineato la Monteverde che ha raccontato agli ospiti la storia di Villa Ficana e in particolare la gestione dell’ecomuseo con i giovani dello SVE - Servizio Volontario Europeo e del Servizio Civile.
Macerata ha aderito all’Associazione Internazionale Città della Terra cruda, associazione che oggi conta la presenza di 40 Comuni in rappresentanza delle regioni Sardegna, Abruzzo, Marche, Piemonte e Basilicata, Enti territoriali, un Ente Parco, liberi professionisti, associazioni e imprese.
L’Associazione valorizza la cultura della Terra cruda e il patrimonio e i valori dei territori che appartengono a questa cultura, promuovendone lo sviluppo sostenibile. Inoltre, attraverso le proprie attività, il sostegno alla ricerca scientifica e alla sperimentazione, promuove il recupero delle tradizioni e del patrimonio edilizio, naturalistico, artistico e storico delle comunità.
Mercoledì 15 novembre alle 14 al Teatro Lauro Rossi di Macerata si svolgerà il convegno del Mibact dal titolo "Fuori dal guado", per raccontare l'impegno del Ministero dei Beni Culturali e del Turismo dopo il sisma del 2016.
L’iniziativa - partita dal Segretariato Regionale per le Marche e dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche - è stata condivisa e accolta dalle massime cariche istituzionali dello stesso Ministero.
Al convegno interverranno importanti attori della gestione dell’emergenza del Ministero: il Segretario Generale, il Prefetto dei Beni Culturali nonché Coordinatore dell’Unità di Crisi nazionale, il Soprintendente speciale per il sisma e il Soprintendente ABAP Marche, il Comandante Carabinieri TPC di Ancona, la Direzione Generale ABAP, l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione e l’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro.
La scelta di Macerata è pensata con l’intento di far sentire la vicinanza del MIBACT ai territori colpiti.
“Ringrazio il Segretariato Regionale del MIBACT per le Marche e la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio delle Marche – afferma il sindaco Romano Carancini - di aver scelto Macerata per questo significativo momento di sintesi e di confronto alla presenza di autorevoli relatori. A un anno di distanza dagli eventi sismici che hanno sconvolto il nostro territorio affermiamo più convinti che mai che il futuro ri-parte proprio dal patrimonio culturale: immenso valore di identità che, se recuperato e rivalorizzato nel giusto modo, può costituire la forza di una comunità che non vuole arrendersi.”
Nel corso dell’incontro verrà anche proiettato un video che racconterà attraverso immagini e interviste l’attività svolta dall’Unità di Crisi nelle Marche e sarà distribuito un Tabloid, in cui i numeri, i testi e le immagini cercheranno da sole di narrare l’impegno straordinario richiesto a tutte le forze scese in campo.
La figura di “San Cristoforo” con il bambino sulle spalle nell’atto di attraversare un corso d’acqua, molto diffusa nell’Alto Nera, è stata scelta come immagine di buon auspicio verso il futuro.
Il Comune di Macerata risulta essere in regola con il calcolo della tassa sui rifiuti (TARI) e quindi nessun errore di interpretazione della norma.
In merito alle notizie apparse sulla stampa circa la duplicazione di imposta in materia di tassa rifiuti solidi urbani, l'amministrazione comunale rende noto che la determinazione della tariffa avviene con un metodo semplificato, consentito dalla normativa. Questo metodo, meno dettagliato nella composizione, non presenta al suo interno una suddivisione della tassa in quota fissa e quota variabile, ma articola il tributo unicamente con le modalità di calcolo previste per la determinazione della quota fissa.
E questo metodo non può dar luogo alle duplicazioni d’ imposta.
Si parla ancora di sisma e di provvedimenti economici in un servizio del TGR di sabato 11 novembre.
L'intervista al professor Giuseppe Rivetti, docente di diritto tributario all'ateneo di Macerata, mette in luce il problema di un cratere troppo esteso.
"Abbiamo queste esenzioni solo per due periodi d'imposta - spiega Rivetti - (a differenza di altre zone franche in cui i periodi d'imposta erano più di 15 anni) e un'estensione forse eccessivamente generalizzata che prima era prevista solo per i 55 comuni del cratere, mentre adesso è diventata appunto generalizzata per oltre 150 comuni e questo renderà tutto molto più difficile".
Secondo Rivetti la soluzione potrebbe stare nel "creare dei modelli attrattivi per le imprese che consentano di investire in queste aree. Portare lavoro, portare sviluppo, partendo dalle identità territoriali. Tutto e solo questo può far rinascere".
A sostegno di questa tesi anche Andrea Galli del Centro Paesaggio della Politecnica Marche: "Questo terremoto può anche essere un'opportunità, pur nella tristezza degi avvenimenti, per preparare un piano strategico lungimirante per uno sviluppo locale basato anche sul paesaggio. Negli Appennini il paesaggio è l'identità del territorio e offre varie possibilità se si cambia modello di sviluppo. - conclude Galli - Ce la possiamo fare solo se ci mettiamo a lavorare tutti in modo integrato".
Nel pomeriggio di venerdì 10 novembre gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Macerata hanno dato esecuzione alla misura cautelare degli arresti domiciliari emessa nei confronti di un 55enne residente in provincia.
L'uomo era già sottoposto alla misura del divieto di avvicinamento, ma ha continuato ad importunare la sua ex moglie con condotte violente e moleste.
Ora è ristretto presso la propria abitazione con applicazione del braccialetto elettronico.
Sempre alta è l’attenzione della Questura verso il fenomeno della violenza sulle donne.
Mercoledì 15 novembre alle ore 21 al Teatro Lauro Rossi l’Admo Macerata - Associazione Donatori di Midollo Osseo - festeggia il primo anno dalla sua ricostituzione.
Saranno presentate le squadre maceratesi che hanno scelto l’associazione come sponsor etico: la Banca Macerata Rugby (maschile e femminile), l’Helvia Recina calcio e l’Helvia Recina Volley e la Montalbano. La sponsorizzazione etica non prevede pagamenti, ma l’apposizione del nome Admo sulle magliette e l’esposizione di uno striscione durante le partite.
Sarà l’occasione per condividere i progressi ottenuti: infatti in 12 mesi si sono registrati oltre 120 nuovi donatori. 120 ragazzi che hanno voluto mettersi in gioco per donare speranza a chi di speranze ne ha poche.
La compatibilità genetica per la donazione del midollo osseo, infatti, è molto rara: c’è una possibilità su 100mila di essere compatibili tra persone estranee, una su quattro tra fratelli, nessuna tra genitori e figli. Ma proprio per questo, più persone sono iscritte nel registro donatori e più possibilità ci sono per chi soffre, di trovare un donatore compatibile. A donare, tra l’altro, possono essere solo i giovani tra i 18 e i 35 anni in buona salute.
Nell'ccasione con loro ci saranno anche Massimo Giovannelli, 37 volte capitano della Nazionale Italiana di Rugby, e Marco Meoni, palleggiatore della Nazionale Italiana di Pallavolo campione del mondo.
Grande afflusso, anche extraregionale, alla prima giornata di Philodiritto, il festival nazionale interamente dedicato alla “pop-filosofia del Diritto e del Crimine”, tenutasi al Teatro Lauro Rossi.
Un'iniziativa organizzata dal Comune di Macerata, insieme all’Associazione Popsophia, alla Camera Penale di Macerata e al Comitato per le Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Macerata.
“Siamo felici e soddisfatti di ospitare un festival inedito di carattere nazionale – ha dichiarato il sindaco, Romano Carancini - speriamo diventi un appuntamento fisso del calendario degli eventi della nostra città”.
Andrea Mascherin, il presidente del Consiglio Nazionale Forense, ha inaugurato il programma con un intervento sulle diverse rappresentazioni, nelle serie televisive di maggiore successo, della figura dell’avvocato, dall’eroico difensore al bad lawyer. “L’avvocato è il più straordinario interprete dell’applicazione del principio della dialettica - dichiara Mascherin - E'un baluardo della democrazia che invita al continuo confronto di idee nello spazio pubblico”.
“La narrazione e la fiction ci aiutano a comprendere le cose più complesse” - ha dichiarato il Vescovo Nazzareno Marconi, che ha aperto in via esclusiva i lavori del festival, citando il più antico processo costruito come fiction nella Bibbia, quello dell’episodio di Salomone.
Il pomeriggio di Popsophia ha lasciato poi il palco alla rassegna Popcrime insieme a due protagonisti d’eccezione: Piero Sansonetti (direttore Il Dubbio) e Renato Borzone (Osservatorio Informazione Giudiziaria). Una discussione sul successo e sui rischi dei processi mediatici: dallo storico caso di O.J Simpson ai più recenti fatti italiani dal delitto di Meredith Kercher a quello di Yara Gambirasio.
Il filosofo Roberto Mordacci ha concluso il pomeriggio con un intervento volto a evidenziare le zone d’ombra della giustizia applicata alla realtà attraverso le figure ambigue degli eroi del noir, dal Falcone maltese a Vizio di forma.
La serata ha visto in scena l'inedito spettacolo giuridico-filosifoco “Peccato – Reato, dall’Avvocato del Diavolo ai Rolling Stones” ideato e diretto da Lucrezia Ercoli con gli interventi del Presidente Unione Camere Penali Italiane Beniamino Migliucci. Insieme alle incursioni musicali della band Factory, dai Radiohead ai Blues Brothers, da Bruce Springsteen a Fabrizio de Andrè, lo spettacolo ha raccontato la professione dell’avvocato nelle sue molteplici sfaccettature: una figura chiamata, letteralmente ad vocatus, a suscitare il dubbio laddove persistono solo certezze granitiche.
Ma il Teatro Lauro Rossi già si prepara alla seconda giornata. Tutte le informazioni su www.popsophia.it.
Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero.
Lascia per un attimo la borsa in auto mentre accompagna il figlio al corso di nuoto e al suo ritorno non la ritrova più.
E' successo ieri, venerdì 10 novembre, a una donna che ha lasciato in sosta la sua macchina nel parcheggio del resort Le Case in contrada Mozzavinci a Macerata.
Si è allontanata giusto il tempo di portare il bambino in piscina e quando è tornata non ha trovato più nè borsa nè portafoglio. Subito ha allertato i gestori della struttura che hanno visionato le riprese fatte dal sistema di sorveglianza privato.
E infatti le telecamere hanno ripreso la scena. Tre uomini le hanno forzato lo sportello della macchina, le hanno rubato la borsa e sono fuggiti in direzione di Villa Potenza.
Indagano le forze di polizia.
Lo Sferisterio è tra i soggetti che hanno collaborato alla stesura della nuova legge di riordino del settore dello spettacolo, approvata definitivamente mercoledì pomeriggio.
L’Arena maceratese ha svolto una parte attiva nell’iter, portato avanti dall’onorevole Irene Manzi, Segretario della Commissione permanente VII Cultura. Il provvedimento approvato contiene infatti degli emendamenti introdotti grazie alla collaborazione e concertazione con tutti i soggetti dello spettacoli dal vivo nel nostro territorio. In particolare il comma “n” dell’articolo 1, che riguarda l'obiettivo di “favorire e promuovere le attività di spettacolo dal vivo realizzate in luoghi di particolare interesse culturale, tali da consentire una reciproca azione di valorizzazione tra il luogo e l’attività” è frutto di una indicazione data proprio dall’Associazione Arena Sferisterio, a testimonianza del coinvolgimento costante dell’ente nella stesura del testo.
“Finalmente dopo 50 anni, una nuova legge che riforma il fondamentale segmento dello spettacolo dal vivo - afferma il presidente dell’Associazione Arena Sferisterio, Romano Carancini - , leva significativa per moltiplicare opportunità di produzione creativa e, di conseguenza, di lavoro per uomini e donne. Non passa inosservata e sorprende positivamente anche la sensibilità delle legge di riconoscere credibilmente il profilo delle tante interpretazioni dello spettacolo e soprattutto la valorizzazione dei luoghi ove lo spettacolo viene messo in scena. Credo infine, non a caso, che un esemplare modello di buona politica abbia avuto tra le principali protagoniste una maceratese come l’onorevole Irene Manzi, alla quale manifesto gratitudine per il grande e proficuo impegno svolto”.
Cosa contiene questa nuova riforma?
Nella riforma ci sono numerosi elementi che influiranno direttamente sulla programmazione artistica maceratese: oltre ad incrementare sensibilmente le risorse del Fondo Unico per lo Spettacolo con fondi pari a +9.5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2018 e 2019 e a +22.5 milioni di euro a decorrere dal 2020, sono stati confermati i 4 milioni di euro per attività culturali nei territori colpiti dal sisma del Centro Italia del 2016.
La legge estende poi l'Art Bonus a tutti i settori dello spettacolo: grazie al provvedimento, anche le orchestre, i teatri nazionali, i teatri di rilevante interesse culturale, i festival, i centri di produzione teatrale e di danza, i circuiti di distribuzione potranno avvalersi del credito d'imposta del 65% per favorire le erogazioni liberali finora riservato esclusivamente alle fondazioni lirico-sinfoniche e ai teatri di tradizione.
Investimento intorno alle 18 di questo pomeriggio in via dei Velini a Macerata, all'altezza dello stadio Helvia Recina.
Una coppia di mezza età è stata travolta mentre stava attraversando la strada da una Golf.
Mentre la signora se l'è cavata con qualche graffio, il compagno ha riportato lesioni più serie. Sul posto 118 e polizia locale di Macerata
Anni di onorato servizio, conclusi con tanti colleghi e amici che hanno preso parte ai festeggiamenti per il pensionamento di Pietro Paolella. Una carriera ricca di meriti quella da Vigile del Fuoco, intrapresa nel 1985, inizialmente a Fabriano, poi a Civitanova, prima come vigile e poi come Capo Distaccamento, e infine a Macerata nel ruolo di Capo Reparto. Soddisfazioni, sacrifici e rinunce quelli vissuti in 32 anni di lavoro, duro lavoro.
Vigile e Istruttore Professionale: due ruoli in cui Pietro si è distinto, lavorando anche a Roma, trasmettendo i suoi stessi valori anche a tutti i ragazzi che ha formato. Un uomo da portare come esempio non solo per la professionalità, ma anche per l'allegria, la pazienza e l'animo buono. Con la pensione si chiude un percorso, ma si prosegue con la presidenza della società di pallavolo Helvia Recina Volley Macerata, un altro grande impegno che lo ha visto partecipe anche in passato come arbitro federale.
Tutti i familiari, i colleghi e gli amici gli hanno augurato un grande in bocca al lupo per il futuro.