Nuova legge per lo spettacolo: lo Sferisterio ha svolto un ruolo attivo nella stesura del testo
Lo Sferisterio è tra i soggetti che hanno collaborato alla stesura della nuova legge di riordino del settore dello spettacolo, approvata definitivamente mercoledì pomeriggio.
L’Arena maceratese ha svolto una parte attiva nell’iter, portato avanti dall’onorevole Irene Manzi, Segretario della Commissione permanente VII Cultura. Il provvedimento approvato contiene infatti degli emendamenti introdotti grazie alla collaborazione e concertazione con tutti i soggetti dello spettacoli dal vivo nel nostro territorio. In particolare il comma “n” dell’articolo 1, che riguarda l'obiettivo di “favorire e promuovere le attività di spettacolo dal vivo realizzate in luoghi di particolare interesse culturale, tali da consentire una reciproca azione di valorizzazione tra il luogo e l’attività” è frutto di una indicazione data proprio dall’Associazione Arena Sferisterio, a testimonianza del coinvolgimento costante dell’ente nella stesura del testo.
“Finalmente dopo 50 anni, una nuova legge che riforma il fondamentale segmento dello spettacolo dal vivo - afferma il presidente dell’Associazione Arena Sferisterio, Romano Carancini - , leva significativa per moltiplicare opportunità di produzione creativa e, di conseguenza, di lavoro per uomini e donne. Non passa inosservata e sorprende positivamente anche la sensibilità delle legge di riconoscere credibilmente il profilo delle tante interpretazioni dello spettacolo e soprattutto la valorizzazione dei luoghi ove lo spettacolo viene messo in scena. Credo infine, non a caso, che un esemplare modello di buona politica abbia avuto tra le principali protagoniste una maceratese come l’onorevole Irene Manzi, alla quale manifesto gratitudine per il grande e proficuo impegno svolto”.
Cosa contiene questa nuova riforma?
Nella riforma ci sono numerosi elementi che influiranno direttamente sulla programmazione artistica maceratese: oltre ad incrementare sensibilmente le risorse del Fondo Unico per lo Spettacolo con fondi pari a +9.5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2018 e 2019 e a +22.5 milioni di euro a decorrere dal 2020, sono stati confermati i 4 milioni di euro per attività culturali nei territori colpiti dal sisma del Centro Italia del 2016.
La legge estende poi l'Art Bonus a tutti i settori dello spettacolo: grazie al provvedimento, anche le orchestre, i teatri nazionali, i teatri di rilevante interesse culturale, i festival, i centri di produzione teatrale e di danza, i circuiti di distribuzione potranno avvalersi del credito d'imposta del 65% per favorire le erogazioni liberali finora riservato esclusivamente alle fondazioni lirico-sinfoniche e ai teatri di tradizione.
Post collegati

Musicultura, Fabrizio Bosso e Julian Oliver Mazzariello incantano il Persiani: i primi otto finalisti in concerto

Commenti