Meridiana Cooperativa Sociale rinnova i suoi vertici e, a partire dal mese di febbraio, ha un nuovo Consiglio di Amministrazione e un nuovo Presidente. È Barbara Vittori la nuova Presidente della cooperativa eletta durante l'assemblea dei soci che si è svolta lo scorso 1 febbraio. Vittori segue a Giuseppe Spernanzoni, storico presidente di Meridiana che per 10 anni ha dato un instancabile e costante contributo, trasformando la cooperativa in una realtà solida e pronta ad affrontare le nuove sfide del mercato con l'obiettivo che si è posta da sempre: creare e mantenere posti di lavoro. Spernanzoni aveva annunciato da tempo che questo sarebbe stato il suo ultimo mandato da Presidente, ma il suo rapporto con Meridiana rimane stretto e quotidiano in quanto resta in cooperativa come Consigliere.
La cooperativa passa, comunque, in ottime mani; Barbara Vittori, già Direttrice Generale di Meridiana da 12 anni; oltre ad avere una conoscenza approfondita di tutti i settori della cooperativa, ha dedicato la sua vita professionale e personale alle attività della società civile laureandosi con 110 e lode in giurisprudenza con una tesi in diritto civile sul ruolo delle associazioni non riconosciute all'interno del Terzo Settore. E’ anche conosciuta in ambito regionale per il suo impegno nella cooperazione internazionale quale fondatrice e presidente per anni dell'Associazione Regionale di Solidarietà con il Popolo Sahrawi - Rio de Oro-, che dal 2001 accoglie nella nostra regione bambini bisognosi di cure provenienti dai campi profughi saharawi e come presidente dell'Associazione di Volontariato Argo, che da 20 anni opera per la tutela ed il benessere degli animali.
Oltre al passaggio di consegne della presidenza della cooperativa, è stato rinnovato anche il Consiglio di Amministrazione. Non farà più parte del Cda, per motivi professionali, Gabriella Sbarbati, storica presenza in Meridiana, già presidente agli albori della cooperativa che resterà, comunque, come consulente. Entra nel Consiglio Cristina Sbarbati, la quale segue la cooperativa dal punto di vista amministrativo e contabile già dalla sua costituzione. Confermati Raniero Gentili e Luigi Staffolani. Infine, entra a far parte della rinnovata squadra anche Manuela Ruffini, ex presidente dell'associazione culturale Li Pistacoppi.
Dimenticare Terni. Al più presto e nel migliore dei modi. Questo l’imperativo per la trasferta di domenica 19 febbraio ad Offagna, per affrontare Finanza e Previdenza.
All’andata, all’allora Fontescodella (ora Marpel Arena), fu 3-2 per la Medea Montalbano tra quelle che allora erano le prime della classe in Serie B girone F, quelle che non avevano mai perso un set fino ad ora. Da allora la Medea ha mantenuto il primato mentre gli avversari hanno perso terreno (ora si trovano al sesto posto).
Ora però è la Medea che deve cambiare passo dopo il 3-1 rifilatole dalla CLT sabato scorso, una scoppola che i maceratesi devono dimostrare di aver smaltito in questa 4^ giornata del girone di ritorno. Ben venga quindi una trasferta difficile che costringerà la squadra di Adrian Pablo Pasquali a cercare il miglior approccio possibile alla partita. Gara però da gestire anche in vista del ritorno di Coppa Italia del prossimo 22 febbraio.
Appuntamento domenica 19 febbraio alle 17.30 al palazzetto comunale di Offagna.
Si è tenuto ieri mattina, presso l’aula blu del Polo didattico Pantaleoni, il Pitch Day, la presentazione delle idee di impresa degli allievi del LUCI, il Laboratorio Umanistico per la Creatività e l’Innovazione dell’Università di Macerata. Dopo i saluti del pro rettore Claudio Ortenzi e della professoressa Francesca Spigarelli, coordinatrice del LUCI, gli otto team hanno presentato, di fronte ad un numeroso pubblico, le proprie idee. A vincere per la migliore idea progettuale è stato il team formato da Chiara Ciurlanti, studentessa dell’Istituto Tecnico Commerciale “A. Gentili” di Macerata, Roberta Frungillo, studentessa della Laurea Magistrale in Managment dei beni culturali e Lucia Paciaroni, dottoranda in Human Sciences. Il loro progetto, dal titolo “Inclusive Museum” ha come obiettivo di rendere accessibile anche a persone con disabilità sensoriale il Museo della Scuola «Paolo e Ornella Ricca» dell’Università di Macerata, già reso accessibile ai visitatori con disabilità motoria. Lo scopo è di dotare il museo di attrezzature all’avanguardia e di mettere in pratica utili accorgimenti al fine di consentire anche alle persone con disabilità visiva e/o uditiva di visitare in piena autonomia gli spazi e fruirne i contenuti.
Gli allievi, nei mesi scorsi, hanno partecipato ad un percorso formativo sui temi della creatività, dell’innovazione e dell’autoimprenditorialità, durante il quale hanno incontrato esperti e professionisti che si sono distinti in particolar modo per la loro capacità di innovazione e per il successo dei loro progetti di impresa.
I vincitori avranno la possibilità di frequentare un corso di formazione nelle tecniche dello storytelling e instaurare una sinergia con creaHUB, l’atelier di idee dell’Università di Macerata, per sviluppare un concreto piano di attuazione del proprio progetto.
“Contro il Fano sarà una battaglia, ma nelle battaglie mi trovo a mio agio”. Cristiano Ingretolli, uno degli ex del derby in programma domenica prossima allo stadio Helvia Recina, parla della sfida salvezza con i granata. “Visti anche i rinforzi arrivati a gennaio, non ci aspettiamo un Fano arrendevole. Tutt’altro, sarà una partita tosta, ma noi abbiamo un solo obiettivo, la vittoria”.
Nella prima parte della stagione con la maglia del Fano Ingretolli ha collezionato solo quattro presenze, nessuna da titolare. “Mi piacerebbe giocare una volta dall’inizio e realizzare qualche gol – dice l’attaccante – Non sono ancora a cento per cento, ho ampi margini di miglioramento. In attesa della migliore condizione mi sto integrando negli schemi che ci suggerisce mister Giunti”.
“Alla Maceratese mi sono trovato subito a mio agio, l’obiettivo della squadra e della società è quello di raggiungere prima possibile il traguardo della salvezza – afferma Ingretolli - Poi, eventualmente, indirizzeremo le nostre forze verso altri traguardi”.
Sulla panchina del Fano da qualche partita siede Agatino Cottone, che ha rilevato Giovanni Cusatis. I granata, ultimi in classifica nonostante il successo con il Teramo che è costato per la seconda volta nel corso di questa stagione la panchina a Lamberto Zauli, hanno il peggior attacco del girone, tredici le reti realizzate, di cui sole cinque in trasferta. I numeri condannano la squadra degli ex Carotti e Fioretti: appena quattro le vittorie a fronte di quattordici sconfitte.
L’arbitro designato a dirigere domenica prossima la partita tra la Maceratese ed il Fano con inizio alle 18.30 è Fabio Natilla della sezione di Molfetta, assistenti Francesco Bruni e Vitantonio Lillo di Brindisi.
Uno spazio di coworking gratuito per una startup del territorio. E' una delle iniziative solidali attivate dalla CNA Provinciale di Macerata per la ripartenza dei territori colpiti dal sisma.
Il Presidente Provinciale Giorgio Ligliani e il Direttore Provinciale Luciano Ramadori l'hanno annunciato questa mattina, nell'ambito della conferenza stampa convocata per la presentazione del 18esimo Veglione degli Artigiani CNA, in programma per il 18 febbraio a Borgo Lanciano (Castelraimondo).
Massimiliano Grandoni e Maura Pandolfi sono i fondatori della startup Etere Studio (settore comunicazione) che utilizzeranno gratuitamente per i prossimi 6 mesi uno dei locali di coworking disponibili negli uffici CNA di Torre del Parco, a Camerino. “Siamo voluti restare a Camerino – dicono gli imprenditori – nonostante tutte le difficoltà del caso. Abbiamo colto l'opportunità offerta da CNA, che ringraziamo, anche per dare un segnale ai giovani, per dire che si può rimanere in questo territorio, da conservare, difendere e far ripartire”.
“Ci stiamo impegnando – aggiunge il Direttore Ramadori – affinché il coworking venga inserito all'interno dei contributi previsti per la delocalizzazione delle attività a causa del sisma, dal momento che attualmente questo tipo di contratto non è contemplato”.
La seconda iniziativa solidale che verrà illustrata anche nel corso del veglione di Carnevale di sabato 18 è legata ai beni culturali del territorio: “I cittadini e le imprese – spiega il Presidente Ligliani – hanno bisogno di fatti concreti, in una situazione di emergenza c'è bisogno di essere tempestivi, e non abbiamo visto molta concretezza da parte del governo regionale. E' il momento di essere più veloci. Per questo CNA lancia una proposta, se volete anche provocatoria: ci rendiamo disponibili ad individuare un'opera d'arte del territorio e occuparci del suo recupero, con le maestranze e le competenze dei nostri restauratori associati”.
Ligliani fa riferimento all'azione di recupero delle opere messe in pericolo o danneggiate dal sisma avviata dalla Regione e dal Ministero, che però le stanno trasferendo altrove. Milko Morichetti, portavoce dei restauratori CNA, precisa: “Il problema non è tanto che le opere d'arte possano non tornare nei loro luoghi d'origine, ci mancherebbe fosse così, piuttosto che non vengano portate via!Si tratta di importanti presìdi culturali e di identità, opere di culto attorno alle quali le comunità si ritrovano e che, insieme ai prodotti tipici e alla bellezza dei territori, costituiscono la base della nostra economia”.
Le opere “salvate” dalla rete delle associazioni di volontariato specializzate nel recupero dei beni culturali saranno presentate durante il veglione: quest’anno la tradizionale festa degli artigiani si terrà in una zona colpita dal sisma e per il menù sono state scelte materie prime fornite da aziende comprese nel cratere.
“La vastità dei danni inflitti dal sisma alla nostra provincia non lasciano spazio a pensieri ottimistici.” Ha esordito così Pettinari al tavolo istituzionale per lo sviluppo economico riunitosi ieri pomeriggio che lo stesso Presidente aveva istituito al suo insediamento nel 2011. “L'unica strada percorribile per ottenere risultati tangibili nella ricostruzione – ha proseguito nel suo intervento di apertura dei lavori – è ricreare un luogo di concertazione dove tutti i protagonisti del territorio mettano a sistema le competenze e le esperienze maturate nel tempo. Da soli non si va da nessuna parte mentre l'unione di tutte le forze attive crea quella forza d'urto che non può non essere ascoltata. Quel Piano di sviluppo pensato allora è oggi più che mai indispensabile per la ricostruzione; il metodo in cui io credo è quello della concertazione che negli ultimi tempi è stato volutamente messo da parte. Per questo ho riunito il tavolo accogliendo la richiesta della Cgil, Cisl, Uil e delle diverse categorie economiche”. Il Presidente ha sottolineato l’importanza della partecipazione al tavolo delle di tutti i Sindaci della Provincia.
All'incontro erano presenti i Rettori delle Università di Macerata e Camerino, la direttrice dell'Accademia delle Belle, la Camera di Commercio, i rappresentanti delle Associazioni di categoria, i sindacati e la Fondazione CARIMA.
Il Presidente di Confindustria Pesarini ha manifestato l'importanza di creare una cabina di regia indispensabile per far ripartire l'economia provinciale i cui indicatori economici sono in flessione su tutti i settori.
Il Rettore Corradini nel ringraziare il Presidente per la pregevole iniziativa ha auspicato una conferenza permanente dove condividere le buone pratiche evitando iniziative parallele affrontando contestualmente le problematiche comuni ragionando insieme su come trovare le soluzioni. “E' assolutamente necessario che la Provincia, indipendentemente dalle competenze che la legge le attribuisce, – ha affermato Corradini – si faccia portavoce delle istanze del territorio e delle amministrazioni comunali”.
Sulla stessa lunghezza d'onda si è espresso Mogliani Presidente della CNA di Macerata che ritiene fondamentale un tavolo di coordinamento.
Così pure Del Carpio funzionario di Copagri che ha approvato la convocazione del tavolo istituzionale raccontando ai presenti l'iniziativa “terremoto non ci fai paura” promossa dalla propria associazione da cui sono emerse intuizioni e spunti come la realizzazione di una società di e-commerce per promuovere e vendere le tipicità locali.
Leonori, Presidente della Confartigianato maceratese, dopo aver stigmatizzato la mancanza di risultati tangibili a sei mesi dal primo evento sismico, si è unito al coro degli interventi che lo hanno preceduto riaffermando che l'unica strada possibile per farsi ascoltare dalla politica e da chi decide è unire le forze e creare sinergie.
Taddei segretario provinciale della CGIL ha raccontato le esperienza della Regione Umbria ascoltate in settimana a Spoleto; secondo lo stesso rappresentante sindacale l’Umbria è decisamente molto avanti rispetto alle Marche per quanto concerne l'organizzazione e la programmazione delle cose da fare. “Se non ci muoviamo – ha tenuto a precisare il segretario della CGIL – rischiamo di diventare la cenerentola di chi è stato colpito dal terremoto nonostante la vastità dei danni subiti.”
Adornato, Rettore dell'Università di Macerata ha condiviso l’iniziativa in piena sintonia con Corradini ed ha spiegato come il terremoto abbia messo in crisi un intero sistema. “Niente sarà come prima; a fatica riusciamo a garantire l'accoglienza agli studenti e, se si cede, saranno particolarmente evidenti nel giro di pochissimo tempo le differenze tra il prima e il dopo terremoto.”
Per il Rettore sarà basilare pensare a nuove idee e a nuove modalità di intervento da mettere a sistema con un tavolo di coordinamento dove ci si possa confrontare su un futuro tutto da inventare.
Non si è discostata dagli altri interventi la Del Balzo Presidente della Fondazione Carima che ha espresso la necessità di far partecipare quanti sul territorio sono in grado di monitorare costantemente la realtà con l’obiettivo di evitare una destabilizzazione sociale.
“Non si può immaginare che la solidarietà ed il volontariato – ha sottolineato Nasini direttore della Coldiretti – possa sostituirsi alle Istituzioni; non si può pensare di fronteggiare in tal modo le emergenze di una calamità naturale come il terremoto.
”Spinaci segretario provinciale della Cisl, assicurando la piena partecipazione al tavolo istituzionale, ha ribadito la necessità di condividere in fretta una strategia di rinascita se si vuole seriamente evitare lo spopolamento di certe aree per il venir meno nella popolazione della fiducia e della speranza.
Lanzavecchia funzionario della lega cooperative ha fatto notare come l'abbandono della concertazione a vantaggio di una sterile semplificazione voluta dal sistema abbia in questa drammatica circostanza dimostrato tutti i limiti.
Ragionamento condiviso anche da Broglia segretario di Uil Marche e da Fermani responsabile della Confcommercio che ha coordinato con la Protezione Civile la dislocazione degli sfollati sugli alberghi della costa.
Taddei direttrice dell'Accademia delle Belle Arti nel manifestare l'importanza del fattore tempo nel progettare e quindi nel ricostruire ha sinteticamente spiegato il Piano messo a punto per il recupero dei beni artistici che verranno mappati e diagnosticati prima di essere messi in mano ai professionisti del restauro.
Il Presidente ha chiuso l'incontro dicendo che sarà fondamentale che tutti i partecipanti al tavolo istituzionale usino lo stesso linguaggio nei confronti degli interlocutori della politica in quanto l'unica forza su cui sperare è quella di parlare all'unisono; ha annunciato che convocherà prossimamente una riunione con tutti i sindaci della provincia.
Per onorare la memoria della giornalista Maria Grazia Capulli, l'Università di Macerata, d'intesa con la famiglia Capulli e con la Rai, ha bandito la prima edizione del Premio Maria Grazia Capulli dedicato a tesi di laurea magistrale in ambito giornalistico. Le tesi dovranno trattare temi e casi giornalistici, con particolare riguardo al cosiddetto 'giornalismo costruttivo', ovvero - spiega l'Ateneo - un giornalismo "rigoroso, in grado di valorizzare gli aspetti positivi e la ricerca di soluzioni al fine di presentare al pubblico un quadro più completo e veritiero della situazione, mantenendo come fondamenta le classiche funzioni e l'etica di base del giornalismo".
Nella valutazione delle tesi sarà criterio preferenziale il riferimento a argomenti trattati nella carriera giornalistica di Maria Grazia: cultura, ecologia, terzo settore e più in generale buone notizie, storie positive e di speranza, imprese straordinarie di persone comuni. Il vincitore riceverà una borsa di studio di 2.000 euro. (Ansa)
"Ma stasera tu ceni con me e non ti sembra un'ora sublime? " S'intitola così il menu ideato dai soci Appassionata per il secondo appuntamento della VI edizione di Cuochi per passione, la manifestazione gastronomica promossa dall'Associazione Le Casette presieduta da Pierluigi Pianesi.
Appuntamento al ristorante Da Secondo a Macerata sabato 18 febbraio alle 20.30 per degustare i piatti preparati da Anna e Lucia Zagoreo, Pino Potentini, Daniela Gasparrini, Sergio Benedetti, Lorella Bonotti, Andrea Trettaccone, David Taglioni e Giulio Starnoni. Il principio ispiratore - come stabilito dal regolamento di questa edizione - è di natura geografica e alla brigata Appassionata è toccato il Piemonte: Cuochi ambulanti soffriggono la musica per antipasto, Onda su onda di primo, ...Ma tutto il meglio è già qui... di secondo e ...Oltre le dolcezze dell'Harry's bar per dessert.
Un'occasione inusuale per i soci Appassionata che si mettono alla prova dei fornelli in una serata aperta (prenotazione chiamando lo 0733-260912, costo 30 euro) e che sarà allietata dal Sunburst Duo, Daniele Cervigni alla chitarra ed Edoardo Petracci al basso, che propongono un repertorio di standard jazz della tradizione afro-americana, secondo originali arrangiamenti.
“Le città di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, con i propri sindaci Guido Castelli, Paolo Calcinaro e Romano Carancini, sono unite da una visione comune nell’ambito della discussione politica regionale sulla riforma delle Camere di Commercio: due grandi interpreti del sentire imprenditoriale marchigiano, l’una che aggrega le Camere di Commercio di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata e l’altra, a nord, per l’area compresa tra Ancona e Pesaro e Urbino.
La forza di un territorio - affermano i sindaci - è data anche dalla vicinanza delle istituzioni locali e ancor di più in questi momenti. Questo è un dato che dovrebbe emergere ormai chiaro nella nostra Regione.
È indispensabile una prossimità anche dell’Istituzione Camera di Commercio per un distretto produttivo, agricolo e commerciale realmente omogeneo come quel tessuto di migliaia di imprese presenti oggi nel sud delle Marche che lottano quotidianamente con le difficoltà dei propri mercati peculiari.
Ma soprattutto è indispensabile una reale e concreta vicinanza proprio alle centinaia di realtà che oggi si trovano a volte azzerate, o comunque diffusamente colpite e ferite dal sisma che ha toccato le nostre Province, quelle di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata.
Non possiamo immaginare che la nostra Giunta regionale, peraltro senza una diretta competenza nel riordino delle Camere di Commercio, continui nell’idea già esternata da qualche membro di prevedere nel sistema camerale l’accentramento in un unico Ente ad Ancona, azzerando oggi quel contatto importantissimo sul territorio.
Sono centinaia di migliaia di Euro quelli stanziati infatti in questi mesi dalle tre Camere di Commercio di “Marche Sud” a sostegno delle imprese danneggiate. Come in passato, somme molto consistenti sono state investite per affrontare la crisi a supporto dei distretti specifici presenti nei nostri territori e ben diversi dalle produzioni del resto della Regione.
Non possiamo in questo momento perdere un punto di riferimento dei nostri territori, pur sposando comunque lo spirito di razionalizzazione degli Enti Camerali messosi in moto nel nostro Paese.
Il sistema camerale centralizzato nell’unicità anconetana, tanto più in questo momento, sarebbe un segno di forte indebolimento delle nostre province, se non addirittura un negativo indizio di arretramento rispetto a crisi di settore perduranti e profonde o alla difficoltà immane in cui molte imprese sono piombate dal 24 agosto in poi.
La nostra difesa sposa la logica proposta di un assetto con due diverse camere di commercio nel sud e nel nord della nostra regione, per rimanere con un presidio importante, di prossimità e di vero e proprio tangibile soccorso ai nostri territori e alle nostre economie: su questo siamo e saremo chiari affinché strani e fantasiosi accentramenti ipotizzati anche al di fuori delle proprie strette competenze normative, assurgano oggi come mere ipotesi di scuola, lasciando il posto invece, da parte della nostra Regione, ad un profondo rispetto del Sud delle Marche, delle sue peculiarità economico-produttive, delle sue difficoltà e, soprattutto, delle sue ferite.
Similmente, peraltro, questa posizione consente all’Ente Camerale delle Province del nord delle Marche (Ancona e Pesaro e Urbino) di operare anch’esso in modo più centrato e vicino ai propri settori di specializzazione. Insomma due presenze mirate a vantaggio della diversificata e complessiva economia della nostra regione”.
L’operetta ritorna al Teatro Lauro Rossi e lo fa con la Compagnia Gabrielli Campagnoli 1930 che domenica prossima, 19 febbraio, alle ore 17, metterà in scena sul palcoscenico maceratese L’acqua cheta, storia in tre atti su libretto di Augusto Novelli e musiche del maestro Giuseppe Pietri, per la regia di Franco Bury.
“Un gradito ritorno l’operetta – ha detto l’assessore alla Cultura, Stefania Monteverde, nella conferenza stampa di presentazione dello spettacolo – un classico del teatro musicale del primo Novecento, che ha una tradizione bellissima, molto popolare e che in passato ha avuto nel nostro teatro cittadino una storia significativa. Speriamo sia l’inizio di un lungo periodo culturale per la città e per tutti gli appassionati. E’ una sfida per Macerata e Cingoli che si alleano e che fanno insieme la città della musica”.
“L'idea - ha detto invece il regista Franco Bury - è nata, dopo un anno dal nostro primo allestimento de L’acqua cheta, dal desiderio di far conoscere la nostra compagnia, che realizza operette fin dalla sua nascita nel 1930, in ambito regionale, tant'è che dopo la rappresentazione di Macerata ci esibiremo il 19 marzo al Teatro dell'Aquila di Fermo e probabilmente a seguire allestiremo altre repliche. Essendo la realizzazione di un'operetta un'operazione molto dispendiosa finanziariamente, ci dobbiamo rivolgere alle platee più numerose, quindi a città con teatri importanti che ci permettano di poter rientrare dalle spese. Un'altra spinta importante ci viene dall'opportunità di riportare per primi l'operetta a Macerata dopo tanti anni di latitanza, opportunità che è stata prontamente condivisa dall''assessore alla cultura del Comune di Macerata, Stefania Monteverde entusiasta della proposta fin dal nostro primo incontro e con cui abbiamo espresso il desiderio di organizzare una rassegna dedicata proprio all’operetta”.
Un’idea, quella di un patto tra Macerata e Cingoli ripresa anche da Piero Alfei, consigliere della compagnia che ha ricordato come “il riallestimento de L’acqua cheta due anni fa è stato possibile grazie al coinvolgimento della città di Cingoli, dei nostri amici e conoscenti che hanno accettato la sfida e hanno partecipato attivamente consentendoci di mettere insieme lo spettacolo”.
La compagnia di operette Gabrielli Campagnoli è stata fondata nel 1930 da Otello Gabrielli, violoncellista cingolano nonché direttore di orchestra e dalla sua fondazione ad oggi ha allestito numerose manifestazioni teatrali tra cui concerti, spettacoli di prosa, riviste e in particolare operette *.
In scena ci saranno 15 tra attori e cantanti, 15 coristi diretti dal M° Ilde Maggiore, 6 ballerini che si esibiranno su coreografie curate da Elisabetta Corinaldi e Beatrice Strappa e 9 orchestrali diretti dal M° Luca Pernici. Le scenografie sono state create e allestite da Carlo Accrescimbeni e da Alessandro Petrini.
La storia de L’acqua cheta si svolge a Firenze in casa del vetturino Ulisse dove si muovono le figlie Ada e Anita con la loro mamma, sora Rosa. Vi sono poi i pretendenti Cecco e Alfredo, il garzone di stalla Stinchi e altri personaggi che daranno vita a danze, cori, duetti, romanze e serenate.
Il costo dei biglietti per assistere all’operetta L’acqua cheta è di 20 euro per platea e palchi centrali, 15 euro per palchi laterali ed 10 euro per il loggione e si possono acquistare alla Biglietteria dei teatri di piazza Mazzini (tel. 0733 230735), oppure on line tramite il circuito VivaTicket.
Info: Paolo Giattini 3381503732, Franco Bury 3281696891
Era uno degli obiettivi che ci eravamo prefissi da tempo e ci veniva richiesta da più parti.
Per festeggiare il raggiungimento del milione di pagine visitate in un mese, abbiamo realizzato l'applicazione di Picchio News, grazie alla quale per i lettori sarà ancora più semplice collegarsi al nostro portale e leggere le notizie in tempo reale.
L'applicazione, sviluppata da Manolo Orici, è disponibile per ora per tutti i dispositivi Android ed è scaricabile gratuitamente da Google Play.
Per quanto riguarda l'applicazione iOS ci sarà da attendere ancora qualche giorno. Un grazie sincero a tutti i nostri lettori.
Pedibus, obiettivo raggiunto e promessa mantenuta. Infatti, come annunciato dall’Amministrazione comunale all’inizio dell’anno scolastico, i gruppi che hanno aderito al progetto di accompagnamento pedonale a scuola e che hanno raggiunto i venti iscritti, riceveranno un riconoscimento di 1.000 euro da utilizzare in beni o servizi per attività didattica del proprio istituto.
Sono tre i gruppi che in pochi mesi hanno tagliato questo traguardo e ora, di conseguenza, le loro scuole - le primarie Natali di Sforzacosta, l’Anna Frank di Villa Potenza e la Montessori - avranno il contributo del Comune.
Nel frattempo si sono costituiti altri tre gruppi e, seppure non abbiano ancora raggiunto l’obiettivo minimo di 20 partecipanti, l’Amministrazione comunale ha deciso, come apprezzamento del lavoro fatto fino ad oggi, di riconoscere alle loro scuole un contributo di 500 euro che potrà arrivare a 1000 prima della fine dell’anno scolastico. Si tratta delle scuole primarie Quartiere Pace e Sandro Pertini di Piediripa e della scuola primaria Goffredo Mameli. Infine, da non dimenticare che da pochi giorni si è avviato anche un altro piccolo gruppo nella scuola Enrico Medi delle Vergini.
“Sono particolarmente soddisfatto di questo riconoscimento - interviene l’assessore all’Ambiente, Mario Iesari - per i bambini, i genitori, e anche gli insegnanti che hanno sposato il progetto Pedibus proposto dall’Amministrazione. Questo contributo alle attività scolastiche arriva grazie al loro impegno e alla loro fiducia nella possibilità di rendere possibile uno stile di vita più virtuoso e sostenibile. Inoltre vedo con soddisfazione che i bambini che partecipano al progetto sono davvero contenti e i loro genitori apprezzano l’iniziativa. Ma questo è solo l’inizio. Ci saranno ulteriori novità nei prossimi mesi e Pedibus coinvolgerà di certo ancora più bambini e genitori. Spero davvero che andare a scuola a piedi tutti insieme diventi nella nostra città la norma e non l’eccezione. Come abbiamo scritto in un post del gruppo Facebook per commentare i tanti disegni dei bambini che partecipano al progetto Pedibus libera la fantasia, l’auto nel traffico no”.
In totale a Macerata sono 110 i bambini, 15 gli accompagnatori volontari e 7 le scuole primarie coinvolte nel progetto Pedibus. Un progetto che si sta diffondendo in molte città e i cui vantaggi non sono soltanto di tipo ambientale, come la riduzione del traffico e di conseguenza delle polvere sottili e dei gas serra, ma anche di tipo sociale perché permette ai bambini di inserirsi in maniera più positiva nella realtà urbana e a questa ultima di diventare più sicura e gradevole adattandosi alle loro esigenze. Pedibus si concretizza in un percorso pedonale in genere di circa 1 chilometro, lungo il quale i bambini possono attendere l’arrivo del gruppo come avviene normalmente per gli autobus. La sicurezza è garantita dalla presenza di accompagnatori volontari, a Macerata gli stessi genitori, e dall’utilizzo di segnali indicatori e di casacchine particolarmente visibili per bambini e accompagnatori.
I vigili del fuoco sono sempre in prima linea contro ogni calamità e in difesa della sicurezza dei cittadini. Eppure il trattamento retributivo e pensionistico che ricevono rispetto agli altri corpi di Polizia è ben diverso e chi governa continua a fare orecchie da mercante e non dare mai soluzione a questo problema. Trecento euro al mese in meno rispetto alle già sottopagate forze di polizia e nessun riconoscimento dei servizi operativi ai fini pensionistici è un affronto che i pompieri del CONAPO non riescono più a digerire, anche perché dopo le tante lodi pubbliche per loro i soldi non si trovano mai, finiscono sempre all’ultimo posto dell’agenda politica. E per dire basta a questo trattamento da corpo di serie B il CONAPO ha organizzato per giovedi 16 febbraio 2017 una manifestazione di protesta a Roma davanti alla Camera dei Deputati che vedrà la partecipazione di migliaia di pompieri in divisa provenienti da tutta Italia e non mancheranno ovviamente quelli di Macerata che daranno il loro contributo numerico alla protesta.
“Non possiamo tollerare oltremodo questa inaccettabile situazione anche perché non chiediamo nessun privilegio ma solo parità di trattamento con gli altri corpi semplicemente attraverso o l’inserimento del CNVVF nel comparto sicurezza dal quale siamo rimasti nel passato esclusi per volere dei sindacati politicizzati, oppure attraverso misure legislative di equiparazione retributiva e pensionistica agli stessi corpi del comparto sicurezza” fa sapere Michele Cicarilli, segretario del CONAPO di Macerata che aggiunge “non c’è nessuna attenzione nemmeno per gli specialisti che vivono una sperequazione ancora più elevata rispetto agli altri corpi dello stato”.
I Vigili del Fuoco, gli stessi eroi del terremoto, quelli che ogni giorno si vedono passare per le vie delle citta maceratesi e ancora impegnati a fronteggiare numerosissime richieste di massa in sicurezza sul territorio soprattutto nell’entroterra maceratese, quelli che avete chiamato per far valutare le vostre abitazioni in conseguenza del sisma, quelli che avete chiamato ogni volta che avete avuto bisogno di essere aiutati, quelli che sono intervenuti per salvarvi la vita, quelli che sono intervenuti nella tragedia di Rigopiano, non sono solo i meno pagati tra i corpi dello Stato ma, secondo la ragioneria generale, si trovano anche agli ultimi posti nella classifica delle retribuzioni del pubblico impiego, e nessuno interviene per aiutarli.
“Una umiliazione che deve essere subito e totalmente sanata in occasione dei decreti di riordino delle carriere che la legge Madia ha previsto entro la fine di questo mese – ha spiegato Cicarilli – ecco perché abbiamo urgentemente deciso di gridare il nostro malessere in piazza, chiediamo stanziamenti maggiori anche per noi pompieri”.
“Ma vi è di più – continua il segretario del Conapo – oltre all’affronto di essere i meno pagati e di non vedere mai stanziati i fondi necessari a risolvere una volta per tutte questa ingiustizia, dobbiamo anche combattere la poca attenzione del ministero dell’Interno e degli altri sindacati che rappresentano anche i normali impiegati pubblici, i quali ogni volta che si riesce a spuntare una qualche risorsa aggiuntiva che il Governo stanzia per i Vigili del Fuoco, seppur insufficiente, pretendono di distribuirla anche a chi non è Vigile del Fuoco, a chi sta dietro una scrivania, cosi ritardando sempre il processo di equiparazione agli altri corpi”.
Insomma servitori dello Stato veramente privi di attenzione se pensiamo anche che “durante le drammatiche operazioni di soccorso in centro Italia hanno dovuto persino acquistare di tasca propria le calzamaglie termiche per difendersi dal gelo e dalla neve in quanto il ministero dell’interno pur prevedendo che i vigili del fuoco intervengano in ogni circostanza o situazione di pericolo non prevede la fornitura di vestiario intimo e tecnico adatto a quel tipo di interventi”.
“Aspettiamo da troppo tempo - conclude Cicarilli - di avere un rilancio autentico dei Vigili del Fuoco e la meritata valorizzazione del personale in divisa che è il vero patrimonio del Corpo Nazionale e che grazie solo alla passione e al sacrificio individuale rappresenta un’eccellenza nel Soccorso Pubblico e nella Difesa Civile del Paese invidiata in tutto il mondo.
Servono anche ulteriori assunzioni per coprire la grave carenza di organico di 3 mila pompieri che mancano dai 32 mila previsti a livello nazionale e quelli in servizio hanno un età media troppo elevata di 48 anni causata dai tagli alle assunzioni. Per questo ci aspettiamo la solidarietà e il sostegno delle Istituzioni, del governo a partire dal premier Gentiloni e dai Ministri Minniti e Madia, delle forze politiche responsabili, dei mezzi di informazione e dei cittadini”. Il Conapo fa sapere che attraverso il proprio segretario generale Antonio Brizzi ha lanciato anche un appello agli altri sindacati affinché escano dal silenzio in questo cruciale momento di protesta e si uniscano alle importanti battaglie per la parità di trattamento con gli altri corpi. Mai più trattati come un corpo di serie B sarà lo slogan della protesta di Roma affinché in questo momento storico in cui la legge Madia impone riforme del nostro corpo i pompieri non vengano ancora una volta traditi".
Ventiquattro atleti hanno fatto da portacolori al Centro Nuoto Macerata nell’edizione 2017 dei Campionati Italiani di Nuoto per Salvamento tenutisi a Riccione. Una presenza numericamente massiccia grazie alle favolose performances conseguite in precedenza ai “trials” di Moie.
Agli Assoluti nella vasca olimpionica romagnola, non sono arrivate medaglie ma la spedizione è stata ugualmente assai positiva perché molti nuotatori dell’associazione maceratese si sono confermati ai vertici a livello nazionale.
Tra gli atleti Juniores hanno brillato Sonia Sotiri e i fratelli Nicola e Sara Tobaldi che si sono cimentati in tre diverse specialità: i 100metri percorso misto, i 200mt nuoto ostacoli e i 50mt trasporto manichino. Nella categoria Cadetti invece sugli scudi gli esperti Simone Bruzzesi, Maria Chiara Cera, Lorenzo Menchi, Maria Sara Mirabile e Riccardo Zaffrani Vitali.
Va ricordato che, oltre alle gare individuali, i 24 atleti sono stati protagonisti anche in 12 staffette.
Molto soddisfatto il coach Franco Pallocchini, che vede una squadra sempre più affiatata e pronta anche negli appuntamenti importanti a livello nazionale; un gruppo dove gli atleti più esperti sono quotidianamente un traino e un esempio per quelli più giovani che in gran numero stanno facendo le prime bracciate in questa disciplina.
Le qualifiche alla manifestazione tricolore erano state ottenute in occasione del Campionato Regionale di Moie di Maiolati dove il Centro Nuoto Macerata aveva davvero fatto faville sfornando una memorabile collezione di ascese sul podio, in totale 85 volte!
Più nello specifico, 15 le medaglie conquistate dagli Esordienti A di Francesca Vella in virtù di 3 ori, 6 argenti 6 bronzi; i Categoria invece avevano raccolto 57 allori (18 ori, 16 argenti e 23 bronzi). Nella classifica Assoluta erano state vinte 13 medaglie, con 4 ori, 3 argenti e 6 bronzi.
L'Ancona si affida all'esperienza e al carisma di Giovanni Pagliari. Il tecnico tolentinate va a sostituire sulla panchina dorica Fabio Brini e questo pomeriggio dirigerà il suo primo allenamento sul campo sintetico di Offagna, in vista della prossima partita contro il Santarcangelo.
Giovanni Pagliari, la scorsa stagione era il vice di De Canio in serie A all'Udinese e ora cercherà di riportare l'Ancona in zone di classifica decisamente più tranquille. Un passato importante da calciatore, soprattutto con le maglie di Perugia e Maceratese, come allenatore ha avuto esperienze sempre a Macerata ma anche a L'Aquila e Foligno.
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del Presidente dell’AAto 3 Macerata, Francesco Fiordomo, risponde al M5S in merito alle critiche sulla gestione del servizio idrico integrato:
“La riorganizzazione della gestione del servizio idrico non sta passando sotto nessun ‘preoccupante silenzio. Non solo perché il tutto si basa su delibere degli enti competenti che sono pubblicate sui rispettivi siti internet e perché ad ogni passaggio è stato dato il giusto risalto con articoli di stampa, ma anche perché ogni decisione viene presa nella massima trasparenza e fuori dagli schemi della politica, senza input di partiti e movimenti. In modo libero, nell'interesse dei cittadini e per la tutela di un bene prezioso come l'acqua. Che significa vita, salute, qualità, bandiere blu, economia.
La normativa che ha stabilito la soppressione delle ATO e assegnato alle Regioni i compiti di programmazione e controllo è stata recepita dalla Regione Marche con la legge 30/2011 che ha consentito la costituzione dei nuovi enti d’ambito in forma di convenzione, con un congruo risparmio di poltrone (i cessati consigli di amministrazione) e di risorse. Tali enti sono pubblici perchè costituiti a spese zero dai Sindaci dei Comuni e dai Presidenti delle Province ricadenti negli ATO. In quanto enti pubblici le assunzioni non avvengono per nomina ma solo per concorso e sono peraltro bloccate da almeno un decennio, come per tutti gli enti pubblici territoriali.
Non è in corso nessuna lotta fra le aziende per ottenere la gestione unica. Questa verrà affidata direttamente alla società unica risultante dalla fusione degli attuali gestori. Le operazioni societarie di Astea servono ad escludere il socio privato dalla gestione del servizio idrico, stante la natura pubblica che i Sindaci del territorio hanno deliberato già dal lontano 2003 per la gestione. In tale quadro si colloca l’affidamento del Comune di Apiro che l’AAto, non il Comune, ha consentito all’APM di Macerata. Ad oggi non risulta notificato nessun ricorso al TAR da parte di UNIDRA, e sarebbe molto strano che ciò avvenisse, visto che i Sindaci del territorio UNIDRA si sono adoperati per ottenere questo risultato in sintonia con la Presidenza dell’AAto.
La procedura di infrazione cui il comunicato si riferisce interessa tutta l’Italia e risale al 2014 a motivo di mancati investimenti risalenti a loro volta ad almeno un decennio precedente. Solo nelle Marche sono una trentina le aree soggetta ad infrazione e di queste solo otto nel territorio dell’AAto 3. Da almeno due anni si sta lavorando efficacemente per porre rimedio e recuperare il tempo perso in termini di investimenti depurativi e fognari. In particolare a Castelfidardo, Comune amministrato dal M5S, dove si è in procinto di ampliare l’attuale depuratore che consentirà un più efficace smaltimento di reflui per l’intero versante Nord dell’ambito.
Come tutti gli enti pubblici, anche le S.p.A. pubbliche sono trasparenti e non fanno utili con l’acqua, come d’altronde sarebbe impossibile fare stante l’attuale metodo tariffario che privilegia l’efficienza e i reinvestimenti di risorse per accelerare il processo di ammodernamento delle reti e degli impianti necessario a recuperare il tempo perduto.
L’acqua non è pubblica per decreto ma perchè l’intero impianto normativo italiano la qualifica come tale. Nel nostro ATO anche l’attività di distribuzione dell’acqua è pubblica, come già accennato.
Da almento quattro anni nell’ATO 3 non si procede più a distacchi di fornitura ma alla riduzione del flusso per garantire i 50 l/ab/giorno anche in casi di morosità. L’AATO3, inoltre, ha distribuito voucher idrici per un importo di 100 euro l’uno agli utenti più disagiati del territorio per garantire l’approvvigionamento idrico minimo. In
Dopo il successo delle prime presentazioni nelle province di Macerata, Fermo e Ascoli, sabato 18 febbraio 2017 alle ore 17.30, torna a Macerata, ospite della Bottega del Libro (C.so della Repubblica 7/9), il libro di Silvia Alessandrini Calisti, Sani e Liberi. La maternità nella tradizione marchigiana (sec. XVII-XX), Giaconi Editore.
Dialogherà con l'autrice la padrona di casa, Chiara Tomassetti, ripercorrendo tradizioni, usanze, superstizioni, ricordi e scoperte relative ad un passato comune di madri e di donne con forti radici piantate nella nostra Regione.
Tè, tisane e dolci fatti in casa riscalderanno l'atmosfera, ricreando un'antica sorellanza che dalle pagine dell'opera si riproporrà anche nell'accogliente Bottega del Libro.
Attraverso una ricerca accurata delle fonti bibliografiche e tramite 22 interviste l'autrice ha ricostruito l'esperienza della madre in un'epoca ormai lontana dall'attuale per distanza temporale, ma che, sostanzialmente, appare ancora presente inconsciamente nella memoria collettiva. Gesti, usanze, accortezze, credenze, superstizioni quasi del tutto svanite relative alla gravidanza, al parto e alla cura dei bambini nella tradizione popolare delle Marche riprendono vita nelle pagine del libro, risvegliando i ricordi di alcuni e suscitando lo stupore di altri.
Il lavoro è impreziosito dalle illustrazioni dell'artista Luisa Gianfelici.
Prefazioni della storica Silvia Casilio e della sociologa Claudia Santoni.
Silvia Alessandrini Calisti, classe 1976, una laurea quadriennale in Lettere Moderne e una laurea specialistica in Archivistica e Biblioteconomia, entrambe con lode. Per diversi anni libera professionista nel settore bibliotecario, ha collaborato anche con l'Università di Macerata e con l'Università di Roma3. Nel 2010 fonda mammemarchigiane.it, portale rivolto alle famiglie, per il quale riceve il Golden Media Marche 2015 e il premio Impresa Donna 2016. Da sempre appassionata di folklore locale e microstoria, "Sani e Liberi" è il suo primo libro.
Luisa Gianfelici, laureata nel 1997 presso l'Accademia di Belle Arti di Macerata, dove ricopre da diversi anni l'incarico di Tecnico di laboratorio per la Cattedra di Tecniche Pittoriche, lavoro che svolge anche nella sede I.R.M. (Istituto Restauro Marche) di Montecassiano (Mc). Libera professionista nel campo delle Arti Applicate, del Restauro e della Progettazione Grafica e dell'Illustrazione. Ha partecipato a diverse mostre collettive e personali. Menzione d'Onore 2006 all'XI Premio Internazionale d’Illustrazione per l’infanzia Scarpetta d'Oro, Vigonovo (Pd).
“Poche settimane dopo che ho rilevato la Maceratese diversi creditori hanno cominciato a bussare alla porta della società. Mi sto tutelando nelle sedi opportune per fare fronte a questa situazione”. A parlare è il presidente Filippo Spalletta.
Il numero uno del sodalizio biancorosso non nasconde le difficoltà, però rassicura i tifosi: “Purtroppo certe situazioni stanno togliendo un po’ di energia al nostro lavoro, ma non ci tiriamo indietro. Vado avanti per la mia strada. Quando sarà il momento informerò sulla situazione. Abbiamo ereditato qualche problemino dalla vecchia proprietà, c’è la volontà di rimettere tutto a posto”. Spalletta dice che manterrà fede agli impegni presi, anche riguardo alle scadenze dei pagamenti previste per i prossimi giorni: “Non vedo tutti questi problemi”.
Per quanto riguarda la squadra, domenica prossima all’Helvia Recina arriverà il Fano, fanalino di coda del girone, ringalluzzito dalla vittoria ottenuta nello scontro diretto con il Teramo. “Macerata è un campo difficilissimo – ha detto l’ex Giordano Fioretti, match winner contro gli abruzzesi, che quest’anno all’Helvia Recina ha già fatto gol con la maglia della Sambenedettese – Ci aspetta una battaglia, se la interpretiamo nel modo giusto possiamo toglierci delle soddisfazioni”.
Un altro furto in auto a Macerata. Ignoti, approfittando dell’oscurità notturna hanno rotto il vetro del lato passeggero di una macchina parcheggiata in via Ghino Valenti, nei pressi degli impianti sportivi.
Il proprietario, il giornalista Emanuele Trementozzi, ha lasciato l'auto in sosta dalle 21 fino alle 23:30 circa mentre lui era nel campo da calcetto e solo quando è tornato a riprendere la macchina ha notato i vetri spaccati. Non gli è stato sottratto nulla nell’abitacolo, ma i ladri hanno aperto il portabagagli dove era stato riposto il borsellino dal quale sono stati rubati 30 euro, tre carica batterie e una power bank.
Al di là della piccola refurtiva, ciò che purtroppo è costato di più è il danno al mezzo, circa duecento euro, per il vetro rotto e la sostituzione.
Sodalizio di spessore tra lo Chef Andrea Giuseppucci e Lord Bio di Raffaele Delle Fave: a Macerata prende vita “Piazza 16 - Lord Bio”, Bistrot, Pizzeria e Cocktail Bar, incastonato nel Palazzo dei Priori, in Piazza della Libertà 16.
E’ una sinergia, quella tra Giuseppucci e Delle Fave, che nasce dalle conseguenze del terremoto del 30 ottobre scorso, evento drammatico che ha reso inagibile “La Gattabuia”, il ristorante di ricerca avviato nel 2014 dallo Chef tolentinate, oggi “ambasciatore” delle Marche in giro in alcuni ristoranti Eataly nazionali ed europei.
Il Bistrot, Pizzeria e Cocktail Bar amplierà l’offerta gastronomica di Lord Bio, il Ristorante vegetariano biologico di altissima qualità inaugurato nel 2015 dall’iniziativa di Raffaele Delle Fave.
Primo step “Piazza 16 - Lord Bio” sarà quello di avviare una nuova stagione per la ristorazione maceratese, con un menu speciale pensato per la sera del 14 febbraio: saranno proposti molti piatti “pop” marchigiani, oltre alla pizza al piatto digeribilissima, con 48 ore di maturazione, che offrirà sapori diversi per ogni stagione.