Un altro furto in auto a Macerata. Ignoti, approfittando dell’oscurità notturna hanno rotto il vetro del lato passeggero di una macchina parcheggiata in via Ghino Valenti, nei pressi degli impianti sportivi.
Il proprietario, il giornalista Emanuele Trementozzi, ha lasciato l'auto in sosta dalle 21 fino alle 23:30 circa mentre lui era nel campo da calcetto e solo quando è tornato a riprendere la macchina ha notato i vetri spaccati. Non gli è stato sottratto nulla nell’abitacolo, ma i ladri hanno aperto il portabagagli dove era stato riposto il borsellino dal quale sono stati rubati 30 euro, tre carica batterie e una power bank.
Al di là della piccola refurtiva, ciò che purtroppo è costato di più è il danno al mezzo, circa duecento euro, per il vetro rotto e la sostituzione.
Sodalizio di spessore tra lo Chef Andrea Giuseppucci e Lord Bio di Raffaele Delle Fave: a Macerata prende vita “Piazza 16 - Lord Bio”, Bistrot, Pizzeria e Cocktail Bar, incastonato nel Palazzo dei Priori, in Piazza della Libertà 16.
E’ una sinergia, quella tra Giuseppucci e Delle Fave, che nasce dalle conseguenze del terremoto del 30 ottobre scorso, evento drammatico che ha reso inagibile “La Gattabuia”, il ristorante di ricerca avviato nel 2014 dallo Chef tolentinate, oggi “ambasciatore” delle Marche in giro in alcuni ristoranti Eataly nazionali ed europei.
Il Bistrot, Pizzeria e Cocktail Bar amplierà l’offerta gastronomica di Lord Bio, il Ristorante vegetariano biologico di altissima qualità inaugurato nel 2015 dall’iniziativa di Raffaele Delle Fave.
Primo step “Piazza 16 - Lord Bio” sarà quello di avviare una nuova stagione per la ristorazione maceratese, con un menu speciale pensato per la sera del 14 febbraio: saranno proposti molti piatti “pop” marchigiani, oltre alla pizza al piatto digeribilissima, con 48 ore di maturazione, che offrirà sapori diversi per ogni stagione.
Un’equipe di professionisti a servizio delle popolazioni colpite dal terremoto, che fornisce supporto tecnico, economico, legale, morale e ricreativo. In due parole: Sisma Service. E’ nata un’associazione unica nel suo genere perché offre consulenze completamente gratuite da parte di avvocati, geometri, esperti di management e marketing, consulenti finanziari e programmatori web. Non solo, perché oltre ad aiutare i cittadini a districarsi tra perizie di immobili, decreti e agevolazioni fiscali, Sisma Service organizza eventi per finanziare i suoi progetti di beneficenza.
In questo periodo di difficoltà, c’è innanzitutto bisogno di concretezza. E l’associazione, composta da un team di specialisti in vari settori, garantisce in tempi rapidi, con un linguaggio semplice, comprensibile da tutti, e a costo zero risposte ai quesiti degli associati.
Chiunque può diventare socio. Il progetto si basa su tre concetti fondamentali: no profit, no politica, etica professionale. Per informazioni e consulenze chiamare il 3491048279.
Sisma Service è attiva dal primo gennaio. I promotori hanno eletto Leonardo Maccari, libero professionista, come presidente e l’avvocato Andrea Luzi come vice. Il resto della squadra sarà svelato durante la serata di debutto dell’associazione giovedì 23 febbraio al Donoma Sound Theater and Food di Civitanova, in via Mazzini 47. Sisma Service in collaborazione con l’Avis, l’associazione volontari italiani sangue di Tolentino, organizza un gran buffet di beneficenza dalle 20.30 (costo 30 euro a persona), mentre dalle 23 si balla (uomo 10 euro, donna omaggio). L’intero incasso dell’iniziativa sarà destinato alla ricostruzione dei locali Avis, danneggiati dal sisma, adibiti a punto di raccolta e sede amministrativa. Per le prenotazioni contattare il 3345979000 (la presidente Avis Ivana Ciucci) o il Donoma allo 0733.775860.
Dopo le scosse di fine ottobre infatti i donatori dell’oro rosso, che a Tolentino sono 1.011, non hanno più una sede. E la prima mano di Sisma Service va a loro.
L’associazione La luna a dondolo ha consegnato i libri ricevuti dall’APM di Macerata e dalle case editrici Rrose Sélavy eZOOlibri al primario del reparto di Pediatria, il dottor Francesco Perri.
Oltre 150 persone hanno partecipato all’iniziativa “Il Banco del somaro”, il weekend letterario organizzato, sabato 11 e domenica 12, dal Museo della scuola «Paolo e Ornella Ricca» dell’Università di Macerata in collaborazione con l’associazione La luna a dondolo.
Simone Maretti, circondato dalla suggestiva atmosfera dell’aula scolastica degli anni Trenta, ha raccontato tre storie che hanno soddisfatto tutte le età: dal racconto dell’orchessa Babayaga per i piccoli dai 4 ai 7 anni a quella per i grandi, “Il piccolo sarto e il cappellaio” di Simenon, per poi concludere con “Thomas e le gemelle” di Carlo Lucarelli per le famiglie con bambini dagli 8 agli 11 anni. Domenica è intervenuto anche Massimo De Nardo, della casa editrice Rrose Sélavy, per presentare la storia in giallo di Lucarelli, che, per la prima volta, ha scritto un libro per ragazzi.
Il weekend letterario è stato l’occasione per consegnare al primario del reparto di Pediatria, il dottor Paolo Francesco Perri, i tanti libri che l’associazione La luna a dondolo ha ricevuto come donazione dall’APM di Macerata e dalle case editrici ZOOlibri e Rrose Sélavy. L’attività principale dell’associazione è, infatti, quella di volontariato nel reparto dell’ospedale di Macerata: ogni giorno i volontari vanno a trovare i piccoli ricoverati per leggere un libro insieme o per consigliare una lettura da fare con la propria famiglia. Alla cerimonia di donazione è intervenuta anche la professoressa Anna Ascenzi, direttore del Museo della scuola, per dare il benvenuto al pubblico.
L’iniziativa “Il Banco del somaro” si ripeterà anche amarzo. Info: www.museodellascuola.unimc.it. Pagina Facebook: “Museo della scuola Paolo e Ornella Ricca”.
Dante Cecchi, Teatro è il titolo – sintetico ma quanto mai evocativo del fondamentale ruolo che l’illustre Professore maceratese ha svolto nell’ambito del teatro dialettale locale – dell’ultimo libro della Fondazione Carima, che è stato presentato ieri al teatro Don Bosco di Macerata.
L’iniziativa editoriale, che si inserisce nel novero degli eventi commemorativi di Cecchi ad un anno dalla sua scomparsa, è stata fortemente voluta dalla Fondazione per rendere un doveroso omaggio a questo insigne cittadino di Macerata, che nel corso della sua lunga ed intensa carriera è stato anche Presidente della Cassa di Risparmio.
Alla presenza di una platea attenta e numerosa, la Presidente della Fondazione Rosaria Del Balzo Ruiti ha fatto gli onori di casa, aprendo la presentazione:
Dante Cecchi è stato un uomo poliedrico che ha lasciato un segno profondo nella storia cittadina e non solo, come dimostrano le numerose iniziative organizzate per celebrarne i meriti indiscussi.
La Fondazione non poteva esimersi dal ricordarlo e ha deciso di celebrarne le doti di autore teatrale realizzando questo libro che, se vogliamo, può essere considerato quasi una sorta di copione che viene consegnato nelle mani di chi conosce bene Dante Cecchi, ma altresì delle giovani generazioni, perché non si può guardare al futuro senza avere contezza del passato.
Ringrazio quindi il Consiglio di Amministrazione della Fondazione che ha creduto in questo progetto e tutte le persone che ne hanno reso possibile la realizzazione, in particolar modo Pierfrancesco Giannangeli e Fabio Macedoni.
Fabio Macedoni, Presidente della Compagnia teatrale “F. Valenti” di Treia, ha ringraziato le compagnie amatoriali che con grande disponibilità si sono fatte coinvolgere nella realizzazione della rassegna Il teatro di Cecchi, insieme alla UILT Marche, grazie alle quali si è riusciti a riproporre tutte le commedie scritte dal Professore, che stanno riscuotendo grande apprezzamento e adesione da parte del pubblico.
Alberto Meriggi, Presidente del Centro Studi Storici Maceratesi, ha invece tracciato il profilo di Dante Cecchi, ricordandone l’immancabile sorriso carico di simpatia ed ironia che era il segno esteriore della sua anima, così come l’eccellente impegno in tanti settori e il forte legame con il territorio che ricambiava il suo amore.
Giovanni Cecchi, figlio dell’autore, dopo aver ringraziato quanti hanno concorso all’organizzazione dell’iniziativa, dimostrando generosa sensibilità, particolare impegno e amore per le tradizioni, ha ricordato che:
Il dialetto non è subordinato all’italiano ma è una lingua a sé, che esterna i valori e i sentimenti di quella gente che mio padre considerava la sua gente. Dante Cecchi ha elevato i valori e i sentimenti dei marchigiani – onestà, vera fede, spirito di sacrificio, forza d’animo e coraggio – a elementi di civiltà.
Bisogno dunque approcciarsi al dialetto con interesse e simpatia, perché può insegnarci ancora molto.
Infine, il curatore del volume Pierfrancesco Giannangeli, docente di Storia dello Spettacolo all’Accademia di Belle Arti di Bologna, ha illustrato l’opera – che pubblica in raccolta l’intera produzione di testi dialettali scritti da Dante Cecchi per il teatro – spiegando il grande lavoro fatto con i collaboratori per darle vita e attualizzarla.
Ha concluso poi con una nota personale, ricordando che per lui la pubblicazione di questo volume chiude un cerchio iniziato 40 anni fa, quando ha esordito come attore amatoriale con una parte nella commedia di Cecchi Lu postaréllu su la Comune.
Dopo un breve saluto del Vicesindaco Stefania Monteverde, l’appuntamento si è concluso con la brillante rappresentazione della commedia di Cecchi Comme lu sòle, messa in scena per l’occasione dalla Compagnia teatrale “Don V. Fermanelli” di Treia con la regia di Quinto Romagnoli.
Quello di ieri è stato solo il primo di un ciclo di incontri-spettacolo che promuoveranno in volume in alcuni dei principali teatri del territorio provinciale.
Le prossime date sono:
- Sabato 4 marzo, teatro Persiani di Recanati, ore 21;
- Sabato 18 marzo, teatro Comunale di Treia, ore 21;
- Sabato 8 aprile, teatro Feronia di San Severino Marche, ore 21;
- Domenica 23 aprile, teatro Caro di Civitanova Marche Alta, ore 17.15.
Seconda battuta d’arresto per la Medea Montalbano a Terni contro la Pol. CLT. I padroni di casa offrono una prestazione di grandissimo livello di fronte ad una capolista irriconoscibile nei primi due set, capace di riaprire la gara nel terzo parziale, ma poi costretta a capitolare alla fine di un interminabile quarto set.
Pronti-via e subito il turno al servizio dell’opposto Puliti fa la differenza per i locali, che si portano al primo time-out tecnico sull’8-4. I biancoverdi non riescono mai a produrre il cambio di passo ed imbarcano acqua fino ad affondare (16-10 al secondo time-out tecnico e 25-18 finale).
Secondo set che parte ancora peggio per gli uomini di coach Pasquali. Terni sopra per 8-3, Macerata questa volta sembra in grado di ricucire lo strappo, ma quando lo fa la CLT risponde con una grande seconda metà di parziale e mette in cassaforte il 2-0.
Due cambi in casa Medea all’inizio del terzo set rispetto allo starting six iniziale: Scarpi prende il posto in banda di Gemmi e Saltarelli sostituisce Scuffia in opposto. Qualcosa cambia nella partita e la Medea parte forte, portandosi al primo time-out tecnico sul 3-8, allungando sull’8-16 e chiudendo sul 20-25.
Si arriva quindi al quarto set. Macerata prova a partire forte ma stavolta Terni non permette l’allungo. Al primo time-out tecnico si è sul 7-8, al secondo il punteggio recita 15-16. Si va avanti punto su punto fino a che Macerata non si porta sul 23-24. I locali annullano la palla che vorrebbe dire tie-break e portano la gara nelle sabbie mobili dei vantaggi. Dopo una girandola di match ball annullati da una parte e set ball vanificati dall’altra, alla fine un muro out di Puliti fissa il punteggio sul 32-30 e chiude il match.
Nel frattempo la prima inseguitrice, la Ledlink Perugia, vince a Foligno e si porta a quota 32, riducendo da 9 a 6 punti il ritardo dalla capolista Macerata, ferma a quota 38.
POL. CLT TERNI-MEDEA MONTALBANO 3-1
POL. CLT TERNI: Cesaroni n.e., Pacciaroni 7, Coccetta 17, Spalazzi n.e., Troiani 5, Buttarini (L), Capotosti, Fratini n.e., Bisonni n.e., Campana 11, Ricci 6, Puliti 29. All. Sacchinelli.
MEDEA MONTALBANO: Molinari A. 7, Sarnari, Miscio 1, Gemmi 3, Medei 4, Bruno 16, Molinari M., Scuffia 7, Scarpi 8, Saltarelli 12, Cacchiarelli (L). All. Pasquali.
ARBITRI: Cutrì-Angeloni
PARZIALI: 25-18, 25-18, 20-25, 32-30.
Festa grande all’AVIS Macerata per la vittoria di Elisabetta Vandi ai Campionati Italiani indoor allieve (under 18) svoltisi in Ancona in questo fine settimana.
Aveva il miglior accredito della stagione 55”65, ha corso la batteria cercando di risparmiare energie (56”95”), ma la vittoria è stata quella di un atleta consapevole delle difficoltà della gara e del valore delle avversarie, che ha saputo correre la finale dei 400 metri con grandissima maturità tattica, senza errori.
Non era né facile né scontato questo successo perché c’erano due temibili concorrenti: Letizia Tiso e Eloisa Coiro, due atlete che avevano già indossato lo scorso anno la maglia azzurra ai Campionati Europei a Tbilisi in Georgia, ma la forte avisina le ha lasciate alle spalle con una gara decisa già al termine del primo giro, quando le ragazze scendono in prima corsia e lei, in questa occasione, ha preso la testa della corsa e non ha più ceduto il comando.
56”50 il tempo della Vandi e al secondo e terzo la piemontese Tiso e la romana Coiro, sul traguardo con la stessa prestazione cronometrica 56”60.
Con questa vittoria Elisabetta ha ripreso la sua strada e la forte quattrocentista dell’Atletica AVIS Macerata ha dimostrato a Stefano Baldini, il Commissario Tecnico giovanile presente alla manifestazione, di essere completamente a posto e competitiva.
Nel 2015 la brava Elisabetta si era congedata dalla categoria cadette a Sulmona con il titolo Italiano dei m. 300 e con la migliore prestazione nazionale di categoria, ottenuta a Fidenza in 38”57.
Poi l’annus horribilis, il 2016. Iniziato bene con il secondo posto ai campionati italiani indoor nei m. 200, con un notevole 24”63 dietro l’azzurra Dosso, e il successivo esordio in maglia azzurra a Padova nella staffetta 4 x 200 nell’incontro Italia – Francia – Germania under 20, la stagione si interrompe a primavera. Un grave incidente muscolare al Brixia Meeting, nel mese di maggio, durante la staffetta 4 x 100 corsa con la maglia della rappresentativa Marche, per troppa generosità arriva un brutto stop che interrompe per più di sei mesi la sua attività proprio nel periodo della stagione e nell’età in cui un atleta cresce nei risultati e matura importanti esperienze.
Anche la ripresa, nello scorso mese di novembre, ha avuto delle interruzioni per motivi di salute. E quindi la forte avisina è arrivata all’appuntamento di Ancona oltre che determinata anche particolarmente concentrata al fine di evitare qualsiasi errore, e i risultati le hanno dato ragione.
Gioia e soddisfazione per la famiglia Vandi che nell’arco di una settimana ha festeggiato prima il titolo Promesse di Eleonora, sugli 800 metri, e questa domenica quello di Elisabetta nei 400 metri. La ragazza è seguita tecnicamente dalla mamma Valeria Fontan, splendida quattrocentista anche lei, che ha esordito in nazionale proprio a Macerata nell’incontro juniores Italia - Polonia – Cecoslovacchia nel 1982.
Sono da segnalare inoltre le belle prestazioni di Micol Zazzarini che in semifinale nei 60 ostacoli si è migliorata in 9”03 arrivando 11^, di Giulia Miconi al personale nei 3 km di marcia in 15’39”90, 12^ classificata e di Anastasia Giulioni, allieva al primo anno, anche lei marciatrice che ha ottenuto il 18° posto in 16’19”84.
Per ultimo va citato il brillante 5° posto di Giulia Miconi a Grosseto, a fine gennaio, nel Campionato Italiano di società allieve di marcia su strada, sulla distanza di 8 km. coperta con il tempo di 43’55”.
È una storia di coraggio quella raccontata all’Aula magna dell'I.I.S. Garibaldi di Macerata. Pino Masciari, imprenditore edile calabrese e testimone di giustizia, ha parlato agli studenti, delle classi V del Tecnico agrario e del professionale, della sua lotta contro la ‘ndrangheta.
Nell’ottobre del 1997, Masciari e la sua famiglia, con due figli appena nati, entrarono nel programma speciale di protezione e dal 2010 vivono sotto scorta. Denunciò il racket della ‘ndrangheta, e ora prosegue la sua vita con forza e determinazione, nonostante abbia dovuto rinunciare alle certezze di un'esistenza agiata e appagante: niente più lavoro, affetti, niente più Calabria, dalla notte al giorno.
Il testimone di giustizia è stato accompagnato al tavolo dei relatori da Elio Veltri, medico, scrittore e sindaco di Pavia negli anni Novanta, uomo in prima linea per la lotta alla corruzione.
Gli alunni hanno seguito con molto interesse gli interventi, intrattenendosi poi con Masciari e Veltri, anche oltre il termine. L’incontro, dal titolo Organizzare il coraggio, è stato curato dall'Istituto Agrario, in collaborazione con Paolo Cudini del ristorante macrobiotico di Macerata, e con la partecipazione dell’Avvocato Marco Ginesi, Console Onorario della Federazione Russa di Ancona, e del Cav. Renato Barchiesi, coordinatore della segreteria consolare della Federazione Russa di Ancona.
Intanto, con il prolungamento del termine delle iscrizioni al 7 marzo deciso dal Ministero dell’Istruzione, l’Istituto Agrario ha organizzato un’ulteriore data di Scuola aperta. Per studenti e genitori l’appuntamento è domenica 19 febbraio, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30. Per info e iscrizioni: www.itagaribaldi.it oppure telefonare allo 0733/262036.
“…questo non è amore” è lo slogan che la Polizia di Stato ha scelto di legare al progetto contro la violenza sulle donne che ha visto impegnato il personale della Questura di Macerata e del Centro Anti Violenza durante lo scorso anno.
La Polizia di Stato sarà impegnata su questo delicato fronte anche nell’anno in corso.
Domani 14 Febbraio in occasione della ricorrenza di San Valentino, a Civitanova Marche presso il Centro Commerciale “Cuore dell’Adriatico” nel pomeriggio sarà presente una postazione mobile della Polizia di Stato con l’obbiettivo di creare un contatto diretto tra le donne ed una equipe di operatori specializzati pronti a raccogliere le testimonianze dirette di chi, spesso, ha paura a denunciare o a varcare la soglia di un ufficio di Polizia.
La Polizia di Stato ritiene fondamentale proseguire nel percorso avviato di avvicinamento alla cittadinanza per non lasciare che il triste fenomeno della violenza sulle donne sia dimenticato e non attendere nuovi cruenti episodi dalla cronaca.
La Questura di Macerata dopo un’attenta pianificazione sulle problematiche causate dalla cosiddetta “Movida”, ha messo in atto una serie di controlli durante il weekend nei confronti dei locali di pubblico spettacolo e presso gli esercizi pubblici dove si organizzano eventi e serate danzanti nei quali si assiste ad un notevole afflusso di persone.
Il fenomeno, recentemente ha fatto registrare episodi che hanno destato un particolare “allarme sociale” aumentando il senso di insicurezza da parte dei cittadini.
Il problema è stato più volte al centro dell’attenzione per fatti che hanno turbato l’ordine e la sicurezza pubblica cittadina, tra i quali episodi di violenza sulla persona, che hanno richiesto l’intervento delle Forze dell’ordine e del personale sanitario di emergenza. In tali frangenti purtroppo è fatto notorio che aumenta altresì il consumo di alcool e di sostanze stupefacenti.
A questo bisogna aggiungere il fenomeno degli eventi infortunistici stradali, che hanno visto il diretto coinvolgimento di giovani utenti, determinando gravi conseguenze fisiche, spesso causate dalla guida in stato di alterazione psicofisica, riconducibile al fenomeno delle stragi sabato sera.
Ne consegue inoltre la presentazione di esposti da parte di cittadini che segnalano anche lo stato di degrado di zone urbane per le problematiche legate al disturbo del riposo delle persone sino a tarda notte, oltre ad atti contrari alla pubblica decenza.
Per contrastare questi fenomeni, sono stati predisposti mirati servizi nella notte tra sabato e domenica scorsi, anche con l’obiettivo di contrastare fenomeni criminali come lo spaccio di stupefacenti e la prostituzione.
A Civitanova Marche, l’attività di Polizia è stata condotta con l’impiego di agenti della Squadra Mobile della Questura di Macerata, del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Civitanova Marche, della Polizia Stradale e della Polizia Municipale di Civitanova Marche.
Durante il servizio protrattosi per tutta la notte, è stato arrestato un giovane per il reato di resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale dopo che lo stesso si era rifiutato di sottoporsi al controllo di Polizia, due persone sono state denunciate per il reato di lesioni, 9 sono state le patenti ritirate e 23 le contravvenzioni contestate da parte della Polizia Stradale e della Polizia Municipale. Nel corso delle operazioni, durante le quali sono state controllate oltre 50 persone e 40 veicoli, sono stati anche sequestrate alcune dosi di cocaina e i relativi possessori verranno segnalati alle competenti Autorità quali assuntori di sostanze stupefacenti.
A Macerata invece le attività di controllo dei locali che hanno visto l’impiego di agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e della Polizia Amministrativa della Questura si sono sviluppate con il controllo di un locale notturno sito nella zona di Piediripa.
Al momento dell’ingresso nel locale notturno, gli agenti hanno sorpreso due donne, una 19enne rumena e una 37enne di origini cubane, le quali dopo essersi appartate, stavano compiendo atti sessuali con due uomini di 59 e 68 anni. Per questo motivo e a seguito dei successivi accertamenti svolti all’interno del locale, sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria cinque persone per il reato di sfruttamento della prostituzione.
Riceviamo e pubblichiamo l'appello di un cattolico praticante al quale piacerebbe venga reintrodotta la messa in latino nella cattedrale di Macerata:
"Sono un cattolico praticante e frequento la parrocchia della Cattedrale. Qualche giorno fa, dopo aver ascoltato il parere di alcuni fedeli entusiasti dell’idea, ho chiesto al parroco la possibilità di far celebrare la messa in rito tridentino, possibilità reintrodotta da Papa Benedetto XVI e non revocata da Papa Francesco. Possibilità che mi è stata negata, senza troppe spiegazioni, a quanto ho capito su espressa direttiva del Vescovo. Tengo a sottolineare che non avrei avuto problemi a trovare sacerdoti disponibili e luoghi idonei per l’iniziativa.
Mi è stato suggerito di rivolgermi a Tolentino presso una chiesa al momento inagibile, dove, saltuariamente, -mi dicono- vengono celebrate tali funzioni. Una decisione che personalmente trovo singolare se non grottesca, visto che il latino è la lingua della Chiesa e che un articolato del Concilio Vaticano II ne incentiva esplicitamente l’uso, anche da parte dei fedeli nelle parti dell’ordinario che spettano ad essi, durante la Messa. In compenso però sempre nei giorni scorsi mi è arrivato un invito dell’ufficio stampa di Sua Eccellenza a non mancare ad una celebrazione ecumenica della Chiesa Evangelica Battista locale. Perché le preghiere con le altre religioni si e la messa tradizionale in latino no?"
L’attività di recupero dei beni di prima necessità svolta dai vigili del fuoco nei fabbricati inagibili e presso gli edifici ubicati in zone rosse nei comuni terremotate è conclusa. E anche da diverso tempo.
Così il Ministero dell’Interno, in una nota riguardante appunto il “Coinvolgimento dei vigili del fuoco nel prelievo di beni da fabbricati inagibili e edifici ubicati in zone rosse nelle aree colpite dal sisma” , informa l’ufficio del Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco, i comandi dei vigili del fuoco del cratere e la Dicomac che d’ora in avanti la loro attività di salvataggio di beni nelle zone danneggiate dal terremoto riguarderà soltanto i beni culturali, storico-documentali e di interesse pubblico. La nota è stata inviata lo scorso 29 dicembre, ma ha effettiva validità dalla data in cui la stessa è stata protocollata.
I cittadini, laddove debbano recuperare beni non classificabili di prima necessità, non potranno avvalersi dei vigili del fuoco ma dovranno invece rivolgersi a delle imprese private che, pur non specificato, ma sicuramente, in quanto tali, si faranno pagare.
Quindi è proprio il caso di dire: dopo il danno ecco la beffa. Puntuale.
In primis: si parla di beni di prima necessità e beni non qualificabili come tali. Ma in realtà tale suddivisione è stata soltanto una conseguenza delle circostanze e delle disposizioni impartite ai proprietari degli edifici: ingresso in casa accompagnati dai vigili del fuoco per non più di cinque minuti per volta. Sappiamo però bene che in simili condizioni i beni di prima necessità non possono essere raccolti in così poco tempo e con la paura che ci crolli la casa addosso. Si pensi poi a chi ha bambini o anziani o disabili che necessitano di oggetti che in un primo momento non possono essere portati via dalle abitazioni ma che sono comunque necessari a queste categorie di soggetti.
In secondo luogo: le persone terremotate, oltre a non avere più a disposizione i propri beni per ovvie ragioni, ed avere aspettato tempi più tranquilli per poterle riprendere, ora devono addirittura pagare per averli? Non sono infatti previsti contributi per questo. Come si può chiedere a chi è già in difficoltà di pagare per un suo legittimo diritto, ovvero entrare in casa e prendere le proprie cose? E’ assurdo se non raccapricciante.
In ultimo ma non meno importante: certamente i vigili del fuoco non sono dei facchini, ma perché non prevedere nel terzo decreto terremoto un fondo per tali necessità? I vigili del fuoco sono stati sempre a disposizione dei cittadini anche oltre il proprio dovere ed ora le persone dovrebbero rivolgersi ad aziende private che non hanno di certo l’ esperienza e soprattutto l’affidabilità dei vigili del fuoco.
Urge pertanto un emendamento al decreto in fase di conversione in legge per evitare l’ennesimo schiaffo alla collettività colpita dal sisma.
Per il corso di formazione “Alla scoperta del Medio Evo” mercoledì 15 febbraio alle ore 15.00, presso l’auditorium dei Geometri di Macerata, saranno relatori il prof. Nazareno Morresi con la lezione su “La trasformazione dell’amore dall’età Classica al Medio Evo” e la dottoressa Isabella Cervellini, funzionario archivista di stato, su “Approccio metodologico alla ricerca storica”.
Molti partecipanti al corso sonodegli appassionati dell’argomento ma soprattutto sono docenti che coraggiosamente vengono da tutta la Provincia, nonostante i tanti problemi.
Promotrice dell’iniziativa è l’Associazione Diesse - Didattica e innovazione scolastica-che vuole valorizzare e promuovere la professionalità degli insegnanti anche con attività culturali e di aggiornamento, coinvolgendolidirettamente in un lavoro.
In questo caso è stato prezioso il contributo dell’ITCAT Bramante e del Centro Studi San Claudio al Chienti: la sinergia porta sempre frutto.
La prossima lezione è programmata per il 21 febbraio: “Colture e ambiente nell’Europa e nelle Marche del Medio Evo” con il prof. Enzo Mancini e “La cartografia e le strade nelle Marche del Medio Evo” con lo studioso e collezionista Antonio Volpini.
Oltre all’appuntamento del 14 marzo, è prevista anche una visita alla chiesa di San Claudio, guidata dall’architetto Riccardo Garbuglia, e un ultimoincontro su “Il cibo tradizionale a tavola” con illustrazioni, commenti e degustazioni, curato dal pluristellato chef Silvano Scalzini. Il suo ristorante “Picciolo di rame” si trova all’interno del castello di Vestignano ed è un esempio di chi non trema e ricomincia prendendo per la gola.
Il corso è valido ai fini della formazione dei docenti ed è ancora possibile iscriversi.
Per informazioni scrivere a diesse.allascopertadelmedioevo@gmail.com
"Chiamati in causa dal Presidente dell'ordine degli architetti di Macerata, Renzo Fusari, sentiamo la necessità di intervenire per esprimere la nostra posizione sulle polemiche in corso".
Prendono la parola i parlamentari maceratesi del Pd, Irene Manzi e Mario Morgoni, di fronte alle accuse lanciate dall'architetto Fusari circa la presunta "latitanza dei parlamentari locali" di fronte alle istanze lanciate dai professionisti riguardo alla ricostruzione post sisma.
"La nostra principale occupazione e preoccupazione in queste settimane - contrariamente a quanto sostenuto - non è stata l'eventuale ricandidatura nelle liste del nostro partito quanto il lavoro sui procedimenti legislativi, primo tra tutti il nuovo decreto sul terremoto e l'esame delle problematiche inerenti la ricostruzione. Per questo non sono mancati, sin dalle prime settimane successive al sisma, incontri, confronti con amministratori locali, associazioni, istituzioni per migliorare il contenuto dei provvedimenti, per venire incontro alle istanze rappresentate e portarle all' attenzione del governo.
Così è stato e così sarà anche per i prossimi mesi, senza mai sottrarci alle sollecitazioni provenienti dal nostro territorio. Ovviamente spiace anche a noi constatare come in alcune notizie di stampa si sia trascurato il fatto che molti architetti abbiano risposto all' appello della Regione Marche per formare le squadre fast, dando così un prezioso contributo in questa delicata fase propedeutica alla ricostruzione: ma tale circostanza non può certo esserci imputata .
Siamo ben consapevoli del fondamentale ruolo che i tecnici (tutti i tecnici, geometri, architetti, ingegneri) stanno svolgendo rispetto all'attuale fase di ricognizione dei danni su immobili pubblici e privati e ancor più del ruolo che potranno svolgere per la fase successiva della ricostruzione e della progettazione urbanistica delle nostre comunità, valorizzando anche gli strumenti che la legge ed i successivi decreto relativi al sisma mettono a disposizione. In tale contesto è per noi evidente come il peculiare profilo professionale dell'architetto possa e debba trovare una piena valorizzazione, in particolare per quanto attiene il rapporto tra aspetti tecnici della ricostruzione, contesto urbano e valori territoriali.
Vogliamo infine sottolineare" concludono Manzi e Morgoni "come l'obiettivo fondamentale che abbiamo davanti, da maceratesi prima ancora che da rappresentanti delle istituzioni che vivono in questo territorio, è quello del recupero e della ripresa del nostro entroterra e delle comunità coinvolte dal sisma e proprio per questo, come abbiamo sempre fatto, diamo la nostra piena disponibilità, in un clima di confronto e rispetto reciproco, ad incontri o momenti di approfondimento da parte dell'ordine degli architetti riguardo alle problematiche che essi pongono, anche in vista della conversione in aula del nuovo decreto terremoto".
Da MoVimento 5 Stelle Porto Potenza Picena, MoVimento 5 Stelle Tolentino, MoVimento 5 Stelle San Severino Marche, MoVimento 5 Stelle Macerata, MoVimento 5 Stelle Recanati, MoVimento 5 Stelle Porto Recanati, MoVimento 5 Stelle Matelica, Simpatizzanti MoVimento 5 Stelle Pollenza, Simpatizzanti MoVimento 5 Stelle Corridonia, Simpatizzanti MoVimento 5 Stelle Mogliano, riceviamo e pubblichiamo
Sotto un silenzio preoccupante le istituzione pubbliche (leggi Politici professionisti e Partiti) stanno mettendo a punto nel territorio maceratese la riorganizzazione del Sistema Idrico Integrato, affidata all’ATO3, un ente che associa 48 comuni, 42 del Maceratese più altri 6 comuni di Ancona sud, AT3 che ha dato la gestione dell’acqua a tre sub ambiti ,società per lo più scatole vuote: UNIDRA, CENTRO MARCHE ACQUE E SI Marche che a loro volta hanno subappaltato la gestione diretta a ben sette società: Centro Marche Acque S.r.l. Partecipata solo dai comuni di Cingoli, Filottrano, Loreto, Montecassiano, Montefano, Montelupone, Numana, Osimo, Porto Recanati, Potenza Picena, Recanati e Sirolo. ASTEA S.p.A. serve in sub-concessione i comuni di Loreto, Montecassiano, Montefano, Montelupone, Osimo, Porto Recanati, Potenza Picena e Recanati.
Acquambiente Marche S.r.l. serve in sub-concessione i comuni di Cingoli, Filottrano, Numana e Sirolo.S.I. Marche S.c.r.l. Partecipata dai comuni di Appignano, Castelfidardo, Civitanova Marche, Corridonia, Macerata, Montecosaro, Morrovalle, Pollenza e Treia. APM S.p.A. serve in sub-concessione i comuni di Appignano, Castelfidardo, Corridonia, Macerata, Montecosaro, Morrovalle, Pollenza e Treia.
ATAC Civitanova S.p.A. serve in sub-concessione il comune di Civitanova Marche.Unidra S.c.r.l. Partecipata solo dai comuni di Acquacanina, Belforte del Chienti, Caldarola, Camerino, Castelraimondo, Castelsantangelo Sul Nera, Cessapalombo, Fiastra, Fiordimonte, Fiuminata, Gagliole, Monte Cavallo, Muccia, Pieve Torina, Pievebovigliana, Pioraco, San Severino Marche, Serrapetrona, Serravalle di Chienti, Tolentino, Ussita e Visso. ASSEM S.p.A. serve in sub-concessione i comuni di Castelraimondo, Fiuminata, Gagliole, Pioraco, San Severino Marche e Ussita.
ASSM S.p.A. serve in sub-concessione i comuni di Belforte del Chienti, Caldarola, Camerino, Camporotondo di Fiastrone, Castelsantangelo Sul Nera, Cessapalombo, Fiordimonte, Monte Cavallo, Pievebovigliana, Serrapetrona, Tolentino.
Valli Varanensi S.r.l. serve in sub-concessione i comuni di Acquacanina, Fiastra, Muccia, Pieve Torina, Serravalle di Chienti.
E’ prevista la fusione dei tre soggetti che gestiscono attualmente l’erogazione del servizio nei comuni dell’ambito territoriale (e tutto ciò che concerne l’Acquedotto del Nera), Sì Marche, Centro Marche Acque e Unidra che dovranno divenire un unico ente. E’ prevista inoltre una seconda fase che prevede l’assegnazione in house della gestione operativa del servizio ad un soggetto unico su cui saranno chiamati ad esprimersi i Consigli comunali appartenenti all’assemblea d’ambito.E’ evidente che a questo punto sarà inevitabile la lotta per ottenere la gestione unica del Sistema Idrico Integrato provinciale e già se ne vedono i prodromi, tanto per fare alcuni esempi, citiamo il passaggio delle azioni dei Comuni soci da Astea spa a Centro Marche acque, una operazione finanziaria funzionale a mantenere la gestione idrica in capo ad Astea in comuni importanti come Osimo, Recanati Potenza Picena Porto Recanati, Loreto Montecassiano e Montelupone, altrimenti Astea spa sarebbe destinata all’irrilevanza e forse alla scomparsa, inoltre non possiamo dimenticare che il Comune di Apiro ha affidato la gestione del servizio Idrico ad APM spa Macerata con relativo ricorso al TAR da parte di UNIDRA con relative accuse gravissime di conflitto di interessi fatte dal sindaco di Apiro alla minoranza PD contraria all’operazione.
Un ginepraio di interessi e appetiti partitici e politici che la dice lunga quali siano gli interessi in campo, per la spartizione di poltrone e di affidamenti di incarichi.Detto ciò non possiamo tacere del fallimento totale della attuale gestione del ciclo delle acque in capo all’ATO3 che sta portando la nostra Regione ad una procedura d’infrazione europea, non avendo ottemperato alla costruzione di un sistema fognario e di depuratori adeguati continuando nella pratica di sversare in mare e a cielo aperto i liquami.Il M5S, non ci sta ovviamente, a condividere la logica che il servizio idrico favorisca la costituzione di società, come s.p.a (anche se a carattere pubblico), controllate e gestite con metodi non trasparenti, che hanno il solo interesse di conseguire utili, logica non in linea con l’interesse pubblico del cittadino e con il concetto di “acqua pubblica”. Principio di “acqua pubblica” tra quelli fondanti del MoVimento, condiviso dalla maggioranza dei cittadini attraverso un referendum e stabilito da molti statuti comunali. Tutto ciò nonostante la vigente normativa abbia stabilito la soppressione delle A.T.O. (legge 42/2009) assegnando alle Regioni compiti di programmazione e controllo dei servizi allo scopo di organizzarli e di gestirli pubblicamente,
A nostro avviso la gestione del servizio idrico integrato deve restare sotto il diretto controllo degli enti pubblici e i cittadini devono essere coinvolti attraverso processi democratici di partecipazione e di controllo.Noi del M5S, siamo pressoché sicuri che tutta l’operazione si trasformerà nella creazione dell’ennesimo carrozzone a controllo partitico con ufficio di presidenza, vice presidenza, e consulenti vari, e con personale dirigenti compresi assunti per nomina e non per merito per merito tramite concorso.• Le nostre proposte sono semplici e chiare: • Modifica degli statuti dei Comuni, ed inserire i principi di acqua come diritto umano, universale, indivisibile, inalienabile e lo status dell'acqua come bene comune pubblico di non rilevanza economica;• Modificare , dove possibile, la natura degli enti che gestiscono l'acqua, da società per azioni (diritto privato) ad enti consortili di diritto pubblico;• contro i distacchi, per ripristinare immediatamente i distacchi in essere e per garantire in ogni caso almeno 50 litri giornalieri a persona.
Un sabato di grande musica alle audizioni live di Musicultura Rai radio 1 a Macerata che ha visto il trionfo delle band: Lastanzadigreta si è aggiudicata il premio Gradimento del pubblico Val di Chienti, e Il grande capo “Un Certain Regard”, decretato dalla giuria del Festival per la miglior esibizione live della serata, consegnato dall’ Assessore alla Cultura del Comune di Macerata, Stefania Monteverde.
Il gruppo Lastanzadicreta ha entusiasmato il pubblico con i brani Creature Selvagge, Lisa e 4-4-2, caratterizzati da un suono complesso, costruito in maniera incalzante, e da testi diretti che riescono ad arrivare al cuore di tutti gli spettatori per la loro semplicità. Il gruppo nasce nel 2009, a Torino ed è promotore della filosofia della “musica bambina”, quel tipo di musica che va alla ricerca della sensazione di meraviglia e stupore che solo i piccoli hanno. Lastanzadigreta è incentrato sulla marimba e su strumenti recuperati in solai e cantine. Nel 2013 la band vince il premio nazionale “Lanterne Rock”; nel 2016 è tra i finalisti del premio “L'Artista che non c'era” e nello stesso anno, dopo due EP autoprodotti, pubblica il primo album “Creature selvagge”.
La band Il Grande Capo di Formia , ovvero “un’idea, un’immagine, il miglioramento costante”, si è aggiudicato il riconoscimento della giuria per la migliore esibizione della serata con i brani Il metro va, Promesse e Sottovoce, che escono direttamente dal loro album “Promesse”: “Promesse perché ogni album è una promessa e in ogni pezzo che abbiamo scritto cerchiamo di raccontarla”. Elio D’Alessandro (voce/chitarra), Giacomo Forte (tastiere), Stefano Mancini (batteria) e Ilaria Tortoriello (basso e voce) sono musicisti, ma soprattutto amici, che nel 2013 decidono di dar vita a una band con l’intento di comporre musica alla ricerca della bellezza e della novità. Al gruppo piace miscelare le varie passioni artistiche da loro coltivate negli anni: recitazione, letteratura, composizione musicale, fotografia. Il nome della band, non a caso, prende ispirazione da un film di Lars Von Trier.
Luca Dolci di Cesena racconta nelle sue canzoni le storie di cui si è appassionato e in cui riconosce i lati profondi di sé stesso, ha proposto i brani: Futuro Remoto, Giovanni, Starnuti. Canta e celebra la sconfitta e l’attesa malinconica in una vera commistione tra cronaca e racconto: “E’ quello che resta in quell’attimo, tra desiderio e realizzazione, che deve essere raccontato – ha detto l’artista - considero la musica come un servizio sociale, per capire gli altri e per capire sé stessi”. I racconti altrui narrati come storia universale e individuale sono la cifra stilistica che lo contraddistinguono.
Il cantautore siciliano Nico Gulino ha offerto al pubblico di Musicultura le sue tre canzoni La musica non passa, Ogni tanto e Vida. Nico colleziona esibizioni live e partecipazioni a Festival importanti: Song Festival, San Marino Festival, Tim Tour, Video Festival Live. Attualmente sta lavorando alla registrazione del suo primo album, che uscirà nei primi giorni di aprile. “Ho iniziato a scrivere sin da quando ero molto piccolo, - ha dichiarato l’artista - solamente in seguito è arrivata l’esigenza di accompagnarmi a uno strumento; quando mi sono trasferito a Catania ho scoperto i balli caraibici, che hanno influenzato particolarmente la il gusto musicale che oggi mi sento di proporvi”.
Marte di Monza ha proposto al Festival i brani La mia vita è uno zoo, Ottobre e Amare (Love Forever) coltiva di pari passo la passione per la musica e quella della scrittura, ha vinto infatti il concorso di poesia Città di Corciano nel 2015. Una personalità artistica multipla divisa tra quella della “bambina ingenua” e quella “perversa”: “Io mi sento più bambina ingenua, ma molti critici mi affiliano al filone perverso” ha raccontato la cantautrice. Tutte le info sugli artisti sull’app gratuita di Musicultura app to you!
E’ possibile seguire lo STREAMING LIVE delle audizioni sul canale youtube di Musicultura: www.youtube.com/user/musicultura
APP MUSICULTURA
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CALENDARIO AUDIZIONI LIVE 2016 -
Teatro della Società Filarmonico Drammatica di Macerata
INIZIO SPETTACOLI venerdì e sabato ore 21 - domenica ore 17
-venerdì 10 , sabato 11 e domenica 1 Febbraio;
- venerdì 17, sabato 18 e domenica 19 Febbraio.
PROGRAMMA AUDIZIONI LIVE MUSICULTURA 2017
Venerdì 10 febbraio
Jess
Virginia VeronesI
Punto E Virgola
Cauteruccio
Jaspers
Sabato 11 febbraio
Lastanzadigreta
Marte
Il Grande Capo
Nico Gulino
Luca Dolci
Domenica 12 febbraio
Riccardo Ceres
La Base
Francesco Papageorgiou
T;Nagaï
Roberta Dragone
Venerdì 17 febbraio
Simona Severini
Le Larve
Lucio Corsi
Oyoshe
Mirkoeilcane
Sabato 18 febbraio
Valeria Vaglio
Alessandro Sipolo
Bruschetta Brothers
Nico Sambo
Francesco Balasso
Domenica 19 febbraio
Marilisa Ungaro
Ambra Calvani
L’Armeria Dei Briganti
Peligro
GLI ARTISTI IN CONCORSO 2017
A seguire i nomi degli artisti selezionati e relative città di provenienza:
Francesco Balasso (Thiene – VI), Buva (Cerignola – FG), Ambra Calvani (Roma), Andrea Delrivo (Bologna), Nunzia Bi (Telese Terme – BN), T;nagai (Barletta – BT), Le Larve (Roma), Giulia Catuogno (Palermo), Cauteruccio (Arezzo), Bruschetta Brothers (Trento), Riccardo Ceres (Santa Maria Capua Vetere – CS), Lucio Corsi (Castiglione della Pescaia – GR), Shark e Groove (Siderno – RC), L'Armeria Dei Briganti (Capoterra – Cagliari), Bob Messini (Bologna), Il Grande Capo (Formia – LT), Makardia (Avellino), Giorgieness (Milano), Luca Dolci (Forlì), Doro Gjat (Dolmezzo – UD), Roberta Dragone (Monza), Antonio Ferrari (Piacenza), La Base (Ascoli Piceno), Punto e Virgola (Forlì), Nico Gulino (Erice – TP), Antonio Langone (Roma), Mirkoeilcane (Roma), Marte (Monza), Teo Manzo (Milano), Alfredo Marasti (Pistoia), Gigi Marras (Cagliari), Jess (Chianciano Terme – SI), Luca (Molfetta - BA), Peligro (Vignate – MI), Gian Piero Milanetti (Roma), Tano Mongelli (Toritto – BA), Frè Monti (Castellarano – RE), Luce (Bari), Amarcord (Scandicci – FI), Vincenzo Musto (Napoli), Francesco Papageorgiou (Parma), Salvario (Torino), Lovain (Grottaglie – TA), Eugenio Rodondi (Collegno – TO), Piero Romitelli (Morrovalle – MC), Lene (Vimodrone – MI), Nico Sambo (Livorno), Lorenzo Santangelo (Sydney), Francesca Sarasso (Vercelli), Irene (San Sebastiano al Vesuvio – NA), Simona Severini (Gorgonzola – MI), Jaspers (Asti), Alessandro Sipolo (Brescia), Lastanzadigreta (Torino), Marilisa Ungaro (Ischia – NA), Valeria Vaglio (Roma), Agnese Valle (Roma), Virginia Veronesi (Lodi), Lumanera (Avellino), Rachele (Caltanissetta).
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Maledetti calci d’angolo. La Maceratese va ko a Pordenone, 2 a 1 il risultato finale in favore dei padroni di casa che trovano entrambe le reti sugli sviluppi dei tiri dalla bandierina. I friulani si portano in vantaggio dopo un quarto d’ora con Semenzato, Quadri pareggia su calcio di rigore nel secondo tempo, definitivo vantaggio dei locali con De Agostini.
La posizione dei classifica dei biancorossi resta pressoché invariata a tredici giornate dalla fine del campionato, il vantaggio sulla qunt’ultima posizione è di otto punti.
Nella Maceratese non c’è Colombi, fermato per un turno dal giudice sportivo. In attacco, al fianco di Palmieri, torna Allegretti. Il Pordenone è senza lo squalificato Stefani, al suo posto al centro della difesa gioca Marchi. Maglia biancoazzurre per la squadra allenata da Federico Giunti. Il Pordenone non vince in casa da un mese e mezzo ed è reduce dalla sconfitta di Parma.
I padroni di casa si fanno subito vivi nell’area di rigore della Maceratese, al 2’ un sinistro del capocannoniere del girone, Arma, viene deviato in corner da Perna. La rete del vantaggio locale arriva al 14’: calcio d’angolo di Burrai dalla sinistra, a centro area saltano diversi giocatori, Ingegneri sfiora di testa, Semenzato sul secondo palo mette in rete la palla dell’1 a 0 con il destro. Ancora un gol subito su calcio piazzato per la Maceratese contro il Pordenone, dopo i tre (su quattro) rimediati all’andata.
La Maceratese effettua il primo tiro in porta al 21’ con De Grazia, para a terra Tomei. Due minuti dopo il Pordenone va vicino al raddoppio, Berrettoni sul filo del fuorigioco prova a superare Forte con un pallonetto, il portiere si salva in angolo. Proteste della Maceratese per la presunta posizione irregolare dell’attaccante.
La Maceratese al 31’ ha l’occasione buona per pareggiare i conti: Malaccari scatta in contropiede e serve Palmieri libero sul lato opposto, il tiro è debole e centrale, facile preda di Tomei.
Il primo tempo fa registrare al 33’ un tiro debole di Berrettoni parato in due tempi da Forte, poi al 39’ Misuraca mette la palla in rete ma era in posizione di off side.
La Maceratese agguanta il pari nel secondo tempo, al 56’: un gran tiro di Turchetta viene toccato con il braccio da De Agostini, l’arbitro assegna senza esitazione il calcio di rigore. Sul dischetto degli undici metri va Quadri e non sbaglia, 1 a 1. Quinto gol in campionato per il capitano che diventa il capocannoniere della Maceratese. Il portiere del Pordenone aveva intuito la traiettoria, ma il tiro è molto angolato.
Al 64’ la Maceratese ha un’altra opportunità per andare a segno con Allegretti, il pallonetto termina alto.
Mister Giunti a metà ripresa opera due sostituzioni, entrano Franchini e Marchetti, finisce la partita per De Grazia e Palmieri. La Maceratese si abbassa un po’ troppo e al 78’ Il Pordenone passa nuovamente. Su un calcio d’angolo di Burrai De Agostini stacca più in alto di tutti a centro area e mette in rete di testa il 2 a 1. Quinto gol subito su calcio d’angolo dalla Maceratese con il Pordenone fra andata e ritorno.
Giunti manda in campo un attaccante, Petrilli, per un difensore, Sabato, ma in campo non succede più niente di rilevante. Vince il Pordenone, una bestia nera per la Maceratese.
IL TABELLINO
PORDENONE (4-3-1-2): Tomei; Semenzato, Marchi, Ingegneri, De Agostini; Suciu, Burrai, Misuraca; Cattaneo (38’ st Bulevardi); Berrettoni (47’ st Parodi), Arma. A disp.: D’Arsiè, Pellegrini, Padovan, Zappa, Buratto, Gerbaudo, Pietribiasi. All. Tedino
MACERATESE (4-3-1-2): Forte; Ventola, Gattari, Perna, Sabato (38’ st Petrilli); Malaccari, Quadri, De Grazia (22’ st Franchini); Turchetta; Allegretti, Palmieri (22’ st Marchetti). A disp. Moscatelli, Gremizzi, Broli, Bondioli, Massei, Mestre, Bangoura, Ingretolli. All. Giunti.
Arbitro: Zanonato di Vicenza
Reti: pt. 14’ Semenzato; 56' (rig.) Quadri; 78' D Agostini
Note: un quindicina i tifosi arrivati da Macerata. Calci d’angolo 9 a 1 per il Pordenone. Ammoniti Palmieri, Burrai, De Grazia, De Agostini, Allegretti, Semenzato, Quadri. Recupero pt. 1’, st. 4’.
Dopo l'incontro di venerdì sera al ristorante "La Filarmonica" di Macerata con il professor Emanuele Tondi, abbiamo ricevuto numerosissime richieste di poter riproporre la registrazione integrale dell'evento.
Infatti, a causa della enorme mole di connessioni contemporanee, in tanti non sono riusciti a seguire la diretta streaming. Per questo, riproponiamo dal nostro canale youtube l'intera serata.
Domenica scorsa, in occasione della partita fra la Maceratese e il Padova giocata all’Helvia Recina, i tifosi veneti avevano esposto uno striscione alquanto curioso nel settore ospiti loro riservato. Su un fascione bianco gli ultras avevano scritto: "Don Contin, tieni duro".
Chiaramente si tratta di uno sfottò indirizzato al parroco, come ha poi precisato Il Mattino di Padova.
La vicenda delle orge in canonica di Don Andrea Contin ha fatto chiacchierare mezza Italia, oltre che coprire di imbarazzo la chiesa padovana. E il prete al centro della bufera, che è accusato di favoreggiamento della prostituzione e violenza privata, è diventato protagonista anche nei campi di calcio.
Blitz notturno della Questura di Macerata in un night club di Piediripa. Gli agenti hanno fatto irruzione nel locale nella notte fra sabato e domenica, cogliendo in flagranza alcune ragazze (sembra un paio) che lavorano nel locale e i loro clienti in atteggiamenti inequivocabili.
L'operazione è stata coordinata dal dottor Marcello Gasparini e dal nuovo commissario capo Gabriele Di Giuseppe.
Le operazioni di controllo sui frequentatori del locale e sulle donne che ci lavorano sono andate avanti fino all'alba e le risultanze definitive dell'operazione saranno rese note nella giornata di domani.