Si chiude con il quarto posto finale l’esperienza della CBF Balducci HR nel Trofeo Città di Pordenone: le arancionere cadono in tre set nella sfida per il terzo posto con la Megabox Ond.Savio Vallefoglia giocata oggi pomeriggio al PalaCrisafulli.
Dopo il match di ieri con Conegliano, le ragazze di Lionetti hanno affrontato un’altra ottima squadra che sarà al via del campionato di Serie A1 Tigotà, senza riuscire però a mettere in difficoltà le biancoverdi che hanno potuto contare sui 14 punti ciascuna di Bici, Ungureanu e Omoruyi. Più equilibrio nel terzo set, ma alla fine le pesaresi hanno avuto la meglio con 7 muri vincenti e il 44% in attacco, contro i 2 arancioneri e il 37% offensivo. Top scorer Decortes con 17 punti (48%), doppia cifra (10) anche per Kokkonen e Ornoch. Prossimo appuntamento con i test precampionato in programma nel weekend del 27-28 settembre a Pesaro nel torneo con Vallefoglia, San Giovanni in Marignano e Levski Sofia.
LA CRONACA
Coach Lionetti schiera oggi Bonelli-Decortes, Clothier-Mazzon, Kokkonen-Kockarevic, Caforio libero. Coach Pistola risponde con Lazaro-Bici, Butigan-Candi, Ungureanu-Omoruyi, De Bortoli libero.
Dal 2-1 sull’ace di Mazzon, Vallefoglia fa il break con i colpi di Bici, il servizio di Ungureanu e due errori in attacco arancioneri (3-7), ancora Bici e Candi allugano (4-10). Entra Piomboni per Kockarevic in banda, Clothier va a segno (5-10) e mette l’ace del 6-10, Kokkonen c’è (7-11), Mazzon anche (9-13), Decortes tiene il -4 (10-14) e piazza il servizio vincente dell’11-14. La Megabox risale con il turno al servizio di Ungureanu (11-17), poi l’errore pesarese vale il 13-17, Kokkonen e Decortes firmano il 17-20, Omoruyi sbaglia (18-20). Mazzon non trova il campo (18-22), c’è l’ace di Omoruyi (18-23), Decortes passa (20-24), chiude Ungureanu 20-25.
Nel secondo set resta Piomboni in campo, la CBF Balducci HR parte bene 3-1 ma poi subisce un break dalle pesaresi (3-7). Omoruyi allunga in contrattacco (6-11), Bonelli inventa il 7-11 ma la Megabox insiste con i colpi di Ungureanu (8-13). Entra Ornoch per Piomboni, suo il 10-14, Bici mette l’ace (10-16), Decortes va a segno (11-16), entrano Bartolucci e Stoyanova nella Megabox, c’è ancora Decortes (13-19). Ungureanu non trova le mani del muro (16-21), arriva però anche un errore arancionero (16-23), sbaglia anche Bici (18-23), Decortes contrattacca (19-23). Kokkonen mette l’ace (20-23), il set di chiude sull’invasione di Ornoch (20-25).
Terzo set con in banda Kokkonen-Ornoch, Mazzon mura Candi (3-1), Decortes contrattacca (5-2), la CBF Balducci HR resta a +2 con Kokkonen (8-6) e Ornoch firma il nuovo +3 (9-6). Ungureanu contrattacca (11-10), Ornoch va a segno (12-10), arriva il muro di Omoruyi (12-12), suo anche il 12-13. Bresciani in campo per il giro in seconda linea, Kokkonen passa (14-14), Vallefoglia fa il break (14-16), Ornoch risponde (16-16), Ungureanu mette un gran diagonale per il 16-18. Ornoch non trova le mani del muro (16-19), il break delle pesaresi continua fino al 16-21 (c’è Sismondi per Clothier al centro). Ornoch e Decortes ci provano (19-23) ma il parziale si chiude ancora 20-25.
IL TABELLINO
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Bresciani, Batte n.e., Sismondi , Kokkonen 10, Kockarevic, Bonelli 1, Mazzon 4, Piomboni 2, Ornoch 10, Caforio (L), Crawford n.e., Clothier 3, Decortes 17. All. Lionetti
MEGABOX OND.SAVIO VALLEFOGLIA: Bici 14, Feduzzi, Carletti n.e., Giovannini n.e., De Bortoli (L), Candi 4, Bartolucci, Thokbuom n.e., Butigan 7, Mitkova n.e., Ungureanu 13, Stoyanova, Omoruyi 14, Lazaro. All. Pistola
Parziali: 20-25, 20-25, 20-25
LE INTERVISTE
Valerio Lionetti (head coach CBF Balducci HR Macerata): “Abbiamo affrontato una squadra ben organizzata che ha giocato molto forte a muro e in difesa, mettendoci in difficoltà soprattutto nelle fasi di ricezione e attacco. È ovvio che in alcune situazioni non siamo ancora pronti al livello che vorremmo, ma in altre abbiamo fatto discretamente bene. La cosa che mi è piaciuta di più è il fatto di avere un gruppo importante, in cui ognuna può dare il proprio contributo. Oggi si è visto chiaramente, perché abbiamo ruotato parecchio il sestetto e tutte sono riuscite a dare qualcosa. Questa deve essere la nostra forza e il nostro punto di partenza dopo questo torneo: puntare sul contributo di ciascuna giocatrice per crescere sempre di più”.
Alessia Mazzon (centrale CBF Balducci HR Macerata): “Abbiamo giocato contro squadre molto valide e questo ci ha permesso di notare sia i nostri punti deboli sia i nostri punti di forza. Sono convinta che, lavorando insieme, potremo davvero raggiungere buoni obiettivi. È stato molto emozionante, sono felice di aver sentito il calore delle mie compagne di squadra. In campo si è creata una bellissima atmosfera e credo che siamo riuscite a trasmetterla anche al pubblico”.
Emma Clothier (centrale CBF Balducci HR Macerata): “Penso che Vallefoglia sia una squadra molto forte. Abbiamo appena giocato contro di loro: hanno grandi battitori e un’ottima battuta. Per noi è davvero un buon test in questa fase di preseason. Ora sappiamo su cosa dobbiamo lavorare in settimana e avremo l’occasione di affrontarli di nuovo il prossimo weekend. Il livello è davvero molto alto. In questo campionato ci sono diverse giocatrici di grandissimo valore, molte delle quali fanno parte delle rispettive Nazionali”.
Un pedone è stato investito questo pomeriggio, intorno alle 15.30, nei pressi della stazione ferroviaria di Macerata da un’auto guidata da un pensionato.
Immediati i soccorsi: sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno prestato le prime cure alla persona coinvolta. Da quanto si apprende, il pedone non avrebbe riportato conseguenze gravi e le sue condizioni non desterebbero particolari preoccupazioni.
I carabinieri di Macerata sono intervenuti per i rilievi e gli accertamenti utili a chiarire la dinamica dell’accaduto. Verifiche in corso.
Particolarmente ricca di contenuti la festa dei commercianti del centro storico di Macerata. Il 20 settembre è stato un sabato in cui il centro di Macerata ha visto, non solo i nuovi addobbi ispirati agli alieni che hanno suscitato l'interesse di tanti cittadini maceratesi, ma anche musica, specialità gastronomiche e sport.
Lo sport è stato protagonista di una passerella di associazioni che curano con competenza e passione le specialità che ricevono meno attenzione dai media, ma che aiutano la crescita di tanti ragazzi. Tra esse grande interesse ha suscitato la scherma rappresentata dalla Macerata Scherma, storica scuola del capoluogo che offre oggi nuove opportunità e stimoli.
Il presidente Alberto Affede ha messo in evidenza la crescita della scherma in città seguendo un indirizzo preciso, quello dell'inclusione. Una opportunità sportiva che a Macerata non è stata sufficientemente sviluppata.
La scherma inclusiva accoglie persone non vedenti o ipovedenti, persone con disabilità motoria, bambini e ragazzi con disagio familiare ed economico, ragazzi e adulti che cercano una attività sportiva in grado di favorire la vera amicizia. Da quest'anno inoltre è aperta la partecipazione a ragazzi affetti da autismo e sindrome di Down.
Tutti gli allenamenti si svolgono favorendo l'integrazione con persone senza disabilità per offrire non solo benessere fisico, ma anche la massima soddisfazione di superare le differenze in piena autonomia.
La maestra Carola Cicconetti, pluricampionessa mondiale di fioretto, ha presentato i giovani schermidori presenti che si sono già fatti apprezzare per la loro capacità tecnica e agonistica: Chiara Bracalente, Luna Carnevali, Paolo Di Fede Pilato, Jacopo Foresi, Valerio La Porta, Diana Moretti, Agata Parenti, Alice Pieroni, Luce Salvi.
La Macerata Scherma ha anche allestito una pedana in piazza Cesare Battisti dove si sono esibiti non solo gli atleti , ma anche grandi e piccoli che desideravano provare la scherma guidati dagli istruttori federali dell'associazione. "Un plauso va a Giuseppe Romano, presidente dell'associazione commercianti del centro storico, per aver saputo organizzare un evento piacevole e adatto a tutte le età", sottolinea il presidente Affede.
Partita vibrante al "San Giuliano" di Macerata conclusa con un 2-2 sostanzialmente giusto. Primo tempo di studio dove il Real Porto si fa preferire nel possesso palla ma ė la VR Macerata ad avere le occasioni più nitide. Canesin tenta con un sinistro che termina di poco a lato. Elisei calcia a botta sicura ma viene murato e Stura si fa ipnotizzare a tu per tu con il portiere.
Il Real Porto si affida alle punizioni di Garcia e all'estro di Gasparrini tra le linee. Nel secondo tempo è la VR a passare in vantaggio al 55' con bomber Canesin che insacca su cross di Calabrese.
Il Real Porto reagisce e pareggia subito con Barbaccia che risolve una mischia in area. La Vigor non si scompone e si riporta avanti con Tartari che di testa firma il suo secondo centro stagionale.
Finale incandescente con Fusca che para un rigore a Sampaolesi. Allo scoccare del 90', Papa realizza la marcatura del definitivo 2-2 capitalizzando l'assist di Filippetti.
TABELLINO VR MACERATA- REAL PORTO 2-2
VR MACERATA: Fuscá, Calabrese, Ricciotti (70' Giampaoletti), Girotti, Tartari, Giustozzi, Stura (50' Rosetti), Doga, Canesin (85' Bertola), Elisei (50' Carpano), Romagnoli (85' Intermesoli). A disposizione: Alfei, Prenna, Benfatto, Nicolai. Allenatore: Marco Moretti.
REAL PORTO: Carinari, Giuggioloni, Barbaccia, Scarponi, Garcia, Camilletti, Nika, Bartolacci, Sampaolesi, Gasparini, Papa. A disposizione: Falaschini, Agostinacchio, Falanga, Gasparini, Stefanelli,Caporaletti, Giacomelli, Filippetti, Boukal. Allenatore: Sandro Moriconi.
MARCATORI: 55' Canesin, 60' Barbaccia, 75' Tartari, 90' Papa.
ARBITRO: Rocco Ciccioli - Sezione di Macerata.
NOTE: presenti circa 100 spettatori.
Nel cuore di Macerata, a Piazza Vittorio Veneto, si è svolta una delle tappe conclusive della campagna elettorale del centrosinistra. Matteo Ricci, candidato alla presidenza della Regione Marche, è tornato nella città con il sostegno della segretaria nazionale del Partito Democratico, Elly Schlein, per lanciare un messaggio chiaro a pochi giorni dal voto del 28 e 29 settembre: “È tempo di cambiare, è tempo di ridare una speranza ai marchigiani”.
L’incontro si è svolto in un clima partecipato, con l’obiettivo di sottolineare quelle che per il candidato di centro sinistra sono le carenze dell’attuale giunta regionale guidata da Acquaroli e presentare un’alternativa fatta di diritti, servizi pubblici, lavoro e futuro per i giovani.
“Se dopo cinque anni non hai combinato nulla sulle liste d’attesa e sulla sanità – ha detto Ricci dal palco – è ora di cambiare. Non possiamo continuare a sentire giustificazioni e scaricabarile. Se vanno avanti così, per spiegare i problemi della sanità finiranno per dare la colpa a Garibaldi”.
Il candidato ha puntato l’attenzione sulle mancanze della giunta Acquaroli in materia di salute mentale, disabilità, dipendenze e disturbi alimentari: “Temi scomparsi dal dibattito pubblico, che invece devono tornare centrali. Vogliamo rimettere al centro la questione sociale”.
Elly Schlein ha rafforzato il messaggio, sottolineando come il disegno della destra sulla sanità sia “preciso e pericoloso”. “Nelle Marche – ha detto – la gente paga la sanità due volte: prima con le tasse, poi per curarsi fuori regione. Noi vogliamo che la salute sia davvero un diritto, non un privilegio per chi può permetterselo”.
Tra i punti più applauditi, la proposta di introdurre un salario minimo legale, definito da Ricci come una “priorità di giustizia sociale”. “Sotto i nove euro non è uno stipendio, è sfruttamento”, ha dichiarato. Schlein ha aggiunto: “La precarietà genera paura del futuro, e noi dobbiamo combatterla”.
Grande attenzione è stata riservata anche ai giovani. Ricci ha proposto misure per favorire il rientro di chi è emigrato all’estero: “Chi torna, non pagherà le tasse per cinque anni. E per i neolaureati che restano nelle Marche, vogliamo introdurre bonus che li incentivino a restare”.
Sul fronte economico, non è mancata la critica alla recente introduzione della ZES da parte del governo: “Se dopo cinque anni la Regione ha bisogno che il governo nazionale intervenga per stimolare l’economia, significa che qualcosa non ha funzionato. Noi vogliamo aiutare le imprese ad aprirsi a nuovi mercati, non chiuderci con i dazi e la logica del nazionalismo economico”.
Ricci ha parlato anche di cultura e identità, lamentando lo scarso interesse della destra per il patrimonio artistico e culturale della regione: “Siamo la terra di Rossini, Leopardi, Padre Matteo Ricci – e non quello che si candida, ironizza – eppure la cultura viene trattata come un lusso. Va invece valorizzata e comunicata meglio”.
In chiusura, il messaggio è stato netto e condito da un 'pugno chiuso' - in segno di vittoria e scevro da ideologie politiche - rivolto al pubblico: “Se Acquaroli dopo cinque anni si nasconde dietro la maschera di Giorgia Meloni – ha detto Ricci – è la dimostrazione che non c’è un progetto per le Marche. Io invece la faccia ce la metto, e non mi nascondo. Andiamo a vincere, per dare una speranza vera a questa terra”.
La Cluentina debutta in campionato con un prezioso pareggio contro la blasonata Folgore Castelraimondo. Nonostante il caldo torrido, le due squadre hanno dato vita a una partita equilibrata e ben giocata. Il risultato finale rispecchia l'andamento del match e rappresenta un'ottima partenza per i biancorossi.
Sulla carta, la Folgore era la favorita, potendo contare su un organico di qualità nonostante alcune assenze. La Cluentina, dal canto suo, ha dovuto fare i conti con l'assenza di Monteverde e la forma non ottimale di altri giocatori chiave, ma mister Gesuelli ha saputo trarre il meglio dai suoi ragazzi. La squadra ha mostrato un bel calcio, creando diverse occasioni pericolose grazie a un gioco palla a terra che ha messo in difficoltà gli avversari.
La Cluentina parte forte, con un Ceesay in grande spolvero che al 3' impegna severamente il portiere Pigliapoco con una conclusione potente e, poco dopo, con un tiro da posizione favorevole bloccato senza troppi problemi. Dopo il primo quarto d'ora la Folgore si riorganizza e il match si fa più equilibrato. Al 33' protestano gli ospiti per un presunto fallo da rigore di Gesuelli su Gianfelici, ma l'arbitro lascia correre. Pochi minuti dopo, un corner insidioso di Canuti sfiora il gol olimpico, alla Palanca, con la palla che balla sulla linea di porta prima che il portiere riesca ad impossessarsene.
Nella ripresa, la Cluentina sblocca subito il risultato: al 47' Canuti serve Mancini, che con un pregevole colpo di tacco libera Ceesay per il gol del vantaggio. La Folgore ha l'opportunità di pareggiare al 58' con Aquila che, indisturbato, spreca un'occasione di testa. Al 66' un clamoroso errore arbitrale annulla una chiara occasione da gol per i biancorossi per un fuorigioco inesistente fischiato a Di Marino che era giunto a tu per tu con il portiere. Al 69' arriva il pareggio degli ospiti, quando un corner di Midei trova la testa di Aquila, che stavolta non sbaglia e ristabilisce la parità. Nel finale, entrambe le squadre hanno una chance per vincere la partita, ma le conclusioni di Bisbocci e Ceesay non vanno a buon fine.
A fine gara, mister Gesuelli si mostra soddisfatto: "È stata una sfida tra Davide e Golia, che abbiamo interpretato nel modo giusto, giocando a calcio con efficacia e pulizia. Solo così potevamo fare risultato, altrimenti l'avremmo persa. Peccato per quella disattenzione sul gol del pareggio, ma il risultato è giusto e ci dà fiducia. Bravi tutti, stiamo diventando una vera squadra. Il migliore? Il capitano Menghini, un leader di razza pura".
Il tabellino
CLUENTINA: Pennesi, Mogetta (54’ Torresi), Gesuelli F., Di Marino (61’ Montecchiari), Pagliarini, Menghini, Cappelletti (61’ Ricotta), Ceesay, Lovascio (61’ Cullhaj), Canuti, Mancini (87’ Gentili). All. R. Gesuelli.
FOLGORE CASTELRAIMONDO: Pigliapoco, Binanti (61’ Doko), Girolamini, Midei, Carletti Orsini, Lispi, Ferrari (61’ Anastasi), Aquila, Bisbocci, Gianfelici, Ulissi (57’ Rocci). All. Cervelli.
MARCATORI: 47’ Ceesay (CL), 69’ Aquila (FC).
Arbitro: Luca Maurizi
Spettatori: circa 150
Ci sono storie che non devono più restare nell’ombra. Sono quelle dei 500 soldati maceratesi deportati nei lager nazisti dopo l’8 settembre 1943, di cui almeno 1 su 4 non tornarono mai più a casa. Erano ragazzi di appena vent’anni, chiamati a scegliere tra aderire alla Repubblica Sociale o affrontare la prigionia. Scelsero la seconda strada, pagando con la fame, il freddo e la disumanizzazione. Oggi li chiamiamo Internati Militari Italiani (IMI): 650.000 soldati d'Italia capaci di trasformare il loro “NO” nel primo vero atto di resistenza morale e fisica che contribuì alla Liberazione del nostro Paese.
Per la prima volta, l’Italia dedica loro il 20 settembre la “Giornata degli internati italiani nei campi di concentramento tedeschi durante la seconda Guerra mondiale”, istituita con legge n. 6/2025 e celebrata quest’anno al Quirinale con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L'Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, che da anni porta avanti un percorso di memoria e testimonianza, ritiene che anche Macerata abbia il dovere di ricordare i suoi figli.
Negli ultimi mesi, l’associazione che nel 1946 mutò il nome proprio per accogliere i reduci della prigionia, ha condotto una ricerca storica basata su fonti diverse (archivi ufficiali, studi indipendenti, elenchi dei caduti nei cimiteri militari d’onore all'estero), che ha permesso di delineare un primo quadro della vicenda degli IMI maceratesi. Questo lavoro, in parte già disponibile sul sito www.ancrmacerata.it sarà presto consultabile da tutti anche presso il Sacrario Militare della Provincia di Macerata.
«Non parliamo solo di numeri, ma di storie che hanno inciso nel tessuto delle nostre comunità – afferma Mauro Radici, presidente della sezione ANCR di Macerata – Conosciamo le vicende attraverso toccanti testimonianze dirette o diari spesso postumi, curati dai familiari, come Gianbattista Boldrini socio ANCR di Matelica, Secondo Berdini di Macerata, Pierino Mucci di Urbisaglia (padre del segretario della Federazione provinciale ANCR di Macerata), Costantino Quattrini di Montecosaro, Giovanni Detto di Potenza Picena, Calizio Ulderigi di Recanati, giusto per citarne alcuni. Quei giovani erano i nostri padri, i nostri nonni, i nostri vicini di casa. Oggi chiedono a noi di non dimenticare, ma soprattutto ai giovani e alle istituzioni di farne tesoro per costruire un futuro fondato sulla dignità e sulla pace».
Negli anni, ANCR Macerata ha sostenuto commemorazioni e conferenze, presentazioni di diari e libri, cerimonie come la consegna delle Medaglie d’Onore da parte della Prefettura ai familiari dei reduci. Iniziative concrete che hanno dato un volto e una voce a chi troppo a lungo è rimasto in silenzio.
Il messaggio che giunge da questa nuova ricorrenza è chiaro: la memoria non è un esercizio del passato, ma una responsabilità del presente. Le istituzioni locali, le scuole, le associazioni e le famiglie sono chiamate a collaborare per trasmettere alle nuove generazioni il significato profondo di quella scelta: resistere senza armi, per non diventare complici del male.
«La libertà di cui oggi godiamo – ha ricordato il Presidente Mattarella – ha un debito verso il coraggio di quegli uomini». In linea con lo spirito espresso dal Presidente Nazionale Prof. Antonio Landi, l’ANCR Macerata rinnova dunque il proprio impegno: continuare a raccontare, a ricercare, a coinvolgere. Perché anche il sacrificio degli Internati Militari Italiani diventi un patrimonio vivo, condiviso e attuale, capace di ispirare le scelte di oggi e di domani.
È partita appena ieri, ma ha già registrato un successo straordinario l’iniziativa “Benessere in Centro”, promossa dall’Azienda Sanitaria Territoriale di Macerata con il patrocinio di UNICAM, Ordine di Malta, ERUIA e ADMO.
Grazie a questo progetto di screening e prevenzione gratuita, i cittadini hanno potuto sottoporsi a controlli su diversi parametri: misurazione della pressione, prelievi per esami ematochimici, ecodoppler, e ricevere informazioni sulla donazione del midollo osseo.
La risposta della popolazione è stata eccezionale: già alle 13 del secondo giorno, erano stati effettuati 600 esami.
L’AST di Macerata ha espresso un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno collaborato alla riuscita dell’iniziativa e ai cittadini per la loro partecipazione attiva.
Nella foto, il Rettore di UNICM si sottopone ai controlli alla presenza del Dr. Roberto Catalini, Direttore dell’Unità Operativa di Medicina Interna dell’Ospedale di Macerata e promotore dell’iniziativa.
“Zaino sospeso” è arrivato nelle scuole, grazie alla iniziativa promossa dal Lions Club Macerata Host insieme al Multidistretto 108 Italy con la finalità di mitigare il caro scuola che ogni anno mette a dura prova tante famiglie.
Con la collaborazione di cartolerie, librerie e cartolibrerie, da novembre scorso e fino all’inizio di settembre tanti cittadini hanno potuto contribuire con un piccolo ma fondamentale gesto di generosità: quaderni, penne, matite, astucci e zaini sono stati acquistati e lasciati in dono presso punti vendita ed esercizi aderenti, sparsi sul territorio.
“Siamo grati e orgogliosi della risposta ricevuta dalla comunità maceratese”, ha dichiarato la presidente Rommozzi, “la solidarietà dimostrata dalla cittadinanza è un segnale significativo di coesione e speranza, che ci sostiene nel proseguire la nostra azione di servizio volontario con impegno e costanza”.
Dal canto suo, il coordinatore del service Massimiliano Serra, che aveva coinvolto gli esercenti nel progetto, ha voluto sottolineare il molteplice valore dell’obiettivo raggiunto attraverso il service “Zaino Sospeso”: “Donare quaderni, colori, astucci, zaini e materiale scolastico contribuisce a far nascere un sorriso e una piccola emozione in bambini e bambine, che sono i destinatari prediletti del progetto, ma la nostra iniziativa è dedicata anche ai genitori che si trovano ad affrontare i costi sempre più impattanti del caro scuola. Un progetto carico di significato per il quale desidero ringraziare quanti hanno partecipato donando materiale, compresi i punti vendita che hanno accolto la nostra iniziativa e i titolari che, a loro volta, hanno dato il proprio contributo: Buffetti Macerata, Libreria Del Monte, Bibidi Bobidi Book, Giunti al Punto e Eurocarta srl. L’iniziativa si rinnova anche per l’anno scolastico appena iniziato: invito tutti a cercare i contenitori Lions nei negozi di cartolerie e a riempirli con materiale sia acquistato all’interno del negozio stesso ma anche usato, che spesso giace all’interno degli armadi delle nostre case”.
Un incidente stradale si è verificato oggi nel tardo pomeriggio a Piediripa di Macerata, intorno alle 17, in via Bramante, all’altezza della rotonda di fronte a Torquati. Una moto è entrata in collisione con un’auto in fase di svolta.
A riportare le conseguenze più gravi è stato il centauro, che è caduto a terra a seguito dell’impatto. Dopo i primi accertamenti sul posto da parte della Polizia Locale, intervenuta per ricostruire la dinamica dell’incidente, la persona ferita è stata trasportata all’ospedale di Macerata per le cure necessarie.
Le cause dell’incidente sono ancora in fase di verifica.
Prestigioso riconoscimento per il dottor Massimo Sartelli, chirurgo dell’Ast Macerata, che ha ottenuto un posizionamento di assoluto rilievo nella graduatoria internazionale stilata ogni anno dalla Stanford University in collaborazione con Elsevier.
La classifica, conosciuta come World’s Top 2% Scientists, raccoglie gli scienziati con il maggiore impatto a livello mondiale in termini di produzione scientifica e citazioni.
Nel 2024 il dottor Sartelli si è classificato terzo tra i chirurghi italiani e trentaduesimo al mondo, un risultato che conferma la qualità del suo lavoro e la rilevanza della sua attività di ricerca.
Grande la soddisfazione personale del medico e dell’Azienda, che sottolinea come questo traguardo rappresenti motivo di orgoglio per l’intera comunità scientifica e sanitaria.
La Direzione Aziendale ha rivolto al dottor Sartelli i più sinceri complimenti per l’importante risultato raggiunto, "frutto di anni di impegno e dedizione alla ricerca e alla professione medica".
Macerata – Mattinata movimentata ieri presso la Motorizzazione Civile di Macerata, dove erano in corso gli esami teorici per il conseguimento della patente di guida. Due giovani, di 27 e 24 anni, di nazionalità egiziana e residenti nelle province di Venezia e Ascoli Piceno, sono stati notati da un’esaminatrice comportarsi in modo sospetto.
I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Macerata, immediatamente intervenuti, hanno accertato che i due erano in possesso di strumenti idonei alla trasmissione e ricezione di dati, funzionali a ricevere suggerimenti dall’esterno per rispondere correttamente alle domande dell’esame.
Dopo l’identificazione, i due giovani sono stati condotti in caserma per approfondimenti. Tuttavia, il 27enne, informato del sequestro del suo telefono cellulare utilizzato come “trucco”, ha reagito in preda a un forte stato di agitazione, inveendo contro i militari e creando una situazione di potenziale pericolo. I Carabinieri, dopo diversi tentativi, sono riusciti a riportarlo alla calma.
Per entrambi è scattata la denuncia in stato di libertà all’autorità giudiziaria per il reato di “Repressione della falsa attribuzione di lavori altrui”, con il sequestro penale della strumentazione utilizzata durante la prova d’esame. Inoltre, per il 27enne è stata contestata anche la denuncia per resistenza a Pubblico Ufficiale.
Egregio signor Sindaco, stimatissimo pare un’enfasi eccessiva, capisco di starle in uggia e, del resto, chi fa il mio mestiere per definizione deve stare antipatico a chi comanda, ma che lei arrivasse a rubarmi il mestiere mai me lo sarei creduto.
Le dico subito che in Consiglio comunale lunedì scorso il gioco delle tre carte o delle due lettere non le è venuto benissimo, si può fare meglio: magari se frequenta le piazzole dell’autostrada dove di solito gli imbonitori esercitano l’antica arte del “carta vince carta perde” piglia un po’ di dimestichezza. Oh, sia detto a suo onore, sempre meglio del suo apprendista: l’assessore cazzuola che a domande precise ha contrapposto spocchiose reticenze omissive.
Cose dell’altro mondo e infatti c’è stato un inatteso sbarco di alieni venuti a stupirsi di come si vive a “lie-town” (per la traduzione consulti l’Oxford Dictionary of English e anche se non vende più i computer Apple le basta Google: credo peraltro sia la fonte principale di una sua assessora che nella “scemeggiata” consiliare la guardava con occhi compassionevoli).
Pare li abbiano chiamati per la festa dei commercianti, considerando la sua piece in Consiglio comunale sembra più la farsa dei commedianti (con tutto il rispetto per chi fatica in negozio ogni santo giorno e forse meriterebbe che le sue istanze fossero rappresentate con un po’ più di serietà).
Per la verità ultimamente l’Associazione Culturale dei Commercianti del Centro Storico – un’intitolazione che pare un romanzo a puntate – si è data agli spettacoli pare finanziati da un munifico costruttore che, legato da parentela familiare, sponsorizza la campagna elettorale di un candidato vannnacio-leghista.
Chissà se tutti i commercianti sono d’accordo con questa liaison. Comunque valorizzare il centro storico con simili iniziative è davvero una cosa da marziani.
Lei Sindaco-croupier ce l’ha spiegato: “Che io li sordi li do a tutti”. Vannaccia miseria viene da dire: perché non c’abbiamo pensato prima? Mettiamoci in fila: Macerata è davvero il paese di Bengodi e Calandirino è tra noi!
Dicono che lei Sindaco sia molto seccato delle mie giullarate. Le ricordo un passo del De Principibus di Niccolò Machiavelli: “Uno errore dal quale e principi con difficultà si defendano, se non sono prudentissimi, sono gli adulatori de’ quali le corti sono piene; perché gli uomini si compiacciono tanto nelle cose loro proprie e in modo vi si ingannano, che con difficultà si defendano da questa peste. Perché non ci è altro modo a guardarsi dalle adulazioni, se non che gli uomini intendino che non ti offendino a dirti el vero”.
Vede sindaco lei è vittima quanto meno di adulazione. Ma forse anche di una certa frequentazione. Lei – dica la verità – però un po’ a fare il piacione ci si acconcia.
È come i vestiti, pardon le camicie nuove dell’imperatore. Lei se la prende col Giullare che dice: “Il Re è nudo”, ma si dovrebbe guardare da chi le fa fare brutte figure in pubblico. Quella che ha fatto lunedì è pessima. Ha cercato di metterci una toppa, ma siccome è nudo non sa dove appiccicarla e le è rimasto il buco.
Ci ha fatto sapere che la sua famosa lettera del 2 luglio in cui pietiva dal presidente della Regione Francesco Acquaroli 20 mila euro per la festa dei commercianti del centro storico comandata dal suo camiciaio di fiducia è conseguente a un atto della Regione medesima.
La festa, scrive lei, si fa il 4 e 5 ottobre con ricchi premi e cotillons.
Incalzato da Andrea Perticarari - acuto consigliere del Pd - ha perso la brocca. Devo dire che Perticarari pareva Cicerone con Catilina, gli è mancato solo il “quosque tandem, Catilina, abutere patientia nostra?” (fino a quando Catilina abuserai della nostra pazienza?), ma l’ha messa alle strette.
M’è parsa anche sconfortante la difesa della par condicio elettorale fatta dal segretario generale, che credo sia come lo yogurt: a scadenza breve, per giustificare la censura che lei ha imposto ai lavori del Consiglio.
Una rappresentazione, se lo lasci dire da chi come giullare sta sempre in scena, miserevole; la farsa si poteva intitolare “il volto pavido del potere”! E guardi lei ha impedito la diretta sul web, ma c’erano abbastanza persone che hanno dato vita a un robusto e fragoroso passa parola.
Ci ha spiegato che ha scritto la lettera perché in Regione era già stato presentato un progetto a nome dell’Associazione culturale - e si sottolinea culturale – commercianti del centro storico.
Come rafforzativo aggiunge che la manifestazione la fa anche il Comune con la Pro loco.
Le chiede Perticarari: ci fa vedere dov’è protocollato il progetto, quale delibera di giunta parla di questa manifestazione?
E lei sventola il calendario degli avvenimenti previsti dal Comune da cui si evince che esiste una data per una non meglio precisata manifestazione dei commercianti: il 20 e 21 settembre.
A Perticarari che glielo fa notare lei risponde: “Eh, mi sarò sbagliato!”.
Guardi Sindaco io ci ho provato in tutti i modi a scambiare le date battendo sul computer i diversi numeri: non c’è modo di confondersi.
Le viene chiesto dal consigliere del Pd perché il Comune dice di partecipare a questa festa senza una deliberazione.
E lei risponde: “Ma lo voi capì che quelli so soldi della Regione? Il Comune non ci mette una lira, se la Regione mi dà 20 mila euro che fo: non li piglio? E’ da quando so Sindaco che vo pigliando i soldi”.
Che siano del Comune o della Regione i soldi arrivano sempre dalle tasse di tutti noi.
Diceva Margaret Thatcher: “Non esistono i soldi pubblici, esistono solo i soldi che i contribuenti danno al settore pubblico. Non andrebbe mai dimenticato che le risorse drenate dalle disponibilità individuali per essere utilizzate dalla Pubblica Amministrazione richiedono di essere spese per offrire servizi utili ai cittadini”.
La Thatcher per i liberali e anche per quelli della sua parte politica (a proposito con chi sta lei? Con Salvini? Con la Meloni? Con Vannacci? Di certo non sta con chi l’ha eletto: la lista civica) è una sorta di libro della legge, ma forse lei non sa chi era Margaret Thatcher.
Nella sua farsa in Consiglio comunale ha brandito la lettera sua alla Regione, il calendario degli eventi e la lettera di risposta della Regione.
Che la smentisce clamorosamente. Non c’era alcun progetto presentato e la Regione non destina a quel progetto fantasma quei soldi che lei ha preteso, ma li dà al Comune per iniziative a sostegno del commercio.
Le chiede Perticarari: “Ma il protocollo di queste missive dov’è?”
Lei a quel punto si è descamiciato, ha cominciato ad alterarsi e ha gridato: “E che ne sapìo? La Regione mi dà sti soldi, ma i soldi so di quello che l’ha chiesti col progetto, e magari non je bastano neanche. Glieli dà Acquaroli”.
Si rende conto? Sotto campagna elettorale lei fa figurare il presidente della Regione come uno che fa voto di scambio.
Lo fa diventare Scialacquaroli, non credo ne sia felice, perché butta soldi dei contribuenti in una iniziativa di cui nulla si sa.
E non ne sa nulla neppure lei perché alla fine proprio a seguito della risposta della Regione le è toccato di fare – alla chetichella – mercoledì per una festa che comincia oggi una delibera da 15 mila euro gestiti da una società di Ascoli chiamata in corsa a cercare di evitare la brutta figura.
E che per questo s’è dovuta affidare agli alieni. Lei pensa davvero che dei pupazzi da quinta elementare possano dare lustro a un centro storico disegnato da Vanvitelli, Contini, Tibaldi, Torelli, Aleandri e in epoca fascista da Bazzani?
Ma lei lo sa che Macerata è un trattato di architettura vivente?
Sindaco, da giullare a giullare, mi ascolti. Noi dobbiamo sì enfatizzare, talvolta anche prendere in giro, ma ci deve essere un fondo di verità sempre nelle storie che raccontiamo.
Un giullare non s’adira – come è successo a lei beccato con le mani nella marmellata – e se deve smascherare qualcuno lo fa.
Lei invece ha cercato di occultarsi e di occultare la verità.
Abbiamo capito che: non è vero che c’era un progetto già presentato in Regione prima della sua lettera; che lei ha scritto quella lettera per fare un piacere a qualcuno (sotto dettatura? La verità ora ce la può dire Sindaco); che far diventare il presidente della Regione Francesco Scialacquaroli non è politicamente profittevole; che il suo amico non aveva la minima idea di cosa fare, ma voleva mettere le mani sui ventimila euro; che lei ha dovuto tentare di mettere una toppa al pasticciaccio brutto dell’Associazione culturale commercianti del centro storico con una delibera che smentisce tutta la sua ricostruzione.
È davvero roba da marziani.
Ah, mi raccomando; si goda la festa anche se stavolta causa gli sberleffi di un giullare non le è venuta con la camicia!
Settimana intensa per la Maceratese, chiamata a confermare la propria crescita e a cercare i primi punti in classifica. La squadra biancorossa tornerà in campo domani all’Helvia Recina contro il Fossombrone, per poi affrontare mercoledì il turno infrasettimanale a Sora e chiudere il trittico di partite in casa il 28 settembre contro la Sammaurese. L’attenzione principale, però, è rivolta al match contro i pesaresi, con l’obiettivo di cancellare lo zero in classifica maturato nelle prime giornate.
Mister Possanzini ha fatto il punto sulla situazione della squadra alla vigilia della sfida con il Fossombrone: “La squadra arriva un po’ delusa e arrabbiata per il risultato che abbiamo ottenuto a Ostia, ma vogliosa di continuare a fare il tipo di partita che ha fatto in queste prime gare. Ci arriviamo male dal punto di vista della classifica, ma comunque in linea con il percorso di crescita che avevamo in mente”.
Il tecnico ha poi sottolineato le difficoltà legate al salto di categoria: “Sono convinto che una neopromossa, con il livello che c’è in Serie D, quando non fa una prestazione perfetta, molto probabilmente perde, perché gli avversari sono forti e ti mettono in difficoltà. La squadra sta lavorando molto e i risultati arriveranno con l’ambizione e la voglia di migliorarsi ogni giorno, oltre che con la fiducia in tutte le persone che fanno parte di questo percorso. Dobbiamo essere un blocco unico perché in questo momento la squadra sta sempre mostrando una sua identità. È normale che nella costruzione di questa identità ci siano risultati positivi o negativi. Solo così si creano condizioni stabili per ottenere risultati con continuità. I filotti positivi o negativi non devono portare a giudizi definitivi: dobbiamo pensare a noi”.
Prosegue spedito il recupero di Nasic dopo il lungo infortunio al ginocchio: il centrocampista si allena con il gruppo e ha buone possibilità di sedere in panchina già domenica. Sicura invece la presenza di Mattia Gagliardi, arrivato dall’Ascoli due settimane fa e indisponibile fino ad ora per il vincolo delle presenze in gare ufficiali con i bianconeri. “Nasic è clinicamente guarito da più di un mese. Progressivamente è rientrato in gruppo. Lui e Gagliardi sono due ragazzi che hanno tanta energia, quindi sicuramente daranno un contributo positivo alla causa”.
Nonostante la seconda sconfitta consecutiva, i 100 tifosi biancorossi presenti a Ostia hanno applaudito la squadra, riconoscendo l’impegno e lo spirito mostrati in campo. “Da quando abbiamo intrapreso questo nuovo percorso ci eravamo chiesti di costruire un’identità chiara, capace di generare entusiasmo e rendere i tifosi orgogliosi. In questo momento loro stanno dando molto più di quello che stanno ottenendo, ma per noi è fondamentale dare la sensazione che diamo sempre tutto, e su questo l’atteggiamento della squadra è sempre positivo. Ringraziamo i tifosi per il sostegno: è proprio nelle difficoltà che conta l’unione. È un momento difficile per quanto riguarda i risultati, ma non lo è per il lavoro della squadra. Dobbiamo concentrarci su quello e correggere gli errori; se andiamo tutti nella stessa direzione, i risultati arriveranno”.
Appuntamento dunque a domenica alle ore 15:00 allo stadio Helvia Recina Pino Brizi, dove è previsto un altro spettacolo sugli spalti dopo i 2500 spettatori presenti nel match di esordio con la Vigor Senigallia. Con l'obiettivo però di festeggiare un risultato diverso rispetto a due settimane fa.
(Foto Francesco Tartari - S.S. Maceratese)
Il prefetto di Macerata, Giovanni Signer, ha incontrato nella sala riunioni dell’Ufficio territoriale del Governo una delegazione della Sezione ANPS (Associazione Nazionale della Polizia di Stato) di Macerata.
L’incontro è stato l’occasione per la sezione locale di dare il benvenuto al rappresentante del Governo e illustrare le attività svolte, quelle attualmente in corso e i progetti in programma.
La delegazione era guidata dal presidente Giorgio Iacobone e composta dai soci Giuseppe Palazzesi, Maurizio Menchi, Gerardo Rizzo, Enzo Andrenelli, Mauro Sanità, Bartoloni Veros, oltre al responsabile dell’Organizzazione di Volontariato Fabio Tarquini, con Giandomenico Del Dotto e Stefano Cavaliere.
Durante il confronto, il prefetto ha ascoltato con interesse le iniziative promosse dall’Associazione, che spaziano dai convegni su temi di attualità, come la sicurezza pubblica e l’integrazione con le comunità straniere, agli incontri di sensibilizzazione con i cittadini per prevenire truffe sempre più sofisticate. Tra le attività consolidate figurano anche forme di supporto alla Questura, in quanto associazione di categoria.
Particolare attenzione è stata posta sulle iniziative di volontariato a favore della comunità, come l’assistenza all’attraversamento pedonale davanti alle scuole elementari e medie, per garantire maggiore sicurezza agli studenti. In programma anche una nuova campagna di prevenzione attraverso laboratori dedicati alla diffusione della cultura della legalità, con l’obiettivo di rafforzare il senso civico e contrastare l’indifferenza di fronte ai problemi quotidiani.
Al termine dell’incontro, il prefetto Signer ha espresso il proprio apprezzamento per l’impegno dimostrato dall’Anps, assicurando vicinanza e disponibilità a collaborare. A margine della giornata, ha inoltre consegnato la tessera dell’Associazione al nuovo socio Giandomenico Del Dotto.
Ultimi scampoli di campagna elettorale prima del voto. Matteo Ricci, europarlamentare del Partito Democratico e candidato alla presidenza della Regione Marche, è atteso a Macerata sabato 20 settembre per il comizio intitolato “Amore per le Marche”, che si terrà alle ore 20 in Piazza Vittorio Veneto. Con lui sarà presente anche Elly Schlein, segretaria nazionale del PD, a sostegno della candidatura unitaria di Ricci e per presentare il programma del cambiamento.
“I giovani marchigiani devono poter restare e ritornare, afferma Ricci. Abbiamo bisogno di loro, abbiamo bisogno del futuro marchigiano. Non possiamo far finta di niente quando i dati ci dicono che, solo nell’ultimo anno, 2.609 giovani laureati si sono trasferiti altrove".
Tra le proposte avanzate dal candidato PD, due misure concrete per incentivare il ritorno e la permanenza dei giovani: un’esenzione per cinque anni dall’IRAP e dall’IRPEF per i laureati under 40 che rientrano nelle Marche, e un assegno da 15.000 euro finanziato dal Fondo Sociale Europeo, destinato a master, specializzazioni o avvio di attività imprenditoriali sul territorio.
L’iniziativa del comizio a Macerata rappresenta un momento chiave della campagna elettorale per presentare agli elettori le priorità del programma e le strategie per valorizzare le risorse giovanili della regione.
MACERATA - Non potranno più mettere piede nei locali pubblici e nei luoghi di intrattenimento della città i cinque giovani coinvolti nella violenta rissa avvenuta la notte dell’11 luglio in via Gramsci (leggi qui), a pochi passi da un esercizio pubblico. Il questore di Macerata ha infatti emesso nei loro confronti la misura di prevenzione del Dacur (divieto di accesso ai pubblici esercizi), su proposta dei carabinieri del nucleo operativo e tadiomobile della locale Compagnia.
Si tratta di un dominicano, un cubano, un kosovaro e due albanesi, tutti deferiti alla Procura della Repubblica di Macerata lo scorso 26 agosto con l’accusa di rissa aggravata. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la lite sarebbe degenerata a causa di reciproche provocazioni e gesti di scherno, alimentati dal consumo eccessivo di alcol.
In pochi minuti i due gruppi contrapposti sono passati alle mani, colpendosi con calci e pugni. Provvidenziale l’intervento di due pattuglie del Radiomobile, che hanno evitato il coinvolgimento dei numerosi ragazzi presenti nella zona, scongiurando conseguenze peggiori.
Le indagini, condotte attraverso le testimonianze raccolte e l’analisi delle telecamere di sorveglianza, hanno permesso di chiarire l’intera dinamica dell’episodio e di individuare tutti i responsabili.
Con l’adozione del Dacur – provvedimento che vieta l’accesso ai locali della città per un periodo determinato – le autorità intendono dare un segnale forte contro episodi di degrado e violenza, a tutela della sicurezza dei cittadini.
Tragedia oggi pomeriggio a Macerata, in Borgo San Giuliano, dove un uomo di 63 anni è stato trovato senza vita nella sua abitazione. L’allarme è scattato intorno alle 18, quando lo stesso maceratese aveva contattato il numero di emergenza lamentando un malore.
Gli operatori del 118, non riuscendo più a ricevere risposta dall’uomo e preoccupati per la sua condizione, hanno allertato i vigili del fuoco. Giunti sul posto, i pompieri hanno forzato l’ingresso dell’abitazione situata all’inizio della strada. Una volta entrati, i soccorritori hanno trovato il 63enne in cucina, riverso sul tavolo. Per lui non c’era ormai più nulla da fare: il medico non ha potuto che constatarne il decesso.
L’uomo, che viveva da solo, sarebbe morto per cause naturali. Sul luogo della tragedia sono intervenuti anche gli agenti della polizia per gli accertamenti di rito.
Grave incidente nel tardo pomeriggio di oggi in via dell’Acquedotto, a Villa Potenza, nel territorio comunale di Macerata. Intorno alle 18:00, per cause ancora in corso di accertamento, una moto e un’auto si sono scontrate violentemente.
Ad avere la peggio è stato il motociclista, un uomo di 35 anni, che dopo l’impatto è rimasto ferito in maniera seria. Sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del 118, che hanno richiesto l’intervento dell’eliambulanza: il centauro è stato quindi trasferito d’urgenza all’ospedale regionale di Torrette di Ancona.
La dinamica dell’incidente è ora al vaglio degli agenti della polizia locale di Macerata, che hanno effettuato i rilievi e stanno lavorando per ricostruire l’esatta sequenza dei fatti.
A trentaquattro anni dalla sua prima pubblicazione (il titolo allora era Cento trame di classici dell’economia), ritorna finalmente in libreria per i tipi di Liberilibri "I grandi classici dell’economia di Sergio Ricossa", in una nuova edizione ampliata curata da Carlo Stagnaro.
Sergio Ricossa è stato uno dei massimi esponenti del liberalismo italiano: professore di Politica economica e finanziaria presso l’Università di Torino, vicepresidente della Mont Pelerin Society e Accademico dei Lincei. Con la sua attività accademica e con quella di pubblicista – come editorialista de «La Stampa» e «il Giornale» – ha tenuto alti i concetti che costituiscono la pietra angolare di una società libera, ovvero “proprietà”, “mercato”, “individualismo”, e persino “borghese”, in anni in cui questi termini erano da mettere all’indice e dimenticare nella pattumiera della storia.
Ma oltre al “liberista selvaggio”, come è stato definito, c’è anche un Ricossa meno ovvio – scrive Stagnaro nella Prefazione –, «il pedagogo che si impegna a spiegare l’economia a un Paese che ne è digiuno». Nasce così questo libro che costituisce una sorta di introduzione alla materia, nella convinzione profonda che anche le persone comuni debbano avere accesso ai principi base dell’economia: i testi capitali della disciplina, a partire dalle radici che affondano nella Grecia classica, vengono qui analizzati, riassunti, criticati, offerti al popolo degli studiosi, degli studenti e dei semplici curiosi in cento brevi recensioni, uno straordinario affresco delle dottrine e delle idee che nel corso dei secoli si sono scontrate dando forma al mondo in cui viviamo.
Carlo Stagnaro, direttore ricerche e studi dell’Istituto Bruno Leoni ed editorialista economico per «Il Foglio», ha arricchito il testo aggiungendo alle cento “trame” che componevano il testo originale trentatré nuove “trame”, integrando e aggiornando il lavoro di Ricossa con economisti che hanno attraversato il Novecento e questi primi decenni degli anni Duemila.