Macerata, maxi rissa in via Gramsci: in 5 non potranno più mettere piede nei locali pubblici
MACERATA - Non potranno più mettere piede nei locali pubblici e nei luoghi di intrattenimento della città i cinque giovani coinvolti nella violenta rissa avvenuta la notte dell’11 luglio in via Gramsci (leggi qui), a pochi passi da un esercizio pubblico. Il questore di Macerata ha infatti emesso nei loro confronti la misura di prevenzione del Dacur (divieto di accesso ai pubblici esercizi), su proposta dei carabinieri del nucleo operativo e tadiomobile della locale Compagnia.
Si tratta di un dominicano, un cubano, un kosovaro e due albanesi, tutti deferiti alla Procura della Repubblica di Macerata lo scorso 26 agosto con l’accusa di rissa aggravata. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la lite sarebbe degenerata a causa di reciproche provocazioni e gesti di scherno, alimentati dal consumo eccessivo di alcol.
In pochi minuti i due gruppi contrapposti sono passati alle mani, colpendosi con calci e pugni. Provvidenziale l’intervento di due pattuglie del Radiomobile, che hanno evitato il coinvolgimento dei numerosi ragazzi presenti nella zona, scongiurando conseguenze peggiori.
Le indagini, condotte attraverso le testimonianze raccolte e l’analisi delle telecamere di sorveglianza, hanno permesso di chiarire l’intera dinamica dell’episodio e di individuare tutti i responsabili.
Con l’adozione del Dacur – provvedimento che vieta l’accesso ai locali della città per un periodo determinato – le autorità intendono dare un segnale forte contro episodi di degrado e violenza, a tutela della sicurezza dei cittadini.
Commenti