Macerata

Overtime Festival non dimentica Nazareno Rocchetti e lo celebra con una mostra (VIDEO)

Overtime Festival non dimentica Nazareno Rocchetti e lo celebra con una mostra (VIDEO)

Un’inaugurazione intensa di emozioni e ricordi quella che si è tenuta mercoledì 8 ottobre presso la Galleria GABA.MC, in Piazza Vittorio Veneto, per la mostra fotografica “…quando il cuore va oltre”, un omaggio sincero e sentito all’artista Nazzareno Rocchetti. L’esposizione fa parte del cartellone ufficiale della quindicesima edizione di Overtime Festival – il festival nazionale del racconto, dell’etica e del giornalismo sportivo – manifestazione che Nazzareno ha sempre profondamente sostenuto e alla quale ha partecipato con entusiasmo negli anni. L'inaugurazione la partecipazione di amici, artisti e personalità che hanno condiviso con Rocchetti momenti di vita e arte, celebrando non solo il suo talento, ma soprattutto la sua umanità profonda. A curare la mostra è stato Paolo Cudini, fotografo e grande amico di Rocchetti, che ha aperto l’evento con parole cariche di affetto: "Parlo al presente. Nazareno è qui con noi oggi". Continua: "Più che un ricordo è una festa per Nazareno. Per me questa qui è una festa. Ho invitato molti suoi amici, e la gran parte delle persone presenti sono qui per ricordare un amico che fisicamente non è con noi, ma che ho voluto portare in mostra”. Il titolo della mostra – “…quando il cuore va oltre” – non è casuale, ma fortemente simbolico. Cudini ha spiegato come il termine “oltre” fosse caro a Rocchetti: “Oltre il cuore perché ‘oltre’ lo usava spesso. Per Nazareno significava che la nostra amicizia andava oltre, cioè qualcosa che non si può invalidare. Oltre è scavalcare, è trovare un mondo nuovo. Era una parola semplice, ma per noi aveva un significato molto particolare”. Nell'inaugurare la mostra, il direttore di Overtime Michele Spagnuolo ha omaggiato Rocchetti: "Ci è sempre stato vicino, fin dalla prima edizione. e mi è sempre stato vicino a livello personale. sono contento e commosso di dare il via a questa edizione con una mostra in suo onore". Tra i presenti, anche Natasha Stefanenko e il marito Luca Sabbioni, legati a Rocchetti da un’amicizia profonda. Le loro parole hanno restituito il ritratto di un uomo autentico, vivo nel ricordo ma anche nella presenza che le sue opere continuano a trasmettere. “Mi fa anche brutto parlare di ricordo – ha detto commossa Natasha – perché per me Nazareno è vivo, è attorno a noi, è ovunque. È un grande amico, un grande artista, un poeta che parlava con l’anima attraverso le sue opere”. Luca Sabbioni ha aggiunto: “Lui raccontava tantissimo attraverso le sue opere. Ha dato l’anima, era un’anima antica. Abbiamo condiviso tanti pensieri e dialoghi. Le sue opere esprimevano più delle parole. Ci manca, ci mancano le sue telefonate, le risate, lo scambio delle idee. Ho sempre ammirato la sua tecnica del fuoco”. E proprio con la commozione nel cuore, Natasha ha voluto concludere il suo intervento con un messaggio forte e fiero: “Donava le sue energie e la sua arte. Noi marchigiani dobbiamo essere veramente orgogliosi di aver avuto quest’artista al nostro fianco”. Una raccolta di foto quindi, che raccontano l'essenza di questo artista e amico di molti.

09/10/2025 12:30
Pablo Trincia: "Una storia ben raccontata può restituire dignità", il miglior podcaster d'Italia apre Overtime 2025 (FOTO e VIDEO)

Pablo Trincia: "Una storia ben raccontata può restituire dignità", il miglior podcaster d'Italia apre Overtime 2025 (FOTO e VIDEO)

Tra gli ospiti più attesi della quindicesima edizione di Overtime Festival, Pablo Trincia non ha deluso le aspettative. Il miglior podcaster d’Italia ha inaugurato ufficialmente il festival del giornalismo, del racconto e dell’etica sportiva, portando sul palco del Teatro Lauro Rossi di Macerata le sue storie, la sua visione e il suo modo di intendere la narrazione. L’incontro, organizzato in collaborazione con l’Università di Camerino, ha richiamato un pubblico numeroso, in gran parte composto da giovani, che si è riversato in fila fuori dal teatro con largo anticipo. In platea, oltre al rettore Graziano Leoni, tanti studenti con la maglia rossa “We are Unicam”, a sottolineare la sinergia tra il mondo accademico e Overtime Festival. A condurre l’intervista è stata Chiara Icardi, giornalista di Sportmediaset, che ha guidato il dialogo attorno a tre parole chiave: passione, istinto e immaginazione. «La passione devi metterla in tutto quello che fai» – ha esordito Trincia – «Il più grande successo non è fare soldi, ma poter occupare il proprio tempo facendo ciò che ami». Nel ripercorrere le tappe della sua carriera, ha raccontato le difficoltà e le delusioni incontrate lungo la strada: «Mi hanno sottopagato, illuso, rubato idee, ho visto passare avanti persone meno meritevoli. Ma la passione per la narrazione mi ha tenuto in piedi. Senza di essa, non sarei mai arrivato da nessuna parte».  «L’istinto può essere nostro amico», ha continuato. «Mi faccio guidare tanto. Se impariamo a usarlo, impariamo a volerci bene e a fidarci di noi stessi».Per Trincia, la paura di rischiare è uno dei principali limiti dei giovani: «Molti non si buttano per paura di perdere tempo o soldi. Ma è solo vincendo quella paura che, alla lunga, arrivano le soddisfazioni più grandi». Infine, l’immaginazione. «Sono guidato da una frase: Imagination is more important than knowledge. Chi riesce a immaginare, riesce sempre a fare un passo avanti. Bisogna saper guardare al futuro e intercettare nuove sfide». Uno degli esempi più rappresentativi del suo modo di raccontare è “Il cono d’ombra”, tra i podcast più ascoltati in Italia, dedicato alla tragica vicenda del calciatore del Cosenza Denis Bergamini. «Abbiamo scelto questa storia perché c’era tantissimo materiale – ha spiegato Trincia –. Ho ascoltato ore di udienze finché non ho trovato il momento in cui l’imputato, sussurrando, si rende conto di essere nei guai. Devi avere voglia di scavare, di raccontare la storia dentro la storia. Mi ha colpito il mistero: lascia un cinema durante il ritiro pre-partita e tre ore dopo viene ritrovato morto in una piazzola di sosta nel nulla cosmico. Quattro testimoni, quattro versioni inconciliabili. Da lì è nato tutto». Parlando del suo metodo e del senso più profondo del raccontare, Trincia ha spiegato come ogni storia per lui nasca da una ricerca di sguardo, da una prospettiva inedita capace di restituire complessità e verità. «Cerco sempre un’inquadratura originale, una prospettiva diversa», ha raccontato Trincia. «Ho narrato molte storie di ingiustizia, aspettando una reazione della società. Quando una storia è raccontata bene, ha il potere di restituire dignità, riscatto, una forma di giustizia sociale». Non è mancata una riflessione sul ruolo dei social network: «Hanno rivoluzionato il nostro modo di relazionarci. Allo stesso tempo però, senza Instagram non conosceremmo davvero la situazione di Gaza. I media tradizionali spesso filtrano, i social invece passano direttamente dalle persone, dalle vittime al pubblico. È per questo che oggi serve un modo più etico e consapevole di fare informazione». L’incontro si è concluso con le domande degli studenti Unicam, foto, firme di libri e applausi convinti da parte del pubblico del Teatro Lauro Rossi.Un’apertura intensa, profonda ed emozionante per Overtime 2025, che ha confermato ancora una volta il suo ruolo di spazio privilegiato per chi crede nel potere delle storie.

09/10/2025 12:00
A Macerata soffia il vento della solidarietà: Bersaglieri e Aism insieme per la ricerca

A Macerata soffia il vento della solidarietà: Bersaglieri e Aism insieme per la ricerca

A Macerata, come in oltre cinquemila piazze italiane, il vento ha sferzato per tutto il weekend, ma non è riuscito a spegnere il sole della solidarietà. Un vento che muove le piume dei Bersaglieri e i cuori dei volontari, illuminando i gesti buoni di una città unita per una causa comune. Si è conclusa così la tre giorni che ha visto la Sezione ANB (Associazione Nazionale Bersaglieri) di Macerata impegnata al fianco dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (AISM) per la tradizionale campagna nazionale “La Mela di AISM”, promossa sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. L’iniziativa, che ogni anno unisce solidarietà e sensibilizzazione, si è svolta nel weekend dedicato a San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia e simbolo di fraternità universale. Con passo deciso e sorriso aperto, i Bersaglieri maceratesi hanno raggiunto i volontari AISM presenti nei punti di raccolta in città – dal centro storico alle vie più frequentate – distribuendo sacchetti di mele solidali e messaggi di speranza. “Marciare per la solidarietà significa non lasciare indietro nessuno. Come Bersaglieri abbiamo scelto di esserci — di corsa — per chi lotta con dignità e forza ogni giorno”, ha dichiarato il presidente della sezione maceratese, Bers. Ten. Carmine Posa. Nonostante le raffiche di vento, oltre 50 gazebo in tutta la provincia si sono riempiti di colore, profumo e sorrisi: centinaia di cittadini hanno partecipato con una donazione, contribuendo alla raccolta fondi per sostenere la ricerca sulla sclerosi multipla. Le immagini dei Bersaglieri, con il caratteristico piumetto mosso dal vento accanto ai volontari AISM, hanno fatto il giro dei social diventando il simbolo di una Macerata solidale e viva, capace di marciare compatta anche contro le avversità. “Il vento soffiava forte, ma la solidarietà soffiava più forte ancora – ha commentato con ironia un bersagliere – e il sole ci ha accompagnato fino all’ultimo sacchetto di mele”.  La Sezione ANB di Macerata rinnova così il proprio impegno accanto all’AISM e alle realtà del territorio che promuovono il bene comune. Perché, come ricordano i protagonisti dell’iniziativa, la marcia della solidarietà non conosce sosta.   Chi volesse contribuire può ancora farlo con una donazione al numero 45512 o sul sito donazioni.aism.it/dona-ora. Anche un piccolo gesto può accendere una grande luce di speranza.

08/10/2025 16:17
"Sono 16 milioni gli italiani che convivono con disturbi mentali": nel Maceratese due iniziative di sensibilizzazione

"Sono 16 milioni gli italiani che convivono con disturbi mentali": nel Maceratese due iniziative di sensibilizzazione

Il 10 ottobre si celebra la Giornata Mondiale della Salute Mentale, istituita dalla World Federation for Mental Health e sostenuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, per richiamare l’attenzione di governi, comunità e cittadini sull’importanza della salute mentale come parte essenziale della salute pubblica. "In Italia, il numero di persone affette da disabilità mentali è pari a 16 milioni, con un incremento del 6% solo nell’ultimo anno e un costo a livello di sistema pari a circa il 4% del PIL- afferma Stefano Nassini, direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell’Ast di Macerata. Il 75% soffre di ansia e depressione, mentre il 12,5% non riesce a trovare aiuto a causa di stigma e criticità del sistema. I disturbi mentali sono fenomeni complessi che coinvolgono specifiche funzioni cerebrali, le relazioni umane e numerosi domini psicologici individuali e sociali secondo determinanti biologici, sociali, fisici e ambientali della salute mentale, inclusi lo sviluppo cerebrale, l'espressione genica e le esperienze intergenerazionali lungo tutto l'arco della vita". Per questo motivo un approccio terapeutico efficace alla salute mentale non può più limitarsi alla sola dimensione sanitario-assistenziale, ma anche all’inclusione sociale ed economica secondo una visione di “One Mental Health”. Il Dipartimento di Salute Mentale dell’AST di Macerata, in collaborazione con il Comune di Macerata e di Civitanova Marche e con il sostegno della Fondazione Onda ETS e della Società Italiana di Psichiatria si è proposto di sensibilizzare la popolazione con due iniziative simboliche finalizzate a promuovere la cultura della salute mentale e combattere stigma, pregiudizi e paure ancora troppo spesso legati ai disturbi psichici. Una battaglia che Ilaria Gazzella, in città, ha combattuto con coraggio sin dal 2021 (leggi qui).  Nella serata dell’11 ottobre con il supporto del Comune di Macerata lo Sferisterio sarà illuminato di verde, coloro simbolo della lotta contro lo stigma verso le malattie mentali. Il Presidio Ospedaliero di Civitanova Marche, invece, aderisce all’iniziativa ospitando nella giornata del 10 ottobre, dalle ore 9 alle 13, un info point del Servizio Sollievo dell’Ambito Territoriale Sociale 14 presso l’ingresso principale della struttura ospedaliera, il cui tema dell’evento è: “L’arte che riabilita. La creatività per abbattere i pregiudizi sulla salute mentale”. "La salute mentale è una dimensione essenziale della vita di ciascuno di noi, per questo è fondamentale sensibilizzare i cittadini sul tema sia per prevenire le difficoltà prima che diventino insormontabili, che per garantire all’utenza percorsi terapeutici efficaci, accessibili e privi di stigma", ha dichiarato il direttore generale dell'Ast di Macerata, Alessandro Marini.

08/10/2025 15:40
Dazi Usa sulla pasta, allarme Confindustria Macerata: "A rischio 670 milioni di export, colpo durissimo"

Dazi Usa sulla pasta, allarme Confindustria Macerata: "A rischio 670 milioni di export, colpo durissimo"

L'ipotesi di una significativa imposizione di dazi da parte dell'Amministrazione americana sulla pasta italiana ha sollevato forti preoccupazioni nel settore agroalimentare marchigiano e nazionale. La possibile misura, che potrebbe raggiungere un'aliquota del 107% a partire dal 1° gennaio 2026, è stata oggetto di una ferma reazione da parte dei rappresentanti industriali. Federico Maccari, presidente della Piccola Industria e della Sezione Agroalimentare di Confindustria Macerata, dichiara: "La possibile decisione dell’Amministrazione americana di introdurre dazi fino al 107% sulla pasta italiana rappresenta un colpo durissimo a un settore che ha costruito la sua leadership internazionale su qualità, trasparenza e lealtà. Non solo: mette a rischio un mercato che oggi vale oltre 670 milioni di euro di export e che coinvolge migliaia di piccole e medie imprese del nostro Paese". "Le accuse di 'dumping' mosse contro l’industria italiana della pasta sono infondate e prive di fondamento economico - aggiunge Maccari -. I produttori americani di pasta vendono i loro prodotti alla metà del nostro prezzo e in Italia, a parità di prodotto, i prezzi sono decisamente più bassi. Non possiamo non sottolineare l'atteggiamento paradossale di Paesi che alzano barriere contro il Made in Italy mentre sui propri mercati proliferano da anni prodotti di 'Italian sounding', che sfruttano nomi, colori e simboli italiani senza rispettare alcuno standard di qualità o legame con la nostra tradizione" "Chiediamo al Governo italiano e alla Commissione Europea di attivarsi con immediatezza e determinazione, seguendo la linea già espressa dal Ministro degli Esteri Antonio Tajani: serve una forte azione diplomatica e la massima unità delle istituzioni e delle imprese per scongiurare questa misura sproporzionata - rileva Maccari -. Non è solo in gioco il destino delle grandi aziende del settore, ma soprattutto quello di decine di piccole e medie imprese, cuore pulsante della filiera agroalimentare, che rischiano di vedere compromessa la loro capacità di investire, crescere e presidiare i mercati internazionali". "Il Made in Italy non si può piegare a decisioni arbitrarie e ingiustificate. Chiediamo con forza l'apertura di un tavolo negoziale serio e trasparente. Solo così sarà possibile garantire un futuro equo e competitivo alla nostra pasta, simbolo identitario e patrimonio economico del Paese", conclude Maccari.

08/10/2025 15:00
15 anni di Overtime: Michele Spagnuolo: "Si può ancora raccontare lo sport in maniera bella e corretta"

15 anni di Overtime: Michele Spagnuolo: "Si può ancora raccontare lo sport in maniera bella e corretta"

Picchio News apre un nuovo capitolo. Nasce "Picchio Podcast", un format che vuole andare "oltre la notizia", per raccontare storie, volti e idee del nostro territorio. Un luogo di parole e ascolto, dove le persone si raccontano e le esperienze diventano spunti per capire meglio il presente. E per inaugurarlo, un ospite speciale: Michele Spagnuolo, ideatore e presidente dell’Associazione culturale Pindaro, che proprio oggi inaugura la quindicesima edizione di Overtime Festival, la manifestazione nazionale dedicata al giornalismo e al racconto dell’etica sportiva. “È la quindicesima edizione, ma è sempre una prima volta – racconta Spagnuolo –. Ogni anno è una sfida diversa, uno stimolo nuovo". Un traguardo importante, costruito quest'anno attorno a un tema dal valore universale: le scelte. E allora gli abbiamo chiesto come 15 anni fa ha scelto di dare vita ad Overtime Festival.  “Tutto è nato quindici anni fa da una grandissima passione per il mondo dello sport, mia e di mio fratello. Insieme a un gruppo di studenti universitari di Perugia decidemmo di creare un’associazione per restare uniti anche dopo il percorso di studi. Volevamo parlare di sport e di racconto sportivo. L’abbiamo chiamata Pindaro, in onore del primo nella storia a scrivere di sport. All’inizio facevamo piccoli eventi in giro per l’Italia – mostre di fotografia, di cinema o di fumetto – sempre legati al mondo dello sport e della cultura. Poi, nel 2011, con un po’ di pazzia, decidemmo di riunire tutto in un unico contenitore. Lo dico sempre ridendo: eravamo in un pub di Pesaro e, alla terza pinta di birra, nacque Overtime”. Da quella sera è iniziata un’avventura che non si è più fermata. In quindici anni, Overtime è cresciuto fino a diventare un punto di riferimento nazionale, portando a Macerata campioni, giornalisti, registi e appassionati da tutta Italia. “Negli anni è cambiato tanto il modo di raccontare lo sport – spiega Spagnuolo –. Oggi è tutto molto più veloce, anche la comunicazione in generale. Ma noi cerchiamo, con un taglio romantico – non nostalgico, romantico – di continuare a raccontare le storie belle, quelle fatte di valori ed etica sportiva. Se quindici anni fa siamo stati i primi a creare un festival solo sullo storytelling sportivo, oggi fortunatamente se ne parla molto di più. E anche se i media sono cambiati, credo che si possa ancora raccontare lo sport in maniera sana, bella e corretta”. Tantissimi i ricordi, ma due in particolare restano indelebili. “Ci sono stati centinaia di ospiti, ognuno ha lasciato un segno. Però due momenti li porto nel cuore: la storia di Gianni Maddaloni, che a Scampia con la sua palestra porta avanti un concetto di sport popolare per togliere i ragazzi dalla strada; e poi l’appuntamento con don Ciotti, davanti al quale chiesi a mia moglie di sposarmi. Quello resterà per sempre indimenticabile.” Nel tempo, è cambiato anche il modo di organizzare un festival. “Oggi è più difficile, vuoi perché Overtime è cresciuto molto, vuoi perché la burocrazia è sempre più stringente. C’è da firmare qualche modulo e qualche carta in più rispetto a quindici anni fa. Però abbiamo sempre mantenuto un punto fermo: tutti gli eventi sono gratuiti. È una scelta precisa, perché pensiamo che la cultura dello sport debba essere accessibile a tutti. E ci piace entrare nelle scuole, parlare ai giovani, cercare di trasmettere messaggi positivi”. Dietro le quinte, una squadra che è una vera famiglia. “Scherzo sempre dicendo che io ci metto la barba, ma dietro c’è una squadra incredibile. Quest’anno siamo circa cinquanta persone, tutte volontarie. Ci sono i ragazzi più giovani, che portano entusiasmo, e il gruppo storico, quello con cui tutto è iniziato, che continua con la stessa passione di sempre”. L’edizione di quest’anno sarà come sempre densa di appuntamenti: convegni, talk, interviste, proiezioni, mostre, degustazioni. “Anche quest’anno, come mi dicono sempre, non ci siamo regolati – scherza Spagnuolo –. Ci saranno eventi da mattina a sera per cinque giorni, per tutti i gusti. Alcuni più mainstream, altri di nicchia, dedicati a sport o temi particolari. È bello vedere come ogni anno si crei una comunità di persone diverse ma unite dallo stesso spirito”. Un festival che ha fatto dell’etica sportiva la sua bandiera. “In alcuni sport parlare di etica è complicato, ma noi cerchiamo di tenerla viva. Penso che lo spirito di Overtime si veda nel momento del fine giornata: tutti insieme, ospiti e volontari, a cena, a ridere e parlare di sport davanti a un bicchiere di vino. È un po’ come il terzo tempo del rugby: è lì che ritroviamo la vera essenza dello sport”. E dopo quindici anni di racconti e incontri, la curiosità resta intatta. “Io sono una persona molto curiosa, mi piace ascoltare per imparare. E ti garantisco che da ogni ospite, da ogni storia, c’è sempre qualcosa da portare a casa. Il problema è che in quei giorni corro talmente tanto che non riesco a godermi tutto fino in fondo… ma ogni volta resto stupito dalla bellezza delle persone che incontro”. Alla fine, gli chiediamo chi gli piacerebbe avere un giorno sul palco di Overtime. “Un sogno? Roberto Baggio. Per ciò che rappresenta come sportivo e come uomo. Ma tra quelli che ho già conosciuto, Gianluca Vialli è uno che mi ha lasciato tanto. Un grande sportivo, ma soprattutto una grande persona”. L’appuntamento con la quindicesima edizione di Overtime Festival è da oggi a Macerata: cinque giorni di incontri, emozioni e storie di sport.Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito, con il programma completo disponibile sul sito e sui canali social del festival.

08/10/2025 14:00
Macerata, una vita tra Ginecologia e Ostetricia: il dottor Filiberto Di Prospero va in pensione

Macerata, una vita tra Ginecologia e Ostetricia: il dottor Filiberto Di Prospero va in pensione

Dopo 38 anni di intensa e qualificata attività, il dottor Filiberto Di Prospero, medico chirurgo e direttore della U.O.C. Ginecologia-Ostetricia dell’AST di Macerata, accede alla meritata pensione. Un professionista che ha coniugato competenze mediche di alto livello, passione per il lavoro e grande umanità nel rapporto con colleghi e pazienti. La carriera del dottor Di Prospero è iniziata come Medico Interno Universitario e, dal 1988, ha operato presso l’ospedale di Civitanova, prima come assistente e aiuto dell’Unità Operativa di Ginecologia-Ostetricia, poi come direttore della stessa U.O.C. Il curriculum del primario vanta numerose pubblicazioni scientifiche e studi di rilievo, tra cui contributi sull’identificazione del ruolo dell’insulina nella patogenesi della policistosi ovarica e sull’insufficienza ovarica prematura (menopausa precoce). Tra le sue iniziative più significative, la creazione di uno dei primi Centri Menopausa italiani, il progetto Oncofertilità nelle Marche, il Percorso Diagnostico-Terapeutico per i Fibromi Uterini e l’implementazione delle Linee Guida Eras nella chirurgia vaginale. Particolarmente rilevante è stata la sua gestione durante la pandemia: il dottor Di Prospero ha allestito a Civitanova l’unico reparto di Ostetricia e Ginecologia della regione Marche per donne covid-positive. Oggi il reparto è tornato alla normalità, registrando un trend di crescita nei parti: oltre 800 solo nel 2025, in controtendenza rispetto agli indici di natalità nazionali. Oltre alla medicina, il dottor Di Prospero coltiva la passione per la pittura: questa estate le sue opere sono state esposte al Lido Cluana di Civitanova (leggi qui), dimostrando un talento artistico apprezzato dalla comunità. Il direttore generale e l’intera AST di Macerata ringraziano il dottor Di Prospero per il prezioso impegno e gli augurano un futuro ricco di soddisfazioni personali e professionali.

08/10/2025 13:15
Ute Macerata, dallo Shiatsu alla pittura, dal cibo alla memoria: ecco i corsi del nuovo anno accademico

Ute Macerata, dallo Shiatsu alla pittura, dal cibo alla memoria: ecco i corsi del nuovo anno accademico

Per il trentaquattresimo anno consecutivo l’Università per la Terza Età di Macerata torna a essere un punto di riferimento per gli over 60 e per tutti coloro che desiderano mantenersi attivi e curiosi, proponendo un’offerta formativa rinnovata e coinvolgente. Il nuovo anno accademico si distingue per un metodo didattico innovativo, fondato sulla partecipazione diretta degli iscritti: le lezioni si trasformano in momenti di riflessione condivisa che prendono vita anche attraverso il gioco, le escursioni, la visione di film e la scoperta della buona tavola. Resta saldo il legame con l’Università di Macerata, che continua a collaborare fornendo dottorandi altamente specializzati nelle diverse discipline. L’anno accademico 2025/26 si articola in diverse aree tematiche. Nell’area della salute, con corsi come lo Shiatsu e la Scuola della Salute, si impara a prendersi cura del proprio corpo e della propria mente attraverso tecniche che alleviano stress e ansia, favorendo elasticità fisica e mentale e promuovendo il rilassamento. L’area creativa propone un laboratorio di pittura in cui, partendo dallo studio del segno e del colore, si esplorano luce, ombra e linguaggio cromatico fino alla realizzazione di opere personali. Nell’area culturale, accanto alle lezioni di inglese e spagnolo, trovano spazio il corso “Melomani si diventa”, pensato per approfondire l’ascolto e la comprensione dei titoli del Macerata Opera Festival 2026, e “Sapori e saperi”, un percorso di formazione e convivialità che unisce cultura gastronomica e degustazioni guidate. L’area del potenziamento cognitivo offre invece un vero e proprio allenamento mentale personalizzato, volto a migliorare memoria, attenzione e ragionamento attraverso metodologie mirate e il supporto di professionisti. I corsi comprendono Potenziamento della memoria, Giochiamo sul serio, Psicologia esistenziale e tecniche di psicoterapia corporea per il benessere psicofisico. Completa l’offerta l’area artistica, dedicata alla storia dell’arte come strumento di conoscenza e crescita culturale, con approfondimenti su temi quali il Barocco marchigiano, i simboli e le allegorie nell’arte, il culto dei santi e le devozioni tra le due sponde dell’Adriatico, fino a un percorso dedicato ai grandi capolavori della letteratura francese. Un programma ricco e articolato, che conferma l’Università per la Terza Età di Macerata come una realtà viva, aperta e capace di coniugare formazione, socialità e benessere.  

08/10/2025 13:00
Macerata, investito da un'auto mentre attraversa: uomo trasportato all'ospedale

Macerata, investito da un'auto mentre attraversa: uomo trasportato all'ospedale

Questa mattina, intorno alle 11, un pedone è stato investito in via Ventura, nei pressi dell’intersezione con via Vergini, a Macerata. L’incidente è avvenuto nei pressi di un attraversamento pedonale, mentre una vettura proveniente dal centro città stava transitando in zona. Secondo le prime informazioni, le condizioni del ferito non sembrerebbero gravi, ma è stato comunque trasportato in codice giallo dal 118 all’ospedale di Macerata per accertamenti. Sul posto è intervenuta la Polizia Locale, che ha provveduto ai rilievi del caso e alla gestione della viabilità.  Il traffico nella zona ha subito rallentamenti temporanei a causa dell’intervento dei soccorsi e dei rilievi, ma le condizioni di sicurezza stradale sono state prontamente ripristinate.  

08/10/2025 12:40
Libri, postille e segreti: un patrimonio storico del Convitto Leopardi torna alla luce. Al via la mostra

Libri, postille e segreti: un patrimonio storico del Convitto Leopardi torna alla luce. Al via la mostra

Un patrimonio prezioso, rimasto a lungo nell'ombra, si prepara a raccontare la sua storia. Venerdì 10 ottobre, alle ore 10, nell'atrio del Museo della Scuola "Paolo e Ornella Ricca" (Mudesc) di Macerata, sarà presentato il volume Un patrimonio librario da disvelare. Il fondo storico della Biblioteca del Convitto "G. Leopardi" di Macerata, a cura di Anna Ascenzi ed Elisabetta Patrizi ed edito da Eum e sarà inaugurata la mostra temporanea realizzata dagli studenti del corso di Storia della scuola e delle istituzioni educative dell'Università di Macerata sotto la guida delle curatrici. L'opera, disponibile gratuitamente anche online, offre un affascinante viaggio tra le oltre duemila opere che compongono la raccolta libraria del Convitto, molte delle quali arricchite da postille, disegni e memorie personali lasciate da studenti e docenti nel corso di più di un secolo di vita scolastica.   Il testo, disponibile gratuitamente anche online sul sito delle Eum, mette in luce i tratti salienti di una biblioteca scolastica straordinaria, che non solo consente di apprezzare i canoni pedagogici che hanno caratterizzato il Convitto Leopardi nell’arco di oltre un secolo, ma anche di entrare in contatto con chi ha vissuto questa istituzione e ha voluto, in modo più o meno consapevole, lasciare traccia del proprio passaggio attraverso postille, disegni e memorie personali, conservate in molti volumi di questa raccolta libraria.                                  La biblioteca consta di oltre duemila opere, alcune anche di particolare pregio, di cui il volume offre un’accurata descrizione nel catalogo in appendice. La biblioteca, conservata presso il Centro di documentazione e ricerca sulla storia del libro scolastico e della letteratura per l’infanzia (Cescom), rappresenta una testimonianza viva della prestigiosa storia del Convitto di Macerata, che aprì i battenti nel lontano 1862 e che, sebbene in altra sede da quella originaria, ancora in attesa di essere restituita alla cittadinanza, continua tuttora a rappresentare un punto fermo nel panorama scolastico cittadino.     Il volume non si limita a descrivere i testi custoditi, alcuni di particolare pregio, ma restituisce al lettore il respiro di una comunità educativa che, dal 1862 a oggi, ha contribuito a formare generazioni di maceratesi. Conservata presso il Cescom, la biblioteca rappresenta infatti un tassello fondamentale della storia culturale cittadina e testimonia l'importanza del Convitto Leopardi, istituzione ancora oggi viva, pur in attesa di ritrovare la sua sede storica.   Alla presentazione prenderanno parte le autorità accademiche e cittadine, la rettrice del Convitto Alessandra Gattari e una rappresentanza di docenti e alunni. La mostra avrà anche una versione digitale permanente e vedrà come ciceroni d'eccezione gli studenti della 2ª C della scuola secondaria di primo grado del Convitto Leopardi. L'esposizione sarà visitabile non solo la mattina del 10 ottobre, ma anche nel pomeriggio (15.30-18.30) e per tutta la giornata di venerdì 11 ottobre (10.00-13.00 e 15.30-18.30).

08/10/2025 10:40
"Girovagando a Montecò", turisti americani alla scoperta del borgo

"Girovagando a Montecò", turisti americani alla scoperta del borgo

Montecosaro ha aperto le sue porte a un gruppo di turisti americani per la prima edizione di “Girovagando a Montecò”, iniziativa ideata dal gruppo folk Li Matti de Montecò su proposta del noto tour operator toscano Roberto Bechi. L’evento, realizzato con il Centro Studi Montecosaresi e con il patrocinio del Comune, ha offerto ai visitatori una giornata immersiva nella cultura, nell’arte e nelle tradizioni eno-gastronomiche del territorio. Grazie alla collaborazione con Italea Marche, il programma ha incluso anche un momento di riflessione storica, volto a valorizzare radici, memoria e identità locali. Il tour ha previsto una tappa al Museo Cinema a Pennello di Paolo Marinozzi, unico nel suo genere, seguito da una passeggiata guidata nel borgo insieme agli esperti del Centro Studi Montecosaresi. I partecipanti hanno potuto ammirare luoghi simbolo come la Chiesa delle Anime, il Complesso Agostiniano e la Chiesa di Sant’Agostino, scoprendo curiosità e storie locali. La giornata si è conclusa al Teatro Le Logge, dove i membri de Li Matti de Montecò hanno coinvolto i turisti con musica e danze tradizionali, trasformando la serata in un autentico momento di folklore.   Gli organizzatori hanno già annunciato che “Girovagando a Montecò” sarà replicata in futuro, con l’obiettivo di promuovere le peculiarità culturali e artistiche di Montecosaro e consolidare l’esperienza turistica esperienziale nel borgo.

07/10/2025 19:21
"I sogni di Park”: a Macerata un incontro su Parkinson, creatività e rinascita

"I sogni di Park”: a Macerata un incontro su Parkinson, creatività e rinascita

Nella suggestiva cornice della Sala Castiglioni della Biblioteca comunale Mozzi Borgetti, si è svolto sabato un incontro intenso e partecipato organizzato dall’Associazione Parkinson Marche – Sportello di Macerata, dedicato alla sensibilizzazione e alla condivisione di esperienze legate al Parkinson. L’evento è stato introdotto dalla vicesindaca e assessore ai Servizi sociali Francesca D’Alessandro, che ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra istituzioni e associazioni nel creare una rete di sostegno per le persone affette dalla malattia. La giornalista Alessandra Pierini ha poi intervistato Mauro Mogliani, autore del libro-fumetto “I sogni di Park” (Bertoni Editore), dando vita a un dialogo emozionante sul Parkinson, sulla creatività e sulla rinascita personale. Erano presenti anche la responsabile del Centro di ascolto di Macerata, Ariana Fusari, associati e cittadini, partecipanti a un momento di confronto autentico e ricco di emozioni. Mogliani, libero professionista di Tolentino, ex deejay rock e musicista negli anni Ottanta e Novanta, ha raccontato con ironia e coraggio il suo percorso di vita dopo la diagnosi. Nel libro, il personaggio “Park”, bambino irrequieto, rappresenta la malattia con cui l’autore ha imparato a convivere, cercando un equilibrio tra difficoltà e speranza. I sogni, veri e personali, diventano il filo conduttore di una narrazione che invita a riflettere e a interpretare liberamente la malattia e la vita. Il libro e le magliette raffiguranti Park hanno uno scopo solidale: l’intero ricavato sarà devoluto all’Associazione Parkinson di Macerata, a supporto delle iniziative che mirano a migliorare la qualità della vita dei pazienti e a coinvolgere la cittadinanza. Tra queste attività ci sono ginnastica dolce, Tai Chi, yoga, piscina, dance therapy e altri percorsi volti a contrastare l’isolamento e a creare una comunità partecipativa e consapevole. “Il messaggio che vogliamo trasmettere – ha sottolineato Ariana Fusari – è che la malattia non deve essere vissuta in solitudine. Attraverso la condivisione e la creatività, si può ritrovare forza, equilibrio e speranza". L’incontro si è concluso con un caloroso applauso al coraggio e alla creatività di Mauro Mogliani, simbolo di come la fragilità possa trasformarsi in energia positiva e testimonianza di resilienza. (Foto di Stefania Porfiri)

07/10/2025 19:00
Avis Macerata celebra i donatori più virtuosi: 75 anni di solidarietà

Avis Macerata celebra i donatori più virtuosi: 75 anni di solidarietà

Circa 350 persone hanno partecipato alla cerimonia per celebrare i donatori più virtuosi dell'Avis Comunale di Macerata. Si è trattata della seconda ed ultima parte della festa per i 75 anni di fondazione dell'associazione, di fatto quella più formale dopo lo show andato in scena allo Sferisterio con le battute di Max Giusti. Omaggiati in particolare i volontari avisini che sono rientrati dentro le categorie oro, rubino e smeraldo, vale a dire uomini e donne con almeno 120 donazioni effettuate. Insigniti delle benemerenze, con spilla in oro e diamante, Elisabetta Marcolini, Tiziano Carducci, Roberto Ciccarelli e Aldo Lasorsa. Per tutti e quattro anche l’autorevole titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Applauditissimo infine Alessandro Urbani, il recordman dell'Avis comunale di Macerata che, a 67 anni, è arrivato addirittura a 190 donazioni. Alla cerimonia tenutasi al Centro Fiere di Villa Potenza erano presenti delegazioni delle altre sezioni dell'Avis, sia della provincia che fuori. Inoltre sono intervenute autorità di spicco dell'associazione volontari italiani del sangue, in particolare i consiglieri nazionali Maria Letizia Gianuario e Massimo Lauri, più il presidente dell'Avis regionale Daniele Ragnetti e il presidente del CSV Marche Paolo Gobbi.  

07/10/2025 18:41
Un vice campione del mondo in visita alla Fisiomed

Un vice campione del mondo in visita alla Fisiomed

Mattinata speciale presso la nuova sede del Gruppo Medico Fisiomed di Sforzacosta, dove lo schiacciatore Rusi Zhelev si è sottoposto alla consueta visita medico-agonistica pre-campionato. Classe 2001, Zhelev è appena rientrato in Italia dopo aver festeggiato con la nazionale bulgara la storica medaglia d’argento ai Campionati Mondiali di volley maschile nelle Filippine. Con la squadra più giovane del torneo, la Bulgaria ha raggiunto la finale, eguagliando il miglior risultato della propria storia ottenuto nel 1970. Acquistato quest’estate da Banca Macerata Fisiomed, club che parteciperà al prossimo campionato di Serie A2, Zhelev sarà un punto di riferimento nel reparto martelli guidato dal tecnico Romano Giannini. La visita presso Fisiomed, medical partner e co-title del club, ha consentito di completare il necessario esame di idoneità sportiva, grazie a spazi e personale messi a disposizione dalla struttura. Dopo gli esami, l’atleta si è intrattenuto brevemente con Enrico Falistocco, amministratore del Gruppo Medico, consolidando il rapporto tra la società e la struttura sanitaria.    

07/10/2025 18:17
“Serve un volto nuovo per Macerata”: il messaggio di Alleanza Verdi Sinistra

“Serve un volto nuovo per Macerata”: il messaggio di Alleanza Verdi Sinistra

Alleanza Verdi e Sinistra (Avs) rilancia l’appello per una scelta di leadership in città che incarni un vero rinnovamento politico, giovanile, culturale e sociale. “Il nuovo sindaco o la nuova sindaca di Macerata deve essere l’emblema del cambiamento che la città attende da troppo tempo”, afferma Andrea Maurilli, membro della segreteria provinciale di Avs. “La nostra idea è di una figura proveniente dalla società civile e dalla militanza apartitica, senza cariche pregresse. Il ragionamento deve partire da un programma progressista e ambientalista, con particolare attenzione agli aspetti sociali e culturali”. Sulla modalità di scelta del candidato interviene anche Leonardo Piergentili, co-portavoce provinciale di Avs: “La decisione non può essere affidata alla stampa né basarsi su nomi che non rappresentano, per storia personale e politica, il rinnovamento per cui vogliamo lavorare. Le elezioni regionali, infatti, dovrebbero stimolare riflessioni all’interno di tutto il campo progressista sul corretto modus operandi”.   I due esponenti sottolineano la necessità di ripensare l’idea di futuro della città: “Bisogna proporre una faccia nuova e una giunta completamente rinnovata, capace di segnare una reale discontinuità con il passato”, concludono Maurilli e Piergentili.

07/10/2025 15:35
La Maceratese Femminile accede alle semifinali della Coppa Marche Eccellenza

La Maceratese Femminile accede alle semifinali della Coppa Marche Eccellenza

Grazie al doppio successo nel derby di coppa con l'Aurora Treia, la C.F. Maceratese conquista il pass per le semifinali di Coppa Marche Eccellenza. La gara di andata, disputata a Treia, si era conclusa con un 4-0 in favore delle biancorosse grazie alle reti di Bettei, Marangoni, Baldassarrini e Elia. Risultato confermato anche nella gara di ritorno allo stadio Della Vittoria, 8-0 al fischio finale per la C.F. Maceratese con i gol di Polenta, Stollavagli, Polverini, Fodali, tripletta di Baldassarrini e al gol della classe 2010 Droghetti. Appuntamento per la semifinale di andata per domenica 12 ottobre alle 14:30 allo Stadio della Vittoria, l'avversario delle biancorosse sarà la Polisportiva Mandolesi. Gara di ritorno in programma una settimana dopo a Porto San Giorgio.  Questa la rosa della prima squadra della C.F. Maceratese: Borghiani Ilaria, Bettei Isabella, Scortichini Eva, Polenta Sofia, Fodali Arwa, Creti Alessandra, Gazzurelli Agnese, Fermani Aurora, Baldassarrini Caterina, Ranalli Mascia, Marangoni Susanna, Polverini Yasmine, Cernetti Veronica, Ciccalè Giulia, Bernabei Viola, Gigli Aurora, Stollavagli Sofia, Elia Aurora, Baiocco Nicole, Droghetti Sara, Tomassoni Giulia, Balletti Laura. 

07/10/2025 12:58
Macerata, Evio Hermas Ercoli premiato con il "Giovanni Nuvoletti 2025"

Macerata, Evio Hermas Ercoli premiato con il "Giovanni Nuvoletti 2025"

Si è svolto a Macerata, nelle sale della Società Filarmonica, il convegno della Delegazione di Macerata dell’Accademia Italiana della Cucina dedicato a “Antonio Nebbia, precursore della cucina regionale italiana”. Ha introdotto e condotto magistralmente i lavori il Presidente della Delegazione di Macerata, Dott. Pierpaolo Simonelli. Sono intervenuti sul tema del cuoco settecentesco Antonio Nebbia il giornalista Dott. Ugo Bellesi, il Prof. Tommaso Luchetti, storico della gastronomia, la Dott.ssa Benedetta Mostratisi e Luciano Scafà, cultore della materia. A conclusione del convegno il Comm. Mimmo D’Alessio dell’Accademia Italiana della Cucina e l’assessore alla cultura Katiuscia Cassetta hanno consegnato il prestigioso premio nazionale dell’Accademia “Giovanni Nuvoletti 2025”, per la valorizzazione della Buona Tavola, al Prof. Evio Hermas Ercoli. Riportiamo qui di seguito la comunicazione svolta per l’occasione dal Prof. Ercoli sul tema del tempo nella cultura gastronomica.   Le boeuf à la mode e il tempo La storia non si fa con i se, ma se l’appetito non avesse attardato Luigi XVI di Francia nella sua fuga da Parigi, la Rivoluzione Francese avrebbe preso un’altra piega. La tentazione di fermarsi per fare merenda con un pezzo di carne ben cotta fu irresistibile. Volle provare forse per l’ultima volta Le bœuf à le mode, un saporitissimo stufato di manzo, cucinato lentamente nel vino con ortaggi, spezie e aromi. Una pietanza che ha cambiato la storia, ma che è anche una storia in sé; una macchina del tempo che oscilla in avanti e indietro. La ricetta del Bò alla moda l’aveva pubblicata una decina di anni prima nelle Marche il nostro Antonio Nebbia. Non abbiamo moltissime informazioni biografiche su di lui, ma Il Cuoco Maceratese è l’unica opera conosciuta del Nebbia ed è considerata una pietra miliare nella storia della cucina italiana. La sua versione del Bò a la moda, paradossalmente, non è molto originale. Riprende quella di un famoso ricettario anonimo pubblicato nel 1766, Il cuoco piemontese perfezionato a Parigi. Un’arte culinaria nata in un contesto fortemente francofilo, che traduce e adatta l’originale dalla Cuisinière bourgeoise di Menon (1730 ca.). Un piatto “alla moda” che afferma nella cottura il primato del fornello sul focolare e che segue lo stile della ‘cuisine moderne’ introdotta dai cuochi francesi dopo la codificazione di François Pierre de La Varenne (Le cuisinier françois, 1651). La ricetta del Boef à le mode è addirittura più antica, forse risalente al medioevo. Sicuramente citata nel menù del pranzo di gala del 1716 offerto dalla municipalità di Halle in Sassonia a Johann Sebastian Bach in occasione del suo concerto inaugurale dell’organo in cattedrale. Un piatto che nella fine del settecento diventa il simbolo di una cucina solida, sostanziosa e nazionale, molto in voga nella cucina borghese dell’epoca, lontana dai fasti aristocratici. Lo scrittore gastronomico Grimod de La Reynière, alla fine del XVIII secolo, consacrerà il bœuf à le mode a simbolo della nuova cucina patriottica, accessibile e borghese. Piatto amatissimo da Napoleone, che pur essendo frugale apprezzava le ricette popolari ben fatte. Proprio nel 1792 apre Le Bœuf à la Mode, il primo ristorante “à la carte” di Parigi in Rue de Valois, vicino al Palais-Royal, con un elemento scenografico molto importante: l’insegna, che rappresentava un bœuf “vestito” con châle, toque a piume e abiti alla moda. L’insegna e la decorazione del ristorante contribuirono alla notorietà del locale, anche se non sempre apprezzata nei circoli culturali parigini, che la percepivano come “volgare”. L’idea che il bue fosse vestito riflette l’importanza dell’apparire e il connubio tra gastronomia, moda ed estetica sociale nel periodo del Directoire, con riferimento al Carnevale di Parigi (Carnaval de Paris) e alla tradizione del Bœuf Gras, simbolo dell’ultimo trionfo della carne prima della Quaresima. La corporazione dei macellai (bouchers) aveva un ruolo centrale, organizzando la sfilata del bue ornato, inghirlandato e rivestito con drappi e fiori ‘alla moda’. Una tradizione popolare che faceva da contraltare al piatto borghese del Bœuf à la mode, due modi diversi di celebrare il bue: uno comunitario, l’altro raffinato. La sfilata del Bœuf Gras arriva perfino in Italia e fa da sfondo agli ultimi momenti di Violetta Valéry ne La Traviata di Giuseppe Verdi, dove cori e fanfare evocano la gioia carnevalesca: “Largo al quadrupede”. Il nostro Bue alla Moda continua la sua strada e lo ritroviamo nel celebre ricettario di Pellegrino Artusi, La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene (1891), con uno stile pratico, narrativo e rivolto alla borghesia italiana unificata. Determinante sarà l’intervento di Auguste Escoffier (1846-1935), grande codificatore della cucina francese moderna, che raccolse e nobilitò i piatti regionali trasformandoli in “classici universali”. Nel suo monumentale Le Guide Culinaire (1903) troviamo la ricetta del Bœuf à la Bourguignonne, piatto di brasato al vino di Borgogna. Così il Bœuf à la mode, da piatto borghese parigino, diventa la Bœuf à la Bourguignonne, variante identitaria e localizzata, elevata a grande classico universale. Entriamo così nel mondo della Belle Époque e nella memoria letteraria di Proust, che in À la recherche du temps perdu (1913–1927) evoca la cucina domestica come memoria sensoriale, citando anche il bœuf à la mode servito freddo, ‘en gelée’. Con la comunicazione di massa contemporanea, il Bo alla moda del Nebbia entra nell’olimpo della cultura pop, grazie a Julia Child, grande divulgatrice della cucina francese negli Stati Uniti, che fa del Bœuf à la mode un piatto fetish. La sua preparazione divenne uno dei momenti più narrati del blog, simbolo di cura, tecnica e lentezza. Il critico Powell ne parlava come di un vero e proprio rito di passaggio, la prova suprema per confrontarsi con Julia Child. La Child proponeva il Bo alla moda come “stufato supremo di manzo”, esemplare per insegnare agli americani cosa significhi cucinare con amore e con lentezza. In Julie & Julia (2009), con Meryl Streep e Amy Adams, il Bœuf à la mode diventa la ricetta-emblema del film, simbolo della cucina francese e della sfida culinaria. Quando lo stufato riesce, il piatto incarna il trionfo della passione culinaria, diventando virale e simbolo del gourmet casalingo per eccellenza. Il Bœuf Bourguignon vive così una doppia vita: piatto tradizionale francese e icona globale, grazie a Julia Child e al film, esemplare della cucina francese romantica, da imparare con dedizione. Oggi, con la modernità, nessuno utilizza più i ricettari del settecento; gli aristocratici sono tramontati, e del Bœuf à la mode in Rue Valois rimane solo l’insegna. Le rievocazioni del Boef Gras in Italia sono sporadiche e senza la corporazione dei macellai, ma le tavolate invernali con carni succulente arrivano ancora sulle tavole della Douce France, simbolo del piatto della domenica e metafora del tempo lento, sempre attuale, semplice e complesso.

07/10/2025 12:30
Rivoluzione in avanti: Marsilii e Koné salutano, la Maceratese prepara il colpo in attacco?

Rivoluzione in avanti: Marsilii e Koné salutano, la Maceratese prepara il colpo in attacco?

La S.S. Maceratese comunica che, nel corso della scorsa settimana, gli attaccanti Cristiano Marsilii e Mamadou Alfred Koné hanno risolto consensualmente il proprio contratto con la società. “La Società desidera ringraziare entrambi i calciatori per l’impegno, la serietà e la professionalità dimostrati durante la loro permanenza in biancorosso, augurando loro le migliori fortune per il prosieguo della carriera”, si legge nella nota ufficiale diffusa dal club. Marsilii e Koné, dopo essere stati valutati nel precampionato, non sono riusciti a ritagliarsi spazio nelle scelte di Mister Possanzini. L’ivoriano non ha mai esordito in gare ufficiali, mentre l’ex Chieti ha collezionato soltanto due brevi apparizioni nelle prime giornate di campionato, finendo poi stabilmente fuori dai convocati. Le loro partenze aprono ora la possibilità per la dirigenza biancorossa di tornare sul mercato alla ricerca di una punta centrale di ruolo, tassello che al momento manca nell’organico. Il profilo più accreditato resta quello di Jonathan Ciabuschi, centravanti attualmente fuori rosa all’Atletico Ascoli, giocatore che unirebbe fisicità e capacità realizzativa all’attacco maceratese. Nel frattempo, la squadra riprenderà oggi pomeriggio gli allenamenti al campo dei Pini, in vista della delicata sfida casalinga di domenica contro L’Aquila, match che sarà trasmesso in diretta su Rete8. Prima di arrivare all’Helvia Recina, gli abruzzesi saranno impegnati mercoledì nei trentaduesimi di finale di Coppa Italia sul campo dell’Albalonga.

07/10/2025 11:00
CBF Balducci HR Macerata, ritorno in A1 amaro ma spettacolare: Cuneo rimonta al tie-break (PHOTOGALLERY e VIDEO)

CBF Balducci HR Macerata, ritorno in A1 amaro ma spettacolare: Cuneo rimonta al tie-break (PHOTOGALLERY e VIDEO)

Grande spettacolo e tanta emozione al Palasport Fontescodella, dove la CBF Balducci HR Macerata ha fatto il suo ritorno ufficiale in Serie A1 Tigotà con una prova di grande carattere, chiusa con una sconfitta al tie-break (2-3) contro l’Honda Cuneo Granda Volley. Un debutto amaro solo nel punteggio, perché le arancionere hanno regalato al pubblico un match vibrante, intenso e carico di emozioni. In un Fontescodella gremito e colorato d’arancione, la città di Macerata ha risposto presente per celebrare il ritorno nella massima serie. L’atmosfera è stata quella delle grandi occasioni, in un inedito Monday Night che ha visto tutte le squadre della A1 scendere in campo in contemporanea. Già dal riscaldamento il calore del pubblico si è fatto sentire. Non sono mancati nemmeno i tifosi arrivati da Cuneo, presenti nonostante la lunga trasferta in un giorno lavorativo. Nel prepartita, emozioni e parole di orgoglio dai vertici societari. Il presidente Pietro Paolella ha raccontato: “Emozionato come il primo giorno di scuola. Bello, bello veramente, perché ritornare nella massima serie — per me che sono nato e vivo a Macerata — è un grande orgoglio. È una felicità difficile da descrivere, ma sono veramente felice". Il Commendatore Franco Balducci ha aggiunto: “Siamo pronti, faremo senz’altro un buon campionato, con la speranza di fare molto di più di quello che siamo. Il campo lo dirà: è una squadra nuova, ma dagli allenamenti si vede che può fare molto bene". Anche l’AD Massimiliano Balducci ha espresso la sua emozione: “È sempre un’emozione, a prescindere dalla categoria, iniziare un nuovo campionato. Questa volta lo è ancora di più, perché torniamo ai massimi livelli. Sappiamo che sarà una stagione piena di difficoltà, ma anche di gioia”. Prima del fischio d’inizio, momento di fair play con l’omaggio floreale all’ex arancionera Safa Allaoui, consegnato dal DS Maurizio Storani. Poi spazio allo spettacolo in campo: primo set al cardiopalma chiuso da Macerata 30-28 dopo una lunga battaglia punto a punto, seguito da un secondo parziale dominato 25-12. Le ospiti hanno però reagito con orgoglio, vincendo il terzo set 29-27 e ribaltando il quarto 25-18. Nel tie-break le arancionere sono state ad un passo dal successo (14-11), ma Cuneo ha completato una rimonta incredibile (16-14), portando a casa i primi due punti stagionali. Sugli scudi Bintu Diop, autrice di 30 punti e miglior realizzatrice della serata. Nonostante il rammarico per l’occasione sfumata, il pubblico ha tributato un lungo applauso alla squadra, riconoscendo la grande prestazione e l’intensità mostrata. Una serata che segna non solo l’inizio del campionato, ma anche il ritorno ufficiale di Macerata nel grande volley italiano.   Le arancionere torneranno in campo domenica alle 17:00, ancora al Pala Fontescodella, per affrontare la Wash4green Monviso Volley.

06/10/2025 23:33
Il Pd di Macerata fa l'analisi della sconfitta alle Regionali: "Le elezioni in città saranno diverse"

Il Pd di Macerata fa l'analisi della sconfitta alle Regionali: "Le elezioni in città saranno diverse"

Dopo le elezioni regionali, il Partito Democratico di Macerata si è riunito nella sede di via Spalato per analizzare il risultato elettorale e avviare una riflessione collettiva sulle strategie in vista delle comunali 2026. All’incontro erano presenti la segretaria cittadina Ninfa Contigiani, il candidato alle regionali Romano Carancini, i consiglieri comunali Narciso Ricotta e Andrea Perticarari, l’onorevole Irene Manzi, insieme a dirigenti e rappresentanti dei Giovani Democratici. Durante l’assemblea, la segretaria Ninfa Contigiani ha sottolineato la necessità di "rinnovare il dialogo tra politica e cittadini", descrivendo la società come "più stanca e chiusa in sé", attraversata da sentimenti di "rabbia e sfiducia" che nascono dalla perdita di benessere e che, di fatto, allontanano dalla partecipazione politica.  Nel suo intervento, Romano Carancini ha espresso "rammarico per la perdita di rappresentanza della città in Regione", attribuendola a vari fattori, tra cui "il sovrapporsi delle candidature". Ha, inoltre, richiamato l’attenzione sul fenomeno dell’astensionismo, indicato da tutti i presenti come una delle criticità principali di questa tornata elettorale. Il PD cittadino ha ribadito la propria fiducia nella figura di Matteo Ricci, riconoscendo nella sua candidatura “un valore di coinvolgimento e partecipazione” che ha ridotto significativamente il divario di partenza. Un risultato definito “un patrimonio da non disperdere”, su cui costruire le basi per il futuro politico del partito nella regione. Guardando alle elezioni comunali del 2026, i Democratici hanno evidenziato come la sfida a Macerata sarà “diversa rispetto a quella regionale”. Secondo la segretaria Contigiani, il centrodestra cittadino avrebbe "segnato un passo indietro", con responsabilità attribuite all’attuale amministrazione Parcaroli. "Si registra un scontento crescente tra i cittadini", puntualizzano dal Pd. Un malessere che "combinato con una nuova energia dell’alleanza di centrosinistra", potrebbe tradursi in "opportunità positive" per la prossima competizione amministrativa. Dall’analisi dei seggi è emerso che Matteo Ricci ha prevalso nelle aree centrali della città e in alcune zone tradizionalmente favorevoli al centrosinistra, mentre ha perso terreno in altre parti del territorio. Un dato che ha suscitato particolare riflessione riguarda Piediripa, dove il risultato è stato deludente nonostante le battaglie del centrosinistra contro la costruzione del nuovo centro commerciale, tema molto discusso negli ultimi mesi.

06/10/2025 19:10
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