Il Bartolomeo Eustachio diventi ospedale unico per l'intera provincia di Macerata. A chiederlo è il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, che - in vista della conferenza dei sindaci dell’Area Vasta 3, in programma per il 27 luglio a Macerata, ha inviato una missiva ai colleghi amministratori del Maceratese.Una lettera per invitarli a una “riflessione comune sulla possibilità di candidare il presidio ospedaliero di San Severino Marche, che già oggi opera unitamente a quelli di Camerino e Matelica, quale ospedale unico per l’intera provincia di Macerata. La struttura – ha scritto il primo cittadino - è già una delle strutture più moderne e funzionali tra tutte quelle presenti nel territorio: sono stati rinnovati tutti gli spazi esterni, le centrali caldaie, le facciate, gli ascensori e si continua a lavorare per il rispetto delle norme antincendio. La posizione del nostro ospedale, peraltro, si presenta piuttosto baricentrica sia per i Comuni della vallata del Potenza che per quelli della vallata del Chienti che continuerebbero, comunque, ad avere operativo Camerino come presidio della montagna". Senza dimenticare "che è presente una delle poche, se non l’unica, pista per l’elisoccorso dell’intero territorio regionale capace di operare anche di notte", evidenzia ancora la Piermattei.Candidare il Bartolomeo Eustachio, insieme a quelli di Camerino e Matelica che oggi figurano come presidio unico della ex Zona 10, "quale ospedale unico della provincia di Macerata significherebbe fornire risposta a un bacino d’utenza che supera le 100mila unità. Ad oggi, si registrano infatti migliaia di accessi al Pronto soccorso che indicano, comunque, la vocazione della struttura sanitaria a presidio di riferimento, anche per le emergenze, di un’area ben più vasta rispetto a quella in cui ha sede. Peraltro la presenza dell’università degli studi di Camerino e dell’università degli studi di Macerata potrebbe finalmente consentire l’organizzazione di nuove lauree specialistiche. Non da ultimo mi piace far notare la disponibilità, attorno alla struttura attualmente presente, di diversi ettari di terreno che potrebbero essere necessari per l’auspicato ampliamento. Certa che questi elementi possano essere utili ad avviare una prima discussione – ha concluso la missiva indirizzata ai colleghi sindaci il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei - resto a completa disposizione al fine di giungere, fin dalla prossima conferenza dei Sindaci di Area Vasta, alla ideazione di un progetto quanto più condiviso con tutti gli amministratori locali e, ovviamente, la popolazione del nostro territorio”.
Si è svolto giovedì scorso, alle 21, presso la caratteristica cornice del cortile della redazione di Picchio News il convegno organizzato dal Partito Democratico di Macerata dal titolo: Un sì per cambiare l’Italia. L’intento era quello di esporre le ragioni per approvare, nel referendum consultivo previsto per il prossimo ottobre, le modifiche alla Carta Costituzionale, già votate – con doppia lettura – da entrambi i rami del Parlamento.Oltre ai relatori, erano presenti il presidente ed il segretario provinciale del PD, rispettivamente Francesco Vitali e Settimio Novelli. L’assessore regionale Angelo Sciapichetti e quello comunale Narciso Ricotta, oltre a diversi consiglieri comunali, tra i quali Paolo Manzi e Ninfa Contigiani. Assenza vistosa quella del sindaco di Macerata, Romano Carancini.Dopo i saluti e la sintetica presentazione dell’ordine dei lavori ai numerosi partecipanti, da parte del segretario cittadino Paolo Micozzi, ha preso la parola Maurizio Natali, coordinatore, assieme all’on. Irene Manzi del Comitato per il Sì di Macerata. Natali ha esposto le motivazioni politiche che – secondo il suo punto di vista – costituiscono la base di questa riforma.Lunga ed articolata è stata la relazione del prof. Guido Maria Salerno, direttore del Dipartimento di Diritto ed Economia dell’Università di Macerata. Il suo è stato volutamente un taglio prettamente tecnico, visto pure che la platea era composta da attenti cultori e appassionati di vicende costituzionali. Egli ha analizzato ogni singola norma mettendola in relazione con le vicende politiche attuali e con altri importanti strumenti normativi: in particolare la legge elettorale. In questa maniera è riuscito a “raccontare” la riforma nel suo percorso e nei suoi passaggi, senza cadere in pedanti tecnicismi, ma al contrario suscitando l’attenzione e l’approvazione dei presenti.Sono state due ore intense di illustrazione, alle quali è seguito un partecipato dibattito nel quale, come nel caso del prof. Renato Pasqualetti, è stata fatta, a tratti, una vera e propria contro-relazione.Il combinato disposto dell’interesse per la materia ed il fresco di un verde cortile, proprio nel cuore pulsante della città, ha fatto sì che a mezzanotte inoltrata ci fossero ancora mani che si alzavano per chiedere al prof. Salerno qualche ragguaglio o perché qualcuno voleva aggiungere il suo personale contributo alle ragioni della riforma o al funzionamento del sistema, in generale.Visto lo straordinario successo di partecipazione, il coordinatore comunale Paolo Micozzi, ha assicurato ulteriori incontri a breve sul tema.Purtroppo, e per un banale ritardo del treno che la riportava a casa da Roma, non è potuta essere presente all’incontro, come da programma, l’on. Irene Manzi, coordinatrice del Comitato cittadino per il Sì.
Una nuova altalena per bambini con disabilità motorie da oggi arricchisce il parco giochi dei giardini Diaz. Si tratta di un dono fatto al comune di Macerata dal Rotary Club Macerata - nell’anno di presidenza di Rita Servidei - che ha destinato la quasi totalità dei service che ogni anno programma, al territorio, ai bambini e agli anziani. L’inaugurazione del nuovo gioco è avvenuta questa mattina, 23 luglio, alla presenza del sindaco Romano Carancini, degli assessori ai Servizi sociali e all’Ambiente, rispettivamente Marika Marcolini e Mario Iesari, dell’assessore regionale Angelo Sciapichetti, del Past President Rita Servidei e dell’attuale presidente Marco Meldolesi del Rotary Club Macerata. "Le istituzioni – ha detto primo cittadino dopo il taglio del nastro e i relativi ringraziamenti – senza l’apporto delle associazioni tante cose non riuscirebbero a farle. Grazie al principio della sussidiarietà la città è in grado di dare risposte importanti alle esigenze dei cittadini. E il dono che oggi il Rotary Club Macerata ha fatto al Comune ne è un esempio: un’opera a favore di chi è meno fortunato in un luogo bello come i giardini Diaz”.La nuova altalena è raggiungibile dall’accesso posteriore dei giardini Diaz (casa del custode), attraverso un percorso piastrellato che agevola l’entrata nell’anello interno in piano. Il gioco è omologato per la fruizione di disabili in carrozzina che potranno accedervi attraverso una rampa parte integrante dell’istallazione e fruirlo in completa sicurezza mentre l’area del gioco, delimitata da una staccionata in legno trattato, è raggiungibile mediante un’apertura con cancelletto. "La realizzazione dell’altalena per bambini con disabilità motorie – ha affermato il Past President del Rotary, Rita Servidei – è stato il principale service realizzato in segno di vicinanza alle persone svantaggiate e di impegno nei confronti della nostra comunità. Un service partito da zero frutto di una raccolta fondi avvenuta attraverso l’organizzazione di diverse iniziative tra cui tornei di carte e gite. Tutti noi abbiamo il dovere di rendere i bambini felici, poterli vedere giocare e sorridere con i propri coetanei e questa altalena collocata ai giardini Diaz, in perfetta integrazione con gli altri giochi, saprà portare gioia e allegria”.Un parco dotato di giochi accessibili "costituisce un’importante risorsa per una città accogliente e inclusiva perché giocando insieme sarà più semplice conoscersi ed apprezzarsi nelle proprie diversità. Ora – ha evidenziato l’assessore alle Politiche sociali, Marika Marcolini - sarà compito di tutti i cittadini custodire il nuovo gioco e magari, osservando i nostri bambini divertirsi nella spontaneità e nella noncuranza della differenza, anche noi adulti impareremo a essere più accoglienti. Quindi grazie al Rotary per aver reso possibile questo ulteriore passo verso l'inclusione rendendo i giardini Diaz un luogo fondamentale di aggregazione e socializzazione che coinvolgerà tutti i bambini, con e senza disabilità, garantendo a tutti il diritto al gioco”.Anche l’assessore regionale Angelo Sciapichetti ha sottolineato l’importanza del rapporto tra istituzioni e associazioni di volontariato. “I risultati della sinergia, come in questo caso, si vedono e gli obiettivi si raggiungono” e auspicando la prosecuzione del rapporto costruttivo, ha posto l’accento anche sul rispetto "che tutti dovremmo avere per le strutture pubbliche il che significa maturità civica e un esempio di cittadinanza attiva”. La nuova altalena ha una struttura portante in acciaio zincato realizzata con pali verniciati a polveri a doppia mano per garantire un’adeguata resistenza agli agenti atmosferici e ha decori modello fiorellino. L’alloggio per la carrozzina è interamente realizzato in tubolare d’acciaio zincato verniciato con pedana richiudibile in lamiera d’alluminio antiscivolo.
Dopo l’apertura della 52° stagione lirica dello Sferisterio con la prima di uno strabiliante Otello, domani, 24 luglio, il ritmo contagioso del Mediterraneo travolgerà lo Sferisterio con uno dei narratori più entusiasmanti del panorama musicale contemporaneo. Sarà infatti Goran Bregovic ad aprire alla musica pop il tempio della lirica maceratese. Accompagnato dalla “Wedding&Funeral Orchestra” per l’unica data ad oggi in Italia in cui si esibisce con l’orchestra, il maestro di Sarajevo presenta al pubblico uno spettacolo unico, realizzato ad hoc per lo Sferisterio all’interno del quale navigano i pezzi del suo nuovo album di prossima uscita. Nato in collaborazione con Adriatico Mediterraneo Festival, lo spettacolo di Bregovic è costruito appositamente per solcare i mari e lo farà anche attraversando il suo repertorio per poi regalare in anteprima al pubblico maceratese alcuni pezzi del suo nuovo album “Three Letters from Sarajevo”. Un progetto nato qualche anno fa e ora portato a compimento. "Ritengo sia necessario ricordare a tutti che noi abbiamo un disperato bisogno di comunicazione" spiega l’artista. "Per questo ho scritto queste tre lettere, una Cristiana, una Ebrea e una Musulmana. Il disco sarà caratterizzato da un importante significato metaforico". Un lavoro riflessivo con musica strutturata e pezzi concepiti per violino e orchestra. Un progetto che fa della musica linguaggio universale in grado di veicolare la pace e la comprensione e di fare da ponte tra i popoli del Mediterraneo. Info e biglietti su http://www.vivaticket.it/ oppure alla biglietteria dello Sferisterio.
Signori si comincia c’è Otello. Era ieri, 22 luglio, il gran giorno. Le 20.45. Me ne vado tosto verso l’Arena Sferisterio. Già le numerose auto rigorosamente in fila in corso Cairoli fanno intuire una presenza importante nella nostra tranquilla cittadina. Sono davanti all’Arena. C’è gente, tutti parlano, si salutano, sfilano, corrono per i biglietti o attendono semplicemente il momento più propizio per l’accesso. Signori c’è Otello!!!Mi dirigo risoluto verso l’ingresso; le maschere mi accolgono molto gentilmente e con professionalità. Sono emozionato, varco la soglia, trovo il mio posto, mi siedo. Ancora c’è luce. Le mura emanano un po’ di calore, ma la leggera brezza, caratteristica del luogo, rassicura. La serata sarà perfetta. E si… quando sussistono queste condizioni climatiche allo Sferisterio c’è una perfetta acustica che garantisce ed esalta anche la più tenue sfumatura. I ricordi vanno all’ultima rappresentazione di Otello qui a Macerata nel 1999 quando lavoravo come maestro sostituto. Vladimir Galouzine, nei panni di Otello, Lucia Mazzaria, Desdemona e Renato Bruson nel ruolo di Jago, direzione musicale M° Donato Renzetti. Ancora ho scolpite le parole di Bruson che alla domanda: “Maestro come si trova qui allo Sferisterio in questa produzione?” mi rispose con voce impostata: “Beh cosa vuole… (una lunga pausa) ho cantato Otello con Kleiber a Vienna”. Già Carlos Kleiber. Uno dei più grandi direttori d’orchestra di tutti i tempi.Ricordo ancora durante le lezioni di direzione d’orchestra quante disquisizioni con colleghi e amici sull’attacco del primo movimento di Otello. Lo si batte in due? In quattro? Certo una bella diatriba per il Maestro concertatore. Scegliere l’uno o l’altro schema porta a conseguenze diverse. Kleiber lo fa in quattro. Ma non voglio tediare con tecnicismi per soli addetti ai lavori. Ora veramente tutto è pronto.Dopo i titoli i ringraziamenti vari, gli interpreti, si spengono le luci. Otello è un’opera complessa ricca di particolari. Quattro atti lunghi, pieni di dettagli da evidenziare, richiamare e sottolineare con più o meno veemenza come suggerito dal testo o dalla tessitura orchestrale. C’è tanto di quel materiale da far tremare i polsi anche ad interpreti più che navigati.Non mi soffermo sulla trama la si può facilmente trovare in internet. Vorrei solo sottolineare un aspetto, non perché io lo ritenga fondamentale, ma perché Verdi con il suo capolavoro definisce la propria concezione dell’opera. Ci ha impiegato una vita e un numero cospicuo di titoli prima di raggiungere un tale risultato.Ho citato la tessitura orchestrale. Una tavolozza ricca di colori che amalgamati con sapienza producono altrettante molteplici sfumature. Questo è molto accattivante e stimolante per ogni orchestra che vede esaltati tanto l’insieme quanto i singoli strumentisti. Otello è in repertorio anche in orchestre (penso ai Berliner Philharmoniker) che notoriamente si dedicano quasi esclusivamente alla musica sinfonica. Nell’inizio dell’opera emergono proprio queste caratteristiche, dalle quali si evince il grado di maestria del grande Maestro nella gestione delle masse orchestrali, corali e dei solisti. C’è l’uragano il mare in tempesta i venti e i flutti che insidiano la nave di Otello. L’orchestra è protagonista con i solisti e il coro. Si fa musica insieme. Per quanto possa essere difficoltoso Verdi impone di far musica insieme. Il che non significa andare solo a tempo tutti insieme, ma cooperare per il raggiungimento del miglior senso interpretativo che possa giustificare una qualunque ripresa di Otello. Tutto questo è stato percepito in modo troppo sfumato anche nelle intenzioni. Forse nella realizzazione di questi capolavori sarebbe necessario un maggior numero di prove, ma capisco i costi, la crisi, i cento mecenati ecc., ecc.In mancanza di questa chiave di lettura procederò per compartimenti stagni. Così.L’organico orchestrale è sbilanciato. I violini non si sentono. L’ho notato sia al concerto in onore di Anita Cerquetti nel 2014 (dove l’orchestra suonava sul palco) sia, ieri, con l’orchestra in buca. Sembra suonino col freno a mano tirato. E pensare che la compagine è caratterizzata dalla presenza di strumentisti di grande spessore le cui qualità però si perdono al momento della concertazione, dell’insieme. Forse il problema non è da ricercare nelle pieghe musicali, ma in questioni organizzative. La gestione di un’orchestra non è cosa da poco ed appannaggio dell’ultimo arrivato.Il coro è preciso, canta intonato e forte, fin troppo forte e sempre forte. Nel famoso “Fuoco di Gioia” (I atto) in partitura abbiamo un Fortissimo (due effe) e anche dei piano completamente disattesi. Nel II atto il Bellini, dietro le quinte (Verdi scrive in scena pianissimo) nonostante l’espediente per far sentire il coro dei piccoli, tanto teneri e commoventi, ha rischiato seriamente di coprirli tanta la veemenza nel cantare il “Dove guardi splendon raggi”. Il cantare piano non è segno di debolezza, ma semmai di grande maestria nel gestire la voce.Passiamo ai solisti: Otello (Stuart Neill) penso non sia stato in serata e purtroppo se non si è al meglio questa parte è veramente impietosa anche per cantanti di un certo calibro.; Jago (Roberto Frontali) è stato bene in scena e ha dato una buona caratterizzazione al personaggio reagendo da cantante navigato anche al piccolo vuoto di memoria del II atto; così pure Desdemona (Jessica Nuccio) forse il non applauso alla fine dell’Ave Maria del IV atto è più dovuto all’ignoranza del pubblico che a una interpretazione insufficiente; Bene anche gli altri interpreti (Roderigo-Manuel Pierattelli, Lodovico-Seung Pil Choi, Montano-Giacomo Medici, Araldo- Franco Di Gerolamo) su cui spiccano Cassio-Davide Giusti e Emilia-Tamta Tarieli; Il direttore d’orchestra (Riccardo Frizza) ha ben cercato di colmare lo squilibrio accennato in precedenza, ma è difficile dipingere la volta della Cappella Sistina con un celestino a posto del blu. A volte i solisti, nei quartetti rischiavano di coprire l’orchestra. Cosa piuttosto anomala; Una valutazione più che positiva per la regia e le scene di Paco Azorìn sempre funzionali, snelle e mai superflue.Spesso ho alzato gli occhi in alto: il fantastico cielo sopra lo Sferisterio non smette mai di nutrire l’anima. Alla fine gli applausi ci sono stati anche se non in modo scrosciante e tutti siamo usciti in silenzioso ordine e un po’ storditi. Signori c’è Otello!!! Rispetto!
Minorenne sparisce da casa per giorni e viene trovata in possesso di un telefono cellulare rubato. I carabinieri della compagnia di Macerata, agli ordini del maggiore Luigi Ingrosso, rintracciano la 16enne a casa di un'amica."Aiutatemi, non ho notizie di mia figlia minorenne da alcuni giorni", questa la denuncia che i carabinieri maceratesi si sono sentiti dire da un padre disperato che si è rivolto al comando stazione della Compagnia di Macerata nel pomeriggio di ieri 22 luglio. I militari, una volta raccolta la segnalazione, si sono immediatamente messi in cerca della 16enne. Attraverso le informazioni raccolte negli ambienti giovanili, i carabinieri del Nucleo radiomobile e del comando - nella tarda serata di ieri - hanno rintracciato la minore a Macerata, nell’abitazione di una coetanea. La 16enne aveva con sé un apparecchio cellulare che, da immediate verifiche, è risultato rubato ad un giovane della provincia maceratese che ne aveva sporto denuncia qualche giorno fa. Ora la giovane dovrà spiegare il possesso del cellulare alla magistratura minorile.
Truffa aggravata in concorso. Sottratti con l'inganno oltre 130mila euro ad una 70enne della provincia di Macerata.Quesi i risultati dell'operazione "Circe" illustrati, questa mattina, dal maggiore del comando provinciale dei Carabinieri, Luigi Ingrosso, nel corso di una conferenza stampa Denunciate due donne, una di 63 anni e una di 56 anni, residenti nella provincia di Macerata.A fine dicembre, una donna di 70 anni è stata avvicinata dalla truffatrice più anziana, quest’ultima si è proposta come “guida spirituale”, “guru”, in grado di poter salvaguardare la sua vita e quella dei suoi cari da malattie funeste, drammi e malocchi vari. Pagando, la donna avrebbe goduto dei servigi della complice, la 56enne che era stata indicata quale la vera santona e che la vittima, effettivamente, non ha mai visto di persona. A sentire tutti questi discorsi, la 70enne, magari per fiducia innata o per un carattere ansioso e insicuro, è caduta nella trappola.Per scacciare ogni tipo di cattivo auspicio, le 63enne faceva riti e preghiere rivolti a invocare la Madonna, grazie ai quali avrebbe ricevuto la grazia per la 70enne. Così facendo la “sciamana” ha scucito all’anziana signora 133.500,00 euro in diverse tranches. Inoltre, ha incastrato gli altri componenti della famiglia che in un primo momento hanno creduto alla magia poi, fortunatamente uno di loro, all’ennesima richiesta di contante ha deciso di rivolgersi al comando dei carabinieri di Pollenza.I militari hanno così iniziato ad indagare e il 15 luglio scorso hanno fatto scattare l’operazione. Nel giorno in cui la santona e le sue vittime, come da accordi, si sarebbero viste per la consegna di ulteriori 3mila euro in contanti per pagare l’ennesima benevolenza spirituale.I carabinieri hanno atteso che il contante passasse di mano, hanno quindi seguito la 63enne, che viaggiava a bordo di una golf verde, e - fermatala - hanno recuperato la busta con i soldi. La truffatrice, sentendosi con le spalle al muro ha permesso ai carabinieri di recuperare tutti i soldi che aveva estorto, per un ammontare di 130.500,00 euro, coinvolgendo anche la "collega" 56enne.Al di là del caso in sé, il maggiore Ingrosso ha tenuto a ribadire che dare evidenza a questi fatti può essere il tramite giusto per portare alla luce altri casi del genere. Molte persone che sono state raggirate non denunciano i fatti perché se ne vergognano, invece è importante rivolgersi ai carabinieri per fare in modo che chi truffa venga punito e che altre persone non finiscano nelle loro mani.https://youtu.be/9Io5XwM6r8I(Foto Si.Sa.)
Deborah Pantana nominata componente titolare della delegazione italiana nel congresso dei Poteri locali e regionali presso il Consiglio d’Europa. L'investitura ufficiale della consigliere comunale di Forza Italia a Macerata è avvenuta lo scorso 4 luglio. Una nomina tanto caldeggiata dal Presidente Silvio Berlusconi e dal responsabile nazionale degli Enti Locali Marcello Fiori."Sono profondamente riconoscente al mio partito per tale incarico, che cercherò, come sempre, di onorare al meglio e di rappresentare il mio territorio presso le Istituzioni Europee, portando le istanze del maceratese. Anche per questo ringrazio il sindaco di Macerata, Romano Carancini e il presidente della Provincia Antonio Pettinari, per l’incoraggiamento che mi hanno espresso, oltre alle attestazioni di stima che ho avuto da diversi Amministratori locali e dalla consigliera Regionale, nonché capogruppo di Forza Italia, Jessica Marcozzi".Il Congresso rappresenta le 200.000 Regioni e Comuni in Europa e costituisce uno spazio privilegiato di dialogo, entro il quale i rappresentanti dei poteri locali e regionali hanno la possibilità di dibattere problemi comuni, di confrontare le rispettive esperienze e di esprimere i propri punti di vista presso i governi. L'obiettivo del lavoro del Congresso è di rafforzare la democrazia e migliorare le prestazioni di servizio locali e regionali. Il Congresso si occupa di temi specifici come la partecipazione cittadina, la sicurezza urbana, il dialogo interculturale ed interreligioso, la migrazione, lo sviluppo sostenibile degli enti, la cultura, l'istruzione e la lotta contro la tratta di esseri umani. Il Congresso mira ad aiutare gli enti locali e regionali ad affrontare le loro sfide molteplici e a favorire la cooperazione tra i comuni e le regioni. Nella sua funzione consultiva il Congresso promulga raccomandazioni ed opinioni sulle relative tematiche e le presenta al Comitato dei Ministri e/o all'Assemblea parlamentare. Approva anche delle risoluzioni e le presenta agli enti locali e regionali. Tra gli incarichi del Congresso si trova anche l'osservazione di elezioni comunali e regionali."E’ importante in questo momento storico - conclude Deborah Panata - il contributo dei Governi locali e regionali nella cooperazione allo sviluppo e le opportunità che emergono dalla nuova generazione di strumenti di finanziamento dell'UE, mettendo in atto una politica di costruzione delle reti sul territorio che, come cerchi concentrici, devono coinvolgere Enti locali, soggetti pubblici e privati, Ong e metterli in rete con altri soggetti omologhi esteri pubblici e privati, con le Istituzioni nazionali, internazionali e comunitarie competenti in materia".
“L’apertura del lato della quadrilatero SS. 77 Civitanova Marche – Foligno non potrà che rinsaldare l’integrazione storica delle economie del territorio maceratese e perugino”. È questo il commento della Cna Provinciale di Macerata Giorgio Lignani e Cna Umbria Leonardo Santarelli che, alla vigilia dell'apertura del collegamento tra Civitanova Marche e Foligno, prevista per il 28 luglio alla presenza del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, si sono incontrate per un confronto sulle prospettive di sviluppo dell’area.“Quelle dei territori maceratese e perugino – commenta Giorgio Ligliani - sono economie integrate da secoli di scambi, contaminazioni, influenze reciproche. Oggi l’apertura di questa arteria contribuisce ad un ulteriore incremento degli scambi tra la costa e l’entroterra della penisola. Non solo per le attività legate alle produzioni tradizionali, con tutta l'eco del nostro prestigioso made in Italy, ma soprattutto per i flussi turistici, ai quali si offre una modalità moderna e migliorata per scoprire storia, cultura e produzioni dell’Italia di mezzo”. Anche per Leonardo Santarelli, “l’apertura di questa infrastruttura viaria attesa da almeno un trentennio, cui si aggiungerà presto anche quella della Perugia-Ancona, nel corso dei prossimi anni cambierà gli scenari dello sviluppo del territorio. Un territorio che, specie dopo la chiusura della Merloni, ha vissuto una recessione durissima. I nuovi collegamenti stradali sicuramente favoriranno i processi di collaborazione e integrazione tra imprese umbre e marchigiane e tra sistemi economici. Si tratta di un passaggio importante anche nell’ottica di una futura macro regione dell’Italia centrale, in cui l’Umbria e le Marche non potranno che ritrovarsi fianco a fianco”.Per Ligliani e Santarelli, infine, sono "interessanti anche gli scenari di collaborazione che si aprono tra le Cna dei due territori con approfondimenti tematici su snodi centrali che riguardano le economie dei territori interessati dalla Quadrilatero, progetti relativi allo sviluppo delle aree interne, la promozione turistico-culturale attraverso l’artigianato di qualità, l'innovazione e la digitalizzazione delle imprese, la costituzione di reti di imprese orientate all’export e la collaborazione dei Consorzi Fidi”.
In una calda serata di mezza estate, citando Shakespeare, si apre la 52esima stagione di Macerata Opera Festival. Per la prima va in scena l’opera di Verdi: l’Otello. In molti sono accorsi per l’evento, registrando anche una grande affluenza di turisti che, per l’occasione, hanno scelto delle mise più informali, indossando abiti floreali e righe bianche e nere.Ad omaggiare la serata in prima fila il sindaco Romano Carancini e la consorte Betty Torresi, entrambi in “total black”. Il sindaco con una cravatta rigorosamente nera e la signora in un abito di chiffon e ruches. A seguire il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, accompagnato dalla moglie in abito lungo nero impreziosito da pietre colorate, mentre, il consigliere comunale Deborah Pantana, accompagnata dal figlio, ha preferito per l’occasione un abito lungo ricamato in blu cina. Presenti anche il comandante della Guardia di Finanza della Provincia di Macerata, Amedeo Gravina, e sua moglie in abito floreale, il colonnello dei Carabinieri della Provincia di Macerata Stefano Di Iulio, il presidente della Provincia Antonio Pettinari in compagnia di sua figlia, il presidente della Confindustria di Macerata Gianluca Pesarini e la consorte Cinzia in verde Tiffany a pois corallo.Tra gli industriali non sono mancati Adolfo e Massimiliano Guzzini della holding Guzzini, Nando Ottavi presidente della Simonelli Group, Giovanni Fabiani della Fabiani Calzature, Francesco Merloni fondatore di Ariston Thermo Group.La web designer Barbara Trasatti e la stilista Eleonora Giacomini per questa prima della stagione lirica hanno indossato abito lungo nero con accessori rigorosamente gold.Grande attesa per gli ex presidenti del consiglio Romano Prodi e Enrico Letta, che prima di raggiungere lo Sferisterio per l’Otello, si sono concessi una visita guidata a palazzo Buonaccorsi, l’altro gioiello di Macerata.Leit motiv della serata di Picchio News la scelta tra Iago e Otello e come previsto in tanti hanno scelto il protagonista, ma non è mancato chi giustamente ha scelto l'amore: Desdemona.(Ha collaborato Eleonora Santoni)https://www.youtube.com/watch?v=ppPgjV0im58
Invalida al 70% con braccio paralizzato, e, nonostante ciò, adibita a fare fotocopie e a smistare la posta. Demansionata, umiliata e infine licenziata. Sarebbe una vera e propria vicenda di discriminazione lavorativa quella che ha visto coinvolta una dipendente della Banca di Credito Cooperativo di Civitanova Marche, che, assistita dalla Federazione Autonoma Bancari Italiani (Fabi), ha adesso impugnato il licenziamento e citato in giudizio l’istituto per mobbing.Il grave episodio è stato oggi denunciato dalla Fabi, in una conferenza stampa che si è svolta all’Hotel Miramare di Civitanova, alla quale hanno partecipato, oltre i segretari provinciali della FABI marchigiana Danilo Donzelli e Andrea Scavella, anche Anna Menghi, presidente associazione nazionale mutilati e invalidi civili di Macerata e Maria Michela Ciciretti, avvocato che su mandato della Fabi difende la lavoratrice."La condotta della Bcc di Civitanova Marche, che denunceremo e contrasteremo in tutte le sedi opportune, è intollerabile e ci riporta all’anno zero dei diritti”, hanno esordito Danilo Donzelli e Andrea Scavella, segretari provinciali della Fabi marchigiana. "Oltre ad assistere la lavoratrice nel ricorso alla magistratura del lavoro contro la Bcc di Civitanova Marche, chiediamo alla Federazione regionale delle Bcc delle Marche e a Federcasse d’intervenire presso la sua associata e di prendere pubblicamente le distanze da questa condotta che infrange ogni regola: etica, giuridica, nonché gli stessi principi mutualistici del movimento cooperativo. Invece di essere stata messa nelle condizioni di svolgere al meglio il proprio lavoro, la dipendente è stata ostacolata in tutti i modi”.Secondo Anna Menghi, presidente provinciale Anmic Macerata, "quando viene discriminato un disabile, per di più donna, è un fatto gravissimo. Si tratta di un attacco alla dignità della persona ed è inaccettabile. L'Anmic ha attivato un nuovo servizio proprio per difendere le persone come la lavoratrice in questione, l'Ufficio anti-discriminazione, e l'associazione si costituirà ad adiuvandum nel giudizio contro il licenziamento".Il calvario lavorativo di A.C. inizia oltre 10 anni fa. La lavoratrice, invalida al 70% e per questo rientrante nella così detta categoria protetta, viene assunta presso la segreteria fidi della banca e negli anni arriva a maturare il grado di vicecapo dell’ufficio Crediti. Poi improvvisamente nel 2004 il cambio di mansioni: A. C., a causa di mai specificate ragioni organizzative, viene trasferita dalla banca al settore contabilità. Ma di operazione contabili ne svolge ben poche, poiché i superiori le assegnano tutt’altri compiti, "degradanti rispetto alla qualifica maturata". A.C. si trova così a dover smistare posta, chiudendo le buste con il gomito, a fare fotocopie, e in certi casi addirittura sbrinare e riempire il frigorifero della segreteria," in barba alla sua grave menomazione fisica: una paralisi ostetrica al braccio destro che la rende invalida al 70%". In aggiunta, "la lavoratrice subisce continui attacchi da parte di colleghi e superiori, tanto da cadere in depressione, come certificato dai medici della Asl locale". Un disturbo depressivo, causatole dall’ostile ambiente di lavoro, che la costringe a sottoporsi negli anni a una serie di cure mediche. "Ma la banca non demorde. Le condotte vessatorie nei confronti della dipendente s’intensificano e conseguentemente le condizioni di salute di A.C. si aggravano e richiedono cure specifiche che costringono la lavoratrice ad assentarsi ripetutamente per malattia. Il medico legale nel 2010 appura il rapporto causale tra la patologia della dipendente e le vicende lavorative della stessa”.La stessa Asl di Civitanova Marche all’inizio del 2016 dichiara che, realizzate le normali misure di prevenzione del caso in materia di ergonomia, postura e stress lavoro correlato “non emerge alcun motivo per cui si debba temere per la salute e la sicurezza di A.C.”. Come dire: "se la banca adotta le dovute misure, smettendo di causare stress e danni psico-fisici alla dipendente, A.C. può tornare a lavorare in serenità"."Ma la Bcc di Civitanova , in spregio alle indicazioni della Asl, prosegue nella sua condotta vessatoria e pone A.C. in aspettativa forzata fino a recapitarle la lettera di licenziamento", raccontano dalla sindacato. "Adesso la lavoratrice, con a carico un mutuo e costretta a sostenere ingenti spese mediche per curare il disturbo depressivo causatole dalla banca, non riceve né stipendio né contributi. É chiaro che la Bcc di Civitanova Marche ha attuato un comportamento gravissimo e ingiustificabile, ledendo la dignità della lavoratrice. Ora chiediamo - hanno concluso Donzelli e Scavella - che l’istituto annulli questo vergognoso provvedimento".Ma i legali della Bcc replicano a quanto scaturito dalla conferenza stampa e danno la versione dell'istituto di credito. Gli avvocati Massimo Bertola e Maurizio Cinelli affermano che “La signora, disabile già assunta in quota obbligatoria – dopo protratti e reiterati lunghi periodi di assenza dal lavoro e vari tentativi che la Banca, in più occasioni, ha svolto pur di impiegarla proficuamente in attività anche diverse da quelle originarie –, all’esito di accertamenti sanitari effettuati dal medico competente ai sensi del decreto legislativo n. 81 del 2008, e, prima ancora, dalla Commissione medica per l’accertamento delle disabilità ai sensi della legge n. 68 del 1999, è risultata permanentemente inidonea a mansioni di addetta all’ufficio con uso del videoterminale, nonché inidonea ad attività di front office, e comunque ad attività fisicamente impegnative. La Banca, dopo aver effettuato tutti i tentativi per reperire posti di lavoro, anche di qualifica inferiore, atti a consentire che la predetta potesse essere impiegata in maniera proficua, nel pieno rispetto delle sue condizioni di salute, non senza essersi previamente preoccupata anche di effettuare tutti i tentativi possibili per consentire alla medesima una ricollocazione presso altra, consona realtà produttiva – non ha potuto evitare di procedere al licenziamento della dipendente per giustificato motivo oggettivo”.
La prima produzione sarà il nuovo film di Alessandro Valori “Tiro libero”, ambientato nelle Marche (tra Macerata, Montegranaro, Recanati e il Conero), con un cast di grandi nomi tra cui Nancy Brilli e il ciak previsto per ottobre 2016. È il promettente biglietto da visita di Linfa Crowd 2.0, il “portale delle idee”, che nasce per iniziativa di Simone Riccioni, attore marchigiano (vive a Corridonia) arrivato alla notorietà con il film “Come saltano i pesci” dello stesso Valori.Un portale dedicato a progetti culturali di qualità che proprio sul web cerca soci finanziatori per diventare realtà e sostenere questo primo importante progetto. La campagna di raccolta capitali, da oggi on line su www.nextequity.it, è stata presentata stamane a Macerata, nei prestigiosi spazi della Biblioteca comunale; hanno partecipato Stefania Monteverde, assessore alla Cultura del Comune di Macerata; Simone Riccioni, fondatore di Linfa Crowd 2.0; Michela Centioni e Domenico Formica di Next Equity.Sul portale troveranno spazio progetti culturali nelle diverse declinazioni: cinema, teatro, editoria, arti visive, eventi. Un luogo di creatività con un occhio attento al sociale, ma soprattutto un’impresa culturale che attiverà sinergie virtuose sul territorio con attività di product placement, sponsorizzazione e marketing territoriale. Simone Riccioni ha svelato i primi dettagli del film, che lo vedrà nel doppio ruolo di attore e produttore: “Tiro libero è tratto da una storia vera – ha spiegato l’attore parlando anche delle sue esperienze nella pallacanestro con le giovanili della Sutor – e racconta di un giocatore della squadra di basket di Montegranaro che ha tutto e si trova improvvisamente ad affrontare la disabilità. Un tema importante, trattato però con ironia in una commedia brillante. Il film avrà un cast di altissimo livello, con Nancy Brilli tra i protagonisti. Ci sarà anche Luca Vitali, e forse un giocatore Nba”. Vitali, nazionale di basket che ha vestito la maglia della Sutor, era presente all’evento ed ha raccontato di come sia stato affascinato da questo progetto.La ricerca di soci finanziatori per Linfa Crowd 2.0 è affidata alla piattaforma on line www.nextequity.it della società Next Equity Crowdfunding Marche di Civitanova, che si è già messa in luce nel panorama nazionale con campagne di successo: “Linfa Crowd 2.0 – ha spiegato Domenico Formica di Next Equity - si distingue dai portali esistenti perché proporrà progetti culturali selezionati già pronti per il mercato e perché investirà direttamente in questi progetti”.L’attività di Linfa Crowd 2.0 ed il nuovo film di Valori saranno un’importante vetrina per il territorio: Soddisfazione è stata espressa dall’assessore Monteverde, che ha messo l’accento sulla volontà dell’amministrazione di stare vicina a questo “progetto di industria culturale creativa” e di sostenere la visibilità che arriverà per il territorio con azioni di promozione.La campagna è attiva da oggi su www.nextequity.it ed ha un obiettivo di raccolta di 660.000 euro, a fronte di quote di partecipazione pari al 40%: chiunque potrà investire e diventare socio a partire da un importo minino di 1.850 euro.
Il Parma ha bussato alla porta della Maceratese per accaparrarsi le prestazioni di Matteo Colombi. “C'è stato l'interessamento da parte del Parma – ha affermato il direttore sportivo del sodalizio biancorosso, Gianluca Stambazzi - Di fronte a richieste da parte di società importanti come il Parma non puoi far finta di nulla, ma al momento non c'è niente che possa far pensare all'addio di Colombi”.Negli ultimi giorni la Maceratese ha sondato il terreno per Federico Franchini, difensore del Carpi. La Maceratese starebbe trattando il trasferimento in prestito dell'esterno difensivo.La Maceratese continua a guardare con interesse anche in casa del Pescara. Dopo gli arrivi in prestito dei difensori Di Sabatino e Ventola i biancorossi hanno messo gli occhi anche sul centrocampista Lorenzo Paolucci.(nella foto Federico Franchini)
Sei medaglie e ben 4 d’oro per confermarsi un portento a livello nazionale e meritarsi la futura chiamata addirittura olimpica. L’atleta del Centro Nuoto Macerata Maria Chiara Cera è stata ancora una volta imprendibile nei campionati italiani di nuoto in vasca lunga organizzati dalla FSSI, la Federazione Sport Sordi Italia, che si sono svolti a Pesaro.Non si esagera, trattasi di stella nascente di interesse mondiale: per la giovane classe ‘99 sei gare disputate ed altrettante medaglie individuali con l’oro nei 200 dorso, nei 50 dorso, nei 200 misti e nei 50 farfalla, argento nei 50 stile e nei 100 dorso. A questo invidiabile palmares va aggiunta la prestazione da primo posto nella staffetta 4x100 mista in cui Maria Chiara da anni “copre” a frazione a dorso.Un finale di stagione superbo per la nuotatrice maceratese che poi l’anno prossimo è attesa nientemeno che dai giochi olimpici che si terranno in Turchia ad agosto.“Con il cronometro ci siamo - conferma l'allenatore Franco Pallocchini - e Maria Chiara ha meritato con l'impegno questa soddisfazione. Certamente la convocazione dipende dai tecnici del Team Italia, ma i presupposti ci sono tutti. Quello che preoccupa in questo momento è la situazione politica ad Ankara, ma noi continueremo a lavorare con ottimismo”. Anche il presidente del CN Macerata, Mauro Antonini, è entusiasta dei risultati ottenuti e invita tutto il capoluogo, dai cittadini alle istituzioni, a tributare a Maria Chiara gli onori che merita e a sostenerla nell'obiettivo del sogno olimpico.
“L'abbiamo atteso tanto, e ora a Macerata riportiamo il cinema al centro”. Lo afferma l’assessore alla Cultura Stefania Monteverde annunciando che dal 2 agosto nella nuova location del cortile di Palazzo Conventati inizieranno le proiezioni della rassegna di cinema all’aperto.Questa mattina Monica Perugini, legale rappresentante della Multimovie srl aggiudicataria della gara a evidenza pubblica, ha firmato l'atto di concessione degli spazi per la gestione della rassegna alla presenza del segretario generale Giovanni Montaccini e del dirigente dell’ufficio Tecnico Tristano Luchetti.“Il cinema torna al centro in tanti sensi. - continua l'assessore - Torna al centro storico d'estate con il cinema al bellissimo cortile di palazzo Conventati sulle ‘scalette’ di Macerata. Torna anche con una progettualità di lungo termine che collega idealmente la riapertura dello storico Cinema Italia con il cinema d'estate. Un pezzo di storia di città dedicata al cinema che abbiamo voluto fortemente proseguire con una programmazione di qualità e a prezzi accessibili, in grado di rispondere alle diverse esigenze del pubblico, dagli appassionati alle famiglie e ai bambini. La collaborazione con l'unico gestore, protagonista della storia del cinema maceratese, ci permetterà di costruire un progetto Cinema Macerata capace di coinvolgere le associazioni del territorio insieme all'Università, l'Accademia, le scuole e le tante realtà creative, in una rete di sviluppo culturale in dialogo con le altre sale del territorio dal cinema Excelsior al Multiplex di Piediripa.”Si inizia il 2 agosto e si prosegue tutti i giorni: alle ore 21.30, il cortile di palazzo Conventati ospiterà proiezioni di qualità con prime e anteprime, i Mercoledì d’autore, il martedì con film dedicati ai bambini mentre il venerdì sarà Family.Per il 4 agosto, in occasione della Notte dell’Opera verrà proiettato Quartet , per la regia di Dustin Hoffman, pellicola che narra storie di musicisti e cantanti lirici.Il prezzo del biglietto di ingresso è di 6 euro, ridotto 4 euro per le famiglie numerose, con quattro o più componenti. Il programma dei film sarà pubblicato nel sito del Comune e sull'app CityUser, sempre utile per essere informati in tempo reale sulle iniziative di Macerata d'Estate. La Multimovie srl, società con pluriennale esperienza in campo cinematografico che ha partecipato all’avviso esplorativo del Comune, si è aggiudicata la concessione dello spazio dopo la procedura del bando pubblico.
Degustazioni di vino, assaggi street food marchigiani e siriani, brindisi pre-opera, aperitivi culturali con il Verdicchio dei Castelli di Jesi e di Matelica, Colli Maceratesi – Ribona, Vernaccia di Serrapetrona e San Ginesio. Sono alcune delle iniziative previste dalla rinnovata partnership tra l’Istituto Marchigiano di Tutela Vini - IMT e Macerata Opera Festival (al via da oggi fino al 14 agosto), che quest’anno dedica la sua 52^ edizione al tema Mediterraneo e all’integrazione culturale tra i popoli del bacino del Mare Nostrum.Ricco il programma delle attività che vedono il consorzio partner della kermesse: dal brindisi di inaugurazione della stagione lirica in programma stasera dopo la prima di Otello all’aperitivo con Goran Bregovic and his Wedding & Funeral Orchestra (24 luglio ore 18:00), fino all’anteprima enogastronomica organizzata dall’Istituto Marchigiano di Tutela Vini per Medea, lo spettacolo a favore di Medici Senza Frontiere di giovedì 11 agosto. Per l’occasione, infatti, a partire dalle 18.30 in piazza Mazzini a Macerata, IMT proporrà degustazioni di vini e assaggi street food mediterranei realizzati dallo chef stellato Errico Recanati e dagli chef siriani dell’associazione Yalla Yalla, per celebrare, in linea con il tema del Festival, il dialogo tra i popoli del Mediterraneo. Protagonisti dei tasting, i vini della provincia di Macerata (costo delle degustazioni: € 10; € 8 se acquistato contestualmente al biglietto dello spettacolo).Per il direttore di IMT, Alberto Mazzoni “Vino e lirica rappresentano due eccellenze distintive delle Marche: due elementi che messi insieme possono offrire un’esperienza culturale unica adatta a pubblici differenziati. Rinnoviamo la nostra partnership con il Macerata Opera Festival consapevoli della valenza di questo appuntamento nel panorama lirico ma anche della sua capacità di abbracciare la cultura nel senso più ampio, spaziando dalla letteratura alla musica, dall’enogastronomia al sociale”.Tornano anche per il 2016 gli aperitivi culturali: incontri con giornalisti, direttori d’orchestra, registi, scrittori e musicisti, previsti tutti i venerdì, sabato e domenica del Festival presso gli Antichi Forni (ore 12:00). Tra le presenze, i registi delle tre opere di questa stagione, Paco Azorin (“Otello”), Luigi Di Gangi, Ugo Giacomazzi (“Norma”) e Francesco Negrin (“Il trovatore”), i filosofi Monia Andreani, Umberto Curi, Andrea Panzavolta e Cesare Catà.
L’Università di Macerata esprime la più viva solidarietà verso l’intera comunità accademica turca colpita, in questi giorni, da atti contrari alla libertà di ricerca, di insegnamento e di autogoverno degli Atenei."L’antica collaborazione tra le Università turche e quelle europee, tra cui Macerata, subisce gravi danni. L’Ateneo maceratese" dice il rettore Luigi Lacchè "è vicino ai tanti colleghi turchi che rischiano il posto di lavoro se non misure ancor più gravi.Ci auguriamo che alla fine possa prevalere nel governo il senso di attaccamento ai valori democratici e l’idea della tutela dei diritti civili e politici dei singoli e dell’intera collettività".
Si è chiusa domenica 17, con il successo dell’Argentina, la tre giorni marchigiana della più importante manifestazione a squadre di tennis al mondo, la Coppa Davis. Al Circolo Tennis Baratoff di Pesaro, Italia e Argentina hanno dato vita sul campo ad una vera e propria battaglia, con incontri tirati, lunghissimi ed emozionanti. Un evento che, dopo l’incontro Italia – Svizzera disputatosi a marzo, ha riacceso per la seconda volta in un anno i riflettori e l’interesse degli sportivi sulla Regione Marche, le cui bellezze sono state apprezzate anche dai tanti argentini accorsi appositamente dall’altra parte del mondo per sostenere la propria rappresentativa guidata da Federico Delbonis e Juan Martin del Potro.La Davis però non è stata solo tennis. Nella settimana che ha preceduto le partite si è svolta la “Davis Week”, una serie di iniziative con l’alternanza di musica, sport, tornei di beach tennis, divertimento, artisti di calibro nazionale ed internazionale. Un calendario fittissimo organizzato, per conto di Mca Events, dall’Associazione Pindaro dei fratelli Spagnuolo per far respirare il clima della Davis in tutta la Riviera marchigiana e romagnola.Tra gli appuntamenti di maggior successo il Party Tennis 1930, un originale aperitivo al molo di Levante di Pesaro per celebrare la storia del tennis negli anni ’30. Sono state protagoniste le musiche originali dell’epoca ‘20/’30, sia italiane che internazionali di stampo swing retrò – vintage accompagnate da un Dj set a cura di Dj Thor e Aaroon Tesser, musicista, compositore internazionale e direttore artistico della prestigiosa Terrazza Rinascente di Milano. Con loro la performer di San Pietroburgo Roxy Rose con abiti originali da collezione del primo novecento legati al mondo del tennis.Hanno contribuito in modo decisivo alla riuscita dell’evento gli allestimenti creati appositamente per la serata da Meridiana Cooperativa Sociale di Macerata: il molo del porto è stato impreziosito da tappeti verdi e zolle di erba che hanno riprodotto campi da tennis, da immagini vintage in bianco e nero e fotografie a grandezza naturale che hanno raccontato il tennis dalle origini ad oggi. Un tocco di classe e di eleganza quello offerto da Meridiana apprezzato anche dall’ospite d’onore della serata, Nicola Pietrangeli, il tennista italiano più forte e vincente di tutti i tempi.Si è rinnovata così la proficua collaborazione tra Associazione Pindaro e Meridiana, che cura tutti gli allestimenti di Overtime, il Festival Nazionale del Racconto e dell’Etica Sportiva, che dal 5 al 9 ottobre 2016 festeggerà la sua sesta edizione portando a Macerata, come da consolidata tradizione, big dello sport, della musica, dell’arte e del giornalismo con iniziative tutte a carattere gratuito. Una collaborazione in linea con la mission di Meridiana che il Presidente Giuseppe Spernanzoni sintetizza così: “l’obiettivo della nostra Cooperativa è quello di perseguire l’interesse generale della comunità attraverso la promozione umana e l’integrazione sociale dei cittadini. Sport e Sociale devono sostenersi a vicenda proprio perché valorizzano le capacità delle persone e la relazione tra le stesse”.Altro evento di punta della Davis Week è stato il light – design che giovedì 14 luglio ha raccontato e presentato il tennis in un modo “non convenzionale”. Dalle ore 21 alle ore 24 è stato proiettato sulla facciata di Palazzo Ducale in Piazza del Popolo a Pesaro un video realizzato ad hoc ed in esclusiva per la Coppa Davis. L’elaborazione creativa e l’interazione di contenuti 2D e 3D è stata a cura di un grande artista maceratese, Luca Agnani, che, esperto in animazioni e precursore in Italia del video-mapping, lavora sulle facciate di palazzi, chiese e monumenti di tutto il mondo. Uno spettacolo che ha entusiasmato e affascinato le migliaia di persone accorse, compresa una numerosa e festante rappresentanza di tifosi argentini. “La mia è una forma di video-arte che ha vestito il Palazzo Ducale” – racconta Luca Agnani. “Siamo partiti da racchette e palline – continua - per poi raccontare una storia. Abbiamo scomposto e ricostruito la prefettura con elementi tennistici, mantenendo un’interazione costante con l’architettura. Con l’ausilio di 4 proiettori abbiamo dato vita ad uno schermo unico a cielo aperto in grado di far vivere un’emozione a curiosi, turisti e semplici passanti”.
Nei primi cinque mesi del 2016 le aziende marchigiane hanno assunto 52.778 persone, il 12,2% in meno rispetto allo stesso periodo del 2015. La maggior parte dei neo assunti ha un contratto a termine (76%), il 18,3% è stato assunto con un contratto a tempo indeterminato e solo il 5,8% come apprendista. Emerge da un'analisi dell'Ires Cgil Marche che ha elaborato i dati dell'Osservatorio sul precariato dell'Inps. Le trasformazioni di contratti di apprendistato in contratti a tempo indeterminato sono state 1.433 (+13,5%), quelle dei tempi determinati in contratti stabili ammontano a 3.523 (-40,1%). Le cessazioni di lavoro sono state 40.788 con la creazione di un saldo positivo assunzioni-cessazioni (pari a 11.990 posti di lavoro) ma solo in termini complessivi: il saldo tra assunzioni e cessazioni per i contratti a tempo indeterminato continua a essere negativo (-4.353). (Ansa)
Inaugurata ieri a palazzo Buonaccorsi la mostra fotografica dell’artista fotografo Mattia Insolera: 6th Continent.All’interno della manifestazione del Macerata Opera Festival l’esposizione amplia il tema del Mediterraneo, istantanee che raccontano il viaggio che l’arista ha intrapreso a partire dal 2007 attorno e attraverso il Mediterraneo, alla ricerca di quel ponte che idealmente c’era e che univa le due sponde e che ora sembra essere crollato.L’intreccio di popoli e culture si perdono nella disperazione di chi attraversa il mare per cercare una nuova vita, il ruolo antico di luogo di scambio tra i continenti è così devenuto una postilla di queste acque. Un percorso che si snoda tra i personaggi che navigano e si bagnano nel Mare Nostrum, dai turisti agli immigrati passando per gli “autoctoni”: i pescatori. Il Mediterraneo come area culturale a sé, narrato nelle pagine di Predrag Matvejević, Breviario del Mediterraneo, libro che Insolera ha letto durante il viaggio in cui ha preso forma il suo voler raccontare questo mondo.Il titolo della mostra 6th Continent: the Mediterranean, prende spunto dalla definizione coniata dallo scrittore ed etnografo turco noto come il “Pescatore di Alicarnasso”, che rappresenta una delle principali fonti di ispirazione a questo lavoro.La mostra sarà aperta fino al 4 settembre.https://www.youtube.com/watch?v=tJ45NYwCDIA