Macerata

I migliori uffici postali del centro-nord? Quelli del Maceratese

I migliori uffici postali del centro-nord? Quelli del Maceratese

Ci sono quattro uffici del Maceratese tra i migliori uffici postali del centro nord. Poste Italiane ha infatti premiato gli uffici postali che hanno raggiunto risultati di eccellenza nell’offerta alla clientela della vasta gamma di servizi e prodotti postali, finanziari e di comunicazione.Nella classifica assoluta per i risultati raggiunti, le migliori performance hanno riguardato gli uffici postali di Tolentino, Macerata centro, Civitanova Marche e Recanati. Il riconoscimento è arrivato nel corso del Meeting di Poste Italiane e Cassa Depostiti e Prestiti tenutosi a Bologna, al quale hanno partecipato 15 direttori di Filiale, le strutture di staff e commerciali, oltre 400 direttori in rappresentanza dei 1300 uffici postali di Emilia Romagna e Marche.Il successo riportato dagli uffici del maceratese è stato determinato dallo spirito di squadra che ha permesso di raggiungere risultati e obiettivi. Proprio sull’importanza del ruolo che rivestono il direttore e ogni singolo operatore all’interno dell’ufficio si è soffermato il responsabile dell’Area Centro Nord Gino Frastalli: “Importante il lavoro di squadra per gestire al meglio tutto il team dell’Ufficio postale, convergendo insieme sugli obiettivi aziendali di crescita e sviluppo in tutti i comparti: Libretti postali, Buoni fruttiferi e Polizze assicurative. Poste Italiane è un riferimento per le persone e per le aziende - continua il responsabile territoriale - e questa consapevolezza ci impone l’obbiettivo di migliorarci per fornire risposte sempre più qualificate in grado di ripagare la fiducia. Siamo presenti nelle grandi città e nelle migliaia di piccole realtà del territorio che spesso, come è avvenuto poche settimane fa in seguito al sisma che ha colpito diverse località marchigiane, ci vedono impegnati in prima linea con i servizi che eroghiamo, con la nostra vicinanza e il nostro senso di appartenenza al tessuto territoriale”.

20/09/2016 15:31
Macerata, città amica dei malati di Alzheimer

Macerata, città amica dei malati di Alzheimer

Macerata città amica delle persone con demenza per intervenire in profondità sulle dinamiche di una collettività, per renderla capace di accogliere con generosità e intelligente apertura e di farsi carico delle difficoltà di chi è coinvolto in questa patologia.L’iniziativa è stata presentata questa mattina – domani 21 settembre è la giornata celebrativa dell’Alzheimer istituita nel 1994 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dall’Alzheimer’s Disease International (ADI) -  nel corso di una conferenza stampa alla presenza del sindaco Romano Carancini, dell’assessore alle Politiche sociali, Marika Marcolini, Marco Trabucchi presidente dell’Associazione Italiana Psicogeriatria, Manuela Berardinelli presidente Alzheimer Uniti Italia onlus, Eugenio Pucci neurologia Asur Marche Area Vasta 3 Macerata, Michele Farina giornalista del Corriere della Sera, autore del libro “Quando andiamo a casa?”, e Susanna Cipollari neuropsicologa coordinatrice del Centro diurno “Tempo alle famiglie”.“Un ringraziamento a Manuela Berardinelli – ha detto il sindaco Carancini -  perché ha voluto che Macerata fosse il punto di partenza di un progetto importante che vede la nostra città come un luogo dove sperimentare e costruire. E’ con senso di responsabilità e voglia di misurarci con questa sfida che abbiamo accolto la proposta. Pensiamo che sia un modo originale di farsi carico della malattia, dell’altro, insieme a una comunità, la testimonianza di una città che prova ad alzare il livello del proprio impegno”.Si tratta di un modello di intervento sociale che ha già visto alcune realizzazioni in altri paesi europei, per ridurre le difficoltà e le crisi cui vanno incontro le persone affette da demenza e le loro famiglie.Nelle Marche, come ha riferito il dottor Eugenio Pucci, le persone affette dalle varie forme di demenza sono 30.000,  in Italia un milione e  calcolando che ognuna di queste ha rapporti stretti con un altro milione di cittadini e, meno stretti, ma fortemente coinvolgenti, con altri due milioni, si può affermare che la demenza rappresenta un problema vitale per oltre 4 milioni di italiani. Lo scenario delle risposte dei servizi è caratterizzato da una situazione a pelle di leopardo; in alcune zone essi coprono completamente il bisogno, in altre sono gravemente deficitari. Il Piano Nazionale Demenze, varato nel 2015 dal Ministero della Salute in coordinamento con le Regioni, non è ancora arrivato a creare, come auspicato, una rete di servizi omogenea ed efficiente.La risposta è quindi spesso affidata alla sola famiglia, come ha affermato Manuela Berardinelli, in alcuni casi affiancata dalle cosiddette "badanti", tutte persone che devono affrontare in condizioni precarie l'impegno di un'assistenza che dura 24 ore al giorno  e per lunghi anni. In questa situazione, la persona responsabile dell'assistenza va spesso in crisi, anche perché le difficoltà psicologiche e sociali hanno portato all'interno del nucleo familiare a una riduzione del numero delle persone disponibili per un servizio così gravoso.“L’isolamento - ha detto la Berardinelli - non è dato dalla malattia, ma da noi e sta proprio a noi dare alle persone affette da demenza la normalità della vita, che non deve essere concessa. Cuore e dottrina, un connubio di mentalità, devono essere, non senza fatica, gli strumenti per il cambiamento”.Sulla base di queste ed altre motivazioni è nata l'idea di allargare ad un'intera comunità la responsabilità di aiutare famiglie e ammalati per raggiungere una decente qualità della vita, attraverso il modello di una "città amica". Per questo si agisce, in generale, sulle conoscenze dei cittadini, perché cancellino lo stigma che spesso circonda la vita degli ammalati, rendendosi conto che la demenza è una patologia come molte altre e su tutte le realtà che nella vita di ogni giorno entrano in contatto con malati e famigliari, perché le relazioni siano naturalmente caratterizzate da un atteggiamento di aiuto. Per questo scopo il progetto mira a formare le varie realtà sociali attive in una comunità, da chi lavora nei negozi e nei bar, alle forze dell'ordine, ai sacerdoti, a chi ha responsabilità educativa nelle scuole, a chi gestisce le proprietà e il denaro, a chi lavora nei servizi socio-sanitari e così via.Alla fine di un percorso che è necessariamente lento, perché non si modificano con facilità atteggiamenti e convincimenti di lunga durata, la "città amica" saprà leggere e comprendere il bisogno nelle strade e nelle case, diventare accogliente, combattere la solitudine, essere comprensiva di atteggiamenti che in altre circostanze potevano sembrare inaccettabili, offrire supporto nelle difficoltà, prevenendo crisi all'interno delle famiglie che talvolta portano alla rottura del sistema delle cure, con gravissimo danno per l'ammalato. Il progetto che parte a Macerata andrà avanti per step, iniziando da un incontro pubblico aperto a tutta la cittadinanza seguito da quello con tutte le categorie a cui verrà proposto un questionario sulla conoscenza della malattia. Saranno poi le università marchigiane a controllare la correttezza degli interventi e a misurare i risultati ottenuti. Dopo di che si partirà con la formazione.Infatti, anche se non sempre facile, la rilevazione dell'efficacia di un intervento è indispensabile perché il modello possa diffondersi, ma soprattutto perché chi è coinvolto, cittadino o operatore di ogni livello, possa rendersi conto che l'impegno non sempre facile a favore di chi è colpito dalla demenza e della sua famiglia ha indotto un significativo miglioramento della qualità della vita. AFAM Alzheimer Uniti Marche si è assunta la responsabilità gestionale del progetto, perché ritiene che sia compito istituzionale di un'associazione di famigliari la sperimentazione delle modalità per migliorare la qualità della vita delle persone colpite da demenza. Il Comune di Macerata ha fatto proprio il modello di "città amica", perché una comunità dove i forti sostengono i più deboli è un luogo dove tutti vivono meglio, in un'atmosfera di reciproca comprensione, e dove la solitudine di ogni cittadino può essere compresa e messa al centro di un'attenzione diffusa.

20/09/2016 14:42
Cordoglio nella sanità maceratese per la scomparsa di Sandro Feliziani

Cordoglio nella sanità maceratese per la scomparsa di Sandro Feliziani

Profondo cordoglio nel mondo della sanità maceratese per la scomparsa di Sandro Feliziani, conosciutissimo infermiere del 118, morto nella serata di domenica all'età di 62 anni nella sua abitazione di Pollenza a seguito di una gravissima malattia.Sandro Feliziani, era passato nel 1996 dal reparto di Rianimazione al nuovissimo 118, del quale è stato uno dei capistipite nel maceratese. Amatissimo e stimatissimo da tutti i colleghi, viene ricordato come "un grande uomo, un grande amico e un grande professionista. Sempre disponibile e gentile, lavorare insieme a lui ti cambiava la giornata".Lascia la moglie Anna, i figli Silvia e Riccardo e i tre amatissimi nipotini. I funerali di Sandro Feliziani si sono svolti questa mattina a Pollenza nella chiesa di San Biagio. La santa messa per l'ottavario è prevista per domenica 25 settembre alle 19 a Pollenza nella chiesa di Sant'Antonio.

20/09/2016 14:28
A Macerata le donne Acli in campo contro il tumore al seno

A Macerata le donne Acli in campo contro il tumore al seno

È un nemico spesso subdolo che si presenta in punta di piedi ma che, dati alla mano, rappresenta ad oggi la neoplasia più frequente nella popolazione femminile italiana. Circa 1 donna su 9, nell’arco della propria vita, si ritrova a dover combattere conto il tumore al seno. Il totale riferito al nostro Paese è di quasi 48mila nuovi casi all’anno; ciò vuol dire che per ogni donna la possibilità di ammalarsi di tumore al seno è del 10/12%. Una patologia molto presente tra la popolazione femminile ma che, fortunatamente, lascia ad oggi margini di speranza più che buoni in quanto alla possibilità di sopravvivenza: la mortalità per tumore al seno è infatti costantemente in calo. Ogni anno scende circa dell’1,5%. I principali alleati in questa battaglia sono la diagnosi precoce, come spesso accade per tutti i tumori, e, nello specifico del tumore al seno, l’autopalpazione. Che può essere fondamentale per stanare in tempo il male e intraprendere le relative cure. A questo si aggiungono le nuove terapie che stanno iniziando a dare risultati positivi, anche oltre ogni previsione. Dai farmaci che nascono dalla genetica passando per diverse cure sperimentali o per il controllo del dolore: come nel caso della cannabis medica. Il ricorso a semi di CBD per la produzione di marijuana da utilizzare in ambito terapeutico è una realtà sperimentata da tempo con notevoli risultati anche nei casi di tumori di vario genere, visto l’effetto lenitivo del dolore che riesce ad avere sui pazienti oncologici. E proprio parlando di tumore al seno, il prossimo 23 settembre a Macerata si svolgerà un incontro importantissimo finalizzato alla prevenzione di questa patologia. Ad organizzarlo,  il Coordinamento Donne delle Acli maceratesi, ovvero le associazioni cristiane di lavoratori italiani da sempre attive nell’ambito del sociale. L’evento si terrà presso il Circolo Santa Maria delle Vergini di Macerata a partire dalla ore 21, per fare il punto su questo tema parlando di prevenzione, diagnosi e cura. All’incontro del 23 parteciperà anche il centro medico privato Associati Fisiomed di Sforzacosta, la struttura diagnostica e riabilitativa nata nel 1996 a Borgo Sforzacosta, a pochi chilometri da Macerata. E saranno proprio due medici di questo centro, ovvero il dottor Giuseppe Luchetti e la dottoressa Cesarina Giustozzi, a portare avanti il dibattito rispondendo alle domande di chi vorrà presenziare. Un’occasione per i cittadini di Macerata di parlare di un male molto diffuso, ma contro il quale si può oggi fare molto.

20/09/2016 10:41
Si torna a cantare con il coro Pueri Cantores di Macerata

Si torna a cantare con il coro Pueri Cantores di Macerata

Sta finendo settembre e .... è giunto il momento di tornare a cantare !!Il coro Pueri Cantores "D.Zamberletti" di Macerata ti aspetta nella Parrocchia del Sacro Cuore il 24 settembre alle 15. Se ti piace cantare, stare con gli altri e soprattutto divertirti da matto è un'occasione che non puoi lasciarti sfuggire !!Il 24 settembre vienici a trovare, potrai conoscere tanti nuovi amici e, al termine delle prove, gustare una deliziosa merenda in compagnia di tutti noi.Quest'anno le prove settimanali saranno 3: due la sera alle 21:00 e una il sabato alle 15:00, inoltre un impegno non meno importante è quello dell'animazione della messa di mezzogiorno sempre al Sacro Cuore.Il coro è un'attività e una risorsa davvero per tutti: si cresce musicalmente, imparando brani di U2, Beatles, Queen e molti altri grazie alla pazienza del maestro Gian Luca Paolucci; inoltre non mancherà una sorta di cammino spirituale, seguito dall'infaticabile Don Piergiorgio.Per chiunque il coro può davvero essere una spinta verso la crescita, l'apprendimento e verso la scoperta di un modo di stare insieme diverso !! Per qualsiasi informazione potete contattare il Presidente Silvia Foresi al numero 3346125155 o visitare il sito "www.puerimacerata.com" o la pagine Facebook "Pueri Cantores di Macerata".Vi aspettiamo numerosi !!

20/09/2016 09:02
Pettinari ha giurato: insediato il nuovo consiglio provinciale

Pettinari ha giurato: insediato il nuovo consiglio provinciale

Si è tenuta oggi pomeriggio presso la sala consiliare della Provincia di Macerata la seduta di insediamento del neo eletto presidente Antonio Pettinari e dei 12 membri del nuovo Consiglio Provinciale.L'insediamento del Presidente e dei Consiglieri provinciali è avvenuta dopo essere stato confermato nell'incarico lo scorso 28 agosto con il voto dei sindaci del territorio provinciale (40.753 punti mentre la candidata che competeva con lui, Ornella Formica, sindaco di Colmurano, ne aveva ottenuti 31.931).Antonio Pettinari ha prestato giuramento davanti ai 12 membri del nuovo consiglio (Paolo Renna, Debora Brugnola, Leonardo Catena, Massimo Montesi, Paolo Micozzi, Lidia Iezzi, Stefania Tamburrini, Francesco Acquaroli, Gianluca Pasqui, Tarcisio Antognozzi, Rosalba Antognozzi, Alessandro Massi) che ha ringraziato e ai quali ha portato i saluti del prefetto Roberta Preziotti."Nel ringraziare i sindaci - ha detto Pettinari - con i quali lavoreremo a stretto contatto, dando priorità alle questioni che riguardano il sisma, vorrei esprimermi sulla professionalità dei nuovi e vecchi dipendenti della provincia ed esprimere la mia personale soddisfazione per essere riusciti, all'interno della riforma, ad evitare esuberi ed assicurare che tutti i dipendenti mantenessero il loro posto di lavoro".

19/09/2016 16:04
Maceratese, rischio penalità in classifica. Con l'Albinoleffe si recupera l'11 ottobre

Maceratese, rischio penalità in classifica. Con l'Albinoleffe si recupera l'11 ottobre

Secondo un'inchiesta pubblicata da L'Espresso, venti società di Lega Pro potrebbero avere problemi legati alla fidejussione di trecentocinquantamila euro depositata all'atto dell'iscrizione al nuovo campionato. Tra esse la Maceratese. Le altre squadre sono Akragas, Arezzo, Casertana, Fidelis Andria, Unicusano Fondi, Lupa Roma, Mantova, Matera, Melfi,  Messina, Modena, Olbia,  Pordenone, Reggina, Robur Siena, Santarcangelo, Siracusa,Taranto e Venezia.Tutte si sono affidate alle garanzie di una finanziaria con sedi offshore e sull'orlo del crac. Si tratta della Gable, una compagnia di assicurazioni con sede a Vaduz in Liechtenstein.Gli organi di controllo della FIGC a suo tempo non hanno avuto nulla da obiettare, ma ora i campanelli si sono moltiplicati perché la situazione si sarebbe aggravata.La spada di Damocle quindi, pende sulla testa della Maceratese, o meglio sulla classifica. I biancorossi, reduci dal pareggio di Padova, grazie ad un gol di Federico Palmieri (figlio di Paolo, ex portiere della Maceratese, quando il numero uno era Gabban), saranno deferiti per il ritardo con il quale è stata ultimata la domanda di iscrizione al campionato. Il rischio è una penalità da scontare nell’attuale stagione, forse di due punti, ma l’esito non è scontato. Della questione si sta occupando lo studio legale Nascimbeni con gli avvocati Giancarlo e Massimo. L’ultima parola spetta al Tribunale Federale, il sodalizio biancorosso contesta l’eccessivo rigore con il quale è stato disposto in prima istanza di non accettare la domanda di iscrizione.La questione da un punto di vista legale assomiglia al caso Garaffoni dell’anno scorso, quando la Maceratese venne deferita per responsabilità oggettiva, ma poi non ci fu alcuna penalizzazione.Nel frattempo la Lega Pro ha disposto le date dei recuperi delle partite non disputate nelle prime quattro giornate di campionato. Albinoleffe-Maceratese, rinviata il 27 agosto scorso, si giocherà martedì 11 ottobre alle ore 18,30 allo stadio “Atleti azzurri d’Italia” di Bergamo.

19/09/2016 15:38
Collevario, la sbarra del passaggio a livello si alza mentre passa il treno

Collevario, la sbarra del passaggio a livello si alza mentre passa il treno

Ancora problemi con il passaggio a livello di Collevario in via Roma a Macerata.Questo pomeriggio, intorno alle 15, la sbarra del passaggio a livello è rimasta bloccata per circa mezz'ora per poi aprirsi in contemporanea con il passaggio del treno. Comprensibili, e ampiamente giustificate, le proteste e le preoccupazioni degli utenti che si sono trovati a transitare in quei momenti.Non è la prima volta che lo stesso passaggio a livello crea problemi di sicurezza per il traffico che, va ricordato, è sempre particolarmente intenso in quella zona.(Foto di Giuseppe Daniele dal web)

19/09/2016 14:06
Macerata, a scuola con il Pedibus: riparte il progetto che accompagna i bimbi a piedi

Macerata, a scuola con il Pedibus: riparte il progetto che accompagna i bimbi a piedi

Dopo due anni di inattività riparte a Macerata il progetto Pedibus, il servizio che accompagna a scuola a piedi i bambini delle elementari.Proprio stamattina è stata presentata l'iniziativa nella sala Catiglioni della Biblioteca Mozzi Borgetti nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte l’assessore all’Ambiente Mario iesari, il presidente della Cooperativa Risorse Massimo Riccetti e i rappresentanti delle scuole e degli sponsor che sostengono i progetti. E il nuovo anno scolastico sembra proprio iniziare all’insegna della sostenibilità. L’Amministrazione comunale di Macerata, in collaborazione con il Cea Parco di Fontescodella e la Cooperativa Risorse mette, infatti, in campo una serie di iniziative per sviluppare il senso del rispetto e della tutela dell’ambiente, conoscere alcune delle cause di inquinamento ambientale e le loro conseguenze, potenziare la consapevolezza dell’ importanza della raccolta differenziata e comprendere l’importanza di trasformare le conoscenze acquisite in comportamenti eco-compatibili mettendo in discussione atteggiamenti e comportamenti individuali per migliorarli.Il progetto del Pedibus prevede, per ogni plesso scolastico, un percorso pedonale predeterminato, come quello di una linea di autobus, lungo il quale i bambini possono “salire a bordo” insieme con i loro coetanei ed i volontari che li accompagnano.Pedibus è un servizio che ormai si e affermato anche su scala nazionale perché i suoi vantaggi riguardano non solo la riduzione del traffico veicolare nelle ore di punta a vantaggio dell’ambiente cittadino, ma anche la crescita individuale e collettiva dei bambini che partecipano a una esperienza che li mette in contatto con il proprio quartiere imparandone a conoscere regole e comportamenti.“Quest’anno a Macerata il Pedibus – ha affermato l’assessore all’Ambiente, Mario Iesari - prevede un aspetto innovativo forse unico nel suo genere. Negli anni precedenti il reclutamento dei volontari che accompagnano i bambini nei loro percorsi pedonali comportava l’impegno economico, oltreché organizzativo, più consistente. Nella progettazione abbiamo riflettuto su questo argomento e abbiamo voluto proporre una soluzione che a nostro parere ha il pregio sia di mantenere tutte le risorse all’interno del mondo della scuola sia di rafforzare la consapevolezza ambientale e sociale del progetto”.La comunità scolastica, in particolar modo le famiglie, questa volta sono infatti coinvolte direttamente non solo nella iscrizione dei giovani studenti ma anche nel reclutamento dei volontari che potranno essere genitori, nonni o magari fratelli maggiorenni.“Ogni plesso scolastico sede di una primaria – ha aggiunto Iesari -  che sarà in grado di “arruolare” un numero minimo di 20 studenti e di almeno 2 volontari riceverà cosi un contributo economico di 1.000 euro che potrà essere utilizzato per le attività della scuola. Un sostegno anche economico sempre necessario che si aggiunge ai vantaggi di formazione ambientale”.Nelle prossime settimane, fino a metà di ottobre in accordo con le scuole tutte le famiglie interessate verranno contattate e potranno aderire al progetto iscrivendo i loro bambini e auspicabilmente dando disponibilità a svolgere il servizio volontario di accompagnamento.  L’avvio dei percorsi Pedibus è previsto fra l’inizio e la metà di novembre.Al progetto Pedibus si affianca il programma di Educazione ambientale che già da alcuni anni viene realizzato per conto del Comune dal CEA (Centro di Educazione Ambientale).“Le attività didattiche presentate dal Centro di Educazione Ambientale Parco di Fontescodella – ha detto Alessandro Battoni del Cea - sono indirizzate alle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado del Comune di Macerata. Le scuole aderiscono gratuitamente ai moduli formativi proposti, i quali garantiscono continuità con l’offerta educativa degli scorsi anni per favorire il consolidarsi di pratiche virtuose. In particolare le tematiche proposte saranno relative alla gestione dei rifiuti e delle risorse energetiche, alla mobilità sostenibile e alla progettazione partecipata”.Attraverso laboratori in classe si intende informare le famiglie degli alunni attraverso una campagna di sensibilizzazione realizzata dagli stessi bambini delle scuole primarie ma anche arrivare ad avere una panoramica della città del suo insieme partendo da uno studio dei singoli quartieri da realizzare con gli studenti della scuola secondaria di primo grado. 

19/09/2016 13:22
Il Parksì al centro del dibattito, Pantana: "Bastava applicare la mia mozione del 2014"

Il Parksì al centro del dibattito, Pantana: "Bastava applicare la mia mozione del 2014"

Riceviamo e pubblichiamo dal consigliere comunale di Forza Italia a Macerata Deborah PantanaIl 15 dicembre del 2014 viene approvata in consiglio comunale una mia mozione dove si chiede all’amministrazione di portare nelle competenti sedi istituzionali, Commissioni e Consiglio, un’ipotesi reale di valutazione di tale operazione.Tutto si ferma a questo punto, passano le elezioni, Carancini viene riconfermato e ritorna la discussione del parksì  sulla stampa.Ricomincia il solito rituale che contraddistingue tutte le discussioni importanti che riguardano la nostra città:  la fila dei consiglieri per chiedere la documentazione, l’immancabile filosofo del nulla che sentenzia sul giornale on line e l’immediata richiesta di alcuni consiglieri di ulteriori chiarimenti, convocazione di riunioni  ufficiali e ufficiose, articoli sulla stampa di fuoco, dove tutti sono apparentemente contro, il solito parere positivo dell’avvocato di turno chiamato all’amministrazione, una consulenza in più non fa mai male, poi arriva il giorno della verità della discussione in consiglio dove la delibera poi viene approvata dalla maggioranza,  qualche consigliere esce e qualcun’altro non si trova.Invece la mozione del 2014 è chiara bastava applicarla predisponendo  una delibera che desse degli indirizzi chiari al’APM circa la questione relativa al parcheggio Parksì: ma nessun consigliere  ha mostrato interesse verso l’unico fronte che poteva sì impedire che arrivasse in consiglio comunale questa proposta della Giunta  abbastanza maldestra, mettendo questo argomento  all’ordine dei lavori della Commissione competente e poi dell’intera aula del Consiglio Comunale,  almeno qualche mese fa vista la continua perseveranza della Giunta di andare nella direzione di acquisire una struttura, appunto  già del Comune.L’acquisizione di un’azienda, sia essa pubblica che privata avviene tramite una valutazione o del patrimonio o del reddito o di entrambi insieme; in questo caso visto che parliamo di un nostro patrimonio e di un’attività che è in perdita da diverso tempo, non credo che la stima fatta sia consona con l’aspettativa futura di redditività, in quanto il Sindaco dai discorsi fatti pubblicamente ancora continua a dire che il parksì andrà bene nel momento che sarà ceduto all’APM. Non funziona così...E’ vero che nell’accordo sia il Comune di Macerata che la Saba sono stati inadempienti in alcune clausole, ma è altrettanto vero che in tutti questi anni la Saba Italia non ha intrapreso un’azione legale contro il Comune, probabilmente non lo ha fatto perché ha valutato il rischio di tale ipotesi.Infatti, le azioni prese in considerazione in questi anni sia dalla Saba che dal Comune, evidenziate in lunghi discorsi epistolari, sono due: l’acquisto  che in questo caso il Comune vuol far fare all’APM e, la diversa ipotesi,  dell’affitto del ramo di azienda , che ci avrebbe permesso almeno di verificare quale sarebbe stato il miglioramento della gestione attraverso un utilizzo diretto da parte del Comune.Oppure vi è a mio modesto parere una terza opportunità che io avrei valutato se avessi vinto le elezioni, di stipulare una convenzione di gestione con la Saba Italia, per destinare un piano del parcheggio ai residenti, con delle tariffe agevolate appunto per i residenti e anche per le varie categorie  (residenti, anziani, giovani, studenti, diversamente abili, professionisti che hanno lo studio in centro, commercianti, artigiani), perché la sosta in centro per chi risiede e ci lavora è diventata praticamente impossibile.Queste ultime ipotesi non avrebbero  esposto il Comune e quindi l’APM ad un esborso economico alquanto rischioso per questo non si comprende quale sia la spiegazione plausibile di voler portare avanti questo tipo di operazione dove ad oggi  vi è l’apparente vantaggio a favore del privato sacrificando così l’interesse pubblico del cittadino.Poi vi è  il discorso sempre aperto del parcheggio Rampa Zara che resta l’unico vero parcheggio  a vantaggio del centro storico, sul quale da sempre il privato è favorevole a volerlo fare, ed uno non esclude l’altro.Quindi  lunedì 26 ci ritroveremo a votare nel solito teatrino del politichese una delibera che danneggia seriamente il futuro della nostra APM che non darà una risposta alla richiesta di parcheggio che c’è a Macerata, continuando a far finta dell’ingorgo di macchine che tutte le mattine  vediamo lungo fonte maggiore; però  il rammarico più grande è che ancora una volta viene presa una decisione da un Sindaco e dalla sua Vice senza aver coinvolto i soggetti istituzionali di questo Comune in una vera discussione, che invece ha interessato solo gli uffici. La politica non si fa con i ricorsi ma con atti e delibere discusse in maniera democratica all’interno degli organismi preposti, d’altronde non sarebbe una novità per il parksì il ricorso alla Corte dei Conti in passato è già stato fatto, per questo non voterò la delibera, ma riprendo a fare politica.Deborah Pantana Forza Italia, già candidato sindaco del Centro destra

19/09/2016 11:43
Macerata, si torna in acqua nella piscina comunale

Macerata, si torna in acqua nella piscina comunale

Ripresa a pieno regime l’attività della piscina comunale di Macerata dopo la breve sosta estiva. La struttura di viale Don Bosco si è riattivata a 360°, sia a livello agonistico che nell’offerta dei corsi curati dallo staff del Centro Nuoto Macerata, un ampio ventaglio di proposte che ha subito calamitato una gran quantità di nuovi e soddisfatti iscritti.La base naturalmente la è la scuola nuoto rivolta a tutti, dai bambini fino alle persone della terza età, un’opportunità per muoversi in acqua in piena sicurezza e massimo relax imparando i vari stili (libero, dorso, rana e delfino) oppure un’occasione per affinare la propria tecnica. Il CN Macerata arricchisce l’offerta con corsi per gestanti e l’Acqua baby per i neonati, non manca inoltre il fitness con le divertenti lezioni di Hyrobike e Acquagym. Infine le ore sempre affollate destinate al Salvamento sia agonistico che non e quelle riservate al Nuoto sincronizzato.Va ricordato che la pausa agostana è stata sfruttata per migliorare l’impianto di riscaldamento della piscina e per altri, apprezzati, piccoli interventi di manutenzione.

19/09/2016 11:24
Macerata città amica delle persone con demenza

Macerata città amica delle persone con demenza

Perché una città amica delle persone affette da demenza?È un modello di intervento sociale che ha già visto alcune realizzazioni in altri paesi europei, per ridurre le difficoltà e le crisi cui vanno incontro le persone affette da demenza e le loro famiglie.Sappiamo che in Italia vive oggi un milione di persone colpito dalle varie forme di demenza; calcolando che ognuna di queste ha rapporti stretti con un altro milione di cittadini e, meno stretti, ma fortemente coinvolgenti, con altri due milioni, si può affermare che la demenza rappresenta un problema vitale per oltre 4 milioni di italiani.Lo scenario delle risposte dei servizi è caratterizzato da una situazione a pelle di leopardo; in alcune zone essi coprono completamente il bisogno, in altre sono gravemente deficitari. Il Piano Nazionale Demenze, varato nel 2015 dal Ministero della Salute in coordinamento con le Regioni, non è ancora arrivato a creare, come auspicato, una rete di servizi omogenea ed efficienteLa risposta è quindi spesso affidata alla sola famiglia, in alcuni casi affiancata dalle cosiddette "badanti", persone che vengono da paesi lontani, spinte da esigenze economiche, che in questi anni hanno costruito un sistema di welfare parallelo, diffuso, anche se costoso e non sempre adeguato.Per avere un'idea del fenomeno delle badanti si ricordi che nel recente terremoto sono morte 11 donne romene, che erano addette alla cura degli anziani non autosufficienti.Si può quindi affermare che le famiglie delle persone affette da demenza devono affrontare in condizioni precarie l'impegno di un'assistenza che dura 24 ore al giorno (è stato scritto che durerebbe 36 ore, vista la gravosità dell'impegno!) e per lunghi anni, considerando che oggi una persona ammalata di demenza ha una aspettativa di vita di circa 10 anni dopo la diagnosi. In questa situazione, la persona responsabile dell'assistenza va spesso in crisi, anche perché le difficoltà psicologiche e sociali hanno portato all'interno del nucleo famigliare ad una riduzione del numero delle persone disponibili per un servizio così gravoso. Queste persone sono al centro di azioni di supporto formali, da parte dei servizi dove funzionano, e informali, da parte delle badanti, di gruppi di volontariato o attraverso iniziative di vicinato; però la rete che si è costruita spontaneamente in questi anni non è più sufficiente. Infatti, l'insieme degli interventi non è stato in grado nella maggior parte dei casi di fornire un supporto adeguato, in modo da ridurre la sofferenza di chi presta assistenza e quindi, in modo più o meno diretto, anche delle persone affette da una compromissione delle funzioni cognitive.Sulla base di queste ed altre motivazioni è nata l'idea di allargare ad un'intera comunità la responsabilità di aiutare famiglie e ammalati per raggiungere una decente qualità della vita, attraverso il modello di una "città amica". L'obiettivo è intervenire in profondità sulle dinamiche di una collettività, per renderla capace di accogliere con generosità e intelligente apertura e di farsi carico delle difficoltà di chi è coinvolto dalla demenza. A tal fine si agisce, in generale, sulle conoscenze dei cittadini, perché cancellino lo stigma che spesso circonda la vita degli ammalati, rendendosi conto che la demenza è una patologia come molte altre; si agisce inoltre su tutte le realtà che nella vita di ogni giorno entrano in contatto con malati e famigliari, perché le relazioni siano naturalmente caratterizzate da un atteggiamento di aiuto. Per questo scopo il progetto mira a formare le varie realtà sociali attive in una comunità, da chi lavora nei negozi e nei bar, alle forze dell'ordine, ai sacerdoti, a chi ha responsabilità educativa nelle scuole, a chi gestisce le proprietà e il denaro, a chi lavora nei servizi socio-sanitari, ecc.Alla fine di un percorso che è necessariamente lento, perché non si modificano con facilità atteggiamenti e convincimenti (e talvolta pregiudizi) di lunga durata, la "città amica" saprà leggere e comprendere il bisogno nelle strade e nelle case, diventare accogliente, combattere la solitudine, essere comprensiva di atteggiamenti che in altre circostanze potevano sembrare inaccettabili, offrire supporto nelle difficoltà, prevenendo crisi all'interno delle famiglie che talvolta portano alla rottura del sistema delle cure, con gravissimo danno per l'ammalato..Il progetto che parte a Macerata sarà seguito dalle università marchigiane, per controllare la correttezza degli interventi e per misurare i risultati ottenuti. Infatti, anche se non sempre facile, la rilevazione dell'efficacia di un intervento è indispensabile perché il modello possa diffondersi, ma soprattutto perché chi è coinvolto, cittadino o operatore di ogni livello, possa rendersi conto che l'impegno non sempre facile a favore di chi è colpito dalla demenza e della sua famiglia ha indotto un significativo miglioramento della qualità della vita.AFAM Alzheimer Uniti Marche si è assunta la responsabilità gestionale del progetto, perché ritiene che sia compito istituzionale di un'associazione di famigliari la sperimentazione delle modalità per migliorare la qualità della vita delle persone colpite da demenza.Il comune di Macerata ha fatto proprio il modello di "città amica", perché una comunità dove i forti sostengono i più deboli è un luogo dove tutti vivono meglio, in un'atmosfera di reciproca comprensione, e dove la solitudine di ogni cittadino può essere compresa e messa al centro di un'attenzione diffusa.

19/09/2016 10:42
L'Helvia Recina ferma sullo zero a zero la Sangiustese

L'Helvia Recina ferma sullo zero a zero la Sangiustese

Un'ottima Helvia Recina ferma sullo 0-0 la Sangiustese nel derby della terza giornata e dà continuità ai risultati grazie ad una prestazione gagliarda e molto accorta sul piano tattico. Mister Lattanzi schiera dal primo minuto Tacconi a destra con Mengoni al centro della difesa per dare maggiore sostanza al reparto contro l'attacco di grande spessore della Sangiustese e conferma Di Stefano nel tridente d'attacco con Pietrella e Romanski per sfruttare velocità e spazi.L'avvio è tutto di marca Helvia che dopo trentacinque secondi sfiora il vantaggio con un'incursione sulla sinistra di Romanski che mette al centro e Biondi che anticipa di un niente Di Stefano sulla linea di porta. Passano tre minuti e l'Helvia recrimina per un mani in area di Capparuccia che salta in maniera scomposta su un colpo di testa di Francioni ma l'arbitro sorvola. Buon ritmo in campo e Sangiiustese che si fa vedere al 24' con un cross teso di Ulissi dalla destra che non trova compagni a centro area pronti a insaccare. Dall'altra parte è sempre Romanski a creare problemi alla difesa ospite ma pericoli dalle parti di Chiodini non se vedono. Al 33' l'occasione più ghiotta per la Sangiustese con una girata dal limite di Calamita che chiama alla parata decisiva Rocchi, un gatto nel deviare il tiro destinato sotto l'incrocio sulla traversa. Primo tempo a reti bianche tra due squadre attente a non scoprirsi e propositive davanti.Nessun cambio ad inizio ripresa e stesso tema tattico della prima frazione con la Sangiustese che piano piano prende campo e prova ad insistere ma senza creare occasioni.Il primo brivido lo corre al contrario Chiodini al 20', chiamato a togliere da sotto la traversa un tiro cross di Montanari dalla sinistra, tra i migliori in campo. Il match sale di livello e due minuti dopo è Natalini a mettere alto il pallone a pochi passi da Rocchi dopo una mischia in area su calcio d'angolo. Al 25' ancora Sangiustese pericolosa con un'incursione in area di Calamita il cui destro è deviato in angolo da Tacconi. Sangiustese in pressing ma che si scopre dietro e nel giro di due minuti a cavallo del 35' è l'Helvia a sfiorare due volte il gol. Prima con il classe '99 Piccioni che di sinistro costringe Chiodini ad una grande parata di piede e poi con Montanari, il cui destro è deviato in angolo. Corso il pericolo la Sangiiustese arretra il baricentro e per i due portieri non ci sono più rischi fino al termine.Un punto per parte e per l'Helvia una ottima prestazione sul piano del gioco e dell'intensità, senza subire reti e con trame offensive efficaci al cospetto di una delle migliori squadre del torneo.Motivi di soddisfazione per mister Lattanzi: "Abbiamo giocato un'ottima partita al cospetto di una grande squadra. Siamo stati bravia ad interpretare la gara così, concedendo poco e creando occasioni non sfruttate per questioni di centimetri. Abbiamo cercato di sfruttare gli spazi con la velocità dei nostri attaccanti e dietro abbiamo concesso poco. Bene anche i giovani e ora ricarichiamo le energie per domenica prossima".HELVIA RECINA: Rocchi, Tacconi, Montanari, Ionni, Ballini, Mengoni, Pietrella, Francioni (93' Camilletti), Di Stefano (74' Piccioni), Midei (59' Silvetti), Romanski. All. LattanziSANGIIUSTESE: Chiodini, Capparuccia, Natalini, Marinangeli, Biondi, Iommi, Carboni, Ulissi (69' Atragene), Francia (83' Badiali), Cerbone, Calamita (70' Bruni). All: PierantoniAmmoniti: Ballini, Piccioni (HR) – Calamita, Biondi (SANGIUSTESE)Arbitro: Della Santa (TS)

18/09/2016 16:51
Macerata School Festival, successo di pubblico per la mostra su Mario Lodi

Macerata School Festival, successo di pubblico per la mostra su Mario Lodi

Grande affluenza in questi giorni alla mostra “La scuola di Mario Lodi” negli ex locali della tipografia operaia di via Gramsci. La mostra, realizzata da Casa delle Arti e del Gioco – Mario Lodi, rende omaggio all’importante figura dell’insegnante, pedagogista e scrittore Mario Lodi (1922- 2014) e alla sua esperienza educativa e dei suoi ragazzi, avvenuta nelle scuole elementari di San Giovanni in Croce e del Vho di Piadena (Cremona) dal 1948 al 1978.La mostra fa parte del programma del Macerata School Festival, una manifestazione organizzata da Comune di Macerata, Università di Macerata e Museo della Scuola “Paolo e Ornella Ricca” e che fino al 9 ottobre propone tanti appuntamenti per le scuole e per tutti.Le foto esposte ritraggono i luoghi, i volti e l’ambiente di una realtà scolastica che ha contribuito in modo significativo al rinnovamento della pedagogia italiana e internazionale, aprendo nuovi orizzonti alle pratiche di insegnamento. Le immagini esposte sono accompagnate da brevi interventi di Mario Lodi e dei suoi alunni (interviste, articoli, film, giornalini scolastici, relazioni di lavoro, lettere private), che danno voce e risalto a quella straordinaria quotidianità di pratica educativa esistente nella sua scuola. A corredo è a disposizione un catalogo con la grafica di “Orecchio acerbo” che ne riproduce tutti i pannelli con le immagini e i testi. Il volume è arricchito da dieci fotografie a piena pagina e contiene testi scritti dai curatori Cosetta Lodi, Francesco Tonucci e Barbara Bertoletti oltre a un’ampia bibliografia a cura di Enrico Platè ed è possibile acquistarlo presso le librerie “La Bottega del Libro” e “Del Monte”.La mostra rimarrà aperta fino al 9 ottobre, tutti i giorni feriali dalle 16 alle 19 e nei festivi anche la mattina dalle 9 alle 12.Il Macerata School Festival, sponsorizzato da Giunti Editore e Editoriale Scienza, prosegue da lunedì 26 al 30 settembre con la Settimana per le scuole, il 1° ottobre con la festa di San Remigio e dal 3 al 7 ottobre con la Settimana delle scuole: sono previsti laboratori e incontri per le scuole ma anche incontri con l’autore e tavole rotonde aperti a tutti, adulti e bambini. Spazio anche alle iniziative delle librerie aderenti al festival (La Bottega del libro, Del Monte, La Feltrinelli e Giunti al Punto). Per informazioni e prenotazioni: www.macerataschoolfestival.it. 

18/09/2016 16:25
Corso della Repubblica si trasforma in Diagon Alley per la Harry Potter night

Corso della Repubblica si trasforma in Diagon Alley per la Harry Potter night

Il prossimo 24 settembre uscirà in tutte le librerie italiane “Harry Potter e la Maledizione dell’Erede”.Per questa occasione a Macerata su iniziativa de La Bottega del Libro, la libreria più storica della città, alla quale si sono uniti con entusiasmo tutti i commercianti di Corso della Repubblica, venerdì 23 settembre, dalle ore 21, prenderà vita la "Harry Potter night", una serata interamente dedicata all’evento, in attesa dell’uscita, alla mezzanotte, dell’edizione italiana del volume.L’intera via si trasformerà ed entrerà nella magica atmosfera di Hogwarts: i negozi diventeranno le botteghe di Diagon Alley e Hogsmeade, ci sarà il binario 9 e 3/4  per fare fantastiche foto, Mielandia, il paiolo magico, il negozio di Madama McClan, la Gelateria Fortebraccio, Tiri Vispi Weasley, Olivander, Magie Sinister…Il cappello parlante smisterà i visitatori, dividendoli nelle varie case, ognuno avrà la sua bacchetta magica e si potrà passeggiare tra i quadri animati, cercare la stanza delle necessità, incontrare i personaggi dei libri in carne ed ossa, partecipare ai giochi, consultare la mappa del malandrino e tanto altro.L’appuntamento è dunque per venerdì 23 settembre 2016, dalle ore 21, al Corso della Repubblica, in centro storico a Macerata. La partecipazione è gratuita. Si invitano tutti i visitatori a travestirsi come il proprio personaggio di Harry Potter preferito: verrà infatti premiata la maschera più bella!L’ottavo capitolo della storica saga sarà basato su una storia originale scritta da J.K. Rowling, John Tiffany e Jack Thorne.

18/09/2016 15:37
Test per la Medea Montalbano a Offida. Pasquali: “Buon avvio”

Test per la Medea Montalbano a Offida. Pasquali: “Buon avvio”

Primo test per la Medea Montalbano a Offida contro Ciù Ciù. Test che, nonostante la sconfitta per 3-1 ha dato buone indicazioni a coach Pasquali in vista del campionato di Serie B che prenderà il via il prossimo 15 ottobre. La squadra, priva dell’opposto Leonardo Scuffia, ha mostrato buone cose nel primo set, mentre nel procedere dell’incontro è un po’ calata in particolare in battuta e a muro. Qualche meccanismo ancora da oliare ma anche molte cose che danno ottimismo all’allenatore della Medea, che durante la partita ha dato spazio a tutti gli effettivi a disposizione.“Dobbiamo un po’ migliorare come sistema di gioco – ha dichiarato Adrian Pablo Pasquali – Però abbiamo anche ben figurato contro una squadra che reputo tra le più forti del nostro campionato, a casa loro. Dal primo set e mezzo abbiamo fatto un po’ di cambi per dare spazio a tutti. Sicuramente un buon test che ci ha avviati per quello che sarà la stagione 2016-2017”.All’amichevole ha preso anche parte l’ultimo acquisto della Medea Montalbano, Gabriele Saltarelli, classe 1983, l’altro opposto che andrà in rosa ad affiancarsi a Scuffia. Con il suo arrivo si completa dunque il gruppo che lo staff del Montalbano ha messo a disposizione di coach Pasquali.

18/09/2016 08:29
Giunti commenta il pari di Padova: "Premiata la nostra gara di sacrificio"

Giunti commenta il pari di Padova: "Premiata la nostra gara di sacrificio"

“La Maceratese ha fatto male nel primo tempo ed il Padova è andato meritatamente in vantaggio”. Esordisce così Federico Giunti in sala stampa al termine della partita fra il Padova e la Maceratese. “Siamo stati bravi a non mollare e nell’ultima occasione siamo stati premiati per la nostra partita di sacrificio – ha spiegato il tecnico - Il rigore è stato un momento che ha fatto girare la gara, ci ha dato nuove energie, siamo stati bravi a crederci fino alla fine, i ragazzi hanno meritato il punto in un campo difficile. Il Padova? Alla fine il valore dei giocatori e della squadra verrà fuori. Loro fanno un campionato diverso rispetto al nostro, proprio per questo siamo contenti del risultato maturato allo stadio “Euganeo”. Petrilli? A livello tecnico è il giocatore più importante che abbiamo, ma soprattutto è un ragazzo positivo che ci darà una grossa mano”.Le sostituzioni di Quadri e Turchetta? “Il manto erboso non era granché - spiega Giunti -  Ad un certo punto del match erano un po’ stanchi, anche a causa delle tre partire di fila in una settimana. Ho voluto impostare un centrocampo che avesse garantito più corsa. È andata bene. Non dimentichiamo che abbiamo portato via punti sia dal Braglia che dall’Euganeo, contro due grandi squadre. I ragazzi ormai hanno capito che ogni partita è difficile ma anche che, non mollando mai, alla fine se ne può venire a capo”.L’autore del gol della Maceratese, Federico Palmieri, non sta quasi nella pelle. “Sono molto contento – dice l’attaccante della Maceratese - Mi sono gettato su quella palla di Malaccari d’istinto, l’ho spedita dentro senza sapere neanche come, indeciso se aspettare il pallone sul secondo palo o anticiparlo. Ho visto la palla entrare ed è stata l’apoteosi. Poco prima Francesco (Forte, ndr) con la sua prodezza che ha annullato Altinier dal dischetto mi aveva gasato. Finalmente dopo tanta jella la fortuna ha cominciato a girare un po’ anche dalla nostra parte”.L’allenatore del Padova, Oscar Brevi, è uscito tra i fischi del pubblico amico. “Nel primo tempo abbiamo concesso alla Maceratese solo una situazione da gol, noi siamo stati pericolosi e siamo stati bravi ad andare in vantaggio –ha detto Brevi - Potevamo raddoppiare però ma non siamo riusciti a mettere al sicuro il risultato e nell’ultima occasione abbiamo preso un gol che ci lascia tanto rammarico. Il risultato ci sta stretto e ci riempie di rabbia, per la prestazione, per il rigore, perché abbiamo concesso poco e siamo stati puniti proprio alla fine. Purtroppo il calcio è così, se non chiudi le gare poi ci sta anche di prendere il gol al novantesimo”.

18/09/2016 08:24
Un gol al 93° di Palmieri regala un punto di platino alla Maceratese

Un gol al 93° di Palmieri regala un punto di platino alla Maceratese

Pareggio all’ultimo respiro per la Maceratese. Sta per scadere il 93' quando Palmieri fra due avversari insacca di testa un cross dalla destra di Malaccari. Finisce così 1 a 1 la partita fra il Padova e la Maceratese allo stadio “Euganeo” con i padroni di casa che nel corso del secondo tempo si vedono respingere da Forte un calcio di rigore.In Veneto Federico Giunti fa debuttare dal primo minuto il giovane Mestre, gli fa spazio Malaccari. Al centro della difesa c’è il ritorno dell’esperto Perna, al suo fianco Gattari gioca con un tutore alla mano sinistra a causa di una frattura. Proprio Perna è un ex dell’incontro, come pure Petrilli che ha cambiato casacca poche settimane fa e alla vigilia del match ha rilasciato una dichiarazione al veleno,obiettivo il tecnico dei veneti Oscar Brevi.Dopo 35 secondi di gioco sugli sviluppi di un calcio d’angolo c’è una mischia nell’area di rigore della Maceratese, Mestre spazza. Giunti, così come contro l’Ancona, schiera la propria squadra ad albero di Natale. Al 12’ l’arbitro risparmia il cartellino giallo a Dettori, che sferra un calcione a Colombi, ma pochi istanti dopo non si fa scrupoli nei confronti di Broli, che trattiene per la maglia Madonna.  La Maceratese sfiora il vantaggio al 17’: bello spunto di Petrilli sulla fascia destra, sul cross a centro area Colombi si allunga ma fallisce di un soffio la deviazione vincente. Due minuti dopo Quadri batte con il destro da fuori area su assist di Turchetta, la mira è alta.Il Padova al primo vero affondo sblocca il risultato. Al 21’ Altinier inventa per Dettori, il passaggio filtrante in area taglia la difesa della Maceratese e il numero 5 batte Forte in uscita, 1 a 0.La Maceratese replica al 25’ con un tiro a girare di Turchetta che non inquadra lo specchio della porta. I biancorossi vanno vicinissimi al pareggio al 34’, Turchetta serve sul piede preferito Colombi, la botta di sinistro ad incrociare dentro l’area di rigore viene sventata in calcio d’angolo da Bindi con un pizzico di fortuna.La Maceratese rischia l’autorete al 39’ con una deviazione di Gattari su cross dalla destra di Neto Pereira, i riflessi di Forte sono provvidenziali. Prima del riposo Altinier parte in contropiede per vie centrali, la palla gol è clamorosa, proprio al limite dell’area Ventola in recupero gli strappa la sfera dai piedi in tackle.La ripresa si apre con un destro di Petrilli, deviato in angolo da Bindi. Al 54’ pallone liftato di Turchetta per Colombi, che minaccia la porta del Padova in acrobazia. Al quarto d’ora del secondo tempo Giunti chiama un po’ a sorpresa i cambi di Quadri e Turchetta, dentro Palmieri e Malaccari. L’arbitro non sanziona una spallata al limite dell’area del Padova di Mandorlini su Palmieri e fa arrabbiare Giunti.Il neo entrato Boniotti al 73’ non approfitta di un uscita avventata di Forte.Il Padova potrebbe chiudere il conto al 76’: Altinier va via a Gattari che lo stende in area di rigore. L’arbitro decreta il penalty, lo stesso Altinier si incarica della massima punizione ma Forte para con i piedi.Un tiro cross di De Grazia al primo minuto di recupero viene respinto da Bindi. Cominciano a scorrere i titoli di coda a Padova, ma la partita non è ancora finita. La Maceratese trova la rete del meritato pareggio all’ultimo assalto. E’ il 93’ quando un cross dalla destra di Malaccari viene insaccato in rete da Palmieri a centro area. Finisce 1 a 1, fra la contestazione dei tifosi del Padova e la festa di quelli della Maceratese.PADOVA (3-5-2): Bindi; Cappelletti, Emerson, Russo; Madonna, De Risio (18’ pt Mazzocco), Mandorlini, Dettori, Tentardini (24’ st Boniotti); Altinier (35’ st Germinale), Neto Pereira. A disp. Favaro, Filipe, Fantacci, De Bastiani, Sbraga, Gaiola. All. BreviMACERATESE (4-3-2-1): Forte; Ventola, Gattari, Perna, Broli; Mestre (22’ st Franchini), Quadri (14’ st Palmieri), De Grazia; Petrilli, Turchetta (14’ st Malaccari); Colombi. A disp. Moscatelli, Gremizzi, Bondioli, Marchetti, Amedeo Massei, Quadrini. All. GiuntiArbitro: Cipriani di EmpoliRete: pt. 21’ Dettori; st 48’ PalmieriNote: spettatori 3624. Ammoniti Broli, Cappelletti, Neto Pereira, Mazzocco. Calci d’angolo 5 a 2 per il Padova. Osservato 1’ di raccoglimento in memoria dell’ex presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Recupero 1’+ 4’

17/09/2016 18:45
I giovani imprenditori in assemblea al Frau Museum

I giovani imprenditori in assemblea al Frau Museum

Venerdì 16 Settembre i giovani imprenditori maceratesi, guidati dal presidente Simona Reschini, si sono riuniti in Assemblea presso il Poltrona Frau Museum. La visita è iniziata con il tour del museo, luogo d’incontro tra realtà produttiva e mondo esterno.Il museo, nato nel 2012 in occasione del centenario dell’azienda, custodisce una collezione di prodotti storici e documenti originali d’archivio, testimonianze della storia e dell’evoluzione di Poltrona Frau, unione ideale tra tradizione artigiana ed innovazione industriale. Il tour si è concluso nella sala biblioteca, una moderna area di condivisione e approfondimento a disposizione di tutti i visitatori. I Giovani Imprenditori hanno ascoltato poi il Presidente Moschini che ha raccontato come l’azienda sia diventata uno dei simboli del Made in Italy in tutto il mondo. Il Cavalier Moschini ha esortato i Giovani Imprenditori ad essere coraggiosi ed intraprendenti, a mettersi in discussione ed a rialzarsi senza paura nei momenti di difficoltà, evidenziando come la tenacia paghi sempre permettendo di raggiungere gli obiettivi prefissi. Al termine dell’incontro i Giovani si sono riuniti per l’Assemblea Annuale ed il Presidente Reschini ha riepilogato le numerose attività svolte nel 2015 e 2016 ed inoltre sono state programmate le iniziative per l’anno prossimo.

17/09/2016 14:44
Nasce “NoiNo comitato popolare” Macerata

Nasce “NoiNo comitato popolare” Macerata

Augusto Ciampechini e Mattia Orioli, rispettivamente coordinatori per la regione Marche e per la provincia di Macerata del “Nuovo CDU”, insieme a numerosi simpatizzanti ed amici intervenuti, hanno dato vita ieri sera al comitato popolare NoiNo, che si oppone alla “riforma Boschi” in occasione del prossimo referendum.Dalla riunione è scaturito il seguente documento e dichiarazione d'intenti.DOCUMENTOLa civiltà di un popolo si misura dal grado di consapevolezza e dal protagonismo che questi ha ed esercita nelle problematiche civili, più i cittadini si interessano, più sono attivi e più è elevato il grado di democrazia.Anche a Macerata,come in tutte le Marche, cittadini moderati,cattolici, liberali e laici, consapevoli del deficit democratico odierno e dell'aggravarsi in caso di successo del SI al prossimo refderendum sulla “riforma Boschi” si mobilitano e danno vita a “NoiNo comitato popolare”.Questa riforma che limita i poteri parlamentari accentrandoli sull'esecutivo, che riduce il senato a simulacro delle autonomie (senza peraltro vincolo di mandato regionale), che accentra a Roma potere di indirizzo e di programmazione sottraendolo alle regioni ed ai comuni, ci consegna uno stato sempre più simile ad una società per azioni dove il Presidente del consiglio è l'amministratore delegato ed il parlamento l'assemblea societaria, dove i corpi intermedi sono distrutti e quelli che rimangono messi all'angolo senza potere, ne decisionale ne consultivo (come successo per il popolo del Family day in occasione della legge sulle unioni civili)Renzi e Boschi si sono cuciti addosso una riforma costituzionale che incastrata con l'Italicum (la riforma elettorale) consegnerebbe il paese al partito di maggioranza relativa e al suo segretario dando al Presidente del Consiglio un potere straordinario e la possibilità di muovesi senza nessun contrappeso istituzionale o politico e senza aganci al corpo elettorale, visto che le preferenze chieste dal milioni di firmatari non sono contemplate.Mistificando l'idea di rinnovamento, la semplificazione dei processi e l'abbattimento dei costi della politica si tenta il colpaccio in barba ai cittadini ed al popolo italiano.Il Senato, così come avvenuto per le Province, non scompare affatto ma rimane al suo posto, sono solo i cittadini a non essere più chiamati al voto democratico, ed il risparmio che se ne ricava è veramente esiguo (intorno al 20%).La stabilità di governo, tanto declamata, si avrebbe solo se chi vince il ballottaggio alla camera dei deputati avesse la maggioranza anche al Senato (che essendo rappresentativo delle regioni ha una maggioranza legata alla rappresentaza regionale dei partiti e non a quella del voto espresso alla camera dall'elettore).Insomma un testo di riforma dello stato scritto male, che come sostiene l'ex giudice costituzionale De Sievo produrrà caos istituzionale.Noi del comitato popolare “NoiNo” non siamo contrari al rinnovamento e al giusto adeguamento che la costituzione deve avere per essere al passo con i tempi ma siamo decisamente contrari a questo testo redatto e proposto dalla Boschi, esso non migliora affatto il quadro dei bisogni istituzionali, organizzativi e funzionali del nostro paese ma lo peggiora in modo forse irreversibile.L'ennesima riforma spacciata per il popolo che invece è per la casta!I sottoscrittori del documento si impegneranno nelle comunità d'appartenenza a pubblicizzare le ragioni del No, ad informare quanti più cittadini possibile, collaborando con tutti quanti sono contrari a questa riforma (singoli, associazioni, partiti e altri comitati civici).Firme: Augusto Ciampechini Mattia OrioliAnna Capitani (Macerata), Marco Quadrini (M.S.Giusto) Anna Laura Verdini (Civitanova M.) Domenico Pettinari (Tolentino) Francesco Medei (Treia), Franco Domizi (Corridonia) Alfredo Benedetti (Morrovalle) Paola Galassi (Macerata), Gino Ramaccioni (Macerata), Sandro Ribichini (Macerata), Roberto Ranieri (Macerata), Francesco Lanzolla (Macerata), Francesco Ranieri (Macerata).

17/09/2016 14:35
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