“Sono profondamente disgustata dalla notizia delle violenze a Milano la notte di capodanno”. Ad affermarlo è Sabrina De Padova consigliere comunale di maggioranza e presidente del Consiglio delle donne di Macerata.
“Come cacciatori in branco, vigliaccamente e con premeditazione, un gruppo di ragazzi si avventa sulle loro prede inermi, ragazze indifese, approfittando della confusione, non curanti della presenza della gente e delle forze dell’ordine, con ostentata tracotanza mettevano in atto i loro piani” sottolinea De Padova.
“Le vittime sono ragazze che volevano semplicemente trascorrere il Capodanno in piazza tra l’allegria e la spensieratezza della gente, non pensando mai alla tragedia che stava per accanirsi, segnando per sempre le loro vite – aggiunge la presidente -.Vittime sono anche i genitori, che con fiducia hanno permesso alle loro figlie di essere presenti in quella piazza, confidando nella società”.
“Spero che questa vicenda non vada a finire come le altre, che per evitare strumentali accuse finisca sempre con buonismo, giustificando spesso anche le azioni peggiori - evidenzia Sabrina De Padova -. Nelle vicende di violenze anche i minori devono pagare questi gesti ignobili, poiché se sono in grado di compierli saranno in grado di subirne le conseguenze”.
“Se le leggi nel nostro territorio non diventano più severe, continua a passare il messaggio che in Italia difficilmente chi è responsabile di un reato paghi – precisa la presidente del Consiglio delle donne -. Le donne non sono oggetti da manipolare a piacimento, questa mentalità purtroppo non si riesce a sradicare
“Continuo ad affermare che servono interventi di lungo respiro, che coinvolgano sistematicamente il mondo della scuola, che non deve essere solo autrice di trasmissione di informazioni, ma formazione, come anche le comunità e il volontariato” conclude Sabrina De Padova.
Nonostante la comunicazione non ufficiale - e le prime forti polemiche -, sono state molte le persone che da questa mattina hanno cominciato di buon ora a mettersi in fila per l'Open day "a sorpresa" presso il Centro Vaccinale di Piediripa. 400 le dosi previste per chi non è prenotato, 600 per chi pur avendolo fatto è stato rimandato troppo in là con i tempi rispetto alla scadenza del proprio green pass.
C'è chi, per essere il primo a sottoporsi alla profilassi, ha scelto di dormire in macchina durante la notte, e chi già alle 4 del mattino ha voluto sfidare il freddo e l'attesa insieme ai volontari della Protezione Civile, presenti anche loro nelle prime ore della giornata per scongiurare il rischio di una nuova Tolentino / Civitanova Marche.
«Abbiamo venti persone in prima linea da stamattina - ha commentato il responsabile di Macerata Soccorso, Sauro Salvucci - e il piano logistico pensato per non creare disagi e assembramenti per ora sembra funzionare. Chi arriva può ritirare subito il numeretto e il modulo da compilare nell'attesa di accedere alla struttura. Qualche tensione purtroppo c'è stata, soprattutto per via del freddo. Ed inoltre siamo in attesa dell'inizio della seconda giornata di screening gratuito per i ragazzi delle scuole».
«Noi siamo arrivati direttamente da Civitanova - ha dichiarato una coppia - perché domenica scorsa siamo andati a metterci in fila alle ore 9, ma ci dissero che le dosi erano già tutte terminate. Stamattina per non rischiare ci siamo voluti alzare alle 5».
Poco prima delle 7.30 la Protezione Civile comincia a far defluire la coda di gente che poco alla volta prende posto all'interno dell'Hub. I medici, una decina quelli predisposti per l'occasione, arrivano qualche minuto prima delle 8: orario ufficioso di inizio dell'Open day, il cui termine è previsto per le ore 14.
Ma sopraggiunge un nuovo disagio: le circa 1000 dosi previste per la giornata ancora non sono state consegnate, e nel frattempo una nuova ondata di persone - circa 150 - prende posto fuori il Centro in maniera impaziente. Contemporaneamente, i sanitari provano a portarsi avanti con i tempi eseguendo le prime anamnesi.
Bisogna attendere le 8.45 per il via libera definitivo alla somministrazione dei vaccini, fra prime dosi e richiami.
Qui il video del reportage di Piccio News presso l'Hub di via Teresa Noce (Piediripa):
Due autovetture si sono scontrate lungo la Strada Provinciale 41, provocando tre feriti di cui uno grave - un uomo di 80 anni - trasportato d'urgenza in codice rosso all'ospedale Torrette di Ancona. L'incidente è avvenuto alle ore 17.30 nel tratto che separa Urbisaglia da Contrada Divina Pastora (Tolentino): per cause in corso di accertamento, i due veicoli che procedevano a opposti sensi di marcia si sarebbero urtati frontalmente in maniera violenta.
Sul posto sono intervenuti a pochi minuti dalla segnalazione i sanitari del 118, che hanno subito provveduto a trasferire in ambulanza l'uomo anziano e le altre due persone coinvolte - marito e moglie che viaggiavano insieme - presso l'ospedale di Macerata. Presenti sul posto anche i Vigili del Fuoco e le forze di Polizia per procedere al sequestro delle due auto ed eseguire gli esami per ricostruire la dinamica del tremendo incidente.
+++ IN AGGIORNAMENTO +++
Nuove prospettive di collaborazione nei campi della mobilità e della ricerca tra l’Università di Macerata e la Florida Gulf Coast University. In questi giorni due studentesse di UniMC, Debora Sagripanti del dipartimento di Giurisprudenza e Camilla Felici del dipartimento di Scienze Politiche e Relazioni Internazionali, hanno iniziato la loro esperienza di mobilità nell’ateneo statunitense e, a fine gennaio, arriverà nelle Marche uno studente americano, Samuel Mayer, che ha scelto quattro tra i tanti corsi in lingua inglese offerti dall’ateneo maceratese.
La referente dell’accordo, Francesca Spigarelli, delegata del rettore alla ricerca, ha incontrato a Fort Myers il provost (preposto) dell’Ateneo americano Mark Rieger e il responsabile del Global Engagement Office Michael McDonald. Si sono discusse le opportunità di ampliamento della collaborazione anche alla luce della vocazione dell’umanesimo che innova nella sua dimensione digitale.
Particolarmente apprezzate sono state le opportunità di potenziamento dei flussi di studenti e di possibili progettualità di ricerca teorica e applicata comuni. I temi di maggiore interesse riguardano proprio il contributo innovativo, nella logica della sostenibilità e dell’inclusione, che le scienze umane e sociali possono dare alle sfide globali, tra cui quella della digitalizzazione.
Molti i temi affrontati, come oggetto di collaborazione, dall’inclusione e cura delle persone con fragilità, alla silver economy, alla valorizzazione del patrimonio culturale in senso lato, alla sicurezza delle società e delle comunità, alla sicurezza alimentare, per citarne alcune. E’ stato anche discusso il modello innovativo di trasferimento tecnologico e di co-creazione con le imprese, particolarmente quelle legate a cultura, creatività e innovazione sociale, che da anni UniMC implementa nella regione.
Dal 2015 l’accordo con la Fgcu ha offerto agli studenti di UniMC la possibilità di vivere un’esperienza straordinaria di tipo formativo e personale. “E’ un accordo di importanza strategica per l’Ateneo, che consente ai nostri studenti di accedere a percorsi altamente qualificanti” sottolinea Benedetta Giovanola, delegata del rettore ai rapporti internazionali. Camilla e Deborah frequenteranno quattro corsi del prestigioso ateneo.
“Poter frequentare un intero semestre alla Florida Gulf Coast University - dice Debora - è un’occasione irripetibile. Studiare legge negli Stati Uniti non è soltanto un’esperienza personale altamente formativa, ma un’opportunità che può accrescere le mie competenze accademiche e la mia consapevolezza a livello lavorativo. L’approccio allo studio del diritto in America è differente da quello italiano, molto pratico e mi permetterà di acquisire un altro punto vista rispetto all’ambito di mia specializzazione”.
“Essere qui negli Usa - afferma Camilla - è un’esperienza unica per arricchire il mio bagaglio professionale e accademico. Potrò vivere a pieno la cultura americana, interagire con studenti di tutto il mondo e adottare un approccio allo studio nuovo e integrativo nel campo delle relazioni internazionali”.
Il quadro sanitario generale che si sta delineando dall’inizio del 2022 è tutt’altro che incoraggiante per le Marche. Le diverse strutture sanitarie, fra cui quelle della Provincia di Macerata, rischiano un nuovo collasso, dovuto principalmente alla preoccupante carenza del personale medico e al contemporaneo aumento dei contagi legati alla variante Omicron. A questo si aggiungono anche la cattiva gestione degli ultimi open day per gli over 18, il caos dei tamponi e il recente caso dei vaccini “bluff”.
Come se non bastasse, la Regione insiste nel voler mantenere la linea dura sul Covid Hospital di Civitanova Marche – ritenuto “non necessario” -, nonostante i sanitari ne avessero più volte invocato la riapertura per poter meglio gestire il flusso continuo dei ricoveri.
La Dottoressa e direttrice dell’Area Vasta 3, Daniela Corsi, è intervenuta ai microfoni di Picchio News per commentare il momento che stiamo vivendo.
Qual è la situazione dei posti in terapia intensiva nella Provincia? "Ad oggi, sono cinque i pazienti ricoverati, su un massimo di sei posti letto che avevamo messo a disposizione a Civitanova Marche".
Come mai nel frattempo il Covid Hospital non riapre? "Perché di base non c’è alcuna intenzione di farlo: mancano gli operatori necessari e non ci sono i numeri adatti a giustificarne la riapertura. La struttura di per sé coprirebbe sei moduli in tutto: tre di terapia intensiva e tre di semi-intensiva. Ma la storia politica cui si lega non è cambiata nelle ultime settimane".
Come riuscite al momento a gestire la nuova ondata di contagi e ricoveri? "Sfruttando il più possibile gli spazi dell’Area Vasta 3, pilotando i casi di Covid più gravi direttamente presso i Pronto Soccorsi".
Sono previsti nuovi piani di intervento al riguardo? "Se ne sta occupando la Regione Marche, tramite l’assessore Saltamartini. Io personalmente sto seguendo con la direzione medica tutte le situazioni che riesco sul territorio della provincia, tutti i giorni. E contemporaneamente, teniamo sotto controllo il monitoraggio dei casi".
C’è stato secondo lei un evidente peggioramento della situazione generale? O riuscite ancora a tamponare laddove serve? "Nonostante la carenza di personale, per ora i medici riescono a far fronte alle varie criticità. Per il futuro non lo sappiamo, perché è una situazione molto fluida. Va valutata giorno per giorno: oggi potrebbe essere ricoverato un paziente, domani magari ne ricoveriamo dieci. Purtroppo non è possibile prevedere quando e come la situazione tornerà ad essere gestibile o totalmente fuori controllo".
Arriva la conferma senza nota ufficiale: l'Asur ha autorizzato per questa domenica 16 gennaio un Open day dalle ore 8 alle 14 presso l'Hub di Piediripa - sito in via Teresa Noce, 22 - per permettere agli over 18 di sottoporsi alla vaccinazione. Saranno 400 le dosi disponibili - confermate dalla direttrice dell’Unità prevenzione dell’Area Vasta 3 di Macerata, Franca Laici - per chi ad oggi non ha ancora effettuato la normale prenotazione. A questi si andranno ad aggiungere altri 600 sieri, fruibili solamente da parte di chi nelle ultime settimane si era già prenotato sulla piattaforma digitale, ma era stato rimandato ai mesi di febbraio/marzo per sottoporsi alla profilassi.
Per evitare la disastrosa gestione di Tolentino e Civitanova Marche, la Regione ha voluto questa volta procedere per tempo con l'organizzazione della logistica, contattando in anticipo i volontari della Protezione Civile.
«Ci saranno venti volontari, di cui dieci solo di Macerata Soccorso - ha dichiarato il responsabile e volontario Sauro Salvucci - con l'intento di gestire la situazione già dal primo mattino, quando solitamente in molti si mettono già in fila all'esterno. Oltre ad apporre delle transenne che condurranno in maniera ordinata verso l'ingresso del Centro Vaccinale, abbiamo deciso di predisporre da subito i numeretti ufficiali per accedere, insieme ai moduli da compilare. In questo modo, le persone potranno procedere direttamente all'anamnesi senza passare in accettazione. La speranza è che questo sistema permetta di velocizzare i tempi ed evitare il più possibile gli assembramenti».
«Il fatto di non aver proceduto per vie ufficiali - conclude Salvucci - si lega probabilmente al fatto che questa domenica sarà attivo anche lo screening gratuito per gli studenti, e questo potrebbe generare ulteriore caos. Noi ci proveremo a gestire al meglio la giornata».
Fermato per un controllo del Green pass alla fermata dell'autobus, scoprono che l’uomo era ricercato perchè destinatario di un provvedimento restrittivo emesso dal tribunale di Macerata. Per questo un 64enne è stato arrestato e portato nella Casa Circondariale di Lanciano.
I carabinieri della stazione di Lanciano, impegnati nell’ambito dei controlli per il rispetto alla più recente normativa per il contrasto alla diffusione del Covid-19, hanno proceduto alla verifica sul possesso del Green Pass nei confronti di alcune persone che stazionavano nei pressi delle fermate degli autobus in attesa dei mezzi pubblici.
"Nel corso di tali accertamenti, i militari hanno controllato un 64enne del luogo che è risultato regolare con il possesso del certificato verde ma che, da successivi approfondimenti sul nominativo, è emerso essere destinatario di un provvedimento restrittivo emesso, qualche mese prima, dal tribunale di sorveglianza di Macerata a causa di un mancato rientro dell’uomo presso una comunità, dove lo stesso stava espiando la misura alternativa dell’affidamento in prova, al termine di un permesso premio. Pertanto, dopo le previste formalità, l’uomo è stato tradotto presso la Casa circondariale di Lanciano a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Claudia Properzi, laureata dell’Università di Macerata, vince il premio Laura Conti, promosso da Icu e Ecoistituto Alex Langer per premiare le migliori tesi di laurea in temi ambientali. Con una tesi dal titolo “Il land grabbing e la sua relazione con il fenomeno migratorio”, la giovane studentessa, originaria di Corridonia aveva concluso già nel 2019 anche il proprio percorso universitario, aggiudicandosi una laurea da 110 e lode in Consulenza e direzione aziendale. A supportare Properzi nella ricerca sono stati la professoressa relatrice Raffaella Coppier, il professor Roy Cerqueti e la correlatrice di tesi, la professoressa Michela Soverchia.
Cosa l’ha spinta ad approfondire il tema del land grabbing nel contesto migratorio? Il desiderio di comprendere quanto le nostre azioni, quindi quelle della società occidentale, incidano sui paesi da cui spesso hanno origine i flussi migratori.
In breve, di cosa si tratta, quando nasce questo fenomeno e quali sono le conseguenze? Il land grabbing o rush for land consiste nell'acquisizione o nell'affitto per lunghi periodi di tempo e a prezzo irrisorio di vaste aree di terra situate in paesi poveri o in via di sviluppo da parte di nazioni che investono al fine di produrre raccolti volti alla sola esportazione. Questo, nella maggioranza dei casi, determina un mero sfruttamento delle risorse locali a discapito delle popolazioni autoctone che vedono messa a repentaglio la sostenibilità ambientale, sociale ed economica dei loro paesi. Deforestazione, perdita del controllo delle risorse idriche, dislocazione dei piccoli agricoltori e mancato sviluppo economico sono le conseguenze a cui inevitabilmente si va incontro se non si pone l'attenzione sui paesi destinatari di tali investimenti.
C’è correlazione tra il land grabbing e gli attuali flussi migratori sul Mediterraneo? L'analisi sul land grabbing rende un effettivo riscontro di reali eventi di dislocamento della popolazione sia internamente sia oltre i confini nazionali, come confermano i risultati della ricerca. Tale dinamica è confermata anche dalla stessa Agenzia Europea della guardia di frontiera e costiera Frontex secondo cui al 2016 la maggior parte dei migranti che transita sul Mediterraneo proviene dalle regioni subsahariana e centroafricana, regioni appunto in cui il fenomeno si sviluppa in modo più significativo. Rimane comunque la possibilità di indagare ancor più approfonditamente la correlazione tra i due fenomeni essendo i dati in continuo aggiornamento.
Come ha proseguito il suo percorso professionale dopo la conclusione degli studi? A luglio 2019 sono stata assunta come consulente finanziario da Poste Italiane ma, dopo un breve periodo, ho sentito la necessità di dedicarmi ad altro. In seguito al superamento di un concorso pubblico, oggi lavoro per Svim - società di sviluppo della regione Marche - nel settore delle emergenze territoriali.
È stata rinviata al prossimo 23 febbraio, per impedimento del difensore, l'udienza fissata oggi in Cassazione per l'omicidio di Pamela Mastropietro, delitto del quale è stato condannato all'ergastolo Innocent Oseghale, accusato anche di aver violentato la ragazza diciottenne romana e poi di averne fatto a pezzi il cadavere.
Oseghale, all'epoca dei fatti 29enne, ha fatto ricorso in Cassazione contro la sentenza emessa dalla Corte di Assise di appello di Ancona. Il nigeriano è attualmente recluso nel carcere di Forlì e si è sempre professato innocente sostenendo che la giovane sia morta per un'overdose di eroina. "Per noi la giustizia deve essere fatta prima o poi, spero più prima che poi. La Cassazione è l’ultimo step della giustizia umana, oggi c'è stato un rinvio dell’udienza per un impedimento di salute dell’avvocato di Oseghale», ha detto Alessandra Verni, la mamma di Pamela, dopo il rinvio dell’udienza".
(Fonte Ansa)
Commozione e dolore ai funerali di Emanuelle Alessandro Pandele, il 17enne di Montecassiano deceduto lo scorso martedì all’ospedale Torrette di Ancona, dove era stato ricoverato a causa di una grave malattia autoimmune. Il giovane era poi risultato anche positivo al Covid.
Il rito religioso si è svolto questa mattina nella chiesa Santa Madre di Dio a Macerata. Tanti gli amici e i compagni di classe dell’Ipsia Corridoni che si sono stretti intorno ai familiari in questa occasione. Un chiesa gremita, tanto che molti dei presenti hanno dovuto assistere alla cerimonia da fuori, considerate anche le norme anti contagio
Un lungo applauso, tra le lacrime, ha poi accolto l’uscita del feretro dalla Chiesa per rendere omaggio alla giovane promessa del nuoto, strappata alla vita in così giovane età. Alla conclusione della cerimonia sono stati fatti volare in cielo palloncini bianchi. Presenti anche i compagni di squadra del Nuoto Macerata e tutto lo staff.
Nel corrente anno scolastico l’ITE “Gentili” di Macerata ha inteso promuovere iniziative riguardo la formazione dei propri studenti per quanto riguarda i percorsi di alternanza scuola-lavoro (PCTO). Dopo un anno di pausa a causa dell’emergenza sanitaria sono riprese infatti le attività nel rispetto di tutti i protocolli di sicurezza; sono state stipulate ben 120 convenzioni con aziende, studi associati, commercialisti, consulenti del lavoro e studi notarili del territorio.
I percorsi di alternanza verranno svolti dal 24 gennaio al 12 febbraio 2022 per le classi quarte; dal 31 gennaio al 12 febbraio per le quinte. Gli alunni saranno affiancati durante tutto il periodo di formazione da professionisti che avranno il ruolo di tutor e guideranno i tirocinanti nello svolgimento di compiti di realtà co-progettati da scuola e azienda. Inoltre L’Istituto tecnico ha stipulato due importanti convenzioni che coinvolgono gli alunni di tutto il triennio con Unicredit e Banca d’Italia.
“Start-up your life” è un progetto che rientra in un protocollo d’intesa tra Unicredit e Ministero dell’Istruzione, volto a supportare lo sviluppo della cultura finanziaria tra i giovani, ad aumentare la consapevolezza economica ed incoraggiare lo spirito imprenditoriale degli studenti. Il programma è articolato su un percorso triennale; offre opportunità di apprendimento attraverso un’innovativa piattaforma online, momenti di confronto sotto la guida di tutor della Banca e delle Scuole e importanti attività progettuali. Educazione bancaria e finanziaria, monetica, strumenti di pagamento, sviluppo dell’attività d’impresa, campagne comunicative associate al lancio di prodotti, orientamento per affrontare il mercato del lavoro sono i temi che gli alunni del “Gentili” affronteranno.
Nel mese di febbraio dodici studenti dell’Istituto parteciperanno ad un percorso di alternanza organizzato dalla Banca d’Italia; articolato in due moduli, uno inerente temi di mercato del lavoro e l’altro riguardante la statistica descrittiva per l’analisi economica. Al termine del percorso, al quale parteciperanno anche esponenti della Direzione della Sede di Ancona della Banca d’Italia, i giovani presenteranno i lavori svolti in uno specifico momento di discussione e riflessione critica in risposta a domande formulate dagli esperti. Tra marzo e aprile si terranno incontri online organizzati dalla Camera di Commercio di Ancona in cui gli alunni delle classi quinte potranno simulare colloqui di lavoro, mentre quelli delle quarte approfondiranno l’Economia circolare, competenze “green”, digitali e social.
Il Dirigente scolastico Roberta Ciampechini sottolinea la valenza formativa delle iniziative promosse e la referente per il PCTO, Prof.ssa Maria Letizia Renzi, docente di Economia, esprime soddisfazione e grande entusiasmo per le attività progettate, sottolineando che le competenze trasversali, volte ad avvicinare i nostri giovani al mondo del lavoro, devono essere viste come un traguardo per gli studenti nell’ambito del percorso scolastico.
Orgoglio e soddisfazione nelle parole di Alessia Castagnari, studentessa al quarto anno dell’Istituto maceratese, che ha svolto il percorso in un’azienda del territorio. “Per me è stata un'esperienza molto formativa, in primis perché frequentando l'articolazione “Relazioni internazionali per il marketing” ho avuto l'occasione di approfondire la conoscenza non solo teorica ma anche pratica delle lingue; poi perché sono entrata per la prima volta a contatto con il mondo del lavoro e mi sono dovuta confrontare con nuovi colleghi. Si è aperta una porta su di una realtà che non conoscevo prima, con regole da rispettare e persone con cui collaborare.
Ho capito che il valore non è della singola persona ma della squadra. Sono orgogliosa di aver scelto questa scuola perché con questa esperienza, vissuta in prima persona, ho avuto la conferma che l’Istituto Tecnico Economico forma i ragazzi per continuare il percorso di studi universitari, ma anche per affrontare il mondo del lavoro. Sono stata fortunata, perché ho trovato un team molto giovane e comprensivo.
Ringrazio l'azienda per il bagaglio che porterò sempre con me e con particolare affetto il titolare della stessa e la mia tutor”. Sarà possibile conoscere l’offerta formativa dell’Istituto Tecnico Economico “A. Gentili” di Macerata nell’open day previsto per domenica 16 gennaio. Prenotazioni tramite il sito web dell’Istituto www.itemacerata.edu.it .
In macchina con la droga e un coltello a serramanico: denunciato un giovane. Nella mattinata di ieri, una pattuglia della sezione radiomobile di Macerata ha notato un giovane, con fare sospetto, il quale a bordo della propria autovettura percorreva corso Cavour. Il ragazzo è stato subito fermato e dopo un primo controllo i militari hanno proceduto alla perquisizione del veicolo.
Durante l’ispezione è stato rinvenuto all’interno dell’auto un coltello serramanico lungo 17,5 cm, della sostanza stupefacente di tipo hascisc pari a 1.70 grammi, unitamente a un bilancino di precisione. Per il giovane è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica di Macerata per porto abusivo di arma bianca nonché la segnalazione alla prefettura del capoluogo per uso personale di sostanza stupefacente.
Camion si schianta in superstrada: un ferito trasportato al pronto soccorso dell'ospedale di Macerata. L'incidente si è verificato intorno alle 20:30 lungo la SS77, poco dopo l'ingresso per Sforzacosta direzione Piediripa. Per cause in corso di accertamento, un autocarro è andato a urtare violentemente e in modo autonomo contro il guardrail. Tremendo l'impatto, con il cassone che ha tranciato di netto la cabina.
Lanciato l'allarme sono accorsi sul posto i mezzi di soccorso del 118 e dei Vigili del Fuoco. Non è ancora chiaro se a bordo del veicolo fosse presente anche un passeggero. Molto confusa la ricostruzione fin qui fornita dal giovane che si trovava alla guida, probabilmente sotto l'effetto di stupefacenti.I Vigili del Fuoco sono adesso impegnati per setacciare tutta la zona alla ricerca di un presunto passeggero del camion che, secondo la ricostruzione del conducente, potrebbe essere volato nel canale che lambisce la superstrada. Il 22enne alla guida dell'autocarro è stato trasportato all'ospedale di Macerata per accertamenti.
(In aggiornamento)
Ore 22:00 - A bordo del veicolo era presente solo un passeggero che, sotto i fumi delle sostanze stupefacenti assunte, ha creduto di avere accanto a sé il collega, rintracciato però nella propria abitazione. Le ricerche avviate, in seguito alla prima confusa versione dell'uomo, hanno comunque spinto tra i rovi per oltre un'ora i soccorsi giunti sul posto.Ancora al lavoro sul luogo dell'impatto gli uomini dei Vigili del Fuoco, impegnati adesso a sgombrare la carreggiata dai detriti causati dal violentissimo urto del mezzo in servizio a un vivaio della zona. Il 22enne, trasportato al "Generale Provinciale", non risulta in pericolo di vita e nelle prossime ore sarà interrogato dalle Forze dell'Ordine per spiegare quanto accaduto.
Dopo i rinvii della gare che si sarebbero dovute disputare il 2 gennaio, la Lega Volley ha comunicato le date delle partite che apriranno la Coppa Italia di Serie A3. La nuova competizione comincerà così il 26 gennaio alle 20.30, con le squadre del Girone Bianco e del Girone Blu impegnate negli Ottavi di Finale: la Med Store Tunit Macerata sfiderà il Volley Team San Donà di Piave.
Slittano quindi anche i Quarti di Finale che si disputeranno mercoledì 2 febbraio per entrambi di gironi, sempre alle 20.30. Se i biancorossi dovessero passare il turno, incontreranno la vincente della gara tra Videx Grottazzolina e Sa.Ma. Portomaggiore. Per la Med Store Tunit Macerata si tratta dell’occasione di conquistare un trofeo e c’è tanta voglia di cominciare questa nuova avventura, accompagnata anche da una speciale maglia creata proprio per vestire gli atleti biancorossi nelle gare di Coppa.
Venerdì 14 gennaio, nel giorno dei funerali di David Sassoli, a Macerata alle ore 18, presso la Parrocchia Buon Pastore di Collevario, verrà celebrata una Santa Messa in suo suffragio. L’iniziativa è del circolo Aldo Moro "Per ricordare la scomparsa un amico che si è sempre battuto per la crescita del nostro territorio che ha rappresentato nel Consiglio d'Europa, prima come parlamentare e poi Presidente del Parlamento Europeo”.
“L’ondata di commozione che ha suscitato la prematura scomparsa di David Sassoli è la riprova della grande stima per la profonda tensione civile che ha sempre animato il suo impegno politico e professionale”, afferma il presidente del Circolo Piergiorgio Gualtieri. “Un concreto fautore di un’Europa basata sui principi della solidarietà, aperta al dialogo col Mediterraneo, promotrice nel mondo dei valori universali dei diritti dell’uomo”.
(Foto Ansa)
Dalle colline maceratesi alla preselezione per il Mondiale di atletica. Questa la storia che accomuna la campionessa italiana di categoria, Denise Tappatà e il suo allenatore personale, Fernando Corradini.
Lei campionessa italiana dei 100 km su strada, lui maratoneta vecchia scuola con quasi 50 anni di carriera alle spalle. Un legame unico, quello che unisce i due: "È lui il segreto dei miei successi".
Da quanto tempo corri? Come sei finita a fare le ultramaratone? “Corro dal 2014, da più di 7 anni quindi. Fin dall’inizio sono partita con la maratona di Roma, cosa che non si dovrebbe fare così presto, ma già allora stavo scoprendo il mio amore per le distanze. Ho fatto tante maratone da lì in poi, fino alla famosa gara del Passatore, 100 km da Firenze a Faenza, che mi aveva profondamente incuriosita. Nel 2019 mi sono iscritta, nonostante Fernando, il mio allenatore, non fosse proprio d’accordo, ma ci siamo comunque messi a prepararla e io mi sono molto divertita. Sarebbe dovuta finire lì, poi quest’anno, al campionato italiano, sono entrata fra gli atleti di interesse nazionale dell’organizzazione dell’ultramaratona e ho deciso di provarci. Si parlava già dell’entrata in nazionale, di mondiali e per fortuna è andata bene – dice quasi sollevata – e quindi ho deciso di continuare su questa strada.
Faccio anche tante gare in pista, 800 metri e 1500 metri su tutte sono molto nelle mie corde e questo mi differenzia abbastanza dal classico maratoneta, che si concentra esclusivamente sulle lunghe distanze e macina una marea di chilometri, cosa che io non faccio”.
Fernando Corradini ha definito Denise come un’atleta versatile, in grado di passare agilmente dagli 800 metri ai 100 km: “è la mentalità che fa la differenza. Finora non abbiamo mai sbagliato e continueremo così”.
Qual è la tua giornata tipo? E che tipo di allenamenti segui per raggiungere questi risultati? “Sono un’ingegnera edile nella vita quindi il tempo effettivamente scarseggia, però cerco sempre di allenarmi durante la pausa pranzo. In media, durante la settimana, mi alleno circa 1 ora al giorno. Corro dai 100 ai 120 km a settimana, più o meno, per un totale di circa 450 km al mese”.
Fernando, in merito, aggiunge: “gli allenatori della nazionale, appena entrata, insistevano per farle fare allenamenti diversi e più chilometri”, dato che Denise si allena facendo quasi la metà dei chilometri mensili (intorno agli 850km) macinati dagli altri membri della nazionale: “Lei ha bisogno di qualità, non di quantità. Per i lavori metabolici facciamo un po' di fondo lento, fondo medio e progressive con pochi chilometri. Non deve allenarsi tanto per bruciare grassi, dato il suo incredibile metabolismo, e per questo non le farò mai fare i chilometri che chiedono loro. Abbiamo già dimostrato vincendo i nazionali di avere ragione”.
“I miei allenamenti sono mirati e personalizzati e cambiano in base al tipo di gara che devo affrontare – racconta Denise - a me piace molto gareggiare e cerco di farlo il più possibile, anche nei 5000 o nei 10000 metri. Mi dispiace solo per il povero Fernando che ogni volta che deve prepararmi per una competizione deve anche sopportarmi quando gliene propongo altre sette o otto, che magari non c’entrano nemmeno niente".
Primo anno in nazionale, è stata una tua scelta avere un allenatore diverso rispetto al resto della squadra? “Io non vorrei mai nessun altro ad allenarmi, con Fernando mi trovo benissimo e mi conosce meglio di quanto io conosca me stessa. Oltre che il mio allenatore è il mio migliore amico. Non lo cambierei con nessuno al mondo, visti anche i risultati. Lui mi segue in ogni aspetto del mio allenamento, dall’alimentazione, alla preparazione atletica, senza dimenticare l’insostituibile sostegno psicologico ed emotivo”.
Un rapporto che va ben oltre, quindi, quello semplice fra allenatore ed atleta, come sottolinea lo stesso Fernando: “Come mi ha insegnato il mio allenatore, Anelio Bocci, devi fortificare sia il corpo che la mente dell’atleta. Mi impegno ogni giorno a costruire con lei un rapporto basato sulla fiducia reciproca, nel quale lei possa sentirsi completamente compresa e sostenuta da me”. Mi ha colpito molto, infatti, sentire dire le stesse parole a Fernando che Denise ha usato per lui, ma riferendosi al suo allenatore di un tempo: “Mi conosce meglio di quanto io conosco me stessa/o”.
Qualificazione ai mondiali e preparazione in merito? "A fine agosto si terranno i mondiali ed è prevista per il 19 febbraio una 100km per le selezioni dei 3 uomini e delle 3 donne mancanti sui 12 atleti da selezionare. Molti cercheranno di conquistare il posto in quell’occasione, mentre noi già qualificati non avremo bisogno di strafare. Abbiamo tutto il tempo per allenarci bene e prepararci al meglio".
Quali sono gli obiettivi per i mondiali? “Vincere una medaglia di squadra sarebbe un bellissimo traguardo, con i tempi ci siamo e possiamo affrontare la competizione al meglio. Spero di portare a casa un bel risultato insieme alle altre ragazze qualificate con me, amiche ormai con cui ho spessissimo corso insieme, Francesca Bravi e Federica Moroni”.
Per consentire l’ispezione delle facciate del palazzo che ospita Poste Italiane da parte della ditta che successivamente effettuerà un intervento di risanamento sull’edificio, il Comando della Polizia locale di Macerata ha emesso un’ordinanza per regolamentare temporaneamente la circolazione nella zona interessata dal sopralluogo. Il provvedimento prevede per venerdì 14 gennaio con orario 0/24, in piazza Oberdan ma solo nel tratto senza sbocco, il divieto di sosta con rimozione forzata.
Sabato 15 gennaio con orario 0/24, in via Gramsci, invece, si prevede: il divieto di sosta con rimozione forzata, in tutto il tratto interessato dai lavori cioè nella parte antistante l’edificio di Poste Italiane (civico 44); il divieto di transito, eccetto residenti, all’incrocio con corso Matteotti; il senso unico alternato nel tratto compreso tra inizio cantiere e piazza Libertà; l'obbligo di direzione “dritto” verso piazza Libertà, all’incrocio con corso Matteotti, per i veicoli in uscita da via Gramsci, con direzione piazza Libertà per poi gli stessi effettuare una manovra adeguata e dirigersi per l’uscita dal centro storico verso corso Matteotti o corso Repubblica;
In via Domenico Ricci sarà istituito, sempre sabato 15 gennaio, il senso unico alternato all’incrocio con piazza Vittorio Veneto, per i veicoli che devono raggiungere piazza Oberdan; mentre in via XX Settembre si disporrà il senso unico alternato all’incrocio con via Domenico Ricci per i veicoli che devono raggiungere piazza Oberdan.
La Giunta comunale, questa mattina, ha approvato il progetto definitivo della “ciclovia ad anello” che rappresenta l’avvio della realizzazione dell’intera rete cittadina. Con il finanziamento dedicato di 172mila euro – risorse del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - sarà creato un collegamento di oltre 9 chilometri tra nove plessi scolastici e altri siti strategici, attraverso percorsi promiscui all'interno del territorio comunale, sia con l'utilizzo di segnaletica verticale e orizzontale, per offrire una maggiore sicurezza, che con sentieri naturali a uso esclusivo dei ciclo-pedoni.
L’anello ciclabile collegherà gli istituti comprensivi Mestica e Alighieri, l’ISS Matteo Ricci, l’IIS Bramante, l’ITE Gentili, il Liceo Artistico Cantalamessa, il Liceo Scientifico Galilei, il Liceo Classico-Linguistico Leopardi, l’IPSIA Corridoni, il Palasport e il parco di Fontescodella, i Giardini Diaz e il BUS Terminal di piazza Pizzarello.
La ciclovia è stata progettata dall’ingegnere Nicola Gobbi con la consulenza dell’agronomo Nicola Prenna, con l’obiettivo della sostenibilità, senza consumo di suolo e nel massimo rispetto della natura e dalla biodiversità. L'intervento più importante verrà realizzato nel tratto di Fontescodella, in corrispondenza di via Tucci - su sede propria e con l’utilizzo dedicato esclusivamente a pedoni e bici - attraverso la posa di una pavimentazione ecologica e l’installazione di 21 lampioni e piante floreali posti lungo tutto il percorso del sentiero. Altro tratto di sentiero strategico, con lavori eseguiti sul fondo e con posa di balaustre in legno, consentirà l’attraversamento in sicurezza di via Roma. Nelle strade a bassa percorrenza veicolare, nelle quali non è possibile realizzare corsie preferenziali per le ridotte dimensioni, saranno installate idonee segnaletiche orizzontali e verticali.
«Dopo l’approvazione del progetto esecutivo del parcheggio scambiatore di Fontescodella, delle stazioni di ricarica delle bici elettriche e dell’info point di viale Trieste, già appaltato, portiamo a termine anche il progetto della ciclovia ad anello di collegamento delle scuole – ha detto l’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Marchiori -. La città cambia volto e volge lo sguardo ai giovani, che per noi rappresentano il presente anche in tema di mobilità sostenibile. Un altro importante impegno di programma di mandato viene messo a terra, a costo zero per i maceratesi, grazie alla capacità dell’Amministrazione Parcaroli di sfruttare al meglio le risorse finanziate da bandi pubblici. Le opere saranno ultimate entro il corrente anno per cui è ora di mettere a puntino le nostre bici».
«L’intervento rappresenta il primo step di un progetto complessivo di ciclopedonali, interconnesse tra la viabilità ordinaria e ciclovie Marche, che porterà la città ad avere finalmente percorsi e collegamenti alternativi – ha aggiunto l’assessore con delega ai Parchi Pubblici Paolo Renna -. Finalmente Macerata inizia ad avere delle vere ciclovie che attrarranno i cittadini anche anche dal punto di vista naturalistico e paesaggistico collegando già alcuni quartieri e parchi di Macerata».
Insieme ai suoi familiari a festeggiare i 100 anni di Ivo Pianesi non poteva mancare la famiglia dell’Anmig (Associazione Nazionale fra Mutilati e Invalidi di Guerra) con la Presidente Gilda Coacci, la Vicepresidente e Membro del Comitati Centrale Daniela Meschini e Graziano Cardarelli, che è stato un vero sostegno per Ivo negli anni della sua Presidenza all’ANMIG.
Un compleanno da festeggiare, pur nelle difficoltà della malattia e della situazione pandemica. Daniela Meschini ha letto la lettera di auguri e ringraziamenti del Presidente Nazionale Claudio Betti e ha consegnato la targa leggendo gli auguri del sindaco di Macerata Sandro Parcaroli.
Gilda Coacci ha ringraziato Ivo, a nome del Direttivo e di tutti i soci dell’Anmig, ricordando gli anni di impegno a testimoniare l’orrore della guerra ai giovani nelle scuole dove veniva invitato. “Nonno Ivo” lo chiamavano i ragazzi più piccoli, a quelli delle superiori ricordava la bellezza della giovinezza e di non buttare via la vita raccontando i suoi anni giovanili al gelo della Russia.
Spiegava agli studenti che l’odore di morte della Seconda Guerra Mondiale non è solo quello del filo spinato dei campi di concentramento è anche quello delle mutilazioni e delle sofferenze vissute nei campi di battaglia dove i soldati italiani erano stati inviati a combattere una guerra tanto sbagliata quanto inutile e il fronte orientale fu uno dei più tristi e devastanti teatri di guerra.
Dalla campagna di Russia, in pochi tornarono e molti con gravi mutilazioni come Ivo e con le stesse lacerazioni di quanti sono stati internati. “In mezzo alla neve, al freddo e alla disperazione all’improvviso sentii un rumore” con queste parole inizia la sua testimonianza raccolta nel libro “E tornammo a Piedi”.
Partito il 16 novembre 1941 appena ventenne fu destinato al VI Reggimento Genio a Bologna, dove faceva il radiotelegrafista. Aveva fatto un corso simile a Macerata perché sognava di lavorare alle Poste. Fu poi assegnato a Santa Maria Capua Vetere vicino Caserta, per un corso accelerato per Stazioni di Grande Potenza. Poi è spedito nella steppa russa a combattere.
Partì senza sapere quello che avrebbe trovato. Certo non poteva immaginare che nelle infinite distese della steppa russa avrebbe visto morire tantissimi compagni di avventura, sopraffatti dal freddo e dalle ferite che cadevano “nella neve come fagottelli”
Racconta Ivo “Nell’autunno del ’42 arrivai al comando tappa a Cerkovo con una divisa di panno e un cappotto con la pelliccia, credevo di dovermi occupare delle stazioni radio e invece mi ritrovai a combattere al fianco della fanteria e delle altre forze militari. A dicembre eravamo già accerchiati. L’assedio durò un mese sotto i continui attacchi dei russi. Quando potevano gli aerei S79 italiani buttavano casse di viveri e munizioni senza paracadute e una metà si rompevano nell’impatto. Il 16 gennaio ‘43 attaccammo per aprirci un varco, noi avevamo i mortai, loro i razzi katiuscia. Riuscimmo comunque a sfondare la sacca di accerchiamento, ma fu una trappola. I russi ci attaccarono alle spalle e fu un massacro”.
Chi era sopravvissuto, come Ivo, iniziò la ritirata nella neve con quasi 40° sotto lo zero. “Dopo quattro giorni di marcia e centinaia di morti seminati nella steppa, arrivo in una piccola isba, stremato. Mi tolsi le scarpe e sprofondai nel sonno. Fu un errore. I piedi diventarono grossi come pagnotte, dovetti riprendere il cammino usando le scarpe come ciabatte”.
Quell’errore gli costò l’amputazione delle falangi di entrambi i piedi. Le parti rovinate caddero da sole, poi al Rizzoli a Bologna venne operato. A Ivo oggi un grazie per essere stato testimone che la pace è un valore e per il servizio speso nell’Associazione.
Tra la variante Omicron e la difficile gestione in ambito sanitario della Regione Marche, continua ad essere un momento complesso per la riapertura degli edifici scolastici. E c'è chi ha detto no, per tentare di arginare il contagio tra le fasce di popolazione più giovane.
Fra questi, il sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi che ha scelto di mantenere chiuse le strutture scolastiche della propria città fino al 15 gennaio. Cinquatasei i casi di positività al Covid-19 emersi dal maxi screening dello scorso weekend per studenti e docenti e che hanno preoccupato il primo cittadino, che ha confermato "688 casi complessivi in città".
Come è stata presa la decisione di tenere chiuse le scuole per un’altra settimana? In base alla responsabilità che un sindaco ha come massima autorità sanitaria. Eravamo certi che il periodo delle feste avrebbe inciso sui contagi, ecco perché abbiamo tenuto chiuse le scuole subito dopo l’Epifania. Con lo screening di domenica poi sono aumentati i casi, tanti per una città di circa 20 mila abitanti.
La decisione non entra in conflitto con le ultime disposizioni del Governo? Sì, certo. Per questo abbiamo preso contatto nelle ultime ore con l’Asur per capire se dovremo adeguarci anche noi alle normative nazionali. Ma invito tutti gli addetti ai lavori a riflettere sul fatto che se vogliamo contenere la situazione bisogna rivedere la scelta anche di riaprire le scuole.
L’ordinanza è stata emanata dopo un confronto con la Sanità locale? No, ho preso direttamente la decisione insieme alla mia amministrazione.
Come avete gestito le proteste da parte delle famiglie degli studenti? In realtà ci sono stati molti pareri favorevoli. Capisco che il disagio sia grande, ma quando prendi decisioni precauzionali di questo respiro non puoi accontentare tutti. Mi sento comunque di ringraziare le famiglie per la comprensione e lo spirito di sacrificio.
È disposto a scontrarsi con le scelte di Governo? Io tengo molto alla sicurezza dei miei cittadini e non faccio sconti a nessuno. Al di là delle imposizioni governative, credo che ogni buon sindaco dovrebbe agire per il bene della propria comunità.
La sanità locale e la Regione Marche vi stanno supportando adeguatamente? Gli operatori sanitari sono degli eroi, ma abbiamo troppa carenza di strutture e di personale per combattere adeguatamente la pandemia. Quello che manca poi, ulteriormente, è una buona comunicazione: servono maggiori investimenti sul territorio.
Dove sono stati commessi sbagli e dove si è invece lavorato bene? L’attuale amministrazione regionale ha trovato una situazione sanitaria già precaria. Il Covid poi ha rallentato ulteriormente taluni piani d’intervento. Forse è troppo presto per parlare di obiettivi “non centrati”. Voglio essere fiducioso, perché sono stati finora prospettati dei buoni investimenti a favore di Tolentino e di tutto il territorio in generale.
Quindi cosa si aspetta dalla Regione? Ci vuole più celerità nel prendere provvedimenti. Auspico che ci si sbrighi ad agire sulla ristrutturazione sanitaria e sui progetti di tipo ambientale: ad oggi non abbiamo nemmeno un piano di discariche regionali. In quanto anche presidente del Cosmari sollecito la squadra di Acquaroli a dare finalmente delle risposte in merito. Altrimenti il territorio continuerà a soffrire.
Non è convinto che i ritardi siano dovuti unicamente all’emergenza sanitaria? La pandemia non è l’unica colpevole: ciascuno deve prendersi le proprie responsabilità. Anche perché il Covid potrebbe anche terminare fra 3 anni. E nel frattempo cosa facciamo? Rimaniamo fermi ad aspettare?
+++ AGGIORNAMENTO ORE 17:45 - DA DOMANI SI TORNA A SCUOLA IN PRESENZA A TOLENTINO: ECCO PERCHÈ +++