Med Group sbarca a Roma, grazie all’acquisizione della Computime Store, una delle realtà storiche del mercato romano. Computime Store è infatti presente nella Capitale da oltre 40 anni e si trova in uno dei punti nevralgici della città, il quartiere Nomentano.
“Eravamo già presenti nella Capitale con i nostri uffici che si occupavano della pubblica amministrazione, delle grandi aziende e dell’educational, ma è con questa acquisizione che entriamo a tutti gli effetti nel mercato romano con un negozio Med Store Apple Premium Reseller – spiega il CEO di Med Group, Stefano Parcaroli. - È un momento importantissimo per la nostra azienda visto che il mercato della Capitale è molto interessante sia per i numeri, sia per l’importanza della clientela, non solo privata, ma anche business. L’acquisizione del 100% di Computime Store, inoltre, ci consente di aprire il ventiquattresimo negozio della nostra rete”.
Il nuovo negozio Med Store si trova in Piazzetta Giovanni Battista Morgagni, all’interno di un complesso realizzato dall’architetto Venturino Ventura nel 1962. È quindi a pochi passi dal Policlinico Umberto I, ed è immediatamente raggiungibile sia dall’Università La Sapienza, sia dalla Luiss.
La piazzetta proprio in questi giorni è in ristrutturazione, l’inaugurazione è prevista per il prossimo 9 aprile. In quell’occasione verrà inaugurato ufficialmente anche il nuovo negozio Med Store, anche se il centro è operativo fin da subito e offre già ai propri clienti tutti i servizi autorizzati Apple, dall’assistenza alle soluzioni per il mondo business ed educational.
“Siamo orgogliosi di portare tutta la nostra professionalità, la nostra qualità ed i nostri servizi sul mercato romano - conclude Parcaroli. - Per festeggiare questo traguardo lanceremo una serie di iniziative in tutta la città e offriremo tutta la nostra competenza ed esperienza nel settore tecnologico”.
L’Amministrazione comunale ha aperto online, all’interno del sito del Comune di Macerata, una sezione dedicata all’emergenza Ucraina. La pagina “Emergenza Ucraina” raccoglie tutti i riferimenti utili (anche in lingua ucraina) che, al momento, gli enti comunali sono in grado di fornire ai cittadini ucraini presenti sul territorio comunale in base ai continui aggiornamenti e sviluppi legati all’emergenza.
«Al momento gli arrivi sono molto variabili e frammentati e si sta verificando un’accoglienza spontanea frutto della generosità e sensibilità dei cittadini maceratesi; la necessità di coordinare diventa assolutamente prioritaria per un’accoglienza davvero efficace – ha detto la vice sindaco e assessore alle Politiche Sociali Francesca D’Alessandro -. In accordo con i vari enti pubblici preposti, in primis la Prefettura di Macerata, stiamo seguendo tutte le fasi evolutive dell’emergenza in corso. Prioritaria risulta la mappatura di chi arriva in città al fine di offrire il miglior servizio possibile a chi fugge dalla guerra ed è provato dal punto di vista fisico, psicologico e morale. Particolare rilievo va dato al fatto che i rifugiati sono, essenzialmente, donne con bambini e questo implica una particolare cura considerata la fragilità dei soggetti».
All’interno della sezione “Emergenza Ucraina” è possibile compilare il modulo online sia per gli ospitanti che per i cittadini ucraini ospitati a Macerata; chi desidera mettere a disposizione la propria abitazione o le proprie competenze in lingua ucraina può scrivere a amministrativi.sociali@comune.macerata.it . Il Comune ricorda inoltre che per la profilassi sanitaria e per le vaccinazioni anti Covid-19 si rimanda alla pagina dell’Asur Marche. Sulla scia positiva della raccolta fondi “Il Cuore Grande di Macerata”, che ha permesso di erogare – tra donazioni dei cittadini e fondi governativi – 54mila euro a favore della popolazione maceratese colpita dell’emergenza pandemica, l’Amministrazione ha deciso di riproporre l’iniziativa anche per l’emergenza legata alla guerra in Ucraina.
Nella pagina dedicata è presente infatti la sezione “Accogliamo insieme”, il conto corrente bancario attivato dall’Amministrazione comunale per ricevere donazioni al fine di aiutare la popolazione ucraina rifugiata di guerra presente sul territorio comunale; il Comune impegnerà anche risorse di bilancio comunale destinate ai contributi ai fini dell’assistenza sociale per l’emergenza ucraina. I cittadini, le aziende e le associazioni che vogliono dare il proprio contributo per l’emergenza ucraina possono utilizzare il conto corrente intestato al Comune di Macerata (IBAN: IT27F0538713401000044295244 - BIC: BLOPIT22 - Causale: “Accogliamo insieme”)
"Un contributo straordinario pari a 50 mila euro destinati a sistemare e riqualificare la frazione più dimenticata di Macerata, Sforzacosta". Ad ottenerlo, tramite fondi regionali, è stata la consigliera della Lega, Anna Menghi.
“Siamo pienamente soddisfatti della sensibilità dimostrata dalla consigliera Anna Menghi che, da anni, segue la situazione di abbandono nella quale versa la frazione di Sforzacosta" dichiara la consigliera comunale della Lega Paola Pippa, nonché referente del quartiere.
"Il nostro gruppo di lavoro - aggiunge -, costituito da persone che indipendentemente dalle appartenenze politiche si stanno adoperando per far crescere la frazione e che stanno dialogando con l’attuale amministrazione comunale per cercare di attuare progetti di riqualificazione di questo tratto di Macerata, ha colto con piacere il concreto interessamento di Anna Menghi nei confronti di Sforzacosta" aggiunge la consigliera.
"Sullo stato dei luoghi e sulla destinazione dei fondi regionali si sono interessati anche il sindaco Sandro Parcaroli insieme all’assessore ai lavori pubblici Andrea Marchiori e quello al bilancio Oriana Piccioni” conclude Paola Pippa.
Nel dettaglio i fondi vedranno la sistemazione dell’area giochi in Borgo Sforzacosta, la realizzazione di staccionate di protezione in varie vie interne alla frazione e la fornitura e posa in opera di un semaforo per l’attraversamento in sicurezza da parte dei pedoni lungo la strada provinciale 77.
"Sforzacosta è da sempre nel mio cuore - il commento della consigliera regionale Anna Menghi - Effettivamente, tra le tre frazioni della città, è quella lasciata negli anni nel dimenticatoio. È una battaglia che ho vissuto a fianco dei cittadini con costanza e caparbietà e ai quali ho voluto dare, non appena possibile, una risposta concreta”.
“Come Lega - aggiunge Paola Pippa - siamo riusciti anche ad ottenere un capitolo nel bilancio comunale pari a 43 mila euro derivati dall’ecoindennizzo che il Cosmari versa al Comune di Macerata. Per la prima volta questo fondo è destinato a Sforzacosta.”
Pienamente soddisfatto il commissario provinciale leghista Luca Buldorini che commenta: "Non avevo alcun dubbio sull’interessamento della consigliera Menghi e della Lega nei confronti della frazione di Sforzacosta. La nostra politica di ascolto e vicinanza nei confronti dei cittadini non perde occasione di tramutarsi in azioni concrete e visibili sui territori”.
Nella serata di lunedì il comitato di Sforzacosta insieme al coordinatore cittadino della Lega Aldo Alessandrini, agli assessori Marchiori e Piccioni hanno incontrato la consigliera Menghi per illustrare nel dettagli ogli interventi che verranno eseguiti nella frazione.
Venerdì 1° aprile dalle 15 alle 18 si terrà il secondo dei tre seminari online sulla migrazione volti alla formazione e all’aggiornamento degli operatori del settore pubblico e privato organizzati dal Centro linguistico dell’Università di Macerata nell'ambito del Progetto Fami “Nuovi Cittadini Plus", coordinato dall'Ambito territoriale sociale 15. Sviluppato con il coordinamento scientifico di Edith Cognigni, docente del Dipartimento di Studi Umanistici, il progetto mira a migliorare i livelli di gestione ed erogazione dei servizi rivolti all'utenza straniera.
“Immaginari dell’alterità. Migrazioni, rappresentazioni e nuove identità” è il titolo di questo nuovo appuntamento formativo, che si focalizzerà sulle rappresentazioni della diversità linguistico culturale e identitaria in contesto migratorio attraverso un approccio interdisciplinare. Per partecipare, è possibile registrarsi entro il 31 marzo su https://bit.ly/3pQcLjg.
Dopo i saluti del rettore Francesco Adornato e della coordinatrice dirigente dell’Ambito Territoriale Sociale 15 Carla Scarponi, intervengono Francesca Chiusaroli su stereotipi e marche linguistiche per la rappresentazione identitaria dell’altro da sé; Mathilde Anquetil e Hélène David su rappresentazioni e strumenti di ricerca per indagare il repertorio plurilingue di adulti migranti francofoni; Maria Elena Paniconi sulla rappresentazione di soggetti migranti nelle narrative araba moderna e contemporanea.
A conclusione dell’evento è prevista una tavola rotonda volta a creare un dialogo tra ricercatori, enti locali ed esperti attivi nel settore della migrazione. Gli interventi si focalizzeranno sulle politiche sociali e le azioni di antidiscriminazione a beneficio dei nuovi cittadini e delle nuove cittadine, con particolare riferimento al contesto regionale. Partecipano: Susanna Piscitelli, direzione "Politiche Sociali" della Regione Marche; Simone Giovanni Bucchi, presidente del Centro Servizi Volontariato Marche; Luca Romagnoli, Consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti.
Successo esaltante per il Gran Premio San Giuseppe a Montecassiano, impeccabilmente organizzato dal Veloclub Montecassiano che si è coccolato il nuovo eroe della 61°edizione: Davide De Pretto, corridore veneto della Zalf Euromobil Desirèe Fior, originario di Piovene Rocchette (Vicenza).
La classica maceratese per dilettanti under 23 ed élite è stata come sempre ricca di notazioni di grande interesse tecnico-agonistico con la presenza di 179 atleti in rappresentanza di 21 team (di cui 3 stranieri e 4 di matrice UCI Continental) che si sono dati un gran da fare sul rinomato ed esigente circuito a forma di otto tra Montecassiano e le frazioni limitrofe (Vissani, Vallecascia, Sant’Egidio e Sambucheto).
Dopo la partenza, la selezione non tardava ad arrivare per merito del terzetto Alberto Orlandi (Futura Team Rosini), Tommaso Rosa della Ciclistica Rostese (fratello minore di Diego, professionista della Eolo Kometa) e Giacomo Saligari del Velo Club Mendrisio (figlio di Marco, ex professionista e voce tecnica del ciclismo per conto di Rai Sport) a fare la voce grossa nei primi 80 chilometri. Dopo la resa di Orlandi, il tandem Rosa-Saligari è rimasto in avanscoperta nella fase centrale ma a seguire Giovanni De Carlo (Carnovali Rime Sias) e Francesco Zandri (Work Service Group Vitalcare Vega) hanno preso la situazione in mano per tenere a distanza i più immediati inseguitori, fatta eccezione per De Pretto che si è riportato sui due battistrada a 10 chilometri dall’arrivo.
Zandri ha poi ceduto il passo a De Pretto e a De Carlo per un’accoppiata che ha sbaragliato il campo negli ultimi chilometri e sull’ascesa conclusiva verso il traguardo di Montecassiano il corridore della Zalf ha preso autorevolmente il comando staccando di una manciata di secondi il bresciano De Carlo.
Per Zandri, pesarese di Castelvecchio, la soddisfazione di cogliere un prestigioso terzo posto nelle sue Marche anticipando un primo gruppo di inseguitori con Riccardo Lucca (Work Service Group Vitalcare Vega) e Simone Piccolo (Mg.K Vis - Colors For Peace – Vpm) in quarta e quinta posizione.
Per De Pretto, azzurro ed ex campione italiano di ciclocross nella categoria juniores, è il secondo successo personale “confezionato” sulle strade di casa del giovane direttore Sportivo Filippo Rocchetti, montecassianese doc: “Ci tenevo a fare bene e per questo abbiamo deciso di fare corsa dura. Quando sono rientrato in testa alla corsa ho capito che poteva essere l'azione giusta e così è stato”.
Il successo ottenuto sia sotto l'aspetto prettamente tecnico che di pubblico è stato il giusto premio per gli organizzatori che si sono prodigati per la perfetta riuscita della manifestazione alla presenza di Fabio Forzini (consigliere nazionale della Federazione Ciclistica Italiana), Lino Secchi e Massimo Romanelli (presidente e vice presidente del comitato regionale FCI Marche), Carlo Pasqualini e Francesco Baldoni (presidente e consigliere del comitato provinciale FCI Macerata), unitamente ai rappresentanti dell’amministrazione comunale di Montecassiano capitanata dal sindaco Leonardo Catena.
Quando sfumerà l’interesse verso gli accadimenti nell’Est Europa, si tornerà a pensare alla politica nostrana. Alla propaganda dei partiti e, di conseguenza, a uno degli argomenti da sempre di maggior presa sull’opinione pubblica: l’accoglienza profughi nel nostro Paese.
Con la guerra in atto, sono circa 2,5 milioni i profughi che finora si sono mossi dall’Ucraina. Questo perché altri 2,5 milioni hanno al momento trovato rifugio da parenti e amici nelle regioni dell’ovest Ucraina ancora non toccate dalla guerra.
Ma cosa succederà quando i bombardamenti coinvolgeranno l’intero Paese? Che avremo un flusso di IDPs (Internally displaced person) stimato in circa 10 milionindi di persone. In Italia, in particolare, le stime vanno ora oltre gli 800mila arrivi previsti. Mentre istituzioni e operatori del terzo settore proseguono nella costruzione di percorsi – o corridoi umanitari - che favoriscano l'ingresso e l'accoglienza.
Cosa comportano 10 milioni di rifugiati in Europa? Se la redistribuzione sarà su base proporzionale della popolazione locale, all’Italia spetterà ospitare 1,5 milioni di rifugiati. Ad oggi sono quasi 60mila gli accolti. Il profugo - finché non si integra con la società ospite, il che richiede spesso una tempistica di anni - costa mediamente al governo 30 euro al giorno. I conti sono presto fatti: 45 milioni di euro al giorno, 1,3 miliardi al mese, circa 15 miliardi l’anno. Il costo di una finanziaria.
Come se non bastasse, la guerra provocata dalla Russia costringerà gli italiani a pagare l'energia a costi molto più elevati. Quindi? Il doppio obbiettivo di Vladimir Putin è servito: assumere il controllo strategico della regione ucraina e dividere l’alleanza Ue, che finora si è fatta unita con sanzioni e invio di armi a sostegno della resistenza Zelensky.
Una resistenza destinata a cedere nel lungo termine, soprattutto in virtù delle spese militari finora sostenute dai Paesi Occidentali – e che prima o poi si bloccheranno per evitare ricadute sui rispettivi bilanci – e dei futuri dibattiti riferiti all’accoglienza migranti. Senza dimenticare che nel frattempo ogni testimonianza di civilizzazione andrà scomparendo dall’Ucraina: e chi sborserà a quel punto per ricostruire?
Chi non potrà rifugiarsi in altre aree limitrofe dell’est Europa punterà inevitabilmente sui Paesi dell’Unione, dove comunque negli ultimi anni i partiti populisti hanno sempre più preso piede sfruttando un certo tipo di malcontento: quello più antico, legato allo “straniero in casa nostra”.
Questa seconda fase della tattica putiniana – la prima è l’invasione militare - è praticamente la riedizione dello scenario siriano, ma questa volta senza la Turchia. L’Ue di fatto appare priva di obbiettivi precisi: finora si è mossa inviando armi leggere e pronunciando sanzioni che di fatto non incideranno sui bilanci della Russia, visto che direttamente da noi incassa il triplo rispetto al periodo pre guerra.
Nelle prossime settimane, quando il flusso di IDPs sarà maggiore, inizieranno le tensioni interne (già cominciate e ampiamente visibili) e i partiti populisti ricominceranno la propaganda anti immigrati. E, nel peggiore dei casi, invitando l’opinione pubblica a schierarsi apertamente con Putin per “salvare” la nostra società. Gli Ucraini diventeranno i nuovi “colpevoli”: di aver voluto resistere allo Zar portatore di giustizia, invece di capitolare. Con buona pace dei diritti umani, superati anche stavolta dall'assurda liceità dei crimini di guerra.
(dati ISTAT e DEF)
"Ricevere la bandiera di ‘Citta Europea dello Sport 2022’ per ‘issarla’ a Macerata è un onore per tutta la Città che ha lo sport nel proprio dna e che di sport vive da generazioni, attraverso successi e straordinarie storie di vite".
A dichiararlo è l'assessore comunale Riccardo Sacchi, a margine della cerimonia annuale degli Aces Europe Awards, tenutasi nella magnifica cornice della Reggia di Venaria Reale, a Torino, durante la quale ha rappresentato la città.
Presenti all'evento sindaci di tutta Italia e d'Europa, una rappresentanza Aces Europe con il presidente Lupattelli, il presidente della regione Piemonte Alberto Cirio e numerosi parlamentari italiani ed europei.
"Lo Sport si conferma un asset strategico, comunicativo, economico della nostra città e del nostro territorio, sempre con al centro l’inclusione, l’educazione e la solidarietà sociale - aggiunge Sacchi -. Uno ‘Sport per tutti’, senza distinzione di età, di capacità fisiche ed economiche. Anche e soprattutto questo è ‘Macerata Città Europea dello Sport 2022".
Con la pubblicazione del volume collettaneo “Coste e diritti. Alla ricerca di soluzioni per le concessioni balneari”, il Centro di Studi Costituzionali dell’Università di Macerata conclude il progetto “Coste”, coordinato dalla professoressa Angela Cossiri, al quale hanno partecipato studiosi provenienti da enti di ricerca italiani e stranieri, legali e rappresentanti delle istituzioni.
Il testo, edito da Eum e liberamente accessibile online (open access), affronta la questione delle concessioni demaniali a uso turistico-ricreativo, da cui sono scaturiti conflitti ancora irrisolti che hanno coinvolto Stato, Unione europea, Regioni, Enti locali e imprese balneari.
La ricerca ambisce a tenere in dialogo diverse prospettive giuridiche per cogliere le molte sfaccettature dell’intricata vicenda. Obiettivo del lavoro è fornire ai decision-maker e agli operatori giuridici una cornice ricostruttiva scientificamente validata e proposte concrete per contemperare i molteplici interessi pubblici e privati implicati.
Il testo esce in pubblicazione in seguito alle pronunce dell’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato di novembre 2021, che hanno riconsegnato un settore strategico per l’economia nazionale e fondamentale in ambito locale a un minimo di certezza giuridica, dopo anni di caos normativo e giurisprudenziale.
Il Governo ha presentato ora una proposta per una legge di delega, attualmente in discussione al Senato, nell’ambito dei lavori sul d.d.l. concorrenza 2021. Si auspica una riforma che, attraverso un uso consapevole e responsabile della discrezionalità politica, sappia trovare un punto di bilanciamento appropriato, restituendo il patrimonio costiero del Paese a prospettive di sviluppo sociale, economico e ambientale sostenibile.
C’è sempre una prima volta. Tigotà, che in provincia di Macerata contava già quattro store, apre il primo punto vendita nel capoluogo di provincia. Assunzioni al femminile, ricerca di personale e legame con il territorio contraddistinguono la filosofia del brand, leader nella vendita di prodotti di cosmesi, cura della persona e pulizia della casa.
Sono otto in totale le risorse dell’azienda occupate nel negozio di via Roma, cinque di nuova assunzione tra cui quattro donne con un’età media di 28 anni. Tigotà conta 5mila dipendenti, con una percentuale di quote rosa che supera l’85%.
Al taglio del nastro era presente la vice sindaco Francesca D’Alessandro. “Aprire un nuovo punto vendita è sempre un momento di particolare gioia per il gruppo – afferma Tiziano Gottardo, Presidente della società - L’arrivo a Macerata con questa inaugurazione è significativa in termini di prospettiva e crescita. Abbiamo investito ogni mezzo a nostra disposizione per un’apertura che trasmette un segnale positivo sul fronte dello sviluppo occupazionale. Siamo molto legati ai territori in cui operiamo e cerchiamo di restituire, in termini di servizi, tutto ciò che la zona può offrire”.
La sottovariante 'Omicron II' torna a preoccupare, con un incremento generale dei casi di positività intorno al 40% solo nel corso dell'ultima settimana. Da tenere in considerazione non solo la curva dei contagi, ma anche i dati relativi alla campagna vaccinale. E le strutture ospedaliere che al momento resistono, con i ricoveri – sia in area medica (13%) sia in intensiva (5,3%) – sotto la soglia di emergenza.
Sono dati nazionali che, però, si riflettono anche sul palpabile aumento in tutta la Regione Marche dei positivi – oggi registrati 1055 nuovi casi – e di una percentuale di ospedalizzazioni (a.m. 15%, t.i. 4,7%) che sembra comunque avallare il ritorno in zona bianca. Macerata, dopo Fermo e Ascoli Piceno, si attesta al terzo posto fra le province con il più sensibile impatto della nuova curva epidemiologica.
“Si tratta del colpo di coda di Omicron che coincide con la fine dell’inverno – spiega il presidente dell’Ordine provinciale degli infermieri, Sandro Di Tuccio – e che oggi nuoce solo ai non vaccinati o a chi non ha ancora manifestato i sintomi dell’infezione”. A preoccupare maggiormente è l’ipotesi che il Covid 19 possa nelle prossime settimane segnare nuovi e significativi picchi di trasmissibilità. Andando a colpire, di conseguenza, la gestione sanitaria messa negli ultimi due anni già a dura prova.
“Ad oggi non possiamo prevedere cosa succederà – continua Di Tuccio – ma nel corso del tempo i sanitari hanno imparato a far fronte nel migliore dei modi all’iper-afflusso di gente nelle strutture ospedaliere. Siamo fisicamente stanchi: oggi dipendiamo dal buon senso delle persone e da quel 10% di italiani (circa 6 milioni) che ancora non si è vaccinato. Le future problematiche si legano a questi ultimi, principalmente”.
La convivenza, dunque, è l’unica arma certa rimasta per lasciarci alle spalle l’incubo pandemico. Se è vero che la sottovariante di Omicron risulta oggi la più contagiosa, allo stesso tempo è anche la meno significativa a livello sintomatologico. E se l’impatto ospedaliero, contemporaneamente, tenderà a diminuire con la bella stagione, bisognerà comunque prepararsi al prossimo inverno.
“Emergeranno nuove varianti – conclude Di Tuccio – quindi bisognerà farci trovare preparati. La vaccinazione va portata a termine, così come l’educazione sanitaria del cittadino. Il Covid ormai è diventato endemico, quindi la convivenza risulta necessaria per un reale ritorno alla normalità. Come il raffreddore o l’influenza, dovrà essere gestita con periodico richiamo vaccinale e nuove regole governative mirate per la gestione territoriale. Il soggetto fragile, in particolare, andrà gestito a livello domiciliare, sia per motivi etici sia pratici. Le restrizioni al cittadino, per il resto, hanno ormai fatto il loro tempo".
Entra nel vivo l’intervento di restauro e miglioramento sismico del Convitto Nazionale con l’affidamento dell’incarico dei servizi tecnici di ingegneria e architettura inerenti la redazione della relazione geologica dei lavori. L’Amministrazione Parcaroli mantiene fede all’impegno di programma in cui era stato indicato come priorità il restauro del complesso monumentale danneggiato dagli eventi sismici del 2016.
Dopo l’insediamento, la Giunta aveva affidato l’incarico preliminare di valutazione strutturale propedeutico alla richiesta di finanziamento e contestualmente era stato redatto il progetto di fattibilità tecnica ed economica trasmesso all’Ufficio Speciale Ricostruzione Marche che, successivamente, ha comunicato l’esito positivo della verifica svolta sulla scheda trasmessa dal RUP, l’ingegnere Andrea Fornarelli, e ha convalidato l’importo richiesto pari a 8.340.000,00 euro. Il geologo Fabio Pallotta ha già avviato la complessa indagine tecnica che dovrà essere ultimata entro 120 giorni.
«Il viaggio all’interno del Convitto è stato molto suggestivo, all’emozione di varcare il grande portone è poi subentrata la consapevolezza che stiamo procedendo nella giusta direzione – ha commentato l’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Marchiori -. I primi accertamenti hanno dato riscontri positivi in termini di fattibilità dell’intervento di restauro e miglioramento sismico atteso che non vi sono danni manifesti e diffusi sulla struttura.
Vogliamo procedere con la massima accortezza ma, al tempo stesso, con determinazione. Nelle aule si sente l’atmosfera della storia ma anche la presenza recente degli studenti: la lapide commemorativa della Grande Guerra del 1915-1918 e la canotta bianco rossa della squadra di atletica ne sono due testimonianze. Restituiremo alla città il suo patrimonio storico per essere promotore dello sviluppo culturale ed educativo delle future generazioni».
I biancorossi subiscono la rimonta da parte dei veneti dopo essere andati avanti: primo set equilibrato, Macerata si fa recuperare nel finale ma ribalta nel momento decisivo e si porta a casa il vantaggio. Ripartono forte i biancorossi ma cedono alla reazione di Montecchio Maggiore, la Med Store Tunit soffre al centro e le battute avversarie poi nel finale non riesce di un soffio il recupero, 1-1 nei set. Terzo set bloccato, le squadre giocano punto a punto ma sono i padroni di casa a spuntarla resistendo al recupero dei biancorossi. Quarto set in controllo per Montecchio Maggiore, la Med Store Tunit non riesce a esprimersi ai suoi livelli e cede contro l'ex-Monopoli. I biancorossi proveranno a riscattarsi subito nella prossima sfida al Banca Macerata Forum, ospite la ViViBanca Torino.
LA CRONACA – Coach Domizioli ritrova Lazzaretto, con lui Giannotti e Margutti, centrali Pasquali e Sanfilippo, regia affidata a Longo, Gabbanelli è il libero. Montecchio Maggiore risponde con Marszalek, Bellia e Baciocco, Franchetti e Frizzarin centrali, l'e-biancorosso Monopoli è il palleggiatore, Battocchio libero. Inizio gara con le squadre che giocano punto a punto, Marszalek fa 5-5 con un forte diagonale ma subito Macerata torna avanti con il muro di Sanfilippo. Non riesce ad allungare il vantaggio la Med Store Tunit, Giannotti trova lo spazio nel muro avversario, 8-10, poi serie positiva in battuta di Frizzarin e Montecchio Maggiore trova il pareggio; muro su Pasquali e i padroni di casa vanno avanti 13-12, ma Giannotti rimette subito le cose apposto, gara equilibrata. Marszalek allunga per i suoi con l'out. Giannotti con un preciso pallonetto e Lazzaretto a muro, accorciano per la Med Store Tunit; completa la rimonta ancora il numero 13 biancorosso, 18-18, stavolta è coach Di Pietro a chiedere il time out. Ritrova anche il +2 Macerata, Giannotti gioca col muro avversario, nuovo time out per Montecchio Maggiore, 18-20. Finale aperto, la Med Store Tunit si porta sul 20-23 poi i padroni di casa accorciano fino al -1 con l'ace di Bellia; Macerata risponde con l'ace di Pasquali che chiude il set 22-25.
I biancorossi tornano in campo aggressivi, subito 0-3; palla out di Baciocco, muro di Pasquali e muro out di Giannotti, la Med Store Tunit allunga 3-8 e costringe coach Di Pietro al time out. Montecchio Maggiore risponde con la buona serie in battuta di Bellia, trova anche un ace e i rossoneri accorciano 7-8; macinano gioco i padroni di casa, trovano il pareggio e passavano avanti con un nuovo ace, stavolta di Marszalek, ma subito Margutti fa 10-10. Bello scambio tra le due squadre, lo chiude il muro di Monopoli su Lazzaretto, 13-11, Macerata insegue trascinata da Giannotti e arriva il nuovo pareggio con Margutti che si oppone a muro a Bellia, 15-15; le squadre si inseguono con Giannotti e Marszalek che si sfidano a distanza, 19-18. Allungano i rossoneri, Baciocco è il più svelto a toccare sotto rete, 21-18, non ci stanno i ragazzi di Domizioli e accorciano ancora aggredendo gli avversari, 21-20 e time out per coach Di Pietro. Reazione Montecchio Maggiore, fortunata nel muro out, poi Frizzarin buca al centro, 23-20: sfortunata Macerata in un paio di mani out e i rossoneri pareggiano i set con il diagonale finale di Bellia.
Deve inseguire la Med Store Tunit anche ad inizio di terzo set, troppi errori in battuta per i biancorossi e 5-4 per Montecchio Maggiore. Si riorganizza Macerata, sbagliano anche i padroni di casa e un'invasione di Bellia regala il 9-9, le squadre giocano punto a punto; guidano ancora i rossoneri, Margutti e una palla out di Bellia valgono però il nuovo pareggio per i maceratesi, 15-15. Un po' di confusione e proteste da parte della Med Store Tunit, intanto Marszalek risponde a Giannotti, non si sblocca l'equilibrio, 19-19. Lo schiacciatore di casa trova l'ace del +2, 21-19 e Domizioli chiama il time out: come nel secondo set Macerata sfiora soltanto il recupero ma deve arrendersi al muro di Frizzarin su Lazzaretto, Montecchio Maggiore avanti.
Nuovo inizio difficile per la Med Store Tunit, Pasquali accorcia 4-2, devono inseguire i biancorossi dopo una partenza aggressiva dei padroni di casa. Baciocco allunga con un preciso colpo lungolinea, 8-5, prova ad alzare i ritmi Macerata ma sbatte contro il muro di Frizzarin, 11-6, time out per coach Dimizioli; prova Longo a scuotere i suoi, muro su Marszalek e 13-10, la Med StoreTunit continua però a soffrire il numero 13 rossonero. Gioca in fiducia Montecchio Maggiore, in difficoltà invece Macerata che cerca comunque di restare in partita con l'ace di Margutti, 17-13, arriva quindi il break dei padroni di casa che scappano sul 20-13 grazie all'ennesima buona combinazione al centro tra Mnopoli e Frizzarin. Stavolta non riesce più ad avvicinarsi la Med Store Tunit, i rossoneri controllano e chiudono set e partita con la battuta out di Ferri.
Il tabellino:
SOL LUCERNARI MONTECCHIO MAGGIORE 3
MED STORE TUNIT MACERATA 1
PARZIALI: 22-25, 25-23, 25-23, 25-19.
Durata set: 23’, 27’, 27’, 22’. Totale: 99’.
SOL LUCERNARI MONTECCHIO MAGGIORE: Baciocco 20, Pellicori, Battocchio, Monopoli 1, Marszalek 15, Penzo, Franchetti 8, Frizzarin 10, Bellia 21. NE: Guardavascio, Discon, Zanovello. Allenatore: Di Pietro.
MED STORE TUNIT MACERATA: Pasquali 4, Longo 2, Giannotti 21, Scita, Margutti 11, Ferri 4, Sanfilippo 1, Scrollavezza, Lazzaretto 13, Gabbanelli, Robbiati 1. NE: Paolucci, Facchi, Ravellino. Allenatore: Domizioli.
ARBITRI: Sabia e Giglio.
Studenti e giovani professionisti tra i 18 e i 30 anni hanno partecipato sabato 19 marzo al workshop dedicato all'Arte di Parlare in Pubblico.
L'evento, totalmente gratuito e promosso dal Rotary Club di Macerata in collaborazione col Rotaract è stato condotto da Roberta Cesaroni, life mental coach, esperta di comunicazione e di gestione e sviluppo delle risorse umane.
Con questo appuntamento il Rotary Club di Macerata ha dato il via ad un programma ricco di progetti e incontri rivolti ai giovani.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all’avvocato”.
In questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato maggiormente tematiche riferibili alle conseguenze del cosiddetto phishing, fenomeno finalizzato all’acquisizione, da parte di hacker, di dati personali e sensibili; di seguito la risposta alla domanda posta da una lettrice di Corridonia, che chiede: è possibile ottenere un risarcimento dal proprio istituto bancario, qualora terzi si impossessino delle credenziali di accesso al servizio di home banking ed azzerino la giacenza sul conto corrente?
Il caso di specie ci offre la possibilità di far chiarezza riguardo alla tematica, molto attuale, delle responsabilità derivanti dal phishing, fenomeno molto frequente online, che si verifica quando un soggetto si finge un ente affidabile, quale ad esempio un istituto di credito, ed attraverso varie modalità, come l’invio di e-mail o il rimando dell’utente su un sito web creato ad hoc, acquisisce i dati finanziari o, comunque, le credenziali di accesso al conto corrente del titolare, allo scopo di utilizzarli per disporre della liquidità presente.
A tal proposito, occorre considerare come il rischio che terzi estranei sottraggano i dati personali dei propri correntisti, il cui particolare trattamento da parte dell’istituto è soggetto alle disposizioni previste in materia dal Codice della Privacy e dal Regolamento Europeo n. 679/2016, sia considerato da giurisprudenza consolidata, un rischio tipico del prestatore dei servizi di pagamento, in quanto tale prevedibile ed evitabile.
Sussiste dunque, innanzitutto, in capo all’istituto di credito, l’obbligo di operare con la diligenza qualificata di cui all’art. 1176 co.2 c.c., da valutare assumendo come parametro la figura del cosiddetto accorto banchiere, e dunque l’obbligo di garantire elevati standard di sicurezza nell’utilizzo dei propri sistemi di pagamento online, determinato con riferimento alle conoscenze acquisite in base al progresso tecnico, in modo tale da evitare tali illegittime sottrazioni, ad esempio, imponendo ai propri clienti l’uso delle O.T.P., One Time Password, o dei sistemi di autenticazione a due fattori.
Pertanto, in capo all’istituto di credito sussisterà l’obbligo di risarcire il danno, ex art. 2050 c.c., nel caso in cui avvengano episodi di accesso non autorizzato alle informazioni private dei propri clienti, sempre che questo non provi di avere adottato tutte le misure idonee a garantire la sicurezza del servizio e la riconducibilità dell'operazione al cliente.
Pe tali motivi in risposta alla nostra lettrice risulta corretto affermare che, “l’istituto che svolga una attività di tipo finanziario o in generale creditizio risponde, quale titolare del trattamento di dati personali, dei danni conseguenti al fatto di non aver impedito a terzi di introdursi illecitamente nel sistema telematico del cliente mediante la captazione dei suoi codici di accesso e le conseguenti illegittime disposizioni di bonifico, se non prova che l’evento dannoso non gli è imputabile dal comportamento incauto del correntista (Tribunale di Pesaro, sentenza del 07.09.2021). Nel consigliare, dunque, di porre particolare attenzione a mail o siti sospetti, rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Quello di oggi è l'ultimo giorno di apertura del negozio di abbigliamento uomo-donna "Celeste" negli storici locali all'angolo tra via Lauri e via Garibaldi, a Macerata, prima del trasferimento.
Dal 2 aprile si riparte, con rinnovato entusiasmo, negli spazi dal civico 50 al 52 di corso Matteotti, ancor più vicini a piazza della Libertà, il cuore pulsante del centro storico.
"È il giorno più malinconico della mia vita" ci dice con un sorriso che nasconde un filo di commozione Cinzia Tomassoni, che da 30 anni lavora nel negozio. Ha iniziato qui come commessa, e dal 2001 ha rilevato l'attività divenendone la titolare.
Insieme a lei ci accoglie Daniela Stortini, collega prima e dipendente poi. "Cinzia mi ha insegnato l'arte - scherza -. Lavoro qui da quando ho finito la scuola, a 19 anni, e da allora sono sempre rimasta. Abbiamo vissuto insieme i cambiamenti, belli e brutti".
Questo posto per loro rappresenta davvero un pezzo di vita. Entrambe, nel punto vendita, hanno conosciuto i loro mariti, prima di diventare mamme. "Il mio venne a scegliere un regalo - racconta Cinzia -, mentre il marito di Daniela faceva il corriere". All'orizzonte per loro, e per le altre due dipendenti Martina e Veronica, c'è ora un'altra sfida.
L'apertura del nuovo punto vendita, nei locali che per anni hanno ospitato Max Mara, in corso Matteotti - con annessa presentazione alla clientela della nuova collezione primavera - avverrà sabato 2 aprile. "È un salto importante per noi. Avremo una stanza rivolta all'abbigliamento maschile e il salone centrale tutto dedicato alla donna", ci spiega Cinzia.
"Ci serviva un po' più spazio, nel nuovo punto vendita allargheremo la nostra proposta con gli abiti da cerimonia e con più accessori, calzature, borse e bigiotteria - aggiunge -. Qui non avevamo neanche un magazzino ed era diventato faticoso portare merce in continuazione da Montecassiano, dove ho un altro negozio all'interno del parco commerciale".
La clientela da quando, a metà gennaio, è stata avviata la liquidazione per trasferimento, non ha mancato di far sentire il proprio sostegno: "Non mi aspettavo una reazione del genere da parte dei clienti - rivela Cinzia -. Sono venuti a chiedere cosa sarebbe successo, anche chi non vedevo da un po', tutti volevano sapere dove ci saremmo trasferiti. Li aspettiamo in corso Matteotti tra due settimane".
Scontro diretto in zona play off che ha visto la Maceratese prevalere sull'Aurora Treia. La quarta e la quinta della classe sono scese in campo oggi determinate a scalzare l’avversaria e a conquistare tre punti di platino. Primo tempo dominato dalla Rata che si porta subito sul doppio vantaggio, ma l'espulsione allo scadere riapre la gara. L'Aurora Treia si rifà sotto nella ripresa e arriva a un passo dal pareggio, ma Marchetti non ci sta e assicura la vittoria per 3 a 1.
Ritmi serrati sin dal calcio d’inizio, con le due squadre a caccia del sorpasso. Prima clamorosa occasione da parte dell'Aurora Treia al 9’, che sfiora il vantaggio sulla ribattuta di Kheder dopo il tiro di Panichelli. Ma la legge del calcio è chiara: gol mangiato, gol subito. E, dopo pochi secondi, l’incomprensione tra Palazzetti e Giustozzi regala la palla a Perez che, sicuro, firma la rete dell’1 a 0. Partita che si mette in salita per l’Aurora, costretta ad inseguire dopo il brutto scivolone difensivo.
Ma i ragazzi di Trillini dimostrano più sicurezza che nelle scorse giornate, continuando a proporre azioni pericolose. Al 19’ arriva il contropiede letale di Dieme che, da solo davanti all’estremo di casa, vince l’uno contro e porta al raddoppio.
Una scaramuccia in campo porta all’espulsione di Massini al 37’: dopo una prestazione di tutto rispetto, il numero 7 biancorosso viene mandato troppo presto sotto la doccia e la Maceratese rimane in 10 fino a fine partita.
Maceratese costretta a difendere nella ripresa, nonostante il vantaggio. Al 10’ Raponi finisce a terra in area e conquista il penalty dal dischetto: Santarelli però compie il miracolo e para il tiro, salvando momentaneamente il risultato. Gli animi però ormai sono infiammati e Dieme subisce un brutto fallo che lo costringe in panchina. La tensione in campo continua a salire, e l’Aurora Treia riesce poco dopo a riaprire la gara sugli sviluppi di un corner: capitan Di Francesco accorcia le distanze al 22’ del secondo tempo.
I ragazzi di Passarini ripartono in cerca del pareggio a tutti i costi e la porta di Santarelli viene cinta d’assedio. Maceratese che dal canto suo tenta di difendersi in ogni modo, anche giocando con il cronometro. Inaspettatamente a chiudere i conti ci pensa Marchetti, scaltro nel punire la leggerezza della retroguardia casalinga. Tris che assicura una vittoria meritata e fondamentale per la Rata in ottica playoff.
Nel corso dell'ultimo fine settimana la Compagnia dei Carabinieri di Tolentino ha voluto incrementare il proprio servizio di controllo e prevenzione della sicurezza stradale, ricorrendo all’utilizzo massiccio di pattuglie.
E proprio grazie alle nuove misure adottate, è stato possibile individuare venerdì scorso un uomo di origini indiane alla guida con patente falsa. A un primo controllo, il documento risultava apparentemente valido e rilasciato dalle autorità governative polacche. Gli accertamenti successivi, hanno evidenziato come invece si trattasse di una semplice riproduzione illegale.
I carabinieri hanno così proceduto a denunciare l’uomo presso la Procura della Repubblica di Macerata, accusato di possesso di documento falso e contestato con sanzione pecuniaria di oltre 5mila euro per guida senza patente – sequestrata -, oltre al fermo dell’autovettura di proprietà della moglie.
Nel corso del medesimo servizio di controllo gli agenti hanno complessivamente controllato oltre trenta persone, e contestate altre tre sanzioni al Codice della Strada.
Non sono mancate le prime reazioni all'ultima conferenza stampa tenuta dal Consiglio dei Ministri, legata agli ultimi aggiornamenti sulla pandemia da Covid 19. Dopo la consueta cabina di regia, il presidente Mario Draghi e il Ministro della salute Roberto Speranza hanno voluto ufficialmente confermare all'Italia la fine dello stato di emergenza: il 31 marzo 2022.
Contemporaneamente, è stata comunicata quella che sarà la 'road map' per l'allentamento progressivo delle misure restrittive: dalle mascherine alla capienza nei locali pubblici, dall'accesso ai trasporti al decadimento dell'obbligo del super green pass per gli over 50 (ma restano le multe).
Anche a Macerata i dubbi sono ancora molti, soprattutto per quel che riguarda le categorie del lavoro più sensibili, come ad esempio il comparto scolastico.
Inoltre, non si può non considerare la nuova -seppur lenta - ascesa della curva dei contagi legata alla sottovariante virale di Omicron. E che nelle ultime settimane sta interessando particolarmente anche la Regione Marche.
"Non sono sicuro che sia un ritorno alla normalità - ammette un cittadino maceratese - perché comunque dovremo conviverci con questo virus".
"Bisogna vedere cosa succederà quando verranno allentate queste misure restrittive - dichiara una giovane studentessa -. Ormai non siamo più sicuri di niente".
"Ho ancora molti dubbi per quello che riguarda il mio lavoro - confessa una maestra di scuola - soprattutto sulle modalità di accesso per chi è vaccinato e chi non lo è. E anche su come dovremo comportarci noi docenti per il futuro. La comunicazione istituzionale non è chiara".
Di seguito, il servizio:
Un'organizzazione di trafficanti di droga prevalentemente composta da persone di origine straniera, approfittando della necessità di trovare lavoro da parte di connazionali, li arruolava, inducendoli a trasportare dal Pakistan in Italia eroina pura in ovuli ingeriti dai corrieri.
A fare luce sulla banda la Squadra Mobile di Ancona, Sezione criminalità organizzata, e il Commissariato di Senigallia con un'indagine, in corso da un anno, che ha già portato a 18 arresti. L'ultimo tassello dell'operazione "Mezza Luna d'oro" è arrivato ora con l'arresto di un giovane pakistano, ritenuto tra i vertici dell'organizzazione, finito in carcere.
L'attività investigativa, oltre agli arresti di persone con vari ruoli nell'organizzazione tra cui gli "ovulatori", ha portato al sequestro nel complesso di circa 4 chilogrammi di eroina. L'illecita attività di traffico e spaccio della sola sostanza rinvenuta e sequestrata, avrebbe permesso di guadagnare ingenti somme di denaro nell'ordine di circa 850mila euro, tre volte il valore di acquisto della droga pura.
Gli sviluppi investigativi condotti dalla Polizia Giudiziaria coordinata dalla Procura di Ancona, sono culminati con l'emissione da parte del Gip di un ordine di custodia cautelare in carcere per l'unico soggetto che era ancora in libertà.
La stagione invernale dell’atletica leggera sta per chiudere dopo un’intensa attività e negli ultimi due impegni tricolori assoluti: il Campionato Italiano invernale dei lanci a Mariano Comense (CO) e i titoli di cross assegnati nell’ultimo fine settimana a Trieste, l’Atletica Avis Macerata ha ottenuto importanti traguardi.
Nel primo appuntamento due grandi risultati. Con Gregorio Giorgis nel martello promesse dove ha riportato a casa uno scintillante argento dietro l’imbattibile Giorgio Olivieri dei Carabinieri che vanta però due anni di esperienza in più.
Il talentuoso atleta di Città di Castello, non ancora ventenne, affluito nel club bianco-rosso come il suo maestro Giovanni Faloci, entrambi allenati da Lorenzo Campanelli, aveva già confermato di essere in crescita nella fase regionale dove, con l’attrezzo del settore assoluto, si è portato all’ottima misura di 65, 57 metri del suo personale.
Ha ripetuto lo stesso piazzamento del 2021 a Grosseto a giugno scorso ma quest’anno ha battuto il suo coetaneo, David Costa del CUS Genova, che aveva vinto di pochi centimetri in Toscana; sarà anche quest’anno nel giro della nazionale under 21. Nella classifica assoluta Giorgis è stato quarto.
L’altro avisino presente nella cittadina comense è stato Emanuele Salvucci, ancora una volta in finale con l’ottima misura di 64,39 per l’ottava posizione; non male per un atleta già due volte campione d’italia in carriera, che con grande passione riesce a conciliare lavoro e preparazione.
Trieste ha ospitato una bella edizione dei Campionati di cross, con oltre 2000 partecipanti, dove nelle varie categorie e squadre sono stati presenti ben 17 atleti dell’Atletica Avis Macerata, cinque convocati come squadra Marche.
La primatista marchigiana dei 3000 metri junior Margherita Forconi ha confermato il suo talento con un bellissimo piazzamento, arrivando settima nella categoria under 20.di km 6. Molto brava anche Ilaria Sabbatini che nel cross corto km 3 è stata la nona assoluta confermando di essere tra le migliori specialiste italiane. La migliore classifica di squadra è stata quella junior maschile giunta in 24^ posizione, prima delle Marche con Federico Vitali, Marco Pallotta e Pietro Rubini, nella gara degli 8 km.
Al 29° posto la squadra allievi con Samuele Libero Marino, Stefano Bartoloni ,Francesco Tambroni Armaroli e Bernardo Matcovich nella gara sui 5 km., in 41^ posizione la squadra allieve con Sofia Marchegiani, Maria Baldoni e Lucia Fiorelli nella gara di 4 km.
L’onore di difendere la squadra Marche a Marcel Provenziani, Giovanni Ruzzu e Nicolò Rubini sui 3 km, e Irene Ippoliti e Elisa Scattolini sulla distanza dei 2 km, che hanno meritato la convocazione per gli ottimi risultati ottenuti nel campionato regionale disputato a Rotacupa a fine febbraio.
(Foto di Maurizio Iesari)