Macerata

Macerata, i commercianti del centro al sindaco: "inutile pedonalizzare quando vie e piazze sono vuote"

Macerata, i commercianti del centro al sindaco: "inutile pedonalizzare quando vie e piazze sono vuote"

I commercianti del centro storico rispondono al sindaco di Macerata Romano Carancini , il quale nei giorni scorsi, riguardo il tema della pedonalizzazione,  aveva dichiarato  a mezzo stampa di preferire le persone alle auto in piazza. “ Il problema si pone – spiegano i commercianti -  quando vediamo le piazze con le vie vuote allora è meglio qualche auto così qualche persona la porta di sicuro.  Un bravo amministratore pedonalizza quando le persone sono troppe e le auto danno fastidio”. “Inoltre – continuano -  abbiamo chiesto anche le prime 2 ore di sosta gratis per tutta la città fino a fine anno. Ricordando che tantissimi  comuni hanno dato agevolazioni per il covid (come per esempio Civitanova Marche, dove  i parcheggi sono stati gratis fino a fine giugno). Inoltre facciamo presente che abbiamo comuni vicini come Treia, Pollenza, Appignano e San Severino,  dove i parcheggi sono tutti liberi. Quindi – concludono i commercianti del centro -  è chiaro che i nostri amministratori o sono incapaci o curano solo gli interessi dei supermercati facendo morire le nostre attività e il nostro centro storico”.  

11/07/2020 13:45
Macerata, ruba cibo e vestiti al supermercato: 33enne scoperta da un carabiniere in borghese

Macerata, ruba cibo e vestiti al supermercato: 33enne scoperta da un carabiniere in borghese

Ruba  in un supermercato, ma viene  scoperta da un carabiniere in borghese: denunciata una 33enne di origine romena, proveniente dalla provincia di Chieti. Il 9 luglio, un Appuntato in servizio al Comando Provinciale dei Carabinieri di Macerata, libero dal servizio ed in abiti civili, mentre provvedeva agli acquisti domestici presso un noto supermercato della città, ha notato una giovane che con fare disinvolto prelevare  diversi prodotti alimentari e di abbigliamento e, anziché riporli nel carrello della spesa li ha riposti  nella propria borsa. Il militare alla vista dell’impropria modalità, insospettito, ha interrotto  la spesa per osservare e verificare che la donna pagasse quanto prelevato dagli scaffali. Il sospetto però, era più che fondato, difatti, alla cassa l’insolita “shopper” ha proseguito  dritto senza pagare. Il carabiniere, quindi ha fermato la donna e, congiuntamente all’equipaggio di una pattuglia del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Macerata, richiesta in ausilio, ha accertato che la stessa, in effetti, aveva “rubato” una dozzina di pezzi di formaggio ed alcuni capi di abbigliamento (t-shirt e pantaloni). A conclusione delle attività ed alla luce delle evidenze emerse, la donna, con precedenti di polizia, è stata deferita in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria di Macerata per il “furto” degli alimenti e dei capi di abbigliamento.

11/07/2020 11:57
L'appello di Cna Macerata: "Subito i fondi di sostegno agli artigiani, 9.000 lavoratori in attesa"

L'appello di Cna Macerata: "Subito i fondi di sostegno agli artigiani, 9.000 lavoratori in attesa"

CNA lancia un appello al Governo: trasferisca immediatamente e interamente le risorse stanziate per il sostegno al reddito dei lavoratori dell’artigianato tramite il Fondo di Solidarietà Fsba. Dei 765 milioni assegnati con il decreto Rilancio solo un terzo è stato reso disponibile; 248 milioni che a malapena riusciranno a coprire quanto dovuto per il mese di aprile e che ancora devono arrivare ai beneficiari dopo più di 40 giorni: “Una situazione vergognosa che umilia i lavoratori e mette in grande difficoltà i datori di lavoro artigiani”. CNA ha chiesto fin da subito al Ministero dell’Economia e delle Finanze l’immediato sblocco dei fondi, rinviando tutti i dovuti e rigorosi controlli sulla loro gestione da parte di Fsba: “Eliminiamo almeno un passaggio burocratico altrimenti, di questo passo, si arriverà a Ferragosto per liquidare a tutti gli 800mila dipendenti gli assegni relativi alle retribuzioni di aprile”. CNA sollecita, altresì, la disponibilità di risorse aggiuntive per 500 milioni di euro, necessari a soddisfare le richieste di prestazioni pervenute fino al mese di maggio per il COVID-19 e aggiunge: “Per molte imprese, inoltre, le diciotto settimane stanziate dal Governo sono terminate ed è oramai evidente che è necessario prolungare il sostegno al reddito. Questioni ineludibili in attesa di una risposta tanto chiara quanto tempestiva”. Giuliana Bernardoni, dirigente CNA Macerata e titolare di una impresa artigiana del settore moda lancia l’allarme: “Le conseguenze di questo ritardo sono particolarmente gravose per il tessuto imprenditoriale della nostra provincia, dove oltre 9.000 i lavoratori e più di 2.000 aziende restano in attesa. Come spesso accade, ancora una volta le grandi industrie sono state subito accontentate mentre i lavoratori delle piccole imprese artigiane, che rappresentano la grande maggioranza del sistema produttivo, devono ancora ricevere le indennità per i mesi di aprile, maggio e giugno. I nostri lavoratori, risultando in cassa integrazione, sono esclusi anche da altri benefici (il bonus baby-sitter per esempio) e quindi non percepiscono nulla dei tanti contributi previsti per questa emergenza. Ho cercato all’inizio di anticipare ai miei 10 dipendenti la cassa integrazione ma poi, col passare del tempo e lavorando al 30-40% della capacità, non siamo riusciti più ad aiutarli. Così si mettono le famiglie in forte difficoltà e il clima sta diventando esplosivo. Come Associazione di categoria, abbiamo informato della situazione amministratori locali e parlamentari marchigiani che si stanno prodigando per portare ai tavoli del Governo il nostro allarme per questo increscioso (ennesimo) blocco burocratico”.

11/07/2020 11:17
"È il padre di mia figlia": il principe Alberto di Monaco citato in giudizio da una donna che vive nelle Marche

"È il padre di mia figlia": il principe Alberto di Monaco citato in giudizio da una donna che vive nelle Marche

A citare in giudizio il Principe Alberto di Monaco, una donna di origini brasiliane, ma residente in una paese dell'entroterra maceratese. La donna ha nascosto per quindici anni l’identità del padre alla figlia, fino a quando le domande di quest'ultima sono diventate talmente insistenti da costringerla a rompere il silenzio.  I dettagli della presunta relazione tra la donna e Alberto Di Monaco sono ricostruiti nella memoria presentata davanti al tribunale di Milano dall'avvocato Erich Grimaldi. "Dopo averlo conosciuto in un noto locale in Brasile, la donna avrebbe accompagnato Alberto di Monaco in un viaggio di piacere in giro per l'Europa", sostiene il legale. La ragazza, rimasta incinta, avrebbe subito informato il principe che, dopo aver ricevuto una foto della bambina, avrebbe troncato ogni contatto. La donna - prima di ricorrere al tribunale  tramite il legale -  avrebbe tentato di contattare la famiglia reale, ma senza fortuna. Da qui la decisione di chiedere il formale riconoscimento della paternità che passerà da un test del Dna.  

11/07/2020 09:20
Macerata, taglio del nastro per il nuovo percorso museale dello Sferisterio

Macerata, taglio del nastro per il nuovo percorso museale dello Sferisterio

Inaugurato questo pomeriggio il nuovo percorso museale dello Sferisterio. Sono molteplici gli elementi qualificanti del progetto. Un nuovo allestimento multimediale e interattivo che, oltre a valorizzare la storia di questo particolare contenitore culturale, ambisce a diventare il luogo del racconto della grande tradizione dei teatri storici marchigiani. Una rinnovata area servizi - in particolar modo del bookshop - e una nuova segnaletica turistica, in grado di completare ed arricchire l’esperienza di visita. L’intitolazione della Gran Sala a Piero Cesanelli - immaginifico inventore della manifestazione Musicultura – ad ideale prosecuzione di una storia di produzione culturale che dura ormai da duecento anni. È il Presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, a ricordare l’importanza dell’evento e ad inquadrarlo nel suo sviluppo storico: “Prima tempio dello Sport, poi tempio della Lirica ed oggi anche contenitore museale. Quella dello Sferisterio è una versatilità che si rispecchia soprattutto nel territorio e in chi lo popola come esempio di evoluzione, trasformazione, capacità di adeguamento. Un vero simbolo delle Marche, non solo storico artistico per la sua generosa capacità di accoglienza e di offrire atmosfere inusitate, ma di cultura alta che la Regione vuole sostenere. Un ricordo caro per Piero Cesanelli, l’idealista, l’ideatore, l’innovatore denso di tradizione culturale a cui il Comune di Macerata ha giustamente dedicato la Gran Sala”.   Obiettivo dichiarato del progetto è anche quello di favorire una più ampia fruizione della struttura, che sempre più si configura non solo come luogo performativo di qualità per grandi allestimenti lirici e musicali a carattere stagionale ma come perno imprescindibile del sistema turistico museale della Città di Macerata. Il Sindaco di Macerata, Romano Carancini, nelle sue dichiarazioni coglie questo aspetto strategico:   “Lo Sferisterio tutto l’anno: finalmente il monumento simbolo della città, che racchiude l’orgoglio della comunità, si apre ai cittadini e ai turisti, oltre il tempo e le stagioni. Nel sogno il traguardo: con scelte coraggiose dopo mezzo secolo trova compimento l’idea di vivere e apprezzare il tempio della lirica 365 giorni l’anno. E lo rendiamo luogo presente, elegante, incontaminato e rinnovato, a disposizione di tutti, sempre. Spazio di storia, di visita, di eventi, di aggregazione, di progettazione. Palco internazionale e radice di identità. Eredità nobilitata e soprattutto patrimonio di tutti: perché i maceratesi riscoprano lo Sferisterio, così valorizzato nella sua interezza, con lo stupore delle cose nuove. Un omaggio a Piero Cesanelli, che nella sua persona ha racchiuso l’interpretazione più bella dell’arte, fatta di intuizioni, di emozioni, di dialogo senza frontiere e soprattutto di fiducia nei talenti sinceri. La città di Macerata, che tanto lo ha amato, raccoglie il suo insegnamento e gli dice grazie”. Lo Sferisterio come spazio strategico della città, capace di coniugare storia e presente, innovazione tecnologica e memoria, celebrazione dei suoi grandi protagonisti e apertura verso nuove pagine ancora da ascrive. “Sferisterio, un teatro all’aperto unico nel mondo, oggi diventa ancora più bello con un percorso museale che accoglie il visitatore, infopoint, bookshop, segnaletica, Gran Sala. "E il più grande valore è che diventa centro di documentazione di una storia che dura da 200 anni, da quando quei cento cittadini maceratesi investirono per la costruzione dello Sferisterio “ad ornamento e per diletto della città”, come è scolpito sul frontone. Oggi diventa l’archivio digitale che musealizza un patrimonio immateriale di grande valore, racconto sullo Sferisterio, sui teatri delle Marche e sui più grandi teatri storici all’aperto del mondo. Un luogo che è un inno allo spettacolo dal vivo e alla cultura come bene essenziale sempre”. Le considerazioni dell’Assessora alla Cultura Stefania Monteverde restituiscono alla Sferisterio il posto che merita nella storia dello spettacolo dal vivo e ne fanno motivo di orgoglio per tutta la Città di Macerata.   

10/07/2020 21:26
Riapertura scuole, Pettinari incontra i presidi: "Lo Stato scarica le sue responsabilità sui territori"

Riapertura scuole, Pettinari incontra i presidi: "Lo Stato scarica le sue responsabilità sui territori"

Convocata in presenza una conferenza dei servizi, permanente per tutto il periodo prescolastico, con i dirigenti scolastici degli istituti secondari della provincia di Macerata. Il Presidente Antonio Pettinari ha ricevuto, nella sala consiliare, tutti i presidi del territorio per affrontare le problematiche dovute all’emergenza Covid-19 per l’avvio dell’anno scolastico 2020-21, soprattutto per l’individuazione degli spazi. “Lo Stato scarica le sue responsabilità sui singoli territori e in particolare sui dirigenti scolastici, sui comuni e sulle province - ha dichiarato Pettinari - e questo è inaccettabile. Dopo mesi di discussioni, sono state finalmente varate le disposizioni del piano scuola, in piena estate, a ridosso del ritorno in classe e senza le necessarie risorse finanziarie. Così abbiamo avviato questa conferenza dei servizi in seduta permanente, per essere tutti mobilitati e affrontare insieme questa difficile situazione, in una visione di comunità, pur facendo fronte anche alle questioni dei vari istituti”. Pettinari ha ricordato l’incontro avuto in video-conferenza, in qualità di presidente UPI (Unione Province Italiane) Marche, con la vice ministro Anna Ascani e in cui ha posto in primo piano il grosso problema degli spazi necessari e del pochissimo tempo a disposizione. “Non dobbiamo illudere studenti, famiglie e insegnanti - ha proseguito Pettinari - perché non ci sono i tempi per realizzare lavori importanti nelle scuole. Tra l’altro ci troviamo in una regione pesantemente colpita dal sisma, con 3 province su 5 coinvolte. Quella di Macerata ha addirittura 44 Comuni terremotati e gli sforzi per trovare nuovi luoghi di didattica, tra sedi riconvertite e spazi provvisori, sono stati già fatti. La nostra provincia è quella che si trova nella situazione più difficile: nessuna scuola superiore ricostruita, alcuni istituti delocalizzati in sedi provvisorie, diversi anche senza laboratori, e per giunta nella necessità di individuare i pochi interventi fattibili in un tempo ristretto. A maggior ragione debbono essere evitati gli accorpamenti e l’istituzione di nuove classi”. La Provincia, attraverso i suoi tecnici, ha già iniziato a effettuare i sopralluoghi nelle scuole ed entro pochissimi giorni si potrà avere un quadro completo di tutto il territorio. Tra le varie criticità emerse, condivise da tutti i presenti, oltre alla carenza di spazi, al tempo risicato e alle poche risorse messe a disposizione, ci sono le questioni legate ai trasporti pubblici. Né va sottovalutato il tema palestre che l’Amministrazione provinciale concedeva alle società sportive, per le attività extra-scolastiche. “In una terra come la nostra caratterizzata da un residenzialità diffusa - conclude Pettinari - e da una antropizzazione pressoché sull’intero territorio ci sono tantissimi studenti che si spostano con i mezzi pubblici per arrivare negli istituti dislocati in poche città”.

10/07/2020 17:55
Macerata, inaugurata una nuova Casa dell'acqua a Villa Potenza

Macerata, inaugurata una nuova Casa dell'acqua a Villa Potenza

Inaugurata questa mattina in via Palatucci, nella frazione di Villa Potenza, alla presenza degli assessori Narciso Ricotta, Mario Iesari e Stefano Gambella responsabile commerciale della “Blupura”, una nuova Casa dell’acqua, un distributore d’acqua a km zero proveniente dall’acquedotto pubblico, a disposizione di tutta la cittadinanza. L’erogazione, inizialmente gratuita, poi avrà un costo di soli 5 centesimi al litro. Prevista anche una tessera del costo iniziale di 6 euro con un valore di 5 euro per l’acqusito di 100 litri di acqua ricaricabile successivamente con tagli da 5 euro.  La Casa dell’acqua di Villa Potenza – che va ad aggiungersi a quella installata nel 2012 a Casette Verdini grazie a un progetto condiviso con il Comune di Pollenza - è un progetto dell’Amministrazione comunale di Macerata in collaborazione con "Blupura" che costituisce un percorso educativo sotto il profilo ecologico, economico e sociale, in quanto il riutilizzo delle bottiglie dell’acqua permette di ridurre alla fonte la produzione di imballaggi e la riduzione della produzione del rifiuto di plastica.  La nuova Casa dell’acqua eroga acqua liscia e gassata gradevolmente fresca attraverso un pulsante elettrico a bassa tensione, in quantità illimitata, consente il prelievo a bottiglia, è un sistema antivandalo, senza particolari elementi danneggiabili. Il distributore è realizzato con materiali adatti per esterno con una tettoia di protezione a norma di legge e con coibentazione interna contro il gelo, è dotato di luce di illuminazione notturna, schermo LCD 40″ e scatola con vetro antivandalico e antiriflesso e sistema di filtrazione approvato dal Ministero della Salute Italiano completo di lampada UV e sistema di conteggio dei litri di acqua erogati.   

10/07/2020 17:23
Macerata, lutto per il politico Paolo Diop: il papà Francesco muore a 75 anni

Macerata, lutto per il politico Paolo Diop: il papà Francesco muore a 75 anni

Un grave lutto ha colpito nella mattinata odierna il politico maceratese Paolo Diop, responsabile nazionale immigrazione di Fratelli d'Italia. Alle 10 si è spento il padre, Francesco Di Maggio. Aveva 75 anni e da tempo lottava contro una grave malattia.  La redazione di Picchio News si stringe attorno al dolore della famiglia per la grave perdita subita. 

10/07/2020 16:55
L'Helvia Recina Volley Macerata ricorda Tito Antinori a 5 anni dalla sua scomparsa

L'Helvia Recina Volley Macerata ricorda Tito Antinori a 5 anni dalla sua scomparsa

L’Helvia Recina Volley Macerata si raccoglie attorno al suo fondatore. Il presidente Pietro Paolella, e con lui tutto il direttivo, lo staff e gli sponsor della società, vogliono ribadire il loro affetto a Tito Antinori a cinque anni dalla sua scomparsa (10 luglio 2015). “Un padre ed un amico per tutti (e tutte) coloro che in questi anni hanno costruito con lui il percorso del volley femminile maceratese, un faro per chi ne ha raccolto l’eredità e sta proseguendo questo percorso, con la certezza che da Lassù Tito continui a vegliare sull’Helvia Recina Volley Macerata”, scrive la società in una nota . Inoltre, lo stesso 10 luglio Tito sarà commemorato nella funzione religiosa alle ore 19 presso la Chiesa del SS Crocifisso di Villa Potenza.

10/07/2020 15:37
A Macerata nasce 'Azione', bordata di Fraticelli a Parcaroli: "Non si inventa un sindaco a 1 mese dalle elezioni" (FOTO)

A Macerata nasce 'Azione', bordata di Fraticelli a Parcaroli: "Non si inventa un sindaco a 1 mese dalle elezioni" (FOTO)

È ufficialmente nato il gruppo maceratese di "Azione", il partito fondato dall'ex ministro Carlo Calenda a seguito della fuoriuscita dal Partito Democratico. La location scelta per la presentazione ufficiale è inusuale per eventi di questo genere: l'azienda Borgani, prossima ai 150 anni di attività e vera e propria eccellenza del territorio nella produzione di sassofoni. È il titolare Orfeo Borgani, che ha ereditato la splendida creatura dal bisnonno Augusto (leggi la storia dell'azienda), a chiarire che uno come lui, rimasto sempre estraneo alla politica, stavolta sia "disposto a dare il suo contributo", perché intorno ad "Azione" vede "tanto entusiasmo".  Non ci sono sedute, tutti gli astanti - di mascherina forniti e disposti quasi in cerchio - ascoltano in piedi le parole del responsabile maceratese del partito, l'avvocato Massimiliano Fraticelli, al cui fianco c'è Tommaso Fagioli, responsabile regionale.  Tra gli uditori, spicca la presenza di Adolfo Guzzini,  presidente dell’Azienda iGuzzini Illuminazione di Recanati, e del dottor Marco Sigona (che da poco ha presentato la lista civica di cui è portavoce, a sostegno di Ricotta). "Per molti di noi si tratta di un ritorno alla politica - esordisce Fraticelli -. Abbiamo scelto Calenda per la sua competenza e serietà oltre che per il suo nuovo modo di vedere la politica. Diciamo 'no' alla vecchia contrapposizione tra destra e sinistra, che ormai si prefigura soltanto come una scusa per non decidere. Ci vorrebbe qualche "Bella Ciao" e "Faccetta nera" in meno, e qualche mammografia in più".  E poi l'atteso annuncio: "Azione non presenterà alcuna lista né a livello locale né a livello regionale. Il perché? Non ci sentiamo ancora pronti, quindi non appoggeremo nessuno con il nostro simbolo. Il Pd è dilaniato da faide interne per le candidature a consigliere regionale mentre la destra a Macerata attende Parcaroli come un Messia. Non ci si può inventare sindaco a 1 mese dalle elezioni. A noi non piace questo modo di fare politica, vogliamo creare qualcosa per il futuro".  Parlando di futuro lo sguardo viene rivolto verso il drappello di giovani virgulti presenti. Di loro, il responsabile regionale Tommaso Fagioli (proveniente da Ancona), si fa vanto: "Nelle Marche - dice - Azione sta riscuotendo un grande successo. Abbiamo già un migliaio di iscritti e decine di nuovi gruppi stanno spuntando come funghi. Abbiamo ricevuto una chiamata anche dal sindaco di Montegranaro, che si è detta interessata ad aderire al nostro movimento. Nessuno di noi ha curriculum prettamente politici, abbiamo tutti il nostro lavoro: non siamo schiavi della politica. Vogliamo metterci la faccia e stare in mezzo alla gente".  A dare il suo endorsement finale è Adolfo Guzzini, che ricorda il rapporto di amicizia che lo lega a Calenda ("Lo conosco da 25 anni, ci sentiamo una volta a settimana"), al quale dà il consiglio di "sorridere di più, sembra sempre arrabbiato". È proprio Guzzini a chiarire ulteriormente come Azione sia un "gruppo nato da poco, che non vuole sbagliare. Qualche rappresentante magari entrerà in liste civiche indipendenti in vista delle Regionali, ma senza simbolo". Prudenza - per ora - è la parola d'ordine.  Lo stesso Carlo Calenda sarà presto a Macerata: il prossimo 28 luglio, ore 21:00, location ancora da definire. 

10/07/2020 14:07
Macerata, il cabaret del Centro sportivo della Filarmonica arricchisce l’Estate maceratese

Macerata, il cabaret del Centro sportivo della Filarmonica arricchisce l’Estate maceratese

L’estate maceratese si arricchisce di un altro programma di intrattenimento, il cabaret. Location d’eccezione che ospiterà la serie di tre spettacoli organizzata dalla società Filarmonico Drammatica, in collaborazione con il Comune di Macerata grazie  a una convenzione che lega l’Ente alla società per la promozione di attività culturali, sarà il Centro sportivo di via Ghino Valenti. “La Società Filarmonica da 212 anni  - interviene l’assessore alla Cultura Stefania Monteverde - è per Macerata un centro culturale che offre alla città tante occasioni di incontro e eventi culturali nel suo bellissimo teatro al centro di Macerata. Questa volta grazie al presidente Enrico Ruffini  attento alla collaborazione con la città, insieme ci spostiamo nella sede estiva per arricchire  Macerata d’Estate con belle serate estive di teatro.” La rassegna di cabaret, che segna la ripresa delle attività dopo il fermo dovuto al lockdown per l’emergenza sanitaria da Covid – 19, prenderà il via domani, venerdì 10 luglio, con lo spettacolo del popolare attore e fantasista marchigiano Piero Massimo Macchini che si esibirà in Filosofotto. A seguire, venerdì 17 luglio, in programma All in portato in scena dal gruppo di improvvisazione teatrale dell’associazione Lagrù Compagnia Rishow. A chiudere la rassegna di cabaret sarà, sabato 25 luglio, il filosofo e performer Cesare Catà con  Giasone ed altri single, un viaggio tra antiche figure mitologiche come Orfeo, Teseo e Giasone. Tutti gli spettacoli inizieranno alle 19.30.

09/07/2020 15:53
La laureata Unimc Annapia Ferrara vince il Premio Economia Marche 2020

La laureata Unimc Annapia Ferrara vince il Premio Economia Marche 2020

“I percorsi culturali del Consiglio d'Europa: promozione di reti locali e identità territoriale nelle Marche”: questo l’elaborato con cui Annapia Ferrara, laureata dell’Università di Macerata in International Tourism and Destination Management, ha promosso dalla Fondazione Aristide Merloni e rivolto a tesi di laurea che affrontano temi di sviluppo e internazionalizzazione delle economie regionali.  Avendo individuato un gran potenziale nella risorsa vinicola, sotto la guida del professor Alessio Cavicchi, Annapia Ferrara ha analizzato il ruolo dell’Università nella costruzione di progetti di sviluppo regionale, evidenziando la possibilità di una strada del vino privata in collaborazione a livello regionale con l’Associazione Marchigianamente e a livello europeo con gli Itinerari Culturali d’Europa. L’iniziativa, legata al progetto proposto, verrà lanciata entro la fine di luglio. Attualmente iscritta al Dottorato in “Formazione, Patrimonio Culturale e Territori" dell’Unimc. Annapia Ferrara è originaria della provincia di Salerno e si è trasferita a Macerata per seguire il corso magistrale in “International Tourism and Destination Management”. Durante uno scambio in Spagna, ha percorso il Cammino di Santiago e ha scoperto che è stata la prima iniziativa a ricevere la menzione di "Itinerario Culturale del Consiglio d'Europa". Visto l'interesse sviluppato per tale tema, ha accettato uno stage al Directorate General of Democracy - sezione "Accordo Parziale Allargato sugli Itinerari Culturali", con sede in Lussemburgo, dedicandosi allo studio degli stessi itinerari e alla valorizzazione delle risorse delle Marche, per disegnarne una specifica iniziativa turistica.

09/07/2020 15:31
Paoloni Macerata, ai saluti 6 protagonisti della scorsa stagione

Paoloni Macerata, ai saluti 6 protagonisti della scorsa stagione

È il momento dei saluti con 6 protagonisti dello splendido campionato 2019/2020 disputato dalla Serie B Paoloni Macerata; si dividono le strade con l’head coach Francesco Bernetti, con il regista Tommaso Larizza già annunciato dai prossimi rivali della Bontempi Casa Netoip, con lo schiacciatore Matteo Ciccarelli destinato in A3, con il centrale Michele Orazi che giocherà con la BlueItaly Pineto Volley in A3, con l’opposto Demis Aguzzi che ha deciso di intraprendere la carriera di allenatore ed infine con il libero Elia Montecchiari che si iscriverà all’Università degli Studi di Padova, città nella quale disputerà il Campionato Regionale di Serie C. "La società non può far altro che ringraziare i nostri sei eroi per la splendida cavalcata intrapresa nell’ultimo torneo di Serie B  - si legge in una nota - augurando loro un futuro pieno di soddisfazioni; chissà che le strade non possano nuovamente incontrarsi".

09/07/2020 14:17
Macerata, Guido Garufi presenta "Filigrane-Canzoniere apocrifo": "l’arte e’ più rivoluzionaria della politica”

Macerata, Guido Garufi presenta "Filigrane-Canzoniere apocrifo": "l’arte e’ più rivoluzionaria della politica”

Durante la presentazione del suo libro (nutrito il pubblico in piazza Battisti) , "Filigrane-Canzoniere apocrifo", uscito per l’editore Affinità elettive di Valentina Conti, c’è stato un lungo dibattito tra l’autore, Guido Garufi. Il pubblico ha fatto molte domande, alcune dettagliate e singolari. Garufi ha sostenuto che questo suo primo libro in prosa, non è un romanzo in senso classico. Gli autori di riferimento sono Borges e Coleridge, ma rimanendo in Italia ha fatto riferimento alla fantasmaticità di Tommaso Landolfi e alla Cognizione del dolore di Gadda. La filigrana serve per vedere con la memoria “attiva” il passato ed il presente, in contemporanea, ha citato la sequenza filmica della sua prosa, ma, soprattutto- ha detto- il recupero di quanto la poesia, che è il suo cavallo di battaglia, gli ha lasciato nella prosa: la cura del ritmo, la melodia delle parole, la scelta non casuale. In questa direzione, vivi e morti sono un “insieme”, passato e presente convergono, ha sostenuto, Dio non è in alto o in basso. Dio è immanente alla natura, ha detto citando Spinoza e Bruno. I vari passi-passaggi del libro apparentemente autobiografico tentano la strada difficile ed elegante- ha sostenuto Garufi- del “frammentismo” primonovecentesco. Entrano nel testo i grandi archetipi, dall’Acqua al simbolismo della Notte, il nostro paesaggio, il verde adriatico, le mura della nostra città. Segnale della ripetizione  e della usura, ma anche, ha detto, della protezione. Salutando il pubblico ha aggiunto:” ho fatto leggere le bozze da alcuni amici, mi hanno riferito che si sono proiettati nel testo , pur avendo essi una biografia diversa da quella di Guido” Garufi ha concluso che se un libro “funziona” ed è scritto bene, deve creare proiezione e movimento emotivo, partecipazione totale  e immedesimazione. L’arte, concludendo, e ridendo, ha detto Garufi è più rivoluzionaria della politica. L’arte è povera ed essenziale.

09/07/2020 12:42
Sandro Parcaroli? No, non ci voleva proprio un ribelle per Macerata

Sandro Parcaroli? No, non ci voleva proprio un ribelle per Macerata

Sandro Parcaroli? No, non ci voleva proprio. I maceratesi si erano già “rassegnati” a votare Narciso Ricotta, mettendosi magari la coscienza a posto siglando l’altra “X” sulla fiamma di Fratelli d’Italia per spedire il maceratese Francesco Acquaroli alla guida di una Regione da sempre in mano a pesaresi e anconetani. E invece arriva questo individuo, a tutt’oggi nei sondaggi da bar sport dato come “perdente di successo”. Si presenta questo imprenditore “illuminato”, come dicono quelli di sinistra che amano gli imprenditori solo per le loro sponsorizzazioni sportive e culturali. Irrompe questo “uomo nuovo” che ha messo d’accordo le anime del centrodestra, da sempre con-dannate (alla sconfitta a tavolino). Ecco, quindi, Sandro Parcaroli, che prima ancora di dirci una riga di programma per Macerata, è riuscito a scompigliare in poche ore tutti i piani del “vincente facile” di turno di un PD sempre più sottosopra, tra la deglutizione atipica delle smarronate dei 5 stelle a Roma, e i rigurgiti acidosi di possibili alleanze con i grillini sui territori. No, Sandro Parcaroli, non ci voleva proprio. Per un semplice motivo: perché è un uomo di successo. In una società come la nostra, “conservatrice” - nel senso gattopardesco del termine - e “provincialotta” - nel senso maceratese del termine - il successo non può essere frutto di sacrifici misti a talento, né tanto meno un “dono divino”, bensì una colpa da espiare, un merito da occultare, una sorta di condanna a “fare del bene e non farlo sapere”. Una certa cultura presente da anni nel nostro Paese, che mette d’accordo vecchi intellettuali snob da salotto e giovani dei centri sociali, cova un forte scetticismo nei confronti degli uomini di successo, arrivando persino a godere per le loro sciagure economiche e personali. E’ quella cultura anti-industriale che ogni tanto emerge intorno a noi, si alimenta del supporto popolare degli eterni “protetti”, rappresentati plasticamente dai “bidelli in smart working”, coloro i quali durante il lockdown hanno trascorso il tempo ad annaffiare i fiori in terrazzo e guardare la TV a spese dello Stato, mentre commercianti, professionisti, Partite Iva e imprese (loro dipendenti compresi) lottavano per pagare e farsi pagare, sorbendosi fiumi di DPCM caotici e lunghi monologhi di Commissari e Ministri che spiegavano quante risme di carta utilizzare per avere i 600 euro o la CIG. No, Sandro Parcaroli, questo uomo di successo, questo ribelle dalla bianca chioma, non ci voleva proprio. Questo imprenditore che ama la sua città, sponsorizza cultura e sport, non potrebbe più farlo senza - dicono quelli di cui sopra - “esercitare una sorta di conflitto di interessi”; ma se poi smettesse di farlo - dicono sempre gli stessi in un insanabile conflitto interiore - chi curerebbe poi gli “interessi” dei cittadini maceratesi affamati di lirica e sport? Dove lo trovano un altro imprenditore-bancomat disposto ad investire in una città che alcuni, non troppi per fortuna, vorrebbero “addormentata”, prona nel suo coma farmacologico perenne, che solo efferatissimi fatti di cronaca nera hanno fatto schizzare nelle prime pagine dei giornali di tutto il mondo? No, Sandro Parcaroli, non ci voleva proprio. In molti iniziano a credere che può essere quel “Cavaliere Bianco” che possa sconfiggere il male oscuro che penetra ben oltre le mascherine dei maceratesi: quel fascino subdolo del declino, che ha sempre pervaso questa città, oramai da anni in preda alla “kebabizzazione” delle sue mura più antiche, un processo erosivo più rapido della desertificazione di un’autentica vita comunitaria. Quella “vita comunitaria” - nella migliore delle ipotesi condannata come “movida” universitaria (che Dio benedica l’Università!) - che vetrine di negozi chiusi tappezzati di colorati “Affittasi” e “Vendesi”, stanno impietosamente a ricordarci, quasi fossero autentici sepolcri non più imbiancati, che ci troviamo in una piccola necropoli moderna, tramortita dai Centri Commerciali e da una classe dirigente conservatrice e poco coraggiosa. No, Sandro Parcaroli, non ci voleva proprio. Chi glielo fa fare a lottare per questo distillato dell’Italia “fuori dall’autostrada”, una città sorta dai ruderi di Helvia Recina, eppure da essi mai affrancatasi? E’ vero, nei secoli quelle pietre informi sono diventate mura, palazzi, teatri ed edifici, ma i ruderi più resistenti sono sempre lì; o meglio le loro polveri sottilissime sono entrate nei polmoni dei maceratesi e si sono solidificate via via ogni giorno di più. Quei ruderi “dentro” hanno alimentato questo tifo masochistico per un imminente declino, un clima da fine impero per chi si sente ancora cittadino di un capoluogo che non attira a sé neanche le sue popolose frazioni e che fortunatamente sopravvive grazie soprattutto al dinamismo di un’Università che svolge un ruolo strategico chiave per il suo sviluppo. Macerata è una città dove impera la povertà intellettuale di chi, sentendosi inferiore (ma forse non lo è), snobba nel senso più autentico del termine la novità, il talento, l’essere non normale, ribelle. E già, perché la classe dirigente di Macerata, custode di una polverosa normalità, ha sempre schiacciato le novità, soffocato gli slanci coraggiosi e anche temerari, privilegiato la conservazione dei ruderi rispetto al pericoloso rinnovamento, non aprendo mai seriamente ai giovani ma tentando di inglobarli nella finta cultura “sociale” delle “cooperative”, veri e propri bacini “elettorali”. No, Sandro Parcaroli, non ci voleva proprio. Dovrà fare i conti con una Macerata che, nel breve volgere di un ventennio, si è trovata orfana di tutto ciò che fa di una città un vero capoluogo: le caserme dell’esercito e dell’aeronautica, la Cassa di Risparmio, Bankitalia, la Lube, le piscine, la Maceratese, le discoteche, i luoghi ideati per le giovani generazioni dei Millennials. E non si cada nell’errore di dare la colpa all’ultimo Sindaco di turno e di puntare alla “discontinuità” e al “cambiamento”: il prossimo Sindaco non dovrà essere più quello a cui il Sindaco successivo dovrà addossare tutte le colpe dell’ulteriore declino di Macerata. No, Sandro Parcaroli, non ci voleva proprio. Un ribelle a Macerata? Uno che è abituato a guardare sempre al futuro e fare i conti col presente, come fa ogni imprenditore che rischia per sé ogni giorno? E chi glielo racconta adesso a quelli già pronti a votare la “discontinuità” e il “cambiamento”?            

09/07/2020 11:39
Softball Macerata, è già tempo di campionato: l'11 luglio esordio contro Massa

Softball Macerata, è già tempo di campionato: l'11 luglio esordio contro Massa

 Sabato 11 luglio con inizio alle ore 18.00 si aprirà sul diamante di via Cioci il campionato nazionale di A2 softball. Le ragazze guidate da Marta Gambella, coadiuvata da Federica Gianferro e Romolo Malerba, affronterà l' ABC Massa nella prima di campionato. La stagione agonistica 2020 sarà caratterizzata da un campionato breve che prevederà una doppia promozione nella massima categoria. Il Macerata softball che farà parte del girone B del campionato cadetto affronterà oltre al Massa, la Castiglionese, il Ronchi dei Legionari, il Rovigo, il Taurus Parma e le White Tigers. A rinforzare le fila delle maceratesi si sono aggiunte per questa stagione tre nuove giocatrici; la lanciatrice chietina Anna Salvatore, la ricevitrice proveniente dalle Blue Girls Chiara Mengoli e l'interno Arianna Mazzanti proveniente dal New Bologna.  il coach Gambella potrà contare sulla seguente formazione: Marica Guglielmi, Gioia Tittarelli, Elena Rogante, Ilaria Colepio, Giorgia Cacciamani, Matilde Migliorelli, Michela Serrani, Emma Fagioli, Chiara Severini, Camilla Bruzzesi, Cecilia Bruzzesi, Benedetta Di Donato, Marta Lisandroni, Chiara Mengoli, Arianna Mazzanti, Anna Salvatore.    

09/07/2020 10:10
Macerata, torna la “Salute in cammino": primo appuntamento venerdì a Collevario

Macerata, torna la “Salute in cammino": primo appuntamento venerdì a Collevario

 E’ ripresa, con una vasta partecipazione di persone, l’iniziativa “Salute in cammino Macerata” che si svolge ogni martedì e venerdì. Si tratta di un progetto organizzato dall’U.S. Acli Marche, dall’U.S. Acli provinciale di Macerata, dalla Scuola italiana di camminata sportiva e dall’Asd Green Nordic Walking col patrocinio dell’amministrazione comunale, e realizzato grazie ad un contributo di Coop Alleanza 3.0.  Venerdì 10 luglio la camminata serale, della durata di circa un’ora, prenderà il via dal piazzale del Conad di Collevario. La finalità del progetto è quello di adottare stili di vita corretti e di incrementare le opportunità di movimento e di socializzazione per i cittadini, con evidenti benefici sullo stato di salute degli stessi. Gli appuntamenti successivi sono fissati per martedì 14 luglio con partenza dal piazzale della chiesa di Piediripa, venerdì 17 luglio dal piazzale dietro la chiesa del quartiere Vergini, martedì 21 luglio dal piazzale della chiesa di Villa Potenza, venerdì 24 luglio da Sasso d’Italia, martedì 28 luglio dal parcheggio Oasi zona Cappuccini e venerdì 31 dalla rotonda dei Giardini Diaz.

09/07/2020 09:11
Smart working, Cisl Fp Macerata: "sia valorizzato con una nuova disciplina contrattuale"

Smart working, Cisl Fp Macerata: "sia valorizzato con una nuova disciplina contrattuale"

La drammatica emergenza epidemiologica, ancora in atto, ha messo in luce tutte le potenzialità e al contempo i principali limiti dello smart working oggi, ai tempi del Covid-19, chiamato a rivestire il ruolo di principale strumento di tutela della salute pubblica in ambito professionale. "Nelle maglie dei numerosi provvedimenti adottati per fare fronte all’epidemia, è invero oggi necessaria una bilanciata combinazione di flessibilità, autonomia e collaborazione  per renderlo –non solo- in questa circostanza straordinaria, uno strumento operativo funzionale a garantire l’erogazione di servizi svolgendo, necessariamente da casa, le stesse attività precedentemente svolte in presenza. Si tratta di una esperienza della quale fare tesoro e che deve costituire la base di partenza dalla quale rilanciare un lavoro agile realmente rispondente agli obiettivi di “incremento della competitività e agevolazione della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro” scolpiti nella legge 81/2017. Occorre ripensarne globalmente le modalità applicative agendo su due leve: il miglioramento delle condizioni normo-economiche applicabili ai lavoratori in modalità agile e la promozione di un nuovo paradigma organizzativo che consenta al lavoratore maggiore autonomia e flessibilità, a fronte di una diversa responsabilizzazione sui risultati. L’introduzione di stabili e più ampie percentuali di accesso al lavoro agile richiede un coinvolgimento partecipativo nelle scelte organizzative che ne conseguiranno, a partire dall’esigenza che i criteri di accesso al lavoro agile siano oggetto di partecipazione sindacale ed  esercitabile e alla luce dei bisogni di conciliazione vita – lavoro dei singoli lavoratori. L’obiettivo comune di superare la sperimentalità dello smart working implica una modifica della disciplina attuale affinché la legge riconosca il contratto collettivo quale esclusiva fonte di disciplina dello smart working  evitando il rischio di una polarizzazione delle tutele normo-economiche in capo datoriale come ad esempio  “l’assenza di precisi vincoli di orario o di luogo” e la conseguente facoltà di cadenzare autonomamente l’esecuzione della propria prestazione lavorativa, conciliando il tempo di vita e il tempo di lavoro. Inoltre, al fine di evitare il passaggio da una cultura della presenza fisica a una cultura della disponibilità permanente, è altresì opportuno affrontare più compiutamente, sottraendolo alla discrezionalità delle parti, l’esercizio del diritto alla disconnessione. Non da ultimo, alla luce delle carenze delle dotazioni informatiche delle amministrazioni pubbliche, emerse in questa fase emergenziale, rilancia l’esigenza di promuovere l’utilizzo delle tecnologie digitali a supporto della prestazione lavorativa per il consolidamento di una struttura amministrativa basata sulle reti informatiche tecnologicamente avanzate, anche attraverso una più ampia diffusione di applicazioni gestionali accessibili da remoto". Quanto sopra è la sintesi della missiva che la Cisl Fp Macerata ha recapitata ieri agli Enti del comparto Funzioni Locali del Territorio maceratese al fine di mobilitare ulteriormente il confronto con gli Amministratori Locali.

08/07/2020 16:32
Ex Upim Macerata, fine della telenovela: acquistato da un imprenditore di Tolentino al costo di un appartamento

Ex Upim Macerata, fine della telenovela: acquistato da un imprenditore di Tolentino al costo di un appartamento

Gli spazi ex Upim, tre piani, centinaia di metri quadrati con ingresso in via Matteotti e vetrine in Galleria del Commercio, a Macerata, hanno trovato finalmente un compratore. Un giovane imprenditore tolentinate. Trattativa segretissima, conclusa appena in queste ore. Riservata anche l'entità della cifra che ha concluso l'affare. Impossibile superare il muro di riserbo innalzato dal mediatore, un'importante agenzia immobiliare maceratese che ha portato avanti la difficile trattativa. Ma si sussurra che il prezzo di vendita dell'immobile é stato raggiunto sulla base di quello di un appartamento. Importante, ma sempre appartamento. Una cifra dunque non a sei zeri. Se così è, si sarebbe trattato di un ottimo acquisto da parte dell'imprenditore di Tolentino, appartenente al settore dell'edilizia.  E si tratterebbe di una 'svendita' di un pezzo importante del patrimonio edilizio nel centro storico: l'immobile, a mezzo passo da piazza Libertà, sorge su una volumetria in gran parte riadattata nel dopoguerra, di un antico palazzo nobiliare. Un centro sempre più vuoto e 'in vendita' così come lo sono i tre splendidi palazzi a cento metri di distanza dell'ex Upim lungo la stessa via Matteotti. Vuoti da quando non sono più la sede della Banca d'Italia. In uno dei tre si trova ancora l'appartamento di un funzionario di prima nomina che sarebbe diventato Presidente della Repubblica: Carlo Azeglio Ciampi, rimasto sempre affezionato al ricordo di quegli anni maceratesi. Ed intanto registriamo la parola 'fine' alla telenovela lunga e sofferta legata al caso ex Upim. Dalla chiusura dei primi grandi Magazzini in città, prima lungo corso della Repubblica poi in via Matteotti (ai quali Guido Picchio ha dedicato un libro: struggente amarcord della vecchia, cara Macerata) l'immobile a tre piani dopo il terremoto del Centritalia, ha conosciuto un travagliato iter. "Senza l'università, il Centro sarebbe un non luogo" scrissero i commercianti per protestare contro lo stallo e poi il fallimento di quella che era sembrata subito la soluzione ideale per l'ex Upim: sede dell'ateneo destinata alla didattica e allo smart working. Ma il progetto venne a sorpresa bocciato dall'ufficio tecnico per una questione illuminotecnica a riguardo del piano intermedio. La querelle portò ad un irrigidimento dei rapporti tra il sindaco Carancini e il rettore Adornato che, succeduto un mese prima al prof. Lacchè, aveva pensato all'immobile vuoto di via Matteotti per tamponare i gravi problemi di agibilità degli spazi che il rovinoso sisma aveva provocato al patrimonio edilizio universitario. Tuttavia non ci fu nulla da fare e l'ex Upim rimase tristemente vuota, e neppure più transitoria sede (per necessità di restauro) di mostre, rassegne e sede della Fiera dell'editoria by 'Macerata Racconta', come accaduto in un paio d'occasioni precedenti. Poi la speranza di una nuova collocazione si era accesa con l'interesse, nel 2018, di due imprenditori (ramo abbigliamento) poi dissuasi dalla prescrizione ad attività non monomarca, e di recente con una terza proposta d'acquisto non arrivata anche questa in porto. Tanto che il costo milionario fissato all'inizio, era stato forzatamente e fortemente ridotto. Ed oggi finalmente la attesa fumata bianca.

08/07/2020 15:24
Macerata, un altro pezzo di storia se ne va: addio alla Tazza d'Oro. Carmela: "Uccisi dalle scelte sbagliate"

Macerata, un altro pezzo di storia se ne va: addio alla Tazza d'Oro. Carmela: "Uccisi dalle scelte sbagliate"

Crisi del commercio e centro storico. Più che una 'Tazza d'oro', lo storico bar di via Lauri, è una 'tazza bollente'. Carmela 'la bomba' (macché 'Bambola', non sono solo canzonette!) ne ha per tutti. Abruzzese verace, è stata l'unica maceratese ai microfoni dell'inviata de La 7, Leyla ben Salah, a rompere la cortina dei silenzi imbarazzati dopo i casi Pamela e Traini. E qualche anno fa diventò 'amica per la pelle' con Alba Parietti che apprezzò la ruvida sincerita' di Carmela Santone. Che, in albergo a Macerata ospite di Musicultura, aveva protestato con Carmela per aver mancato nella sua colazione portata a 'domicilio' dal bar di mettere la prediletta marmellata di fragole. 'Scusi, signora, lei protesta per così poco ma non pensa a tutti i poveri e ai bambini che muoiono di fame?! ". Per Alba fu una folgorazione: una maceratese piccola' via di Damasco'. Comprese e di Carmela volle diventare subito amica. Diventando in quei suoi giorni in città, la diva, cliente fissa de La Tazza d'oro. "Qui ho avuto pure Alessandro Preziosi"  sospira Carmela. Che teme tuttavia di non poter far breccia nel 'cuore' del Palazzo: "Chiudo a settembre e vado altrove. A Macerata si e' voluto uccidere per quanto mi riguarda via Lauri, una volta pulsante arteria di collegamento al centro storico. Ma l'ascensore in via Crescimbeni ormai ha polarizzato quel poco movimento che resta in tutt'altra direzione. E noi commercianti di quest'area non siamo nelle grazie degli dei, forse perché architettonicamente distanti dal Palazzo". Solo questione di un lift?  "Siamo morti anche di covid a parte la smobilitazione della Camera di commercio. Il bonus di 600 euro per due mesi è stato davvero insufficiente a ripagarci del disastro economico subito. A Macerata è saltato tutto, la primavera è ricca di frutti. A cominciare dagli Aperitivi europei, sagre, rassegne enogastronomuche, Macerata Racconta, Musicultura e per finire, l'estate con lo Sferisterio. Invece nulla e le ultime due grandi manifestazioni andranno in scena ridottissime. Basta, a settembre chiudo!  Mi dispiace tanto e pensare che proprio ieri ho celebrato undici anni di attività con La Tazza d'oro. E c'e' inoltre un motivo piu' grande".  Quale? "La gente e' ancora impaurita per un tam tam terrorizzante. Che non accenna a diminuire almeno un pochino nonostante che ormai 10 regioni siano covid free. Anzi si prevedono scenari ancora più foschi tocco ferro, se permette. Previdenti sì, choccati no" Ma non aspetta il voto? "Qui non cambia niente, non ci hanno mai ascoltato. Almeno a noi commercianti di via Lauri e dintorni. E non solo". 

08/07/2020 10:43
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