In relazione alla emergenza epidemiologica in atto, con il coordinamento delle Autorità di Pubblica Sicurezza, il Gruppo Carabinieri Forestale di Macerata d’intesa con il Comando Provinciale dei Carabinieri, ha ritenuto di rafforzare, soprattutto in vista delle prossime Festività Pasquali, il dispositivo di controllo nei parchi e nelle aree naturali protette, volto a contenere la diffusione del virus COVID-19.
In quest’ottica, al fine di implementare la capacità operativa del sistema di risposta all’emergenza in corso, i Carabinieri Forestali riserveranno un’azione diffusa di controllo del territorio, rivolgendo una particolare attenzione alle zone rurali, riserve naturali e aree verdi attrezzate dove si è soliti fare le classiche “scampagnate”.
Già nei giorni scorsi i Carabinieri Forestali hanno sorpreso persone ed escursionisti intenti a passeggiare a piedi o percorrendo con mountain bike sentieri di montagna, con finalità ludico-sportive non ricomprese fra le circostanze che esimono dal divieto di circolazione, agli stessi sono state comminate sanzioni pari ad euro 533,33AdChoices.
L’azione di controllo dei Carabinieri Forestali sarà più concentrata verso quei contesti rurali e montani più isolati, che solitamente sono meno battuti dalle forze dell’ordine.
E’ bene ricordare a tutti i cittadini che anche per le giornate di Pasqua e Pasquetta non sono ammesse eccezioni sugli spostamenti, anzi, in considerazione del fatto che in tanti possono essere “tentati” dal bel tempo e dalle festività, i controlli saranno intensificati. Non è permesso quindi fare picnic, passeggiare in aperta campagna, magari a raccogliere asparagi nel bosco, nemmeno da soli. Lo stesso dicasi per i possessori di cani: è vietato recarsi in campagna o in aree verdi per far fare la passeggiata al cane, che è consentita, ma sempre in prossimità della propria abitazione.
Va ancora una volta evidenziato come in un questo grave periodo emergenziale sia di fondamentale importanza che tutti i cittadini facciano leva sul proprio senso di responsabilità, per salvaguardare il primario diritto alla salute, passando le festività in famiglia e rispettando l’obbligo di stare a casa.
È avvenuta oggi la consegna di 60 Uova Pasquali ai reparti ostetricia e pediatria dell'ospedale di Macerata. Un dono nel dono perché il ricavato delle uova acquistate dall'UCID andrà ad aiutare le missioni Africane dei frati Cappuccini.
L'iniziativa si aggiunge alle donazioni già effettuate nelle scorse settimane dall'Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti di Macerata, che aveva consegnato due ecografi portatili all'ospedale di Civitanova e all'INRCA di Ancona, e un quantitativo di mascherine FFP2 e tute anticovid alle strutture sanitarie locali.
"In questa Santa Pasqua vogliamo essere vicini alle persone che per vari motivi sono ricoverate in ospedale; vogliamo poi ancora una volta ringraziare gli operatori sanitari per lo straordinario impegno che riversano ogni giorno nel loro lavoro specialmente in questo periodo così difficile per via dell'epidemia covid-19", afferma Alessandro Guzzini presidente UCID Macerata.
"Vorrei cogliere poi questa occasione per fare a tutti un augurio di Buona Pasqua e per ringraziare di cuore tutti coloro che hanno partecipato alla raccolta fondi di UCID Macerata, oltre che i colleghi Manuela Guzzini, Paolo Pagnanelli, Matteo Guzzini, Silvia Rivetti che hanno dato un supporto essenziale da un punto di vista organizzativo".
Ancora gesti di solidarietà e di aiuto verso chi è in prima linea in questa emergenza Covid-19. Tra questi gli agenti della Polizia locale di Macerata, i quali hanno ricevuto in dono presidi sanitari utili per lo svolgimento delle attività sul territorio.
Sono arrivate al comandante Danilo Doria le prime cento mascherine prodotte da un’azienda tessile maceratese, la Orlandi Valentino, che ha riconvertito la sua produzione da abbigliamento a mascherine sanitarie. Insieme alla Polizia locale di Macerata anche quella di Civitanova ha beneficiato del dono da parte dell’azienda.
Dalla ditta Ares sono arrivati occhiali, mascherine chirurgiche, guanti e gel disinfettante, preziosa dotazione di protezione per tutto il personale, insieme a quella già acquistata dal Comando.
Le auto della Polizia locale, inoltre sono state tutte sanitizzate dalle aziende Buldorini Pompe Funebri e Carrozzeria Paolorosso e Prenna di Macerata.
A loro esprime un ringraziamento sentito del comandante Danilo Doria, “per la vicinanza e la sensibilità dimostrata verso chi si trova in prima linea per il controllo del territorio e la sicurezza della popolazione".
A questo riguardo sono state 1490 le persone controllate dal 13 marzo ad oggi a Macerata, 9 delle quali sono state sanzionate per il mancato rispetto del divieto di spostamento, tre le persone denunciate per altri reati, accertati a seguito dei controlli Covid-19. Tra questi un cittadino extracomunitario che circolava con la patente falsa e che è stato sanzionato e denunciato all’autorità giudiziaria. Sul fronte degli esercizi commerciali sono 722 quelli controllati, uno dei quali sanzionato per mancato rispetto norme di vendita.
“I controlli saranno intensificati nel corso di questi giorni festivi, spiega il comandante Doria, onde evitare che la gente, magari attratta dal bel tempo, possa infrangere i divieti e vanificare gli sforzi fin qui fatti per evitare i contagi Covid-19. Rivolgo un appello e un invito in tal senso ai maceratesi, con l’auspicio che i nostri agenti non si vedano costretti, loro malgrado, a elevare altre sanzioni.” La minuziosa attività di controllo sul territorio viene svolta in collaborazione anche con la Prefettura e le forze della Polizia di Stato.
L’emergenza Coronavirus, ha fermato anche le celebrazioni per il 168° anniversario della fondazione della Polizia di Stato. Questa mattina, alle ore 09.00, presso la Caserma P.Paola di Macerata, soltanto alla presenza del Prefetto Iolanda Rolli e del Questore Antonio Pignataro, si è tenuta una semplice deposizione di una corona di alloro al monumento dedicato ai caduti della Polizia di Stato.
Il Questore Pignataro: “Il delicato momento che sta attraversando il nostro amatissimo Paese colpito da eventi così malvagi e crudeli noi uomini e donne della Polizia di Stato saremo sempre vicino ai cittadini, a questa comunità della provincia di Macerata. Sapremo certamente con le nostre forze che scaturiscono dal nostro cuore e dalle nostre anime uscirne vittoriosi non dimenticando mai questa grave tragedia che ha fatto provare ai nostri occhi dolore e originato lacrime. Noi, come fedeli servitori dello Stato saremo sempre al fianco della nostra comunità e continueremo ad ogni costo anche a sacrificio della nostra vita, ad essere di esempio vivente del coraggio che abbiamo il dovere di trasmettere a tutti i cittadini che svolgono pubbliche funzioni affinché esse vengano sempre ed in ogni circostanza adempiute con Disciplina e Onore. Disciplina non in senso militare, ma disciplina inteso come passione, coraggio, orgoglio, rigore, dedizione, umanità, preparazione, senso del dovere e lealtà, Onore inteso come rispetto del patto di servire la nostra comunità e di onorarla rispettando questo patto a costo di perdere la nostra vita per il bene comune. Valori quanto mai attuali e saldi in questo delicatissimo momento storico che sta attraversando l’umanità, anche se apparentemente queste parole possono sembrare per qualcuno anacronistiche e retrograde come se appartenessero ad un passato lontano e non avessero quel valore che mira a tutelare la vita e la libertà di ciascuno di noi.
Questa celebrazione, che noi poliziotti dedichiamo a tutti i medici e al personale sanitario della provincia di Macerata, con la nostra solidarietà che dimostriamo ogni giorno, siano gocce d’acqua che servano a riempire il senso di legalità che anela in ciascuno di noi per incrementare e rinsaldare quei valori fondanti su cui si basa la nostra società e che sia la salute dell’uomo al centro del mondo e non il profitto. Promettiamo ancora una volta a tutta la comunità della provincia di Macerata in questo giorno solenne per noi, il nostro impegno fino all’estremo sacrificio”.
Il Questore, ha sottolineato l’impegno straordinario delle forze di Polizia ed in particolare degli uomini e delle donne della Polizia di Stato, che in questo periodo sono chiamate a vigilare sull’osservanza delle misure di contenimento dell’epidemia oltre che a svolgere la costante attività per il mantenimento della legalità nella nostra provincia.
Tanti sono stati i gesti di apprezzamento da parte della comunità nei confronti del lavoro svolto dalla Polizia di Stato alla quale arrivano quotidianamente messaggi di solidarietà e di incoraggiamento.
Il Gores ha comunicato, attraverso il giornaliero aggiornamento delle ore 12:00, la provenienza provinciale dei 5084 casi positivi al coronavirus su 18970 tamponi effettuati nella Regione Marche. Sono 2093 i contagiati in provincia di Pesaro-Urbino, 1501 in provincia di Ancona, 776 in provincia di Macerata (44 in più di ieri), 343 in provincia di Fermo, 237 in provincia di Ascoli Piceno, 134 extra regione.
Continua a scendere il numero dei pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie regionali (dai 1087 di ieri, si è passati a 1052). Stesso dicasi per i pazienti ricoverati in terapia intensiva (da 133 a 127): 19 di loro sono ospitati nelle strutture sanitarie maceratesi (11 a Civitanova, 8 a Camerino).
Il numero complessivo dei pazienti dimessi e guariti è in costante aumento: si è, infatti, passati da 885 a 1086.
Ecco la tabella rilasciata dal Gores alle ore 12:00:
Recuperare il senso della comunità e la presenza forte dell’Università di Macerata nella città sono gli obiettivi del rettore Francesco Adornato. Per dare un contributo concreto al territorio, l’Ateneo ha organizzato una raccolta fondi interna per acquistare attrezzature sanitarie, mentre un gruppo di studiosi cinesi legati a Unimc e all’Istituto Confucio hanno donato 5000 mascherine sanitarie alla popolazione maceratese.
In seguito al Dpcm del 4 marzo che ha prolungato la sospensione delle attività universitarie già indetta dalla Regione Marche, nel giro di poche settimane l’Ateneo, che da secoli fa del rapporto diretto tra docenti e studenti il senso vivo di una comunità formativa e culturale, si è riconvertito totalmente on line. “La tecnologia è complementare all’attività in presenza che per noi resta fondamentale”, commenta Adornato.
Per gli auguri pasquali, il rettore cita un verso di Emily Dickinson: “Così dobbiamo incontrarci divisi”, che interpreta il tempo presente. “Un tempo inatteso e ostile. Il tempo è un agguato, come si è visto, ma anche una speranza, che stiamo riempendo di contenuti, di solidarietà e di empatia. La vita e la voglia di futuro oltrepasseranno questa contingenza opaca e sfrangiata e ci ritroveremo presto con l’entusiasmo di sempre”.
Come riferito dal prorettore e delegato alla didattica Claudio Ortenzi durante l’ultimo tavolo tecnico, Unimc ha attivato on line il 90% degli insegnamenti. Visto che il restante 10% riguarda attività facoltative o a scelta, si può parlare della totalità dell’offerta formativa del secondo semestre.
Ad oggi si sono laureati in via telematica oltre 280 studenti e altre centinaia sono attesi per le settimane dopo Pasqua.
Sono stati effettuati a distanza 906 esami, senza che fossero segnalati problemi. I 550 tirocini obbligatori per il corso di laurea in scienze della formazione primaria sono stati riconvertiti in attività a distanza. Per supportare ulteriormente la gestione delle attività didattiche on line saranno contrattualizzati due nuovi tutor.
Come ha spiegato, invece, il direttore generale Mauro Giustozzi, per quanto riguarda il personale tecnico amministrativo, che comprende circa 300 impiegati, l’Ateneo è stato tra i primi ad attivare modalità di lavoro agile, dal 2 marzo per alcune categorie e dall’11 in modo esteso, diventando strumento ordinario di lavoro. La presenza fisica è limitata a una media di circa 50 persone nelle diverse sedi nelle uniche due mattine di apertura settimanali.
Le biblioteche di Ateneo, infine, pur essendo chiuse al pubblico, continuano a garantire l’assistenza bibliografica nonché il supporto tecnico a docenti e ricercatori per le pubblicazioni scientifiche e studiano soluzioni personalizzate per quegli studenti che non riescono a reperire i libri di testo, a volte non acquistabili neanche on line.
A Macerata questa mattina, con la partecipazione del Vescovo Mons. Marconi e del direttore Area Vasta Alessandro Maccioni, è stato aperto il reparto di emergenza covid-19 con 30 nuovi posti (leggi qui). Il reparto è pronto ed il personale è già operativo per accogliere i primi pazienti in arrivo.
Molte delle postazioni sono monitorizzate per prestazioni di medicina d’urgenza. Sono presenti nella struttura Ipad per le videochiamate ai familiari dei pazienti.
E’ di pochi giorni fa la notizia della donazione delle postazioni da parte della ABF con il rinnovo dell’impegno a continuare a supportare il territorio marchigiano (leggi qui), e in particolare le aree del sisma 2016 dove la fondazione è attiva da tempo con interventi di ricostruzione.
“Una collaborazione proficua tra istituzioni e Fondazione privata che ha permesso di realizzare grandi cose a favore delle nostre comunità, allora le scuole e oggi gli ospedali: l’ospedale di Camerino con i 4 ventilatori polmonari e i dpi e il reparto di Macerata – dice il Governatore della Regione Marche Luca Ceriscioli – E’ un grande contributo per il quale ringraziamo il fondatore Andrea Bocelli per la sua carica, il suo spirito, la sua presenza, sono motivo per noi di grande valore che hanno saputo dare in questi anni forza alle nostre realtà”.
“Quando sono arrivato nelle Marche, nel 2017, la prima parola che mi ha accolto e che ancora riecheggia nel mio cuore e in quello di tutti in ABF è stata Grazie. Un grazie sentito, che veniva dalle tante persone che con ABF avevamo scelto di supportare.” – dice il Maestro Bocelli – “Una gratitudine e una fiducia nata dall’azione, che viviamo con grande responsabilità perché è testimonianza di stima, quella stima che auspichiamo di continuare a meritare dando il nostro contributo ad una terra, le Marche, a cui siamo legati ma anche al nostro intero Paese.”
ABF continua a lavorare per raccogliere fondi sulla piattaforma “gofundme.com – ABF per emergenza covid-19” per aiutare e supportare l’attività di ulteriori reparti e ospedali. E’ possibile inviare il proprio contributo anche in ulteriori modalità scrivendo a development@andreabocellifoundation.org
Per contribuire basta andare su https://www.gofundme.com/f/wk67wc-abfxcamerino
Far ripartire il motore economico del Paese con una forte l’iniezione di liquidità. Un intervento da 750 miliardi in totale per le imprese: 200 miliardi di garanzie sui prestiti e 200 miliardi per l’export si sommano ai 350 già previsti con il decreto Cura Italia, con l’arrivo di una copertura fino al 100% per prestiti fino a 800mila euro. Le garanzie saranno al 90% per le grandi imprese, al 100% per gli autonomi e le piccole imprese che chiedano fino a 25mila euro, al 100% (ma con 90% di garanzia dello Stato e 10% di Confidi) fino a 800.000 euro, del 90% fino a 5 milioni.
In seguito alla riunione della Giunta interprovinciale di Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo, il Presidente Renzo Leonori e i Vice Presidenti Enzo Mengoni, Natascia Troli (Ascoli) e Lorenzo Totò (Fermo), si sono espressi in merito ai provvedimenti previsti dal nuovo Decreto Liquidità.
“La garanzia dello Stato al 100% sui prestiti alle piccole imprese fino a 800mila euro è sicuramente una misura straordinaria che l’Unione Europea ha concesso ma non è concepibile che le imprese che avranno necessità di accedere a importi superiori a 25 mila euro, debbano fare in banca la trafila degli ordinari esami di verifica e di sostenibilità economico finanziaria.
Mi domando però se sia rimasto per caso qualcosa di ordinario e normale in queste settimane? Siamo sicuri che questo sia “fare tutto ciò che serve” come ha detto l’ex Presidente della BCE Draghi? Dobbiamo sempre ricordarci e far ricordare a chi forse non vuole o non riesce a vedere la realtà del nostro Paese, che a fronte della garanzia statale c’è l’impegno diretto, personale e patrimoniale, di ogni donna e uomo che fa impresa, a rischio e senza tutela, di contrarre un debito con una banca per tenere in vita, sul mercato, un’attività che dà lavoro e reddito a tantissime famiglie.
Abbiamo forti dubbi in merito al fatto che le banche italiane siano in grado di fare l’analisi del merito di credito per tutte le richieste di prestiti per liquidità per importi sopra i 25 mila euro. Sappiamo che hanno ridotto il personale, sono aperte al minimo con dipendenti a casa in smart working, sono sommerse dalle richieste di sospensione dei mutui e dovrebbero trattare gli anticipi di cassa integrazione e sospensione dal lavoro. E’ forse azzardato parlare di immediata liquidità alle imprese dato che le regole bancarie non sono cambiate con tempistiche inevitabilmente lunghe. Quando le banche saranno in grado di dare risposta forse per le piccole aziende sarà troppo tardi, perché con ogni probabilità i tempi saranno lunghi per rendere operativo il provvedimento e non si riuscirà nei fatti ad accedere al credito.
Confartigianato garantirà il massimo impegno per far sì che ogni impresa possa disporre in breve tempo della liquidità necessaria alla propria sopravvivenza, mettendo in campo tutti gli strumenti a nostra disposizione compresa la preziosa collaborazione del confidi Uni.Co capace di assicurare ossigeno alle piccole e medie imprese del nostro territorio”.
“Una Pasqua solidale con chi ha fatto della solidarietà sociale a favore di minori, anziani e soggetti in situazioni di bisogno uno scopo di vita”
Così il consigliere comunale della Lega e candidato sindaco Andrea Marchiori dopo aver consegnato colombe e uova di cioccolato all’Asilo della Pietà di Macerata insieme a Simone Merlini, responsabile provinciale del Carroccio.
“La pandemia ci ha fatto riscoprire i veri valori, in primo luogo quello della famiglia, una dimensione che da 125 anni l’Asilo della Pietà, oggi con l’Associazione Piombini-Sensini onlus, si impegna a ricreare per tutti quelli a cui viene a mancare – aggiungono Marchiori e Merlini – Uova e colombe vogliono essere un piccolo "dolce tributo” di riconoscenza a chi con dolcezza, misura e capacità professionale, lavora quotidianamente per risolvere problemi strazianti come le conseguenze di maltrattamenti ed abusi sui minori regalando il bene più prezioso: la vita e la fiducia nell’umanità e nel proprio futuro.”
Anche all’Area Vasta 3 è arrivata, per il tramite del Comune di Macerata, la meravigliosa dimostrazione di amicizia della città cinese di Taicang nei confronti del territorio maceratese. Si tratta di 6.000 mascherine chirurgiche messe a disposizione per le esigenze dell’Area Vasta 3. La consegna è stata effettuata di persona, al Direttore dell’Area Vasta 3, da Dario Marcolini vice presidente dell’agenzia americana Via Soccer presieduta da Su Sue, società che si è fatta da tramite con l’amministrazione della città cinese.
Un caloroso ringraziamento, anche a nome degli operatori sanitari dell’Area Vasta 3, alla società Via Soccer ma soprattutto ai cittadini e alle famiglie della città di Taicang per la loro vicinanza.
"Quando lo si prova sulla propria pelle è una cosa che ti lascia il segno ma adesso che sono tornato a casa è come se fossi rinato una seconda volta". E' sempre difficile mettere nero su bianco delle sensazioni tanto intime quanto potenti, frutto di una esperienza logorante sia fisicamente che psicologicamente, come quella della battaglia contro un nemico invisibile chiamato Coronavirus.
Queste parole, con cui ha iniziato il suo racconto, sono di Laerte Tombesi, che di professione fa il Capo Reparto dei Vigili del Fuoco di Macerata, ma che nell'ultimo mese si è trovato ad affrontare una sfida molto personale, specie per lui che nel suo lavoro è abituato ad aiutare il prossimo e per farlo è disposto ad affrontare tanti pericoli: "In 20 giorni passati all'ospedale di Civitanova sono stato in tre reparti diversi dove soprattutto all'inizio ci si trova disorientati tanto da non rendersi conto nemmeno di che ora o di che giorno sia". Nonostante ciò però Laerte non è stato solo e questo ci tiene a ricordarlo: "Detto questo voglio rivolgere dal profondo del cuore un grande ringraziamento ai medici, infermieri e Oss dei reparti di rianimazione, medicina d'urgenza e chirurgia pneumologia perché sono stati fantastici, sempre presenti e pronti ad aiutare e sono stati fondamentali per me perché ero li da solo ma loro si sono dimostrati eccezionali sia umanamente che professionalmente"
Tutti hanno una parte in questo stato di emergenza e lo stare in casa più che un obbligo governativo deve essere un dovere morale verso chi, tutti i giorni, continua a garantire sicurezza e servizi: "E stata un'esperienza dura da affrontare a livello psicologico oltre che fisico - spiega Laerte - per questo che mi sento di invitare tutti a rispettare le regole e fare la propria parte in questa battaglia contro il Covid-19 perché ne va soprattutto della salute di chi lavora e non può fare a meno di farlo come noi Vigili del Fuoco ma mi riferisco anche agli operatori sanitari che combattono in prima linea e a chi lavoro nei negozi di alimentati e supermercati".
Il racconto del Vigile del Fuoco descrive in maniera molto chiara l'azione subdola del Coronavirus che si presenta all'inizio con una semplice febbre bassa: "Circa un mese fa appena tornato dal mio turno di lavoro ho avuto una febbre che, ad essere sincero, ancora non mi sono chiare le cause su come l'abbia potuta prendere - dichiara - la febbre per una settimana si è sempre tenuta bassa e sono stato costantemente monitorato dal mio medico di famiglia che mi ha consigliato comunque di rimanere a casa"
Una settimana di malattia quasi "normale" ma che poi precipita: "Passata questa fase mi sono poi sentito che oltre alla febbre avevo anche un po’ in affanno a livello respiratorio e così ho chiamato direttamente il 118 che mi hanno subito trasferito al reparto di rianimazione dell'Ospedale di Civitanova Marche - e da lì inizia il duro "viaggio" nei reparti del nosocomio civitanovese - i miei ricordi dopo questo evento iniziano a farsi un po’ sfocati perché quella stessa notte mi hanno intubato, probabilmente per una crisi respiratoria che ho avuto, e poi mi sono risvegliato con una particolare maschera addosso che ho dovuto portare per diversi giorni"
Primi giorni duri dove Laerte fa anche fatica a tenere il conto dei giorni: "Il dispositivo che avevo era molto complicato da portare tanto che facevo fatica anche ad addormentarmi e poi ero in una stanza buia dove il più delle volte mi sentivo disorientato e non avevo cognizione nemmeno del tempo che passava"
Questo è il principio di una vera e propria battaglia che però Laerte riesce a portare avanti con fermezza, riuscendo quindi a migliorare ogni giorno: "Dopo aver portato questa maschera me ne hanno messa un altra decisamente più sopportabile e mi hanno trasferito al reparto di medicina d'urgenza dove sono rimasto per alcuni giorni e lì ho condiviso la stanza insieme ad altri 2 malati di Covid sempre debitamente distanziati ovviamente - e prosegue -. Le mie condizioni stavano migliorando di giorno in giorno e così successivamente sono stato trasferito al reparto di chirurgia pneumologia dove mi hanno ridotto man mano l'ossigeno fino a togliermelo definitivamente".
Una storia, almeno clinicamente parlando, a lieto fine, ora però il Vigile del Fuoco Laerte Tombesi dovrà comunque continuare a tenere duro ma stavolta potrà farlo da casa: "Dopo tre giorni in cui ho respirato autonomamente e dopo aver sostenuto tutti gli esami del caso i medici hanno deciso di mandarmi a casa - e aggiunge -. Ora dovrò fare 14 giorni di isolamento domiciliare e poi mi sottoporrò al test del tampone per verificare se questo Coronavirus se ne è andato o no".
Nella prima mattinata di oggi 9 aprile il Vescovo della Diocesi di Macerata Tolentino Recanati Cingoli e Treia Mons. Nazzareno Marconi, alla presenza del Direttore dell’Area Vasta 3, dottor Alessandro Maccioni, e di una piccola rappresentanza di operatori sanitari, ha impartito la benedizione al nuovo reparto di medicina Covid presso la palazzina ex malattie infettive della struttura ospedaliera di Macerata.
L’edificio, separato dal corpo centrale dell’Ospedale, ha la capacità di ricovero di 45 posti letto ed è pronto ad accogliere, già da oggi, malati Covid che non necessitano di terapia intensiva.
"Si ringraziano il Vescovo Monsignor Marconi per la benedizione impartita in questa particolare giornata di Giovedì Santo e tutti i dipendenti dell’AV3 e delle ditte private che hanno lavorato incessantemente in questi giorni affinchè i tempi di consegna del Reparto venissero rispettati" - ha affermato il direttore dell'Area Vasta 3 Alessandro Maccioni..
Il Gores ha comunicato, attraverso il giornaliero aggiornamento delle ore 12:00, la provenienza provinciale dei 4859 casi positivi al coronavirus su 17532 tamponi effettuati nella Regione Marche. Sono 2001 i contagiati in provincia di Pesaro-Urbino, 1455 in provincia di Ancona, 714 in provincia di Macerata (50 in più di ieri), 334 in provincia di Fermo, 236 in provincia di Ascoli Piceno, 119 extra regione.
Risale di sei unità il numero dei pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie regionali rispetto a ieri (1107), ma scende a 133 quello dei ricoverati in terapia intensiva (sei in meno di ieri): 21 di loro sono ospitati nelle strutture maceratesi (11 a Civitanova, 10 a Camerino).
Il numero complessivo dei pazienti dimessi e guariti è raddoppiato rispetto a ieri: 645, rispetto ai 342 delle 24 ore precedenti.
Sono 1116 gli operatori sanitari posti in isolamento domiciliare (106 più di ieri).
Ecco la tabella rilasciata dal Gores alle ore 12:00:
L’Area Vasta 3, grazie alla solidarietà attivatasi in questo difficile periodo di emergenza sanitaria da Pandemia Covid – 19, ha ricevuto delle importanti donazioni da parte delle imprese:
“ENGIE SERVIZI S.P.A” ha offerto un’erogazione gratuita, per i prossimi 6 mesi, delle forniture di luce, gas e servizi manutentivi inclusi, in favore della “Palazzina Ex Malattie Infettive” – Ospedale di Macerata, adibita all’emergenza sanitaria Covid-19, nonché relazioni relative alle verifiche dei parametri degli impianti di CDZ e ventilazione per i presidi dedicati ai malati Covid-19 (Ospedale Camerino, Ospedale Civitanova, Palazzina Ospedale di Macerata), finalizzate a realizzare misure di contenimento del “rischio Covid-19” ai fini della sicurezza e tutela degli operatori sanitari. Il valore della donazione è di circa Euro 40.000,00;
“SIEM S.R.L.” ha offerto a titolo gratuito l’attività lavorativa necessaria per la realizzazione di opere di “Collegamento elettrico ventilatori assiali per estrazione aria locali COVID-19”, da eseguirsi presso l’Ospedale di Civitanova Marche unitamente ad altri piccoli interventi di manutenzione/forniture; Il valore della donazione è di circa Euro 10.000,00;
“ELETTROSTELLA S.R.L” ha donato 13 televisori da 24” e relative piastre di fissaggio da installare nelle camere di degenza presso la “Palazzina Ex Malattie Infettive” – Ospedale di Macerata adibita ad “Emergenza Covid -19”; Il valore della donazione è di circa duemila euro;
Il contributo offerto rivela una sensibilità di cui il sistema sanitario è grato, specie in questo momento di difficile impegno per tutti i suoi dipendenti, e, pertanto, si ringraziano tutti coloro che ci hanno sostenuto e vorranno sostenerci in futuro.
In questi giorni sono diversi i giovani italiani che stanno discutendo la propria tesi di laurea da casa, considerata l’emergenza legata alla diffusione del Coronavirus e le normative che hanno sospeso le attività didattiche nelle Università.
Non si sono fermate, però, le sedute di laurea e dunque, grazie ai collegamenti Skype, tantissimi laureandi hanno conseguito il titolo discutendo la tesi con la commissione collegata via web.
Così ha fatto qualche giorno fa la giovanissima Benedetta Giustozzi di Macerata che a soli 23 anni, ha conseguito la Laurea triennale in Igiene Dentale presso l’Università Politecnica delle Marche discutendo online la tesi dal titolo “ Parodontite e Diabete Mellito: relazione bidirezionale” con valutazione finale d 110 su 110.
Nonostante la distanza non hanno voluto perdersi l'importante evento, la mamma Elisabetta, il papà, tutti gli amici e parenti che si congratulano con Benedetta per il suo brillante percorso universitario. Nonostante tutto ora per Benedetta sarà tempo di programmare il futuro e continuare a fare delle scelte, tant'è che la neo laureata sembra avere le idee molto chiare a riguardo, ha infatti già espresso l’intenzione di continuare con il suo percorso di studi.
A Macerata l’emergenza epidemiologica da Covid-19 non ferma la tradizionale processione del Venerdì Santo. Sarà un cammino di fede che verrà percorso solo e unicamente dal sindaco Romano Carancini e dal Vescovo Nazzareno Marconi, senza quindi alcuna possibilità per i fedeli di partecipare fisicamente al rito religioso ma magari, per chi lo vorrà, assistervi affacciandosi alle finestre.
La processione, che partirà alle ore 20 dal Monumento ai Caduti di piazza della Vittoria, percorrendo il classico percorso della Via Crucis Giubilare del Centro Storico, raggiungerà la chiesa della Madonna della Misericordia dove ci si affiderà alla Madonna chiedendo la Sua intercessione per affrontare la lotta contro l’epidemia che tante vittime miete.
In una forma adeguata al rispetto delle norme dettate in emergenza coronavirus, con la presenza del Vescovo a guidare le tappe verso il Calvario e quella sola del Sindaco a rappresentare Macerata, non si vuole interrompere la tradizione di ricordare la Passione di Cristo con una Via Crucis lungo le strade della città.
«Vogliamo vivere questa preghiera – afferma a sua volta monsignor Nazzareno Marconi – portando un crocifisso lungo le strade della nostra città a ricordo e in vicinanza spirituale a tanti crocifissi che oggi soffrono nei letti d'ospedale o stando a casa lontani dai propri cari. Vogliamo chiedere per l'intercessione della Madonna della Misericordia, che da sempre protegge la nostra città a lei dedicata, di abbreviare questo tempo di passione perché giunga anche per la nostra società civile il giorno della piena risurrezione».
“Fatevi aiutare”. È l’appello che l’assessora alle Pari opportunità, Manuela Bora, rivolge alle donne maltrattate all’interno delle mura domestiche, in questi giorni segnati dal distanziamento sociale per contrastare la diffusione del Coronavirus. Un invito rivolto a nome della Giunta regionale, “per non mettere a rischio la vostra vita e quella dei vostri figli”.
L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo, in queste settimane, è l’appello dell’assessora “non sta fermando la violenza sulle donne. Anzi, questo periodo di quarantena, che confina le donne dentro le mura domestiche, tutto il giorno, tutti i giorni, con gli uomini violenti, rischia di metterle ancora di più in pericolo, come confermano recenti fatti di cronaca. Rivolgetevi ai nostri centri antiviolenza o chiamate il numero 1522, in un momento in cui siete sole o, magari quando uscite per fare la spesa”.
Bora ricorda che “i nostri Centri antiviolenza sono sempre operativi. Colgo questa occasione per ringraziare le operatrici e gli operatori che, proprio in questi giorni, stanno veramente dando il massimo per aiutare le donne in difficoltà. Insieme ce la faremo”.
I numeri dei Centri antiviolenza delle Marche:
Pesaro 0721 639014
Ancona Numero Verde 800032810
Macerata 0733 1990133
Fermo Numero Verde 800215809
Ascoli Piceno 3703748053
Anche un infermiere del 118 di Macerata è risultato positivo al coronavirus, si trova in isolamento domiciliare dal primo aprile. A seguito della notizia del contagio, si stanno sottoponendo a tampone tutti gli operatori sanitari del 118 presso la tenda allestita nel parcheggio dell'ex manicomio di Macerata, in zona Santa Croce.
L'adozione, da parte degli operatori sanitari, di tutti i dispositivi di protezione individuale dovrebbe aver ridotto al minimo le possibilità di contagio. Si attende l'esito dei tamponi.
L'infermiere contagiato, per qualche giorno, ha accusato febbre piuttosto alta.
La web radio dell’Università di Macerata ai tempi del Covid 19 diventa luogo di incontro, condivisione e confronto. Sotto la guida e la supervisione del responsabile di produzione Aldo Caldarelli, l’emittente – Rum – non ha mai spento i microfoni. Ogni giorno dal lunedì al venerdì dalle 12:30 alle 14 i giovani speaker in collegamento da casa conducono le dirette con approfondimenti, ospiti, notizie e, perché no, anche chiacchiere scacciapensieri, il tutto condito da tanta buona musica.
Il mercoledì, il giovedì e il venerdì dalle 18:30 alle 19:30 si va in onda, invece, con AperiRum. Stasera, mercoledì 8 aprile, ospite speciale dell’incontro pomeridiano sarà il rettore Francesco Adornato per uno speciale augurio in vista della Pasqua. Sono previsti anche gli interventi di Lucia D’Ambrosi e Ramona Bongelli, coordinatrici del progetto, e di Laura Melosi, direttrice della scuola di dottorato di Ateneo. Anche nelle prossime gli studenti potranno confrontarsi con i docenti ospiti della trasmissione rispetto a dubbi, curiosità, interessi che riguardano il percorso di studio.
Per il sabato di Pasqua, 11 aprile, si prepara, invece, un evento speciale: una 24 ore non stop dalle 10 di mattina alle 10 del giorno successivo con approfondimenti - dai social media al doppiaggio, dall’economia alle associazioni di cooperazione allo sviluppo durante l’emergenza sanitaria – insieme a musica, poesie, ospiti. Per continuare a sentirsi sempre vicini, è possibile seguire le trasmissioni su www.unimc.it/playrum e commentare attraverso i profili Instagram @radiounimc e Facebook Rum - Radio Università di Macerata.
Gli speaker di radio Rum sono Alessandro Caselli, Domitilla Cercle, Lorenzo Fava, Beatrice Guazzaroni, Nicola Maraviglia, Giulia Mencarella, Nadia Moumen, Giacomo Paoletti, Laura Pazzaglia, Francesca Palucci, Francesco Paolucci, Angela Pozzuto, Francesco Sallustio, Federico Simonella, Carlo Torregrossa, Lucia Toscano, Viorica Ursu. Fanno parte del comitato editoriale i docenti: Alessio Bartolacelli, Elena Cedrola, Francesca Chiusaroli, Ninfa Contigani, Fabrizio D’Aniello, Anton Giulio Mancino, Michela Meschini, Paola Persano, Gill Philip, Ilaria Riccioni.
Sul sito della radio www.unimc.it/rum sono disponibili anche i podcast: Rum speciale dedicato alla pandemia da Covid-19, Cinemag, Dillo a Rum, la RUMbrica, lo Zodiaco di Massimo, Musica e parole, Spaziolingua e Vivi Unimc.
(Foto di archivio)
Proseguono i servizi di controllo finalizzati alla prevenzione per la tutela della salute pubblica nei luoghi di lavoro da parte delle Forze dell’Ordine.
L’attività, coordinata nell’ambito delle rispettive competenze dal Prefetto di Macerata, Iolanda Rolli, e dal procuratore capo Giovanni Giorgio, mira a verificare che i lavoratori espletino le loro mansioni nel rispetto e nelle garanzie previste dai decreti ministeriali per la gestione dell’emergenza epidemiologica covid-19.
I carabinieri del Comando per la Tutela del Lavoro e del Comando Provinciale di Macerata hanno controllato 4 aziende, 3 delle quali sono risultate inadempienti alle prescrizioni in materia di contenimento del covid-19 nei luoghi di lavoro.
Infatti le aziende impiegavano manodopera priva di dispositivi di protezione individuale generici e specifici anti contagio covid-19, avvalendosi anche di personale non in regola, in nero e privo di sorveglianza sanitaria obbligatoria, inottemperando al protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus covid-19 negli ambienti di lavoro.
Trenta i lavoratori identificati nel corso delle ispezioni, esposti a un concreto rischio biologico.
Le aziende oggetto d’ispezione, seppur rientranti tra quelle autorizzate al prosieguo dell’attività lavorativa, come disposto dagli appositi DPCM, non operavano con le previste raccomandazioni, violando la normativa inerente la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.
L’attività di controllo si rende necessaria in quanto volta a garantire la salute, principio costituzionale inderogabile, di coloro che in questo periodo di emergenza continuano a lavorare per garantire a ciascun cittadino beni primari e pertanto va tutelata in maniera prioritaria.