Macerata

Emergenza Covid-19 : non finisce il mondo, ma “un” mondo (anche se non per tutti)

Emergenza Covid-19 : non finisce il mondo, ma “un” mondo (anche se non per tutti)

Di Maurizio Lombardi Con la primavera abbiamo inaugurato le Olimpiadi del Lamento, una specialità di cui gli italiani sono autentici fuoriclasse, inventori della inimitabile tecnica contropiedistica di scaricare sempre la colpa sugli altri o, in mancanza di figure specifiche (come quelle indicate, ad esempio, dal dito del Premier Giuseppe Conte, Avvocato in Foggia, nel corso della sua ultima Conferenza Stampa a Reti Unificate), sulla “gente”, generica categoria sociale di cui ancora non si conoscono le generalità (e non chiedetelo ai “consulenti” scientifici di Palazzo Chigi, altrimenti ci istituiscono l’ennesima, costosa e inutile, task force). C’è chi si lamenta di tutto quello che non va o di come sarebbe potuto andare se … ma oggi va di moda una lamentela specifica: quella che non sappiamo se, quando e come si potrà scendere in spiaggia questa estate: a giugno? Dentro un box di plastica? A 2 o 2,5 metri gli uni dagli altri? A quale distanza tra paletta e secchiello? Quanto costerà un ombrellone, due lettini e un box salvasputi? Questa “gente” lamentosa, però, ha tutto il sacrosanto diritto di piangere, e nessuno può impedire a nessuno di versare lacrime di rimpianto per le “estati che furono”, specialmente se questo diritto è esercitato a titolo esemplificativo dalle alte sfere della nostra amata Repubblica. In pochi forse ricorderanno la battuta del portavoce del Premier Giuseppe Conte, Avvocato in Foggia (sempre lui, anzi Egli), quel tal Rocco Casalino porriano “er mutanda” del GF, quando l’indomani del crollo del Ponte Morandi a Genova (43 morti), si lamentava con i giornalisti che non avrebbe potuto farsi il ferragosto al mare. Se l’esempio viene dall’alto, dunque, non possiamo poi lamentarci che le lamentele arrivino giù in questa periferia d’Italia, che è sempre più periferia d’Europa, che è sempre più periferia del mondo, che - prossimo e imminente asteroide permettendo - può diventare anche periferia dell’Universo e così via. E così, passino anche le lamentele per “Pasqua-Pasquetta-25 aprile-Primo maggio” a casa, e tutte le vacanze saltate e in sospeso, per il jogging vietato, per la dieta casalinga pane-pasta-dolci che ingrassa e ci fa saltare a piè pari la prova costume. E tutto questo, nel bel mezzo di un’emergenza sanitaria dove il dolore, quello vero, di malati, medici e operatori sanitari che vivono praticamente da più di un mese nelle corsie degli Ospedali, è paradossalmente più silenzioso delle migliaia lamentele “social” sull’estate che sta finendo prima di iniziare. Un dolore silenzioso perché, quando si lavora a testa bassa contro un nemico invisibile, si ha pochissimo tempo per lamentarsi, ma ci si adopera per risolvere i problemi e offrire soluzioni, invece di dare la colpa sempre agli altri, tra mascherine inesistenti, apparecchiature scarse e così via. Tra una lamentela e l’altra però, sarebbe bello iniziare a chiedersi “cosa possiamo fare noi” per contribuire ad uscire in fretta da questa emergenza ed aprirci a quel “mondo nuovo” che in tanti, troppi forse, stanno tentando di disegnare. È il diktat “resta a casa” per dare questo contributo? Direi proprio di no. Ci vuole uno sforzo individuale che parta non più dai “decreti legge”, ma dal buonsenso di persone perbene quali tutti crediamo di essere, ma che spesso ci dimentichiamo di esserlo. Partiamo da un gesto semplice: evitiamo di gettare mascherine e guanti per strada, come fossero sigarette o gomme da masticare, gesti già di per sé odiosi nonché vietati. Che futuro ci possiamo attendere se il “vecchio” mondo, con tutte le sue storture e abitudini becere, ha ancora due piedi ben saldi dentro quello che vorremmo fosse il “nuovo” mondo. Come possiamo fidarci di chi, fino a ieri, si lamentava con l’Amministrazione locale di turno per le siringhe trovate vicino alle scuole e poi abbandona sul marciapiede la propria mascherina? Se davvero è finito “un” mondo, quello nuovo non dovrà essere per tutti, ma solo per coloro i quali dimostreranno fin da questa fase di questa emergenza di meritarselo, per se stessi e per i loro figli e nipoti.

15/04/2020 13:58
Lavoratori in nero e privi di mascherine: denunciata titolare di un'azienda del Maceratese

Lavoratori in nero e privi di mascherine: denunciata titolare di un'azienda del Maceratese

I carabinieri del N.I.L., Nucleo Ispettorato del Lavoro di Macerata, unitamente all’Arma Territoriale della provincia di Macerata hanno controllato 2 aziende gestite da cittadini cinesi, operanti nel settore calzaturiero: una di queste e’ risultata inadempiente alle prescrizioni in materia di contenimento del covid-19 nei luoghi di lavoro. L’azienda impiegava lavoratori privi dei dispositivi di protezione individuale generici e specifici anti contagio covid-19, avvalendosi anche di personale in nero e clandestino, non sottoposto a sorveglianza sanitaria obbligatoria.  La titolare e’ stata denunciata all’Autorità Giudiziari,  oltre che per sfruttamento di manodopera clandestina, anche per resistenza ed oltraggio a pubblico ufficiale, in quanto ha impedito l’operato dei militari sbarrando la porta d’ingresso dell’azienda con una barra metallica per favorire l’allontanamento del personale in nero e occultare il materiale lavorato.  I militari del NIL, con l’ausilio dei Carabinieri della Stazione di Monte San Giusto, sono comunque riusciti ad accedere in azienda e, grazie a filmati registrati dai militari prima dell’accesso attraverso una finestra del laboratorio, hanno potuto identificare i lavoratori che - nel frattempo - si erano nascosti ai piani superiori e cambiati d’abito.  L’azienda, che si presentava con i locali interni in pessime condizioni igienico-sanitarie, oltre a non risultare autorizzata al prosieguo dell’attivita’ non aveva neppure inviato alcuna richiesta di lavoro in deroga ne’ adottato le previste raccomandazioni violando sia la normativa generale che quella specifica riguardante la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. L'operazione è stata coordinata dal Prefetto di Macerata Iolanda Rolli, in stretto contatto con il Procuratore Giovanni Giorgio.   

15/04/2020 13:45
Unimc, l'emergenza non ferma il supporto agli studenti con disabilità o disturbi dell’apprendimento

Unimc, l'emergenza non ferma il supporto agli studenti con disabilità o disturbi dell’apprendimento

L’emergenza Covid-19 non ferma il sostegno dell’Università di Macerata agli oltre cento studenti con disabilità e disturbi specifici dell’apprendimento che hanno richiesto i servizi di supporto alla didattica attivati dall’Ateneo.         “In questo periodo di emergenza sanitaria e di conseguente riorganizzazione della didattica – sottolinea il rettore Francesco Adornato -, il Servizio disabilità e disturbi specifici dell’apprendimento ha mantenuto un contatto diretto con gli studenti per aiutarli a fronteggiare le problematiche relative alla gestione della didattica a distanza e alle inevitabili ricadute di tutto questo, anche a livello psicologico, su quei ragazzi che rischiano di essere maggiormente penalizzati nel loro percorso universitario”. Per garantire la massima “vicinanza”, sono stati mantenuti fin da subito attivi tutti i servizi di supporto allo studio. Gli studenti part time hanno continuato a svolgere anche a distanza il lavoro di prendi appunti, rielaborando le lezioni che i docenti realizzano attraverso le piattaforme on line. I tutor specializzati, professionisti che affiancano gli studenti dall’inizio dell’anno accademico per l’organizzazione dello studio e per l’intermediazione con i docenti, hanno intensificato la loro attività. Anche grazie al loro contributo, gli studenti seguiti dal Servizio sono riusciti a sostenere con successo gli esami della sessione straordinaria di esami on line a marzo, nonostante le titubanze e i timori iniziali. “In queste settimane - racconta la delegata del rettore al progetto Inclusione 3.0 Catia Giaconi - siamo inoltre riusciti a procedere all’acquisto di strumentazione informatica specifica per un nostro studente con sclerosi multipla, che ci ha segnalato questa esigenza legata alle sue attuali condizioni di salute. Grazie anche alla collaborazione dell’ufficio Informatico, che ci ha supportato per l’individuazione della ditta e per il successivo acquisto dei dispositivi, è stato possibile consegnare in modo tempestivo il materiale allo studente, per il quale sarà così possibile proseguire nell’attività di studio”. I volontari del servizio civile nazionale, in particolare, hanno anche sostenuto l’Ufficio nell’attività di intermediazione per una studentessa di lingue che vorrebbe partecipare al bando Erasmus per un tirocinio in Spagna nell’estate 2021, quando, si spera, sarà possibile di nuovo spostarsi negli altri paesi. “Con il prezioso supporto dell’ufficio rapporti internazionali – spiega la professoressa Giaconi - stiamo andando avanti nello svolgimento delle pratiche necessarie alla studentessa a realizzare il suo sogno perché, adesso più che mai, è importante continuare a progettare il futuro mantenendo uno sguardo pieno di speranza e fiducia”.  

15/04/2020 12:45
Macerata, Marchiori: "Niente soldi per i cittadini in crisi: la Giunta deve pagare le spese legali"

Macerata, Marchiori: "Niente soldi per i cittadini in crisi: la Giunta deve pagare le spese legali"

“In piena crisi da Covid-19 l’Amministrazione Comunale di Macerata, con i soldi del bilancio, pagherà spese legali anziché le misure di aiuto per i cittadini. Sborserà infatti una cifra pari a 700 volte lo stipendio di un operaio e 3 volte le centinaia di migliaia di euro ricevuti dal governo per i buoni spesa dell’emergenza per risarcire l’impresa che avrebbe dovuto costruire la bretella di via Trento. E sarà solo la prima rata perché, in totale dovrà risarcire 2.874.633 cui vanno aggiunti i soldi per la parcella degli avvocati che difendono Carancini nel procedimento penale per diffamazione: aveva dichiarato in una intervista che l’amministratore della società con il ricorso voleva spillare soldi ai maceratesi per interessi personali”. Andrea Marchiori annuncia battaglia per domani, mercoledì 15 aprile, quando in consiglio comunale si discuterà l’adeguamento di bilancio imposto alla giunta dai rilievi dei Revisori e della Corte dei Conti. “Una commedia dell’assurdo con i maceratesi che pagano un biglietto carissimo– spiega Marchiori – L’amministrazione ha considerato la bretella di via Trento talmente indispensabile da entrare in società con il costruttore, poi però ci ha rinunciato. L’impresa, contratto alla mano, ha fatto ricorso e, naturalmente, lo ha vinto. Adesso che bisogna pagare dove cercano i soldi i bravi amministratori maceratesi? Non certo nelle tasche del sindaco, dell’assessore ai lavori pubblici Ricotta o dei consiglieri di maggioranza che hanno fatto un errore dopo l’altro in questa vicenda. Li tolgono ai maceratesi che ce li avevano sotto forma di indennizzo assicurativo per i danni dal terremoto e che, con questa crisi, avrebbero potuto essere utilizzati per aiuti alla popolazioneci troveremo senza soldi per aggiustare gli edifici pubblici danneggiati come il Convitto e pure senza soldi che si sarebbero potuti usare per abbassare le tasse comunali, ridurre il costo dei servizi o aiutare famiglie, piccoli artigiani e commercianti. E pagheremo pure gli avvocati a Carancini che, come al solito, ha provato a buttarla in caciara rimediando, stavolta, una bella querela”.  

14/04/2020 18:08
Maceratese: annullati i due storici tornei di calcio giovanile Velox e Cleti

Maceratese: annullati i due storici tornei di calcio giovanile Velox e Cleti

Con profondo dispiacere, la Maceratese comunica che le edizioni 2020 dei tornei di calcio giovanile Velox e Cleti non si faranno. Le due prestigiose manifestazioni (il regionale Velox per le categorie Allievi e Giovanissimi, l’interregionale Cleti per Esordienti) sono purtroppo annullate, valutata la persistente e critica situazione sanitaria italiana causata dai contagi di covid-19. Mai era accaduto prima in 43 anni di Velox e 35 di Cleti. Nonostante la situazione complicata e gli scenari futuri poco chiari, decine erano state comunque le adesioni alle due kermesse (furono 92 le squadre partecipanti in totale un anno fa) e la Maceratese aveva deciso di prorogare la scadenza proprio auspicando un miglioramento del contesto locale e nazionale, ma adesso è evidente che da metà maggio a fine giugno, il periodo di svolgimento, non ci sarebbero state le condizioni per far disputare i tornei nel modo migliore. Soprattutto garantire la massima sicurezza per tutti. Marcello Temperi, il responsabile organizzativo dei due tornei, spiega la scelta: “Una decisione dolorosa, tanto sofferta ma inevitabile. Vero che dal 4 maggio il mondo dello sport potrebbe riprendere ad esempio ad allenarsi, ma non sappiamo se ci saranno limitazioni negli spostamenti fuori città o provincia. E ancora come potremmo garantire il distanziamento ad esempio negli spogliatoi? I problemi organizzativo - sportivi li avremmo superati ma la salute è tutto, viene prima di qualunque cosa e qualunque evento. A malincuore, diamo l’arrivederci al prossimo anno”.  

14/04/2020 13:35
Macerata, l'impresa dei maceratesi per arrivare alle Poste: il semaforo del Sindaco rimane rosso (FOTO)

Macerata, l'impresa dei maceratesi per arrivare alle Poste: il semaforo del Sindaco rimane rosso (FOTO)

Una fila interminabile e per giunta sotto la pioggia. Questa è la disagevole situazione che si sono trovati ad affrontare questa mattina molti cittadini maceratesi che hanno tentanto di recarsi agli Uffici Postali di Via Antonio Gramsci in pieno centro storico. Usufruire di un servizio essenziale come quello delle poste a Macerata sembra esser diventata un vera e propria impresa, come segnalato da diversi cittadini, che oggi hanno dovuto sopportare delle file di più di mezz'ora con tanti di loro che ,constatata l'impossibilità di accedere agli sportelli per compiere delle semplici operazioni, hanno preferito rinunciare e fare marcia indietro. Il malcontento dei maceratesi presenti nella fila si è ulteriormente accentuato in quanto per raggiungere l'ufficio postale, che tra l'altro è l'unico aperto nel comune di Macerata, è ancora obbligatorio parcheggiare fuori le mura e fare una lunga scarpinata, per poi trovarsi davanti ad una catena umana lunga almeno 50 metri, senza considerare l'esposizione a tutti i rischi inerenti al contagio da Covid-19. Tenere il semaforo di via Don Minzoni attivo continua a creare non pochi problemi a chi deve recarsi alle Poste ma a quanto pare l'Amministrazione Comunale sembra non rendersi conto del disagio dei cittadini che anche oggi hanno dovuto fare i conti non solo con una lunga fila ma anche con il menefreghismo del Sindaco.

14/04/2020 13:05
Coronavirus Marche, diminuiscono i ricoveri in terapia intensiva: 16 nuovi casi nel Maceratese

Coronavirus Marche, diminuiscono i ricoveri in terapia intensiva: 16 nuovi casi nel Maceratese

Il Gores ha comunicato, attraverso il giornaliero aggiornamento delle ore 12:00, la provenienza provinciale dei 5381 casi positivi al coronavirus sui 21.513 tamponi effettuati nella Regione Marche. Sono 2181 i contagiati in provincia di Pesaro-Urbino, 1605 in provincia di Ancona, 834 in provincia di Macerata (16 in più di ieri), 363 in provincia di Fermo, 254 in provincia di Ascoli Piceno, 144 extra regione.  Il numero complessivo dei pazienti dimessi e guariti è in costante aumento: si è, infatti, passati da 1489 a 1588 (+99). Un aumento che si conferma superiore rispetto a quello dei nuovi casi nelle ultime 24 ore (78, leggi qui).  Torna leggermente a salire il numero dei pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie regionali (si è passati dai 1063 di ieri ai 1066 di oggi). Diminuisce, invece, il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva (da 114 a 108): 20 di loro sono ospitati nelle strutture sanitarie maceratesi (10 a Civitanova Marche, 10 a Camerino).  Ecco la tabella rilasciata dal Gores alle ore 12:00:

13/04/2020 12:51
Macerata, uova di Pasqua al personale delle pulizie dell’ospedale: l'omaggio della ditta Paolucci

Macerata, uova di Pasqua al personale delle pulizie dell’ospedale: l'omaggio della ditta Paolucci

Nel giorno di Pasqua l’azienda Paolucci, titolare dei negozi Vodafone store a Tolentino, Piediripa e Civitanova Marche, ha voluto ringraziare con delle uova di cioccolato i 60 addetti del reparto Rekeep che contribuiscono a mantenere il massimo dell'igiene all’ospedale civile di Macerata. “Siamo certi che attraverso l’impegno di tutti riusciremo a superare l’emergenza coronavirus - hanno dichiarato i titolari della ditta Paolucci. “Si tratta di un grande lavoro collettivo ed è proprio per questo motivo che, in occasione della Pasqua, abbiamo voluto ringraziare anche quella parte della squadra sanitaria che lavora in silenzio come tutte le operatrici e gli operatori delle pulizie. Ognuno di essi tutti i giorni, con il proprio lavoro, dà un grande contributo alla lotta contro il Coronavirus. Perché solo insieme si può vincere questa battaglia” Anche la consegna delle uova è stata frutto di un bel lavoro di squadra grazie alla fattiva collaborazione della responsabile del reparto Rekeep, Nadia Ilari, e della Compagnia dei Carabinieri di Tolentino che si è occupata di recapitare direttamente al personale delle pulizie il dono Pasquale da parte della ditta Paolucci. La consegna è avvenuta questa mattina nel corso dell’omaggio delle Istituzioni civili e militari al sistema sanitario davanti all'ospedale di Macerata.

12/04/2020 16:41
Coronavirus Marche, più guariti che contagiati nelle ultime 24 ore: 17 nuovi casi nel Maceratese

Coronavirus Marche, più guariti che contagiati nelle ultime 24 ore: 17 nuovi casi nel Maceratese

Il Gores ha comunicato, attraverso il giornaliero aggiornamento delle ore 12:00, la provenienza provinciale dei 5303 casi positivi al coronavirus sui 21057 tamponi effettuati nella Regione Marche. Sono 2140 i contagiati in provincia di Pesaro-Urbino, 1590 in provincia di Ancona, 818 in provincia di Macerata (17 in più di ieri), 361 in provincia di Fermo, 253 in provincia di Ascoli Piceno, 141 extra regione.  Il numero complessivo dei pazienti dimessi e guariti è in costante aumento: si è, infatti, passati da 1291 a 1489 (+198). Un aumento decisamente superiore rispetto a quello dei nuovi casi nelle ultime 24 ore (92, leggi qui).  Torna a scendere il numero dei pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie regionali (si è passati dai 1070 di ieri ai 1063 di oggi). Diminuisce anche il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva (da 118 a 114): 19 di loro sono ospitati nelle strutture sanitarie maceratesi (9 a Civitanova, 10 a Camerino).  Ecco la tabella rilasciata dal Gores alle ore 12:00:

12/04/2020 15:26
Unimc, spunta l’alba di Pasqua su radio Rum: terminata la non stop di 24 ore

Unimc, spunta l’alba di Pasqua su radio Rum: terminata la non stop di 24 ore

I sogni non muoiono all’alba per Rum, la web radio dell’Università di Macerata, che ha dato vita a un’entusiasmante maratona di ventiquattro ore, dalle 10 di sabato mattina fino alle 10 della domenica di Pasqua. I giovani speaker, ognuno in collegamento da casa, si sono succeduti in coppie per tenere compagnia agli ascoltatori per tutto il giorno e per tutta la notte, seguiti alla regia dell’instancabile Aldo Caldarelli. “Evviva radio Rum” è stato il saluto conclusivo del rettore Francesco Adornato, intervenuto la sera e all’alba per condividere questo momento conviviale e informale con gli altri partecipanti. Tra gli ospiti, Francesco “Fry” Moneti, violinista di Casa del Vento e Modena City Ramblers, ha offerto uno speciale aperitivo musicale: “Sono stato benissimo, siete bravissimi, la trasmissione fatta bene. Spero di conoscervi di persona”.  E, ancora: docenti e ricercatori Unimc, imprenditori, rappresentanti del terzo settore. Tanta musica e simpatia hanno visto le ore scorrere veloci. Si è parlato di doppiaggio, social media, della primavera nell’arte, di Gianni Rodari, degli aspetti economici e sociali della pandemia Covid, di oroscopo e segni zodiacali, della storia della radio e di libertà, per concludere con le poesie all’alba e il gran finale collettivo alle 10. Ai microfoni si sono alternati Danilo Dari, Carlo Torregrossa, Francesco Paoletti, Beatrice Guazzaroni, Francesca Palucci, Federico Simonella, Viorica Ursu, Domitilla Cerclé, Lucia Toscano, Laura Pazzaglia, Angela Pozzuto, Nicola Maraviglia. Radio Rum non ha mai spento i microfoni e va in onda in diretta ogni giorno dal lunedì al venerdì dalle 12:30 alle 14  e il mercoledì, il giovedì e il venerdì dalle 18:30 alle 19:30 con AperiRum. È possibile seguire le trasmissioni su www.unimc.it/playrum e commentare attraverso i profili Instagram @radiounimc e Facebook Rum - Radio Università di Macerata

12/04/2020 15:07
Macerata, il Prefetto Rolli fa visita alle Forze di Polizia nel giorno di Pasqua: "A loro va il mio grazie"

Macerata, il Prefetto Rolli fa visita alle Forze di Polizia nel giorno di Pasqua: "A loro va il mio grazie"

Con una visita informale, il prefetto di Macerata, Iolanda Rolli, nella mattina di Pasqua ha voluto portare il suo saluto e i suoi auguri al personale impegnato 24 ore su 24 a garantire la sicurezza della comunità e in particolare agli addetti delle sale operative della Questura, dell'Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza attraverso le quali viene garantito il costante controllo del territorio.  "Ho voluto esprimere - ha detto il prefetto - la mia vicinanza e il mio ringraziamento alle donne e agli uomini delle Forze di Polizia. Ogni giorno, senza interruzione, con senso del servizio lavorano intensamente per il bene di tutti noi, in questo momento di emergenza, poi, al lavoro quotidiano si è aggiunto un impegno estremamente importante finalizzato all’osservanza delle particolari prescrizioni imposte per contenere la diffusione del contagio da nuovo coronavirus COVID-19. Il loro impegno consente anche in questa occasione il raggiungimento di risultati di eccellenza, nella consapevolezza che questo è quanto la cittadinanza si aspetta dallo Stato e dai suoi funzionari".  Prima tappa all’interno del Palazzo dei Priori dove il prefetto è stato accolto dal questore Antonio Pignataro. Insieme, poi, si sono mossi verso il Comando provinciale dei Carabinieri ed il Comando provinciale della Guardia di Finanza dove sono stati ricevuti, nelle rispettive sedi, dal colonnello Michele Roberti e dal colonnello Amedeo Gravina.  I vertici delle Forze di Polizia hanno fornito al prefetto un quadro delle attività svolte e della pianificazione adottata per garantireun’azione più efficace di controllo del territorio e scongiurare movimenti collegati a esodi, gite fuori porta, ricongiungimenti familiari, trasferimenti non giustificati presso le seconde case. Il totale degli interventi di controllo complessivamente svolti (63.886) in un mese testimoniano un’attività costante ed incisiva che non conosce soste. Il Prefetto ha inteso così esprimere vicinanza e un sentito ringraziamento alle donne e agli uomini impegnati anche in queste giornate, con sacrificio personale e delle famiglie, per il bene della Comunità.     

12/04/2020 13:50
Infezione da COVID-19 sul luogo di lavoro: le tutele del lavoratore

Infezione da COVID-19 sul luogo di lavoro: le tutele del lavoratore

Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avvocato Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”. Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica riguardante le tutele del lavoratore in tale periodo di Coronavirus, e, soprattutto, nel successivo periodo di malattia. Ecco l’analisi proposta dall’avvocato Oberdan Pantana. Dal punto di vista del lavoratore, tralasciando, pertanto, le possibili responsabilità amministrative e penali del datore di lavoro per la violazione sulle norme del distanziamento sociale e/o delle misure sulla messa in sicurezza da attuare sul luogo di lavoro anche in riferimento al Coronavirus, è intervenuto il Decreto “Cura Italia” che, tra le altre cose, ha disposto quanto segue: - a decorrere dal 23 febbraio 2020 e sino al 1° giugno 2020 il decorso dei termini di decadenza relativi alle prestazioni previdenziali, assistenziali e assicurative erogate dall'INAIL (e dall'INPS) è sospeso di diritto e riprende a decorrere dalla fine del periodo di sospensione (artt. 34 e 42, c. 1, DL 18/2020); - nei casi accertati di infezione da coronavirus in occasione di lavoro, il medico certificatore redige il consueto certificato di infortunio e lo invia telematicamente all'INAIL che assicura, ai sensi delle vigenti disposizioni, la relativa tutela dell'infortunato. Questo tipo di prestazione è erogata anche per il periodo di quarantena o di permanenza domiciliare fiduciaria dell'infortunato con la conseguente astensione dal lavoro (art. 42, c. 2, DL 18/2020). A tal proposito l’INAIL ha fornito le prime istruzioni operative in merito, secondo le quali, nei casi accertati di infezione da Coronavirus in occasione di lavoro, l'INAIL eroga le prestazioni previste per l'infortunio sul lavoro: in questi casi, infatti, la causa virulenta è equiparata a quella violenta; tali prestazioni spettano ai lavoratori, dipendenti, parasubordinati, sportivi professionisti dipendenti ed appartenenti all'area dirigenziale. Con riferimento alle categorie di lavoratori che seguono vige la presunzione semplice di origine professionale, considerata la elevatissima probabilità che gli stessi, per la natura del loro lavoro, vengano a contatto con il Coronavirus: operatori sanitari, lavoratori che operano in front-office, alla cassa, addetti alle vendite/banconisti, personale non sanitario operante all'interno degli ospedali con mansioni tecniche, di supporto, di pulizie, operatori del trasporto infermi. Una volta accertato il contagio, il medico competente deve trasmettere telematicamente il certificato medico, necessario ai fini dell'erogazione delle prestazioni INAIL, che deve riportare: i dati anagrafici completi del lavoratore e del datore di lavoro, la data dell'evento/contagio, la data di astensione dal lavoro per inabilità temporanea assoluta conseguente al contagio da virus o la data di astensione dal lavoro per quarantena o permanenza domiciliare fiduciaria del lavoratore sempre legata all'accertamento dell'avvenuto contagio; per le fattispecie per le quali non opera la presunzione semplice dell'avvenuto contagio in relazione al rischio professionale specifico, anche le cause e circostanze, la natura della lesione e il rapporto con le cause denunciate. Solo dalla conoscenza positiva, da parte del datore di lavoro, dell'avvenuto contagio decorrono i termini per la trasmissione telematica della denuncia di infortunio all'INAIL; la tutela INAIL decorre dal primo giorno di astensione dal lavoro attestato da certificazione medica o per avvenuto contagio coincidente con l'inizio della quarantena, sempre per contagio da nuovo Coronavirus (contagio che può essere accertato anche successivamente all'inizio della quarantena). Pertanto, a seguito di tale Decreto Legge, dal 23 febbraio 2020 e sino al 1° giugno 2020, sono sospesi: il decorso dei termini di decadenza relativi alle richieste di prestazioni erogate dall'INAIL, i termini di decadenza e prescrizione delle prestazioni INAIL, ed i termini di revisione della rendita su domanda del titolare, nonché su disposizione dell'INAIL, che scadano nel periodo indicato. Inoltre, nel caso di decesso del lavoratore, spetta ai familiari anche la prestazione economica una tantum prevista dal Fondo delle vittime di gravi infortuni sul lavoro (art. 1, c. 1187, L. 296/2006); la prestazione è prevista sia per i soggetti assicurati con INAIL sia per quelli per i quali non sussiste il predetto obbligo. Infine, gli eventi di contagio da Coronavirus accaduti durante il normale percorso di andata e ritorno dal luogo di abitazione a quello di lavoro sono configurabili come infortunio in itinere (art. 12 D.Lgs. 38/2000); in merito all'utilizzo del mezzo di trasporto, poiché il rischio di contagio è molto più probabile in aree o a bordo di mezzi pubblici affollati, al fine di ridurne la portata, per tutti i lavoratori addetti allo svolgimento di prestazioni da rendere in presenza sul luogo di lavoro è considerato necessario l'uso del mezzo privato per raggiungere dalla propria abitazione il luogo di lavoro e viceversa: tale deroga vale per tutta la durata del periodo di emergenza epidemiologica. Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.                                                             

12/04/2020 10:23
Confindustria Marche dura sul nuovo decreto: "Chiusi fino al 3 maggio? Una follia"

Confindustria Marche dura sul nuovo decreto: "Chiusi fino al 3 maggio? Una follia"

“Il decreto appena rilasciato dal Governo Conte prevede un lockdown fino a maggio: una follia” è un attacco duro e deciso quello del presidente di Confindustria Marche Claudio Schiavoni “Ci saremo aspettati una riapertura graduale delle nostre aziende, e per questo abbiamo lottato con tutte le nostre forze, ma evidentemente chi ci governa non ha capito un concetto essenziale: l’azienda è ad oggi il luogo più sicuro dove stare. In questi giorni ho avuto modo di parlare con decine di colleghi imprenditori in tutta la regione e vi posso assicurare che tutti noi abbiamo messo in atto dei protocolli rigidissimi: utilizzo di dispositivi di protezioni individuali, distanziamento, turni di lavoro, ingressi alternati, sanificazione. Se queste misure garantiscono il contenimento del contagio nelle aziende che hanno un codice ATECO che rientra nella lista delle attività che possono continuare, qualcuno ci deve spiegare perché per le altre aziende questo non debba essere sufficiente. Questa non è una lista di codici Ateco: è una Schindler’s list, che decreta chi deve vivere e chi morire. Lo ripeto - continua Schiavoni -  i nostri collaboratori non sono a rischio, il rischio di contrarre il virus è molto più basso nelle aziende che in tanti altri luoghi.  D’altronde, da un Governo che fin dall’inizio ci ha propinato il miraggio di una decrescita felice che cosa potevamo aspettarci? Se continuiamo così tutte le misure messe in atto, a partire dai 400 miliardi in prestito che secondo loro dovrebbero risolvere tutti i nostri problemi, non serviranno assolutamente a nulla: le aziende chiuderanno o nella migliore delle ipotesi perderanno enormi quote di mercato e posti di lavoro a favore dei concorrenti esteri che hanno Governi più lungimiranti, che non hanno fermato il motore produttivo come sta succedendo nel nostro Paese. Ci sono settori, come quello della Moda, legato alla stagionalità dei prodotti, che perderanno un anno di lavoro: tutto il Made in Italy che si afferma di voler tutelare subirà un contaccolpo durissimo. Forse - conclude il presidente -  è giunto il momento che anche l’opinione pubblica si renda conto che se fermiamo le aziende fermiamo il Paese. Senza lavoro non c’è reddito e senza reddito non ci sono entrate per il pubblico: senza entrate ci saranno dei tagli ai servizi e tra i servizi ci sono anche gli ospedali pubblici e i ticket per i farmaci”.        

11/04/2020 19:22
Volley Macerata, campionato terminato: il bilancio della stagione

Volley Macerata, campionato terminato: il bilancio della stagione

Si chiude, purtroppo anticipatamente e forzatamente, la stagione 2019/2020 del Volley Macerata; dopo la penultima annata, dove i maceratesi avevano raggiunto tutte le Finali Regionali dei campionati giovanili sfiorando anche l’impresa della qualificazione alla Finale Nazionale con l’Under 18, questa stagione stava regalando, fino alla sua interruzione, enormi soddisfazioni al sodalizio capitanato dal Presidente Mario Picchio con oltre 100 ragazzi tesserati che ben stavano figurando nelle varie categorie.Andiamo a raccontare questa splendida cavalcata iniziando a parlare dei più piccoli del minivolley: stupendo il gruppo, guidato da Riccardo Tobaldi, dove i bambini e le bambine si stavano avvicinando pian piano al mondo della pallavolo. Nella prima parte dell’anno hanno avuto l’occasione di partecipare ai vari tornei invernali organizzati in collaborazione con la Pallavolo Montecassiano Asd e l’Appignano Volley mentre, purtroppo, sono saltati tutti gli appuntamenti con la pallavolo all’aperto. Ci sarà sicuramente il modo di rifarsi alla fine dell’emergenza.Per quanto riguarda il gruppo Under 12, diretto da Dylan Leoni ed Alessandro Vigilante, i ragazzi si sono allenati costantemente in palestra però il campionato promozionale territoriale programmato in primavera non ha avuto l’opportunità di poter vedere la luce.I gruppi Under 13 e 14, sempre guidati da Dylan Leoni ed Alessandro Vigilante, son stati invece interrotti proprio sul più bello: nel campionato Under 13 3×3 due le squadre iscritte dal Volley Macerata con la formazione Verde che si era qualificata per la Finale Territoriale valevole per i piazzamenti dal 5° all’8° posto mentre quella Bianca aveva ottenuto il pass per la Finalissima Territoriale che purtroppo non si è potuta disputare; lo stesso pass avrebbe concesso il lasciapassare per la Fase Regionale anch’essa, di conseguenza, non giocata. Nel torneo Under 13 6×6 i biancorossi hanno interrotto la Fase Territoriale da leader incontrastati avendo chiuso il girone di andata con 8 vittorie in altrettante partite ed un solo set perso. Molto positivo anche il cammino nel campionato Under 14 dove i piccoli maceratesi si trovavano, ad una giornata dal termine della regular season, in testa a punteggio pieno nel Girone A della Fase Territoriale con in tasca il pass per la semifinale contro la Videx Mg che, purtroppo, non si è giocata.Due le formazioni iscritte al campionato Under 16: quella Bianca guidata da Dylan Leoni formata dal gruppo Under 14 e quella Verde di Riccardo Tobaldi con i ragazzi del 2004. La prima Fase Territoriale si era chiusa con la qualificazione di entrambi i team alla seconda parte del torneo dove stavano ben figurando: i Bianchi, al momento dello stop, si trovavano al sesto posto mentre i Verdi erano in terza posizione con in mano il pass per le Finali Regionali che non si son potute disputare.Anche l’Under 18, allenata da Matteo Cacchiarelli e Giammarco Storani, era lanciatissima verso la Fase Regionale di categoria grazie al secondo posto conquistato, frutto di 7 vittorie e 2 sconfitte, ad una giornata dal termine della Regular Season Territoriale ma anche qui, purtroppo, non si è potuto andare avanti nel proseguimento del torneo.La Federazione Italiana Pallavolo ha deciso, per quanto riguarda tutti i campionati giovanili, di disputare la prossima stagione con anni dispari (Under 13, 15, 17, 19) per consentire ai ragazzi di poter avere la possibilità di non perdere questa annata e di ricominciare da capo dal mese di Settembre, sperando che la situazione naturalmente migliori.Tre invece le squadre iscritte nei campionati di categoria: la Prima Divisione, formata dal gruppo Under 16 di Riccardo Tobaldi, ha interrotto il suo cammino a due giornate dal termine della Regular Season classificandosi al quinto posto con la matematica che lasciava ancora una piccola possibilità di qualificazione ai playoff poi sfumata con lo stop del campionato.In Serie D i ragazzi dell’Under 18 di Matteo Cacchiarelli e Giammarco Storani, dopo aver pagato lo scotto del noviziato nella prima fase, conclusa con una sola vittoria, iniziavano a ben figurare nella seconda parte del torneo interrotto quando i maceratesi si trovavano a tre punti di distanza da una salvezza che sembrava davvero alla portata.Un discorso a parte merita, infine, la prima squadra e cioè la Serie B Paoloni Macerata: un team creato in strettissima collaborazione con l’Appignano Volley, vincitrice dei Playoff della Serie C Regionale nella stagione precedente, costruito con tutti giocatori del posto; l’obiettivo iniziale della salvezza si è trasformato piano piano in una cavalcata emozionante per questa matricola terribile che ha portato i biancorossi alla conquista del quarto posto nel Girone E dietro alle corazzate Pineto e Bari oltre che alla formazione anconetana della Bontempi Casa Netoip. Sono 28 i punti conquistati, frutto di nove vittorie e sei sconfitte, con la squadra di Francesco Bernetti e Giuliano Massei che ha lottato ogni settimana con il coltello fra i denti, senza timore reverenziale neanche delle big del campionato."Ora bisogna giocare il match, quello più difficile, contro il Coronavirus e solamente dopo aver trionfato in questa battaglia, distanti ma ancora più uniti, si potrà pensare di riprogrammare il futuro sperando di poter ricominciare il nostro cammino esattamente nello stesso modo in cui è stato interrotto a causa di questo terribile virus", afferma la società.

11/04/2020 18:30
Macerata, la catena di solidarietà in favore del 118: il grazie del direttore Zamponi e del coordinatore Ricci

Macerata, la catena di solidarietà in favore del 118: il grazie del direttore Zamponi e del coordinatore Ricci

"Volevamo pubblicamente ringraziare per la vostra generosità e per i tanti doni ricevuti,a nome di tutte le postazioni di Emergenza Sanitaria da noi gestite che gravitano nella provincia di Macerata - dichiarano in coro il Direttore del 118 Ermanno Zamponi e il coordinatore Francesco Ricci - inoltre ci tenevamo a ringraziare la famiglia Ercoli-De Angelis per aver donato delle mascherine da destinare al personale sanitario del 118 maceratese". E concludono: "Queste donazioni sono per noi molto importanti, ci gratificano e motivano, ancora di più in questo periodo particolare che stiamo vivendo dove si ha il bisogno del supporto e la comprensione di tutti"    

11/04/2020 16:11
Macerata, la Via Crucis deserta del Venerdì Santo: Vescovo e Sindaco "scortati" dalla Polizia Locale

Macerata, la Via Crucis deserta del Venerdì Santo: Vescovo e Sindaco "scortati" dalla Polizia Locale

 A Macerata l’emergenza epidemiologica da Covid-19 non ha fermato la tradizionale processione del Venerdì Santo. Il cammino di fede è partito dal Monumento ai Caduti di piazza della Vittoria ed è continuato per il classico percorso della Via Crucis Giubilare del Centro Storico fino a raggiungere la chiesa della Madonna della Misericordia alla quale ci si è affidati chiedendo la Sua intercessione per affrontare la lotta contro l’epidemia che tante vittime miete. Gli unici partecipanti alla Processione erano il Vescovo Nazzareno Marconi e il Sindaco di Macerata Romano Carancini che per l’occasione, sono stati "scortati" lungo tutto il tragitto da due auto e due moto della Polizia Locale con in testa il Comandate Danilo Doria. Oltre a loro presenti anche fotografi e cameraman delle testate e televisioni locali, che hanno immortalato il singolare momento.

11/04/2020 15:45
Provincia di Macerata, approvato il bilancio previsione: 17 milioni ottenuti da finanziamenti extra-sisma

Provincia di Macerata, approvato il bilancio previsione: 17 milioni ottenuti da finanziamenti extra-sisma

Per la prima volta Consiglio provinciale riunito in videoconferenza. La Provincia di Macerata, rispondendo ai provvedimenti per il contenimento del contagio da corona virus, ha convocato e tenuto la seduta per via telematica, con i consiglieri collegati ognuno dalla propria abitazione. Nella sede provinciale solo il Presidente Antonio Pettinari, che ha condotto il Consiglio, e i dirigenti Luca Addei e Carla Scipioni con il Segretario generale Silvano Marchegiani. Il Presidente ha invitato tutti i presenti a un minuto di silenzio, un omaggio per coloro che purtroppo sono deceduti a causa del Covid-19 e un segno di vicinanza alle famiglie colpite dal lutto, per poi discutere i due punti all’ordine del giorno, approvati alla conclusione della riunione dal Consiglio: la presentazione del bilancio di previsione 2020-22 e del Documento Unico di Programmazione (DUP) 2020-22. Pettinari ha poi ricordato il decreto con cui ha individuato i servizi indifferibili della Provincia e in tema di prevenzione ha aggiunto le misure prese dall’ente: quindi il lavoro agile che ha permesso a molti dipendenti di lavorare da casa, le misure di sicurezza per chi opera negli uffici della Provincia e la sanificazione di tutti gli edifici, compresi i mezzi, i beni strumentali e gli automezzi, da quelli della Polizia a quelli dei cantonieri. “Fino a quando è stato possibile abbiamo portato avanti anche tutti i cantieri per le scuole e per le strade, tra cui quelle ancore chiuse per il terremoto, su tutte la Pian Perduto - ha premesso Pettinari - ma purtroppo ora i lavori si sono fermati a causa della pandemia; un mese fa eravamo pronti anche ad avviarne di nuovi, che rientrano nella programmazione 2020-22, già approvati e appaltati. La salute è sempre prioritaria; sarà importante, appena si creeranno le condizioni, ripartire quanto prima. Ad esempio, per i cantieri stradali, le cui attività per tipicità si svolgono con gli automezzi, è più agevole adottare le distanze di sicurezza e prevenire le possibilità di contagio”. Il bilancio è già fortemente ridotto per via dei tagli pesanti della riforma Delrio anche nei suoi capitoli essenziali: a questo, sulle entrate di 32 milioni di euro, vanno aggiunti il pesantissimo prelievo da parte dello Stato, a cui quest’anno vanno 12,7 milioni, e gli accantonamenti per il fondo rischio di oltre 4 milioni. “Questo significa avere meno risorse a disposizione anche per le manutenzioni. Il bilancio, inoltre, per la situazione attuale di incertezza nazionale e con le minori entrate di alcuni tributi - afferma il Presidente -, avrà bisogno di aggiustamenti oggi non prevedibili e quindi dovrà necessariamente essere ritoccato nel corso dell’anno. Sicuramente positiva la decisione del Governo di sospendere i pagamenti delle rate dei mutui degli enti locali verso la Cassa Depositi e Prestiti per tutto l’anno 2020”. Per il Documento Unico di Programmazione c’è stato un aggiornamento che riguarda l’implementazione degli interventi di opere pubbliche legati a nuove risorse ottenute, grazie alla partecipazione a bandi nazionali e regionali per scuole, strade e ponti. “Oltre al finanziamento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di circa 2,5 milioni di euro ogni anno, come province abbiamo ottenuto per il 2020 ulteriori 510 mila euro, per il prossimo anno 935 mila euro e per il 2022 ben 2,338 milioni. Sono quasi 4 milioni di euro in più per le strade del nostro territorio da investire nel triennio. L’Amministrazione provinciale ha poi ottenuto dei finanziamenti importantissimi, quasi tutti extra-sisma per un valore di 19 milioni e 130mila euro, ad eccezione dei 2,5 milioni per il polo scolastico di Camerino. Grazie a queste risorse ci sono interventi già progettati e quasi tutti appaltati, quindi in pratica cantieri pronti per partire. Per il 2021, il piano di opere pubbliche è ancora più corposo con 110 milioni di euro che comprendono in particolare gli interventi della ricostruzione, quindi le nuove scuole e i miglioramenti sismici sui principali edifici provinciali. Non sono inseriti in questi investimenti, tutti gli interventi in corso e che dovranno essere attivati sulle strade da parte dell’ANAS, in qualità di soggetto attuatore per la ricostruzione, che porteranno beneficio al nostro territorio”.

11/04/2020 15:40
Macerata - Il dott. Rossi, direttore del pronto soccorso: "La paura è tanta, ma resto in prima linea anche se lontano dalla famiglia"

Macerata - Il dott. Rossi, direttore del pronto soccorso: "La paura è tanta, ma resto in prima linea anche se lontano dalla famiglia"

Da 40 giorni lavora, senza sosta, lontano dalla moglie e dai figli per fronteggiare, in prima linea, il virus. "Soltanto domenica scorsa sono riuscito ad andare a trovarli e vederli, seppure a distanza, anche di persona oltre che tramite video-chiamata". A raccontarlo è il dottor Emanuele Rossi, direttore del pronto soccorso dell'ospedale di Macerata.   "Ho preferito allontanarmi dalla mia famiglia, che risiede ad Ancona, per proteggerla - ci dice  -. Lavorando in zona Covid, sono maggiormente esposto al rischio di portare l'infezione all'interno delle mura domestiche. Pertanto, dall'inizio dell'emergenza, alloggio in una casa che ho sul Conero, in isolamento".  Il sacrificio che il dottor Rossi compie - lontano dagli affetti - è quotidiano. Un sacrificio che affronta, consapevole delle responsabilità che derivano dal suo ruolo così come dei rischi.  "Se mi fossi sottratto alle mie funzioni, avrei dimostrato di essere un pessimo dirigente. Ho preferito essere io ad andare in prima linea in area Covid e lasciare un pò più dietro i miei collaboratori - sottolinea -. Questo perchè, chi ha ruolo dirigenziale, deve dare l'esempio. Mentirei se dicessi di non avere paura. Ho avuto molta paura e ne ho tuttora". Nell'affermarlo il dottor Rossi cita anche Sant'Agostino ('I fatti danno credibilità alle parole').  "Non sono il solo a fare questo - ci tiene, però, a sottolineare -. Il mio ringraziamento personale va al dottor Michele Salvatori - che non dorme più a casa sua da 40 giorni come me - e al dottor Mauro Giustozzi, che tornando ogni giorno dalla sua famiglia è costretto ad attenersi a scrupolose misure di distanziamento. Loro, come me, non hanno preso un giorno di pausa dall'inizio dell'emergenza e sono stati in prima linea quotidianamente".  Un ulteriore ringraziamento il dottor Rossi lo rivolge al direttore dell'Area Vasta 3, Alessandro Maccioni. "Ci ha dato carta bianca - dice -, mettendo a  disposizione tutto ciò che avevamo chiesto, ribadendo che il cittadino della provincia maceratese dovesse essere tutelato nel miglior modo possibile. Non ci è stato posto alcun limite finanziario". "Anche per quanto riguarda i dispositivi di protezione individuale - aggiunge - non abbiamo mai avuto problematiche di reperimento, grazie all'intervento in prima persona del direttore Maccioni. Non si è mai tirato indietro nei suoi compiti. In un mondo in cui tutti la faccia la levano, qualcuno che ce la mette va ringraziato pubblicamente".  Dottor Rossi, come avete riorganizzato il pronto soccorso di Macerata per far fronte all'emergenza coronavirus?  "Abbiamo adottato un doppio binario a cui afferiscono due triage. Un percorso porta alla cosiddetta zona "sporca", cioè alla zona dove accedono i pazienti con febbre e dispnea (respirazione difficoltosa, ndr). Questi pazienti, ad alto e medio rischio Covid, vengono indirizzati nei moduli di degenza esterna, volgarmente detti container, in cui vengono adottate tutte le massime norme igieniche di contenimento dell'infezione. I container presenti al pronto soccorso di Macerata sono due: uno per i pazienti ad alto rischio e uno per quelli a medio/basso rischio. Al loro interno i pazienti vengono sottoposti a tampone e vi rimangono sino a quando non abbiamo l'esito dello stesso (circa 24 ore). Una volta arrivati i risultati, il paziente può essere dimesso - qualora sia in condizioni accettabili - o smistato, a seconda dei casi, nei reparti Covid o non-Covid.  Un secondo binario porta, invece, al cosiddetto pronto soccorso "pulito". Qui i pazienti vengono valutati con metodiche tradizionali, non accusando sintomatologia riferibile a tosse, febbre e dispnea.  È capitato che pazienti condotti inizialmente nel percorso "pulito", abbiano poi manifestato sintomi sospetti?  La suddivisione tra percorso "sporco" e "pulito", purtroppo, non è mai nettissima. Per quanto ci sforziamo di tenere separati i due percorsi e attuare tutte le misure preventive, i rischi non saranno mai zero. Non possiamo bloccare i pazienti ancor prima dell'ingresso al pronto soccorso, quindi può capitare la situazione in cui una persona che vi acceda, ad esempio, per una banale distorsione alla caviglia e venga quindi condotta nel percorso "pulito", manifesti poi stati febbrili al momento della misurazione della temperatura. Una misurazione che viene effettuata a tutti coloro che accedono al nostro pronto soccorso.   A questo punto, il paziente in questione viene condotto nell'area "sporca", in quanto considerato ad "alto rischio". Ribadisco, quindi, di rivolgersi al pronto soccorso esclusivamente in caso di reale necessità clinica.  Proprio in ragione dell'impossibilità di garantire un rischio zero, ci sono stati casi di positività al virus fra i vostri collaboratori? Sì, sono stati contagiati una dottoressa e un infermiere. Ora stanno bene. Hanno verosimilmente contratto il virus nei primi 15 giorni del mese di marzo, quando ancora non conoscevamo l'enorme facilità di contagio. E non avevamo, quindi, adottato le giuste misure di contenimento, come abbiamo fatto soltanto dopo il 12-13 marzo. Il vero dramma è stato non aver compreso la portata del fenomeno prima di questa data. All'inizio nessuno ne ha avuto ben contezza. Eravamo obiettivamente degli ignoranti, me compreso.  Questo ci ha messo in difficoltà. Abbiamo pensato: "Ecco, non ci hanno contagiato i pazienti, ma ci siamo contagiati tra colleghi".  Com'è, ad oggi, la situazione?  Da 3-4 giorni registriamo una diminuzione dei casi di febbre che accedono al pronto soccorso. Questo ci ha consentito di lavorare con maggiore tranquillità e in maggiore sicurezza rispetto alle giornate terribili del week-end tra il 20 e il 22 marzo. Numeri minori, che però non ci devono far abbassare la guardia. Ci sono ancora dei focolai sparsi nella provincia, prevalentemente registrati in qualche lungo-degenza o casa di riposo. Questi focolai vanno assolutamente individuati e spenti, attraverso il tracciamento dei possibili contagi.  Quando si arriverà a spegnere anche i focolai residuali e non avere più nuovi contagi? Quali sono, secondo lei, le tempistiche? Penso che il controllo dell'epidemia richiederà ancora due settimane. Dopidiché bisognerà ripartire. Per la fine di aprile dovremmo avere sporadici focolai che dovranno essere identificati e isolati in maniera estremamente precoce, in modo da avere - ad inizio maggio - una situazione relativamente sotto controllo. A quel punto, però, bisognerà evitare che i focolai residui possano riattivarsi.  Quindi, come evitare che i focolai epidemici si riaccendano?  Bisognerà continuare a tenere per tutto il mese di maggio il distanziamento sociale e continuare a indossare la mascherina ogniqualvolta ci si reca in luoghi affollati, come supermercati o farmacie. Se si giungerà al riavvio della filiera produttiva, sicuramente, si dovrà misurare la temperatura del personale all'ingresso e all'uscita del turno di lavoro e, anche in questo caso, mantenere la distanza di almeno un metro oltre che l'adozione della mascherina. Laddove esista la possibilità di lavarsi frequentemente la mani, non vi è la necessità di indossare guanti. In caso contrario, anche l'utilizzo dei guanti monouso aumenta lo standard igienico del luogo di lavoro.   

11/04/2020 14:00
Macerata, 70 uova di Pasqua per il personale sanitario dell'Ospedale: il regalo della Federazione Islamica

Macerata, 70 uova di Pasqua per il personale sanitario dell'Ospedale: il regalo della Federazione Islamica

Settanta uova pasquali, il segno del ringraziamento e vicinanza della Federazione Islamica delle Marche verso i medici, gli infermieri e gli operatori sanitari dell’ospedale di Macerata, in prima linea nella lotta al Covid-19. La consegna è avvenuta nei giorni scorsi davanti alla nuova palazzina Covid-19 del nosocomio maceratese da parte del vicepresidente della federazione e rappresentate degli immigrati in consiglio comunale di Macerata, Omar Cherqaoui, alla presenza del direttore dell’Area vasta 3 Maccioni, del sindaco di Romano Carancini e delle due dottoresse responsabili del reparto. In questo momento  drammatico ha detto omar abbiamo voluto far giungere il nostro ringraziamento a tutto lo staff sanitario che opera per la nostra slute in questi giorni terribili. Speriamo che si un momento di dolcezza oer loro e per i degenti e un modo per augurare a loro tutti una buona Pasqua”  

11/04/2020 12:40
Macerata, in preda ai fumi dell’alcool, un nigeriano viola le norme anti-Covid e morde un Carabiniere

Macerata, in preda ai fumi dell’alcool, un nigeriano viola le norme anti-Covid e morde un Carabiniere

Nel tardo pomeriggio di ieri una “Volante” e una pattuglia della Squadra Mobile sono intervenute in Via Mameli, dove era stato segnalato un uomo in strada che barcollava. Sul posto i poliziotti constatavano che si trattava di un soggetto extracomunitario in evidente stato di ebrezza alcolica, il quale barcollava e disturbava alcuni passanti che erano usciti per fare la spesa,  pronunciando frasi prive di senso compiuto. I poliziotti venivano subito avvicinati da un uomo lì residente, il quale riferiva di essere stato insultato, aggredito e colpito dall’uomo di colore appena fermato.  L’aggressore, che veniva generalizzato per un cittadino di origini nigeriane di 28 anni, riferiva a fatica di essere residente a Macerata ma di non ricordare dove, inoltre non era in grado di fornire indicazioni di persone che avrebbero potuto prestargli aiuto. Visto lo stato di alterazione, lo stesso veniva invitato a seguire gli operatori in Questura per svolgere accertamenti e risalire all’indirizzo dell’attuale dimora. Appena giunto  in Questura, l’uomo  in preda ai fumi dell’alcool iniziava ad agitarsi, alzando la voce e gettandosi a terra, e  nonostante i ripetuti tentativi effettuati dai poliziotti di riportarlo alla calma continuava a divincolarsi gettandosi ripetutamente a terra.  Nel tentativo di riportare la situazione alla normalità, due agenti  venivano morsi dall’uomo riportando lesioni successivamente giudicate non gravi dal pronto soccorso. 

11/04/2020 11:48
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