Ha suscitato scalpore negli ultimi giorni il ritrovamento di tre lupi brutalmente uccisi nella zona di Corinaldo (AN), vittime di un bracconaggio illecito sempre più diffuso nelle Marche. Ad alimentare l'escalation di violenza quella che dalle associazioni animaliste è stata definita come una "sistematica campagna di terrore e odio". Nel frattempo, Regione e ATC (Ambito Territoriale Caccia) fanno muro: nascosti i dati sulle uccisioni degli animali. "Siamo di fronte a politici scellerati", racconta Danilo Baldini della LAC (Lega Abolizione Caccia), da anni in prima linea per la salvaguardia delle specie protette.
Da almeno tre o quattro anni è in corso una vera e propria campagna di demonizzazione della figura del lupo nelle Marche. I media e i social continuano a riportare notizie e informazioni per lo più false, anche perché spesso quelli avvistati non sono nemmeno dei veri e propri lupi, ma semplicemente dei cani dalle caratteristiche fisiche simili.
Perché questa campagna ha raggiunto livelli così ampi? Ci sono degli interessi politici di fondo all'interno della giunta Acquaroli. Le informazioni vengono volontariamente distorte ed esasperate per tornaconto elettorale, avallando le richieste dei cacciatori più incalliti che soffrono la competizione con il lupo, soprattutto per quel che riguarda il cinghiale.
Chi, secondo lei, fomenta le ragioni dei cacciatori? Gente come l’assessore regionale Stefano Aguzzi, anche lui cacciatore: nell’ultimo Consiglio Regionale ha fatto delle dichiarazioni assurde, parlando della pericolosità dei lupi per l’uomo, per i bambini. Ma senza alcun fondamento logico o scientifico. La dieta principale del lupo è basata su cinghiale e capriolo, quindi è pressoché impensabile che attacchi l’essere umano con l’intento di cibarsene.
È pur vero che soprattutto nell’ultimo anno abbiamo assistito a una grande proliferazione di cinghiali sul territorio marchigiano. Fino a 50 anni fa il cinghiale era presente in Italia in poche zone della Maremma, e per di più aveva dimensioni più piccole. Poi all’inizio degli anni '70 i cacciatori hanno importato dall’Est Europa la specie ungherese che è molto più prolifica e di grandi dimensioni. Questo fatto ha permesso anche al lupo di ripopolarsi.
Quali sono le argomentazioni dell’assessore Aguzzi per giustificare la pericolosità del lupo? Nell’ultimo Consiglio Regionale si è limitato a rispondere a un’interrogazione del consigliere Giacomo Rossi - noto paladino degli “odiatori di lupi”. Inoltre, recentemente l’assessore alla caccia Mirco Carloni è riuscito a far approvare due emendamenti. Il primo per incentivare i giovani a prendere la licenza di caccia, esentandoli dal pagare la tassa dovuta nei primi due anni di iscrizione; il secondo è volto a coprire le spese delle squadre di cinghialai attraverso le risorse regionali, quindi denaro pubblico.
Cosa sarebbe più opportuno fare per una corretta sensibilizzazione sull’argomento? Smettere di dire che il lupo è pericoloso per l’uomo, perché per natura è molto elusivo. Poi è ovvio che può approfittare di un gregge incustodito. Sarebbe più opportuno fare prevenzione, adeguare gli allevamenti con recinzioni e cani da guardia adatti come i pastori abruzzesi.
Il 2021 che anno è stato per questo tipo di caccia? Un anno tremendo: in giro ci sono molti bracconieri, e alcuni di essi uccidono semplicemente per divertimento. A livello di indagine, poi, per noi è complicato risalire ad un profilo definito del tipico cacciatore marchigiano. Quel che è certo è che queste persone hanno dei referenti politici che li tutelano, noi animalisti no. E tanto meno gli animali.
Avete richiesto dei dati alla Regione per poter eseguire un approfondimento sul fenomeno? Ci siamo rivolti a più riprese a Carloni e all’ATC, ma schivano sempre queste nostre richieste. Non avendo dati a sufficienza in realtà non si potrebbe nemmeno programmare la stagione venatoria, ma guarda caso lo fanno lo stesso.
Cosa vi proponete di fare nel prossimo futuro? Continueremo con i nostri ricorsi al TAR, al Consiglio di Stato, chiedendo degli interventi concreti anti bracconaggio. Noi vorremmo intensificare il controllo sul territorio marchigiano, visto che oltre alle armi e i bocconi avvelenati spesso i lupi finiscono in trappole che non sono neppure riservate loro.
Prende il via martedì 18 gennaio alle ore 21, al Teatro Lauro Rossi, la stagione sinfonica della FORM, realizzata in collaborazione con il Comune di Macerata. Per il suo debutto l’Orchestra Filarmonica Marchigiana, colonna sonora delle Marche, ha scelto il programma Schumann-Brahms, con il quale parte la programmazione invernale dal vivo, dal titolo Musicainsieme, per sottolineare il valore fondamentale della musica live come “prodotto artistico”, unico e irripetibile, della sinergia fra esecutori sul palco e pubblico in sala.
In programma due autori e due capolavori intimamente connessi fra loro. Il Concerto in la minore per violoncello e orchestra, op. 129 di Robert Schumann è una delle più alte creazioni del Romanticismo per la sua libera, imprevedibile, appassionata “prosa poetica” in eterno divenire; qui lo strumento solista assurge a ruolo di protagonista e afferma le sue prerogative dialogando con un’orchestra dalle sonorità plasticamente morbide e soffuse di delicata malinconia. Segue la Sinfonia n. 4 in mi minore per orchestra, op. 98 di Johannes Brahms, il più fedele continuatore del sinfonismo schumanniano. La Quarta chiude definitivamente il breve ma intenso capitolo della sua produzione sinfonica: è il “testamento” di un grande compositore romantico di cultura classica, una moderna summa del sapere musicale attraverso la quale il passato si rinnova per l’avvenire.
Questo entusiasmante concerto vede protagonisti due giovani interpreti d’eccellenza, la violoncellista Miriam Prandi e il direttore d’orchestra Alessandro Bonato. Prandi, talento musicale di rara comunicatività e di una versatilità non comune, è frequentemente ospite con concerti al violoncello solo presso importanti sedi concertistiche; ha debuttato nella stagione 2018/2019 come solista al Teatro alla Scala di Milano ed è stata protagonista con il concerto di Haydn in Re Maggiore di una importante tournée con l’Orchestra Haydn, sotto la direzione di Michele Mariotti.
Alessandro Bonato, veronese, da un anno è direttore principale FORM, il più giovane direttore tra le 13 Istituzioni Concertistico Orchestrali Italiane. Vincitore del 3° premio assoluto alla The Nicolai Malko Competition for young conductors 2018 (appena 23enne, unico italiano selezionato su 566 candidati e il più giovane di tutta la competizione), nel 2019 ha anche diretto l’Orchestra della Fondazione Arena di Verona e la Filarmonica della Scala. Dirige con importanti orchestre in Italia e all’estero ed è ospite di affermati Festival musicali, tra cui il ROF di Pesaro, dove nel 2020 ha diretto come anteprima la Petite messe solennelle di Gioachino Rossini, in omaggio a tutti gli operatori al servizio della collettività e in memoria delle vittime della pandemia da Covid-19.
Il mercato del lavoro, insieme ai tentativi di rilancio dell’economia italiana, rappresentano, in questo periodo storico, uno dei temi più critici da affrontare. Mentre si attende l’arrivo dei fondi del PNRR dall’Unione Europea, anche nella Regione Marche ci si domanda se questo denaro sarà opportunamente investito per il bene comune di tutti i lavoratori.
A fronte di una disoccupazione galoppante, dell’aumento degli incidenti sul lavoro e del fenomeno della delocalizzazione, il 2021 ha segnato una serie di dati negativi che tutto lasciano pensare fuorché ci si appresti ad una reale ripartenza. Un quadro nel quale la politica è sempre più distante dalle esigenze reali dei cittadini, come confermato anche dal segretario regionale CGIL Marche, Giuseppe Galli.
Nella Regione Marche il tasso di infortuni è arrivato al +6%, con 30 decessi nel 2021. Come si spiega questo aumento? Dopo il lockdown si è guardato principalmente alla ripresa. Nelle Marche va posta maggiore attenzione sulla tutela della salute negli ambienti di lavoro, ma serve la partecipazione sia degli imprenditori che dei lavoratori. Informazioni insufficienti, poca formazione, mancanza di ispezioni o di dispositivi di protezione. Le variabili sono tante.
Serviva la pandemia per riportare la giusta attenzione sui temi del lavoro? Il Covid ha sicuramente costretto le imprese a rivedere il DVR (documento di valutazione dei rischi), e aggiornarlo con le pratiche anti-contagio oggi richieste a livello nazionale.
E fino al 2019 le politiche sindacali cosa hanno fatto per la sicurezza sul lavoro? Le aziende avevano già l’obbligo dettato dal decreto legge 81 di organizzare un luogo di lavoro sicuro. Questo però in molti casi significa rallentare la produzione. E allora l’imprenditore, per non andare in perdita, risparmia sui costi per la sicurezza e la protezione del lavoratore. Basti pensare alla morte tragica di Luana D’Orazio, il maggio scorso. Anzi, spesso poi molti operai non denunciano il proprio datore di lavoro a causa della forte precarietà e la paura di perdere il posto.
Secondo lei vengono fatte abbastanza ispezioni da parte dell’INAIL? Si dividono generalmente in indagine di tipo ispettivo e di tipo conoscitivo. Ma nel secondo caso serve un confronto fra le parti che l’imprenditore spesso rifugge volontariamente.
Corrispondono a circa 30 mld di euro i fondi del PNRR che rientreranno nel piano strategico dell’inclusione sociale. Ci saranno dei vantaggi per i lavoratori? Il PNRR è il secondo ciclo di investimento economico più importante a livello internazionale dopo il piano Marshall del 1947. Gli economisti lo chiamerebbero “intervento di politica espansiva di tipo keynesiano”, ovvero gli Stati si sostituiscono agli imprenditori investendo direttamente nella crescita economica.
Al tempo del piano Marshall però furono introdotte delle metodologie applicative al mondo dell’economia, cosa che oggi nonostante il PNRR non sta succedendo perché si è più concentrati sugli imprenditori. Il mondo del lavoro cambia, e con essa l’attenzione rispetto a certe questioni come, ad esempio, la Carta dei Diritti del lavoratore. Il caso Caterpillar è emblematico: c’è stata indignazione politica, ma nessuno si è interessato realmente ai lavoratori. Adesso poi sono tutti concentrati sull’elezione del Presidente della Repubblica. Per discutere di certi temi serve il momento opportuno e una conformazione parlamentare più adatta.
Negli ultimi anni sembra quasi che i sindacati abbiano perso il loro peso specifico a livello di dialogo fra le parti. Dipende dalla materia trattata. La politica non riesce ad essere partecipe e unita sulle norme legate ai profitti aziendali e la tutela del lavoratore. Il jobs act lo ha dimostrato: doveva generare dei posti stabili, e invece non l’ha fatto. E la pandemia oggi ha aumentato la disoccupazione e rallentato anche i processi di riassunzioni. Alcune norme però siamo riusciti a farle applicare, come il blocco sui licenziamenti.
Che ad oggi però non sta più funzionando. Siamo in una fase delicata di ripartenza. Possiamo solo aspettare e vedere cosa succederà nei prossimi mesi.
Come vi state comportando, invece, con i lavoratori non vaccinati? Anche questo è un tema delicato perché rischia di bloccare la produzione e la ripartenza economica del Paese. Non sappiamo quanti non vaccinati ci siano oggi nelle Marche perché non abbiamo mai svolto questo tipo di indagine. Penso che alla fine tutti si sottoporranno alla profilassi, perché nessuno vuol perdere il proprio posto di lavoro. Ciò che conta è non fare distinzioni fra lavoratori buoni e quelli cattivi. E bisogna vaccinarsi.
L’Università di Macerata è nel team di Uni4Justice, il progetto coordinato dall’Università di Bologna per uffici giudiziari più efficienti e vicini ai cittadini finanziato per quasi nove milioni di euro dal Ministero della Giustizia nell’ambito del Programma Operativo Nazionale Governance e Capacità Istituzionale.
“Il nostro ateneo può fornire un contributo scientifico rilevante, grazie all’autorevole tradizione di studi in ambito giuridico, che negli ultimi anni si stanno confrontando con la rapida evoluzione dei sistemi digitali”, sottolinea la coordinatrice delle attività per Unimc Claudia Cesari, docente di diritto processuale penale presso il Dipartimento di Giurisprudenza.
L’obiettivo perseguito è considerato di importanza strategica primaria nel Piano nazionale di ripresa e resilienza: un’organizzazione degli uffici giudiziari, civili e penali, più efficiente, più efficace e più vicina ai cittadini. Il progetto si fonda su di un partenariato di altri 13 atenei italiani e coinvolge 5 distretti di Corte d’Appello (Ancona, Bologna, Trento, Trieste, Venezia), con le quali il rapporto di collaborazione sarà stretto e costante. Uni4Justice nasce infatti dall’idea di instaurare una relazione sinergica fra mondo accademico e sistema della giustizia.
L’obiettivo finale è ambizioso: costruire competenze rispondenti ai bisogni e valorizzare le risorse umane, tecnologiche e infrastrutturali in una prospettiva di sostenibilità, resilienza, efficienza. Le azioni previste consistono nell’individuazione di soluzioni organizzative, nell’elaborazione di modelli per l’Ufficio del Processo, nella diffusione delle forme virtuose, nella costruzione di strumenti e metodi di potenziamento della digitalizzazione dei flussi documentali, nella definizione di modelli di intelligenza artificiale e analisi dei dati legali capaci di ottimizzare i processi decisionali, nella creazione di strategie di comunicazione e interazione con il cittadino per favorire l’accesso e la fiducia nella giustizia.
Nelle prime ore del mattino è venuto a mancare Giuseppe Straffi, padre di Iginio, fondatore della Rainbow S.p.A. di Loreto e dell'architetto Elisabetta. Giuseppe, per tutti da sempre "Peppino", aveva da poco compiuto 93 anni.
Persona molto conosciuta in città e nell’entroterra maceratese per aver svolto a lungo con profondo senso del dovere e umanità il proprio lavoro di autista di autobus per diverse aziende e in ultimo per il servizio urbano del comune di Macerata.
Era originario di Gualdo di Macerata, cittadina cui è rimasto sempre molto legato e dove si recava abitualmente con sua moglie Marianna per frequentare parenti ed amici, fare acquisti presso i negozi del luogo, anche per supportare l’economia locale duramente provata dopo il terremoto del 2016, nonché per curare un terreno di cui era proprietario in località Santa Maria Maddalena.
In questo bel contesto ambientale sorge una pregevole pieve del XVII secolo, dedicata per l’appunto alla Santa, che viene ricordata il 22 luglio; in tale giorno, per moltissimi anni, Peppino e Marianna con grande generosità, spirito di accoglienza e di condivisione, organizzavano una messa, celebrata quasi sempre dai frati cappuccini della parrocchia del SS. Sacramento di Macerata, cui seguiva un piacevole momento conviviale, durante il quale tutti gli intervenuti mettevano in comune cibi e bevande e trascorrevano la serata estiva tra allegre chiacchierate e giochi dei bambini.
Non è retorica ricordare Peppino Straffi come un uomo veramente buono, gentile, generoso, sempre pronto ad aiutare gli altri, rispettoso di tutti. Lascia la moglie Marianna, i figli Elisabetta ed Iginio, le sorelle Fenizia e Gina, la nuora Joanne, il genero Sergio, le adorate nipoti Sara, Isotta, Isabella e Isadora, i parenti, gli amici e tutte le persone che lo hanno sempre stimato e gli hanno voluto bene. Anche la redazione di Picchio News si stringe attorno al dolore della famiglia Straffi per la perdita subita.
Un'altra partita di cartello per Juan Luca Sacchi. Il fischietto maceratese dimostra di essere sempre più apprezzato dai vertici arbitrali. Sarà lui a dirigere la sfida da dentro o fuori, valevole per gli ottavi di finale di Coppa Italia, tra Inter ed Empoli. La partita è in programma per mercoledì 19 gennaio, alle ore 21.
Dopo aver vissuto come quarto uomo il big match che ha visto contrapposti proprio i nerazzurri e l'Atalanta nell'ultimo turno di campionato, Sacchi ritrova l'Inter, formazione già arbitrata nel corso di questa stagione di Serie A, ad ottobre, quando sfidò l'Udinese al Meazza (partita vinta dall'Inter 2-0). Il direttore di gara originario di Appignano torna così a San Siro, tre mesi dopo l'ultima volta. Si tratta della seconda direzione nell'edizione attuale della Coppa Italia, sette invece le partite arbitrate in Serie A quest'anno.
Sacchi sarà coadiuvato dagli assistenti Matteo Bottegoni di Terni e Damiano Margani di Latina. Il quarto uomo sarà Andrea Colombo di Como, mentre al Var siederà Antonio Giua di Olbia. Avar sarà Mauro Vivenzi di Brescia.
A partire da mercoledì 19 gennaio sarà operativo un nuovo punto tamponi a Macerata, nei locali adiacenti la Farmacia Comunale 3, in via Pace 5/A. Il progetto è stato reso possibile grazie alla collaborazione tra Apm, Icrc e Comune di Macerata. Questa mattina, il sindaco Sandro Parcaroli, ha effettuato un sopralluogo in loco prima dell’apertura del nuovo punto tamponi. Presenti anche gli assessori Francesca D’Alessandro, Oriana Piccioni, Laura Laviano e Paolo Renna, il presidente Apm Gianluca Micucci Cecchi e il consigliere Claudio Gigli, il presidente dell’Ircr Giuliano Centioni e il direttore Francesco Prioglio e il consigliere comunale delegato alla Sanità del Comune, il dottor Giordano Ripa.
«Ringraziamo Apm e Ircr per aver collaborato in maniera concreta; anche in questo caso, come Amministrazione, dimostriamo di dare risposte fattive alla cittadinanza – ha commentato il sindaco Parcaroli -. Nel locale di via Pace l’utenza avrà a disposizione spazi molto ampi e spaziosi dove effettuare i tamponi antigenici. Nonostante sia già attiva la convenzione con l’Avis di Macerata, siamo a lavoro per implementare il servizio anche in altre farmacie comunali tenuto conto della sempre maggiore richiesta di effettuare tamponi rapidi antigenici da parte della comunità».
Il nuovo punto tamponi di via Pace sarà operativo a partire da mercoledì 19 gennaio dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 12:30 e dalle 16 fino alle 20 mentre il sabato dalle 8:30 alle 12:30. Non è necessaria la prenotazione. Per gli adulti il prezzo del tampone è di 15 euro mentre per i minori di 7 euro. Tampone gratuito invece per gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado con ricetta elettronica.
Colta in flagrante mentre spaccia cocaina: arrestata un donna di 60 anni. Avevano notato dei movimenti sospetti di acquirenti abituali di cocaina, così i militari del NOR della Compagnia di Tolentino, coadiuvati dai colleghi della Stazione di Caldarola, hanno avviato le indagini con servizi di osservazione, controllo e pedinamento finalizzati a comprendere quale fosse la fonte di approvvigionamento. Le attività investigative hanno condotto in una zona centrale di Macerata, dove effettivamente, nel pomeriggio del 15 gennaio, un uomo è stato notato mentre, con fare nervoso e guardingo, attendeva l’arrivo di qualcuno.
Il pusher in questo caso era davvero un’insospettabile, si trattava infatti di una donna di 60 anni residente a Roma e incensurata. I militari hanno assistito all’incontro e allo scambio con il cliente, una dose da un grammo di cocaina in cambio di 70 euro. A questo punto sono intervenuti fermando entrambi e sottoponendo subito a sequestro la somma appena incassata, oltre alla dose di droga.
Successivamente i carabinieri hanno perquisito l’abitazione in uso alla donna e ubicata vicino al luogo individuato per le cessioni dello stupefacente. Nella camera da letto della signora hanno così trovato un’ulteriore dose di cocaina, sempre del peso di un grammo, già confezionata per lo spaccio, una bustina di marijuana del peso di 1 grammo e mezzo, vario materiale per il confezionamento e per la triturazione dell’erba.
Erano inoltre presenti due bilancini di precisione con evidenti residui di sostanza del tipo cocaina e una borsa contenente denaro contante, in banconote di vario taglio (da 50-20-10 e 5 euro) per un totale di 1175 euro, ritenute provento dell’attività delittuosa. A questo punto la donna è stata tratta in arresto per spaccio di sostanze stupefacenti ed è stata tradotta ai domiciliari in attesa dell’udienza di convalida.L’arresto è stato convalidato nella mattinata odierna e alla donna è stata applicata la misura cautelare dell’obbligo della presentazione alla polizia giudiziaria. L’acquirente sarà invece segnalato come assuntore alla Prefettura di Macerata
Si allarga la collaborazione tra la Contram ed il gruppo KOS. È stato attivato a Macerata un nuovo Bus Tamponi nel parcheggio della Casa di Cura Villalba in via Roma. Il Bus è operativo da domani 18 gennaio anche nei giorni festivi per la esecuzione di Tamponi sia Rapidi che Molecolari.
La postazione mobile, che consente una attesa in auto, va ad aggiungersi ai due Bus già operativi nel piazzale dello Stadio a Civitanova ed in via Cassiano da Fabriano, a Macerata, nell’ambito della collaborazione tra la Contram ed i laboratori analisi del gruppo Kos (Villa dei Pini, Santo Stefano, Salus Villalba). La rete delle strutture Kos processa più di 2.000 tamponi al giorno, di cui più della metà molecolari con metodica Pcr, ed esegue anche test anticorpali, qualitativi e quantitativi per valutare la copertura vaccinale.
“Sono profondamente disgustata dalla notizia delle violenze a Milano la notte di capodanno”. Ad affermarlo è Sabrina De Padova consigliere comunale di maggioranza e presidente del Consiglio delle donne di Macerata.
“Come cacciatori in branco, vigliaccamente e con premeditazione, un gruppo di ragazzi si avventa sulle loro prede inermi, ragazze indifese, approfittando della confusione, non curanti della presenza della gente e delle forze dell’ordine, con ostentata tracotanza mettevano in atto i loro piani” sottolinea De Padova.
“Le vittime sono ragazze che volevano semplicemente trascorrere il Capodanno in piazza tra l’allegria e la spensieratezza della gente, non pensando mai alla tragedia che stava per accanirsi, segnando per sempre le loro vite – aggiunge la presidente -.Vittime sono anche i genitori, che con fiducia hanno permesso alle loro figlie di essere presenti in quella piazza, confidando nella società”.
“Spero che questa vicenda non vada a finire come le altre, che per evitare strumentali accuse finisca sempre con buonismo, giustificando spesso anche le azioni peggiori - evidenzia Sabrina De Padova -. Nelle vicende di violenze anche i minori devono pagare questi gesti ignobili, poiché se sono in grado di compierli saranno in grado di subirne le conseguenze”.
“Se le leggi nel nostro territorio non diventano più severe, continua a passare il messaggio che in Italia difficilmente chi è responsabile di un reato paghi – precisa la presidente del Consiglio delle donne -. Le donne non sono oggetti da manipolare a piacimento, questa mentalità purtroppo non si riesce a sradicare
“Continuo ad affermare che servono interventi di lungo respiro, che coinvolgano sistematicamente il mondo della scuola, che non deve essere solo autrice di trasmissione di informazioni, ma formazione, come anche le comunità e il volontariato” conclude Sabrina De Padova.
Nonostante la comunicazione non ufficiale - e le prime forti polemiche -, sono state molte le persone che da questa mattina hanno cominciato di buon ora a mettersi in fila per l'Open day "a sorpresa" presso il Centro Vaccinale di Piediripa. 400 le dosi previste per chi non è prenotato, 600 per chi pur avendolo fatto è stato rimandato troppo in là con i tempi rispetto alla scadenza del proprio green pass.
C'è chi, per essere il primo a sottoporsi alla profilassi, ha scelto di dormire in macchina durante la notte, e chi già alle 4 del mattino ha voluto sfidare il freddo e l'attesa insieme ai volontari della Protezione Civile, presenti anche loro nelle prime ore della giornata per scongiurare il rischio di una nuova Tolentino / Civitanova Marche.
«Abbiamo venti persone in prima linea da stamattina - ha commentato il responsabile di Macerata Soccorso, Sauro Salvucci - e il piano logistico pensato per non creare disagi e assembramenti per ora sembra funzionare. Chi arriva può ritirare subito il numeretto e il modulo da compilare nell'attesa di accedere alla struttura. Qualche tensione purtroppo c'è stata, soprattutto per via del freddo. Ed inoltre siamo in attesa dell'inizio della seconda giornata di screening gratuito per i ragazzi delle scuole».
«Noi siamo arrivati direttamente da Civitanova - ha dichiarato una coppia - perché domenica scorsa siamo andati a metterci in fila alle ore 9, ma ci dissero che le dosi erano già tutte terminate. Stamattina per non rischiare ci siamo voluti alzare alle 5».
Poco prima delle 7.30 la Protezione Civile comincia a far defluire la coda di gente che poco alla volta prende posto all'interno dell'Hub. I medici, una decina quelli predisposti per l'occasione, arrivano qualche minuto prima delle 8: orario ufficioso di inizio dell'Open day, il cui termine è previsto per le ore 14.
Ma sopraggiunge un nuovo disagio: le circa 1000 dosi previste per la giornata ancora non sono state consegnate, e nel frattempo una nuova ondata di persone - circa 150 - prende posto fuori il Centro in maniera impaziente. Contemporaneamente, i sanitari provano a portarsi avanti con i tempi eseguendo le prime anamnesi.
Bisogna attendere le 8.45 per il via libera definitivo alla somministrazione dei vaccini, fra prime dosi e richiami.
Qui il video del reportage di Piccio News presso l'Hub di via Teresa Noce (Piediripa):
Due autovetture si sono scontrate lungo la Strada Provinciale 41, provocando tre feriti di cui uno grave - un uomo di 80 anni - trasportato d'urgenza in codice rosso all'ospedale Torrette di Ancona. L'incidente è avvenuto alle ore 17.30 nel tratto che separa Urbisaglia da Contrada Divina Pastora (Tolentino): per cause in corso di accertamento, i due veicoli che procedevano a opposti sensi di marcia si sarebbero urtati frontalmente in maniera violenta.
Sul posto sono intervenuti a pochi minuti dalla segnalazione i sanitari del 118, che hanno subito provveduto a trasferire in ambulanza l'uomo anziano e le altre due persone coinvolte - marito e moglie che viaggiavano insieme - presso l'ospedale di Macerata. Presenti sul posto anche i Vigili del Fuoco e le forze di Polizia per procedere al sequestro delle due auto ed eseguire gli esami per ricostruire la dinamica del tremendo incidente.
+++ IN AGGIORNAMENTO +++
Nuove prospettive di collaborazione nei campi della mobilità e della ricerca tra l’Università di Macerata e la Florida Gulf Coast University. In questi giorni due studentesse di UniMC, Debora Sagripanti del dipartimento di Giurisprudenza e Camilla Felici del dipartimento di Scienze Politiche e Relazioni Internazionali, hanno iniziato la loro esperienza di mobilità nell’ateneo statunitense e, a fine gennaio, arriverà nelle Marche uno studente americano, Samuel Mayer, che ha scelto quattro tra i tanti corsi in lingua inglese offerti dall’ateneo maceratese.
La referente dell’accordo, Francesca Spigarelli, delegata del rettore alla ricerca, ha incontrato a Fort Myers il provost (preposto) dell’Ateneo americano Mark Rieger e il responsabile del Global Engagement Office Michael McDonald. Si sono discusse le opportunità di ampliamento della collaborazione anche alla luce della vocazione dell’umanesimo che innova nella sua dimensione digitale.
Particolarmente apprezzate sono state le opportunità di potenziamento dei flussi di studenti e di possibili progettualità di ricerca teorica e applicata comuni. I temi di maggiore interesse riguardano proprio il contributo innovativo, nella logica della sostenibilità e dell’inclusione, che le scienze umane e sociali possono dare alle sfide globali, tra cui quella della digitalizzazione.
Molti i temi affrontati, come oggetto di collaborazione, dall’inclusione e cura delle persone con fragilità, alla silver economy, alla valorizzazione del patrimonio culturale in senso lato, alla sicurezza delle società e delle comunità, alla sicurezza alimentare, per citarne alcune. E’ stato anche discusso il modello innovativo di trasferimento tecnologico e di co-creazione con le imprese, particolarmente quelle legate a cultura, creatività e innovazione sociale, che da anni UniMC implementa nella regione.
Dal 2015 l’accordo con la Fgcu ha offerto agli studenti di UniMC la possibilità di vivere un’esperienza straordinaria di tipo formativo e personale. “E’ un accordo di importanza strategica per l’Ateneo, che consente ai nostri studenti di accedere a percorsi altamente qualificanti” sottolinea Benedetta Giovanola, delegata del rettore ai rapporti internazionali. Camilla e Deborah frequenteranno quattro corsi del prestigioso ateneo.
“Poter frequentare un intero semestre alla Florida Gulf Coast University - dice Debora - è un’occasione irripetibile. Studiare legge negli Stati Uniti non è soltanto un’esperienza personale altamente formativa, ma un’opportunità che può accrescere le mie competenze accademiche e la mia consapevolezza a livello lavorativo. L’approccio allo studio del diritto in America è differente da quello italiano, molto pratico e mi permetterà di acquisire un altro punto vista rispetto all’ambito di mia specializzazione”.
“Essere qui negli Usa - afferma Camilla - è un’esperienza unica per arricchire il mio bagaglio professionale e accademico. Potrò vivere a pieno la cultura americana, interagire con studenti di tutto il mondo e adottare un approccio allo studio nuovo e integrativo nel campo delle relazioni internazionali”.
Il quadro sanitario generale che si sta delineando dall’inizio del 2022 è tutt’altro che incoraggiante per le Marche. Le diverse strutture sanitarie, fra cui quelle della Provincia di Macerata, rischiano un nuovo collasso, dovuto principalmente alla preoccupante carenza del personale medico e al contemporaneo aumento dei contagi legati alla variante Omicron. A questo si aggiungono anche la cattiva gestione degli ultimi open day per gli over 18, il caos dei tamponi e il recente caso dei vaccini “bluff”.
Come se non bastasse, la Regione insiste nel voler mantenere la linea dura sul Covid Hospital di Civitanova Marche – ritenuto “non necessario” -, nonostante i sanitari ne avessero più volte invocato la riapertura per poter meglio gestire il flusso continuo dei ricoveri.
La Dottoressa e direttrice dell’Area Vasta 3, Daniela Corsi, è intervenuta ai microfoni di Picchio News per commentare il momento che stiamo vivendo.
Qual è la situazione dei posti in terapia intensiva nella Provincia? "Ad oggi, sono cinque i pazienti ricoverati, su un massimo di sei posti letto che avevamo messo a disposizione a Civitanova Marche".
Come mai nel frattempo il Covid Hospital non riapre? "Perché di base non c’è alcuna intenzione di farlo: mancano gli operatori necessari e non ci sono i numeri adatti a giustificarne la riapertura. La struttura di per sé coprirebbe sei moduli in tutto: tre di terapia intensiva e tre di semi-intensiva. Ma la storia politica cui si lega non è cambiata nelle ultime settimane".
Come riuscite al momento a gestire la nuova ondata di contagi e ricoveri? "Sfruttando il più possibile gli spazi dell’Area Vasta 3, pilotando i casi di Covid più gravi direttamente presso i Pronto Soccorsi".
Sono previsti nuovi piani di intervento al riguardo? "Se ne sta occupando la Regione Marche, tramite l’assessore Saltamartini. Io personalmente sto seguendo con la direzione medica tutte le situazioni che riesco sul territorio della provincia, tutti i giorni. E contemporaneamente, teniamo sotto controllo il monitoraggio dei casi".
C’è stato secondo lei un evidente peggioramento della situazione generale? O riuscite ancora a tamponare laddove serve? "Nonostante la carenza di personale, per ora i medici riescono a far fronte alle varie criticità. Per il futuro non lo sappiamo, perché è una situazione molto fluida. Va valutata giorno per giorno: oggi potrebbe essere ricoverato un paziente, domani magari ne ricoveriamo dieci. Purtroppo non è possibile prevedere quando e come la situazione tornerà ad essere gestibile o totalmente fuori controllo".
Arriva la conferma senza nota ufficiale: l'Asur ha autorizzato per questa domenica 16 gennaio un Open day dalle ore 8 alle 14 presso l'Hub di Piediripa - sito in via Teresa Noce, 22 - per permettere agli over 18 di sottoporsi alla vaccinazione. Saranno 400 le dosi disponibili - confermate dalla direttrice dell’Unità prevenzione dell’Area Vasta 3 di Macerata, Franca Laici - per chi ad oggi non ha ancora effettuato la normale prenotazione. A questi si andranno ad aggiungere altri 600 sieri, fruibili solamente da parte di chi nelle ultime settimane si era già prenotato sulla piattaforma digitale, ma era stato rimandato ai mesi di febbraio/marzo per sottoporsi alla profilassi.
Per evitare la disastrosa gestione di Tolentino e Civitanova Marche, la Regione ha voluto questa volta procedere per tempo con l'organizzazione della logistica, contattando in anticipo i volontari della Protezione Civile.
«Ci saranno venti volontari, di cui dieci solo di Macerata Soccorso - ha dichiarato il responsabile e volontario Sauro Salvucci - con l'intento di gestire la situazione già dal primo mattino, quando solitamente in molti si mettono già in fila all'esterno. Oltre ad apporre delle transenne che condurranno in maniera ordinata verso l'ingresso del Centro Vaccinale, abbiamo deciso di predisporre da subito i numeretti ufficiali per accedere, insieme ai moduli da compilare. In questo modo, le persone potranno procedere direttamente all'anamnesi senza passare in accettazione. La speranza è che questo sistema permetta di velocizzare i tempi ed evitare il più possibile gli assembramenti».
«Il fatto di non aver proceduto per vie ufficiali - conclude Salvucci - si lega probabilmente al fatto che questa domenica sarà attivo anche lo screening gratuito per gli studenti, e questo potrebbe generare ulteriore caos. Noi ci proveremo a gestire al meglio la giornata».
Fermato per un controllo del Green pass alla fermata dell'autobus, scoprono che l’uomo era ricercato perchè destinatario di un provvedimento restrittivo emesso dal tribunale di Macerata. Per questo un 64enne è stato arrestato e portato nella Casa Circondariale di Lanciano.
I carabinieri della stazione di Lanciano, impegnati nell’ambito dei controlli per il rispetto alla più recente normativa per il contrasto alla diffusione del Covid-19, hanno proceduto alla verifica sul possesso del Green Pass nei confronti di alcune persone che stazionavano nei pressi delle fermate degli autobus in attesa dei mezzi pubblici.
"Nel corso di tali accertamenti, i militari hanno controllato un 64enne del luogo che è risultato regolare con il possesso del certificato verde ma che, da successivi approfondimenti sul nominativo, è emerso essere destinatario di un provvedimento restrittivo emesso, qualche mese prima, dal tribunale di sorveglianza di Macerata a causa di un mancato rientro dell’uomo presso una comunità, dove lo stesso stava espiando la misura alternativa dell’affidamento in prova, al termine di un permesso premio. Pertanto, dopo le previste formalità, l’uomo è stato tradotto presso la Casa circondariale di Lanciano a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Claudia Properzi, laureata dell’Università di Macerata, vince il premio Laura Conti, promosso da Icu e Ecoistituto Alex Langer per premiare le migliori tesi di laurea in temi ambientali. Con una tesi dal titolo “Il land grabbing e la sua relazione con il fenomeno migratorio”, la giovane studentessa, originaria di Corridonia aveva concluso già nel 2019 anche il proprio percorso universitario, aggiudicandosi una laurea da 110 e lode in Consulenza e direzione aziendale. A supportare Properzi nella ricerca sono stati la professoressa relatrice Raffaella Coppier, il professor Roy Cerqueti e la correlatrice di tesi, la professoressa Michela Soverchia.
Cosa l’ha spinta ad approfondire il tema del land grabbing nel contesto migratorio? Il desiderio di comprendere quanto le nostre azioni, quindi quelle della società occidentale, incidano sui paesi da cui spesso hanno origine i flussi migratori.
In breve, di cosa si tratta, quando nasce questo fenomeno e quali sono le conseguenze? Il land grabbing o rush for land consiste nell'acquisizione o nell'affitto per lunghi periodi di tempo e a prezzo irrisorio di vaste aree di terra situate in paesi poveri o in via di sviluppo da parte di nazioni che investono al fine di produrre raccolti volti alla sola esportazione. Questo, nella maggioranza dei casi, determina un mero sfruttamento delle risorse locali a discapito delle popolazioni autoctone che vedono messa a repentaglio la sostenibilità ambientale, sociale ed economica dei loro paesi. Deforestazione, perdita del controllo delle risorse idriche, dislocazione dei piccoli agricoltori e mancato sviluppo economico sono le conseguenze a cui inevitabilmente si va incontro se non si pone l'attenzione sui paesi destinatari di tali investimenti.
C’è correlazione tra il land grabbing e gli attuali flussi migratori sul Mediterraneo? L'analisi sul land grabbing rende un effettivo riscontro di reali eventi di dislocamento della popolazione sia internamente sia oltre i confini nazionali, come confermano i risultati della ricerca. Tale dinamica è confermata anche dalla stessa Agenzia Europea della guardia di frontiera e costiera Frontex secondo cui al 2016 la maggior parte dei migranti che transita sul Mediterraneo proviene dalle regioni subsahariana e centroafricana, regioni appunto in cui il fenomeno si sviluppa in modo più significativo. Rimane comunque la possibilità di indagare ancor più approfonditamente la correlazione tra i due fenomeni essendo i dati in continuo aggiornamento.
Come ha proseguito il suo percorso professionale dopo la conclusione degli studi? A luglio 2019 sono stata assunta come consulente finanziario da Poste Italiane ma, dopo un breve periodo, ho sentito la necessità di dedicarmi ad altro. In seguito al superamento di un concorso pubblico, oggi lavoro per Svim - società di sviluppo della regione Marche - nel settore delle emergenze territoriali.
È stata rinviata al prossimo 23 febbraio, per impedimento del difensore, l'udienza fissata oggi in Cassazione per l'omicidio di Pamela Mastropietro, delitto del quale è stato condannato all'ergastolo Innocent Oseghale, accusato anche di aver violentato la ragazza diciottenne romana e poi di averne fatto a pezzi il cadavere.
Oseghale, all'epoca dei fatti 29enne, ha fatto ricorso in Cassazione contro la sentenza emessa dalla Corte di Assise di appello di Ancona. Il nigeriano è attualmente recluso nel carcere di Forlì e si è sempre professato innocente sostenendo che la giovane sia morta per un'overdose di eroina. "Per noi la giustizia deve essere fatta prima o poi, spero più prima che poi. La Cassazione è l’ultimo step della giustizia umana, oggi c'è stato un rinvio dell’udienza per un impedimento di salute dell’avvocato di Oseghale», ha detto Alessandra Verni, la mamma di Pamela, dopo il rinvio dell’udienza".
(Fonte Ansa)
Commozione e dolore ai funerali di Emanuelle Alessandro Pandele, il 17enne di Montecassiano deceduto lo scorso martedì all’ospedale Torrette di Ancona, dove era stato ricoverato a causa di una grave malattia autoimmune. Il giovane era poi risultato anche positivo al Covid.
Il rito religioso si è svolto questa mattina nella chiesa Santa Madre di Dio a Macerata. Tanti gli amici e i compagni di classe dell’Ipsia Corridoni che si sono stretti intorno ai familiari in questa occasione. Un chiesa gremita, tanto che molti dei presenti hanno dovuto assistere alla cerimonia da fuori, considerate anche le norme anti contagio
Un lungo applauso, tra le lacrime, ha poi accolto l’uscita del feretro dalla Chiesa per rendere omaggio alla giovane promessa del nuoto, strappata alla vita in così giovane età. Alla conclusione della cerimonia sono stati fatti volare in cielo palloncini bianchi. Presenti anche i compagni di squadra del Nuoto Macerata e tutto lo staff.
Nel corrente anno scolastico l’ITE “Gentili” di Macerata ha inteso promuovere iniziative riguardo la formazione dei propri studenti per quanto riguarda i percorsi di alternanza scuola-lavoro (PCTO). Dopo un anno di pausa a causa dell’emergenza sanitaria sono riprese infatti le attività nel rispetto di tutti i protocolli di sicurezza; sono state stipulate ben 120 convenzioni con aziende, studi associati, commercialisti, consulenti del lavoro e studi notarili del territorio.
I percorsi di alternanza verranno svolti dal 24 gennaio al 12 febbraio 2022 per le classi quarte; dal 31 gennaio al 12 febbraio per le quinte. Gli alunni saranno affiancati durante tutto il periodo di formazione da professionisti che avranno il ruolo di tutor e guideranno i tirocinanti nello svolgimento di compiti di realtà co-progettati da scuola e azienda. Inoltre L’Istituto tecnico ha stipulato due importanti convenzioni che coinvolgono gli alunni di tutto il triennio con Unicredit e Banca d’Italia.
“Start-up your life” è un progetto che rientra in un protocollo d’intesa tra Unicredit e Ministero dell’Istruzione, volto a supportare lo sviluppo della cultura finanziaria tra i giovani, ad aumentare la consapevolezza economica ed incoraggiare lo spirito imprenditoriale degli studenti. Il programma è articolato su un percorso triennale; offre opportunità di apprendimento attraverso un’innovativa piattaforma online, momenti di confronto sotto la guida di tutor della Banca e delle Scuole e importanti attività progettuali. Educazione bancaria e finanziaria, monetica, strumenti di pagamento, sviluppo dell’attività d’impresa, campagne comunicative associate al lancio di prodotti, orientamento per affrontare il mercato del lavoro sono i temi che gli alunni del “Gentili” affronteranno.
Nel mese di febbraio dodici studenti dell’Istituto parteciperanno ad un percorso di alternanza organizzato dalla Banca d’Italia; articolato in due moduli, uno inerente temi di mercato del lavoro e l’altro riguardante la statistica descrittiva per l’analisi economica. Al termine del percorso, al quale parteciperanno anche esponenti della Direzione della Sede di Ancona della Banca d’Italia, i giovani presenteranno i lavori svolti in uno specifico momento di discussione e riflessione critica in risposta a domande formulate dagli esperti. Tra marzo e aprile si terranno incontri online organizzati dalla Camera di Commercio di Ancona in cui gli alunni delle classi quinte potranno simulare colloqui di lavoro, mentre quelli delle quarte approfondiranno l’Economia circolare, competenze “green”, digitali e social.
Il Dirigente scolastico Roberta Ciampechini sottolinea la valenza formativa delle iniziative promosse e la referente per il PCTO, Prof.ssa Maria Letizia Renzi, docente di Economia, esprime soddisfazione e grande entusiasmo per le attività progettate, sottolineando che le competenze trasversali, volte ad avvicinare i nostri giovani al mondo del lavoro, devono essere viste come un traguardo per gli studenti nell’ambito del percorso scolastico.
Orgoglio e soddisfazione nelle parole di Alessia Castagnari, studentessa al quarto anno dell’Istituto maceratese, che ha svolto il percorso in un’azienda del territorio. “Per me è stata un'esperienza molto formativa, in primis perché frequentando l'articolazione “Relazioni internazionali per il marketing” ho avuto l'occasione di approfondire la conoscenza non solo teorica ma anche pratica delle lingue; poi perché sono entrata per la prima volta a contatto con il mondo del lavoro e mi sono dovuta confrontare con nuovi colleghi. Si è aperta una porta su di una realtà che non conoscevo prima, con regole da rispettare e persone con cui collaborare.
Ho capito che il valore non è della singola persona ma della squadra. Sono orgogliosa di aver scelto questa scuola perché con questa esperienza, vissuta in prima persona, ho avuto la conferma che l’Istituto Tecnico Economico forma i ragazzi per continuare il percorso di studi universitari, ma anche per affrontare il mondo del lavoro. Sono stata fortunata, perché ho trovato un team molto giovane e comprensivo.
Ringrazio l'azienda per il bagaglio che porterò sempre con me e con particolare affetto il titolare della stessa e la mia tutor”. Sarà possibile conoscere l’offerta formativa dell’Istituto Tecnico Economico “A. Gentili” di Macerata nell’open day previsto per domenica 16 gennaio. Prenotazioni tramite il sito web dell’Istituto www.itemacerata.edu.it .