Secondo titolo del Macerata Opera Festival 2019 #rossodesiderio è Macbeth di Giuseppe Verdi, in un riallestimento ideato propio per lo Sferisterio di una celebre e premiata produzione, realizzata dall’istituzione marchigiana con il Teatro Regio di Torino e il Teatro Massimo di Palermo con la regia di Emma Dante.
Il debutto sabato 20 luglio alle ore 21: sul podio della Filarmonica Marchigiana Francesco Ivan Ciampa, le scene di Carmine Maringola, i costumi di Vanessa Sannino, la coreografia di Manuela Lo Sicco e le luci di Cristian Zuccaro. Nata due anni fa al Teatro Massimo di Palermo, città natale di Emma Dante, ripresa al Regio di Torino e al Festival di Edimburgo (dove ha vinto il premio Herald Angel come uno degli spettacoli più interessanti e innovativi in programma), questa edizione del Macbeth verdiano ha subito, relativamente alla versione musicale di volta in volta eseguita, numerosi interventi.
In ogni circostanza ha assunto una forma diversa: a Palermo, omesse le danze del terzo atto ma aggiunto, prima del coro finale “Macbeth, Macbeth, ov’è?…”, il monologo di Macbeth morente, “Mal per me che m’affidai”, estrapolato dalla redazione originaria dell’opera, quella commissionata, nel 1847, dal Teatro della Pergola in Firenze; a Torino con il ballo e con il monologo, ma senza il citato inno corale introdotto nel 1865, quando Verdi rifece di sana pianta per Parigi una metà circa dell’opera; a Macerata si seguirà l’esempio palermitano, via le danze e dentro il monologo."Non faccio moltissime regie d’opera, non sono una specialista – sottolinea Emma Dante - le poche che accetto hanno sempre una valenza forte nel mio percorso di teatrante. Lavorare sul Macbeth di Verdi è stato molto bello, e che il soggetto provenisse dal teatro di parola, dalla tragedia di Shakespeare, mi è stato di grandissimo aiuto, una cosa benedetta. Ovviamente, il luogo, ogni luogo, influisce sullo spettacolo; questa, oltretutto, è la prima volta che curo la regìa di un melodramma en plein air. Per ragioni professionali non ho potuto seguire la prima fase delle prove, che ho affidato al mio aiuto (Giuseppe Cutino) e alla coreografa (Manuela Lo Sicco): sono loro ad aver apportato le varianti necessarie dietro mia indicazione, varianti in certi casi macroscopiche, basti pensare che allo Sferisterio, per ovvie ragioni, il palcoscenico non è dotato di una soffitta alla quale appendere la scenografia. Comunque, l’arena maceratese è un luogo affascinante; mi piacerebbe pensare uno spettacolo apposta per questo spazio totalmente assurdo e fuori da ogni canone usuale. Non importa il titolo, lo Sferisterio lavorerebbe insieme a me alla sua metamorfosi". In scena per questo spettacolo che sembra nato per i colori e lo spazio maceratese un cast di star con Roberto Frontali nel ruolo del titolo, Saioa Hernandez come Lady Macbeth, Alex Esposito al debutto di Banco e il giovane tenore Giovanni Sala che torna allo Sferisterio dopo il successo nel 2018 come Pamino. Completano il cast Fiammetta Tofoni (Dama di Lady Macbeth), Rodrigo Ortiz (Malcolm), Giacomo Medici (Medico), Cesare Kwon (Domestico/Sicario/Araldo), Bruno Venanzi e Giulia Gabrielli (Apparizioni). In scena anche il Coro Lirico Marchigiano “Vincenzo Bellini” diretto da Martino Faggiani (Massimo Fiocchi Malaspina, altro maestro del Coro) e la Banda “Salavadei”.Lo spettacolo è sopratitolato in italiano e inglese e sarà trasmesso in diretta su RAI Radio3 e nel circuito internazionale Euroradio.
Formare professionisti specializzati nell’insegnamento dell’italiano a stranieri e nella facilitazione linguistico-culturale in enti pubblici e privati, sia in Italia che all’estero: è questo l'obiettivo del Master universitario di I livello in “Didattica dell’italiano L2/LS in prospettiva interculturale” (Master Italint), giunto ormai alla sua X edizione, e del corso di perfezionamento integrato in “Acquisizione e didattica dell’italiano L2/LS” attivati presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Macerata. È possibile iscriversi a partire dal 1° agosto ed entro il 26 settembre 2019.
Oltre a costituire una proposta formativa di qualità, il Master Italint è riconosciuto come titolo di specializzazione per la classe di concorso A023 per l'insegnamento della "lingua italiana a discenti di lingua straniera (alloglotti)" nella scuola secondaria istituita dal MIUR (DM 92/2016).
Il Master, che partirà a fine ottobre per concludersi nell’autunno del 2020, si svolge prevalentemente online e prevede due settimane intensive in presenza con laboratori e seminari da svolgersi nella seconda settimana del mese di febbraio e di luglio 2020. Le attività didattiche in presenza, tenute da docenti universitari ed esperti del settore, sono condotte con un approccio laboratoriale ed interattivo. Sono inoltre previste attività di tirocinio da svolgersi nelle scuole, nelle università o in altri enti formativi selezionati, sia in Italia che all’estero, supervisionate da tutor esperti. Gli insegnanti già occupati nel settore potranno svolgere il tirocinio nelle proprie classi, applicando direttamente sul campo quanto appreso nel Master.
Nell'a.a. 2019/2020 è prevista l'erogazione di 2 borse di studio parziali del valore di 800 euro ciascuna da parte di due scuole di lingua e cultura italiana del Maceratese in cui gli studenti iscritti al Master beneficiari della borsa svolgeranno un tirocinio formativo di 150 ore.
È possibile iscriversi anche ad un percorso formativo più breve, della durata di cinque mesi: il corso di perfezionamento in “Acquisizione e didattica dell’italiano L2/LS”, giunto alla sua VII edizione, corrisponde alla prima parte del Master e mira a fornire una formazione glottodidattica di base per l’insegnamento dell’italiano a stranieri in Italia e all’estero.
Il bando completo dei corsi è consultabile sul sito http://studiumanistici.unimc.it/postlauream
Ieri pomeriggio le porte del Musei civici a Palazzo Buonaccorsi si sono spalancate per l’inaugurazione della mostra “Bauhaus 100: imparare, fare, pensare”, promossa dalla Regione Marche, dal Comune di Macerata, Macerata Musei e organizzata da Sistema Museo e curata da Aldo Colonetti, Presenti alla cerimonia il sindaco Romano Carancini, l’assessore alla Cultura Stefania Monteverde, il curatore Aldo Colonetti, l’archistar Italo Rota, Maria Grazia Mattei presidente del MEET centro internazionale per la cultura digitale, Gildo Pannocchia presidente dell’Istituzione Macerata Cultura, Gianluca Trequattrini Capo del Servizio Segreteria particolare del Direttorio e comunicazione della Banca d’Italia, Gianluca Bellucci direttore Sistema Museo e Paolo Baldessarri architetto del progetto espositivo.
A cent’anni dalla fondazione della scuola che ha rivoluzionato il design e l’architettura, a Palazzo Buonaccorsi arriva una mostra che vuole recuperarne la memoria storica e ripensarne le influenze nel futuro. “Bauhaus 100: imparare, fare, pensare” desidera individuare ciò che è rimasto di quello spirito rivoluzionario e interrogarsi se è ancora possibile progettare mettendo al centro “le idee” e non “le cose”.
Macerata è il luogo ideale: uno dei pochi italiani che hanno frequentato il Bauhaus negli anni Trenta è Ivo Pannaggi, artista maceratese, poliedrico innovatore. Dal 19 luglio al 3 novembre nel museo civico di Palazzo Buonaccorsi, Palazzo Pellicani Silvestri, ex sede della Banca d’Italia, e la biblioteca comunale Mozzi Borgetti, la mostra animerà il centro storico cittadino con esposizioni e attività ed eventi collaterali.
Il progetto culturale vuole essere non solo una ricostruzione dei fatti e degli avvenimenti. Bauhaus 100: imparare, fare, pensare” vuole essere un dibattito di idee nell’organizzazione e nella definizione della “cultura materiale”, ovvero tutto ciò che rende possibile un’esistenza più razionale, senza dimenticare il ruolo fondamentale del pensieri e delle arti, strumenti necessari per tentare di disegnare il futuro. Una mostra diffusa tra più sedi che presenta sullo stesso livello le collezioni storiche e le installazioni di artisti che guardano al futuro. “Bauhaus 100: imparare, fare, pensare” è promossa dalla Regione Marche, dal Comune di Macerata, Macerata Musei ed è organizzata da Sistema Museo con la collaborazione di ADI Associazione per il Disegno industriale – Delegazione Marche, Abruzzo, Molise, Centro Studi Pannaggi, Comune di Esanatoglia, Confindustria Macerata, Confindustria Marche, Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata, MEET, centro internazionale per la cultura digitale di Milano con il supporto di Fondazione Cariplo, Associazione Culturale Il Paesaggio dell’Eccellenza.
"Questa mostra poteva nascere solo a Macerata – ha detto l’assessore alla Cultura Stefania Monteverde introducendo gli interventi dei presenti - la città che ha dato i natali a Ivo Pannaggi, l'artista poliedrico che nel Novecento fu uno dei pochissimi italiani che frequentarono il Bauhaus da cui trasse ispirazioni innovative e le cui opere sono conservate ai Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi. Con questa mostra vogliamo dare un'opportunità per conoscere una straordinaria epoca di innovazione artistica nel Novecento e allo stesso tempo fare un omaggio a chi continua a sperimentare l'innovazione libera e coraggiosa nelle idee e nel fare. Saranno molti gli appuntamenti durante l'apertura della mostra per scoprire lo spirito delle nuove imprese creative e del nuovo artigianato 4.0,”.
“Macerata celebra i 100 anni dalla nascita del Bauhaus con il coraggioso spirito di sperimentazione che connota la sua indole di città creativa – ha affermato invece il sindaco Romano Carancini -. La propensione alla ricerca e l’attitudine a varcare terreni inediti ci permettono oggi di saggiare un percorso che proietta il presente verso il futuro. Il valore di questa scelta, di allestire una mostra dedicata al Bauhaus, il più famoso esperimento nel campo dell’educazione artistica che si sia compiuto in epoca moderna, si sposa con la politica culturale che l’Amministrazione comunale ha portato avanti in questi dieci anni. E non è una scelta casuale ma legata a Ivo Pannaggi, al suo rapporto con la città ed è un’occasione per ricordare che una sezione dei Musei civici è dedicata a lui e alla sua arte. Pannaggi incarna l’indole di questo territorio che è poliedrico, curioso, laborioso e attento alle esigenze del vivere umano, dove l’industria non tradisce i tratti essenziali degli antichi mestieri, si aggiorna e progredisce. Non celebriamo oggi il centenario di una scuola ma un modello, la forza di un’idea che vive, che continua, si rigenera prendendo spinta dal passato e guardando al futuro. Nel percorso di crescita della città di Macerata un aspetto fondamentale è stato la partecipazione, la condivisione il fare rete nelle idee e nelle visioni e la partecipazione era un elemento fondante della didattica del Bauhaus: l’unione delle arti, non più divise tra loro, si fa simbolo ed espressione di un’unica volontà creatrice. Macerata, città creativa, ancora una volta diventa scenario di un’inedita esperienza che consiste nel sapere recuperare le buone idee del passato per riportarle al presente dando loro un nuovo respiro”.
La parola è passata poi al presidente dell’Istituzione Macerata Cultura Gildo Pannocchia che per primo ha lanciato l’idea di allestire una mostra dedicata al Bauhaus “L’idea da sola – ha detto – non dice nulla se non cade in un terreno fertile. Nel nostro caso il consiglio di amministrazione dell’Istituzione l’ha fatta sua e ha iniziato a lavorare per realizzarla. Il progetto ha così preso forma, ma per dare l’impronta abbiamo chiamato Aldo Colonetti”.
Il sindaco Romano Carancini ha ringraziato Gian Luca Treequattrini per il ruolo che ha svolto nel rapporto con la Banca d’Italia, per fare in modo che Palazzo Pellicani Silvestri potesse essere un’altra sede della mostra diffusa: “Da un punto di vista personale Macerata per me ha rappresentato un tuffo nel passato - ha detto Trequattrini- perché in questa città ci sono nato. Macerata per Banca d’Italia è una connessione forte, ha un significato particolare legato soprattutto alla figura di Carlo Azelio Ciampi che ha vissuto qui 10 anni. La vicinanza di Banca d’Italia con questo territorio, vittima del sisma, è forte. Ha fatto molto e ha in animo di fare altro. La sede di Macerata è stata una delle,prime a chiudere e ci è sembrato doveroso e importante mettere il palazzo a disposizione della città”.
A raccontare le genersi e i contenuti della mostra è stato il curatore: “La mostra Bauhaus 100: imparare, fare, pensare non è soltanto una ricostruzione storica della più importante scuola di progettazione del XX secolo in occasione del centenario. Rappresenta un grande viaggio nell’utopia, dalla Germania al mondo, fino ad arrivare a Macerata – ha detto Aldo Colonetti-, dove è nato Ivo Pannaggi, un protagonista delle arti applicate italiane, viaggiatore eclettico tra le Marche, la Germania e il Nord Europa. E’ in questo spirito indiziario che è nato il progetto; dai documenti originali, provenienti dalla straordinaria collezione storica di un architetto come italo Rota che, fino dall’inizio di questa avventura, ha colto pienamente questo viaggio nelle avanguardie nel suo significato più attuale, ovvero da dove veniamo e soprattutto dove andremo. Ecco allora, dopo i materiali storici, mai come oggi vivi e fondamentali per disegnare il futuro, l’incontro con la cultura digitale, attraverso la collaborazione con Maria Grazia Mattei e il MEET, con quattro installazioni di artisti e progettisti che, in una realtà solo apparentemente virtuale, ci raccontano di un linguaggio che non può far a meno di dialogare con la grande avventura “analogica” del Bauhaus. Le radici della nostra modernità risiedono nel dialogo tra saperi diversi e, soprattutto, tra l’intelligenza delle mani e un pensiero che si sviluppa “facendo le cose”. Palazzo Buonaccorsi ospita, nei suoi straordinari spazi, questo doppio percorso, per approdare poi, direttamente nelle stanze di Pannaggi, alle quali si arriva, vedendo per la prima volta, alcune opere rare del terzo italiano, insieme a Augusto Cernigo, Alfredo Bortoluzzi che hanno esperimentato direttamente le aule e i laboratori della scuola. Ma Bauhaus significa anche contemporaneità, in particolare per quanto riguarda due capolavori del design industriale che ancora oggi sono presenti nelle nostre case: la sedia Wassily di Marcel Breurer e la poltrona Barcellona di Mies van del Rohe, per testimoniare che il passato è tra noi, anche se spesse volte, non ne siamo consapevoli, travolti come siamo dalla contingenza di un presente che ha annullato il futuro. La mostra continua, sviluppandosi nella città antica, con altre due tappe: Palazzo Pellicani Silvestri, ex sede della Banca d’Italia, dove protagonista è il territorio delle Marche, fotografato da una serie di autori, coordinati da una grande maestro, Gabriele Basilico, che amava questa terra, interpretando così un concetto che potremmo definire di derivazione “Bauhaus”. Ovvero, come scriveva Giorgio Fuà, “un’industrializzazione senza fratture”, dove il paesaggio mantiene la sua funzione unitaria e riconoscibile. L’altro protagonista di questa seconda tappa è l’opera di Alberto Meda, realizzata in scala reale per la prima volta, “Lightness”: la leggerezza affidata a una composizione dove le parole diventano architettura. E’ il simbolo più coerente e rappresentativo di un’idea di Bauhaus in grado di segnare una direzione progettuale nel segno della sostenibilità. Il percorso si conclude con la terza tappa ospitata nella Biblioteca Comunale Mozzi Borgetti è rappresentata da una serie di copertine della rivista culturale “La Lettura” de Il Corriere della Sera che ha deciso di dedicare l’immagine di ogni numero ad artisti, architetti, grafici, illustratori, designer, fotografici, in sostanza rimettendo al centro, oggi, l’idea fondamentale da cui nel 1919 nacque il Bauhaus. Come scriveva Giulio Carlo Argan nel suo “Walter Gropius e la Bauhaus”, “l’arte come perenne volontà di coscienza, è l’antitesi di ogni brutale volontà di potenza, spirito di pace contro spirito di guerra, virtù contro furore”. Parole attuali come non mai: abbiamo bisogno ancora di tanto Bauhaus, perché nei suoi indizi, sparsi nel mondo, nella vita di tutti i giorni, possiamo ritrovare il nostro destino, senza nostalgia né gratuiti storicismi”.
“Raccontare le radici del nuovo è questa una delle missioni di MEET, centro internazionale per la cultura digitale nato a Milano nel 2018 con il supporto di Fondazione Cariplo. Abbiamo aderito con grande gioia alla “chiamata” di Aldo Colonetti perché Bauhaus 100: imparare, fare, pensare guarda al passato come innesco del futuro – ha affermato Maria Grazia Mattei presidente MEET - .A cento anni dalla sua nascita, la scuola tedesca voluta da Gropius ispira e plasma il lavoro di artisti e creativi di tutto il mondo, come raccontiamo nella sezione Digital Landscapes. Attraverso quattro progetti molto diversi fra loro viaggiamo per il mondo, da Hong Kong a Berlino, passando per Miami e Rimini, rintracciando parallelismi ed eredità che ibridano i codici del Bauhaus con i linguaggi e i processi dell’era digitale. Citando Gropius, potremmo dire che il “nuovo edificio del futuro” ha nella Digital Disruption un elemento fondante. Questa mostra consente di accoglierlo ed interpretarlo come ingrediente culturale di un processo di cambiamento globale e paradigmatico”.
A chiudere la serie di interventi è stato Gianluca Bellucci, direttore di Sistema Museo: “Abbiamo lavorato molto per questa mostra, l’abbiamo pensata, progettata e costruita. Raccontare un oggetto complesso come Bauhaus non è facile, speriamo di esserci riusciti”.
Nell’aprile del 1919 un volantino annunciava la fondazione di una nuova scuola con l’obiettivo di unificare l’Accademia delle Belle Arti e la scuola di artigianato artistico di Weimar. Dopo 100 anni, l’insegnamento del Bauhaus rimane vivo, soprattutto nella sua vocazione di relazionarsi con il sistema produttivo e le sue dimensioni politiche e sociali.
Le Marche rappresentano un grande laboratorio unico sul piano territoriale. In particolare quel modello di sviluppo economico che Giorgio Fuà ha analizzato, descritto e reso noto in tutto il mondo e che, con le sue parole, potrebbe definirsi “industrializzazione diffusa senza fratture” dove le Marche e soprattutto Macerata non dimenticano mai la funzione fondamentale delle arti, dalla pittura all’architettura, dal teatro all’opera.
Il progetto espositivo è curato da Baldessari Baldessari. La mostra si articola in tre momenti, tra il museo civico di Palazzo Buonaccorsi, la Biblioteca comunale Mozzi Borgetti e Palazzo Pellicani Silvestri, ex sede della Banca d’Italia.
l museo civico di Palazzo Buonaccorsi ospita un percorso che parte da una suggestiva installazione luminosa ispirata ai colori del Bauhaus e curata da iGuzzini illuminazione, sponsor tecnico, e propone al primo piano i documenti fondativi originali del movimento, selezionati dalla preziosa collezione di Italo Rota, che ne è anche curatore. In mostra le storiche testimonianze per raccontare come il Bauhaus si è presentato al mondo per riuscire nella sua missione innovatrice.
Al secondo piano, sei opere di Alfredo Bortoluzzi, artista impegnato alle origini del Bauhaus, che introducono in un suggestivo confronto con la sezione permanete dedicato a Ivo Pannaggi, pittore e architetto maceratese che ha frequentato la scuola di Walter Gropius fino alla sua chiusura voluta da Hitler nel 1933.
Nelle Sale dell’Eneide e di Ercole è allestita la sezione curata da Maria Grazia Mattei di MEET, centro internazionale per la cultura digitale di Milano, e intitolata “Digital Landscapes Corpo linguaggio azione”. Attraverso quattro installazioni di altrettanti creativi internazionali si indaga la relazione tra analogico e digitale che la scuola tedesca ha saputo intuire. Il percorso rintraccia alcune caratteristiche fondative comuni che legano il movimento artistico nato nel 1919 alla contemporaneità digitale, come interdisciplinarità, sperimentazione di nuovi linguaggi espressivi e ibridazione di competenze tecnologiche e umanistiche con finalità non solo creative, ma anche produttive.
A Palazzo Pellicani Silvestri, ex sede della Banca d’Italia, è protagonista il paesaggio dell’industria marchigiana, in un percorso fotografico, curato dall’associazione culturale Il Paesaggio dell’Eccellenza, a cura di Alessandro Carlorosi, che racconta per immagini la relazione stretta tra industria e territorio. Da metà settembre il palazzo ospiterà “Lightness”, una grande installazione di Alberto Meda con la collaborazione di Francesco Iorio, con una serie di progetti di giovani designer della regione, curata in collaborazione con Adi, associazione per il disegno industriale – delegazione Marche, Abruzzo, Molise. di tutte le attività creative e progettuali, per cui la sua filosofia fa riferimento alla lezione del Bauhaus. Sono presenti, tra gli altri, disegni di Renzo Piano, Patti Smith, Mimmo Jodice, Mario Bellini, Mimmo Paladino, Brian Eno, John Berger, Alessandro Mendini, il tutto proprio nello spirito della scuola tedesca.
Durante la mostra è previsto un ricco programma di eventi e appuntamenti culturali sulla storia dell’arte, del design, dell’architettura, sull’artigianato 4.0, sulle media arts e sulla ricerca di modelli espressivi di nuova generazione, in collaborazione con le scuole, le università, l’Accademia di Belle Arti, le associazioni culturali, le associazioni di categoria. Ci sarà anche un concorso, una call per selezionare prodotti della manifattura artigianale che saranno poi i protagonisti di una mostra.
L'incidente è avvenuto nella prima serata di giovedì 18 luglio, intorno alle ore 20.00, nella centralissima via Roma a Macerata. Un ragazzo alla guida di un'utilitaria, per ragioni in corso di accertamento, si è ribaltato su di una fiancata con il proprio mezzo finendo in mezzo alla carreggiata. Sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del 118, i vigili del fuoco e i carabinieri. Il conducente è uscito illeso dal sinistro, rifiutando il trasporto in pronto soccorso. Evidenti disagi si sono presentati alla circolazione cittadina, con vigili e carabinieri a dirigere il traffico su di una sola corsia. La situazione è stato ripristinata soltanto dopo un'ora circa, grazie all'intervento di un carroattrezzi che ha liberato la seduta stradale dal veicolo.
Momenti di tensione nel pomeriggio di oggi a Macerata in via Spalato.
Gli uomini della polizia in borghese si sono resi protagonisti di un inseguimento a piedi al fine di poter bloccare un extracomunitario, che alla vista degli agenti si è dato alla fuga.
Dopo un centinaio di metri il cittadino straniero è stato raggiunto, bloccato a terra e ammanettato dai poliziotti. Successivamente l'uomo è stato caricato dagli agenti in una Jeep e condotto in questura.
Ignote al momento le cause del fermo.
Nell’ambito di un ampio programma di controlli di Polizia svolti nelle località costiere in occasione della stagione estiva, così come disposto dal Questore di Macerata, il Dottor Antonio Pignataro, nella giornata di ieri, con l’impiego di uomini sia in divisa che in borghese, sono stati effettuati servizi nelle zone più sensibili e ritenute a rischio. I poliziotti hanno passato al setaccio l'Hotel House e il River Village di Porto Recanati identificando circa 150 persone e fermando un centinaio di veicoli.
Durante l’attività, gli agenti di Polizia hanno individuato un soggetto extracomunitario, già noto per i suoi precedenti che, con fare sospetto, si intratteneva con un cittadino italiano in una zona boschiva vicino l’Hotel House. Il cittadino extracomunitario ha subito tentato la fuga ma è stato raggiunto dalle forze dell'ordine. I poliziotti hanno quindi accertato che tra i due era in atto un tentativo di scambio di sostanza stupefacente, interrotto dall’arrivo degli agenti. Il cittadino italiano di 35 anni (poi segnalato come assuntore di sostanze stupefacenti) si era infatti recato nei pressi del condominio multietnico per acquistare della sostanza stupefacente mentre l’extracomunitario, un 30enne di origini afgane, è stato trovato in possesso di alcuni dosi di eroina, già confezionate e pronte per essere vendute. Il cittadino afgano è stato denunciato per detenzione ai fini di spaccio.
All’interno di un appartamento dell’Hotel House inoltre, è stato rintracciato un cittadino italiano, trentenne, con precedenti di polizia. Sull'uomo gravava infatti la misura di prevenzione del foglio di via dal comune di Porto Recanati. Per tale motivo il 30enne è stato denunciato per aver violato il provvedimento e contestualmente gli è stata notificata la misura più grave della sorveglianza speciale, in forza dei suoi precedenti penali e delle precedenti violazioni della misura di prevenzione.
Allo scopo di rendere più efficaci le operazioni di controllo il personale della Polizia di Stato è salito sui piani più alti del condominio al fine di osservare meglio la zona circostante. In tale circostanza, gli agenti hanno avvistato nella boscaglia intorno all’edificio una persona che stava dormendo su una sdraio da spiaggia in mezzo agli alberi, subito dopo la recinzione del palazzo. Il soggetto è stato segnalato ai colleghi che erano rimasti sul piazzale del condominio, i quali hanno proceduto a un controllo. L'uomo, un cittadino pakistano di 32 anni, era in possesso di una cospicua somma di denaro. I poliziotti hanno quindi proceduto a un controllo più accurato e hanno scoperto che le banconote in possesso del giovane erano false. Sono state pertanto sequestrate 4 banconote da 50€ e 12 da 20€ per un totale di 440€. L'uomo è stato denunciato per la detenzione di moneta falsa.
La Polizia ha già avviato le indagini per individuare la provenienza delle banconote false, anche in forza del fatto che le stesse presentano caratteristiche tali da poter trarre facilmente in inganno un comune cittadino.
Si chiude oggi la tre giorni di Salsomaggiore che ha visto la partecipazione di una delegazione della Menghi Shoes composta dal Vice-Presidente Gianluca Tittarelli, il Direttore Sportivo Riccardo Modica, il primo allenatore Adriano Di Pinto, il General Manager Francesco Gabrielli e il Team Manager Daniele Medei. Al seguito anche il Social Media Manager Alberto Brandi e il nuovo Addetto Stampa Davide Mazzeo.
Il roster per la nuova stagione era già pronto ed è stato oggi presentato ufficialmente anche sul sito della Lega Pallavolo e nello splendido palcoscenico del Palazzo dei Congressi di Salsomaggiore. L'avventura della Menghi Shoes nella nuova Serie A3 Credem Banca inizierà il 20 ottobre e la squadra biancoverde è stata inserita nel Girone Blu, un gruppo equilibrato e che promette diverse sfide interessanti:
Aurispa Alessano
Corigliano-Rossano Volley
Videx Grottazzolina
BCC Leverano
Menghi Shoes Macerata
Avimecc Modica
GIS Ottaviano
Pallavolo Franco Tigano Palmi
Roma Volley Club
Gestioni&Soluzioni Sabaudia
Maury’s Comcavi Tuscania
Cresce l’attesa per l’inizio del campionato ma la prima giornata sarà subito di riposo per la Menghi Shoes, con la gara d'esordio rimandata al 27 ottobre, in trasferta contro la neopromossa GIS Ottaviano.
Coach Francesco Bernetti sarà il timoniere della Paoloni Macerata (nata dalla collaborazione tra Volley Macerata e Paoloni Appignano Volley, ndr) nell'avventura in Serie B. Francesco proviene dal settore giovanile della Cucine Lube Civitanova, della quale ha guidato la formazione Under 14 ma, nella scorsa stagione ha avuto modo di allenare anche la Serie C dell’U.S. Volley ’79 Civitanova Marche, uscita sconfitta proprio dalla Paoloni Appignano nell’ultima Finale Playoff.
Nelle stagioni precedenti è stato già Head Coach di formazioni di Serie B come i biancoverdi della Pallavolo Macerata: "Tornare a fare l’allenatore in un campionato nazionale, e per giunta a Macerata - il commento a caldo di Bernetti sulla nuova esperienza in panchina - è davvero stimolante ed ho accettato quindi l’incarico immediatamente con entusiasmo. Per quello che riguarda il mercato, la società sta confermando diversi giocatori della cavalcata trionfale della scorsa stagione, che ha portato alla promozione sul campo in Serie B della Paoloni, aggiungendo alcuni innesti che hanno già disputato questa categoria. Un mix di giovani e meno giovani davvero interessante ed insieme a loro proveremo a centrare l’obiettivo di riuscire a mantenere la categoria ed al tempo stesso far crescere gli atleti che hanno buone potenzialità coadiuvati da chi in questa categoria è già un veterano".
Una rivendita di tabacchi di Macerata vendeva sigarette ai minori: comminata una multa di 3.000 euro con relativa sospensione della licenza per 15 giorni. Il provvedimento porta la firma del questore Antonio Pignataro.
Sono stati alcuni genitori che, preoccupati per la salute dei propri figli, si sono rivolti alla polizia per riferire che nello zaino scolastico del figlio minore di anni 13 erano state rinvenuti molteplici pacchetti di sigarette.
Pertanto sono stati attivati immediati controlli che hanno consentito alle forze di polizia , nella giornata di ieri, di accertare la vendita di tabacchi a minori di 13 anni, trovati in possesso di alcuni pacchetti di sigarette appena acquistati in una rivendita di tabacchi ubicata in un’area ad alta densità di traffico veicolare pubblico non solo cittadino ma anche da fuori città e provincia, punto di arrivo e di partenza di studenti, soprattutto minorenni.
Nella mattinata di oggi , dunque, è stato notificato il relativo provvedimento che racchiude la contestazione di euro 3.000 e la sospensione della licenza per 15 giorni. Si sottolinea che la legge, in questi casi, di assoluta gravità per il coinvolgimento di ragazzi minorenni, purtroppo, non prevede la revoca immediata della licenza, ma tale sanzione potrà essere applicata in caso di recidiva.
Avanzano i lavori di risanamento profondo della pavimentazione avviati da Anas (Gruppo FS Italiane) sul tratto marchigiano della strada statale 77 “della Val di Chienti”, per un investimento complessivo di oltre 6 milioni di euro. Gli interventi rientrano nell’ambito di un vasto programma di manutenzione programmata denominato #bastabuche, che a partire dal 2016 ha previsto investimenti per 1,5 miliardi di euro sul territorio nazionale di cui 80 milioni nelle Marche.
In particolare, sulla strada statale 77 “della Val di Chienti”, a partire dal pomeriggio di oggi sarà riaperto lo svincolo di Pollenza, in corrispondenza del quale è stato ultimato l’intervento di risanamento.
Da lunedì 22 luglio il cantiere si sposterà quindi in direzione mare, interessando un tratto in corrispondenza dello svincolo di Macerata Ovest/Sforzacosta. Il transito durante i lavori sarà sempre consentito a doppio senso sulla carreggiata opposta, mentre lo svincolo di Macerata Ovest/Sforzacosta sarà provvisoriamente chiuso in ingresso e in uscita per chi viaggia in direzione Mare.
Il completamento di questa fase è previsto entro giovedì 8 agosto, prima della sospensione per l’esodo estivo di Ferragosto.
Al contempo proseguono gli analoghi interventi di manutenzione programmata in prossimità dello svincolo di Camerino/Sfercia che è temporaneamente chiuso in ingresso e in uscita per chi viaggia in direzione Foligno. Anche in questo caso il completamento è previsto entro la sospensione per l’esodo di Ferragosto.
I lavori consistono nella completa rimozione della vecchia pavimentazione e nel rifacimento della sovrastruttura stradale fino agli strati più profondi, compresa la sistemazione idraulica della piattaforma e il rifacimento della segnaletica orizzontale. L’obiettivo di Anas è infatti di abbandonare la logica del ‘rattoppo’: nel triennio 2016-2018, nell’ambito del programma #bastabuche Anas ha risanato 14.500 km di corsie stradali in Italia.
Altri interventi
Sempre sulla statale 77, per consentire alla società e-distribuzione gli interventi di rimozione di una linea elettrica che sovrappassa la strada, saranno necessarie brevi interruzioni della circolazione in prossimità dello svincolo di Caccamo, per il tempo strettamente necessario e in sessioni della durata massima di 10 minuti, tra le 9:00 e le 10:30 di lunedì 22 e martedì 23 luglio. Il traffico sarà gestito con indicazioni sul posto.
Infine, per consentire alcuni interventi di ripristino localizzato, la scorsa notte è stata istituita l’uscita obbligatoria allo svincolo di Macerata Sud/Corridonia per il traffico in direzione Civitanova Marche, con rientro allo svincolo di Morrovalle. La stessa chiusura sarà in vigore anche questa notte, dalle 19:00 di oggi alle 6:00 di domani.
Gradita visita al Consiglio comunale di Macerata dei bambini dei campi profughi saharawi. I bimbi hanno portato il loro saluto e gratitudine per il sostegno del Comune ai progetti dell’associazione Rio de Oro che consente loro ogni anno di lasciare il deserto del Sahara e venire in Italia per curarsi e trascorrere un periodo in un clima meno ostile.
Tra questi Adam, Melainin e Matamulana rispettivamente 9, 10 e 12 anni, che non potevano camminare per gravi malformazioni e che, grazie alle cure ricevute in Italia, ora si muovono sulle loro gambe con grande grinta e forza di farcela.
Il saluto di benvenuto ai bambini e agli accompagnatori, Rossana Berini e Barbara Vittori di Rio de Oro e l’educatore saharawi Mohamed Salem, è stato rivolto dal presidente del Consiglio comunale Luciano Pantanetti, che li ha ringraziati per la gradita visita augurando loro una buona permanenza in Italia, utile anche per la loro salute. Il grazie del presidente è andato anche all’associazione Rio de Oro per l’azione di aiuto che sta portando avanti per il popolo saharawi, che da oltre 40 anni vive in territorio algerino nella parte più inospitale del deserto del Sahara, l’hammada caratterizzato da terreni aridi, brulli e rocciosi, nella speranza di rientrare nella loro terra, il Sahara Occidentale invaso dal Marocco dopo che la Spagna ha lasciato libere le sue colonie. Il tutto nella quasi totale indifferenza del mondo politico internazionale che non riesce o non vuole trovare una soluzione, come ha sottolineato la ex presidente di Rio de Oro Barbara Vittori che ha accompagnato i bambini.
La presidente Rossana Berini, che vive nei campi profughi da circa 20 anni, ha raccontato i progetti in corso e la realizzazione di Casa Paradiso una struttura di accoglienza attrezzata che consentirà di ospitare i bambini bisognosi di cure e di riabilitazione. Chi vuole contribuire al sostegno dei progetti dell’associazione Rio de Oro può farlo attraverso il sito riodeoro.it. Ai bimbi la presidente del Consiglio delle Donne Ninfa Contigiani ha donato di vasetti di miele da portare a casa, un alimento molto prezioso e apprezzato per chi vive nei campi profughi del deserto del Sahara.
La storia di Carmen non è una storia antica o moderna, è una storia eterna, la storia del possesso che un uomo tenta di esercitare su una donna, non sapendo tollerare la rinuncia.
Con questo spirito debutta la nuova produzione del capolavoro di Georges Bizet che inaugura il Macerata Opera Festival 2019 #rossodesiderio venerdì 19 luglio alle ore 21 allo Sferisterio con la regia di Jacopo Spirei e la direzione di Francesco Lanzillotta (repliche il 28 luglio, il 3 e il 10 agosto).
«Una Carmen parigina: è questa la nostra aspirazione, mia e del direttore e concertatore Francesco Lanzillotta. Togliere il folclore, ovvero rappresentarlo per quello che è, una cornice, uno sfondo, un profumo, come un’essenza che si sprigiona dalle pareti di un café-concert: uno spettacolo ambientato in Spagna allestito da un cabaret parigino tipo il Crazy Horse». Sulla scena si respira un’aria di passione e libertà ma anche di fatica e impegno per i numeri di danza che si mettono in scena e si provano, riproducendo scena e backstage di un cabaret in cui ballerine danzano in abiti succinti e Carmen appare in scena per la Habanera ricordando le esibizioni di alcune dive come Dita von Teese.
Sono queste alcune note su Carmen nelle stesse parole di Jacopo Spirei che, per la prima volta, mette in scena l’opera di Georges Bizet e lo fa su un palcoscenico insolito come quello dello Sferisterio di Macerata.
«La forma originaria di Carmen – continua a spiegare Spirei – è quella di un opéra-comique basato sull’alternanza di dialoghi parlati e numeri vocali e strumentali che spesso vengono tagliati in forme semplici, dirette, da “musica di consumo”, ingenerando un effetto di straniamento rispetto al realismo (apparente) dell’intreccio: la Carmen donna animalesca e incoercibile è più una creatura immaginaria che un ritratto dal vero. In effetti, lei non mente mai, non impone mai, è Don José a decidere che la loro storia durerà in eterno. La tragedia finale è ingenerata dal fraintendimento del brigadiere, il quale, al pari di Micaëla, è un estraneo (vengono dalla Navarra, una provincia dell’estremo nord est della Spagna, mentre Carmen è una meridionale andalusa, oltre che zingara) che non riesce a decifrare il mondo circostante e le situazioni in cui si va a cacciare: ce lo dice il canto, il suo come quello della fanciulla, così diverso da quello della sigaraia, così lyrique nel suo occhieggiare Gounod.
L’eros e il #rossodesiderio di Carmen saranno i caratteri dominanti della messa in scena maceratese; i suoi tanti amori, di cui lei non fa mai mistero, saranno la forza dello spettacolo che conferma Carmen fra i personaggi femminili più forti e caratteriali di sempre. In questo caso è una star ed appartiene al palcoscenico: diventa oggetto del desiderio di tutti e genera una smaniosa voglia di possesso.
Fra lustrini, tute ginniche, esibizioni di pole dance, red carpet e “monelli”, sul palcoscenico dello Sferisterio salirà un cast numeroso con interessanti debutti italiani come quello della protagonista, il mezzosoprano statunitense Irene Roberts, con al suo fianco il tenore Matthew Ryan Vickers (Don José), David Bizic (Escamillo), Tommaso Barea (Le Dancaïre), Saverio Pugliese (Le Remendado), Stefano Marchisio (Moralès), Gaetano Triscari (Zuniga), Irene Roberts (Carmen), Valentina Mastrangelo (Micaëla), Francesca Benitez (Frasquita), Adriana Di Paola (Mercédès), Andrea Pistolesi (Un Bohémien), Olga Salati (Une Marchande d’oranges).
Le scene e i costumi sono di Mauro Tinti, le coreografie di Johnny Autin, le luci di Giuseppe di Iorio, calzature e accessori di un marchio marchigiano del lusso come Les Jeux de Marquis. Altre due importanti forniture sono quelle degli abiti Paoloni e i pali di pole dance prodotti dall’azienda bergamasca “The Polel”.
Francesco Lanzillotta, direttore musicale del Festival, sul podio della Filarmonica Marchigiana, con il Coro Lirico Marchigiano “Vincenzo Bellini” diretto da Martino Faggiani (Massimo Fiocchi Malaspina, altro maestro del Coro), i Pueri Cantores “D. Zamberletti” diretti da Gian Luca Paolucci, e la Banda “Salavadei”.
Lo spettacolo in lingua originale francese, è sopratitolato in italiano e inglese e sarà trasmesso in diretta su RAI Radio3 e in differita nel circuito internazionale Euroradio.
La sezione comunale Federcaccia di Macerata anche quest’anno, a conclusione dell’assemblea annuale dei soci, ha organizzato al centro fiere di Villa Potenza la 27^ cena del cacciatore. Con l’occasione, nella stessa serata, si e’ tenuto il convegno sulle prospettive e le normative per la stagione venatoria 2019/2020.
Una serata conviviale per cacciatori e rispettive famiglie ed amici, che ha riscosso un enorme successo (oltre 230 le persone presenti, ndr). Prima di entrare nello specifico del convegno, il presidente Fidc della sezione comunale di Macerata, Virginio Micozzi, ha sottolineato l'aumento degli associati, che ora costituiscono il 65% di cacciatori residenti nel comune di Macerata.
Al convegno sono intervenuti: l’assessore regionale alla caccia Moreno Pieroni e alcuni collaboratori dell’ufficio caccia regionale – il presidente dell’Atc Mc1 Franco Lardelli - il presidente Fidc prov.le di Macerata Nazzareno Galassi - il presidente Fidc prov.le di ancona Ivo Amico e diversi presidenti e associati dei comuni limitrofi.
Galassi ha evidenziato l’importanza e il lavoro svolto dai presidenti comunali presenti instancabilmente nel territorio, l’importanza di compilare i diari di caccia e il tesserino venatorio. Inoltre ha introdotto le varie novita’ del calendario venatorio prossimo alla sua approvazione, nonche’ tutte le attivita’ portate avanti dalla Federcaccia regionale e nazionale a difesa di tutti i cacciatori.
L’assessore alla caccia Moreno Pieroni ha, invece, illustrato e confermato l’approvazione entro l’anno del piano faunistico regionale che prevede la programmazione faunistico-venatoria per i prossimi 5 anni.
Un ringraziamento speciale e’ stato riconosciuto ai cacciatori veterani da anni fedeli alla sezione. Erano inoltre presenti il commendatore Franco Balducci della ditta Cbf - l’amministratore unico della ditta Fertilvalle, Claudio Benedetti – il legale rapp.te della ditta MP Maccari e Pagnanelli, che hanno sponsorizzato le gare cinofile e manifestazioni svolte nell’arco dell’anno.
Il dottor Roberto Castellini continuerà a ricoprire il ruolo di direttore facente funzioni del reparto di Pediatria e Neonatologia del presidio ospedaliero unico di Macerata dell’Area Vasta 3 dell’Asur Marche.
Lo ha stabilito, con apposita determina, il direttore dell’AV3, dottor Alessandro Maccioni, riconfermando nell’incarico affidatogli ad inizio anno il dirigente medico che in passato aveva guidato anche la Pediatria dell’ospedale “Bartolomeo Eustachio” di San Severino Marche assumendo anche la responsabilità della Struttura semplice dipartimentale di Attività Consultoriali.
Classe 1959, il dottor Castellini ha iniziato la sua attività agli inizi degli anni Novanta come pediatra di base poi come assistente pediatra all’ospedale di Camerino.
Castellini sostituisce nell’incarico il dottor Paolo Francesco Perri che da giugno ha cessato il servizio per collocamento a riposo.
Il sequestro di mezzo milione di prodotti, tra capi di abbigliamento, accessori, etichette, plotter tipografici e macchine da cucire professionali e l'individuazione di tre luoghi di produzione e una tipografia: sono i risultati dell'operazione 'Macumba' della Guardia di Finanza che ha eseguito perquisizioni tra Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, Veneto, Marche e Sardegna nei confronti di 26 indagati, italiani, senegalesi e marocchini, accusati di far parte di un'organizzazione criminale dedita a importazione, produzione e commercializzazione di oggetti contraffatti.
L'indagine, coordinata dalla Procura di Bologna, è partita dal controllo di alcune persone tra il capoluogo emiliano, Ferrara, Macerata, Brescia e Nuoro, che proponevano la vendita via web di capi di abbigliamento di brand di moda come Chanel, Louis Vuitton, Balenciaga, Lacoste, Ralph Lauren, Gucci, Fred Perry, Moncler.
Fonte: Ansa
"Non fu preterintenzionale, ma volontario l'omicidio di Azka Riaz" - a sostenerlo è l'accusa - . La 19enne pakistana morta a Trodica di Morrovalle, secondo il Pm, sarebbe stata investita da un'auto quando era già a terra perché picchiata dal padre la sera del 24 febbraio 2018.
Al processo, in corso a porte chiuse in Corte d'Assise a Macerata a carico del 47enne Muhammad Riaz, la Procura ha deciso a sorpresa di modificare l'imputazione in base alle testimonianze raccolte e soprattutto dopo aver ascoltato la madre di Azka che ha riferito alcune conversazione telefoniche avute con il marito mentre lei era in Pakistan. L'uomo accusava i figli di non rispettare la sua autorità e le 'confessò' che se fossero stati in Pakistan li avrebbe "già ammazzati".
Riaz, sostiene ora l'accusa, avrebbe picchiato la 19enne quella sera per provocarne la morte: stesa a terra sarebbe stata sicuramente investita da un'auto. L'imputato è accusato anche di violenze sessuali su Azka e di maltrattamenti anche nei confronti degli altri figli.
Tempo di scelte importanti per tanti studenti. Per aiutarli ad affrontare in modo consapevole la decisione sul percorso formativo da intraprendere, l’Università di Macerata intensifica i propri servizi di orientamento in vista dell’estate. Per conoscerli in dettaglio, è possibile consultare il sito www.unimc.it/openday
L'InfoPoint in via Don Minzoni è il servizio di informazione e di prima accoglienza. Gli operatori sono giovani laureati che, oltre a offrire informazioni, supportano e accolgono studenti e matricole: dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle ore 13,30 e il martedì e giovedì pomeriggio dalle 15 alle ore 17. Tutti i giorni è possibile prenotare incontri informativi con visita alle sedi universitarie scrivendo a orientamento@unimc.it. Viene inoltre messo a disposizione un servizio di consulenza orientativa attraverso colloqui individuali o di gruppo con un esperto, che può essere fruito anche al di fuori degli Open Day. È necessario prenotarsi scrivendo a consulenza.orientativa@unimc.it. Da luglio a settembre i docenti dei Dipartimenti sono a disposizione degli studenti secondo i calendari del progetto “Apertamente per te” pubblicati on line.
Da segnare in agenda il 25 luglio e il 29 agosto, giorni degli Open Day, l'occasione migliore per conoscere i corsi di laurea e visitare le sedi dove docenti e tutor presenteranno l’offerta formativa 2019/2020. Per l’occasione, l'Infopoint in via Don Minzoni rimarrà aperto con orario continuato dalle 9.30 alle 17. Qui potrai parlare con gli operatori dell'Ufficio Orientamento e i Senior tutor di Ateneo, del centro linguistico di Ateneo, dell'Ufficio rapporti internazionali e dell'Ufficio per la valorizzazione della ricerca e placement. Per informazioni su alloggi e borse di studio sarà a disposizione il personale dell'Ente Regionale per il Diritto allo Studio e, per le residenze universitarie, gli operatori della cooperativa Il Faro Housing.
Saranno presentante le opportunità offerte dalla Scuola di studi superiore Giacomo Leopardi che ogni anno seleziona, tramite concorso, le migliori matricole che, oltre a frequentare il corso di laurea prescelto, potranno accedere a percorsi didattici integrativi di alto livello, godendo dell’esenzione totale dalle tasse, vitto e alloggio gratuiti. Al Polo Pantaleoni sarà allestito un corner informativo specificamente pensato per i genitori. Ultimo appuntamento il 17 settembre con la Giornata della matricola, la tradizionale giornata di accoglienza prima dell’inizio delle lezioni.
Grido d'allarme dell’Ordine dei commercialisti ed esperti contabili di Macerata e Camerino, che ha deciso di scrivere al ministro Luigi Di Maio in merito all’estensione dei benefici della Zona franca urbana ai professionisti per i periodi d’imposta 2019 e 2020, contenuta nel decreto Sblocca Cantieri. Il problema è dovuto al fatto che ci sono intoppi per la presentazione delle domande, la cui scadenza è fissata per domani, 18 luglio.
Il Mise ha pubblicato nei giorni scorsi un avviso in cui lascia intendere che l’attuale procedura di presentazione delle domande sia riferita anche ai professionisti che hanno subito un calo del fatturato nell’immediato post sisma (come già previsto per le imprese) ma la procedura non è programmata per riceve le istanze di chi ha iniziato l’attività prima del 1 gennaio 2018.
Per questo L'Odcec Macerata e Camerino, per conto del suo Presidente, Rosaria Garbuglia, ha inviato una lettera al Ministero dello Sviluppo Economico per sollecitare il rinvio del termine di presentazione delle domande e la contemporanea modifica della piattaforma che permetta la piena applicazione di quanto disposto dallo Sblocca Cantieri permettendo l’accesso sia a chi non ha mai presentato alcuna domanda pur avendone i requisiti sia a chi ha già presentato la domanda nelle prime fasi di applicazione della norma ma che non ha usato il beneficio per mancata assunzione di personale dipendente.
Infatti, come spiega il Presidente Garbuglia nella lettera, “la piattaforma non è in grado di recepire le domande dei professionisti che hanno iniziato la propria attività prima del 1 gennaio 2018 né quelle dei professionisti che hanno prudenzialmente presentato la domanda nelle prime due “finestre di accesso” ma non hanno utilizzato il credito per la mancata assunzione di dipendenti.
Infatti l’attuale procedura esclude ingiustamente ed illegalmente i professionisti che hanno iniziato la propria attività prima del 1 gennaio 2018 e che non avevano presentato la domanda nelle prime fasi di applicazione dell’agevolazione non avendo (e non prevedendo di avere) dipendenti dall’accesso al beneficio.
Inoltre, l’attuale procedura non permette ai professionisti che hanno iniziato la propria attività prima del 1 gennaio 2018 e che avevano presentato la domanda nelle prime fasi di applicazione dell’agevolazione senza utilizzarla a causa della mancata assunzione di personale dipendente di ripresentare la domanda in questa fase per chiedere fondi aggiuntivi”.
Un beneficio, seppur non strutturale, che rischia anche di non poter essere usufruito dai professionisti. Per questo al ministro Di Maio, l'Ordine ha chiesto in via principale, il rinvio del termine di presentazione delle domande e la contemporanea modifica della piattaforma, appunto, e in subordine la pubblicazione di un avviso e/o di un provvedimento che chiarisca che per i professionisti che hanno subito un calo del fatturato nei periodi 1/9-31/12/2016 rispetto allo periodo precedente del 2015 e 1/11/2016-28/2/2017 rispetto allo stesso periodo del biennio 2015/2016 verrà aperta una nuova procedura di presentazione delle domande permettendo l’accesso anche a chi ha già presentato la domanda nelle prime fasi di applicazione della norma ma che non ha usato il beneficio per mancata assunzione di personale dipendente.
“Si specifica – si conclude così la lettera – che, in caso di mancato accoglimento di quanto sopra, lo scrivente Ordine si riterrà legittimato a tutelare gli interessi dei propri iscritti e dei clienti dei propri iscritti ad oggi danneggiati dall’impossibilità di applicare la norma nelle opportune sedi giudiziarie. Si rinnova e si sollecita, infine, un confronto tra il Ministero da Lei guidato e gli Ordini Professioni ed associazioni di categoria del territorio colpito dal sisma per chiarire i molti punti oscuri ed incerti di una normativa che sta palesemente sfuggendo di mano, anche a causa dello scarso coordinamento delle modifiche normative nel frattempo succedutesi”.
La sezione ANCE Macerata di Confindustria Macerata ricerca un/una INGEGNERE CIVILE/ARCHITETTO (cod. Conf 184) preferibilmente con esperienza in tema di appalti edilizia e ricostruzione post sisma 2016. La risorsa sarà assunta con orario di lavoro part time e si occuperà di consulenza tecnica alle imprese in materia di appalti pubblici/privati/ricostruzione e di ausilio alla segreteria di ANCE Macerata.
Si richiede laurea magistrale. Sede di lavoro: Macerata e provincia.
Inviare il CV, ENTRO E NON OLTRE IL 30/07/2019 con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità’ al Reg. UE 2016/679, specificando il codice dell’ annuncio, via e-mail a: srp@confindustriamacerata.it (Assindustria Servizi srl soggetto accreditato con decreto Regione Marche n. 235/ SIM del 30/06/2016).
Il presente annuncio é rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.
Sono comparse nuove scritte contro il questore Antonio Pignataro, in via Padre Matteo Ricci a Macerata. Dopo essere stato bersagliato con regolarità nei mesi scorsi, sembrava essersi stoppata l'ondata di odio nei suoi confronti. Manifestazioni di solidarietà erano arrivate da tutto il mondo politico e socio-economico della città. Questa mattina, però, al risveglio, Pignataro ha trovato nuove scritte offensive contro di lui sui muri cittadini. Minacce che comunque non scalfiscono la sua determinazione. "Scritte che ci danno ulteriore forza e coraggio" aveva dichirarato lo scorso febbraio.
È peraltro di oggi la notizia di una nuova azione della Polizia contro lo spaccio: leggila qui.