Il Presidente Antonio Pettinari ha ricevuto in Provincia, nei giorni scorsi, il primo dirigente della Polizia Andrea Innocenzi.
A nome dell’Amministrazione provinciale, Pettinari ha voluto salutare “L’uomo delle istituzioni”, come è stato definito, che dal primo giugno è andato in pensione, e ringraziarlo per l’operato svolto a favore della comunità. Per lui anche un omaggio editoriale con il prezioso volume fotografico “La Provincia di Macerata. Terra delle armonie”, che valorizza il territorio con le sue bellezze naturali, paesaggistiche, artistiche e storiche.
Durante l’incontro sono stati ricordati i rilevanti incarichi ricoperti da Innocenzi a livello nazionale: dai servizi di ordine e soccorso pubblico nel periodo dei sismi 2016 che hanno interessato il nostro territorio e che “lo hanno visto coinvolto - ha aggiunto Pettinari - anche dal punto di vista umano, dato che è nato a Visso, tra i Comuni più colpiti”, a quelli di sicurezza delle tre edizioni di Risorgimarche, con eventi che hanno avuto anche 70 mila partecipanti, come il concerto di Jovanotti.
Da sottolineare l’esperienza al comando del reparto mobile di Genova, ai Giochi olimpici invernali di Torino del 2006 e alla divisione amministrativa della Questura di Ascoli, lavoro caratterizzato anche dalla sicurezza per le partite della serie B di calcio. Importantissimi pure la cattura e l’arresto di Ivan Bogdanov, responsabile degli scontri che causarono la sospensione della partita Italia-Serbia, e il servizio di sicurezza per la visita a Camerino di Papa Francesco.
In ultimo, ma solamente in ordine cronologico, Innocenzi nel 2020 ha coordinato fino al 31 maggio tutte le Forze di Polizia e quelle municipali della nostra provincia per l’emergenza Covid-19.
A due ore dal consiglio comunale in cui la giunta Carancini-Ricotta vuole approvare ad ogni costo Pums e piscine, in conferenza stampa i consiglieri comunali della Lega Andrea Marchiori e Francesco Luciani, atti alla mano, danno una chiave di lettura bomba sul perché della fretta:
- il Gruppo Simonetti che vorrebbe realizzare un nuovo centro commerciale a Piediripa e l’Amministrazione Comunale che dovrebbe autorizzarlo hanno incaricato negli stessi giorni, ciascuno per la parte di sua competenza, lo stesso studio d’ingegneria. È la Sintagma srl di Perugia, autrice, guarda tu il caso, del Piano Urbano di Mobilità Sostenibile su cui si è accesa la discussione anche nel recente periodo per l’assurdità delle soluzioni previste che priverebbero il Centro di Macerata degli ultimi residui di vita
- L’assessore ai lavori pubblici Ricotta chiede alla commissione urbanistica di aumentare di oltre 500mila euro l’investimento per la realizzazione delle piscine alle Casermette, ma si rifiuta di motivare mostrandone il progetto perché “non è pronto”. Il giorno dopo miracolosamente il progetto appare nella riunione di maggioranza che lo approva.
“Abbiamo denunciato più volte la volontà della giunta di determinare il futuro di Macerata ben oltre il suo mandato – spiega Luciani con un audiomessaggio perché trattenuto altrove da motivi familiari – Ad un passo dalle elezioni dovrebbe occuparsi solo di questioni ordinarie e non vincolare la città alle proprie scelte, per di più in un periodo di gravissima crisi economica. Il PD non è il padrone di Macerata e dovrebbe smetterla di mancare di rispetto a loro e ai loro rappresentanti, messi troppe volte difronte all’unica scelta di ratificare anziché condividere le decisioni fondamentali.”
“Il caso del nuovo centro commerciale va oltre la vergogna per toccare sospette vette di illegalità: quando mai lo stesso studio ingegneristico lavora sia per l’amministrazione che per il privato? – si chiede Marchiori - C’è forse congruenza di obiettivi con relativa suddivisione dei costi? Costi che, ovviamente, pagano i maceratesi in termini di denaro e di sopravvivenza del loro meraviglioso centro città come si evince dai dettagli di questa brutta pagina amministrativa”.
Marchiori ricostruisce che, nella prima giunta Carancini, l’assessore all’urbanistica Pantanetti portò in Consiglio la delibera per la lottizzazione F.lli Simonetti. Riguarda la costruzione a Piediripa, nel tratto di strada compreso tra le due grandi rotatorie, di una mega struttura completa di area direzionale e destinata alla vendita all’ingrosso ed al dettaglio di materiale edile. Approvata la delibera tra gli applausi dell’allora capogruppo Ricotta che inneggiò al coraggio dell’imprenditore, tutto è stato messo in stand by fino al novembre del 2017, quando la seconda giunta Carancini ha voluto commissionare un Piano Urbano di Mobilità Sostenibile (PUMS) obbligatorio solo per le città con più di 100mila abitanti.
L’incarico venne affidato alla Sintagma srl di Perugia, senza indire una gara pubblica e neppure una selezione ristretta perché il compenso venne determinato in un importo appena sotto soglia (38.200 euro).
“Caso” vuole che, poco dopo, e sempre con affidamento diretto, Sintagma srl ottiene anche l’incarico di completare la pratica con un compenso di ulteriori 12.500 euro.
Nello stesso giorno, mese e anno in cui la giunta Carancini le commissiona il PUMS, la F.lli Simonetti incarica la stessa Sintagma srl di redigere la relazione generale per la variante da sottoporre all’ufficio tecnico comunale per trasformare la rivendita di materiale edile in shopping centre.
Potrebbe già bastare, ma Carancini e Ricotta non si fanno mancare nulla e alla Sintagma viene fornita come linea guida una check list delle soluzioni che la giunta ritiene strategiche per la mobilità e che sono quelle di cui i maceratesi, grazie alla Lega, stanno valutando l’assurdità in questi giorni. Nessuno, nei tentativi di smentire la Lega, riesce a negare che in previsione c’è un nuovo megastore e che la viabilità maceratese sarà riorganizzata in funzione di esso nonostante l’assessore Iesari si precipiti a dire che non ci siano legami tra PUMS e nuovo centro commerciale nonostante quest’ultimo, in effetti, sia nei programmi urbanistici depositati in Comune.
“È gravissimo che, a mandato sostanzialmente scaduto, si sveli ancora in tutta la sua pericolosità e su due questioni importantissime per il futuro della città la disinvoltura con la quale il sindaco Carancini e i suoi assessori Ricotta e Pantanetti (oggi presidente del consiglio comunale) trattano questioni di cemento che coinvolgono soldi e patrimonio storico dei maceratesi – conclude il consigliere Marchiori - La Lega ha un unico interesse e sono Macerata e i maceratesi che non meritano di vedersi buttare fumo negli occhi dalla grande famiglia del PD”.
Si sono riuniti questa mattina a Caffè Verde, nel cuore de centro storico, i rappresentanti delle varie zone della città di più di 161 esercizi commerciali maceratesi che, con un’assemblea pubblica in forma ridotta (nel rispetto delle normative vigente in materia del contenimento di contagio), hanno chiesto ancora una volta a gran voce l’immediata risoluzione di alcuni punti che potrebbero risultare fondamentali per superare questa delicata fase di ripartenza post Coronavirus.
Apertura della zona ZTL situata nel centro storico di Macerata, gratuità della stessa nei punti nevralgici della città come ad esempio Corso Cavour, Corso Cairoli e Piazza Mazzini per almeno due ore al giorno, sono sati questi alcuni dei punti sviscerati dai commercianti che continuano a portare avanti le loro proposte nonostante il grande momento di difficoltà e la totale mancanza di dialogo da parte dell’attuale Amministrazione Comunale.
“Questo è un percorso comune che è iniziato da prima dell’emergenza covid e non ha alcuna connotazione politica – ha esordito Gabriele Micarelli titolare di Caffè Verde – siamo un gruppo composto dai piccoli imprenditori che rappresentano le varie zone di Macerata, nato da un malcontento generale che c’è stato nella gestione della città e che oggi si trovano in un momento di difficoltà"
“Siamo reduci da vari periodi duri come ad esempio quello del sisma e rappresentiamo ben 161 attività commerciali cittadine - ed ha poi precisato - ci siamo uniti è perché vogliamo sederci intorno ad un tavolo insieme a chi ci amministra oggi e chi amministrerà domani per cercare di risolvere e superare in maniera costruttiva alcuni punti che potrebbero aiutare chi la città la vive ogni giorno, lavorandoci”.
“Il primo punto riguarda l’apertura h24 della zona ZTL del Centro Storico con la focalizzazione di alcuni siti che possano consentire anche la semplice sosta - e aggiunge - gratuità della stessa nelle principali zone della città quali ad esempio Corso Cavour, Corso Cairoli e Piazza Mazzini per almeno due ore al giorno così da favorire anche persone provenienti da fuori a venire a fare shopping presso i nostri negozi - punti che però non hanno trovato le porte aperte all'ascolto da parte di chi di dovere - Questi erano i temi che avevamo lanciato come ultimatum ma da parte dell’amministrazione non ci è stata data alcuna risposta in merito e questo ci ha lasciati delusi”
“Siamo coscienti che dobbiamo essere noi i primi ad attrezzarci per dare nuovo slancio alle nostre attività - ha puntualizzato Micarelli -ma vogliamo che le nostre problematiche vengano prese in considerazione perché abbiamo investito tutti delle risorse importanti nell’economia di questa città che ,oltre ad essere bella, in passato è stata anche un importante punto di riferimento per la provincia e tale deve ritornare”
Presenti al tavolo dei relatori Chiara Castellani, titolare di un edicola e Franca Ercoli di “Pizzi e Ricami” in rappresentanza dei commercianti di Corso Cairoli e Francesca Taddei della Profumeria “Lady” insieme a Michela Cipriani proprietaria del negozio “La Bottega di Milù” nelle vesti di portavoce dei negozianti di Corso Cavour.
Anche loro hanno espresso in maniera chiara le problematiche specifiche delle proprie zone e il malcontento derivante da una politica cittadina da tempo sorda verso i loro disagi. Nonostante questo hanno sempre portato avanti le attività con lungimiranza e spirito d’iniziativa soprattutto cercando di valorizzare al meglio tutte le iniziative culturali e non promosse a Macerata.
L’assemblea poi è terminata con le parole di Micarelli che ha affermato: “Qui non è più tempo di scherzare, siamo 161 attività commerciali che circa venti giorni fa hanno lanciato un messaggio con un comunicato che nessuno ha accolto – incalza – non rappresentiamo delle sigle politiche ma solo le nostre realtà commerciali ; se non riusciamo a farci ascoltare allora penseremo a creare una Lista Civica in modo che sul tavolo di un futuro confronto politico ci sia un commerciante che porti all’attenzione di tutti, le nostre problematiche e proposte”.
Principio di incendio in un seminterrato in via Maffeo Pantaleoni, a Macerata, nel primo pomeriggio odierno. A dare l'allarme, dopo aver sentito odore di bruciato nell'aria, sono stati i titolari del tabacchi di zona.
Le cause di innesco del rogo sono ancora in corso di accertamento, ma sembra che il corto circuito sia partito da una camera da letto.
L'incendio è stato spento nell'arco di breve tempo dai pompieri giunti sul posto.
Presenti anche gli agenti della Polizia Locale, per ricostruire quanto avvenuto. Nessuna persona è stata coinvolta.
Donato all'ospedale di Macerata un sistema di sanificazione ambientale composto d 2 aerosolizzatori: il gesto di generosità della famiglia Raponi.
"La Direzione dell’Area Vasta 3 porge un sentito ringraziamento per il gesto di generosità e di vicinanza alla sanità da parte degli eredi della famiglia Raponi per la donazione di un sistema per la sanificazione ambientale Felmar 100 prodotto dalla ditta Medical Jet da destinare all’Ospedale di Macerata" - scrive in una nota il direttore Alessandro Maccioni - .
"Una donazione per l’emergenza COVID 19 effettuata in memoria del Commendatore Benito Raponi dai figli Ernesto ed Elisabetta.
Il sistema è composto da 2 aerosolizzatori Felmar100: si tratta di generatori di aerosol secco che immettono nell’aria sostanze opportunamente veicolate per rendere sterile l’ambiente.
Il sistema funziona con l’utilizzo della soluzione base che deve essere attivata con il disinfettante in polvere prima di essere introdotta nell’apparecchio. Poi è sufficiente accendere l’aerosolizzatore ed impostare il timer (il tempo di funzionamento necessario per ottenere la disinfezione dipende dal volume dell’ambiente da trattare).
Insieme agli apparecchi sono stati forniti la soluzione base e la polvere disinfettante ad ampio spettro, che garantisce disinfezione di alto livello contro un gran numero di virus (tra cui il Coronavirus) e batteri.
Tale sistema trova valida applicazione nelle sale operatorie, nei reparti di terapia intensiva ed in tutti i reparti di degenza ospedaliera e nei pronto soccorso. In particolare al momento i sanificatori sono a disposizione della Direzione Medica Ospedaliera e saranno utilizzati in tutti i reparti o servizi che ne faranno richiesta, in base alle criticità - conclude - .
Un grande e caloroso ringraziamento alla famiglia Raponi da parte del Direttore AV3 Maccioni e del personale sanitario dell’Ospedale di Macerata".
“Quelle che doneremo al Reparto Dialisi dell’Ospedale di Macerata saranno delle mascherine ffp2 che sono commercializzate in quanto sono certificate per uso medico” - Massimiliano Balducci ha spiegato così l'iniziativa solidale dell'azienda C.B.F. Balducci che attraverso questo gesto ha voluto dimostrare la propria vicinanza nei confronti di chi da inizio marzo sta affrontando in prima linea l'emergenza Coronvirus.
Un impegno quello dell'azienda di Montecassiano che è iniziato con la parziale riconversione della propria produzione all'indomani di tutte le limitazioni per la tutela della salute e contenimento del contagio emanate dal Governo : “I dispositivi che noi produciamo sono quelle per uso civile ovvero realizzate secondo le disposizioni dell’articolo 16 relativo dpcm del 17 Marzo – illustra Balducci - abbiamo operato una riconversione parziale della produzione anche se per noi è stato un cambiamento semplice considerando che la nostra azienda si occupa di abbigliamento da lavoro - e poi ha sottolineato -. La riconversione è iniziata il 26 marzo dopo due settimane di chiusura di tutte le aziende sia qui in Italia che in Albania poi in questo periodo siamo usciti come codice Ateco principale quindi abbiamo potuto ripartire da fine marzo”.
"Essendo un’azienda leader del settore ci siamo sentiti in dovere di dare un contributo importante a questa lotta contro il Coronavirus – ha concluso Balducci - abbiamo donato una parte al Comune di Montecassino e il resto lo abbiamo venduto ai clienti della nostra azienda o ad altri utenti fuori dal nostro territorio”.
Malgrado le intenzioni di avviare un percorso condiviso da parte di CBF Balducci Macerata e Lardini Filottrano, le strade non potranno unirsi per il prossimo campionato. La Polisportiva Filottrano Pallavolo ha annunciato la sua uscita dal progetto ideato con l’Helvia Recina Macerata, scegliendo di non accompagnare la CBF Balducci nel prossimo campionato di Serie A.
La complicata congiuntura economica e le difficoltà acuitesi nelle ultime settimane nel reperire risorse, non consentono in questo momento al Club filottranese un’equa partecipazione nello sviluppo di un progetto sportivo che è stato fortemente voluto e sul quale è stato investito grande impegno.
L’Helvia Recina Macerata ringrazia la Polisportiva Filottrano per l’impegno condiviso in queste settimane e con la Polisportiva stessa condivide l’auspicio di riprendere in futuro una cooperazione che costituisce un importante valore aggiunto per il movimento della pallavolo marchigiana.
L’Helvia Recina Volley continua comunque a lavorare per la prossima Serie A2, a partire dall’allestimento della prima squadra, la CBF Balducci HR Macerata.
Da oggi, 3 giugno, sono aperte le iscrizioni per la frequenza degli asili nido comunali. La domanda di ammissione deve essere presentata entro il prossimo 30 giugno utilizzando l’apposito modello che può essere richiesto agli uffici di viale Trieste, 24 o può essere scaricato dal sito www.comune.macerata.it .
Le strutture disponibili sono “Topolino” in via Cassiano da Fabriano, “Aquilone” in via Eustacchio, “Gian Burrasca” in contrada Vallebona nella Facoltà di Scienze della Formazione ed Educazione, "Arcobaleno" in via Gasparri, “Mi e Ma” in via Tibaldi (gestione affidata alla Coop. Mi e Ma) e Grande albero” via Beniamino Gigli (gestione affidata IRCR).
La fruizione del servizio comporta il pagamento di una retta mensile che viene stabilita con delibera dalla giunta comunale all’inizio di ogni anno di attività dell’asilo nido (la retta verrà applicata sulla base del reddito come da normativa ISEE – DPCM 159/2013).
I requisiti richiesti per l’ammissione sono l’età del bambino compresa tra tre mesi e tre anni (per casi di particolare gravità può essere consentita l’ammissione prima del compimento del terzo mese di età) la residenza nel Comune di Macerata ed essere in regola con gli obblighi vaccinali come previsto dalla legge.
Le graduatorie verranno predisposte sulla base dell'Isee (Indicatore Situazione Economica Equivalente) del nucleo familiare cui appartiene il bambino e in base ai criteri indicati nel regolamento dei nidi d’infanzia.
In caso di ammissione, l’assegnazione del nido è effettuata secondo le effettive disponibilità delle strutture, quindi le eventuali preferenze segnalate in domanda dal richiedente hanno valore puramente indicativo.
A lanciare l’allarme Giorgio Rocchi, referente del sindacato degli autotrasportatori CNA Fita per la provincia di Macerata: “Se non si provvede velocemente con interventi tangibili a loro sostegno, entro settembre il comparto del trasporto persone nella provincia di Macerata perderà almeno un terzo delle imprese”.
“Questo settore - prosegue Rocchi – comprende circa 38mila imprese in Italia e la CNA Fita ne rappresenta oltre 9mila tra tassisti, NCC auto e autobus; sono in larga parte artigiani con 40mila addetti e 70mila veicoli. Nella nostra provincia le imprese del comparto attive arrivano a 50 unità con più di 540 addetti; rappresentano quindi una fetta considerevole del settore servizi, di vitale importanza per gli spostamenti dei maceratesi”.
Nonostante il settore trasporto persone abbia subito, stia ancora subendo e rischia di subire ancora a lungo, gli effetti negativi della pandemia, viene scarsamente considerato dalle istituzioni a diversi livelli. Eppure, nella fase di emergenza, e tuttora, ha operato con obblighi di servizio, come nel caso dei taxi, e in totale rimessa e fatturato a zero nel caso di NCC e autobus.
Giorgio Rocchi conferma che “CNA Fita nazionale e regionale pur comprendendo il forte stato di disagio delle imprese hanno deciso di non aderire a nessuna forma di protesta, almeno in questa fase. Attraverso l'interlocuzione a tutti i livelli con le istituzioni ci auguriamo che le nostre proposte vengano accolte nella fase di conversione e di emanazione dei prossimi provvedimenti”.
La forte richiesta di CNA Fita prevede la necessità di trovare soluzioni capaci di contenere le principali voci di costo e al tempo stesso lavorare su interventi in grado di stimolare una nuova domanda di trasporto, con forme di integrazione al Trasporto Pubblico Locale, e di aprire nuovi segmenti di mercato, come i servizi dedicati nell'ambito socio-sanitario, stanziando risorse specifiche e rafforzando le misure di sostegno in termini di ristoro a fondo perduto.
“Il dramma che si sta prefigurando per le imprese non può essere sottovalutato. Le poche risorse a disposizione - conclude Rocchi - vanno indirizzate con oculatezza per sostenere concretamente il settore”. Ricordiamo che nei giorni scorsi l’unione di mestiere delle imprese di trasporto delle Marche aveva chiesto alla Regione di mettere in campo misure di sostegno a fondo perduto. Lo avevano ribadito gli operatori del settore nel corso di una videoconferenza con il consigliere regionale Andrea Biancani, presidente commissione regionale Trasporti. Le richieste della categoria sono state messe nero su bianco da Biancani in una interrogazione al Presidente della Giunta regionale Luca Ceriscioli. “Ringraziamo il consigliere Biancani" dichiara il responsabile Cna Fita Marche Riccardo Battisti "per aver recepito le nostre richieste e per aver capito che sono vitali per la sopravvivenza delle 229 imprese del settore con oltre 2 mila addetti, tra quelle con autobus, i taxisti e il noleggio con conducente. Con un calo delle attività del 90 per cento dagli inizi di marzo, senza aiuti molte di loro sarebbero costrette a cessare l'attività. Ci auguriamo che Ceriscioli accolga positivamente le richieste contenute nella mozione”.
CNA Fita Marche chiede alla Regione di affiancare il trasporto pubblico locale con autobus, NCC e taxi privati, per coprire tratte di minor traffico, per integrare il servizio sulle tratte a più alta densità di viaggiatori e per istituire nuovi servizi a chiamata per i centri più piccoli e per gestire nuove linee ed orari per la gestione degli ingressi nelle scuole e nelle aziende. Inoltre auspica la destinazione di quota parte dei servizi di trasporto sociosanitario, pari al 40 per cento, alle imprese di trasporto private.
L’eclettico artista Nazareno Rocchetti si unisce agli “Artisti contro il Coronavirus”. Il progetto, che si concluderà il 21 giugno, vede la partecipazione del già fisioterapista della nazionale di Atletica Leggera per circa trent’anni e da tempo dedito con unanime apprezzamento alla scultura e alla pittura. Importante, per Rocchetti, l’incontro con lo spagnolo José Guevara, a seguito del quale inizia la sua attività di “artista del fuoco”.
«È bello ritrovarsi per queste iniziative e sono qui con voi a sostenere questa sensibile asta di beneficenza contro il Covid-19 e in favore della Croce Rossa di Macerata - ha affermato Rocchetti -, viva l’arte che non salverà il mondo ma sicuramente aiuterà e favorirà la ricerca della bellezza in un mondo che appare inquinato». L’artista “cingolano d’adozione” partecipa al progetto con l’opera “Girasoli”, disponibile all’asta a partire dalle ore 14 di oggi, mercoledì 3 giugno. Il progetto “Artisti contro il Coronavirus”, che si avvia alla conclusione, è iniziato il 16 aprile scorso grazie alla collaborazione tra l’artista Silvio Craia e sua moglie Luciana Monachesi, insieme al critico d’arte David Miliozzi e al giornalista Andrea Mozzoni. Lo scopo è stato quello di offrire momenti di bellezza legati al mondo dell’arte in un momento in cui purtroppo i bollettini legati al Coronavirus sembravano abbattere il morale della collettività.
La proposta ha così raccolto progressivamente intorno a sé oltre 80 artisti marchigiani e da fuori regione che si sono messi a disposizione per supportare gli uomini e le donne della Croce Rossa di Macerata fin da subito in prima linea contro la pandemia. È possibile partecipare e inviare le proprie offerte per le opere ancora disponibili scrivendo all’indirizzo mail artisticontroilcoronavirus@gmail.it dopo aver consultato l’omonima pagina Facebook. Per tutte le opere, la base d’asta è molto popolare ed è fissata al costo di 50 euro. Per chi volesse, è comunque sempre possibile sostenere le attività della Croce Rossa di Macerata attraverso l’IBAN IT80M0311113401000000021630.
Venerdì 5 giugno, a partire dalle ore 21:15, in diretta web sul profilo Facebook e sul sito di Picchio News, Morena Oro e Maurizio Lombardi condurranno la sesta puntata della trasmissione "Giù la maschera", dal titolo "La sanità torna Covid free".
Al centro del dibattito ci sarà la ripresa della normale attività ambulatoriale delle strutture ospedaliere maceratesi, dopo la chiusura dei reparti Covid.
Saremo collegati in diretta con:
MARCO SIGONA
Dermatologo ospedaliero
ALESSANDRO MACCIONI
Direttore Area Vasta 3
ANTONIO GIORDANO (in collegamento da Philadelphia)
Direttore dello Sbarro Institute for Cancer Research and Molecular Medicine della Temple University di Philadelphia e riconosciuto come una delle 100 eccellenze italiane mediche nella diagnosi e cura del cancro polmonare
Sarà possibile per tutti gli spettatori intervenire in diretta con domande, riflessioni e suggerimenti che saranno poi discussi dagli ospiti nel corso della trasmissione.
Dopo 40 anni di servizio nella Polizia di Stato, da oggi, 1° giugno, va in pensione il Sostituto Commissario Romeo Renis, responsabile-coordinatore del Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica presso la Questura di Macerata.
Renis potrà così’ dedicarsi interamente ai suoi numerosi interessi e alla sua famiglia che, per decenni, lo ha sostenuto nel suo impegnatissimo lavoro.
Questa mattina, con un velo di emozione, il Sostituto Commissario ha salutato il Questore Antonio Pignataro al quale ha consegnato la lettera con cui si congeda da tutti i colleghi della Questura e delle varie articolazioni della Polizia di Stato della provincia, non potendo salutare di persona per via delle misure di contenimento del Covid-19 ancora in atto.
Toccanti e cariche di emozione le sue parole, ecco il contenuto integrale della lettera:
“Care colleghe e cari colleghi,
dal primo giugno prossimo sono collocato in quiescenza per raggiunti limiti di età. 60 anni, proprio ieri, non mi pare vero, invece è proprio cosi. Sembra ieri l’arrivo a Macerata nel gennaio 1983 quando la vigilanza della Prefettura/Questura si faceva fuori dal portone centrale, la volante era composta da tre colleghi, l’ufficio personale (allora il comando gruppo) era in viale Don Bosco e la sezione della polizia stradale era vicino alla stazione. All’arrivo alla stazione, venne a prenderci insieme al collega Appice, Busiello e l’indimenticabile Torchia con un nuovissimo pulmino fiat 850.
Tante cose sono fortunatamente cambiate, alcune non sempre in meglio, ma sempre con l’intento di servire il cittadino e tenere alto il valore della Polizia di Stato. Vi saluto, con l’orgoglio di aver fatto parte di una grande famiglia oggi piu’ che mai rispettata e apprezzata da tutta la nostra provincia.
E’ con un nodo che ripenso ai tanti momenti e alle tante esperienze passate, ma soprattutto, sto prendendo coscienza che inizia una nuova fase della vita, non sempre la più tranquilla.
Avrei voluto salutarvi in tutt’altro modo, rispettando la consuetudine del momento conviviale ma purtroppo, le condizioni attuali non lo consentono.
Lo faccio invece scrivendo queste righe. Un saluto forse freddo, ma non privo di sentimento e valore umano. Infatti mentre scrivo, mi ritornano in mente tanti ricordi con tanti di voi, tanti momenti belli e purtroppo anche qualcuno meno bello; ma tutti, pieni dei nostri sentimenti di servizio, del nostro modo di essere Poliziotti e con la voglia di fare bene il nostro lavoro ognuno nel suo settore.
Non a caso il nostro non è definito solo un lavoro ma, un servizio – il compito appunto, di servire i cittadini “con disciplina e onore” come recita parte dell’art. 54 della nostra Costituzione.
Il desiderio di salutarvi, si colloca purtroppo all’interno di questa terribile pandemia, la quale ci sta cambiato il modo di vivere, sta mutando l’organizzazione del lavoro, portando via amici e parenti senza nemmeno il valore del silente commiato. Insomma, un momento particolare e triste che sono sicuro supereremo ma ho paura, non a costo zero.
Vi saluto orgoglioso di essere un vostro collega e di aver lavorato con voi circa 38 anni. Macerata si è sempre contraddistinta per avere dei poliziotti in gamba e soprattutto delle persone serie.
Grazie per quello che mi avete insegnato e dato e chiedo scusa per qualche incomprensione.
Grazie a tutta la Polizia di Stato che mi ha consentito di realizzare parte dei miei sogni.
Un saluto rispettoso al signor Questore, al suo Vicario, a tutti i Dirigenti e funzionari ed al nostro Dottor Frascarelli Fabio. Nel salutare il nostro grande “Dottore” sento il dovere di ringraziare tutti i medici, gli infermieri e il personale sanitario della nostra provincia che hanno compiuto e stanno ancora compiendo il massimo sforzo per salvare vite umane. Il pensiero non puo’ non andare infine ai nostri caduti in servizio e in particolare ai due ragazzi che ho conosciuto, Gianluca Angelozzi e Leonardo Caucci con i quali ci legavano tanti servizi svolti insieme.
Un abbraccio sincero a Voi che lavorate alla Divisione Anticrimine, alla Squadra Mobile, alla Digos, alle Volanti e a tutto l’U.P.G. – S.P., al C.O.T., all’UPGAIP, all’Ufficio di Gabinetto, a tutta la Polizia amministrativa e Sociale, all’Ufficio Immigrazione, all’Ufficio Personale, all’U.T.L., all’Ufficio Sanitario, alla Sezione della Stradale e i Distaccamenti, al Commissariato, alla Postale, alla sezione c/o la Procura a tutti gli impiegati civili.
Un abbraccio e un saluto particolare e commovente ai colleghi della Polizia Scientifica; un settore dove ho trascorso circa 35 anni della mia vita e dentro al quale lascio parte del mio cuore. Sono veramente orgoglioso di aver lavorato con una squadra di specialisti apprezzati e rispettati da tutta la Polizia Scientifica Marchigiana e Abruzzese.
Per ultimo, non certamente per l’importanza, un pensiero e un abbraccio a tutto il sindacato di Polizia ed ai colleghi impegnati. Un particolare pensiero commuovente alle colleghe ed ai colleghi del SILP-CGIL, con i quali ho condiviso momenti belli e battaglie straordinarie nella convinzione che la dignità delle persone e il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro dei poliziotti passa soprattutto attraverso un forte e serio sindacato confederale qual è il SILP CGIL.
Vi auguro di cuore buona vita,
Un abbraccio.”
Nativo di Mesagne, paese in provincia di Brindisi, il Sostituto Commissario Romeo Renis si è trasferito a Macerata nel 1983 e lascia la Polizia di Stato dopo quasi 40 anni di servizio.
A Macerata, dopo un breve periodo nella sezione “Volanti”, ha prestato servizio nel settore tecnico-operativo della Polizia Scientifica dopo aver frequentato il relativo corso nel 1984/85.
E’ stato premiato con numerosi riconoscimenti per varie operazioni di Polizia Giudiziaria di notevole rilievo. Nel 2015 ha ricevuto dal Comune di Osimo il prestigioso “Encomio civico” per aver collaborato al progetto sulla sicurezza dei cittadini ideando il vademecum sulla sicurezza e realizzato il progetto della “Mutualità di Vicinato”.
Nel 2018 è stato insignito con l’onorificenza di Cavaliere dell’ordine al merito della Repubblica Italiana.
Con deliberazione della Giunta regionale delle Marche n. 1783 del 13/12/2010, è stato nominato componente del Comitato Scientifico dell’Osservatorio Regionale per le Politiche Integrate di Sicurezza dove si analizzavano i vari progetti di sicurezza urbana ideati dai comuni marchigiani. Attualmente è Presidente e promotore, insieme all’ex Questore Giorgio Iacobone e alla compianta Barbara Pojaghi dell’Associazione Onlus “Insieme in Sicurezza".
Macerata Opera Festival è pronta ad ospitare alcuni eventi bloccati a causa del Covid-19.
Una delle poche manifestazioni dal vivo confermate, sia pure in forma riadattata, si apre al territorio e 'accoglie', dal 18 luglio al 9 agosto allo Sferisterio, accanto alla rituale stagione lirica e di balletto (Don Giovanni in forma scenica, Trovatore in forma di concerto e la compagnia di nouveau cirque Meraviglia), alcune collaborazioni con eventi musicali, rassegne e festival bloccati dalla pandemia. Tra questi il Montelago Celtic Festival, punto di riferimento per migliaia di cultori sulla piana di Colfiorito, l'appuntamento musicale di Enrico Melozzi 'Ma C'era Tanta Voglia di Musica', una serata con Gino Paoli e Danilo Rea e Musicultura con un concerto di Simone Cristicchi. Lo ha annunciato il sovrintendente Luciano Messi, "nel segno della sicurezza di pubblico, tecnici e artisti, della sostenibilità economica e della qualità". Torna Palco Reverse: artisti e pubblico insieme sul palcoscenico per tre appuntamenti con Massimiliano Finazzer Flory, Laura Morante, Michela Murgia.
(Fonte Ansa)
Il Primo Dirigente della Polizia di Stato Andrea Innocenzi è stato salutato con una cerimonia solenne dai Funzionari e Dirigenti della Questura di Macerata, per aver raggiunto la meritata pensione.
Una lunga carriera iniziata 30 anni fa con il primo incarico di Vice Direttore del Centro di Addestramento della Polizia di Stato di Moena, poi da dicembre 1993 e’ stato Dirigente dell’ufficio Personale, ufficio Immigrazione, Digos e Vice Capo di Gabinetto presso la Questura di Macerata, fino al 2010 quando viene trasferito quale Dirigente VI reparto Mobile di Genova.
Ad agosto 2012 diviene Dirigente della Divisione Amministrativa e Sociale della Questura di Ascoli Piceno, per ritornare poi nel 2014 alla Questura di Macerata quale Dirigente della Divisione Anticrimine. Il Questore dottor Antonio Pignataro, nel saluto, ne ha tracciato il percorso dentro l’Istituzione ricordando la competenza e la professionalità nelle tante mansioni espletate in questi anni a servizio della collettività Il Questore ha ricordato i servizi più importanti eseguiti dal dottor Innocenzi, tra i quali : il vertice del G8, i Giochi Olimpici Invernali a Torino nel 2006, la cattura e poi l'arresto di Ivan Bogdanov responsabile degli scontri allo Stadio Marassi di Genova nell’ottobre 2010 che causarono la sospensione della partita Italia – Serbia. Coordinò le operazioni durante la guerriglia urbana scatenata dai black block che approfittarono della manifestazione pacifica per mettere a ferro e fuoco la capitale, durante il corteo di Roma del 15 ottobre 2011. Ha diretto lo sgombero dei manifestanti e acquisizione area cantiere T.A.V in Val di Susa nel periodo giugno/luglio 2011, insignito del titolo di Cavaliere dell’ordine “Al Merito della Repubblica Italiana”. Poi come responsabile di coordinamento di tutte le forze di polizia impegnate nei servizi di ordine e soccorso pubblico, svolti in Provincia di Macerata a seguito del grave sisma dell’ottobre 2016, attività riconosciuta con Encomio solenne. Ha coordinato per tre anni tutto l’ordine pubblico e la sicurezza della manifestazione marchigiana RisorgiMarche, per aiutare le zone colpite dal terremoto.
Il dottor Andrea Innocenzi ha partecipato a numerosi incontri sulla sicurezza nei Comuni della Provincia di Macerata, ha partecipato a diverse missioni all’Hotel House di Porto Recanati. Poi come Responsabile dei servizi d’ordine pubblico per i processi presso la Corte d’Assise di Macerata a Traini e Innocent Oseghale. In ultimo, responsabile del coordinamento di tutte le forze di polizia impegnate nei servizi di ordine pubblico svolti in provincia di Macerata a seguito dell’emergenza Covid-19.
Il Questore Pignataro ha elogiato la grande passione e dedizione al lavoro di Andrea Innocenzi, che ha adempiuto; “ Con Disciplina e Onore ai suoi compiti di servitore dello Stato fino all’ultimo giorno di lavoro”, consegnandogli un targa ricordo.
In queste settimane inoltre ha ricevuto i saluti da diversi Sindaci della Provincia di Macerata e da vari Comandanti delle Polizie Municipali, dei responsabili delle associazioni di volontariato della Croce Rossa e della Protezione Civile, che hanno collaborato per la riuscita dei numerosi servizi di ordine pubblico espletati negli anni dal dottor Andrea Innocenzi, non ultimo quello della visita del Papa a Camerino. Il Questore Dott. Antonio Pignataro ha concluso il saluto al Dott. Andrea Innocenzi definendolo “L’uomo delle Istituzioni” che ha saputo mettersi a disposizione dell’intera comunità con competenza, umanità e passione.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”.
Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica riguardante l’infortunio sul lavoro del dipendente e la responsabilità di tale evento. Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana, alla domanda posta da una lettrice di Recanati che chiede: “In caso di infortunio sul lavoro del dipendente quando l’azienda risulta responsabile?
Bisogna innanzitutto far chiarezza sul fatto che, la vittima di un infortunio sul lavoro risulta esclusivamente responsabile solamente in una circostanza, ovvero, quando abbia tenuto un “contegno abnorme, inopinabile ed esorbitante rispetto al procedimento lavorativo e alle direttive ricevute” (così, tra le altre, Cass. Civ. Sentenza n. 19494 del 10/09/2009), secondo il principio che il datore di lavoro risponde dei rischi professionali propri (vale a dire insiti nello svolgimento dell’attività lavorativa) e di quelli impropri (cioè derivanti da attività connesse a quella lavorativa), ma non di quelli totalmente scollegati dalla prestazione che il lavoratore rende in quanto tale (cd. rischio elettivo). Perché sussista il rischio elettivo, dunque, occorrono tre elementi concorrenti: 1) un atto del lavoratore volontario ed arbitrario, ossia illogico ed estraneo alle finalità produttive; 2) la direzione di tale atto alla soddisfazione di impulsi meramente personali; 3) la mancanza di nesso di derivazione con lo svolgimento dell’attività lavorativa. Difatti, la norma di riferimento è evidentemente l’art. 1227, comma 1, del codice civile, secondo la quale, “Se il fatto colposo del creditore ha concorso a cagionare il danno, il risarcimento è diminuito secondo la gravità della colpa e l'entità delle conseguenze che ne sono derivate”, che peraltro va bilanciata, in ambito giuslavoristico, con il potere di direzione e controllo del datore di lavoro, unitamente al dovere di salvaguardare l’incolumità dei lavoratori. Conseguentemente, anche in ipotesi di condotta imprudente del lavoratore va escluso il concorso di colpa a carico dello stesso in tre ipotesi: a) se l’infortunio sia stato causato dalla puntuale esecuzione degli ordini ricevuti dal datore di lavoro (in questo caso l’imprudenza del lavoratore degrada a mera “occasione” dell’infortunio); b) se l’infortunio sia avvenuto a causa della organizzazione stessa del ciclo lavorativo, impostata con modalità contrarie alle norme finalizzate alla prevenzione degli infortuni, o comunque contraria ad elementari regole di prudenza; c) se l’infortunio sia avvenuto a causa di una carenza di formazione od informazione del lavoratore, ascrivibile al datore di lavoro.
Pertanto, in risposta alla domanda della nostra lettrice si può affermare che, “Nel caso di infortunio sul lavoro, è responsabile l’azienda, tanto da escludersi la sussistenza di un concorso di colpa della vittima, ai sensi dell’art 1227, comma 1, c.c., quando risulti che il datore di lavoro abbia mancato di adottare le prescritte misure di sicurezza; oppure abbia egli stesso impartito l’ordine, nell’esecuzione puntuale del quale si sia verificato l’infortunio; o ancora abbia trascurato di fornire al lavoratore infortunato una adeguata formazione ed informazione sui rischi lavorativi, ricorrendo, in tali ipotesi, l’eventuale condotta imprudente della vittima degradata a mera occasione dell’infortunio, ed è perciò giuridicamente irrilevante (Cass. Civ., Sez. VI, ordinanza n. 8988/20; depositata il 15 maggio).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Ennesima serie di minacce e di scritte offensive contro il Questore di Macerata Antonio Pignataro.
Il Comune di Macerata ha provveduto nella giornata di odierna a rimuovere tutte le scritte minacciose ed ingiuriose nei confronti del Questore Antonio Pignataro, l’ultima delle quali lo definisce “Servo di Matteo Salvini”, ex Ministro dell’Interno, con la minaccia di “piantarla”. Inoltre, sono state cancellate dai muri della città decine di scritte ingiuriose nei confronti delle Istituzioni e le Forze dell’Ordine che imbrattavano gli edifici di pregio e di valore storico di questo centro cittadino.
Tali frasi oltraggiose e minacciose per gli apparati dello Stato, apparse a più riprese e in comuni diversi durante il periodo dell’emergenza determinata dal pericolo di contagio da Covid-19, sono senz’altro riconducibili all’incessante attività posta in essere dalle Forze di Polizia, coordinate dallo stesso Questore, che ha permesso di assicurare alla giustizia molteplici spacciatori e giungendo a debellare completamente lo spaccio di sostanze stupefacenti presso il noto complesso residenziale “Hotel House” che, all’inizio dell’emergenza, era diventato l’unico avamposto in cui rifornirsi di ogni tipo di sostanza da parte di tossicodipendenti provenienti anche da altre province.
Il Questore dichiara che, sotto l’egida del Capo della Polizia Gabrielli e sulla scorta delle Sue parole “Onore – Disciplina e Fedeltà alla Repubblica”, la lotta allo spaccio di sostanze stupefacenti verrà ulteriormente rafforzata per tutelare tanti ragazzi che entrano nel tunnel della droga con conseguenze spesso disastrose e letali e con indicibili sofferenze e tribolazioni all’interno delle loro famiglie. Pertanto, prosegue il Questore di Macerata, le frasi ingiuriose e minacciose nei confronti della mia persona e dell’Istituzione che rappresento, saranno uno stimolo ulteriore a svolgere con ancor piu’ determinazione il compito che siamo chiamati ad assolvere a tutela di tutti i cittadini, soprattutto di quelli appartenenti alle cosiddette fasce deboli.
Il Questore conclude dicendo che la morte giorni fa per overdose di un tossicodipendente e il ferimento di due poliziotti durante una operazione antidroga di ieri, sono un chiaro monito a non abbassare la guardia e rappresentano un’ulteriore spinta a proseguire nell’azione di prevenzione e contrasto per garantire giustizia, legalità e sicurezza a ogni cittadino.
L’Oratorio Centro-Giovanile salesiano di Macerata si prepara a festeggiare il 130° anniversario dalla fondazione della sua Casa, l’Istituto salesiano intitolato a San Giuseppe, un pezzo di storia della città di Macerata, inaugurato il 4 novembre 1890.
Una realtà, quella della Casa salesiana, che ha vissuto nel tempo cambiamenti ed evoluzioni, tenendo al centro l’attenzione al mondo giovanile. In occasione di questa importante ricorrenza, il direttore don Flaviano D’Ercoli, coadiuvato dalla comunità salesiana e da alcuni giovani dell’oratorio ha lanciato il progetto “20+20=130”, slogan di questo anno ed iniziativa che vede coinvolti molte dei ragazzi e delle famiglie in un percorso di riflessione e racconto riguardante gli ultimi sei anni della Casa salesiana. A partire dall’anno pastorale 2013/2014 la chiusura della scuola dell’Istituto aveva avviato l’intera opera ad un ripensamento circa il suo ruolo nel contesto cittadino maceratese. Sei anni di lavoro, riflessione e novità che hanno condotto l’Istituto a riconoscersi nella sua identità di Oratorio Centro-Giovanile, polo di aggregazione per molti giovani e famiglie, attraverso le sue proposte educative e la collaborazione con la realtà cittadina, in uno spirito di accoglienza ed amore per la crescita giovanile nel carisma di don Bosco.
Il progetto “20+20=130” raccoglie, dunque, la storia di rinascita di questi ultimi sei anni, rileggendola come una vera e propria battaglia della Vita contro la Morte, accompagnata dalle testimonianze e le interviste di tutti coloro che, in forme diverse, ne hanno fatto parte. Un percorso di riflessione ricco di ricordi e stimoli alla riflessione comune volta ad un futuro ricco di speranza. Le puntate di questa imperdibile storia sono state lanciate settimanalmente a partire dal giorno della Santa Pasqua, 12 aprile 2020 e proseguono passo dopo passo: i contenuti- storia, interviste e testimonianze- sono disponibili sul sito della Casa Salesiana di Macerata (www.salesianimacerata.it), sul canale Youtube Salesiani Macerata e i relativi social Facebook ed Instagram. È solo l’inizio di un anno ricco di proposte, che culminerà il 4 novembre 2020 con il festeggiamento del 130° compleanno di una Casa votata al bene dei giovani e tanto desiderata da Don Bosco stesso.
L'incidente si è verificato, intorno alle 22, a Villa Potenza di Macerata nei pressi dell'Hotel Recina lungo la Provinciale 77.
Per cause in corso di accertamento, forse complice il manto stradale bagnato, una Fiat Punto condotta da una donna, con a bordo due ragazzini sui 13 anni , si è scontrata all'incrocio con un'Alfa Romeo guidata da un uomo. Piuttosto violento l'impatto.
Sul posto, sono subito intervenuti i mezzi di soccorso del 118 e i Vigili del Fuoco. I 5 occupanti dei mezzi sono stati trasferiti all'ospedale di Macerata per accertamenti: le loro condizioni non sono gravi.
Sono stati convalidati dal Gip Giovanni Manzoni, del tribunale di Macerata, gli arresti a carico dei tre uomini finiti in manette lo scorso lunedì (25 maggio) per la tentata estorsione a una donna (Leggi qui). “Si ritengono sussistenti e concreti i pericoli di reiterazione del reato” queste le motivazioni del giudice.
Quella ai danni della vittima, una giovane donna residente lungo la costa, è stata un’operazione di ricatto preparata nei minimi dettagli, “una minuziosa attività estorsiva” la definisce il Gip.
L’organizzatore di tutto – secondo le indagini – è stato il 33enne settempedano Matteo Mulinari che sarebbe stato pronto a perpetrare il reato ai danni di altre ignare vittime.
L’uomo, avvalendosi di due complici, aveva tentato di estorcere denaro alla donna, se lei non avesse pagato, il 33enne avrebbe consegnato al marito della vittima delle foto inerenti una pregressa relazione della donna con un altro soggetto, al fine di rovinarle il matrimonio.
La vittima, però, ha denunciato il fatto ai carabinieri che si sono presentati, all’appuntamento per la consegna del denaro. Lì, i militari hanno trovato i due complici di Mulinari: Andrea Ignazi, 46enne di Montegranaro (che faceva da palo) e Stefano Palasciano 59enne romano residente nel Fermano, mentre lo stesso Mulinari si occupava di monitorare l’avvenuta consegna.
Davanti al giudice il 33enne settempedano – difeso dall’avvocato Giancarlo Giulianelli - ha negato il tentativo di estorsione e ha riferito di non conoscere né la persona offesa, né Palasciano e di conoscere solo Ignazi. Per l’accusa sarebbe comunque Mulinari il regista dell’estorsione, il giudice ha disposto per lui i domiciliari con l’obbligo del braccialetto elettronico. Ignazi, invece, in sede di interrogatorio ha ammesso, insieme a Palasciano, la sua responsabilità. Il 46enne – difeso dall’avvocato Simone Santoro – nel corso dell’udienza di convalida avvenuta oggi ha fornito ulteriori chiarimenti. Per lui e Palasciano il giudice ha disposto l’arresto con l’obbligo di dimora.
(Nella foto in alto l'avvocato Simone Santoro, in quella sottostante l'avvocato Giancarlo Giulianelli)
Un nuovo principio e anche l’inizio di un auspicato e importante progetto sportivo, con l’unico obiettivo di affrontare l’oggi e il domani con prospettive rinnovate, soprattutto in una fase così dura e allo stesso tempo delicata per tutto il territorio. Lardini Volley Filottrano e CBF Balducci Helvia Recina Macerata, una comunione d’intenti che di recente si è tramutata in una unica realtà pallavolistica che si chiamerà CBF Balducci Lardini Macerata.
“Attualmente stiamo ancora valutando se affrontare la massima serie o l’A2 – ha annunciato general manager della società Massimiliano Balducci - quel che è certo è saremo in serie A ma siamo ancora in una fase di work in progress in quanto ci sono ancora delle dinamiche da sistemare, come ad esempio la definizione di un organigramma”
Una strada comune nella pallavolo per le due realtà marchigiane, non solo riguardo la serie A ma anche a livello giovanile, frutto di un serrato confronto di idee e programmi, avviato circa un anno fa: “Il discorso della collaborazione con la Lardini Volley era da tempo che era in atto poi chiaramente sono due entità diverse e quindi per farle convogliare in un unico corpo c’era bisogno di tempo e lavoro – spiega il g.m. Balducci -. Con il Presidente Giovanni Morresi, che ci tengo a sottolineare si è dimostrato una persona squisita, ci siamo confrontati costantemente e alla fine siamo riusciti a dare vita ad un’unica realtà che e ora è pronta a partire- e aggiunge – rappresentiamo due società importanti del panorama pallavolistico nazionale ma siamo ancora agli arbori di questa nuova avventura quindi nei prossimi giorni andremo poi a definire degli obiettivi precisi senza dimenticare poi che dovremo strutturare un progetto convincente anche per quanto riguarda il settore giovanile. Detto ciò, credo che per il territorio questa unione di intenti sia un segnale molto positivo”.
Un’idea di unione nata da tempo, ma che si è concretizzata in uno dei periodi più difficili sia a livello economico che sociale della storia recente italiana: “Per noi è un onore essere affiancati al nome Lardini – spiega Balducci - Al momento stiamo vivendo soprattutto una crisi sanitaria e sociale; quella economica credo che sarà un’onda d’urto che dovremo affrontare nei prossimi mesi quindi ora bisognerà aprire le spalle e cercare di tenere botta perché per un’azienda da sola è difficile barcamenarsi in una situazione del genere quindi questo tipo di collaborazioni sono preziose –ma precisa - però devono concretizzarsi con un progetto credibile sia in ambito sportivo e non solo”
La nuova collaborazione non cancella ovviamente tutto quello che è stata l’Helvia Recina Volley Macerata ovvero una società che per più di trent’anni è stata capace di portare avanti una capillare attività pallavolistica diventando un punto di riferimento importante per tutto il territorio: “Noi siamo stati i primi sponsor dell’Helvia Recina che è iniziata con mio padre insieme al grande Tito Antinori – afferma Massimiliano Balducci - siamo riusciti ad arrivare ai vertici della pallavolo e questo è un risultato senza dubbio positivo per tutti. Quando si arriva a certi livelli, senti l’obbligo di concentrare le forze anche nei momenti difficili e si cerca sempre di fare il massimo possibile – sottolinea - A noi fa piacere vedere il nostro marchio in giro per l’Italia non solo perché è quello che produciamo, ma anche per meriti sportivi – e conclude - questa squadra oramai per noi è più una questione di cuore che di visibilità, anche se gli effetti negativi dell’emergenza sanitaria sono sotto gli occhi di tutti. Fortunatamente abbiamo incontrato una società composta da persone serie come la Lardini Volley e per tale motivo ci siamo imbarcati in questo nuovo viaggio con rinnovato entusiasmo”.