Oggi è stato il giorno dell’ultima pellicola per il regista Alessandro Valori. 400 persone si sono volute stringere intorno alla famiglia del 54enne, alla moglie Carmen, al figlio Blasco e ai fratelli Alfonso e Federico, presso la Chiesa dell’Immacolata, per dare l’ultimo saluto a un uomo che portato alto il nome di Macerata nelle sale cinematografiche e non solo.
“Oggi abbiamo detto che è il giorno dell’estremo saluto ma non è così, è troppo poco, Alessandro oggi non se ne va. Il fine della fede è solo uno: l’amore – le prime parole dell’omelia di Fra Andrea, cugino del regista scomparso -. Alessandro l’amore lo aveva anche nel suo nome, “colui che difende gli uomini”. Lui questo lo sapeva e l’aveva capito perché tutti gli uomini sono forti quando hanno una loro identità e Alessandro con i suoi film ha voluto raccontare proprio gli uomini e le loro storie; nella sua vita ha incontrato gente per potersi confrontare e per poter ricevere amore.”
“Dio non poteva impedire che il nostro amico morisse? La risposta è “sì”. Abbiamo però ceduto il passo al voler credere che il nostro Dio è possente invece è onnipotente e vulnerabile – ha proseguito Fra Andrea -. Alessandro ha raccontato le persone che vivono a stento nelle borgate più profonde di Roma, ci ha raccontato che le debolezze sono sintomo di dignità e questo è un insegnamento della fede, dell’uomo e dell’amore. Un amore che vuole vivere. Lui ha sempre guardato gli ultimi, la precarietà, il dramma delle famiglie, di chi credeva di essere chissà chi e che riscopre il senso della vita quando si mette ad aiutare quelli che sono in carrozzella", come nel film "Tiro libero".
Fra Andrea, durante l’omelia, ha poi ricordato un episodio personale che lo lega profondamente ad Andrea: il funerale di sua zia, e mamma del regista, Anna Maria. “In quell’occasione ascoltai come spettatore privilegiato in prima fila un dibattito tra Alessandro e una mamma – ricorda -. Lui fece i complimenti a quella mamma, complimenti arrivati nella più totale dolcezza che è espressione della levatura del dolore. Poi disse ‘non so se mia madre è così fiera di me’. Ecco, quella fu la massima espressione di un uomo che ama così tanto da non sapere se è amato. La donna rispose ‘anche tu sei un bravo figlio’ e Alessandro scoppiò in un pianto pieno di gioia. Un momento che mi fece capire ancora di più quanto l’umanità di Gesù Cristo abitasse in lui e nella sua fragilità. Il regista Gesù, in quel caso, ha sciorinato in lui la pellicola più bella: sentirsi amato per ciò che era.”
Poi c’è la famiglia. “Alessandro ha sempre dimostrato il suo grande amore per la famiglia e proprio il successo, quando è condiviso con le persone che si amano, assume un valore immenso. Oggi ci ha voluto raccontare non la storia ultima ma la più bella – ha proseguito Fra Andrea -. Una storia dalla quale potremo attingere perché ci ha detto che Dio è amore anche se non lo si conosce. Anche in una vita fatta di morte, Dio ci può liberare da quei riflettori spenti che in noi generano soltanto solitudine.”
“Papà oggi non è qui a deliziarci con la sua allegria e con l’amore per la vita – il toccante ricordo del figlio Blasco -. Proprio per questo dobbiamo ricordalo perché lui era un uomo che amava la gente anche se la gente non lo amava”. L’emozione del figlio del regista ha poi lasciato il posto alle lacrime.
“Non è facile per nessuno parlare in questo momento nemmeno per noi fratelli che abbiamo l’abitudine di giocare con le parole. Non è facile perché nonostante tutti gli ammonimenti abbiamo perseguito la vanità: ma dobbiamo liberarcene se vogliamo ascoltare e comunicare – le parole del fratello Federico -. Per poterlo fare occorre che il nostro io venga liberato e inizi ad ascoltare il cuore degli altri. Alessandro lo faceva e in questo modo riusciva ad amare; con piccole immagini quotidiane era in grado di fare grandi discorsi e i suoi occhi erano illuminati di entusiasmo, lui era pieno di carità e generosità. Le sue storie quotidiane rimarranno, le sue semplici e limpide storie rimarranno, le parole invece di noi avvocati che se le porti via il vento. Grazie Alessando.”
Un lungo appaluso ha poi accolto l’uscita del feretro dalla Chiesa per rendere omaggio al regista Valori. Presenti al funerale Iginio Straffi, ideatore delle Winx e amico di Valori, l’attore Simone Riccioni che ha collaborato con il regista in molte pellicole.
"Resto fiducioso e ottimista, ma anche consapevole che non basta un risultato medio positivo per parlare di una solida ripresa delle nostre esportazioni”. Lo ha detto il presidente della Camera di Commercio delle Marche, Gino Sabatini, commentando i dati dell’export regionale relativi al primo semestre 2019, elaborati dall'Ufficio Statistica e Studi della Camera di Commercio delle Marche su base ISTA: +3,6% nel periodo gennaio-giugno, contro il 2,7% della media nazionale.
Tra le province, quella di Pesaro-Urbino ha ottenuto la migliore performance: +18,4% (a 1,5 mld.), fortemente condizionata dal comparto della nautica, che ha chiuso il semestre con una crescita esponenziale grazie al risultato ottenuto sul mercato cipriota con una transazione commerciale, probabilmente di natura straordinaria.
Bene anche Ascoli Piceno (+4.5% a 1,2 mld.), spinta al rialzo in particolare dal settore farmaceutico. “La crescita è a macchia di leopardo – fa notare Sabatini – e ci spinge come ente camerale a guardare in una sola direzione: continuare a creare le condizioni perché i diversi segni negativi possano velocemente diventare positivi. Solo allora si potrà parlare di ripresa effettiva”.
Un riferimento quello del presidente della Camera di Commercio, in particolare, ai risultati di Fermo (-9,2% a 554 milioni), Ancona (-0,8%, ma che con circa 2 miliardi di euro detiene il primato regionale del valore delle esportazioni) e Macerata (-0,4% a 825 mln.).
Il settore dei prodotti della moda (tessile, abbigliamento, pelli e accessori) continua a essere quello con la più alta vocazione all’export (1.1 mld. nel semestre, ma -8,5% rispetto al medesimo periodo scorso anno), seguito da quello dei macchinari e apparecchi meccanici (970,4 mln., +4%); seguono il comparto dei metalli di base e prodotti in metalli (695,7 mln., +2.8%).
Un contributo positivo alla performance media regionale del primo semestre l’hanno dato anche il comparto dei mezzi di trasporto (375,1 mln. e + 225%) e l’agroalimentare (189,3 mln. e +9%), che secondo Sabatini “sta tornando ad avere un ruolo di leader internazionale della qualità” come visto anche in occasione della recente collettiva organizzata da Regione Marche e Camera Commercio delle Marche al SANA di Bologna.
Quanto ai principali paesi di sbocco, l’Europa resta la prima area geografica di destinazione (4,5 mld. e +3,1%): la Germania continua a essere il miglior cliente dei prodotti marchigiani (634,8 mln. e -4,7%), “ma già nel primo semestre c’è stato un impatto significativo della frenata dell’economia tedesca, che potrebbe diventare ancora più consistente nella seconda parte dell’anno”, ha osservato Sabatini, che ha auspicato “una strategia di differenziazione da parte delle imprese”. La Francia resta il secondo mercato di riferimento (584,7 mln. e +1,7%), seguita da Belgio (540,7 mln. e + 23,9%) e Stati Uniti (450,3 mln. e +19,1%).
Nel primo semestre dell’anno, la maggior crescita dell’export regionale si è avuta in Giappone: 68 mln. e +31,2%. Per il presidente Sabatini si tratta di “un mercato ciclico, ma ora il Pil è tornato a crescere e la popolazione, come quella marchigiana, ha un’età media molto alta: il know how delle nostre aziende, soprattutto quello specialistico legato alla silver economy, può essere un ottimo passepartout per migliorare i fatturati anche nell'estremo Oriente”.
Si è conclusa l’annuale campagna di scavi archeologici che un’équipe dell’Università di Macerata, diretta da Roberto Perna, conduce a Gortina di Creta in continuità con le ricerche avviate Antonino Di Vita a partire dal 1978 e proseguite da Giovanna Maria Fabrini.
Gortina è una delle più importanti città antiche del Mediterraneo, con una storia che va dal IX secolo a.C., quando, grazie anche a scavi iniziati da archeologi italiani alla fine dell’800, si documentano i processi che portano in Grecia alla nascita della polis, la città-stato, fino al IX d.C. quando la ricca capitale della provincia romana di Creta e Cirenaica si trasforma in una città bizantina, che ospiterà anche una delle più grandi e magnifiche chiese del Mediterraneo.
Gli scavi sono inseriti nell’ambito delle attività condotte dalla Scuola Archeologica Italiana di Atene e sono incentrati nell’Edificio Sud del quartiere delle case bizantine, “imponente edificio a carattere pubblico che - come ricorda il professor Perna - con ogni probabilità ospitava la sede dell’assemblea regionale cretese, il koinon, a partire dal IV secolo d.C.”.
Le stesse indagini hanno consentito di verificare come l’edificio fosse stato riutilizzato per ospitare una sorta di “macelleria” nella quale venivano lavorati ovini e bovini nel VII secolo d.C.
Nel corso della missione è stata ospitata anche una troupe della Rai che,anche in collaborazione con i ricercatori maceratesi, sta lavorando a un documentario dedicato proprio alla Scuola Archeologica Italiana di Atene, prestigiosissimo Istituto di ricerca e formazione, nato con Decreto regio nel 1909, dove si sono formati importanti archeologici affermatisi sia nei ruoli del Ministero dei Beni culturali sia nel mondo Accademico.
“Gli scavi archeologici realizzati a Gortina di Creta, grazie alla collaborazione con la Saia sono un chiaro esempio - commenta il rettore Francesco Adornato - dei livelli di eccellenza e del prestigio internazionale raggiunti dalla ricerche dell’Università di Macerata, con risultati unanimemente riconosciuti nel mondo accademico e scientifico”.
Le attività degli archeologi UniMC si possono seguire nella pagina facebook “Urbs Salvia/Villamagna, Hadrianopolis, Gortina - Missioni Ma.Mo.”, insieme a quelle di altre ricerche in corso in Italia e all’estero. Alla missione hanno partecipato anche le docenti e ricercatori - Simona Antolini, Jessica Piccinini e Gilberto Montali, Marzia Giulidori come tecnico e i collaboratori e studenti Unimc David Sforzini, Ludovica Xavier de Silva e Elena Moscara.
Il Maggiore Roberto De Paoli è il nuovo Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Macerata. 51 anni originario della provincia di Mantova, sposato e con un figlio, De Paoli arriva dal Comando della Compagnia di Merate, in provincia di Lecco. Laureato in Scienze Amministrative e in Scienze delle Politiche Pubbliche e Giurisprudenza ha conseguito anche un Master in Criminologia.
Insediatosi lunedì 9 settembre presso il comando provinciale del capoluogo, il Maggiore De Paoli, da 30 anni nell’Arma, "vanta alle spalle una ricca esperienza professionale in varie province del Veneto, della Lombardia e in Toscana" ha spiegato il Tenente Colonnello Walter Fava.
“In questi anni ho operato sempre in scenari prettamente territoriali e per me, il comando di Macerata, è la prima esperienza cittadina e quindi nuova – ha spiegato De Paoli -. Ho già potuto apprezzare le bellezze architettoniche della Città e svilupperò le varie attività messe in campo dal Comando in stretta sinergia con la Prefettura e con la Procura.”
“Il controllo del territorio e la prevenzione, mantenendo sempre l’efficienza dei mezzi e la forza per esprimere così la massima operatività, saranno le mie principali occupazioni sulla scorta delle direzioni del Comando provinciale – ha concluso il Maggiore -. Lavoreremo sicuramente sulle problematiche che ho lasciato, come i furti e lo spaccio di sostanze stupefacenti; ho vissuto il ritorno dell’eroina in provincia di Lecce e spero che qui il fenomeno non sia così tangibile quanto è, nella realtà, devastante.”
"Ancora clamoroso silenzio sull'interrogazione riguardante la Comunità Pars di Corridonia". A denunciare il fatto è la pagina social "La voce di Pamela Mastropietro" e la stessa famiglia della 18enne romana uccisa e fatta a pezzi il 30 gennaio del 2018 da Innocent Oseghale, il 30enne nigeriano che lo scorso 29 maggio è stato condannato in primo grado dalla Corte d'Assise di Macerata all'ergastolo.
"A distanza di più di un anno da quando essa è stata presentata, siamo ancora in attesa di ricevere, dal Presidente della Giunta Regionale delle Marche, una risposta all'interrogazione scritta con cui si chiedeva alla suddetta notizie in merito alla comunità terapeutica a doppia diagnosi di Corridonia, dove Pamela era ricoverata, e da cui si è allontanata il 29 gennaio dello scorso anno, andando incontro al suo tragico e demoniaco destino - prosegue la nota -. In essa, si chiedeva, dopo una sostanzisa premessa: se dopo i tragici fatti di Pamela siano state eseguiti ispezioni, accertamenti e controlli come di competenza del Servizio Regionale, dell'Area Vasta e del suo relativo Dipartimento; se la risposta al precedente punto è positiva: quali sono i risultati delle relative ispezioni, dei controlli e delle verifiche ai sensi della normativa vigente; se in precedenza al fatto di cronaca di cui in oggetto siano state fatte ispezioni e verifiche, di che tipo e quali accertamenti siano scaturiti dalle medesime, nonché quali determinazioni successive siano state messe in atto; quante e di che tipologia, sono, rispettivamente, le segnalazioni pervenute al competente servizio regionale, P.F. Accreditamenti, al Servizio Salute, alla competente Area Vasta e al relativo Dipartimento, su disfunzioni, richiesta di verifiche, esposti, lamentele, diffide, anche ai sensi della DGR 109/2015 e ss.m.ii.; quali siano i livelli di finanziamento di questa struttura da parte dell’Amministrazione regionale ed i risultati ottenuti a fronte delle rette corrisposte dalla Regione; facendo seguito al punto che precede, se e come, questa Amministrazione vigili sul regolare svolgimento dell’esercizio di recupero degli utenti da parte della suddetta Comunità."
"Perchè questo clamoroso silenzio? Noi vogliamo delle risposte, che credo riguardino TUTTI. Questa è la sensibilità mostrata dall'amministrazione regionale nei confronti di una tragedia simile? Questa è la trasparenza?" conclude "La voce di Pamela Mastropietro".
L'INTERROGAZIONE REGIONALE PRESENTATA DALLA CONSIGLIERA DELLA LEGA MARZIA MALAIGIA E DALLA CONSIGLIERA DI FRATELLI D'ITALIA ELEONA LEONARDI IN DATA 25 LUGLIO 2018: CLICCA QUI.
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Quando abbiamo l’opportunità di ritrovarci a tavola come una volta, in famiglia o comunque in buona compagnia, di fronte ad un fumante piatto di Vincisgrassi, ripensiamo quasi tutti alle preparazioni delle nostre Nonne e riportiamo alla memoria emozioni irripetibili; quasi nessuno evoca la mamma, fin dagli anni '60 forse troppo occupata a lavorare fuori casa per dedicarsi a preparazioni tanto lunghe e complesse. È Iginia Carducci, Presidente dell'Associazione provinciale Cuochi, a raccontarci del riconoscimento STG per i "Vincisgrassi alla maceratese".
"Rimasto a lungo piatto delle feste nella tradizione contadina, in città è stato snobbato dalla maggior parte dei ristoranti che hanno privilegiato altre ricette, inseguendo le richieste di clienti e le mode dei tempi - spiega -. Comunque, nonostante tutto, il piatto più famoso della provincia maceratese, è rimasto l’incontrastato Re delle gastronomie locali, sempre disponibile per deliziare gli ospiti o consolare gli animi, anche perché, fino a poco tempo fa, c’era ancora qualcuno in casa che li faceva trovare pronti, magicamente, la domenica a pranzo. Chi poteva immaginare che solo per fare il sugo occorrono più di 4 ore? I Vincisgrassi, resuscitati da alcune sagre paesane e sempre più richiesti da tantissimi turisti alla ricerca del genius loci, e da tanti che invece li conoscono bene, attualmente sono diventati motivo di disputa. Ben vengano il confronto e i chiarimenti per rafforzare la memoria anche in termini di gastronomia, soprattutto perché il piatto venga realizzato a regola d’arte e la ricetta condivisa sia riconoscibile e ripetibile, in termini di storia, nutrizione, igiene e fattibilità. Pochissimi sono quelli che sanno prepararli in casa, ancor meno quelli che sono in grado di descriverne le differenze rispetto alla più famosa lasagna alla bolognese, eppure tutti concordano sull’eccezionalità della preparazione e la necessità di difenderla."
"Le normative vigenti nell’ambito della produzione rendono indispensabile una regolamentazione, che seppur può sembrare stringente, non impedisce che ciascuno continui a fare altre versioni. Su queste premesse si fonda il progetto avviato da circa 2 anni dall’Associazione provinciale dei Cuochi “Antonio Nebbia” di Macerata, insieme alla delegazione maceratese dell’Accademia della Cucina, per codificare, preservare e raccontare una ricetta dal valore identitario - prosegue la Presidente -. Dopo un’approfondita ricerca storica coadiuvata dai docenti della Scuola Alberghiera di Cingoli e innumerevoli riunioni per definire una ricetta condivisa, tenendo da parte le varianti specifiche di ogni casa, è stato messo a punto un Disciplinare di produzione su modello europeo per il riconoscimento della Specialità Tradizionale Garantita (STG), che quando andrà in porto fisserà dei parametri sia riguardo gli ingredienti, che il metodo di lavorazione, la presentazione e la conservazione, nei termini di legge evitando confusione e manipolazioni commerciali. Una volta ottenuto il riconoscimento, chi vorrà proporre i vincisgrassi alla maceratese, ovunque nel Mondo, a partire da Macerata, dovrà attenersi alle prescrizioni approvate."
"Sulla base di una richiesta crescente del piatto che rischia sempre di confondersi con le più note lasagne alla bolognese, i cuochi professionisti del territorio hanno dedicato tempo e risorse al progetto e rimesso i Vincisgrassi nei loro Menù; è già ampio il gruppo degli Alfieri dello Scacco che, secondo la ricetta in via di registrazione, tengono in conto le origini nobili del Princisgras secondo il cuoco maceratese Antonio Nebbia (1782) e l’evoluzione che la ricetta ha avuto nella storia della gastronomia locale. La ricetta codificata in molti ricettari, a cominciare da quello del Tirabasso (1927) è stata tramandata oralmente dalla tradizione contadina e, giunta fino a noi, si caratterizza per l’uso del vino cotto nell’impasto della sfoglia, l’utilizzo di animali da cortile, di rigaglie di pollo per il condimento e pochissima besciamella - conclude Iginia Carducci -. L’obiettivo è stato condiviso con un protocollo siglato nel 2018 dalle principali istituzioni (Comune di Macerata, Università degli studi di Macerata, Università degli studi di Camerino, Istituto alberghiero “G. Varnelli” di Cingoli, Camera di Commercio ed altri) che si sono impegnati a promuovere nel tempo la ricetta e le iniziative connesse soprattutto in termini di attrazione turistica. Mentre si dispiegano i tempi della burocrazia continua l’attività di valenti professionisti che, silenziosamente dietro ai fornelli, credono nelle potenzialità inespresse del territorio e durante l’estate, tra le dieci cose imperdibili in città, c’erano proprio i “Vincisgrassi alla maceratese”: una sosta golosa per non dimenticare una vacanza ricca di opportunità."
Dopo tre anni di servizio alla Compagnia di Civitanova Marche, in cui ha conseguito brillanti risultati di servizio, il Capitano Raffaele Del Vecchio lascia la sede per assumere l’incarico di Comandante di Sezione presso il Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria della Guardia di Finanza di Ancona.
Gli subentra il Tenente Tiziano Padua, proveniente dal 1° Nucleo Operativo Metropolitano della Guardia di Finanza di Napoli, dove ha ricoperto per tre anni diversi prestigiosi incarichi nel settore della tutela delle entrate, del contrasto agli illeciti nel comparto della spesa pubblica e dell’antiriciclaggio.
Nato a Pontedera, in provincia di Pisa, nel 1992, si è arruolato nel Corpo della Guardia di Finanza nel 2011.
Laureato a pieni voti in Giurisprudenza e Scienze della Sicurezza Economico- Finanziaria, da oggi assume il Comando della Compagnia di Civitanova Marche.
Si svolgerà domani alle 16, presso la Chiesa dell’Immacolata a Macerata, il funerale del regista 54enne Alessandro Valori.
A stroncarlo, nella serata di ieri, è stato un infarto, mentre si trovava in un ristorante di Recanati insieme ad alcuni amici imprenditori, tra cui Iginio Straffi.(Leggi qui)
Domani mattina all’obitorio di Macerata sarà allestita la camera ardente. Anche l’amministrazione comunale di Macerata ha espresso il proprio cordoglio per la scomparsa del regista.
(Foto Ansa)
Il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco di Macerata ricerca un idoneo alloggio, da assumere in locazione da parte del Ministero dell’Interno, ricadente nell’area urbana del Comune di Macerata.
Per le informazioni del caso si rimanda ai siti istituzionali del Comando dei Vigili del Fuoco di Macerata e della Prefettura di Macerata di seguito indicati:
http:www.vigilfuoco.it/sitiVVF/macerata/
http:www.prefettura.it/macerata/
Presentazione in grande spolvero domenica scorsa al campo "Elia Longarini" per la nuova stagione sportiva della Banca Macerata Rugby: il Presidente Rolando Mozzoni e il Responsabile Sviluppo Club Emanuele Panunti hanno ufficializzato lo staff tecnico e dirigenziale che quest'anno gestirà la partecipazione a tutti i campionati di categoria, dal Minirugby alla Old, passando per le Senior femminile e maschile.
Folto il pubblico presente che ha applaudito i vari ospiti, soprattutto i rappresentanti dello sponsor etico ADMO e di quello tecnico Macron, oltre ovviamente al Direttore della Banca Macerata che da anni sostiene il club giallonero.
Numerose le novità annunciate: Nicola Cerqueti sarà l'head coach della prima squadra maschile, mentre Andrew Jepson diverrà il supervisore di tutto il comparto tecnico, con un occhio particolare al settore giovanile (dove continuerà la sinergia con le società di Fermo e San Benedetto).
Da evidenziare la collaborazione ancor più stretta ta le Armadille e le Belve Neroverdi de L'Aquila, nel cui direttivo entrerà a far parte lo stesso RSC Panunti, e quella con le Spartan Queens di Montegranaro: il tutto nella prospettiva a breve termine di Macerata come sede di un polo regionale per la costituzione di un XV femminile.
Nell'ambito scolastico verrà raddoppiato il progetto "School of Rugby", che passerà da tre a ben sei istituti coinvolti, mentre proseguirà l'esperienza positiva del Minirugby presso gli impianti dell'Oratorio Salesiano.
Nel rimarcare l'orgoglio per la crescita di tesserati e appassionati che sempre più seguono la palla ovale in città e provincia, il Presidente Mozzoni ha espresso altresì la "delusione per le ormai decennali e ripetute promesse non mantenute dall'Amministrazione Comunale riguardo la realizzazione di un nuovo campo che sia adeguato alle esigenze di una realtà sociale e sportiva così importante per il nostro territorio".
Sopralluogo all’Istituto Tecnico Industriale “E. Mattei” di Recanati per il Presidente della Provincia di Macerata. Antonio Pettinari questa mattina si è recato nella scuola recanatese, accompagnato dall’ingegnere della Provincia, Luca Fraticelli, per verificare lo stato dei lavori in corso. Da aprile, infatti, è stato avviato un cantiere per costruire un nuovo edificio che ampli la struttura, dotandola di nuovi spazi e aule a disposizione per la didattica, dato il numero crescente di iscritti negli ultimi anni.
A riceverlo il sindaco di Recanati Antonio Bravi, la reggente dell’Istituto Milena Brandoni e la vicaria Liana Giampaoli.
La costruzione si troverà tra la palestra dell’istituto, il blocco aule-uffici e il campo di calcetto esterno e la sua superficie complessiva, comprensiva del percorso coperto di collegamento con la struttura esistente sarà di circa 446 mq, per un volume totale di circa 1618 mc.
L’edificio, a un piano fuori terra, ospiterà cinque aule, servizi igienici e un piccolo ripostiglio e sarà a disposizione della scuola per l’anno scolastico 2020-21.
L'importo del progetto è di 825.000 euro e la costruzione viene realizzata nel pieno rispetto della normativa sismica, rispettando i canoni di efficienza energetica e prevedendo in futuro un ampliamento in elevazione per altri due piani fuori terra, sempre da destinare ad aule didattiche e servizi, fino a raggiungere la stessa quota del blocco aule adiacente. Le fondamenta, infatti, sono state realizzate in modo da garantire la futura costruzione degli ulteriori due piani.
In riferimento allo stato dei lavori, tutti i pali di fondazione risultano compiuti; si sta quindi attualmente lavorando alla realizzazione delle strutture di elevazione, prevedendo anche l'esecuzione della copertura con l’obiettivo di completarla prima dell’inverno. Si procederà successivamente alla formazione degli impianti tecnologici e alla realizzazione di tutte le opere di finitura interne ed esterne.
La visita è poi proseguita all’interno della scuola dove sono in corso di ultimazione tre ulteriori classi che saranno, da lunedì 16 settembre, a disposizione degli alunni. “Tale intervento - dichiara Pettinari - è stato reso possibile, sotto il profilo finanziario, grazie anche alla collaborazione della scuola che ha chiesto e ottenuto il sostegno delle imprese locali. Di fronte alle difficoltà, come spesso accade, il privato porta il suo contributo al pubblico e questa è una caratteristica che contraddistingue il nostro territorio”.
L’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Macerata organizza, per venerdì 13 settembre, alle ore 17:00, presso il Teatro della Filarmonica, l’incontro “La violenza sugli operatori sanitari”, una tavola rotonda tra le professioni sanitarie e sociali e i rappresentanti delle istituzioni per discutere un fenomeno che troppo spesso si verifica nelle strutture sanitarie e che, dalla violenza verbale può sfociare in quella fisica, come accaduto il 4 settembre del 2013, a Bari, alla Dottoressa Paola Labriola, uccisa con 70 coltellate da un paziente.
“Una tematica cogente in quanto la violenza è presente ed evidente in tutte quelle strutture dove operano le persone che hanno a che fare con l’emergenza/urgenza – le parole del Presidente dell’Ordine dei Medici di Macerata Romano Mari -. Un fenomeno che si manifesta moltissimo e che coinvolge soprattutto le donne, le quali rappresentano un grande arricchimento per la nostra professione. Parliamo di un vero e proprio disagio ed è nostro compito comprendere i fenomeni dai quali hanno origine questi comportamenti. La presenza quest’oggi del Direttore dell’Area Vasta 3 Alessandro Maccioni e della Direttrice del Distretto di Macerata Giovanna Faccenda è molto importante e ci permetterà di individuare insieme le misure preventive da offrire alle persone offese e da porre in essere.” Il Dottor Mari ha infine ringraziato Mediolanum e la Fondazione Carima per il supporto dimostrato all’iniziativa messa in campo.
“Un fenomeno, quello che andremo a discutere, che è sempre esistito e che viene perpetrato nei confronti di chi porta aiuto abolendo ogni forma di disuguaglianza – ha aggiunto Cristina Monachesi, Presidente della Commissione Albo Odontoiatri di Macerata -. La violenza sugli operatori sanitari è un problema molto sentito che richiede la formazione degli stessi ma anche l’educazione dei pazienti.”
Le lunghe liste di attesa, l’incapacità di accesso ai servizi per i quali si ha diritto, il diniego di un farmaco in mancanza di ricetta e il ricevere un paziente da soli e in luoghi altrettanti isolati. Sono alcuni dei motivi illustrati oggi che espongono gli operatori sanitari ad atteggiamenti di violenza verbale e fisica.
“Il tavolo di confronto che partirà con l’appuntamento di venerdì 13 settembre ci auguriamo che diventi un tavolo di lavoro al quale potranno sedersi anche i rappresentanti delle associazioni di volontariato, insieme agli ordini professionali – ha aggiunto Monachesi -. C’è bisogno di rivisitare il rapporto tra medico e paziente ed entrambe le figure devono fare la propria parte: anche i professionisti devono essere portatori di maggiore umiltà ed empatia.”
“Con la caduta del Governo si è interrotto un percorso legislativo che era stato avviato per identificare il medico come pubblico ufficiale e per intensificare i supporti di controlli - ha concluso Monachesi -. Per la giornata della violenza sugli operatori sanitari è stata scelta dal dottor Filippo Anelli, presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, la data del 13 settembre perché ricade nello stesso mese in cui fu uccisa la psichiatra barese Paola Labriola: il 4 settembre 2013”.
“Abbiamo messo in campo un investimento notevole per la sicurezza degli operatori sanitari al pronto soccorso di Civitanova Marche dove è presente il servizio di vigilanza privata – ha spiegato il Direttore Maccioni -. Voglio sottolineare a gran voce una cosa importante: bisogna denunciare perché è un dovere e perché in questo modo è possibile quantificare il fenomeno, averne contezza e combatterlo.” Un rilevamento del 2015 dimostra infatti come solo il 13% degli operatori sanitari che subisce violenza denuncia l'episodio.
“Spesso le persone credono che la sanità debba risolvere tutti i problemi della nazione, non è così – stigmatizza Maccioni -. L’ospedale è inoltre un luogo “indifeso” dove chiunque entra ed esce a proprio piacimento. Dobbiamo lavorare e fare formazione su come approcciare il paziente e soprattutto ai front office devono inserirsi persone preparate, professionali ed empatiche; non bisogna esasperare la situazione ma dovremmo essere tutti un po’ più ragionevoli.”
Presenti alla conferenza stampa anche Sandro Di Tuccio, presidente dell’Ordine degli Infermieri, Luciano Diomedi, presidente dell’Ordine dei Farmacisti e il Dottor Americo Sbriccoli.
All’incontro di venerdì, oltre ai due presidenti Romano Mari e Cristina Monachesi, interverranno il Prefetto Iolanda Rolli, la presidente del Comitato Croce Rossa Italiana di Macerata Rosaria Del Balzo Ruiti, il presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Macerata Luciano Diomedi, il presidente dell’Ordine degli Infermieri di Macerata Sandro Di Tuccio, la presidente dell’Ordine degli Assistenti Sociali della Marche Marzia Lorenzetti, il presidente dell’Ordine delle Ostetriche di Macerata Diana Pica e il presidente dell’Ordine degli Psicologi delle Marche Luca Pierucci.
Nel corso dell’incontro, moderato da Patrizia Ginobili, è previsto anche un omaggio musicale in memoria della dottoressa Paola Labriola con Loredana Giacobbi (voce) e Mauro Rosati (pianoforte).
Da sabato tutti alla Marpel Arena. Dal 14 settembre inizieranno infatti le sottoscrizioni degli abbonamenti per 14 partite casalinghe della Roana Cbf Helvia Recina Macerata per la prossima stagione in Serie A2. L'occasione coincide con l'amichevole contro la Omag di San Giovanni in Marignano (inizio alle ore 18) in cui coach Paniconi, tra le mura amiche, avrà i primi riscontri sul lavoro fatto finora.
Dopo l'inizio della preparazione per le ragazze e la presentazione alla cittadinanza per squadra e società ora la parola comincia a passare al campo e alla tribuna. Per queste 14 partite casalinghe l'abbonamento standard è di 70 euro. Fissato anche il prezzo dei biglietti: 8 euro il biglietto intero, 5 il biglietto ridotto per i ragazzi dai 13 ai 18 anni (abbonamento per loro a 50 euro). Fino a 12 anni e oltre i 70 l'ingresso all’Arena è invece gratuito.
Per chi non vuole perdersi neanche una partita alla Marpel è disponibile anche il doppio abbonamento alle partite della Roana Cbf e della Menghi Shoes Macerata a 100 euro. L'appuntamento quindi è alle ore 18 di sabato 14 settembre alla Marpel Arena: si comincia a fare sul serio.
“La vittima ha bisogno di essere riparata per il dolore subito e il sistema penale italiano di questo fa zero virgola zero”. È la chiusa dell’appassionato intervento di Gherardo Colombo oggi all’Università di Macerata. La conferenza, pensata inizialmente per le matricole di Giurisprudenza, ha invece richiamato molti cittadini accorsi ad ascoltare l’ex magistrato del pool Mani Pulite, oggi una delle personalità più autorevoli del nostro Paese. Accolto dal rettore Francesco Adornato, dal direttore del Dipartimento di Giurisprudenza Stefano Pollastrelli e dalla docente organizzatrice dell’evento Lina Caraceni, Colombo ha parlato dell’importanza delle regole, dei concetti di legalità e di giustizia quali valori fondanti una civile convivenza.
Il rispetto delle regole – ha spiegato l’ospite d’eccezione - non è un valore fine a sé stesso che si ottiene con la minaccia della punizione, ma nasce dalla cultura e dall’educazione, dalla consapevolezza che il bene individuale corrisponde al bene comune. Per questo le regole devono conformarsi al principio di giustizia e la giustizia sta nel ripudio della discriminazione. “Ciascun essere umano è degno tanto quanto gli altri” ha ribadito Colombo, spostando la sua riflessione sul sistema penale e sulla condizioni dei reclusi, a partire dagli assunti fondamentali espressi dalla Costituzione. “Mi sono dimesso dalla magistratura – ha raccontato – perché è difficile, forse impossibile fare il magistrato rispettando l’articolo 27 della Costituzione che vieta trattamenti contrari al senso di umanità e indica la rieducazione del condannato come fine delle pena. Le persone pericolose devono stare da un’altra parte, ma tutti i suoi diritti, che non contrastano con quelli degli altri, vanno rispettati”.
E ancora: “Le pene sono accessori, non fanno in modo che legge sia osservata. I dati ci dicono che il 69% delle persone che sono state in prigione tornano in prigione contro solo il 19% di chi è stato sottoposto a riabilitazione sociale. Più il carcere è duro, più la criminalità è diffusa. Ma in Italia l’obiettività non ci interessa, anzi tendiamo ad escludere il dato di fatto”.
Altrettanto importante è il rispetto della vittima. “Va rispettata la dignità di chi uccide. Dopo di che necessario riconoscere che chi ammazza una persona ha commesso un omicidio”, ha detto, invitando a riflettere sui titoli giornalistici, come “Il gigante buono”, con cui è stato descritto nei giorni scorsi l’omicidio di Elisa Pomarelli. “Generalmente le donne vengono uccise perché se ne vogliono andare e, invece, vengono considerate un proprietà. La nostra cultura sta ancora molto dietro, ancora scambiamo il sentimento di amore con il possesso. Quanta gente che scrive sui giornali scambia l’amore con il possesso. La legge, quando non coincide con la cultura, viene disapplicata”. Bisogna, quindi, fare in modo che le persone rispettino le regole “perché servono a loro e questo si fa educandole”.
L’iniziativa è stata organizzata all’interno del progetto di orientamento e tutorato “Un primo passo verso il futuro”.
Al Centro Fiere di Villa Potenza torna nel week-end di sabato 14 settembre e domenica 15 settembre la 33esima edizione delle Mostra Mercato nazionale dell'Elettronica e Mercatino dell'Usato. La grande novità di quest'anno riguarda la presenza, con parte del padiglione della Fiera dedicato, del primo Salone dell'Auto Elettrica.
Saranno 7 i concessionari della zona che esporranno modelli di auto elettriche e ibride che, per decisa scelta degli organizzatori, ridurranno leggermente il numero di espositori (saranno 55, ndr) coinvolti alla Mostra Mercato rispetto alla scorsa edizione, come spiega Fabio Maccari, responsabile della Fiera: "Abbiamo puntato molto sulle novità. Parliamo di trasporto elettrico e mobilità sostenibile, oltre a quelle che possono essere le applicazioni dei droni sia in ambito civile che al servizio della Protezione Civile".
Due i convegni in programma, che verranno svolti all'interno della zona Fiere. Il primo è previsto per sabato 14 settembre a partire dalle ore 10:00 e tratterà il tema "Mobilità Sostenibile: l'Elettrico Grande Opportunità", e sarà curato da Unicam e Contram.
L'ingegner Stelvio Calafiore presenta così il seminario: "Si parlerà di elettrico come opportunità, cercheremo di far chiarezza su tutti i dubbi e i falsi miti che circolano sulla mobilità elettrica. Nell'ultimo periodo stiamo assistendo alla crescita costante di questa nuova forma di mobilità. In questo senso Contram è all'avanguardia. Non solo a Camerino è in funzione un autobus elettrico, il primo nella regione Marche, ma è in fase di studio anche un progetto di bike sharing. Nei due giorni della Fiera, Contram sarà presente con uno stand in cui si avrà l'opportunità di vedere da vicino l'autobus elettrico e un'auto elettrica, la celebre Tesla".
Il secondo convegno, previsto sempre nella giornata di sabato 14 settembre, ma al pomeriggio (dalle ore 15:30), tratterà il tema "Droni e applicazioni civili" e mostrerà come l'impiego degli aeromobili a pilotaggio remoto possa essere determinante nei servizi di pubblica utilità. A curare l'incontro sarà la RDN, l'associazione nazionale Rescue Drones Network.
Fausto Capalbo, in rappresentanza della delegazione Marche di RDN, spiega: "La nostra associazione conta 250 soci e una flotta di 500 droni, con una serie di professionisti pronti a dare supporto in caso di emergenza. Durante il convegno cercheremo di illustrare le potenzialità di questi oggetti e come possano essere impiegati per la ricerca delle persone scomparse".
Inoltre, i droni saranno protagonisti di una serie di esercitazioni: si alzeranno in volo e trasmetteranno via streaming su server nazionali, contribuendo alla costruzione di un mosaico di immagini che saranno inviate dalla sede Centrale della Protezione Civile.
Le dimostrazioni con i droni sono in programma dalla mattinata di sabato 14 settembre sino al pomeriggio di domenica 15 settembre e saranno effettuate circa ogni due ore, in modo da permettere a tutti i visitatori di prenderne parte. Previste, in caso di condizioni climatiche favorevoli, anche esercitazioni di elicotteri acrobatici.
La Mostra Mercato sarà visitabile con orario continuato dalle 9:30 sino alle 20:00 nella giornata di sabato 14 settembre e, sempre con orario continuato, dalle 9:00 alle 19:00 nella giornata di domenica 15 settembre.
Laureatosi in filosofia a 82 anni all’Università di Macerata per trovare una risposta alla morte dell’amata moglie, Italo Spinelli è stato insignito dell'onorificenza di Cavaliere della Repubblica Italiana.
A lui, un esempio per tutti di impegno e passione, vanno i più sentiti auguri del Rettore Francesco Adornato e di tutto l’Ateneo che è pronto ad accoglierlo di nuovo questa volta come studente di storia. Dopo aver raccontato la sua straordinaria vicenda umana e formativa nel libro “Dov’è andata la tua anima?” edito da Mondadori, Spinelli, ex operario e cittadino di Finale Emilia, si è, infatti, iscritto alla laurea magistrale in Ricerca storica e risorse della memoria e si sta già preparando per superare il colloquio di ammissione. “Sono tranquillo – ha dichiarato – non vedo l’ora di cominciare le mie trasferte”.
È morto ieri sera, a 54 anni, stroncato da un infarto mentre si trovava in un ristorante di Recanati insieme a alcuni amici imprenditori, tra cui Iginio Straffi, ideatore delle Winx, il regista maceratese Alessandro Valori.
Valori ha accusato un malore qualche minuto dopo le 21:00. Un medico che era in sala ha cercato di rianimarlo in attesa dell'arrivo dei sanitari del 118, ma non c'è stato nulla da fare. La salma si trova presso l'obitorio dell'Ospedale di Macerata.
Tra i suoi ultimi film, che hanno avuto un grandissimo successo nelle sale cinematografiche, "Come saltano i pesci" e "Tiro libero".
Si è svolto anche quest'anno il mini-ritiro di preparazione estiva che vede la squadra femminile di calcio a 5 del Bayer Cappuccini Macerata ritagliarsi due giorni di preparazione atletica immersi nella natura; appuntamento fisso da tre anni a questa parte. Incastonato nei Sibillini s Fiastra,con i suoi panorami mozzafiato, l'aria limpida, il sole estivo e le acque fresche del famoso lago di San Lorenzo non potevano lasciare dubbi per la conferma di questo “locus amoenus” che tanto piace alle ragazze, il tutto condito dalla splendida ospitalità della popolazione e dell'amministrazione comunale, sempre disponibile al dialogo, che ha concesso l’utilizzo di tutte le strutture sportive presenti (campo di calcio a 11 il località Boccioni con annessi spogliatoi, campo di calcio a 5 di Acquacanina).
Due giorni intensi quelli di sabato 7 e domenica 8 settembre per le ragazze del calcio a 5 che hanno sostenuto tre sedute di allenamento, due alle 9:30 e una alle 16:00 non risparmiando impegno, dedizione e spirito di sacrificio. A rendere sopportabile la fatica ci ha pensato il caratteristico rifugio di Tribbio, con piatti tipici regionali, porzioni super-abbondanti e il titolare Giancarlo Ricottini sempre pronto ad accogliere le ragazze con il sorriso.
Un week-end dal notevole contenuto sportivo, ma non solo, con la società Bayer Cappuccini del presidente Daniele Starnoni intenzionata a rivalutare e portare movimento in questi luoghi fortemente danneggiati dal sisma di due anni fa. Le ragazze nei momenti liberi hanno potuto passeggiare per le strade ed osservare i danni ancora ingenti, con container sostitutivi nel centro di Fiastra, edifici ancora inagibili (come la chiesa di San Lorenzo al Lago), e numerosissimi sostegni in legno che sorreggono le mura delle abitazioni.
Una riflessione importante dal punto di vista sociale con una punta di amarezza che rimane nel vedere dopo tre anni, una situazione di precarietà e difficoltà degli abitanti.
Continua anche questa settimana la preparazione al campionato di serie C regionale che prenderà il via venerdi 20 con la coppa marche con la rosa quasi al completo con ben 16 ragazze. Un grosso in bocca al lupo alle ragazze maceratesi!
Un'auto ha imboccato contromano il centralissimo Corso Cairoli a Macerata intorno alle ore 22:00 della serata odierna. A bloccare uomo e donna a bordo del mezzo, prima che avvenisse il peggio, è stata una volante della Polizia che ha affiancato il veicolo e ne ha intimato l'alt. Gli agenti stanno predisponendo tutti gli accertamenti del caso sull'uomo che era alla guida e sulla donna che occupava il posto del passeggero.