Il Comune di Macerata procederà, a partire da lunedì 1 marzo, all'abbattimento di alcune essenze arboree protette presso l'area verde di largo Pascoli a seguito di imposizione della Rete Ferroviaria Italiana in quanto tali piante sono site a una distanza non a norma dalla più vicina rotaia e rischiano quindi di arrecare pregiudizio alla sicurezza e regolarità della circolazione ferroviaria in caso di avverse condizioni meteo con forti perturbazioni atmosferiche.
"Un intervento resosi obbligatorio per evitare eventuale violazione di legge alla normativa in materia di circolazione ferroviaria e non incorrere in ulteriori sanzioni e diffide come avvenuto in passato – ha detto l’assessore con delega al decoro urbano e ai parchi pubblici Paolo Renna -. Nell’ottobre del 2019 infatti il Comune era stato obbligato con una sanzione e con una diffida ad abbattere alcune piante che insistevano in via Annibal Caro. Oggi dobbiamo obbligatoriamente procedere all’abbattimento delle essenze arboree in largo Pascoli".
Rete Ferroviaria Italiana, lo scorso gennaio, ha quindi obbligato il Comune di Macerata a procedere all’abbattimento delle piante in oggetto. In data 24 febbraio l’agronomo del Comune e il funzionario RFI hanno effettuato un sopralluogo per definire l’entità dell’intervento funzionale alla messa in sicurezza della ferrovia.
Il D.P.R. 753 dell’11/7/1980, all’art. 52 prevede infatti che “gli alberi debbono essere ubicati a una distanza non inferiore a 6 metri dalla più vicina rotaia e, per gli alberi di altezza superiore a 4 metri, tale distanza deve essere uguale all’altezza dell’albero aumentata di 2 metri”.
Durante il sopralluogo è stata constatata la presenza di alcuni alberi Pinus pinea e Cedrus libani di altezza ben superiore ai 4 metri e posizionati al limite dell’area verde a confine con la proprietà Rfi a una distanza inferiore rispetto a quella prevista dalla norma.
Inoltre all’interno dell’area, gli alberi posti in posizione più arretrata rispetto a quelli in previsione di abbattimento, sono situati a una distanza tale da non rispettare le prescrizioni di legge: a questo proposito si procederà all’abbassamento dell’altezza degli stessi al fine di rientrare nei parametri prescritti dalla normativa evitando l’abbattimento.
"Teniamo molto al patrimonio arboreo della città e abbiamo quindi pensato di ripiantumare il doppio delle piante che saranno abbattute in altri spazi della città – ha concluso l’assessore Renna -. L’Amministrazione inoltre, in seguito alla mancata manutenzione degli ultimi anni che è sotto gli occhi di tutti, ha in mente un piano di potature e di recupero delle varie piante della città che vada a salvaguardare e tutelare l’incolumità dei cittadini".
In occasione della XIV Giornata Mondiale delle Malattie Rare, denominata nel mondo “Rare Disease Day”, il prossimo 28 febbraio lo Sferisterio verrà illuminato di verde.
L’Amministrazione comunale di Macerata, infatti, ha accolto positivamente la richiesta presentata dall’Associazione Sclerosi Tuberosa A.P.S della provincia di Macerata, di aderire alla campagna di sensibilizzazione e solidarietà nei confronti di coloro che soffrono di malattie rare, malattie che restano ancora sconosciute ai più e spesso anche alla comunità scientifica, come nel caso delle ultrarare e di quelle per cui vi è ancora assenza di possibilità di diagnosi, nonostante riguardino in Europa circa 30 milioni di famiglie e 300 milioni nel mondo.
“Questa giornata vuole accendere un riflettore sulle malattie rare – interviene il vice sindaco e assessore ai Servizi sociali Francesca D’Alessandro - che oggi nella maggior parte dei casi non hanno una terapia adeguata e spesso neppure una diagnosi certa. Per questo motivo è fondamentale sensibilizzare la comunità tutta affinché su queste malattie si continui a fare ricerca e si supportino in tutti i modi le famiglie”.
Obiettivo dell’Amministrazione comunale è di cogliere l’occasione della Giornata Mondiale delle Malattie Rare per puntare i riflettori sulla priorità della sanità pubblica di garantire un accesso equo alla diagnosi, al trattamento e alle cure affinché nessuno sia lasciato indietro, né dalla ricerca scientifica né dalle tutele sociali, con il desiderio che i servizi di assistenza sanitaria, sociale e di comunità possano diventare efficaci e accessibili
L’adesione alla campagna di sensibilizzazione arriva anche in un momento in cui l’Italia - dove si stima siano circa un milione e 200 mila le persone con malattie rare, quasi 8.000 le patologie al momento conosciute e di queste solo 300 hanno una terapia – convive, come tanti altri Paesi nel mondo, con la pandemia da Covid-19, una situazione durante la quale la comunità delle persone affette da malattie rare ha subìto conseguenze gravi proprio in quanto comunità fragile.
L’assalto al convoglio ONU e la tragica morte dell’Ambasciatore italiano Luca Attanasio e del carabiniere Iacovacci. Maurizio Petrocchi, Ricercatore in storia contemporanea all’Università di Macerata ed esperto in violenza politica, conflitti e terrorismo ha cercato di fare un po’ di chiarezza su cosa è successo a Goma in Congo.
Di seguito l'analisi integrale redatta dal prof. Petrocchi:
"In base alle informazioni del governo italiano la mattina del 22 febbraio, tra le 10 e le 11 locali, il convoglio del World Food Programme (Wfp) su cui viaggiavano l'ambasciatore italiano Luca Attanasio, il carabiniere Vittorio Iacovacci e l’autista Mustapha Milambo sono stati attaccati da alcuni uomini dotati di armi leggere, verosimilmente presso Kibumba, a circa 25 chilometri da Goma, nel Governatorato di Kivu Nord, mentre percorrevano la strada N2 in direzione di Rutshuru. Il diplomatico italiano venerdì 19, con un aereo della missione ONU Monusco era arrivato nella cittadina congolese di Goma. In base alle informazioni raccolte, ancora da verificare, la prima autovettura del convoglio del Wfp, su cui viaggiavano le vittime, sarebbe stata oggetto di colpi di arma da fuoco. Del convoglio facevano parte, oltre all'ambasciatore e al carabiniere, anche cinque membri del World Food Programme, tra cui il vice direttore per il Congo, Rocco Leone. Il convoglio è stato attaccato alle 10,15 all'altezza del villaggio di Kanya Mahoro, nei pressi di una località chiamata “Tre Antenne”. Il gruppo, formato da sei elementi, avrebbe costretto i mezzi a fermarsi ponendo ostacoli sulla strada e sparando alcuni colpi di armi leggere in aria.
Il governatore del Nord Kivu ha confermato che i sei assalitori, dopo aver sparato colpi in aria e bloccato il convoglio, hanno ordinato ai passeggeri di scendere dai veicoli. Il rumore degli spari ha allertato i soldati delle Forze armate congolesi e i ranger del parco Virunga che, trovandosi a meno di un chilometro di distanza, si sono diretti verso il luogo dell'evento.
Il governatore ha aggiunto che per costringere le loro vittime a lasciare la strada ed entrare nella boscaglia, gli assalitori hanno ucciso l'autista del Wfp.
A fare da teatro all’attacco di miliziani armati e al sospetto tentativo di sequestro finito nel sangue, il parco nazionale del Virunga, un tempo noto per la folta presenza di turisti occidentali in avvistamento degli ultimi gorilla di montagna e oggi tristemente al centro delle cronache per le ricorrenti violenze contro le guardie forestali, incaricate di contrastare lo sfruttamento illegale delle risorse naturali nella zona. Nel gennaio di quest’anno, l’uccisione di sette ranger congolesi aveva fatto innalzare i livelli di allarme per la sicurezza nella riserva naturale: più in generale, da oltre due decenni il Nord Kivu e la Regione orientale del paese sono attraversati da dinamiche di violenza politica, banditismo e insorgenza, che ne fanno una tra le aree più instabili del continente africano.
In base alle prime ricostruzioni, gli assalitori avrebbero, poi, condotto il resto dei membri nella foresta.
Poco distante dal luogo dell'evento era appunto presente una pattuglia di ranger dell’istituto congolese per la conservazione della natura, di stanza presso il vicino parco di Virunga e un'unità dell'Esercito che avrebbero cercato di recuperare i membri del convoglio.
Nelle fasi immediatamente successive all’agguato, secondo quanto riportato dal Ministero dell'Interno congolese, nel momento in cui la pattuglia di ranger ha intimato agli assalitori di abbassare le armi (o semplicemente ha mostrato le armi al seguito), questi ultimi avrebbero aperto il fuoco contro il militare dell'Arma dei carabinieri, uccidendolo sul colpo, e contro l'ambasciatore italiano, ferendolo gravemente. La pattuglia di ranger e l'unità dell'esercito successivamente avrebbero evacuato l'ambasciatore italiano presso l'ospedale Monusco di Goma, dove sarebbe avvenuto il decesso a causa delle ferite riportate nell'attacco. Al riguardo, si specifica, inoltre, che il responsabile del convoglio avrebbe negoziato con gli assalitori per allontanarsi dall'area e portare i feriti in una zona sicura.
Le province del Kivu del Nord (luogo dell’omicidio) e del Kivu del Sud compongono un’area di quasi 125 mila chilometri quadrati e con oltre 12 milioni di abitanti nell’estremo lembo orientale dell’ex Congo belga. Questa regione è dilaniata da decenni di violenza e saccheggi, inoltre è allo stesso tempo molto fragile per quanta riguarda la sicurezza, e piena di contraddizioni tipiche dei Paesi africani: enormi ricchezze naturali, povertà e violenza. Non dimentichiamo che il Congo ha la seconda riserva di rame al mondo, un quarto dell'oro globale, un terzo dei diamanti, l'80% di cobalto e coltan, minerali sempre più ricercati per cellulari e batterie, ma ufficialmente il paese è privo di miniere, e allo stesso tempo è anche uno degli ultimi paesi per indice di sviluppo umano.
La lotta per il controllo di queste ricchezze ha favorito la nascita di svariati gruppi guerriglieri che agiscono nella zona. Nella regione orientale del Paese si contano oltre 120 gruppi armati, proliferano autorità paramilitari, reduci delle grandi guerre di fine anni ’90 nella Regione dei grandi laghi, e forze ribelli che, da decenni, si contendono il controllo del territorio, alimentando un'economia informale di guerra che vive dello sfruttamento illegale di risorse, di contrabbando e di estorsioni.
Il contrabbando delle ricchezze del Kivu viene favorito anche dalle multinazionali europee e americane e dai paesi confinanti, difatti nella capitale Kigali, hanno sede le direzioni delle multinazionali, soprattutto belghe e americane, che commerciano in minerali e preziosi, va precisato che la presenza italiana è relativamente bassa.
L'attuale situazione di conflitto trae origine dalla guerra etnica fra Hutu e Tutsi, che raggiunse l'apice dell'orrore nel tristemente noto genocidio del 1994 in Ruanda, quando gli Hutu operarono una pulizia etnica ai danni dei Tutsi. Nella regione ad est della Repubblica Democratica del Congo l'impatto di quel conflitto e della successiva vendetta dei Tutsi è ferita ancora aperta.
In quella parte del Congo agiscono, in particolare, le Forze democratiche per la liberazione del Ruanda che hanno perso l'originaria potenza militare, ma stanno riorganizzandosi grazie all'alleanza con altre milizie. Sempre di origine Hutu è il cosiddetto Collettivo dei movimenti per il cambiamento. Mentre, nell'intento di difendere i locali, si ergono formazioni quali i Mai Mai, milizie di cosiddetti patrioti.
Le ripetute incursioni delle Forze democratiche alleate, principale gruppo ribelle di origine ugandese, hanno inoltre provocato massicci spostamenti di popolazione.
Le Forze democratiche per la liberazione del Ruanda (FdlR) sono state accusate dell’agguato dal governo congolese, ma declinano ogni responsabilità. L’FdlR ha vissuto momenti migliori; è un movimento etnico hutu che si rifà all’Hutu Power, ma il disimpegno dei finanziatori stranieri ne ha ridotto le possibilità di azione. Il gruppo che negli ultimi anni ha preso il sopravvento è l’Adf (Allied democratic forces). Dopo alcuni anni di crisi a seguito dell’arresto del leader Mukulu, oggi sventola la bandiera dell’islamismo e sembra quello più organizzato nel Nord Kivu. La sua reale aderenza ai precetti islamici è dubbia, ma viene utilizzata anche dal governo di Kinshasa per cercare aiuti internazionali nella lotta al jihad. Oggi l’Allied democratic forces è solo un gruppo di congolesi – mentre i fondatori erano ugandesi – senza un vero programma politico, dedito alla predazione delle ricchezze locali.
Oltre a gruppi creati da ruandesi e ugandesi, nella regione del Kivu operano molte milizie di autodifesa spesso su base etnica chiamate Mai-Mai, nate per difendere i propri villaggi durante la guerra, esse sono attive per lo sfruttamento delle tante ricchezze congolesi. Inoltre, nel maggio del 2020 lo Stato Islamico ha invitato alla guerra santa tutti i jihadisti africani e rivendicato un attentato nel Kivu settentrionale qualche mese dopo.
Tutte queste milizie cercano di mettere le mani sui giacimenti e sulle foreste, ma si autofinanziano con i rapimenti sia di elementi locali sia quando possibile di stranieri.
I caschi blu e il personale delle Nazioni Unite sono malvisti perché testimoni dei traffici, mentre le guerriglie tollerano di più l’esercito congolese, che non brilla certo per correttezza nei confronti della popolazione.
La Repubblica Democratica del Congo vive enormi difficoltà. Nelle province di Kivu, Ituri ed Equatore continua a imperversare il virus Ebola che dal 2019 ha fatto oltre duemila morti. Il World Food Programme ha lanciato l’allarme più volte negli ultimi anni, dichiarando che 13 milioni di persone sono allo stremo, soprattutto nelle zone centrali. Medici Senza Frontiere ha chiesto un intervento urgente dalle Nazioni Unite, mentre l’UNHCR (l’agenzia Onu dei rifugiati) dichiara insostenibile la situazione dei campi profughi che insistono sui confini ruandesi e ugandesi. Tutto nell’indifferenza della lontanissima capitale Kinshasa.
Secondo l’UNHCR, si sono registrati negli ultimi due anni in totale 5 milioni di sfollati interni (il 91 per cento dei quali donne e bambini) nel Paese, di cui quasi 2 milioni soltanto nella provincia del Nord Kivu. Il Congo è teatro della più grande crisi di sfollati mai registrata in Africa e gli scontri nel Kivu tra ribelli e forze di sicurezza proseguono ancora":
(Foto: ANSA)
“Dopo quattro mesi sono guarito dal Covid anche se la strada verso la normalità sarà ancora lunga. Da pochi giorni sono tornato a casa dopo aver percorso tutte le possibili e inimmaginabili tappe di questa malattia tremenda e reale - è quanto scrive in una lettera Mario Pazzarelli, usciere 61enne del Comune di Macerata - Dal 30 ottobre, dopo qualche a giorno a casa, sono stato costretto al ricovero nel reparto di Medicina d’urgenza dell’ospedale di Macerata e successivamente, sono stato trasferito al Covid Hospital di Civitanova Marche dove sono stato intubato e poi sottoposto a tracheotomia".
"Nel corso di questa mia personale via Crucis sono ho affrontato anche un intervento chirurgico d’urgenza di cui non ho nessuna memoria date le condizioni fisiche in cui mi trovavo - racconta Mario - Dopo il risveglio, avvenuto gradualmente e con molta difficoltà, sono stato trasferito al reparto di Pneumologia del nosocomio cittadino e poi al Santo Stefano di Porto Potenza Picena per la riabilitazione".
"L’appello che vorrei fare è che questa malattia va presa seriamente e non è assolutamente una cosa su cui scherzare, sconvolge e distrugge famiglie intere, mentre il consiglio che suggerisco a tutti è di prendere le dovute precauzioni e rispettare le norme anti Covid, per rispetto nei confronti di noi stessi e quello degli altri - sottolinea Mario che dopo 4 lunghi mesi è riuscito a sconfiggere il Covid- Il desiderio più grande, dopo quello di aver potuto riabbracciare mia moglie Nadia e la mia famiglia, adesso è quello di ringraziare tutti, tutti coloro che mi sono stati accanto, che mi hanno aiutato, che mi hanno sostenuto anche solo con il pensiero e da lontano, che hanno tifato per me e reso possibile la mia rinascita".
"Parlo dei medici, persone di una umanità che non ha paragoni, degli infermieri, angeli di giorno e di notte, degli operatori sanitari, delle strutture a partire dalla Medicina d’urgenza e dal reparto di Pneumologia dell’ospedale di Macerata, al Covid Hospital di Civitanova Marche, dalla Direzione sanitaria del Santo Stefano di Porto Potenza Picena con i suoi operatori che mi hanno supportato nel percorso riabilitativo facendomi sentire come a casa - conclude Mario - E ancora grazie a tutti i familiari, gli amici, i colleghi, i conoscenti, e in ultimo, ma non ultimi, al sindaco di Macerata Sandro Parcaroli e al consigliere regionale Anna Menghi per la loro vicinanza. Grazie a tutti per avermi ridato la vita”.
Dopo la fase sperimentale, prorogata al 30 aprile la sosta breve gratuita di 30 minuti in corso Cairoli e in corso Cavour a Macerata. Si tratta di un’iniziativa decisa dalla Giunta comunale che con un’ulteriore delibera, dopo quella del dicembre scorso, ha deciso, alla luce dei risultati riscontrati e per la proroga dell'emergenza e quindi come aiuto concreto ai commercianti che insistono nei due corsi principali della città, di proseguire nel percorso intrapreso.
“Visto il riscontro della sperimentazione partita il primo dicembre in corso Cairoli e corso Cavour abbiamo deciso di prolungare la sosta breve gratuita di 30 minuti fino al termine dell’emergenza pandemica – afferma l’assessore allo Sviluppo economico e alla Mobilità Laura Laviano -. Un’iniziativa che abbiamo messo in campo per agevolare il commercio cittadino nelle due vie della città dove è presente una maggiore concentrazione di negozi. In questi giorni verrà dato il via anche a un’azione di promozione della misura prorogata, attraverso una locandina ad hoc, grazie anche al supporto dei commercianti».
Il regime agevolato in corso Cairoli e in corso Cavour permette una maggiore rotazione dell’utilizzo degli stalli di sosta a pagamento. I cittadini, come noto, possono avvalersi di un’iniziale sosta breve gratuita di 30 minuti – non prorogabili – con l’obbligo di esposizione del disco orario e l’applicazione, decorso tale periodo, della tariffa ordinaria di 1.20 euro.
Prorogata al 30 aprile anche la gratuità per la prima ora di sosta e, successivamente, l’applicazione della tariffa oraria di 1 euro (con tariffa minima di 50 centesimi per trenta minuti di sosta) nelle fasce orarie 9-13 e 15-20, consentendo inoltre una sosta complessiva per il massimo di due ore, in piazza Vittorio Veneto.
Si è chiusa in Ancona la stagione indoor 2021 con i Campionati Italiani assoluti, quelli di Gianmarco Tamberi e di Larissa Iapichino per intenderci, che hanno però riservato spazi importanti anche ai ragazzi dell’AVIS Macerata, scesi in campo determinati a dare il massimo.
Su tutti Eleonora Vandi che ha rinunciato alla gara dei m. 1500 dove è la campionessa italiana in carica, tricolore guadagnato a Modena alla “Festa dell’Endurance” il 17 ottobre scorso, per concentrarsi sugli m. 800 che per lei sono meno abbordabili nelle strette piste indoor, ma che, in prospettiva, aprono all’atleta percorsi ancora più importanti.
C’era infatti un’agguerrita concorrenza in quest’ultima specialità ma la posta in gioco era troppo importante e quindi Eleonora si è schierata alla partenza sapendo che ci sarebbe stata grande bagarre. E così è stato con due forti ottocentiste, brave nelle indoor, molto veloci, che hanno aspettato l’ultimo giro per fare la gara, sopravanzando l’avisina grazie a un migliore spunto finale.
La vittoria è andata a Elena Bellò delle G.S. Fiamme Azzurre con 2’03”45, stesso tempo per Irene Baldessarri del C.S. Esercito, con la brava avisina che però è scesa al nuovo personale sulla distanza con 2’04”04, nuovo record marchigiano assoluto indoor e, soprattutto, pass per partecipare ai Campionati Europei indoor a Torun in Polonia dal 4 al 7 marzo prossimo.Grande la gioia per questo difficile obiettivo centrato ottenendo oltre al personal best anche il nuovo record marchigiano assoluto indoor che migliora il precedente di 2’05”62 che già le apparteneva.
E’ la quinta grande manifestazione in carriera per la brava Eleonora dopo i Giochi del Mediterraneo a Tunisi nel 2016, le Universiadi di Napoli 2018, i Campionati Europei di cross a Tilburg (OLA) sempre nel 2018 e i Campionati del Mondo di Doha (QAT) del 2019.
La telefonata del Direttore Tecnico delle squadre nazionali Prof Antonio La Torre ha riempito di gioia tutta l’Atletica AVIS Macerata e per l’atleta si tratta di una grandissima soddisfazione che premia la passione, l’impegno e la serietà che da sempre contraddistiguono la sua attività. La ragazza dell’AVIS vanta anche un palmares giovanile di grande spessore con otto titoli italiani vinti e tante maglie azzurre giovanili nel carniere ma ora approda, sempre più spesso, nel Gotha dell’attività internazionale, superando anche momenti difficili come la fastidiosa fascite plantare che l’ha tenuta ferma per ben 6 mesi, due anni fa.
Ma Eleonora Vandi nel frattempo si è laureata in beni culturali ad indirizzo archeologico alla Ca’ Foscari di Venezia, dove sta facendo la specializzazione post laurea.
Insomma un’atleta a tutto tondo, una bandiera dell’AVIS con dieci anni di attività, un prezioso esempio per i più giovani,
In Ancona è stata bravissima anche Ilaria Sabbatini che si è fatta carico della difficile doppia partecipazione, sabato ai m. 1500 e domenica m. 3000, ottenendo un bel sesto posto con la migliore prestazione indoor in carriera nella prima distanza in 4’28”91 e nella seconda giornata un pregevole settimo posto in 9’40”86 nei m. 3000. Una bella prova negli 800 di Ndiaga Dieng, sfiorato il personale in 1’53”16, con un significatico undicesimo posto pur essendo ancora nella categoria promesse. Ma per il giovane avisino ci sono altri importanti obiettivi messi nel mirino già per i prossimi mesi.
Con la maglia delle FF.OO. Padova ha partecipato agli assoluti anche Elisabetta Vandi, ma la forte quattrocentista non è ancora, purtroppo, al meglio della preparazione e ha chiuso la gara in 55”05;nella stagione all’aperto, oramai alle porte, la ritroveremo tra le protagoniste.
Il Direttore della CNA di Macerata Luciano Ramadori guarda oltre la pandemia: “quando le vaccinazioni avranno raggiunto la maggior parte della popolazione e inizieranno ad arrivare le risorse del Recovery Plan e dei Fondi strutturali europei, dovremmo compiere come Sistema Italia un grosso salto di qualità.
Quando sarà possibile ripartire – secondo il Direttore - molte imprese non ce l’avranno fatta a sopravvivere ma altre, speriamo altrettante, potrebbero nascere. Per le nuove imprese e per tutte le altre che sono riuscite a resistere alla gravissima crisi economica provocata dal Covid, è necessaria una drastica semplificazione burocratica”.
L’Osservatorio nazionale della CNA, con l’iniziativa “Comune che vai, burocrazia che trovi”, ha misurato l’impatto negativo delle lunghe procedure, complesse e costose, per avviare un’impresa e che rappresentano il principale freno allo sviluppo economico del Paese.
Ramadori presenta i risultati: “l’Everest della burocrazia è riservato alle attività di autoriparazione; per aprire un’officina il moloch della pubblica amministrazione pretende 86 adempimenti che si traducono in quasi 19mila euro di costi da affrontare. Una scalata quasi identica per gli aspiranti imprenditori falegnami con 78 adempimenti e 19.700 euro di spesa per le pratiche. Le gelaterie superano i bar 73 adempimenti a 71; se la passano meglio, si fa per dire, gli acconciatori con appena 65 pratiche da sbrigare presso 26 enti diversi e un onere di 17.500. Non è difficile capire che così le cose non vanno proprio”.
La Confederazione da tempo sollecita la “lotta contro la cattiva burocrazia” e negli ultimi anni non sono mancate le buone intenzioni da parte del legislatore per razionalizzare e semplificare l’apparato burocratico. Tuttavia, secondo Ramadori “nonostante lo sforzo profuso dal Parlamento l’azione di ammodernamento appare ancora inadeguata. Rimangono elementi di disomogeneità, soprattutto a causa dell’intreccio dei molteplici centri di produzione normativa che alimentano sovrapposizioni e ritardi per l’avvio dell’attività di impresa”.
Il Direttore CNA ha evidenziato inoltre l’esigenza di fare “un tagliando agli aggiustamenti introdotti sui principali strumenti amministrativi”. Tra questi la conferenza dei servizi, l’Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) che non ha centrato l’obiettivo di economicità amministrativa e con tempi di rilascio ancora troppo lunghi. Così come il SUAP (Sportello Unico per le attività produttive) che sconta in molte località l’impossibilità dell’accesso per via telematica nonostante sia un obbligo di legge.
La soluzione secondo Ramadori c’è: “il Recovery Plan offre l’opportunità irripetibile di realizzare i necessari investimenti in digitalizzazione, innovazione e capitale umano per modernizzare la pubblica amministrazione. La rotta seguita dalle riforme varate negli ultimi anni necessita di correzioni essenziali e aggiornamenti costanti ed i miglioramenti si conseguono solo attraverso il dialogo tra le istituzioni ed i soggetti rappresentativi del tessuto produttivo”.
“CNA guarda con interesse al rilancio dell’Agenda per la semplificazione 2020-2023 – conclude il Direttore – strumento utile per rinnovare la logica ispiratrice delle modifiche più recenti. È fondamentale muoversi nella direzione di garantire efficienza da parte della pubblica amministrazione per accompagnare e favorire la ripartenza dell’economia”.
Ieri 23 febbraio i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Macerata, al termine degli accertamenti svolti in relazione al grave incidente stradale avvenuto in via Dei Velini di Macerata venerdì 19 febbraio alle ore 07,00, hanno deferito all’Autorità Giudiziaria una 31enne della provincia di Teramo risultata essere la conducente dell’autovettura FIAT Panda che ha originato il sinistro.
La giovane, oltre a non essere titolare di patente di guida in quanto mai conseguita, è risultata positiva all’esame del sangue per la presenza sia di sostanze stupefacenti che di alcol pari a 1,71 g/l.
La 31enne è stata inoltre contravvenzionata per la guida senza patente e per l’invasione della corsia opposta, con sanzioni di importo pari ad euro 5.267,00.
A pochi giorni dalla conferma del rinnovo del sostegno istituzionale del Comune di Macerata a Musicultura, una notizia altrettanto significativa giunge dal fronte privato: a scendere in campo è la Banca di Macerata, nel ruolo di Main Partner del festival. È la riprova di come e quanto la vicinanza al territorio sia uno degli elementi costitutivi del DNA dell’Istituto bancario. La ricerca della qualità, il dialogo fra eccellenza della tradizione e slancio dell’innovazione, la trasparenza sono i valori condivisi da Musicultura e Banca Macerata, sulla base dei quali nasce la collaborazione.
Il nuovo Main Partner è stato ufficializzato oggi a Macerata dal direttore artistico del Festival Ezio Nannipieri, nella conferenza stampa di apertura di Musicultura 2021 nella Gran Sala dello Sferisterio dedicata al compianto fondatore e direttore artistico di Musicultura Piero Cesanelli, alla presenza del Sindaco di Macerata Sandro Parcaroli, dell’Assessore agli Eventi e al Turismo Riccardo Sacchi, dei vertici di Banca Macerata il Presidente Ferdinando Cavallini e il Presidente Onorario Loris Tartuferi, dei Rettori dell’Università di Macerata e Camerino Francesco Adornato e Claudio Pettinari e della direttrice dell’ Accademia di Belle Arti Rossella Ghezzi.
“Nel ricordo di Piero Cesanelli abbiamo l’onore e la responsabilità di tenere alta la bandiera del Festival rispondendo con dinamismo al mutare della difficile realtà che ci circonda – ha detto Ezio Nannipieri – Immaginazione tenacia e passione sostenute da una compagine pubblica e privata di attori del territorio che oggi sono tutti qui riuniti nel nome di Musicultura”.
Un’unione d’intenti verso il Festival espresso anche nel messaggio di saluto pervenuto dal Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli "Non potrà mancare il sostegno della Regione per una manifestazione importante come Musicultura, che da oltre 30 anni dà alle Marche e a Macerata un risalto nazionale e un ruolo centrale nel panorama musicale italiano e rappresenta contemporaneamente un evento di grande potenzialità turistica e di valorizzazione del nostro territorio."
Il Sindaco Sandro Parcaroli, dopo aver ricordato commosso la grande figura di Piero Cesanelli, ha dichiarato “Lo scorso anno non si sapeva cosa sarebbe successo e oggi siamo qui ad annunciare il Festival, io sono un ottimista, dobbiamo continuare con uno spirito positivo a guardare avanti. Siamo grati a Musicultura per quanto ha dato e continua a dare da 16 anni alla città di Macerata. Il nostro appoggio e sostegno saranno massimi perché è compito anche dell’Amministrazione investire in una manifestazione che rappresenta un valore aggiunto per Macerata".
“Abbiamo deciso di supportare concretamente Musicultura e lo faremo anche nei prossimi anni per contribuire a mantenere l’altissimo livello artistico raggiunto e per creare una sempre più stretta sinergia tra il Festival e la città – ha aggiunto l’Assessore agli Eventi e al Turismo Riccardo Sacchi - il formidabile apparato comunicativo del Festival valorizza, in modo unico, la potenzialità dell’offerta turistica della città. In un anno caratterizzato dall’emergenza pandemica, Musicultura rappresenta un forte segnale di ottimismo e di positività oltre che di ripartenza".
Qualità, talento, passione e valorizzazione del territorio, valori del Festival da quest’anno condivisi con il nuovo Main Partner Banca Macerata.
“Banca Macerata rappresenta il partner ideale per unirsi ad un’eccellenza culturale del territorio quale è Musicultura – ha detto il Presidente Onorario di Banca Macerata Loris Tartuferi - siamo estremamente felici di poter avviare questa nuova sinergia, cominciata qualche anno fa proprio con Piero Cesanelli, poiché la nostra missione è quella di restituire al territorio un’Istituzione bancaria locale; una Banca che più cresce, più sarà in grado di sostenere iniziative di questo calibro”.
“Questa sponsorizzazione – ha affermato il Presidente di Banca Macerata Ferdinando Cavallini – è volta a veicolare valori comuni, quali il sostegno al territorio di appartenenza, la valorizzazione dei giovani e delle eccellenze, la perfetta fusione dei concetti di innovazione e tradizione, e si lega al filone di progetti a sostegno dei giovani che la Banca ha supportato e promosso negli anni. Questo è il momento più opportuno per sostenere la più alta rappresentanza locale di un settore particolarmente colpito dalla pandemia. La musica è cultura, la cultura è il pane dell’anima. Banca Macerata c’è”.
La XXXII edizione di Musicultura riconferma anche le storiche collaborazioni con i centri culturali di riferimento del territorio, l’Università di Macerata, l’Università di Camerino e l’Accademia di Belle Arti di Macerata. Le iniziative in comune si dipaneranno nell’ambito di uno spettro ancora più vasto di esperienze formative che coinvolgeranno studentesse e studenti sui terreni della comunicazione, dell’acquisizione di strumenti critico estetici di analisi musicale, della grafica, del light design e dell’audio-video.
“In questi anni l’Università di Macerata ha condiviso con Musicultura un percorso che ha permesso a tanti giovani di esprimere se stessi attraverso la musica, la cultura e l’arte, in piena sintonia con la missione che da sempre anima l’ateneo. – ha detto il Rettore dell’Università di Macerata Francesco Adornato - Questo festival è un patrimonio importante che dobbiamo sostenere, continuando ad avvicinare le nuove generazioni ad un festival che premia talento e creatività”.
“Musica arte e scienza camminano insieme per il benessere della comunità – ha affermato il Rettore dell’Università di Camerino Claudio Pettinari - l’Università di Camerino è orgogliosa di proseguire il legame con il Festival. La musica rappresenta da sempre un momento di confronto, di aggregazione e di incontro tra culture, ed anche in questo momento in cui la pandemia ci costringe a rinunciare a queste cose, è importante mantenere viva l’attenzione e non rinunciare ad appuntamenti importanti, quale è Musicultura”.
Per il secondo anno consecutivo l’Accademia delle Belle Arti di Macerata è partner del Festival, gli studenti del corso di Graphic Design 2, hanno infatti firmato la nuova immagine di Musicultura 2021.
“Le nostre collaborazioni sono un segno tangibile dell’importanza di investire nei mestieri creativi, con il coinvolgimento e la sinergia tra Istituzioni che generano cultura e arte a beneficio del territorio. - Ha detto la Direttrice dell’Accademia di Belle Arti Rossella Ghezzi - Tutto ciò conferma il valore dato, come espressione di coerenza, alla crescita artistica e culturale della contemporaneità. Una contemporaneità che guarda e si rivolge soprattutto al futuro delle nuove generazioni”.
Con un messaggio benaugurante di Vasco Rossi su Instagram, in qualità di membro del Comitato di Garanzia di Musicultura, si conclusa la prima conferenza stampa della XXXII Edizione del Festival che dopo il record di iscrizioni, i tre mesi di ascolto delle 2.126 canzoni e il recente annuncio delle 63 proposte artistiche selezionate, si accinge ad entrare nelle sue fasi pulsanti. Dal 19 al 28 marzo prossimi, il Teatro Lauro Rossi di Macerata ospiterà le Audizioni dal vivo, dieci serate consecutive di spettacolo, con proposte artistiche da tutta Italia e tutte da scoprire. Le misure di contrasto al Covid-19 impediscono la presenza in sala del pubblico, ci saranno però le dirette streaming. Musicultura intende concepirle con originalità, varando formule che diano modo di assaporare anche da casa tutto il sapore della variopinta kermesse musicale rappresentata dalle audizioni live, forse il passaggio artisticamente più intrigante nell’iter annuale della manifestazione.
Al termine delle audizioni saranno proclamati i 16 finalisti di Musicultura 2021, ad eleggere due degli otto vincitori sarà il pubblico dei social, i rimanenti sei saranno decretati dal prestigioso Comitato di Garanzia di Musicultura, composto da:
Claudio Baglioni, Brunori Sas, Diego Bianchi, Francesco Bianconi, Luca Carboni, Francesca Archibugi, Enzo Avitabile, Alessandro Carrera, Guido Catalano, Ennio Cavalli, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Gaetano Curreri, Teresa De Sio, Niccolò Fabi, Frankie hi-nrg mc, Giorgia, Dacia Maraini, Mariella Nava, Gino Paoli, Antonio Rezza, Vasco Rossi, Ron, Enrico Ruggeri, Tosca, Paola Turci, Roberto Vecchioni, Sandro Veronesi, Riccardo Zanotti.
Il lungo cammino di Musicultura 2021 terminerà a giugno, nella settimana tra il 14 e il 19, quando nel centro storico di Macerata si dissemineranno i variegati appuntamenti della Controra e lo Sferisterio ospiterà le serate conclusive del festival, con gli otto vincitori del concorso in veste di protagonisti sul palco assieme ad ospiti prestigiosi nazionali ed internazionali. Lì conosceremo il nome del vincitore assoluto della XXXII edizione, decretato dal pubblico, al quale andranno i 20.000 euro del Premio Banca Macerata.
“Innovazione e tecnologia. Tutto il mondo imprenditoriale mai come adesso necessita di un balzo in avanti. Stiamo vivendo un periodo tetro sotto il profilo pandemico ma se pensiamo al futuro dei nostri giovani, può essere riconvertito in un momento produttivo volto a sfociare verso una nuova classe professionale”.
L’evento di presentazione del corso di specializzazione per ‘Tecnico Superiore per la progettazione 3D esperto di metodologia BIM’ si è concluso con queste parole pronunciate dal Vicepresidente Confindustria Macerata Carlo Resparambia che ben inquadrano la portata dell’iniziativa realizzata in collaborazione con altri autorevoli partner.
Associazione Nazionale Costruttori Edili della regione Marche e della provincia di Macerata; 4D Engineering di Civitanova Marche; Fraunhofer Italia Research con sede di Bolzano; Ordine degli Ingegneri della provincia di Macerata; Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Macerata; ITC e Geometri “F. Corridoni” di Civitanova; Amministrazione Provinciale di Macerata.
Sono questi gli stakeholders che parteciperanno alla realizzazione di un progetto, in partenza ad Aprile, che ha come obiettivo ultimo quello di formare una figura altamente specializzata e deputata all'ottimizzazione di tutte le fasi che riguardano la progettazione, l'edificazione e la gestione della costruzione di edifici per mezzo di software.
“Considerata l’effettiva richiesta dei soggetti imprenditoriali del territorio, Confindustria ha sentito l’esigenza di finalizzare questo corso per l’individuazione di nuove figure professionali – ha spiegato Carlo Resparambia – grazie alla collaborazione con Unicam e 4D Engineering, possiamo dire di essere contornati da stakeholders molto qualificati e quindi ci auguriamo che questo progetto determini l’ingresso nel mondo produttivo di tutte quelle figure che abbiano come obiettivo il raggiungimento della qualità progettuale”.
“In una Provincia martoriata dal sisma del 2016 come quella di Macerata – ha aggiunto il presidente della Sezione Costruttori Edili – la ricerca di qualità nel mondo edilizio diventa sicuramente una finalità quasi consequenziale ma nulla vieta che questo corso possa aprire altri sbocchi professionali per tutti quelli che decideranno di intraprenderlo”.
Dello stesso avviso il titolare della ‘4D Engineering’ di Civitanova Marche Rossano Schiavone che ha esternato la sua soddisfazione in vista dell’inizio di questa nuova avventura: “Oltre a formare una figura professionale interessante in relazione alla ricostruzione post-sisma, questo corso per un a buona percentuale potrebbe anche essere propedeutico per la sfera meccanica – ha sottolineato- oltre al coinvolgimento di Unicam possiamo avvalerci anche della collaborazione dell’Ipsia ‘Corridoni’ dalla quale potremo attingere delle metodologie legate alla meccanica. Il percorso formativo sarà diviso in due fasi: la prima legata alla parte di metodologia CAD dove nella maggior parte dei casi ci saranno delle esercitazioni riguardanti la meccanica dopodiché si andrà nella verticalizzazione inerente alla parte edile - ha concluso - le figure professionali che usciranno, dal mio punto di vista potrebbero rappresentare un ibrido tra edilizia e meccanica. Un connubio sicuramente molto interessante da posizionare nel mondo del lavoro”.
In rappresentanza del mondo accademico era presente da remoto all’evento di presentazione Giuseppe Losco, Preside della Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Camerino: “Da più di 15 anni collaboriamo con Confindustria per portare avanti una serie di attività formative post diploma ma questa tipologia di opportunità può estesa anche ai neo laureati di primo o secondo livello – ha esordito - il lavoro di Unicam consisterà in una fase di allineamento su temi come architettura e design in quanto il corso si baserà sull’utilizzo di un software estremamente innovativo riferito alla 3D experience – ha osservato il prof. Losco - si tratta di una piattaforma tecnologica che contiene tutti gli strumenti più avanzati sulla modellazione digitale e il compito dell’università sarà quello di fornire all’inizio delle informazione legate al mondo dell’industria delle costruzioni”.
Ad andare nel dettaglio della proposta progettuale è stato il prof. Roberto Ruggiero: “Il corso verrà articolato su 3 macro argomenti e il primo ovviamente sarà inerente alla metodologia degli strumenti Bim che rappresenterà appunto il core business – ha illustrato il prof. Unicam Ruggiero - capire come funziona un edifico, quali sono oggi i sistemi costruttivi e comprendere i livelli di performance richiesti sono alcuni dei temi che devono far parte della conoscenza di base per coloro che aspirano ad entrare nel mondo dell’edilizia – ha continuato - la seconda parte verterà sul tema dell’energia che oggi nel campo delle costruzioni è diventato un elemento molto importante in quanto l’impiantistica riveste un ruolo enorme oramai da almeno 10 anni”.
“I docenti che insegneranno sono stati selezionati per le loro competenze e sono mediamente giovani e questa è stata una scelta anche strategica – ha chiarito il docente accademico - oggi si parla di Bim ovunque anche nel codice degli appalti; questo perchè parliamo della risultate di un processo di innovazione digitale sul quale i meglio formati sono proprio i più giovani”.
"Il Bim rappresenta sostanzialmente una metodologia di approccio al progetto assolutamente trasversale – ha proseguito - nel campo dell’edilizia non si opera più in ambito bidimensionale ma ora con il software BIM si ha la possibilità di comporre virtualmente un oggetto e addirittura si possono arrivare a delle prefigurazioni certe su quello che è il processo costruttivo. Ha chiosato il prof. Ruggiero - Siamo solo all’alba di una possibilità enorme che a mio avviso non ha ancora espresso a pieno tutte le potenzialità ecco perché credo l’iniziativa messa in campo da Unicam, Confidustria e tutti gli altri partner sia eccezionalmente tempestiva per il periodo in cui viviamo”.
A illustrare il ruolo dell'Ipsia “F.Corridoni" è intervenuta la Vice Preside Roberta Campolungo: "Il nostro impegno sarà quello di fornire massima visibilità agli studenti del corso in quanto è ben chiara la grande opportunità lavorativa che offre – ha affermato - metteremo a disposizione le aule della sede di Civitanova Marche, che tra l’altro sono in fase di restauro grazie ai fondi della Provincia, che rappresenteranno senza dubbio il luogo ideale per svolgere delle attività a carattere seminariale nell’ambito della metodologia BIM”.
C’erano anche le portabandiera del Cus Macerata ai Campionati italiani assoluti indoor di atletica svoltisi sabato ad Ancona. Una giornata già diventata storica, grazie all’incredibile balzo di Larissa Iapichino che ha realizzato il nuovo record italiano nel salto in lungo, nonché record mondiale Under20.
Il Cus è stato protagonista con Anastasia Giulioni e Giulia Miconi, impegnate sulla distanza dei 3km di marcia. Le due giovani hanno fatto davvero ottime cose, perché la Giulioni ha saputo chiudere al 5° posto proprio davanti alla Miconi. Non solo i piazzamenti di valore, entrambe infatti hanno corso migliorando tantissimo i propri personal best.
La Giulioni ha fermato il cronometro a 14’44”10 e la Miconi ha fatto registrare il tempo di 14’44”42.
La gara per la cronaca è stata vinta dall’esperta atleta dell’Esercito Valentina Trapletti e ciliegina sulla torta per il tecnico cussino Diego Cacchiarelli è stata la medaglia di bronzo di un’altra sua allieva, Sara Vitiello (Self Atletica Reggio Emilia).
Quello della coppia Giulioni-Miconi è stato un bis perché le ragazze del Cus Macerata avevano preso parte due sabati prima e sempre in Ancona ai Campionati italiani junior e promesse (ovvero U20 e U23). In quel caso finendo curiosamente a posizioni invertite sul traguardo.
A stagione indoor conclusa, ma forte di questi bei risultati, il Cus guarda ora alle gare all’aperto. Il primo appuntamento è fissato il 7 marzo a Grottaglie dove è prevista la seconda prova del Campionato di società di marcia sulla distanza dei 20 e 15km.
Saranno in gara per i colori del Cus Macerata Giulia Miconi, Alessandro Tanoni e la giovanissima Elisa Marini che debutterà nella gara cadette sulla distanza dei 4km. Per Anastasia Giulioni percorso diverso, con focus sulla 10km in pista a Roma il 18 aprile.
Una bella giornata di sole domenica scorsa ha illuminato il campionato marchigiano cadetti di società svoltosi a Civitanova Marche, unitamente al cross regionale master, con gare aperte alla partecipazione anche degli agonisti, sia della regione che delle regioni vicine.
Le gare si sono svolte presso il Centro Sportivo Villa Conti, un sito molto interessante particolarmente adatto a questo tipo di competizioni.
Nella gara cadette sulla distanza dei 2 km. bel successo Sofia Romagnoli, una giovanissima avisina di talento, al primo anno di categoria, che dopo un primo giro prudente, con un bel cambio di passo e una corsa agile e sciolta, si è imposta nella prova con grande facilità.
Nella stessa distanza Anna Mengarelli ha ottenuto un valido il 13° posto, con Maria Baldoni 16^ e Lucia Fiorelli in 21^ posizione, per una significativa classifica di squadra.
Nei cadetti interessante settimo posto di Stefano Bartoloni che rimane così in corsa per la formazione della squadra Marche, per i Campionati Italiani di Campi Bisenzio (FI) del 13 e 14 marzo prossimi.
Negli allievi secondo posto, primo dei marchigiani, per Leonardo Storani che sta attraversando un buon periodo di forma, con Marco Pallotta all’ottavo posto. Ottimo piazzamento anche per Emma Baldoni nelle allieve anche lei al secondo posto e in buona condizione così come Sofia Marchegiani terza classificata nella stessa gara.
Vittoria per Margherita Forconi nella gara junior cosi come per Michela Melatini nella categoria promesse, con Alice Vecchione seconda classificata nelle senior.
Tra i maschi l’ottocentista Federico Vitali, junior, è sesto nella difficile gara sui sei km., dove Barkinde Mamadou Diallo è buon secondo fra le promesse.
È’ stata una prova che per tutti ha rappresentato una tappa di avvicinamento al Campionato Marchigiano assoluto individuale e di società che domenica prossima si svolgerà a Rotacupa di Villa Potenza, dove tutto è pronto per la 25^ Edizione del Cross Helvia Recina organizzato, come tradizione, dell’Atletica AVIS Macerata, con il patrocinio del Comune di Macerata e valido per l’assegnazione del Trofeo “Banca Macerata”.
Il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata organizza “Split Screen”, un ciclo di seminari pensato per promuovere pratiche di dialogo cross-disciplinari intorno all’esperienza cinematografica a cura di Anton Giulio Mancino e Michela Meschini. Articolato in sette appuntamenti online, è possibile seguire le dirette collegandosi alla piattaforma BlackBoard Collaborate al link studiumanistici.unimc.it/splitscreen
Gli incontri si terranno tra febbraio e maggio, il giovedì alle 18. Ecco il calendario.
Il 25 febbraio si parlerà del cinema e della cultura popolare e avrà come relatore Giacomo Manzoli, ordinario di cinema, fotografia e televisione dell’università di Bologna, autore di numerosi saggi e volumi italiani e stranieri tra cui “Voce e silenzio nel cinema di Pier Paolo Pasolini”. L’11 marzo sarà la volta di Roberto Lasagna, saggista e critico cinematografico, autore di numerosi libri sul cinema e sui registi, che parlerà di “Capitani e attimi fuggenti”.
Il 25 marzo l’argomento riguarderà la sceneggiatura di Montalbano e il relatore sarà Salvatore De Mola, sceneggiatore che per la tv ha scritto, appunto, le sceneggiature di 31 episodi della celebre serie tratta dai libri di Camilleri. L’8 aprile, Marina Pellanda, docente di Storia del cinema, Università IUAV di Venezia, autrice di volumi sul rapporto tra cinema e le altre arti, analizzerà il cinema e la letteratura nei film di Marco Bellocchio.
Il 22 aprile Guglielmo Siniscalchi, ricercatore di filosofia del diritto dell’Università di Bari, autore di numerosi studi di filosofia del linguaggio normativo, estetica giuridica e teoria del linguaggio visivo e redattore di numerose voci dell’Enciclopedia Treccani Cinema, parlerà del “Cinema come strumento di pensiero”. Il 29 aprile il relatore sarà Marco Fedalto, compositore e vincitore di numerosi premi, membro di Acmf e Premio Vicenzoni, che parlerà della musica nel cinema. Infine, il 6 maggio, Elena Dell’agnese, ordinario di geografia dell’Università di Milano-Bicocca, autrice del volume “Paesaggi ed eroi”, parlerà dei paesaggi usati come sfondo nel cinema e della costruzione dei ruoli eroici.
Il ciclo di seminari è accreditato dai corsi di laurea in lettere e storia, lingue, mediazione e filosofia e dai corsi di laurea in scienze politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali.
L’Amministrazione comunale di Macerata ha deciso, seppur con rammarico, che la Fiera di Sforzacosta, che coincide con i festeggiamenti patronali per san Giuseppe, prevista per domenica 21 marzo, non si svolgerà.
La decisione è stata presa per garantire il rispetto delle vigenti disposizioni nazionali per il contenimento della pandemia ma anche per la necessità di dare risposte chiare alle richieste di informazione degli operatori del commercio su area pubblica e degli operatori dello spettacolo viaggiante.
Infatti, nonostante il DPCM 14 Gennaio abbia esteso fino al 5 marzo il divieto di svolgimento per le sagre e le fiere di qualunque genere, lo stato di emergenza è invece dichiarato fino al 30 aprile e persiste dunque la necessità di adottare rigorose misure di prevenzione del contagio da contatto sociale, evitando in particolare occasioni che favoriscano assembramenti difficilmente controllabili.
Diramati i calendari della Pool Promozione. Squadre in campo già da domenica prossima (28 febbraio) per l’inizio della seconda fase. La CBF Balducci HR Macerata e il Cuore di Mamma Cutrofiano dovranno però aspettare, perché le rispettive avversarie, Eurospin Ford Sara Pinerolo e Acqua&Sapone Roma Volley Club, devono disputare, proprio domenica, l’ultimo recupero di regular season del Girone Ovest, fondamentale tra l’altro per determinare le avversarie delle ragazze di coach Paniconi nei quarti di finale di Coppa Italia.
Il 3 marzo infatti, la CBF Balducci dovrà recarsi a casa della seconda in classifica nel Girone Ovest (attualmente proprio Roma, a cui però basterebbe un punto per scalzare Mondovì dalla vetta) per la gara secca di quarti di finale.
Per quanto riguarda la Pool Promozione quindi, slitta la gara di domenica sia per Macerata che per Cutrofiano, con la CBF Balducci che di fatto esordirà il 7 marzo in casa contro la Sigel Marsala. Avendo disputato due partite in meno durante la Regular Season, le squadre del Girone Est usufruiranno di un bonus di punti proporzionale al rendimento tenuto nella prima fase.
La Megabox Vallefoglia acquisirà 5 punti (partendo dunque nella seconda fase con 41 punti), Cuore Di Mamma Cutrofiano e CBF Balducci HR Macerata 4 (passando rispettivamente a 37 e 33 punti), Volley Soverato e Omag San Giovanni in Marignano 3 (approdando entrambe a quota 30).
Al termine delle 10 giornate, la prima classificata sarà promossa direttamente in Serie A1, mentre le squadre dalla 2^ alla 8^ posizione si qualificheranno ai Play Off Promozione insieme alla 1^ classificata della Pool Salvezza.
Di seguito il calendario completo della seconda fase:
1^ GIORNATA – ANDATA 28 febbraio 2021 – RITORNO 28 marzo 2021
Cuore Di Mamma Cutrofiano – Acqua&Sapone Roma Volley Club
Megabox Vallefoglia – LPM BAM Mondovì
Eurospin Ford Sara Pinerolo – CBF Balducci HR Macerata
Sigel Marsala – Omag San Giovanni in Marignano
Volley Soverato – Green Warriors Sassuolo
2^ GIORNATA – ANDATA 7 marzo 2021 – RITORNO 4 aprile 2021
Acqua&Sapone Roma Volley Club – Volley Soverato
Omag San Giovanni in Marignano – Eurospin Ford Sara Pinerolo
CBF Balducci HR Macerata – Sigel Marsala
LPM BAM Mondovì – Cuore Di Mamma Cutrofiano
Green Warriors Sassuolo – Megabox Vallefoglia
3^ GIORNATA – ANDATA 14 marzo 2021 – RITORNO 11 aprile 2021
Omag San Giovanni in Marignano – Acqua&Sapone Roma Volley Club
CBF Balducci HR Macerata – LPM BAM Mondovì
Volley Soverato – Eurospin Ford Sara Pinerolo
Megabox Vallefoglia – Sigel Marsala
Cuore Di Mamma Cutrofiano – Green Warriors Sassuolo
4^ GIORNATA – ANDATA 21 marzo 2021 – RITORNO 18 aprile 2021
Acqua&Sapone Roma Volley Club – Megabox Vallefoglia
LPM BAM Mondovì – Omag San Giovanni in Marignano
Eurospin Ford Sara Pinerolo – Cuore Di Mamma Cutrofiano
Sigel Marsala – Volley Soverato
Green Warriors Sassuolo – CBF Balducci HR Macerata
5^ GIORNATA – ANDATA 24 marzo 2021 – RITORNO 25 aprile 2021
CBF Balducci HR Macerata – Acqua&Sapone Roma Volley Club
Volley Soverato – LPM BAM Mondovì
Megabox Vallefoglia – Eurospin Ford Sara Pinerolo
Cuore Di Mamma Cutrofiano – Sigel Marsala
Omag San Giovanni in Marignano – Green Warriors Sassuolo
Una sfida da non dimenticare per la Paoloni Macerata quella andata in scena contro la Bontempi Casa Netoip Ancona nella quinta giornata della Prima Fase del Campionato Nazionale Serie B, Girone F1. Oltre ad una palpitante vittoria ottenuta al tie-break, per la formazione allenata da coach Giacomo Giganti c'è da segnalare l'incredibile azione che porta al 23-18 del quarto set (leggi la cronaca del match).
La Paoloni Macerata, in maglia nera, difende l'attacco di Terranova con Bernardo Calistri, Dylan Leoni alza in rovesciata da fondocampo verso Lorenzo Marconi che trasforma in punto.
Ecco il video con lo spettacolare punto messo a segno dalla Paoloni Macerata:
Sono trascorsi poco più di 3 anni da quel 3 febbraio del 2018, giorno in cui gli spari partiti da un’auto in corsa hanno seminato il panico per le strade del centro di Macerata. Alcuni colpi durante la sparatoria hanno avuto come bersaglio la sede del Pd in via Spalato.
La cronaca nazionale accese i riflettori sulla comunità maceratese che, già colpita dal cruento omicidio di Pamela, venne descritta come un far west, a tinte cupe, per la “spirale di odio e violenza” in cui veniva ritratta.
E’ del pluripremiato noto artista pittore Stefano Calisti, “il prestigiatore dei colori” e di David Miliozzi, l’idea di trasformare quel triste reperto, la vetrata della sede del Pd di Via Spalato, in un’opera d’arte.
L’intento è quello di rendere giustizia alla sua amata città, così diversa da quella che è stata descritta allora dai media nazionali.
Grazie anche all’adesione al progetto da parte di Stefano Di Pietro, segretario del PD di Macerata, che ha ceduto il vetro colpito dal proiettile all’artista, Calisti è già al lavoro su quella che sarà un’opera d’arte con risonanza mondiale.
Con parole di sincero affetto per la sua città, Calisti orgogliosamente elenca alcune delle grandi bellezze ed eccellenze di Macerata: lo Sferisterio, il Teatro dell’Orologio, Palazzo Ricci, l’Università, per non parlare del paesaggio naturale che la circonda.
Proprio questi tesori maceratesi verrano celebrati dai colori del maestro, per parlare al mondo, con il linguaggio immediato delle arti visive, di “una città paesaggisticamente, artisticamente e culturalmente florida, dalle tinte brillanti”.
Quasi cento persone hanno già fornito la loro adesione al quarto ed ultimo incontro, naturalmente virtuale in questo delicato periodo sanitario, che mercoledì alle 17.30 l’Avis Regionale Marche realizzerà per addetti ai lavori e curiosi.
Si tratta dell’iniziativa conclusiva all’interno del progetto RIESCO finanziato dalla Regione e sarà focalizzata su opportunità e sfide del post covid-19. “Racconto di buone pratiche, testimonianze di 5 realtà dove la coprogrammazione e la coprogettazione tra Terzo Settore ed Enti Pubblici stanno funzionando” è il nome completo dell’appuntamento che sarà fruibile via zoom.
A rendere più interessante l’incontro, il fatto che parteciperanno varie figure importanti delle istituzioni. Vi prenderanno parte Francesca D’Alessandro, vice sindaco e assessore alle politiche sociali del Comune di Macerata; Matteo Baleani e Tommaso Cioncolini consiglieri comunali di Jesi; Massimo Ciabocchi presidente Auser provinciale di Pesaro e Urbino; Diego Mancinelli portavoce del Forum del Terzo Settore delle Marche; Silvano Sbarbati coordinamento delle associazioni delle Av e Aps Ambito IX; Sara Montali studentessa e già partecipante del progetto “Ci sto? Affare fatica!”.
Un corso gratuito (con rilascio di attestato) per approfondire il rapporto tra pubblico e privato, per lanciare una vera e piena collaborazione. Normalmente invece un progetto parte dal privato e poi necessita dei soldi del pubblico, oppure è il pubblico a delegare mansioni o incarichi. L’Avis vuol dimostrare che si può fare tutto assieme già dalla partenza.
L’incontro chiude la serie di webinar ideati e già fatti dall’Avis nel mese di gennaio, curati da Paolo Gobbi e Maria Gianuario, sempre centrati sulla formazione di percorsi e progetti condivisi tra pubblico e privato.
Per info e partecipare basta compilare l’apposito modulo sul sito https://avismarche.it/.
L’Università di Macerata in collaborazione con la Fratelli Guzzini inaugura la nuova stagione del progetto “Unimc amica del pianeta”: un’occasione e un impegno per sensibilizzare la comunità accademica sui temi del rispetto dell’ambiente e della sostenibilità e per contribuire alla progressiva riduzione dell’utilizzo delle plastiche monouso. La distribuzione, anche quest’anno, delle borracce in acciaio alle matricole è un piccolo passo in questa direzione.
Nonostante l’emergenza sanitaria, inoltre, l’Ateneo organizza per febbraio due appuntamenti dedicati al tema.
Il primo, più giocoso, mercoledì 24 febbraio alle 17 in diretta streaming, è “Caccia alla borraccia”, in collaborazione con l’agenzia di comunicazione Promise Group, che riapre l’approdo all’Isola UniMc creata durante il lockdown all’interno del mondo virtuale di Animal Crossing, il popolare gioco della Nintendo, per sperimentare nuove forme di interazione e relazione nell’ambito del progetto Inclusione 3.0. All’interno di questa dimensione parallela si muoveranno personaggi piuttosto curiosi: la guida Bandy, che avrà la voce di Giusi Minnozzi di Multiradio, insieme agli avatar del rettore Francesco Adornato, del direttore generale Mauro Giustozzi e del presidente della Fratelli Guzzini Domenico Guzzini.
Gli studenti UniMC, si sfideranno a un gioco a quiz su informazioni, curiosità e notizie legate ai temi dello sviluppo sostenibile e dell’economia circolare. Interverranno anche i docenti UniMc Rosita Pretaroli e Alessio Bartolacelli per alcune pillole di approfondimento. L’appuntamento è sui canali Facebook e YouTube dell’Ateneo.
Il secondo appuntamento, giovedì 25 febbraio, sempre alle 17, è dedicato alle nuove professioni dello sviluppo sostenibile. Si parlerà di sviluppo sostenibile e Agenda 2030, strategie e professioni per lo sviluppo, cambiamenti climatici e impatto sul mondo del lavoro, cibo e università sostenibili, professioni innovative nel settore food, le sfide dell’inclusione, lavorare per la giustizia sociale e volontariato internazionale. Il programma completo è disponibile sul sito www.unimc.it.
Malgrado le difficoltà della pandemia che perdurano, l’Automobile Club Macerata e la sua Associazione Sportiva, assieme all’Amministrazione Comunale di Sarnano che ha sempre creduto nel progetto, stanno lavorando con attenzione per assicurare l’avvio del campionato CIVM abbinato alla gara parallela, seconda prova del CIVSA Auto Storiche, due settimane dopo l’avvio in Toscana.
Dopo l’inevitabile annullamento della scorsa stagione, la cronoscalata Sarnano-Sassotetto ripartirà così dalla 30^ edizione con un percorso rinnovato, che è stato allungato nel tratto iniziale ma anche per un breve tratto in zona arrivo. La partenza ritornerà nel tratto in falsopiano più vicino alla città ed alle aree paddock, utilizzato dalla prima edizione del 1969 fino al 1985, ultima edizione effettuata sul percorso lungo oltre 12 km.
Dai precedenti 8877 metri, il nuovo tracciato approvato dalla Commissione Salita Acisport dopo il sopralluogo di Oronzo Pezzolla, misurerà così ben 9977 metri sullo spettacolare e tecnico percorso della Strada Provinciale 120, che in mezzo secolo ha ospitato tutti i migliori assi italiani della montagna ed in quattro occasioni anche d’Europa.
La salita intitolata al grande campione Lodovico Scarfiotti riporterà quindi i motori nel suggestivo centro turistico invernale dei Monti Sibillini, in un fine settimana che vedrà assicurate tutte le misure di sicurezza anti-Covid necessarie, rimanendo a porte chiuse per il pubblico. L’Acisport si è fatto carico di assicurare la diretta televisiva per le gare tricolori in modo di garantire comunque una copertura efficace per permettere ai numerosi appassionati delle cronoscalate di seguire i principali campionati nazionali.
L’organizzazione maceratese si sta adoperando per allestire la parte relativa al paddock in tratti pianeggianti e con il necessario controllo degli accessi, con l’obiettivo di raggiungere il delicato equilibrio tra lo svolgimento regolare dell’evento sportivo ed il rispetto delle norme sanitarie in vigore per poter tornare quanto prima, con il contributo di tutti, alla situazione pre-pandemia.