Partecipazione superlativa degli agonisti del Centro Nuoto Macerata alla terza edizione del “Trofeo Città di Fermo”. Il team di viale Don Bosco si è presentato alla competizione di livello nazionale con 14 atleti e i nuotatori hanno prodotto ben 21 podi con 8 ori. Risultati talmente belli che l’associazione biancorossa si è classificata al 5° posto tra le numerose società partecipanti.
Il gruppo allenato da Mauro Antonini ha diviso in modo equilibrato tra ragazzi e ragazze le 21 medaglie complessive, mentre a livello di specialità è stato il dorso a brillare proprio come avveniva in passato.
Le 21 gioie del Centro Nuoto Macerata sono state 8 d’oro, 6 d’argento, 7 di bronzo e la squadra femminile, scesa in vasca per prima la mattina, ne ha conquistate dieci. Ha subito iniziato alla grande perché la più giovane del gruppo, Alessandra Castagna, ha impressionato vincendo al debutto nei 50 dorso. Addirittura 3 le medaglie per Serena Martini, oro nei 100 dorso più due bronzi nei 100 farfalla e nei 200 stile libero. Non poteva mancare Maria Chiara Cera che si è messa al collo l’oro nei 100 dorso e l’argento nei 50 dorso. Nella categoria ragazzi è andata due volte a segno Angelica Marsuzi Florentino, seconda nei 200 stile libero e terza nel 50 farfalla; le ultime due medaglie individuali sono state quelle di Sara Guerrini, argento nel 200 dorso e di Maria Chiara Balestrini, bronzo nei 50 farfalla. Da segnalare le buone prove di Eva Benaia e Nicol Nasini che hanno sfiorato altri podi.
Nel pomeriggio i maschi hanno replicato in modo eccellente, con la ciliegina di aver preso tutti almeno una medaglia. En plein per Leonardo Maria Mariotti e Cesare Tasso con tre medaglie su tre gare: oro nei 100 e nei 200 dorso e bronzo nei 200 stile libero per Leonardo, oro nei 50 e nei 100 dorso e bronzo nei 200 stile per Cesare. Nella categoria assoluta Riccardo Brancadori ha dominato la gara del 200 stile a cui ha aggiunto un argento nei 100 farfalla; gli altri podi sono arrivati grazie a Lorenzo Menichelli, argento nel 200 dorso, Alessandro Pianesi, argento nei 200 misti e Francesco Paperi, bronzo nei 50 dorso.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati 10 decessi correlati al Covid-19.
Tre vittime sono state registrate nelle strutture ospedaliere del Maceratese: un 75enne di Castelraimondo e una 81enne di Tolentino sono spirati al Covid Center, mentre una 84enne di Roma si è spenta all'ospedale di Macerata.
Quattro decessi sono stati segnalati nei presidi medici anconetani :si tratta di un 75enne di Fabriano, un 56enne di Osimo, e un 58enne di Castelfidardo all'ospedale di Torrette, mentre un 85enne del capoluogo ha perso la vita all'Inrca. Al nosocomio di Jesi ha perso la vita un 55enne di Chiaravalle
Presso la Rsa Galantara di Pesaro è stata segnalato il decesso di una 72enne, mentre al nosocomio di San Benedetto del Tronto ha trovato la morte un 60enne della città rivierasca.
Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 2373 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (858), mentre sono 400 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 96,9% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 82 anni.
Di seguito, nel dettaglio, il report giornaliero rilasciato dal Servizio Sanità delle Marche:
Accordo tra il Comune di Macerata e Santoni per eventi da organizzare a Palazzo Buonaccorsi in occasione delle celebrazioni dei 100 anni dalla prima rappresentazione lirica allo Sferisterio.
Giuseppe Santoni, che già un anno fa all'inizio della pandemia si era fatto promotore della campagna di raccolta fondi NoiSiamoLeMarche per supportare gli ospedali locali, ha scelto di sostenere i progetti culturali dei Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi nel 2021, in occasione delle celebrazioni dei 100 anni dalla prima rappresentazione lirica allo Sferisterio.
I Musei Civici intendono infatti celebrare la ricorrenza con l’acquisizione di un’opera e l’allestimento di una mostra dell’artista maceratese Fabrizio Cotognini, vincitore del Premio Cairo 2018 e ormai lanciato nel panorama artistico internazionale. La coniugazione dell’opera lirica, una identità fondante della comunità maceratese e marchigiana riconosciuta da più di mezzo secolo a livello internazionale, con l’arte contemporanea rafforza il ruolo della città di Macerata come centro avanzato di ricerca per la creatività e l’innovazione.
La mostra, dal titolo The Flying Dutchman, sarà allestita nelle prestigiose sale dei Musei Civici e sarà accompagnata da seminari e laboratori per coinvolgere anche le scuole e il pubblico più giovane. Inoltre, nella Gran Sala dell’Arena Sferisterio, durante la stagione lirica, sarà organizzato un talk con l’artista che potrà essere seguito dal vivo e in streaming.
Il brand inoltre darà visibilità agli splendidi ambienti di Palazzo Buonaccorsi e degli altri monumenti simbolo della città nell'ambito delle principali iniziative di comunicazione a livello mondiale.
«Un ringraziamento a Santoni che, nuovamente, si è dimostrato sensibile a sostenere le iniziative di valorizzazione sociale e culturale del nostro territorio e, in questo caso, di Macerata – ha detto il sindaco Sandro Parcaroli -. Abbiamo tantissime realtà eccellenti nel nostro territorio e, come Amministrazione, ci stiamo attivando per fare squadra e dare vita a progetti di valore come questo».
«Il territorio per me è importante - commenta Giuseppe Santoni, CEO - è da lì che parte tutto, esattamente come l’evoluzione affonda le radici nella tradizione. È da questo territorio che provengono i nostri artigiani. È questo territorio che ci ispira con le sue colline dolci, il mare e le testimonianze di quel che artisti, architetti, inventori e scrittori qui hanno prodotto. Ciò che è stato è uno stimolo a far sempre meglio, a radicare manualità e saperi nel tempo corrente. Sono molto lieto di poter sostenere le iniziative culturali proposte dal sindaco Parcaroli e di supportare un promettente e talentuoso artista della nostra regione. Credo che, soprattutto in un momento come questo, sia importante fare sistema e impegnarsi in progetti di valore»
«Un grazie a Santoni che ha scelto di supportare il progetto culturale della città di Macerata e il percorso di crescita internazionale dell'artista Fabrizio Cotognini, artista che - come afferma l’assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta - abbiamo scelto con attenzione nel momento di programmazione della mostra da legare al Centenario. Un artista del nostro territorio ma, allo stesso tempo, affermato a livello internazionale, esempio della creatività delle nuove generazioni e della capacità di formazione della città, avendo lui frequentato la nostra Accademia di Belle Arti. Un artista che abbiamo scelto soprattutto per la sua poetica di richiamo all’antico rivisitato in chiave contemporanea».
Santoni è una realtà fortemente radicata nel territorio: le Marche, terra di origine della famiglia e dell'azienda, regione di paesaggi morbidi, declivi gentili e colline sinuose dai colori tenui che sfumano verso l’azzurro del Mare Adriatico, celebrati nella poesia di Giacomo Leopardi come nella pittura ineffabile di Raffaello Sanzio. Un centro assoluto già del Rinascimento, culla di sapere in ogni campo. Come nelle botteghe dell’arte rinascimentali, che in fondo erano famiglie, in Santoni sono racchiusi saperi e valori che hanno origine dalla cultura e dal contesto marchigiano. Santoni è da sempre sensibile al sostegno e alla valorizzazione sociale e culturale del territorio, contribuendo ad elevare le Marche e tutti i suoi valori a livello internazionale con iniziative di grande prestigio, affiancando in territorio al percorso di sviluppo del brand.
Momenti di tensione quelli vissuti nel pomeriggio di ieri, attorno alle ore 18:30, in corso Cavour a Macerata quando la Polizia - con tre pattuglie - è intervenuta per placare gli animi di un uomo, in visibile stato di ubriachezza, che importunava i passanti e alla vista degli agenti si è rifiutato di fornire le proprie generalità, in quanto sprovvisto di documenti di riconoscimento.
L'uomo, di nazionalità italiana, ha dapprima inveito contro gli agenti per poi innescare una vera e propria colluttazione. È stato pertanto ammanettato per impedirgli di fare del male a sé stesso e alle altre persone, per poi essere trasferito in Questura per l'identificazione e gli accertamenti del caso.
Il fatto è avvenuto in prossimità della Profumeria Lady, tanto che le commesse presenti all'interno del negozio per timore che l'uomo potesse entrare all'interno del locale hanno deciso di chiudere a chiave l'ingresso dello stesso.
Il soggetto, già conosciuto alle forze dell'ordine, è stato denunciato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale, oltraggio a pubblico ufficiale e rifiuto di indicazioni sulle proprie generalità (articolo 651 c.p.).
E’ stato un vero evento la 25^ Edizione del Cross Helvia Recina svoltasi nel Parco di Rotacupa di Villa Potenza, nella zona di rispetto dell’acquedotto cittadino; la manifestazione valida per l’assegnazione degli scudetti di Campione Marchigiano di corsa campestre 2021 per le varie categorie è stata organizzata, come tradizione, dall’Atletica AVIS Macerata, con il patrocinio del Comune di Macerata.
Nel 2020 le gare furono soppresse per le restrizioni relative al Covid mentre invece quest’anno si è gareggiato a porte chiuse, presenti soltanto atleti e tecnici, applicando le specifiche disposizioni previste dalle norme: controllo temperatura, mascherine, distanziamento, divieto di assembramento.
La manifestazione ha definito anche il quadro dei partecipanti della Regione ai Campionati italiani di campestre, “Festa del Cross” di Campi Bisenzio del 13-14 marzo, dove verranno assegnate le maglie tricolori.
L’Atletica AVIS Macerata ha vinto quattro delle dieci prove in programma, in successione questi sono stati i successi e i migliori piazzamenti degli avisini: vittoria di Margherita Forconi fra le juniores sulla distanza dei 6 km. e di Leonardo Storani fra gli allievi su un percorso di 5 km., con Marco Pallotta ottimo terzo. Buona anche la classifica fra le allieve di Emma Baldoni e Sofia Marchegiani rispettivamente terza e quarta.
Successo di Micaela Melatini nelle promesse sulla distanza di 8 km. ma brava Ilaria Sabbatini seconda classificata nelle senior ha consentito di chiudere un’ottima classifica della squadra assoluta, importante in vista dell’ammissione agli Italiani, con Alice Vecchione ottima sesta sempre fra le senior.
Nelle promesse maschili km. 10 primo classificato Ndiaga Dieng con Barkinde Mamadou Diallo quarto e Giacomo Antonino Marino quinto.
Nella categoria cadetti e cadette terzo posto delle squadre con Stefano Bartoloni, Pietro Marchionni e Alberto Tabarretti nei maschi e Maria Baldoni, Lucia Fiorelli e Nausicaa Paciaroni nelle femmine.
La manifestazione è stata impreziosita dalla presenza di Abdelwahed Ahmed delle FF.GG Ostia – Cus Camerino, Campione Italiano assoluto in carica dei 3000 siepi che ha vinto la gara assoluta.
L’evento ha assegnato anche il II° Trofeo “Banca Macerata” alla SEF Stamura Ancona che ha ottenuto punti 603, davanti all’Atletica AVIS Macerata 556 e all’Atletica Amatori Osimo 497, che è stato consegnato dall’Assessore allo Sport del Comune di Macerata Avv. Riccardo Sacchi congiuntamente all’Assessore alla Sicurezza e Decoro Paolo Renna, che hanno presenziato alla manifestazione.
(Foto di Maurizio Iesari)
A causa dell'accertamento di un caso di positività Covid nella Megabox Vallefoglia, la gara di semifinale di Coppa Italia tra la Megabox e la Cbf Balducci HR Macerata in programma per oggi è stata rinviata a domani, giovedì 11 marzo alle ore 18, per avere il tempo di effettuare i tamponi del resto del gruppo squadra di Vallefoglia.
L’Amministrazione comunale di Macerata ricorda alla cittadinanza che a causa della pandemia in atto, l’accesso agli uffici demografici è consentito esclusivamente su prenotazione. Per fissare un appuntamento occorre chiamare il numero 0733.256347 dalle ore 8.30 alle 13.30 dal lunedì al venerdì.
“Ricordo – afferma l’assessore ai Servizi demografici Marco Caldarelli – che queste sono, per il momento, le uniche modalità per svolgere qualsiasi tipo di pratica e risulta quindi inutile che gli utenti si presentino agli sportelli”.
Le certificazioni inoltre, possono essere richieste anche per e mail all’indirizzo comune.macerata.demografici@legalmail.it. Per ricevere informazioni gli utenti possono telefonare al numero 0733.2561 e chiedere dell'ufficio interessato.
Si ricorda anche che la validità delle carte d’identità scadute o in scadenza è stata prorogata fino al prossimo 30 aprile, tuttavia va precisato che la validità del documento ai fini dell’espatrio rimane limitata alla data di scadenza.
Infine, per chi volesse invece firmare per la proposta di legge Stazzema, gli interessati potranno recarsi all’URP, anche in questo caso solo previo appuntamento da richiedere al numero 0733.256420 in orario di ufficio.
La CISL FP Marche denuncia il ritardo del Governo nella riattivazione dei congedi parentali straordinari per i dipendenti pubblici con figli costretti alla didattica a distanza e che non riescono ad assisterli, contestualmente al lavoro prestato in presenza o in smart-working.
"Chiediamo fortemente l’immediata riattivazione dei congedi straordinari per i genitori con figli in DAD - afferma Alessandro Moretti referente territoriale Cisl Fp Macerata - . "Sollecitiamo, inoltre, la necessità, ad oggi inascoltata, di aprire tavoli di confronto nazionali al fine di promuovere un diverso sistema di welfare sociale improntato alla fornitura di supporti educativi ed assistenziali alle famiglie che non hanno la possibilità di lasciare i propri figli in DAD alla custodia di nonni e parenti, scelta a cui molte famiglie sono costrette anche contro le indicazioni di OMS e Ministero della Salute".
La CISL FP evidenzia che in queste settimane è stato riscontrato, presso molte autonomie locali, e non solo, presenti nel territorio maceratese, una forte resistenza degli amministratori locali a seguire i contenuti del DPCM del 2 marzo 2021 inerenti le indicazioni di collocare in smart-working i dipendenti
Sono iniziate ieri, lunedì 8 marzo, presso il cantiere del Centro Fiere di Villa Potenza, le operazioni di demolizione dei fabbricati con la separazione delle parti metalliche per un corretto smaltimento dei materiali inerti. L’avvio è stato conseguente alla complessa operazione di asportazione dei materiali di copertura contenenti l’amianto effettuata da una ditta specializzata. Successivamente seguirà la pulizia del cantiere e l’allestimento delle strutture di logistica per poi avviare la fase di realizzazione delle fondazioni.
"Le operazioni di demolizione dovrebbero durare circa quattro settimane ma a giudicare l’operosità dell’impresa è probabile che saranno ultimate in anticipo rispetto al crono programma – ha commentato l’assessore ai Lavori pubblici Andrea Marchiori -. Ho voluto assistere personalmente a questa fase di partenza dei lavori insieme al dirigente, l’ingegnere Tristano Luchetti, per verificare la consistenza e soprattutto condividere con l’impresa l’importanza dell’opera strategica per la città. Abbiamo affrontato molti temi specifici inerenti le lavorazioni e ciò che abbiamo rilevato è la professionalità della RTI Francucci srl e la disponibilità a perseguire le esigenze dell’Amministrazione".
"Siamo consapevoli che l’emergenza sanitaria e il cantiere comportano inevitabilmente lo stop delle manifestazioni fieristiche ed è per questo che cercheremo di trovare soluzioni di compromesso che possano far riprendere le tradizionali fiere prima ancora dell’ultimazione dei lavori prevista in circa 500 giorni – ha concluso l’assessore Marchiori -. Tra maggio e giugno potremo fare un primo punto della situazione sia in merito all’evoluzione della pandemia che allo stato dell’opera edile. In ogni caso, come avevamo scritto nel nostro programma elettorale, siamo sin da ora impegnati a costruire un nuovo Centro Fiere di Macerata come struttura in grado di supportare l’intera provincia nel rilancio dell’economia artigianale, agricola e commerciale".
Il Comune inoltre ha costituito l’Ufficio di direzione dei lavori composto da tre ingegneri e un geometra dell’Ente. Il costo complessivo dell’intervento che riguarda il Centro Fiere di Villa Potenza è di 12.783.114,03 euro.
Macerata si sta organizzando per accogliere al meglio, lunedì prossimo, 15 marzo, il passaggio della sesta tappa della 56^ edizione della gara ciclistica Tirreno Adriatico che, proveniente da Castelraimondo, raggiungerà Lido di Fermo.
Gli agenti della Polizia locale, infatti, come riferisce il Comandante Danilo Doria “sono impegnati nella fase della logistica per fare in modo che la cittadinanza sia avvisata per tempo e scongiurare disagi. Da venerdì scorso, infatti, stiamo provvedendo alla sistemazione dei cartelli dei divieti di sosta e di pannelli informativi collocati nelle vie interessate dal passaggio della corsa. Chi si trova in quarantena e ha l’auto parcheggiata in zone dove sono previsti divieti di sosta è pregato di segnalare la situazione al Centro Operativo della Polizia locale al numero 0733.256346 in modo da prendere accordi per la rimozione del mezzo”.
“Si richiede la massima collaborazione sia agli automobilisti sia ai cittadini – conclude Doria - rispettando l’ordinanza che abbiamo predisposto dove vengono elencati tutti i provvedimenti necessari affinché la corsa si svolga in sicurezza e senza problemi lungo tutto il percorso”.
In seguito alla richiesta dell’organizzatore della Corsa dei due mari, la Rcs Sport/Gazzetta, infatti, il Comando della Polizia locale ha emesso un’ordinanza che regolamenterà temporaneamente la circolazione stradale.
Il provvedimento, in vista del transito della carovana ciclistica in città, previsto intorno alle 12.50 proveniente da Passo di Treia, prevede:
la sospensione temporanea della circolazione stradale in viale Indipendenza, piazza Indipendenza, viale Martiri della Libertà, piazza della Vittoria, corso Cavour, piazza Garibaldi, viale Puccinotti, viale Trieste, piazza Nazario Sauro, corso Cairoli, via Pancalducci, via Lattanzio Ventura;
divieto di sosta con rimozione forzata dalle 9.30 alle 14 in viale Indipendenza, piazza Indipendenza sul lato destro direzione viale Martiri della Libertà - viale Indipendenza, viale Martiri della Libertà, piazza della Vittoria, corso Cavour, Galleria Luzio, piazza Garibaldi sul tratto compreso tra i Cancelli e viale Puccinotti e in tutto il largo lato monumento, viale Puccinotti, viale Trieste, piazza Nazario Sauro, corso Cairoli, via Pancalducci, compresa l’area di parcheggio antistante la chiesa di Santa Maria delle Vergini, via Lattanzio Ventura e piazzale Helvia Recina per esigenze tecniche.
L’ordinanza stabilisce anche, a partire dalle 12.10 circa, la chiusura al traffico e deviazioni nelle zone limitrofe a corso Cavour, piazza della Vittoria, viale Martiri della Libertà, piazza Garibaldi, viale Puccinotti, viale Trieste, piazza Nazario Sauro, corso Cairoli e via Pancalducci.
Durante la chiusura delle strade per l’effettivo passaggio della gara ciclistica, il provvedimento della Polizia locale per i veicoli di soccorso del 118 da e per l’ospedale, propone percorsi alternativi:
zona di Piediripa: via Santa Lucia, via San Francesco, via Cincinelli, Corneto, S.S. 485 (e viceversa); zona Sforzacosta: via Santa Lucia, via San Francesco, via Mattei, via Roma (e viceversa); Zona Villa Potenza: via Santa Lucia, via San Francesco, via Mattei, via Tucci, Galleria delle Fonti (e viceversa);
-zona centro storico e quartiere Pace: via Santa Lucia, via San Francesco, via Mattei, via Tucci, Galleria delle Fonti, contrada Fontezucca, via Murri, via Fonte Maggiore, borgo San Giuliano (percorso inverso su viale Diomede Pantaleoni/viale Leopardi, via Trento, via dei Velini, Galleria delle Fonti, via Mattei, via San Francesco, via Santa Caterina.
Per quanto riguarda la circolazione degli autobus del trasporto pubblico locale
alle 12.25 circa, sarà consentito il transito a 3 bus di linea (2 Contram e 1 Steat) provenienti dal terminal di piazza Pizzarello sul percorso Giardini Diaz, via Piave, viale Don Bosco, via Beniamino Gigli, via Pancalducci, via Bramante;
alle ore 12,20 circa sarà consentito il transito della linea n. 7 APM, proveniente da via Bramante sul percorso via Bramante, via Pancalducci, via Braccialarghe.
Infine, dalle 8 alle ore 19, i veicoli con il permesso residenti delle zone A, B, C e D, potranno sostare gratuitamente su tutte le aree a pagamento in concessione all’APM, non interdette dai divieti temporanei per la manifestazione, comprese quelle in struttura, e sugli stalli destinati alla sosta dei residenti delle altre zone.
Lunghe file e attese estenuanti: due facce della stessa medaglia, sia per gli operatori sanitari maceratesi così come per i pazienti che si dirigono al Centro Unico Prenotazione (C.U.P.) e laboratori.
Questa è la situazione che stamane si poteva notare all’Ospedale Civile di Macerata dove chiunque entrava, per motivi diversi, era costretto a far i conti con dispositivi inefficienti e servizi logorati dal tempo.
I primi disagi si sono riscontrati subito all'ingresso del nosocomio dove, a causa di malfunzionamento ancora non risolto, il termo-scanner necessario per misurare la temperatura corporea e a verificare l’utilizzo della mascherina è da alcuni giorno fuori uso.
Considerando che nella sala d'accesso verso i reparti sono installati solamente due dispositivi, non è difficile immaginare l’affollato quadro che si è venuto a creare, dove i protagonisti erano gli stessi dipendenti della struttura ospedaliera. Tutti costretti, prima di raggiungere il proprio posto di lavoro, a servirsi di un unico termo-scanner, generando cosi inevitabili assembramenti oltre che lungaggini di vario genere.
Non è andata meglio a chi questa mattina si è recato, per effettuare i tamponi covid , presso i due container adibiti posti fuori dall’ospedale. Oltre ad assembramenti e code, i cittadini presenti si sono beccati pure la pioggia battette caduta durante tutta la mattinata e poco è stato utile l’unico gazebo rosso in quanto totalmente insufficiente per coprire tutte le ‘teste’ in fila.
Agli spazi ristretti e alle apparecchiature difettose si aggiungono anche degli apparati quantomeno vetusti e fatiscenti. E’ il caso di uno dei montalettighe presente all’interno del presidio ospedaliero, l’ascensore di tipo medicale che sembra non sia solo utilizzato per trasportare pazienti ma anche per il carello delle pulizie e biancheria sporca, tant’è che le condizioni in cui versa sono abbastanza esplicative.
Lo stato della parete in prossimità del quadro elettrico di manovra sembra più appropriata da vedere in una stazione metropolitana di un sobborgo newyorkese. “Fate l’amore non fate la guerra” o “Let’s come togheter right”, ecco alcune delle frasi scritte a pennarello sopra una pannello consumato e rattoppato ‘alla meglio’ del nastro adesivo da imballaggio.
Di certo un ambiente non impeccabile sotto l’aspetto igienico-sanitario sia per i pazienti che per gli operatori sanitari stessi soprattutto in periodo dove i vocaboli ‘sanificazione’ e ‘distanziamento’ sono diventati di uso comune in qualsiasi ambito sociale.
Operazione internazionale antidroga dei carabinieri: 55 persone arrestate, un fermo anche a Macerata.
Dalle prime luci dell’alba, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, coadiuvati dai colleghi dell’Arma competenti per territorio, nelle province di Roma, Brescia, Modena, Macerata, Genova (Rapallo), Parma, Reggio Calabria (Cittanova) nonché all’estero in Germania (città di Kothen) ed in Albania (Valona) stanno dando esecuzione a un’ordinanza, emessa dal GIP del Tribunale di Roma su richiesta della competente Direzione Distrettuale Antimafia, che dispone il carcere per 55 persone, ritenute responsabili, a vario titolo, di appartenere a tre distinte associazioni, finalizzate al traffico illecito di sostanza stupefacente, di produzione traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti, di falsità per induzione in errore del pubblico ufficiale. Si tratta di 52 uomini e 3 donne, 27 cittadini albanesi, 23 nigeriani, 4 italiani e 1 gambiano.
Le indagini, svolte dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Parioli, hanno consentito di accertare che la prima associazione di estrazione albanese importava ingenti quantitativi di sostanza stupefacente del tipo marijuana direttamente da Valona (Albania), poi smistata, grazie all’alleanza con le organizzazioni criminali di matrice nigeriana, in ambito nazionale ed europeo, con un sistema collaudato ed efficiente che si avvaleva di mezzi di trasporto quali treni e autobus.
Dopo più di un anno ripartono le gare di Ginnastica Aerobica e la Joy Gym di Macerata si è fatta trovare subito pronta.
Nonostante l'assenza di una struttura dove poter allenarsi con continuità, la società del tecnico Galina Lazarova riesce ad ottenere importanti risultati alla fase regionale di Fermo, primo appuntamento della stagione.
Sono arrivate infatti per le seguenti atlete, nonostante fossero alla loro prima esperienza
- Medaglia d'argento: Elisa Repacci, Chiara e Valentina Zuzolo per la categoria Aerostart Allieve
- Medaglia d'argento: Emma Sanpaolo nella categoria Silver Eccellenze Allieve
Insieme a loro nelle categorie "Gold" la Joy Gym ha conquistato
- Medaglia d'oro: Veronica Trillini nella categoria Gold Allieve 2
- Medaglia d'argento: Elena Ciccarelli nella categoria Gold Junior B
Inoltre grazie alla collaborazione di Galina Lazarova con Tiziana Bastiani e Chiara Sicurezza della società Fermo 85, organizzatrice della manifestazione, anche altre atlete alle prime armi hanno ottenuto ottimi risultati:
- Medaglia d'oro: Bianca Ferretti nella categoria Silver Eccellenze Allieve
- Medaglia d'argento: Ginevra Casarola, Matilde Gidiucci, Letizia Arimatea nella categoria Aerostart Junior A
- Medaglia d'argento: Giorgia Chiaramoni nella categoria Silver Eccellenze Junior A
- Medaglia di bronzo: Giorgia Maurizi nella categoria Silver Eccellenze Junior A
- Medaglia d'argento: Giorgia Maurizi e Giorgia Chiaramoni nella categoria Silver Eccellenze Coppia Junior A
Tanti sorrisi, amicizie nuove, soddisfazioni e un pò di normalità, a prescindere dalle Società di appartenenza.
E un pò di sano ottimismo in vista dei prossimi appuntamenti, che vedranno impegnate Elena Ciccarelli con la Nazionale Italiana Junior e il tecnico Galina Lazarova con la Nazionale Italiana Senior.
Ringraziamenti particolari vanno alle società Artistica Porto Sant'Elpidio e alla Wing Tsun Station di Macerata per aver messo a disposizione della Joy Gym le proprie palestre per gli allenamenti.
Prossimo appuntamento Fase Interregionale Pomigliano D’Arco il 9 e 10 Aprile,
Riceviamo e pubblichiamo la Lettera Aperta del consigliere regionale Anna Meghi scritta in occasione della Festa della Donna:
"In questi giorni di grande lavoro ho avvertito il bisogno di una riflessione più profonda sul senso di alcune questioni che mi stanno a cuore. Fatti di vita che si intrecciano ad eventi dell’attualità e che tornano ad avere risonanza, malgrado il tempo trascorso e le esperienze maturate.
Chi mi conosce sa che non amo vivere a favore di “telecamere”, come pure che non ho mai messo davanti al bene comune quello del singolo, ritenendo l’imparzialità e la ricerca di una ragione oggettiva nelle cose qualità primarie dei percorsi politici che mi apprestavo ad intraprendere. Per questo ho sempre cercato di mettere da parte chi ero per far emergere, al di là della persona, il ruolo che andavo a ricoprire. Sentivo così tanto il peso della responsabilità, da vedere solo ciò che avevo bisogno di dimostrare, oltre la gratitudine nei confronti di chi mi aveva dato fiducia e opportunità.
Ed è proprio questa, tra le tante, una delle parole che hanno suscitato alcune mie riflessioni delle ultime settimane: opportunità. Se ne parla di continuo, riferendola a tante condizioni. Non sempre, tuttavia, se ne percepisce l’importanza, soprattutto se la rapportiamo alle innumerevoli implicazioni che può avere nelle tante declinazioni della vita.
Noto infatti, mio malgrado, che talvolta se ne faccia un uso/abuso e che il senso dato a certe espressioni non si riferisca al significato che potrebbe assumere nel linguaggio delle istituzioni, bensì a quello, pur importante ma non sempre pertinente, delle conversazioni tra amici. È chiaro, infatti, ed evidente che le opportunità, possono essere qualificate in tanti modi, possono essere pari, ma anche dispari, purché portino al bene e aiutino a sviluppare la società nel suo complesso.
Se penso alla mia storia, devo dire che le opportunità sono state, il più delle volte, dispari. Da quando avevo sei mesi e contrassi la poliomielite dopo aver fatto il vaccino ho vissuto un’esistenza contrassegnata da disabilità evidente. Quando la vita ti colpisce in modo così duro, le opportunità che ti offre sono tutt’altro che “pari”, sono “dispari” e diverse. Diverse da tutto quanto ci sembra logico e sensato, diverse da quelle che ogni genitore desidererebbe per i propri figli, diverse dai tuoi compagni di scuola. E questo tipo di “diversità” pesa, tanto più se a viverla sulla sua pelle è una bambina degli anni ’60-’70, incapace di comprendere come mai proprio a lei sia capitato di portare in dote un così pesante fardello. Il contesto storico della mia infanzia non era certamente emancipato. Erano gli anni del boom economico, ma il dibattito del cambiamento della società era solo agli inizi e in Italia, in quel preciso momento, essere “disabile” in una terra di provincia come le Marche, non era certamente facile. Eppure oggi, che ho 58 anni e di vita ne ho cavalcata un bel po’, posso dire di aver trasformato quelle opportunità “dispari” che mi venivano date in un’occasione di crescita, in una condizione di partenza favorevolissima a comprendere prima i problemi degli altri.
Eppure le difficoltà non sono mancate, cristallizzandosi nel giudizio di chi, a suo modo, percepiva quella mia condizione come un elemento di difformità alla società troppo grande per essere considerato un valore aggiunto e una ricchezza. Certi sguardi di commiserazione e cattiveria ancora li porto dentro. Sono l’emblema del mondo che volevo e voglio cambiare, abiurando qualunque forma di discriminazione e ipocrisia.
Quando ero piccola sono stata oggetto di attenzioni “particolari” da parte di un amico di famiglia che, per fortuna, non sono mai andate oltre. Questa persona, che godeva della fiducia totale dei miei genitori, ha provato ad inculcarmi l’idea secondo cui, a causa della mia disabilità, nessun uomo mi avrebbe mai guardato e voluto, motivo per cui avrei dovuto accontentarmi di lui. Ancora ricordo molto bene lo stato di disagio nel quale mi trovavo ogni volta che rimaneva da solo con me e penso di poter dire che certe violenze psicologiche sono destinate a cambiare la tua personalità per sempre.
La reazione a quell’esperienza fu di “ribellione” totale al sentirmi anche solo lontanamente come gli occhi di quell’uomo volevano dipingermi. Ho provato dapprima vergogna, ma poi rabbia, che si è trasformata in seguito in “fame” di esistere ed essere qualcosa di più della mia disabilità.
Volevo che la mia condizione fosse una reale opportunità, una possibilità di andare oltre il pregiudizio e le apparenze, ma anche uno strumento di realizzazione di progetti che andassero nella direzione di migliorare la società affinché nessuno dovesse sentirsi mai come me in quella situazione e in altre che pure la vita mi aveva da subito prospettato.
A distanza di tanti anni, pur provata da tutta una serie di delusioni che la vita non mi ha certo risparmiato, su una cosa ho mantenuto il punto, rifiutandomi di darla vinta a chi voleva, in nome di un ulteriore pregiudizio, limitare le mie possibilità: sebbene costretta ad impostare l’esistenza su basi differenti, ho potuto contare sul fatto di essere donna, circostanza per la quale non ho mai smesso di ringraziare, anche se, unita alla mia disabilità, costituiva una doppia ragione di discriminazione.
Forse anche per questa ragione non ho mai conferito alla data dell’8 marzo un significato che andasse oltre la semplice connotazione storica. Voglio dire che, al netto di ciò che ricorda, ho sempre pensato alla realtà della condizione femminile come ad un qualcosa cui dedicarsi a prescindere, impegnandosi in prima persona ogni giorno dell’anno. E l’ho fatto, accollandomi il peso di tante battaglie.
Ad un certo punto è stato infatti evidente il bisogno di protagonismo che le donne reclamavano, ma non tutte avevano la mia corazza. Quel bisogno l’ho avvertito anche nella mia famiglia, in cui la linea femminile ha sempre prevalso su quella maschile. Non ringrazierò mai abbastanza mia madre Teresa, per aver reso possibile, nonostante le sue/nostre umili (ma dignitose) origini, il sogno che avevo di iscrivermi all’università e laurearmi, condizione che ho sempre considerato alla base di qualunque emancipazione.
Quando, nei primi anni ’90, agli albori della nascita dell’Unione Europea, l’ANMIC (associazione nazionale mutilati ed invalidi civili) mi designò quale rappresentante italiana in un gruppo di lavoro della Fimitic, organismo internazionale di associazioni di persone disabili di cui l’Amnic era membro, mi resi conto dell’enorme gap esistente tra quanto accadeva in Italia e nel resto dei paesi europei. Noi che eravamo la culla del diritto, avevamo tante leggi e valori riconosciuti, ma di fatto solo sulla carta. Nel Nord Europa, per fare un esempio, avevano già una serie di servizi dedicati a conciliare i tempi della vita delle donne con gravi disabilità, costrette a dividersi tra lavoro e famiglie, e comunque non disposte a rinunciare ad essere mamme. Noi no.
Fu molto istruttiva, in quel tempo, la conoscenza di una cittadina svedese che guidava con il solo uso dei piedi, cosa impensabile in quel momento nel nostro Paese. La rivendicazione di un diritto così importante permise ad un mio amico tetraplegico, primo fra gli italiani, di prendere la patente e avviare anche da noi quel percorso di emancipazione che riguarda le minoranze e le categorie più fragili. Fatto quest’ultimo che mi ha sempre spinto a lottare a prescindere da quale fosse la fragilità in questione. Non l’ho mai reputato neppure un fatto politico, bensì umano e come tale l’ho sempre trattato in tutte le sedi.
Qualche anno dopo, in qualità di membro della Commissione regionale per le Pari Opportunità, ho avuto la possibilità di lavorare con un’altra donna, disabile come me. Si tratta di Carmen Mattei, persona eccezionale che conoscevo da tempo e che, come me, si era sempre impegnata sul fronte associativo delle disabilità. Ritrovarla in quell’esperienza fu di stimolo a proseguire la battaglia per il riconoscimento di certi diritti. Mi resi subito conto che, rispetto alle altre donne che facevano parte del gruppo, Carmen ed io eravamo, per così dire, più concrete, protese a ricercare soluzioni ai problemi reali. Eravamo “diverse”, perché avevamo vissuto e vivevamo sulla nostra pelle il peso enorme di una serie di limiti. Trovare soluzioni a quelli e ad altri era, per noi, non solo un vezzo politico, ma una necessità. Ragion per cui ci prodigammo ad alimentare un dibattito serio sul tema delle vere opportunità, volendo fare delle Marche, in tal senso, un modello di riferimento in Italia e in Europa. Non trovammo tuttavia sempre la solidarietà delle altre donne, che anzi, in taluni casi, mostravano una certa difficoltà ad appoggiare le nostre battaglie. Comprendemmo insomma che la strada da fare per il riconoscimento delle opportunità di cui tutti parlavano era lontano e che non sempre le donne sono solidali con le altre donne.
Nel momento in cui scrivo sono membro dell’Assemblea Legislativa delle Marche. Vivo con responsabilità il mio ruolo in un tempo certamente non facile. Sento tuttavia che ci sia spazio per nuove proposte e ci sia lo spirito per intraprendere nuove battaglie. Lo sento e voglio credere che saremo in grado di cambiare il corso degli eventi applicando a queste, come ad altre questioni, il criterio del buon senso.
Le pari opportunità sono realmente “pari” se danno ad ogni individuo la possibilità di essere diverso.
Se concepiamo le politiche di genere come uno strumento di omologazione neghiamo la differenza che c’è tra un uomo e una donna, tra individuo e individuo. Se non riempiamo tali politiche di contenuti che considerino le differenze una ricchezza, allora non solo non capiremo di cosa abbiamo bisogno per vivere, ma negheremo il più universale dei diritti, quello all’espressione della personalità di ciascun individuo, al di là dei suoi valori di riferimento.
Mi auguro che con pari opportunità si intenda sempre più il dare a ciascun essere umano, in quanto tale, parità di accesso alle impalcature sociali del paese, tenendo conto di tutte le diversità. Non siamo uguali. Siamo diversi. Ci accomuna solo la nostra umanità e a quella dovremmo tendere quando ci apprestiamo a gestire la cosa pubblica".
Ancora una medaglia tricolore per l’atletica delle Marche in questo avvio di stagione. Nei campionati italiani di marcia è Giulia Miconi a salire sul podio, per la prima volta in carriera, con il bronzo al collo che premia il suo terzo posto nella 20 chilometri della categoria under 23. Sulle strade di Grottaglie, in provincia di Taranto, la ventenne del Cus Macerata si rende protagonista anche di un netto miglioramento del record personale, abbassato fino al crono di 1h43’51”. Per la marciatrice allenata da Diego Cacchiarelli c’è un progresso di tre minuti e mezzo rispetto al suo precedente limite. E chiude ad appena venti secondi dalla seconda posizione della trentina Vittoria Giordani (1h43’31”) mentre il successo tra le promesse va all’altoatesina Sara Buglisi (1h41’36”).
Nelle scorse settimane la giovane marchigiana, che chiude senza richiami da parte dei giudici, aveva già avuto modo di mettersi in evidenza durante le rassegne indoor, sui 3000 metri, piazzandosi quinta nel campionato under 23 e sesta agli Assoluti in 14’44”42. Al quinto posto era arrivata anche nella passata stagione, nei 10 km promesse di Modena, e due anni fa nei 10.000 juniores su pista a Rieti.
Nelle altre prove, valide per i campionati di società, tra le cadette spicca il successo di Elisa Marini (Cus Macerata). La vicecampionessa italiana under 16 conquista la vittoria in 20’29” sui 4 km e si conferma al vertice nazionale in questa fascia di età. Per la categoria under 20, settimo Alessandro Tanoni (Cus Macerata, 1h13’20”) e undicesimo Mattia Grilli (Atl. Civitanova, 1h15’37”) sui 15 km, invece al femminile ottava Francesca Cinella (Atl. Avis Macerata) con 54’57” nei 10 chilometri. La 20 km assoluta vede quindi il settimo posto in 1h27’29” dell’azzurro Michele Antonelli, aviere di Macerata e specialista della 50 km, e il dodicesimo della maceratese Elisabetta Bray (Cus Torino) in 1h47’01”.
Oggi, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, le Associazioni maceratesi L’Albero dei Cuori, Anteas e I Fuoriclasse hanno donato a tutte le Strutture Residenziali per Anziani dell’Ambito Territoriale Sociale 15 (Appignano, Corridonia, Macerata, Mogliano, Montecassiano, Pollenza, Treia e Urbisaglia) una bellissima e coloratissima fioriera, preludio della primavera ormai vicina ma soprattutto omaggio a tutte le ospiti e le operatrici delle Case di Riposo che con forza e coraggio hanno affrontato insieme il durissimo ultimo periodo di pandemia.
A causa dell’impossibilità ad uscire dal Comune in seguito all’ordinanza di zona rossa del Presidente della Regione Francesco Acquaroli, le fioriere sono state simbolicamente recapitate all’IRCR Macerata, per essere curate e consegnate alle legittime destinatarie appena possibile.
Anche l’Ufficio dei Servizi Sociali del Comune, l’Ambito Territoriale Sociale 15 e l’IRCR Social Point in Piazza Mazzini hanno ricevuto in dono le loro fioriere: tanti fiori per tante donne che ogni giorno lavorano per la comunità maceratese e non solo, attente ai bisogni di tutti ma con particolare riguardo per quelle situazioni di disagio, necessità e fragilità presenti sul territorio.
Allora grazie ad Albero dei Cuori, ad Anteas e a I Fuoriclasse: non solo mimose ma anche altri bellissimi fiori per onorare la determinazione, la professionalità, la competenza e il cuore grande di queste donne.
Gli studenti delle classi terze del Progetto Sport dell’ITE “A. Gentili” hanno seguito quattro lezioni sul tema “Le associazioni sportive” tenute dal Direttore del Dipartimento Prof. Stefano Pollastrelli, dal Prof. Giuseppe Rivetti, docente di Diritto Tributario, dal Procuratore sportivo Sig. Simone Settembri e dal Direttore sportivo della Fermana F.C. Dott. Fabio Massimo Conti.
Grande attenzione e interesse da parte degli studenti per gli argomenti affrontati: dai contratti di sponsorizzazione, alle tipologie di sponsor, alla fiscalità in ambito sportivo, alla gestione, sia sportiva che umana, di un atleta e per finire con le complesse problematiche legate alla direzione di una società sportiva, che oggi, più che mai, richiede figure professionali di grande competenza in ambiti di carattere economico, giuridico, amministrativo e della comunicazione.
Ancor più interessante per gli studenti del progetto Sport è stato l’annuncio, da parte del Prof. Pollastrelli, dell’attivazione di un nuovo Corso di Laurea in operatore giuridico per lo sport, un corso triennale che offre interessanti e molteplici sbocchi professionali.
Certamente per gli studenti dell’ITE A. Gentili questo Corso rappresenta il naturale completamento di un percorso di studio, quello del Progetto Sport, innovativo e originale, che ha avuto il merito di fondere la filosofia dello sport con la razionalità e l’equilibrio del mondo giuridico economico.
Il nostro Istituto, l’unico del territorio ad avere una tradizione, una storia che lo lega indissolubilmente alle discipline giuridiche-economiche, ha accolto con soddisfazione l’avvio del nuovo Corso di Laurea in operatore giuridico per lo sport e auspica una duratura, costruttiva, proficua collaborazione con il dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Macerata.
Il D.S. Roberta Ciampechini, nel ringraziare i docenti universitari, si dice certa che questo ciclo di incontri sia solo l’inizio di una collaborazione tra l’ITE “A. Gentili” e il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Macerata.
Perde il controllo dell'auto e finisce fuori strada: conducente soccorso in eliambulanza.
L'incidente si è verificato in Contrada Morazzano a Pollenza, intorno alle 13:30 della mattinata odierna.
Per cause in corso di accertamento, un uomo, alla guida della propria auto, ha perso il controllo del mezzo ed è finito fuori strada per poi ribaltarsi.
Lanciato l'allarme, sono accorsi sul posto i mezzi di soccorso di 118 e Vigili del Fuoco.Il conducente, estratto dall'abitacolo, è stato successivamente trasferito all'ospedale di Macerata, dove ad attenderlo c'era l'elicottero del soccorso che lo ha trasportato al nosocomio dorico di Torrette in codice rosso (da prassi in questi casi).
Al via la gara d’appalto per l’affidamento dei lavori di recupero, restauro e rigenerazione dello Stadio della Vittoria per complessivi 1,9 milioni di euro, somma interamente finanziata dalle risorse stanziate nel fondo “Sport e Periferie”.
Il bando di gara è consultabile nel sito del Comune di Macerata sezione Amministrazione trasparente. Il criterio di aggiudicazione è quello dell'offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo, mentre il termine di ricevimento delle offerte è fissato per il 25 marzo, entro le ore 14. L’apertura delle stesse avverrà invece in seduta pubblica telematica da remoto, alle ore 10 del 26 marzo.
Il progetto, come noto, verrà attuato attraverso il recupero del complesso sportivo con il restauro degli elementi architettonici di pregio della tribuna, delle gradinate, delle balaustre, dei muri perimetrali e dei cancelli. È prevista anche la riorganizzazione di tutti i percorsi interni al parco con delle installazioni.
Per quanto riguarda il campo da calcio il progetto prevede lavori di manutenzione con la sostituzione del manto in erba sintetica, il rifacimento di quello minore con moderne tecniche per il miglioramento del manto drenante, delle panchine in campo e la sostituzione degli elementi in metallo lungo le gradinate. E’ previsto, inoltre, il potenziamento dell’offerta strutturale organizzando all’interno del parco anche un Percorso vita e una zona denominata Area terzo tempo per favorire la socializzazione tra squadre avversarie, favorendo, in modo particolare, la fascia di età più giovane
Nella giornata della Festa della donna è arrivata da parte della Croce Verde di Macerata una piacevole e inaspettata sorpresa floreale per le operatrici del Pronto Soccorso e Medicina d’urgenza dell’ospedale del capoluogo.
Diversi i mazzi di mimose sono state consegnate alle donne che sono in prima linea, ormai da un anno, alla lotta contro la terribile pandemia.
Un omaggio floreale che ha coinvolto anche le ambulanza in dotazione alla Croce Verde. Sul vetro anteriore dei mezzi sono state attaccati dei mazzi di mimose con allegato un bigliettino recitante la scritta: “Per le donne con le donne, insieme alla Croce Verde di Macerata”.