Il “nuovo” allenatore della Paoloni Macerata è Giacomo Giganti. Giacomo ha già allenato la squadra, dalla scorsa annata gestita dal Volley Macerata e dall’Appignano Volley, nella stagione 2018/2019 trionfando, in quel di Appignano, nei playoff di Serie C conquistando la conseguente promozione nella successiva categoria nazionale. Non avendo ancora, a quel giorno, il terzo grado per allenare in Serie B si è messo a disposizione della società per gestire la seconda formazione appignanese che ha disputato l’ultimo campionato di Serie D; ora, con l’autorizzazione in mano, eccolo tornare al timone della Paoloni inserita nel Girone F del prossimo torneo di Serie B. Prima di Appignano “Giacomino”, come è soprannominato da tutti, ha iniziato ad allenare nel 2002 nel settore giovanile della Cucine Lube (con cui ha vinto 4 scudetti da giocatore ed altri 5 titoli italiani come Assistente Allenatore di Gianni Rosichini) per poi passare, nel 2013/2014, al femminile dove ha guidato la Roana Cbf Hr Macerata conquistando, al quarto tentativo, il campionato di Serie B2.“ Son molto felice di tornare ad allenare questa squadra” esordisce Giganti; “con gran parte dei ragazzi due anni fa ho condiviso una stagione esaltante fatta di tante soddisfazioni e momenti sportivamente emozionanti culminati con la vittoria dei playoff di Serie C e la conseguente promozione in Serie B. L’anno scorso ho allenato in Serie D una formazione abbastanza giovane che è riuscita pian piano a maturare sia sotto il punto di vista di gruppo che a livello tecnico/individuale. Sono rimasto molto soddisfatto del percorso svolto anche perché fa parte della filosofia della società il lavorare e far crescere i giovani del territorio preparandoli ad affrontare campionati importanti: non a caso quest’anno avremo due giocatori, Paolo Biagetti e Lorenzo Marconi, che faranno parte della rosa di Serie B. Ho avuto già la possibilità di incontrare i ragazzi che inizierò presto ad allenare e le prime impressioni sono state molto positive: il gruppo è particolarmente affiatato, giovane e non vede l’ora di ricominciare a lavorare in palestra soprattutto dopo il lungo stop di sette mesi dovuto al Covid-19. Ho potuto seguire l’ultimo torneo della Paoloni e credo che abbiano svolto un buon percorso disputando un ottimo campionato conquistando un quarto posto meritatissimo. Per la nuova stagione, ormai alle porte, il mio obiettivo personale sarà, in linea con la filosofia della società, quello di far crescere soprattutto i più giovani cercando di migliorarli ogni giorno in palestra; per quanto riguarda la squadra, invece, fondamentale sarà in primis raggiungere una tranquilla salvezza; è difficile capire in questo momento quale sia il livello del campionato che ci attenderà ma in linea di massima mi aspetto un torneo molto equilibrato con tre/quattro team particolarmente attrezzati per il salto di categoria.”
Elly Schlein protagonista del pomeriggio a Macerata, in piazza Vittorio Veneto. La vicepresidente dell’Emilia Romagna è arrivata nelle Marche per sostenere la lista che si ispira al progetto politico ambientalista e progressista da lei portato avanti nelle elezioni regionali dello scorso gennaio e che, proprio dal suo "Emilia Romagna Coraggiosa", trae spunto anche per il nome: "Marche Coraggiose".
La Schlein salì alla ribalta delle cronache politiche per via di un video in cui poneva - senza ricevere risposta - domande a Matteo Salvini sul motivo per il quale gli esponenti leghisti abbiano saltato le 22 riunioni europee sul negoziato di Dublino (definito dalla Schlein "la più importante riforma per l'Italia sull'immigrazione"). Video che divenne virale.
La tappa di Macerata, che precede quella anconetana in cui parteciperà all'evento organizzato dalle Sardine (leggi qui), è l'occasione per incontrare il candidato sindaco del centro-sinistra Narciso Ricotta.
Ad introdurre l'evento è la vice-sindaca uscente Stefania Monteverde (nonché candidata alle prossime Comunali con la lista "Macerata Bene Comune'), che presenta con queste parole l'ospite del pomeriggio: "Elly è stata eletta con 22mila preferenze, la sua esperienza ci dimostra come le destre non siano imbattibili. Macerata viene da un progetto di 10 anni che ci ha visto lavorare insieme con una visione e una coerenza. Per i prossimi dieci anni puntiamo ad avere una città verde, creativa ed inclusiva. Non sono slogan, ma progetti".
Sul palco ci sono i candidati consiglieri regionali di "Marche Coraggiose" Paola Petrelli e Francesco Bravi: "Fermare la pericolosa avanzata della destra e riavvicinare la politica ai valori dei cittadini si può" dicono all'unisono e ricordano gli altri candidati della circoscrizione di Macerata: Cristiana Cecchetti, Ariana Kosova Hoxha, Massimo Lambiase e Giovanni Chiarella.
Presente anche il consigliere regionale di 'Emilia Romagna Coraggiosa' Igor Taruffi, che affonda: "Non c'è una destra peggiore di quella italiana in tutta Europa".
Taruffi non risparmia nemmeno una frecciata al Pd: "Non è facile da nessuna parte mettersi a discutere col Partito Democratico, ma questo non può essere un alibi per sottrarsi al confronto".
Fiutando i possibili attacchi che sarebbero potuti arrivare di lì a poco nei confronti del suo partito, il candidato sindaco del centro-sinistra, Narciso Ricotta, poco prima aveva giocato d'anticipo parando i colpi nel suo breve intervento: "Abbiamo bisogno di una sinistra che parla di lavoro, di donne e di diritti come quella di Macerata Bene Comune e di Marche Coraggiose. Da una coalizione si può uscire migliori, siamo convinti che serva fare squadra"chiosa.
Poi arriva il momento più atteso dalla piazza, ed Elly Schlein prende la parola.
"Siamo di fronte a una sfida epocale -dice -. In Emilia Romagna ci siamo insediati mentre l'epidemia stava scoppiando. Veniamo dal secondo territorio che ha pagato il prezzo più alto per causa del coronavirus in tutta Italia. Ma questo difficile momento ci ha insegnato come correggere la realtà in cui vivevamo prima del Covid-19".
"Ci ha insegnato anzitutto il forte ruolo della sanità pubblica - prosegue la Schlein -, e come occorra investire sui presidi sanitari dei territori e sull'assistenza domiciliare per non lasciare soli i nostri anziani. Ci ha insegnato, inoltre, a fare prevenzione per la cura del nostro territorio. Viviamo in un Paese estremamente fragile, che soffre fortemente il cambiamento climatico in atto. Ci costa molto meno agire in prevenzione, che agire ex post nell'emergenza".
"I nostri avversari ci accusano di frequentare temi di nicchia - osserva poi la vicepresidente emiliana -, ma pensiamo soltanto al tema della mobilità dolce, che - laddove si è investito in questo senso come in Trentino Alto-Adige - porta 100 milioni di euro all'anno. È un altro modo di riscoprire i nostri territori e valorizzare le filiere agro-alimentari di eccellenza che vi ruotano attorno".
Transizione ecologia, coesione sociale e trasformazione tecnologica. Questi sono i tre temi cardine messi sul piatto da Elly Schlein per orientare gli investimenti da mettere in atto con i 209 miliardi che arriveranno dal Recovery Fund.
"I cinque anni in Europa mi hanno insegnato molto" ricorda la vicepresidente dell'Emilia Romagna, che pone anche l'accento sull'emigrazione cui tanti ragazzi sono costretti per cercare un futuro dignitoso, trasferendosi dall'Italia in "Paesi dove si investe davvero in ricerca".
"Facciamo molta attenzione - avverte - perchè secondo i dati Istat, pur in presenza di un blocco dei licenziamenti, in questi mesi si è comunque perso molto lavoro. E chi l'ha perso sono i giovani e le donne, perché solo loro ad avere i contratti più precari".
Proprio sulle donne la Schlein lancia una frecciata a Fratelli d'Italia e a Giorgia Meloni: "Non serve avere una segretaria donna, se il modello di società che portano avanti è quello di relegare le donne a welfare vivente e ricacciarle a fare il lavoro domestico. Così non si aiuta le altre donne e non si difende i loro diritti".
"Se si continua a soffiare sulla tensione sociale, si agisce da persone irresponsabili. A chi giova questo odio, questo rancore, questa intolleranza? La società più sicura è quella più inclusiva, che non lascia nessuno indietro" così conclude la Schlein il suo intervento tra gli applausi dei presenti in piazza Vittorio Veneto, che hanno occupato tutte le seggiole messe a disposizione dagli organizzatori.
Ripartono con grinta gli appuntamenti in streaming con "Giù la Maschera", la trasmissione di approfondimento di PicchioNews.
Appuntamenti serali di 30 minuti, condotti da Morena Oro insieme a Maurizio Lombardi dove i candidati alla carica di Sindaco per la città di Macerata potranno interagire con i cittadini e illustrare le proprie proposte
Si inizia Lunedì 14 alle 21.00 con Alberto Cicaré (Potere al Popolo, Strada Comune)
Martedì 15 alle 21.00 sarà la volta di Roberto Cherubini - (Movimento 5 Stelle, MaceratAmica, Macerata per l’Ambiente)
Mercoledì 16 alle 21.00 trenta minuti con Gabriele Micarelli - (Macerata Lavora)
Questi i primi tre appuntamenti per lo speciale Election Time firmata Giù la Maschera
“L’amministrazione Carancini-Ricotta ha vergognosamente steso la longa manus del malgoverno per l’ennesima volta sulla città confermando che il PD considera anche la politica comunale occasione di preda e non servizio ai cittadini. Ad una settimana dal voto sono state precipitosamente ed inopportunamente colmate lacune di anni e rinnovati incarichi professionali. Perché? Dove sta la trasparenza e la condivisione di cui Ricotta va cianciando ad ogni comizio?”
Così il portavoce della Lega Macerata, Andrea Marchiori, in occasione di una conferenza stampa, al Centrale Plus. Presente, il vicesegretario federale del Carroccio Andrea Crippa, il candidato sindaco Sandro Parcaroli, e il segretario Andrea Merlini e quello regionale Riccardo Marchetti.
“L’epoca dei soliti noti è finita perché con la vittoria della Lega nelle Marche e a Macerata tutti avranno le stesse opportunità – ha dichiarato Crippa nel corso della conferenza stampa che ha preceduto l’incontro con i candidati leghisti alle comunali di Macerata – Maceratesi e marchigiani hanno le tasche piene di questa arroganza politica che ha distrutto il territorio lasciato senza risposte e solo con i conti da pagare.
Al portavoce Marchiori, consigliere comunale uscente, il compito di entrare nel dettaglio di quella che - afferma l’esponente del Carrocccio – “appare chiaramente un’operazione tutt’altro che opportuna da parte della giunta PD”.
“Tre delibere che gridano allo scandalo una più dell’altra per tempistica e contenuti considerando che una riguarda un appalto plurimilionario” spiega Marchiori che riassume in sintesi i seguenti casi:
IRCER - "Perché tanta fretta di sostituire nel CDA dell’Ircer l’avvocato Borroni, dimissionaria l’8 giugno 2018 come si legge nel Decreto n. 8 del 07-09-2020 con cui viene nominata al suo posto la dott.ssa De Gaetano? Perché per due anni hanno lasciato vuota la poltrona di consigliere la cui nomina è di competenza diretta del sindaco, ma quello stesso sindaco fa la nomina quando ha già i bauli in mano?"
Piscine - "Perché tanta fretta di approvare (delibera n. reg. gen. 1052 n. reg. serv. 67 del 09-09-2020) lo schema di bando e il disciplinare di affidamento mediante procedura aperta per la realizzazione delle piscine alle ex Casermette? Perché si vincola il mandato del prossimo sindaco alle piscine partorite dal duo Carancini-Ricotta dopo che per ben due mandati amministrativi il polo natatorio di Fontescodella è stata solo una pia illusione solo con tanto di strascichi giudiziari e costi per i maceratesi annessi?"
Parchi - "Perché tanta fretta di rinnovare la convenzione per la Gestione del Centro di Educazione Ambientale del Parco di Fonte Scodella e di quello di Villa Lauri fino al 2021 (N. reg. gen. 1054 N. reg. Serv. 307 del 10-09-2020)? Perché non adottare una proroga temporaneo, modus operandi a cui ci ha abituato l’amministrazione Carancini-Ricotta in molte altre circostanze?"
Anche il candidato sindaco Sandro Parcaroli ha attaccato l’amministrazione della città da parte della sinistra. “Non c’è stato in vent’anni un progetto che guarda al futuro. Quello dell’avversario Ricotta è fatto di campicelli per prendere voti, se Macerata, verrà governata per latri cinque anni da questa sinistra non ci saranno più treni che passeranno.
Due gestori di altrettanti locali del centro storico di Macerata segnalati alle autorità sanitarie e amministrative per accertate violazioni alle norme igienico-sanitarie, strutturali e in materia di lavoro.
È quanto emerso nella tarda serata di ieri a seguito dei controlli svolti dai Carabinieri della Stazione di Macerata che si sono avvalsi del supporto dei colleghi del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Ancona e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Macerata
Inoltre, nel corso delle ispezioni, è stata riscontrata la presenza di un cameriere irregolare presso un noto locale.
Le sanzioni comportano preliminarmente il pagamento della somma totale di 4.600 euro, oltre alle spese previste per la regolarizzazione del lavoratore irregolare.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”.
Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica riguardante il risarcimento danni nei confronti delle strutture ospedaliere e dei relativi sanitari e nello specifico riguardo all’omessa o insufficiente informazione al paziente in relazione all’intervento effettuato. Di seguito l’analisi dell’avv. Oberdan Pantana.
"Tale dibattuta tematica è stata ben affrontata della Corte di Cassazione con la sentenza n. 28985/19, III sezione Civile, con cui il Collegio ha ben ricordato che, in tema di omessa o insufficiente informazione da parte del medico, gli scenari che possono configurarsi sono:
a) omessa o insufficiente informazione in relazione ad un intervento con danno alla salute a causa della condotta colposa del medico, a cui il paziente avrebbe in ogni caso scelto di sottoporsi alle medesime condizioni: al paziente spetta il risarcimento del solo danno alla salute, nella componente morale e relazionale;
b) omessa o insufficiente informazione in relazione ad un intervento con danno alla salute a causa della condotta colposa del medico, a cui il paziente avrebbe scelto di non sottoporsi: in questo caso dovrà essere risarcito al paziente anche il danno da lesione del diritto all’autodeterminazione;
c) omessa informazione in relazione ad un intervento che abbia cagionato un danno alla salute (anche in termini di aggravamento di una precedente situazione) a causa della condotta non colposa del medico, cui il paziente avrebbe scelto di non sottoporsi: il risarcimento deve in tal caso essere liquidato con riferimento alla violazione del diritto alla autodeterminazione (sul piano equitativo), mentre la lesione della salute dovrà essere valutata in relazione al “differenziale” tra il maggiore danno biologico conseguente all’intervento ed il preesistente stato patologico invalidante;
d) omessa informazione in relazione ad un intervento che non abbia cagionato un danno alla salute del paziente, cui egli avrebbe comunque scelto di sottoporsi: non spetta alcun risarcimento;
e) omissione/inadeguatezza diagnostica che non abbia cagionato un danno alla salute ma che gli abbia impedito di accedere a più accurati ed attendibili accertamenti: il danno da lesione del diritto alla autodeterminazione sarà risarcibile qualora il paziente alleghi che, dall’omessa, inadeguata o insufficiente informazione siano derivare conseguenze dannose, di natura non patrimoniale, in termini di sofferenza soggettiva e contrazione della libertà di disporre di sé stesso, psichicamente e fisicamente.
Infine, in caso di lesione del diritto di autodeterminazione, a causa delle non imprevedibili conseguenze di un atto terapeutico, pur necessario ed eseguito secundum legem artis, ma senza la preventiva informazione al paziente e dunque in assenza del suo consenso consapevole, sarà il paziente stesso a dover dimostrare il pregiudizio subito «riverberando il rifiuto del consenso alla pratica terapeutica sul piano della causalità giuridica ex art. 1223 c.c.».
Il paziente dovrà dunque dimostrare il nesso causale tra inadempimento e danno, con ogni mezzo possibile, compreso il notorio, le massime di esperienza e le presunzioni fondate su un rapporto di proporzionalità diretta tra gravità delle condizioni di salute e grado di necessarietà dell’operazione. Non può infatti essere configurabile ipso facto un danno risarcibile con riferimento alla sola omissione di informazione.
In conclusione, in tema di consenso informato al trattamento sanitario, anche nel caso di mera violazione del diritto all’autodeterminazione, il presupposto del diritto risarcitorio è la circostanza che il paziente, ove informato, non si sarebbe sottoposto al trattamento (Cass. Civ., Sez. III, sentenza n. 17806/20).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
"Gli studenti universitari di Unimc sono cittadini di Macerata. E oltre a essere cittadini crediamo che vada posta loro una particolare attenzione, in quanto hanno scelto la nostra città per la tappa più importante del loro percorso di crescita personale e professionale". È da questa premessa che partono le proposte che Matteo Moretti e Davud Useini, candidati della lista civica 'Macerata Insieme', e Narciso Ricotta, candidato sindaco, hanno discusso insieme ad alcuni rappresentanti di Officina Universitaria, la principale associazione studentesca attiva a all'Università di Macerata.
I principali temi trattati sono stati: mobilità, residenzialità degli studenti, spazi di aggregazione e attività culturali, estensione del wifi cittadino e attenzione alla sostenibilità ambientale.
Centrale è stato definito l'ampliamento dell’offerta urbana ed extraurbana del trasporto pubblico, sebbene l'obiettivo sia quello di "mettere in grado lo studente di muoversi agevolmente a piedi e in bici".
Sugli alloggi universitari la posizione è chiara: "Le sistemazioni disponibili per studenti devono rispettare standard minimi di qualità. La riqualificazione degli immobili dovrà essere una priorità per quei casi di obsolescenza e fatiscenza, e l’amministrazione si impegnerà per garantire che tutti gli incentivi e bonus per compiere ristrutturazioni siano promossi mediante una campagna informativa e di supporto (sismabonus, superbonus 110% per la riqualificazione energetica, bonus facciate...)".
Sul fronte delle agevolazioni per cittadini e studenti (card Macerata Digitale e alla card MCult), Ricotta e gli esponenti di 'Macerata Insieme' si impegnano non solo a mantenere le offerte già presenti, ma a potenziarle: "Inoltre, è già presente nell’area del centro storico una rete Wi-Fi gratuita - aggiungono -. Sarà nostra premura studiare una maggior diffusione “orizzontale”, mediante patti di co-governance con esercenti della città per aggiungere nuovi ed ulteriori hotspot per una maggior capillarità della connettività ad Internet".
"La sostenibilità - concludono - rappresenta un principio cardine attorno al quale si muoverà la prossima amministrazione. Cambiamenti climatici e COVID, tutt’ora in corso, ci pongono di fronte a una realtà che non possiamo più ignorare. Sarà nostro compito assicurare una reale transizione energetica, andando a riqualificare energeticamente edifici pubblici e sostenendo i privati nel farlo. Verranno collegati i parchi cittadini e valorizzati, garantendo agli studenti la presenza di un polmone verde dove fare sport o passare del tempo. Insieme al consumo di suolo zero, andremo a rafforzare e potenziare la gestione dei rifiuti, fino a farla diventare un modello di riferimento per il territorio".
Ad una settimana dall’inizio del campionato di A2, la CBF Balducci HR Macerata toglie il velo. La presentazione della squadra ha avuto luogo alla sede della CBF Balducci, quest’anno unico main sponsor della squadra, a Montecassiano.
Una mattinata iniziata, dopo un tour aziendale, con i saluti del sindaco e dell’assessore allo sport di Macerata, Romano Carancini ed Alferio Canesin, del presidente del comitato territoriale FIPAV Macerata Roberto Cambriani e del delegato Coni Macerata Giuseppe Illuminati, che hanno espresso il loro apprezzamento per una realtà pallavolistica che tiene alto il nome della città, nonostante le difficoltà della situazione e l’incertezza di avere gli spettatori al palazzetto per il debutto di domenica prossima.
Nonostante tutto si cercherà di partire con la presenza del pubblico, con i numeri e le distanze imposti dalle circostanze, ma con l’atmosfera vera dello sport.
“Speriamo si possa cominciare con il pubblico – ha dichiarato il presidente Pietro Paolella – Oggi questa presentazione ci fa sentire a casa, visto il legame tra CBF Balducci Group e la nostra società. Ci arriviamo dopo un’estate in cui avevamo accarezzato per un momento il sogno dell’A1, ma preferiamo conquistarla e meritarla sul campo. Abbiamo allestito una struttura ed una squadra competitiva grazie all’impegno della famiglia Balducci, che quest’anno non si è tirata indietro come unico main sponsor”.
Una CBF Balducci sponsor e casa dell’Helvia Recina Volley. “Come CBF Balducci Group, come dico ormai da diversi anni, per noi non è più un semplice discorso di sponsorizzazione quello che ci lega all’Helvia Recina Volley – ha dichiarato il CEO di CBF Balducci Group, Massimiliano Balducci – È un binomio che racchiude un’unica famiglia, perché i valori che abbiamo all’interno di CBF Balducci Group sono gli stessi che trasmettiamo alle nostre ragazze, ai nostri dirigenti e a tutti quelli che fanno parte di questo meraviglioso mondo. Non sono mancati un po’ di imprevisti durante l’estate, ma ci siamo tirati su le maniche a abbiamo ragionato per fare una stagione che vorremmo vedesse l’Helvia Recina ai vertici del campionato”.
“Già l’anno scorso avevo auspicato una stagione ai piani alti per la squadra – ricorda il Commendator Franco Balducci – Non è andato tutto come speravamo anche perché la stagione si è interrotta in un momento in cui potevamo ambire seriamente ai play-off. Purtroppo i problemi sanitari ci hanno tenuto lontani, ma ora siamo pronti a ricominciare, con questo gruppo meraviglioso che sono sicuro potrà darci grandi soddisfazioni”.
Un gruppo meraviglioso allestito dal vice presidente e direttore sportivo Maurizio Storani che ha mantenuto l’anima dello scorso anno con capitan Ilenia Peretti, con Elisa Lancellotti, Valentina Pomili, Elisa Rita, Melissa Martinelli, Morgana Giubilato ed Aleksandra Lipska, a cui si aggiungono le importanti esperienze di Veronica Bisconti e Giulia Mancini, la freschezza di Sara Sopranzetti e Martina Pirro, l’entusiasmo di Ilaria Maruotti e la voglia di stupire di Sofia Renieri.
Tutte componenti che starà a coach Luca Paniconi trasformare in una squadra coesa e vincente sul campo.
“Nonostante il momento non sia dei più facili dal punto di vista economico la CBF Balducci ha investito fortemente su questo progetto sportivo – ricorda il tecnico – Questo ci deve responsabilizzare ancora di più, perché l’ambizione che quest’azienda ha deve diventare la nostra ambizione. Noi rappresentiamo non solo una squadra, ma rappresenteremo anche quest’azienda, non dimentichiamolo mai”.
Una squadra che rappresenta un’azienda per un percorso di marketing che deve rendere la CBF Balducci HR Macerata sempre più apprezzata e conosciuta sul territorio, un compito che ruoterà intorno ai responsabili delle aree marketing e comunicazione, Elisa Giuliani e Matteo Lattanzi.
Ora però la parola al campo, domani a San Giovanni in Marignano l’ultimo allenamento congiunto e domenica 20 l’esordio casalingo contro Martignacco.
"La Lega critica la gestione sanitaria della nostra Regione dicendo che abbiamo privatizzato troppo, quando in Lombardia è stato fatto un disastro con il 45% delle strutture concesse al privato. E poi, appena andata al governo, porta in Umbria i vertici del nostro management sanitario, i nostri scarti. Il direttore generale, per esempio, è di Senigallia e lo conosco bene".
Queste le dichiarazioni rilasciate ieri dal candidato governatore del centro-sinistra Maurizio Mangialardi durante la conferenza stampa tenutasi nella sede elettorale del candidato sindaco di Macerata Narciso Ricotta, alla quale ha partecipato anche la viceministra dell'Istruzione Anna Ascani (leggi qui).
Parole dure, che non sono passate inosservate.
A stretto giro di posta è arrivata la replica del dottor Alessandro Maccioni, ex direttore sanitario dell'Area Vasta 3 ed attuale direttore amministrativo dell'Usl Umbria 1.
"Il candidato governatore del centro sinistra ha definito il commissario della Usl Umbria 1 e il sottoscritto “scarti” della sanità della Regione Marche - esordisce Maccioni -. Credo che le parole e le azioni hanno sempre governato il mondo e quindi occorre sempre tanta prudenza e pacatezza prima di aprire bocca e pronunciare parole violente, volgari e piene di rancore. Soprattutto da chi si candida a governare una importante istituzione e che, una volta eletto, dovrà essere al di sopra delle parti e agire per il bene comune e quindi di tutti i cittadini".
"Ancora più gravi le affermazioni fatte in un pubblico consesso in quanto indirizzate a due tecnici che, in 40 anni di attività, hanno dovuto superare esami, selezioni e prove di ogni tipo nonché raggiungere importanti e continui risultati sempre certificati da organismi terzi e non certo politici" sottolinea Maccioni.
"Offendere in modo gratuito a Macerata - aggiunge - chi con impegno, passione, professionalità e serietà ha gestito un servizio pubblico come la sanità della provincia di Macerata significa, credo, offendere anche tutti quegli operatori sanitari e non che negli ultimi cinque anni hanno affrontato due emergenze epocali: il terremoto e il covid 19".
"Vorrei far presente al signor Mangialardi - conclude Maccioni - che io, per definizione, non posso essere definito lo “scarto” della sanità marchigiana. Sono io che mi sono dimesso lasciando un incarico con scadenza gennaio 2023 per andare ad assumere il ruolo di direttore amministrativo (con fine incarico al 28 febbraio 2021) in un'azienda molto importante della regione Umbria che sta facendo cose notevoli in questa fase di ripresa della pandemia".
Nella splendida cornice del Salone delle Feste al primo piano di Palazzo Floriani-Carradori in via Crescimbeni, a Macerata, si è tenuto il convegno “Macerata: passato, presente e futuro”, a cui hanno preso parte il candidato sindaco Sandro Parcaroli, l’architetto Silvano Iommi, l’avvocato Renato Coltorti e il giornalista Carlo Cambi.
Presentatrice dell’appuntamento la giornalista Erika Mariniello.
Parcaroli, dopo un saluto, ha sottolineato quanto il suo programma e quello della coalizione guardi verso "la necessità di un cambiamento con uno sguardo verso l’Europa per valorizzare nel miglior modo possibile le tante bellezze che abbiamo nel nostro territorio".
"I sogni sono il nostro futuro ma questa città purtroppo non solo ha smesso di sognare da tempo ma ha anche smesso di fare per realizzare quei sogni – ha sottolineato Iommi, candidato della lista civica “Sandro Parcaroli Sindaco” -. Per comprendere la vicenda storico-urbanistica e amministrativa cittadina occorre - come ci insegnano gli storici di professione - operare delle sezioni procedendo a ritroso e cercando di individuare i punti più significativi e gli snodi fondamentali al fine di poter costruire una narrazione della città quanto più congruente, fedele e fondata possibile, soprattutto se vogliamo promuove la nostra identità e quella del nostro territorio".
"Per restare in epoca recente una passaggio storico significativo (non solo per Macerata) è quello del 1994 con l'avvento della sinistra al governo della città attraverso l'Amministrazione Mauolo; è in quel periodo che si produce la rottura, metodologica e culturale, del tradizionale e collaudato processo di costruzione delle idee fondato sul confronto diretto con la realtà fattuale e con i bisogni reali della popolazione – ha spiegato l’architetto Iommi -. L'ingresso pesante e deciso della sinistra più radicale nei vari spazi del potere locale e regionale ha avuto come effetto la cancellazione e trasformazione dell'intero sistema infrastrutturale previsto dal piano di ricostruzione post bellico e recepito dal vigente PRG, producendo il primo sbandamento programmatico dal quale la città non si è più ripresa restando territorialmente isolata per decenni".
Iommi poi, tra immagini e parole ha catapultato gli spettatori indietro nel tempo ricostruendo la storia del capoluogo e soprattutto dei suoi luoghi di maggiore interesse a partire dalle fonti passando per le vie fino alle piazze.
Riscoperte che - come ha spiegato l’architetto Iommi - passano attraverso «"a città sotterranea, il parco delle fonti periurbane come luoghi della memoria e dell’identità collettiva, piazza Limadou come monumento a Padre Matteo Ricci, un museo della torre civica che spiega le sue fasi costruttive ma anche la formazione della piazza centrale, il Belvedere Leopardi con i suoi parcheggi e attracchi meccanizzati con piazza della Libertà e infine il recupero dell’Hortus conclusus dei Filippini".
La parola poi all’avvocato Coltorti che ha spiegato come intercettare le risorse per portare avanti questi progetti spiegando ai presenti le modalità di assegnazione dei fondi europei 2021-2027, "un’occasione concreta per i finanziamenti delle opere pubbliche a Macerata. Purtroppo la città ha un ufficio cultura che negli anni è sempre arrivato “a valle” quando tutto era ormai già previsto; si sono presentati dei progetti per cercare di ottenere delle somme ma questi si sono poi rivelato delle scatole vuote. Oggi c’è bisogno di una classe politica che intervenga a livello tecnico e politico con un dialogo costante tra Macerata e la Regione. Cerchiamo quindi di passare da una visione passiva a una attiva dei fondi europei senza perdere tempo: Macerata ha bisogno di persone che la sappiano amare sapendo, in primis, cosa deve essere fatto".
Le conclusione sono state affidate al giornalista Cambi che ha ribadito quanto Macerata, "in questi ultimi venti anni abbia subito una profonda erosione nella propria capacità di produrre ricchezza. C’è la necessità di rivitalizzare il borgo che deve unirsi alle competenze, alle abilità e alla giustizia: sono queste le caratteristiche per farla tornare attrattiva".
Nello splendido contorno di Piazza Vittorio Veneto e del pubblico presente, sono stati, ieri sera a farla da padroni con l’incontro “Sport e Società.Una condivisione di valori” organizzato dalla lista civica “I Moderati per Ricotta Sindaco”, la pluricampionessa olimpionica Giovanna Trillini, il già fisioterapista della Nazionale Italiana Atletica e noto scultore Nazareno Rocchetti ed il candidato sindaco Narciso Ricotta, raccontando il mondo dello sport e il suo valore sociale.
Dopo i saluti iniziali del candidato consigliere Carlo Sarnari, che ha raccontato della necessità di “rendere lo sport protagonista della vita” ed investire in tal senso sui giovani e la nostra società, la parola è passata agli illustri ospiti. L’olimpionica Trillini e lo scultore Rocchetti hanno intrattenuto la platea, spronati dalle domande perspicaci del moderatore, quale giornalista e scrittore Maurizio Verdenelli, intrecciando storie di sport e storie di vita; dallo sport che per la Trillini si erge senza ombra di dubbio “sul gradino più alto del podio della vita”, al racconto delle gesta di Gelindo Bordin di cui Rocchetti fu fisioterapista e primo supporter, fino alle considerazioni sugli ultimi tristi fatti di cronaca di Colleferro sentenziate dalla Trillini come “Le limitazioni personali di alcune persone non hanno nulla a che fare con lo sport che non è mai violenza”.
Nella seconda parte dell’evento è poi Narciso Ricotta a scambiare una serie di interessanti considerazioni con la Trillini e Rocchetti e col pubblico presente su molti temi, quali: lo sport come mezzo per combattere le devianze da promuovere tramite la valorizzazione delle strutture limitrofe, mettere lo sport sul gradino del podio più alto del proprio programma per il bene dei nostri giovani e della nostra cittadinanza, un vero progetto su di ognuna delle nostre realtà sportive per far emergere anche delle eccellenze individuali oltreché generali, ciò riguardando anche la Maceratese con la condivisione con i propri tifosi oltre alla volontà di celebrare la sua storia con l’istituzione di un museo in vista del centenario della sua nascita nel 2022, ed infine il realizzato progetto che a breve diventerà realtà del nuovo impianto notatorio.
A conclusione Rocchetti conquistato da Narciso Ricotta, arrivando a chiamarlo persino già “sindaco”, lo sprona a lavorare in modo concreto con sguardo attento sui giovani che oramai devono prendersi lo spazio che meritano, circostanza questa garantita da Narciso Ricotta e dalla sua futura e nuova amministrazione, per terminare poi omaggiando gli ospiti intervenuti e le foto di rito.
Nonostante due tamponi positivi e il regime di quarantena, in attesa di conoscere l'esito del terzo esame (risultato poi anche questo positivo), ha provato ad andare a fare il test di Medicina, a Bologna. Si tratta di una ragazza di 19 anni, che era arrivata in auto da Macerata insieme alla madre mercoledì sera e ha alloggiato in un hotel nel capoluogo emiliano.
L'allarme è scattato ieri mattina, verso le 8, quando alla polizia è arrivato l'alert nel database di una persona positiva, dopo che in albergo erano stati registrati i documenti delle due donne. Gli agenti hanno quindi contattato madre e figlia che si trovavano in auto, in piazza della Costituzione, in attesa che la ragazza entrasse in aula per svolgere il test di ammissione.
La giovane ha confermato agli agenti che ad agosto si era sottoposta a due tamponi, risultati positivi, e il 5 settembre ne aveva fatto un altro, di cui attendeva l'esito.
Nonostante questo si era messa in macchina con la madre per arrivare a Bologna. Le due donne hanno spiegato di non essersi mai fermate durante il viaggio in auto e di aver sempre indossato la mascherina in albergo, senza avere altri contatti.
Nel frattempo è arrivato l'esito del terzo tampone - positivo - dopo che la polizia ha contattato l'Asl marchigiana.
La ragazza è stata denunciata per il reato di delitto colposo contro la salute pubblica e insieme alla madre ora si trova in uno degli alberghi messi a disposizione della Regione per trascorrere la quarantena. L'albergo in cui ha alloggiato ha assicurato di essere fornito di tutti i dispositivi per prevenire il contagio.
"Numerosi e inascoltati gli appelli dei residenti di Borgo Piediripa sui problemi annosi che attanagliano la zona - È quanto sottolinea Francesco Pastori, esponente di Fratelli d'Italia Macerata - Non sono mancate in questi anni le segnalazioni all’Amministrazione comunale che, dopo essersi girata dall’altra parte, ora in campagna elettorale fa finta di interessarsi ma con gli stessi identici risultati: nessuna soluzione. Basti pensare all’alta velocità sulla Carrareccia: anche nelle ore non di punta, auto, moto e mezzi pesanti sfrecciano di giorno ma soprattutto di notte e mettono in pericolo i residenti, sia che debbano uscire di casa con le loro vetture, oppure spostarsi a piedi e magari soltanto immaginare di attraversare la strada. Insomma, un vero e proprio caos".
"La mancata manutenzione del verde, inoltre, ha fatto sì che le piante coprano i lampioni riducendo di sera la visibilità delle auto che si mettono in carreggiata e dei pedoni. Per questi ultimi, sempre nelle ore notturne, il rischio di attraversamento delle strisce pedonali è ormai una roulette russa. Altro aspetto, ma non meno importante, è la mancanza di un marciapiede in un lato della carreggiata del Borgo che “consente” ad alcuni di parcheggiare tra l’incuria generale e in divieto di sosta, creando ulteriore disagio per chi vi abita" - afferma Pastori.
"Tuttavia, si tratta di piccoli interventi che se fossero già stati fatti avrebbero migliorato la vivibilità dei residenti della frazione, a dimostrazione della distanza che si è creata tra gli abitanti e la sinistra che ha governato in questi ultimi venti anni - aggiunge l'esponente Fdi - Fratelli d’Italia ancora una volta si dimostra vicina ai cittadini ed è pronta a farsi carico non di sogni irrealizzabili o di false promesse ma delle istanze della popolazione".
"A tal proposito gli interventi che si potrebbero mettere in atto nel breve periodo sono il liberare i lampioni dai rami delle piante lasciate all’incuria facendo una corretta potatura - evidenzia Pastori -Mettere un divieto di sosta per tutto il lato destro della carreggiata venendo da direzione Sforzacosta, riprogettare le strisce pedonali rendendole visibili con lampioncini al led che le rendano luminose e magari se necessario installare un semaforo a chiamata con telecamera annessa, che permetta di monitorare la situazione del traffico e all’occorrenza possa essere utilizzata come autovelox".
"Sono piccoli ma fondamentali interventi che potrebbero in breve tempo cambiare la vivibilità della zona e rendere i residenti più sicuri" conclude Pastori.
La cerimonia del “Graduation Day” con cui l’Università di Macerata ha celebrato i giovani laureatisi da casa durante l’isolamento causato dalla pandemia, è stata anche l’occasione per svelare una bella novità targata Cus Macerata.
In Piazza della Libertà mercoledì, nel primo dei tre giorni della manifestazione, è infatti spuntato a sorpresa un flash mob sulle note della popolare e ballatissima canzone “Jerusalema”.
A realizzarlo, coinvolgendo i presenti, le ragazze del Centro Danza Carillon, scuola tanto longeva quanto stimata (con circa una ottantina di allieve) nel capoluogo che è appena stata assorbita dal Cus.
A distanza di qualche anno dunque la Polisportiva di via Valerio riaccoglie, nella sua ampia offerta, la sezione di danza moderna e danza classica.
Alla base dell’operazione la notevole richiesta pervenuta all’Ente proprio da parte di studentesse e così il Cus Macerata ha voluto fare le cose per bene, ristrutturando appositamente un locale all’interno dello stabile che, dal 1 di ottobre, sarà completamente riservato a questi corsi.
Le lezioni saranno tenute dalle istruttrici e responsabili, Simonetta Strappa per la danza classica e Chiara Verolo per la moderna. Saranno dedicate a bambini e bambine dai 3 anni in si, ma anche ragazze o ragazzi e si svolgeranno dal lunedì al venerdì.
Nella giornata di ieri, il candidato sindaco Alberto Cicarè, ha incontrato i rappresentanti di Officina Universitaria, il principale sindacato universitario attivo a UniMc.
Officina Universitaria, da tempo, ha una visione molto ampia del proprio ruolo, che non è limitato a rivendicazioni nei confronti dell’Ateneo ma guarda alla partecipazione degli studenti alla vita del luogo in cui vivono per molti mesi all’anno.
"L’attaccamento che questi ragazzi dimostrano per Macerata è il segno del potenziale che l’elemento studentesco può costituire per lo sviluppo della nostra città - spiega Cicarè -. Per questo Officina chiede che gli studenti non vengano considerati come un elemento di disturbo o una fonte di reddito, ma una ricchezza, un valore aggiunto fondamentale per immaginare lo sviluppo di Macerata nei prossimi anni".
Gli argomenti che Officina ha proposto riguardano principalmente mobilità, residenze, attività culturali e spazi di aggregazione, sostenibilità ambientale: "Per uno studente universitario un trasporto pubblico efficiente è doppiamente importante - spiegano i rappresentati di Officina Universitaria-, perché consente di raggiungere facilmente la città, e di muoversi agevolmente al suo interno. L’isolamento che Macerata sconta rispetto ai flussi che transitano lungo la costa deve essere affrontato con il potenziamento dei collegamenti offerti da FS e Contram, mentre il sistema del trasporto pubblico urbano deve essere profondamente riformato per renderlo più aderente alle esigenze dell’utenza. E devono essere introdotte forme di agevolazione sulle tariffe".
Nell’attualità, esiste grande incertezza circa i trasporti che verranno consentiti agli studenti che saranno costretti a seguire le lezioni in sedi diverse da quelle solite, a causa dell’emergenza sanitaria.
"In merito alle residenze, considerata la storica mancanza di alloggi forniti dall’Erdis, il Comune dovrebbe farsi promotore di una maggiore trasparenza e più intenso controllo sulle locazioni, favorendo una pubblicità dell’offerta e forme di contratto pluriennale a prezzo ridotto e bloccato - precisano i rappresentanti-. E locali privi di requisiti minimi di abitabilità non devono essere più tollerati". Il Comune deve favorire la partecipazione degli studenti alla vita culturale della città, consentendo l’accesso a spazi polifunzionali, in modo che la vita sociale non sia limitata ai giovedì universitari in cui è il consumo a essere il protagonista, ma la creatività dei ragazzi possa trovare espressione migliorando il clima culturale della città.
Gli studenti hanno assunto un ruolo fondamentale nel risveglio di una sensibilità ambientale, espresso da Fridays for Future e da alcune iniziative adottate a UniMC. Questa sensibilità va accolta e favorita anche accogliendo gli studenti in una città in cui il verde pubblico sia spazio per lo studio, l’incontro e le attività sportive.
Strada Comune e Potere al Popolo ritengono che queste tematiche vadano inquadrate in un sistema di relazioni tra Università e Comune che sia stabile e continuo, con una cabina di regia che non sia influenzabile da rapporti personali ma consenta una composizione e un potenziamento degli interessi reciproci. Macerata deve diventare una città universitaria perché questo è il proprio destino e la sua prospettiva di sviluppo. Dalla crescita dell’Università in quantità e qualità dipende molto del futuro della città.
"Dobbiamo fare in modo che i laureati UniMc possano trovare lavoro, un’occupazione qualificata all’interno del tessuto economico cittadino. Una città di culture diverse, preparata all’accoglienza e all’incontro, un’officina di idee e pratiche rivolte al futuro". Conclude il candidato sindaco Cicarè.
Alle ore 02.30 di questa notte i Carabinieri della Stazione di Mogliano, impegnati nel servizio di contenimento del contagio da Covid-19, sorprendevano due giovani mentre stavano urinando contro il muro del teatro Lauro Rossi in piazza della Libertà a Macerata.
I due sono stati pertanto contravvenzionati per atti contrari alla pubblica decenza che prevede una sanzione da euro 5 mila ad euro 10 mila euro, ovvero il pagamento in misura ridotta entro 60 giorni di euro 3.333,33.
Un trentaquattrenne di origini Afghane, dimorante sulla costa della provincia Maceratese, è stato sorpreso appena prima di sostenere l’esame teorico per il conseguimento della patente di guida presso la Motorizzazione Civile di Macerata, munito di una sofisticata ricetrasmittente che gli avrebbe consentito di ricevere le risposte ai quiz.
Il bravo esaminatore ha però notato che l’uomo, in procinto di svolgere l’esame, celava sotto la camicia il dispositivo elettronico. Ha quindi sospeso la prova chiedendo l’intervento dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile, che hanno perquisito il candidato sequestrandogli la radio ricetrasmittente usata per ricevere le risposte corrette all’esame che si apprestava a sostenere.
Il giovane straniero è stato infine denunciato all’Autorità Giudiziaria, che valuterà le varie ipotesi di reato in relazione all’uso fraudolento della radio ricetrasmittente per superare l’esame teorico della patente di guida.
“Ergo ego, Franciscus Adornato, Maceratensis Universitatis Rector Magnificus, promotor legitime constitutus ex decreto ordinis mei, haec diplomata universitatis, sigillo insignita, vobis in mano trado”. Una formula antica di secoli ha sancito oggi ancora una volta la consegna delle pergamene ai laureati dell’Università di Macerata. “Se potessi inquadrare in una categoria il significato della lettura di questa formula nella giornata odierna – ha spiegato il rettore Francesco Adornato - direi “coltivare la speranza del passato”. Una frase paradossale, ma invece molto attuale, se ci pensiamo”.
Quasi 450 laureati con lode dell’ultimo anno sono stati finalmente festeggiati da amici e parenti in piazza della Libertà. A salutarli, anche il prorettore Claudio Ortenzi, il direttore generale Mauro Giustozzi, i direttori dei Dipartimenti Lorella Giannandrea, Emmanuele Pavolini, Stefano Perri, Carlo Pongetti, Stefano Pollastrelli. Con il lancio dei tocchi in un cielo stellato di coriandoli rossi si è conclusa la tre giorni dei Graduation Day: un evento speciale pensato dall’Ateneo in questa situazione di emergenza per ripagare gli oltre 1.300 ragazzi che hanno raggiunto l’ambito traguardo discutendo la tesi da casa, davanti a una commissione collegata in remoto. A questi si sono aggiunti tutti i laureati con il massimo dei voti, in genere festeggiati con la Giornata del Laureato, che li riunisce insieme ai dottori di 25 e 50 anni fa, ma annullata quest’anno a causa del lockdown.
“Questa cerimonia – ha ribadito il rettore - è un rito di passaggio che non poteva non avvenire, non compensare il vostro lavoro, il vostro studio, le vostre fatiche e le aspettative vostre e dei vostri genitori. Ve lo avevamo promesso e oggi manteniamo la parola, perché l’Università di Macerata ha un’ostinata fiducia nel futuro”, ha ribadito il rettore.
Studenti italiani e internazionali, chi sogna di volare all’estero, chi sta per spiccare il volo per mettere alla prova le lingue imparate, laureati che già lavorano, altri impegnati con i tirocini per avvocato e magistrato o pronti per completare la propria formazione e diventare insegnati. “Il nostro è uno degli atenei più antichi di Italia, ma, come dimostra questa piazza, è sempre giovane - è stato il saluto del rettore Adornato -. Dal 22 settembre torneremo in aula e ci impegneremo ad assicurare tutte le condizioni di sicurezza sanitaria, insieme alla qualità della nostra offerta didattica”. E adesso? “Adesso c’è il futuro”, ha detto uno dei partecipanti, sorridendo alle telecamere.
A scendere nell’arena di Piazza Mazzini questa volta è toccato al Movimento 5 Stelle che, dall’alto del palco situato nel cuore del centro storico di Macerata hanno presentato l’intera schiera elettorale che fra appena 10 giorni sarà impegnata alle elezioni regionali e comunali.
Gian Mario Mercorelli alla Regione Marche e Roberto Cherubini per le amministrative del capoluogo maceratese; ecco gli uomini di punta dei pentastellati marchigiani che nel tardo pomeriggio di oggi hanno lanciato il loro guanto di sfida alle altre forza politiche da una location che nell’ultimo mese è stata una sorta di “amuleto” per i gruppi del centrodestra (vedi Matteo Salvini prima e Giorgia Meloni dopo).
La carica dei 5 Stelle è riuscita a portare all’evento pubblico tre cosiddetti “big” del movimento, a cominciare dal Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Luigi Di Maio e la Vicepresidente del Senato della Repubblica Paola Taverna che dopo la tappa al “Niwa food & drink” di San Benedetto del Tronto, sono arrivati in Piazza Mazzini raggiunti dal Vicepresidente del Parlamento Europeo Fabio Massimo Castaldo.
A introdurre l’evento è stato il “padrone di casa” Roberto Cherubini, giunto sul palco di Piazza Mazzini dopo un incontro con Confartigianato Imprese :“La nostra più che una campagna elettorale è una campagna informativa – ha esordito passando subito sul tema dei fondi europei – è stato un anno propositivo dove abbiamo anche partecipato ad una tre giorni a Bruxelles in cui abbiamo imparato come prendere i fondi europei. L’ho trovata una cosa straordinaria perché su questo tema si passa dall’avere informazioni che deprimono anche una città come Macerata all'arrivare ad un ottimismo che solo persone con cui ho condiviso quei momenti come Fabio Massimo Castaldo e Adriana Calì riescono a dare – e conclude - la nostra è stata senza dubbio una campagna diversa e credo che la cittadinanza l’abbia percepito”.
La parola poi è passata al candidato governatore regionale Mercorelli: “A volte consideriamo le associazioni di categoria alla stregua delle lobby ma sono solamente delle realtà formate da persone che il più delle volte rimangono inascoltate – ha dichiarato- i marchigiani sanno bene che sono scacco di una certa politica da oramai quarant’anni ma questo perché siamo talmente abituati che questo mondo chieda sempre qualcosa in cambio. Il sistema deve cambiare”.
“Dobbiamo pianificare il nostro futuro che vuol dire superare il nostro quinquennio di mandato e non ricercare la certezza di una rielezione – ha sottolineato Mercorelli - ma cercare di fare il meglio che si possa per il popolo”.
“Le liste degli altri partiti sono farcite da persone che hanno sempre fatto politica, che non hanno fatto nulla se non gli interessi di partito – ha aggiunto il tolentinate -. Se si vuole farla finita una volta per tutte bisogna cambiare il modo in cui si vede le cose e l’unica forza capace di farlo è il Movimento Cinque Stelle. Abbiamo sempre fatto scelte mirate a soddisfare i cittadini italiani, a partire dai tagli agli stipendi – ed ha concluso il suo intervento - non fatevi ammaliare dai soliti pifferai perché alla fine di quel percorso c’è solo un burrone”.
Gli oltre 300 presenti in Piazza Mazzini hanno poi ascoltato e battuto le mani per i rappresentati dei vertici del Movimento 5 Stelle con Fabio Massimo Castaldo prima e Paola Taverna dopo per poi passare al Ministro degli Affari Esteri Luigi di Maio che sin da subito ha acceso i riflettori sulla Regione Marche “Le elezioni regionali sono un momento in cui si deciderà a chi mettere in mano le chiavi degli ospedali perché il 95% delle tasse dei marchigiani finiscono proprio lì – ha tuonato - stiamo vivendo una pandemia globale e proprio questo momento storico che da un ulteriore valore aggiunto all’esito delle urne del 20 e 21 settembre – ha proseguito -. Quando c’è un'emergenza i soldi che si ha disposizione vanno spesi in maniera oculata e per questo c’è bisogno di governatori e amministratori integerrimi”.
“Mercorelli sa amministrare la cosa pubblica come un buon padre di famiglia – ha inoltre precisato Di Maio - la piazza di questa sera è la più grande risposta nei confronti di quanti da mesi scrivono e parlano a vanvera contro di noi riguardo presunte alleanze".
“Siamo il primo paese per fondi derivanti dal Recovery Fund e questo risultato l’abbiamo potuto ottenere perché gli italiani hanno tenuto un gran comportamento durante la pandemia – ha spiegato - grazie a questa credibilità il nostro Governo ha potuto vincere quella trattativa che ci ha portato in dote più di 200miliardi di euro ma ora c’è bisogno di spenderli e per far si che nessuno metta le mani impropriamente su questo bottino sono necessari dei governatori competenti”.
“Una parte di queste risorse andranno sicuramente alle Marche quindi invito tutti il giorno delle elezioni a scegliere responsabilmente chi farli gestire”.
Il focus poi si è spostato sul referendum costituzionale che riguarderà il taglio dei parlamentari al quale saranno chiamati ad esprimersi più di 51 milioni di elettori ed elettrici: “Abbiamo la grande occasione per tagliare 345 parlamentari e chi sta portando avanti la campagna del 'No' è chi ha tagliato per anni la sanità, la scuola, i trasporti e i servizi essenziali".
“Ora o mai più” è questo lo slogan usato dal Movimento 5 Stelle: “In Germania ci sono 700 parlamentari, noi ne abbiamo 945 – ha aggiunto - abbiamo l'occasione per riportare i numeri dei parlamentari ai livelli europei e finalmente gli italiani possono cambiare le cose. Attraverso il referendum avremo l’occasione di rafforzare il ruolo del Parlamento Italiano anche attraverso la revisione dei regolamenti – ha incalzato il Ministro -. Non si sarebbe nemmeno dovuta tenere una votazione di questo genere in un paese normale ma questa è stata una battaglia del Movimento 5 Stelle che ha voluto far sentire la voce degli italiani anche nei Palazzi dove si è sempre votato contro questi tagli”.
La chiosa finale di Luigi Di Maio è stata sulla scelta di prendere le redini del Governo Italiano: "Quando è arrivato il responso delle elezioni governative ci siamo subito resi conto che col 33,6% non eravamo capaci di governare da soli – ha dichiarato - avevamo davanti due strade che erano quelle di attraversare il Rubicone o di stare all’opposizione - quella sera al nostro fianco era presente il nostro attuale Premier Giuseppe Conte e così abbiamo deciso di guidare insieme questo Paese e quello che è certo – ha concluso sorridendo - è che di noi non vi libererete mai”.
<<Macerata torni a crescere in un connubio tra imprese e ambiente: Valleverde una delle zone industriali della città lasciata tra l’incuria e l’isolamento; la cura del territorio e l’ambiente non può essere trascurato.
Abbiamo fatto come coalizione qualche giorno fa un incontro a Piediripa, si sono toccati molti temi attinenti la frazione ed la città in generale, e tra questi ne riprendo uno, Valleverde>>.
Mattia Orioli, Nuovo CDU torna a parlare di Valleverde e del tema dell’ambiente legato al territorio in un’ottica di sviluppo e crescita sostenibile e specifica <<Dopo un rapido sopralluogo ho potuto constatare ad oggi come l’abbandono di Valleverde sia piuttosto evidente, risulta inverosimile che si sia realizzata una zona per insediamenti produttivi senza premurarsi della realizzazione di un’uscita verso la superstrada, da qui emerge una chiara e netta visione miope del territorio oltre che una non conoscenza delle esigenze di chi fa impresa, tra cui collegamenti rapidi e facilità di accesso alle aree industriali.
UInoltre appare chiaro come la cura e manutenzione del verde di questa aree sia stata trascurata, pertanto, pur sapendo che questa zona è stata dimenticata da questa amministrazione, sarà importante per noi porre l’attenzione in questo importante spazio, ed almeno come primo step chiedere un collegamento con la statale affinché Valleverde esca da questo isolamento in cui verte, ed in seguito occorrerà senza dubbio rimettere al centro dell’attenzione l’idea di impegnarsi affinché si possa creare anche un collegamento con la superstrada; crediamo che questo sviluppo viario per questa zona industriale sia utile non solo a Macerata ma a tutta la Provincia Maceratese, se veramente vogliamo che ci sia sviluppo e lavoro per i nostri giovani o meno, che vogliono rimanere e trovare occupazione nel nostro territorio>>.
Orioli di seguito apre anche un altro fronte, legato all’ambiente << riteniamo importante ricreare un connubio tra fare impresa nel rispetto, tutela e difesa dell’ambiente; purtroppo nel territorio abbiamo avuto in questi ultimi anni situazioni particolarmente importanti legati a diverse problematiche attinenti all’ambiente, tra cui un caso molto importante accaduto qualche anno fa proprio a Piediripa.
Da questi fatti è nata un’associazione legata alla salvaguardia e tutela del territorio ADAS Macerata, capitanata da Marco Bernabei, e riteniamo che la battaglia legata alla cura e difesa dell’ambiente sostenuta, sia importante per la salute dei cittadini e che essa debba essere fatta insieme ai crismi di una crescita ed industrializzazione sempre più innovativa e green>>.
Orioli conclude <<Per questi motivi crediamo che oggi, bisogna rivedere alcuni aspetti a tutela della salute e della serenità degli operatori e residenti vicini alle aziende classificate come insalubri, garantendo un presidio di monitoraggio fisso dell’aria e delle falde.
Per questo occorre ribadire quanto sia importante il connubio tra la salvaguardia della salute, dell’ambiente e del territorio ed allo stesso tempo ricreare quelle condizioni affinché vi sia un ritorno all’insediamento di aziende nel nostro territorio in grado di creare lavoro e benessere per la comunità.
Pertanto dal punto di vista amministrativo occorre senza dubbio una nuova visione economica e per questo occorre cambiare la gestione politica del territorio, che sino ad oggi si è dimostrata alquanto problematica e improduttiva>>.