Elly Schlein a Macerata: "Battere le destre si può. Basta con l'odio e l'intolleranza"
Elly Schlein protagonista del pomeriggio a Macerata, in piazza Vittorio Veneto. La vicepresidente dell’Emilia Romagna è arrivata nelle Marche per sostenere la lista che si ispira al progetto politico ambientalista e progressista da lei portato avanti nelle elezioni regionali dello scorso gennaio e che, proprio dal suo "Emilia Romagna Coraggiosa", trae spunto anche per il nome: "Marche Coraggiose".
La Schlein salì alla ribalta delle cronache politiche per via di un video in cui poneva - senza ricevere risposta - domande a Matteo Salvini sul motivo per il quale gli esponenti leghisti abbiano saltato le 22 riunioni europee sul negoziato di Dublino (definito dalla Schlein "la più importante riforma per l'Italia sull'immigrazione"). Video che divenne virale.
La tappa di Macerata, che precede quella anconetana in cui parteciperà all'evento organizzato dalle Sardine (leggi qui), è l'occasione per incontrare il candidato sindaco del centro-sinistra Narciso Ricotta.
Ad introdurre l'evento è la vice-sindaca uscente Stefania Monteverde (nonché candidata alle prossime Comunali con la lista "Macerata Bene Comune'), che presenta con queste parole l'ospite del pomeriggio: "Elly è stata eletta con 22mila preferenze, la sua esperienza ci dimostra come le destre non siano imbattibili. Macerata viene da un progetto di 10 anni che ci ha visto lavorare insieme con una visione e una coerenza. Per i prossimi dieci anni puntiamo ad avere una città verde, creativa ed inclusiva. Non sono slogan, ma progetti".
Sul palco ci sono i candidati consiglieri regionali di "Marche Coraggiose" Paola Petrelli e Francesco Bravi: "Fermare la pericolosa avanzata della destra e riavvicinare la politica ai valori dei cittadini si può" dicono all'unisono e ricordano gli altri candidati della circoscrizione di Macerata: Cristiana Cecchetti, Ariana Kosova Hoxha, Massimo Lambiase e Giovanni Chiarella.
Presente anche il consigliere regionale di 'Emilia Romagna Coraggiosa' Igor Taruffi, che affonda: "Non c'è una destra peggiore di quella italiana in tutta Europa".
Taruffi non risparmia nemmeno una frecciata al Pd: "Non è facile da nessuna parte mettersi a discutere col Partito Democratico, ma questo non può essere un alibi per sottrarsi al confronto".
Fiutando i possibili attacchi che sarebbero potuti arrivare di lì a poco nei confronti del suo partito, il candidato sindaco del centro-sinistra, Narciso Ricotta, poco prima aveva giocato d'anticipo parando i colpi nel suo breve intervento: "Abbiamo bisogno di una sinistra che parla di lavoro, di donne e di diritti come quella di Macerata Bene Comune e di Marche Coraggiose. Da una coalizione si può uscire migliori, siamo convinti che serva fare squadra"chiosa.
Poi arriva il momento più atteso dalla piazza, ed Elly Schlein prende la parola.
"Siamo di fronte a una sfida epocale -dice -. In Emilia Romagna ci siamo insediati mentre l'epidemia stava scoppiando. Veniamo dal secondo territorio che ha pagato il prezzo più alto per causa del coronavirus in tutta Italia. Ma questo difficile momento ci ha insegnato come correggere la realtà in cui vivevamo prima del Covid-19".
"Ci ha insegnato anzitutto il forte ruolo della sanità pubblica - prosegue la Schlein -, e come occorra investire sui presidi sanitari dei territori e sull'assistenza domiciliare per non lasciare soli i nostri anziani. Ci ha insegnato, inoltre, a fare prevenzione per la cura del nostro territorio. Viviamo in un Paese estremamente fragile, che soffre fortemente il cambiamento climatico in atto. Ci costa molto meno agire in prevenzione, che agire ex post nell'emergenza".
"I nostri avversari ci accusano di frequentare temi di nicchia - osserva poi la vicepresidente emiliana -, ma pensiamo soltanto al tema della mobilità dolce, che - laddove si è investito in questo senso come in Trentino Alto-Adige - porta 100 milioni di euro all'anno. È un altro modo di riscoprire i nostri territori e valorizzare le filiere agro-alimentari di eccellenza che vi ruotano attorno".
Transizione ecologia, coesione sociale e trasformazione tecnologica. Questi sono i tre temi cardine messi sul piatto da Elly Schlein per orientare gli investimenti da mettere in atto con i 209 miliardi che arriveranno dal Recovery Fund.
"I cinque anni in Europa mi hanno insegnato molto" ricorda la vicepresidente dell'Emilia Romagna, che pone anche l'accento sull'emigrazione cui tanti ragazzi sono costretti per cercare un futuro dignitoso, trasferendosi dall'Italia in "Paesi dove si investe davvero in ricerca".
"Facciamo molta attenzione - avverte - perchè secondo i dati Istat, pur in presenza di un blocco dei licenziamenti, in questi mesi si è comunque perso molto lavoro. E chi l'ha perso sono i giovani e le donne, perché solo loro ad avere i contratti più precari".
Proprio sulle donne la Schlein lancia una frecciata a Fratelli d'Italia e a Giorgia Meloni: "Non serve avere una segretaria donna, se il modello di società che portano avanti è quello di relegare le donne a welfare vivente e ricacciarle a fare il lavoro domestico. Così non si aiuta le altre donne e non si difende i loro diritti".
"Se si continua a soffiare sulla tensione sociale, si agisce da persone irresponsabili. A chi giova questo odio, questo rancore, questa intolleranza? La società più sicura è quella più inclusiva, che non lascia nessuno indietro" così conclude la Schlein il suo intervento tra gli applausi dei presenti in piazza Vittorio Veneto, che hanno occupato tutte le seggiole messe a disposizione dagli organizzatori.
Commenti