Dal Csa Sisma riceviamo
Apprendiamo dell'annuncio della sospensione della partecipazione alla manifestazione nazionale di sabato da parte delle Segreterie e delle Presidenze Nazionali ANPI, ARCI, CGIL e LIBERA. Una decisione maturata a seguito del "tardivo invito del Sindaco di Macerata a fermare tutte le manifestazioni". Ancora una presa di posizione irricevibile, quella del Sindaco, che a fronte della gravità dei fatti di sabato, pone sullo stesso piano le iniziative neofasciste lanciate da quanti rivendicano l'attacco terroristico e la grande manifestazione di condanna di quanto accaduto.
L'unica risposta possibile a quanto accaduto sabato scorso è quella di rifiutare il clima creato ad arte per ostacolare la libera espressione del diritto di tutti i cittadini a manifestare la loro solidarietà alle vittime dell'attentato, e la loro ferma condanna di ogni manifestazione di fascismo e razzismo.
Nessuno può sospendere una manifestazione che in pochissimi giorni ha ricevuto appelli, adesioni ed inviti alla partecipazione da tante realtà sociali e singoli cittadini, a livello locale, come a livello nazionale. Per questa ragione confermiamo la manifestazione nazionale contro il fascismo e il razzismo di sabato 10 febbraio.
Vi aspettiamo.
Movimenti contro il fascismo e il razzismo
Ecco la dichiarazione del sindaco Romano Carancini appresa la notizia della sospensione della manifestazione nazionale annunciata per sabato 10 febbraio: “Ero fiducioso che le forze democratiche e antifasciste avrebbero saputo ascoltare la voce della Città.
La decisione di sospendere la manifestazione nazionale del 10 febbraio a Macerata dimostra la sensibilità verso una comunità che intende rialzarsi e tornare a essere se stessa dopo le ferite subite.
Fermarsi a respirare non vuol dire rinunciare a combattere per i valori in cui crediamo quali l’antifascismo, l’integrazione e il rispetto per ogni vita.
Per questo, sono pronto a fare la mia parte in una grande manifestazione unitaria nazionale a sostegno della nostra Costituzione.
Infine, ho ancora speranza che tutte le altre annunciate manifestazioni in città possano essere spontaneamente annullate”.
Simone Di Stefano, segretario nazionale di Casa Pound, è arrivato come previsto a Macerata intorno alle 16.30.
In una città blindata da polizia, carabinieri e polizia locale, Di Stefano ha incontrato i giornalisti sotto la Galleria del Commercio e non ha lesinato critiche durissime allo Stato, ribadendo con forza che "chi non ha titolo non deve stare in Italia e deve essere cacciato".
Di Stefano ha anche sottolineato che "nessuno deve farsi giustizia da solo, ma se lo Stato non risolve il problema alla fine può generare elementi di follia che vanno in giro a sparare. Sarà il caso che lo Stato inizi a risolvere il problema se non vogliamo vedere altri gesti di follia in giro per l'Italia".
La scorsa settimana si è tenuto l’educational presso la mostra “Capriccio e Natura” di palazzo Buonaccorsi rivolto alle guide turistiche abilitate Federagit Marche, sezione Macerata, organizzato da Federagit/Confesercenti di Macerata in collaborazione con Macerata Musei.
L’educational è stato pensato e voluto da Federagit/Confesercenti Macerata per una corretta formazione e un appropriato aggiornamento dei professionisti specializzati del settore turistico che, come sempre, a partire dal prossimo marzo, si troveranno ad accompagnare visitatori italiani e stranieri in visita alla città di Macerata e, di conseguenza, alla mostra di Palazzo Buonaccorsi.
L’appuntamento al Palazzo Buonaccorsi è stata un’ottima opportunità per i professionisti dell’incoming di approfondire la loro personale conoscenza delle opere del territorio, confrontandosi, allo stesso tempo, su possibili nuovi approcci di comunicazione strategica verso agenzie e T. O. loro clienti a cui promuovere Macerata e il suo territorio.
Un doveroso ringraziamento va alla d.ssa Alessandra Sfrappini – Macerata Musei che ha accolto la richiesta Federagit Macerata, alla d.ssa Giuliana Pascucci – Macerata Musei - che si è attivata per programmare al meglio la visita stessa alle opere in mostra e, un grazie particolare, va al dott. Alessandro Del Priori, sindaco di Matelica e curatore della mostra insieme alla d.ssa Annamaria Ambrosini Massari, che si è reso disponibile ad illustrare la mostra alle guide turistiche presenti, con grande passione e competenza.
Federagit/ Confesercenti Macerata, grata a tutti coloro che hanno reso possibile tale produttiva sinergia a costo zero, auspica che, la competenza, il talento, la creatività, e l’ istruzione del capitale umano presente nel territorio, siano il volano scelto dagli amministratori locali per ripartire, in maniera propositiva e produttiva dall’attuale crisi socio-economica.
Si coglie l’occasione per ricordare i prossimi eventi organizzati dalle guide turistiche a favore del territorio:
sabato 17 febbraio: Gran Tour della Cultura. Marche Fuori dal comune al castello della Rancia in collaborazione con Meridiana Coop Sociale e Tolentino Musei;
sabato 24 e domenica 25 febbraio: Giornata internazionale della guida con visite guidate gratuite a Macerata c/o la biblioteca antica Mozzi-Borgetti e in altri siti della regione.
Sabato 19 maggio: La notte bianca dei musei con visite guidate a tema a Macerata e in altri siti della provincia.
A gennaio si sono tenuti a Macerata i corsi di formazione Astro rivolti al personale delle sale da gioco come previsto dall’ordinanza regionale approvata nel gennaio 2017. L’obiettivo di questi corsi è aumentare le competenze del personale impiegato nelle sale da gioco trattando temi quali: il divieto di accesso al gioco per i minori, le norme antiriciclaggio, conoscenza della normativa in materia di gioco, risorse e strumenti utili a individuare ed intervenire su comportamenti a rischio di dipendenza patologica.
Questa iniziativa ci offre l’opportunità per un ragionamento più ampio sul tema del gioco in Italia e nel nostro territorio.
La regolamentazione del gioco d’azzardo nel nostro Paese sembra muoversi a due velocità. Da un lato abbiamo le norme relative ai siti di gioco a distanza, grazie alle quali gli operatori in possesso di regolare licenza sono obbligati ad offrire un servizio che rientri entro determinati criteri, dall’altra, invece, si trovano le sale da gioco e gli apparecchi slot presenti sul territorio, per i quali manca un’organica regolamentazione a livello nazionale. Le amministrazioni locali sono quindi lasciate in qualche modo sole a riordinare un settore tanto critico quanto complesso.
Se le preoccupazioni correnti in merito al gioco d’azzardo si concentrano sugli aspetti come il rischio per le fasce più deboli della popolazione, l’aumento della spesa in materia di scommesse e la diffusione delle patologie da gioco compulsivo, i casinò online hanno già trovato misure e modalità utili a limitare questi pericoli. Innanzitutto, solo i soggetti maggiorenni possono aprire un conto di gioco e, grazie al fatto che agli utenti viene chiesto l’invio di una copia del documento di identità, è davvero difficile aggirare questo primo filtro. In secondo luogo, i giocatori online hanno la possibilità di stabilire limiti di deposito settimanali che permetto di introdurre un controllo automatico sul proprio livello di spesa. Infine, grazie ai bonus senza deposito e alle versioni Demo dei giochi, gli utenti hanno la possibilità anche di giocare gratuitamente senza dover necessariamente attingere al proprio denaro.
L’attuazione di misure simili sugli apparecchi slot e nelle sale giochi presenti sul territorio appare invece più complessa. La Regione Marche si è attivata da tempo, approvando nel gennaio 2017 un’ordinanza per disciplinare la prevenzione ed il trattamento del GAP (gioco d’azzardo patologico). In quella misura si prevedevano regole relative alla distanza degli esercizi con slot dai luoghi sensibili e agli orari di apertura e al divieto di pubblicità. Accanto a questi divieti erano anche previste attività di sensibilizzazione a favore dei giovani e di formazione e di responsabilizzazione degli esercenti. Ai Comuni poi spettava approvare i relativi regolamenti per l’attuazione delle direttive e molti hanno scelto una via che non fosse solo di imposizione di divieti ma anche di dialogo con tutti i soggetti coinvolti. Macerata come anche Civitanova Marche, Ancona e più recentemente Jesi si sono infatti rese conto che le ordinanze non sempre raggiungono gli obiettivi di contrasto al Gap che si propongono e, anzi, rischiano di danneggiare l’economia locale. Questi comuni hanno quindi preferito organizzare tavoli di confronto tra amministrazioni e associazioni di categoria che permettessero di trattare il tema del gioco in modo più organico e integrato, preoccupandosi sia di tutelare i cittadini a rischio, sia di non danneggiare le imprese locali con conseguente perdita di posti di lavoro.
Il tema è serio e complesso: se da una parte è indiscutibile che il gioco patologico sia una delle nuove emergenze sociali da affrontare, è vero anche che i dati del 2017 dimostrano come le misure restrittive dei Comuni non abbiano sortito l’effetto sperato. Le statistiche dello scorso anno ci dicono che limitazioni dell’orario di funzionamento degli apparecchi di gioco e distanziometri non hanno ridotto la spesa nel gioco d’azzardo.
Ben vengano quindi le attività di formazione per gli operatori tenutesi a Macerata e di sensibilizzazione per i giovani previste dal piano regionale; forse una maggiore educazione sul gioco responsabile e sul come godere di questa forma di intrattenimento con moderazione è veramente la direzione da seguire per il futuro.
Questa mattina il Ministro della Giustizia Andrea Orlando è arrivato in visita all'ospedale di Macerata per verificare di persona la situazione a seguito degli eventi della scorsa settimana.
"Credo che sia giusto che le istituzioni in questo momento ribadiscano che in questo Paese non c'è spazio per chi pensa di poter fare presunta giustizia da solo, non c'è spazio per i fascisti, per i razzisti, per i nazisti e, chiunque minimizza quello che è accaduto va indirettamente a giustificarlo. Bisogna andare oltre qualsiasi divisione politica e cercare di ostacolare fenomeni di violenza simili che vanno a destabilizzare la nostra coscienza democratica". Questo il commento di Orlando che ha poi concluso: "La lotta alla xenofobia e al razzismo deve essere fatta a prescindere dal partito cui si appartiene e l'ideologia politica in quanto è un qualcosa di cui andrebbe a giovarne l'intera società".
Poi il ministro è andato in Procura e ha incontrato il procuratore Giovanni Giorgio. "Lasciate lavorare i magistrati", ha detto al termine dell'incontro. "Un colloquio per far arrivare agli uffici di Macerata un messaggio mio personale e del Ministero. Bisogna garantire ai magistrati di questa realtà di poter lavorare con la giusta serenità nell'interesse della giustizia e della verità".
"Ci sono molti segnali inquietanti - ha aggiunto infine - e io credo che non debbano essere sottovalutati". Orlando ha invitato "tutti, tutti i democratici e tutte le istituzioni a non sottovalutare, ad andare oltre le divisioni politiche" per ribadire che "in questo momento in Italia non c'è spazio per chi pensa di poter fare presunta giustizia da solo in modo folle. Non c'è spazio per i fascisti, non c'è spazio per i razzisti, non c'è spazio per i nazisti". "E chiunque minimizza, relativizza e giustifica - ha aggiunto a margine della sua visita ai feriti del raid xenofobo di Luca Traini - rischia di diventare obiettivamente complice".
Riceviamo e pubblichiamo dalla candidata alla Camera dei Deputati FI collegio Marche 1, Deborah Pantana
Sul Corriere della Sera leggo le dichiarazioni del Sindaco di Macerata, Romano Carancini: "Io stesso sono tollerante ma provo fastidio quando vedo questi qui spacciare e anche quando li vedo chiedere l’elemosina ... l’accoglienza deve cambiare: i migranti che escono dalle misure di protezione, perché non hanno titolo o commettono reati, non possono stare liberi nella nostra comunità, vanno mandati in un luogo confinato". Questa dichiarazione del Sindaco sembrerebbe di pura circostanza, dopo i tragici eventi che hanno colpito la mia comunità, la città dove sono nata e dove vivo da sempre con la mia famiglia. Sono più di due anni che, dai banchi del Consiglio Comunale, noi dell’opposizione chiediamo al Sindaco più chiarezza sulla presenza dei migranti a Macerata.
Questa situazione è ormai fuori controllo, palesata più volte anche dalla discordanza dei dati numerici forniti dal Comune e dalla Prefettura sulla presenza dei migranti. Nel 2015 l’amministrazione comunale di Macerata riferiva che nella nostra città vi erano: 65 presenze con il progetto Macerata accoglie (11 appartamenti), 15 per il progetto Mosaico della provincia (3 appartamenti); 36 emergenza sbarchi presenze della Caritas (2 appartamenti e 2 strutture); 43 dell’Acsim (6 appartamenti), 43 della Perigeo (6 appartamenti); 138 del Gus (22 appartamenti), per un totale di 340 presenze; mentre la Prefettura il 5 novembre 2015 rispondeva alla mia richiesta dicendo che a Macerata erano presenti 246 profughi. Da questi dati, che non corrispondono tra il Comune e la Prefettura, siamo arrivati a cifre incontrollate, tanto che il Sindaco ancora oggi non sa quanti migranti siano presenti a Macerata e dove siano sistemati. Quindi, se non vi è tra il Comune e la Prefettura una unitarietà di dati e presenze, come potevano fornire alle forze dell’ordine un quadro unitario per garantire la sicurezza necessaria ai cittadini Maceratesi?
Entrambe le amministrazioni hanno dato dimostrazione di una grave e forte inadeguatezza e superficialità, tanto che è giunto da Roma direttamente il Ministro degli Interni, che ha, proprio in questi giorni, presieduto il Comitato sulla sicurezza pubblica a Macerata. Ancora, il primo febbraio ho depositato una richiesta al Sindaco e alla Prefettura di controllo di tutti gli appartamenti occupati dai migranti, fornendo chiarezza sulle generalità di chi vi risiede, ma ancora oggi non ho avuto alcuna risposta.
Ieri, alla manifestazione per Pamela, in molti si sono chiesti come mai il Sindaco fosse assente: è proprio l’assenza del Primo Cittadino che dimostra che la situazione a Macerata è grave ed è appunto, ormai, evidente come Carancini non abbia il controllo della città e di quanto sta succedendo, continuando a difendere, oltretutto, la sua parte politica, di lobby e di personaggi che hanno portato Macerata ad essere terreno di scontro quotidiano. Noi non vogliamo la manifestazione dei centri sociali, perché hanno dato prova, da sempre, di essere portatori di un fenomeno che non si può controllare. Sappiamo che questa è la sua gente, ma rifiutiamo in toto di lasciare Macerata in mano a queste persone: stavolta Carancini deve avere il coraggio di dire no, anche se sappiamo che la sua Vice Sindaca pare abbia partecipato alle riunioni degli organizzatori di questa manifestazione.
E’ il momento della riflessione e del silenzio, e di ritrovare il senso smarrito di una comunità che è stata divisa, da chi ci governa a Macerata da oltre vent’anni, non di manifestazioni che rischiano di peggiorare il clima di forte tensione che già attanagli Macerata. Ci chiediamo, oltretutto, chi si assumerà la responsabilità di eventuali ulteriori scontri o danni dovuti alla manifestazione; noi chiederemo il conto al Sindaco e al Prefetto.
Il problema immigrazione è un fatto serio e, guarda caso, quando governa la sinistra la sicurezza e l’immigrazione incontrollata e senza regole diventano due emergenze, come dimostrato dalla situazione degli sbarchi in Italia negli ultimi due anni di Governo di sinistra.
Durante i quattro governi di sinistra, non eletti dal popolo, che si sono succeduti in questi cinque anni, si stima che siano sbarcati 170.000 migranti nel 2014, 153.000 nel 2015, 181.000 nel 2016, 119.000 nel 2017. Oggi in Italia si contano più di 630.000 migranti, di cui solo il 5% , cioè 30.000 di essi, ha il diritto di restare, perché rifugiati, mentre gli altri 600.000 rappresentano una vera “Bomba Sociale” pronta ad esplodere. La colpa è di chi ci ha governato fino ad oggi e non di chi, come noi, dal più piccolo Comune d’Italia fino al Parlamento, ha dovuto in più sedi esprimere invano le perplessità inerenti a questo eccessivo fenomeno che, oltretutto, calpesta la dignità dei migranti stessi.
Al progetto SPRAR, messo in campo dal Ministero degli Interni, in cui si prevede un sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, costituito dalla rete degli enti locali che per la realizzazione di progetti di accoglienza integrata accedono, nei limiti delle risorse disponibili, al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo, finora ha aderito un Comune su otto, in maggioranza nel centro e nel sud d’Italia. In particolare, nell’aderire a questo sistema di protezione dei richiedenti asilo e rifugiati il Comune dà la sua disponibilità per ricevere una quota di migranti, diventa “ente capofila del progetto” e riceve finanziamenti standard (35 euro a persona), che possono aumentare sulla base dei servizi per l’integrazione offerti. Un progetto che, però, può considerarsi fallimentare in tutti i sensi, non più sostenibile neanche da un punto di vista economico, tanto che ormai è dimostrato che le finalità di questo progetto non siano state raggiunte, in quanto lo Stato, con tali interventi, non ha saputo creare una vera e propria integrazione.
Infatti, una volta accolti i migranti e trascorsi i mesi di accoglienza previsti, di essi non si sa più nulla. Gli stessi operatori che tentano di lavorare all’interno di queste strutture lamentano le grandi difficoltà nella gestione di tale situazione.
Quello che è successo a Macerata, una piccola cittadina di 40 mila abitanti, dà proprio il senso del fallimento di questo Stato, di quanto non ha saputo fare proprio sul tema dell’immigrazione, fenomeno divenuto ormai incontrollabile. Uno Stato ed un Governo che in questi anni non hanno dato risposte concrete: non hanno dato lavoro ai giovani, speranze, ma solo alimentato un clima di odio nei confronti di chi si stabilisce in Italia, pur senza permesso di soggiorno, vivendo nell’illegalità e, soprattutto, nell’impunità, ma anche di chi invece vorrebbe integrarsi ed adattarsi al contesto in cui vive.
I fatti parlano: a Macerata, in via Spalato, abitava in affitto un Nigeriano con il permesso di soggiorno scaduto, che pare spacciasse droga e che forse era seguito addirittura dagli assistenti sociali, probabilmente dell’Asur, perché aveva avuto una bambina e nessuno si è accorto mai di nulla. Questa non è l’Italia che vogliamo, è fondamentale riprendere il controllo del territorio, in modo tale da garantire sicurezza e legalità, restituendo a tutti i cittadini “la città della Pace".
Si intitola “A scuola di Opencoesione (A.S.O.C.)” l’importante progetto che sta coinvolgendo i ragazzi della 4^F del Liceo Economico Sociale dell'I.I.S. “Matteo Ricci” di Macerata attraverso un percorso di educazione alla cittadinanza attiva che sviluppa competenze digitali unite ad un’attività di monitoraggio civico dei fondi pubblici sul proprio territorio.
Dopo aver conosciuto il progetto ASOC, i ragazzi hanno scelto come oggetto delle loro ricerca il progetto CUP I82C130000110006 “Restauro dell'ex palazzina delle terme e dell'ex cinema di via Crispi (di proprietà comunale) da destinare a sede del museo dell’Istituto per le relazioni con l'Oriente” che prevede lavori di restauro il cui fine sarà la conservazione del patrimonio culturale, tutelato anche dal d.lgs. 42/2004.
Un progetto che l’IIS Matteo Ricci e i suoi studenti presenteranno giovedì 8 febbraio 2018 a tutta la cittadinanza maceratese a partire dalle ore 10:30 presso l’auditorium “Mauro Tombolini”.
“F.A.S.T. I.R.O.”, ovvero “Finanziamenti A Sostegno del Territorio” e di “Istituto per le Relazioni con l'Oriente”, è il nome scelto dagli studenti del Ricci per questo progetto-ricerca di monitoraggio civico. “Abbiamo ritenuto utile utilizzare il termine inglese FAST (veloce) – hanno dichiarato i ragazzi della 4^F - augurandoci che gli interventi di restauro finanziati per il museo si completino velocemente”.
L’acronimo FAST IRO è stato scelto quindi come logo del progetto e rielaborato dal designer in forma grafica. La realizzazione del “Museo dell’Istituto per le Relazioni con l’Oriente” (I.R.O), potrebbe contribuire a valorizzare ulteriormente l’offerta turistica del territorio e contribuire alla candidatura di Macerata come “Capitale della cultura 2020”.
All’incontro di presentazione del progetto “FAST IRO” di giovedì 8 febbraio, dopo i saluti iniziali del dirigente scolastico Daniele Sordoni, interverranno per il comune di Macerata il sindaco Romano Carancini, l’assessore Stefania Monteverde ed il dirigente ai servizi tecnici Tristano Luchetti, il prof. Filippo Mignini e l’architetto Silvano Iommi.
"In un momento in cui è in atto una forte disintermediazione tra lo Stato e i cittadini, la CNA ritiene fondamentale presidiare il territorio con uffici e personale competente, in grado di illustrare all’utenza diritti e opportunità non solo riguardo le situazioni di infortunio, ma anche su un rischio spesso latente come quello legato alle malattie professionali. Con l’incontro di sabato scorso, al quale ha partecipato anche direttore generale del Patronato Marani, usciamo dagli uffici e diffondiamo informazioni sui diritti dei lavoratori autonomi, oltre a spiegare il ruolo della CNA e del Patronato al fianco degli imprenditori associati e dei cittadini”.
Commenta così il Direttore Generale della CNA Territoriale di Macerata, Luciano Ramadori l’incontro informativo “Malattie professionali – Prevenire è meglio che curare” che si è tenuto lo scorso 3 febbraio alle 10 nella Sala Rossa della Domus San Giuliano a Macerata, promosso dalla CNA di Macerata e dal suo Patronato EPASA ITACO, in collaborazione con Sanidoc e il Centro Medico Fisiomed.
Presente anche Walter Marani, Direttore Generale EPASA-ITACO Nazionale: “E’ importante intervenire sui temi del welfare, soprattutto in un contesto operoso come questo e in una fase post sismica come quella che il territorio sta attraversando. CNA e il Patronato Epasa Itaco sono al fianco delle imprese, accompagnandole con azioni mirate per non perdere la loro presenza non solo dal punto di vista economico ma anche sociale”.
Informare gli artigiani sulle malattie professionali, cosa sono e come occorre comportarsi nel momento in cui si fosse in possesso dei requisiti per denunciare tali malattie all’ente assicurativo INAIL. Ecco l’obiettivo del seminario di sabato scorso, che ha visto tra i relatori anche Mary Ambrogi, Direttore Patronato EPASA ITACO Macerata, che ha ricordato come il ruolo del Patronato stesso sia “aiutare gli artigiani a richiedere tutte le prestazioni a loro rivolte come lavoratori assicurati, oltre a svolgere attività di informazione e tutela dei suoi assistiti”.
Presenti all’incontro anche Annalisa Giommi, medico legale del Patronato, Luca Mascioli, avvocato del Patronato, Gianfranco Bonfili, Direttore Sanitario Associati Fisiomed ed Enrico Falistocco, Amministratore Unico Associati Fisiomed, che ha presentato la convenzione attiva con CNA e che prevede sconti sulle prestazioni agli associati.
I fatti dell'ultima settimana hanno profondamente sconvolto il tessuto sociale di Macerata e di tutto il territorio. I fatti di martedì pomeriggio in via Gramsci, poi, hanno confermato un clima di tensione palpabile che rischia di diventare ancora più grave in vista delle annunciate manifestazioni dei prossimi giorni. E il sindaco di Macerata Romano Carancini ha lanciato questa mattina un appello via Facebook per chiedere che le manifestazioni vengano annullate.
"È il tempo della comunitá, della nostra comunità.Forse fin qui" scrive Carancini "ho detto troppo timidamente che i prossimi giorni sono, da un certo punto di vista, più delicati di quelli terribili passati.E allora chiedo a tutti di farsi carico del dolore, delle ferite e dello smarrimento della mia città.Si fermino tutte le manifestazioni, si azzeri il rischio di ritrovarsi dentro divisioni o possibili violenze, che non vogliamo, non vogliamo.So bene che c'è il "sentire" di molti di voler esprimere tanti buoni sentimenti generati dalle brutte cose accadute la scorsa settimana.Ma oggi io ho a cuore la mia Città, la forte volontà di proteggerla verso la nostra normalità, il nostro quotidiano incedere tra bellezze e problemi.È per questo che mi appello alle donne e agli uomini, in particolare ai giovani, per sospendere spontaneamente ogni pur legittimo desiderio di far sentire la propria voce, in questi giorni difficili e fragili.Io sento forti le responsabilità per la città, per la comunità di cui sono parte e credo che ci sia un tempo per il silenzio e un tempo per manifestare, tutti insieme, a favore della vita, per la nostra costituzione, per i diritti alla legalità.Questo è il tempo della riflessione e dell'impegno a riprendersi e ritrovarsi, tra noi, verso quello che siamo".
Oltre trecento persone, malgrado la pioggia, hanno partecipato questa sera a Macerata alla fiaccolata "Una luce per Pamela" per ricordare Pamela Mastropietro. Era presente anche la mamma della giovane, Alessandra Verni. Non c'era invece nessuna rappresentanza dell'amministrazione comunale di Macerata.
Il corteo è partito dai giardini Diaz per arrivare fino in piazza della Libertà.
"Ho saputo che Traini ha acceso un cero e di questo lo ringrazio, perchè una preghiera è sempre una buona cosa. Ma con il gesto che ha fatto non siamo d'accordo. Di Pamela ho scritto tutto sui social, non devo dire altro. Grazie comunque" ha detto la signora Verni.
"E' disumano quello che hanno fatto a mia figlia, una violenza assurda. Quella di Pamela era una morte che poteva essere evitata" ha aggiunto. Alessandra Verni ha annunciato l'intenzione di creare un'unica associazione no profit a livello nazionale insieme all'associazione 'L'esistenza ora' che ha organizzato la fiaccolata. "Ne ho già parlato con il sindaco di Roma Virginia Raggi", ha detto.
L'associazione dovrebbe occuparsi di ragazzi in difficoltà, con il supporto di psicologi e di volontari.
Un gruppetto di manifestanti ha raggiunto via Gramsci a Macerata dopo aver attraversato piazza Mazzini. Al grido "Noi i fascisti non li vogliamo" sono arrivati nei pressi del bar Venanzetti dove ci sono stati degli scontri con la polizia.
Alcuni dei manifestanti sono stati fermati e identificati. La loro posizione è al vaglio delle autorità.
Nell’Italia che canta, Musicultura, il Festival della Canzone Popolare e d’Autore, annuncia oggi i nomi dei nuovi 60 artisti selezionati per l’edizione 2018. Quattro gli artisti marchigiani in gara: Francesco Mircoli di Porto San Giorgio, Gloria Collecchia di Ascoli Piceno, Comelinchiostro ovverosia Giorgio Bravi di Sant'Angelo in Vado, e la band di Ancona La Chance Su Marte composta da Federico Olivieri, Francesco Flammia, Francesco Coen, Alessandro Bisogni, Alice Guazzarotti e Gianmarco Scortechini.
Musicultura, che ha avuto tra i primi giurati del concorso Fabrizio De Andre e Giorgio Caproni e che ad oggi annovera in giuria il gotha della canzone e della letteratura italiana, tra cui Claudio Baglioni, Vasco Rossi, Antonello Venditti, Enzo Avitabile, Luca Carboni, Ennio Cavalli, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Gaetano Curreri, Teresa De Sio, Niccolò Fabi, Giorgia, Dacia Maraini, Mariella Nava, Alessandro Mannarino, Paolo Benvegnù, Brunori Sas, Alessandro Carrera, Giovanni Veronesi, Gino Paoli, Ron, Enrico Ruggeri, Paola Turci, Roberto Vecchioni, Sandro Veronesi, Federico Zampaglione, rende noti i nomi dei concorrenti che passano le prime selezioni assicurandosi l’accesso alla fase delle audizioni live dell’edizione 2018.
Sessanta proposte artistiche, tra progetti solisti e band, provenienti da tutta Italia, sono state selezionate dopo l’ascolto accurato dei brani inviati dagli oltre 800 artisti che hanno risposto al bando della XXIX edizione: un vero e proprio boom d’iscrizioni grazie al quale Musicultura si riconferma il principale festival Italiano, che mantiene il suo primato nazionale di concorso musicale con il numero più alto di partecipanti in Italia, nonostante la ferrea clausola del concorso preveda obbligatoriamente che i partecipanti siano tutti autori delle canzoni che interpretano.
Musicultura, in ventinove anni di storia, è stata capace di influenzare il corso della musica italiana, divenendo un importante punto di riferimento per la musica popolare e d’autore di qualità; tra gli ultimi artisti per cui Musicultura ha rappresentato un trampolino di lancio c’è senza dubbio Mirkoeilcane, che ha vinto nel giugno scorso l’edizione 2017 con la canzone “Per fortuna” in diretta televisiva in prima serata su Rai 1 e che proprio in questa settimana sarà in gara a Sanremo fra le giovani proposte dell’edizione curata da Claudio Baglioni. L’ultimo vincitore assoluto di Musicultura quest’anno incrocerà sul palco dell’Ariston Renzo Rubino, altro ex vincitore di Musicultura, quest’anno in gara per la seconda volta nella sezione big della kermesse sanremese. Oltre a Mirkoeilcane e Rubino tra gli artisti portati alla ribalta dal concorso figurano fra gli altri: Maldestro, Chiara Dello Iacovo, Simone Cristicchi, Mannarino, Pacifico, Patrizia Laquidara, Artù, Gianmaria Testa, Braschi, Flo, l’Orage, I Gatti Mezzi, Roberta Giallo, Erica Mou, Francesca Romana Perrotta, Giua, Margherita Vicario, Pier Cortese, Momo, Giuseppe Anastasi, Oliviero Malaspina, Fabio Ilacqua…
“Musicultura seleziona per mesi e premia gli artisti che sanno incarnare le caratteristiche peculiari della canzone popolare e d’autore- ha detto il direttore artistico del Festival Piero Cesanelli - e che in più sono in grado di farsi portavoce, ognuno con il proprio stile, delle idee, dei valori, del sentire, ma anche del modo di esprimersi della loro generazione.” L’edizione numero 29 del Festival Musicultura entra quindi nel vivo per i sessanta artisti che durante le audizioni live, in programma dal 16 febbraio al 11 marzo, avranno l’opportunità di far conoscere il proprio mondo artistico eseguendo rigorosamente dal vivo tre brani del proprio repertorio davanti alla commissione d’ascolto e al pubblico.
Quattro weekend non-stop di musica dal vivo al Teatro della Filarmonica di Macerata che saranno anche l’occasione per assaporare i set inediti di artisti che arricchiranno con le loro amichevoli partecipazione il cartellone delle Audizioni di Musicultura 2018: venerdì 16 febbraio Ginevra di Marco; venerdì 23 Mirkoeilcane (di ritorno da Sanremo); giovedì 1 marzo Grazia Di Michele con la partecipazione di Ivan Segreto; ed infine venerdì 9 Mimmo Locasciulli. L’ingresso al Teatro sarà sempre libero. Chi non potrà raggiungere Macerata avrà modo seguire in ogni caso questa prima fase del concorso in diretta streaming sulla pagina Facebook e sul canale YouTube del Festival.
Al termine delle dodici serate di audizioni verranno selezionati i sedici finalisti le cui canzoni andranno a comporre il CD compilation della XXIX edizione del concorso. Radio1 Rai, partner ufficiale di Musicultura, farà conoscere al grande pubblico le canzoni dei giovani talenti del Festival che saranno poi affidate al giudizio del prestigioso Comitato Artistico di Garanzia.
Musicultura 2018 terminerà con gli otto vincitori finali che saliranno sul palco dell’Arena Sferisterio di Macerata dove vincitore assoluto decretato dal pubblico andrà il Premio UBI – Banca del valore di 20.000 euro.
GLI ARTISTI IN CONCORSO A MUSICULTURA 2018
A seguire i nomi dei 60 artisti selezionati:
Davide De Luca (Surbo, LE), Pennelli Di Vermeer (Boscotrecase, NA), Francesco Mircoli (Porto San Giorgio, FM), Marco Greco (Roma), Gloria Collecchia (Ascoli Piceno), Emanuele Colandrea (Giulianello Di Cori, LT), Alberto Nemo (Rovigo), Babel (Perugia), Numa (Sant'Oreste, RM), Michele Meloncelli (Tarzo, TV), La Tarma (Montecchio Emilia, BO), La Scala Shepard (Roma), Pollio (Settimo Milanese, MI), Leonardo Angelucci (Montelibretti, RM), Hugolini (Fiesole, FI), Zoni Duo (Valsamoggia, BO), Donato Santoianni (Besnate, VA), Macchia (Ravenna), Pupi Di Surfaro (Montedoro, CL), Organico Ridotto (Francavilla al Mare, CH), Marvanza (Monasterace, RC), Giulia Mei (Palermo), Terrasonora (Afragola, NA), Franz (Carnate, MB), Ulula & La Foresta (Verona), Comelinchiostro (Sant'Angelo in Vado, PU), Giulio Wilson (Firenze), Michele Amadori (Roma), Anonima Noire (Città di Castello, PG), La Chance Su Marte (Ancona), PMS (Torre del Greco, NA) Riccardo Degiorgi (Surbo, LE), Andrea Madeccia (Sonnino, LT), Francesco Zabini (Lecce), Roberta Scacciaferro (Palermo), Signor Dream (San Prisco, CE), Elisa Raho (Roma), Stag (Roma), LeVacanze (Airola, BN), Gente Strana Posse (Palermo), Sarah Stride (Como), Francesco Rainero (Firenze), Teresa Plantamura (Massa), Petrina (Padova), Zic (San Casciano In Val Di Pesa, FI), Odo (Olgiate Comasco, CO), Cortellino (Trieste), Davide Zilli (Parma), Alfredo Marasti (Ponte Buggianese, PT), Davide Epicoco (Ceglie Messapica, BR) Lontano da qui (Roma), Daniela Pes (Tempio Pausania, OT), SesèMamà (Napoli), Rakele (Campagnano Di Roma, RM), Eleonora Bordonaro (Roma), Alessandro Mancuso (Roma), Fabiana Martone (Napoli), Giuvazza (Torino), Emilio Stella (Pomezia, RM), Gloria (Cesena)
Appuntamenti con le Audizioni Live al Teatro della Società Filarmonico Drammatica, Via Gramsci 30, Macerata Ingresso libero
Febbraio: Venerdì 16, sabato 17, domenica 19, venerdì 23, sabato 24, domenica 25
Marzo: Giovedì 1, venerdì 2, sabato 3, venerdì 9, sabato 10, domenica 11
Inizio spettacoli ore 21 (domenica ore 17)
Ospiti
Venerdì 16 febbraio – Ginevra di Marco
Venerdì 23 febbraio – Mirkoeilcane
Giovedì 1 marzo – Grazia Di Michele
Venerdì 9 marzo – Mimmo Locasciulli
Orietta Quarchioni e Deborah Pantana, in rappresentanza dell'associazione L'esistenza ora, hanno depositato questo pomeriggio un mazzo di fiori all'ingresso del palazzo in via Spalato 124 a Macerata dove si sarebbe consumato l'orrore sul corpo di Pamela Mastropietro.
Alla cerimonia era presente anche don Giuseppe Branchesi che ha impartito la benedizione. Nell'abitazione di Innocent Oseghale, intanto, i carabinieri stanno svolgendo ulteriori sopralluoghi.
Intanto questa sera, alla fiaccolata "Una luce per Pamela", organizzata ai Giardini Diaz in memoria della diciottenne romana, parteciperanno anche la mamma di Pamela, Alessandra Verni, e lo zio Marco Valerio Verni che è anche il legale che assiste la famiglia della ragazza.
Fervono i preparativi per l’85ˆ edizione di The Micam Milano, l’attesissimo appuntamento fieristico dedicato alla calzatura, da sempre punto di riferimento a livello internazionale per le tendenze e i must delle nuove stagioni, che si svolgerà in contemporanea con Mipel, la fiera dedicata al mondo della pelletteria ed accessori.
Anche 45 aziende del settore Calzature e Pelletteria di Confartigianato Imprese Macerata saranno protagoniste del Micam 2018, e dall’11 al 14 febbraio avranno la possibilità di esporre e far conoscere agli operatori esteri le loro creazioni 100% Made in Italy.
«Questo evento», sottolinea il Presidente Regionale di Confartigianato Imprese, Giuseppe Mazzarella nonché membro del Consiglio di Amministrazione di ITA, «si conferma ogni anno un appuntamento imprescindibile per il settore calzaturiero, basti pensare che nell’edizione autunno/inverno 2017 i visitatori sono stati 44.610 (+ 5% rispetto all’edizione di febbraio 2016), di cui 26.505 stranieri (+8%) e 18.005 italiani (+ 1.2%), e ben 1.405 sono stati gli espositori tra cui 795 italiani, (tra questi il distretto delle Marche ne contava circa 220) e 610 internazionali. Sul fronte internazionale, nell’edizione di Febbraio 2017, la Russia ha registrato una crescita pari al 18%, così come l’Ucraina con un + 20%, la migliore performance spetta invece alla Corea del Sud con un + 53%. Per quanto riguarda l’Europa, la Germania ha avuto un incremento pari al 10%. Abbiamo come sempre importanti aspettative e siamo convinti che le nostre imprese sapranno stupire con le loro prestigiose collezioni. Saranno molte - continua Giuseppe Mazzarella - le produzioni dei nostri artigiani che hanno introdotto per questa edizione di The Micam elementi di innovazione sia per quanto riguarda il concetto di prodotto, sia per la tipologia di materiali utilizzati. Il trend da seguire è appunto quello di conciliare, nell’ambito delle proprie collezioni, concetti oltre che di moda e di qualità, ora più che mai, di innovazione, sia nell’ambito tecnico costruttivo, sia nella scelta dei materiali. Auspico inoltre, esortando le nostre forze politiche, che le sanzioni contro la Russia vengano tempestivamente cancellate”.
«Dopo l’Incoming Moda organizzato a Civitanova Marche in collaborazione con ICE che ha visto la presenza di 12 buyer stranieri provenienti da Russia, Ucraina, kazakistan, Corea del Sud e di 30 imprese partecipanti, i nostri artigiani», afferma Paolo Capponi, Responsabile Export di Confartigianato Imprese Macerata, «sono pronti per presentare i loro campionari a Milano, studiati e realizzati con accorgimenti che puntano a conquistare mercati determinanti come quello Europeo, Russo, degli Emirati, del Sud Africa e della Corea del Sud. Confartigianato Imprese sarà presente al Micam con un proprio e personalizzato stand promozionale al Pad. 3 corsia S11, dove all’interno saranno esposte produzioni di calzature e pelletterie d’eccellenza 100% Made in Italy, come ad esempio le creazioni di S.V Calzature e di Modi Pelletterie. Anche il Mipel - continua Paolo Capponi - ha visto nell’ultima edizione di Febbraio importanti conferme con 10.000 visitatori e una crescita complessiva dei compratori italiani pari al 6,2% e degli operatori esteri del 7%. Questo fa ben sperare per la 113° edizione di Mipel che attende oltre 300 brand, di cui circa 10 provenienti dal nostro distretto della pelletteria, il cui filo conduttore sarà la creatività, l’innovazione, la tradizione e la sperimentazione.
Si apre nel migliore dei modi il decimo anno di uno dei progetti più interessanti del Macerata Opera Festival, cioè quello volto a favorire l’accessibilità all’opera lirica non solo attraverso i sopratitoli multilingua ma anche con audio descrizioni e percorsi tattili per i non vedenti e interprete LIS per i non udenti.
Le Premesse scientifiche e i risultati concreti di questa iniziativa saranno oggetto di una tavola rotonda, mercoledì 7 febbraio alle ore 18 all’Istituto Italiano di Cultura di New York, che prevede – dopo i saluti di Giorgio Van Straten (direttore dell’IIC), e Riccardo Lattanzi e Silvia Carlorosi (Presidente e componente del board di MIA, Marchigiani in America), gli interventi di Elena Di Giovanni (professore associato di traduzione inglese dell’Università di Macerata), Rosanna Coviello (Major in Italian, Montclair State University), Francesca Campagna (New York City Opera, Artistic Advisor for International Projects), Manuela V. Hoelterhoff (già critico musicale per Bloomberg e vincitrice del Pulitzer Prize per la critica); modera Teresa Fiore (Inserra Endowed Chair in Italian and Italian American Studies, Montclair State University).
Dopo aver ampliato di anno in anno i servizi e le esperienze per il pubblico, il progetto partito dallo Sferisterio sta riscuotendo grande attenzione in Italia e all’estero con recenti occasioni di adozione al Teatro Grande di Brescia e ad Anversa in Belgio.
Il tema ispiratore di questo progetto, modello per tutta l’Italia e non solo, è l’inclusione, idea di un teatro moderno che prova e sperimenta, immaginando nuovi servizi e coinvolgendo sempre più soggetti; un teatro accogliente che cerca di individuare sempre nuove nicchie di persone che possono in qualche modo avvicinarsi al melodramma. “L’Associazione Arena Sferisterio crede fermamente nel progetto – dichiara il sovrintendente Luciano Messi – ogni passo in avanti fatto anno dopo anno è il sunto del lavoro svolto, anche dal punto di vista scientifico, da numerosi partner. Non esiste al mondo per livello di ampiezza e integrazione una proposta come quella dello Sferisterio”. Gratuito per chi lo usa, viene realizzato grazie alla collaborazione dell’Associazione Arena Sferisterio con l’Università di Macerata, il Museo Tattile Omero di Ancona e l’Unione Italiani Ciechi, con il coordinamento di Elena di Giovanni, docente di Lingua e Traduzione Inglese dell'Università di Macerata, registrando ogni anno incrementi significativi del numero di partecipanti che frequentano le occasioni proposte dallo Sferisterio: dai 160 del 2004 agli oltre 300 del 2017.
La presentazione a New York deriva dal rapporto in essere dal 2017 con la Montclair State University del New Jersey (USA), grazie al quale la proiezione dei libretti delle opere nelle sezioni laterali del muro di fondo dello Sferisterio – già attiva dal 2009 – è diventata, dalla scorsa estate, bilingue: uno strumento utilissimo per i neofiti dell’opera oltre che per il pubblico internazionale che frequenta il Festival.
Tra le attività che hanno animato il programma del 2017 allo Sferisterio, i percorsi tattili – tradizionalmente riservati ai non vedenti – sono stati aperti anche al pubblico dei non udenti grazie a un interprete LIS. Quindi sono state preparate le audio descrizioni che permettono ai non vedenti e agli ipovedenti di godere l’opera attraverso un puntuale racconto di tutti gli elementi visivi dello spettacolo: fornite dal vivo – attraverso una cuffia mono auricolare su un settore di 60 posti – sono costituite da sezioni introduttive che precedono l'inizio di ciascuna rappresentazione e forniscono informazioni fondamentali per la comprensione (la storia e la trama dell'opera, le scenografie, i costumi, le ambientazioni e le chiavi di lettura fornite da registi, costumisti e scenografi). La partecipazione agli spettacoli audio descritti è gratuita per i non vedenti e ha un costo di 12,5 euro per l'accompagnatore. Le sezioni introduttive delle audio descrizioni sono disponibili in italiano e in inglese, e si possono scaricare gratuitamente dal sito dello Sferisterio, nella sezione accessibilità.
Nelle serate in cui è previsto il servizio di audio descrizioni, in programma nel pomeriggio anche i Percorsi tattili dedicati all’esplorazione del “dietro le quinte”, alla scenografia, agli spazi della sartoria, dove toccare e indossare i costumi messi a disposizione, ma anche un appuntamento in collaborazione con i musicisti della FORM che fanno toccare e provare i propri strumenti musicali. Grazie alla partnership con il Museo Statale Tattile Omero di Ancona, i percorsi sono arricchiti da materiale tattile messo a disposizione dei non vedenti, affinché possano meglio percepire la struttura delle scenografie delle opere messe in scena durante il Festival. Per i percorsi, su prenotazione e ad accesso gratuito, è ammessa la presenza di un accompagnatore per ciascun partecipante.
Per rendere più facile la partecipazione, il Museo Tattile Omero di Ancona e lo Sferisterio promuovono un tour pensato appositamente per un pubblico non vedente o ipovedente dedicato all’opera lirica, all’arte e alla natura. Un modo per scoprire la bellezza delle Marche usando tutti gli altri sensi.
Uno striscione di solidarietà verso Luca Traini, l'attentatore razzista di Macerata. E' quanto accaduto nella serata di ieri a Roma, in zona Ponte Milvio, dove la grande scritta nera su fondo bianco è stata esposta per alcuni minuti e poi rimossa.
La foto dello striscione è inizialmente circolata sul web in modo virale su gruppi vicini all'estrema destra, per poi essere ripresa sui social da diversi movimenti antifascisti. Tra loro, l'Anpi, che l'ha condivisa su Twitter denunciando l'accaduto.(Adnkronos)
Stanno tutte meglio le persone ferite sabato mattina da Luca Traini nella sua folle scorribanda in giro per Macerata.
In base al bollettino medico diramato dalla direzione sanitaria dell'Area Vasta 3, Wilson resta ancora in Chirurgia a Macerata, ma è stata sciolta la prognosi e rimarrà ancora qualche giorno per monitoraggio.
Jennifer domani verrà operata in Ortopedia per la riduzione della frattura dell'omero
Toure è stato trasferito ieri a Torrette dove oggi è stato operato per eliminare un versamento nel cavo pleurico: resta ancora in prognosi riservata.
Dell'altro ragazzo portato a Torrette sin da sabato non risultano problematiche particolari e non risultano lesioni vascolari.
Ieri è ritornato in ospedale Gideon con ferita alla coscia e ricoverato per l'infezione causata dal proiettile. Ma si è allontanato ancora una volta e la direzione sanitaria ha avvisato i carabinieri.
Il primario del Pronto Soccorso di Macerata Ermanno Zamponi ha illustrato il modo in cui sono intervenuti nella gestione dell'improvvisa emergenza dello scorso sabato.
"Sapevamo che si trattava di un Alfa Romeo 147 che girava per la città seminando il panico e abbiamo avvisato tempestivamente tutti i soccorritori in modo tale che potessero lavorare in condizioni di maggiore sicurezza. Abbiamo inoltre allertato l'eliambulanza per trasferire i pazienti al Torrette di Ancona nel caso in cui ci fosse stato bisogno di chirurgia vascolare. Fortunatamente questa non è stata necessaria e siamo riusciti a gestire l'emergenza direttamente da Macerata anche perchè, a causa della scarsa visibilità dovuta al mal tempo le eliambulanze erano impossibilitate a decollare".
Il 2 febbraio il Minimo Teatro di Macerata si è trasferito per un giorno dai 60 metri della sua sede di Sforzacosta ai 190.000 metri del Trinity College University al centro di Dublino. Su invito di Giuliana Adamo e Bianca Battilocchi del Department of Italian, il direttore del Minimo, Maurizio Boldrini, ha tenuto la sua “Lezione su Carmelo Bene” di fronte a un pubblico di studenti e professori convenuto presso Trinity Long Room Hub. Boldrini è stato introdotto dall’intervento di Gianluca Pulsoni, studioso ascolano presso la Cornel University di New York, ha esordito portando il saluto degli allievi della Scuola di Dizione Lettura e recitazione e della Scuola di Ingegneria Umanistica attraverso una poesia dell’allieva veterana Elisabetta Moriconi.
Apre la lezione leggendo un frammento da “Letania per Carmelo Bene” di Emilio Villa, entra in trattazione sulle tecniche operative di Carmelo Bene con pochi e dettagliati esempi estratti dal “Riccardo III” e da “Invulnerabilità’ d’Achille”, conclude in “leggerezza” con un’analisi comparata della canzone “A mano a mano” nella doppia interpretazione di Cocciante e Gaetano per sintetizzare le differenze tra il fare della rappresentazione simulante e il fare dell’artefice-attore.
Si commiata con due poesie di Dino Campana e Giovanni Prosperi. Alla lezione di Boldrini ha fatto seguito la proiezione del film, bellissimo e dall’alto valore documentativo, “Nell’insonnia di avere in sorte la luce” di Giorgio Maria Cornelio e Luca Matteo Rossi, allievi di Boldrini e da due anni studenti al Trinity College, direttori dell’intera giornata convegnistica "Performative Arts Today" che ha visto gli interventi della più importante poetessa irlandese Eiléan Nì Chuillenain, di Giuseppe Sterparelli regista di un film su Villa e Burri, Antonio Presti direttore della Fondazione Fiumana d’Arte. Forte e intensa anche la presenza-assenza della poetessa Antonella Anedda interpretata con grazia e tenerezza da Giuliana Adamo e raffinato il concerto finale che ha visto protagonisti il pianista Leonardo Colazzo e la soprano Patrizia Zanardi.
Tra gli artisti in mostra nelle diverse forme anche i marchigiani Osvaldo Licini, Magdalo Mussio, Silvio Craia, Remo Pagnanelli, Stefano Scodanibbio (sue le musiche del film di Cornelio e Rossi), Mariano e Giovanni Prosperi, Elisabetta Moriconi, Valentina Lauducci, Vincenzo Consalvi. A imprevisto suggello della memorabile giornata a Dublino l’incontro e il saluto della truppa del Minimo Teatro con il Presidente della Repubblica Irlandese Micheal Higgins e Signora.