Dopo il sold out del primo appuntamento “I colori della poesia in mostra”, sabato 10 febbraio, alle ore 17, nella sala Castiglioni della Biblioteca comunale Mozzi Borgetti proseguono le iniziative di "Io, Remo", l’evento organizzato dall’Associazione culturale Remo Pagnanelli, insieme all’Amministrazione comunale e all’Istituzione Macerata Cultura con il contributo della Regione Marche, la Fondazione Cassa di Risparmio di Macerata, l’associazione “Art Club Studio”, il Rotary Club “Matteo Ricci” e l’Università di Macerata, per testimoniare l’impegno civile del poeta e critico maceratese Remo Pagnanelli, morto suicida a 32 anni.
Nel corso dell’incontro, dedicato interamente alla poesia, verrà presentato il libro “Quasi un consuntivo” pubblicato dalla Casa editrice Donzelli di Roma. Una scelta forte, indicativa in direzione della poesia: una nicchia scarsamente frequentata dal grande pubblico. Interverranno la curatrice del volume Daniela Marcheschi, Alessandra Sfrappini, direttrice della Biblioteca Mozzi Borgetti e la scrittrice Lucia Tancredi. Il coordinamento è di Maurizio Verdenelli. Alcuni testi tratti dal libro verranno letti da Piero Piccioni e Fulvia Zampa.
“Ho stoppato il pallone e calciato di collo sul palo più lontano. Quando la palla è entrata mi è quasi mancato il fiato e momenti non sapevo come esultare”. C’è tutta la freschezza di un adolescente e traspare ancora l’emozione nelle parole di Tommaso Massini, il nuovo golden boy dell’Helvia Recina. Un baby calciatore classe 2001 “preso” dalla sorellina Junior Macerata che domenica ha segnato la sua prima rete con la squadra dei grandi e in uno stadio prestigioso come l’Helvia Recina.
Massini aveva già debuttato un mese fa a Colli del Tronto con l’Azzurra, domenica ha fatto il suo ingresso in campo all’80’ schierato da mister Ermanno Carassai esterno alto a destra. Dopo appena 3 minuti ha trovato il bersaglio grosso, il quarto gol nel cappotto rifilato alla Pinturetta Falcor. Non solo, poi ha anche fornito l’assist per la quinta rete a firma di Di Crescenzo.
Studente di Ragioneria, Massini è stato impiegato in più ruoli durante la crescita calcistica, partendo addirittura terzino sinistro nel vivaio della Maceratese. E’ stato Alessandro Giorgi della Junior Macerata a farlo avanzare.
Giorgio Gianferro invece ti ha impiegato anche da punta spalle alla porta…”Sì –risponde Tommaso- e mi sono adattato senza problemi”. Ma tu ti reputi un…. “Io mi sento una mezzala”. Tuo padre, fotoamatore di livello, che ti ha detto domenica sera? Ha immortalato la rete? ”In realtà non era presente alla partita perché non pensavo di giocare e gli avevo detto di venire dopo ai Pini per la Juniores…Certo che nel reparto offensivo dell’Helvia hai compagni di grandi qualità, dal top scorer Ramadori a Mastrojanni, da Di Crescenzo al fresco di debutto Marcoaldi fino ad uno degli under più interessanti, il ’98 Perrella…”Sì, ho tutte persone da cui posso apprendere parecchio”. Il tuo idolo invece qual è? ”Arturo Vidal. Penso che ho qualche caratteristica simile alla sua”. Cosa sogni per il tuo futuro? ”Vorrei diventare un calciatore professionista”.
Quando sembrava che la manifestazione fosse saltata, Roberto Fiore e qualche decina di militanti di Forza Nuova sono arrivati a Macerata.
Malgrado la polizia in assetto antisommossa, ci sono stati diversi scontri. Due militanti di Forza Nuova sono stati fermati e portati in Questura per essere identificati. Fiore ha ribadito più volte che il delitto di Pamela Mastropietro richiama pratiche rituali tipiche della mafia nigeriana "conosciute dalle procure di mezza Europa. Macerata è stata sempre una città tranquilla, la conosco da quando ero bambino e venivo con i miei genitori alla Filarmonica: sta succedendo qualcosa che non capisco".
E su quanto accaduto stasera ha aggiunto "questo non è il modo di tenere l'ordine ma di tenere il disordine. Quanto successo stasera è la prova che il potere non vuole accettare che l'opinione pubblica si stia spostando verso di noi".
Il sindaco Romano Carancini è stato ospite della trasmissione Matrix di mercoledì sera, che come tema iniziale aveva la questione dell'immigrazione e gli sviluppi delle vicende del capoluogo marchigiano in particolare.
Il conduttore Nicola Porro, chiede come sia percepito il problema immigrazione in città e Carancini inizia dicendo che i due fatti gravissimi che si sono verificati, nonostante le strumentalizzazioni che si stanno facendo, c'entrano ben poco con il tema dell'immigrazione. Usa addirittura il termine "strumento di battaglia politica in vista delle prossime elezioni".
Nel secondo intervento, Carancini battibecca con Mario Giordano, accusato dal primo cittadino di fare militanza e di usare argomenti come l'immigrazione e il degrado per fini politici.
"A Macerata non c'è un gravissimo problema sociale e quello che si dice non corrisponde al vero - continua il sindaco - e questo non fa altro che alimentare le sensazioni e le percezioni che anche attraverso le televisioni e i mass media, contribuiscono a degenerare".
Riconosce comunque il primo cittadino un disagio delle persone ma esclude categoricamente la presenza di un problema sociale e sottolinea il fatto che negli ultimi 20 anni non sia accaduto mai nulla, che la città non è razzista ma che oggi ha un disagio, rispetto a una serie di questioni, ossia le falle nei sistemi Sprar e Cas relative a coloro che escono dal sistema di protezione, che a volte diventano "schegge impazzite" all'interno delle comunità".
Il sindaco in conclusione ci tiene a precisare che i fatti degli ultimi giorni, sono altra cosa rispetto ad un sistema sociale che a Macerata tiene da sempre, a un sistema di grande capacità di accoglienza e a un sistema di relazioni positive all'interno della città.
Dai primi esami sul corpo di Pamela Mastropietro non sono emersi elementi particolarmente significativi, ma il corpo sarebbe stato sezionato in modo scientifico.
A parlare è il procuratore capo di Macerata, dott. Giovanni Giorgio: "I primi esiti degli espletati accertamenti medico-legali non hanno consentito di raggiungere risultati altamente significativi sul piano probatorio, tanto perchè mancano tracce di sangue e di urina sui resti del cadavere che, a dire dei medici legali, è stato sezionato in modo apparentemente scientifico.
Ulteriori accertamenti di laboratorio saranno effettuati la settimana prossima".
Morciano si avvicina. Per la Medea Macerata la trasferta a Morciano per la seconda di ritorno può rivelarsi non priva di insidie: si è spesso accennato a come contro le squadre di primo piano come Macerata o Portomaggiore tutti tendano a dare il 110% e stavolta si affronta l’ultima del girone, la Dolciaria Rovelli, squadra giovane che ha bisogno di punti per uscire dall’impasse. Premesse per una partita ostica.
“Non è un impegno da sottovalutare, perché la Dolciaria Rovelli ha bisogno di punti per salvarsi – ha spiegato lo schiacciatore Pietro Di Meo – Troveremo una squadra che darà tutto, che vorrà vincere contro di noi. Se vogliamo portare a casa i 3 punti dobbiamo affrontare al meglio tutte le situazioni della partita”.
L’imperativo è dunque chiaro: concentrazione massima. In questo senso buone indicazioni sono arrivate dalla prima di ritorno contro Pescara 3, sulla capacità dei biancoverdi di rimanere sul pezzo dall’inizio alla fine, senza sottovalutare l’avversario, coinvolgendo tutta la rosa che si è fatta trovare preparata. “Le partite sulla carta facili sono quelle che dietro nascondono un’insidia – avverte infatti Di Meo – Se le prendi sotto gamba all’inizio poi rischi di ritrovarti in un mare di guai in seguito. La partita contro Pescara è stata positiva, anche perché il fatto che tutti siano stati chiamati in causa è sinonimo di gruppo e di un aiuto da parte di tutti i giocatori in rosa per arrivare all’obiettivo principale. Stiamo crescendo, anche chi gioca di meno dà una mano importante in questo senso e stiamo dando continuità al percorso di inizio campionato, buoni segnali anche in vista della prossima settimana che sarà piuttosto importante”.
Il riferimento è ovviamente alla partita in casa con Portomaggiore, lo scontro al vertice, a cui però i giocatori dovranno pensare dalla prossima settimana, per evitare che diventi una distrazione per questa partita, altrettanto importante per il prosieguo visto il ritmo di marcia che la Sa.Ma. sta tenendo“Sappiamo cosa dobbiamo fare, cioè pensare ad una partita alla volta. Adesso ci faremo trovare pronti per Morciano, da martedì prossimo penseremo a quella partita”.
Appuntamento sabato 10 febbraio alle ore 17.30 a Morciano di Romagna. La gara sarà seguita in diretta audio da Radio Studio 7, ascoltabile sul sito radiostudio7.net e sul canale 611 del digitale terrestre delle Marche.
“Chiedo ai colleghi di Liberi e Eguali che sono intervenuti contestando la decisione di annullare la manifestazione prevista a Macerata il prossimo 10 febbraio di provare ad ascoltare e rispettare le motivazioni che hanno spinto il Sindaco di Macerata a chiederne pubblicamente il rinvio. Provate a chiamare il Sindaco, a parlare con lui e a sentire le motivazioni che hanno spinto gli stessi organizzatori dell'iniziativa, ANPI, ARCI, CGIL e Libera, a sospendere la manifestazione nazionale, per chiarire perché è stata assunta questa scelta. La manifestazione è stata sospesa per volontà degli stessi promotori e non vietata dal Governo".
Con queste parole la parlamentare maceratese del Pd, Irene Manzi, risponde alle dichiarazioni rese dai parlamentari di Leu, Nicola Fratoianni, Roberto Speranza e Pippo Civati, che hanno contestato la decisione di annullare la manifestazione nazionale antifascista promossa per il prossimo 10 febbraio e successivamente sospesa da parte degli organizzatori accogliendo la richiesta del Sindaco di Macerata, Romano Carancini.
"La mia città e la comunità maceratese stanno vivendo un clima di profondo smarrimento, paura e dolore di fronte ad un atto violento ed inequivocabilmente razzista che va condannato senza se e senza ma. Voglio ringraziare ANPI, ARCI, CGIL e Libera, promotori della manifestazione a cui come parlamentare del Partito Democratico avrei preso parte, per aver colto il clima di preoccupazione espresso dal Sindaco e per aver rispettato una città in questo momento ferita e militarizzata. Una città che deve riflettere su quanto avvenuto, lontana dai clamori della cronaca nazionale, e riappropriarsi dei valori dell'antifascismo, dell'integrazione e del rispetto di ogni vita che le sono propri.
Chiedo alle forze politiche nazionali ed ai loro esponenti- prosegue la Manzi- come ha fatto in questi giorni il Partito Democratico grazie alla presenza e all'intervento dei Ministri Minniti, Martina ed Orlando, di rispettare questi sentimenti, espressi dallo stesso Sindaco, e di tenerne adeguatamente conto proprio per consentire una reazione adeguata e lucida di fronte alla violenza razzista consumatasi nei giorni scorsi con il gesto di Luca Traini. Non è accettabile, da parte di nessuna forza politica, una strumentalizzazione di questi sentimenti e della decisione assunta ieri, con sofferenza e ponderazione. Ed è per questo che mi auguro che, superati questi giorni, sia promossa quanto prima, dallo stesso Comune, una manifestazione unitaria che, partendo proprio dai promotori dell'iniziativa del 10 febbraio, si allarghi a tutta la comunità civile e democratica per reagire ad ogni forma di violenza e prevaricazione."
Dopo la prova aperta dedicata al pubblico dei più piccoli – prima attività del Macerata Opera Festival pensata per le scuole – venerdì 9 febbraio alle ore 21 al Teatro Lauro Rossi il direttore musicale del MOF Francesco Lanzillotta salirà nuovamente sul podio della FORM per un concerto dall’affascinante programma dedicato al rapporto fra l’uomo e la terra che lo ospita; ospite anche il mezzosoprano Raffaella Lupinacci. Realizzato in collaborazione fra l’Associazione Arena Sferisterio e la Fondazione Orchestra Regionale delle Marche – con la quale c’e un rapporto sempre in crescita – all'interno della stagione sinfonica della stessa FORM, il concerto dal titolo Il sole ride è un’anticipazione del tema #verdesperanza dell’edizione 2018 del MOF e anche un’occasione per iniziare a far conoscere alla città le novità del prossimo Festival. Il tema del programma musicale non sarà l’unico fil rouge della serata con lo Sferisterio: il pubblico presente in sala potrà infatti ascoltare, in anteprima assoluta, il jingle che accompagnerà l’intera edizione del MOF 2018. Composto dallo stesso Francesco Lanzillotta, il jingle contiene i motivi più rappresentativi delle tre opere in programma questa estate: La traviata, ll flauto magico e L’elisir d’amore.La partitura di “Verdesperanza” sarà donata ai soci dell’Associazione Amici dello Sferisterio e ai 100 Mecenati, sostenitori del Macerata Opera Festival. Il jingle invece – registrato dalla FORM con Lanzillotta – sarà presto disponibile su tutti i canali social del MOF. Per il triennio 2018-2020, il Macerata Opera Festival basa la programmazione artistica su un progetto dedicato alla città/polis e alla comunità/territorio. Il Festival 2018 approfondisce quindi il rapporto delle città con il mondo e la natura, considerando la fragilità dell’uomo di fronte ai cataclismi ma anche la sua corresponsabilità nell’influire spesso negativamente sugli elementi. Il Festival, seguendo il tema #verdesperanza, vuole offrire nuove occasioni per parlare positivamente di “ricostruzione” sia fisica che morale; vuole parlare di natura, fenomeni naturali, sostenibilità, ecologia, verde, anche nelle accezioni più ampie di gioventù, crescita, rigenerazione. Sono state scelte in quest’ottica le tre opere in scena allo Sferisterio. «Il programma del concerto del 9 febbraio– spiega il direttore Francesco Lanzillotta - ha un forte legame con il tema del festival 2018; la Pastorald’été di Honegger “descrive” la natura, profuma di sole, di fiori che sbocciano, ci racconta il volo degli uccellini.I brani di Tosti e di Martucci rappresentano il percorso parallelo ai grandi operisti della nostra Italia, rimanendo legati alla vocalità, base portante del Festival, dimostrandoci come una gran fetta di meravigliosi compositori meritano di essere più presenti nelle nostre sale da concerto» Gli studenti delle scuole secondarie di II grado potranno partecipare al concerto Il sole ride, con un biglietto speciale al costo di 4 euro.Biglietto ordinario a 18 euro, ridotto a 12 euro (per gli spettatori fino a 30 anni e oltre 60, per i possessori della Carta Giovani, per le Associazioni musicali, per i Club Services, per gli abbonati alla stagione teatrale AMAT), mentre alle scuole il prezzo riservato è di 4 euro.
"Oggi ho incontrato la madre di Pamela e ho trovato una donna forte, coraggiosa. Mi ha raccontato le difficoltà della figlia, si impegnerà perché fatti come questi non succedano più: pretende giustizia non vendetta. Questo le fa onore. E spera che qualcuno possa collaborare nel dare particolari che aiutino a ricostruire completamente la vicenda" della morte di Pamela Mastropietro.
Lo ha detto il presidente del Senato Pietro Grasso, oggi a Macerata in visita ai migranti feriti nel raid xenofobo del 3 febbraio. "Noi, in maniera paritaria - ha aggiunto -, siamo andati dai familiari della vittima e siamo venuti qua a dare solidarietà e vicinanza anche alle vittime di questa aggressione che ha una caratteristica terroristica, perché rivolta in maniera indiscriminata verso persone, ma con una caratteristica fascista di stampo razzista, riconosciuta anche dall'imputazione".
Vedere la bandiera italiana che avvolge una persona che spara indiscriminatamente contro delle persone inermi, questo fa male" ha detto ancora Grasso. (Ansa)
Un nigeriano di 26 anni è stato arrestato dalla polizia per spaccio di droga.
Nel corso di specifici servizi mirati alla repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti, nel pomeriggio di mercoledì personale della Squadra Mobile, a Macerata ha arrestato in flagranza l'uomo: dopo i dovuti accertamenti anche sanitari, a carico dello straniero si è proceduto al sequestro di 15 palline di eroina per un totale di circa 12 grammi, che lo stesso aveva ingoiato al momento del controllo.
Dopo le formalità di rito, su disposizione del Procuratore Capo della Repubblica Giovanni Giorgio, l'arrestato è stato tradotto in carcere ad Ancona a disposizione dell’autorità giudiziaria competente.
Nel corso dell’operazione sono state sequestrate anche sei sim card telefoniche fittiziamente abilitate e la somma complessiva di circa 400 euro ritenuta provento dell'attività di spaccio.
La compagna dell’uomo, anch’essa di origini nigeriane, è stata denunciata a piede libero, in concorso con il 26enne, per la violazione dello stesso reato. Entrambi gli stranieri sono stati anche segnalati per il reato di sostituzione di persona essendo in possesso di schede telefoniche fittiziamente intestate.
Sold-out alla sala della biblioteca comunale Castiglioni, lo scorso sabato. Un pienone, con gente in piedi, assiepata, che è stata attenta, amichevolmente presa dall’incontro relativo al poeta Remo Pagnanelli, quella sera in veste di critico d’arte. Dopo il saluto del vicesindaco Stefania Monteverde, ha dato l’inizio alla conferenza la sorella di Pagnanelli, Sabina, che ha ideato questo particolare incontro, insieme all’Associazione Art Club Studio di Macerata. Serata davvero particolare perché ben 15,artisti (Bartolini, Basili, Caggiano, Carletti, Craia, Del Bianco, Donati, Grelloni, Iacomucci, Migliorelli, Pannocchia, Pantana, Piccardoni, Spagnuolo, Zampetti) hanno esposto le proprie opere, ognuna della quali a “commento” di alcuni testi di Remo. La mostra sarà aperta al pubblico fino alla fine del mese di febbraio.
Magistrale l’intervento del Professor Roberto Cresti docente di Storia dell’arte (e di Estetica) presso la nostra Università. Magistrale poiché, non rinunciando alla “complessità” è partito dagli studi critici di Remo, quelli relativi ad alcuni autori quali Scipione e Peschi, fra gli altri, ma soprattutto dagli approfondimenti di teoria dell’arte, ovvero ai saggi sulla percezione dell’opera, di estetica, di “pedagogia del fatto estetico”. Su questi, in particolare, il Professor Cresti si è soffermato. Tesi di fondo, la seguente:
Pagnanelli, che aveva a suo favore una enorme e sterminata “lettura” e approfondimento di grandi Maestri del Novecento (Longhi, Brandi, De Benedetti, Ricoeur, e una foltissima schiera ermeneutica di richiamo, da Jung a Lacan), si diceva, non si era affatto “aggregato” alla pletora dominante dello strutturalismo e della semiotica, “era lontano - ha detto Cresti - dalle Chiese e dalle ideologie totalitarie”. Di qui la sua posizione, modernissima, di “solitudine” dello studioso, che in verità aveva (e ha) parenti illustri nel secondo Novecento, più in Francia che in Italia. Remo propone nei saggi teorici l’idea di una estetica che abbia una sua funzione “regolatrice” o comunque una direzione etica (anche qui la lezione di Luciano Anceschi). Ma è proprio analizzando i testi poetici che Cresti ha “scovato” il nucleo fondante dei versi, o, se si vuole, della poetica: esiste una simmetria profonda tra immagine e parola, un connubio quasi alchemico, generatore di immagini nei confronti delle quali l’autore si sente come liberato. Ut pictura, si può dire, che immagine e verso siano “sintetici” e costituiscano una unità indissolubile. Pur nell’omaggio profondo e alto ad una musicalità di tono medio e pacato, quella che Remo amava di più, presente nel poeta a lui più “interno”, Vittorio Sereni (sul quale si era laureato), Cresti ha delineato una personalità “forte”, un “individualismo non vittimistico”, un tipo di critica affatto astratta, ma sempre consapevole della “storia” del poeta indagato, è il caso del saggio su Fortini, nonché l’approccio al “cinema”, a questa “arte in movimento” sulla quale Pagnanelli anche aveva scritto e definito come il “supergenere dell’arte” . Vi è modernità e fedeltà alla tradizione, vi è una irritazione, quasi leopardiana per le “ magnifiche sorti e progressive”. Insomma, Remo , pur nella sua breve vita, ha concentrato una potenza e una lucidità quasi profetica di lettura che oggi viene a mancare. Si direbbe, proseguendo con Leopardi, la lotta per una “verità” , per una poesia concepita come “organismo vivente” e “martirion”, contrapposta alla “funesta voce delle gazzette”.
Il prossimo incontro in programma, previsto per Sabato 10 febbraio alle ore 17 presso la biblioteca comunale, è dedicato interamente alla poesia. Per la presentazione del volume “Quasi un consuntivo”, che raccoglie una selezione di poesie di Pagnanelli, un parterre di donne : la curatrice del volume Daniela Marcheschi, la direttrice della biblioteca Alessandra Sfrappini e la professoressa e scrittrice Lucia Tancredi , coordina i lavori Maurizio Verdenelli . Daranno voce ai testi poetici Piero Piccioni e Fulvia Zampa .
Prendevano di mira tabaccai, li seguivano dopo il ritiro di scatoloni di sigarette in vari depositi dei Monopoli di Stato (Ancona, Bologna, Pescara) e poi, in pochi secondi, rompevano i finestrini delle loro auto per impossessarsi della merce. Era la modalità operativa utilizzata da due pregiudicati campani di 53 e 42 anni, arrestati dai carabinieri della Stazione di Brecce Bianche di Ancona per furto aggravato e danneggiamento.
L'operazione 'Tabacchi, è stata illustrata dal comandante della Compagnia di Ancona, cap. Fabio Ibba, e dal luogotenente Giuseppe Caiazzo. I militari hanno accertato che la batteria di ladri che utilizzava auto noleggiate a Salerno, ha compiuto almeno 25 colpi nelle Marche (15 ad Ancona e poi a Sirolo, Osimo, Castelfidardo, nell'Ascolano, a Macerata, Moresco, Grottammare, Fermo e Sant'Angelo in Vado), in Emilia Romagna e in Abruzzo. L'indagine era partita a fine agosto dal furto di tre scatoloni di sigarette (6.500 euro di valore) appena ritirati dal deposito alla Baraccola. (Ansa)
Il Csa Sisma di Macerata conferma la manifestazione di sabato a Macerata e critica aspramente il ministro Minniti e il sindaco Carancini. In una nota si legge: "Ringrazio Anpi, Cgil, Libera, Arci e le altre associazioni per avere rinviato la manifestazione del 10 febbraio raccogliendo l'appello del sindaco di Macerata. Hanno fatto un atto di amore verso la comunità. Mi auguro che anche le altre organizzazioni che hanno fatto richiesta di svolgimento manifestazioni accolgano la richiesta del sindaco. Se risponderanno positivamente sarà dimostrazione di responsabilità da parte loro, se così non fosse ci penserà il ministero dell'Interno a impedire che si faccia la manifestazione". Queste sono le incredibili e gravissime parole del Ministro dell’Interno. E’ opportuno brevemente riepilogare gli accadimenti delle ultimi folli ore.
Le realtà di movimento delle Marche nel volgere di poche ore, dopo il gravissimo attentato di sabato hanno indetto la manifestazione nazionale che si terrà a Macerata sabato 10 febbraio. Già nel presidio spontaneo tenutosi nel pomeriggio del 4 febbraio la manifestazione è stata annunciata e messa a disposizione di chiunque condividesse la necessità urgente di scendere in piazza dietro lo slogan semplice e chiaro “CONTRO OGNI FASCISMO CONTRO OGNI RAZZISMO”.
Il lancio della manifestazione si è immediatamente diffuso determinando larghissime adesioni in tutta Italia e persino dall'estero. Nonostante questa larghissima e immediata risposta la CGIL, per ragioni di posizionamento e opportunismi puramente interni all’organizzazione non solo ha deciso di non partecipare aderendo all'invito del Sindaco ad annullare ogni manifestazione, ma ha anche avviato una gravissima operazione di boicottaggio facendo circolare la notizia falsa che la manifestazione era stata annullata! Le scelte della CGIL sono state, purtroppo, condivise anche dai vertici di ANPI, LIBERA e ARCI.
Nonostante ciò, tanti attivisti di base, sezioni e circoli territoriali di queste organizzazioni hanno espresso la volontà di non abbandonare la piazza di Macerata e di essere, comunque, presenti.
In questo contesto, cogliendo l'occasione creata ad hoc dal Sindaco di Macerata e dalle organizzazioni non a caso ringraziate da Minniti per la loro collaborazione, si è inserita l’intimidazione del Ministro dell'Interno e la scelta tutta politica di vietare la manifestazione. Si tratta di una evidente sospensione della democrazia nel nostro Paese, della brusca materializzazione di un fascismo che nelle strade si esprime con le pistole e nelle istituzioni con l'imposizione autoritaria del silenzio. Il divieto dopo una tentata strage fascista di esprimere liberamente e pacificamente la propria indignazione, è un atto che non ha precedenti nella storia della Repubblica. Questo divieto è inaccettabile. L'equiparazione fascismo e antifascismo, razzismo e antirazzismo è inaccettabile. Per questo ribadiamo con fermezza che andremo comunque in piazza per ripristinare l’agibilità democratica e riaffermare quanto sarà scritto nello striscione di apertura del corteo "MOVIMENTI CONTRO OGNI FASCISMO OGNI RAZZISMO". Invitiamo tutte e tutti a non farsi intimidire dal clima creato ad arte dal Ministero dell'Interno ed a raggiungere Macerata per una grande manifestazione popolare. Non è il tempo di stare a casa. Non basta esprimersi sui social. Sono in gioco le nostre libertà fondamentali".
Sulla stessa lunghezza d'onda Potere al Popolo che scrive: "Sono giorni terribili. Sono giorni che segnano la città di Macerata e forse il Paese intero. Sono giorni in cui emerge chiaramente un tessuto sociale fragile, un degrado culturale profondo. Sono giorni in cui un attentato terroristico di matrice neofascista spaventa tutta la città. E poi il coprifuoco, l'esercito.
Sono giorni in cui le autorità politiche e giudiziarie permettono che i partiti neofascisti che hanno rivendicato e sostenuto l'attentato di Traini, vengano in piazza senza problemi.
Sono giorni di follia in cui presìdi democratici istituzionalizzati come l'ANPI decidono di tirarsi fuori da una manifestazione larga di cittadinanza, a cui si è lavorato insieme in tanti. Sono giorni di follia in cui il sindaco Carancini per “spirito di pacificazione” consiglia di non manifestare e non andare in piazza, mettendo sullo stesso livello fascismi e antifascismi, in sfregio della nostra Costituzione. Sono giorni, ieri, in cui il Ministro dell'Interno si permette di minacciare cittadini e manifestanti, dicendosi pronto a impedire fisicamente che si faccia la manifestazione. Ancor più nei giorni di campagna elettorale, le nostre istituzioni decidono di normalizzare la situazione strizzando l'occhio all'illegalità, alla violenza, alla discriminazione. Per questo, oggi più che mai, ogni cittadino democratico, antifascista e antirazzista, deve scegliere di scendere in piazza. Una piazza aperta, accogliente, plurale, non violenta. E soprattutto, democratica e antifascista.
Sono giorni in cui siamo costretti a scegliere. Potere al Popolo ci sarà, contro l'emergenza democratica. Ci saremo, senza bandiere ma con i corpi e le menti di cittadini che pensano e vogliono fermare l'onda lunga della paura nera. Per la Costituzione e la democrazia. Siamo antifascisti"
Il 7 febbraio, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri è stato sottoscritto l’Accordo fra il Commissario straordinario del Governo, on. Paola De Micheli, e i Presidenti delle Regioni/vice Commissari dell’aree colpite dal sisma del 2016 (Italia Centrale), il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, la Struttura di Missione, Inps, Inail e le parti sociali del settore edile, in materia di verifica della congruità della incidenza della manodopera impegnata nei singoli e specifici cantieri di ricostruzione, pubblici e privati, che si attiveranno nelle aree del cratere.
I macro obiettivi che persegue tale Accordo sono – da una parte – quello di contrastare il fenomeno del lavoro sommerso e irregolare nei lavori di recupero e ricostruzione degli immobili pubblici e privati situati nelle aree colpite e – dall’altra – quello di contribuire ad accelerare l’apertura dei cantieri a circa due anni dall’evento sismico.
CNA Macerata si ritiene soddisfatta dell’accordo sottoscritto perché valorizza la qualità delle imprese artigiane e delle piccole imprese edili locali che apporteranno un contributo determinante alla ricostruzione di quei territori. Inoltre, con l’Accordo siglato, si mette al centro del funzionamento del sistema di verifica e certificazione della congruità per tutti i lavori di natura edile il sistema della bilateralità edile (Casse Edili ed Edilcasse), che si pone immediatamente al servizio sia delle imprese che realizzeranno i lavori sia della popolazione che desidera al più presto far risorgere i territori colpiti dal sisma.
Per tutti i lavoratori autonomi e i lavori non edili presenti nel cantiere sarà il direttore dei lavori a certificare la congruità della manodopera.
Lunedì 12 febbraio prossimo l’Università di Macerata avvierà i cosiddetti percorsi formativi 24 Cfu (pf24): quelli richiesti dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per acquisire i crediti necessari all’accesso ai concorsi per il reclutamento di nuovi docenti nella scuola secondaria. Secondo il nuovo disegno normativo, le università sono tenute non solo ad attestare le competenze già acquisite e coerenti con gli obiettivi decretati dal Ministero ma anche a fornire quelle eventualmente mancanti, strutturando attività didattiche dedicate, i pf24, appunto, in grado di assicurare l'acquisizione delle competenze di base necessarie per accedere ai concorsi pubblici di ammissione ai percorsi di formazione, tirocinio e inserimento nella funzione docente della scuola secondaria (FIT) previsti dai decreti attuativi della Buona Scuola.
L’operazione è stata quanto mai complessa. I numeri sono importanti: a fronte di 2129 pre-immatricolazioni, le iscrizioni sono state 2028, di cui 1301 per il comparto delle Lauree umanistiche e 727 per il comparto delle Laure socio-economico-giuridiche. Le pratiche di riconoscimento delle competenze già acquisite: 854.
Visto l’alto numero di iscritti – oltre duemila - i frequentanti sono stati suddivisi in classi formate sulla base dell’ordine alfabetico del cognome e saranno indirizzati a seguire, senza obbligo di frequenza, uno o più specifici insegnamenti, in base alla tipologia di crediti da acquisire. L’Ateneo ha inoltre pianificato con attenzione l’orario delle attività didattiche in modo da minimizzare possibili sovrapposizioni. Si prevede di terminare le lezioni entro tre mesi in modo da essere pronti ad un’eventuale indizione ravvicinata del concorso di ammissione ai FIT
Il prorettore e delegato alla didattica Claudio Ortenzi, che – insieme agli Uffici e al coordinatore dei corsi, il professor Edoardo Bressan- ha supervisionato tutte queste attività, è soddisfatto del risultato conseguito: “Siamo riusciti a tenere insieme la qualità con un’offerta di percorsi formativi all’altezza del compito e della missione che il Ministero ha affidato alle università. Di questo ringrazio: la Commissione di docenti che ha effettuato i riconoscimenti e le ammissioni; gli uffici che hanno svolto una mole considerevole di lavoro in poco tempo; i colleghi docenti che svolgeranno i corsi in orari serali e nei fine settimana. Uno sforzo importante e corale che speriamo venga apprezzato dai partecipanti iscritti. A loro il mio saluto e il mio augurio per l’inizio delle lezioni”.
Ogni vittoria è bella ma alcune emozionano particolarmente. E al Cus Macerata, nonostante decenni di storia e soddisfazioni, le ultime gioie firmate dalle sezioni pallavolo e tennis hanno fatto spuntare grandi sorrisi.
La neonata compagine di volley femminile ha centrato il suo primo successo nel campionato provinciale Open del Csi. Ancora più gustoso perché in trasferta e in rimonta. Le cussine di coach Federico Domizioli hanno espugnato Casette d’Ete battendo le avversarie di Mammazzurra 3-2. Ed erano sotto 2-0! Parziali 25-15, 25-21, 19-25, 18-25, 6-15.
Il sestetto universitario (con la novità di Francesca Pellicciotta), dopo un avvio costellato da troppi errori ha registrato la ricezione ed è riuscito a sfondare centralmente. Il giovanissimo gruppo aveva già raccolto un punto in casa dell’Emmont, stavolta, alla quarta partita, il tie-break è finito in festa. Prossimo impegno la sera del 13 febbraio a Sambucheto contro Montecassiano.
Anche la sezione del tennis maschile è rinata dopo anni e da qualche mese è protagonista nel campionato regionale invernale “Giuseppucci”. Domenica battendo 3-0 in via Valerio i ragazzi di Ok Sport, società di Porto Sant’Elpidio, la formazione cussina ha centrato un doppio risultato: l’affermazione e il sorpasso-qualificazione.
Il Cus per la precisione è giunto secondo nel girone alle spalle di Tolentino e con gli stessi punti degli ultimi rivali, ma con il vantaggio di aver vinto un incontro in più. La seconda fase prenderà il via il 18 febbraio.
Due piacevolissime notizie per il presidente Antonio De Introna, anche perché entrambe le squadre sono tornate nella famiglia del Cus proprio per volontà degli atleti. Assemblate quasi unicamente per divertimento, stanno fornendo insperate e notevoli risposte tecnico-agonistiche.
In questi ultimi giorni si coglie a Macerata un misto di sgomento, preoccupazione e disorientamento generati dagli efferati episodi di violenza dei giorni scorsi. Questa è una città" scrive in una nota la Cisl Marche "con un importante patrimonio di sensibilità sociale e di politiche d'integrazione che va preservato e custodito, tenendo conto degli elementi di tensione emersi negli ultimi tempi ed evitando di apporre stigmi di ogni genere su di essa.
Vanno perciò condivise tra istituzioni, associazioni e parti sociali tutte quelle azioni volte a rinsaldare il dialogo e la coesione sociale e contrastare ogni forma di violenza, razzismo, fanatismo e ogni rischio di rigurgito neofascista.
Per questo la CISL aderirà convintamente ad ogni iniziativa che le istituzioni locali, a partire dal Comune di Macerata, intenderanno promuovere in tal senso e continuerà ad impegnarsi nel fronte teso a qualificare le politiche dell'accoglienza, per l’integrazione e l’inclusione, combinandole con le basilari regole di convivenza civile.
Parimenti la CISL, per una scelta di responsabilità e rispetto per la città e tutti i suoi abitanti, ritiene che non sia opportuno sostenere iniziative di altro genere che rischiano di accrescere la pressione emotiva sul territorio.
Un pensiero particolare" conclude la nota "lo rivolgiamo alle vittime degli inconsulti atti della settimana scorsa".
Tocca anche Macerata il tour promozionale del romanzo di Maximiliano Cimatti, "L'uomo di Elcito", un epopea "western" tutta marchigiana tra briganti e soldati, che farà tappa alla Libreria Feltrinelli domenica prossima 11 febbraio alle ore 18:00, con ingresso libero.
Maximiliano Cimatti, originario di Ravenna ma trapiantato da qualche anno nelle Marche è l'autore di vari racconti apparsi in antologia e nel 2016 ha vinto il primo premio al concorso letterario Luciano Pittori. "L'uomo di Elcito" è il suo primo romanzo, ambientato proprio tra le colline della sua terra d'adozione.
"Mi sono innamorato delle Marche sin dalla prima visita - racconta Cimatti - questi territori sono stati lo sprone per un cambio di vita radicale e la prima fonte d'ispirazione per il romanzo".
Ambientato nel 1866, narra della caccia all'imprendibile brigante Olmo Carbonari. Una missione ossessiva per il sergente del Regio Esercito Anselmo Toschi, che diventa anche la ricerca del senso di una vita, del destino, dei sogni. Il romanzo, che per forza espressiva e influenze è già stato avvicinato dalla critica a "Cuore di Tenebra", risente certamente degli influssi dei romanzieri anglosassoni così come del mito della frontiera americano.
Le Marche, alla fine dell'Ottocento, erano davvero una terra di frontiera, dove il cambio di padroni (dallo Stato Pontificio al Regno d'Italia) non aveva modificato affatto le condizioni di vita degli abitanti. Negli anni in cui è ambientato il romanzo la prima traccia di modernità arrivò proprio con la ferrovia, in grado di accorciare le distanze geografiche e imporre un nuovo ritmo alla vita delle colline, generando anche la nascita di nuovi paesi, esattamente come stava accadendo oltreoceano.
"Macerata sta diventando un teatrino macabro in cui burattini locali vengono messi in scena da burattinai di caratura nazionale nel tentativo di creare una nuova strategia del terrore.
La coreografia è chiara. Attentato fascista, rivendicazione dei mandanti, equiparazioni delle loro azioni" scrive in una nota Antifa Macerata "a quelle delle forze antifasciste, costruzione di clima del terrore nella comunita' da parte delle istituzioni locali, e tentativo di creare una trappola ai cortei per alimentare scontri e dare il pretesto per una stretta autoritaria.
Sabato 10 Febbraio, non cadremo in questa trappola e nonostante tutte le defezioni e le provocazioni saremo per le strade di Macerata in tanti uniti e pacifici nel reclamarle e riappropriarcene. Non saremo burattini nelle loro mani, scardineremo questo copione, e manderemo un messaggio chiaro: mai piu' attentati fascisti, le strade sono nostre".
"Gravissime le dichiarazioni del sindaco Pd di Macerata. Questo signore per giorni non è nemmeno andato a trovare i feriti in ospedale. Invece di invitare la cittadinanza a partecipare alla manifestazione antifascista e antirazzista mette sullo stesso piano Anpi e Casa Pound e Forza Nuova e chiede di annullare manifestazioni. Il Pd come M5S pensa solo ai voti non a contrastare xenofobia. Neanche dopo una tentata strage sentono un sussulto di coscienza democratica". Lo afferma in una nota Maurizio Acerbo candidato di "Potere al Popolo". "Ci dispiace apprendere che Anpi, Cgil, Libera e Arci abbiano deciso di non partecipare alla manifestazione del 10/2 a Macerata venendo incontro alle assurde richieste del sindaco. Noi andremo a Macerata e parteciperemo alla manifestazione perché di fronte alla deriva razzista, xenofoba e fascista riteniamo doveroso esserci. Rinunciare significherebbe darla vinta a chi vuole creare un clima di paura".
“Sono un uomo della società, uno di voi, e alla mia comunità mi rivolgo in prima persona. Se sarò eletto lo saremo insieme”. Con queste parole Flavio Corradini, candidato per il Partito Democratico al Collegio Uninominale Marche 3, ha dato il via alla campagna elettorale presso l’Abbadia di Fiastra a Tolentino.
“La fragilità diffusa nel nostro tessuto sociale, generata dalla crisi degli ultimi anni, dal terremoto che ha colpito la nostra terra ed anche da una debolezza della politica oramai divenuta cliché, va curata prendendosi ognuno le proprie responsabilità. Per questo ho deciso di candidarmi. Voglio impegnarmi nella gestione della cosa pubblica dopo aver ampiamente dimostrato di essere capace di gestire, assieme a voi e per voi, una realtà importante come l’università”. Corradini è stato Rettore dell’Università di Camerino dal 2011 al 2017 ed oggi è Professore Ordinario di Informatica presso l’Ateneo. “Non vi chiedo un atto di fiducia, ma una scelta consapevole. Mi conoscete già e sapete che non lascerò indietro nessuno, che parlando con tutti potremo essere noi stessi come comunità un esempio per il paese. Come le molte nostre famiglie che hanno affrontato la crisi economica, come tutti noi che abbiamo saputo tenere testa al terremoto e all’emergenza che ha invaso il nostro territorio; siamo da tempo descritti come una comunità di persone operose, rispettose del prossimo e solidali con chi è più sfortunato di noi, è questo il momento di tracciare una linea e condividere per tutti noi un futuro ancora migliore che parta dalla consapevolezza di ciò che siamo.
L’Università, il faro di tutti i mari, specialmente quando in tempesta, mi ha insegnato a valorizzare i giovani e la loro visione del futuro, la loro forza ed energia di cui tutti noi abbiamo bisogno. Parliamo anche a loro – ha concluso Corradini – sfatiamo questo luogo comune dell’Italia “vecchia” che dimentica le nuove generazioni; questa è un’altra sfida nella sfida. Torniamo alla politica e facciamone un qualcosa di cui andare fieri. Non vergogniamocene più”.