Per venerdì 16 dicembre il Centro interdipartimentale di ricerca “Laboratorio Fausto Vicarelli” dell’Università di Macerata organizza un convegno di studi sulla “Stabilità finanziaria, sviluppo economico e ruolo delle banche – Bail-in e disciplina regolamentare” con gli interventi di rappresentanti e studiosi di Banca d’Italia, Ministero dell’Economia e Finanze e di banche e intermediari finanziari (http://labvicarelli@unimc.it).L’evento si terrà dalle ore 9 alle ore 17 a Macerata a Vallebona nell’Aula Magna del Dipartimento di Scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo.
Come ogni anno, da ormai ben 50 anni, lo scorso weekend si sono riuniti gli alunni del V B Ragioneria, classe 1966.Ad organizzare l’evento, tenutosi presso il Quartino di Macerata, l’alunno Luciano Massarini, che si prodiga per tenere insieme la classe nonostante il passare del tempo. Quest’anno a tavola erano in 16 per scambiarsi gli auguri di Natale e passare una serata in allegria. L’appuntamento con i compagni di classe si rinnova due volte l’anno a simboleggiare la grande amicizia che li lega dai tempi delle superiori.
Il Museo della Scuola «Paolo e Ornella Ricca» dell’Università di Macerata, in via Carducci 63/a, nato per raccogliere le numerose collezioni di materiali scolastici dell’Ottocento e del Novecento, a partire da gennaio, propone nuovi laboratori didattici rivolti alle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado.Ogni istituto potrà scegliere tra oltre dieci laboratori che condurranno gli scolari in un viaggio nella scuola del passato fino ad arrivare ai nostri giorni: dal materiale scolastico alle regole e punizioni, dalle merende alle testimonianze dei nonni e tanto altro ancora.Tra le novità, la visita al nuovo allestimento multimediale del museo con postazioni interattive multi-touch.In programma per la scuola dell’infanzia e la scuola primaria “Marachelle & punizioni”, laboratorio per bambini burrascosi, “A scuola di igiene, saponi e saponette”, laboratorio storico e di educazione alla salute, “Biro o penna? Zaino o cartella?”, un confronto tra il materiale scolastico degli scolari di oggi e i materiali antichi custoditi nel museo. E ancora, “State composti!”, per conoscere l’evoluzione del banco scolastico e per sperimentare la disciplina nella scuola del passato, “Dimmi cosa mangi”, laboratorio del gusto alla scoperta delle merende di ieri e di oggi, “Il maestro delle caverne”, un viaggio giocoso e divertente nella “aule” della preistoria e “La scuola dei nonni” per scoprire com’era andare a scuola al tempo dei nonni.L’offerta didattica è molto ricca: tra le proposte anche “Oggi dettato!” che permetterà ai bambini di usare calamai e inchiostro e “Quaderni e quadernini”, un viaggio attraverso le copertine, da quelle nere a quelle propagandistiche, fino a quelle dei giorni nostri, per imparare a riconoscere i tanti messaggi che si celano dietro di esse.Per la scuola dell’infanzia e primaria le proposte continuano con “La cucina degli scarti”, un laboratorio per confrontare i pasti di oggi nelle mense scolastiche con quelli dei bambini durante la guerra. Infine, due laboratori storici: “La scuola degli antichi Egizi” e “La scuola degli Antichi Romani”.I laboratori rivolti alla scuola secondaria di primo grado sono “Il quaderno che vorrei”, attraverso le collezioni storiche dei quaderni del Museo si ripercorreranno i canali e le strategie comunicative destinate agli scolari, “Foto di scuola dall’album di famiglia” e “Le leggi razziali entrano a scuola”.Il Museo è facilmente raggiungibile anche in treno: si trova a soli 550 metri dalla stazione ferroviaria.Per info e prenotazioni: 0733 2586104 o 391 7145274, museodellascuola@unimc.it, www.museodellascuola.unimc.it.
Il rammarico è il sentimento ricorrente in casa biancorossa. L’allenatore della Maceratese Federico Giunti è arrabbiato perché il gol del Santarcangelo era da annullare.“Eravamo partiti decisamente bene per una volta in casa – dice Giunti - Abbiamo avuto due o tre palle importanti all’inizio. Purtroppo dopo aver sbloccato il risultato abbiamo preso subito il pareggio del Santarcangelo viziato da un grandissimo fallo di mano. Dispiace che la terna arbitrale non se ne sia accorta, Sirignano ha preso la palla con la mano, è un gol assolutamente irregolare. Noi abbiamo giocato per vincere, loro per pareggiare”.“Non abbiamo gestito bene i minuti successivi al vantaggio, come con il Forlì – continua Giunti - E’ comunque importante muovere la classifica, partite come queste le puoi anche perdere. Prendiamoci il punto e testa subito al Lumezzane. Mercoledì saremo obbligati ad arrivare a questa benedetta vittoria in casa”.L’avvocato Andrea Bargagna punta il dito sulla scarsa presenza di spettatori sugli spalti dell’Helvia Recina.“Non siamo stati fortunati. In casa facciamo fatica, fuori casa riusciamo ad esprimerci meglio, forse sta diventando anche un problema di testa l’Helvia Recina – afferma Bargagna - Sono molto dispiaciuto per la poca affluenza di pubblico che c’è allo stadio, così è difficile fare calcio. E’ difficile per la squadra giocare, è difficile per la società avere la forza morale per fare bene. Ci aspettiamo molto di più da questa città. Vogliamo lo stadio sempre più pieno, la squadra deve sentire più calore da parte dei propri sostenitori. E’ vero che gli orari e le date della Lega Pro non sono delle più felici. Questa squadra ha bisogno dei propri tifosi, non è un problema di incasso, sarebbe bello vedere la curva, la gradinata e la tribuna un po’ più gremita”.Capitan Alberto Quadri, al primo gol in maglia biancorossa parla del gol irregolare del Santarcangelo e manifesta dispiacere per le critiche che gli sono piovute addosso da parte di alcuni tifosi.“Abbiamo subito un gol su un netto fallo di mano nell’unico tiro in porta fatto dal Santarcangelo – ammonisce Quadri - Non è il primo episodio che ci gira a sfavore, chiediamo un po’ più di attenzione, noi ci giochiamo la salvezza, i punti sono fondamentali. L’arbitro a fine partita ci ha detto di essersi accorto dello sbaglio, che era dispiaciuto. Ci vuole un po’ più di attenzione da parte nostra ma anche da parte di chi viene ad arbitrare partite così importanti. Il risultato ci sta stretto, a livello di prestazione la squadra ha fatto bene, meritava di vincere la partita. Dobbiamo riuscire ad essere più concreti. Quando c’è l’occasione di chiudere la partita lo dobbiamo fare. Abbiamo trovato una squadra che ha badato solo ed esclusivamente a difendersi. Abbiamo giocato sempre nella loro metà campo”.Poi Quadri parla del gol: “Sono contento, venivo da un periodo in cui ero un po’ giù. Certe cose non nascondo che mi hanno dato fastidio. I compagni mi hanno sempre sostenuto, lo staff mi ha dimostrato fiducia. Ho sempre cercato di dare tutto, certe cose mi hanno fatto un po’ male, se fossero arrivati i tre punti sarei stato l’uomo più felice del mondo. Dopo il gol sono andato da mio figlio sotto la tribuna, sono stato felice di dedicargli il gol. Anche lui è malato di calcio come me”.
Niente Imu per le case inagibili. Il 16 dicembre scade la seconda rata Imu, ma per i proprietari delle case danneggiate dal terremoto la scadenza non sarà un problema in più da affrontare.Il decreto 189 prevede infatti che tutti i fabbricati che si trovano nei comuni del cratere, distrutti oppure oggetto di ordinanze sindacali di sgombero per inagibilità totale o parziale, non concorrano alla determinazione del reddito al fine del pagamento delle imposte su persone e società, e siano esenti dal pagamento di Imu e Tasi, a partire dalla scadenza del 16 dicembre.Nel caso in cui non ci sia una ordinanza di sgombero per la mancanza di verifica da parte dei Comuni, ancora in corso per l'enorme mole di edifici da valutare, ai fini dell’esenzione i contribuenti possono dichiarare al Comune la distruzione dell’immobile o la sua inagibilità.I ministeri degli Interni e dell’Economia dovrebbero emanare a giorni un provvedimento per compensare i Comuni del mancato introito dell’imposta sugli immobili e sui servizi indivisibili. L’esenzione di Imu e Tasi è prevista dall’articolo 48 comma 16 del decreto 189, non modificato nel corso dell’esame in Senato. L’approvazione definitiva del provvedimento, che è comunque già in vigore, è prevista per lunedì o martedì e rispetto al testo approvato dal Senato non sono previsti cambiamenti.
L’Helvia Recina resta tabù per la Maceratese. I biancorossi devono rimandare ancora una volta l’appuntamento con la vittoria in casa, che manca dall’8 ottobre scorso (1 a 0 con il Mantova, unico successo stagionale interno). La partita con il Santarcangelo termina sul risultato di 1 a 1. La squadra di Giunti si porta in vantaggio alla metà del primo tempo con un calcio di punizione di Quadri, il Santarcangelo pareggia pochi minuti dopo con Cori. Dopo il pareggio odierno i biancorossi restano in quint’ultima posizione di classifica, in zona play out. Un punto più avanti c’è il Teramo, due il Sudtirol.Rispetto alla trasferta di Teramo, che ha visto la Maceratese tornare al successo, rientrano Quadri e Petrilli, reduci da una giornata di squalifica; solo il capitano però fa parte dell’undici titolare. Per il resto la squadra è la stessa del “Gaetano Bonolis”. I biancorossi si schierano con il 4-3-1-2.Il Santarcangelo in trasferta ha racimolato gli stessi punti della squadra allenata da Federico Giunti in casa. Ancora scarsa la presenza degli sportivi sugli spalti dell’Helvia Recina.La Maceratese si rende subito pericolosa, dopo neanche due minuti Turchetti gira di poco alto sulla traversa un assist dalla destra di Malaccari. Al 3’ Turchetta serve per vie centrali Colombi, l’attaccante calcia con il sinistro da ottima posizione, ma Nardi gli chiude lo specchio della porta.Il Santarcangelo si va vivo con un colpo di testa di Adorni, alto, su calcio d’angolo di Dalla Bona. Al 22’ è provvidenziale una chiusura di Perna su Cori lanciato a rete.Il risultato si sblocca al 26’: Ventola guadagna un calcio di punizione dal limite dell’area di rigore, la pennellata di Quadri su calcio da fermo indovina il sette e porta la Maceratese in vantaggio, 1 a 0.La gioia del gol per i padroni di casa dura pochi minuti: al 30’ un calcio d’angolo di Dalla Bona dalla sinistra genera un batti e ribatti nell’area della Maceratese, la difesa dei padroni di casa non riesce a spazzare la sfera, Cori piazza la zampata vincente e fa 1 a 1.In apertura di secondo tempo è ancora la Maceratese a rendersi pericolosa per prima con Turchetta, al 53’ la conclusione di sinistro del numero 10 termina sul fondo. Turchetta al 62’ prova ad innescare Colombi, l’attaccante ciabatta la conclusione con il sinistro.Il Santarcangelo nel secondo tempo rinuncia quasi completamente ad attaccare, ma la Maceratese non trova sbocchi. La partita termina in parità.Mercoledì prossimo la Maceratese scenderà nuovamente in campo all’Helvia Recina nella partita di recupero con il Lumezzane.MACERATESE (4-3-1-2): Forte 6; Marchetti 6 Gattari 6 Perna 6 Ventola 6; Malaccari 6 Quadri 6 De Grazia 5,5; Turchetta 6,5; Colombi 5,5 (21’ st Petrilli ng) Palmieri 5,5 (33’ st Allegretti ng). A disp. Moscatelli, Gremizzi, Broli, Bondioli, Marco Massei, Mestre, Bangoura, Franchini, Ramadani, Cannoni. All. Giunti 6SANTARCANGELO (3-5-2): Nardi 6; Paramatti 6 Adorni 6 Sirignano 6; Posocco 5,5 Carlini 5,5 (32’ st Ungaro ng) Dalla Bona 6 Valentini 5,5 (24’ st Gatto ng) Rossi 5,5; Cesaretti 5,5 (1’ st Merini 5,5) Cori 6,5. A disp. Gallinetta, Battistini, Ronchi, Gulli, Alonsi, Oneto, Mancini. All. Marcolini 6Arbitro: De Angeli di Abbiategrasso 6Guardalinee: Avalos e SantarpiaAmmoniti: Rossi (S), Turchetta (M), Valentini (S), Gatto (S), Posocco (S).Marcatori: pt. 26’ Quadri (M), 30’ Cori (S)Note: spettatori 600 circa. Calci d’angolo 5 a 4 per la Maceratese. Recupero pt. 0’, st. 3’.
I Concerti di Appassionata tornano al Lauro Rossi martedì 13 dicembre alle 21 con il recital di Pavel Kolesnikov, astro nascente del pianismo internazionale vincitore del Premio Honens nel 2012.Nato a Novosibirsk in Siberia nel 1989, Pavel Kolesnikov è musicista dal talento precoce, definito dal Guardian ‘poeta della tastiera’. È stato allievo di Sergey Dorensky al Conservatorio di Mosca, di Norma Fisher al Royal College of Music e di Maria João Pires, sua mentore alla Queen Elisabeth Music Chapel e al fianco della quale ha suonato a Montreal lo scorso marzo. Dopo essersi aggiudicato uno dei concorsi pianistici più ambiti, la Honens International Piano Competition di Calgary, Kolesnikov si è esibito alla Carnegie Hall, alla Konzerthaus di Berlino, alla Vancouver Royal Society e alla Chamberfest di Ottawa in Canada e ha suonato con la National Philharmonic di Russia, la London Philharmonic, l’Orquestra Sinfônica Brasileira e la Toronto Symphony Orchestra, fra le altre.Il suo debutto alla Wigmore Hall nel 2014 è stato salutato dal Telegraph con una recensione a cinque stelle e il suo recital come una delle occasioni da inscrivere negli annali di Londra. Nello stesso anno, Kolesnikov è stato nominato dalla BBC Radio 3 ‘New Generation Artist’ per il periodo 2014-2016.Nel concerto di martedì prossimo a Macerata, realizzato in collaborazione con l’Università degli studi di Macerata, il talentoso pianista russo affronta un programma che traccia idealmente il percorso di costruzione dell’identità del pianoforte quale strumento principe del Romanticismo in musica. Di Louis Couperin due esempi di Allemande, una Chaconne e il Tombeau de Monsieur de Blancrocher, estratti dal Manoscritto Bauyn, una delle principali fonti della musica francese per clavicembalo del XVII secolo; di Beethoven la Sonata n.10 in sol maggiore op. 14 n.2, che lo stesso compositore di Bonn considerava fra le più significative della sua produzione; di Chopin lo Scherzo n.4 op.54 un capolavoro ricco di fascino e caratterizzato da una raffinatissima ricerca timbrica; infine, di Debussy dodici dei Preludi (libro primo), brani che possono essere considerati la summa dell’arte pianistica del compositore francese.I Concerti di Appassionata sono organizzati dall'associazione musicale Appassionata con il contributo del Comune di Macerata, del Mibact, della Regione Marche, della Società Civile dello Sferisterio-Eredi dei Cento Consorti, dell'Anmig sezione di Macerata, dell'Istituto Confucio. In collaborazione con Prefettura di Macerata, Marcheconcerti, Unimc, Abamc, Fondazione Carima.Main sponsor della stagione 2016-2017 sono Menghi Shoes, Mosca srl e APM.Biglietti in vendita presso la biglietteria dei teatri in piazza Mazzini 10 a Macerata, online su vivaticket.it. Agevolazioni per studenti e loro accompagnatori, ridotto per soci Appassionata.
Subito le procedure di bando per l’avvio dei lavori esecutivi di Villa Lauri: è uno dei risultati dei colloqui avvenuti ieri a Kunming tra la delegazione dell'Università di Macerata e dell'Istituto Confucio - guidata dal rettore Francesco Adornato e composta dal presidente dell’Istituto Confucio Luigi Lacchè, dai direttori Giorgio Trentin e Yan Chunyou, dalla direttrice del China Center Francesca Spigarelli - e il vice ministro dell'istruzione Hao Ping e il direttore generale di Hanban Ma Jianfei, nell'ambito della Conferenza Mondiale degli Istituti Confucio.L'incontro è stato molto cordiale e costruttivo ed ha avuto al centro della discussione lo stato dei rapporti tra l'Università di Macerata e le Università cinesi con cui l’Ateneo maceratese collabora. In particolar modo la discussione si è concentrata sull'avvio dei lavori di Villa Lauri, destinata ad ospitare l'Istituto Confucio Modello di Macerata e a diventare una delle principali piattaforme di ricerca per i rapporti interculturali tra Italia, Europa e Cina. Il rettore ha assicurato che si procederà speditamente per le procedure di bando, in modo da avviare al più presto i lavori esecutivi.Ha preso forma quest’anno il progetto di recupero di Villa Lauri, storico complesso edilizio chiuso da decenni e destinato al progressivo e inesorabile declino. Grazie al primo stralcio, sarà̀ possibile recuperare il corpo centrale dell’edificio, riportandolo alle sue fattezze neoclassiche ottocentesche. L’idea di fondo prevede la destinazione di una parte della villa a nuova sede dell’Istituto Confucio. Infatti, nel dicembre 2015 l’Hanban, ente del ministero cinese dell’educazione che sovrintende a tutti gli Istituti Confucio del mondo, ha deciso di trasformare l’Istituto di Macerata in un “Istituto modello” assegnando un cofinanziamento di 2 milioni di euro per il restauro di Villa Lauri. Potrà̀ nascere uno straordinario centro culturale, scientifico e socioeconomico dedicato alla Cina. In particolare, il progetto prevede, oltre alla sede dell’Istituto Confucio, spazi per uffici, aule didattiche, una biblioteca e centro di documentazione, una foresteria con posti letto, un ristorante-bar.Il governo cinese, come più volte hanno ribadito i suoi rappresentanti entrati in contatto con Unimc, ritiene inoltre basilare la creazione di un museo dedicato a Padre Matteo Ricci, figura di grande importanza nella mediazione culturale tra le due civiltà.
Medea Montalbano che consolida il suo primato nel girone F della Serie B di volley regolando a domicilio la Ledlink Perugia nello scontro tra le prime della classe. Una gara importante, non solo per il risultato maturato forse con più facilità del previsto, ma anche per un’altra dimostrazione di forza di squadra da parte della Medea, un organico costruito per dare ampie garanzie non solo nel sestetto di partenza ma in tutti i suoi componenti.Nel primo set la differenza di qualità, a favore dei biancoverdi di Macerata, è evidentissima. Il catalizzatore principale è Manuel Bruno, bravo sia ad assistere il sempre positivo Cacchiarelli in difesa, che a mandare a vuoto il muro avversario (concluderà la partita con 15 punti all’attivo e il 71% di efficacia offensiva).Dopo il 17-25 del primo parziale, la Ledlink parte a bomba, con il turno al servizio di Servettini che mette in serio imbarazzo la ricezione marchigiana, scavando un solco che la Medea non riesce mai a colmare appieno. Coach Adrian Pablo Pasquali capisce che c’è da cambiare qualcosa in attacco e dalla panchina pesca bene: entra Enrico Scarpi, dopo un mese e mezzo di infortunio e gli scampoli di partita con Appignano. Il nuovo entrato aiuta la Medea a sovvertire l’inerzia del secondo set ma i padroni di casa riescono a tenersi avanti (anche grazie al secondo turno al servizio di Servettini) fino ad arrivare sul 24-21.Da lì a fine set è il momento chiave del match: Montalbano annulla la prima palla set, i maceratesi ci credono e a Perugia il pallone inizia a scottare. Ne nasce un crescendo della Medea che inanella 5 punti di fila, ribaltando tutto e portando a casa anche il secondo parziale, 24-26.Di fatto il match finisce lì, perché il secondo set perso in quel modo è una mazzata troppo grande per Perugia che non riesce più ad opporsi ad un Montalbano tornato sui livelli del primo set. Grande positività in tutti i fondamentali e da parte di tutti.LEDLINK PERUGIA: Fuganti, Amore, Nulli Pero, Bregliozzi, Merli, Servettini, Staccini, Boriosi (L), Piersanti, Padella, Cricco, Tini. All. De PaolisMEDEA MONTALBANO: Molinari A., Sarnari, Bizzarri, Miscio, Gemmi, Medei, Bruno, Molinari M., Scuffia, Scarpi, Saltarelli, Cacchiarelli (L). All. Pasquali.ARBITRI: Mannarino (Roma)-Pescatore (Roma)PARZIALI: 17-25, 24-26, 16-25.
Felicità e brindisi da una parte, pianti e lai dall'altra hanno salutato un risultato referendario tanto atteso (così lo storytelling, che poi in italiano sarebbe il racconto) per le sorti delle umane genti. Un’altra Caporetto del governo Renzi che surclassa, quanto a qualità e numeri, il bagno di sangue registrato già nelle amministrative dello scorso giugno.In sei mesi due palate in bocca improvvise ed inaspettate che segnano la fine di un’esperienza di governo carica, come mai prima, di benevole aspettative. Azzerano un’intera classe dirigente. Segnano definitivamente lo spartiacque tra un sistema ed un antisistema. Ridanno vita alla democrazia diretta e partecipata. Rigenerano una volta per tutte i valori, i principi ed i contenuti di una Carta Costituzionale che, apparentemente, sembravano incamminarsi verso il desueto e l’anacronistico. Indipendentemente dal risultato, quando il popolo sovrano si esprime, è sempre una festa per la democrazia. Invece per qualcuno si è trattato di un funerale bello e buono. Lasciamo stare i pasdaran dei social network, al cui confronto i foreign fighter che partono per la Siria, sono massimamente dialoganti.Qui, nel caso specifico, stiamo (purtroppo) parlando di un presidente di giunta regionale e, di striscio di due parlamentari. Trattasi di Luca Ceriscioli (presidente pro tempore della giunta regionale), di Piergiorgio Carrescia deputato presso la Camera e Mario Morgoni, senatore della Repubblica. I tre - guarda caso, tutti del partito Democratico - hanno sentenziato, senza esitazioni e senza appello, come la fine del governo Renzi conduca automaticamente a delle inevitabili e gravi difficoltà per i terremotati.C’è da dire tuttavia che, mentre i rilievi di Morgoni e di Carrescia siano di ordine organizzativo e temporale - il che è peraltro del tutto normale e comprensibile, quindi parzialmente fondati – quello di Ceriscioli è strutturale.Leggete questa dichiarazione: ''Il Governo – ha detto il presidente delle Marche Luca Ceriscioli all’ANSA - ha preso tanti impegni significativi che riguardano la ricostruzione, le risposte ai bisogni più immediati. Per noi viene meno quello che era stato l'interlocutore principale. Con il nuovo governo si dovrà ricominciare, per far sì che si impegni almeno nella stessa misura con la quale con grande generosità e impegno si era speso il governo Renzi''.Ora, noi che lo vediamo tutti i giorni in TV, sappiamo che Ceriscioli ha la faccia gioviale e sorridente di quello che ha appena vinto 200mila euro al gratta e vinci, proprio al bar di sotto. Quanto al resto, che sarebbe poi governare la regione Marche, è buio pesto. Ne è riprova lampante questa improvvida ed intempestiva dichiarazione. Sia nella forma che nel contenuto. Per quanto riguarda la forma mi pregio di comunicare al presidente Ceriscioli che vige da sempre, nella Repubblica Italiana, il così detto principio della continuità degli atti amministrativi. La faccio ancora più facile, proprio perché capisca meglio senza tanti tecnicismi: le leggi, gli atti amministrativi valgono indipendentemente da chi le ha emanati. È l’atto che ha valenza e non la figura che li redige ed approva. Magari l'acquiescenza alla persona valeva qualche secolo addietro. C’è un’interessante, curiosa letteratura su come la notizia della morte di Luigi XVI abbia percorso in tempi lunghi l’Europa e come ne siano rimasti diversamente colpiti i suoi funzionari disseminati nel continente, ma francamente non mi sembra questo il caso, nemmeno come termine di paragone.Quanto alla sostanza c’è di che rimanere allibiti e sconcertati. Passi se la medesima dichiarazione l’avesse fatta il sindaco di un paesetto di poche anime, ma che un presidente di regione - che adesso li chiamano, non a caso, governatori - non conosca le sue competenze e prerogative (peraltro dilatate in caso di emergenza), è troppo per davvero.Da vicecommissario all’emergenza e alla ricostruzione, Ceriscioli, oltre che sfruttare la competenza legislativa regionale e di deliberare autonomamente, ha la facoltà di proporre ordinanze esecutive per far fronte alle impellenti esigenze di tutti i terremotati.Se ritiene di non esserne all'altezza, perché Renzi si è dimesso, valuti e, come si dice in queste situazioni, apprezzate le circostanze, si dimetta pure lui, così da lasciare il posto a chi ne fosse più capace . Se viceversa pensa di avere qualità e competenze si metta a lavorare a testa bassa con un cronoprogramma serio ed efficace, finalizzato ad alleviare per l’adesso, i disagi dei terremotati e per il poi una ricostruzione efficiente e duratura. Possibilmente e per il suo bene, rilasciando meno dichiarazioni possibili.L’unica cosa che non deve fare è quella di trasmettere ansia ed apprensione del tutto infondate e fuori luogo, alle popolazioni colpite dal sisma. Qui, da noi tra l’altro, le scosse ancora continuano e si sta sempre sul chi va là.Con la natura non possiamo combattere, ma contro gli sconsiderati improvvisatori, che strumentalizzano politicamente il post sisma ed i terremotati, sì. E in questo caso, lo facciamo volentieri...
Alla Biblioteca comunale Mozzi Borgetti di Macerata sabato 17 dicembre, Silvia Alessandrini Calisti presenterà il suo libro "Sani e Liberi. La maternità nella tradizione marchigiana (sec. XVII-XX)", edito da Giaconi Editore.Attraverso una ricerca accurata delle fonti bibliografiche e tramite interviste dirette l'autrice ha ricostruito l'esperienza della madre in un'epoca ormai lontana dall'attuale per distanza temporale, ma che, sostanzialmente, appare ancora presente inconsciamente nella memoria collettiva. Gesti, usanze, accortezze, credenze quasi del tutto svanite riprendono vita nelle pagine del libro, risvegliando i ricordi di alcuni e suscitando lo stupore di altri. La loro riscoperta potrebbe contribuire ad una maggiore consapevolezza dell'esperienza materna, oggi allontanata in parte dal suo connubio fisiologico con la Natura e rivestita di panni moderni, spesso stranianti e forieri di malessere. Lo studio intende dunque documentare sulle usanze, credenze, superstizioni relative alla gravidanza, al parto e alla cura dei bambini nella tradizione popolare delle Marche. Una narrazione a metà strada tra il saggio e il racconto, che non disdegna l'uso del dialetto e che prende in considerazione una vasta gamma di aspetti collegati alla maternità attraverso le esperienze del passato: il binomio inscindibile tra donna e madre, i rapporti con la medicina ufficiale e quella popolare, la relazione tra parto e natura, l'allattamento e lo svezzamento, la mortalità materna e infantile, le principali paure e le superstizioni, la conciliazione della maternità col lavoro quotidiano, fino all'accudimento dei bambini nella prima infanzia in un periodo compreso tra il XVII e il XX secolo. Dialogherà con l'autrice Elena Carrano, opertatrice culturale e lettrice esperta per l'infanzia. Modera Claudia Santoni, presidente Osservatorio di Genere
La Roana Cbf vince il secondo derby nel giro di una settimana e registra l'imbattibilità del Fontescodella per tutto il 2016. La vittoria vale doppio e lancia la squadra verso lo scontro al vertice di sabato prossimo contro la Pieralisi Jesi. Bella la cornice di pubblico, ma soprattutto bella la battaglia a suon di schiacciate in un primo set equilibrato, si gioca punto a punto e nessuna delle due squadre molla la presa. La Sacrata arriva prima a quota 24 ma un errore in battuta della Ricci e un'invasione della Lupidi danno l'opportunità alla Roana Cbf di portare avanti la testa, poi ci pensa la regista Peretti a chiudere il set con un ace che brucia. Nel secondo parziale le locali fanno la voce grossa fin dai primi punti. Paniconi è costretto a chiedere tempo sul 5 a 1 per dare la carica alle sue ragazze, ma Lombardi e compagne sono una macchina da guerra, fanno male dai nove metri e ancor di più nel sistema muro difesa. Si chiude 25 a 13. La Sacrata B-Chem scende il campo nel terzo set con un nuovo piglio. Il derby è una sfida che vale troppo per lasciarlo andare, per la Roana Cbf vale ancora di più, una squadra che vuol dare conferma del suo potenziale e non si impaurisce davanti gli attacchi di Pomili e Prestanti. Punto a punto, con break di due punti che subito vengono recuperati fino al 19 a 22 per le civitanovesi. Grizzo con una parallela superba riporta le maceratesi a fare punto, risponde dal centro Prestanti, poi è solo Helvia con cinque punti consecutivi in cui lo spettacolo e il batticuore non mancano. Terza vittoria in otto giorni, la Roana Cbf dopo i festeggiamenti con i tifosi Ubriachi di Helvia, si prepara ad una settimana di lavoro per affrontare la prossima battaglia. Nel mirino questa volta Jesi, un'altra marchigiana in grande forma. ROANA CBF HR MACERATA - Sacrata B-Chem Civitanova (MC) 3-0 // 26-24 // 25-13 // 25-23 // Roana Cbf Macerata: Grilli, Lombardi, Armellini, Tozzo, Foglia, Recine, Bellucci, Peretti, Grizzo, Giorgi, Pieristè, Micheletti. Allenatori: Giganti, Santoni Scarpata B-Chem Civitanova: Partenio, Andreani, Morgoni, Prestanti, Patrassi, Cardoni, Testella, Pomili, Lupidi, Pierantozzi, Ricci, Fontana. Allenatori: Paniconi, Carancini. Arbitri: Polenta, Brunelli ???????????????????????????????????? ???????????????????????????????????? ???????????????????????????????????? ???????????????????????????????????? ????????????????????????????????????
"Il premio che mi date oggi è un riconoscimento alla grande cordata che, negli anni, ha costruito la Protezione civile. A tutti quelli che hanno operato per rendere il sistema sempre più efficiente, e a quanti oggi si battono perché la Protezione civile resti un'organizzazione capace di intervenire con grande puntualità". È con un "grazie commosso", da "testimone, non protagonista, della costruzione della Protezione civile", che Giuseppe Zamberletti, commissario straordinario nei terremoti del Friuli (1976) e dell'Irpinia (1980) ha ricevuto a Macerata il premio Picchio d'oro dal presidente Luca Ceriscioli, nell'ambito della Giornata delle Marche. Un premio che Zamberletti ha dedicato a Fabrizio Curcio, capo del Dipartimento. Curcio è certo che ''qualunque Governo verrà'' non verrà meno l'impegno per le popolazioni colpite dal sisma. Mentre per Ceriscioli ''dare con la ricostruzione materiale risposta e rappresentazione alla dignità dei marchigiani sarà ringraziare per la solidarietà avuta'' (ANSA).
Sono in miglioramento le condizioni di un tennista tredicenne ricoverato da ieri al Policlinico di Modena per un caso di sospetta meningite batterica. Lo rende noto l'Ausl di Modena.Il giovane, residente in provincia di Macerata, si trovava a Sassuolo, insieme ad altri coetanei e accompagnatori, per partecipare a un torneo. Il dipartimento di Sanità Pubblica dell'Ausl di Modena ha informato l'amministrazione comunale di Sassuolo e l'azienda sanitaria delle Marche dove risiede il minore, mentre il servizio d'Igiene Pubblica ha immediatamente avviato l'indagine epidemiologica per individuare i contatti a rischio, offrire le informazioni del caso e la possibilità di effettuare la profilassi.Nella giornata di oggi circa 50 persone, coetanei che partecipavano al torneo di tennis e accompagnatori, sono stati sottoposti alla profilassi antibiotica 8ANSA).
“Dobbiamo cambiare il ruolino di marcia fra le mura amiche. Ci aspettano due partite consecutive in casa, bisogna essere positivi, anche perché i tifosi della curva ci hanno sempre appoggiato”. Alla vigilia della partita con il Santarcangelo, in programma domani all’Helvia Recina (fischio di inizio alle ore 16,30) l’allenatore della Maceratese, Federico Giunti, prova a caricare la sua squadra. “Spero di proseguire sulla falsa riga di Teramo – ha spiegato Giunti - Mi auguro di vedere una Maceratese aggressiva, che fa giocare male l’avversario e poi si ripropone con continuità in avanti”. “Abbiamo necessità di vincere in casa – insiste Giunti - I punti in partite come questa pesano tanto, perché il Santarcangelo lotta come noi per raggiungere la salvezza. Considero questa sfida uno scontro diretto. Loro meritano i venti punti che hanno in classifica. Coprono bene il campo ed hanno un punto di riferimento in avanti che è Cori, è difficile da marcare sui palloni alti, limitarlo nel gioco aereo potrà fare la differenza”.Federico Giunti resta con i piedi per terra, ma un pensierino alla vittoria all’Helvia Recina ovviamente lo fa.Mister, senza penalizzazione il Santarcangelo sarebbe a tiro…“Però la penalizzazione c’è ed i nostri punti sono questi. Parliamo di cose reali”.Rientreranno capitan Quadri e Petrilli, due frecce “acuminate” al tuo arco. “Sì, recuperiamo gli squalificati di Teramo ed abbiamo così due giocatori in più a disposizione che hanno riposato mercoledì su un terreno che lascia scorie. Diversi dei ragazzi hanno lamentato acciacchi dopo l’impegno sul sintetico”.Malaccari e Colombi come stanno?“Sono a disposizione ma, vi svelo un retroscena, a Teramo era in dubbio piuttosto Palmieri che ha sciolto le riserve soltanto all’ultimo minuto. Ed è andata come è andata…”.Le prossime due partite in casa possono creare “patemi”?“Concentriamoci sul Santarcangelo. Certo è che in casa abbiamo finora avuto i maggiori problemi rispetto al nostro ruolino esterno. E dire che abbiamo un gran pubblico che ci ha sempre sostenuto”.Come si può battere il Santarcangelo?“Dovremo giocare molto sulle seconde palle, con la massima attenzione in ogni fase. I nostri avversari sanno far giocare male chi incontrano”.Qualche dubbio dopo la partita di Teramo?“La formazione non ve la do, dico che stiamo giocando bene ma dobbiamo tenere alto il livello di concentrazione. Dovremo essere perfetti da questo punto di vista”.Turchetta arma segreta, dove rende meglio?“Gianluca sta attraversando un buon momento di forma, a seconda delle partite può rimanere a destra o svariare sull’altro fronte. È lui stesso che in partita deve capire qual è la sua posizione migliore. Può farci fare il salto di qualità”.E veniamo al bomber Federico Palmieri, come affronti il Santarcangelo?“Con uno spirito particolare. A Santarcangelo ho esordito fra i professionisti, conservo bei ricordi dell’esperienza dello scorso anno, ma ora sono a Macerata e qui mi trovo altrettanto bene”.Gran bel gol al Bonolis, di chi il merito?“Gran parte di Malaccari e di Turchetta. È stata una grande manovra di squadra. Proprio per questo l’ho dedicato al gruppo. Siamo molto uniti”.Cosa chiedi ai match di domani e di mercoledì?“Risultati positivi per toglierci dalle sabbie mobili della classifica”.Te la senti di fare un pronostico secco per il match di domani?“Non me la sento, ma daremo il massimo. I tifosi possono starne certi”.
Alla Scuola Superiore di Polizia a Roma, alla presenza del Capo della Polizia, Prefetto Franco Gabrielli, e di note personalità delle Istituzioni e del mondo della cultura, la Polizia di Stato ha svelato le fotografie del calendario 2017 che nella provincia di Macerata è stato consegnato ieri per la prima volta dal Questore Giancarlo Pallini al sindaco di Gualdo (MC) Giovanni Zavaglini alla Direttrice Scolatica e alle insegnanti della scuola “Romolo Murri”, alla presenza di tutti gli alunni della nuova scuola di legno inaugurata alcuni giorni fa.Gli scatti, che hanno il compito di ritrarre il delicato ruolo degli uomini e delle donne della Polizia di Stato, sono stati affidati alla straordinaria professionalità del fotografo Gianni Berengo Gardin. La tecnica del “bianco e nero” del maestro di Santa Margherita Ligure ha immortalato i diversi reparti della Polizia, evidenziando le emozioni e le passioni di chi tutti i giorni offre il proprio impegno al servizio del cittadino. Dallo sforzo straordinario nella gestione del flusso migratorio alla vicinanza per le fasce più deboli della società.Il maestro, che durante la sua carriera si è occupato di fotografia di reportage, d’indagine sociale, di documentazione di architettura e descrizione ambientale è autore di indimenticabili foto “in bianco e nero” realizzate con macchine fotografiche a pellicola. Berengo Gardin è tra i pochi a ricercare l’autenticità degli scatti non avvalendosi delle recenti tecnologie digitali. Con la dicitura “vera fotografia”, che viene apposta dietro le fotografie sviluppate con l’assenza di manipolazioni, il maestro regala opere uniche e di eccezionale suggestione. Gianni Berengo Gardin è rappresentato dall’Agenzia Contrasto. Il suo archivio è gestito dalla fondazione Forma per la Fotografia.Anche quest’anno la realizzazione del calendario della Polizia di Stato ha trovato la partnership di Unicef. Il ricavato della vendita verrà, infatti, devoluto al Comitato italiano per l’Unicef Onlus per sostenere il progetto “Libano – Youth and Innovation” finalizzato a promuovere, nel paese, l’integrazione sociale ed economica dei giovani a rischio.Il progetto coinvolge giovani libanesi vulnerabili, rifugiati siriani e palestinesi, di età compresa tra i 12 e i 24 anni e si basa sul principio “For Youth by Youth” ovvero la formazione tra pari come metodologia più efficace per il trasferimento delle conoscenze, delle competenze e per l’individuazione di soluzioni a problematiche locali.Grazie a questa consolidata partnership dal 2001 ad oggi sono stati complessivamente raccolti più di 2 milioni di euro e completati diversi progetti, di cui alcuni a sostegno dell'infanzia e contro lo sfruttamento dei minori in Cambogia, Benin, Congo, Guinea, Repubblica Centro Africana. Solo nel 2016 sono stati raccolti più di 156.000 euro che sono stati devoluti al Sud Sudan per la protezione dei bambini vittime dell’emergenza umanitaria.
Nei giorni scorsi sono stati destinati al Comando Provinciale Carabinieri di Macerata 11 giovani Carabinieri provenienti direttamente dalle Scuole Allievi dell’Arma, al termine del ciclo addestrativo, ed assegnati, con trasferimento definitivo alle Stazioni operanti nell’entroterra maceratese. L’arrivo dei neo giunti costituisce un evidente segnale di attenzione e sensibilità che il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri di Roma ha voluto riservare alla popolazione della Provincia di Macerata, che sta vivendo gravi situazioni di difficoltà e disagio a seguito dei recenti eventi sismici. L’incremento del personale rappresenta, altresì, una concreta risposta ad una sempre maggiore richiesta di sicurezza da parte dei cittadini e dei rappresentanti delle locali Istituzioni, in un’ottica condivisa di poter incrementare l’azione di controllo del territorio per esercitare un più efficace contrasto alla criminalità, con particolare attenzione rivolta ai reati contro il patrimonio e ai fenomeni di sciacallaggio.Questa mattina, sabato 10 dicembre, i giovani Carabinieri (tra i 22 e i 24 anni) sono stati ricevuti dal Comandante Provinciale di Macerata, Colonnello Stefano Di Iulio, che ha rivolto loro parole di benvenuto e ammaestramento, invitandoli a profondere le migliori energie al servizio della locale collettività.Le nuove forze si vanno ad aggiungere al dispositivo di rinforzo composto da 100 Carabinieri provenienti dai Reparti dell’Organizzazione Mobile e Speciale dell’Arma, appositamente inviati sul posto dal Comando Generale per incrementare i servizi di prevenzione e repressione del fenomeno predatorio dello “sciacallaggio”.
Le Marche, i tanti volti della solidarietà e della dignità". Questo il tema della 12ma Giornata delle Marche, che si svolge nel Teatro Lauro Rossi di Macerata, città che ha ospitato anche l'edizione 2009.La festa cade in un periodo difficilissimo per la regione, ma anche con il terremoto la comunità marchigiana è stata capace di confermare la sua natura solidale, orgogliosa, fattiva. Il 10 dicembre rappresenta una data simbolica: celebra la Madonna di Loreto, coincide con la Giornata della pace voluta dal Consiglio regionale ed è anche il giorno della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo. Quest'anno il premio Picchio d'oro viene assegnato a Giuseppe Zamberletti, fondatore della protezione civile nazionale, per il determinante lavoro che la stessa protezione civile sta svolgendo in questi mesi nelle zone del sisma. Il Premio "Presidente della Regione Marche" è invece attribuito da Luca Ceriscioli a Mario Pianesi, che ha fondato la rete del Punto macrobiotico ed è stato un pioniere dello sviluppo sostenibile. Alla cerimonia prendono parte oltre ai sindaci delle Marche il commissario per la ricostruzione Vasco Errani, il capo dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio, e Franco Nicoletti, presidente del Consiglio dei marchigiani nel Mondo.Sono 128.091 i marchigiani iscritti all'Anagrafe degli italiani residenti all'estero che a dicembre 2015 risiedevano in altre nazioni, 5.953 in più rispetto al 2014. Un'incidenza sul totale della popolazione marchigiana pari all'8,3%. Sono alcuni dati emersi dal Report annuale 'Italiani nel mondo' presentato dalla professoressa Carlotta Venturi della Fondazione Migrantes nel corso di un convegno a Macerata promosso dalla Regione Marche e dal Consiglio dei Marchigiani all'estero tra gli eventi collegati alla celebrazione della Giornata delle Marche, in programma domani a Teatro Lauro Rossi. "Quello lanciato da qui oggi - ha detto l'assessore Moreno Pieroni - è un segnale molto forte di collaborazione e di relazione sempre più stretta. Vogliamo costruire insieme una progettualità comune dalla quale non sia assente il messaggio che potete portare all'estero come i migliori testimonial della ripresa delle Marche, della restituzione alla vita normale dopo il dramma del sisma che ci ha colpito". (Ansa)
Un album fotografico lanciato su Facebook per lanciare un messaggio positivo.I commercianti di Corso della Repubblica di Macerata, sempre in prima linea in attività di promozione del centro storico della città, dopo il sisma hanno deciso di unirsi per lanciare nuovamente un messaggio di positività."NOI CI SIAMO! Dopo la crisi, dopo il terremoto, noi commercianti di Corso della Repubblica siamo sempre qui, appassionati e ottimisti come sempre, a far vivere il centro storico! Vogliamo la rinascita, la vita, e questa in primis non può che avvenire attraverso la nostra storia, le persone, i piccoli esercizi, quelli dove trovi entusiasmo, particolarità, diversità. Noi non siamo soltanto negozi, siamo anche e soprattutto persone felici di vivere e vogliamo farlo anche grazie a voi, a tutti voi, che ci scegliete oggi, e continuerete a sceglierci domani. #lanimadellacittà (fotografie di Fabrizio Centioni ArtigianoFotografo. Da un'idea dei commercianti di Corso della Repubblica e di Valentina Salvatori di Vale's secrets: segreti per uno shopping perfetto)".
Siglato a Macerata dal sindaco Romano Carancini e dal collega della città cinese di Taicang, Shen Mi, un accordo per accrescere e consolidare le attività di cooperazione nei settori cultura, scuola, ambiente ed economia, con uno sguardo rivolto in particolare ai giovani.Tratti comuni alle due città - è stato sottolineato - sono la qualità della vita e l'attenzione all'ambiente e all'agricoltura, settori in cui c'è l'interesse reciproco a collaborare. Su fronte della cultura, Carancini ha proposto l'allestimento di uno spettacolo di musica o di arti marziali cinesi prodotto da Taicang per la prossima edizione del Macerata Opera Festival, che sarà incentrato proprio sul tema dell'Oriente. Già avviati proficuamente gli scambi nel settore della tipicità, con l'immissione diretta sul mercato cinese dei prodotti enogastronomici del maceratese, mentre è in programma un evento dedicato al food e prodotti maceratesi da organizzare per il 2017 a Taicang (ANSA).