Si terrà presso la Sala del Consiglio della Camera di Commercio di Macerata, giovedì 15 dicembre a partire dalle 17,30, il convegno “Dalla ricostruzione, un nuovo modello di sviluppo”, organizzato dalla Compagnia delle Opere Marche Sud, dalla Fondazione San Giacomo della Marca e da Confartigianato Macerata, che affronterà il tema della ricostruzione post terremoto sotto molteplici punti di vista.“Con questo convegno – ha dichiarato Emanuele Frontoni, Presidente della Compagnia delle Opere Marche Sud - vogliamo affrontare ed analizzare il tema della ricostruzione non solo “fisica”, cioè degli edifici, ma capire come questa ricostruzione porti anche un modello di sviluppo nuovo sociale ed economico”.Per questo motivo, alla tavola rotonda sono invitati oltre ai sindaci anche imprenditori, operatori del sociale e del turismo, tra cui Angelo Sciapichetti, l’assessore regionale Romano Carancini, il Sindaco Macerata Mario Scagnetti, il Sindaco di San Ginesio, Gianluca Pasqui, il Sindaco di Camerino Paolo Misericordia, l’ingegnere strutturista Herry Gullini, Ingegnere Strutturista, Fabio Fraticelli, Ricercatore UNIVPM, Mauro Panbianco, della Rete d’impresa Edilforyou, Massimo Valentini, Presidente della Fondazione San Giacomo della Marca e Carlo Nardella della Cooperativa GEATra i relatori, l’economista Nomisma Marco Marcatili, l’ingegnere e agibilitatore volontario Luca Papili, il sociologo Massimiliano Colombi ed Elena Stoppioni, la Coordinatrice Nazionale del Forum Edilizia della Compagnia delle Opere, la quale già in occasione del recente Riabita 2016 sottolineò che “da sempre non bisogna aver paura della terra che trema, ma di come abbiamo costruito. Il 70% del panorama costruttivo italiano risale a prima del 1971, il terremoto ha evidenziato la necessità di ripensare le modalità costruttive, che non possono rispondere solo ad esigenze di risparmio energetico o comfort, ma anche preservare le vite umane. La ricostruzione deve partire dall’uomo, dal sociale, dall’anima perché come diceva un famoso architetto, la casa è dimora dell’anima”.Moderatori, il Presidente della Compagnia delle Opere Marche Sud Emanuele Frontoni e Gianluca Ripani. L'Evento supporta l'iniziativa #dajemarche. Per ogni info: g.scipioni@cdomarchesud.it
Dopo quattordici anni Rodolfo Giampieri, attuale presidente dell’Autorità Portuale di Ancona, lascia la presidenza di Confcommercio Imprese per l’Italia Marche Centrali. Di oggi pomeriggio l’ultimo atto da presidente di Giampieri che ha chiuso la propria esperienza al vertice di Confcommercio Marche Centrali, iniziata in qualità di presidente di Confcommercio Provincia di Ancona, certificando l’ulteriore aggregazione in seno all’Organizzazione che ha ufficialmente acquisito il territorio della provincia di Fermo.“Con l’aggiunta di Fermo – le parole di Giampieri giunto evidentemente emozionato all’ultimo appuntamento da presidente –, la nostra Organizzazione diventa ancora più forte. Giunti a questo punto è necessaria una nuova governance che sono convinto continuerà il percorso avviato quattordici anni fa quando è iniziata la mia avventura come presidente di Confcommercio Provincia di Ancona”. “Lascio una struttura solida – ancora Giampieri di fronte ad una folta platea di imprenditori –, che è cresciuta tanto in questi anni e che è in grado di affrontare le sfide che ci attendono nel futuro. Ho cercato di portare avanti il mio incarico con volontà e con passione ma ora non posso più garantire quell’impegno anche perché di fronte a scenari nuovi e a scenari in continuo mutamento servono forze nuove e nuovi protagonisti. A chi mi ha chiesto come mi sento oggi rispondo che sto bene anche se so che mi mancherà qualcosa di molto importante a cui ho voluto molto bene e alla quale mi sono dedicato con sacrificio. Sono certo comunque che lascio Confcommercio in mani solide, la struttura è forte e gli associati possono stare tranquilli perché sono seguiti da una struttura eccezionale: sono convinto che chi mi succederà farà altrettanto bene. In conclusione voglio ringraziare Massimiliano (Polacco ndr) con cui ho lavorato al meglio in questi anni”.Molto emozionato anche il direttore generale Confcommercio Imprese per l’Italia Marche Centrali prof.Massimiliano Polacco che ha voluto ricordare l’importanza del modello pluriterritoriale rappresentato dall’Organizzazione divenuta un vero e proprio riferimento in tutta Italia. “Ora i territori di riferimento – le parole di Polacco –, sono quelli della provincia di Ancona, di Macerata e di Fermo. Ci attende una grande sfida e siamo pronti a giocarla con una nuova governance ma certi di poter sempre contare sul sostegno e sul supporto di Rodolfo Giampieri che resterà in carica in qualità di presidente onorario Confcommercio Marche Centrali”.Il nome nuovo per la presidenza di Confcommercio Marche Centrali è quello di Giacomo Bramucci attuale presidente della Delegazione di Senigallia Confcommercio Marche Centrali imprenditore senigalliese nel settore dell’abbigliamento distintosi per la sua capacità di interpretare i cambiamenti del mercato. Bramucci al suo primo intervento da presidente ha voluto ringraziare la giunta per la fiducia accordatagli: “E’ una nomina che mi riempie di orgoglio – le sue prime parole –. Sono pronto a dare il mio contributo con lo sguardo proiettato al futuro e alle nuove questioni che toccano direttamente i nostri settori di riferimento. Sono convinto che Confcommercio Marche Centrali potrà continuare a recitare un ruolo da protagonista anche perché la struttura che guiderò è forte e solida”. Oltre al nuovo presidente sono stati nominati i nuovi componenti della giunta Confcommercio Marche Centrali: Moreno Cedroni (presidente Fipe Confcommercio Marche Centrali), Massimo Di Matteo (presidente Fiva Marche Centrali), Francesco Cinti (presidente Delegazione Ancona Confcommercio Marche Centrali), Mauro Bartolozzi (presidente Delegazione Fabriano Confcommercio Marche Centrali), Francesco Fantazzini (presidente Fnaarc Marche Centrali), Roberto Capriglione (presidente Fimaa Marche Centrali), Massimo Milani (presidente Federalberghi Macerata), Marco Manfredi (presidente Associazione Albergatori Senigallia), Tania Luminari (presidente Delegazione Jesi Confcommercio Marche Centrali), Erica Lorenzini (Terziario Donna) e Renato Frontini (presidente Probiviri).
La Maceratese scende nuovamente in campo domani pomeriggio allo stadio Helvia Recina (fischio di inizio ore 14,30) per affrontare il Lumezzane, nella partita valida per l’undicesima giornata di campionato, rinviata lo scorso 29 ottobre.La squadra allenata da Federico Giunti, anche per via della penalizzazione, occupa la quintultima posizione di classifica con sedici punti in diciassette partite. Il ruolino di marcia interno dei biancorossi è assolutamente deficitario: sette punti in otto partite, l’unica vittoria in casa resta quella con il Mantova dell’8 ottobre scorso, grazie ad un’autorete.Nelle file dei biancorossi non si contano assenti.Il Lumezzane è reduce dalla vittoria in trasferta a Fano ed in graduatoria ha quattro lunghezze di vantaggio sulla Maceratese.In attesa che venga ufficializzato l’organigramma societario, la società del neo presidente Filippo Spalletta ha preso contatti con l’amministrazione comunale. Al vaglio c’è l’ipotesi di realizzare alcuni lavori di ammodernamento allo stadio Helvia Recina.
"L'impegno per la ricostruzione di tutte le zone terremotate deve essere sempre maggiore. I concittadini colpiti non saranno mai lasciati soli e avranno sempre accanto la solidarietà delle istituzioni: io sono personalmente impegnato per questo". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando al Quirinale. Il Capo dello Stato sarà giovedì prima ad Amatrice, quindi ad Arquata e Acquasanta.Il presidente Sergio Mattarella, durante la cerimonia al Quirinale per gli attestati e distintivi d'onore agli "Alfieri della Repubblica", ha insistito con forza sulla necessità di non rilassarsi sui tempi della ricostruzione post terremoto, riferendosi anche ai precedenti dell'Aquila e dell'Emilia. Più in particolare, si è rivolto ai sindaci dei comuni colpiti incitandoli "ad accompagnare le istituzioni". "Non smettete di esortarle, di chiedere alle istituzioni impegno crescente", ha detto ancora il capo dello Stato, il quale ha ricordato che "i sindaci hanno sulle loro spalle il peso principale" della tragedia, cioè "il raccordo tra persone e istituzioni". Per questo Mattarella ha chiesto ai sindaci di "no risparmiare sollecitazioni alle istituzioni". E il ragionamento del presidente si è chiuso con una assicurazione: "Io sono personalmente impegnato per questo".
"Spetta a me indicare le priorità del governo. La prima è senz'altro l'intervento nelle zone colpite dal terremoto".Lo dice il premier Paolo Gentiloni in Aula alla Camera. "Abbiamo avuto - sottolinea - una risposta straordinaria ma siamo ancora in emergenza e dalla qualità della ricostruzione dipende la qualità del futuro di una parte rilevante del territorio dell'Italia centrale e da questi passi che faremo dipende anche la forza che avremo nel programma a lungo termine su Casa Italia, che interviene sugli elementi più profondi dei danni che vengono provocati dagli eventi sismici nel Paese"(ANSA).
Ennesimo atto vandalico nei confronti del locale Maracuja Cafè di Macerata. Dopo la vetrata rotta, le scritte sul muro del locale, lunedì mattina un uomo, sulla cinquantina, ha rovinato tutti e venti i divanetti esterni con un taglierino.Ad accorgersi del malfatto la dipendente dell’agenzia di viaggio adiacente al locale, la ragazza visto l’uomo che tagliava la pelle del divano ha urlato e il vandalo è scappato. Preoccupa il fatto che non sia il primo a rovinare il locale di Macerata, attrazione di molti giovani maceratesi e non, ma soprattutto è da sottolineare come il fatto sia avvenuto lunedì alle 9 di mattino, in una delle piazze più movimentate della città e proprio sotto la caserma dei carabinieri.Buratti ha subito sporto denuncia e si sente amareggiato per questo ulteriore attacco: “faccio di tutto per portare gente a Macerata, per dare nuova vita a questo centro e non credo che questo sia il prezzo che debba pagare. I continui attacchi a cui sono sottoposto devono avere una fine, è difficile lavorare in queste condizioni. Cerchi di creare il giusto ambiente, un locale per far rimanere i ragazzi nel nostro centro e questo è il modo con cui vengo ripagato”.Non si è salvato un solo divanetto, per un totale di 5000 euro di danno e, a parte la giovane che ha messo in fuga l’uomo, nessuno ha visto niente.
In occasione della festa per il compleanno della Società Filarmonico Drammatica fondata il 12 dicembre 1808, il presidente Enrico Ruffini ha inaugurato il nuovo sistema di illuminazione dello splendido soffitto affrescato del teatro nella storica sede di via Gramsci a Macerata.“L’idea è nata parlando con gli specialisti intervenuti per il sopralluogo dell’evento promosso dalla Fondazione Bellisario ad ottobre”, ha raccontato Ruffini domenica sera nel presentare la novità ai soci e agli intervenuti. E ha aggiunto: “Desidero rivolgere un sentito ringraziamento a tutto il direttivo, e in particolare a Giorgio Francalancia che ha seguito e curato i lavori, perché è grazie al gioco di squadra, una squadra coesa, che oggi possiamo aggiungere un tassello importante nel percorso di valorizzazione di un bene storico sempre più accogliente per la città. L’augurio”, ha concluso Ruffini, “è che in un momento tanto difficile questa sia una luce di speranza”.Ha sottolineato lo stesso aspetto anche Romano Carancini, sindaco di Macerata fra le autorità invitate domenica scorsa: “Alla Filarmonica il merito di farci apprezzare la bellezza di un luogo di inestimabile valore come questo: la delegazione di Taicang – che abbiamo salutato qui qualche giorno fa - è rimasta colpita dalla sua straordinarietà. Come sapete, il Comune era in corsa regionale per un finanziamento che permettesse di dare un volto nuovo alla città, con un progetto che prevedeva anche una riprogettazione delle luci. Ci stiamo impegnando per raggiungere quell’obiettivo. Oggi rendiamo merito alla Filarmonica”.Torna a nuova luce dunque il teatro di Palazzo Bourbon Del Monte, meraviglia architettonica del Settecento maceratese, in vista di un 2017 ricco di iniziative aperte al pubblico che potrà apprezzarne ancora meglio la storia e il profilo artistico.
Anche quest’anno, malgrado le difficoltà, i Pueri Cantores non si fermano, ma anzi incrementano il loro programma natalizio portando in scena addirittura tre concerti.Il primo “Vi annunzio una grande gioia” ha visto i nostri ragazzi addirittura “in trasferta” a Civitanova presso la Chiesa di San Pietro Apostolo il 10 dicembre ed è stato un susseguirsi di brani di fervida attesa per celebrare la magia dell’avvento. Sono stati proposti quindi brani come El Noi de la Mare canto tradizionale catalano, insieme al, ben più noto, Les anges dans nos campagnes, tradizionale francese. Ma l’impegno dei Pueri prosegue con uno spettacolo straordinario a cui sono stati invitati dai Ragazzi del Castello che R-esiste di Cessapalombo: occasione questa per cantare insieme, in questo periodo – sarebbe sbagliato non menzionarlo - tanto difficile per tutta la nostra regione, la gioia del Natale. La volontà di tutto il coro è quella di riuscire almeno per un po’ a rallegrare le persone colpite dal terremoto e coloro che si trovano senza casa, portando anche un contributo monetario offerto dal coro stesso e da tutti coloro che lo hanno aiutato in questo proposito.L’appuntamento, ad ingresso gratuito, è per le 16:00 di sabato 17 dicembre presso la nuova mensa del Palazzetto dello sport di Cessapalombo.Infine, come ormai da tradizione, non mancherà il classico concerto di Natale, che avrà luogo il 25 dicembre presso il Teatro Don Bosco (o, se dovesse riaprire, la Chiesa del Sacro Cuore). Come ogni anno il concerto sarà diviso in due parti: nella prima possiamo ritrovare brani di più complessa esecuzione quali O magnum Mysterium di T.L. da Victoria e Hodie Christus natus est di F. Poulenc; nella seconda pezzi più squisitamente natalizi come il celeberrimo Tu scendi dalle stelle riarrangiato dal M. G. Paolucci e Ding Dong, merrily on high canto tradizionale francese arrangiato da Wood. Durante il concerto ci sarà anche un intervento della Corale Cantando per il suo XXV anniversario di fondazione, per poi concludere insieme a tutti gli ex Pueri nel cantare e promuovere insieme la gioia del Natale.
“Quasi tutte le sere è necessario l'intervento delle forze dell'ordine. Schiamazzi, urla, ubriachi, risse. Forse sarebbe il caso di fare qualcosa Sindaco”. E’ l’appello lanciato sulla pagina di Facebook “Segnalazioni a Macerata” da alcuni residenti del quartiere Borgo San Giuliano a dir poco esasperati da una movida che spesso sfocia in vandalismo.Nel mirino un locale aperto da pochi mesi, e che il mercoledì quando organizza feste universitarie ma anche nei weekend, diventa il punto di ritrovo per tantissimi ragazzi. “Così non si può andare avanti – ci dice un residente per telefono – siamo costretti a vedere scene d’inciviltà inaccettabili, con gruppi di ragazzi ubriachi che urlano fino al mattino, in alcuni casi sono scoppiate pure delle risse. E’ impossibile stare tranquilli.”Addirittura alcuni ragazzi si sarebbero spinti all’interno dei garage del complesso residenziale Le Spighe “la mattina troviamo di tutto – ci dice ancora il residente – urine, escrementi e preservativi, siamo arrivati al limite”.“Sicuramente non è il luogo adatto per un locale del genere – si legge sul post di Facebbok – i residenti sono infuriati!”E da Facebook l’indignazione dei cittadini sta prendendo corpo nella realtà: i residenti hanno infatti lanciato una raccolta firme per far pressione sulle autorità competenti, per primo il Sindaco, affinché si ristabilisca l’ordine pubblico.
Il giudice sportivo ha multato la S.S. Maceratese srl. Il sodalizio biancorosso, in riferimento alla partita con il Santarcangelo, dovrà pagare un’ammenda di mille euro “perché propri sostenitori durante la gara intonavano cori offensivi verso l'istituzione calcistica”.E’ stata designata nel frattempo la terna arbitrale per la partita di mercoledì prossimo con il Lumezzane, valida per l’undicesima giornata di campionato, rinviata il 29 ottobre scorso. Il direttore di gara è Giovanni Luciano di Lamezia Terme, assistenti Riccardo Fabbro di Roma e Tommaso Diomaiuta di Albano Laziale.
Alle scosse telluriche hanno deciso di rispondere con un terremoto culturale. Nasce Epicentro, il progetto di rivitalizzazione culturale del territorio del cratere voluto da Maurizio Serafini e Luciano Monceri dei Moritimer Mc Grave assieme alla conduttrice radiofonica Loredana Lipperini.Oggi su Facebook è stato pubblicato il logo e il manifesto di quello che vuole essere una cassa di risonanza di eventi musicali, teatrali, letterari ma anche escursionistici tesi a raccogliere fondi a sostegno dei terremotati.“Al di là della ricostruzione edile - ci ha detto Maurizio Serafini – nell’immediato futuro il problema da risolvere sarà quello di non lasciar morire l’anima di un’area che potrebbe essere rivitalizzata con progetti culturali che sappiano riattivare un’economia già fragile.”Al progetto Epicentro hanno già aderito le attività imprenditoriali, le associazioni culturali e tutte le amministrazioni comunali dell’area del cratere poste a cavallo dell’appennino tra Marche e Umbria. Una zona che il duo Serafini-Monceri conosce benissimo e da sempre porta nel cuore, visto che ogni anno vi organizza il Montelago Celtic Festival e il Cammino Francescano della Marca. Eventi questi che continueranno a fare attività di incoming, e che costituiranno l’ossatura del progetto/contenitore Epicentro dal quale nasceranno tante iniziative culturali distribuite nei vari centri del terremoto.“Non possiamo anticipare ancora nulla – continua Serafini – ma quando hanno sentito il nostro progetto, nomi importantissimi del panorama culturale e artistico nazionale ci hanno risposto con un entusiasmo incredibile”.
Questa mattina il sindaco Romano Carancini ha ricevuto, nella sala Castiglioni della Biglioteca Mozzi Borgetti, la classe 2^ F del Liceo classico e linguistico Leopardi, accompagnati dall’insegnante Mara Salvucci, e gli studenti – colleghi spagnoli dell’istituto d’istruzione superiore I.E.S Buero Vallejo di Guadalajara, una città che si trova a 65 chilometri da Madrid, da poco gemellato con la scuola maceratese. Si tratta di una delle pochissime scuole secondarie della Spagna in cui gli studenti studiano l’italiano come seconda lingua straniera.Carancini ha dato il benvenuto ai ragazzi sottolineando come Macerata ami stringere rapporti con città e paesi esteri e ha parlato della relazione aperta con la Cina in nome del celebre concittadino Matteo Ricci. Inoltre, sempre in tema di relazioni, il sindaco ha avanzato la proposta di creare un gemellaggio con la città di Guadalajara, dando mandato alle due insegnanti accompagnatrici, Mila Martin e Marta Herraiz, di riferire al primo cittadino della città spagnola il suo progetto.I 22 studenti spagnoli che hanno partecipato all’iniziativa, a Macerata dal 6 dicembre scorso, sono ospiti delle famiglie italiane, mentre sulla base della reciprocità, gli studenti maceratesi si recheranno in Spagna a marzo prossimo.Al termine dell’incontro il sindaco Carancini ha consegnato ai ragazzi una penna touch e un segnalibro con l’immagine dell’orologio planetario mentre alle insegnanti ha fatto omaggio della spilletta con lo stemma del Comune di Macerata.
I biglietti per assistere al recupero Maceratese-Lumezzane, in programma all’Helvia Recina mercoledì 14 dicembre, con inizio alle 14.30, sono in vendita da oggi, lunedì 12 dicembre, alla biglietteria dell’Helvia Recina, dalle 16.30 alle 19.30.Martedì 13 dicembre la prevendita proseguirà alla stessa biglietteria dell’Helvia Recina con il medesimo orario, mentre il giorno della gara, mercoledì 14, si potrà acquistare il tagliando d’ingresso all’Associazione Idea 88 dalle 10.30 alle 14.30, con orario continuato. I biglietti potranno essere sostituiti solo dal punto vendita che ha emesso il biglietto e comunque entro le ore 18.30 di martedì 13 dicembre. Le tessere del tifoso potranno essere ritirate alla biglietteria e, nel giorno della gara, all’Ass.ne Idea88.
A un mese e mezzo dalle scosse del 26 e del 30 ottobre, di chiaro, francamente, c'è ancora poco. La stragrande maggioranza dei cittadini che si è procurata una autonoma sistemazione attende ancora di vedere un centesimo dopo aver improntato cifre inevitabilmente alte per traslochi improvvisi e inaspettati, così come tante strutture ricettive, molte delle quali ospitano gli sfollati fin dalla scossa del 24 agosto. Fra dieci giorni o poco più sarà Natale, ma sarà un Natale strano, inevitabilmente dimesso, soprattutto per l'aspetto economico che dopo il terremoto per tante famiglie è diventato ancora più stringente.
Poi ci sono le analogie e le differenze con altri eventi simili in Italia. Ad esempio, il Decreto legge 6 giugno 2012, n. 74 recante “Interventi urgenti per le popolazioni colpite dagli eventi sismici nelle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo il 20 e il 29 maggio 2012” convertito dalla Legge n. 122 dell'1 agosto 2012 contiene la disciplina della c.d. ricostruzione nei territori delle regioni Emilia Romagna, Veneto e Lombardia colpiti dal terremoto nel 2012.
In questa sede cercheremo di individuare le differenze rispetto alle disposizioni che riguarderanno la nostra regione.
A un primo colpo d’occhio, una differenza notevole rispetto ai decreti 189 e 205 del 2016 che regolamentano la situazione nelle nostre realtà da poco investite da ben tre terremoti: un decreto a fronte di uno, con la metà di articoli. Il tutto nell’ottica della politica emergenziale che giustifica interventi rapidi e semplificati.
In secondo luogo l’esigenza di ritornare alla normalità, soprattutto “ in termini di indotto economico” emerge con evidenza nelle disposizioni della disciplina:
All’articolo 1 “Ambito di applicazione e coordinamento dei Presidenti delle Regioni” al comma 2 si legge che “Ai fini del presente decreto i Presidenti delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto operano in qualità di Commissari delegati.
I presidenti delle Regioni sono direttamente nominati commissari delegati, e non un commissario esterno che non conosce il territorio e la sua realtà.
Inoltre il comma 11 dell’articolo 3 stabilisce che “ I Direttori regionali, rispettivamente, dell'Agenzia regionale di Protezione civile della Regione Emilia-Romagna, della Direzione generale di Protezione civile, polizia locale e sicurezza della Regione Lombardia, nonché dell'Unità di progetto di Protezione civile della Regione Veneto, provvedono, anche per il tramite dei Sindaci, per le occupazioni di urgenza e per le eventuali espropriazioni delle aree pubbliche e private occorrenti per la delocalizzazione totale o parziale, anche temporanea, delle attività. Qualora per l'esecuzione delle opere e degli interventi di delocalizzazione sia richiesta la valutazione di impatto ambientale ovvero l'autorizzazione integrata ambientale, queste sono acquisite sulla base della normativa vigente, nei termini ivi previsti ridotti alla metà”.
Espropriazioni consentite senza privilegiare quelle di suolo pubblico rispetto al privato, come invece previsto per il sisma del 2016.
All’articolo 3 “Ricostruzione e riparazione delle abitazioni private e di immobili ad uso non abitativo; contributi a favore delle imprese; disposizioni di semplificazione procedimentale”, comma 5 si dice chiaramente e senza tanti giri di parole che “5. Al fine di favorire il rapido rientro nelle unità immobiliari ed il ritorno alle normali condizioni di vita e di lavoro nei comuni interessati dal sisma del 20 e 29 maggio 2012, nelle more che venga completata la verifica delle agibilità degli edifici e strutture ordinari effettuate ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 5 maggio 2011, i soggetti interessati possono, previa perizia e asseverazione da parte di un professionista abilitato, effettuare il ripristino della agibilità degli edifici e delle strutture”. Già nelle more dunque del completamento della verifica di agibilità si può procedere ai lavori.
Inoltre il comma 7 aggiunge che
“ Al fine di favorire la rapida ripresa delle attività produttive e delle normali condizioni di vita e di lavoro in condizioni di sicurezza adeguate, nei comuni interessati dai fenomeni sismici iniziati il 20 maggio 2012, di cui all'allegato 1 al presente decreto, nonché per le imprese con sede o unità locali al di fuori delle aree individuate dal presente decreto che abbiano subito danni a seguito degli eventi sismici, accertati ai soli fini di cui al presente comma sulla base delle verifiche effettuate dalla protezione civile o dai vigili del fuoco o da altra autorità od organismo tecnico preposti alle verifiche, il titolare dell'attività produttiva, in quanto responsabile della sicurezza dei luoghi di lavoro ai sensi del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e successive modifiche e integrazioni, deve acquisire, nei casi di cui al comma 8, la certificazione di agibilità sismica rilasciata, a seguito di verifica di sicurezza effettuata ai sensi delle norme tecniche vigenti (cap. 8 - costruzioni esistenti, del decreto ministeriale 14 gennaio 2008), da un professionista abilitato, e depositare la predetta certificazione al Comune territorialmente competente. I Comuni trasmettono periodicamente alle strutture di coordinamento istituite a livello territoriale gli elenchi delle certificazioni depositate. Le asseverazioni di cui al presente comma saranno considerate ai fini del riconoscimento del danno”.
Il professionista certifica l’agibilità sismica e l’attività riparte.
Il comma 7-bis. Precisa poi che “In relazione a magazzini, capannoni, stalle e altre strutture inerenti alle attività produttive agroalimentari, adibite alla lavorazione e conservazione di prodotti deperibili oppure alla cura degli animali allevati, eccetto i prefabbricati, è necessaria e, sufficiente, ai fini dell'immediata ripresa dell'attività, l'acquisizione della certificazione dell'agibilità ordinaria e ancora sul punto il comma 8 bis “ Ai fini della prosecuzione dell'attività produttiva o per la sua ripresa, nelle more dell'esecuzione della verifica di sicurezza effettuata ai sensi delle norme tecniche vigenti, in via provvisoria, il certificato di agibilità sismica può essere rilasciato dal tecnico incaricato, in assenza delle carenze di cui al comma 8 o dopo che le medesime carenze siano state adeguatamente risolte, attraverso appositi interventi, anche provvisionali”.
La verifica di sicurezza ai sensi delle norme vigenti dovrà essere effettuata entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto (comma 9).
Sui crediti vantati dalle imprese l’articolo 7 bis introduce un’altra importante novità:
“1. La pubblica amministrazione, inclusi le regioni, gli enti locali e gli enti del Servizio sanitario nazionale, provvede al pagamento dei crediti certi, liquidi ed esigibili vantati dalle imprese fornitrici di beni e servizi o esecutrici di opere pubbliche, ubicate nei territori colpiti dagli eventi sismici del maggio 2012 di cui all'allegato l al decreto del Ministro dell'economia e delle finanze 1° giugno 2012, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 130 del 6 giugno 2012, entro il termine di sessanta giorni, fermo restando il rispetto dei saldi di finanza pubblica e, per gli enti territoriali, compatibilmente con i vincoli derivanti dall'applicazione del patto di stabilità interno”. Articolo inserito dalla legge di conversione 1° agosto 2012, n. 122.
Interessante è poi l’articolo 19 bis introdotto dalla legge di conversione che parla di “zone a burocrazia zero”:
“In via sperimentale, fino al 31 dicembre 2013, nei territori delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo, interessati dagli eventi sismici dei giorni 20 e 29 maggio 2012, si applica, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, la disciplina delle zone a burocrazia zero prevista dall'articolo 43 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 12”. .
Infine da notare la tempistica degli interventi sul sisma:
Il sisma si è verificato nei giorni 20 e 29 maggio 2012 ed il Governo ha emanato il D.P.C.M. del 21 maggio 2012 con cui è stato dichiarato il rischio di compromissione degli interessi primari, ai sensi dell'art. 3, comma 1, del decreto-legge 245/2002. Con tale D.P.C.M. è stato disposto il coinvolgimento delle strutture operative nazionali del Servizio nazionale della protezione civile ed al Capo del Dipartimento della protezione civile è stato dato l'incarico di Commissario delegato per l'adozione di ogni indispensabile provvedimento su tutto il territorio interessato dal sisma per assicurare ogni forma di assistenza e di tutela degli interessi pubblici primari delle popolazioni interessate, nonché ogni misura idonea al superamento del contesto emergenziale e per la salvaguardia delle vite umane.
Con deliberazione del Consiglio dei Ministri del 22 maggio 2012 è stato quindi dichiarato lo stato di emergenza in ordine agli eventi sismici nelle province di Bologna, Modena, Ferrara e Mantova della durata di 60 giorni, a partire dal 22 maggio 2012, ovvero fino al 21 luglio 2012 (art. 1).
Per tutta la durata dello stato di emergenza, viene attribuita al Capo Dipartimento della Protezione Civile la funzione di emanare ordinanze per l’attuazione degli interventi finalizzati a: organizzare e coordinare i servizi di soccorso ed assistenza alle persone colpite dagli eventi; soddisfare le prime necessità delle popolazioni colpite attraverso la realizzazione di interventi provvisionali; ripristinare e reintegrare i beni di pronto impiego utilizzati nelle zone terremotate, per garantire l’operatività del Servizio nazionale di protezione civile in caso di future emergenze. Tali provvedimenti sono emanati d’intesa con le regioni interessate, in deroga ad ogni disposizione vigente e nel rispetto dei principi dell’ordinamento giuridico (art. 2). Allo scadere dello stato di emergenza, le Regioni Emilia-Romagna e Lombardia provvedono, ciascuna per la propria competenza, a coordinare in via ordinaria gli interventi per il superamento della situazione emergenziale in atto (art. 3).
Con deliberazione del Consiglio dei Ministri del 30 maggio 2012, lo stato di emergenza è stato esteso territorialmente alle province di Reggio Emilia e Rovigo e temporalmente fino al 29 luglio 2012 ed è stata disposta la delega al Capo del Dipartimento della protezione civile ad emanare ordinanze in deroga ad ogni disposizione vigente e nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico. Successivamente lo stato di emergenza è stato prorogato fino al 31 maggio 2013 (art. 1, comma 3, del decreto legge n. 74 del 2012).
Seguono:
il D.M. Economia e finanze 1° giugno 2012 , la deliberazione del Consiglio dei Ministri del 4 luglio 2012, la Con deliberazione del Consiglio dei Ministri del 4 luglio 2012, il D.P.C.M. del 9 agosto 2012, il D.M. Economia 24 agosto 2012 , la proroga, al 30 novembre 2012, la delibera del Consiglio dei ministri del 16 ottobre 2012, la delibera del Consiglio dei Ministri 4 luglio 2012, il D.P.C.M. 16 ottobre 2012, la delibera del 31 gennaio 2013, il D.P.C.M. 8 febbraio 2013, la deliberazione del Consiglio dei Ministri del 15 febbraio 2013 ed il D.P.C.M. 28 dicembre 2012.
Sotto invece le ordinanze:
ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione civile (O.C.D.P.C.) n. 1 del 2012 del 22 maggio , l'O.C.D.P.C. n. 2 del 2 giugno 2012, l'O.C.D.P.C. n. 3 del 2 giugno 2012 , l'O.C.D.P.C. n. 9 del 15 giugno 2012, l'O.C.D.P.C. n. 15 del1° agosto 2012 , l'O.C.D.P.C. n. 29 del7 dicembre 2012 che ha così novellato l'art. 3 dell'O.C.D.P.C. n. 15 del 1° agosto 2012., l'O.C.D.P.C. n. 42 del 24 gennaio 2013.
Ciò che emerge è un intervento normativo rapido e diretto a livello di governo centrale che ha ridotto l’esigenza da parte del Capo Dipartimento della Protezione civile di ricorrere allo strumento emergenziale per eccellenza: le ordinanze di protezione civile.
A oggi invece nelle zone colpite dal sisma di ottobre e novembre 2016 non abbiamo ancora un decreto convertito in legge ma già una decina di ordinanze emergenziali.
Fra queste, quella del commissario straordinario Errani sulla "riparazione dei danni lievi". Manca, però, il provvedimento con il cui il Commissario “d’intesa con il Ministero dell’economia e delle finanze” definisce “i criteri e le modalita’ attuative” del contributo pubblico “anche per garantire uniformita’ di trattamento e un efficace monitoraggio sull’utilizzo delle risorse disponibili, e assicurare il rispetto dei limiti di spesa allo scopo autorizzati”. E deve essere ancora emanato il prezziario, ovvero il provvedimento che stabilisce “la metodologia di calcolo del contributo basata sul confronto tra il costo convenzionale al metro quadrato per le superfici degli alloggi, delle attivita’ produttive e delle parti comuni di ciascun edificio e i computi metrici estimativi redatti sulla base del prezzario unico interregionale”, che deve essere “predisposto dal Commissario straordinario d’intesa con i vice commissari nell’ambito del cabina di coordinamento di cui all’articolo 1, comma 5, tenendo conto sia del livello di danno che della vulnerabilità”.
Lo sfogo di un professionista maceratese la dice lunga sul sentore che c'è... "Dopo aver letto e riletto l'ordinanza 17 novembre 2016 (Riparazione immediata di edifici e unita' immobiliari ad uso abitativo e produttivo danneggiati dagli eventi sismici del 24 agosto 2016 e successivi, temporaneamente inagibili) del Commissario Errani, elenco i miei dubbi principali: 1. possibile che per i paesi tipo Tolentino per cui non sono state avviate le procedure fast, bisognerà attendere le schede Aedes per iniziare i lavori di riparazione dei danni lievi, nonostante una ordinanza di non agibilità temporanea / agibilità con provvedimenti? 2. possibile che i lavori di pronti intervento/messa in sicurezza (mai nominati nell'ordinanza) non saranno ammessi al contributo? 3. possibile che un cittadino che abbia voglia di effettuare i lavori di messa in sicurezza / riparazione dei danni lievi prima della certificazione dei tecnici Aedes dei danni, a fronte di un'ordinanza di non agibilità temporanea / agibilità con provvedimenti, non avrà diritto di accedere ai contributi? A questo punto mi è venuto in mente di andare a cercare l'ordinanza dello stesso Commissario Errani ai tempi del sisma in Emilia (Ordinanza n. 29 del 28 agosto 2012) ed ho trovato le risposte che cercavo: 1. Ordinanza n. 29 del 28 agosto 2012, art. 2, comma 2: il contributo può essere richiesto purchè il comune abbia emesso un'ordinanza di inagibilità temporanea, parziale o totale. La scheda o una valutazione effettuata dai tecnici comunali o regionali è necessaria per stabilire la tipologia del danno e le modalità di intervento. 2. Ordinanza n. 29 del 28 agosto 2012, art. 3, comma 4: le opere di pronto intervento e per la messa in sicurezza dell'edificio rientrano nel costo dell'intervento ammesso a contributo. 3. Ordinanza n. 29 del 28 agosto 2012, art. 9, comma 1bis: anche gli interventi eseguiti senza scheda AeDES subito dopo il sisma, prima della pubblicazione o entrata in vigore delle ordinanze, è sufficiente una perizia asseverata di un professionista che dichiara di aver effettuato gli interventi per recuperare l'agibilità dell'immobile, purchè abbia tenuto traccia (documentazione fiscale e documentazione fotografica dei danni subiti e correlati al sisma). A questo punto mi chiedo: come mai le ordinanze sono diverse nonostante il Commissario sia lo stesso e (presuppongo) sia i marchigiani che gli emiliani-romagnoli sono comunque cittadini italiani?". Ce lo chiediamo tutti.
Macerata perde dodici posizioni, rispetto al 2015, nell’edizione 2016 della Qualità della vita secondo la ricerca del Sole 24 Ore. La graduatoria mette a confronto le province italiane su un’ampia serie di indicatori (aggiornati in gran parte al 2015 e in qualche caso a ottobre 2016) articolati in sei settori d’indagine. Al primo posto c'è Aosta, seguita da Trento, mentre all'ultimo posto Vibo Valentia.500 punti per la provincia di Macerata che rimane prima tra le marchigiane, seguita da Ancona in 16esima posizione.Molte le novità di quest’anno, volte a rendere più completo il check della vivibilità sul territorio, con una maggiore attenzione alle esigenze e ai problemi più attuali della collettività: il valore della casa, il lavoro per i giovani, la capacità di innovare, l’integrazione degli stranieri, l’offerta di welfare, la partecipazione civile. Le sei aree hanno così acquisito una denominazione più inclusiva e i parametri da 36 sono saliti a 42.
Un benvenuto ricco di emozione questa mattina all’Istituto Comprensivo Enrico Fermi da parte del sindaco Romano Carancini, del vicesindaco e assessore alla Scuola, Stefania Monteverde, del preside Ermanno Bracalente, del corpo docente e degli studenti, agli oltre 250 ragazzi della Dante Alighieri che da oggi sono tornati sui banchi al mattino nella scuola di via Pace.La consegna simbolica delle chiavi dell’istituto da parte di un’alunna di seconda media ai due colleghi della prima e seconda media della Dante Alighieri ha sottolineato il ritorno alla normalità per i ragazzi che, in seguito all’inagibilità della loro scuola per il terremoto, fino ad oggi hanno potuto seguire le lezioni pomeridiane all’Istituto Matteo Ricci.Per consentire agli studenti della Alighieri, in totale 500, di riprendere il normale corso dell’attività didattica, l’Amministrazione comunale, condividendo il progetto con i dirigenti scolastici, ha tenuto fede all’impegno preso con i genitori e ha eseguito in tempi record una serie di lavori che ha consentito di ospitare i ragazzi in 9 aule alla Fermi e gli altri in 11 aule dell’ex istituto professionale Pannaggi, ora sede degli studenti del Convitto.Per limitare il disagio che questa sistemazione comporta per gli studenti e per le famiglie, il Comune ha anche predisposto in via sperimentale un servizio navetta gratuito con partenza dalla vecchia sede della scuola Alighieri e, in collaborazione con APM, ha messo a punto il potenziamento del servizio di trasporto pubblico urbano, che, grazie a specifiche corse, permetterà il raggiungimento in sicurezza delle sedi scolastiche di destinazione.Anche i ragazzi e le ragazze del Convitto, insieme al preside, ai docenti ed al personale della scuola hanno salutato l’arrivo degli studenti e studentesse della Dante Alighieri, felici di accogliere e costruire insieme un percorso di collaborazione.“Ci rendiamo conto che i disagi non sono finiti – ha detto il sindaco Carancini - però guardiamo con fiducia e ottimismo a questa nuova esperienza di coesione che sicuramente farà nascere nuovi legami di amicizia
Quasi 500 persone tra calciatori, famigliari, allenatori, collaboratori e dirigenti, sono accorsi domenica al pranzo di Natale organizzato dall’Helvia Recina e dalla Junior Macerata al ristorante La Cucina degli Angeli di Casette Verdini. La prima festa che le due società, in pratica una sola realtà, hanno realizzato insieme.E’ stato un lungo pomeriggio davvero ben riuscito con i due club che hanno fatto le cose in grande al punto da chiudere la festa con una lotteria da 62, dicasi sessantadue, premi estratti.Presenti tutte le 15 squadre del sodalizio maceratese, le 13 formazioni biancocelesti della Junior che si occupa di settore giovanile più le 2 squadre arancionero dell’Helvia -la Juniores e i grandi dell’Eccellenza- cui confluiscono i tanti talenti espressi dalla sorella più piccola.Tra i 500 a tavola lo sponsor Fertitecnica Colfiorito, rappresentanti della Figc e il sindaco Romano Carancini venuto in una duplice veste avendo il figlio tra gli Esordienti. Belli e importanti i suoi elogi: ”La Maceratese è la prima squadra della città, ma per quanto riguarda la cura e la qualità del vivaio, quello della Junior è il migliore.” Sul nuovo impianto sportivo che l’Helvia avrà dal 2017 a Villa Potenza ha aggiunto: ”Garantisco che faremo qualcosa per dotarlo della tribuna al momento non presente nel progetto.”Il lungo pranzo è stato introdotto dal saluto e dagli auguri dei presidenti Alberto Crocioni e Marcello Temperi e, come detto, si è concluso con una ricchissima lotteria e una doppia sorpresa. L’ambito primo premio, una mountain bike di ultima generazione, infatti è stato vinto da Alver Torresi della Figc Macerata che però, con un bel gesto, l’ha rimesso in palio facendo felice così il successivo fortunato estratto. Grazie alla Clementoni infine ci sono stati regali per tutti gli oltre 200 baby tesserati della Scuola Calcio.Nelle parole del direttore sportivo Dario Berdini si legge l'ottima riuscita di un momento di festa che ha coinvolto come mai in passato un così grande numero di persone e che dovrà sicuramente essere ripetuto in futuro.
Si è svolto ieri, domenica 11 dicembre, presso l’Auditorium della sede Provinciale dell’Associazione il convegno organizzato dalla Confartigianato di Macerata per presentare agli imprenditori e alle aziende del settore degli autotrasporti, presenti in gran numero, le misure introdotte dalla recente Legge di Stabilità.Molti sono stati gli argomenti di interesse trattati, quali pensione anticipata per i padroncini, maxi e iper ammortamento per l'acquisto di nuovi beni strumentali, contabilità per “cassa”, proroga Sabatini–ter e contributi conto interessi per acquisto beni strumentali, divieti di circolazione per il 2017, premi produttività e Welfare aziendale, nuova imposta sul reddito d'impresa, decontribuzione previdenziale per i conducenti che effettuano trasporti internazionali, misure antidumping sociale e regime fiscale sui premi di produttività.Il presidente provinciale Confartigianato settore trasporti Emanuele Pepa ha parlato con realismo e consapevolezza, giudicando che il 2017 non sarà un anno positivo per il settore, affermando però che: "a questo proposito misure quali conferma del maxi ammortamento per l’acquisto di nuovi beni strumentali, così come le altre per le contribuzioni previdenziali, sono boccate d’ossigeno per il nostro settore che soffre la concorrenza nazionale, e su questo la nostra Associazione chiede norme antidumping". Le misure introdotte dalla Legge di Stabilità, nelle parole del presidente, sono utili anche per garantire efficienza e presenza nel momento della ricostruzione post-sisma: "nel nostro territorio dopo il sisma possono arrivare nuove commesse, che non interpretiamo di certo come una opportunità, data la gravità della situazione, ma piuttosto stiamo lavorando affincheé la categoria sappia garantire i servizi necessari al momento presente e poi per la ricostruzione".
Per venerdì 16 dicembre il Centro interdipartimentale di ricerca “Laboratorio Fausto Vicarelli” dell’Università di Macerata organizza un convegno di studi sulla “Stabilità finanziaria, sviluppo economico e ruolo delle banche – Bail-in e disciplina regolamentare” con gli interventi di rappresentanti e studiosi di Banca d’Italia, Ministero dell’Economia e Finanze e di banche e intermediari finanziari (http://labvicarelli@unimc.it).L’evento si terrà dalle ore 9 alle ore 17 a Macerata a Vallebona nell’Aula Magna del Dipartimento di Scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo.
Come ogni anno, da ormai ben 50 anni, lo scorso weekend si sono riuniti gli alunni del V B Ragioneria, classe 1966.Ad organizzare l’evento, tenutosi presso il Quartino di Macerata, l’alunno Luciano Massarini, che si prodiga per tenere insieme la classe nonostante il passare del tempo. Quest’anno a tavola erano in 16 per scambiarsi gli auguri di Natale e passare una serata in allegria. L’appuntamento con i compagni di classe si rinnova due volte l’anno a simboleggiare la grande amicizia che li lega dai tempi delle superiori.