Per celebrare i dieci anni di attività del Casb, Biblioteca didattica d’Ateneo, l’Università di Macerata organizza un viaggio musicale nell’Europa dell’Ottocento: sabato 11 marzo, dalle ore 18 nella Sala Mario Sbriccoli del Palazzo del Mutilato, in piazza Oberdan 4, il duo Rosamunde proporrà un concerto a ingresso libero di musica da camera per violoncello e pianoforte, eseguendo i capolavori della tradizione della musica europea: da Ludwig van Beethoven, a Giuseppe Martucci, Robert Schumann, Camille Saint-Saëns, in collaborazione con l’orchestra sinfonica “Rossini”. “Le due giovani concertiste – ha scritto di loro il quotidiano L’Azione -, già vincitrici di concorsi, si sono imposte agli ascoltatori con grande determinazione e professionalità esibendo doti tecniche di spicco unite a sensibilità e capacità interpretative non comuni”
Le promettenti musiciste, Elena Antongirolami al violoncello e Melissa Galosi al Pianoforte, con passione e attenzione al contesto storico, porteranno il pubblico a contatto con il mondo della musica lirica e cameristica, presentando e illustrando i brani, gli aneddoti e le curiosità celate dietro ad un’arte che, nonostante la veneranda età, è sempre viva e pulsante.
In occasione della festa delle donne la Croce Verde di Macerata ha donato 8000 euro a due aziende agricole di Pieve Torina: l'azienda Rivelli Attilio e l'impresa agricola di Lucarini Cristina e Milena.
A seguito del sisma che recentemente ha colpito le Marche, la Onlus, sempre attenta ed attiva sul territorio, ha voluto essere vicina ai terremotati, sia con la distribuzione dei beni di prima necessità, sia con l'apertura di un conto corrente per una raccolta fondi.
Grazie alla generosità di tanti cittadini le donazioni in vestiario e denaro sono arrivate oltre che dai maceratesi anche da altre parti d'Italia: Pistoia, Roma, Belluno, Reggio Emilia, Ancona e Civitanova Marche.
La Croce Verde non si ferma....... grazie alla attività dei volontari e di quanti vi operano giornalmente, sono in programma molte altre iniziative che naturalmente hanno bisogno del sostegno di tutta la cittadinanza Maceratese
Dopo la bella vittoria contro Montorio (3-1) la Medea Montalbano si reca a Pineto. Sabato 11 marzo alle 18 contro la capolista scenderà in campo per la sesta giornata di ritorno del Girone F della Serie B.
Ad attenderla c’è la Pineto Volley, altra formazione del Teramano, come la MD’E Montorio, che nell’ultima partita è riuscita a costringere al tie-break una squadra di qualità come la Paoloni Appignano. Formazione abruzzese che si sta giocando la salvezza con la CLT Terni e proprio con i conterranei di Montorio. Sarà dunque partita durissima visto il bisogno di punti e soprattutto lo stato attuale di forma mostrato dagli abruzzesi.
Il Presidente Pettinari, l’ing. Mecozzi ed altri tecnici dell’Ente si sono incontrati con i dirigenti Anas per pianificare gli interventi da effettuare sulla rete viaria provinciale. Incontro quindi di estrema importanza con l’ing. Soccolato quale responsabile soggetto attuatore degli opere da porre in essere dopo il terremoto per quanto concerne la viabilità. La riunione era necessaria per stilare l’elenco delle priorità da inserire nel primo stralcio dei lavori da effettuare con la massima urgenza sia sulle strade statali che quelle provinciali. L’incontro è servito anche a definire le metodologie di intervento per accelerare l’esecuzione delle opere.
L’ing. Soccolato ha condiviso quanto è stato segnalato come prioritario dalla Provincia. Indicata come essenziale la riapertura delle strade ancora chiuse al traffico e tra queste la Valnerina, strada che collega non solo tutto il comprensorio maggiormente colpito riguardante Visso, Ussita e Castelsantangelo sul Nera ma questo al resto di tutta l’area circostante con tutti i disagi che ne derivano per i lavoratori che quotidianamente devono spostarsi nella zona. Dunque la Valnerina come priorità ma non solo quella bensì tutte le strade chiuse o parzialmente chiuse sono state inserite nel primo stralcio. Saranno quindi i lavori di riapertura delle vie di comunicazione più importanti quelli individuati tra gli oltre 130 interventi da effettuare nel territorio dell’alto maceratese per il ripristino delle strade comunali, provinciali e statali.
Poste Italiane è un’azienda “in rosa” e le portalettere che si sono riunite oggi presso il grande centro di meccanizzazione postale di Piediripa, per celebrare la giornata a loro dedicata, sono solo una piccola fetta della realtà femminile che si cela nei centri di lavorazione, sui mezzi per consegnare la corrispondenza, dietro gli sportelli e all’interno degli uffici postali del maceratese.
La Giornata dell’8 marzo assume un particolare significato per la realtà postale della provincia di Macerata che si caratterizza nelle Marche per essere una delle province con la più alta percentuale di donne tra i responsabili: 3 dei 7 centri di lavorazione della provincia (Macerata, Potenza Picena e Civitanova Marche) sono guidati da donne e il 63% del personale è donna.
Uno dei centri di meccanizzazione più grande della regione, Macerata Piediripa, è guidato da Bettina Romanella, che tutti i giorni gestisce, coordina e organizza con gentilezza ma anche determinazione, decine e decine di persone nel loro compito di lavorare, smistare agli altri centri di lavorazione del maceratese (per Macerata passa la posta della quasi totalità dei comuni del maceratese) e consegnare migliaia di pezzi, tra pacchi e lettere.
Una maggioranza femminile si ha anche nell’ambito degli uffici postali maceratesi, dove le donne sono il 65% dei direttori, ed è femminile anche il 74% del personale amministrativo e di sportello.
In occasione della festività dell’8 Marzo, la Questura di Macerata ha promosso un'iniziativa in collaborazione con l'Istituto I.T.C. "Gentili" e il Licei Classico e Scientifico di Macerata.Questa mattina infatti circa 250 studenti appartenenti alle tre scuole, hanno vissuto una mattinata all’insegna dell’educazione alla legalità alla quale oltre al Questore della Provincia di Macerata Giancarlo Pallini, hanno partecipato i i due dirigenti scolastici prof.ssa Annamaria Marcantonelli e il Prof. Pierfrancesco Castiglioni, personale specializzato della Questura di Macerata e la signora Angela Tartarelli del centro antiviolenza “Il lume” di Treia.Ai ragazzi è stata illustrata la tematica riguardante la violenza sulle donne, i mezzi e le risorse che la Polizia di Stato mette in campo ogni giorno per il contrasto del fenomeno che anche lo scorso anno ha provocato in Italia svariate decine di vittime. E’ stata ribadita l’importanza delle iniziative volte alla conoscenza del fenomeno fin dalla giovane età ed approfondito l’aspetto che riguarda la prevenzione e i segnali che le donne devono saper leggere per capire quando sono in pericolo e quando è il momento di chiedere aiuto. Nel corso della mattinata sono stati inoltre letti alcuni brani di una scrittrice che nei suoi libri ha recentemente affrontato il tema sulla violenza contro le donne e mostrati alcuni video sull’argomento.Numerose le domande che gli studenti hanno rivolto ai relatori. A conclusione della mattinata sono state distribuite mimose a tutte le ragazze presentiin sala.
Parrucchiere ed estetista si prenotano con un touch. Nasce Kalós, l’innovativa App, sviluppata da Med Innovations, ramo del gruppo maceratese Med Store, in collaborazione con Confartigianato Imprese Macerata, ideata per il mondo della bellezza.
Tutto viene acquistato sul web: dalla tecnologia, ai regali, gadget e soprattutto vacanze, perché affidarsi ancora alla vecchia telefonata per prenotare un taglio di capelli o un trattamento estetico? Kalós, dal greco “bellezza”, nasce per far fronte a questa esigenza di mercato, che proviene da un bisogno reale delle imprese del benessere del territorio, rilevato attraverso l’attività dei Direttivi Provinciali Confartigianato.
“Oggi i consumatori dei servizi offerti dalle imprese del benessere – dice il Presidente Acconciatori Confartigianato Imprese Macerata Daniele Zucchini - sono sempre più presenti sui social network e utilizzano le nuove tecnologie comprando o prenotando servizi e prodotti attraverso i loro smartphone e tablet. Proprio per questo Confartigianato Imprese Macerata ha deciso di sviluppare, in collaborazione con Med Innovations, una nuovissima App che permetterà di restare sempre in contatto con i propri clienti, fidelizzarli o trovarne di nuovi, e promuovere tutte le iniziative della propria impresa”.
La soluzione permette di prenotare un appuntamento direttamente dalla home dell’App scegliendo la location, la categoria, il servizio richiesto oltre alla persona a cui far riferimento. Con un click si accede a sezioni dedicate al proprio salone di fiducia: dalle news agli eventi, oltre ad aggiornamenti su nuove tendenze e consigli personalizzati. Lancio di nuovi prodotti, ricorrenze speciali e la possibilità di usufruire di promo e sconti per risparmiare sui servizi. Una mappa inoltre guiderà l’utente alla scoperta di altri negozi della catena di fiducia con orari di apertura e contatti sempre aggiornati.
Kalós non è solo App, è una piattaforma online che permette alle attività di avere un sito completamente personalizzabile e funzionale. Creato per il salone e rivolto al cliente, il sistema, rapido e intuitivo, offre una tecnologia immediata nell’uso della prenotazione per gestire al meglio il flusso di appuntamenti e le esigenze dei clienti che possono così raggiungere l’attività direttamente dal proprio smartphone.
L’App è realizzata dallo staff di professionisti Med Innovations e dal team di giovani formati internamente dall’azienda maceratese grazie al corso di specializzazione nei linguaggi per il web e i dispositivi mobili realizzato in collaborazione con Manpower. Il progetto nasce tra Med Store e Confartigianato al servizio dei piccoli imprenditori e artigiani.
“In questo momento i professionisti delle imprese del benessere – spiega Rosetta Buldorini, Presidente Provinciale Estetiste Confartigianato - devono interpretare e considerare nell’ambito della strutturazione della propria strategia d’impresa il comportamento d’acquisto basato sull’utilizzo di social. Il progetto Kalós permetterà quindi alle imprese del benessere di stare al passo coi tempi, e raggiungere i clienti in modo professionale attraverso servizi digitali pensati appositamente per le imprese del settore”.
L’App Kalós fa parte di un filone che Med Innovations sta intraprendendo per offrire soluzioni innovative e vantaggiose per rendere più efficienti e produttive le realtà del territorio.
Un’iniziativa a forte valenza sociale nata dalla collaborazione tra Coop Alleanza 3.0, l’Ambito Sociale Territoriale 15 di Macerata con il supporto istituzionale della Commissione Regionale Pari Opportunità in collaborazione con il Consiglio delle donne del Comune di Macerata. Il progetto è stato presentato oggi in occasione della “Giornata internazionale della donna”, nel corso di una conferenza stampa nella Sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi Borgetti, da Romano Carancini, Presidente del Comitato dei Sindaci, Meri Marziali, Presidente Commissione Pari Opportunità Regione Marche, e da Enrico Quarello, coordinatore Politiche sociali e relazioni territoriali di Coop Alleanza 3.0.
Per il 2017 Coop Alleanza 3.0 ha scelto di essere accanto alle donne con la campagna “È più festa se c’è un lavoro”, destinando fondi per un progetto tutto al femminile che vede proprio nel lavoro il tema portante. La Cooperativa elargirà infatti 10 mila euro che saranno utilizzati per due borse lavoro destinate a donne vittime di violenza, ospiti di due case di accoglienza. L’iniziativa, che è un segno tangibile e concreto di vicinanza al territorio, sarà gestito in collaborazione con l’Ambito Sociale Territoriale 15 di Macerata che si attiverà nell’individuare profili di candidate e aziende da coinvolgere, con il sostegno istituzionale della Commissione Regionale Pari Opportunità.
“La scelta di finalizzare il contributo alla realizzazione di interventi di inserimento lavorativo – ha detto Romano Carancini, Presidente del Comitato dei Sindaci - costituisce un fondamentale sostegno per le donne che hanno intrapreso il cammino di fuoriuscita dalla violenza: è un’attività essenziale nel percorso di autodeterminazione della donna poiché è un’azione che restituisce dignità, autostima e autonomia che la violenza nega. Il contributo della Coop all’ATS 15, inoltre, è importante anche per la sinergia che Coop Alleanza 3.0 ha creato con l’Ambito, cioè, con un’aggregazione di Comuni. E’ un fondamentale segno di come soggetti, abitualmente considerati dalla Pubblica Amministrazione semplici ‘operatori economici’ possano diventare fondamentali partner nella programmazione e gestione di interventi di interesse sociale. Pubblico e privato che insieme pensano a come destinare delle risorse, messe a disposizione dal privato, in modo concreto ed efficace, con l’ausilio, come in questo caso, anche di altre istituzioni quali la Commissione Pari Opportunità e il Consiglio delle donne. Un forte ringraziamento, dunque a Coop Alleanza 3.0, per questo fondamentale contributo al nostro territorio”.
“L’obiettivo di questa iniziativa di Coop Alleanza 3.0 – ha spiegato Enrico Quarello, coordinatore Politiche sociali e relazioni territoriali della Cooperativa – è quello di promuovere il lavoro femminile come veicolo fondamentale di coesione sociale e integrazione, favorendo in particolare il reinserimento nel mondo del lavoro e nella comunità delle donne vittime di violenza, partendo proprio da una regione come le Marche, recentemente provata dal terremoto”.
La scelta fatta va a rafforzare l’attività di programmazione effettuata dall’Ambito. Dal 2015, infatti, l’ATS 15 è stato individuato dalla Regione Marche quale ATS capofila del territorio della provincia di Macerata per la programmazione sovra-ambito delle azioni di prevenzione e contrasto alla violenza di genere. Nel corso del 2016, inoltre, ha assunto la titolarità e la gestione del Centro Anti Violenza prima gestito dall’Amministrazione provinciale. Tutte queste attività vengono svolte in collaborazione con gli altri 4 Ambiti presenti nella nostra provincia. La scelta di finalizzare il contributo alla realizzazione di interventi di inserimento lavorativo, costituisce un fondamentale sostegno per le donne che hanno intrapreso il cammino di fuoriuscita dalla violenza: è un’attività essenziale nel percorso di autodeterminazione della donna poiché è un’azione che restituisce dignità, autostima e autonomia che la violenza nega.
La Commissione per le Pari Opportunità della Regione Marche nell'ambito del progetto proposto da Coop Alleanza 3.0 ha svolto un ruolo di trait d'union con le istituzioni presenti nel territorio della Provincia di Macerata ovvero con il Consiglio delle Donne e l'Ambito Territoriale Sociale 15 per dare concretezza alla realizzazione del progetto tutto al femminile.
"Un progetto molto importante – ha affermato Meri Marziali, Presidente Commissione Pari Opportunità Regione Marche - perché ha come finalità il reinserimento lavorativo di donne ospiti delle case rifugio presenti nel territorio della provincia di Macerata. Per molte donne vittime di violenza il reinserimento lavorativo e quindi l'autonomia economica sono passaggi fondamentali per la fuoriuscita dalla condizione di isolamento che la violenza domestica e familiare comporta e dunque queste risorse investite da Coop Alleanza 3.0 sono preziose per permettere a queste donne di muovere i primi passi verso una nuova vita."
Il progetto presentato oggi è in linea con i valori di Coop Alleanza 3.0 che si impegna in attività sui temi della cittadinanza e della promozione dei diritti, in particolare per quanto riguarda quelli delle donne come nel caso del 25 novembre “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne” in cui la Cooperativa ha lanciato una campagna solidale, coinvolgendo le associazioni del territorio grazie alla quale sono stari raccolti complessivamente oltre 93 mila euro. Inoltre proprio la componente femminile riveste in Coop Alleanza 3.0 una grande importanza dal punto di vista lavorativo: le donne rappresentano il 75% degli occupati, di cui circa la metà in ruoli di responsabilità.
Alla conferenza stampa presenti anche l’assessore alle Pari opportunità del Comune di Macerata Federica Curzi, quella alle Politiche sociali Marika Marcolini, la presidente del Consiglio delle donne Ninfa Contigiani e i rappresentanti dei vari Comuni dell’ATS15.
A partire da domani, giovedì 9 marzo, la viabilità in centro storico, nella zona di piazza Vittorio Veneto, subirà alcune piccole modifiche.
I cambiamenti sono dovuti alla rimozione della gru installata davanti alla chiesa di San Giovanni utilizzata per una parte dei lavori effettuati nella biblioteca comunale Mozzi Borgetti.
Sempre nella zona, il 13 marzo, verrà rimossa anche la gru che si trova in vicolo dell’Abbondanza.
Con 23 voti favorevoli (maggioranza, Pantana e Marchiori di Foza Italia e Luciani di Idea Macerata Marche 2020), e 4 astensioni ieri sera il Consiglio comunale ha approvato la delibera che individua nell’area dell’ex Saram la zona dove realizzare un campus scolastico e verranno ricostruite le scuole Dante Alighieri ed Enrico Mestica, come noto rese inagibili dal recente terremoto.
Il campus, frutto di un’operazione pubblica, si estenderà su un lotto di 24.000 mq per una volumetria totale di 60.324 mc e comprenderà due edifici collegabili tra loro in maniera coperta e una struttura sportiva aperta anche alla città. Avranno forme squadrate, semplici, costruiti con edilizia a secco, di legno, dipinti con i colori della terra e con standard di sicurezza assoluti così come altissimi saranno quelli dell’efficienza energetica per cui si parla di una classificazione tra A3 e A4.
Il nuovo polo scolastico sarà un arricchimento per il quartiere: dal punto di vista della viabilità con la futura realizzazione della bretella Via Mattei - La Pieve, con un asse viario centrale via Roma - via Silone, con spazi per i parcheggi ai lati del campus e penetrazioni del rione all’interno dell’area per usufruire degli spazi verdi grazie all’abbattimento dei muri che attualmente circondano la zona.
Parte da Macerata il progetto benefico il Quartiere delle Associazioni nato con l’obiettivo di raccogliere fondi per la costruzione di un'area che possa ospitare le attività di tutte le associazioni di Camerino che ne faranno richiesta, per favorire la ricostruzione e rinsaldare il tessuto sociale della comunità camerte e di tutto il territorio montano, distrutti dal sisma.
A proporre l’iniziativa il gruppo teatrale Ephedra di Mogliano che, in collaborazione con le associazioni Daje Marche e IoNonCrollo di Camerino e il prezioso aiuto di Mauro Sclavi, propone lo spettacolo itinerante Buonanotte Italia il quale, dopo la serata inaugurale al teatro Don Bosco di Macerata in programma il 18 marzo alle ore 21.15, sarà il 26 marzo alle 17 al Teatro Feronia di San Severino Marche, altra città che ha subito gravemente il terremoto e che ospiterà l'iniziativa vista l'instabilità del Teatro Marchetti di.Camerino, e il 1° aprile alle 21.15 al auditorium Borgo Marconi di Morrovalle. Le serate, con ingresso a offerta, sono patrocinate dai Comuni di Macerata, San Severino e Morrovalle.
Buonanotte Italia, spettacolo teatrale e musicale scritto e diretto da Sandro Giammaria, guiderà il pubblico in un percorso a ritroso nella storia italiana dagli anni Settanta ad oggi e si concluderà con un invito alle nuove generazioni affinché inizino a costruire il proprio futuro. Nel cast Roberto Rastelli (batteria), Raniero Rastelli (basso), Francesco Soldini (chitarra elettrica), Marco Luzi (chitarra acustica), Valeria Tamburini (violino), Samuele Ricci (violino), Chiara Di Stefano (cantante), Giordano Forconi (cantante), Chiara Menichelli (attrice), Miriam Moscella (attrice) e Filippo Gabrielli (attore).
Ospite della serata del 26 marzo a San Severino sarà Emanuele Tondi geologo, docente dell’Università di Camerino.
Dopo Chiara Gamberale arriva a Macerata Susanna Tamaro. La nota scrittrice triestina, infatti, su invito della neonata associazione L’Arca senza Noè, incontrerà il pubblico al Teatro della Filarmonica domenica prossima, 12 marzo, alle ore 18, inaugurando la serie di incontri Terre Resilienti.
Susanna Tamaro, che ha dato la propria disponibilità a una collaborazione attiva con l’associazione, attraverserà la sua bibliografia usando proprio la resilienza come chiave di lettura.
“Gli eventi sismici di agosto e ottobre - affermano i rappresentanti de L’Arca senza Noè - hanno cambiato un po’ il percorso della nostra associazione, facendo emergere priorità e obiettivi che abbiamo da subito considerato fondamentali. Ci sono parole che sembrano essere sconosciute, ma poi ci accorgiamo di come abitino il nostro cuore. Una di queste è resilienza. Se ne parla, ultimamente, ma qui, nelle terre del Maceratese, l'abbiamo scoperta sulla pelle. Definisce la capacità di far fronte a momenti traumatici trasformandone le caratteristiche negative in vere occasioni di cambiamento e sviluppo, dando uno slancio nuovo alla propria esistenza e arrivando a raggiungere mete importanti e insperate. Pensando a tutto ciò nasce Terre resilienti, un percorso comune, fatto di momenti formativi, occasioni di incontro con le realtà più colpite, nel tentativo di creare una rete di sostegno tra le realtà esistenti e quelle che piano piano nasceranno. Per questo abbiamo anche chiesto l'aiuto di chi potesse accompagnarci al meglio, in questo ragionare insieme sulla potenza della resilienza e sulle tante sue declinazioni e una di queste persone è proprio Susanna Tamaro”.
L’evento di domenica, con ingresso libero fino a esaurimento dei posti, è patrocinato dall’assessorato alla Cultura del Comune di Macerata e vede la collaborazione della Società Filarmonico Drammatica.
Per non limitarsi al solo incontro organizzato a Macerata, Susanna Tamaro, per essere vicina ad alcune realtà del territorio colpite dal terremoto, visiterà Il Giardino delle Farfalle di Cessapalombo, un luogo immerso nella natura dove scoprire il territorio e le eccellenze, attraverso attività dedicate ad adulti e bambini.
Gli incontri di Terre resilienti proseguiranno il 25 marzo, alla sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi Borgetti, alle ore 17, con la scrittrice sceneggiatrice Simona Sparaco che sul tema Il pensiero materno, dialogherà con Paola Nicolini, docente di Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione dell’Università di Macerata.
L’8 marzo è la festa della donna, la giornata internazionale in cui si pone l’accento sulla cosiddetta questione di genere, la parità dei sessi che stenta ad arrivare e che forse non ci sarà mai.
La donna: il genere debole e il sesso forte, già perché, se è pur vero che la storia non ha lasciato spazio alle femmine, non ha permesso loro di essere protagoniste, le donne sono il sesso forte: vivono più a lungo, mediamente sei anni in più di un coetaneo maschio e si ammalano di meno. Un dono della natura per coloro a cui è affidato il futuro della specie.
Senza bisogno di andare lontano e parlare dei luoghi nel mondo in cui i diritti delle donne non vengono riconosciuti e dove i soprusi sono all’ordine del giorno, basta analizzare i dati sul lavoro per constatare che neanche in Italia il gap tra uomo e donna è stato mai veramente colmato. Se è vero che le donne che fanno carriera aumentano è pur vero che più si sale di gerarchia più scompaiono le donne al potere. Nel territorio maceratese ci sono però delle eccezioni eccellenti che sottolineano come l’imprenditoria femminile seppur sia in quota minore raggiunge ottimi risultati, come ad esempio la Varnelli e la Roana.
Una delle ragioni per cui le donne fanno il loro ingresso nel mondo dell’imprenditoria è per eredità, o familiare o del marito, soprattutto nelle nostre zone in cui il fare impresa è strettamente legato al legame di sangue. Le grandi aziende maceratesi sono quasi tutte a conduzione familiare, nate dalla piccola bottega di casa e diventate poi pilastri dell’economia territoriale.
Se pensiamo alla politica, il territorio maceratese ha il primato della prima donna sindaco in italia, a Loro Piceno per la precisione: Ada Natali, di cui abbiamo già raccontato la storia (clicca qui) . Altra storia quella di Maria Assunta Lorenzoni, partigiana nata a Macerata e combattente nelle file di Giustizia e Libertà, nel quale si occupa dei collegamenti con il comando della Divisione. Svolge numerose missioni pericolose e organizza l'espatrio di cittadini d'origine ebraica e di perseguitati politici.
La nostra provincia racconta di donne tutti i giorni, è fatta di donne che portano “a casa il pane”, non è un caso che in dialetto la donna matrona si chiama “vergara”, colei che porta la verga, cioè chi comanda, un riconoscimento che vale la pena ricordare nel giorno dell’8 marzo.
Nelle tre settimane dal 23 gennaio all’11 febbraio scorsi, tutti i 93 studenti delle classi Quarte del Liceo Artistico “G. Cantalamessa” di Macerata hanno affrontato un periodo di stage presso aziende ed enti della provincia, secondo quanto previsto nel progetto di Alternanza scuola-lavoro, progetto a cui la scuola partecipa fin dalle prime edizioni.
In particolare va segnalata l’attività svolta da alcuni studenti della sezione di “Arti Figurative” che sono stati impegnati nella realizzazione di due grandi pannelli decorativi per l’Istituto Comprensivo “E. Fermi“ di Macerata.
Sulla scorta della positiva esperienza del passato anno scolastico infatti, il Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo, prof. Bracalente, ha proposto al Liceo Artistico di continuare ad “abbellire” la propria scuola con dei lavori realizzati dagli studenti. A questo punto, sotto la guida del responsabile del progetto di Alternanza prof. Santoni, dei collaboratori prof.ssa Moretti e Prof. Fazzini, e della Prof.ssa Guardarucci della “E. Fermi” (che ha assunto il ruolo di tutor esterno), sei studenti del Liceo “G. Cantalamessa” hanno progettato e poi realizzato due pannelli, seguendo l’iter didattico previsto: scelta dei bozzetti (insieme agli insegnanti tutor ed al Dirigente della “Fermi”), ingrandimento degli stessi con la gabbia armonica, realizzazione delle campionature e delle prove di colore, preparazione del fondo con imprimitura, stesura del colore, fissaggio, ecc.
Gli allievi impegnati sono stati Esthefany Camacho, Rebecca Cesca, Alessio Cetraro, Luigi Pannelli, Giacomo Virgili e Sihan Zhang, tutti della classe 4^B. Hanno eseguito le due decorazioni parietali su un supporto ligneo, utilizzando la tradizionale tecnica dell’acrilico a pennello.
Al termine dell’attività, i pannelli sono stati collocati all’interno della scuola e gli studenti hanno ricevuto, oltre alla valutazione scolastica prevista dal progetto, anche il riconoscimento da parte di tutti per il loro comportamento corretto e professionale.
L’esperienza ha messo in luce ancora una volta il valore della collaborazione tra le istituzioni del territorio e ha mostrato come sia fondamentale fornire agli studenti di oggi le giuste opportunità, che consentano loro di mostrare le proprie competenze, rendere concreto le proprie abilità e iniziare a inserirsi fattivamente nel contesto sociale e lavorativo.
C'è evidentemente ancora qualcosa da mettere a punto nella gestione del ParkSì di Macerata, recentemente acquisito dal Comune. Il racconto di un nostro lettore mette in luce alcune situazioni sicuramente da rivedere.
"Arrivo a Macerata martedì mattina e parcheggio al ParkSì. Trovo posto vicino all'uscita e a due passi vedo un parcometro. Non ho monete e questo parcometro non è abilitato per i pagamenti con le banconote. Non c'è un cambiamonete. Panico. Vedo un signore e gli chiedo come fare. Vengo indirizzato dalla parte opposta del parcheggio, verso l'uscita, dove c'è un parcometro abilitato a ricevere le banconote. Prima domanda: perchè i parcometri non sono tutti uguali?
Inserisco una banconota da cinque euro: invece del biglietto, la macchinetta mi sputa fuori una ricevuta con scritto "Resto mancante" e si tiene i miei cinque euro. In tasca ho altre due banconote da cinquanta euro. Non ho la possibilità di pagare. Mi reco allo sportello dell'uscita, per riavere i miei cinque euro, ma mi indirizzano allo sportello di Rampa Zara: lì non possono farmi nulla. Pensare che non sono di Macerata e ho parcheggiato appositamente al ParkSì per non andare in centro...
Ho un appuntamento e a questo punto lascio la macchina parcheggiata senza scontrino. Inevitabilmente, quando torno a riprenderla, trovo la sanzione. Grazie per l'accoglienza Macerata!".
Fine della breve storia triste.
Una persona sta entrando in un interno nero, la luce la blocca e la foto pure. La sua testa incontra il drappeggio di una tenda (richiamo vagamente Bressoniano) e la canottiera rossa accetta il confronto con un altro drappeggio, rosso, sulla sinistra. La cuffia azzurra spicca tra le parentesi quadre della stessa tonalità che delimitano l’ingresso, dipinte sul quel bianco di calce che sarebbe antropologico in tutti i paesi caldi, ma non qui. Qui la sfida per il bianco si fa dura con ben altri squilli cromatici. Un contorno di ombre incornicia il tutto facendo risaltare i colori, e sono quelli della bandiera cubana.
Cuba è colore e il colore è ritmo, si vede e si sente la musicalità, ogni strada diventa uno spartito sul quale Ernesto Scarponi accorda e intona il suo strumento fotografico interpretando con l’istinto ogni sequenza di note. È la luce che batte feroce a stabilirle, mentre l’ombra risponde a tono, immediatamente. Il musicista-fotografo si lascia trasportare, si agita, volteggia sul palcoscenico alla ricerca dell’angolo migliore, del taglio perfetto, della proporzione assoluta. Torna indietro, si ferma, si esalta e riparte, mentre gli attori entrano ed escono di scena, uno dopo l’altro. Ogni tanto fa un cenno a qualcuno di loro, li contagia con la musica che gli ronza in testa, e questi, con docile allegria, lo assecondano fiduciosi. Alcuni tentennano, forse prendendolo per pazzo, ma alla fine restano impigliati in quel registratore di incontri che è il sensore digitale.
Le persone che attraversano quel palcoscenico a volte neanche lo sanno di essere “attori”, e a dire la verità, neanche lui sa di essere un musicista, semplicemente si lascia travolgere dal ritmo, lo fa suo sperando che la buona sorte non lo abbandoni e gli faccia portare a casa quello che cerca di meritarsi mettendo in campo esperienza tecnica e simpatica cordialità. Non per avere un applauso, ma per incidere una traccia che si andrà ad aggiungere alle altre della sua cultura, per raccogliere le tessere che formano il mosaico della sua persona.
Cuba è calore, non tanto quello del sole, che pure ci mette del suo, ma quello della gente. Gente dignitosa, apparentemente felice, nonostante tutto. Il gap economico è noto ed evidente, qualcosa certo manca, ma l’isola può vantare eccellenze in molti campi, soprattutto nella sanità e nell’istruzione, che in altre parti non è possibile nemmeno immaginare. Sicuramente prima della rivoluzione la situazione era peggiore per la maggior parte della popolazione, tanto vale allora non farne un dramma e prendere la vita con la filosofia giusta. In questo clima il fotografo trova il suo ambiente ideale, affine al suo carattere, il contatto è spontaneo e naturale, la gente è sincera, le porte si aprono. Dalla scuola di danza alla palestra di pugilato, dai circoli alle botteghe e fino agli uffici pubblici, si muove alla ricerca della vita vera, quella che di solito sfugge a chi si aggrega al supermarket del turismo di massa che riempie le teste di stereotipi, confusione e vamos a la playa.
Il suo è un andare curioso e rispettoso allo stesso tempo, attento nei contesti attraversati ed incisivo nel mostrare la realtà, ricco si delle lezioni visive dei grandi maestri ma autonomo quanto basta per produrre un racconto onesto e personale. I cubani sono mostrati nella naturalezza delle loro attività, nella profondità degli sguardi, a volte con toni malinconici, ma più spesso con l’energia vitale tipica delle persone capaci di superare gli ostacoli e guardare oltre. Perché c’è ricchezza e ricchezza, qui il patrimonio ognuno lo conserva dentro di sé, e lo spande con generosità.
Questo reportage estetico-documentario su Cuba è solo un capitolo tra i tanti temi affrontati da Scarponi, in Italia e nel mondo, con un crescendo che evidenzia per riflesso quello della sua passione, per la fotografia e per la vita. Che non possono essere disgiunte, dato che la vita di un fotografo finisce sempre nelle immagini che produce, dovunque vada e di qualsiasi argomento si occupi. Non tanto perché, come diceva Goethe, “l’occhio vede ciò che la mente conosce”, questo lo diamo per scontato, quanto per quel sottile e vago confine su cui sorge il ponte tra la luce degli ambienti che riprende e lo sfavillio della luce interiore, quando è accesa. Quella di Scarponi è sfolgorante e continuerà ad illuminare altre storie nel tempo a venire. Ci possiamo scommettere.
Sede: Antichi Forni, Piaggia della Torre 4, Macerata
Inaugurazione: domenica 19 marzo, ore 17,30
Visitabile dal 19 al 26 marzo, orario 10-13, 16-20
Ingresso gratuito
Quella di oggi potrebbe essere una giornata chiave per il futuro societario della Maceratese. Si saprà infatti se la fideiussione presentata dal presidente Filippo Spalletta avrà superato l’iter degli organi competenti.
Nel frattempo il giudice sportivo ha squalificato per una giornata il difensore Perna ed il centrocampista Malaccari. I due giocatori, arrivati alla quinta ammonizione ciascuno, dovranno saltare la partita con la Reggiana in programma domenica prossima (ore 16.30) allo stadio Helvia Recina. La partita sarà diretta da Manuel Volpi della sezione di Arezzo, coadiuvato da Marco Cecchi di Pistoia e da Nicola Mariottini di Arezzo. Volpi ha già diretto la Maceratese in casa con il Parma, alla 13° gara del girone ascendente; il match terminò 0-0.
Il Nando Cleti 2017 è già a quota venti adesioni. Il torneo di calcio giovanile per Esordienti, organizzato dalla Junior Macerata e prossimo alla 32° edizione, ha raggiunto la cifra tonda. Un totale notevole a conferma del fascino/richiamo del Cleti, ancor più se si considera che alla scadenza dei termini per partecipare manca circa un mese.
Il primo ok formale è stato della Vis Pesaro, queste di seguito le altre 19 società: Alba Adriatica, Vigor S. Elpidio Viola, Junior Macerata, Nuova Real Metauro, Recanatese, River 65, Spes Arcobaleno Calcio, Villa Musone Calcio, Pgs Robur, Alma Juventus Fano (un gradito ritorno dopo anni), Calcio Castelfidardo, Osimana, Fortitudo, United Civitanova, Fc Senigallia, Conero Dribbling, Salesiana Vigor, Cologna Calcio e Borghetto.
La sensazione del presidente della Junior, nonché storico responsabile della manifestazione Marcello Temperi, è che anche questa volta si valicherà la soglia dei 40 team al via, la riprova del blasone della vetrina, la competizione più partecipata e unica con club d’Abruzzo.
Si partirà per detronizzare la Vigorina Senigallia che lo scorso giugno, dinanzi ai 700 spettatori dello Stadio della Vittoria di Macerata, superò in finale 3-0 il Poggio degli Ulivi. Solo la Dinamo Vis negli anni novanta era riuscita a vincere due volte di fila il trofeo, dunque i rossoblu avranno sì rivali agguerriti ma anche la grandissima motivazione di poter diventare i primi a compiere il clamoroso tris.
Il Cleti 2017 vedrà in campo i talenti nati tra il 1 gennaio 2004 ed il 31 dicembre dello stesso anno, con possibilità di utilizzare 5 fuoriquota del 2005. Indicativamente dovrebbe iniziare il 20 maggio per concludersi l’ultima domenica di giugno con una serata di gala che, come abitudine, vedrà la presenza di autorità del mondo istituzionale e dello sport, calciatori/allenatori dei massimi livelli e si concluderà con l’immancabile spettacolo dei fuochi d’artificio.
Le iscrizioni scadono il 31 marzo, per ulteriori chiarimenti contattare Marcello Temperi al 348 0903972, oppure telefonare in sede (anche fax) allo 0733 230600.
La Regione Marche ha messo a disposizione nel proprio sito i dati relativi ai contributi di autonoma sistemazione erogati fino al mese di gennaio/febbraio 2017 sotto la rubrica “Contributi autonoma sistemazione - Nuclei familiari soggetti a ordinanza di sgombero di prima unità abitativa dichiarata inagibile a seguito degli eventi sismici Agosto Ottobre 2016 (O.C.D.P.C. 388/2016) - pagati al Comune fino all'ultimo rendiconto”.
Questa la situazione che emerge da un’analisi delle informazioni relative ai comuni della provincia di Macerata maggiormente colpiti dal terremoto: Camerino vanta il numero più alto di persone “sfollate”, ben 4059 e 2336 nuclei familiari nel mese di gennaio 2017 che si sono ridotte a 3908 individui e 2258 nuclei a febbraio e per un importo complessivo che da euro 1.355.516,09 è sceso a euro 1.338.675,01.
Il secondo comune con più persone fuori dalle proprie abitazioni ed in autonoma sistemazione è Tolentino: 3248 persone a gennaio e 3206 a febbraio per una cifra che si aggira intorno a un milione di euro. Quindi non c’è stata alcuna diminuzione significativa.
Nel comune di San Severino non è ancora stato rendicontato il mese di febbraio e a gennaio le persone fuori casa erano 2454 ed il contributo erogato è stato di euro 757.174,19 mentre Caldarola a gennaio ha ricevuto 192.316,13 euro per 640 individui.
A Macerata invece a febbraio il comune ha ricevuto 118.864,29 euro, cifra pressoché analoga a quella conferita nel mese di gennaio, per i 185 sfollati presenti .
A Pieve Torina, San Ginesio, Visso e Muccia ancora non è stato liquidato il contributo di febbraio e a gennaio risultavano, rispettivamente, 791, 488, 442 e 413 persone senza casa.
Infine il piccolo comune di Ussita conta ben 95 persone che usufruiscono del Cas per un contributo nel mese di febbraio di circa 30 mila euro.
Complessivamente, quindi, la cifra che ogni mese viene erogata per i contributi di autonoma sistemazione in provincia di Macerata, si aggira sui sei milioni di euro. Fatti due conti, e moltiplicata questa cifra per i mesi già trascorsi e per quelli che trascorreranno prima che gli sfollati possano far rientro nelle proprie abitazioni, ci si rende conto dell'enormità della mole di denaro necessaria a gestire il post sisma. E i ritardi, alla luce di questo, sono ancora più inammissibili, visto che ogni giorno lasciato trascorrere senza fare qualcosa per riportare la gente a casa, significa un fiume di soldi pubblici da spendere.
(In calce la tabella con i Cas erogati da ogni singolo Comune)
Durante la normale attività di controllo del territorio, intorno all'una di questa mattina, gli agenti della “Volante” hanno proceduto al controllo di un giovane con un cappuccio in testa e uno zaino in spalla che camminava in viale Trieste a Macerata. All’interno dello zaino sono stati trovati 25 grammi di marijuana e un bilancino di precisione.
Il giovane, 26enne e residente in città, già conosciuto dalle Forze dell’ordine per fatti connessi alla droga, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Il materiale è stato sequestrato.