Una quindicina di immigrati, questa mattina, si sono recati presso la questura di Macerata per avere un incontro con le autorità e denunciare la loro situazione.
Una rappresentante degli immigrati, che parlava bene l’italiano, si è fatta portavoce ed è stata ricevuta dal vice prefetto dottor Volpe e dal vice questore dottor Innocenzi. La donna ha spiegato che l’associazione che dovrebbe provvedere al loro sostentamento, l’Acsim di via Roma (Macerata), non darebbe loro la possibilità di vivere una vita dignitosa, in quanto nelle loro abitazioni non hanno riscaldamento e luce e il cibo scarseggia. Molte di queste famiglie che vivono in appartamenti sparsi per Macerata hanno bambini piccoli o comunque ci sono donne in stato di gravidanza.
Il dottor Volpe ha rassicurato la donna dichiarando che avrebbe fatto chiarezza sulla situazione contattando immediatamente l’associazione Acsim. Domani i due avranno un nuovo incontro per discutere di quanto emerso.
Grandi emozioni nel reparto di geriatria dell’Ospedale di Macerata, il primo marzo scorso, dopo ben 43 anni di servizio ha svolto la sua ultima giornata di lavoro l’infermiere Giuseppe Seghetta, un volto amico in un luogo difficile, a cui i tanti familiari dei malati ricoverati sono stati grati nel tempo.
Lo stesso direttore dell’Area Vasta 3, il dottor Alessandro Maccioni, ha voluto salutare e ringraziare di persona il dipendente che fino all’ultimo giorno ha svolto il suo lavoro con professionalità e amore, onorando la divisa che ha indossato per questi lunghi anni.
Nel dopo partita fra la Maceratese e il Gubbio, terminata sullo 0 a 0, il grande ex, Giuseppe Magi, prima ringrazia Maria Francesca Tardella, per avergli dato la possibilità di allenare la Maceratese, poi fa un entrata a gamba tesa sulla ex presidente. “Non sono sorpreso della situazione societaria che sta attraversando la Maceratese, non mi stupisce, ma sono molto dispiaciuto – dice Magi - Ricordo l’entusiasmo di questa città quando è ritornata in Lega Pro, però è stato troppo breve il periodo di serie C fatta in una certa maniera. Purtroppo oggi nel calcio se non programmi fai fatica, a Gubbio stiamo facendo un campionato importante e bello, però oggi abbiamo fatto giocare tanti giovani. Si può fare calcio anche guardando i conti. Otto o nove giocatori del Gubbio di quest’anno sono quelli che hanno vinto il campionato di serie D, siamo sesti e già salvi. Se c’è programmazione e fiducia nelle persone si può fare calcio anche senza sperperare soldi”. Mister Magi, vuole dire che il gruppo degli invincibili non andava smantellato? “Col senno di poi si può dire tutto – fa Magi allargando le braccia - Mi aspettavo una gestione più lunga in Lega Pro da parte della Maceratese”.
Sulla partita, Magi riconosce i meriti dei biancorossi: “Abbiamo subito la rabbia della Maceratese, in parte me lo aspettavo. E’ una squadra viva nonostante le grandi problematiche. Mi aspettavo qualcosina di più dalla mia squadra, non abbiamo fatto bene perché davanti avevamo un avversario che ha lottato veramente su tutti i palloni e ha provato a batterci”.
L’allenatore della Maceratese, Federico Giunti, non ha appunti da fare alla sua squadra. “I ragazzi volevano fortemente questa vittoria, la prestazione è stata eccellente – dice Giunti - Purtroppo non siamo riusciti a sbloccare il risultato, bisogna dire bravo al loro portiere che in diverse circostanze ha sbrogliato la matassa. La Maceratese avrebbe meritato i tre punti, ci avrebbero consentito di lavorare meglio in settimana, però io sono ugualmente soddisfatto. Voglio vedere questo spirito da qui alla fine, perché facendo così ci riusciamo a salvarci”.
I problemi societari non sembrano aver toccato la squadra. “Sono settimane che parliamo di questa situazione – replica Giunti - Personalmente preferisco parlare di questioni tecniche. Non ho dubbi sulle capacità morali di questo gruppo, i tifosi possono stare tranquilli da questo punto di vista. Ci saranno tante battaglie da qui alla fine, dovremo metterci qualcosa di più per vincerle”.
Nulla di fatto fra la Maceratese ed il Gubbio. Allo stadio Helvia Recina la partita termina 0 a 0, ma non mancano le emozioni. Il Gubbio colpisce una traversa e fallisce un calcio di rigore, per il resto è sempre e solo Maceratese. I biancorossi creano tante occasioni, ma non riescono a concretizzarle, complice la giornata di grazia del portiere avversario Volpe. Il pareggio fa scendere a quattro le lunghezze di vantaggio di Quadri e compagni sulla zona play out.
Undici punti dividono in classifica la formazione umbra dai biancorossi. Il Gubbio è reduce dalla sconfitta di Forlì, la Maceratese sette giorni fa ha perso a Mantova e in campionato non vince dal 29 gennaio, dallo storico successo per 1 a 0 in trasferta ad Ancona. La squadra allenata da Federico Giunti ha raccolto un punto nelle ultime quattro partite.
La Maceratese è al gran completo, torna Quadri ristabilitosi da un leggero infortunio, c’è la prima convocazione per il giovane Manna, attaccante classe 1997. Il Gubbio deve rinunciare allo squalificato Marini, uno degli ex. Della Maceratese degli “invincibili” nelle file del Gubbio scendono in campo dal primo minuto Croce e Romano, si accomodano in panchina Ferri Marini e Petti.
Alla partita si rivede il presidente Filippo Spalletta, seduto al fianco del direttore generale Stefano Caira. “Combattete per noi” urlano i tifosi della Curva Just.
Dopo un giro di lancette Petrilli parte in contropiede, si presenta solo davanti a Volpe, ma il suo sinistro va solo a lambire il palo; occasione gol clamorosa per la Maceratese. La replica del Gubbio arriva dopo pochi minuti, al 7’ c’è un calcio di punizione dalla trequarti destra, Perna svirgola la palla all’interno della propria area di rigore, Piccinni di testa colpisce la traversa.
La partita è godibile, al 15’ Petrilli si accentra e dal limite dell’area scarica il destro, Volpe si salva in angolo. Sugli sviluppi del tiro dalla bandierina Gattari batte con il sinistro, Volpe devia ancora in corner. Il Gubbio insidia la porta di Forte al 18’ con un calcio d’angolo a rientrare di Casiraghi, due minuti dopo De Grazia stende Giacomarro in area e l’arbitro assegna senza esitazione il calcio di rigore. Sul dischetto va Casiraghi, Forte respinge con il piede.
Piccinni, già ammonito, rischia grosso due volte mandando gambe all’aria Colombi, l’arbitro lascia correre colpevolmente.
La Maceratese chiude in attacco il primo tempo. Al 35’ Quadri batte un calcio di punizione, Gattari colpisce di testa, Volpi respinge corto, Marchetti non è pronto a ribadire in rete. Azione fotocopia al 42’, calcio da fermo sempre di Quadri, ancora testa di Gattari, Volpe stavolta sventa in angolo. Prima del riposo Quadri innesca Colombi, il numero 9 della Maceratese rimette in mezzo, la palla attraversa la linea di porta senza che nessuno riesca ad intervenire.
Malaccari e Turchetta chiamano subito alla parata Volpe all’inizio del secondo tempo. Nel frattempo i tifosi della curva biancorossa inneggiano il nome di Beppe Magi ed il tecnico saluta i tifosi della curva biancorossa. La Maceratese continua a creare occasioni, ma non le concretizza, al 13’ Ventola spara alto un assist di Turchetta da ottima posizione. Un minuto dopo un tiro di Turchetta dal limite impegna severamente volpe, complice la deviazione di un avversario.
Un rasoterra di Romano al 70’ spezza il predominio della Maceratese.
I padroni di casa si rendono ancora pericolosi all’84’, Volpe dice no anche ad un destro al volo di Allegretti da distanza ravvicinata. Prima che scocchi il 90’ il neo entrato Franchini spara alle stelle una palla difesa con i denti da Allegretti.
Maceratese (4-3-2-1): Forte 7; Marchetti 5,5 Gattari 7 Perna 6 Ventola 6; Malaccari 6 Quadri 6,5 De Grazia 6; Petrilli 6 (26’ st Palmieri ng) Turchetta 6 (43’ st Franchini ng); Colombi 6 (36’ st Allegretti ng). A disp. Moscatelli, Gremizzi, Broli, Bondioli, Manna, Mestre, Bangoura, Ingretolli, Sabato. All. Giunti 6
Gubbio (4-3-1-2): Volpe 7,5; Kalombo 5,5 (10’ st Marghi 5,5) Rinaldi 6 Piccinni 5,5 Zanchi 6; Croce 6 Romano 6 Giacomarro 5,5 (20’ st. Valagussa ng); Casiraghi 5,5 (27’ st Ferri Marini ng); Ferretti 6, Candellone 5,5. A disp.: Zandrini, Stefanelli, Petti, Conti, Bergamini, Otin Lafuente, Burzigotti, Lunetta, Tavernelli. All.: Magi 6
Arbitro: Meleleo di Casarano
Note: spettatori 1000 circa. Ammoniti Piccinni (G), Perna (M), Marghi (G), Candellone (G), Malaccari (M). Angoli 7 a 5 per la Maceratese. Recupero pt. 0’, st. 3’ .
Una ragazza di Montecassiano, E.B. di 30 anni, si trova ricoverata all'ospedale regionale di Torrette a seguito di un grave incidente stradale verificatosi intorno alle 15.30 di questo pomeriggio lungo la nuova bretella di Villa Potenza.
Per cause ancora in corso di accertamento da parte della Polizia Stradale, l'auto condotta dalla giovane è andata a scontrarsi frontalmente con un'altra macchina che proveniva dalla direzione opposta. L'impatto fra la Clio e la Panda è stato molto violento e ad avere la peggio è stata la 30enne di Montecassiano.
Immediatamente soccorsa dai sanitari del 118, la giovane è stata stabilizzata sul posto e poi trasferita in eliambulanza a Torrette, visti i seri traumi riportati nello scontro. Decisamente meno gravi, invece, le condizioni del ragazzo al volante dall'altra auto coinvolta. Sul posto, oltre al 118, la Polizia Stradale e i Vigili del Fuoco.
Quanti sono gli stranieri in provincia di Macerata? E quali sono le etnie maggiormente presenti? In quale città vive il maggior numero di stranieri? Una serie di interessanti statistiche è stata diffusa dal portale www.tuttitalia.it e abbiamo analizzato i dati più indicativi per quanto riguarda la provincia di Macerata.
Gli stranieri residenti in provincia di Macerata al 1° gennaio 2016 sono 32.477 e rappresentano il 10,1% della popolazione residente. La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dalla Romania con il 15,4% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dalla Repubblica di Macedonia (11,0%) e dall'Albania (10,2%). I cittadini provenienti dal Pakistan sono il 9,25%, mentre quelli che arrivano dalla Repubblica Popolare Cinese sono il 7.78%. Non molti i cittadini provenienti dall'Africa con l'etnia marocchina che risulta essere quella maggiormente rappresentata con poco più del 6%.
Va ricordato che sono considerati cittadini stranieri le persone di cittadinanza non italiana aventi dimora abituale in Italia.
La città della provincia con la più alta concentrazione di stranieri è Porto Recanati, oltre un quinto della popolazione complessiva: il 22,27%. Qui sono i senegalesi ad essere più presenti con il 15,7%, seguiti dai cittadini del Pakistan (15%) e da una nutrita rappresentanza proveniente dal Bangladesh: quasi l'11%. Gli europei più presenti sono romeni (8,61%) e albanesi (7,75%).
A Macerata, la percentuale di stranieri non arriva al 10%: sono il 9,2% della popolazione complessiva, per lo più provenienti dall'Est. I più presenti sono infatti gli albanesi (12%), i romeni (9.1%) e i macedoni (8,9%). La comunità africana più rappresentata è quella nigeriana (5,27%), seguita da quella marocchina (4,99%). Dal continente asiatico, invece, gli indiani sono il 6,85%. Ben rappresentata anche la comunità peruviana con il 6.64%.
A Civitanova, dove gli stranieri sono 4016, in totale il 9,6% della popolazione, sono i cinesi ad essere i più rappresentati al 16,5%, seguiti dai romeni (15,2%) e dai pakistani (13,3%). Decisamente meno rappresentate le altre etnie: Ucraina al 6,55%, Marocco al 3,49% ed Ecuador all'1,52%.
Recanati fa registrare una delle percentuali più basse di presenza di stranieri in provincia di Macerata: 1593 pari al 7,5% della popolazione.Quasi la metà è di etnia albanese (20,7%) e romena (20,7%). Presenti anche macedoni (12,5%), marocchini (8,16%) e pakistani (6,65%).
A Tolentino gli stranieri sono 2322, pari all'11,6% della popolazione. Il 14,9% è albanese, il 12,1% macedone, il 10,4% kosovaro e il 9,78% romeno. Presenti anche diversi cinesi (8,27%), indiani (6,72%), senegalesi (8,66%) e una esigua rappresentativa peruviana: l'1,89%.
Potenza Picena conta l'8,5% di stranieri sul proprio territorio comunale, con ampie presenze dalla Romania (15,3%), Macedonia (11,9%) e Albania (11,3%).
Per quanto riguarda le altre città, si conferma una larga presenza di pakistani a Corridonia (il 27,2%) su un totale di 1696 stranieri: l'11% della popolazione. A San Severino gli stranieri sono l'8,9% del totale con ben il 32,7% di albanesi, il 17,4% di romeni e l'8,2% di indiani. A Camerino la percentuale di stranieri è dell'11%: il 14,8% arriva dalla Romania, l'11,4% dalla Cina e l'8,8% dall'Ucraina. Curioso a Gagliole: gli stranieri sono appena 45, il 7,3% della popolazione e quasi il 30% arriva dalla Repubblica Popolare Cinese.
E' evidente che, alla luce degli eventi sismici degli ultimi mesi, la situazione potrebbe essersi modificata sensibilmente.
Festa grande per i diciotto anni di Erica Iammarino.
Ieri sera al ristorante "Da Rolando" di Civitanova, Erica ha salutato il raggiungimento della maggiore età insieme ai genitori Carlo e Sabrina, ai parenti, ai compagni di classe del liceo scientifico "Galilei" di Macerata e a tutti gli amici.
A Erica i migliori auguri di un futuro luminoso anche dalla redazione di Picchio News.
La Roana Cbf si rituffa nel campionato dopo la sconfitta per 3 a 0 a Palau in Coppa Italia. Si torna a giocare per il vero obiettivo della stagione e lo fa nel migliore dei modi: vincendo contro la Covergenze Cus Siena con un 3 a 0 senza troppi patemi d'animo.
Le ospiti maceratesi fanno proprio il set già dall'inizio, al primo time out tecnico Micheletti e compagne hanno già collezionato un vantaggio di tre punti destinato a maturare nell'arco del parziale. Le cussine non possono niente contro gli attacchi di Tozzo e Recine e si chiude per 15 a 25.
Secondo set molto simile al primo. La Roana Cbf sbaglia molto poco, solo 5 errori diretti per le ragazze di Giganti, mentre le padrone di casa pagano l'inesperienza ma cercano comunque di tirar fuori il massimo delle loro potenzialità. Fino al secondo time out tecnico, infatti, il Cus Siena mantiene uno svantaggio di tre punti, poi Giorgi e compagne prendono il volo e chiudono anche il secondo parziale con un ampio vantaggio (16 a 25).
Nel terzo ed ultimo parziale è ancora la Roana Cbf a tenere le redini della partita da capolista, la Convergenze Cus cerca l'ultimo sprazzo di orgoglio ma ormai i giochi sono fatti e Bellucci and Co. chiudono il set 18 a 25, portando a casa altri tre punti importantissimi soprattutto perché in questa stessa giornata la diretta concorrente, la Pieralisi Jesi, ha perso 1 a 3 tra le mura della Corplast Corridonia.
Il vantaggio di sei punti dovrà essere mantenuto in queste otto gare rimaste da giocare. Si torna in campo sabato 11 marzo alle 21.15 al Fontescodella di Macerata per giocare contro la formazione di Gabicce in cerca di punti preziosi per la salvezza. Fondamentale in questo momento per le maceratesi tenere la concentrazione soprattutto in vista degli incontri rimasti, proprio contro Jesi, Corridonia e Civitanova; squadre insidiose e ben attrezzate, che stanno dimostrando di essersi guadagnate la loro posizione in classifica.
Convergenze Cus Siena: Cencini, Mazzini, Mancini, Marchi, Piangianini, Guerrini, Milanesi, Bova, Nencioni, Pasqualini, Landi, Angiolini. Allenatori: Falchi - Capannoli
Roana Cbf Macerata: Grilli, Lombardi, Tozzo, Recine, Grizzo, Peretti, Pieristè, Armellini, Bellucci, Giorgi, Foglia, Micheletti. Allenatore: Giganti
Arbitri: Fiori - Nannini
Convergenze CUS Siena (SI) - ROANA CBF HR MACERATA 0-3
15-25 \\ 16-25 \\ 18-25
Domani pomeriggio (fischio di inizio alle ore 16,30) la Maceratese ospita allo stadio Helvia Recina il Gubbio. La formazione umbra, sesta in classifica, ha già centrato l’obiettivo salvezza. Oltre all’allenatore, Giuseppe Magi, torneranno da ex all’Helvia Recina i vari Romano, Croce, Petti, Ferri Marini. Sarà invece assente Marini.
In casa biancorossa tiene sempre banco la questione societaria, ma sull’argomento mister Federico Giunti taglia corto: “Ho detto la mia sulla questione societaria, preferisco lasciare fuori questi discorsi. Parliamo di questioni tecniche”.
“Ho tutti a disposizione – afferma Giunti - Veniamo da un periodo in cui abbiamo raccolto poco a livello di risultati, dobbiamo riprendere a camminare forte, ci servono i tre punti. La classifica si sta accorciando, bisogna mantenere una distanza di sicurezza sulle inseguitrici che ci permetta di giocare tranquilli. La partita con il Gubbio non è facile, hanno giocatori che sanno ribaltare l’azione velocemente, non dovremo concedere le ripartenze, un paio di elementi sotto questo aspetto sono letali”.
A chi dovrà fare attenzione la Maceratese?
“Ferreti e Casiraghi a livello tecnico hanno grandi capacità nel saltare l’uomo e un gran piede, a sarebbe riduttivo parlare solo di loro. Il centrocampo è assortito benissimo, Croce e Romano a Macerata si conoscono bene. Il Gubbio ha l’attitudine di attaccare con tanti uomini, solitamente concede qualcosa. Potrebbe venir fuori una partita piacevole come lo è stata all’andata”.
Nelle ultime quattro partite la Maceratese ha subito sei gol. In avanti manca sempre l’ultima giocata, Turchetta è un po’ calato dopo la sosta?
“Gianluca ha fatto la differenza in tante partite, ultimamente è stato meno incisivo di altre volte, ma la qualità non manca. Per quanto riguarda la difesa a Mantova due errori che ultimamente non facciamo hanno portato alla sconfitta. La prestazione però non è stata negativa. E’ comunque vero che per vincere le partite devi concedere meno e il gol lo devi fare. Speriamo di rimetterci nella retta via”.
Ha già scelto la formazione titolare?
“Nella mia mente è chiara. Potrebbero esserci un paio di ballottaggi in attacco e in difesa”.
Rispetto a Mantova tornerà Quadri.
“Alberto nella nostra economia di gioco è fondamentale. La qualità del capitano non si discute, ha piede, cambio gioco. A noi serve come il pane
Moroni, arrivato nel calcio mercato di riparazione, a che punto è?
“Ha avuto un problema al polpaccio nell’amichevole a Corridonia contro una squadra coreana. Si è dovuto fermare un paio di settimane. Nei prossimi giorni si allenerà con i compagni. Ha una qualità immensa, si vede che ci sa fare, sulla tenuta fisica c’è un punto interrogativa, ha subito tanti interventi al ginocchio”.
Cosa è cambiato rispetto alla partita di andata fra Gubbio e Maceratese?
“Siamo le uniche due squadre che hanno cambiato poco o niente. Il modo di affrontare le partite è lo stesso. La vittoria dell’andata ci diede la consapevolezza di poter fare risultato su tutti i campi”.
La probabile formazione.
MACERATESE (4-3-1-2): 22 Forte; 14 Ventola 6 Gattari 24 Perna 31 Sabato; 19 Malaccari 8 Quadri 7 De Grazia; 10 Turchetta; 9 Colombi 16 Palmieri. A disp. 1 Moscatelli, 2 Gremizzi, 3 Broli, 4 Bondioli, 5 Marchetti, 11 Petrilli, 13 Massei, 15 Allegretti, 17 Manna, 20 Mestre, 21 Bangoura, 23 Franchini, 30 Ingretolli. All. Giunti
Torna in questo periodo il consueto, quanto naturale fenomeno della processionaria del pino, dovuta ad un insetto, il Traumatocampa (Thaumetopoea) pityocampa, capace di defogliare vaste aree alberate e le cui larve sono particolarmente urticanti per l’uomo e gli animali.
L’ufficio Ambiente del Comune ha attivato il servizio di asportazione dei nidi sericei, nei siti di proprietà comunale con significativa presenza di alberi sensibili al fitofago (Sasso d’Italia, via Mattei verso incrocio via San Francesco, scarpata tra Via Maffeo e Diomede Pantaleoni, via Verga, via Mancini, ecc.).
Per gli alberi privati, il Comune ricorda che l’azione di contrasto alla processionaria del pino è regolata da un Decreto Ministeriale di lotta obbligatoria del 2007, dove è fatto obbligo di procedere contro il lepidottero, “…a cura e spese dei proprietari e dei conduttori delle piante infestate”. Il Comune ha anche emesso un ordinanza (n.343/2016) per il contenimento della popolazione del fitofago e a salvaguardia della salute pubblica, a cui i privati dovranno far riferimento al fine di prendere provvedimenti in proprio.
Si ricorda che le processioni dell’insetto avviene una volta all’anno in questo periodo e dura solo alcune ore (massimo mezza giornata). Chiunque vedesse le formazioni può aggirarle senza problemi, ma può anche versarvi sopra una sostanza urticante come alcol etilico o varichina, per bloccare le larve che possono essere in seguito raccolte in un sacco e gettato come rifiuto “umido” senza particolari problemi per chi opera, oppure si possono schiacciare senza pericolo alcuno per l’operatore.
Naturalmente si raccomanda ai proprietari di animali di effettuare una vigilanza più assidua sulla presenza di eventuali “processioni”, per evitare che gli animali entrino in stretto contatto con le larve a terra.
Per maggiori informazioni sulla biologia e lotta all’insetto, si rimanda al link del Servizio Fitosanitario Regionale delle Marche: http://www.assam.marche.it/servizi1/fitosanitario/fitosanitario/emergenza-fitosanitaria/205-thaumatopea-pityocampa-processionaria-del-pino.
Dopo la fortunata sesta edizione terminata nel mese di ottobre, Overtime Festival torna con il lancio del suo primo progetto editoriale, con il supporto di Università degli Studi di Macerata, Comune di Macerata e Panathlon International. Un progetto unico nel suo genere, creato dalla penna degli amici del festival nazionale del racconto e dell’etica sportiva. “E vissero… sconfitti e vincenti”, il titolo del progetto, un libro fatto di storie, aneddoti, racconti e fantasie. Un libro che ha coinvolto il giornalismo sportivo italiano. Per la prima volta insieme. Tutti in nome della solidarietà e dell'etica sportiva.
Ed ecco i nomi che compongono la famiglia di “E vissero… sconfitti e vincenti”: Bebe Vio (prefazione), Marco Ardemagni, Claudio Arrigoni, Davide Barzi & Oskar, Franco Bragagna, Elisabetta Bucciarelli, Nicola Calzaretta, Angelo Carotenuto, Matteo Cruccu, Luca Ferrara (illustrazione in copertina), Luca Leone, Elvis Lucchese e Vittorio Munari, Paolo Maggioni, Giammarco Menga, Marco Pastonesi, Dario Ricci, Dario Ronzulli, Giorgio Terruzzi, Stefano Vegliani, Furio Zara.
In occasione della presentazione è stato pubblicamente consegnato al Sindaco Falcucci un assegno gigante (riproduzione) attestante la donazione di Overtime Festival, avvenuta in occasione dell’edizione 2016, nonostante la cancellazione dell’evento di piazza con Teo Teocoli.
Presenti all’incontro: Mauro Falcucci, Sindaco del Comune di Castelsantangelo sul Nera; Marco Ardemagni (Caterpillar AM – Rai Radio2) e Giammarco Menga (Sport Mediaset), due degli autori; prof. Francesco Adornato, Magnifico Rettore dell’Università di Macerata; Mauro Giustozzi, Direttore Generale Università di Macerata; Romano Carancini, Sindaco del Comune di Macerata; Michele Spagnuolo, Direttore Overtime Festival; Barbara Morresi, presidente Panathlon International Macerata; Nazaremo Rocchetti, artista ed ex fisioterapista della nazionale italiana di atletica.
Per info e per ordinare il libro: www.overtimefestival.it – http://www.facebook/overtimefestival
Picchia, pedina e molesta l'ex compagna che, alla fine, lo denuncia alla polizia. A finire nei guai un uomo di 35 anni, denunciato dagli agenti della Questura.
La giovane donna, residente in un quartiere periferico di Macerata, in preda alla paura e ad un profondo sconforto, si è recata giovedì scorso in Questura denunciando di essere vittima di atti persecutori e minacce da parte dell’ex compagno, un 35enne italiano, diventato un vero e proprio tormento dopo la fine, circa un anno fa, della loro relazione. La stessa denunciava di essere vittima di pedinamenti continui da parte dell’uomo, molestie telefoniche, fino ad arrivare addirittura alle percosse e facendo temere per la sua incolumità fisica.
Dopo l’ennesima violenza consumata pochi giorni fa a Macerata, quando l’uomo l’aveva picchiata al volto, la giovane, visibilmente spaventata dai comportamenti aggressivi dell’ex compagno, si è decisa a recarsi in Questura non essendo più in grado di sopportare questa situazione.
Considerata la gravità e l’attualità della situazione, gli agenti della “Volante” diretti dal Commissario Gabriele Di Giuseppe, dirigente dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Macerata, sono intervenuti immediatamente presso l’abitazione dell’uomo rinvenendo svariati coltelli di varie misure oltre un quantitativo importante di sostanza stupefacente. Tutto il materiale rinvenuto è stato sequestrato e l’uomo denunciato all’Autorità Giudiziaria per il reato di atti persecutori e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
E’ possibile ottenere uno sconto sulle bollette dell’energia elettrica e del gas per coloro che si trovano in condizione di difficoltà economica grazie al bonus sociale introdotto dal Governo con un decreto del 2008.
Possono beneficiare del bonus i cittadini residenti a Macerata intestatari di una fornitura elettrica per uso domestico e di gas naturale sempre per uso domestico con un contratto diretto e con un impianto di riscaldamento condominiale, in condizioni di disagio economico certificate mediate l’attestazione ISEE in corso di validità, il cosiddetto bonus per disagio economico, e/o in condizioni di disagio fisico o con familiare in tale condizione (grave malattia che imponga l’uso di apparecchiature elettromedicali indispensabili per il mantenimento in vita) a prescindere dal valore ISEE, cosiddetto bonus per disagio fisico.
Il valore Isee deve essere non superiore a 8.107,50 euro e a 20.000.00 euro per le famiglie Per la presentazione della domanda gli interessayti possono rivolgersi ai seguenti CAF con cui il Comune di Macerata ha sottoscritto una convenzione per la raccolta delle domande: 50 & più corso Cavour, 85 (tel. 0733/261393) Acli via Carducci, 57 (0733/263970), Anmil via Prezzolini, 19 (0733-30414), Cgil Marche via Garibaldi, 77 - via G. Di Vittorio, 2 (0733/245758 | 0733/245711), Cia via dei Velini, 147 0733/261976 0733/232591, Cisl via Ghino Valenti, 27/35 0733/407511, Cna via Zincone, 20 (0733/261309), Coldiretti via dei Velini, 14 (0733/2441), Confartigianato pensionati e dipendenti via Pesaro (0733/366262), Ugl via Zincone, 50 (0733/232466), Uil via Annibali, 17 (0733/231645).
,,Info: Servizio Servizi alla Persona, Viale Trieste, 24, Telefono 0733.256243 oppure 0733.256465 Fax: 0733.256238 e-mail: ups@comune.macerata.it .
I Musei civici di Macerata sono stati onorati nei giorni scorsi della visita di una delegazione delle Gallerie degli Uffizi di Firenze, composta dai tre funzionari: Alessandra Griffo, responsabile del patrimonio di arredi storici delle Gallerie, nonché della collezione di carrozze e dagli architetti Mauro Linari, capo della Divisione Architettura, Paesaggio e Tecnologia delle Gallerie degli Uffizi e Angela Pintore, assistente nella stessa divisione.
La ragione della visita risiede nella volontà delle Gallerie degli Uffizi di valorizzare il patrimonio di carrozze Lorenesi e Sabaude con un nuovo allestimento museale.
Il Museo della Carrozza di Macerata rappresenta una delle realtà più accreditate nel panorama nazionale e dunque i funzionari fiorentini hanno ritenuto imprescindibile tale sopralluogo prima di procedere alla preparazione del progetto, al fine di avere un quadro preciso delle esperienze maturate nel contesto italiano oltre che straniero.
Ad accogliere la delegazione la direttrice dei Musei civici Alessandra Sfrappini e le sue tre collaboratrici Rosaria Cicarilli, Maria Vittoria Carloni e Giuliana Pascucci, unitamente a Luca Schiavoni, architetto progettista del Museo. Si è trattato di un piacevolissimo scambio professionale che si ritiene possa continuare nei mesi futuri, lungo il corso dell’attività progettuale fiorentina.
Niente Tirreno Adriatico per Macerata. L'amministrazione comunale ha infatti annunciato che l'edizione 2017 della Corsa dei Due Mari non passerà in città.
Per la Classica di primavera si tratta di una perdita importante perchè il capoluogo di provincia era diventato quasi un appuntamento fisso con la competizione. Più di una volta, negli scorsi anni gli sportivi maceratesi avevano potuto vedere da vicino campioni del calibro di Evans, Cavendish e Contador, facendo riscontrare una grande affluenza di pubblico agli arrivi di tappa.
Stando ad alcune indiscrezioni la frazione "incriminata" sarebbe la sesta, da Ascoli Piceno a Civitanova Marche di 159 km. Per la Giunta di Carancini il mancato saluto della carovana a Macerata sarebbe da attribuire ad Rcs (organizzatrice l'evento) che avrebbe violato il termine tassativo fissato dai regolamenti per avanzare la proposta di ospitare la corsa. In questo modo, fanno sapere dal palazzo comunale, verrebbero meno i tempi tecnici per risistemare le strade.
Per contro, ribattono gli organizzatori i quali sostengono di aver comunicato l'intenzione di portare la Tirreno Adriatico a Macerata in data 7 febbraio. Ora, considerando che la tappa si svolgerà il 13 marzo l'avviso è quindi pervenuto molto prima dei trenta giorni dall'evento stabiliti inderogabilmente dalla normativa, smentendo in questo modo le argomentazioni di Sindaco e consiglieri. Secondo alcune fonti molto più realisticamente l'accordo sarebbe saltato per l'indisponibilità di risorse economiche per retribuire polizia Locale e addetti della protezione civile impiegati nella regolazione del traffico durante il passaggio della carovana. A ciò si deve aggiungere il fatto che, trattandosi di una tappa per velocisti, il gruppo sarebbe passato compatto per le vie cittadine "costringendo" allo stop del traffico soltanto per un tempo relativo, senza alcuna necessità di un restyling del manto stradale. La diatriba tra Comune e Rcs sulla responsabilità dell'addio a Macerata della Tirreno-Adriatico 2017 continua senza esclusione di colpi, ma ad uscire sconfitto da questa storia è soprattutto lo sport e i tanti appassionati che saranno privati di uno spettacolo tanto affascinante quanto avvincente
Si è svolto presso l’hotel Grassetti di Corridonia, il V Congresso provinciale dell’Auser di Macerata, l’Associazione di volontariato che opera nell’ambito sociale e culturale, con particolare riferimento al sostegno degli anziani e alle politiche per l’invecchiamento attivo, senza escludere interventi a favore delle altre fasce di età della popolazione.
A questo Congresso, propedeutico al IX Congresso nazionale, hanno partecipato Marco Di Luccio della Presidenza Nazionale, Paolo Pittori Presidente Regionale Auser Marche, Daniel Taddei Segretario generale della CGIL di Macerata e Stefano Tordini Segretario Generale SPI CGIL Macerata.
I lavori sono stati aperti dal Presidente Provinciale dell’Auser di Macerata, Antonio Marcucci, che nel suo intervento ha sintetizzato le scelte e gli indirizzi espressi dagli iscritti nel corso delle ben 17 Assemblee che hanno preceduto questo Congresso. Anche l’Auser – ha detto Marcucci – ha risentito delle conseguenze del terremoto e ben tre sedi sono state dichiarate inagibili. A questo difficile momento, però l’Auser ed i suoi iscritti hanno risposto come è loro tradizione, facendo appello a tutte le risorse del nostro volontariato e, addirittura, in alcune nostre sedi sono state ospitate nelle prime settimane, anche sfollati delle zone del sisma.
L’Auser, ha proseguito Marcucci, guarda avanti e proseguirà nella propria attività di sostegno ed assistenza, cercando di migliorare ed ampliare la propria presenza nel territorio, adoperandosi per avere rapporti più stretti con i Comuni e le altre Istituzioni del nostro territorio. A radiografare meglio di ogni parola la nostra attività – ha concluso Marcucci – sono le statistiche: attraverso il Filo d’Argento, fra Macerata e Tolentino nel 2016, abbiamo ricevuto 10.530 telefonate, di cui 7.320 per richiesta di trasporto da parte degli anziani; sono state effettuate 2351 consegne di farmaci e generi alimentari a domicilio; 860 telefonate sono state quelle ricevute per richiesta di sostegno e compagnia telefonica.
Al termine dell’Assemblea è stata approvata la relazione del segretario Marcucci ed è stato assunto come proprio il Documento nazionale che ha come titolo “Insieme sempre più forti – La cittadinanza non ha età”; l’Assemblea ha anche provveduto ad eleggere il nuovo Organismo e Presidenza Provinciale come Segue:
Presidente Provinciale: Marcucci Antonio;
Vice Presidente: Carloni Maria Teresa;
Responsabile orti: Seghetta Renzo.
Grande adesione sia in termini di partecipanti che di attenzione all’incontro che si è tenuto il 28 febbraio presso Confindustria Macerata sul tema “Le novità per il lavoro 2017 in materia di lavoro e previdenza”.
La riunione aveva l’obiettivo di approfondire ed analizzare le ultime novità sulla tematica oggetto del Convegno.
In particolare sono state illustrate le nuove disposizioni in materia pensionistica, i recentiincentivi alle assunzioni, la fine della mobilità, le novità in materia di collocamento obbligatorio e gli ultimi provvedimenti in aiuto alla genitorialità.
E’ stato inoltre presentato un aggiornamento informativo sulle vigenti disposizioni della CIGO.
Dopo i saluti del Presidente di Confindustria Macerata Gianluca Pesarini sono intervenuti la dott.ssa Maria Magri (Dirigente Area lavoro e Welfare di Confindustria), la dott.ssa Elisabetta Cristallini (Confindustria Macerata) ed il dott.Giuseppe Carelli (Confindustria Macerata).
Al termine delle relazioni ha fatto seguito un interessante e partecipato dibattito.
Domenica 5 marzo al Teatro Don Bosco nuovo appuntamento con la rassegna di teatro dialettale Il Teatro di Dante Cecchi, organizzata per celebrare la figura di uomo di teatro dello studioso maceratese dalla compagnia Fabiano Valenti di Treia con il patrocinio del Consiglio Regionale delle Marche, del Comune di Macerata e della Unione Italiana Libero Teatro delle Marche (Uilt).
In scena la compagnia teatrale Fabiano Valenti di Treia con Le votaziò per la regia di Fabio Macedoni.
“La storia di un’elezione politica alla fine degli anni Sessanta – si legge nelle note di regia - dopo un decennio culminato con la “rivoluzione culturale” in Europa e non solo, è più che una semplice competizione elettorale fra la lista della Cerqua e quella della Campana. O almeno così l’abbiamo voluta rivivere, mettendo in evidenza le tante storie importanti di allora che si intrecciavano con quelle minuscole, piccole, talora insignificanti, di tanti piccoli paesini della nostra terra. Dall’uomo sulla luna ai figli dei fiori, da papa Giovanni a Martin Luther King, il decennio che vivono i protagonisti della commedia è, sicuramente, uno di quelli che di più ha cambiato il mondo ed anche ognuno di noi.
Questo non è sfuggito all’autore, però, che, seppur in maniera sussurrata, lancia ogni tanto qualche sasso nei pantani degli sterili litigi degli amministratori locali, animosi, protervi, ma alla fine sempre pervasi dal buon senso. Una storia che vuole prendere parte alla Storia importante, quella scritta sui libri. Una storia di una umile e piccola comunità, con le rispettive problematiche, con i propri rapporti interpersonali, con i propri pettegolezzi ed i propri amori: una storia semplice, che, per una volta, vuole diventare protagonista all’interno di un decennio caratterizzato da eventi dalla dimensione molto più complessa”.
Il Teatro di Dante Cecchi prevede ancora due appuntamenti: il 12 marzo con la compagnia Giovanni Ginobili di Petriolo che si esibirà in Le pasció d’un curatu de cambagna mentre il 19 marzo toccherà alla compagnia Alternativa di San Severino Marche chiudere la rassegna con Lo petrójo.
Biglietto 10 euro, ridotto 7 euro (under 25, over 65, diversamente abili e associazioni convenzionate). Info: info@compagniateatralevalenti.it; fb Compagnia Teatrale Valenti; tel. 335.7681738 (Fabio Macedoni), 320.4919737 (Marco Giachini), 348.0741032 (Quinto Romagnoli) h 15 – 19.
Terzo e ultimo appuntamento della stagione con il classicismo viennese, diretto dal Maestro Hubert Soudant. L’Orchestra Filarmonica Marchigiana sarà infatti impegnata, insieme al violinista Vincenzo Bolognese, lunedì 6 marzo al Teatro Lauro Rossi di Macerata.Il programma è dedicato in particolare a Franz Schubert, diretto erede della tradizione di Haydn, Mozart e Beethoven divenuto poi uno dei massimi protagonisti del Romanticismo musicale europeo. La prima parte propone la Sesta Sinfonia (La piccola) di Schubert, opera tra le più luminose e “classiche” del compositore , seguita da due lavori per violino e orchestra presentati da Vincenzo Bolognese: il Rondò per violino e archi di Schubert e la celebre Romanza in fa maggiore di Beethoven.
La seconda parte del concerto vede protagonista ancora il compositore tedesco, con la sua Seconda Sinfonia, Bolognese è molto noto in ambito internazionale per la revisione di numerosi brani di Paganini, compositore di cui ha eseguito, nel 2015, l’integrale dei Capricci, ed è stato anche insignito della medaglia d'oro presso l’Università La Sapienza dalla associazione Maison des Artistes. L'artista ha ricoperto a lungo il ruolo di Primo Violino nell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, mansione che riveste attualmente nell’orchestra del Teatro dell’Opera di Roma. Vincenzo Bolognese, che si è esibito con le più importanti istituzioni musicali nel mondo, suona un violino della fine del Seicento.I biglietti vanno da 4 euro per le scuole, a 12 per gli spettatori fino a 30 anni e oltre 60, per i possessori della Carta Giovani, per le Associazioni musicali, per i Club Services, per gli abbonati alla stagione teatrale AMAT, fino a 18 euro per il prezzo intero.Info:FORM-Orchestra Filarmonica Marchigiana tel. 071 206168 | fax 071 206730 info@filarmonicamarchigiana.com, Biglietteria Teatro Lauro Rossi tel. 0733 230735 | fax 0733 261570 | boxoffice@sferisterio.it.
Non v’è dubbio alcuno. Dopo i terribili eventi sismici che hanno violato le zone del centro Italia, parlare di ricostruzione vuol dire riunirsi attorno ad un tavolo di concertazione e parlare di dove vuole andare un intero territorio, quello marchigiano, fatto di un pulviscolo di identità e comunità.
Capire come immaginare luoghi interi tra storia e progettualità. Sembrano tutti concordi i protagonisti di “Dopo il terremoto… come agire?”, convegno organizzato ieri alla Domus San Giuliano dall’Ordine degli Architetti della Provincia di Macerata, in accordo con Italia Nostra, AssoRestauro e Arco e che ha visto intervenire anche esperti delle università di Roma Tre, La Sapienza e Unimc. «Non si può immaginare di costruire un territorio senza partire dalla sua comunità» sostiene Francesco Adornato, rettore dell’Università di Macerata nei primi interventi d’apertura del convegno. E quella intesa istituzionale e professionale che auspica Romano Carancini, sindaco di Macerata e che deve essere alla base di un reale progetto di ricostruzione pare essere uno dei fil rouge della discussione.
Perché se è vero che negli anni, sin dal terremoto dell’Irpinia slogan cardine di ogni ricostruzione è stato “Dove era, come era”, altrettanto vero è che proprio nel lavoro di team tra varie figure professionali si può valutare di volta in volta se quel buon proposito lo è davvero. L’Architetto Francesco Doglioni che in prima linea si occupò della ricostruzione in Friuli nel suo intervento pone subito le basi del tema caldo del convegno. “Dov’era e com’era non è un format. Si tratta invece di qualcosa che va discusso caso per caso, luogo per luogo. In Friuli i muri delle città colpite erano stati mantenuti come traccia della continuità di un luogo. Ricostruire il duomo di Venzone è stato un ricomporre ciò che il terremoto aveva scomposto, pietra su pietra.” Non si tratta di un intervento romantico. Quel lavoro fatto di volontà di una comunità attaccata ai suoi luoghi è stato alla base del ripopolamento dei centri storici e la creazione di un motore economico che ha fatto ripartire la loro economia. “La pista ciclabile per il Tarvisio che ha attraversato Venzone, - spiega Doglioni – ha ridato vita economica all’intero territorio”.
A questo si aggiunge quanto evidenziato dall’Ing, Cesare Spuri, Direttore dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione Marche che evoca nel suo intervento uno scenario “post bellico” ed evidenzia la necessità di una gestione in loco dei territori, più autonomi rispetto all’accentramento romano. Altrettanto accorato l’intervento di Carlo Birrozzi, Soprintendente Marche, che ha evidenziato quello che l’ordine degli architetti di Macerata nella persona del suo presidente Enzo Fusari, denuncia da tempo. “Ancora non si parla davvero di ricostruzione, questa è forse la prima occasione – tuona Birrozzi – Siamo di fronte ad un tessuto sociale estremamente impoverito, invecchiato e con un patrimonio storico-architettonico straordinario ma in esubero. Di fronte ai terribili fatti manca un’attività programmatica che miri domani a riportare la gente nelle aree colpite, che trasformi quei luoghi in smart land. Occorre una regia forte che unisca tutti i professionisti e le Università in una visione sistemica di ricostruzione di luoghi e comunità.”
Ma non si tratta solo di ricostruire, occorre anche saper creare nuovo senza averne paura, obbedendo non solo a tecniche d’avanguardia antisismica ma anche ad una visione del territorio che miri alla qualità del costruito in armonia con la sua storia e identità. Una fiducia nel costruire con il minor consumo di suolo possibile, ricreando patrimonio e nuovi modelli di vita e di arte. Ora, decisamente, i tempi sembrano essere più che maturi.