La riforma del dimensionamento scolastico è stata approvata con l’ultima legge di bilancio 2023. Sono previsti tagli di sedi e organici che avranno effetto principalmente a partire dal 2024/2025. Un decreto del MIM (Ministeri dell’Istruzione e del Merito) di concerto con il MEF (Ministeri dell’Economia e delle Finanze), previo accordo in sede di Conferenza unificata delle Regioni, determina i criteri per determinare l’organico dei dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi generali e amministrativi per il triennio 2024-2027.
Quattro regioni italiane, Toscana Campania Puglia ed Emilia Romagna, hanno impugnato la norma presso la Corte Costituzionale per “lesione delle competenze regionali e dell’autonomia scolastica”; ma anche la Sardegna e l’Abruzzo, governate dal centro destra, si oppongono al decreto, unitamente alle perplessità espresse dal Veneto, che pure rivendica la capacità programmatoria delle regioni in materia.
Gli attuali parametri minimi per la costituzione delle autonomie scolastiche si innalzano da 600 alunni a 900/1.000 alunni. “Si tratta certamente di una norma di risparmio, che ridurrà progressivamente l’organico dei dirigenti scolastici, dei DSGA e il numero complessivo delle scuole che passeranno dalle attuali 8.136 a 6.885”, si legge in una nota della Cgil Marche.
“Le scuole sottodimensionate (con più di 500 alunni ma comunque dotate di autonomia) verranno del tutto eliminate già a partire dall’a.s. 2024/2025 in ogni regione. Si prevede, quindi, una nuova drastica ondata di accorpamenti fra istituti che potrà portare alla scomparsa, già nei prossimi due anni scolastici, di oltre 700 unità scolastiche. Si risparmia su oltre 1.400 stipendi di dirigenti scolastici e direttori dei servizi. I risparmi serviranno per finanziare diverse voci, comprese quelle delle spese per le supplenze”.
“Da parte dell’assessora regionale Chiara Biondi ci saremmo aspettati una presa di posizione diversa. Perché ha sostenuto questo decreto sapendo che nelle Marche ci sono ben 114 istituti sotto i 900 alunni, poco meno del 50% (30 AN, 23 AP FM, 32 MC e 29 PU)? – ricorda Rossella Marinucci , segreteria regionale della Cgil Marche – . Ovviamente le zone più in sofferenza sono le aree interne, a causa della diminuzione costante della popolazione scolastica. Rischiamo di avere istituzioni scolastiche dal 2024/25 anche con 10 comuni al loro interno, oltre a perdere un numero importante di posti di lavoro, mettendo a rischio il diritto allo studio proprio nelle aree che avrebbero bisogno di maggiori investimenti e non di tagli. Chiediamo all’assessora una convocazione urgente per confrontarci nel merito”.
“Il tema è come mai la Regione Marche, che nulla di tutto ciò aveva detto nel programma elettorale solo due anni fa, in modo silente vota l'accorpamento delle scuole e l'autonomia differenziata? Sul dimensionamento scolastico due regioni di centro destra hanno votato contro e 4 regioni di centro sinistra hanno fatto ricorso alla Corte Costituzionale” – afferma Antonio Renga, segretario generale FLC Cgil Marche – .
"Sull'autonomia differenziata, votata in conferenza stato regioni, ad oggi la giunta non ha ancora chiarito se presenterà una proposta di autonomia. Ovviamente questo processo vedrà una penalizzazione delle regioni più deboli ed una cristallizzazione se non un accentuarsi progressivo delle disparità”.
Vessata dal marito con continue violenze psicologiche e comportamenti molesti e aggressivi anche davanti ai figli minorenni da due anni a questa parte. Protagonista di queste vicissitudini una quarantenne di origine straniera, residente a Sant'Elpidio a Mare, che alla fine si è rivolta ai carabinieri.
I militari hanno concluso gli accertamenti nei giorni scorsi e hanno denunciato a piede libero l'uomo per maltrattamenti in famiglia. Lei ha raccontato di non essersi mai rivolta ai sanitari né di avere chiesto l'intervento delle forze dell'ordine. Le vessazioni del marito però le hanno causato un perdurante e crescente stato ansioso e un concreto timore per la propria incolumità.
L'autorità giudiziaria è stata informata dai carabinieri di Sant'Elpidio a Mare che sta procedendo con l'attivazione del codice rosso, al fine di garantire una pronta e adeguata tutela per la vittima. L'Arma ribadisce l'importanza di denunciare tempestivamente episodi di violenza domestica.
Conseguire "un reale cambiamento per la riduzione delle disuguaglianze e il miglioramento delle condizioni di vita e dello stato di salute della popolazione" attraverso l'integrazione tra sanità e sociale, il potenziamento dell'assistenza ospedaliera e territoriale, lo sviluppo di ospedali di alta specializzazione e strutture minori diffuse su tutto il territorio, "l'abbattimento delle liste di attesa", la "drastica riduzione di mobilità passiva", l'"integrazione tra servizi pubblici e privati", la lotta agli sprechi, l'"ottimale utilizzo delle risorse regionali, nazionali (Fondo sanitario) ed europee (Recovery Fund)".
Sono questi i principali obiettivi descritti nelle 200 pagine del nuovo Piano Socio-sanitario Salute, sicurezza e innovazione per i cittadini marchigiani approvato questo pomeriggio dalla giunta regionale delle Marche.
"Oggi è un giorno importante per la nostra comunità regionale. Abbiamo approvato in giunta uno degli atti più significativi della legislatura - così il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli -. Il nuovo Piano Sanitario definisce la strategia e la visione che vogliamo imprimere alla sanità regionale e introduce molteplici aspetti innovativi: una sanità che torna a mettere al centro il cittadino, che valorizza il territorio per frenare la mobilità passiva, punta ad una sanità diffusa e distribuita per riequilibrare l'offerta socio-sanitaria e i servizi su tutto il territorio regionale".
"Per la prima volta .- sottolinea Acquaroli - il piano sanitario parte da una analisi dei fabbisogni effettuata in maniera scientifica, che ci ha restituito la reale domanda sanitaria della popolazione. Da una visione esclusivamente ospedalo-centrica si passa a una sanità che vede nel territorio e nella medicina territoriale elementi strategici del nostro sistema sanitario per dare risposte ai bisogni di salute dei cittadini".
Acquaroli sottolinea anche "la priorità alla digitalizzazione del sistema sanitario con la telemedicina. L'altro aspetto di cui siamo molto orgogliosi è che questo testo arriva dopo un lungo percorso di confronto con i territori, i sindaci, le categorie sociali che ora può proseguire in Consiglio regionale per la sua approvazione definitiva".
"Aspettiamo non solo fiduciosi ma con la certezza che, quanto è accaduto, vedrà non solo il riconoscimento dello stato di emergenza ma anche degli strumenti utili a rimettere in sicurezza i luoghi colpiti".
Lo ha detto il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, a margine del Consiglio regionale ad Ancona, a proposito dei provvedimenti decisi del Consiglio dei ministri in merito all'emergenza maltempo in particolare in Emilia Romagna, Marche e Toscana.
"Il Consiglio dei ministri ha annunciato un decreto per l'Emilia Romagna - ha ricordato Acquaroli - riservandosi di agire in brevi tempi anche per le Marche e la Toscana che sono state anche esse duramente colpite dal maltempo la scorsa settimana".
"Di fatto c'è una interlocuzione della Protezione civile regionale con la Protezione Civile Nazionale per definire le località e le tipologie di danni che si sono stati registrati e subiti. - ha aggiunto il presidente -. Al netto di queste procedure, dovrà poi essere fatto dal governo un altro decreto, un'altra procedura per il riconoscimento dello stato d'emergenza".
"C’é chiaramente da parte del governo tutta la disponibilità a collaborare e a prendere atto di quello che è avvenuto. - ha sottolineato Acquaroli - . C'è la necessità da parte della Protezione Civile nazionale di esperire queste procedure. Questo è un po' il tema in discussione oggi ma - ha precisato il presidente - oggi stesso ma anche l'altro giorno, nella giornata di sabato e precedentemente, le interlocuzioni tra Protezione civile regionale e nazionale ci sono state".
"Quindi aspettiamo, non solo fiduciosi - ha concluso - ma con la certezza che quanto è accaduto vedrà non solo il riconoscimento dello stato di emergenza ma anche degli strumenti utili a rimettere in sicurezza i luoghi colpiti".
Poste Italiane ricerca nelle Marche portalettere da inserire con contratto a tempo determinato. Per potersi candidare è sufficiente inserire entro il 31 maggio il proprio curriculum vitae sulla pagina web del sito istituzionale di Poste (www.posteitaliane.it) nella sezione “Carriere” dedicata a “Posizioni Aperte” in cui sono indicati i requisiti per poter partecipare alla selezione.
I candidati saranno inseriti con contratto a tempo determinato in relazione alle specifiche esigenze aziendali. I requisiti richiesti per la candidatura sono il possesso di un diploma di scuola media superiore e patente di guida in corso di validità idonea per la guida dei mezzi aziendali
Le risorse individuate si occuperanno del recapito postale (pacchi, lettere, buste, raccomandate, etc.) nell’area territoriale di propria competenza.
Fino al 3 giugno la bellezza delle Marche sarà protagonista a Times Square, il cuore di New York, dove la campagna "Marche: Italy's Best Kept Secret" (Marche: il segreto meglio custodito d'Italia) racconterà le meraviglie del territorio. Gli scenari mozzafiato della regione saranno mostrati su grandi display diffusi in tutta l'area, attraversata ogni giorno da oltre 450mila persone.
La campagna è stata realizzata in collaborazione con la Regione Marche da Visit Italy, il primo canale di promozione indipendente dell'Italia nel mondo e ha già ottenuto più di mezzo milione di views sui social nei primi 15 giorni dal lancio. L'obiettivo è intercettare sempre più viaggiatori internazionali, grazie all'incremento degli arrivi dall'estero registrati negli ultimi due anni e alle presenze di stranieri, che nel 2023 hanno raggiunto nella regione quota 1.714.808.
I brevi video della campagna puntano dritto al centro del bersaglio: Times Square, la piazza per antonomasia. Sono stati creati per mostrare la bellezza e l'autenticità delle Marche, con il desiderio di far scoprire a tutti gli spettatori il patrimonio culturale, la natura incontaminata, la cucina tipica e l'ospitalità della regione. La campagna "Marche: disconnect your mind" è un'occasione imperdibile per far conoscere al mondo intero le bellezze delle Marche e per promuovere il territorio in modo originale e coinvolgente.
Dopo un'articolata attività investigativa, i carabinieri di Fermo in collaborazione con l'organo ungherese della Polizia di Frontiera ungherese, hanno arrestato a Budapest un pericoloso criminale georgiano, classe 1976, già domiciliato a Porto Sant'Elpidio e finora irrintracciabile, ricercato dal 2019.
Il 47enne, con ben sei alias riferiti a cittadinanze lituana e georgiana, era gravato da un ordine di arresto emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d'Appello di Ancona per l'espiazione di una pena residua di 3 anni e 9 mesi di reclusione, a seguito di reati contro il patrimonio e falsificazione di documenti di identificazione commessi in Italia tra il 2009 e il 2017.
L'operazione di cattura è stata possibile grazie alla stretta sinergia tra il Reparto Operativo dei Carabinieri di Fermo e il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, nonché agli uffici degli Esperti per la Sicurezza della Criminalpol in Georgia e Lituania.
La collaborazione internazionale ha permesso di localizzare e arrestare il ricercato attraverso un provvedimento di cattura europeo. Il georgiano, ricercato dal 13 marzo 2019, è stato messo a disposizione della Corte d'Appello di Budapest (Ungheria), in attesa delle procedure di estradizione in Italia.
L'uomo aveva adottato molteplici identità al fine di sfuggire alle ricerche, rendendo così estremamente complesso il processo investigativo. La legislazione georgiana, infatti, consentirebbe il cambio di identità senza particolari formalità, rendendo le indagini ancora più difficili.
“Le Marche hanno un territorio fragile dal punto di vista idrogeologico come, e forse più, di altre regioni. Dopo ogni fenomeno temporalesco che si riversa con violenza sulle nostre vallate, ogni volta è emergenza con ingenti danni a cose e persone e alcune volte anche con vittime. Sappiamo tutti oramai che tra le cause ci sono i cambiamenti climatici, ma fondamentale è intervenire con attività di prevenzione e con un’efficiente gestione delle emergenze”.
“Ma cosa sta facendo la Regione Marche in questo senso? La famosa filiera con il governo nazionale, che risultati sta producendo? “ Lo domanda Chantal Bomprezzi, segretaria regionale del Pd.
“L’attività dell’attuale maggioranza di destra nel Consiglio regionale - prosegue Bomprezzi - presenta un elettrocardiogramma piatto; dal 1° gennaio ad oggi sono state approvate in totale appena 6 Leggi. Di queste 6, una riguarda i funghi epigei ed una l’apicoltura che, per carità, sono argomenti importanti ma, diciamo eufemisticamente, che non ci sembrano toccare le priorità della nostra Regione e i reali bisogni dei marchigiani”.
“Gli umili dati sono pubblicati sul portale norme.marche.it e visibili a tutti. I 20 consiglieri regionali che compongono la maggioranza stanno producendo circa una legge al mese; solo per fare un paragone, nei primi 6 mesi del 2020 ne erano state approvate ben 23, quasi 4 volte di più”.
“L’attuale maggioranza e la giunta Acquaroli sono ben più impegnati nella propaganda elettorale, ora come allora quando si verificò l’alluvione dello scorso settembre, in cui da più parti i cittadini hanno lamentato l’assenza delle istituzioni, sia durante la fase di allerta che dopo. Nel frattempo, mentre a palazzo Raffaello si ragiona su api e funghi, è in corso un’altra perturbazione meteo preoccupante”.
“Nel corso di una conferenza stampa svoltasi lo scorso 28 aprile, il Pd delle Marche ha già denunciato i forti ritardi e le carenze del governo regionale nell’affrontare la tragedia che ha colpito le province di Ancona e Pesaro Urbino, che permangono e rischiano di acuirsi se non di produrre ulteriori danni in questi giorni".
"Abbiamo sottolineato la carenza di personale e di risorse previsti, la mancanza di trasparenza, di informazione e di coordinamento con le istituzioni locali, gli opachi criteri di ripartizione dei fondi, la mancata messa in opera di lavori di somma urgenza, le criticità legate al sistema di allerta”.
“I nostri parlamentari e consiglieri regionali – prosegue la segretaria dem - hanno già svolto un importante lavoro per far emergere le inefficienze della giunta regionale e per avanzare delle proposte. L’onorevole Curti ha presentato appositi emendamenti all’indomani dell’alluvione del 15 settembre scorso, che sono stati respinti dalla destra sia in commissione che in aula".
"Il gruppo consiliare ha depositato un’interrogazione al presidente Acquaroli il 14 aprile scorso denunciando una gestione non trasparente dell’emergenza, incertezze progettuali, obiettivi poco definiti e tempistiche vaghe, oltre ad aver già presentato una mozione il 30 dicembre del 2022, che purtroppo non è stata nemmeno discussa d’urgenza. Come Pd Marche abbiamo istituito un apposito tavolo tematico di approfondimento e studio della questione”.
“Siamo al fianco di tutte quelle cittadine e quei cittadini che stanno soffrendo, che ad ogni pioggia devono spostare le proprie cose o passare notti in bianco. Lo vogliamo fare in maniera propositiva ma anche molto determinata e netta. L’immobilismo del governo Acquaroli – conclude - non può più passare sottotraccia. Abbiamo bisogno di risposte tempestive e concrete”.
A causa del maltempo, in particolare per le intense precipitazioni, a Grottazzolina, provincia di Fermo, i vigili del fuoco hanno evacuato cinque famiglie da altrettanti appartamenti di una palazzina: dietro l'edificio, infatti, c'è una collinetta sulla quale si è verificata una frana arrivata nel cortile del palazzo e ci sono piante pericolanti anche di grandi dimensioni sulla sommità.
È solo uno di circa una ventina di interventi effettuati dai vigili del fuoco nel Fermano, che lavorano con turni raddoppiati, oltre ad altre dieci chiamate che sono in coda e che i pompieri stanno evadendo.
La maggior parte degli interventi riguarda accumulo d'acqua e di piante cadute sulle sedi stradali. I fiumi Ete e Tenna sono esondati in alcuni punti senza per ora causare gravi conseguenze: i vigili del fuoco stanno monitorando con un funzionario le condizioni su entrambi i corsi d'acqua per valutare se chiudere qualche ponte o strada per eventuali ostruzioni; ci sono i fluviali pronti con i gommoni se necessario. In azione motopompe per un allagamento di locali nella zona del casello autostradale di Porto San Giorgio.
A Rustici di Amandola due querce di circa un metro di diametro sono cadute sulla strada, bloccandola: la circolazione poi è stata ripristinata dai vigili del fuoco; le piante sono state tagliate e con l'ausilio di personale della provincia e spostate con mezzi di movimento terra spostate per ripristinare il traffico.
Due frane hanno bloccato un'auto Golf con due uomini a bordo che viaggiava tra Belmonte Piceno e Piane di Montegiorgio: nessuna conseguenza per l'auto e per gli occupanti, recuperati e portati in sicurezza dai vigili del fuoco così come una donna rimasta impantana con l'auto vicino all'Ete: la conducente è uscita da sola dall'auto e non è ferita. Sulla Val Tenna, direzione San Marco alle Paludi, il Tenna è esondato in alcuni punti e ha portato detriti sulla strada; un'auto è finita contro un pozzetto di cemento esterno, di raccolta delle acque, il conducente è rimasto illeso.
Nuova allerta meteo arancione emessa dalla Protezione civile regionale. L’avviso per il rischio idrogeologico, valido dalla mezzanotte di oggi fino a tutta la giornata di domani, riguarda la zona centro settentrionale della regione (compreso il Maceratese).
“La permanenza della depressione attualmente presente sul Tirreno, infatti, darà luogo ancora a rovesci e precipitazioni per la giornata di mercoledì, con fenomeni in attenuazione nel corso del pomeriggio. Successivamente, pur in assenza di una configurazione stabile, si assisterà ad un miglioramento con precipitazioni confinate alle zone montane e di debole entità”, si legge in una nota della Protezione civile regionale.
Nel dettaglio le precipitazioni saranno diffuse e persistenti, anche a carattere di rovescio, con fenomeni in graduale attenuazione nel pomeriggio. Per quanto concerne le temperature, le minime saranno in lieve aumento mentre le massime presenteranno in diminuzione.
“Le criticità segnalate a inizio giornata sono in diminuzione e in fase di superamento, ma permane l’onda lunga della coda del maltempo specialmente a Senigallia, dove la situazione viene costantemente monitorata e dove sono in arrivo, oltre a squadre della protezione civile regionale, anche quelle dei Vigili del fuoco che stanno rafforzando la presenza operativa” – spiega l’assessore alla Protezione civile Stefano Aguzzi – .
“Tutto l’impegno, in questo momento, è rivolto a scongiurare un’onda di piena a Senigallia, anche in vista del prolungamento dell’allerta a seguito delle previsioni meteo disponibili. Dalle altre realtà provinciali emerge invece una situazione sotto controllo, sulla base delle indicazioni pervenute durante la riunione dl Cor”.
Nel Pesarese viene segnalata la chiusura di sette strade provinciali, con 25 interventi effettuati dai Vigili del fuoco, 77 in coda (meno urgenti) e altri 420 differiti alle prossime ore (non urgenti). Nell’Anconetano, sempre i vigili del fuoco, hanno segnalato, nella prima parte della mattinata, interventi concentrati nella parte sud della provincia (territori di Osimo, Filottrano e Jesi), per poi concentrarsi nel Senigalliese, in previsione di un’evoluzione negativa della situazione lungo l’asta del Misa.
Cinque cantieri edili e 15 aziende controllate, 13 titolari responsabili, 43 lavoratori identificati, comminate sanzioni amministrative pari a 15mila euro e ammende superiori a 55mila euro.
È il bilancio dei controlli intensificati nell'ambito dei cantieri edili condotti dai carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Ascoli Piceno, unitamente al Nucleo Operativo del Gruppo Tutela Lavoro di Venezia ed ai carabinieri del Comando Provinciale di Fermo per una mirata attività di vigilanza edilizia e contrasto al lavoro sommerso.
Le attività ispettive, di natura ordinaria e tecnica, si sono estese sul territorio della Provincia di Fermo, oltre a Pesaro Urbino, Ancona e Macerata ed hanno consentito di individuare cantieri edili in cui non era garantita la sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro.
In particolare sono stati rinvenuti materiali di costruzione depositati impropriamente sui ponteggi in maniera tale da comprometterne la stabilità, nonché la rimozione del Documento Valutazione Rischi dalla sede di cantiere. Nel Fermano sono state controllate 5 società di cui 1 a Fermo e 4 a Porto Sant'Elpidio, per due di queste aziende è stato adottato il provvedimento di sospensione.
Nel 2022 attività produttiva dell'industria manifatturiera in crescita del 2,1% nelle Marche, risultato migliore di quello nazionale (0,0%). Emerge dai risultati dalla 30/a edizione del Rapporto sull'industria marchigiana presentato oggi ad Ancona, su iniziativa promossa da Confindustria Marche e Intesa Sanpaolo, con la partecipazione di Sace e il sostegno di Deloitte, con l'evento sul tema "Scenari geoeconomici: tra incertezze presenti e prospettive future".
Il Rapporto è stato presentato dal professor Marco Cucculelli (Università politecnica delle Marche). Ad aprire i lavori Roberto Cardinali (presidente Confindustria Marche), Alessandra Florio (direttrice Regionale Emilia-Romagna e Marche Intesa Sanpaolo) e Marco Mercurio (regional director Centro Nord Sace); poi l'approfondimento sullo "scenario macroeconomico tra inflazione e rialzo dei tassi" di Gregorio De Felice (chief Economist Intesa Sanpaolo).
Presenti anche il presidente della Regione, Francesco Acquaroli, e di Confindustria Ancona Pierluigi Bocchini. In conclusione la tavola rotonda sul tema della giornata a cui ha preso parte, tra gli altri, Dario Fabbri, analista geopolitico, direttore di Domino.
Uno dei capitoli del Rapporto riguarda la spesa delle imprese marchigiane per gli investimenti: nel 2022, in base al campione rilevato, è aumentata dell'11,1% (+5,3% nel 2021). In virtù del clima d'incertezza, soprattutto per la prosecuzione degli eventi bellici in Ucraina che influenza gli scambi, per il 2023 sono invece orientate verso una leggera flessione (-0,5%), "che potrebbe volgere in positivo solo se il quadro geopolitico internazionale migliorerà significativamente".
Quanto alla produzione, secondo le indagini del centro studi di Confindustria Marche, le variazioni superiori alla media regionale sono state registrate dai settori Calzature (+6,2%) e Tessile Abbigliamento (+5,8%); più contenuta la crescita per Legno e Mobile (+1,8%), Minerali non metalliferi (+1,2%), Meccanica (+0,9%) e Gomma e Plastica (+0,6%). In leggera flessione l'Alimentare (-0,5%).
Le vendite, lo scorso anno sono aumentate del 3,3% rispetto al 2021, con trend positivi sui mercati interno ed estero. Sul mercato +2,1 di vendite (Calzature +8,5%, Gomma e Plastica +6%, Tessile-Abbigliamento +5,7%, i Minerali non Metalliferi +3,1%, Legno e Mobile (+1,2%); in flessione sul mercato domestico l'Alimentare (-1,5%) e la Meccanica (-4,3%). L'export manifatturiero marchigiano nel 2022 ha invece segnato un +4,8%: particolarmente intensa la perfomance per i comparti della moda (Calzature +18,4%, Tessile-Abbigliamento +14,8%); poi Alimentare (+5,9%) e Meccanica (+2,8%). In sostanza stazionarie le vendite all'estero dei Minerali non Metalliferi (+0,5%) e del Legno e Mobile (+0,3%); in flessione quelle della Gomma e Plastica (-2%).
Nel complesso delle esportazioni, e quindi anche al di fuori della Manifattura, secondo i dati Istat, le Marche hanno registrato la crescita più marcata tra le regioni italiane (+82%) dovuta soprattutto alle maggiori vendite di prodotti farmaceutici (+481%). Al netto della variazione di quest'ultimo comparto, la crescita dell'export delle Marche è in linea con la media Italia e pari al +19,8%.
Il peso dell'export marchigiano sul totale nazionale è salito dal 2,4% al 3,7%; la crescita ha riguardato le vendite verso i Paesi Ue (+68,6%) ed Extra Ue (+101%). Prima nazione di destinazione è il Belgio (16,7% del totale) con un'impennata del 345,5% rispetto al 2021; seguono Stati Uniti (+155,5%) e Germania (+46,2%) rispettivamente 11,3% e 10,9% del totale dell'export regionale.
A livello provinciale si registra l'aumento delle esportazioni in tutte le province: Ancona (+27,2%), Macerata (+21,7%), Fermo (+33,1%), Pesaro Urbino (+15,4%). Ad Ascoli Piceno il valore dell'export è quadruplicato (+324,9%) anche perché influenzato dall'andamento dei prodotti farmaceutici (+503%).
Salgono a 18 le Bandiere Blu conquistate dalle Marche per questo 2023 grazie alla new entry Porto San Giorgio in provincia di Fermo. La cerimonia di consegna è avvenuta oggi, venerdì 12 maggio, a Roma, alla presenza del ministro del Turismo Daniela Santanchè.
"Continua a crescere di anno in anno il numero di bandiere blu conquistate - commenta il presidente della Regione Francesco Acquaroli – e di conseguenza aumenta anche la nostra soddisfazione. Le Marche si confermano solide nella parte altissima della classifica nazionale e questo testimonia il grande lavoro che è stato svolto per la tutela dell'ambiente e la cura dei nostri litorali, un tema sul quale la giunta regionale è particolarmente attenta e attiva".
"Accogliamo quindi con entusiasmo questo importante certificato dello stato di salute delle coste marchigiane che ci sprona ad andare avanti con rinnovato slancio sulla scia di una strategia virtuosa che ritiene la sostenibilità un fattore di crescita responsabile ed intelligente anche nel turismo”.
"Il mare pulito e le spiagge attrezzate con il massimo dei comfort e dei servizi di qualità, sapranno infatti rendere ancora più competitiva l’offerta balneare e sempre più esclusive le vacanze per tutti coloro che scelgono le Marche".
La bandiera blu è un riconoscimento che viene conferito da ben 37 anni dalla Fee (Foundation for Environmental Education) alle località costiere europee che soddisfano severi criteri di qualità relativi a parametri delle acque di balneazione e al servizio offerto, tenendo in considerazione ad esempio la pulizia delle spiagge e gli approdi turistici.
I Comuni marchigiani che nel 2023 sventolano la Bandiera Blu sono: Gabicce Mare, Pesaro, Fano, Mondolfo-Marotta, Senigallia, Ancona-Portonovo, Sirolo, Numana, Porto Recanati, Potenza Picena, Civitanova Marche, Porto San Giorgio, Fermo, Altidona, Pedaso, Cupra Marittima, Grottammare e San Benedetto del Tronto.
"È sempre un'emozione - ha detto il sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica - e ritirarla di persona lo è ancora di più. Sono orgoglioso di poter condividere questo prestigioso riconoscimento, ottenuto per 20 volte consecutive, con la mia Città. La soddisfazione è grande perché ottenerla è sempre più difficile in quanto ogni anno la FEE alza il livello dei servizi che la città deve garantire”.
“Un ringraziamento dovuto e sentito, quindi, alla nostra squadra di dipendenti, agli operatori, alle associazioni e a tutti coloro che hanno contribuito al raggiungimento di questo obiettivo. Continueremo a lavorare per rendere la nostra città sempre più bella, fruibile, sostenibile ed inclusiva".
Nove esercizi pubblici controllati, 62 lavoratori identificati, di cui 3 risultati occupati "in nero" (e uno clandestino), sei titolari denunciati, con 4 attività chiuse per le gravi violazioni in materia di sicurezza e per aver occupato in nero il 10% dei lavoratori.
È il bilancio di una serie di controlli straordinari in ambito turismo e pubblici esercizi, per il contrasto al lavoro sommerso, condotti dai carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Ascoli Piceno unitamente al Nucleo Operativo del Gruppo Tutela Lavoro di Venezia e ai carabinieri del Comando Provinciale di Fermo.
Sono state comminate ammende pari a 56mila euro e contestate sanzioni amministrative pari a 21mila euro. Le attività ispettive, di natura ordinaria e tecnica, si sono estese sul territorio della provincia di Fermo, oltre a Pesaro Urbino, Ancona e Macerata. In particolare nel Fermano sono state controllate 4 società di cui 2 a Porto San Giorgio, frazione San Tommaso Tre Archi, una a Sant' Elpidio a Mare e una a Fermo.
Spinta forse dalla gelosia ha piazzato un dispositivo Gps sull'automobile di un'altra donna nei confronti della quale, da circa due anni, stava compiendo atti persecutori: continui messaggi ingiuriosi e minatori per effetto dei quali quest'ultima era stata costretta a vivere in un perdurante stato di ansia, dovendo anche modificare le abitudini quotidiane di vita. È accaduto a Montegranaro.
La protagonista della vicenda è una donna denunciata dai carabinieri del Comando Provinciale di Fermo per stalking con l'aggravante dell'utilizzo di strumenti informatici o telematici.
La vittima aveva recentemente rinvenuto sotto la propria auto, un oggetto metallico magnetico poi risultato essere un dispositivo Gps completo di scheda Sim ed antenna. Secondo le indagini dei militari, il posizionamento del dispositivo sarebbe riconducibile con certezza alla donna denunciata.
A Pedaso, invece, i militari della Stazione carabinieri hanno attivato il codice rosso, affidando a una struttura protettiva una donna che aveva denunciato maltrattamenti da parte del convivente. I carabinieri hanno svolto rapidi accertamenti e raccolto indizi di colpevolezza a carico dell'uomo che da tempo sottoponeva la convivente a condotte aggressive e vessatorie, di natura verbale e fisica, finora mai denunciate.
Condotte che sarebbero sfociate anche in percosse subite per futili motivi, senza che la donna ricorresse ricorrere a cure sanitarie. Nell'ultimo caso, invece, la vittima ha richiesto l'intervento dei carabinieri. È stato attivato il codice rosso e la conseguente protezione.
Nei primi tre mesi del 2023, il fatturato consolidato del gruppo Tod's ammonta a 270,5 milioni, in crescita del 23,2% rispetto al primo trimestre 2022. "Tuttti i marchi del gruppo - evidenzia la società - hanno iniziato l'anno con una solida crescita a doppia cifra dei ricavi".
In particolare, "eccellenti i risultati di Tod's (+24,4%) e Roger Vivier (+30,9%). Importante il contributo della Cina, in cui entrambi i marchi sono presenti, ciascuno con la propria rete di punti vendita nei più importanti luxury mall"; +10,1% per Hogan, +30,6% per Fay.
I dati di vendita del primo trimestre 2023, commenta il presidente e a.d Diego Della Valle, "confermano l'ottimo andamento del nostro gruppo: tutti i marchi hanno registrato una solida crescita a doppia cifra dei ricavi. Tutte le aree geografiche sono in crescita. Il gruppo ha registrato eccellenti risultati nel mercato italiano ed in quello europeo. Molto importante il contributo del mercato cinese".
L'obiettivo principale, indica Della Valle, resta "quello di accrescere il valore patrimoniale del gruppo e dei singoli marchi". E aggiunge: "Considerando il buon trend delle vendite del mese di aprile e l'ottimo andamento degli ordini per le collezioni invernali, sono fiducioso sui risultati futuri del gruppo".
Fermo - La tragedia si è consumata ieri, di prima mattina, quando, per cause ancora al vaglio degli inquirenti, un giovane 30enne di Fermo ha perso la vita precipitando dal balcone di casa. Intorno alle 7.45 un familiare ha allertato i soccorsi che, prontamente intervenuti sul posto, non hanno potuto fare altro se non constatare il decesso: l'impatto con il suolo, da un'altezza di circa 6 metri, ha provocato traumi di gravità tale che ogni tentativo di rianimare la vittima è stato vano.
La Procura ha aperto un'inchiesta per tentare di ricostruire la dinamica dell'accaduto, nonostante l'assenza di testimoni oculari.
Gatto intrappolato sotto un tombino nel centro cittadino di Fermo viene soccorso dai Vigili del Fuoco. Il fatto si è verificato questa mattina, quando un’incessante miagolio proveniente dal sottosuolo ha attirato l'attenzione di un passante che ha subito allertato la sala operativa del capoluogo.
La squadra giunta sul posto ha provveduto a sollevare il tombino del pozzetto di raccolta delle acque piovane in cui era intrappolato il felino, individuato con l'ausilio di una termocamera ed una sonda di profondità. Si è dunque proceduto con il salvataggio dell'animale in pericolo, ricondotto all'esterno in salvo.
Sta facendo rumore e raggiungendo milioni di visualizzazioni su Instagram e Tik Tok il video in cui la famosa blogger fermana Benedetta Rossi, scrittrice e conduttrice su Food Network del programma "Fatto in casa da Benedetta", ha reagito a quanti la criticano per colpire "intere categorie di persone".
"Sono una che non si arrabbia mai, ma questa volta mi avete veramente fatto inc***are. Non sento solo rabbia, sento disgusto" confida Benedetta in un lungo video - della durata di quasi 10 minuti - in cui sfoga tutta la sua indignazione.
La blogger non si concentra tanto su chi - attraverso articoli e commenti rilasciati sui social - non apprezza il suo personale modo di cucinare, ma sul fatto che vengano sminuite tutte le persone che quotidianamente fanno la spesa al discount e possono permettersi solo "prodotti economici, come il tonno in scatola" o coloro che, semplicemente, non hanno tempo a sufficienza per procedere a lunghe preparazioni (come preparare una pasta sfoglia da zero). "Tutti i miei fan vengono bullizzati", afferma.
"Cari criticoni del web: capisco che per fare clic siete disposti a tutto, però forse avete perso il contatto con la realtà. Forse non sapete che c’è gente che quando va a fare la spesa deve controllare quanto le resta sul portafoglio e deve far quadrare i conti della famiglia. Poi c’è il fattore tempo: per chi lavora tutto il giorno, portare a tavola qualcosa di semplice e veloce è una necessità", aggiunge Benedetta durante il video.
"Quando andavo a scuola - conclude la star marchigiana dei social - mi hanno insegnato che non va discriminato il compagnetto di classe con la famiglia in difficoltà. A quell'età mi hanno anche insegnato a rispettare il cibo, tutto il cibo. Nessuna delle persone che mi segue deve sentirsi esclusa, offesa o giudicata per quello che è, per quello che ha o per quello che sceglie di fare. Concludendo: sono felice per voi che potete fare i fighetti e permettervi tanti lussi, ma vorrei dirvi che non vi potete permettere il lusso di offendere la mia community e un’intera categoria di persone".
I carabinieri di Fermo hanno arrestato due pregiudicati per truffa in concorso. Qualche giorno fa, in du distinte occasioni, erano state raccolte denunce di truffa subite da due anziani del posto di 81 e 88 anni: nel primo caso la vittima era stata contattata telefonicamente da persona che, qualificandosi come nipote,le aveva chiesto del danaro per pagare una multa emessa dalla Questura, al fine evitare l'arresto.
Poco dopo, la vittima veniva contattata da un altro soggetto che, presentandosi come operatore della Questura, quantificava la somma in denaro necessaria per evitare l'arresto al nipote, precisando che al ritiro avrebbe provveduto un incaricato recandosi al domicilio.
La vittima, spaventata dalla circostanza, dopo aver raccolto alcuni monili in oro custoditi in casa, nonché denaro in contanti per alcune decine di migliaia di euro, scendeva in strada consegnando tutti i suoi risparmi ad un giovane sconosciuto che l'attendeva sotto casa e che dopo aver ritirato il denaro e i preziosi si era allontanato.
Nel secondo caso, l'88enne, mentre si trovava in casa, era stato contattato telefonicamente da una persona che, dopo avergli riferito di una sanzione pecuniaria a carico del nipote, per un importo di 6mila euro, gli anticipava che di lì a breve sarebbe stato raggiunto da un dipendente di Poste Italiane incaricato del ritiro del denaro.
Poco dopo si era presentato in casa uno sconosciuto, qualificatosi come direttore della Poste Italiane, al quale l'anziano ha consegnato tutto il denaro custodito in casa, circa 3mila euro, dichiarando di non possedere altro. Le indagini dei carabinieri della stazione di Fermo hanno permesso di identificare e fare arrestare gli autori del reato: si tratta di due i napoletani di 48 e 46 anni.
Sono state raccolte testimonianze e analizzati i filmati dei sistemi di videosorveglianza. I militari hanno individuato l'automobile usta dai due: una Fiat Cinquecento, che è stata fermata lungo l'autostrada, con i due a bordo. Perquisiti dalla Stradale sono stati trovati in possesso di monili e denaro contante per una cifra di circa 15mila euro, occultata nel dispositivo delle cinture di sicurezza. Arrestati, i due sono stati posti ai domiciliari.