Marche sferzate dal forte vento, come da allerta arancione diramata nella giornata di ieri dalla Protezione civile regionale. Sono stati circa 170 gli interventi svolti nella notte da parte dei vigili del fuoco a causa delle forti raffiche che hanno interessato tutto il territorio raggiungendo i 100 km/h.
Le richieste sono soprattutto per alberi o rami caduti sulla sede stradale, insegne pericolanti, tettoie divelte e comignoli pericolanti. In serata una grossa quercia è caduta lungo la SP 25 a Cingoli e ha ostruito l’intera strada, coinvolta anche un’auto di passaggio. Nessun ferito.
La pianta è stata rimossa con l’uso dell’autogru. In supporto alle squadre dei vigili del fuoco marchigiane è arrivato un modulo operativo dal Comando di Roma dislocato nel Pesarese.
A Macerata un grosso pino è crollato allo stadio Della Vittoria (vedi foto principale) danneggiando la recinzione in cemento, mentre alcuni rami sono finiti anche in mezzo al campo. Rami caduti anche nella zona commerciale di Piediripa.
In località Camporota di Treia, invece, sono crollate due querce (vedi foto sottostanti). Fortunatamente i due alberi si sono abbattuti su di un campo non invadendo la sede stradale. Nella stessa zona, due anni fa erano cadute due querce secolari. Questo in seguito a gravi incidenti stradali che avevano danneggiato i tronchi.
I dati sono resi noti dalla Regione Marche in occasione del primo dicembre, Giornata Mondiale dell'Aids celebrata in tutto il mondo dal 1988. È stata la prima giornata mondiale della salute, una opportunità fondamentale per sensibilizzare al problema, esprimere solidarietà alle persone malate e ricordare coloro che hanno perso la vita.
"Negli anni '80 era una malattia quasi sconosciuta contro la quale non si avevano armi che non fossero la prevenzione. Cancro e Aids erano le parole più temute. Alla fine di quegli anni apparivano i primi spot del Ministero della Sanità, dai toni crudi e allarmistici. Oggi che la malattia ha superato il traguardo dei 45 anni fa meno paura, ma ha ancora senso parlarne". A dirlo è l'assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini.
L'Hiv, virus dell'immunodeficienza umana, attacca e distrugge i linfociti responsabili della risposta immunitaria dell'organismo. L'Aids identifica uno stadio clinico avanzato, quando il sistema immunitario non è più in grado di difendersi neanche dai virus più banali. Anche se ormai la medicina nella cura ha fatto passi da gigante, ci sono ancora troppe diagnosi tardive che ne limitano l'efficacia.
"Le nuove diagnosi avvengono per lo più in soggetti asintomatici, ma nel 30% dei casi sono tardive - ricorda l'assessore -. Una diagnosi precoce è essenziale per l'attivazione tempestiva di cure efficaci, oggi in grado di ridurre al minimo il rischio di trasmissione e ritardare l'insorgenza di Aids. Ma è importante anche entrare nelle scuole ed insegnare la prevenzione ai giovani".
Le persone che hanno scoperto di essere Hiv positive nel 2022 sono uomini nel 78,7% dei casi. L'età mediana è di 43 anni per gli uomini e 41 per le donne. L'incidenza più alta è stata osservata tra le persone di 30-39 anni e 25-29. La maggior parte delle nuove diagnosi è attribuibile a rapporti sessuali.
Ad Ancona esiste un check point, un punto che offre la possibilità di effettuare i test di screening e di fare sensibilizzazione grazie alla collaborazione tra Clinica di Immunologia dell'Aou delle Marche, Comune di Ancona, Opere Caritative Francescane Odv, Freewoman Odv, Caritas di Ancona-Osimo, Anlaids Marche e Arcigay Ancona. Il comune capoluogo ha aderito a Fast-track City, una rete di città unite contro l'Aids che hanno come obiettivo di prospettiva l'azzeramento delle infezioni. Nell'ambito dell'attività è stato istituito un tavolo tematico al quale aderiscono anche Ast Ancona e Dipartimento di Prevenzione.
Dal 18 al 27 novembre anche le Marche hanno partecipato alla settimana europea del Testing non solo per l'Hiv ma anche per epatiti virali e in generale infezioni sessualmente trasmissibili: sono stati offerti test gratuiti anche per gli studenti dell'Università Politecnica delle Marche. "Le aziende sanitarie in questi giorni si sono fatte inoltre promotrici di campagne informative e di ascolto" ribadisce l'assessore.
Era fatta figurare nel trasporto come merce destinata all'industria farmaceutica ma in realtà si trattava di infiorescenze di marijuana: complessivamente 33 buste trasparenti termosaldate, contenenti la stessa sostanza, per un totale complessivo di circa 52 chilogrammi.
La scoperta è stata fatta durante servizi di controllo economico del territorio del nucleo di polizia economico-finanziaria di Fermo che ha interessato la movimentazione delle merci su strada. Verifiche che sono state approfondite nel caso specifico perché dalla merce proveniva un forte odore che ha insospettito i militari.
La merce, hanno appurato i finanzieri, veniva trasportata simulandone la qualità di materie prime destinate all'industria farmaceutica; la documentazione, pur risultando apparentemente legittima, non consentiva alcun riferimento univoco alle buste trasportate.
Il carico è stato sequestrato in quanto detenuto e trasportato in violazione dell'articolo 73 del dpr 309/90 che punisce la detenzione e il traffico di sostanze stupefacenti. Un cittadino italiano è stato denunciato a piede libero alla Procura di Fermo. Le condotte illecite sono al vaglio dell'autorità giudiziaria e, sulla base del principio di presunzione di innocenza, l'eventuale colpevolezza della persona sarà definitivamente accertata in caso di sentenza irrevocabile di condanna.
La stagione teatrale al teatro delle Api di Porto Sant’ Elpido si apre con un tutto esaurito da applausi: la Compagna della Marca porta in scena "Life is a Musical", il primo dei molti appuntamenti di questa ricca e variegata stagione che non poteva iniziare in modo migliore.
La regia di Roberto Rossetti ha dato vita a uno spettacolo coinvolgente e dinamico con un cast tutto nostrano, a riprova che non servono grandi nomi per fare grandi spettacoli, le voci potenti e le performance emozionanti hanno reso ogni momento dello spettacolo unico e coinvolgente.
Life is a musical racconta la vita di ognuno noi dall’ adolescenza alla pubertà alla crescita personale e ai vari problemi che incontriamo giorno dopo giorno in età adulta un mix di canto recitazione e danza che porta a toccare le corde di tutti e quindi ad emozionarsi.
Non manca ovviamente la comicità attualizzando un classico culturale come Paolo e Francesca del sommo poeta Alighieri. Molti sono gli spunti di riflessione così come molti sono stati gli applausi di apprezzamento del pubblico.
In conclusione, "Life is a Musical" è uno spettacolo teatrale che merita di essere elogiato. La Compagnia della Marca ha dimostrato ancora una volta la sua abilità nel creare spettacoli indimenticabili, lasciando il pubblico con un sorriso sulle labbra e un cuore pieno di emozioni.
Trattenuta sotto minaccia in auto e picchiata da tre uomini verosimilmente per motivi legati al mondo dello sfruttamento della prostituzione. Una giovane kosovara è stata soccorsa dai carabinieri di Montegranaro e del nucleo operativo e radiomobile di Fermo che, dopo la segnalazione da parte di alcune persone, hanno intercettato l'auto a bordo della quale erano le quattro persone e hanno liberato la donna.
La giovane, inizialmente restia a collaborare, è stata visitata all'ospedale di Fermo e dimessa con una prognosi di 30 giorni per "lesioni multiple al volto, capo, arti superiori e inferiori, e frattura ossa nasali"; è stata collocata in una struttura protetta.
Nel corso dell'intervento sono stati arrestati tre albanesi: un 23enne, irregolare sul territorio nazionale e destinatario di un decreto di espulsione, un 22enne, pregiudicato, e un 28enne. I militari sono intervenuti perché alcuni avevano notato una donna accerchiata e aggredita da tre uomini in una zona agricola del comune di Montegranaro.
Poi hanno fermato il veicolo sul quale si erano allontanati e hanno accertato che la giovane era stata ripetutamente picchiata dai tre uomini, suoi conoscenti, per motivi in corso di approfondimento ma forse legati allo sfruttamento della prostituzione, e poi trattenuta contro la propria volontà nell'auto, sotto minacce.
La Procura di Fermo, informata dai carabinieri, ha posto uno dei tre albanesi, incensurato, agli arresti domiciliari presso la propria abitazione. Gli altri due sono stati trattenuti presso le camere di sicurezza del comando. Dopo l'udienza di convalida dell'arresto, tutti e tre sono stati sottoposti all'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria in attesa dei termini a difesa richiesti dal loro legale.
Nell’ambito delle iniziative promosse dall’Università di Camerino nella settimana dedicata alla condanna della violenza di ogni genere, che include il 25 novembre, il Comitato Unico di Garanzia dell’Ateneo e il prorettorato al benessere, persona e opportunità, organizzano lunedì 27 novembre il convegno “La manipolazione tossica: quando l’amore diventa una trappola”, che si terrà al mattino nella sede di San Benedetto del Tronto, con inizio alle ore 11 e nel pomeriggio a Camerino, nella sala convegni del rettorato alle ore 16, un momento di riflessione e confronto dedicato alle studentesse e agli studenti con docenti ed esperti.
L’incontro è realizzato in collaborazione con l’associazione Giustizia Donna, Aspic Psicologia Marche e Posto Occupato, con il patrocinio del Comune di Camerino, del Comune di Ascoli Piceno, dell’Ambito Territoriale Sociale 15 di Macerata, dell’Ambito Territoriale Sociale di Ascoli Piceno, della cooperativa sociale On the Road.
“È assolutamente importante – sottolinea con fermezza il rettore Leoni – che l’attenzione sia tenuta alta sempre e non un solo giorno l’anno: per questo abbiamo in programma tante altre iniziative ed azioni strategiche nel corso del mandato rettorale”.
“Abbiamo voluto mantenere una prorettrice su queste tematiche che si occuperà della parità di genere e della diffusione della cultura della non violenza, non solo nell’ambito della comunità universitaria, con particolare attenzione alla componente studentesca, ma anche tra gli studenti delle scuole superiori e della cittadinanza in generale. È importante quindi una attenta partecipazione alle attività che l’Ateneo propone, a partire dal convegno promosso il prossimo 27 novembre”.
L’incontro si aprirà con i saluti del rettore Graziano Leoni e della prorettrice al Benessere, Persona e Opportunità Sara Spuntarelli; seguiranno poi gli interventi della presidente dell’associazione Giustizia Donna Francesca Biancifiori sulla violenza di genere nelle sue diverse forme e normativa di riferimento, della psicologa e psicoterapeuta Catiuscia Settembri sulla manipolazione psicologica nella relazione tossica, dei docenti Unicam Nazzareno Cannella e Esi Domi sugli aspetti neurobiologici della violenza di genere, della vicepresidente dell’Ordine dei Farmacisti della provincia di Macerata che presenterà il “Progetto Mimosa": una donna non si tocca neanche con un fiore”, la campagna di sostegno e prevenzione contro la violenza sulle donne, Aspic Psicologia Marche e il Servizio di Consulenza e Benessere Psicologico di Unicam presenteranno il servizio stesso.
Il convegno si concluderà con testimonianze di attività sul territorio, nella sede di San Benedetto del Tronto a cura di Domenico Fanesi e Laura Gaspari dell’Ambito Territoriale Sociale di Ascoli Piceno ATS 22, nella sede di Camerino a cura di Valeria Pasqualini dell’Ambito Territoriale Sociale di Macerata ATS 15. A moderare gli interventi sarà la professoressa Stefania Silvi, presidente del Cug Unicam.
Ambulatorio per i codici minori, modello organizzativo predefinito per il boarding, campagne informative per l'uso appropriato del Pronto Soccorso e contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari, potenziamento del coinvolgimento delle Direzioni Generali.
Sono tra le misure che la Regione Marche sta mettendo in atto per ridurre il fenomeno del sovraffollamento dei Pronto Soccorso e per garantire un servizio migliore agli utenti. "Ancora troppi pazienti si rivolgono ai Pronto Soccorso - sottolinea il vice presidente e assessore alla Sanità Filippo Saltamartini - e questo perché il territorio non è sempre in grado di dare risposte soddisfacenti.
Il rafforzamento della medicina territoriale passa attraverso i finanziamenti del Pnrr e la formazione dei medici di base, che sono carenti per una errata programmazione: questa giunta è intervenuta aumentando le borse di studio ma per avere gli effetti sperati serve ancora tempo".
Le linee guida organizzative regionali per la presa in carico nella rete dell'emergenza-urgenza, in ottemperanza delle indicazioni ministeriali, sono racchiuse in una Delibera di Giunta recentemente approvata. Il percorso di monitoraggio e potenziamento è stato condiviso con i professionisti del Pronto Soccorso, istituendo una cabina di regia.
Tra le novità più significative ogni presidio ospedaliero dovrà dotarsi di un modello organizzativo predefinito di boarding (attesa da parte del paziente di un posto letto in reparto dopo la decisione di ricovero) che contenga: il numero di posti letto per ciascun reparto da dedicare ogni giorno ai ricoveri provenienti dal Ps, tempistica e logistica per il ricovero (orario comunicazione posti letto, numero pazienti da ricoverare), nelle ore notturne l'accesso al letto deve essere garantito per i pazienti clinicamente stabili; modalità per la gestione di eventuali ricoveri in sovra numero nei singoli reparti rispetto ai letti disponibili (barelle, letti aggiuntivi, posti letto in reparti diversi da quelli di attribuzione dei pazienti).
L'atto contiene poi il manuale di Triage che dettaglia in modo unico ed univoco le modalità di attribuzione dei codici di priorità. Viene suggerita l'organizzazione di ambulatori per i codici minori per differenziare le attività di presa in carico e ridurre i tempi di attesa, e l'attivazione di protocolli condivisi per il Fast Track, ossia avviare il paziente dal triage direttamente alla visita specialistica richiesta per ridurre tempi, sovraffollamento e migliorare la qualità percepita
Accessi e percorsi verranno periodicamente monitorizzati dall'Agenzia Regionale Sanitaria (Ars) per individuare correttivi appropriati. È raccomandato inoltre un maggior livello di responsabilizzazione delle direzioni aziendali nei confronti del sovraffollamento dei Ps, in modo che abbiano un ruolo attivo nella prevenzione del fenomeno.
Fondamentali saranno anche le campagne informative e di sensibilizzazione: in primo luogo contro la violenza agli operatori sanitari con una politica di tolleranza zero, incoraggiando il personale a segnalare gli episodi subiti e suggerendo le misure per ridurre o eliminare i rischi, rafforzando il coordinamento con le forze di polizia e l'impegno delle Direzioni per la sicurezza nelle proprie strutture.
Il Ministero delle Salute ha lanciato la campagna #laviolenzanoncura, rivolta alla popolazione in generale. Ma vanno messe in campo anche campagne informative per l'uso appropriato del Pronto Soccorso, in modo che il cittadino sappia orientarsi nella rete dei servizi.
"Il grado di soddisfazione degli utenti verrà infine costantemente monitorato attraverso la somministrazione di questionari - conclude Saltamartini -. Intanto abbiamo aumentato a 100 e 50 euro le tariffe orarie per le prestazioni aggiuntive, rispettivamente dei medici e degli infermieri che operano nei servizi di emergenza e urgenza ospedalieri, per ridurre il ricorso alle cooperative. Attraverso queste linee guida vogliamo attivare percorsi condivisi per far funzionare al meglio le risorse che abbiamo a nostra disposizione"
L’Amministrazione comunale di Valfornace si è voluta complimentare con Mirko Caramanti, laureatosi di recente campione europeo e mondiale di prove di caccia con i cani Mars e Rommel.
A Caramanti, che a fine ottobre ha ottenuto il titolo mondiale a Senec, in Slovacchia, quest’anno sono andati ben due ori, uno nella caccia pratica e uno nella ferma inglesi.
Il vicesindaco, Ivan Cecola, l’assessore Domenico Iori e il consigliere Pietro Scipioni, gli hanno consegnato una targa ricordo, esprimendo la gioia dell’intera comunità, con la quale l’Amministrazione locale e il sindaco, Massimo Citracca, hanno voluto congratularsi ricordando che “la passione, l’impegno e la costanza portano sempre ai risultati sperati”.
“In sinergia con le politiche di sicurezza del governo, la Regione Marche investe fortemente sulla sicurezza urbana manifestando grande sensibilità e impegno ad intercettare e prevenire i reati a protezione sociale dei cittadini”: così il vicepresidente e assessore con delega alla Sicurezza, Filippo Saltamartini, ha illustrato in conferenza stampa questa mattina le misure adottate dalla Giunta regionale per dotare di strumenti adeguati la polizia locale per svolgere al meglio il servizio alla cittadinanza.
Investimenti significativi “i maggiori per la Regione Marche su un tema concreto come la sicurezza urbana - ha rilevato il vicepresidente - che ammontano complessivamente a 800 mila euro di risorse stanziate dalla Giunta nel corso del 2023, considerando gli ulteriori fondi di 225 mila euro aggiunti recentemente”.
Sono risorse per potenziare il servizio della polizia locale, corroborata da moderne tecnologie e attrezzature tecnico-strumentali, attraverso un bando rivolto ai Comuni in forma singola o aggregata. “La polizia locale svolge una funzione fondamentale di monitoraggio e controllo della comunità, può intercettare fenomeni di devianze prima che diventino reati, per questo riteniamo strategico implementare le attrezzature e le tecnologie a loro disposizione con fondi regionali mirati all’innovazione e all’efficienza dei servizi prestati per la sicurezza dei territori”.
“Gli agenti – osserva il vicepresidente - sono la prima sentinella contro l’illegalità e per la percezione del disagio sociale, la cronaca di questi giorni ne è una triste conferma. È importante che possano avere gli strumenti necessari di prevenzione per la lotta e il contrasto alla criminalità in cooperazione con le altre forze dell’ordine”.
Gli ulteriori fondi, che si sommano ai 575 mila euro già assegnati nel luglio scorso, sono destinati all’acquisto di dotazioni tecnico-strumentali per l’esercizio delle funzioni di polizia locale (L.R. 1/2014) come automobili o allestimenti, defibrillatori portatili, etilometri, strumentazioni fotografiche portatili facilmente occultabili, radio portatili e veicolari, sistemi di lettura targhe, di rilevazione elettronica di incidenti stradali con metodologie satellitari, dispositivi portatili per rilevamento di esplosivi e per il riconoscimento rapido di droghe, strumentazione portatile per l’analisi di falsi documentali.
“La problematica della sicurezza urbana va affrontata sotto diversi aspetti nel territorio regionale dove sono presenti realtà molto differenti e diversificate per ciò che concerne sia le risorse umane, sia le risorse strumentali” aggiunge Filippo Saltamartini.
La dotazione finanziaria complessiva è articolata su due diverse linee di co-finanziamento a favore dei relativi beneficiari: 375.000 euro a Comuni singoli dotati di un corpo o servizio di polizia locale, Unioni di Comuni e Montane, Enti associati/consorziati/convenzionati anche mediante protocolli di collaborazione per tutte le funzioni di polizia locale con una popolazione residente inferiore a 10.000 abitanti. 425,000 euro a Province; Comuni singoli, dotati di un corpo o servizio di polizia locale; Unioni di Comuni e Montane, Enti associati/consorziati/convenzionati anche mediante protocolli di collaborazione per tutte le funzioni di polizia locale con popolazione residente di almeno 10.000 abitanti.
Le risorse saranno erogate al 50% subito dopo l’approvazione della graduatoria, il restante 50% a titolo di saldo ad avvenuta rendicontazione che dovrà pervenire entro il termine previsto dal bando attuativo. Sono finanziabili tutte le spese relative all’acquisto e al rinnovo di strumentazioni specifiche per la polizia locale sostenute nel corso dell’annualità 2023. Il co-finanziamento regionale è pari al 80% delle spese per investimento sostenute ed è assegnato fino ad un massimo di 25.000 euro.
Al bando (pubblicato con decreto N.69 del 9 agosto 2023), hanno aderito 100 enti locali sia in forma singola che aggregata. Le istanze presentate dagli enti locali con popolazione inferiore a 10 mila abitanti sono 69 per una richiesta complessiva di contributi di 1.300.000 euro e per un valore complessivo degli interventi di 1.700.000 euro. Le istanze presentate dagli enti locali con popolazione pari o superiore a 10 mila abitanti sono 31 per una richiesta complessiva di contributi di 590.000 euro e un valore complessivo degli interventi di circa 850.000 euro.
Le attività istruttorie stanno volgendo al termine e a breve sarà pubblicata la graduatoria degli enti ammessi a finanziamento.
Si ribalta rimorchio di un tir carico di polli: traffico in tilt sulla A14. L’incidente si è verificato, poco dopo le 8 di questa mattina, tra i caselli di Civitanova Marche e Porto Sant’Elpidio.
Per cause in corso di verifica il camion, che viaggiava in direzione sud, ha perso il rimorchio che conteneva all’interno pollame vivo. Diversi esemplari durante l’impatto sono deceduti,.
Sul posto, i vigili del fuoco di Fermo e di Civitanova con la polizia autostradale. Il rimorchio è stato rimesso in sesto da una gru del personale di Autostrade, mentre i polli saranno trasferiti in un altro mezzo dell’azienda che trasportava i polli. Si registrano code, seppur al momento il traffico procede in due corsie.
(Foto di repertorio)
“Per ritrovare le forze e accogliere con dolcezza il dolore, tutte le mattine all'alba vado a camminare lungo il Naviglio, aggiungendo ogni volta qualche metro al percorso”.
“Sono accolto dalla bellezza silenziosa del paesaggio e da qualche sorriso di incoraggiamento”. Così il compositore Giovanni Allevi su Facebook. Il musicista, in cura per un mieloma, ha postato anche una foto, che lo ritrae con una cuffia grigia in testa, vestito di nero e il Naviglio sullo sfondo.
Dopo il grande successo all'Arena Gigli di Porto Recanati, torna in tour "Lumina Dream Experience - i concerti a lume di candela" per una doppia data a Porto San Giorgio. Un'esperienza sensoriale a tutti gli effetti, una serata di pura magia visiva ed uditiva, un momento di profonde emozioni in cui immergersi martedì 26 dicembre al Teatro Comunale di Porto San Giorgio, in due repliche - una pomeridiana delle ore 18:00 e una serale delle ore 21:00.
Lo spettacolo - grazie all'atmosfera unica e suggestiva creata dalla grande musica a lume di candela - è molto più di un semplice concerto, è un vero e proprio momento magico in cui gli spettatori verranno travolti in un viaggio attraverso i sensi.
Reso ancor più magico dal clima natalizio che illuminerà anche il contesto intorno al teatro, Lumina è un’esperienza a cui abbandonarsi totalmente per poterne godere a pieno. Con artisti di eccellenza che incanteranno la platea sulle note dei migliori brani di musica classica contemporanea (dal Maestro Ennio Morricone a Piazzolla) e le più grandi colonne sonore dei film, sarà impossibile non emozionarsi.
L’evento, ideato e prodotto da Emanuela Todesco e la Isolani Spettacoli, è nato con la volontà di toccare anima e cuore del pubblico che sarà spettatore di un alto momento artistico ed emotivo. Un vero e proprio viaggio dei sensi, ma anche e soprattutto dell’anima, attraverso la musica che illuminerà il cuore di quanti saranno presenti, grazie all'incontro con la calda luce delle candele e la magia del Natale. Un appuntamento in teatro da non perdere quello di martedì 26 dicembre al Teatro Comunale di Porto San Giorgio.
Nell'ambito di un'operazione eseguita in collaborazione tra i militari dei comandi provinciali della guardia di finanza e dei carabinieri di Fermo, è stata scoperta un'officina di autoriparazione, ritenuta abusiva, allestita di tutto punto all'interno di un fabbricato privato ma operante senza alcuna autorizzazione prevista dalla legge: è scattato il sequestro di tutte le attrezzature ritrovate e il responsabile è stato deferito alla Procura e sottoposto a sanzioni amministrative.
Sono stati i carabinieri della stazione di Falerone, unitamente a una pattuglia impegnata nell'espletamento del servizio di pubblica utilità 117, composta da militari del gruppo della guardia di finanza di Fermo, a effettuare un intervento congiunto all'interno di un locale dove hanno trovato un'autofficina abusiva: nel locale c'erano diversi autoveicoli in corso di riparazione e numerosi macchinari necessari per lo svolgimento della professione: il titolare dell'officina non è stato in grado di esibire alcuna licenza o autorizzazione all'esercizio dell'attività.
Sul posto anche una pattuglia del nucleo carabinieri forestali di Montegiorgio, deputata alla rilevazione di eventuali illeciti anche in materia ambientale e di gestione dei rifiuti, che ha riscontrato al termine dell'attività violazioni penali, previste e sanzionate dal codice dell'ambiente, connesse all'abbandono o deposito incontrollato di rifiuti.
(Foto di repertorio)
Dopo la fine di una relazione sentimentale, che evidentemente non aveva accettato, una 46enne avrebbe tempestato l'ex fidanzato con una serie di messaggi molesti, via telefono e su piattaforme social. Inoltre, in un'occasione, la donna si sarebbe presentata nei pressi dell'abitazione della vittima, aggredendola verbalmente.
I fatti sono stati segnalati dalla vittima di condotte persecutorie ai carabinieri di Sant'Elpidio a Mare (Fermo) che hanno denunciato la donna. La raffica di messaggi, secondo le indagini dell'Arma, era stata solo la punta dell'iceberg: la donna aveva assunto comportamenti sempre più inquietanti, presentandosi vicino casa dell'ex compagno e inveendo contro di lui.
Addebiti che poi dovranno essere vagliati in un procedimento, con presunzione di colpevolezza dell'interessata fino a sentenza irrevocabile. Gli atti persecutori avrebbero avuto un impatto notevole sulla vittima, generando un grave stato di ansia che aveva persino costretto l'uomo a cambiare le proprie abitudini di vita.
Dopo la denuncia, i carabinieri sono intervenuti in maniera risoluta, dando il via a un'indagine accurata per far cessare il disagio e restituire tranquillità all'uomo. L'autorità giudiziaria è stata subito informata e l'attività investigativa è stata avviata con l'attivazione del codice rosso.
Nel 2022 nelle Marche si sono verificati 4.951 incidenti stradali che hanno causato la morte di 91 persone e il ferimento di altre 6.661. Lo evidenziano dati Istat che danno conto di un aumento degli incidenti stradali (+6,2% rispetto al +9,2% nazionale), di feriti (+6,1% a fronte del +9,2% nazionale) e di vittime (+8,3% contro l'aumento medio italiano del +9,9%).
Lo scorso anno, osserva l'Istat, rispetto al 2021 è stato caratterizzato da una netta ripresa della mobilità e, come conseguenza, dell'incidentalità stradale. A livello provinciale è Ancona quella nella quale si sono verificati più incidenti: 1.591 con 34 vittime e 2.177 feriti); seguono Pesaro Urbino (1.555 incidenti, 17 morti, 1.427 feriti), Macerata (937 incidenti, 16 morti, 1.309 feriti), Ascoli Piceno (723 incidenti, 11 morti e 935 feriti), Fermo (545 incidenti, 7 morti e 772 feriti). Macerata e Fermo sono le uniche province nelle quali si sono registrate meno vittime di incidenti stradali rispetto al 2021 (-9 e -2).
Nel periodo 2001-2010 le vittime della strada si erano ridotte nelle Marche (-50,9%) più della media nazionale (-42,0%) mentre tra il 2010 e il 2022 si sono registrate variazioni rispettivamente di -16,5% e -23,2%. Nello stesso periodo l'indice di mortalità nelle Marche è aumentata (da 1,6 a 1,8 deceduti ogni 100 incidenti) a fronte di un dato nazionale invariato (1,9 decessi ogni 100 incidenti).
Nel 2022 nelle Marche si è ridotta l'incidenza degli utenti vulnerabili per età (bambini, giovani e anziani) morti in incidente stradale, attestandosi su un valore inferiore alla media Italia (42,9% contro 44,3%). Quanto agli utenti vulnerabili secondo il ruolo che essi hanno avuto nell'incidente (conducenti/passeggeri di veicoli a due ruote e pedoni), il peso relativo sul totale dei deceduti, nelle Marche, risulta superiore a quello nazionale (51,6% contro 49,3%).
Sempre tra 2010 e 2022 l'incidenza di pedoni deceduti è diminuita nelle Marche da 20,2% a 17,6%, mentre nel resto del Paese è aumentata leggermente, da 15,1% a 15,4%.
Una società del settore calzaturiero in provincia di Fermo aveva chiesto fondi strutturali co-finanziati dall'Unione Europe per 865mila euro, di cui 325mila illecitamente percepiti, legati ad un piano di sostegno agli investimenti produttivi per le aree colpite dal sisma, utilizzando fatture false per oltre 3,8 milioni di euro e 850mila euro di Iva e ricorrendo ad altri artifizi e raggiri, quali la mancata tenuta di una contabilità di magazzino, inducendo in errore la Regione Marche: sarebbe stato anche simulato l'acquisto, in realtà mai avvenuto, di stampi di alluminio e macchinari per la produzione di suole di scarpe, per milioni di euro.
Lo ha scoperto il nucleo di opolizia economico finanziaria di Fermo al termine di una complessa operazione diretta dalla Procura Europea (Eppo - European public prosecutor's Office) - Ufficio di Bologna, che ha portato alla luce una truffa aggravata ai danni dello Stato e dell'Ue.
Il rappresentante legale della società e l'amministratore di fatto, sono stati denunciati, in concorso con alcuni fornitori, per truffa aggravata ai danni dello Stato, per aver ottenuto illecitamente le erogazioni pubbliche a fondo perduto nell'ambito del Programma operativo Regionale (Por) Marche Fesr.
Per assicurarsi il profitto dei reati, secondo emerso dalle indagini delle Fiamme Gialle, i presunti responsabili avrebbero anche realizzato l'incorporazione dell'azienda in una società simulata, creata ad hoc, con sede nel Delaware (USA), per distrarre le disponibilità patrimoniali delle società italiane incorporate.
I finanzieri hanno altresì eseguito un decreto di sequestro preventivo, emesso dal Gip di Fermo su richiesta del procuratore Europeo, per 879.566 euro: sottoposte a vincolo cautelare disponibilità patrimoniali, conti correnti, terreni, autovetture e immobili in capo agli indagati e alle società, inclusa quella in Delaware. Il provvedimento del Gip è stato poi confermato dal tribunale del riesame di Fermo che si è pronunziato a seguito di ricorso della difesa.
In fiamme la discoteca Luxury di Porto San Giorgio: intervengono i vigili del fuoco. L’incendio è divampato, per cause in corso di verifica, intorno alle 4:30 della mattinata di oggi nel locale da ballo sito in via Cotechini
Per l’estinzione del rogo sono intervenute squadre del Comando dei vigili del fuoco Fermo, Amandola e in supporto personale da Macerata con autobotte per un totale di 20 pompieri con 7 automezzi.
Sono attualmente in corso le operazioni di messa in sicurezza e verifica della struttura. Sul posto anche la polizia, il sindaco di Porto San Giorgio Valerio Vesprini e l’assessore Fabio Senzacqua. Non si registrano feriti o intossicati.
Il questore di Fermo ha emesso in 10 giorni ben sei provvedimenti di ammonimento per violenza di genere: nel dettaglio uno è stato disposto per minacce persecutorie configuranti lo stalking e cinque per violenza domestica.
Il primo è un provvedimento a carico di un professionista che si era invaghito di una sua cliente. Interrotto il rapporto sentimentale dalla donna, lui, non accettando la fine della relazione, ha cominciato a tempestare la vittima di messaggi attraverso piattaforme social di messaggistica istantanea, mail e biglietti cartacei fatti ritrovare sul vetro dell'autovettura di lei.
Messaggi che si sono fatti sempre più minacciosi e offensivi di fronte al rifiuti della donna di riallacciare il rapporto, l'uomo ha cominciato anche a seguire la vittima e ad appostarsi sotto casa.
Gli altri ammonimenti per violenza domestica sono riferibili in 3 casi ad una situazione di grave disagio sociale intrafamiliare con soggetti in probabile stato di sofferenza psicologica, responsabili di reiterate violenze nei confronti dei genitori e dei fratelli. Gli ultimi due, quasi speculari, sono invece ascrivibili ai classici, e purtroppo molto comuni, casi di violenza fra marito e moglie, con schiaffi, pugni, calci, insulti e violenza di natura psicologica da parte dell'uomo nei confronti della donna, fatti avvenuti alla presenza di minori.
Gli uomini ammoniti sono stati convocati in Questura, dove personale di polizia qualificato e specializzato in materia di violenze domestiche ha notificato ai destinatari i provvedimenti che rappresentano una sorta di avvertimento a cambiare atteggiamento nei confronti della vittima, pena la possibilità di irrogazione di misure di prevenzione ancora più incisive. In ottica preventiva agli ammoniti sono stati illustrati i percorsi da seguire presso le strutture specializzate in materia di gestione dei soggetti maltrattanti.
(Fonte Ansa)
Nuovo peculiare intervento di awake surgery condotto nel reparto di Neurochirurgia dell’AOU delle Marche – diretta dal dottor Roberto Trignani - dall’equipe multidisciplinare di cui hanno fatto parte i neurochirurghi Stefano Vecchioni e Massimo Vissani, il neuroanestesista Edoardo Barboni e la neuropsicologa Silvia Bonifazi, tutti noti per l’utilizzo delle procedure neurochirurgiche in “awake”.
L’eccezionale procedura ha visto come protagonista un paziente olandese - H.L. - da anni residente in Italia affetto da una lesione cerebrale. Per questo intervento sono state adottate nuove tecnologie con l’obiettivo di migliorare il comfort del paziente, monitorare il livello di stress e, in questo caso specifico, per superare le difficoltà correlate alla barriera linguistica del paziente; la sua prima lingua è l’olandese, la seconda è l’inglese. La lingua olandese è stata impiegata per agire sulla sua componente emotiva attraverso il visore di realtà virtuale (Hypno VR), la lingua inglese per facilitare l’interazione tecnica prima e durante la procedura.
Contestualmente un innovativo sistema di monitoraggio (ANI monitor) è stato utilizzato per la prima volta in Italia in un contesto di awake surgery per documentare anche gli effetti del visore sul paziente, un dispositivo che si propone come guida non invasiva per valutare il livello di stress, comfort e dolore del paziente.
“In queste speciali procedure - spiega il neurochirurgo dottor Stefano Vecchioni - il paziente svolge un ruolo da protagonista, dunque è chiaro quanto sia fondamentale la comunicazione, per il necessario scambio di informazioni e sviluppo di relazioni che avvengono tra tutte le figure coinvolte prima durante e dopo l’intervento chirurgico. Trasformare il paziente in un soggetto attivo e consapevole durante l’intervento significa potenziare ogni sua risorsa, biologica, psicologica culturale e sociale”.
Il dottoe Edoardo Barboni - Responsabile della SOSD Neuroanestesia e TIPO - sottolinea il potenziale enorme dell’Intelligenza Artificiale in medicina : “L’utilizzo del visore ha permesso di modulare le diverse componenti, quella sensoriale, affettivo emotiva, cognitiva, attraverso una condizione immersiva con video e audio in lingua Olandese, fornendo al paziente la possibilità di avvalersi di una strategia in più per controllare l’emotività. L’efficacia di questa strategia è stata confermata dal fatto che il paziente ha richiesto spontaneamente più volte durante l’intervento di utilizzare il visore e il sistema di monitoraggio ha confermato una riduzione del livello di stress avvertito dal paziente durante l’intera procedura”.
“È evidente, d’altronde, come spiega la dottoressa Silvia Bonifazi – della SOSD Psicologia Ospedaliera - che la relazione terapeutica utilizza altri canali oltre a quello verbale ed in questo contesto ovviamente hanno giocato un ruolo fondamentale anche la percezione della presenza, della partecipazione emotiva, dell’empatia e professionalità di tutto il team multidisciplinare”.
La testimonianza di H.L. illustra perfettamente quanto il binomio Intelligenza Artificiale e professionalità medica sia destinato a rivoluzionare le procedure chirurgiche: “ Tutto è iniziato quando sono entrato in contatto con l’Ospedale Torrette di Ancona, dove ho preso un appuntamento con il dottor Roberto Trignani. Lui, insieme al neurochirurgo Stefano Vecchioni – che il paziente chiama affettuosamente Stephani - ha avanzato il sospetto che io potessi avere un tumore sul lato sinistro del mio cervello.
La situazione è progredita molto rapidamente, innanzitutto con un colloquio con il team medico, composto dalla psicologa Silvia Bonifazi, il neurochirurgo Stephani e il neuroanestesista Eduardo Barboni: le loro informazioni e spiegazioni su quali sarebbero stati gli step successivi sono state molto chiare e mi hanno rassicurato fin da subito. La settimana successiva ho iniziato una preparazione - 3 appuntamenti alla settimana della durata di un’ora - durante la quale ho “imparato” a riconoscere delle immagini, contare e fare test questa preparazione tecnico-psicologica si è rivelata un passaggio fondamentale. Nel corso dell’intervento, il team medico è stato sempre al mio fianco e mi ha supportato costantemente. Fantastici” - racconta H.L. con entusiasmo.
“C’era anche della musica a disposizione per aiutarmi a rimanere tranquillo, ma soprattutto c’erano i medici, che mi hanno spiegato ogni passaggio dell’intervento con grande chiarezza. Vale la pena di sottolineare che io sono olandese e che sia la preparazione che l’intervento sono stati eseguiti in lingua inglese, ideale per me che ancora non ho un italiano così buono da affrontare una situazione del genere”.
Tutti questi fattori hanno permesso di sviluppare correttamente quella alleanza terapeutica che ha fatto sentire il paziente a “casa” , in famiglia, anche se in terra straniera, pronto ad affrontare la procedura da sveglio.
“Il team multidisciplinare - prosegue il dottor Edoardo Barboni - è finalizzato ad esaltare il fattore umano, fondamentale per l’esito terapeutico della procedura. Infatti non bisogna immaginare l’intelligenza artificiale come uno strumento che andrà a sostituire il medico : nel nostro approccio al malato le competenze, le nuove tecnologie e l’interesse per le nuove frontiere in tema di ricerca si integrano in un processo che al centro preveda la personalizzazione e l’umanizzazione delle cure.
I carabinieri della stazione di Fermo sono intervenuti dopo aver accolto la denuncia di una donna, la quale ha denunciato il figlio ventiseienne per maltrattamenti in famiglia. Il giovane, già noto alle autorità, era stato scarcerato a luglio e sottoposto ad una misura cautelare che lo obbligava a presentarsi alla polizia giudiziaria. Ha scontato un’altra pena per motivi analoghi, sempre ai danni della madre, la quale, ormai intimorita dagli atteggiamenti recidivi, ha deferito il figlio alle forze dell’ordine.
Nonostante la denuncia, il giovane non ha accennato a calmarsi, anzi, ha perpetrato con le minacce e il comportamento aggressivo, arrivando a danneggiare i vari arredi presenti nella casa. Tempestivo l’intervento dei carabinieri, che data la misura cautelare violata, hanno provveduto all’attivazione del codice rosso.
In breve tempo, su richiesta esplicita della Procura, è stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a firma del gip del tribunale di Fermo, quale aggravamento della misura cautelare dell’obbligo di presentazione già in atto a carico del ventiseienne.