Riceviamo da Alberto Mobili, presidente del comitato "No Crem" il seguente comunicato riguardante la volontà politica di proseguire i lavori per la costruzione del forno crematorio a Civitanova:"Il consigliere Rossi, presidente della commissione lavori pubblici e l'assessore Poeta, ci avevano rassicurato sul fatto che la delibera N° 66 del 2015 forno crematorio, era ormai superata e che stavano prendendo in considerazioni altre soluzioni tecniche. Con sorpresa invece ci è capitato di leggere la delibera di Giunta del 29 dicembre 2015 con la quale veniva approvato il Documento Unico di Programmazione (DUP) 2016-2018. Infatti a pagina 69, relativo agli investimenti per il 2016, viene riproposto il forno crematorio a Civitanova Alta. Forse dovevamo essere veggenti per scoprire che il DUP era stato deliberato il 29 dicembre 2015 mentre c'era la pausa natalizia, perché è stato pubblicato solo il 23 febbraio di quest'anno e per questo ci era sfuggito. Per lo stesso motivo probabilmente l'assessore Poeta, che era assente in quella riunione di giunta, era all'oscuro della delibera, tanto da assicurarci in commissione consiliare che la Giunta considerava superata l'emergenza. Altro discorso invece per l'altro amministratore che ormai è confinato in un limbo politico a causa delle ultime vicissitudini che lo riguardano e che quindi probabilmente non viene tenuto aggiornato sulle decisioni.Noi chiediamo quindi alla Giunta che provveda semplicemente con una delibera a cancellare quel punto dimostrando coerenza con quanto dichiarato recentemente cioè che "l'emergenza è finita". Ai gruppi consiliari e ai singoli consiglieri, che condividono e appoggiano la nostra battaglia contro uno scempio ambientale economico, che si configura più come un business e non come una reale esigenza cittadina, chiediamo di mettere in atto tutte le soluzioni utili affinché questa voce venga cancellata dal DUP 2016-2018 definitivamente. Per questo abbiamo indetto un'assemblea pubblica nella quale invitiamo i gruppi consiliari e tutti i consiglieri comunali per un confronto che si terrà venerdì alle 21:30 presso l'Auditorium San Paolo di Civitanova Alta, in cui informeremo i cittadini della rinnovata volontà politica della Giunta, di costruire un forno crematorio a Civitanova Alta e nella quale continueremo a raccogliere firme per la diffida alla realizzazione di questo impianto."
Una serata ad altissima intensità quella che ha visto protagonista Gianluca Grignani all'interno della rassegna Tyche Friday del venerdì live del Donoma di Civitanova Marche.Grignani, che proprio lo scorso 1 aprile ha pubblicato il singolo “Una Donna Così”, che già si è aggiudicato molti click sia su Youtube che Spotify, ha anticipato con la serata di ieri l'uscita del progetto discografico previsto per il 6 maggio, per festeggiare i suoi vent’anni di carriera.Il locale è stato assediato da un pubblico di fans arrivato anche da oltre regione. Si presenta in edizione acustica, come i suoi idoli Bruce Springsteen e Bob Dylan. Propone i suoi successi di sempre come “Destinazione paradiso” e “La mia storia fra le dita”. Poi ovazioni per il nuovo pezzo “Una donna così”, con un pubblico che canta interrottamente sempre insieme a lui. Tyche Friday, il venerdì live del Donoma ora si appresta agli ultimi due colpi grossi della stagione. Venerdì prossimo 22 aprile toccherà a Patty Pravo nell'unica data in un club del suo Eccomi Tour. E già si preannuncia un tutto esaurito. Ma non sarà da meno il leggendario Tony Hadley, mitica voce dei Spandau Ballet, nell'unica data italiana programmata il 29 aprile. Prevendite per entrambi gli spettacoli sui canali CiaoTicket e TicketOne, oppure all'infoline del Donoma 0733 775860
Da una recente indagine de La Polis-Università di Urbino, coordinata da Ilvo Diamanti, su ''Come sono cambiati i marchigiani'' sono emersi dati poco rassicuranti.Secondo questa ricerca infatti presentata all'Istao ad Ancona, in collaborazione con il Consiglio regionale nell'ambito dei seminari per amministratori locali ''#Marcheuropa'' il 45% del campione di mille intervistati teme per il lavoro (il 57% pensa siano venute meno le opportunità di occupazione), il 55% segnala un declino della qualità dei servizi. Anche se l'83% è ancora contento di vivere qua.Le Marche hanno perso fiducia, hanno paura del futuro, soprattutto del lavoro che non c'è, hanno perduto la ''complicità fra economia e società, il legame fra imprese, famiglia, comunità'', che ne facevano il tratto distintivo, non si vivono più come un pezzo, sostanzialmente soddisfatto, dell'Italia di mezzo, ma ''sono ormai in mezzo all'Italia'': una regione in crisi, come molte altre.I marchigiani si sentono "in sintonia con l'Umbria anzitutto, poi con l'Emilia Romagna e la Toscana. Circa meta' dei cittadini vede con favore la creazione di una grande regione dell'Italia centrale, l'Italia di mezzo, con i vicini umbri e toscani, che si affianca a un crescente sentimento di appartenenza al riferimento territoriale e simbolico del 'Centro Italia'".(ansa)
Lo "swing" si balla a rilento. Anzi, la musica rischia di fermarsi. E per avere chiarimenti la deputata del Movimento Cinque Stelle Patrizia Terzoni si rivolge al ministro graziano Delrio.La vicenda è quella relativa ai treni 220-Swing. "Quella dei treni “220-Swing”, prodotti da una ditta polacca e attivi nelle Marche sulla linea Fabriano-Civitanova Marche" dice l'onorevole Terzoni "è ormai una vera e propria farsa. L’assessore regionale ai Trasporti Sciapichetti mesi fa presentò in pompa magna i convogli come gioielli di ultima generazione a metano, salvo dover fare dietrofront subito dopo: i treni sono diesel Euro 3. Ora scopriamo che questi treni della discordia hanno qualche problemino di compatibilità e rischiano di uscire dai binari.Mentre Sciapichetti minimizza asserendo che sono in corso semplici ispezioni sull’apparato elettrico e che i passeggeri sono in una botte di ferro, Trenitalia decide invece di fermarli, nelle Marche come in Abruzzo, Toscana, Veneto e nelle altre regioni che li hanno acquistati. Dai controlli fatti sui telai dei carrelli infatti sarebbero emerse delle non conformità. L’assessore regionale, anche questa volta, è scivolato: mentre Trenitalia dice “fischi” lui capisce “fiaschi”. Resta il fatto che quanto ribadito dalle verifiche è scandaloso: non solo i passeggeri della tratta marchigiana in questione si sono visti “spezzettare” il percorso a Macerata, ma ora devono temere pure per la loro sicurezza magari mentre vanno a lavoro o a dare un esame all’università. Su questi treni Swing i pasticci continuano a susseguirsi, per questo ieri ho depositato un’interrogazione parlamentare al ministro dei Trasporti Graziano Delrio chiedendo che prenda in mano la situazione e renda noti gli esiti dei controlli: sulla sicurezza dei passeggeri non si può giocare al rimpallo di “colpe”. Inoltre il ministero deve accertare anche eventuali responsabilità amministrative: tutto questo scempio, non va dimenticato, è stato messo in piedi con i quattrini dei cittadini e tutto ciò è insopportabile".
Ci siamo. E' arrivato il momento per la Cucine Lube Civitanova di scendere in campo nella Final Four della 2016 CEV Deniz Bank Volleyball Champions League. Un appuntamento voluto e cercato tutta la stagione, e ora tutto da giocare nella fantastica cornice della Tauron Arena di Cracovia, enorme impianto da oltre 15 mila posti (sarà tutto esaurito). Sabato alle 19.30 (diretta Fox Sports) gli uomini di Blengini sfidano la Trentino Diatec nella semifinale tutta italiana che potrebbe aprire le porte della finalissima che assegna il titolo europeo (in programma domenica alle 18, 3°/4° posto invece alle 14.45).Si rinnova quindi il confronto con la formazione di Stoytchev, già incontrata tre volte nell'attuale stagione (una vittoria per parte in campionato, ko 2-3 in Coppa Italia per la Lube in semifinale). Nell'altra semifinale (in programma alle 16.30) si troveranno invece di fronte i padroni di casa dell'Asseco Resovia e i russi dello Zenit Kazan, remake della finale di Champions League di 12 mesi fa. La squadra è partita da Ancona alla volta di Cracovia, dove questo pomeriggio ha sostenuto il primo allenamento di tecnica alla Tauron Arena. Sabato mattina seduta di rifinitura, poi alle 19.30 scocca l'ora della semifinale.PARLA MARKO PODRASCANIN "Questa Final Four era un obiettivo della nostra stagione - dice il centrale serbo della Cucine Lube Civitanova, Marko Podrascanin - ovviamente ora che ci siamo vogliamo giocarci fino in fondo le nostre possibilità. Imperativo è pensare ad una partita alla volta: dunque, adesso, concentrazione massima sulla sfida con Trento, un duello che si ripete dopo la semifinale di Coppa Italia dello scorso gennaio. Vogliamo prenderci la rivincita, in una gara che si prospetta dura ed equilibrata. Se riusciremo a farla nostra, penseremo poi alla finalissima e al prossimo avversario. Ma, ripeto, prima di tutto attenzione ai trentini, che nelle sfide da dentro-fuori sanno sempre dire la loro. Abbiamo una rosa molto ampia e le carte in regola per figurare bene in questa importantissimo appuntamento ai vertici d'Europa. Ho già vissuto con la maglia Lube un'avventura in Final Four di Champions League, nel 2009: purtroppo finì male, quindi tengo tantissimo a migliorare quel risultato ancora con la divisa biancorossa dopo 7 anni. Siamo uniti e determinati, vogliamo dare tutti noi stessi, mettendo da parte il periodo negativo nei play off scudetto: si gioca per la vetta d'Europa, e faremo vedere che ci siamo".GLI ARBITRI La semifinale di Champions League tra Lube e Trento sarà diretta dal francesco Fabrice Collados e dal tedesco Ralph Barnstorf. CEV Supervisor è l'ungherese Sandro Hoboth.COSI' LA LUBE IN FINAL FOUR È alla quarta partecipazione alla Final Four di Champions League su dieci edizioni disputate, di cui cinque consecutive. Uno il trofeo posto nella bacheca marchigiana: quello vinto ad Opole nel 2002, in Polonia, all’esordio assoluto nella competizione, dove tra le fila biancorosse della storica vittoria contro Olympiakos Piraeus, brillava già il nome di Ivan Miljkovic. Dopo quel successo i migliori risultati conseguiti nella massima competizione europea sono stati due piazzamenti al quarto posto: nel 2007 (Finale 3°/4° posto persa contro Dinamo Moscow) e nel 2009 (Finale 3°/4° posto persa contro Iskra Odintsovo) quando la Lube incontrò in Semifinale proprio Trento, che la eliminò dalla corsa verso la Finale per 3-0. Da allora (tranne la mancata partecipazione nella stagione 2010-11 che vide il trionfo marchigiano in Challenge Cup) i biancorossi sono usciti tre volte nella fase dei PlayOffs 12 (2009-10 dal Bled, 2013-14 da Piacenza e 2014-15 da Belchatow) e 2 volte ai PlayOffs 6 (2012-13 da Cuneo e 2011-12 da Trento).IL PERCORSO LUBE NELLA CHAMPIONS LEAGUE 2016 Dopo aver dominato nel Pool E, chiuso con solo una sconfitta in Belgio contro il Knack Roeselare, ininfluente per la conservazione del primato in classifica, i cucinieri hanno poi superato brillantemente il doppio turno a eliminazione diretta nei Play Offs 12 infliggendo una doppia sconfitta all’Arkas Izmir (TUR). È stata quindi battaglia nei Play Offs 6 contro un’altra formazione turca, l’Halkbank Ankara degli italiani Lorenzo Bernardi e Dragan Travica, capace di eliminare la DHL Modena dalla competizione. La vittoria 3-2 all’Eurosuole Forum di Civitanova è stato il preludio di un match di ritorno mozzafiato in Turchia dove i biancorossi, sconfitti al tie break, sono riusciti poi a vincere il decisivo Golden Set 15-17, conquistando l’ambita partecipazione alla Final Four di Krakow, Semifinale che mancava dalla stagione 2008-09.ALLA SCOPERTA DEGLI AVVERSARI IN FINAL FOUR Trentino Diatec: Non ha bisogno di presentazioni per i tifosi italiani la formazione di Stoytchev, già affrontata in tre occasioni dai biancorossi in questa stagione. I trentini, che non avranno Kazyiski, non tesserato in tempo per la Champions League 2016, hanno già vinto il massimo trofeo continentale in 3 occasioni (2009, 2010, 2011). In questa stagione, dopo aver vinto il girone di League Round, ha superato nei Playoffs 12 e 6 rispettivamente i belgi dell'Asse-Lennik e i russi del Belgorod.Zenit Kazan: Già certa dello scudetto russo 2016, la fortissima squadra campione d'Europa in carica, guidata da Alekno, può contare su stelle del panorama internazionale come lo schiacciatore cubano Leon e lo statunitense Anderson. In cabina di regia il neo arrivato Butko. I russi raggiungono la Final Four di Champions League da sei anni consecutivi. Stravinto il girone di League Round con un solo set perso in 6 gare, il Kazan ha poi eliminato due squadre polacche: il Gdansk (Playoffs 12) e il Belchatow (Playoffs 6). In bacheca già tre Champions League (2008, 2012, 2015).Asseco Resovia: Un nome su tutti, quello di Bartosz Kurek, ex Lube nelle ultime due stagioni e tricolore in biancorosso nel 2014. La formazione di Kowal è vice campione d'Europa in carica, e può vantare in rosa anche giocatori di livello come il martelli Akhrem e Penchev, o il libero Ignaczak. Dopo aver vinto il girone di League Round, va direttamente alla Final Four in qualità di organizzatore, andando a caccia del primo titolo europeo della sua storia.IL PROGRAMMA DELLA FINAL FOUR ALLA TAURON ARENA DI CRACOVIA Di seguito il programma delle gare alla Tauron Arena di Cravocia, impianto che può contenere oltre 15mila spettatori e che va verso il tutto esaurito.Sabato 16 aprile Semifinali ore 16.30: Asseco Resovia Rzeszow (POL ) - Zenit Kazan (RUS) ore 19.30: Trentino Diatec (ITA) - Cucine Lube Civitanova (ITA)Domenica 17 aprile ore 14.45: Finale 3°/4° posto ore 18: Finale 1°/2° postoLA FINAL FOUR IN TV Le gare della Cucine Lube Civitanova nella Final Four di Cracovia aranno trasmesse in diretta esclusiva da Fox Sports (canale 204 Sky), con il commento di Stefano Locatelli e Franco Bertoli. Possibile seguire le gare anche sulla web tv www.laola1.tv. Diretta radio sulle frequenze di Radio Cuore Marche, con radiocronaca a cura di Lorenzo Ottaviani. Consueti e costanti aggiornamenti in diretta, infine, sul profilo Twitter della società, @VolleyLube
Il sindaco Tommaso Claudio Corvatta ha convocato la stampa questa mattina per tornare sul mancato incontro con i residenti del centro di ieri pomeriggio e per fare il punto sui problemi di ordine pubblico della zona.“Rinviare un appuntamento capita ed è capitato in passato, non è certo un accadimento anomalo – premette il primo cittadino - Alle persone che hanno chiesto l'incontro, inizialmente fissato per le 18.45 di ieri, sono state proposte ben tre date: oggi alle 13, nel tardo pomeriggio di martedì prossimo o nel tardo pomeriggio di giovedì 21 aprile. E' stata data quindi una disponibilità oltre il dovuto, ma abbiamo ricevuto altrettanti rifiuti. L'annullamento dell'appuntamento è stato comunicato nella mattinata di mercoledì, con più di 24 ore di anticipo. Malgrado i richiedenti sapessero che nessuno li avrebbe ricevuti, si sono presentati comunque. E' chiaro quindi che l'intento non fosse quello di dialogare col sindaco, ma di creare un polverone. Ricevo tutti, dialogo con tutti, lavoro per tutta la città, ma non sono ostaggio di nessuno e non accetto questi atteggiamenti, che di certo non hanno la minima utilità per risolvere i problemi che vengono segnalati. Non si può pretendere di avere ragione solo perché si è un gruppo di cittadini. Se loro denunciano il degrado del centro, io denuncio il degrado dei rapporti civili che certi comportamenti denotano”.Quanto ai problemi di disordine e schiamazzi nei pressi del Donoma denunciati dai residenti, Corvatta fa il punto delle azioni già adottare. “Non è una criticità nuova, sono questioni ben note, di cui ho parlato più volte con diversi residenti. Ricordo che di interventi in due anni ne sono stati effettuati diversi. Abbiamo eliminato il commercio ambulante nei pressi della discoteca, abbiamo cercato di limitare il parcheggio selvaggio attraverso il parcheggio serale a pagamento. Ci siamo fatti da intermediari per far sostituire il generatore che procurava rumori molesti. Abbiamo chiesto e ottenuto dal Donoma la predisposizione di personale per l'accompagnamento della clientela fuori dal locale. Abbiamo fatto installare, a spese dei proprietari del locale, telecamere di videosorveglianza che gli stessi residenti del centro avevano richiesto a gran voce, e le cui immagini sono acquisite dal nostro comando di Polizia municipale. Abbiamo ripetutamente chiesto la presenza di pattugliamenti notturni da parte delle forze dell'ordine”.Per concludere, Corvatta rinnova “la disponibilità ad incontrare chiunque e, se richiesto, a partecipare ad assemblee pubbliche. Certo mi aspetterei un segnale di ravvedimento da chi ha organizzato l'iniziativa di ieri con l'obiettivo evidente di cercare una ribalta piuttosto che di parlare con me”.
Nota di Marco Bindelli, vice presidente della BCC di Civitanova Marche e Montecosaro e consigliere delegato ai rapporti con il Movimento del Credito CooperativoE’ stata appena pubblicata in Gazzetta Ufficiale, con entrata in vigore dal 15 aprile 2016, la Legge 8 aprile 2016, n. 49, contenente la conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 14 febbraio 2016, n. 18, recante misure urgenti concernenti la riforma delle banche di credito cooperativo, ed è scattata la fase due della riforma, quella più importante e che doveva essere affrontata già diversi anni fa: la definizione del modello industriale del credito cooperativo, ossia del Gruppo Bancario Cooperativo (GBC) o dei Gruppi Bancari Cooperativi.Stiamo parlando della vera riforma del Credito Cooperativo, ossia della capacità delle BCC di adattarsi alle nuove sfide del mercato che il nuovo quadro normativo dovrebbe agevolare, ma che, invece rischia, addirittura, di peggiorare, perché è bene ricordare che, seppur continueranno ad esistere ed operare tutti i consigli di amministrazione delle BCC eletti dall'assemblea dei soci, il GBC e le singole banche aderenti saranno considerate esattamente alla stregua di tutte le altre banche vigilate dalla BCE e, per delega, dalla stessa Banca d'Italia.Tralasciando le 3 o 4 BCC che usufruiranno della “particolare” way out creata appositamente per loro, tutte le altre 360 BCC avranno 18 mesi di tempo dall’entrata in vigore delle norme attuative del MEF e della Banca d’Italia per costituire la potenziale banca capogruppo (o le potenziali capogruppo) ed inviare all’organo di vigilanza la documentazione prevista.Conseguentemente, la sfida, di non facile soluzione, che le BCC si apprestano ad affrontare è, sia di natura tecnica, che politica.Le resistenze al cambiamento sono notevoli e la legge appena approvata in via definitiva rischia di aggravare una situazione già difficile qualora il credito cooperativo, chiamato ora a confrontarsi e a competere con i grandi gruppi bancari, non riesca a risolvere i veri problemi che si segnalano da tempo: governance, efficienza ed innovazione!Con l’introduzione, da parte della Camera dei deputati, della norma che consente al MEF di ridurre (sotto il 50%) la soglia di partecipazione delle BCC al capitale della capogruppo per esigenze di stabilità del gruppo stesso, la necessità di cambiamento del credito cooperativo diventa ancora più attuale ed urgente se non si vuole consegnare in tempi brevi l’intero sistema ai grandi gruppi bancari e finanziari internazionali. In altre parole, anche grazie all’introduzione della predetta norma, il credito cooperativo è costretto a produrre un progetto industriale serio, efficace e, soprattutto, scevro da quelle logiche politiche che hanno caratterizzato sino ad ora, nel bene e nel male, l’intero sistema. Occorre, cioè, riformare la riforma delle BCC appena approvata, o quanto meno coloro che l’hanno proposta, introducendo concetti di meritocrazia, competenza e trasparenza nella governance della capogruppo e, conseguentemente, delle BCC aderenti al gruppo.Tra le numerose modifiche apportate nel corso dell'esame da parte della Camera dei deputati e che attengono alla nuova ripartizione dei poteri tra MEF e Banca d’Italia, ce n’è una, in particolare, che lascia intravedere uno spiraglio positivo perché obbliga ad intraprendere la direzione indicata.Si tratta del nuovo comma 7-bis dell’art. 37-bis con il quale si prevede che la Banca d’Italia, al fine di assicurare la sana e prudente gestione, la competitività e l’efficienza del GBC, detta disposizioni con riferimento ai requisiti minimi organizzativi ed operativi della capogruppo, al contenuto minimo del contratto di coesione, alle caratteristiche della garanzia in solido delle obbligazioni assunte dalla capogruppo e dalle BCC aderenti, al procedimento per la costituzione del gruppo e all’adesione al medesimo.Indubbiamente, l’aver previsto concetti di competitività ed efficienza per il GBC sui quali la Banca d’Italia fornirà disposizioni specifiche di attuazione, costringe il sistema a convergere verso un’unica o più capogruppo aventi i predetti requisiti.Al momento, l’unico piano industriale concreto contenente i citati requisiti resta quello presentato da Cassa Centrale Banca lo scorso anno alla borsa valori di Milano durante il processo di riforma.In attesa di conoscere quello di Iccrea Holding SpA, la quale ha dichiarato il 4 marzo scorso di attendere l’approvazione definitiva della legge di riforma delle BCC, è iniziato il braccio di ferro tra i due soggetti per imporre il proprio modello industriale e tentare di evitare la costituzione più gruppi.A prescindere da quella che sarà la scelta finale, gruppo unico o più gruppi, è ovvio che la possibilità di successo del credito cooperativo ed il mantenimento della maggioranza del capitale della capogruppo o delle capogruppo in mano alle BCC dipenderà dalla capacità di elaborare ed attuare piani industriali in grado di preoccuparsi, non solo del requisito minimo del patrimonio imposto dalla normativa, ma anche della capacità prospettica di produrre reddito in un contesto di tassi di interesse particolarmente bassi e, dunque, della capacità di incidere sia sul mercato (competitività e innovazione) che sul cost-income (efficienza), inteso quale rapporto tra i costi operativi e il margine di intermediazione.Ecco allora che, nonostante l’inusuale assenza dei sindacati registrata sino ad ora, saranno proprio i lavoratori dipendenti a dover sopportare i maggiori sacrifici richiesti dalla nuova legge di riforma delle BCC.L’unica speranza, per questi e per l’intero sistema del credito cooperativo, è che (a) si inizi a distinguere tra BCC virtuose e banche deficitarie, il cui numero, tra l’altro, è in continuo aumento, e che (b) si interrompa quell’antica ed obsoleta pratica che ha visto mescolare le piccole mele marcie insieme a quelle più grandi nella convinzione di migliorarne la qualità media (anche in considerazione del fatto che le BCC medio-grandi stanno mostrando maggiori problematicità rispetto a quelle piccole o medio-piccole) .Solo attraverso specifici piani di risanamento portati avanti con trasparenza e competenza da chi non ha prodotto situazioni di dissesto (o comunque da chi non ha operato in un’ottica politica), si potrà tentare un’applicazione positiva della nuova legge di riforma, atteso che anche le BCC virtuose saranno costrette a ristrutturarsi per riuscire a resistere al nuovo contesto competitivo internazionale.In altri termini, si intende affermare che, un conto è procedere con tagli occupazionali trasversali uguali per tutte le BCC, altra cosa è, invece, incidere, caso per caso, in funzione dell’andamento gestionale e prospettico di ciascuna banca, analogamente a quanto accade per tutte le altre aziende non bancarie.A tal proposito, il corretto utilizzo del fondo temporaneo introdotto con l’art. 2-bis segnerà il primo spartiacque tra la fine del credito cooperativo e la sua possibilità di sopravvivenza.Proprio sul corretto utilizzo del fondo temporaneo, la BCC di Civitanova Marche e Montecosaro vigilerà e presterà particolare attenzione, sia nel proprio interesse che di quello dell’intero sistema.
Il sindaco Corvatta annulla l'incontro per un impegno a Foligno e i residenti si infuriano. Botta e risposta a stretto giro di posta fra il primo cittadino di Civitanova e un gruppo di residenti del centro storico, dopo che il sindaco aveva deciso di disdire l'incontro programmato per questo pomeriggio a causa di un impegno sopraggiunto."Nel rispetto di chi non conosce i fatti che hanno portato all'assembramento di un gruppo di cittadini questo pomeriggio sotto al palazzo comunale, è bene spiegare che sul finire della scorsa settimana un gruppetto di quattro persone, che si sono qualificate come residenti del centro, si sono recate nella mia segreteria richiedendo un appuntamento con il sindaco. Hanno espresso esigenze piuttosto rigorose, chiedendo di svolgere tale incontro nel tardo pomeriggio, preferibilmente il giovedì. Andando loro incontro, lunedì 11 aprile è stato concordato l'appuntamento per oggi, giovedì 14 aprile alle ore 18.45, quindi in orario inusuale e di chiusura degli uffici.A causa di un impegno istituzionale sopraggiunto e improrogabile, come l'invito a Foligno per la presentazione del Festival della Scienza gemellata con Futura Festival, questo e altri appuntamenti sono stati rinviati. Ma la referente che aveva lasciato il proprio contatto ha rifiutato lo spostamento, sia a brevissima scadenza, il giorno successivo nella tarda mattinata, sia per la settimana successiva, in orario analogo a quello inizialmente previsto per oggi. Le ho dato personalmente disponibilità a svolgere un'assemblea pubblica in data da concordare, ma nonostante tutto è rimasta irremovibile, pretendendo di parlare oggi stesso, nell'orario stabilito, con qualche rappresentante del comune, chiunque fosse. Perchè tale rigidità? Evidentemente perché quello che da parte mia era un colloquio in clima di collaborazione ed ascolto, era a tutti gli effetti un agguato, tanto che la popolazione è stata fomentata a suon di volantini, pubblicazione di un evento su Facebook, al grido di “Fermiamo il degrado! Fai sentire la tua voce, unisciti a noi”. Non a caso, dopo che i soggetti interessati sono stati informati della mia impossibilità a riceverli per oggi, hanno pensato bene di informare qualche organo di stampa dell'appuntamento in programma. Chi ha manifestato rigidità ed indisponibilità, quindi, non è certo stato il sindaco. Non è certo stato il sindaco, quindi, a negarsi".Di tutt'altro tenore la tesi dei residenti che sottolineano come "lunedì 11 aprile, dopo un nostro sollecito, il Sindaco Corvatta ci comunicava che avrebbe ricevuto il gruppo di residenti del centro alle ore 19. Nel darci appuntamento, il Sindaco non ha posto condizioni o limiti alla partecipazione di coloro che erano interessati, specie nel numero.Lieti del fatto che potessimo finalmente confrontarci insieme con il Primo Cittadino e proporre una nostra soluzione condivisa a problematiche di vandalismo, degrado, schiamazzi notturni ecc. ecc. abbiamo cercato di informare tutti coloro che avevano i nostri stessi problemi e che potevano essere interessati ad assistere, giovani e meno giovani.(Foto Ciro Lazzarini)Ieri, mercoledì 13 aprile, un giorno prima dell’appuntamento, il Segretario ci ha comunicato verbalmente che il Sindaco aveva deciso di cancellare l’appuntamento con il gruppo dei residenti del Centro Storico perché aveva un impegno imprevisto a Foligno. Abbiamo chiesto se il Sindaco potesse delegare qualcuno ad andare a Foligno, dal momento che noi residenti del Centro ci eravamo organizzati, anche lavorativamente, per partecipare all’appuntamento che il Sindaco ci aveva fissato. Abbiamo chiesto se era possibile incontrare in sua vece il Vice sindaco –che presiede il Comune in assenza del Sindaco. Abbiamo chiesto al Sindaco di organizzare un altro appuntamento o un’assemblea in un’altra data e lui ha risposto che ci avrebbe fatto sapere.Nelle ore successive il Sindaco pubblicava sul proprio profilo in un social network il messaggio informativo, che noi avevamo precedentemente pubblicato, SBARRATO CON UNA X, scrivendo che l’appuntamento non si sarebbe più tenuto perché doveva andare a Foligno. In più affermava, sempre via social, che l’appuntamento che lui stesso aveva accordato a un gruppo di residenti non era altro che un’assemblea “camuffata” , che non sapeva che erano stati informati più residenti e che non eravamo stati abbastanza “scaltri”.La nostra iniziativa invero è stata portata avanti alla luce del sole. L’informazione sui social lo dimsotra. Il Sindaco è stato costantemente informato su tutto, già da martedì e dunque non c’è stata alcuna sorpresa.Che il Sindaco lo voglia chiamare “appuntamento”, “assemblea”, “incontro”, “meeting” con i residenti, sta di fatto che ancora una volta è riuscito a spostare l’attenzione dal problema del degrado senza nemmeno ascoltare la richiesta di cittadini esasperati.Non ci saremmo mai aspettati che il Sindaco cancellasse con una X, ammutinasse, il nostro invito democratico agli atri residenti del Centro ad assistere a una discussione di pubblica utilità su disagi comuni".
Oggi 14 Aprile, presso la sede storica delle conferenze stampa del King of the Beach, e cioè il ristorante il Veneziano, si è tenuta la conferenza stampa indetta dall'organizzatore della popolare manifestazione di beach volley. Alla conferenza stampa erano presenti Fulvio Taffoni ideatore ed organizzatore del King of the beach e il titolare del ristorante il Veneziano Mirco Ciavattini.La notizia tanto attesa è poi arrivata: Civitanova non ospiterà per i prossimi due anni un evento del King of the beach, e questo è avvenuto perché il comune di Civitanova Marche ha sostanzialmente respinto le richieste dell'organizzazione, fatte già nel dicembre 2015. A nulla sono valsi i tentativi di mediazione o di trovare una soluzione da parte del sindaco Corvatta che di fatto non rispondevano alle richieste fatte . Entro due settimane con una conferenza stampa che si svolgerà nella località che verrà scelta, la ASD King of the beach, annuncerà quale sarà la sede del King e Queen of the beach 2016. Ancora non è nota la data precisa a causa della presenza delle Olimpiadi di Rio e degli Europei di calcio. E' sicuro peraltro che l'evento rimarrà nelle Marche e più precisamente in una località tra le provincie di Fermo e Ascoli Piceno. Un peccato l'assenza del sindaco e di un qualsiasi membro della giunta di Civitanova Marche , anche per potere spiegare le motivazioni dettagliate della scelta che di fatto priverà Civitanova Marche di quella che era l'unica manifestazione sportiva estiva di grande respiro e con visibilità televisiva.
Il fascino e la bellezza della nuova Audi R8 incontrano l’abitazione del futuro. Domenica 17 aprile, a partire dalle 15.30, nella nuova struttura Penthouse Real Estate, sul lungomare nord di Civitanova Marche, viene presentata in esclusiva la nuova coupé sportiva di casa Audi. Un incontro, realizzato grazie alla collaborazione di Domina, dettato dal comune denominatore dell’attenzione all’avvenire, data l’altissima qualità e l’occhio avanguardistico, che accumuna gli alloggi di Penthouse Real Estate alla nuova coupé. Nata da un progetto congiunto con la Lamborghini Huracán, è un’auto dedicata agli amanti della guida sportiva che non vogliono rinunciare ad una cura dei dettagli particolareggiata e di lusso.Durante il pomeriggio sarà possibile anche visitare uno degli appartamenti del nuovo stabile. Si tratta di alloggi personalizzabili: si può infatti scegliere fra 5 diversi tipi, con una metratura che varia dagli 85 ai 125 mq. I partecipanti possono quindi rendersi conto di persona dell’esperienza unica offerta da un appartamento con vista mare e dotato di tutti i comfort all’avanguardia.Informazioni su www.phrealestate.it e al numero 347/7265850 (guest@phrealestate.it).
"Volevo ringraziare tutte le persone che ieri mi hanno soccorsa. Partendo da quei due angeli che sono stati i primi a prendersi cura di me. Non conosco i loro nomi quindi questo è l'unico modo per farlo. Un grazie ai vigili, alle persone dell'autoambulanza, alla ragazza che mi ha dato l'acqua per calmarmi. Grazie infinite a tutti questi angeli. Per fortuna in un mondo dove la vita è diventata un niente per alcuni, per altri c'è ancora un immenso valore, quello che tutti dovrebbero avere."Con queste parole la donna investita martedì mattina a Civitanova Marche, Giovanna, in dolce attesa, ha ringraziato tutti con un post su facebook.Grande spavento per quanto accaduto in Piazza XX settembre ma la donna nonostante un trauma alla caviglia sta bene. Ora, attendiamo con ansia l'arrivo del piccolino.
Nel tardo pomeriggio di ieri 13 aprile 2016, a Porto Recanati(MC), i Carabinieri della Stazione di Porto Potenza Picena (MC) in collaborazione con quelli di Porto Recanati, hanno dato esecuzione ad una misura cautelare per il reato di sequestro di persona e rapina emessa dal Tribunale di Ancona – Sezione Riesami e Appelli, su richiesta della locale Procura della Repubblica che concordava con le risultanze investigative svolte dai reparti operanti, emessa nei confronti di C. D., una donna 26enne residente a Chiaravalle (AN) ma di fatto senza fissa dimora, che la sera del 22 gennaio scorso, a Porto Potenza Picena, dopo aver messo un annuncio su un sito specializzato per incontri, si incontrava nella stanza di un affittacamere, con un cliente con il quale aveva contrattato una prestazione sessuale.Quando il cliente, un uomo sposato di Macerata, entrava nella stanza e iniziava a spogliarsi per intrattenersi sessualmente, la donna chiudeva a chiave la porta della stanza e dal bagno usciva un complice che armato di coltello minacciava il cliente e si faceva consegnare la somma detenuta dal malcapitato, circa 100 euro . Nel frattempo rivestitosi, dopo aver consegnato il denaro, il cliente riusciva a raggiungere la porta della stanza e a fuggire dopodiché avvisava i Carabinieri dell’accaduto che avviavano immediatamente le indagini.Le attività investigative permettevano di identificare sia la donna arrestata, trovata con un altro cliente che probabilmente veniva salvato dalla rapina che il suo complice, un 26enne di origini calabresi, che però al momento è rimasto denunciato a piede libero. La coppia successivamente si era resa protagonista di un analogo episodio commesso nel mese di marzo ad Ancona.La donna, dopo le attività di rito, è stata tradotta in regime di arresti domiciliari presso l’abitazione di residenza.
“A volte esagero”: il titolo dell’ultimo album in studio di Gianluca Grignani (2014) potrebbe rappresentare un’etichetta della sua ventennale carriera. Però la sua produzione musicale è difficilmente catalogabile in un’unica definizione. E spesso contrasta con l’immagine del “rocker maledetto” che semplicisticamente viene fatta passare. Venerdì prossimo, al Donoma di Civitanova, l’artista è atteso in un Tyche Fridaymemorabile. A pochi giorni dal lancio del nuovo singolo “Una donna così” e in attesa del suo prossimo lavoro che uscirà a maggio, l’autore milanese si cimenta sul palco di un club a stretto contatto con il pubblico.Un talento puro che sin dagli esordi corre a briglie sciolte. “Destinazione paradiso” e “Falco a metà” sono brani che hanno segnato un debutto strepitoso. Grigrani è stato idolo di un pubblico femminile entusiasta per poi assurgere a simbolo di un’intera generazione a fine anni ’90. Ma non si è mai accontentato di un’etichetta. Nei primi tre anni di carriera ha inciso altrettanti album ma ognuno diverso dall’altro, alla ricerca di una maturazione. Così da “Fabbrica di plastica” si arriva all’introspettivo “Sdraiato su una nuvola” (2000) che anticipa “Uguali e Diversi” che contiene ben cinque hit (da ricordare “L’aiuola”). Arrivano anche i primi riconoscimenti (come il Premio Mia Martini) e importanti collaborazioni. Nell’album“Cammina nel Sole” ci sono la chitarra di Dodi Battaglia (Pooh) e il basso di Saturnino; nel 2008 scrive“Prima che esci” per Laura Pausini. Segue il libro autobiografico “La mia storia tra le dita” e, due anni fa, firma un brano per Gianni Morandi: “Prima che tutto finisca”. L’evoluzione di Grignani continua e dietro la sua aria trasgressiva c’è molto di più. Il live di venerdì al Donoma è un’occasione importante per vedere all’opera l’artista in attesa del suo nuovo album. GIANLUCA GRIGNANI, live show 15 APRILE 2016 DONOMA CIVITANOVAShow 25 euro (cassa aperta dalle 21,30) oppure prevendita CiaoticketsArea Club:Tavolo 40 euro
Si è svolta nella splendida cornice di Piazza XX Settembre a Civitanova Marche, la terza tappa dell’edizione 2016 "Un Campione per Amico" promossa da Banca Generali.Più di 600 bambini delle scuole elementari e medie della città, hanno avuto l’opportunità di giocare e divertirsi con quattro grandissimi campioni dello sport italiano: Adriano Panatta, Andrea Lucchetta, Francesco "Ciccio" Graziani e Jury Chechi. Piazza XX Settembre si è trasformata per l'intera mattinata in una vera e propria palestra a cielo aperto: palleggi, rovesci, punizioni, capriole. Protagonisti assoluti lo sport e i bambini, accompagnati da quattro miti dello sport internazionale.L’obiettivo del tour è quello di avvicinare i ragazzi ad un’attività fisica regolare, indispensabile insieme ad una corretta alimentazione, per lo sviluppo e la crescita sana ma soprattutto cosa vuol dire vivere lo sport attraverso l’integrazione, il rispetto delle diversità, la determinazione e la passione che l’esempio di una guida-campione può fornire.I quattro campioni hanno trasmesso ai giovani valori importanti, il carattere e una sana competizione, valori essenziali nello sport, ma anche nella vita."Siamo veramente contenti ogni anno di riscontrare tanto entusiasmo e partecipazione - ha dichiarato un Adriano Panatta – “questa manifestazione ha successo perché permette di incontrare lo sport e i valori che ne fanno parte, elementi utili per diventare soprattutto campioni nella vita". Soddisfazione anche dai vertici di Banca Generali, sponsor per il settimo anno consecutivo della manifestazione: "Siamo molto felici per l’accoglienza ottenuta a Civitanova Marche – spiega Corrado Liguori, Area Manager di Banca Generali Financial Planner in Marche, Abruzzo, Molise, Puglia e Basilicata – “questi ragazzi rappresentano il futuro del nostro paese ed è fondamentale trasmettere loro valori positivi quali quelli dello sport, avviandoli anche ai primi concetti di risparmio, un tema molto sentito alla luce della cronaca di questi giorni che sottolinea ancor di più l’importanza di una seria educazione finanziaria”.Il successo di "Un Campione per Amico" è scritto nei numeri. Sedici edizioni in archivio, più di centosessanta tappe già percorse, uno staff di oltre cinquanta persone, ma soprattutto oltre diecimila mila ragazzi coinvolti ogni anno. Il prossimo incontro sarà il 14 aprile a Rimini. Si possono seguire gli eventi Banca Generali - Un Campione per Amico su www.uncampioneperamico.it, sulla pagina Facebook, sul profilo Twitter dell’evento e novità di quest’anno, si potrà seguire anche tramite l’APP “BG UCPA” un vero e proprio hub dell’evento con contenuti esclusivi che consentiranno di vivere la giornata coi campioni grazie alle potenzialità della realtà aumentata.Le tappe dell’edizione 2016 sono state e saranno: Benevento (5 Aprile); Foggia (7 Aprile); Civitanova Marche (12 Aprile); Rimini (14 Aprile); Pistoia ( 3 Maggio) Monza (10 Maggio); Novara (12 Maggio); Verona (18 Maggio); Trento (20 maggio); Sanremo (24 Maggio).https://www.youtube.com/watch?v=cuiIsX5sArY
Brutta prestazione della Cucine Lube Banca Marche Civitanova in Gara 2 a Perugia. Gli uomini di Blengini, dopo un aver perso il primo set ai vantaggi, incappano in una serata no e subiscono per i restanti due set il gioco della formazione umbra, incassando così per la prima volta una sconfitta per 3-0 in questa stagione. Con questa vittoria la Sir Safety Conad va sul 2-0 nella serie, ora per Miljkovic e compagni strada in salita: per conqusitare la finale scudetto non potranno più commettere passi falsi, a partire dalla Gara 3 in programma a Civitanova giovedì 21 marzo. Perso il primo parziale nonostante i quattro set ball non concretizzati, Blengini prova a ruotare la formazione più volte nel corso della gara senza però riuscire a contrastare l'andamento del match. Muro (5 Lube contro i 10 di Perugia) e servizio Lube non incidono mai nel corso della partita, mentre l'attacco va a corrente alternata (48%). Dall'altra parte della rete De Cecco fa girare con alte percentuali la sua squadra (59%), con i centrali in evidenza a muro e in attacco (6 muri e 100%). Pesano anche i 24 errori punti commessi dai cucinieri in tre set. Top scorer tra i biancorossi Cebulj con 11 punti e il 56% in attacco, unico in doppia cifra.La partita Blengini sceglie la diagonale Christenson-Miljkovic, con al centro Podrascanin-Cester e in banda Juantorena-Cebulj, Grebennikov libero. In panchina c'è Kovar quarto schiacciatore e Parodi secondo libero. Kovac conferma invece il sestetto di Gara 1. Perugia vuole spingere subito sull'acceleratore con muro e servizio di Buti (6-3), pronta però la reazione Lube con Cebulj che dai nove metri trova la parità. Equilibrio che prosegue fino al break arrivato grazie al servizio di Podrascanin e al muro di Christenson (15-17), un 2 che però viene vanificato dall'errore in attacco di Podrascanin (20-20). In campo è lotta vera, ne è segno il contestatissimo punto del 21-21 in cui l'arbitro assegna prima il punto alla Lube poi a Perugia (il dubbio era se fosse o no caduto un pallone a terra sull'attacco Sir), Atanasijvic mura Miljkovic (23-22) poi subisce lui stesso il muro del neo entrato Vitelli al posto di Cester(23-24). Si va ai vantaggi, dove la Cucine Lube Banca Marche non concretizza altre tre palle set, poi Birarelli a muro (quarto per gli umbri nel set) e l'errore di Miljkovic consegnano il parziale a Perugia 30-28 (Cebulj con l'89% in attacco, 8 errori al servizio Lube). Nel secondo set resta in campo Vitelli, la Sir Safety sulle ali dell'entusiasmo trova subito il 4 con muro e contrattacco (6-2): i cucinieri arrivano fino al -1 (8-7) ma il muro perugino spegne di nuovo la luce (13-9), con i due centrali di Kovac che continuano a girare al 100% in attacco (60% di squadra per la Sir, mentre la Lube è sotto al 50%). Russell firma il 5 (17-12), Blengini prova la carta Fei per Miljkovic sul 19-13, poi Kovar per Cebulj e Stankovic per Vitelli: troppo largo però il vantaggio umbro, chiude Kaliberda 25-20. Nel terzo set Lube inedita in questa stagione, con Fei opposto (chiuderà con il 58% e 7 punti), Kovar in banda con Juantorena e Stankovic-Podrascanin al centro. Il turno al servizio di Russell scava il primo break (6-3), la Cucine Lube Banca Marche perde il filo del gioco e si ritrova a -6 (11-5) complici diversi errori gratuiti. Il set e la partita finiscono praticamente qui, la Sir Safety trova continuità in ogni fondamentale e la Lube crolla 25-14.Il tabellino SIR SAFETY CONAD PERUGIA: Buti 10, Fromm, Holt n.e., De Cecco 4, Kaliberda 11, Giovi (L), Dimitrov n.e., Tzioumakas, Elia, Atanasijevic 12, Fanuli n.e., Birarelli 9. All. Castellani. CUCINE LUBE BANCA MARCHE CIVITANOVA: Fei 7, Parodi (L), Juantorena 9, Vitelli 4, Stankovic 2, Priddy 8, Kovar, Christenson 3, Cester 2, Grebennikov (L), Miljkovic 6, Corvetta, Cebulj 11, Podrascanin 6. All. Blengini. ARBITRI: La Micela (TN), Gnani (FE). PARZIALI: 30-28 (42'), 25-20 (29'), 25-14 (25') NOTE: Spettatori 3985. Perugia bs 7, ace 3, muri 10, errori 4, ricezione 51% (28% prf), attacco 59%. Lube bs 15, ace 1, muri 5, errori 8, ricezione 58% (28% prf), attacco 48%.
Un recente studio dell' Istituto Italiano di Fisiologia del Cnr di Pisa ha valutato che l'1% degli studenti intervistati ha fatto uso di droghe iniettive almeno una volta. Le Marche risultano attualmente al primo posto in Italia per l'uso di eroina. Di certo un primato di cui non andare fieri.L'eroina pare sia diventata una droga a buon mercato sempre più utilizzata dai giovani che la usano per sballarsi, senza iniettarsela. Se ne registra un incremento in particolare tra i maschi 15enni, che sono raddoppiati. La regione Marche risulta inoltre essere la terza regione italiana per rischio di morte per overdose: su 100.000 abitanti il tasso medio è del 1,33 calcolato dal 2007 al 2012.Le Marche inoltre, risultano terze per il consumo di tutte le sostanze stupefacenti dietro solo a Sardegna ed Emilia Romagna. L'indagine è stata effettuata su 30 mila studenti italiani tra i 15 e i 19 anni. Sempre secondo il Cnr sono oltre 650 mila gli studenti delle scuole medie superiori che nel corso dell'ultimo anno hanno fatto uso di almeno una sostanza illegale (cannabis, cocaina, eroina, allucinogeni o stimolanti)."Analizzando i risultati degli ultimi 5 anni, cioè dal 2010 al 2015, si rileva un costante aumento dell'uso negli ultimi 12 mesi sia di cannabis (dal 22 al 27%) sia di stimolanti (dal 2,3 al 2,7%), se si considera invece il consumo frequente si riscontra un incremento dell'uso di cannabis (dal 2,5 al 3,5%) e una sostanziale stabilizzazione del consumo di tutte le altre sostanze illegali (corrispondente a circa lo 0,6-0,7%). Una leggera diminuzione nell'uso di cocaina (dal 3% al 2,6%), di eroina (dall'1,3 all'1%) e di allucinogeni (dal 2,7 al 2,3%)". È questa l’analisi di Sabrina Molinaro, responsabile dello studio. Si osserva inoltre sempre maggiore curiosità e sperimentazione per le nuove sostanze sintetiche: il 62%, infatti, ha usato spice, la cannabis sintetica, il 50% catinoni sintetici (mefedrone) e il 57% painkillers, farmaci antidolorifici per sballare.
Sgomento a Civitanova dove, intorno alle 17 e 20 di questo pomeriggio, alla stazione ferroviaria si è materializzata una tragedia.Una persona, infatti, è morta dopo essere stata travolta da un treno in transito, un Eurostar che viaggiava in direzione Lecce. Non è ancora chiaro se si sia trattato di un incidente o di un gesto volontario. Sul posto stanno intervenendo gli agenti di polizia e i carabinieri per ascoltare le persone presenti. Inutile l'intervento dei sanitari del 118 che hanno potuto solo constatare il decesso della vittima. Forti rallentamenti al traffico ferroviario.Le prime informazioni parlavano di una donna straniera di circa 35 anni che si sarebbe gettata volontariamente sotto il treno. In realtà, la vittima sarebbe una giovane originaria di Bologna poco più che ventenne che ha scelto di togliersi la vita in maniera drammatica. Testimoni affermano di averla vista scendere dal treno proveniente da Macerata. Anche in questo caso, però, si tratta di notizie ancora frammentarie.(in aggiornamento)
Nel pomeriggio di ieri, a Civitanova Marche, gli agenti del locale Commissariato di Pubblica Sicurezza sono intervenuti presso la Chiesa “Cristo Re” dove era in corso la messa delle ore 19, poiché all’interno era stata segnalata la presenza di una persona sospetta.In particolare, era stata segnalata la presenza di un soggetto dai caratteri somatici tipici di un extracomunitario, il quale era entrato in chiesa e dopo aver attraversato il corridoio tra le due file di banchi, aveva raggiunto le scalette che danno accesso all’altare dove, dopo essersi inginocchiato, aveva iniziato a muovere le braccia dando l’impressione, in un primo momento, di fare movimenti simili a quelli effettuati da persone di religione islamica durante la preghiera, creando allarme tra i fedeli alcuni dei quali uscivano dalla chiesa.Successivamente, grazie alle dichiarazioni di alcuni testimoni, è stato accertato che il giovane con il movimento delle braccia aveva disegnato la forma di un cuore e non utilizzato le stesse per una preghiera riconducibile alla religione islamica.Il ragazzo, che aveva con sè un piccolo zaino vuoto, è stato accompagnato negli uffici per accertamenti e identificato per un giovane di 25 anni, italiano con padre di origini nigeriane, di religione cristiana, il quale riferiva di essersi recato in chiesa al solo scopo di pregare. Successivi accertamenti hanno permesso di ricondurre il gesto ad un momento di disagio che il giovane sta vivendo a causa di vicissitudini familiari. La vicenda è stata oggetto di una segnalazione all’autorità giudiziaria "avendo il giovane" si legge in una nota della Questura "con il suo comportamento interrotto una funzione religiosa opponendo resistenza agli agenti intervenuti nel momento in cui questi lo accompagnavano fuori dalla chiesa per consentire la ripresa della funzione religiosa".
Giovedì 14 aprile il Segretario Generale del CONAPO Antonio Brizzi incontra i Vigili di Macerata per fare il punto della situazione sulla precaria condizione del Comando di Macerata.Da tempo il CONAPO sta denunciando la precaria condizione in cui versano i Vigili del Fuoco: "l’enorme sperequazione rispetto agli altri Corpi dello Stato sia da un punto di vista retributivo che previdenziale con conseguenti gravi ripercussioni che da qui a qualche anno" si legge in una nota "si constateranno sulle pensioni del personale in divisa. Quelli dei Vigili del Fuoco sono gli stipendi più bassi di tutta la Pubblica Amministrazione e non è tollerabile che uomini che mettono ogni giorno a rischio la loro vita al servizio dei cittadini e dello Stato continuino ad essere trattati come lavoratori di serie B. Le ripercussioni dei tagli effettuati dai nostri politici si manifestano anche nei ridimensionamenti delle sedi di servizio, nella carenza dei mezzi e delle attrezzature. Nella provincia di Macerata si vivono, oramai costantemente, disagi legati alla difficoltà di organizzare i servizi a causa di una cronica carenza d’organico dovuta ad una difficile organizzazione del lavoro.Particolare importanza ha assunto la necessaria riqualificazione del distaccamento di Civitanova Marche in una sede di categoria superiore: unica soluzione che permetterebbe il garantire la giusta copertura per un territorio come quello del comprensorio civitanovese. Ulteriore preoccupazione è sentita per i disagi che si potrebbero incorrere presso il distaccamento VVF di Camerino che fra qualche mese si troverà a dover far fronte all’apertura dell’asse stradale che congiunge Civitanova Marche con Foligno. Aumento di responsabilità e rischi per i cittadini e i Vigili del Fuoco maceratesi che per contro non ricevono in ausilio uomini e mezzi in misura adeguata a fronteggiare i possibili scenari incidentali. Dopo l’incontro tenuto con il Ministro degli Interni Angelino Alfano l’8 aprile, il segretario generale del CONAPO Antonio Brizzi per dimostrare la propria vicinanza alle problematiche dei Vigili del Fuoco della provincia di Macerata li incontrerà giovedì 14 aprile presso la sede Centrale di Macerata".
Gli scandali e i crimini compiuti dai sacerdoti nei confronti dei più deboli sono i temi della prossima pellicola, in programma a Cecchetti d’essai.Domani 12 aprile, alle 21.30, al cinema Cecchetti viene proiettato in lingua originale, con sottotitoli in italiano, The Club, ultimo capolavoro del regista cileno Pablo Larrain.La storia parla di quattro preti con un passato misterioso, rinchiusi in una “casa - prigione” gestita da una suora, anche lei con qualche problema. La fragile stabilità dei protagonisti salta quando arriva un quinto prete, compagno recentemente caduto in disgrazia, che porta con sé quel passato che si erano lasciati alle spalle.Il film è stato molto apprezzato dalla critica perché non si ferma a giudicare i singoli, ma affronta le dinamiche perverse che sono alla base di ogni sistema, che sia questo politico, economico o religioso.Il costo del biglietto è di 4 euro. Cecchetti d’essai nasce da un’idea di Michele Fofi e dalla Fango&assami ed è sostenuto da Comune e dai Teatri di Civitanova, con il contributo di Gas Marca.Per maggiori informazioni: www.fangoeassami.it, www.giovaniarchitettimacerata.it oppure la pagina Facebook www.facebook.com/fango.assami.3.