Se il Partito Democratico chiude, in un estenuante venerdì di passione di agosto, sulla sindaca di Colmurano, Ornella Formica, restano comunque ancora tutti aperti i dubbi e le perplessità sulla gestione complessiva del dossier “Area Vasta.” Si parte molto male. Il comunicato stampa che ne annuncia la candidatura ufficiale e già allo stesso tempo un blitz ed un rebus. Un blitz perché arriva quasi all’una di notte e non prevede repliche o domande. Poi perché si parla di una acclamazione del massimo organo politico provinciale del PD e quindi di un sostegno di sindaci ed amministratori del centrosinistra, ma non si circoscrive il perimetro. Quindi di una volontà della stessa Formica di “massima apertura” nei confronti delle liste civiche ed anche del centrodestra. Cerchiamo di stare rigorosamente ai fatti ed agli atti.Un fatto è che il presidente uscente, Antonio Pettinari non si sia mai formalmente candidato. Né che lo abbia candidato nessuno. Tanto meno il suo partito. Un atto è il documento condiviso ed approvato dai segretari regionali della coalizione regionale, nella quale si auspicava la continuità della giunta uscente di centrosinistra, poiché aveva ben lavorato. Quindi il tavolo del centrosinistra regionale invitava a ricercare con determinazione una soluzione unitaria per il rinnovo dell’ente. Un altro fatto è la designazione a candidata “Presidente della Provincia” ratificata, per acclamazione, dalla direzione del Partito Democratico.Alle pressanti richieste di informazioni cui ho cercato di attingere stanotte, le risposte sono state tuttavia univoche e perentorie: leggiti il comunicato! Che sarebbe un altro atto. Nessuno, voleva aggiungere niente di più, né togliere qualcosa in meno. Bocche cucite e nottata persa.Insomma il punto è che non si capisce se la candidatura sia politica o istituzionale. Da quanto scritto parrebbe un ibrido. Si capisce invece che la Formica è la candidata diretta del PD. E non quella che il PD porterà alla valutazione e, eventualmente alla condivisione degli alleati di centrosinistra. E questa circostanza, credetemi, in politica non è un dettaglio.“La candidata – si legge in un passaggio – è sostenuta dai sindaci e dagli amministratori di centrosinistra.” Quindi, alla lettera, dovrei presumere pure da quelli di Uniti per le Marche, Popolari Marche-Udc, Socialisti, Liste civiche, Verdi, Idv e Centro Democratico. Oltre naturalmente al Partito Democratico. Se ciò fosse vero non si porrebbe nessuna questione. Temo, al contrario, che si sia combinato un altro grosso pasticcio. Che, ad esempio, si sia fatto e disfatto tutto politicamente esclusivamente in casa PD. E che adesso si voglia vendere all’esterno come un accordo tra sindaci ed amministratori. Indipendentemente dal colore politico. La faccia per questa operazione sarebbe stata individuata in quella della Formica. Che diventerebbe, a seconda dei casi, una faccia pulita e facilmente presentabile all’esterno, oppure un capro espiatorio, da sacrificare nelle consuete faide intestine che il PD provinciale mai si risparmia. Al punto in cui si era arrivati, il PD non aveva più tempo per ricominciare da zero. Doveva a tutti i costi presentare, al tavolo degli alleati, una propria candidatura: forte ed autorevole. Indiscrezioni dicono che il segretario provinciale Novelli avesse individuato in Romano Carancini la figura adatta. Che nel corso della mattinata di venerdì ci siano stati febbrili telefonate e tentativi di mediazione per far passare il sindaco di Macerata. Ma non c’è stato niente da fare. Particolarmente astiosi si sono rivelati, nei suoi confronti, gli stessi maceratesi ed i civitanovesi. Partita chiusa dunque e tempo che scorreva inutilmente.Ieri però il PD doveva trovare a tutti i costi un candidato. Aveva questa urgenza, questa pressione, questa necessità vitale. In ciascuno dei componenti della direzione c’era l’esigenza di chiudere in fretta questa fase e lasciare ad altri la gestione della successiva. L’accettazione della Formica, in molti di loro, è stata vissuta con un senso di liberazione quasi catartico. Le dichiarazioni a caldo di qualche autorevole esponente, se lette con la necessaria attenzione, ne sono la plastica rappresentazione. Hanno fatto, dunque, il loro dovere quelli della direzione provinciale del Partito Democratico. Possono andare tutti a cena assieme. Messi da parte i rancori e gli sgambetti, possono pure scherzare come fossero vecchi ed uniti sodali. Da oggi non avranno più riunioni a cui presenziare. Nessun intervento da calibrare per dire la propria opinione. E nemmeno telefonate scomode a cui dover rispondere a mezza bocca (parlo anche di me…). Si sono guadagnati il loro meritato riposo. Le spettanti vacanze. Il tanto agognato mare, che stava lì in lontananza, ma loro chiusi a sudare nella landa deserta di Piediripa.Per questo, da stamattina presto, ho un tarlo che mi rode e che devo per forza condividere con voi: ma se stamattina viene giù il finimondo e tra un nubifragio e l’altro rischiamo pure l’alluvione, non sarà che tutto questo è un segno del cielo nei loro confronti??
Conto alla rovescia per il via ufficiale all'attività per la stagione 2016-2017 della Cucine Lube Civitanova. Come già annunciato, lunedì 8 agosto alle ore 18 presso l'Eurosuole Forum il raduno di atleti e staff, che inizieranno il giorno successivo (9 agosto) la preparazione pre-campionato con le consuete visite mediche e il primo allenamento.Sarà anche l'occasione per conoscere da vicino ben cinque nuovi volti della rosa: sempre lunedì 8 agosto all'Eurosuole Forum di Civitanova, infatti, alle ore 17.30 si terrà la presentazione ufficiale di Tsvetan Sokolov, Davide Candellaro, Nicola Pesaresi, Denys Kaliberda e Luigi Randazzo. Un vernissage per i cinque neo biancorossi (per Randazzo si tratta di un ritorno) aperto non solo alla stampa ma anche ai tifosi.Non risponderanno invece lunedì alla chiamata dello staff guidato da coach Blengini (impegnato alla guida della Nazionale azzurra alle Olimpiadi di Rio insieme allo scout man Carancini) gli azzurri Osmany Juantorena (in campo a Rio) ed Enrico Cester (quest'ultimo ora a riposo dopo un'estate passata in Nazionale), che si aggregheranno al gruppo rispettivamente il 7 settembre e il 16 agosto, così come il francese Grebennikov (7 settembre) e il regista Christenson (12 settembre), anche loro in Brasile a caccia del sogno a cinque cerchi.Il resto della rosa 2016/2017 sarà dunque a disposizione all'inizio della preparazione, agli ordini del vice allenatore Giancarlo D'Amico, insieme al preparatore atletico Massimo Merazzi e all'assistente allenatori Enrico Massaccesi.
I campionati regionali di nuoto hanno segnato il tramonto della stagione agonistica dell'Ippocampo. Un finale molto bello per la società civitanovese (nella squadra vi confluiscono atleti cittadini de Il Grillo, ma anche della Nandi Ars del Centro Sportivo Baldoni di Loreto e del Centro Nuoto Macerata) che si è portata a casa 5 ori, 2 argenti, 5 bronzi con la qualificazione a sette finali assolute.Dinanzi al top delle Marche, Linda Colotto, juniores specialista della rana, ha vinto l’oro nei 200 e due argenti nei 50 e 100; un’altra medaglia d’oro più due bronzi sono arrivati nel dorso grazie all’altra juniores Lucrezia Battistini. Per la categoria ragazzi Gregorio Rufini Leopardi si è distinto nel dorso con due bronzi (100 e 200) e nei 50 rana è arrivata la medaglia di bronzo per Ilaria Del Medico. Tre strepitosi ori nei 50, 100 e 200 delfino poi se li è messi al collo l'esperto atleta, toscano seniores, Luca Germano. Per lui come per la Battistini (più la Colotto nei 200 rana per) tris di pass per le finali assolute.Alla competizione hanno partecipato, grazie alle qualifiche ottenute nel corso della stagione, anche molti dei ragazzi allenati dai tecnici Mario Menghi, Franco Pallocchini e Lucia Pietrella: Manuel Mazzotta, Lorenzo Ribichini, Lorenzo Forani, Alex Pop, Alex Dobai, Paolo Corso, Anastasia Giorgini, Sarah e Gloria Bianchi, Emi Torresi, Aurora Lazzarini, Ilaria Simoncini, Giorgia Scoccia, Laura Ripari, Alessia Moriconi, Anna Fasano, Giorgia Ortolani, Giulio Ripari, Anna Arbuatti e Carolina Nunez.Buoni risultati infine nei campionati regionali riservati agli esordienti A. Per l'Ippocampo hanno partecipato i giovani nuotatori allenati da Giovanni Collini: Elisa Pennesi, Giada Patrizi, Iris De Angelis, Ludmila Santini, Tommaso Cosci, Lorenzo Peretti, Luca Gattini e Davide Angeletti.Soddisfatto per i successi individuali, per i progressi mostrati da tutti i ragazzi e per il promettente maggior affiatamento, il presidente della società Stefano Carletti.
Una mostra che ha avuto già ospiti illustri, tra cui la scrittrice Simonetta Agnello Hornby, il filologo e antropologo Maurizio Bettini e l’attrice Francesca Benedetti. All’insegna della cultura che non va in vacanza, rimane aperta tutti i giorni, ad eccezione del lunedì, Sotto il segno di Caro, allestita nell’Auditorium Sant’Agostino e nella Pinacoteca Civica, a Civitanova Alta. L’apertura è dalle 18.30 alle 22.30 fino al 31 agosto.In uno spazio speciale, immagini evocative proiettano i visitatori dentro la storia da protagonisti, facendoli vivere sensazioni, situazioni lontane, e partecipando a una trama che in pochi minuti, grazie alla multimedialità, li trasporta in quel Rinascimento italiano che è stato il mondo di Annibal Caro, dove sono nate e si sono affermate le sue idee modernissime, le sue creazioni senza tempo.Raccontare Annibal Caro selezionando e ricomponendo tutto il materiale possibile, integrandolo con quello recentemente prodotto e offrire così la possibilità e gli strumenti per un approccio agile e coinvolgente, preludio d’indagini e di analisi future, è stata l’idea che ha guidato le scelte del curatore della mostra Sotto il segno di Caro, la dott.ssa Enrica Bruni, del progettista dell’allestimento, l’arch. Marco Pipponzi, e del regista, il prof. Massimo Angelucci Cominazzini.Un intreccio di suoni, di proiezioni dinamiche, di documentari, di profumi creati da Mauro Malatini per questa occasione (Alma), di antichi testi, di testimonianze originali, come il gesso dello scultore Romeo Pazzini o le medaglie di Giulio Cantalamessa, sollecitano un flusso di emozioni che avvolgono il fruitore, lo fanno tuffare nell’universo cariano e danno voce, senza rinunciare al rigore storico, alla qualità artistica e didascalica, a un passato attualissimo. Il visitatore vive il racconto di una storia godibile, che avvicina in maniera immersiva alle opere e agli studi che testimoniano la poliedrica e straordinaria personalità di questo intellettuale, protagonista di spicco del cinquecento italiano, capace di spaziare con grande disinvoltura e vivacità tra ambiti e competenze diverse usando sapientemente registri e tonalità sempre brillanti ed eleganti.I proventi ricavati dalla mostra saranno destinati all'acquisto dell'opera Annibal Caro e la Speranza del Maestro Arnoldo Ciarrocchi. Il dipinto andrà ad accrescere il patrimonio pittorico della Pinacoteca civica Marco Moretti di Civitanova Marche.L’ingresso, gratuito fino a 14 anni e per i diversamente abili con accompagnatore, costa 3 euro. All’interno è anche possibile acquistare libri sul famoso concittadino: Ritratto di Annibal Caro di Riccardo Scrivano, A far le lettere col compasso in mano di Marcello Verdenelli e il catalogo della mostra.
Arrivano otto grandi successi italiani nel programma estivo del cinema Cecchetti. Da lunedì 8 agosto, l’Azienda dei Teatri di Civitanova ha programmato la proiezione di otto pellicole di registi italiani che si sono fatti distinguere nell’ultimo anno, ottenendo successo di critica e di pubblico.Il primo film in cartellone è Lo chiamavano Jeeg robot di Gabriele Mainetti, recente ospite di Futura Festival, proprio la settimana scorsa. La pellicola, ispirata al celebre manga Jeeg robot d’acciaio, ha vinto sette David di Donatello, il Nastro d’Argento, il Globo d’oro e il Ciak d’oro. Lo chiamavano Jeeg robot viene proiettato l’8 e il 9 agosto e ripetuto il 24 e 25 agosto.Mercoledì 10 e giovedì 11 agosto è la volta di Paolo Virzì con La pazza gioia, film che vede protagoniste le due bellissime Micaela Ramazzotti e Valeria Bruni Tedeschi. Vincitore di 5 Nastri d’Argento, è in programma anche il 26 e 27 agosto.Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese fa la sua comparsa al cinema Cecchetti il 12, 13, 28 e 29 agosto. Una trama molto interessante e ricca di colpi di scena scaturita da un semplice gioco: far leggere ai presenti i propri sms. Anche Genovese è stato ospite della quarta edizione di Futura Festival, riscuotendo un gran successo.Per le sere del 14 e 15 è prevista la visione di Gli ultimi saranno ultimi di Massimiliano Bruno, con Alessandro Gassmann, Paola Cortellesi e Fabrizio Bentivoglio.Per gli amanti dell’adrenalina e dello sport, il 16 e 17 agosto c’è Veloce come il vento di Matteo Rovere, film liberamente ispirato alla vita del pilota Carlo Capone. Nei due giorni seguenti e il 30 agosto c’è il capolavoro di Claudio Caligari, Non essere cattivo, candidato agli Oscar come miglior film straniero. Venti e ventuno agosto con il genere thriller: Roberto Andò con il suo lavoro Le confessioni. Infine, la commedia di Fausto Brizzi, Forever young, il 22 e 23 agosto, con l’imperdibile comicità di Sabrina Ferilli, Teo Teocoli e Fabrizio Bentivoglio.I film vengono proiettati tutte le sere alle 21.30, con un costo d’ingresso di 4€.
Incidente mortale intorno alle 3 di questa mattina a Civitanova Marche. Due ragazzi, a bordo di uno scooter, sono finiti contro il grosso tronco di un albero posto al lato sinistro del ciglio della strada. Un ragazzo di 26 anni, Fares Hadj Azzem, operaio di origini algerine attualmente disoccupato, è morto sul colpo. Gravissima una ragazza, Erica Martinelli, 31enne residente a Montecosaro. Lotta fra la vita e la morte. I carabinieri di Civitanova Marche, agli ordini del luogotenente Antonini, stanno ricostruendo l'esatta dinamica dell'accaduto.Una serata estiva trascorsa insieme agli amici e poi il dramma. Intorno alle 3 di questa mattina, i due ragazzi stavano percorrendo via del Casone a Civitanova, lungo la strada che dall'Eurospin conduce alla rotatoria che passa sotto al cavalcavia dell'autostrada. Per cause ancora in fase di accertamento, chi guidava - non è ancora chiaro, al momento - ha perso improvvisamente il controllo dello scooter. Il mezzo, impazzito, è finito contro il tronco di una pianta sul lato sinistro della strada. Un impatto violentissimo che ha sbalzato a terra i due giovani.Qualche minuto dopo l'incidente, un automobilista in transito ha notato i due corpi in terra ed ha immediatamente allertato i soccorsi. Sul posto si sono precipitati i carabinieri di Civitanova Marche ed il 118 del locale ospedale. I sanitari hanno provato a rianimare il 26enne, ma purtroppo non c'è stato nulla da fare. La ragazza, Erica Martinelli di Montecosaro, è apparsa ai medici in condizioni gravissime, seppur ancora in vita. Disposto immediatamente il trasferimento al Pronto soccorso dell'ospedale di Civitanova. I medici l'hanno sottoposta a tutti gli esami strumentali del caso. La 31enne, gravissima, lotta fra la vita e la morte nel reparto di Rianimazione del presidio ospedaliero cittadino.Per quel che riguarda la dinamica, questa è al vaglio dei militari di Civitanova. Intorno alle 10 di oggi, i carabinieri hanno comunicato al padre del ragazzo deceduto, la terribile notizia.
Cercasi candidato presidente di area vasta: preferibilmente nuovo, va bene anche usato, si accetta anche da rottamare. Dopo giorni e giorni di sfibranti riunioni notturne della direzione provinciale del PD, sembra questa la sintesi del risultato ottenuto a seguito dell’articolato e complesso dibattito.Da stamattina una ristretta delegazione della segreteria, armata di tanta e santa pazienza, ma soprattutto di un’automobile dotata di aria condizionata, sta facendo il giro dei 57 comuni della provincia, alla ricerca di un candidato. Il maggiore partito della provincia è infine definitivamente imploso sotto i colpi delle ataviche ed insanabili divisioni. Tra le “parti in causa” – come direbbero gli osservatori ONU in questi casi – sono volate letteralmente secchiate di merda. Solo scuse, accuse e scuse, senza ritorno, come direbbe De André. Scene pietose ed imbarazzanti quelle a cui abbiamo assistito, nostro malgrado. Lo diciamo in tutta franchezza: abbiamo provato vergogna per loro. Per loro che ricoprono ruoli istituzionali di primissimo piano. Per loro che dovrebbero rappresentare le speranze della nuova classe dirigente. Per loro che, con il loro comportamento dovrebbero essere di esempio alle giovani generazioni, così da avvicinarle a quella che Papa Montini chiamava la forma più alta di carità: cioè la politica. Vogliamo augurarci che si sia toccato il punto più basso del dibattito. Confidiamo che, preso atto dello spettacolo indecoroso che hanno offerto alla platea vastissima di spettatori attoniti e sgomenti, abbiano - questi dirigenti politici - un sussulto di dignità. Un briciolo di amor proprio. Un guizzo di orgoglio di appartenenza se non ad un partito, quantomeno ad un gruppo. Che investiti dalla fiducia che gli elettori gli hanno inopinatamente attribuito, sappiano agire in nome, per conto, ma soprattutto nell’interesse di questi sventurati rappresentati. Piuttosto che per i loro piccini, miseri tornaconti personali.A questo punto dovremmo fare la cronaca dettagliata e scrivere dell’ennesimo, raccapricciante capitolo, andato in onda ieri sera nella direzione provinciale del PD. Raccontare di come si siano bruciate autorevolissime candidature. Sia politiche che istituzionali. A cominciare da quella di Pettinari, per arrivare a quella di Carancini, passando a quella di Fiordomo. O, per dire, anche a quella di Massimo Montesi. Compagni di partito o, nella peggiore delle ipotesi, alleati politici di lungo e provato corso. Tutti bruciati. Sacrificati in nome di un isolamento autistico che non prevede nessun dibattito. Di una ottusa autosufficienza che non contempla contraddittorio. Di una presunta autonomia pelosa che non concepisce il dissenso. Tuttavia, al punto in cui siamo arrivati, ci rifiutiamo di raccontare quello che è successo ieri sera. I limiti del buon costume e della pubblica decenza ce lo impediscono.Poi, abbiamo anche le scatole piene di essere additati nei social network come quelli che fomentano polemiche. Da parte nostra abbiamo fatto solo il nostro dovere: informare, attraverso le notizie assunte e soprattutto meticolosamente verificate, i cittadini dei fatti e delle circostanze. Ci fermiamo qui per senso di responsabilità nei confronti delle istituzioni. Ci fermiamo qui perché il limite della decenza è stato abbondantemente superato. Ci fermiamo qui perché tutto questo ci fa davvero e profondamente schifo. Da qui alle elezioni ci limiteremo a registrare, in maniera neutrale i fatti e le notizie, sperando che il nostro silenzio di sdegno e di protesta – che poi rappresenta quello indignato della gran parte dei cittadini – possa contribuire a realizzare un esame di coscienza personale di ciascuno e collettivo delle varie anime politiche presenti all’interno del Partito Democratico provinciale.
Arrivano eventi in serie, cambia la viabilità del centro cittadino. Il sindaco Tommaso Claudio Corvatta ha firmato due ordinanze per la disciplina del traffico nelle serate in cui Piazza XX settembre sarà interessata da concerti e spettacoli. Per le giornate del 5, 7, 8, 10, 13, 15, 23 agosto, dalle 19 alle 24, sono disposti i divieti di sosta e transito n Piazza XX settembre e lungo i vialetti nord e sud; in via del Timone, inoltre in via Gorizia, Conchiglia e corso Dalmazia nel tratto tra l'intersezione con via Trento e quella con il vialetto nord di piazza. In via Vela si prevede la deviazione dei veicoli in uscita su via Vittorio Emanuele. Il capolinea degli autobus è individuato in via Santa Rita. Un altro provvedimento prevede ulteriori disposizioni, oltre a quelle sopra indicate, per le serate dell'11, 12 e 22 agosto, con orari che vanno dalle 20 alle 2 del mattino seguente. In via Trieste si dispone per quelle sere il divieto di fermata dall'intersezione con via Buozzi a quella con vicolo Sforza, il divieto di fermata in via Venezia tra l'intersezione con via Trieste e quella con via V.Emanuele; il divieto di transito nella corsia sud di via Cecchetti. In una terza ed ultima ordinanza, ricevuta la richiesta di proroga inviata dall'Abat, associazione balneare aziende turistiche, il sindaco ha disposto l'estensione del periodo di esercizio degli stabilimenti balneari stagionali , per la somministrazione di alimenti e bevande, fino al 1 novembre 2016. La scadenza precedente era stata prevista al 5 ottobre, quindi si tratta di un'estensione dell'attività di quasi un mese.
Inizia la maratona degli eventi live organizzati nel mese di agosto dall'Assessorato al Turismo del Comune di Civitanova, in collaborazione con Amat e Thyche. Oltre 40 eventi pensati soprattutto per valorizzare l'enorme spazio della piazza principale, ma che si allargano senza interruzione nella nuova Arena del Mare con i concerti di Tiromancino, Capossela, Jethro Tull's e nei quartieri con la rassegna delle fiabe e del teatro 'mpertinende, in spiaggia con i fuochi d'artificio, al Lido Cluana con il cinema e a Civitanova Alta per la festa del santo patrono.“Civitanova è una città viva e innovativa che punta sull'intrattenimento culturale – ha detto l'Assessore al Turismo Giulio Silenzi. Gli eventi curati dallo staff dell'ufficio Turismo, che voglio ringraziare per competenza e dedizione al lavoro, spaziano tra generi diversi e si rivolgono a tutti i gusti. Il calendario è molto ricco e ogni sera ci sono diversi eventi per rendere la città sempre più accogliente per chi ci vive e per i turisti che la scelgono. Civitanova si vuol presentare nella sua veste migliore per chi la sceglie per la prima volta e penso anche ai turisti che usufruiranno del nuovo collegamento con Foligno”.Dopo la chiusura del Festival Futura, ultimo appuntamento anche per Civitanova Danza Campus (fino al 6) e per il Teatro Ragazzi “Si raccontano le favole” che chiude lunedì 8 in piazza dopo aver divertito migliaia di bambini. Da domani iniziano i tre appuntamenti della rassegna “I Concerti del Chiostro” a Civitanova Alta (3, 8, 12 agosto), mentre in piazza ci sarà la Compagnia Aria Corte (pizzica e taranta).Mercoledì 4 i Tiromancino a cura di Tyche Eventi all'Arena del mare; venerdì 5 il Concerto del Coro Jubilate in piazza XX Settembre, sabato 6 Vinicio Capossela a cura di Tyche Eventi all'Arena del Mare e il 9 agosto Jethro Tull a cura di Tyche Eventi, mercoledì 10 i Dik Dik in piazza XX Settembre; l'11 DeeJay Time Summer Festival a cura di Tyche Eventi in collaborazione con Comune di Civitanova in Piazza XX Settembre e venerdì 12 Alex Britti in Piazza XX Settembre.Venerdì 9 serata delle comiche “Ve ne racconto due” con Lando e Dino e festa al lungomare centro “Mare di Vino” (Abat). Sabato 13 Hip Hop (Associazione Spazio Hip Hop) in Piazza XX; domenica 14 il tradizionale spettacolo pirotecnico di Ferragosto a mare arricchito dallo spettacolo Terranostra in Tour in piazza dove il 15 si esibirà il gruppo Fashion Gia.Man Dance.Martedì 16 agosto processione delle barche in mare per il Santo Patrono e Fontane danzanti in Piazza xx Settembre 21,30.Tornano il 17 le Letture Dantesche al Molo Sud e il 18 la Festa di San Marone Patrono con lo spettacolo pirotecnico a Civitanova Alta.Piazza XX Settembre torna protagonista sabato 20 con Med Free Orkestra e domenica 21 con CivitaModa – terza edizione - mentre l'orchestra Giovanile Marchigiana si esibirà al San Francesco a Civitanova Alta. Seconda edizione lunedì 22 del Gran Galà Gargioni – ospite d'onore Fabio Concato in Piazza XX Settembre ore 21,30 e il 23 “I Calanti” Pizzica e Taranta Stage e Spettacolo, Piazza XX Settembre.Non manca la rassegna del cinema al Lido Cluana dal 24 al 27 agosto con quattro film in nome di Caro: Il Postino, Shakespeare in love, Un viaggio chiamato amore e Saving Mr Banks.Il programma completo degli eventi è su turismo.comune.civitanova.it – 0733 822 213.Inizio spettacoli ore 21,30, spettacoli piazza e quartieri ingresso libero.
Cresce nel 2015 il reddito dichiarato al fisco a Macerata città di quasi un punto percentuale, dati fiscali 2014, attestandosi di media a 20.052,20 euro. La città si colloca alla posizione n. 1.175 su gli oltre 8mila Comuni italiani, terzo posto a livello regionale dopo Ancona e Numana. In soli sette Comuni della provincia, si registra una variazione negativa. La media nazionale è di circa 15mila euro.Resa nota nella giornata di oggi la graduatoria dei redditi dichiarati al fisco italiano nell'anno 2014. A stilare la classica il Sole 24 Ore. Tutto sommato, Macerata e provincia si difendono.Nel derby fra le città capoluogo delle Marche svetta Ancona che si colloca alla 613° posizione complessiva con i suoi 21.298,89 euro di media dichiarati al fisco italiano (+0,7%), segue per l'appunto Macerata posizione n. 1.175, redditi medi dichiarati pari a 20.052,20 (+0,9%); Pesaro: 1347° in classifica con 19.793,47 euro (+0,4), mentre Urbino 2.276° in classica con 18.652,16 (+1,3%); Ascoli Piceno che occupa la posizione n. 2.219 con 18.720,00 euro dichiarati di media (+0,6%), chiude Fermo 3.521° in graduatoria (superata anche da Porto San Giorgio) 17.244,37 di euro medi dichiarati (2%). Tutti, comunque, si attestano sopra la media nazionale.Passando in disamina la graduatoria, solo per quel che riguarda Macerata e provincia, si nota come siano solo sette i Comuni con variazioni negative rispetto al 2013. Tonfo ad Acquacanina: posizione n. 6.521, 13.001,56 euro di reddito medio dichiarato, ben l'8,7% in meno; seguita da Fiordimonte: posizione n. 5.914, reddito pari a 13.995,27, - 2,7%; Monte Cavallo: posizione n. 6.340, reddito pari a 13.304,97, -1,9%; Porto Recanati: posizione n. 3.402, reddito pari a 17.377,31, -1,8%; Camporotondo del Fiastrone: posizione n. 5.384, reddito medio pari a 14.867,57, -1%; Fiuminata: posizione in classifica n. 4.617, reddito medio pari a 15.929,00 euro, -0,3%; Camerino: posizione n. 1.284, reddito medio pari a 19.895,18, -0,1%),che comunque risulta essere il secondo comune più ricco in Provincia.I comuni in cui, invece, con la crescita di reddito medio dichiarato maggiore per l'anno 2014, sono: Bolognola, posizione n. 5.796, reddito medio pari a 14.179,71, un balzo dell'8,2%; Fiastra, posizione n. 5606, reddito medio pari a 14.506,92, +6,3%; i tre comuni di Appignano, Serrapetrona e Monte San Martino con crescite intorno ai 5 punti percentuali.C'è anche un comune, precisamente quello di Visso, dove non si è registrata alcuna variazione percentuale di reddito dal 2013 al 2014: posizione in graduatoria la n. 5.111, con un reddito medio pari a 15.274,17.Un ultimo dato da rimarcare è la top ten provinciale: Macerata e Camerino, prima e seconda, si attestano entro i 2mila comuni italiani più ricchi; Sefro e Civitanova Marche, 3° e 4° in Provincia, occupano rispettivamente le posizioni n. 2534 e n. 2.981, con redditi pari a 18.331,81 (+4%) e 17.822,94 (+2,4%); Recanati: posizione n. 3.001, reddito medio pari a 17.812, 99, +1,3%; Porto Recanati; Pioraco: posizione n. 3.537, redditi medi pari a 17.223,46, +2,7%; Tolentino: posizione n. 3.853, redditi medi pari a 16.859,59, +1,7%; Castelraimondo: posizione n. 3.884, redditi medi pari a 16.817,92, +1,5%; Muccia: posizione n. 3.943, con redditi medi pari a 16.755,23, + 1%, con quest'ultima che è incalzata da vicinissimo da Matelica, undicesima, ma pronta al sorpasso: posizione n. 3.943, con redditi medi pari a 16.738,93, +1,4%.La graduatoria italiana, regionale e provinciale, può essere consultata sul sito de Il Sole 24 ore.
Nuova allerta meteo della Protezione Civile Regionale delle Marche valida dalle 12 di venerdì 5 agosto alle 18 di sabato 6 agosto.Il transito durante il pomeriggio di venerdì di un fronte freddo associato ad una perturbazione nord-atlantica determinerà sulla nostra regione un aumento dell'instabilità. La chiusura del minimo depressionario già dalle prime ore della giornata di sabato proprio sull'Italia centrale favorirà flussi di rientro di aria umida.Durante il pomeriggio di venerdì rovesci o temporali sparsi, con locali picchi moderati; durante la giornata di sabato - ed in particolare durante la prima parte - precipitazioni diffuse con medie areali moderate ma cumulate localmente elevate
Riceviamo e trasmettiamo un comunicato stampa di Rifondazione Comunista MacerataC’è un nesso logico-politico tra la crisi della maggioranza a Civitanova Marche e il prossimo appuntamento per il rinnovo del Consiglio provinciale. Uno “gnommero” direbbe il commissario Ingravallo ( disincantato protagonista di uno dei capolavori della letteratura italiana del ‘900, il “Pasticciaccio “ gaddiano) tutto in mano alla sinistra che nell’intero territorio maceratese sembra scomparsa, ancillare, incapace di produrre un progetto autonomo e un profilo alternativo, nonostante abbia, in molte situazioni responsabilità di governo, una diffusa, per quanto poliforme presenza istituzionale, una storia e insediamenti sociali, in alcuni casi, vitali e generosi.Questa assenza, questi limiti hanno lasciato spazio e continuano a farlo ad un'azione politica e amministrativa insufficiente, prigioniera delle mediazioni, del trasformismo, quindi incapace di rinnovarsi nei metodi e negli uomini.La scelta di aprire una riflessione su tutto questo, attraverso anche la richiesta di dimissioni del presidente del Consiglio comunale di Civitanova, vuol segnare una cesura e proporre una riflessione, e anche un metodo, a quanti pensano che solo consentendo partecipazione, costruendo progetti da sostenere con il conflitto, riorganizzando le priorità amministrative che oggi si chiamano lotta alla precarietà, difesa dei diritti sociali, una nuova economia basata sulla difesa del territorio e la spinta verso forme autocentrate di lavoro e di prodotti, si possa dare senso alle parole della politica, in primis, per quello che ci riguarda, sinistra.Per questo crediamo sia urgente riprendere un dialogo con quanti sentono forte questa esigenza, e a partire dalle prossime scadenze amministrative, costruire un confronto serrato che non sia fatto di nomi ma di idee. Un invito che rivolgiamo anche a chi, come il sindaco Corvatta, si è assunto responsabilità importanti ed ha assolto con equilibrio e coraggio il suo mandato e che proprio per questo oggi ha il dovere della chiarezza e della proposta. Come pure alla scelta invitiamo oggi quegli amministratori di sinistra e civici che agiscono nelle città della provincia a tessere subito i fili di una rete che permetta di dare alla scadenza del rinnovo del consiglio provinciale l’anima di una proposta che coinvolga le popolazioni, evitando di renderla un atto burocratico lontano dai bisogni utile solo a redistribuire tra i soliti noti, cominciando dal sempiterno Pettinari, piccoli poteri di sottogoverno.Nelle prossime settimane Rifondazione proverà ad aprire la strada per questo confronto, consapevole dei sui limiti, certa che solo con un atto di autonomia la sinistra possa ritrovare un senso.
Trecento atleti ai nastri di partenza oggi pomeriggio 4 agosto per l’Italian Inline Tour “Memorial Mirella Jacoponi” di pattinaggio che sarà ospitato nell’impianto comunale di via Bramante dopo le tappe che hanno già interessato le città di Bologna, Ferrara e Rovigo. Il circuito di gare di livello internazionale si chiuderà proprio a San Severino Marche dove è atteso, per la prima competizione con la maglia della Rotellistica Settempeda, anche il campione del mondo sui 100 metri, Riccardo Passarotto.Ad annunciare il suo passaggio al club settempedano è stato il presidente della società, Luca Ceroni, nel corso di un incontro ospitato nella sala degli Stemmi del Municipio al quale hanno preso parte anche il presidente della Rotellistica, Renzo Bisonni e il tecnico Paolo Marcelloni insieme al sindaco della città, Rosa Piermattei, e all’assessore comunale allo Sport, Paolo Paoloni, che hanno avuto parole di ringraziamento per gli organizzatori e di elogio per la scelta di ospitare l’Italian Inline Tour a San Severino.“Seguiremo questa competizione e faremo il tifo per i nostri atleti, ma anche per gli ospiti nel segno dello sport vero e pulito. In bocca al lupo alla nostra Rotellistica per questa e per le iniziative future”, ha sottolineato il primo cittadino. L’assessore Paoloni ha invece ricordato la tradizione settempedana in uno sport come il pattinaggio, i tanti campioni che si sono formati in città per raggiungere poi traguardi nazionali ed internazionali ambitissimi. “I dirigenti, i tecnici e tutti i collaboratori della nostra società – ha anche detto Paoloni – hanno la passione dentro e riescono evidentemente a trasferire la volontà di fare bene”. Soddisfazione è stata espressa pure da Luca Ceroni, l’industriale civitanovese titolare della “Ingom” che è lo sponsor ufficiale della Rotellistica Settempeda, ma anche della Nazionale.Nel circuito per questa nuova competizione di altissimo livello si ritroveranno pattinatori di varie categorie, sia maschili che femminili: ragazzi, allievi, junior e senior. Ogni tappa del tour ha un vincitore e una classifica. A ciascun atleta viene attribuito inoltre un punteggio che va a determinare la graduatoria finale in base alla quale saranno attribuiti i premi conclusivi, individuali e a squadre. Mira a un gradino del podio il giovane pattinatore settempedano Andrea Angeletti che è già ad un passo dalla vittoria dell’edizione 2016 dell’Italian Inline Tour. Fra le squadre è saldamente in testa la Mens Sana Siena.
Le dichiarazioni del senatore Mario Morgoni non hanno lasciato indifferenti diversi esponenti del Partito Democratico, chiamati direttamente in causa dall'ex sindaco di Potenza Picena sulla vicenda relativa al rinnovo del consiglio provinciale.Uno di questi è il vicesindaco di Civitanova, Giulio Silenzi, al quale Morgoni si era rivolto, chiedendogli se gradisse la candidatura di Pettinari."Morgoni si avvale di un privilegio rispetto a tutti noi" dice Silenzi "quello cioè di non partecipare alle riunioni - evitando così i confronti diretti di cui si nutre la democrazia - per affidarsi ad articoli contro il partito e quanti lo rappresentano. Ultimamente Morgoni si accoda alla moda facendo "il grillino" della situazione. Contesta i capi corrente quando l’unico, vero, capo corrente è lui in una sorta di organizzazione parallela che cerca di decidere su tutto. La vicenda delle Provinciali è molto chiara. La direzione del Pd di Macerata, circa un mese fa, aveva deciso di considerare chiusa l’esperienza di Pettinari e di puntare su una candidatura “politica” parlando di un sindaco Pd. Da allora, il Segretario provinciale in maniera autonoma, ha avviato una serie di consultazioni - anche su una ipotesi di candidatura - non coinvolgendo pero' il partito di Civitanova e sembra (per quanto ho ascoltato dal suo intervento) neppure il Sindaco e il Pd di Macerata, oltre ai consiglieri di Tolentino e forse anche di Recanati. Un comportamento strano se si voleva una convergenza ampia visto che questi Comuni da soli hanno un peso elettorale determinante. Nessuna riunione è stata fatta con i consiglieri comunali del Pd dei comuni della Provincia che sono quelli che poi andranno a votare ma solo contatti con alcuni Sindaci. Si è arrivati alla direzione dell’altra sera scoprendo che il Segretario nazionale facente funzioni Guerini avrebbe telefonato a Comi, Morgoni e al Segretario Novelli che ci ha riferito (alla direzione) di essere stato invitato da Guerini a far prevalere le ragioni dell'alleanza rispetto a quelle di partito... diciamo così. Per quanto mi riguarda, in tutte le riunioni ho sempre espresso la stessa valutazione, e cioè che si doveva arrivare ad una nostra proposta, facendo anche un'ipotesi di nome. Certamente se oggi la situazione è questa Morgoni non può attribuirla a me, ci mancherebbe. Vuole attaccare il Segretario regionale che lui ha eletto ma non lo cita. Penso sia poco corretto questo modo di affrontare le questioni quando si sta in un partito e si ricopre una carica così importante. Fare i grillini è molto facile, costruire soluzioni condivise unitarie e senza primogeniture è molto più difficile e solo chi ha qualità politica e senso di responsabilità riesce a svolgere questa funzione".
Forse in pochi se ne saranno accorti presi dal momento storico che stavano vivendo, ma l’apertura della SS77 è stata diversa dalle altre inaugurazioni, non solo di strade, ma anche di attività commerciali o industriali. La cerimonia, per quella che sembra sia stata una scelta della presidenza del consiglio, è stata totalmente laica, senza benedizione religiosa.Il vescovo di Foligno, monsignor Gualtiero Sigismondi, ha rilasciato un’intervista a “Radio Gente Umbra” (emittente della diocesi) raccontando che la sera antecedente al grande evento ha ricevuto la comunicazione dall’Anas che la mattina successiva non ci sarebbe stato il rito cristiano previsto invece precedentemente. “Seppure con serena amarezza – ha spiegato il vescovo– ho comunque voluto partecipare a quel momento, visto che negli anni ho celebrato più volte l’Eucaristia all’interno dei cantieri delle gallerie, insieme agli operai, in occasione della memoria di santa Barbara”.Monsignore Sigismondi è comunque andato alla cerimonia e nel silenzio ha voluto benedire la struttura recitando una preghiera che prende spunto dal cammino lauretano che in passato i pellegrini hanno solcato proprio sulla stessa via, dall’Umbria alle Marche. Gli sarebbe infatti piaciuto chiamare la strada Freccia Lauretana: “Seppure nel silenzio ho comunque benedetto quella strada,- continua nell’intervista- già benedetta dai pellegrini che ne hanno tracciato il percorso e dal sudore della fronte di chi l’ha realizzata. Le radici cristiane della nostra terra non possono essere ignorate, calpestate o sradicate: soltanto un’identità spirituale, e dunque culturale, più chiara e serena, senza complessi, è la via maestra, l’autostrada, per continuare ad attraversare i giorni della storia”.La preghiera ideata dal vescovo recita: “Dio di infinita Misericordia, che sei sempre vicino ai tuoi figli pellegrini nel tempo e nello spazio, benedici quanti hanno progettato e realizzato questa arteria stradale che, correndo lungo il tracciato dell’antica Via Lauretana, merita il nome di Freccia Lauretana. Accogli in Paradiso coloro che sono morti nei cantieri di questa grande opera e concedi ai loro familiari di fermarsi nell’area di servizio della speranza Pasquale. Accompagna quanti transiteranno per questa via che collega l’Appennino all’Adriatico, unendo l’altezza e la bellezza dei monti alla profondità e alla limpidezza del mare. Il tuo Angelo santo li preceda e li accompagni. Amen”
Dalla Lega Nord di Civitanova Marche riceviamoIn merito alla questione della riqualificazione dell'ex Ente Fiera, la Lega Nord, pur dichiarandosi d'accordo per la sua acquisizione dalla Regione, due terzi circa del comparto, infatti, sono di proprietà della Regione, tuttavia, con riguardo alla sua nuova destinazione d'uso, ipotizzati parcheggio e giardini, NON CONDIVIDE la decisione dell'Amministrazione Corvatta, la quale, ancora una volta, preannuncia di voler fare e disfare SENZA ASCOLTARE i Cittadini. L'ex Ente Fiera rappresenta, infatti, un importante punto strategico per Civitanova e, pertanto,un punto cardine del programma della Lega Nord, la quale vuole il rilancio commerciale del "Centro della Città", ingiustamente penalizzato dalla realizzazione del "centro commerciale Cuore Adriatico". Del resto un'Amministrazione uscente, a pochi mesi dalla fine del suo mandato, non dovrebbe prendere decisioni così importanti senza suscitare un ampio dibattito, e quale occasione migliore della imminente campagna elettorale? Si dicono "democratici" i Signori che amministrano la Nostra Città... Ebbene? Ne diano "PROVA" !!!
La vicenda del cosiddetto “ospedale unico” ha del surreale… con ciò non voglio dire che non sia seria, tutt’altro, ma che sembra affrontata in modo tale da non farla apparire seria agli occhi di molti.Dico subito, per evitare equivoci, che sono assolutamente favorevole all’idea di un ospedale unico provinciale, ma un’opera di questo tipo (e di tale rilevanza socio-economica) non è solo una questione sanitaria ed esaminarne solo gli aspetti sanitari, che sono ovviamente preponderanti, appare comunque riduttivo.Da cosa, in genere, si manifesta la serietà di una proposta, di una volontà politico/amministrativa?Ho sempre pensato che la serietà dipenda esclusivamente da due cose (peraltro strettamente legate tra loro): 1) risorse destinate; 2) tempi di realizzazione ragionevoli. Se sono velleitarie o incerte le prime e sono biblici i secondi, allora è grande il sospetto che la serietà sia poca.Ovviamente, le mie considerazioni si basano su quanto ho letto dalla stampa che riportava i contenuti di un richiamato “studio di pre-fattibilità” (presumo della Regione/Asur) e, quindi, possono essere erronee e se è così me ne scuso sin d’ora; tuttavia, se ciò che si è letto è vero, sembra di capire che: Non è stata individuata la localizzazione e la Regione ha chiesto “candidature” ai Comuni; La realizzazione dell’ospedale unico verrebbe finanziato dai risparmi ipotizzati dalla chiusura di quelli di Macerata e Civitanova Marche (qui le cifre “ballano” un pò a seconda delle fonti….7-8 o 10-12 milioni/anno) e dalla “leva finanziaria” ottenibile dalla valorizzazione degli immobili degli attuali ospedali; La realizzazione avverrebbe “spacchettando” (un termine adesso di moda) l’opera… l’immobile, i parcheggi, i macchinari, i servizi… ecc. (ipotesi da far rizzare i capelli pensando a quale effetto moltiplicatore di ricorsi avrebbero tante gare di appalto!) L’ospedale sarebbe pronto tra circa 20 anni (quando molti di quelli che oggi ne parlano potrebbero essere perfino scomparsi… quanto meno dalla scena politico-amministrativa) Ora, è ragionevole scatenare per una simile proposta l’inevitabile “guerra di campanili” tra chi vuole ospitare il nuovo ospedale? E’ ragionevole farlo quando nemmeno uno, non uno, degli elementi che ho citato è supportato da qualcosa che sia minimamente concreto ?Non mi voglio dilungare sugli aspetti più strettamente tecnici (anche se ricordo che lo “studio di fattibilità” di un’opera pubblica - e perfino quello di pre-fattibilità - non è uno strumento inutile e, tanto meno, uno strumento privo di concretezza… tanto che presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri opera l’UVAL-Unità di valutazione degli investimenti pubblici, che svolge attività di supporto tecnico alle amministrazioni pubbliche, elaborando e diffondendo metodi per la redazione e valutazione dei progetti e dei programmi d’investimento pubblico ex ante, in itinere ed ex post), ma voglio porre l’attenzione su alcuni profili che forse meritano un approccio, anche politico, più adeguato.Infatti, se è vero ciò che tutti dicono di volere – e cioè una assistenza sanitaria migliore per i cittadini – allora i comportamenti politico/amministrativi dovrebbero essere coerenti.Innanzitutto la localizzazione. Ebbene, affrontare questo tema – per un’opera di tale importanza sociale – in termini “campanilistici” è davvero la negazione di ogni regola di buon senso.Anche a me farebbe piacere avere il nuovo ospedale a due passi da casa e comunque a Macerata, ma se si cerca di pensare in modo oggettivo, allora si dovrebbe dire che la localizzazione dovrà rispondere solo a tre essenziali requisiti: la più agevole fruibilità in termini viari e di raggiungibilità per L’INTERO bacino di utenza, la migliore fruibilità in termini di edificabilità e, non ultimo, la meno problematica e PIÙ ECONOMICA disponibilità delle aree…..visto che il risparmio sulle aree potrebbe significare anche maggiori risorse sulle dotazioni tecnologiche per le cure mediche.Tale ultimo requisito, in particolare, merita una riflessione poiché esso può (dovrebbe) rappresentare un elemento dirimente.Infatti, stiamo parlando di un’area inevitabilmente molto estesa, ben collegata o collegabile alla viabilità principale, e dalle connotazioni morfologiche che rendano più agevole (e più economica) possibile la costruzione e gestione.Ora, in ogni “studio di fattibilità” che si rispetti e che abbia le “gambe per camminare”, l’incidenza del costo dell’area è una voce molto importante….specialmente se, come in questo caso, deve essere molto estesa.Mi chiedo: ci sono amministrazioni pubbliche del territorio che hanno già la proprietà di un’area con queste caratteristiche? Macerata ha un’area pubblica (interamente pubblica, sufficiente, e da non dover essere integrata con quella di privati!) adeguata ?Me lo chiedo poiché, se così fosse, sarebbe scellerata la richiesta della Regione ai Comuni di candidarsi per ospitare il nuovo ospedale!!Scellerata sotto tre profili: a) non avrebbe senso aggravare la già imponente previsione di spesa (circa 200 mln) con i rilevanti oneri per acquisire una vasta area dai privati; b) la disponibilità di un’area di proprietà pubblica – se avente anche le necessarie caratteristiche – renderebbe molto più agevoli le inevitabili procedure urbanistiche necessarie; c) verrebbero meno i contenziosi che l’eventuale esproprio di aree private produce costantemente con inevitabili allungamenti dei tempi.Per esempio, se la memoria non mi inganna, la stessa ASUR aveva (allorché si realizzò la zona logistica di Montecosaro nei primi anni 2000….non so se l’ha ancora, ma credo di si) la proprietà di una vasta area (circa 50 ettari) a ridosso dello svincolo della Superstrada a Montecosaro Scalo. E’ così ?....se lo fosse, e l’area fosse adeguata, la Regione dovrebbe avere il “coraggio” (ma sarebbe solo buon senso) politico di fare una scelta, poiché non ci sarebbe motivo di cercare altre aree !E non si dica che a Montecosaro non si può fare perché è troppo vicino al futuro mini-Ospedale previsto a Campiglione di Fermo! ....nulla lo impedisce! Semmai, se si avesse molto buon senso, si dovrebbe pensare che proprio a Montecosaro Scalo, vista la vicinanza (15 km da Campiglione) e la agevole viabilità, si potrebbe realizzare un unico grande Ospedale di area vasta per le due province… allora sì che le sinergie sarebbero molte e si realizzerebbe il secondo polo ospedaliero regionale… ma capisco che questa è fantapolitica.Comunque….Tale scelta per l’area ASUR di Montecosaro, ove praticabile, avrebbe peraltro il vantaggio di far uscire la discussione dal pantano in cui rischia di finire per mesi e dimostrerebbe che la volontà è seria…inoltre, poiché è da ritenere che tale nuovo ospedale dovrà servire per i prossimi 50-60 anni, la dimensione dell’area consentirebbe anche di pensare a futuri ampliamenti. Inoltre, individuata l’area, sarebbe facile predisporre un adeguato “studio di fattibilità” che valuti in modo più concreto i costi e verifichi in modo forse più approfondito quali siano effettivamente i risparmi conseguibili dalla chiusura dei vecchi ospedali, visto che attraverso tali risparmi di ritiene di finanziare l’operazione !E’ da sperare, infatti, che non si pensi (come invece si pure è letto sulla stampa) di finanziare l’opera con la “valorizzazione” delle attuali strutture ospedaliere. Non solo perché tale attesa sarebbe (per usare un eufemismo) del tutto aleatoria, ma soprattutto perché legare il finanziamento a questo significherebbe legarlo ad un evento incerto che ne potrebbe arrestare la realizzazione.A fronte di tutto questo, appare onestamente singolare – per usare un eufemismo – che si ritenga di individuare la localizzazione mediante una “app” che i tecnici regionali avrebbero “in fretta e furia” creato per avere un responso oggettivo !!....è singolare sotto due profili: a) è noto che “l’oggettività” di un responso fornito da un programma di elaborazione dipende dagli input che si danno… basta modificare un input e “l’oggettività” cambia; b) rimettere ad una “app” la scelta (mascherandola come metodo oggettivo) è in sé la negazione della politica e del buon senso.E veniamo al secondo aspetto che ritengo esiziale: il destino delle attuali strutture ospedaliere. E’ un tema rilevante, viste le loro dimensioni e, in particolare per Macerata, la loro collocazione. Ed è un tema che va definito e risolto contestualmente alla realizzazione del nuovo ospedale. Non si può correre il rischio di far diventare le attuali strutture contenitori vuoti ed abbandonati; le conseguenze potrebbero essere disastrose per le città…in particolare per Macerata, vista la centralità della attuale struttura, ma anche per Civitanova Marche. Nessuno, ma proprio nessuno, può permettersi di avere per anni nel contesto urbano una “cattedrale” abbandonata con gli inevitabili problemi di disagio urbanistico e sociale che questo sempre comporta.Io credo che, proprio perché non si dovrebbe far conto sulla valorizzazione di tali strutture, le stesse dovrebbero essere restituite all’uso cittadino….in particolare, ancora una volta, mi riferisco a Macerata….sarebbe molto interessante ipotizzare che una parte possa ospitare gli uffici Asur ed avere il coraggio di dire che la restante gran parte dell’attuale struttura dovrebbe essere demolita consentendo un ampliamento del parco della vicina “Villa Cozza”…utopia ?...forse, ma a ben vedere forse meno utopico che pensare di fare una operazione immobiliare usando l’attuale ospedale.In ogni caso, e concludo, se non emergeranno subito elementi di concretezza rispetto all’obiettivo delineato, sarà sempre più fondato il sospetto di chi già oggi afferma che si stà parlando del nulla…..se c’è la seria volontà di andare avanti, si individui l’area (verificando se c’è un’area pubblica già disponibile e in tal caso avendo la serietà di non giocare più con le legittime pulsioni campanilistiche di ogni Comune) e si commissioni un serio studio di fattibilità appostando in bilancio la relativa spesa. Solo allora l’idea sarà concreta.
Il primo concerto di agosto in piazza XX Settembre, a Civitanova Marche, sarà dedicato al travolgente ritmo della pizzica, musica e danza popolare del Salento. Sul palco, domani mercoledì 3 agosto, la compagnia “Aria Corte” presenterà una serata piena di “suggestioni, voci di popoli, echi di gente, suoni raccolti come frutta matura nei campi dalla terra rossa”. L'evento è organizzato dall'assessorato al Turismo dell'Ente municipale.La compagnia Aria Corte è tra i gruppi più importanti del panorama etno/popolare pugliese, che dalla metà degli anni 90 ad oggi, continua ad essere punto di riferimento del movimento di riproposta della più antica e travolgente forma di ballo e ritmo popolare quale è la "pizzica-pizzica", non solo ma anche della tradizione grika, canti d'amore, ballate contadine e tarantelle, riuscendo a portare, nei 20 anni di attività, la musica della propria terra su prestigiosi palchi, teatri e in numerose piazze d’Italia, Europa e del Mondo (Francia, Inghilterra, Austria, Svizzera, Grecia e Brasile). Il concerto è un concentrato ipnotico e incalzante viaggio nel mitico mondo della taranta, ripercorso attraverso le musiche più suggestive ed i ritmi più ossessivi della tradizione popolare contadina del basso Salento e brani di propria composizione."Suoni che si muovono tra tradizione e innovazione, musiche antiche per lungo tempo tramandate oralmente, versi oggi ritrovati, riarrangiati per un pubblico nuovo che ha voglia di conoscere la millenaria cultura di questo popolo. Sonorità arcaiche si fondono con melodie moderne composte dalla compagnia Aria Corte, che, nata negli anni ’90, propone con successo, in Italia e all’Estero, la musica della tradizione salentina. Lo spettacolo spazia su temi diversi ma sempre accomunati da un sentire comune e caratterizzanti la semplice vita di tutti i giorni: dalla festosa pizzica-pizzica ai coinvolgenti canti d’amore, di gioco, di passione, d’ironia e di sogno, dalle filastrocche alle serenate, dai canti di lavoro a quelli alla “stisa”. Un dilagare di energia, scandita dal ritmo trascinante del tamburello salentino, il tutto incorniciato dall’affascinante e coreografica danza popolare”, si legge nella nota di presentazione dell'evento.Il gruppo è composto da affermati musicisti del panorama musicale nazionale, con esperienze musicali diverse e questo rende il sound affascinante, coinvolgente e colorito di sfumature sonore originali. La voce di Lucia Passaseo, il ritmo ostinato del tamburello affidato ai virtuosismi di Carlo “Canaglia” De Pascali, storico tamburellista dell’orchestra popolare La Notte della Taranta. La chitarra di Giovanni Arbace, liutaio e chitarrista dona sonorità sapienti e delicate; il violino e la mandola di Cristiano "Chicco" Costantini, strumentista poliedrico; l’organetto del giovane e promettente Salvatore Corvaglia e alla danza la ballerina popolare Moana Casciaro completano la formazione.Ingresso libero, inizio dalle 21:30
La A.S. Volley Lube, la VL Consultinvest Pesaro Basket e l'azienda Clementoni insieme per l'ospedale per i bambini "Salesi" di Ancona. Nella prossima stagione 2016-2017, infatti, le maglie che indosseranno i campioni del volley e del basket, eccellenze sportive della regione Marche, avranno il logo della "Fondazione Salesi": un simbolo che, dunque, avrà visibilità in giro per l'Italia e anche in Europa.Ad oggi, sono 11 mila i ricoveri ordinari e 22 mila e 500 gli accessi al pronto soccorso dell’’Ospedaletto dei bambini’ come è stata definita la struttura pediatrica nata nei primi del ‘900 e divenuta di riferimento non solo per le Marche ma per altre cinque Regioni limitrofe. Per presentare il progetto nella sede della Regione Marche, insieme al governatore Luca Ceriscioli, sono intervenuti l'amministratore delegato e vicepresidente di A.S. Volley Lube, Albino Massaccesi, il presidente della Consultinvest Basket Pesaro, Ario Costa, e Pierpaolo Clementoni: insieme a rimarcare la bellezza dell’iniziativa che, nello straordinario connubio gioco-sport, sensibilizza e trasmette un messaggio di serenità ai bambini bisognosi di cure e alle loro famiglie.Collaborazione accolta con piacere dalla Lube che intende partecipare attivamente e farà entrare gli atleti nella struttura ospedaliera, “perché la pallavolo è uno sport che coinvolge molto le famiglie” ha detto Massaccesi. “Lo sport ha la grande forza di appassionare ragazzi e bambini, abbiamo il dovere di supportarli in una fase difficile per la loro vita” ha detto Ario Costa che ha aggiunto: ”Metteremo sulle maglie il logo del Salesi e attiveremo varie iniziative per promuovere al meglio questo messaggio positivo”. Consolida la partnership con il Salesi l’azienda Clementoni che, dona da tempo giochi ed ha attivato l’esperienza dell’operatore ludico, uno psicologo vicino ai bimbi nell’affrontare la vita dell’ospedale. “Ora realizzeremo un gadget ludico il cui ricavato andrà alla Fondazione Salesi” ha affermato Clementoni.“Perché l’attenzione e la vicinanza della Regione - ha dichiarato il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli - verso famiglie e bambini che ne hanno più bisogno è costante e si attiva anche attraverso iniziative come questa che, donando visibilità alla struttura, concorrono a rafforzarla per il bene più prezioso che è la salute dei bambini. Per la nuova casa dell’Ospedale pediatrico la Regione ha stanziato 50 milioni di euro, crescita accompagnata dalla visibilità accesa da questo progetto che esalta la qualità e i servizi della struttura, eccellenza e risorsa per le Marche”.“Storicamente il Salesi è una grande realtà assistenziale, di alta specializzazione per la cura del bambino e delle mamme. Il futuro è consolidare questa storia e rilanciare l’immagine di eccellenza sanitaria anche attraverso emblematiche collaborazioni come quella di oggi che la rivitalizzano – ha specificato il presidente della Fondazione Michele Caporossi. - Il nuovo ospedale collocato nell’area specifica di Torrette, avrà 119 posti letto, sarà organizzato seconde le tecniche più moderne, articolato sulla base delle diverse intensità di cura, non per singoli reparti ma a seconda del livello assistenziale che i bambini devono avere. Sarà attrezzato per accogliere un ampio bacino di utenza, avrà la capacità di raggiungere 3000 parti e percorsi protetti per patologie neonatali. Al piano zero, poi, sorgerà poi il nuovo e più ampio reparto di oncoematologia pediatrica”.
Tutti insieme appassionatamente. Alla fine Renzi dice no alle scelte dei renziani e il Pd provinciale, unito, si trova a convergere sul nome di Antonio Pettinari alla presidenza della nuova provincia di Macerata. Elezione che, ora, rischia di trasformarsi in un vero e proprio plebiscito.Niente onte da vendicare, nessun tradimento da lavare col sangue. La direzione provinciale del Partito Democratico ieri sera avrebbe scelto una strada ben precisa, antitetica a quella preannunciata dal segretario provinciale Settimio Novelli con lo scarno comunicato di domenica scorsa con il quale Pettinari veniva scaricato contestualmente alla scelta di un sindaco Pd quale candidato alla presidenza della Provincia. Nel bel mezzo della discussione, sarebbe arrivata la telefonata del vice di Matteo Renzi, Lorenzo Guerini, con la quale si è posta definitivamente fine alla diatriba: il Pd deve appoggiare Pettinari, mantenendo fede alla coalizione di centrosinistra. Niente salti in avanti. E segreteria provinciale costretta a fare un deciso dietrofront, dopo la spavalda sortita di appena ventiquattro ore prima.In pratica, Guerini non avrebbe fatto altro che confermare quanto scaturito nel pomeriggio di ieri a Civitanova dal coordinamento dei segretari regionali delle forze politiche che sostengono l'attuale governo regionale, ovvero Pd, Udc, Psi, Idv, Liste civiche, Popolari e Verdi, dove tutti avevano convenuto "di continuare la collaborazione politica anche per le prossime elezioni provinciali di Macerata ed espresso giudizio positivo sul governo provinciale uscente". Il tavolo invitava "i segretari delle rispettive forze politiche provinciali a ricercare con determinazione una soluzione unitaria per il rinnovo degli organi di governo dell'area vasta n.3". Senza mai nominarlo, Pettinari ha ricevuto qui l'investitura ufficiale per la ricandidatura. Confermata poi, qualche ora più tardi, anche dal direttivo provinciale del Pd. Dove, fra l'altro, anche il sindaco di Macerata Romano Carancini avrebbe espresso la sua preferenza ad un dialogo con Pettinari, cosa che non ha mai nascosto di voler fare anche nel recente passato.Si spengono così, probabilmente in maniera definitiva, le ambizioni del senatore Morgoni di ricompattare l'area renziana, con lo stop arrivato dallo stesso Renzi. La strategia, avvalorata in maniera consapevole o no dal segretario provinciale Settimio Novelli, avrebbe dovuto portare il sindaco di Monte San Giusto ai vertici della provincia di Macerata. Ma il disegno di una fronda di ultrarenziani si è infranto sul nome di Pettinari e proprio sul Premier. Con buona pace anche di quella frangia di sostenitori "trasversali" che Gentili avrebbe trovato a sostenerlo in un eventuale duello con il presidente uscente per il quale ora si prospetta una riconferma a stragrande maggioranza.Se la sinistra (centro) non ride, la destra (centro) non sta meglio. Anche il dibattito (?) interno a Forza Italia vede anime diverse e contrastanti a confronto. La coordinatrice provinciale di Macerata, Lorena Polidori, infatti dichiara "in merito alle vicende del rinnovo dell'amministrazione provinciale prendo atto che il coordinamento regionale ha pensato di prendere posizione invitando gli amministratori di centrodestra a presentare una propria lista. Le modalità e la tempistica mi sono sembrate discutibili, ma la scelta di merito la trovo particolarmente votata ad un ulteriore isolamento. Una presa di posizione così impegnativa meritava, secondo me, una attenta e ponderata riflessione. Ma soprattutto una larga condivisione da parte dei nostri amministratori. Se il coordinamento regionale ha pensato di non procedere ad alcun dibattito avrà avuto - immagino - le sue buone ragioni. Che personalmente non condivido. A mio avviso i primi passi per ricostruire la casa dei moderati passava per un accordo istituzionale e non politico (ci tengo a sottolinearlo) con i centristi dell'Udc".E fra i due litiganti compare anche l'ex sindaco di Sant'Angelo in Pontano Simone Livi, oggi leader di Azione in Movimento, che chiama a raccolta tutti gli amministratori "scontenti" per fare un'altra lista, raccogliendo anche diverse adesioni. Giovedì ci sarà un incontro: se son rose...