Un meritato riconoscimento speciale quello assegnato all’alberghiero Varnelli di Cingoli alla Rassegna Gastronomica "Il Piatto verde", che si è appena conclusa a Riolo Terme egregiamente curata, come di consueto, dall’istituto alberghiero “Pellegrino Artusi”.
La rassegna, ormai giunta alla XXVII edizione, è il concorso per la migliore ricetta realizzata con le erbe aromatiche ed è dedicata agli istituti alberghieri italiani ed europei che si affrontano a colpi di prelibatezze: comune denominatore l’utilizzo di piante cui per scienza, tradizione, credenza popolare si attribuiscono particolari proprietà.
Per l’edizione 2019 il tema scelto è stato “Le erbe del sorriso” e l’allievo della classe 3° ca del Varnelli, Gianmarco Giachini, supportato dai suoi prof. Bruno Spaccia e Paola Cutrini, ha ricevuto il Premio Speciale “Il piatto della salute” con la ricetta “Trilogia dorata di trota ai profumi del San Vicino e dell’Altonera”, giudicata dalla giuria una corretta concentrazione di nutrienti, antiossidanti, sali minerali e fibre, nonché un piatto fortemente legato al territorio.
Un’ottima vetrina per il Varnelli di Cingoli è risultata anche la partecipazione alla Selezione regionale “Cooking Quiz” che si è tenuta a TIPICITA’ 2019, aggiudicandosi la finale tra gli istituti regionali delle Marche con la classe 4° cb del prof. Bruno Spaccia e Michela Cursio, che si terrà il 10 maggio al teatro La Fenice di Senigallia.
Prima dell’accesa competizione i ragazzi hanno assistito con interesse a una lezione teorica proposta dallo chef stellato Errico Recanati.
Un pomeriggio tutto dedicato alla donna quello di domenica 17 marzo a Cingoli (MC). L'evento, organizzato dalla Amministrazione Comunale di Cingoli in collaborazione con l'Associazione Culturale Euterpe di Jesi (AN) si svolgerà presso l'Auditorium Santo Spirito, a partire dalle ore 17:30.
Su idea delle Consigliere dell'Associazione Culturale Euterpe, le scrittrici Gioia Casale e Alessandra Montali, con il sostegno dell'Assessore alla Cultura Martina Coppari, il nuovo evento, dal titolo “Tre passi di donna” offrirà, in un percorso artistico-culturale multidisciplinare, l'occasione per un ricco approfondimento sulla donna nella nostra società.
L'iniziativa culturale vedrà la presenza di tre artiste: la scrittrice Laura Molinelli (in arte “Laura Moll”) fondatrice e referente del Centro “Quello che le donne non dicono” di Falconara Marittima (AN), la poetessa, scrittrice e aforista, la pedagoga professoressa Laura Margherita Volante, con varie pubblicazioni alle spalle, tanto letterarie che di taglio universitario. A coronare la serata sarà la presenza speciale della performer maceratese Morena Oro, speaker radiofonica e poetessa che ha recentemente pubblicato il libro di poesie “Il respiro di Medusa”, che terrà la performance “Venere spezzata”. Tre diversi stili per parlare e approfondire la donna.
L'apertura sarà a cura di Martina Coppari (Assessore alla Cultura del Comune di Cingoli) mentre la Consigliera dell´Associazione Culturale Euterpe Alessandra Montali fungerà da moderatrice del ricco evento. La serata sarà, inoltre, allietata da brani musicali eseguiti per l'occasione dagli allievi della scuola musicale "G. Cerquetelli&" di Cingoli e dall'esposizione di opere pittoriche a tema delle artiste Manuela Testaferri e Irinka Sichinava. Al termine della serata si terrà un brindisi finale. L'ingresso è libero.
Intorno alle 15:15 di questo pomeriggio a San Severino Marche un'anziana ultraottantenne è scivolata dalle scale della propria abitazione privata cadendo rovinosamente a terra. A causa dei traumi riportati a seguito della caduta, la donna è stata trasportata in codice rosso con l'eliambulanza Icaro all'Ospedale Torrette di Ancona.
Circa 30 minuti più tardi un dipendente della Fileni, nello stabilimento collocato nella frazione di Mummuiola a Cingoli, è scivolato con modalità analoghe in una delle scalinate presenti all'interno dell'azienda. Anch'egli è stato elitrasportato ad Ancona in via precauzionale per via di un momentaneo stato confusionale.
Nel segno della tripletta Gianmarco Begnoni, Daniele Cazzola e Alesssio Brugna con la maglia della Viris Vigevano, il Trofeo Meccaniche Luciani per la categoria élite ed under 23 andata in scena per la 19°volta nella zona industriale di Corridonia. Ad onorare la corsa organizzata dalla Calzaturieri Montegranaro-Marini Silvano (di Cristian Acciarini e Giuseppe Viozzi) 110 corridori di 15 team che hanno pedalato a grande velocità sulle strade della zona industriale di Corridonia.
Tra i principali protagonisti nei 36 giri del circuito Luca Taschin (Calzaturieri Montegranaro-Marini Silvano), Micheal Belleri (Viris Vigevano), Manuele Tarozzi (InEmiliaRomagna) e il serbo Veljko Stojnic (Team Franco Ballerini) che sono arrivati a guadagnare un vantaggio massimo di 30 secondi. Dopo vari tentativi di fuga sempre ricomposti, a 1 chilometro dall’arrivo il gruppo si è ricompattato attendendo l’inevitabile sprint dove hanno dettato legge i tre portacolori della squadra lombarda della Viris con Begnoni, Cazzola e Brugna tutti e tre ad esultare a braccia alzate lasciandosi alle spalle Rino Gasparrini (Calzaturieri Montegranaro-Marini Silvano), Simone Buda (InEmiliaRomagna), Matteo Pongiluppi (InEmiliaRomagna), Alessandro Marinozzi (VPM Porto Sant’Elpidio-Monte Urano), Mattia Bevilacqua (Team Franco Ballerini), Sergei Rostovtsev (Viris Vigevano) e Francesco Zandri (Maltinti Lampadari Banca Cambiano).
Begnoni, veneto di Valeggio sul Mincio, ha messo il proprio sigillo in una gara marchigiana lo scorso anno ad inizio stagione a Civitanova Marche e con la vittoria di Corridonia è arrivato a quota otto nella categoria dilettanti: “Avevamo il compagno di squadra Belleri davanti e siamo stati un po’ a guardare ma la fuga non è andata a buon fine. Abbiamo preso il controllo della situazione ai 500 metri perché eravamo la squadra meglio attrezzata in volata e non abbiamo sbagliato niente.
Sono felice di aver vinto a distanza di qualche settimana anche se non ero in condizione perché mi ero ammalato pochi giorni dopo la prima vittoria della stagione il 24 febbraio scorso a San Bernardino di Lugo”. Una sintesi della gara verrà trasmessa mercoledì 13 marzo alle 20:30 su RTM (canale 18 del digitale terrestre Marche) e in replica giovedì 14 marzo alle 14:10 all’interno della rubrica di ciclismo “A Ruota Libera” con il commento e le interviste a cura di Roberto Cicchinè. Per i non residenti nelle Marche, servizio disponibile anche sul canale youtube “A Ruota Libera”.
TROFEO BIKERS ROCK N’ROAD – Sotto la regia organizzativa del sodalizio Bikers Rock n’Road, si è conclusa nel migliore dei modi la prima edizione del Trofeo Bikers Rock n’Road con condizioni meteo tipicamente primaverili che hanno messo in risalto le ottime performances degli oltre 80 bikers convenuti a Corridonia da ogni angolo delle Marche, inaugurando ufficialmente la stagione delle gare fuoristrada in seno alla Conero Cup.
Nella gara regina per le categorie open e master (6 giri) a prendersi una bella soddisfazione è stato Jarno Calcagni (Bici Adventure Time – 1°master 3) davanti a Lorenzo Aringolo (Superbike Bravi Platform Team – 1°open) e Luca Codoni (Gruppo Ciclistico Capodarco), primati di categoria per Diego Marincioni (Passatempo Cycling Team) tra i master 1, Samuele Agostinelli (Passatempo Cycling Team) tra gli élite sport, Giorgio Rossini (Crazy Bike) tra i master 2, Raniero Cavallini (Team Co.Bo. Pavoni) tra i master 4, Rodolfo Belardinelli (Mondobici) tra i master 5, Paolo Pirani (Bikers Rock n’Road) tra i master 6 e Mario Giulianelli (Mondobici) tra i master 7.
Tra le donne in ottima evidenza Angela Campanari (Superbike Bravi Platform), Sara Grifi (Gruppo Ciclistico Capodarco), Giorgia Simoni (Osimo Stazione), Nefelly Mangiaterra (Superbike Bravi Platform Team) e Sonia Marchetti (Crazy Bike). Nutrita la presenza delle categorie giovanili nel segno di Morgan Dubini (Superbike Bravi Platform Team) Mattia Ascani (Superbike Bravi Platform Team) e Alex Giachetta (Superbike Bravi Platform Team) tra gli esordienti uomini, Barbara Modesti (Bici Adventure Team) e Alice Mazzieri (Superbike Bravi Platform Team) tra le donne esordienti, Mattia Beccacece (Polisportiva Morrovallese), Denis Tanushi (OP Bike Porto Sant'Elpidio) e Leonardo Calcabrini (Recanati Bike Team) tra gli allievi uomini.
Non ce l'ha fatta a superare la notte la sessantenne coinvolta nella serata di ieri in un incidente alla rotonda di Sambucheto, a Recanati. La donna, originaria di Cingoli, era andata dritta nella rotatoria che si trova in prossimità dello stabilimento Guzzini e aveva centrato con la sua Panda una Dacia guidata da un uomo 63enne di Recanati.
Ad estrarla dalla lamiere del suo veicolo sono stati i Vigili del Fuoco, dopo che la collisione ne aveva provocato l'incastro.
Trasportata d'urgenza all'ospedale di Macerata in codice rosso, la donna non è riuscita a superare l'operazione alla quale è stata sottoposta nella notte.
Questa mattina intorno alle 10,30 presso la Casa di Riposo di Treia, si è spenta Itala Coloccioni, nata a Cingoli il 10 maggio 1918. La Centenaria aveva festeggiato alla Casa di Riposo di Treia, il superamento del secolo il 10 maggio 2018 con una magnifica festa dove erano presenti le autorità del Comune di Treia, il Responsabile dei Servizi Sociali, ed era stata premiata dall’ex vice sindaco Edy Castellani con una Pergamena. Il nipote Spurio Alessio, la persona ormai più vicino alla zia, vuole ringraziare a nome della famiglia, Il Responsabile dei Servizi Sociali Orazio Coppe, la Responsabile del Servizio Medico, gli Operatori ed i Volontari della struttura, che con cura ed amore sono stati vicino ad Itala “Venanzina” Coloccioni, fino al suo ultimo giorno.
La camera ardente è allestita presso l’obitorio della Casa di Riposo di Treia. La Liturgia Eucaristica sarà celebrata domani Martedi 12 marzo alle ore 15,30 presso il S.S. Crocifisso di Treia.
Sono ufficialmente aperte le iscrizioni al corso per adulti per l’A.s 2019-2020 presso l’IPSEOA “Varnelli”di Cingoli. Il termine previsto per iscriversi è il 31 maggio, con possibilità di iscrizioni tardive fino al 15 ottobre. Il corso è rivolto anche ad adulti. L'unica prerogativa per iscriversi è avere più di 18 anni. Possono presentare la propria iscrizione non solo i lavoratori, ma anche chi ha già conseguito un diploma o una laurea. Inoltre verranno riconosciuti crediti formativi formali (aver seguito un corso istituzionale, ad esempio un precedente percorso scolastico), non formali (esperienze lavorative) e informali (corsi accreditati da enti esterni). Il riconoscimento di tali crediti consentirà di ridurre il monte ore in quelle discipline in cui sono già state precedentemente raggiunte determinate competenze. Alla fine del percorso di studi si consegue il Diploma Statale in servizi per l’enogastronomia el’ospitalità alberghiera.
Il Corso Serale per Adulti conferisce il diploma di Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera (articolazione Enogastronomia) così come normato a livello nazionale. Questo percorso di secondo livello, in conformità al Nuovo Regolamento per i Corsi di Istruzione per Adulti, ha un monte ore pari al 70% dei corsi diurni.
I corsi serali (percorsi di secondo livello) sono articolati in tre periodi didattici, così strutturati:
a) Il primo periodo didattico è finalizzato all’acquisizione della certificazione necessaria per l’ammissione al secondo biennio del percorso dell’Istituto Professionale per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera, Articolazione Enogastronomia;
b) Il secondo periodo didattico è finalizzato all’acquisizione della certificazione necessaria per l’ammissione all’ultimo anno del percorso dell’Istituto Professionale;
c) Il terzo periodo didattico è finalizzato all’acquisizione del diploma di Stato finale.
Ogni iscritto stringerà un “Patto formativo individuale” con un’apposita commissione che ne valuterà le competenze già possedute al momento dell’ingresso ed elaborerà il percorso di studio personalizzato in base alle sue effettive esigenze formative. Sono possibili anche moduli on-line per seguire parte del percorso a distanza.
La didattica sarà rivolta a piatti tipici del territorio e produzioni di prodotti marchigiani applicati ai menu e degustati in laboratorio; tali attività saranno seguite anche dalla disciplina scienze e cultura degli alimenti per approfondire il concetto di qualità, territorio e offerta gastronomica agrituristica. Il corso proseguirà in quarto anno con il panorama enogastronomico di tutte le regioni italiane ed in quinta quella Europeo. Non mancheranno opportunità di visite aziendali ed esperti del lavoro in classe. Gli studenti avranno modo di conoscere vitigni e vini della nostra regione con la disciplina di sala bar ed i nostri sommelier offriranno un percorso di degustazione e di metodologie del servizio del vino.
Il diplomato in Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera acquisirà competenze nella realizzazione di piatti regionali, nazionali e internazionali, di menu armonici, originali ed equilibrati nel rispetto dei dettami della moderna alimentazione. Avrà il privilegio di poter usufruire delle attrezzature più all’avanguardia; di poter programmare gli acquisti di potersi esprimersi correttamente in due lingue straniere; di saper controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico. Il corso per adulti è scelto da persone motivate che desiderino intraprendere o completare un percorso di studi per implementare o riconvertire la propria professionalità.
L’Istituto alberghiero di Cingoli si impegna a fornire efficienza e servizi di qualità, con un livello di flessibilità che faciliti per quanto possibile l’accesso anche ai lavoratori e chi ha impegni familiari. Naturale corredo dei corsisti saranno l’impegno, la motivazione e la serietà, in modo da contribuire ad un ambiente sereno e collaborativo. L’istituto si impegna a garantire che tutti coloro che frequentano, spesso con sacrificio, possano mettere a frutto al massimo il tempo di permanenza a scuola.
“Il sorriso è quello che non ti aspetti, il raggio di sole in una giornata grigia. Sorridere a un’altra persona implica un altro importante esercizio che è quello di alzare lo sguardo da terra o dallo schermo dello smartphone, è tutta una questione di nuovi orizzonti e diverse prospettive. La cosa pazzesca è che i sorrisi più belli, quelli che scaldano il cuore, me li hanno donati persone che avevano molto meno di me.” Queste le parole di Luca Pagliari giornalista e regista di Senigallia che ieri ha incontrato le classi terze, quarte e quinte dell’Ipseoa “Varnelli” di Cingoli.
E’ stato il terzo incontro, organizzato nell’ambito del progetto Cultura e Legalità: responsabilità e diritti. Nel primo incontro il giornalista ha condiviso il doloroso viaggio di Alice, studentessa sedicenne vessata da un gruppo di adolescenti che, dopo anni di disagio esistenziale, di silenzi e di sopraffazioni è riuscita a trovare il coraggio di esternare il proprio malessere, ritrovando una nuova dimensione.
Nel secondo, con il docufilm “Ogni giorno”, gli alunni hanno partecipato al racconto della scomparsa di Francesco Saccinto, travolto e ucciso, mentre era alla guida del suo scooter, nel pieno rispetto delle regole, da un furgone, condotto da un tossicodipendente privo della patente. Ieri Luca Pagliari, con il docufilm “Il sorriso in più”, ha offerto degli spunti di riflessione sul senso e sul valore del sorriso nelle relazioni interpersonali, in ambito familiare, lavorativo e sociale. In un mondo caratterizzato da un forte egocentrismo e da una scarsa percezione dell’altro, sempre meno capace di sorridere, occorre riscoprire “l’arte del sorriso”, un atteggiamento di apertura verso il mondo caratterizzato da attenzione, disponibilità ed empatia. Per indurre un vero cambiamento non è sufficiente offrire un semplice “decalogo del sorriso”, ma è necessario spingersi oltre. Occorre arrivare al cuore, toccare la sfera emotiva, generare emozioni e lavorare sulla forza degli esempi.
Luca ha raccontato ai ragazzi la sua esperienza in Africa, in Brasile e alla Lega del Filo d’oro dove ha conosciuto Francesco, un bambino che nonostante una grave disabilità riesce a sorridere e questo è motivo di vita per i suoi genitori. Infine ha coinvolto i ragazzi raccontando la storia dello chef stellato, Mauro Uliassi, i cui piatti, se non fossero accompagnati dal sorriso, sarebbero certamente altro.
La Dirigente scolastica, la prof.ssa Maria Rosella Bitti, ha chiuso l’incontro ricordando ai ragazzi che bisogna amare la vita e non buttarla via, bisogna sorridere il più possibile perché Il sorriso ci aiuta a vivere meglio e se il nostro sguardo intercetta qualcuno che ci sta sorridendo, il beneficio è istantaneo. A tutti noi, almeno una volta nella vita, il sorriso di un altro essere umano ci è stato o ci sarà di aiuto. Il sorriso altro non è che una parentesi aperta.
"Mio figlio non è tornato a casa da scuola, sono preoccupata". Questo il grido d’allarme rivolto da una giovane madre nel pomeriggio di mercoledì 6 marzo ai Carabinieri di Cingoli. Il figlio, 17enne, non aveva fatto rientro dopo le lezioni scolastiche.
I militari hanno sin da subito avviato le ricerche allertando - oltre che i comandi e le altre forze di Polizia sul territorio - una diramazione d'allerta a livello nazionale.
Immediato il controllo dell’apparecchio cellulare in uso al giovane, che ha appurato la sua presenza nella zona del Capoluogo cingolano. Lo screening delle amicizie e l'ascolto dei coetanei dello scomparso non dà esito positivo: nessuno sa niente.
Le costanti ricerche danno comunque il loro frutto. Nella serata il ragazzo viene individuato da una pattuglia di militari della stazione di Cingoli, impegnati proprio per il rintraccio del giovane stesso, che si trova in buone condizione fisiche. Il diciassettene è stato ricondotto a casa, dove la mamma ha finalmente potuto riabbracciarlo.
Un’importante occasione formativa, ma anche un’interessante esperienza sensoriale, quella vissuta dagli studenti delle classi quarte dell’istituto alberghiero di Cingoli che ha visto come protagonista un’eccellenza del made in Italy, il Grana Padano DOP, presentato dall’esperto formatore del Consorzio Grana Padano, Sig. Paolo Parisse.
“L’incontro rientra in una tradizione ormai consolidata nel nostro Istituto – ha affermato la Dirigente Scolastica dell’Istituto Alberghiero “G. Varnelli” di Cingoli, prof.ssa Maria Rosella Bitti – e si inserisce perfettamente nella filosofia formativa del Consorzio di Tutela del Grana Padano DOP. E’ indispensabile che gli allievi di un Alberghiero conoscano le tradizioni, la storia e le caratteristiche delle ‘materie prime’ che utilizzano nella ristorazione tanto più se si tratta, come in questo caso, del formaggio DOP più consumato al mondo. È nostro obiettivo far comprendere agli studenti come e quanto un prodotto enogastronomico rappresenti la sintesi più alta dell’identità, della cultura e della bellezza del nostro Paese. L’iniziativa proposta rappresenta un’occasione insostituibile per trasformare le conoscenze teoriche in competenze ed esperienze dirette”.
Il Signor Parisse ha aperto l’incontro proponendo un interessante excursus riferito alle radici storiche del Grana Padano, furono infatti i monaci cistercensi dell’Abbazia di Chiaravalle, intorno all’anno 1135, a realizzare la prima forma di Grana Padano per far fronte ad un’accresciuta disponibilità di latte. Il nome scelto era semplicemente ““caseus vetus”, “formaggio vecchio”, a causa della lunga stagionatura e per distinguerlo da quelli freschi che andavano consumati in fretta, ma divenne ben presto proprio “grana”, per i granelli bianchi (i cristalli di calcio) che punteggiavano la sua pasta semidura.
Passando ad aspetti più tecnici, l’esperto ha quindi ricordato le varie fasi del processo di produzione del Grana Padano: dalla lavorazione del latte in caldaie in rame, alla salatura, asciugatura e stagionatura (da un minimo di 9 ad oltre 20 mesi), per arrivare alla marchiatura finale. Nella seconda parte dell’incontro si è tenuta una degustazione verticale guidata, con tre scaglie di Grana Padano di tre diverse stagionature. Dall’analisi visiva a quella olfattiva, a quella meccanico-gustativa, Paolo Parisse ha insegnato agli studenti come esercitare i sensi e lasciarsi emozionare dagli aromi e dai sapori, declinando il lessico affascinante del degustatore. È così che gli alunni del Varnelli di Cingoli hanno potuto assistere ad un momento di pregevole formazione professionale e ad un’interessante esperienza sensoriale in cui gli aromi, i gusti, i profumi e le corposità si fanno metafora di tradizione e professionalità.
“Sono qui grazie alla disponibilità e all’ospitalità della Dirigente Scolastica, che voglio ringraziare – ha riferito Paolo Parisse –torno con grande piacere all’Istituto Alberghiero di Cingoli, dove so che esiste un corpo-docente attento e sensibile alle relazioni con il mondo esterno, con le realtà aziendali e produttive. Come futuri cuochi – ha aggiunto rivolgendosi all’ attenta platea di studenti – avete un grande compito: emozionare. E per emozionare dovete conoscere molto bene le materie prime. Il Consorzio Tutela Grana Padano nasce dalla nostra passione per il territorio in cui viviamo da sempre, dal desiderio di salvaguardare l’esperienza e la competenza tramandata da generazioni e dalla lucida intenzione di voler valorizzare questo ricco tessuto di sapere e di saper-fare, unico e irripetibile”.
Nella notte appena trascorsa i militari delle Stazioni di Cingoli, Appignano e Apiro, hanno svolto uno straordinario controllo del territorio nella zona di Cingoli, dove era in corso un evento musicale in un locale in zona silvestre. Durante le attività, i militari hanno controllato decine di autovetture e altrettanti giovani e, proprio nel corso di uno di questi controlli i Carabinieri hanno rinvenuto sostanza stupefacente, denunciando due giovani, un 20enne della provincia di Ancona e un 22enne della provincia di Fermo.
Il primo aveva con sè 10 grammi di marijuana e 20 di hashish suddivisi in dosi, oltre a un bilancino di precisione; il secondo invece aveva 50 grammi di marijuana e una dose di eroina, nonché un bilancino di precisione.
Rimane alta l’attenzione verso il tema stupefacenti da parte dell’Arma di Macerata.
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato del Pd di Cingoli, in merito all'incontro che c'è stato nel pomeriggio di ieri ad Ancona con il Presidente della Regione Luca Ceriscioli sui problemi della sanità del paese.
Ieri pomeriggio Raffaele Consalvi insieme ad alcuni esponentii del PD di Cingoli, si sono incontrati ad Ancona con il Presidente della Regione Luca Ceriscioli , presenti come sempre agli incontri l’assessore regionale Angelo Sciapichetti e il Vice Capogruppo del PD Francesco Micucci che è anche componente della Commissione Sanità .
Continua il proficuo rapporto di collaborazione instaurato con la Regione per dare risposte in materia sanitaria ai bisogni dei cittadini di Cingoli e del suo comprensorio .
Oltre alle nuove attrezzature acquistate in questi giorni che vanno a migliorare l’efficienza e la qualità dei servizi presenti , nei prossimi giorni saranno operativi tutta una serie di percorsi organizzativi chiari e condivisi che andranno a efficentare il Punto di Primo Intervento e altri reparti . Tra qualche giorno ci sarà un comunicato in proposito da parte della Regione .
Riflessione finale. "Noi fin dal primo momento ( 15 mesi fa ) dicemmo con molta chiarezza che sarebbe stata una strada in salita , ne abbiamo percorsa un pezzo con un impegno disinteressato, portando a casa dei risultati e altri ne verranno senza mai enfatizzarli, ma con i piedi ben piantati per terra perché di strada ce n'è ancora da fare .
Sul nuovo Piano Sanitario anche noi abbiamo avanzato delle proposte importanti e innovative e andremo come sempre a confrontarci con la Regione", ha conluso Raffaele Consalvi .
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Due cadute nell'arco di un'ora. Domenica da dimenticare per due uomini che, approfittando della mattinata soleggiata di ieri, hanno scelto di effettuare le operazioni di potatura. Entrambi, in due circostanze diverse, sono rovinati violentemente al suolo.
Nel primo caso un uomo di 45 anni è stato trasportato in eliambulanza all'ospedale Torrette di Ancona a causa di un trauma cranico. A distanza di circa un'ora, un cinquantenne è scivolato da una scala fratturandosi la gamba destra.
I militari della stazione di Cingoli hanno denunciato alla Procura, un giovane 20enne della provincia di Pesaro per possesso di stupefacenti, nello specifico "hashish" e un secondo ragazzo, sempre 20enne e residente nel pesarese, è stato invece segnalato alla Prefettura per uso personale di sostanza stupefacente.
I militari della stazione, unitamente ai colleghi di Treia e a quelli del Nucleo Radiomobile di Macerata, hanno svolto un servizio finalizzato al contrasto dell'uso e commercio di droghe a Cingoli, nei pressi di un locale che già in passato era stato oggetto di mirati controlli e anche sottoposto a chiusura in presenza di soggetti noti alle cronache guidiziarie. Durante i controlli erano appunto state sorprese persone con gli stupefacenti.
Nel corso dell'attività, i militari hanno fermato svariate autovetture di giovani che erano dirette e che tornavano dal locale in questione. In una di queste, il passeggero, aveva con sè una decina di grammi di hashish suddivisi in piccole dosi mentre il conducente ne aveva con sè un paio.
I controlli dei Carabinieri proseguiranno senza sosta.
Una storia lunga quasi 500 anni, per l’esattezza 454. Una tradizione che si tramanda di padre in figlio da circa dieci generazioni quella del Mulino Bravi che affonda le sue radici nel 1565. Farina buona e di qualità, condizioni che dipendono esclusivamente dall’accurata selezione delle materie prime, rigorosamente biologiche e provenienti dal territorio circostante. Una produzione a impatto ambientale pari allo zero che si sostenta grazie all’instancabile lavoro dell’acqua e alla qualità della macinazione a pietra.
La famiglia Bravi ha fatto della preziosità dell’acqua la sua fonte di sostentamento e il suo motore di lavoro. Incastonato tra le montagne di Cingoli, in via Valcarecce, sorge il Mulino, emblema di tradizione, sacrificio e genuinità. Oggi nelle mani dei fratelli Francesco, Andrea e Ubaldo dopo che, dieci anni fa, è venuto a mancare il loro padre. Il Mulino Bravi, soprattutto durante i periodi di guerra, è stato un punto di riferimento per l’intero territorio.
“Il Mulino è stato gestito quasi sempre dalla nostra famiglia per tutti i 454 anni – ci racconta Andrea -. Solo tra il 1856 e il 1970 era stato acquistato da un noto industriale dello Stato Pontificio, anche se comunque la gestione era sempre affidata alla mia famiglia. L’acqua che alimenta oggi il Mulino Bravi, in passato dava linfa vitale a molte altre attività: il bacino era in grado di far funzionare anche la vicina segheria, il frantoio e la fabbrica di polveri di sparo, oggi tutti chiusi.”
Il Mulino Bravi è composto da tre macine: una per il grano tenero, per il grano duro, per il farro e per l’orzo biologico; la seconda per il mais biologico e la terza per il mais convenzionale. Ogni blocco è composto dal proprio meccanismo manuale: le due pietre all’interno delle macine, quando vengono azionate, si alzano e si abbassano per regolare la granulosità della farina.
“L’acqua arriva, in modo naturale, dalle cascatelle di Cingoli – ci spiegano Andrea e Francesco -: a circa un chilometro a monte si collega il canale che arriva direttamente al Mulino con un bacino di raccolta profondo circa 5 metri. Il bacino di carico, quando viene aperto, dà pressione alle pale e le aziona facendole girare. Azionando la paratoia poi, vediamo che la macina mobile inizia a girare e manda giù il prodotto. Le pietre compiono circa 100 giri al minuto e da lì esce la farina che noi definiamo “a tutto corpo” – continuano i due fratelli -. I bassi giri delle macine e la stessa macinazione a pietra, consentono di non surriscaldare la farina e mantenere intatte tutte le proprietà organolettiche del grano, che ci viene fornito da produttori locali certificati biologicamente. Dopo questa operazione la farina passa nell’impianto di setacciatura e qui viene depurata di una piccola parte di crusca, circa il 4 %.”
“Questo tipo di lavorazione – continuano Francesco e Andrea -, permette di garantire l’integrità del prodotto stesso, cosa che non avviene nella normale macinazione industriale in quanto, in quel caso, vengono esportate a monte sia il germe sia la crusca. Una differenza qualitativa enorme: la farina macinata a pietra non è assolutamente paragonabile alla farina doppio 0, sia come profumo, sia come qualità." La produzione è variabile in base ai periodo dell’anno, anche se il Mulino è in grado di lavorare un quintale e mezzo di prodotto ogni ora. “Un lavoro fatto di molto sacrificio e impegno ma che, se fatto di passione, diventa il più bello del mondo” sono concordi i fratelli Bravi sull’importanza di una tradizione che si tramanda da 454 anni e che ha raggiunto il mercato italiano ed estero, diventando un unicum a livello nazionale.
Giovedì sera era stata dichiarata la morte cerebrale di Daniele Beccacece, il 19enne che, lo scorso 5 febbraio era rimasto coinvolto in uno scontro tra la sua auto e un tir, in località Staffolo, lungo la strada provinciale 502.
Daniele, nella giornata di ieri, è rimasto attaccato alle macchine per consentire l’espianto degli organi. Il giovane era rimasto in coma farmacologico per i nove giorni successivi al terribile incidente che l’aveva visto coinvolto.
La camera ardente è stata allestita all’Ospedale Torrette di Ancona. I suoi funerali si svolgeranno oggi pomeriggio, alle 15:00, nella Chiesa di Villa Strada, a Cingoli.
Doppio appuntamento con Nadia Acerbi ed il suo libro “Il boccone”, una raccolta di ricette antiche e contadine scandite dai ritmi della campagna e delle stagioni del secondo dopoguerra.
Le ricette ed il “sapere” racchiusi nel libro sono il frutto di una costante opera di raccolta fatta attraverso i racconti della nonna, diretta testimone di quell’inimitabile stile di vita del nostro territorio.
Sabato pomeriggio alle 17 la scrittrice sarà alla libreria Gulliver di San Severino, sua città di origine, mentre domenica alle 13 le tradizioni ed i sapori di una volta rivivranno alla Cantina del Palazzo di Cingoli che proporrà un pranzo valorizzando alcune ricette del libro nel pranzo con l’autrice.
Un fine settimana in cui il libro diventa lo strumento per fare un tuffo nel nostro passato tra ricordi e sapori.
“L’idea iniziale di questo libro – afferma la scrittrice- è di fissare su carta ciò che nella mia famiglia è sempre stato tramandato in forma orale. Mi sorprendeva il fatto che ancora nel secondo millennio ci fossero delle fonti orali da scrivere (questo ad attestare che l’ancestralità nel mondo contadino appartiene solo a due generazioni fa). Così ho iniziato con mia nonna questo progetto nel quale lei racconta ed io diligentemente (almeno ci provo) e metodologicamente (mi sforzo) trascrivo”.
Non ce l'ha fatta il giovane 19enne che lo scorso 5 febbraio era rimasto coinvolto in uno scontro tra la sua auto e un tir, in località Staffolo, lungo la strada provinciale 502.
Il giovane, Daniele Beccacece, era stato estratto dalle lamiere della sua Fiat Punto dai Vigili del Fuoco ed era stato trasportato d'urgenza all'ospedale Torrette di Ancona, dove era tenuto in coma farmacologico. Ieri sera è stata dichiarata la morte cerebrale.
Una notizia che ha gettato nello sconforto l'intera comunità di Gabbiano di Cingoli, dove il giovane risiedeva.
Intorno alle ore 17:00 di questo pomeriggio, a Cingoli in località Cervidone, un ciclista è stato investito da un furgone. Le sue condizioni hanno sin da subito destato preoccupazione, tanto che sul posto è intervenuta l'eliambulanza Icaro che ha provveduto a trasportarlo all'Ospedale Torrette di Ancona.
Dai primi rilievi, pare versare in condizioni piuttosto gravi. Nel luogo dell'investimento sono presenti anche le forze dell'ordine per ricostruire la dinamica dell'incidente.
I militari della stazione di Monte San Giusto, hanno denunciato, per omessa custodia di armi, un uomo, 61enne, pugliese ma residente in Città. Durante i controlli per verificare la correttezza della custodia delle armi, i Carabinieri hanno accertato che l'uomo non custodiva un fucile regolarmente denunciato. L'arma è stata rinvenuta, con la collaborazione dei colleghi della provincia di Foggia, in un'altra abitazione dell'uomo. Il 61enne l'aveva trasferita senza informare l'autorità. Il fucile è stato quindi sequestrato.
A Cingoli, i militari della locale stazione, hanno invece denunciato un 65enne per guida in stato di ebrezza. L'uomo, coinvolto in un sinistro stradale con un altro mezzo, è stato sottoposto dai militari all'esame ematico ed è risultato essere positivo al controllo.
A Macerata inoltre, i militari hanno sanzionato un locale del centro cittadino poiché, durante un controllo, aveva le macchinette video poker accese nell'orario non consentito dall'ordinanza comunale. Il gestore dell'esercizio commerciale è stato sanzionato per 4mila euro.
Sempre nella città capoluogo, i Carabinieri del nucleo radiomobile, hanno sequestrato un'autovettura, utilitaria, a uno straniero di origini macedoni per violazione delle nuove norme del Codice della Strada introdotte dal decreto sicurezza. L'uomo, residente in Italia da più di 60 giorni, circolava con il mezzo di proprietà con la targa straniera. Oltre al sequestro dell'auto, per il macedone, è scattata anche la contravvenzione poichè aveva la patente scaduta.