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Scuola e università Cingoli

Cingoli, gli studenti dell'Ipseoa incontrano il regista e giornalista Luca Pagliari

Cingoli, gli studenti dell'Ipseoa incontrano il regista e giornalista Luca Pagliari

“Il sorriso è quello che non ti aspetti, il raggio di sole in una giornata grigia. Sorridere a un’altra persona implica un altro importante esercizio che è quello di alzare lo sguardo da terra o dallo schermo dello smartphone, è tutta una questione di nuovi orizzonti e diverse prospettive. La cosa pazzesca è che i sorrisi più belli, quelli che scaldano il cuore, me li hanno donati persone che avevano molto meno di me.” Queste le parole di Luca Pagliari giornalista e regista di Senigallia che ieri ha incontrato le classi terze, quarte e quinte dell’Ipseoa “Varnelli” di Cingoli.

E’ stato il terzo incontro, organizzato nell’ambito del progetto Cultura e Legalità: responsabilità e diritti. Nel primo incontro il giornalista ha condiviso il doloroso viaggio di Alice, studentessa sedicenne vessata da un gruppo di adolescenti che, dopo anni di disagio esistenziale, di silenzi e di sopraffazioni è riuscita a trovare il coraggio di esternare il proprio malessere, ritrovando una nuova dimensione.

Nel secondo, con il docufilm “Ogni giorno”, gli alunni hanno partecipato al racconto della scomparsa di Francesco Saccinto, travolto e ucciso, mentre era alla guida del suo scooter, nel pieno rispetto delle regole, da un furgone, condotto da un tossicodipendente privo della patente. Ieri Luca Pagliari, con il docufilm “Il sorriso in più”, ha offerto degli spunti di riflessione sul senso e sul valore del sorriso nelle relazioni interpersonali, in ambito familiare, lavorativo e sociale. In un mondo caratterizzato da un forte egocentrismo e da una scarsa percezione dell’altro, sempre meno capace di sorridere, occorre riscoprire “l’arte del sorriso”, un atteggiamento di apertura verso il mondo caratterizzato da attenzione, disponibilità ed empatia. Per indurre un vero cambiamento non è sufficiente offrire un semplice “decalogo del sorriso”, ma è necessario spingersi oltre. Occorre arrivare al cuore, toccare la sfera emotiva, generare emozioni e lavorare sulla forza degli esempi.

Luca ha raccontato ai ragazzi la sua esperienza in Africa, in Brasile e alla Lega del Filo d’oro dove ha conosciuto Francesco, un bambino che nonostante una grave disabilità riesce a sorridere e questo è motivo di vita per i suoi genitori. Infine ha coinvolto i ragazzi raccontando la storia dello chef stellato, Mauro Uliassi, i cui piatti, se non fossero accompagnati dal sorriso, sarebbero certamente altro. 

La Dirigente scolastica, la prof.ssa Maria Rosella Bitti, ha chiuso l’incontro ricordando ai ragazzi che bisogna amare la vita e non buttarla via, bisogna sorridere il più possibile perché Il sorriso ci aiuta a vivere meglio e se il nostro sguardo intercetta qualcuno che ci sta sorridendo, il beneficio è istantaneo. A tutti noi, almeno una volta nella vita, il sorriso di un altro essere umano ci è stato o ci sarà di aiuto. Il sorriso altro non è che una parentesi aperta.

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