È stata inaugurata oggi, alla presenza del sindaco di Castelsantangelo sul Nera Mauro Falcucci, la nuova “Casa dell’Acqua” installata presso il piazzale “Pietro Piccinini”, nell’area commerciale post sisma.
Un servizio già disponibile per i cittadini, in funzione 24 ore su 24, che potranno rifornirsi di acqua refrigerata naturale e frizzante, prelevata direttamente dall’acquedotto cittadino.
"Il progetto, portato a termine con Assm SpA, ha lo scopo di agevolare ed incentivare i cittadini ad utilizzare l’acqua del nostro acquedotto, che è sicura e controllata, e soprattutto fa bene all’ambiente sotto il profilo ecologico, usando bottiglie di vetro si contribuisce a ridurre l’impatto ambientale legato al quantitativo di plastica da smaltire e non c’è trasporto su autoarticolati", afferma il sindaco Falcucci.
L’impianto è dotato di un sistema a carbone attivi, tale da eliminare l’eventuale retrogusto di cloro, e di una lampada UV, che ha la funzione di abbattere l’eventuale presenza di batteri Il servizio sarà gratuito per i primi 60 giorni, dopodiché avrà un costo simbolico di 5 centesimi al litro e per usufruire del distributore sarà necessaria una tessera ricaricabile, fornita dai negozianti locali individuati tra quelli disponibili.
"La crisi di governo non credo che abbia effetti negativi sulla ricostruzione post sisma". Ad affermarlo è l'assessore regionale delle Marche, con delega al terremoto, Guido Castelli, che nella giornata di ieri ha partecipato al 'Primo forum sulla montagna' a Castelsantangelo sul Nera."Con il commissario straordinario Giovanni Legnini - ha proseguito Castelli - abbiamo messo in campo un sistema rodato e quindi non credo che le questioni di governo possano interrompere il corso delle procedure"."Temo, invece, molto di più le grandi questioni rappresentate dal caro prezzi e dalla guerra tra Russia e Ucraina", ha aggiunto ancora l'assessore. "Questioni che rappresentano un offuscamento di quel paesaggio che deve essere quanto più possibile certo e concreto per consentire a tecnici e imprese di fare il loro lavoro. Temo più questo che le elezioni, che rientrano nel grande gioco democratico che può essere spesso complesso, ma che rimane sempre un perno della nostra società".
"Rispetto al dibattito delle ultime settimane, ritengo che sia meglio dare, sei mesi prima, un governo con maggioranza forte al nostro Paese": a dirlo è il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, rispondendo alla domanda dell'Ansa sui possibili effetti della crisi di governo sull'attività delle Regioni e sulla ricostruzione post sisma.
Acquaroli ha partecipato stamani al Forum sulla Montagna organizzato dal Comune di Castelsantangelo sul Nera, nei pressi della Madonna della Cona. Il governatore - a conclusione della mattinata voluta in particolare dal sindaco Mauro Falcucci - ha sottolineato come "non ci sarà rilancio completo delle Marche senza un rilancio della montagna".
Acquaroli, nel suo intervento, ha anche posto l'accento ai "no ideologici" del mondo ambientalista, evidenziando la necessità di realizzare servizi che "senza intaccare questo splendido paesaggio, possano però rispondere alle esigenze di agricoltori, allevatori e in generale delle persone che vivono qui, altrimenti non riusciremo a fermare lo spopolamento che da anni interessa questi territori", ha concluso.
Con la crisi di governo le comunità colpite dai terremoti del 2016 temono ulteriori rallentamenti nel recupero dei borghi distrutti, ma il commissario straordinario, Giovanni Legnini, rassicura: "La governance della ricostruzione è pienamente legittimata e non c'è alcun motivo di preoccupazione".
L'ha detto stamani a margine del primo Forum sulla montagna, organizzato dal Comune di Castelsantangelo sul Nera, nei pressi del santuario della Madonna della Cona in occasione del 500/o anniversario della battaglia del Pian Perduto.
Legnini, dopo aver ricordato le misure adottate per arginare "gli ostacoli di questa stagione, rappresentati ad esempio dall'esplosione dei prezzi e del caro energia", ha ribadito l'appello ai professionisti di "venire qui a investire energie, perché oggi la ricostruzione, grazie anche all'attenzione che il governo e il presidente Draghi hanno avuto per questi territori, è ancora più attrattiva".
"La caduta del governo potrebbe avere effetti drammatici nella ricostruzione post terremoto, soprattutto per i borghi più piccoli". Lo dice all'Ansa il sindaco dì Castelsantangelo sul Nera, uno dei Comuni devastati dal sisma del Centro Italia, Mauro Falcucci. "Ci sono ancora tanti aspetti normativi da mettere a punto, cosa che non sarà possibile fare senza un governo e questo comporterà inevitabilmente ulteriori rallentamenti", aggiunge il sindaco all'agenzia di stampa.
"Ma conseguenze negative per i territori terremotati si avranno anche per quello che accadrà in generale nel Paese, penso ad esempio all'inflazione che galoppa - dice ancora Falcucci -. Molte famiglie rischiano davvero di non farcela più ad arrivare a fine mese e se si trovano dinanzi alla scelta se mandare i figli a scuola o recuperare la vecchia casa del nonno terremotata, è chiaro che opteranno per la prima opzione".
"Nelle nostre piccole realtà - spiega il sindaco - questi casi si verificheranno di sicuro. Nel nostro borgo molte delle abitazioni distrutte sono seconde case fiscali o affettive e con quello che sta accadendo c'è il rischio reale che non vengano mai più recuperate". Falcucci nell'intervista all'Ansa fa riferimento all'innalzamento dei prezzi dei materiali, sottolineando che "l'adeguamento del prezzario voluto dal commissario straordinario Giovanni Legnini, dopo quanto accaduto oggi, potrebbe essere non più sufficiente, visto anche come stanno reagendo le Borse e l'economia in generale dopo l'addio di Draghi".
Sabato 23 luglio 2022 alle ore 10.00, presso la località Madonna della Cona di Castelsantangelo sul Nera, avrà inizio il primo "Forum sulla Montagna". Un importante evento a cui parteciperanno il Dott. Francesco Acquaroli – Presidente della Regione Marche, l’On. Giovanni Legnini - Commissario straordinario Ricostruzione Sisma, l’Avv. Guido Castelli – Assessore Regione Marche, il Prof. Andrea Spaterna – Presidente del Parco nazionale dei Monti Sibillini, il Prof. Giuseppe Rivetti – docente di Diritto Tributario UniMc e il Prof. Emanuele Tondi – docente di Geologia strutturale UniCam.
Il forum sarà moderato dal giornalista Dott. Mario Sensini. Nel pomeriggio seguirà la Rievocazione storica della Battaglia del Pian Perduto (1522) e il Concerto in collaborazione con il Macerata Opera Festival.
Un importante incontro che vuole valorizzare l’importanza dell’identità territoriale come motore di sviluppo dotato di una propria dignità e forza propositiva per far rinascere le zone montane, in particolare quelle colpite dal sisma. I territori rappresentano, infatti, una connessione forte tra passato e futuro e, pertanto, non si può costruire il futuro abbandonando il passato.
Al riguardo, occorrono modelli innovativi e soprattutto nuovi modi di utilizzare la leva fiscale – sottolineano il Sindaco Mauro Falcucci e il prof. Giuseppe Rivetti – il cui fine ultimo, questa volta, sia orientato alla creazione di reali possibilità di crescita del territorio.
Appare necessario realizzare interventi di sostegno integrati e pianificati che favoriscano la continuità dell’attività d’impresa, nonché l’attrazione di nuovi investimenti. La stessa sopravvivenza del tessuto sociale delle zone montane colpite dal sisma dipende, in gran parte, dal rilancio e dalla salvaguardia del settore produttivo che costituisce un fattore fondamentale per arginare lo spopolamento e impedire la dispersione del patrimonio storico, civile ed economico.
Partiranno tra agosto e settembre partono una serie di importanti interventi che vedono l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione delle Marche nelle vesti di soggetto attuatore. Si tratta di ben 17 azioni distinte di demolizione post sisma che verranno messe in atto nei Comuni di Arquata del Tronto, Castelsantangelo sul Nera, Visso, Ussita e Pieve Torina, e che riguarderanno sia edifici privati sia pubblici.
“Data la necessità di affrontare le demolizioni con un programma omogeneo su tutto il territorio interessato – ha spiegato l’assessore regionale alla Ricostruzione, Guido Castelli - l’Usr ha predisposto 17 interventi indipendenti, distinti per caratteristiche di cantierizzazione. La difficoltà principale è derivata dalla predisposizione dei procedimenti per l’affidamento sia dei servizi di progettazione sia delle modalità d’appalto, che nel tempo sono stati disciplinati differentemente dalle diverse Ordinanze speciali emesse”.
“Lo smontaggio controllato, la demolizione di taluni edifici e la rimozione delle macerie – ha aggiunto il direttore dell’Ufficio Ricostruzione, Marco Trovarelli - si rendono necessari perché impediscono o ostacolano la ricostruzione dei centri storici e delle frazioni, senza contare la pericolosità dovuta a possibili ulteriori crolli. Un lavoro impegnativo ma imprescindibile per il futuro di questi territori, che ha coinvolto il settore Attuazione ordinanze speciali, guidato dall’ingegner Giuseppe Laureti”.
Il programma d’intervento
A Castelsantangelo sul Nera ci sarà l’intervento più massiccio: ben 179 edifici verranno demoliti sia nel capoluogo che nelle frazioni di Macchie, Nocelleto, Nocria, Gualdo, Rapegna e Vallinfante. Il tutto attraverso un programma strutturato su 11 interventi, che prevede la consegna dei progetti definitivi/esecutivi entro fine luglio, con la conclusione della procedura negoziata per l’affidamento lavori prevista entro settembre. Contemporaneamente, seguirà l’avvio della procedura aperta per l’affidamento dei servizi di trasporto e smaltimento delle macerie.
Ad Ussita, oltre a quella di 12 edifici tra il capoluogo e le frazioni di Sorbo e Castelfantellino, è prevista anche la demolizione del Cimitero Monumentale di Castelfantellino. Anche qui le tempistiche prevedono la consegna del progetto definitivo-esecutivo entro luglio e l’affidamento dell’appalto entro la metà di settembre. Stesso discorso per il cimitero, uno dei luoghi più suggestivi dei Monti Sibillini che vanta origini millenarie prima come castello, poi come luogo destinato ad ospitare i defunti.
A Pieve Torina ci sono 12 edifici da demolire nelle frazioni di Appennino, Seggiole, Tazza e Colle di Casavecchia, il cui iter prevede la consegna del progetto definitivo/esecutivo entro fine luglio, cui seguirà l’avvio della manifestazione di interesse finalizzata alla procedura negoziata per lavori e servizi, in rampa di lancio per l’inizio di agosto. L’affidamento dell’appalto, invece, è previsto entro la metà di settembre.
Infine Visso, dove l’intervento è strutturato in tre lotti distinti tra capoluogo, Borgo San Giovanni e Villa Sant’Antonio per portare a termine la demolizione di 77 edifici. Entro luglio ci sarà l’affidamento diretto dei servizi di progettazione, con consegna dei progetti entro metà agosto. Successivamente, scatterà l’affidamento diretto di lavori e servizi, previa richieste di preventivi entro la fine di agosto. L’affidamento di lavori e servizi è previsto entro la fine di settembre.
Nei weekend del 25-26 giugno, 2-3 e 9-10 luglio 2022 per favorire l’accesso dei visitatori al Parco Nazionale dei Monti Sibillini e godere della “Fioritura di Castelluccio”, mantenendo una condizione di sicurezza nel rispetto anche delle indicazioni e limitazioni stradali, è stata prevista l'attivazione di un servizio autobus per raggiungere il pian grande di Castelluccio di Norcia dal versante marchigiano (Visso/Castelsantangelo sul Nera con prima partenza da Maddalena di Muccia e Pieve Torina) e un servizio di sosta e navetta dal parcheggio di Monte Prata (Comune di Castelsantangelo sul Nera) fino alla Pian Grande.
Il bus e il parcheggio con servizio navetta per la “Fioritura di Castelluccio” sono stati programmati su indicazione del Comune di Castelsantangelo sul Nera, il supporto del Comune di Visso e la gestione tecnica di Contram.
Il servizio bus prevede più partenze durante il giorno da Castelsantangelo sul Nera e da Visso. Le fermate da Visso sono due: una presso la nuova area commerciale (ex Park Hotel) e la seconda presso le Poste (incrocio via C.Battisti/SP209)) alle 8:30, 10:30, 13:30, 15:30, 18:00.
A Visso c’è la possibilità di sosta libera senza garanzia di riserva del posto, nei pressi delle fermate del bus. La fermata a Castelsantangelo sul Nera è nei pressi del ristorante “il Navigante” alle 8:40, 10:40, 13:40, 15:40, 18:10.
Per la prima e per l’ultima corsa è attivo il collegamento anche da/per Maddalena di Muccia (Ex-motel Agip) partenza ore 07:45 e rientro con l’ultima corsa da Castelluccio alle 18:45) e da/per Pieve Torina (partenza ore 08:00 e rientro con l’ultima corsa da Castelluccio alle 18:45).
Per la seconda partenza e il penultimo rientro c’è la possibilità di salire/scendere a Molini di Visso (solamente previo acquisto del titolo di viaggio su parchiaperti.it e prenotazione della fermata a Fulvio di “Nando sport” 338703411, partenza ore 10:25 rientro 16:30). Il viaggio in bus deve essere riservato con prenotazione sul sito parchiaperti.it.
Nei weekend indicati saranno attivi anche la sosta con servizio navetta in quota presso il parcheggio di Monte Prata (Comune di Castelsantangelo sul Nera). La navetta fino al Pian Grande sarà attiva dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00. Partenza ogni ora circa dal Parcheggio di Monte Prata fino all’incrocio con la strada per Forca di Presta sulla Piana Grande e fermata a Castelluccio. La sosta e la navetta devono essere riservati con prenotazione sul sito parchiaperti.it.
Gli orari dei bus sopra indicati possono essere passibili di variazioni dovute alle condizioni del traffico, quindi non dipendenti dagli esecutori del servizio. Per fruire delle offerte è necessario acquistare in precedenza il biglietto sul sito www.parchiaperti.it dove gli utenti potranno trovare tutte le informazioni necessarie. Non è possibile acquistare il biglietto per il bus e/o la navetta a bordo né riservare un posteggio presso il parcheggio Monte Prata.
Lo spettacolo della fioritura di Castelluccio di Norcia, nei tre weekend tra fine giugno e inizio luglio, potrà essere ammirata solo se si usufruirà del servizio navetta che verrà messo a disposizione delle amministrazioni comunali di Norcia (Perugia), Arquata del Tronto (Ascoli Piceno) e Castelsantangelo sul Nera (Macerata).
I tre sindaci degli altrettanti paesi si sono incontrati nella giornata di ieri, martedì, assieme al presidente del Parco nazionale dei Monti Sibillini Andrea Spaterna per stilare un piano di massima che permetterà di mettere a punto al meglio il servizio per le migliaia di persone che raggiungeranno, come ogni anno, Castelluccio.
La proposta elaborata prende in considerazione i fine settimana centrali della fioritura, previsti orientativamente per la fine di giugno (25 e 26) e i primi due weekend di luglio (2 e 3 e 9 e 10 luglio). Il transito veicolare da e verso il Pian Grande sarà consentito, ma i mezzi non potranno né sostare, né tantomeno fermarsi. Chi vorrà immergersi nella fioritura e viverla per alcune ore dovrà sostare nei parcheggi che verranno predisposti sia sul versante umbro che marchigiano, per poi usufruire del servizio navetta che porterà i visitatori sui piani fioriti.
Nel frattempo saranno predisposti anche alcuni interventi di manutenzione alle arterie stradali che conducono a Castelluccio. Nei prossimi giorni i sindaci e l'Ente Parco avranno nuove riunioni anche con le Prefetture, le Questure, le Regioni e le Province interessate, oltre che con gli operatori economici e le varie associazioni ambientaliste per definire al meglio e nel rispetto delle esigenze di tutti, ogni dettaglio dell'organizzazione.
L'incidente si è verificato poco dopo le ore 19 lungo la Provinciale Pian Perduto, a Castelsantangelo sul Nera: un uomo di cinquant'anni era in viaggio con i propri figli minorenni, quando ha perso il controllo della propria vettura finendo ribaltato. Una volta scattata la segnalazione, sono intervenuti sul posto i carabinieri e i medici del 118 che, dopo i primi soccorsi, hanno disposto il trasferimento dei bimbi al Salesi di Ancona, rispettivamente in eli e automabulanza.
Dagli esami preliminari delle forze dell'ordine, l'uomo è risultato positivo all'alcoltest, fatto che gli è costato il sequestro della patente e la denuncia per guida in stato di ebbrezza. Successivamente, anche lui è stato condotto in ospedale per ulteriori accertamenti.
Inaugurata a Castelsantangelo Sul Nera, presso l’area Sae del capoluogo, la Sala Polivalente “Madonna del Domo” struttura donata dall’associazione “Serena Polverari” di Sant’Ippolito (PU). La realizzazione della struttura, nel rispetto dell’ordinanza connessa alla realizzazione delle Sae, è stata possibile grazie alla sensibilità, vicinanza e concreta solidarietà, manifestate subito dopo i catastrofici eventi sismici dell’ottobre 2016, dalla Parrocchia di Calpino di Fermignano, nella persona del parroco Don Fabio Pierleoni che è anche presidente dell’associazione “Serena Polverari”.
Quale primo atto di concreto contributo è stato il restauro della statua della Madonna del Domo la cui Pieve è andata distrutta e che la popolazione di Castelsantangelo sul Nera ha sempre venerato con profonda devozione. Restauro eseguito gratuitamente dal Maestro Alessandro Magrini di Sant’Ippolito . All’inaugurazione hanno partecipato l’assessore Guido Castelli, il presidente del Parco Nazionale dei Monti Sibillini Andrea Spaterna, Monsignor Francesco Massara Arcivescovo di Camerino – San Severino Marche - Fabriano - Matelica, Monsignor Giovanni Tani vescovo di Urbino, il sindaco di Fermignano Emanuele Feduzi, il sindaco di Sant’Ippolito Marco Marchetti, il sindaco di Montefelcino Osvaldo Pelagaggia, la consigliera provinciale Laura Sestili in rappresentanza del presidente della Provincia Sandro Parcaroli, il direttore della Protezione Civile regionale Stefano Stefoni.
Graditissima una folta rappresentanza delle due comunità pesaresi che hanno contribuito alla raccolta dei fondi coinvolgendo moltissime Parrocchie della Provincia di Pesaro e Urbino che hanno ospitato la statua della Madonna, divenuta itinerante per oltre due anni e il Suo peregrinare ha consentito la raccolta dei fondi necessari per la realizzazione della struttura polivalente.
Il sindaco Falcucci, anche nome della comunità, ha espresso i sentimenti di profonda e indelebile gratitudine per l’impegno, la tenacia e la determinazione nel riuscire in un’impresa di solidarietà che appariva all’inizio quasi impossibile e che invece oggi si vede realizzata in ogni suo dettaglio. In questo lungo periodo, i rapporti con tutti i soci dell’Associazione “Serena Polverari” e con le popolazioni dei due Comuni (Fermignano e Sant’Ippolito), si sono consolidati tanto da sottoscrivere il 5 settembre 2021, presso il Comune di Sant’Ippolito, un “Patto d’Amicizia” con i rispettivi sindaci firma che oggi si è ripetuta a Castelsantangelo sul Nera.
Mauro Falcucci, dopo la cerimonia di consegna degli attestati di riconoscenza rilasciati a tutti i volontari e associati, ha riservato un sentito ringraziamento alla Pro Loco e ai Volontari del Gruppo locale di Protezione Civile che hanno ottimamente organizzato l’evento estendendo gratitudine anche agli esercenti locali che hanno contribuito al buffet. Il primo utilizzo della Sala Polivalente è stata la celebrazione della Santa Messa officiata dal parroco di Castelsantangelo sul Nera monsignor Gilberto Spurio e da Don Fabio Pierleoni.
L’anno 2022 porta con sé la consegna dei lavori di consolidamento statico e miglioramento sismico del cimitero comunale di Castelsantangelo sul Nera. Dopo l’avvenuto rispristino della intera rete viaria comunale, affidata da subito all’ANAS SpA quale soggetto attuatore, nel paese prende via la seconda opera pubblica di ricostruzione dopo il sisma 2016, interamente finanziata con risorse commissariali.
Un inizio di lavori tanto atteso, il cui processo di ricostruzione è iniziato nel lontano maggio 2018. Una struttura che risale ad un periodo compreso fra la fine del sec. XIX e l'inizio del successivo ed ampliato nel corso del biennio 1982-1983. Il direttore dell’ufficio speciale per la ricostruzione post-sismacon Decreto n. 1982 del 24 marzo 2021, ha stanziato un finanziamento complessivo pari 1.259.700,00 euro di cui l’importo del contratto comprensivo di oneri sicurezza è pari ad Euro 719.218,53. È prevista l’ultimazione dei lavori in 550 giorni.
Per il sindaco Mauro Falcucci: “Parte un’opera che tutti, per ovvie ragioni, attendevano e come Amministrazione siamo impegnati per consegnarla prima possibile rispettandone i tempi previsti”. Attualmente tutte le opere pubbliche in carico all’Area Tecnica del Comune in qualità di soggetto attuatore sono state istruite e le procedure tecniche e amministrative per gli affidamenti dell’attività di progettazione sono state completate.
Un grande impegno di tutto il personale dell’Area Tecnica di un piccolo comune che con impegno quotidiano, passione e professionalità ogni giorno porta avanti una sfida importante per la ricostruzione post-sisma 2016 riservando sempre una particolare attenzione ai rischi presenti sul territorio".
È stato sottoscritto oggi, nell’appuntamento più importante per il settore del turismo, la BIT di Milano, un’intesa tra i Comuni di Bolognola, Castelsantangelo sul Nera, Fiastra, Montefortino, Montegallo, Montemonaco, Sarnano e Ussita che hanno deciso di unire le forze verso una strategia di sviluppo e progettazione unitaria, siglando un Protocollo per la costituzione del primo Distretto turistico dei Monti Sibillini. Alla firma erano presenti l’assessore regionale Guido Castelli, delegato alla Ricostruzione e Lara Magoni, assessore al Turismo, marketing territoriale e moda della Regione Lombardia.
“Le comunità hanno saputo individuare progettazioni strategiche con lungimiranza, ma anche con coraggio; infatti le stesse richiedono una forte rete istituzionale per garantire i tempi rapidi imposti dal fondo complementare” - specifica l’assessore Guido Castelli, delegato alla Ricostruzione e presente alla BIT di Milano. “Questo Protocollo di intesa rafforza questa comunità e intensifica il confronto con tutte le parti attive, definendo ulteriori sinergie e individuando con oculatezza future progettazioni, integrando le visioni e ottimizzando al meglio le varie tipologie di fondi disponibili”
Quello siglato è un accordo di durata pluriennale che, dopo aver definito obiettivi strategici e linee guida per lo sviluppo economico e sociale del territorio dell’alta montagna - insieme alle risorse stanziante nel Fondo Complementare PNRR Sisma - vuole avviare azioni capaci di superare i punti di debolezza e creare nuove opportunità di sviluppo nei luoghi che custodiscono le vette più alte dei Monti Sibillini. L’obiettivo è quello di definire un prodotto turistico di qualità e sostenibile dal punto di vista naturalistico ed economico, in grado di destagionalizzare l’offerta turistica e diventare attrattivo rispetto alla domanda, innalzando il livello di servizio offerto.
Una strategia che avvia una pianificazione congiunta di rigenerazione urbana con logiche sovra comunali e di sviluppo integrato. Una strategia che vuole attivare maggiori energie sugli asset a oggi più deboli a causa di investimenti mancanti da decenni, come quelli necessari per rilanciare il turismo della ‘neve’, e riqualificare e rifunzionalizzare i borghi, tornando a farli essere centri nevralgici dei Sibillini. Si vogliono superare, inoltre, le problematiche più evidenti, come lo spopolamento, diventando attrattivi verso giovani, attivando anche partenariati pubblici privati.
Via libera oggi dal Consiglio dei Ministri al disegno di legge delega per l’adozione di un “Codice della ricostruzione”. “Una riforma di portata storica, che punta a definire un quadro normativo uniforme per le attività di ricostruzione post sisma, con l’attuazione di un modello che garantisca certezza, stabilità e velocità di questi processi, e che al tempo stesso assicuri una ripresa delle attività economiche e sociali nei territori colpiti” hanno sottolineato il Commissario Straordinario per la ricostruzione 2016, Giovanni Legnini, il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, il Capo Dipartimento Casa Italia, Elisa Grande, che hanno contribuito alla stesura del testo.
Oggi in Italia sono in corso almeno sette ricostruzioni post sisma, ciascuna con le sue regole, le sue procedure, un proprio modello di gestione. Il “Codice” nasce proprio per superare questa frammentazione, che genera confusione normativa e diseguaglianze nei diritti riconosciuti ai cittadini colpiti dalle catastrofi naturali. La delega propone la creazione di uno specifico Dipartimento delegato alle ricostruzioni nell’ambito della Presidenza del Consiglio, in coordinamento con il Dipartimento della Protezione Civile, con possibilità di nomina di Commissari straordinari per le ricostruzioni più complesse, e l’introduzione di uno “stato di ricostruzione”, distinto e susseguente allo “stato di emergenza”. Sarà possibile in sostanza realizzare quel passaggio coordinato tra prima assistenza alla popolazione e gestione dello stato di emergenza, affidati al sistema di Protezione Civile, e la successiva fase di ricostruzione.
Si introducono, inoltre, alcuni principi nuovi ed importanti. Innanzitutto, quello che i processi di ricostruzione non si limitino alla riparazione materiale dei danni, ma assicurino ai territori colpiti anche il recupero del tessuto socioeconomico, ad esempio con gli aiuti alle imprese. Si prevede poi che, in caso di danni molto elevati e di situazioni complesse, si possa attuare una ricostruzione pubblica dei centri urbani e storici dei comuni più colpiti attraverso progetti unitari. Per il rifacimento delle opere pubbliche si prevedono anche semplificazioni e meccanismi di accelerazione, come l’obbligo di utilizzare centrali uniche di committenza. Per la prima volta, inoltre, si apre alla possibilità di introduzione di polizze assicurative private per il ristoro dei danni da sisma, delegando il Parlamento a valutare l’eventuale introduzione di forme di indennizzo diverse dal contributo pubblico.
Molte delle soluzioni proposte dalla delega sono mutuate dalle esperienze passate, ed in particolare dalle più recenti innovazioni nella ricostruzione post sisma 2016, come il modello di gestione multilivello delle grandi ricostruzioni, affidate ad una Cabina di coordinamento, guidata dal Capo del Dipartimento o dal Commissario, con i presidenti delle Regioni interessate, i rappresentanti dei sindaci ed il Capo Dipartimento della Protezione Civile, con il quale vengono stabilite precise modalità di raccordo nel passaggio dalla fase di emergenza a quella della ricostruzione. Viene poi confermato il modello amministrativo delle attività di ricostruzione, basato sugli Uffici Speciali Regionali, che assistono i comuni anche nella pianificazione urbanistica e attuano gli interventi pubblici più rilevanti, così come quello del monitoraggio, basato sulle piattaforme digitali, e dei controlli di legalità, con il rafforzamento della Struttura di missione del Ministero dell’Interno.
La nuova struttura della Presidenza del Consiglio potrà essere dotata di un contingente di personale tecnico altamente specializzato, ricorrendo a professionalità attualmente impegnate nelle ricostruzioni dell’Aquila, dell’Emilia-Romagna e del Centro Italia. “Tutto il Servizio Nazionale della Protezione Civile darà il suo contributo di esperienza al grande cantiere normativo che prenderà il via grazie alla legge delega approvata oggi dal Consiglio dei Ministri. È un risultato particolarmente importante perché da tempo sentivamo l’esigenza di armonizzare, in caso di grandi terremoti, il superamento dell’emergenza e la fase di ricostruzione.
La scelta del Governo consente di avviare questo percorso che garantirà ai cittadini non solo una pronta risposta all’emergenza ma anche uniformità di trattamento su tutto il territorio nazionale” ha aggiunto il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio. “Si tratta di una proposta virtuosa, resa possibile dalla collaborazione e dalla condivisione delle esperienze di tutti. L’idea di fondo è quella di assicurare una policy stabile della ricostruzione e messa in sicurezza del territorio, ispirata ai principi di semplificazione, accelerazione dei tempi e dello sviluppo. Un modo per individuare un’ordinarietà nella straordinarietà dell’emergenza ricostruzione perché, come suggerito dalla Corte dei Conti, anche nella fase successiva all’emergenza è necessaria una regolamentazione che individui modelli organizzativi e procedurali idonei a dare certezza e a ridurre i tempi della ricostruzione” ha detto il Capo del Dipartimento Casa Italia, Elisa Grande.
“Ringrazio il Governo per l’approvazione del disegno di legge delega che potrà finalmente essere sottoposto all’esame del Parlamento, presso il quale pende già il disegno di legge dell’On.le Pezzopane. Mi auguro che si proceda celermente con l’approvazione del testo, in tempo utile per il varo del Codice entro la Legislatura, una riforma che potrà finalmente dare certezze ai cittadini, alle imprese e agli enti locali dei territori colpiti dai terremoti, così superando le lungaggini e le incertezze che hanno da sempre caratterizzato l’avvio dei processi di ricostruzione“ ha concluso il Commissario Giovanni Legnini.
È stata sottoscritta oggi la convenzione tra il commissario straordinario alla ricostruzione sisma 2016, Giovanni Legnini e il direttore della Struttura per la progettazione di beni ed edifici pubblici dell'Agenzia del Demanio, Filippo Salucci.
La convenzione affida alla Struttura dell'Agenzia la progettazione e il monitoraggio di 39 interventi su caserme e strutture demaniali da ricostruire in Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, indicati dall'ordinanza speciale in deroga numero 27 firmata lo scorso 14 ottobre dal commissario Legnini.
Gli edifici finanziati dall'ordinanza, che sono soprattutto caserme danneggiate dal sisma, si trovano nei Comuni di Camerino, Arquata del Tronto, Montegallo, Fiastra, Pieve Torina, Serravalle di Chienti, Visso, Castelsantangelo Sul Nera, Ussita, Ascoli Piceno, San Severino Marche, Montemonaco, Castignano, Tolentino, Accumoli, Amatrice, Cittaducale, Rieti, Fiuminata, Norcia, Sant'Anatolia di Narco, Spoleto, Cerreto di Spoleto, Montereale, Sulmona, Teramo e Castelli.
La Struttura per la progettazione dell'Agenzia Demanio si occuperà delle fasi preliminari, di project management, di supporto tecnico e monitoraggio della maggior parte degli interventi, 39 su un totale di 41 (dei restanti due se ne occuperà l'Arma dei carabinieri), con l'obiettivo di rendere il processo più snello e coordinato possibile, garantendo allo stesso tempo i più alti standard di sicurezza sismica ed efficienza energetica degli edifici da realizzare o riparare.
A coordinare gli interventi dell'ordinanza resta comunque il Tavolo permanente istituito e presieduto da Legnini ."Si tratta di un'ordinanza importante e innovativa - sottolinea il commissario - sia per le procedure introdotte sia per l'impatto che avrà sul territorio, dato che questi presidi sono fondamentali non solo per le forze dell'ordine che così ritroveranno delle sedi nuove, ma anche per le comunità a cui restituiamo luoghi strategici per la sicurezza e che spesso fanno parte anche del bagaglio identitario del paesaggio cittadino che il terremoto ha così radicalmente sconvolto"
I sindaci di Ussita, Bolognola, Fiastra, Sarnano e Castelsantangelo Sul Nera, intervengono in merito alle dichiarazioni dell’ex assessore regionale Anna Casini che ha considerato le risorse per gli impianti di risalita dei comuni del maceratese "come caduti dall’alto e non frutto di una programmazione condivisa con il territorio".
“Si tratta invece di progetti nati dal basso - spiegano i sindaci in una nota congiunta- che sono di straordinaria importanza per i territori le cui popolazioni meriterebbero rispetto da chi, fino a ieri al governo regionale, non ha saputo indicare una strada per la ripartenza, affermano in una nota congiunta. È infatti il ritardo delle risposte alle urgenti necessità di vita delle nostre comunità il tema su cui l’ex assessore dovrebbe meditare. La politica, purtroppo, ha la memoria corta, e si tende a scaricare su altri, responsabilità che appartengono in primis a chi ha avuto la possibilità di fare e non ha fatto".
"Spiace e desta preoccupazione - proseguono - che la responsabile ANCI Marche, Valeria Mancinelli, sindaco di Ancona, autoproclamatasi portavoce dei sindaci del cratere, non abbia speso a tutt’oggi nessuna parola in difesa delle nostre comunità. strumentalizzare il sisma per fini partitici rappresenta un atto di sciacallaggio al quale non si può rimanere indifferenti né silenti. Pertanto, rivendichiamo proprio la progettualità dal basso per il ripristino e il miglioramento di quel che c’era dal punto di vista sciistico per garantire un’offerta turistica al passo con i tempi e che possa portare benessere e sviluppo non solo d’inverno ma tutto l’anno. Il fatto è che se non vivi in montagna non né capisci i problemi, non sei capace di individuare soluzioni e rischi, purtroppo, di “scivolare”, come nel caso della Casini”.
Approvata in via definitiva la nuova Legge di Bilancio 2022 con 355 voti a favore. Tante le modifiche introdotte dal testo, dalla riforma fiscale all'intervento sul caro bollette. E non sono mancate le polemiche.
La nuova legge prevede per il 2022 l’impiego di 37 miliardi di Euro, con risorse pari a 13,7 mld e un aggravamento del deficit nazionale di 23,3 mld. Saranno principalmente la riforma fiscale (con il taglio di Irpef e Irap), il caro-bollette (con un intervento di 1,8 mld), il reddito di cittadinanza (confermato) e il Superbonus (fino al 110%) le misure di intervento maggiormente interessate dalla manovra “espansiva”.
Nello specifico, 8 mld saranno destinati al taglio delle tasse a alla cancellazione dell’Irap per autonomi e professionisti, operazione che dovrebbe in un secondo momento avviare la riforma fiscale: passaggio delle aliquote da 5 a 4 e detrazioni del 23% per i redditi fino a 15 mila euro, 25% per i redditi fino a 28 mila euro, 35% tra 28 mila e 50 mila euro, 43% oltre i 50 mila euro. Per i redditi fino a 15 mila euro rimane il bonus Irpef da 100 euro, rimodulato fino ai 28 mila.
Per contrastare il rincaro dei prezzi dell’energia, la manovra taglierà le bollette di luce e gas nel primo trimestre del 2022 (fino al raggiungimento dell’importo di 912 milioni di euro) per i redditi bassi con Isee sotto sotto gli 8.265 euro oppure con 20 mila euro lordi annui e almeno quattro figli. Per le famiglie con redditi maggiori ci sarà invece l’opportunità di rateizzare (senza interessi aggiunti) il pagamento dei primi 4 mesi di bollette fino a 10 mesi. Nel primo trimestre, inoltre, verranno annullati gli oneri di sistema per le utenze della luce fino a 16 kwh, oltre a una riduzione dell’Iva al 5% sul metano da riscaldamento. Non ultimo, la possibilità di pagare nell’arco di 180 giorni (anziché 60) le cartelle esattoriali notificate dal primo gennaio al 31 marzo 2022, senza pagare interessi di mora o sanzioni ulteriori. Sarà rifinanziato il reddito di cittadinanza, anche se dal 2022 osserverà regole più rigide e controlli più severi prima della concessione del sostegno, facendo decadere la richiesta dopo il secondo rifiuto.
Per quanto riguarda gli incentivi edilizi, la novità più rilevante è rappresentata dalla conferma del Superbonus in aggiunta all’eliminazione del tetto ISEE per i lavori di ristrutturazione degli edifici monofamiliari (purché il 30% dei lavori sia ultimato entro il 30 giugno 2022). Il Sisma-bonus sarà invece prorogato al 2025 e salirà dal 50 all’85%, con interessamento di tutti i centri colpiti da un evento sismico, a partire dal terremoto dell’Aquila del 2009. La legge di bilancio 2022 prevede, in questo senso, lo stanziamento di 6 miliardi di Euro aggiuntivi per la ricostruzione privata nelle aree colpite dal sisma, con 200 milioni di Euro per l’assistenza alla popolazione. Il Sisma-bonus, va ricordato, consente ai contribuenti di eseguire interventi per l’adozione di misure antisismiche beneficiando di detrazioni, il cui valore si lega alla riduzione del rischio sismico e alla realizzazione dei lavori sulle parti comuni di edifici condominiali.
Un’altra decisa accelerazione alla ricostruzione post sisma viene impressa dagli ulteriori 100 milioni di euro destinati al cratere marchigiano del terremoto. “Una somma importante che arriva dal Fondo complementare Pnnr sisma 2009-2016 e che vede la Regione impegnata, in prima linea, con le proposte progettuali, approvate nella recente Cabina di regia”, sottolinea l’assessore alla Ricostruzione Guido Castelli.
La Regione Marche ha presentato una serie di progetti, suddivisi in due macro aree, per poter utilizzare questi fondi. Due le direttrici, entrambe a titolarità regionale, che hanno determinato il finanziamento di progetti: da un lato, la rifunzionalizzazione di beni pubblici e, dall’altro, lo sviluppo turistico e ricreativo. I beneficiari sono stati individuati ricorrendo alle progettualità che i Comuni del cratere avevano presentato in occasione del varo del Contratto istituzionale di sviluppo (Cis) che, spiega Castelli, “proprio grazie all’intervento regionale, ottiene, di fatto, il raddoppio della dotazione finanziaria originaria. Attingendo dai progetti Cis che, come era negli auspici e negli impegni del presidente Acquaroli, questi due finanziamenti hanno avuto la possibilità di essere recuperati".
"Abbiamo ritenuto decisivo fare in modo che quel parco progetti, per ben 900 milioni, potesse essere comunque via via attivato, a seconda dell’arrivo di nuove provviste finanziarie - aggiunge Castelli -. La cabina di coordinamento ha imposto tempi ristrettissimi, ma abbiamo subito avviato una consultazione molto accurata dei sindaci e dei Comuni, conseguendo un risultato molto importante perché sono circa 100 milioni di progetti che potranno essere attivati, con l’avvertenza che vanno finiti e collaudati entro 2026”.
Allo sviluppo turistico sono destinati 50,6 milioni di euro. Tra i progetti finanziati figurano, tra gli altri, lo studio per l’impianto di risalita e la ricostruzione della seggiovia di Ussita (11.479.000€ euro) e altri interventi sui comprensori sciistici di Bolognola (5.600.000 euro), Sarnano (6.125.000 euro) e Castelsantangelo sul Nera (5.600.000 euro), “a conferma della costante attenzione che la Regione riserva a questa tematica nodale per il rilancio della montagna e dei Sibillini in particolare - evidenzia l’assessore Castelli - Le proposte sono state sviluppate sulla base di uno studio elaborato dall’Università Politecnica delle Marche finalizzato proprio a sistematizzare lo sviluppo turistico del comprensorio montano incastonato nel cuore del cratere".
"Non è un caso, quindi, che qualche giorno fa l’Ufficio speciale per la ricostruzione abbia liquidato una cifra di 725.599 euro a beneficio della ripartenza di tre edifici nodali a Frontignano (Ussita): il centro funzionale Saliere (307.037 euro), i rifugi Cristo delle Nevi (247.388 euro) e Cornaccione (171.173 euro), strutture della zona che hanno subito danni dopo le scosse del 2016/2017 e su cui il Comune guidato dal sindaco Silvia Bernardini punta forte per la rinascita post sisma - precisa Castelli -. Si tratta di una somma pari al 40% del contributo totale stimato di quasi 2 milioni di euro, quindi di un primo anticipo (al netto delle somme già erogate) per interventi che sono ricompresi nell’Ordinanza speciale numero 16 del luglio 2021”.
Alla rifunzionalizzazione dei beni pubblici sono destinati 53,6 milioni di euro. Tra questi spiccano la riqualificazione, in ottica turistico culturale, della ex scuola di Belmonte Piceno (878.000 euro), la realizzazione di un punto di sosta attrezzata per il noleggio e la riparazione mountain bike e la riqualificazione del locale di Via Roma come punto informazioni turistiche a Montelparo (450.000 euro) e, a Monte Rinaldo, la riqualificazione Museo Civico Archeologico (250.000 euro).
L’assessore Castelli riferisce anche su altri interventi sostenuti sempre dal Fondo complementare Pnnr: “Anche qui c’è tanta carne al fuoco, con diverse misure che stanno seguendo i rispettivi iter burocratici. A tal proposito vale a la pena di ricordare i 110 milioni di euro a beneficio degli 85 comuni del cratere che andranno ad impattare su rigenerazione urbana e strade. Centri storici, aree verdi, monumenti, parchi, piste ciclabili; quasi 84 milioni di euro di proposte validate dall’Ufficio regionale che ora saranno trasmesse alla Cabina di coordinamento per l’emissione della formale ordinanza di adozione. A questi si aggiungono anche i fondi, pari a 25 milioni, per investimenti sulla rete stradale”.
Primi fiocchi di neve nella zona del cratere maceratese. Da Camerino a Castelsantangelo sul Nera, passando per Visso e Ussita e Bolognola, dalla notte appena trascorsa è iniziata a cadere la neve che ha, in principio, imbiancato i borghi.
Il fenomeno si è poi attenuato con il trascorrere delle ore. In alta quota, ma già a partire dagli 800-1000 metri, la nevicata è stata invece copiosa e le cime delle montagne sono completamente imbiancate. Al momento nessun problema si registra alla viabilità stradale.
Prima nevicata anche ad Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno. Imbiancato il paese, mentre la coltre bianca non ha 'attecchito' lungo la strada Salaria. Non risultano, quindi, problemi alla circolazione stradale. Le nevicate più consistenti nella zona di Foce di Montemonaco.
(Foto Ansa)
Domenica 7 novembre, alle ore 11:00, l’Arcivescovo di Camerino Francesco Massara e il Sindaco di Castelsantangelo sul Nera Mauro Falcucci, insieme alle altre autorità invitate presenzieranno alla cerimonia di inaugurazione e benedizione della Chiesa della Madonna della Còna, fortemente danneggiata dal sisma del 2016 e posta a 1500 metri di altitudine su un territorio di confine tra Castelluccio di Norcia e Castelsantangelo sul Nera.
L’antica chiesa deve la sua denominazione dall’immagine mariana conservata al suo interno e la tradizione vuole che la sua costruzione sia riferita alla vittoria di Visso nella battaglia contro Norcia nel 1522, detta del “Pian Perduto”. A seguire alle ore 11.45 alla Sala polivalente a frazione Guardo saluti delle Autorità presenti, illustrazione dei lavori e proiezione dei video. La cerimonia è organizzata in collaborazione con la Pro Loco.
Il progetto a cura dell’architetto Luca Maria Cristini, dell’ingegnere Romualdo Mattioni e del geologo Fabio Facciaroni che hanno prestato gratuitamente la loro professionalità, ha consentito il restauro con parziale ricostruzione e risanamento conservativo della Chiesa – Rifugio della Madonna della Còna. Si è intervenuti in maniera compatibile con l’originaria tecnologia edile nelle porzioni recuperabili mentre per quanto riguarda le parti andate distrutte con il terremoto, è stato deciso di utilizzare tecniche costruttive e materiali rispettosi del pre-esistente, analoghi agli originari.
L’unica eccezione nella realizzazione della nuova struttura a botte, anch’essa del tutto crollata, per la quale in luogo al materiale lapideo costitutivo dell’originale struttura, sono stati impiegati elementi laterizi, essendo le parti originarie non più utilizzabili. Rinvenuto e recuperato l’antico selciato dell’edificio e restaurato il portone e la scritta originali.
Quindi tutte le scelte progettuali, in accordo e in continuo dialogo con la Soprintendenza, derivano da rigorosi criteri dettati dalle regole del restauro filologico, compreso il palo di sostegno che è stato restaurato e rinforzato che sorregge la campana, opera originale costruita dal Cav. Gentili, nella seconda metà del secolo scorso. Il costo finale ammonta a circa 150 mila euro finanziati, oltre che dal Cosmari, con fondi CAI, con fondi raccolti con Macerata Opera Festival e singole donazioni di privati e altri soggetti pubblici.
I lavori sono stati affidati, lo scorso novembre 2020, all’Impresa Lapucci Gino srl di Pievetorina.