Castelsantangelo sul Nera

Post sisma: dal Governo partono i primi interventi per la ricostruzione

Post sisma: dal Governo partono i primi interventi per la ricostruzione

Via libera oggi dal Consiglio dei Ministri al disegno di legge delega per l’adozione di un “Codice della ricostruzione”. “Una riforma di portata storica, che punta a definire un quadro normativo uniforme per le attività di ricostruzione post sisma, con l’attuazione di un modello che garantisca certezza, stabilità e velocità di questi processi, e che al tempo stesso assicuri una ripresa delle attività economiche e sociali nei territori colpiti” hanno sottolineato il Commissario Straordinario per la ricostruzione 2016, Giovanni Legnini, il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, il Capo Dipartimento Casa Italia, Elisa Grande, che hanno contribuito alla stesura del testo. Oggi in Italia sono in corso almeno sette ricostruzioni post sisma, ciascuna con le sue regole, le sue procedure, un proprio modello di gestione. Il “Codice” nasce proprio per superare questa frammentazione, che genera confusione normativa e diseguaglianze nei diritti riconosciuti ai cittadini colpiti dalle catastrofi naturali. La delega propone la creazione di uno specifico Dipartimento delegato alle ricostruzioni nell’ambito della Presidenza del Consiglio, in coordinamento con il Dipartimento della Protezione Civile, con possibilità di nomina di Commissari straordinari per le ricostruzioni più complesse, e l’introduzione di uno “stato di ricostruzione”, distinto e susseguente allo “stato di emergenza”. Sarà possibile in sostanza realizzare quel passaggio coordinato tra prima assistenza alla popolazione e gestione dello stato di emergenza, affidati al sistema di Protezione Civile, e la successiva fase di ricostruzione. Si introducono, inoltre, alcuni principi nuovi ed importanti. Innanzitutto, quello che i processi di ricostruzione non si limitino alla riparazione materiale dei danni, ma assicurino ai territori colpiti anche il recupero del tessuto socioeconomico, ad esempio con gli aiuti alle imprese. Si prevede poi che, in caso di danni molto elevati e di situazioni complesse, si possa attuare una ricostruzione pubblica dei centri urbani e storici dei comuni più colpiti attraverso progetti unitari. Per il rifacimento delle opere pubbliche si prevedono anche semplificazioni e meccanismi di accelerazione, come l’obbligo di utilizzare centrali uniche di committenza. Per la prima volta, inoltre, si apre alla possibilità di introduzione di polizze assicurative private per il ristoro dei danni da sisma, delegando il Parlamento a valutare l’eventuale introduzione di forme di indennizzo diverse dal contributo pubblico. Molte delle soluzioni proposte dalla delega sono mutuate dalle esperienze passate, ed in particolare dalle più recenti innovazioni nella ricostruzione post sisma 2016, come il modello di gestione multilivello delle grandi ricostruzioni, affidate ad una Cabina di coordinamento, guidata dal Capo del Dipartimento o dal Commissario, con i presidenti delle Regioni interessate, i rappresentanti dei sindaci ed il Capo Dipartimento della Protezione Civile, con il quale vengono stabilite precise modalità di raccordo nel passaggio dalla fase di emergenza a quella della ricostruzione. Viene poi confermato il modello amministrativo delle attività di ricostruzione, basato sugli Uffici Speciali Regionali, che assistono i comuni anche nella pianificazione urbanistica e attuano gli interventi pubblici più rilevanti, così come quello del monitoraggio, basato sulle piattaforme digitali, e dei controlli di legalità, con il rafforzamento della Struttura di missione del Ministero dell’Interno. La nuova struttura della Presidenza del Consiglio potrà essere dotata di un contingente di personale tecnico altamente specializzato, ricorrendo a professionalità attualmente impegnate nelle ricostruzioni dell’Aquila, dell’Emilia-Romagna e del Centro Italia. “Tutto il Servizio Nazionale della Protezione Civile darà il suo contributo di esperienza al grande cantiere normativo che prenderà il via grazie alla legge delega approvata oggi dal Consiglio dei Ministri. È un risultato particolarmente importante perché da tempo sentivamo l’esigenza di armonizzare, in caso di grandi terremoti, il superamento dell’emergenza e la fase di ricostruzione. La scelta del Governo consente di avviare questo percorso che garantirà ai cittadini non solo una pronta risposta all’emergenza ma anche uniformità di trattamento su tutto il territorio nazionale” ha aggiunto il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio. “Si tratta di una proposta virtuosa, resa possibile dalla collaborazione e dalla condivisione delle esperienze di tutti. L’idea di fondo è quella di assicurare una policy stabile della ricostruzione e messa in sicurezza del territorio, ispirata ai principi di semplificazione, accelerazione dei tempi e dello sviluppo. Un modo per individuare un’ordinarietà nella straordinarietà dell’emergenza ricostruzione perché, come suggerito dalla Corte dei Conti, anche nella fase successiva all’emergenza è necessaria una regolamentazione che individui modelli organizzativi e procedurali idonei a dare certezza e a ridurre i tempi della ricostruzione” ha detto il Capo del Dipartimento Casa Italia, Elisa Grande. “Ringrazio il Governo per l’approvazione del disegno di legge delega che potrà finalmente essere sottoposto all’esame del Parlamento, presso il quale pende già il disegno di legge dell’On.le Pezzopane. Mi auguro che si proceda celermente con l’approvazione del testo, in tempo utile per il varo del Codice entro la Legislatura, una riforma che potrà finalmente dare certezze ai cittadini, alle imprese e agli enti locali dei territori colpiti dai terremoti, così superando le lungaggini e le incertezze che hanno da sempre caratterizzato l’avvio dei processi di ricostruzione“ ha concluso il Commissario Giovanni Legnini.

21/01/2022 17:40
Post-sisma, convenzione Demanio-commissario per caserme: coinvolti 10 comuni del Maceratese

Post-sisma, convenzione Demanio-commissario per caserme: coinvolti 10 comuni del Maceratese

È stata sottoscritta oggi la convenzione tra il commissario straordinario alla ricostruzione sisma 2016, Giovanni Legnini e il direttore della Struttura per la progettazione di beni ed edifici pubblici dell'Agenzia del Demanio, Filippo Salucci. La convenzione affida alla Struttura dell'Agenzia la progettazione e il monitoraggio di 39 interventi su caserme e strutture demaniali da ricostruire in Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, indicati dall'ordinanza speciale in deroga numero 27 firmata lo scorso 14 ottobre dal commissario Legnini. Gli edifici finanziati dall'ordinanza, che sono soprattutto caserme danneggiate dal sisma, si trovano nei Comuni di Camerino, Arquata del Tronto, Montegallo, Fiastra, Pieve Torina, Serravalle di Chienti, Visso, Castelsantangelo Sul Nera, Ussita, Ascoli Piceno, San Severino Marche, Montemonaco, Castignano, Tolentino, Accumoli, Amatrice, Cittaducale, Rieti, Fiuminata, Norcia, Sant'Anatolia di Narco, Spoleto, Cerreto di Spoleto, Montereale, Sulmona, Teramo e Castelli. La Struttura per la progettazione dell'Agenzia Demanio si occuperà delle fasi preliminari, di project management, di supporto tecnico e monitoraggio della maggior parte degli interventi, 39 su un totale di 41 (dei restanti due se ne occuperà l'Arma dei carabinieri), con l'obiettivo di rendere il processo più snello e coordinato possibile, garantendo allo stesso tempo i più alti standard di sicurezza sismica ed efficienza energetica degli edifici da realizzare o riparare. A coordinare gli interventi dell'ordinanza resta comunque il Tavolo permanente istituito e presieduto da Legnini ."Si tratta di un'ordinanza importante e innovativa - sottolinea il commissario - sia per le procedure introdotte sia per l'impatto che avrà sul territorio, dato che questi presidi sono fondamentali non solo per le forze dell'ordine che così ritroveranno delle sedi nuove, ma anche per le comunità a cui restituiamo luoghi strategici per la sicurezza e che spesso fanno parte anche del bagaglio identitario del paesaggio cittadino che il terremoto ha così radicalmente sconvolto"

19/01/2022 18:40
I sindaci del cratere montano contro Casini: "In Regione non ha mai dato risposte alle nostre comunità"

I sindaci del cratere montano contro Casini: "In Regione non ha mai dato risposte alle nostre comunità"

I sindaci di Ussita, Bolognola, Fiastra, Sarnano e Castelsantangelo Sul Nera, intervengono in merito alle dichiarazioni dell’ex assessore regionale Anna Casini che ha considerato le risorse per gli impianti di risalita dei comuni del maceratese "come caduti dall’alto e non frutto di una programmazione condivisa con il territorio". “Si tratta invece di progetti nati dal basso - spiegano i sindaci in una nota congiunta- che sono di straordinaria importanza per i territori le cui popolazioni meriterebbero rispetto da chi, fino a ieri al governo regionale, non ha saputo indicare una strada per la ripartenza, affermano in una nota congiunta. È infatti il ritardo delle risposte alle urgenti necessità di vita delle nostre comunità il tema su cui l’ex assessore dovrebbe meditare.  La politica, purtroppo, ha la memoria corta, e si tende a scaricare su altri, responsabilità che appartengono in primis a chi ha avuto la possibilità di fare e non ha fatto". "Spiace e desta preoccupazione - proseguono -  che la responsabile ANCI Marche, Valeria Mancinelli, sindaco di Ancona, autoproclamatasi portavoce dei sindaci del cratere, non abbia speso a tutt’oggi nessuna parola in difesa delle nostre comunità. strumentalizzare il sisma per fini partitici rappresenta un atto di sciacallaggio al quale non si può rimanere indifferenti né silenti. Pertanto, rivendichiamo proprio la progettualità dal basso per il ripristino e il miglioramento di quel che c’era dal punto di vista sciistico per garantire un’offerta turistica al passo con i tempi e che possa portare benessere e sviluppo non solo d’inverno ma tutto l’anno. Il fatto è che se non vivi in montagna non né capisci i problemi, non sei capace di individuare soluzioni e rischi, purtroppo, di “scivolare”, come nel caso della Casini”.

18/01/2022 18:21
Manovra di bilancio 2022, prorogato il "Sisma-bonus" e novità sul caro bollette

Manovra di bilancio 2022, prorogato il "Sisma-bonus" e novità sul caro bollette

Approvata in via definitiva la nuova Legge di Bilancio 2022 con 355 voti a favore. Tante le modifiche introdotte dal testo, dalla riforma fiscale all'intervento sul caro bollette. E non sono mancate le polemiche. La nuova legge prevede per il 2022 l’impiego di 37 miliardi di Euro, con risorse pari a 13,7 mld e un aggravamento del deficit nazionale di 23,3 mld. Saranno principalmente la riforma fiscale (con il taglio di Irpef e Irap), il caro-bollette (con un intervento di 1,8 mld), il reddito di cittadinanza (confermato) e il Superbonus (fino al 110%) le misure di intervento maggiormente interessate dalla manovra “espansiva”. Nello specifico, 8 mld saranno destinati al taglio delle tasse a alla cancellazione dell’Irap per autonomi e professionisti, operazione che dovrebbe in un secondo momento avviare la riforma fiscale: passaggio delle aliquote da 5 a 4 e detrazioni del 23% per i redditi fino a 15 mila euro, 25% per i redditi fino a 28 mila euro, 35% tra 28 mila e 50 mila euro, 43% oltre i 50 mila euro. Per i redditi fino a 15 mila euro rimane il bonus Irpef da 100 euro, rimodulato fino ai 28 mila. Per contrastare il rincaro dei prezzi dell’energia, la manovra taglierà le bollette di luce e gas nel primo trimestre del 2022 (fino al raggiungimento dell’importo di 912 milioni di euro) per i redditi bassi con Isee sotto sotto gli 8.265 euro oppure con 20 mila euro lordi annui e almeno quattro figli. Per le famiglie con redditi maggiori ci sarà invece l’opportunità di rateizzare (senza interessi aggiunti) il pagamento dei primi 4 mesi di bollette fino a 10 mesi. Nel primo trimestre, inoltre, verranno annullati gli oneri di sistema per le utenze della luce fino a 16 kwh, oltre a una riduzione dell’Iva al 5% sul metano da riscaldamento. Non ultimo, la possibilità di pagare nell’arco di 180 giorni (anziché 60) le cartelle esattoriali notificate dal primo gennaio al 31 marzo 2022, senza pagare interessi di mora o sanzioni ulteriori. Sarà rifinanziato il reddito di cittadinanza, anche se dal 2022 osserverà regole più rigide e controlli più severi prima della concessione del sostegno, facendo decadere la richiesta dopo il secondo rifiuto. Per quanto riguarda gli incentivi edilizi, la novità più rilevante è rappresentata dalla conferma del Superbonus in aggiunta all’eliminazione del tetto ISEE per i lavori di ristrutturazione degli edifici monofamiliari (purché il 30% dei lavori sia ultimato entro il 30 giugno 2022). Il Sisma-bonus sarà invece prorogato al 2025 e salirà dal 50 all’85%, con interessamento di tutti i centri colpiti da un evento sismico, a partire dal terremoto dell’Aquila del 2009. La legge di bilancio 2022 prevede, in questo senso, lo stanziamento di 6 miliardi di Euro aggiuntivi per la ricostruzione privata nelle aree colpite dal sisma, con 200 milioni di Euro per l’assistenza alla popolazione. Il Sisma-bonus, va ricordato, consente ai contribuenti di eseguire interventi per l’adozione di misure antisismiche beneficiando di detrazioni, il cui valore si lega alla riduzione del rischio sismico e alla realizzazione dei lavori sulle parti comuni di edifici condominiali.

31/12/2021 10:00
Pnnr Terremoto, Castelli: "Altri 100 milioni in arrivo, 28 distribuiti tra Ussita, Bolognola e Sarnano"

Pnnr Terremoto, Castelli: "Altri 100 milioni in arrivo, 28 distribuiti tra Ussita, Bolognola e Sarnano"

Un’altra decisa accelerazione alla ricostruzione post sisma viene impressa dagli ulteriori 100 milioni di euro destinati al cratere marchigiano del terremoto. “Una somma importante che arriva dal Fondo complementare Pnnr sisma 2009-2016 e che vede la Regione impegnata, in prima linea, con le proposte progettuali, approvate nella recente Cabina di regia”, sottolinea l’assessore alla Ricostruzione Guido Castelli. La Regione Marche ha presentato una serie di progetti, suddivisi in due macro aree, per poter utilizzare questi fondi. Due le direttrici, entrambe a titolarità regionale, che hanno determinato il finanziamento di progetti: da un lato, la rifunzionalizzazione di beni pubblici e, dall’altro, lo sviluppo turistico e ricreativo. I beneficiari sono stati individuati ricorrendo alle progettualità che i Comuni del cratere avevano presentato in occasione del varo del Contratto istituzionale di sviluppo (Cis) che, spiega Castelli, “proprio grazie all’intervento regionale, ottiene, di fatto, il raddoppio della dotazione finanziaria originaria. Attingendo dai progetti Cis che, come era negli auspici e negli impegni del presidente Acquaroli, questi due finanziamenti hanno avuto la possibilità di essere recuperati". "Abbiamo ritenuto decisivo fare in modo che quel parco progetti, per ben 900 milioni, potesse essere comunque via via attivato, a seconda dell’arrivo di nuove provviste finanziarie - aggiunge Castelli -. La cabina di coordinamento ha imposto tempi ristrettissimi, ma abbiamo subito avviato una consultazione molto accurata dei sindaci e dei Comuni, conseguendo un risultato molto importante perché sono circa 100 milioni di progetti che potranno essere attivati, con l’avvertenza che vanno finiti e collaudati entro 2026”. Allo sviluppo turistico sono destinati 50,6 milioni di euro. Tra i progetti finanziati figurano, tra gli altri, lo studio per l’impianto di risalita e la ricostruzione della seggiovia di Ussita (11.479.000€ euro) e altri interventi sui comprensori sciistici di Bolognola (5.600.000 euro), Sarnano (6.125.000 euro) e Castelsantangelo sul Nera (5.600.000 euro), “a conferma della costante attenzione che la Regione riserva a questa tematica nodale per il rilancio della montagna e dei Sibillini in particolare - evidenzia l’assessore Castelli - Le proposte sono state sviluppate sulla base di uno studio elaborato dall’Università Politecnica delle Marche finalizzato proprio a sistematizzare lo sviluppo turistico del comprensorio montano incastonato nel cuore del cratere". "Non è un caso, quindi, che qualche giorno fa l’Ufficio speciale per la ricostruzione abbia liquidato una cifra di 725.599 euro a beneficio della ripartenza di tre edifici nodali a Frontignano (Ussita): il centro funzionale Saliere (307.037 euro), i rifugi Cristo delle Nevi (247.388 euro) e Cornaccione (171.173 euro), strutture della zona che hanno subito danni dopo le scosse del 2016/2017 e su cui il Comune guidato dal sindaco Silvia Bernardini punta forte per la rinascita post sisma - precisa Castelli -. Si tratta di una somma pari al 40% del contributo totale stimato di quasi 2 milioni di euro, quindi di un primo anticipo (al netto delle somme già erogate) per interventi che sono ricompresi nell’Ordinanza speciale numero 16 del luglio 2021”. Alla rifunzionalizzazione dei beni pubblici sono destinati 53,6 milioni di euro. Tra questi spiccano la riqualificazione, in ottica turistico culturale, della ex scuola di Belmonte Piceno (878.000 euro), la realizzazione di un punto di sosta attrezzata per il noleggio e la riparazione mountain bike e la riqualificazione del locale di Via Roma come punto informazioni turistiche a Montelparo (450.000 euro) e, a Monte Rinaldo, la riqualificazione Museo Civico Archeologico (250.000 euro).  L’assessore Castelli riferisce anche su altri interventi sostenuti sempre dal Fondo complementare Pnnr: “Anche qui c’è tanta carne al fuoco, con diverse misure che stanno seguendo i rispettivi iter burocratici. A tal proposito vale a la pena di ricordare i 110 milioni di euro a beneficio degli 85 comuni del cratere che andranno ad impattare su rigenerazione urbana e strade. Centri storici, aree verdi, monumenti, parchi, piste ciclabili; quasi 84 milioni di euro di proposte validate dall’Ufficio regionale che ora saranno trasmesse alla Cabina di coordinamento per l’emissione della formale ordinanza di adozione. A questi si aggiungono anche i fondi, pari a 25 milioni, per investimenti sulla rete stradale”.  

27/12/2021 16:12
Prima nevicata sull'Appennino marchigiano

Prima nevicata sull'Appennino marchigiano

Primi fiocchi di neve nella zona del cratere maceratese. Da Camerino a Castelsantangelo sul Nera, passando per Visso e Ussita e Bolognola, dalla notte appena trascorsa è iniziata a cadere la neve che ha, in principio, imbiancato i borghi. Il fenomeno si è poi attenuato con il trascorrere delle ore. In alta quota, ma già a partire dagli 800-1000 metri, la nevicata è stata invece copiosa e le cime delle montagne sono completamente imbiancate. Al momento nessun problema si registra alla viabilità stradale. Prima nevicata anche ad Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno. Imbiancato il paese, mentre la coltre bianca  non ha 'attecchito' lungo la strada Salaria. Non risultano, quindi, problemi alla circolazione stradale. Le nevicate più consistenti nella zona di Foce di Montemonaco. (Foto Ansa)

29/11/2021 13:13
La chiesa della Madonna della Cona torna a nuova luce: completato il restauro

La chiesa della Madonna della Cona torna a nuova luce: completato il restauro

Domenica 7 novembre, alle ore 11:00, l’Arcivescovo di Camerino Francesco Massara e il Sindaco di Castelsantangelo sul Nera Mauro Falcucci, insieme alle altre autorità invitate presenzieranno alla cerimonia di inaugurazione e benedizione della Chiesa della Madonna della Còna, fortemente danneggiata dal sisma del 2016 e posta a 1500 metri di altitudine su un territorio di confine tra Castelluccio di Norcia e Castelsantangelo sul Nera. L’antica chiesa deve la sua denominazione dall’immagine mariana conservata al suo interno e la tradizione vuole che la sua costruzione sia riferita alla vittoria di Visso nella battaglia contro Norcia nel 1522, detta del “Pian Perduto”.  A seguire alle ore 11.45 alla Sala polivalente a frazione Guardo saluti delle Autorità presenti, illustrazione dei lavori e proiezione dei video. La cerimonia è organizzata in collaborazione con la Pro Loco. Il progetto a cura dell’architetto Luca Maria Cristini, dell’ingegnere Romualdo Mattioni e del geologo Fabio Facciaroni che hanno prestato gratuitamente la loro professionalità, ha consentito il restauro con parziale ricostruzione e risanamento conservativo della Chiesa – Rifugio della Madonna della Còna. Si è intervenuti in maniera compatibile con l’originaria tecnologia edile nelle porzioni recuperabili mentre per quanto riguarda le parti andate distrutte con il terremoto, è stato deciso di utilizzare tecniche costruttive e materiali rispettosi del pre-esistente, analoghi agli originari. L’unica eccezione nella realizzazione della nuova struttura a botte, anch’essa del tutto crollata, per la quale in luogo al materiale lapideo costitutivo dell’originale struttura, sono stati impiegati elementi laterizi, essendo le parti originarie non più utilizzabili. Rinvenuto e recuperato l’antico selciato dell’edificio e restaurato il portone e la scritta originali. Quindi tutte le scelte progettuali, in accordo e in continuo dialogo con la Soprintendenza, derivano da rigorosi criteri dettati dalle regole del restauro filologico, compreso il palo di sostegno che è stato restaurato e rinforzato che sorregge la campana, opera originale costruita dal Cav. Gentili, nella seconda metà del secolo scorso. Il costo finale ammonta a circa 150 mila euro finanziati, oltre che dal Cosmari, con fondi CAI, con fondi raccolti con Macerata Opera Festival e singole donazioni di privati e altri soggetti pubblici. I lavori sono stati affidati, lo scorso novembre 2020, all’Impresa Lapucci Gino srl di Pievetorina.  

06/11/2021 09:47
Riaperta la Provinciale Pian Perduto: ripristinato il collegamento con Castelluccio

Riaperta la Provinciale Pian Perduto: ripristinato il collegamento con Castelluccio

Riaperta nei giorni scorsi la provinciale 136 Pian Perduto. Sono terminati, infatti, i lavori di fresatura e, successivamente di asfaltatura, del piano viario, per cui era stato necessario chiudere l’arteria per qualche giorno.  Ora, la strada che collega Castelsantangelo sul Nera (MC) e Castelluccio di Norcia (PG), è conclusa e completamente rimessa a nuovo, dopo i gravi danni subiti dal sisma del 2016. La provinciale, infatti, è stata oggetto di un programma complesso di consolidamento e messa in sicurezza, composto da ben quattro progetti con relativi quattro appalti, di cui quest’ultimo è stato il più corposo. Un lavoro impegnativo che ha visto l’impegno dell’Amministrazione provinciale, dell’ANAS, come Soggetto Attuatore che ha progettato, appaltato e diretto gli interventi, il Comune di Castel Sant’Angelo e tutti gli Enti interessati. «Abbiamo ripristinato un collegamento fondamentale per questo comprensorio - conclude il presidente della Provincia, Antonio Pettinari - e per i residenti. La Pian Perduto, infrastruttura molto importante nel cuore del Parco dei Monti Sibillini, meta di rilevanza nazionale, è ora completamente funzionale».

06/10/2021 17:42
Escursionista cade in un dirupo sul Pizzo Berro e perde la vita: inutili i soccorsi per un trentenne

Escursionista cade in un dirupo sul Pizzo Berro e perde la vita: inutili i soccorsi per un trentenne

Cade in un dirupo durante un'escursione sul sentiero della cresta di Pizzo Berro, montagna appartenente al gruppo dei Monti Sibillini, e perde la vita dopo aver fatto un volo di circa 100 metri: inutili i soccorsi per M.O., giovane fabrianese di 30 anni.  Ancora da chiarire l'esatta ricostruzione dei fatti: al momento della caduta la vittima era in compagnia di un'altra persona.  Subito dopo aver ricevuto l'allarme, attorno alle ore 10:30 della mattinata odierna, sul posto si sono subito dirette le squadre di Soccorso Alpino delle stazioni di Montefortino e Macerata, il personale sanitario del 118, i vigili del fuoco di Amandola e i carabinieri.  È stato anche allertato l'intervento dell'eliambulanza.  Le operazioni di recupero del corpo del giovane escursionista sono sta molto complesse e sono terminate attorno alle ore 13, dopo che gli uomini del Soccorso Alpino hanno dovuto calarsi con le imbracature nel dirupo.  Il secondo escursionista, in evidente stato di shock, è stato accompagnato a valle dai soccorritori sino alla sua auto, parcheggiata a Frontignano di Ussita.     

25/09/2021 12:00
Nuovi fondi per il cratere sismico: nelle Marche finanziati progetti per 100 milioni di euro

Nuovi fondi per il cratere sismico: nelle Marche finanziati progetti per 100 milioni di euro

Dopo un complesso procedimento iniziato la primavera scorsa, nel corso della riunione odierna del tavolo istituzionale del CIS Sisma si è giunti alla importante approvazione e sottoscrizione del Contratto Istituzionale di Sviluppo, delineando l’insieme delle progettazioni oggetto di finanziamento conseguenti all’istruttoria tecnica di Invitalia e l’Agenzia di Coesione. Per le Marche sono state finanziate progettualità per circa 100 milioni di euro.  “Il Contratto Istituzionale di Sviluppo ha rappresentato un’importante occasione di concertazione e sinergia con i territori – così il Presidente Francesco Acquaroli –. Un percorso lungo e condiviso che oggi ha portato ad una prima firma importante, con la prospettiva di rilancio delle aree colpite dal sisma. Si tratta di interventi che devono portare un valore aggiunto e devono trainare il rilancio e la ripresa economica del cratere sismico. Sono convinto che anche progetti che in questo momento non sono rientrati nel finanziamento, ma che rappresentano una opportunità per i territori, saranno finanziati nelle prossime, imminenti, occasioni”.  Negli scorsi mesi infatti la Regione aveva avviato una serie di incontri sul territorio, coinvolgendo i sindaci dei Comuni inseriti nel cratere, per attivare progettualità candidabili ad essere finanziate dal CIS, affinché alla ricostruzione fisica si potesse abbinare anche una strategia di sviluppo socio-economico per far tornare competitivi e più vitali i territori duramente colpiti dal sisma. In Regione, che ha avuto funzione di aggregatore dei progetti, erano poi stati pervenuti ben 130 progetti, per un valore complessivo superiore ai 900 milioni di progettazioni, che hanno confermato la grande risposta delle comunità locali, a fronte di un finanziamento complessivo, che allo stato attuale, ammonta a 160 milioni da destinare a tutte le quattro Regioni terremotate. Per il tramite del Nucleo di Valutazione, Coordinamento e Assistenza Tecnica (costituito con DGR 866/2021), tutte le proposte progettuali sono state dunque esaminate e ritenute conformi agli obiettivi del Cis e inviate, insieme al relativo materiale tecnico, all’Agenzia di Invitalia e all’Agenzia per la Coesione Territoriale, a cui spettava il compito di dar seguito all’istruttoria tecnica per la selezione dei progetti beneficiari del contributo. A termine della concertazione con tutti i soggetti coinvolti, Invitalia ha condiviso l’esito della propria istruttoria contemplando una divisione per fasce di rilevanza, “alta”, “media” e “bassa”. Gli interventi considerati immediatamente eleggibili considerando le risorse finanziarie disponibili ad oggi sono quelli indicati con “priorità alta”, per le Marche corrispondono ad un totale di 99,13 milioni, ovvero il 61,98% del finanziamento CIS.   “Siamo soddisfatti dell’esito della riunione di oggi – ha affermato l’assessore alla ricostruzione Guido Castelli – con questo primo stralcio si riescono a finanziare delle progettualità importanti per il territorio terremotato. Oggi il Ministro Carfagna ha ribadito che il CIS resta uno strumento istituzionale aperto a nuove forme di finanziamento che potranno sicuramente accrescere le progettualità territoriali, ampliando gli stralci su progetti già attenzionati o compresi nel novero dei 130 progetti già presentati all’avvio dell’istruttoria. Resta inteso che le tante meritevoli idee progettuali che oggi non sono rientrate nel CIS, che per dimensioni economiche era molto più ristretto rispetto ai 900 milioni di proposte pervenute alla Regione, potranno essere attivate anche attraverso altri strumenti o canali di finanziamento, come ad esempio il Pnrr ordinario, il Pnrr terremoto e la nuova programmazione comunitaria”.   Ecco, nel dettaglio, la tabella con tutte le progettualità finanziate:     

14/09/2021 18:58
Castelsantangelo, Falcucci saluta il comandante Grasso: grazie ai suoi uomini salvati dal sisma 38 dipinti

Castelsantangelo, Falcucci saluta il comandante Grasso: grazie ai suoi uomini salvati dal sisma 38 dipinti

Il Sindaco di Castelsantangelo sul Nera, Mauro Falcucci, ha ricevuto quest'oggi nella Sede del Comune la visita del Tenente Colonnello Carmelo Grasso, comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale delle Marche, che lascia il Reparto di Ancona per assumere il Comando del Reparto Operativo dei Carabinieri di Teramo. Grazie al meticoloso e lungo lavoro del Tenente Colonnello Grasso e degli uomini da lui diretti, con l’indispensabile supporto dei vigili del fuoco, nel Comune il Castelsantangelo sul Nera, in seguito al sisma del 2016, sono stai recuperati ben 38 dipinti, tra cui un polittico attribuito a Paolo da Visso conservato nella Chiesa di San Vittorino, 35 sculture, 384 Beni Ecclesiastici e 79 documenti di Archivio. Oltre a ciò, sono stati recuperati nella Chiesa di Santo Stefano del Capoluogo una Madonna in gesso rimasta integra, nonostante tutto fosse stato distrutto dalle scosse di terremoto, e varie tele tra cui una già restaurata a Fano da Paola Bartoletti e Maria Letizia Andreazzo. Da ricordare inoltre che la celebrazione della festa Madonna della Cona non ha mai subito interruzioni post terremoto e che ha visto sempre la presenza della statua prelevata e riportata al Deposito provvisorio della Mole Vanvitelliana di Ancona grazie al Nucleo T.P.C. Marche. Al Tenente Colonnello Carmelo Grasso il Sindaco ha voluto consegnare un Attestato di Benemerenza a testimonianza dell’encomiabile impegno profuso a seguito dei catastrofici eventi sismici, augurandogli i maggiori successi professionali nell’assolvimento del nuovo prestigioso incarico.  

07/09/2021 13:30
MArCHESTORIE anima la provincia di Macerata con eventi per promuovere le storie dei borghi

MArCHESTORIE anima la provincia di Macerata con eventi per promuovere le storie dei borghi

Dal 2 al 19 settembre le Marche si animeranno grazie agli eventi di MArCHESTORIE. Il festival promosso dall’assessorato alla cultura della Regione Marche porterà in 56 comuni della regione, di cui 21 nella provincia di Macerata, spettacoli ed attività legate alla tradizione, il folklore e la storia locali. Parteciperanno più di 850 artisti locali, che dalle ore 18 dal giovedì alla domenica coloreranno i borghi della regione. Tra i comuni che saranno animati dal festival  nella provincia di Macerata ci sono il comune di Visso, Civitanova Alta, Cingoli, Sarnano e San Ginesio. Per anticipare il festival mercoledì 25 agosto in Piazza della Libertà a Macerata e mercoledì 1 settembre all’Arena Varco sul Mare di Civitanova alle ore 21 saranno presentati spettacoli e videoracconti legati alla tradizione locale. Per partecipare è necessario prenotare ed esibire il Green Pass oppure un tampone con esito negativo effettuato entro le 48 ore prima dell’evento.  

24/08/2021 14:00
Castelsantangelo, il Consiglio Comunale approva il piano urbanistico: "Seduta storica, ora la rinascita"

Castelsantangelo, il Consiglio Comunale approva il piano urbanistico: "Seduta storica, ora la rinascita"

Si è svolto ieri pomeriggio, in presenza e in video conferenza il Consiglio Comunale del Comune di Castelsantangelo Sul Nera, per l’approvazione definitiva del Piano Urbanistico Attuativo che è stato votato all’umanità dei Consiglieri comunali presenti a testimonianza della totale condivisione del percorso amministrativo intrapreso e dell’importanza dell’obiettivo raggiunto. Un altro “tassello importante ed essenziale nel mosaico della ricostruzione per il nostro territorio” ha detto il Sindaco Mauro Falcucci che, con la recente pubblicazione dell’Ordinanza Speciale del Commissario n.14 del 15 luglio, ha sottolineato come vengano poste tutte le condizioni oggettive per una celere ricostruzione. E’ stata una giornata molto importante, una "seduta storica" del Consiglio Comunale perché viene scritta la "pagina della rinascita”, ha evidenziato ancora il sindaco, il quale conferma quanto sia stata fondamentale la multidisciplinarità del gruppo di progettazione, per la riformulazione del disegno strategico associato alla ripresa di un territorio gravemente lacerato dal Sisma 2016. "Innovazione sociale, partecipazione dei cittadini e approccio multidisciplinare - spiega il Sindaco Falcucci - sono stati i presupposti alla base della definizione, di ripensamento, riorganizzazione e rigenerazione urbana del territorio comunale". Al Consiglio Comunale sono intervenuti in videoconferenza l’Architetto Stefano Boeri del raggruppamento temporaneo dei professionisti che vede la Mate Soc. Coop.va, l'Architetto Raffaele Gerometta della Pro.ge. 77 s.r.l., gli Architetti Francesco Nigro, Valeria Polizzi e Corrado Longa. “Con il team di progettazione al quale hanno preso parte anche il Professor Franco Braga e il Professor Alberto Prestinzi, abbiamo immaginato un futuro nuovo per Castelsantangelo - dice Stefano Boeri -: un futuro per le persone e per la Comunità, non solo per le pietre. Per questa ragione, il Piano di Ricostruzione persegue l’idea di rigenerare le autentiche relazioni tra le attività umane (in primis, il lavoro e la residenza) e gli spazi costruiti, piuttosto che proporre la semplice riedificazione, “dove era, come era” del tessuto urbano, distrutto dal sisma”. Al Consiglio Comunale è intervenuto in call anche il Commissario Straordinario per la Ricostruzione Giovanni Legnini, il quale ha elogiato l’Amministrazione, gli uffici tecnici comunali, il team dei progettisti, per l’ottimo lavoro e il traguardo raggiunto esempio di “Best Pratics” da prendere a modello per "una ricostruzione, di qualità, sicura e con una visione futura che non si è limitata solo ad una ricostruzione materiale ma anche una rinascita socio economica". "Un traguardo di qualità" lo ha definito il Commissario "che allo stesso tempo rappresenta punto di partenza e previsione futura del territorio Comunale per i prossimi 100 anni. Uno strumento urbanistico ben fatto, un lavoro straordinario, una scelta di Pianificazione e di programmazione di qualità, che garantirà e governerà la ricostruzione dei prossimi anni". Nel suo intervento Legnini, ha ricordato come Castelsantangelo Sul Nera, sia uno dei pochissimi Comuni che oggi ha tutti gli strumenti necessari utili per governare la ricostruzione del proprio territorio a partire dal “D.D.R” Documento Direttore per la ricostruzione, per poi passare al “P.U.A”, Piano Urbanistico Attuativo, arrivando al “P.S.R.” Programma Straordinario per la Ricostruzione che si è avvalso del Piano Attuativo, per arrivare alla recente Ordinanza Speciale che rappresenta la dotazione finanziaria di questo processo di ricostruzione per il territorio Comunale. Dopo l’intervento del Commissario Legnini è stata la volta dell’Assessore della Regione Marche Guido Castelli, il quale, portando il saluto del Presidente Acquaroli impossibilitato a partecipare per un contestuale impegno Istituzionale, è intervenuto ricordando i primi momenti vissuti da sindaco insieme a Falcucci, subito dopo i primi eventi sismici. “Una pietra miliare” l’ha definita Castelli. "Il coraggio di fare cose non scontate - ha aggiunto -. Oggi è un giorno importantissimo per Castelsantangelo Sul Nera che approva uno strumento tecnicamente raffinato, rigoroso e scrupoloso, ma che contiene elementi che vanno oltre la dimensione tecnica, e che possono essere considerati uno strumento, una mappa che consente all’Amministrazione di affrontare non solo la ricostruzione fisica/materiale ma anche la rigenerazione economica sociale dei Borghi e dei Comuni oggetti dell’attività di ricostruzione fisica". L’Architetto Raffaele Gerometta, del gruppo Mate Soc. Coop.va, ha ricordato come "chiudere un piano non è mai semplice, non è mai facile e soprattutto chiuderlo nei tempi e nei modi e con i contenuti previsti a Castelsantangelo Sul Nera, è rarissimo riuscirci in questo modo, se poi ci aggiungiamo anche i fattori di difficoltà legati alla complessità, alla particolarità, alla delicatezza dell’argomento che è stato trattato, oltre al numero di attori e soggetti che sono stati coinvolti, potremmo dire che l’aggettivo raro diventa unico". L’Architetto Gerometta ha ringraziato tutti ricordando in particolare "l’ottimo risultato raggiunto dall’Arch. Francesco Nigro, l’Arch. Valeria Polizzi e l’Arch. Corrado Longa, che hanno fatto un lavoro eccellente anche grazie alle condizioni logistiche e operative garantite dal Sindaco Falcucci e all’ottimo coordinamento del RUP Arch. Marco Guardascione". Il sindaco ha concluso ricordando che il difficilissimo compito pianificatorio da parte del Comune si è concluso: "Ora avanti senza indugi con costituzione di aggregati, progettazione e attivazione di cantieri. E’ stato un lungo periodo di costante e continuo impegno che ha visto le professionalità tecniche del Comune, guidate dal Responsabile dell’Area Tecnica Marco Guardascione unitamente al fondamentale supporto dell’Area Amministrativa, esprimersi al massimo ai quali va un sentito e profondo ringraziamento a nome di tutta l’Amministrazione". "Un pensiero di gratitudine - ha concluso il Sindaco Falcucci - per il risultato raggiunto è stato rivolto al Commissario Legnini, al sub Commissario Loffredo e a tutta la struttura commissariale che hanno di fatto dato una significativa e concreta svolta al processo di ricostruzione. Un grazie al Presidente Acquaroli, all’Assessore Castelli e all’USR Marche diretto dall’Ing. Babini per la preziosa e indispensabile collaborazione resa durante tutto il complesso percorso delle fasi di pianificazione raggiunto anche grazie alle Istituzioni che hanno partecipato al Protocollo d’Intesa quali Soprintendenza Marche, Parco Nazionale Monti Sibillini, Provincia di Macerata e struttura Commissariale che hanno contribuito con le loro professionalità alla stesura del PUA, che ha interessato tutto il territorio comunale riducendo significativamente i tempi burocratici".    

13/08/2021 14:51
Castelsantangelo sul Nera, il Comune diventa sempre più digitale: via al percorso virtuoso

Castelsantangelo sul Nera, il Comune diventa sempre più digitale: via al percorso virtuoso

Il Comune di Castelsantangelo sul Nera ha da alcuni mesi avviato un virtuoso percorso di digitalizzazione dei propri atti e procedimenti amministrativi, che nei prossimi mesi consentirà un reale ammodernamento del funzionamento degli uffici comunali e un netto miglioramento nel modo di rapportarsi e comunicare all’esterno, offrendo così la possibilità ad utenti e cittadini di presentare le pratiche in modalità telematica, senza quindi la necessità di recarsi fisicamente presso gli uffici comunali. "In particolare si è già provveduto a digitalizzare completamente tutti gli atti amministrativi: delibere di Giunta e di Consiglio Comunale, ordinanze, decreti e determinazioni dirigenziali già oggi non vengono più redatti in formato cartaceo ma in modalità digitale, con conseguenti risparmi di carta e di inchiostro, e soprattutto con un iter procedurale più snello, che prevede l’acquisizione di tutti i pareri endoprocedimentali in modalità digitale ed il passaggio dell’atto dalla scrivania elettronica di un ufficio a quella di un altro ufficio" sottolinea il sindaco Mauro Falcucci. Ciò nel rispetto della Legge, che impone alle pubbliche amministrazioni di formare gli originali dei propri documenti con mezzi informatici consentendo l’immediata conoscenza e trasparenza degli atti approvati. Entro la fine dell’anno anche le pratiche edilizie verranno gestite con analoghe modalità, con la conseguente possibilità da parte dei professionisti privati di inoltrarle in via telematica. "La tempestiva ottemperanza ad uno dei primi atti del nuovo Governo (D.L. 1° Marzo 2021, n. 22) che, oltre a riordinare le attribuzioni di alcuni ministeri, interviene anche sulla digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni e delle imprese, è merito del Segretario Generale Dott. Paolo Cristiano che ha trovato l’immediata condivisione dei Responsabili d’Area e di tutti i dipendenti ai quali si esprime gratitudine per impegno e professionalità" ha concluso il primo cittadino.  

16/07/2021 10:06
Madonna della Cona in festa: una nuova musica per Castelluccio

Madonna della Cona in festa: una nuova musica per Castelluccio

Lungo la strada statale che da Castelsantangelo sul Nera va a Castelluccio, c'è una piccola cappellina, che il terremoto ha squarciato a metà. Al suo interno è rimasta intatta una piccola Pietà in pietra, di epoca cinquecentesca: la Madonna della Cona. Il luogo è un simbolo che da cinquecento anni suggella la pace fra Norcia e Castelluccio, entrati in lotta per dividersi i pascoli. Qui domenica scorsa, 4 luglio 2021, si è festeggiata la  Madonna della Cona, una devozione che ha firmato la pace dopo gli scontri sul Piano Perduto. Insieme al Vescovo, Mons. Francesco Massara e tante Autorità: il Consiglio Regionale delle Marche era rappresentato da Dino Latini e Romano Carancini, il Consmari dal Direttore generale Giuseppe Giampaoli, il Parco Sibillini da Andrea Spaterna, la Provincia dal Presidente Antonio Pettinari. Erano presenti, inoltre, il Sindaco di Camerino Sandro Sborgia, il Consigliere comunale di Visso Filippo Sensi, l’architetto Luca Cristini, l’ingegnere Romualdo Mattioni, e il geologo Fabio Facciaroni che si sono occupati del restauro, i Carabinieri e molte Associazioni: Barbara Minghetti per lo Sferisterio Opera Festival, le Pro loco e le Confraternite di Castelluccio di Norcia e Castelsantangelo, grazie ai lavori di restauro della piccola cappella, promossi dal Cai di Macerata, Camerino e San Severino Marche  e quasi terminati, tanta gente si è potuta riunire per la festa della Madonna della Cona.  Due giovani musicisti hanno contribuito a rendere indimenticabile l'evento: Lavinia Repupilli e Niccolò Santi. I due violoncellisti hanno interpretato le musiche, composte per il loro Duo da P. Armando Pierucci. P. Armando è stato per 26 anni organista del Santo Sepolcro e fondatore della Scuola di Musica Magnificat di Gerusalemme, per ebrei, cristiani e musulmani. Il titolo della composizione è: "Ieri, Oggi, Domani", un titolo che ben si addice alla circostanza, piena di ricordi del passato, delle contraddizioni e del coraggio dell'Oggi, di speranze per il Domani. Ieri: le note si rincorrono in un gioco che i musicisti chiamano fugato, J. S. Bach lo usava molto spesso. Sono l'immagine di un torrentello che scende dalla montagna. Le acque sono cristalline, parlano di cose venute dall'alto e, aspergendo le rive di verde e di fiori, trasmettono la gioia di chi va verso il mare. Oggi: gli accordi sono aspri, la melodia è angolosa. Tuttavia il ritmo danza un waltzer. E’ proprio come la vita di ogni giorno: fatica e problemi, ma c'è sempre qualcuno che ha bisogno di te: ci si prende per mano. Danzando torna la gioia di vivere. Domani: su un'armonia in dissidio con la tonalità di base è scandita una melodia coraggiosa, poco orecchiabile. Ci si chiede: “Dove va a finire?” Ecco, alla fine l’orizzonte s’illumina: una melodia accenna il canto di una madre, che asciuga il pianto del suo bambino.

05/07/2021 09:45
Castelsantangelo, Festa della Madonna della Cona: al traguardo la ricostruzione della chiesetta

Castelsantangelo, Festa della Madonna della Cona: al traguardo la ricostruzione della chiesetta

Domenica 4 luglio 2021, come tradizione si festeggia la Festa della Madonna della Cona e il 499° anniversario della Battaglia del Pian Perduto. Quest'anno sarà una festa speciale, la prima dopo il terremoto del 2016 in cui la chiesina, simbolo di un territorio all’interno del Parco dei Monti Sibillini, tra due province e due regioni, ha di nuovo un tetto e anche se è ancora un cantiere, sono evidenti i lavori di restauro che si conta di chiudere entro il prossimo mese di settembre, con una grande festa di inaugurazione e di riconsegna alle Comunità di Castelsantangelo sul Nera e di Castelluccio di Norcia della ricostruita chiesa della Madonna della Còna, cosi che il prossimo anno si potrà festeggiare solennemente, con diverse iniziative, anche i 500 anni della Battaglia. In questa fase dei lavori, infatti, è stata completata la copertura, la volta e si sta ultimando il posizionamento dei coppi per il completamento del tetto. Nelle prossime settimane si continuerà con i lavori che riguarderanno il consolidamento definitivo delle murature e le opere di sottofondazione. Domenica 4 luglio, alle ore 10.45, ritrovo dei rappresentati delle Confraternite del Santissimo Sacramento di Gualdo e di Castelluccio di Norcia per la tradizionale processione. Alle ore 11.00 celebrazione della SS Messa da S.E.R. Mons Francesco Massara, Arcivescovo di Camerino e San Severino Marche e Vescovo di Fabriano e Matelica. Saranno eseguiti canti tradizionali e il brano “Ieri, oggi, domani” per due violoncelli, Musicangelica 2021, L. Repupilli e N. Santi. Alle ore 12.00 saluti delle autorità presenti. Il progetto di restauro della Madonna della Còna è una iniziativa delle sezioni CAI di Macerata, San Severino Marche e Camerino, sostenuto dal Cosmari, oltre che da enti, aziende e tanti volontari. La raccolta fondi è stata avviata grazie alla sensibilità del Macerata Opera Festival che l’ha promossa quale progetto charity nell’edizione 2018 #verdesperanza; il Macerata Opera Festival sarà dunque presente quest’anno alla Festa della Madonna della Còna con Cesarina Compagnoni che accompagnerà, sulle note dell'Ave Maria di Schubert, il mezzosoprano Valeria Tornatore, celebrando questa giornata.

03/07/2021 11:40
Fioritura Castelluccio, nessun accesso dalle Marche. I sindaci: "Colpo mortale alla nostra economia"

Fioritura Castelluccio, nessun accesso dalle Marche. I sindaci: "Colpo mortale alla nostra economia"

I Sindaci dei Comuni di Arquata del Tronto, Castelsantangelo sul Nera, Montegallo, Montemonaco e Visso replicano duramente alla nota stampa inerente la Fioritura 2021 di Castelluccio di Norcia emessa da Legambiente Marche e Umbria (leggi qui). I primi cittadini reputano alcune affermazioni "inesatte e forvianti", pertanto hanno ritenuto "opportuno e necessario fare dei chiarimenti". Anzitutto viene bollata come "non rispondente a verità" la seguente dichiarazione fatta da Legambiente Marche e Umbria: "gli enti marchigiani, con il loro disimpegno, hanno fatto perdere a tutto il territorio la grande occasione di avviare subito un percorso condiviso non solo a tutela della natura e dell’ambiente, ma soprattutto per la ripartenza di un territorio pesantemente provato dal sisma e dall’emergenza sanitaria.” I primi cittadini sottolineano come Legambiente dimentichi "il costante impegno documentabile della fattiva e proattiva partecipazione ai molteplici incontri che tutti noi abbiamo riservato a questo delicato e importante problema. Ci sembrava di aver compreso, dopo i colloqui telefonici intercorsi con la Presidente di Legambiente Marche, che ci sarebbe stata una tempestiva precisazione, ma visto che ciò non è avvenuto, o comunque al momento non l’abbiamo riscontrata, siamo stati costretti a farla noi". "Premesso che le sentenze vanno rispettate e che su tale problema ci siamo sempre confrontati nelle riunioni che sono iniziate sia dal novembre 2020, abbiamo più volte ribadito l’impossibilità di individuare aree di parcheggio idonee sia per l’orografia del territorio, sia per i vincoli imposti dalla sentenza che sono pari anche nei nostri territori - spiegano i sindaci -. Abbiamo sempre avanzato la proposta di non interrompere in nessuna maniera la possibilità di transito, o al massimo limitandolo solo verso Norcia per ragioni di parcheggio, ma mantenere la percorribilità verso l’altro versante marchigiano dell’ascolano. In sostanza si chiedeva al Comune di Norcia di organizzare una viabilità di solo scorrimento considerato che l’evento avviene nel suo territorio". "Tale proposta, illustrata per nostro conto, perché non invitati, nell’ultima riunione del 22 giugno scorso presso la Prefettura di Perugia dai Prefetti di Macerata e Ascoli Piceno, purtroppo, non ha trovato accoglimento. Ribadiamo che interdire e chiudere al transito l’unica strada di interconnessione tra due Regioni e tra due Province marchigiane, specialmente nel periodo di massima affluenza turistica nelle nostre zone, significa infliggere un ulteriore colpo mortale all’economia dei nostri territori che hanno dovuto subire sofferenze derivanti prima dal Sisma 2016, poi dalla pandemia Covid19 e oggi, paradossalmente, anche dalla Fioritura di Castelluccio 2021" tuonano i sindaci di Arquata del Tronto, Castelsantangelo sul Nera, Montegallo, Montemonaco e Visso.  "Desideriamo rivolgere un particolare ringraziamento al Presidente Acquaroli e all’Assessore Aguzzi per la vicinanza e per la posizione assunta che è la medesima da noi proposta - aggiungono i primi cittadini -. Un grazie anche al Dott. Piccinini, dirigente della Protezione Civile Marche, che aveva predisposto una proposta operativa che vedeva una dinamicità di interventi sulla viabilità, secondo l’intensità di traffico del momento, senza però interrompere la continuità viaria. A tal proposito aveva individuato, nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini l’Ente che poteva, essendo un Istituzione sovracomunale che vede tutti territori nel proprio perimetro, coordinare questo spettacolo che ci offre la natura ogni anno, senza però trovarne disponibilità e riscontro". "Quanto accaduto, con le varie comunicazione al riguardo, spesso non aderenti alla verità, potrebbero già aver originato un ripensamento sul venire nei nostri territori con un danno nei confronti delle attività economiche che eroicamente resistono in un comprensorio che aspetta da anni di poter ripartire. Ci appelliamo alla Comunità marchigiana e non solo affinché questo possibile disagio non si rifletta su chi ha la sola colpa di essere confinante con un magnifico territorio che, come già detto, offre uno spettacolo naturale unico grazie all’opera dell’uomo" chiedono i sindaci. "Nel manifestare ancora fiducia affinché si possa rivedere la decisione di chiudere solo alle 4 ruote ma lasciando passare le 2 ruote, non possiamo però esimerci dal richiamare l’attenzione su come l’inquinamento che i nostri territori subiscano durante questo periodo sia dettato non solo da quello ambientale ma soprattutto da quello acustico, in questa circostanza sembrano essere ininfluenti. In attesa delle determinazioni ufficiali che verranno intraprese dagli Enti competenti, nel rinnovare fiducia per un ripensamento ma, laddove non sin dovesse verificare, saremo estremamente attenti nel far valere i nostri diritti" concludono i sindaci in una nota congiunta.  

26/06/2021 17:24
Chiesa della Madonna della Cona, proseguono i lavori: in ultimazione la nuova struttura a botte (FOTO)

Chiesa della Madonna della Cona, proseguono i lavori: in ultimazione la nuova struttura a botte (FOTO)

Come annunciato proseguono, anche grazie alle favorevoli condizioni meteo, i lavori di recupero della chiesa della Madonna della Còna, la piccola edicola, costruita nel XVI secolo, posta sull'antico confine tra Norcia e Visso, oggi territorio di Castelsantangelo sul Nera, a 1.500 metri di altitudine e che unisce i territori della provincia di Macerata e Perugia e quindi Marche e Umbria.  In questi giorni si sta terminando la nuova struttura a botte. Infatti, montata la centina, è stata ricostruita la nuova volta a mattoni sulla quale si sta realizzando attualmente la cappa protettiva superiore così da ricostruire la copertura secondo lo scema strutturale originario della piccola chiesa, simbolo della vittoria della Battaglia del Pian Perduto del 1522 e di cui il prossimo anno verranno celebrati i 500 anni. Nei prossimi giorni i lavori proseguiranno con l’istallazione delle tirantature metalliche a contrastare la spinta della volta che a causa del recente sisma, è stata la causa del crollo della copertura e del muro di destra.  Come vuole la tradizione, domenica 4 luglio, le confraternite di Castelsantangelo sul Nera e Castelluccio di Norcia si ritroveranno per una breve processione e per la celebrazione della Santa Messa a cui seguirà il saluto delle autorità e l’illustrazione dello stato dei lavori che termineranno entro settembre, mese in cui la nuova chiesa sarà probabilmente inaugurata. Intanto si susseguono gli incontri organizzativi, coordinati dal Sindaco di Castelsantangelo sul Nera Mauro Falcucci a cui hanno partecipato Bruno Olivieri Presidente regionale del CAI, Luciano Messi di Macerata Opera Festival, i rappresentanti di Cosmari srl, i progettisti Luca Maria Cristini e Romualdo Mattioni, Stefano Tartuferi del CAI di San Severino Marche e Angela Cesaretti della Pro Loco di Castelsantangelo.          Il progetto di recupero della chiesa – rifugio della Madonna della Còna è promosso dalle Sezioni CAI di Macerata, San Severino Marche e Camerino in collaborazione con il Cosmari che ha finanziato i lavori e Macerata Opera Festival che ha favorito una raccolta fondi, oltre a enti, aziende e tanti volontari.  

05/06/2021 10:49
Fioritura Castelluccio, Legambiente: "Basta assalto delle auto, sì a bus e accessi limitati"

Fioritura Castelluccio, Legambiente: "Basta assalto delle auto, sì a bus e accessi limitati"

Legambiente, insieme all’Alleanza della Mobilita Dolce (AMODO) e alla Fondazione Symbola, ha scritto una lettera aperta per un piano di mobilita a emissioni zero nel Parco Nazionale dei Sibillini, indirizzata al Ministro della Transizione Energetica, ai Presidenti della Regione Umbria e Marche, al Presidente dell’Ente Parco Nazionale dei Monti Sibillini, ai Sindaci dei Comuni di Norcia, Arquata del Tronto, Castelsantangelo sul Nera, alle comunità locale di Castelluccio, agli operatori turistici del Parco. "Il paesaggio del Pian Grande, del Vettore e dei Monti Sibillini e più in generale le aree maggiormente attrattive dal punto di vista turistico del Parco Nazionale dei Monti Sibillini sono ricche di biodiversità e per questo molto fragili, perciò meritano un’attenzione speciale, capace di coniugare salvaguardia degli ecosistemi e fruizione sostenibile, valorizzazione delle produzioni di qualità e crescita delle opportunità di sviluppo locale" si legge nella lettera in cui si evidenzia, inoltre, come "l’assalto di oltre ventimila autoveicoli nei week end della fioritura, che si è verificato lo scorso anno, nella Piana di Castelluccio non rappresenta un’opportunità di crescita per il territorio. Bensì un rischio che non deve ripetersi per la prossima stagione".  “La crescente domanda di natura deve essere accompagnata da chiare regole di fruizione che garantiscano la tutela di aree fragili – ha dichiarato Stefano Ciafani, presidente di Legambiente - e la loro fruizione attenta garantendo gli interessi delle comunità residenti e delle attività economiche a iniziare dalla tutela delle coltivazioni messe a rischio da parcheggi sui prati”. "E’ necessario quindi che il Ministero della Transizione Ecologica e l’Ente parco nazionale dei Monti Sibillini, d’intesa con le Regioni e le amministrazioni locali, si adoperino, ciascuna per le proprie competenze e funzioni, affinché venga scongiurato l’arrivo sui Piani di Castelluccio di un numero insostenibile di autovetture e superiore alle capacità di carico di un contesto territoriale fragile e delicato, per questo chiediamo che siano approntate regole chiare per la fruizione sostenibile dell’area e attivate sperimentazioni a partire da questa stagione". Questa la richiesta di Legambiente, Allenza della Mobilita Dolce (AMODO) e Fondazione Symbola.  "Solo attraverso una limitazione e regolamentazione degli accessi, l’organizzazione di servizi di mobilità collettiva e la programmazione dei flussi turistici anche attraverso scelte di mobilità dolce e sostenibile, sarà possibile non solo salvaguardare uno degli altipiani più vasti dell’Italia centrale e simbolo del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, ma rendere certe, solide e durature le ricadute economiche per questo grande attrattore turistico e a tutta la filiera di servizi dell’area, provati prima dal sisma e poi dalla pandemia" si aggiunge nella missiva. Queste, nel dettaglio, le richieste avanzate dalle tre associazioni affinché:  - venga contingentato e/o vietato l’accesso all’altopiano con mezzi motorizzati privati; - nelle zone di accesso, come Arquata del Tronto, Norcia, Forca di Presta, Castelsantangelo sul Nera vengano previsti parcheggi di scambio e offerti servizi di navetta su prenotazione per raggiungere in maniera sostenibile l’area di Castelluccio; - sia prevista la regolamentazione degli accessi e dei flussi anche attraverso l’impiego di applicazioni web anche allo scopo di allungare il periodo di fruizione oltre il fine settimana; - venga attivato un tavolo partecipato con tutti gli attori per definire regole certe e condivise di fruizione e un piano di mobilità sostenibile che incentivi la permanenza, i servizi locali, la fruizione sostenibile e permetta ulteriormente la promozione di quel turismo lento di camminatori e ciclisti, poco compatibile con strade piene di autoveicoli;  - venga potenziata l'intermodalità Treno + Bus + bici con navette su prenotazione con le stazioni ferroviarie di Spoleto, Foligno e Fabriano, poste lungo la rete ferroviaria Roma-Orte-Falconara-Ancona, oltre che dalla Stazione di Ascoli Piceno dove arriva il treno da San Benedetto del Tronto. - vengano valorizzate e incentivate campagne come #castelluccioapiedi, #conquistatilabellezza, il Cammino delle Terre Mutate, così come tutte quelle proposte di turismo lento, con servizio transfer, e-bike e gravel e la messa in rete di servizi turistici così da favorire la destagionalizzazione e la diversificazione dell’offerta turistica rinforzando le attività del catalogo promosso dal basso dagli operatori; - il tema della mobilità e della fruizione sostenibile di Castelluccio e dell’intero Appennino Centrale venga inserito come progetto chiave all’interno del CIS (Contratto Istituzionale di Sviluppo)    

04/06/2021 18:00
La "bella stagione" dà il via ai lavori nella chiesa della Madonna della Còna (FOTO)

La "bella stagione" dà il via ai lavori nella chiesa della Madonna della Còna (FOTO)

Sono iniziati con l’arrivo della “bella stagione” i lavori di ricostruzione e restauro dell’antica chiesa della Madonna della Còna, la piccola edicola, costruita nel XVI secolo, posta sull'antico confine tra Norcia e Visso oggi territorio di Castelsantangelo sul Nera (bisogna ricordare, infatti, che Castelsantangelo sul Nera fino al 1911 non era comune autonomo ma una delle 5 Guaite di Visso, chiamata Guaita Montanea), a 1.500 metri di altitudine. La chiesa prende il nome dall'immagine mariana al suo interno e la tradizione vuole che la sua costruzione sia riferita alla vittoria di Visso nella battaglia contro Norcia nel 1522. La prima domenica di luglio è possibile assistere all'arrivo delle processioni provenienti dalle città di Castelsantangelo sul Nera e Castelluccio di Norcia e alla successiva funzione religiosa. Come si ricorderà, grazie alle Sezioni CAI di Macerata, San Severino Marche e Camerino nel corso di Macerata Opera Festival è stata promossa una raccolta fondi per la ricostruzione della Chiesa, praticamente distrutta dal sisma del 2016. Su proposta dell’allora Sindaco di Macerata Romano Carancini, l’Assemblea dei Comuni soci del Cosmarisrl decise di intervenire finanziando con 125 mila euro il progetto. Più enti, aziende e tanti volontari per il recupero di un monumento simbolo dei Monti Sibillini che unisce un territorio a cavallo tra due regioni, Marche Umbria, da sempre punto di incontro per viandanti, pellegrini e amanti della montagna e punto di riferimento per le Comunità di Castelsantangelo sul Nera e di Castelluccio. Il progetto a cura dell’architetto Luca Maria Cristini, dell’ingegnere Romualdo Mattioni e del geologo Fabio Facciaroni che hanno prestato gratuitamente la loro professionalità, prevede il restauro con parziale ricostruzione e risanamento conservativo della Chiesa-Rifugio della Madonna della Còna. Si sta intervenendo in maniera compatibile con l’originaria tecnologia edile nelle porzioni recuperabili mentre per quanto riguarda le parti andate distrutte con il terremoto, si stanno utilizzando tecniche costruttive e materiali analoghi agli originari. L’unica eccezione si avrà nella realizzazione della nuova struttura a botte, anch’essa del tutto crollata, per la quale in luogo al materiale lapideo costitutivo dell’originale struttura, verranno impiegati elementi laterizi, essendo le parti originarie non più utilizzabili.  Quindi tutte le scelte progettuali prendono spunto dai rigorosi criteri dettati dalle regole del restauro filologico, a parte la proposta di riproposizione - seppur con materiali diversi da quelli della tradizione, proprio per segnalare che si tratta di un intervento contemporaneo - di un campanile a vela sul fronte posteriore dell’edificio, in sostituzione del palo che attualmente sorregge la campana. Si prevede un costo finale di circa 150 mila euro finanziati, oltre che dal Cosmari, con fondi CAI, con fondi raccolti con Macerata Opera Festival e singole donazioni.  I lavori sono stati affidati, lo scorso novembre 2020, all’Impresa Lapucci Gino srl di Pievetorina. Si sta lavorando con grande attenzione e impegno affinché si possa concludere l’intervento per il prossimo 4 luglio 2021, quando si celebra, come tutti gli anni, la Festa della Madonna della Còna. Sarà l’occasione per riconsegnare e inaugurare la Chiesa ricostruita con una processione, con la celebrazione di una santa messa e con momenti di festa con degustazioni e piccoli concerti.  

14/05/2021 13:50
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