Riaperta nei giorni scorsi la provinciale 136 Pian Perduto. Sono terminati, infatti, i lavori di fresatura e, successivamente di asfaltatura, del piano viario, per cui era stato necessario chiudere l’arteria per qualche giorno.
Ora, la strada che collega Castelsantangelo sul Nera (MC) e Castelluccio di Norcia (PG), è conclusa e completamente rimessa a nuovo, dopo i gravi danni subiti dal sisma del 2016.
La provinciale, infatti, è stata oggetto di un programma complesso di consolidamento e messa in sicurezza, composto da ben quattro progetti con relativi quattro appalti, di cui quest’ultimo è stato il più corposo. Un lavoro impegnativo che ha visto l’impegno dell’Amministrazione provinciale, dell’ANAS, come Soggetto Attuatore che ha progettato, appaltato e diretto gli interventi, il Comune di Castel Sant’Angelo e tutti gli Enti interessati.
«Abbiamo ripristinato un collegamento fondamentale per questo comprensorio - conclude il presidente della Provincia, Antonio Pettinari - e per i residenti. La Pian Perduto, infrastruttura molto importante nel cuore del Parco dei Monti Sibillini, meta di rilevanza nazionale, è ora completamente funzionale».
Cade in un dirupo durante un'escursione sul sentiero della cresta di Pizzo Berro, montagna appartenente al gruppo dei Monti Sibillini, e perde la vita dopo aver fatto un volo di circa 100 metri: inutili i soccorsi per M.O., giovane fabrianese di 30 anni.
Ancora da chiarire l'esatta ricostruzione dei fatti: al momento della caduta la vittima era in compagnia di un'altra persona.
Subito dopo aver ricevuto l'allarme, attorno alle ore 10:30 della mattinata odierna, sul posto si sono subito dirette le squadre di Soccorso Alpino delle stazioni di Montefortino e Macerata, il personale sanitario del 118, i vigili del fuoco di Amandola e i carabinieri.
È stato anche allertato l'intervento dell'eliambulanza.
Le operazioni di recupero del corpo del giovane escursionista sono sta molto complesse e sono terminate attorno alle ore 13, dopo che gli uomini del Soccorso Alpino hanno dovuto calarsi con le imbracature nel dirupo.
Il secondo escursionista, in evidente stato di shock, è stato accompagnato a valle dai soccorritori sino alla sua auto, parcheggiata a Frontignano di Ussita.
Dopo un complesso procedimento iniziato la primavera scorsa, nel corso della riunione odierna del tavolo istituzionale del CIS Sisma si è giunti alla importante approvazione e sottoscrizione del Contratto Istituzionale di Sviluppo, delineando l’insieme delle progettazioni oggetto di finanziamento conseguenti all’istruttoria tecnica di Invitalia e l’Agenzia di Coesione.
Per le Marche sono state finanziate progettualità per circa 100 milioni di euro.
“Il Contratto Istituzionale di Sviluppo ha rappresentato un’importante occasione di concertazione e sinergia con i territori – così il Presidente Francesco Acquaroli –. Un percorso lungo e condiviso che oggi ha portato ad una prima firma importante, con la prospettiva di rilancio delle aree colpite dal sisma. Si tratta di interventi che devono portare un valore aggiunto e devono trainare il rilancio e la ripresa economica del cratere sismico. Sono convinto che anche progetti che in questo momento non sono rientrati nel finanziamento, ma che rappresentano una opportunità per i territori, saranno finanziati nelle prossime, imminenti, occasioni”.
Negli scorsi mesi infatti la Regione aveva avviato una serie di incontri sul territorio, coinvolgendo i sindaci dei Comuni inseriti nel cratere, per attivare progettualità candidabili ad essere finanziate dal CIS, affinché alla ricostruzione fisica si potesse abbinare anche una strategia di sviluppo socio-economico per far tornare competitivi e più vitali i territori duramente colpiti dal sisma.
In Regione, che ha avuto funzione di aggregatore dei progetti, erano poi stati pervenuti ben 130 progetti, per un valore complessivo superiore ai 900 milioni di progettazioni, che hanno confermato la grande risposta delle comunità locali, a fronte di un finanziamento complessivo, che allo stato attuale, ammonta a 160 milioni da destinare a tutte le quattro Regioni terremotate.
Per il tramite del Nucleo di Valutazione, Coordinamento e Assistenza Tecnica (costituito con DGR 866/2021), tutte le proposte progettuali sono state dunque esaminate e ritenute conformi agli obiettivi del Cis e inviate, insieme al relativo materiale tecnico, all’Agenzia di Invitalia e all’Agenzia per la Coesione Territoriale, a cui spettava il compito di dar seguito all’istruttoria tecnica per la selezione dei progetti beneficiari del contributo.
A termine della concertazione con tutti i soggetti coinvolti, Invitalia ha condiviso l’esito della propria istruttoria contemplando una divisione per fasce di rilevanza, “alta”, “media” e “bassa”. Gli interventi considerati immediatamente eleggibili considerando le risorse finanziarie disponibili ad oggi sono quelli indicati con “priorità alta”, per le Marche corrispondono ad un totale di 99,13 milioni, ovvero il 61,98% del finanziamento CIS.
“Siamo soddisfatti dell’esito della riunione di oggi – ha affermato l’assessore alla ricostruzione Guido Castelli – con questo primo stralcio si riescono a finanziare delle progettualità importanti per il territorio terremotato. Oggi il Ministro Carfagna ha ribadito che il CIS resta uno strumento istituzionale aperto a nuove forme di finanziamento che potranno sicuramente accrescere le progettualità territoriali, ampliando gli stralci su progetti già attenzionati o compresi nel novero dei 130 progetti già presentati all’avvio dell’istruttoria. Resta inteso che le tante meritevoli idee progettuali che oggi non sono rientrate nel CIS, che per dimensioni economiche era molto più ristretto rispetto ai 900 milioni di proposte pervenute alla Regione, potranno essere attivate anche attraverso altri strumenti o canali di finanziamento, come ad esempio il Pnrr ordinario, il Pnrr terremoto e la nuova programmazione comunitaria”.
Ecco, nel dettaglio, la tabella con tutte le progettualità finanziate:
Il Sindaco di Castelsantangelo sul Nera, Mauro Falcucci, ha ricevuto quest'oggi nella Sede del Comune la visita del Tenente Colonnello Carmelo Grasso, comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale delle Marche, che lascia il Reparto di Ancona per assumere il Comando del Reparto Operativo dei Carabinieri di Teramo.
Grazie al meticoloso e lungo lavoro del Tenente Colonnello Grasso e degli uomini da lui diretti, con l’indispensabile supporto dei vigili del fuoco, nel Comune il Castelsantangelo sul Nera, in seguito al sisma del 2016, sono stai recuperati ben 38 dipinti, tra cui un polittico attribuito a Paolo da Visso conservato nella Chiesa di San Vittorino, 35 sculture, 384 Beni Ecclesiastici e 79 documenti di Archivio.
Oltre a ciò, sono stati recuperati nella Chiesa di Santo Stefano del Capoluogo una Madonna in gesso rimasta integra, nonostante tutto fosse stato distrutto dalle scosse di terremoto, e varie tele tra cui una già restaurata a Fano da Paola Bartoletti e Maria Letizia Andreazzo.
Da ricordare inoltre che la celebrazione della festa Madonna della Cona non ha mai subito interruzioni post terremoto e che ha visto sempre la presenza della statua prelevata e riportata al Deposito provvisorio della Mole Vanvitelliana di Ancona grazie al Nucleo T.P.C. Marche.
Al Tenente Colonnello Carmelo Grasso il Sindaco ha voluto consegnare un Attestato di Benemerenza a testimonianza dell’encomiabile impegno profuso a seguito dei catastrofici eventi sismici, augurandogli i maggiori successi professionali nell’assolvimento del nuovo prestigioso incarico.
Dal 2 al 19 settembre le Marche si animeranno grazie agli eventi di MArCHESTORIE.
Il festival promosso dall’assessorato alla cultura della Regione Marche porterà in 56 comuni della regione, di cui 21 nella provincia di Macerata, spettacoli ed attività legate alla tradizione, il folklore e la storia locali.
Parteciperanno più di 850 artisti locali, che dalle ore 18 dal giovedì alla domenica coloreranno i borghi della regione.
Tra i comuni che saranno animati dal festival nella provincia di Macerata ci sono il comune di Visso, Civitanova Alta, Cingoli, Sarnano e San Ginesio.
Per anticipare il festival mercoledì 25 agosto in Piazza della Libertà a Macerata e mercoledì 1 settembre all’Arena Varco sul Mare di Civitanova alle ore 21 saranno presentati spettacoli e videoracconti legati alla tradizione locale.
Per partecipare è necessario prenotare ed esibire il Green Pass oppure un tampone con esito negativo effettuato entro le 48 ore prima dell’evento.
Si è svolto ieri pomeriggio, in presenza e in video conferenza il Consiglio Comunale del Comune di Castelsantangelo Sul Nera, per l’approvazione definitiva del Piano Urbanistico Attuativo che è stato votato all’umanità dei Consiglieri comunali presenti a testimonianza della totale condivisione del percorso amministrativo intrapreso e dell’importanza dell’obiettivo raggiunto.
Un altro “tassello importante ed essenziale nel mosaico della ricostruzione per il nostro territorio” ha detto il Sindaco Mauro Falcucci che, con la recente pubblicazione dell’Ordinanza Speciale del Commissario n.14 del 15 luglio, ha sottolineato come vengano poste tutte le condizioni oggettive per una celere ricostruzione.
E’ stata una giornata molto importante, una "seduta storica" del Consiglio Comunale perché viene scritta la "pagina della rinascita”, ha evidenziato ancora il sindaco, il quale conferma quanto sia stata fondamentale la multidisciplinarità del gruppo di progettazione, per la riformulazione del disegno strategico associato alla ripresa di un territorio gravemente lacerato dal Sisma 2016.
"Innovazione sociale, partecipazione dei cittadini e approccio multidisciplinare - spiega il Sindaco Falcucci - sono stati i presupposti alla base della definizione, di ripensamento, riorganizzazione e rigenerazione urbana del territorio comunale".
Al Consiglio Comunale sono intervenuti in videoconferenza l’Architetto Stefano Boeri del raggruppamento temporaneo dei professionisti che vede la Mate Soc. Coop.va, l'Architetto Raffaele Gerometta della Pro.ge. 77 s.r.l., gli Architetti Francesco Nigro, Valeria Polizzi e Corrado Longa.
“Con il team di progettazione al quale hanno preso parte anche il Professor Franco Braga e il Professor Alberto Prestinzi, abbiamo immaginato un futuro nuovo per Castelsantangelo - dice Stefano Boeri -: un futuro per le persone e per la Comunità, non solo per le pietre. Per questa ragione, il Piano di Ricostruzione persegue l’idea di rigenerare le autentiche relazioni tra le attività umane (in primis, il lavoro e la residenza) e gli spazi costruiti, piuttosto che proporre la semplice riedificazione, “dove era, come era” del tessuto urbano, distrutto dal sisma”.
Al Consiglio Comunale è intervenuto in call anche il Commissario Straordinario per la Ricostruzione Giovanni Legnini, il quale ha elogiato l’Amministrazione, gli uffici tecnici comunali, il team dei progettisti, per l’ottimo lavoro e il traguardo raggiunto esempio di “Best Pratics” da prendere a modello per "una ricostruzione, di qualità, sicura e con una visione futura che non si è limitata solo ad una ricostruzione materiale ma anche una rinascita socio economica".
"Un traguardo di qualità" lo ha definito il Commissario "che allo stesso tempo rappresenta punto di partenza e previsione futura del territorio Comunale per i prossimi 100 anni. Uno strumento urbanistico ben fatto, un lavoro straordinario, una scelta di Pianificazione e di programmazione di qualità, che garantirà e governerà la ricostruzione dei prossimi anni".
Nel suo intervento Legnini, ha ricordato come Castelsantangelo Sul Nera, sia uno dei pochissimi Comuni che oggi ha tutti gli strumenti necessari utili per governare la ricostruzione del proprio territorio a partire dal “D.D.R” Documento Direttore per la ricostruzione, per poi passare al “P.U.A”, Piano Urbanistico Attuativo, arrivando al “P.S.R.” Programma Straordinario per la Ricostruzione che si è avvalso del Piano Attuativo, per arrivare alla recente Ordinanza Speciale che rappresenta la dotazione finanziaria di questo processo di ricostruzione per il territorio Comunale.
Dopo l’intervento del Commissario Legnini è stata la volta dell’Assessore della Regione Marche Guido Castelli, il quale, portando il saluto del Presidente Acquaroli impossibilitato a partecipare per un contestuale impegno Istituzionale, è intervenuto ricordando i primi momenti vissuti da sindaco insieme a Falcucci, subito dopo i primi eventi sismici. “Una pietra miliare” l’ha definita Castelli.
"Il coraggio di fare cose non scontate - ha aggiunto -. Oggi è un giorno importantissimo per Castelsantangelo Sul Nera che approva uno strumento tecnicamente raffinato, rigoroso e scrupoloso, ma che contiene elementi che vanno oltre la dimensione tecnica, e che possono essere considerati uno strumento, una mappa che consente all’Amministrazione di affrontare non solo la ricostruzione fisica/materiale ma anche la rigenerazione economica sociale dei Borghi e dei Comuni oggetti dell’attività di ricostruzione fisica".
L’Architetto Raffaele Gerometta, del gruppo Mate Soc. Coop.va, ha ricordato come "chiudere un piano non è mai semplice, non è mai facile e soprattutto chiuderlo nei tempi e nei modi e con i contenuti previsti a Castelsantangelo Sul Nera, è rarissimo riuscirci in questo modo, se poi ci aggiungiamo anche i fattori di difficoltà legati alla complessità, alla particolarità, alla delicatezza dell’argomento che è stato trattato, oltre al numero di attori e soggetti che sono stati coinvolti, potremmo dire che l’aggettivo raro diventa unico".
L’Architetto Gerometta ha ringraziato tutti ricordando in particolare "l’ottimo risultato raggiunto dall’Arch. Francesco Nigro, l’Arch. Valeria Polizzi e l’Arch. Corrado Longa, che hanno fatto un lavoro eccellente anche grazie alle condizioni logistiche e operative garantite dal Sindaco Falcucci e all’ottimo coordinamento del RUP Arch. Marco Guardascione".
Il sindaco ha concluso ricordando che il difficilissimo compito pianificatorio da parte del Comune si è concluso: "Ora avanti senza indugi con costituzione di aggregati, progettazione e attivazione di cantieri. E’ stato un lungo periodo di costante e continuo impegno che ha visto le professionalità tecniche del Comune, guidate dal Responsabile dell’Area Tecnica Marco Guardascione unitamente al fondamentale supporto dell’Area Amministrativa, esprimersi al massimo ai quali va un sentito e profondo ringraziamento a nome di tutta l’Amministrazione".
"Un pensiero di gratitudine - ha concluso il Sindaco Falcucci - per il risultato raggiunto è stato rivolto al Commissario Legnini, al sub Commissario Loffredo e a tutta la struttura commissariale che hanno di fatto dato una significativa e concreta svolta al processo di ricostruzione. Un grazie al Presidente Acquaroli, all’Assessore Castelli e all’USR Marche diretto dall’Ing. Babini per la preziosa e indispensabile collaborazione resa durante tutto il complesso percorso delle fasi di pianificazione raggiunto anche grazie alle Istituzioni che hanno partecipato al Protocollo d’Intesa quali Soprintendenza Marche, Parco Nazionale Monti Sibillini, Provincia di Macerata e struttura Commissariale che hanno contribuito con le loro professionalità alla stesura del PUA, che ha interessato tutto il territorio comunale riducendo significativamente i tempi burocratici".
Il Comune di Castelsantangelo sul Nera ha da alcuni mesi avviato un virtuoso percorso di digitalizzazione dei propri atti e procedimenti amministrativi, che nei prossimi mesi consentirà un reale ammodernamento del funzionamento degli uffici comunali e un netto miglioramento nel modo di rapportarsi e comunicare all’esterno, offrendo così la possibilità ad utenti e cittadini di presentare le pratiche in modalità telematica, senza quindi la necessità di recarsi fisicamente presso gli uffici comunali.
"In particolare si è già provveduto a digitalizzare completamente tutti gli atti amministrativi: delibere di Giunta e di Consiglio Comunale, ordinanze, decreti e determinazioni dirigenziali già oggi non vengono più redatti in formato cartaceo ma in modalità digitale, con conseguenti risparmi di carta e di inchiostro, e soprattutto con un iter procedurale più snello, che prevede l’acquisizione di tutti i pareri endoprocedimentali in modalità digitale ed il passaggio dell’atto dalla scrivania elettronica di un ufficio a quella di un altro ufficio" sottolinea il sindaco Mauro Falcucci.
Ciò nel rispetto della Legge, che impone alle pubbliche amministrazioni di formare gli originali dei propri documenti con mezzi informatici consentendo l’immediata conoscenza e trasparenza degli atti approvati. Entro la fine dell’anno anche le pratiche edilizie verranno gestite con analoghe modalità, con la conseguente possibilità da parte dei professionisti privati di inoltrarle in via telematica.
"La tempestiva ottemperanza ad uno dei primi atti del nuovo Governo (D.L. 1° Marzo 2021, n. 22) che, oltre a riordinare le attribuzioni di alcuni ministeri, interviene anche sulla digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni e delle imprese, è merito del Segretario Generale Dott. Paolo Cristiano che ha trovato l’immediata condivisione dei Responsabili d’Area e di tutti i dipendenti ai quali si esprime gratitudine per impegno e professionalità" ha concluso il primo cittadino.
Lungo la strada statale che da Castelsantangelo sul Nera va a Castelluccio, c'è una piccola cappellina, che il terremoto ha squarciato a metà. Al suo interno è rimasta intatta una piccola Pietà in pietra, di epoca cinquecentesca: la Madonna della Cona. Il luogo è un simbolo che da cinquecento anni suggella la pace fra Norcia e Castelluccio, entrati in lotta per dividersi i pascoli.
Qui domenica scorsa, 4 luglio 2021, si è festeggiata la Madonna della Cona, una devozione che ha firmato la pace dopo gli scontri sul Piano Perduto. Insieme al Vescovo, Mons. Francesco Massara e tante Autorità: il Consiglio Regionale delle Marche era rappresentato da Dino Latini e Romano Carancini, il Consmari dal Direttore generale Giuseppe Giampaoli, il Parco Sibillini da Andrea Spaterna, la Provincia dal Presidente Antonio Pettinari.
Erano presenti, inoltre, il Sindaco di Camerino Sandro Sborgia, il Consigliere comunale di Visso Filippo Sensi, l’architetto Luca Cristini, l’ingegnere Romualdo Mattioni, e il geologo Fabio Facciaroni che si sono occupati del restauro, i Carabinieri e molte Associazioni: Barbara Minghetti per lo Sferisterio Opera Festival, le Pro loco e le Confraternite di Castelluccio di Norcia e Castelsantangelo, grazie ai lavori di restauro della piccola cappella, promossi dal Cai di Macerata, Camerino e San Severino Marche e quasi terminati, tanta gente si è potuta riunire per la festa della Madonna della Cona.
Due giovani musicisti hanno contribuito a rendere indimenticabile l'evento: Lavinia Repupilli e Niccolò Santi. I due violoncellisti hanno interpretato le musiche, composte per il loro Duo da P. Armando Pierucci.
P. Armando è stato per 26 anni organista del Santo Sepolcro e fondatore della Scuola di Musica Magnificat di Gerusalemme, per ebrei, cristiani e musulmani.
Il titolo della composizione è: "Ieri, Oggi, Domani", un titolo che ben si addice alla circostanza, piena di ricordi del passato, delle contraddizioni e del coraggio dell'Oggi, di speranze per il Domani.
Ieri: le note si rincorrono in un gioco che i musicisti chiamano fugato, J. S. Bach lo usava molto spesso. Sono l'immagine di un torrentello che scende dalla montagna. Le acque sono cristalline, parlano di cose venute dall'alto e, aspergendo le rive di verde e di fiori, trasmettono la gioia di chi va verso il mare.
Oggi: gli accordi sono aspri, la melodia è angolosa. Tuttavia il ritmo danza un waltzer. E’ proprio come la vita di ogni giorno: fatica e problemi, ma c'è sempre qualcuno che ha bisogno di te: ci si prende per mano. Danzando torna la gioia di vivere.
Domani: su un'armonia in dissidio con la tonalità di base è scandita una melodia coraggiosa, poco orecchiabile. Ci si chiede: “Dove va a finire?” Ecco, alla fine l’orizzonte s’illumina: una melodia accenna il canto di una madre, che asciuga il pianto del suo bambino.
Domenica 4 luglio 2021, come tradizione si festeggia la Festa della Madonna della Cona e il 499° anniversario della Battaglia del Pian Perduto.
Quest'anno sarà una festa speciale, la prima dopo il terremoto del 2016 in cui la chiesina, simbolo di un territorio all’interno del Parco dei Monti Sibillini, tra due province e due regioni, ha di nuovo un tetto e anche se è ancora un cantiere, sono evidenti i lavori di restauro che si conta di chiudere entro il prossimo mese di settembre, con una grande festa di inaugurazione e di riconsegna alle Comunità di Castelsantangelo sul Nera e di Castelluccio di Norcia della ricostruita chiesa della Madonna della Còna, cosi che il prossimo anno si potrà festeggiare solennemente, con diverse iniziative, anche i 500 anni della Battaglia.
In questa fase dei lavori, infatti, è stata completata la copertura, la volta e si sta ultimando il posizionamento dei coppi per il completamento del tetto. Nelle prossime settimane si continuerà con i lavori che riguarderanno il consolidamento definitivo delle murature e le opere di sottofondazione.
Domenica 4 luglio, alle ore 10.45, ritrovo dei rappresentati delle Confraternite del Santissimo Sacramento di Gualdo e di Castelluccio di Norcia per la tradizionale processione. Alle ore 11.00 celebrazione della SS Messa da S.E.R. Mons Francesco Massara, Arcivescovo di Camerino e San Severino Marche e Vescovo di Fabriano e Matelica. Saranno eseguiti canti tradizionali e il brano “Ieri, oggi, domani” per due violoncelli, Musicangelica 2021, L. Repupilli e N. Santi. Alle ore 12.00 saluti delle autorità presenti.
Il progetto di restauro della Madonna della Còna è una iniziativa delle sezioni CAI di Macerata, San Severino Marche e Camerino, sostenuto dal Cosmari, oltre che da enti, aziende e tanti volontari. La raccolta fondi è stata avviata grazie alla sensibilità del Macerata Opera Festival che l’ha promossa quale progetto charity nell’edizione 2018 #verdesperanza; il Macerata Opera Festival sarà dunque presente quest’anno alla Festa della Madonna della Còna con Cesarina Compagnoni che accompagnerà, sulle note dell'Ave Maria di Schubert, il mezzosoprano Valeria Tornatore, celebrando questa giornata.
I Sindaci dei Comuni di Arquata del Tronto, Castelsantangelo sul Nera, Montegallo, Montemonaco e Visso replicano duramente alla nota stampa inerente la Fioritura 2021 di Castelluccio di Norcia emessa da Legambiente Marche e Umbria (leggi qui). I primi cittadini reputano alcune affermazioni "inesatte e forvianti", pertanto hanno ritenuto "opportuno e necessario fare dei chiarimenti".
Anzitutto viene bollata come "non rispondente a verità" la seguente dichiarazione fatta da Legambiente Marche e Umbria: "gli enti marchigiani, con il loro disimpegno, hanno fatto perdere a tutto il territorio la grande occasione di avviare subito un percorso condiviso non solo a tutela della natura e dell’ambiente, ma soprattutto per la ripartenza di un territorio pesantemente provato dal sisma e dall’emergenza sanitaria.”
I primi cittadini sottolineano come Legambiente dimentichi "il costante impegno documentabile della fattiva e proattiva partecipazione ai molteplici incontri che tutti noi abbiamo riservato a questo delicato e importante problema. Ci sembrava di aver compreso, dopo i colloqui telefonici intercorsi con la Presidente di Legambiente Marche, che ci sarebbe stata una tempestiva precisazione, ma visto che ciò non è avvenuto, o comunque al momento non l’abbiamo riscontrata, siamo stati costretti a farla noi".
"Premesso che le sentenze vanno rispettate e che su tale problema ci siamo sempre confrontati nelle riunioni che sono iniziate sia dal novembre 2020, abbiamo più volte ribadito l’impossibilità di individuare aree di parcheggio idonee sia per l’orografia del territorio, sia per i vincoli imposti dalla sentenza che sono pari anche nei nostri territori - spiegano i sindaci -. Abbiamo sempre avanzato la proposta di non interrompere in nessuna maniera la possibilità di transito, o al massimo limitandolo solo verso Norcia per ragioni di parcheggio, ma mantenere la percorribilità verso l’altro versante marchigiano dell’ascolano. In sostanza si chiedeva al Comune di Norcia di organizzare una viabilità di solo scorrimento considerato che l’evento avviene nel suo territorio".
"Tale proposta, illustrata per nostro conto, perché non invitati, nell’ultima riunione del 22 giugno scorso presso la Prefettura di Perugia dai Prefetti di Macerata e Ascoli Piceno, purtroppo, non ha trovato accoglimento. Ribadiamo che interdire e chiudere al transito l’unica strada di interconnessione tra due Regioni e tra due Province marchigiane, specialmente nel periodo di massima affluenza turistica nelle nostre zone, significa infliggere un ulteriore colpo mortale all’economia dei nostri territori che hanno dovuto subire sofferenze derivanti prima dal Sisma 2016, poi dalla pandemia Covid19 e oggi, paradossalmente, anche dalla Fioritura di Castelluccio 2021" tuonano i sindaci di Arquata del Tronto, Castelsantangelo sul Nera, Montegallo, Montemonaco e Visso.
"Desideriamo rivolgere un particolare ringraziamento al Presidente Acquaroli e all’Assessore Aguzzi per la vicinanza e per la posizione assunta che è la medesima da noi proposta - aggiungono i primi cittadini -. Un grazie anche al Dott. Piccinini, dirigente della Protezione Civile Marche, che aveva predisposto una proposta operativa che vedeva una dinamicità di interventi sulla viabilità, secondo l’intensità di traffico del momento, senza però interrompere la continuità viaria. A tal proposito aveva individuato, nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini l’Ente che poteva, essendo un Istituzione sovracomunale che vede tutti territori nel proprio perimetro, coordinare questo spettacolo che ci offre la natura ogni anno, senza però trovarne disponibilità e riscontro".
"Quanto accaduto, con le varie comunicazione al riguardo, spesso non aderenti alla verità, potrebbero già aver originato un ripensamento sul venire nei nostri territori con un danno nei confronti delle attività economiche che eroicamente resistono in un comprensorio che aspetta da anni di poter ripartire. Ci appelliamo alla Comunità marchigiana e non solo affinché questo possibile disagio non si rifletta su chi ha la sola colpa di essere confinante con un magnifico territorio che, come già detto, offre uno spettacolo naturale unico grazie all’opera dell’uomo" chiedono i sindaci.
"Nel manifestare ancora fiducia affinché si possa rivedere la decisione di chiudere solo alle 4 ruote ma lasciando passare le 2 ruote, non possiamo però esimerci dal richiamare l’attenzione su come l’inquinamento che i nostri territori subiscano durante questo periodo sia dettato non solo da quello ambientale ma soprattutto da quello acustico, in questa circostanza sembrano essere ininfluenti. In attesa delle determinazioni ufficiali che verranno intraprese dagli Enti competenti, nel rinnovare fiducia per un ripensamento ma, laddove non sin dovesse verificare, saremo estremamente attenti nel far valere i nostri diritti" concludono i sindaci in una nota congiunta.
Come annunciato proseguono, anche grazie alle favorevoli condizioni meteo, i lavori di recupero della chiesa della Madonna della Còna, la piccola edicola, costruita nel XVI secolo, posta sull'antico confine tra Norcia e Visso, oggi territorio di Castelsantangelo sul Nera, a 1.500 metri di altitudine e che unisce i territori della provincia di Macerata e Perugia e quindi Marche e Umbria.
In questi giorni si sta terminando la nuova struttura a botte. Infatti, montata la centina, è stata ricostruita la nuova volta a mattoni sulla quale si sta realizzando attualmente la cappa protettiva superiore così da ricostruire la copertura secondo lo scema strutturale originario della piccola chiesa, simbolo della vittoria della Battaglia del Pian Perduto del 1522 e di cui il prossimo anno verranno celebrati i 500 anni.
Nei prossimi giorni i lavori proseguiranno con l’istallazione delle tirantature metalliche a contrastare la spinta della volta che a causa del recente sisma, è stata la causa del crollo della copertura e del muro di destra.
Come vuole la tradizione, domenica 4 luglio, le confraternite di Castelsantangelo sul Nera e Castelluccio di Norcia si ritroveranno per una breve processione e per la celebrazione della Santa Messa a cui seguirà il saluto delle autorità e l’illustrazione dello stato dei lavori che termineranno entro settembre, mese in cui la nuova chiesa sarà probabilmente inaugurata.
Intanto si susseguono gli incontri organizzativi, coordinati dal Sindaco di Castelsantangelo sul Nera Mauro Falcucci a cui hanno partecipato Bruno Olivieri Presidente regionale del CAI, Luciano Messi di Macerata Opera Festival, i rappresentanti di Cosmari srl, i progettisti Luca Maria Cristini e Romualdo Mattioni, Stefano Tartuferi del CAI di San Severino Marche e Angela Cesaretti della Pro Loco di Castelsantangelo.
Il progetto di recupero della chiesa – rifugio della Madonna della Còna è promosso dalle Sezioni CAI di Macerata, San Severino Marche e Camerino in collaborazione con il Cosmari che ha finanziato i lavori e Macerata Opera Festival che ha favorito una raccolta fondi, oltre a enti, aziende e tanti volontari.
Legambiente, insieme all’Alleanza della Mobilita Dolce (AMODO) e alla Fondazione Symbola, ha scritto una lettera aperta per un piano di mobilita a emissioni zero nel Parco Nazionale dei Sibillini, indirizzata al Ministro della Transizione Energetica, ai Presidenti della Regione Umbria e Marche, al Presidente dell’Ente Parco Nazionale dei Monti Sibillini, ai Sindaci dei Comuni di Norcia, Arquata del Tronto, Castelsantangelo sul Nera, alle comunità locale di Castelluccio, agli operatori turistici del Parco.
"Il paesaggio del Pian Grande, del Vettore e dei Monti Sibillini e più in generale le aree maggiormente attrattive dal punto di vista turistico del Parco Nazionale dei Monti Sibillini sono ricche di biodiversità e per questo molto fragili, perciò meritano un’attenzione speciale, capace di coniugare salvaguardia degli ecosistemi e fruizione sostenibile, valorizzazione delle produzioni di qualità e crescita delle opportunità di sviluppo locale" si legge nella lettera in cui si evidenzia, inoltre, come "l’assalto di oltre ventimila autoveicoli nei week end della fioritura, che si è verificato lo scorso anno, nella Piana di Castelluccio non rappresenta un’opportunità di crescita per il territorio. Bensì un rischio che non deve ripetersi per la prossima stagione".
“La crescente domanda di natura deve essere accompagnata da chiare regole di fruizione che garantiscano la tutela di aree fragili – ha dichiarato Stefano Ciafani, presidente di Legambiente - e la loro fruizione attenta garantendo gli interessi delle comunità residenti e delle attività economiche a iniziare dalla tutela delle coltivazioni messe a rischio da parcheggi sui prati”.
"E’ necessario quindi che il Ministero della Transizione Ecologica e l’Ente parco nazionale dei Monti Sibillini, d’intesa con le Regioni e le amministrazioni locali, si adoperino, ciascuna per le proprie competenze e funzioni, affinché venga scongiurato l’arrivo sui Piani di Castelluccio di un numero insostenibile di autovetture e superiore alle capacità di carico di un contesto territoriale fragile e delicato, per questo chiediamo che siano approntate regole chiare per la fruizione sostenibile dell’area e attivate sperimentazioni a partire da questa stagione". Questa la richiesta di Legambiente, Allenza della Mobilita Dolce (AMODO) e Fondazione Symbola.
"Solo attraverso una limitazione e regolamentazione degli accessi, l’organizzazione di servizi di mobilità collettiva e la programmazione dei flussi turistici anche attraverso scelte di mobilità dolce e sostenibile, sarà possibile non solo salvaguardare uno degli altipiani più vasti dell’Italia centrale e simbolo del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, ma rendere certe, solide e durature le ricadute economiche per questo grande attrattore turistico e a tutta la filiera di servizi dell’area, provati prima dal sisma e poi dalla pandemia" si aggiunge nella missiva.
Queste, nel dettaglio, le richieste avanzate dalle tre associazioni affinché:
- venga contingentato e/o vietato l’accesso all’altopiano con mezzi motorizzati privati;
- nelle zone di accesso, come Arquata del Tronto, Norcia, Forca di Presta, Castelsantangelo sul Nera vengano previsti parcheggi di scambio e offerti servizi di navetta su prenotazione per raggiungere in maniera sostenibile l’area di Castelluccio;
- sia prevista la regolamentazione degli accessi e dei flussi anche attraverso l’impiego di applicazioni web anche allo scopo di allungare il periodo di fruizione oltre il fine settimana;
- venga attivato un tavolo partecipato con tutti gli attori per definire regole certe e condivise di fruizione e un piano di mobilità sostenibile che incentivi la permanenza, i servizi locali, la fruizione sostenibile e permetta ulteriormente la promozione di quel turismo lento di camminatori e ciclisti, poco compatibile con strade piene di autoveicoli;
- venga potenziata l'intermodalità Treno + Bus + bici con navette su prenotazione con le stazioni ferroviarie di Spoleto, Foligno e Fabriano, poste lungo la rete ferroviaria Roma-Orte-Falconara-Ancona, oltre che dalla Stazione di Ascoli Piceno dove arriva il treno da San Benedetto del Tronto.
- vengano valorizzate e incentivate campagne come #castelluccioapiedi, #conquistatilabellezza, il Cammino delle Terre Mutate, così come tutte quelle proposte di turismo lento, con servizio transfer, e-bike e gravel e la messa in rete di servizi turistici così da favorire la destagionalizzazione e la diversificazione dell’offerta turistica rinforzando le attività del catalogo promosso dal basso dagli operatori;
- il tema della mobilità e della fruizione sostenibile di Castelluccio e dell’intero Appennino Centrale venga inserito come progetto chiave all’interno del CIS (Contratto Istituzionale di Sviluppo)
Sono iniziati con l’arrivo della “bella stagione” i lavori di ricostruzione e restauro dell’antica chiesa della Madonna della Còna, la piccola edicola, costruita nel XVI secolo, posta sull'antico confine tra Norcia e Visso oggi territorio di Castelsantangelo sul Nera (bisogna ricordare, infatti, che Castelsantangelo sul Nera fino al 1911 non era comune autonomo ma una delle 5 Guaite di Visso, chiamata Guaita Montanea), a 1.500 metri di altitudine.
La chiesa prende il nome dall'immagine mariana al suo interno e la tradizione vuole che la sua costruzione sia riferita alla vittoria di Visso nella battaglia contro Norcia nel 1522. La prima domenica di luglio è possibile assistere all'arrivo delle processioni provenienti dalle città di Castelsantangelo sul Nera e Castelluccio di Norcia e alla successiva funzione religiosa.
Come si ricorderà, grazie alle Sezioni CAI di Macerata, San Severino Marche e Camerino nel corso di Macerata Opera Festival è stata promossa una raccolta fondi per la ricostruzione della Chiesa, praticamente distrutta dal sisma del 2016. Su proposta dell’allora Sindaco di Macerata Romano Carancini, l’Assemblea dei Comuni soci del Cosmarisrl decise di intervenire finanziando con 125 mila euro il progetto.
Più enti, aziende e tanti volontari per il recupero di un monumento simbolo dei Monti Sibillini che unisce un territorio a cavallo tra due regioni, Marche Umbria, da sempre punto di incontro per viandanti, pellegrini e amanti della montagna e punto di riferimento per le Comunità di Castelsantangelo sul Nera e di Castelluccio.
Il progetto a cura dell’architetto Luca Maria Cristini, dell’ingegnere Romualdo Mattioni e del geologo Fabio Facciaroni che hanno prestato gratuitamente la loro professionalità, prevede il restauro con parziale ricostruzione e risanamento conservativo della Chiesa-Rifugio della Madonna della Còna.
Si sta intervenendo in maniera compatibile con l’originaria tecnologia edile nelle porzioni recuperabili mentre per quanto riguarda le parti andate distrutte con il terremoto, si stanno utilizzando tecniche costruttive e materiali analoghi agli originari. L’unica eccezione si avrà nella realizzazione della nuova struttura a botte, anch’essa del tutto crollata, per la quale in luogo al materiale lapideo costitutivo dell’originale struttura, verranno impiegati elementi laterizi, essendo le parti originarie non più utilizzabili.
Quindi tutte le scelte progettuali prendono spunto dai rigorosi criteri dettati dalle regole del restauro filologico, a parte la proposta di riproposizione - seppur con materiali diversi da quelli della tradizione, proprio per segnalare che si tratta di un intervento contemporaneo - di un campanile a vela sul fronte posteriore dell’edificio, in sostituzione del palo che attualmente sorregge la campana.
Si prevede un costo finale di circa 150 mila euro finanziati, oltre che dal Cosmari, con fondi CAI, con fondi raccolti con Macerata Opera Festival e singole donazioni.
I lavori sono stati affidati, lo scorso novembre 2020, all’Impresa Lapucci Gino srl di Pievetorina.
Si sta lavorando con grande attenzione e impegno affinché si possa concludere l’intervento per il prossimo 4 luglio 2021, quando si celebra, come tutti gli anni, la Festa della Madonna della Còna. Sarà l’occasione per riconsegnare e inaugurare la Chiesa ricostruita con una processione, con la celebrazione di una santa messa e con momenti di festa con degustazioni e piccoli concerti.
Le luci dei riflettori mediatici tornano ad accendersi sui territori feriti dal sisma, grazie al passaggio del Giro D'Italia. La carovana rosa questa mattina ha attraversato otto comuni maceratesi inseriti nel cratere (Castelraimondo, Camerino, Muccia, Pieve Torina, Valfornace, Visso, Ussita, Castelsantangelo sul Nera nds), colorando la plumbea giornata odierna (non sono mancati gli scrosci di pioggia) con il transito delle variopinte maglie dei ciclisti.
Al momento della salita verso Camerino, dal gruppo della maglia rosa indossata dall'italiano Alessandro De Marchi (della Israel Start-Up Nation), si erano sganciati in sei: Gino Mäder e Matej Mohoric della Bahrain-Victorious, Simon Guglielmi della Groupama-FDJ, Dario Cataldo della Movistar, Jimmy Janssens della Alpecin-Fenix e Simone Ravanelli della Androni-Sidermec.
L'arrivo di tappa è previsto ad Ascoli Piceno, in particolare a Colle San Giacomo, dopo 160 chilometri. Alla partenza di stamattina, a Genga, era presente anche il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli.
"Oggi è una giornata importante all’insegna dello sport, del divertimento e della spensieratezza. Festeggiamo il 50° anniversario di una scoperta straordinaria per la nostra regione che ha fatto di Genga uno dei luoghi di riferimento delle bellezze italiane e lo facciamo in concomitanza con la tappa del Giro d’Italia - ha affermato il governatore -. Seguendo la carovana dei “girini” i riflettori saranno puntati sul nostro entroterra e sulle sue numerose attrattive: dai paesaggi alla cultura, dall’enogastronomia alle manifatture degli artigiani. Le Marche sono l’unica regione che si declina al plurale ma sono anche sinonimo unico di bellezza e grande capacità di accoglienza”.
Ecco come gli agenti della Polizia Stradale hanno monitarato il passaggio dei corridori lungo le strade del Giro: clicca qui per leggere il nostro reportage
(Foto di Guido Picchio e Lucia Montecchiari)
Passa il Giro d’Italia: tappa storica dalle Grotte di Frasassi ad Ascoli che attraverserà anche l'entroterra maceratese.
Nella giornata di lunedì (10 maggio), si è svolta presso la Prefettura, in modalità da remoto, una riunione del Comitato Operativo Viabilità, convocata per pianificare le misure di safety e security in occasione dello svolgimento della 6° tappa del 104° Giro d’Italia, che attraverserà il territorio della Provincia di Macerata ,domani13 maggio 2021.
Alla riunione, che fa seguito ad un precedente incontro tenutosi nei giorni scorsi hanno preso parte i rappresentanti della Regione, delle Provincia, delle Forze dell’Ordine, del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, del Servizio "118" e dell’ASUR A.V. 3, della CONTRAM, dei Comuni di Camerino, Castelraimondo, Matelica, Muccia, Visso, Pieve Torina e Castelsantangelo della RCS Sport S.p.A. e degli istituti scolastici interessati dal punto di vista della viabilità.
Nel corso del summit sono stati, in particolare, pianificati tutti i dispositivi di vigilanza e di sicurezza della viabilità, per consentire uno svolgimento della manifestazione in piena sicurezza, pur in assenza di pubblico. Massima attenzione è stata rivolta dalla Prefettura alle condizioni della viabilità stradale, oggetto di specifici sopralluoghi da parte della Polizia Stradale. Verrà inoltre approntato un accurato potenziamento del dispositivo di vigilanza nei punti ritenuti sensibili, con l'impiego di volontari e di personale della protezione civile in aggiunta alla Polizia locale, oltre al servizio di pattugliamento che verrà svolto dalle Forze dell’Ordine.
Inoltre, in recepimento di quanto concordato nelle riunioni del Comitato Operativo Viabilità, la Prefettura ha disposto la sospensione temporanea della circolazione per il giorno della gara. In particolare, la circolazione risulterà sospesa, in relazione a ciascun punto del percorso, nelle due ore antecedenti all’orario previsto per il passaggio della manifestazione, come specificato nel documento allegato al predetto provvedimento di sospensione. Inoltre, la sospensione della viabilità opererà per il tempo strettamente necessario al transito dei concorrenti ritenuti, secondo i regolamenti sportivi, ancora in corso a partire dal momento del passaggio del veicolo recante il cartello mobile “inizio gara ciclistica” fino al passaggio di quello con il cartello mobile “fine gara ciclistica”.
“Sarà assicurata massima diffusione alla popolazione delle chiusure al traffico e dei percorsi alternativi, attraverso organi di informazione nonché apposite segnalazioni su strada fornite all’utenza dagli enti competenti”, spiega la Prefettura .
(Foto di repertorio)
Nove team per sei maglie: questo il riassunto della “sfida” che darà vita, a partire da oggi, al Giro-E 2021, terza edizione dell’evento creato da RCS Sport, già organizzatore del Giro d’Italia. E sarà appunto sulle strade e nei giorni della Corsa Rosa che il Giro-E percorrerà l’Italia: da Torino a Milano, 21 tappe per raccontare la bellezza della Penisola passando dalle grandi città alla provincia, dall’Appennino alle Alpi, in un percorso di 1540 affascinanti chilometri.
Giovedì 13 maggio il Giro-E farà tappa a Castelsantangelo sul Nera, dove avverrà la partenza della sesta tappa, con arrivo ad Ascoli Piceno, della lunghezza complessiva di 82,4 chilometri.
La “sfida” sarà goliardica, perché il Giro-E non è una gara, ma una e-bike experience: l’esperienza più emozionante e straordinaria che un amatore può vivere in sella a una bicicletta. Grazie alle bici da corsa a pedalata assistita, cui l’evento è riservato, i partecipanti vivono le sensazioni dei professionisti: il foglio firma alla partenza, la conquista di una maglia, la premiazione sul podio dei campioni, una hospitality riservata all’arrivo.
Nonostante i motori di cui sono equipaggiate le biciclette, dovranno comunque sudare: il dislivello positivo del Giro-E 2021 sarà di 25.500 metri, tra cui spiccano la tappa numero 14 Maniago- Monte Zoncolan, 2.700 metri di dislivello, e la 16 Canazei-Cortina D’Ampezzo, 2.200 metri di dislivello positivo che comprendono il Passo Giau e il Pordoi, Cima Coppi del Giro 2021.
Ma saranno sei le tappe oltre i 2.000 metri di dislivello positivo.
All'evento parteciperanno, tra gli altri, ex professionisti come Max Lelli, Moreno Moser, Amedeo Tabini e Roberto Ferrari, oltre a Patrick Martini, Andrea Ferrigato, Roberto Chiozzotto.
“Il Giro-E è una manifestazione unica nel panorama internazionale del ciclismo”, ha detto Paolo Bellino, amministratore delegato e direttore generale di RCS Sport. “Siamo stati i primi a credere nelle bici a pedalata assistita: abbiamo avuto lungimiranza e abbiamo anticipato l’esplosione del mercato della e-bike. Oggi il Giro-E raccoglie i frutti del nostro impegno negli ultimi quattro anni, ottenendo l’apprezzamento di tutti gli appassionati di ciclismo, delle aziende e degli sponsor”.
Castelsantangelo sul Nera in lutto per la morte di Benedetto Amici, storico proprietario dell'albergo "La Fiorita", a Spina di Gualdo. Conosciuto e benvoluto dall'intera comunità, è scomparso a seguito di una malattia all'età di 80 anni.
Amici era stato nominato Cavaliere della Repubblica Italiana nel 2015 ed è stato il primo, assieme a sua moglie, a credere nella promozione turistica di quelle zone dell'Appennino.
Anche il sindaco di Castelsantangelo sul Nera ha partecipato con commozione alla triste notizia: "Siamo vicini alla famiglia di Benedetto, sono personalmente addolorato per la sua scomparsa. Ha profuso un impegno impareggiabile nella protezione della montagna e nel rilancio turistico della nostra area. Non lo dimenticheremo".
Una struttura delocalizzata per ospitare gli anziani della casa di riposo "A.Paparelli" di Castelsantangelo sul Nera.
A chiederla è il sindaco Mauro Falcucci che a tal proposito ha già interessato la Regione Marche e il governatore Francesco Acquaroli. "Avere in tempi brevissimi una struttura delocalizzata per ospitare i nostri anziani è essenziale per dare una risposta concreta al crescente numero di domande che al momento non possono essere evase", ha spiegato Falcucci.
"Gli anziani dal 2018 sono ospitati presso l'ex ospedale "E. Mattei" di Matelica di proprietà dell'Asur Marche. Il sindaco ha ricordato che l'iter per ricostruire la casa di riposo danneggiata dal sisma è di fatto avviato, "ma i tempi della macchina amministrativa, sommati a quelli per la costruzione dell'edificio, si allungheranno per un arco di tempo che si aggira sui tre anni, mentre noi abbiamo bisogno di dare una risposta adesso, ecco perché la struttura delocalizzata oggi diventa essenziale", ha concluso Falcucci.
(Fonte: Ansa)
La prima Ordinanza firmata dal Sindaco Mauro Falcucci lo scorso 24 Agosto 2016 ha riguardato l’inagibilità della Casa di Riposo “A. Paparelli” di Castelsantangelo sul Nera, primo e unico Comune della Provincia di Macerata ad essere stato significativamente colpito dagli eventi sismici di quella tragica mattina.
Infatti, tutti i 26 anziani furono tempestivamente trasferiti, con il coinvolgimento dell’ASUR e l’essenziale supporto dell’Arma dei Carabinieri, dei dipendenti della Casa di Riposo, della Croce Rossa Italiana e dei volontari, presso varie strutture della Provincia e, dopo un lungo peregrinare, ospitati dal 2018 presso l’ex Ospedale “E. Mattei” di Matelica ,di proprietà dell’ASUR Marche.
"A seguito del recente incontro del 16 marzo con la Direzione Generale ASUR Marche 3 e il Sindaco di Matelica, si è convenuto di attivare tutte le iniziative volte in primis alla tutela degli anziani ospiti e del personale impiegato, affinché si pongano in essere, compatibilmente alle primarie esigenze sul rispetto delle norme anti Covid19, un ritorno alla Sede originaria" ha sottolineato Falcucci.
Come è noto Castelsantangelo sul Nera, primo Comune dell’intero cratere ad aver adottato il 4 marzo scorso i Piani Attuativi che hanno coinvolto l’intero territorio comunale e il PSR (Programmi Straordinari di Ricostruzione) connesso agli interventi di riedificazione, inizierà la progettazione e la conseguente realizzazione della nuova Casa di Riposo, già finanziata, non appena lo strumento straordinario per la ricostruzione verrà approvato.
Considerato che i tempi tecnici per l’approvazione si aggirano intorno ai 90 giorni e quelli successivi per le procedure di progettazione/appalto/realizzazione impiegheranno non meno di tre anni, si è reso necessario avanzare una richiesta di delocalizzazione temporanea affinché gli ospiti ritornino a Castelsantangelo sul Nera.
"Le ragioni che oggi impongono una diversa soluzione sono legate sia alle motivazioni esposte dal Comune di Matelica lo scorso 11 gennaio 2021 (poi ribadite nell’incontro del 16 marzo scorso), sia a quelle che, vedendo assegnati pochissimi posti presso l’attuale sede dell’ex nosocomio, non riescono a soddisfare le richieste di nuovi accessi comportando una lunga lista di attesa che deve essere soddisfatta quanto prima per le ovvie ragioni di disagio che la popolazione anziana sta da tempo vivendo" spiega Falcucci.
"Per tali ragioni e per dare, dopo quasi cinque anni dagli eventi sismici, un reale e concreto segnale di ripresa, l’Amministrazione comunale ha avanzato, al Servizio di Protezione Civile Regionale e al Dipartimento di Protezione Civile nazionale, la richiesta di realizzare una struttura temporanea con requisiti sanitari da destinare a Casa di Riposo per almeno 25 posti, tanti quanti erano presenti nella struttura ante sisma" ha annunciato il primo cittadino di Castelsantangelo.
"A tal proposito è stato coinvolto il Presidente Acquaroli, e l’intera Giunta regionale, affinché il progetto si possa realizzare in tempi brevissimi quanto richiesto in un Comune che, insieme a quello di Arquata del Tronto, ha registrato la maggior percentuale di danni e di crolli della Regione e vede oggi solo la presenza dei cittadini nelle 63 SAE" ha concluso Falcucci.
Il sindaco e l’intera Giunta comunale di Castelsantangelo confidano molto nel fattivo impegno del Presidente e dell’esecutivo regionale e sono certi di ricevere formali e positive assicurazioni da tutte le Istituzioni coinvolte.
La Comunità di Castelsantangelo sul Nera vive una giornata di profondo lutto.
"Questa mattina è venuto a mancare Ovidio Monaco, un concittadino residente a Macerata e originario del nostro Comune che da sempre ha manifestato passione e interesse per questa terra".
Con queste parole il Sindaco Mauro Falcucci ha voluto ricordare l’amico Ovidio, promotore di tante iniziative amministrative, sportive e culturali.
"Ricordo Ovidio, non solo come impegnato e competente Consigliere comunale per ben due legislature, ma soprattutto per la nostra profonda e sincera amicizia, per la stima reciproca, per l’amore e per la dedizione che ha sempre riservato a questo territorio nell’esclusivo interesse della collettività - affermato - Da amministratore, da tecnico (Funzionario Geometra al Comune di Macerata) e da cittadino ha partecipato con competenza alla Commissione Edilizia comunale".
"È stato socio fondatore sia del Tennis Club, sia del “Capannaccio” (Primo luogo di aggregazione giovanile) con un impegno costante anche nella Pro Loco - ha continuato Falcucci -Una straordinaria cura l’ha destinata al presepe meccanico (realizzato dallo scomparso Elio Angeletti) che è stato oggetto di significativi apprezzamenti tanto da essere, dopo gli eventi sismici del 2016, trasferito ed esposto a Macerata.
Con la pubblicazione della raccolta storica da lui curata insieme al Dott. Matteo Ricucci, dal titolo “Le silenziose orme del Tempo – Una documentazione fotografica su Castelsantangelo sul Nera” pubblicato nel 2002, ha lasciato un segno tangibile di quanto ha amato questa terra.
Richiamo un suo passaggio tratto dall’introduzione della predetta Opera: “Così, attraverso vecchie fotografie, cartoline e antichi documenti, il passato della nostra gente e del nostro paese rivive permettendo alle generazioni di allora di sentire attuale il tempo lontano e alle nuove generazioni di apprendere e comprendere l’ambiente, la vita e la cultura di genitori, dei nonni protagonisti.”
Rimarrà un significativo contributo culturale, architettettonico e storico per le future generazioni.
"A nome della Comunità, dell’Amministrazione comunale tutta e mio personale, siamo vicini e partecipi all’immenso dolore di Francesca e Silvia, sue amate figlie, e formuliamo le nostre più sentite espressioni di cordoglio". Ha concluso il Sindaco Falcucci.