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La chiesa della Madonna della Cona torna a nuova luce: completato il restauro

La chiesa della Madonna della Cona torna a nuova luce: completato il restauro

Domenica 7 novembre, alle ore 11:00, l’Arcivescovo di Camerino Francesco Massara e il Sindaco di Castelsantangelo sul Nera Mauro Falcucci, insieme alle altre autorità invitate presenzieranno alla cerimonia di inaugurazione e benedizione della Chiesa della Madonna della Còna, fortemente danneggiata dal sisma del 2016 e posta a 1500 metri di altitudine su un territorio di confine tra Castelluccio di Norcia e Castelsantangelo sul Nera.

L’antica chiesa deve la sua denominazione dall’immagine mariana conservata al suo interno e la tradizione vuole che la sua costruzione sia riferita alla vittoria di Visso nella battaglia contro Norcia nel 1522, detta del “Pian Perduto”.  A seguire alle ore 11.45 alla Sala polivalente a frazione Guardo saluti delle Autorità presenti, illustrazione dei lavori e proiezione dei video. La cerimonia è organizzata in collaborazione con la Pro Loco.

Il progetto a cura dell’architetto Luca Maria Cristini, dell’ingegnere Romualdo Mattioni e del geologo Fabio Facciaroni che hanno prestato gratuitamente la loro professionalità, ha consentito il restauro con parziale ricostruzione e risanamento conservativo della Chiesa – Rifugio della Madonna della Còna. Si è intervenuti in maniera compatibile con l’originaria tecnologia edile nelle porzioni recuperabili mentre per quanto riguarda le parti andate distrutte con il terremoto, è stato deciso di utilizzare tecniche costruttive e materiali rispettosi del pre-esistente, analoghi agli originari.

L’unica eccezione nella realizzazione della nuova struttura a botte, anch’essa del tutto crollata, per la quale in luogo al materiale lapideo costitutivo dell’originale struttura, sono stati impiegati elementi laterizi, essendo le parti originarie non più utilizzabili. Rinvenuto e recuperato l’antico selciato dell’edificio e restaurato il portone e la scritta originali.

Quindi tutte le scelte progettuali, in accordo e in continuo dialogo con la Soprintendenza, derivano da rigorosi criteri dettati dalle regole del restauro filologico, compreso il palo di sostegno che è stato restaurato e rinforzato che sorregge la campana, opera originale costruita dal Cav. Gentili, nella seconda metà del secolo scorso. Il costo finale ammonta a circa 150 mila euro finanziati, oltre che dal Cosmari, con fondi CAI, con fondi raccolti con Macerata Opera Festival e singole donazioni di privati e altri soggetti pubblici.

I lavori sono stati affidati, lo scorso novembre 2020, all’Impresa Lapucci Gino srl di Pievetorina.

 

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