Dopo la giornata “Di Visioni e di Concretezze” accolta domenica 15 ottobre a Visso, prosegue il progetto “Territori Forti e fluidi”, che vede in aggregazione i comuni di Ussita capofila, Castelsantangelo sul Nera, Serrapetrona, Valfornace, Visso, in risposta al Bando indetto da Atim Marche, Agenzia per il turismo e l’internazionalizzazione delle Marche, per la realizzazione di eventi promozionali e di valorizzazione a fini turistici nei Comuni del cratere del sisma.
A Visso è stata una giornata in cui le persone intervenute hanno potuto apprezzare una parte delle straordinarie bellezze della cittadina che ha riportato danni gravissimi dal terremoto. I suoi abitanti stanno testimoniando un senso di appartenenza ed un orgoglio che stanno proseguendo in questo tempo di ricostruzione.
Da Visso con la passeggiata narrata dal laghetto alle Torri, fino alla degustazione di bevande medioevali al suono dell’arpa, passando per le storie di alcuni produttori e artigiani dell’Altonera, “Territori Forti e Fluidi” si sposta nella sua terza tappa a Castelsantangelo sul Nera dove sabato 21 ottobre ci sarà l’evento “Come l’Acqua che scorre dai Monti”. Ci si ritrova alle ore 9.00 alle Sorgenti del Nera con le “Forme poetiche dell’acqua” e la performance artistica a cura dell’Associazione Ho un’idea che propone lo spettacolo itinerante “La Voce di Nera” con attori professionisti.
A seguire escursione alle Cascate del Pisciatore con la guida turistica ed escursionistica abilitata Federico Ferranti. Alle ore 11 presso l’Area SAE del capoluogo si terrà il concerto con Samuele Giacomozzi al pianoforte e Daniele Cococcioni alla fisarmonica.
Nella zona commerciale del capoluogo ci saranno stand con prodotti tipici a cura della Pro Loco delle Valli Castellane. Durante la giornata si potrà mangiare nei bar e nei ristoranti presenti nel paese, alcuni propongono un menù dedicato al tema del format. Alle 14.30 presso i giardini pubblici ci sarà il laboratorio per bambini “L’acqua e i fiumi maestri di futuro” a cura dell’Associazione APS Walden e l’Occhio Nascosto dei Sibillini, dove i bambini potranno imparare l’Educazione Ambientale in modo divertente ed interattivo.
Inoltre ai giardini pubblici nel pomeriggio ci saranno le testimonianze dei produttori locali e si terrà il Concerto Multisensoriale con il cantautore Alessandro Pellegrini, con suoni, immagini e proiezioni di video del Parco Nazionale dei Monti Sibillini a cura dell’Occhio Nascosto dei Sibillini. In caso di maltempo tutte le iniziative, esclusa l’escursione, si svolgeranno nella “Casa Amici del Trentino” a partire dalle ore 10,30. Domenica 22 ottobre a Valfornace ci sarà l’evento “Liberi Spiriti nelle Acque Accanto”.
Alle ore 10.00 escursione al lago di Boccafornace con la guida abilitata professionista Fabrizio Franconi e il percorso narrato le “Forme poetiche dell’acqua” con l’Associazione Ho un’idea, che farà vivere la magia di visioni e parole intorno al lago con la rappresentazione teatrale “A Fior d’Acqua”. Attori professionisti per la prima volta si ritroveranno intorno all’anello del lago regalando sensazioni uniche ai camminatori-spettatori.
In piazza Vittorio Veneto a Pievebovigliana, ci saranno stand con i produttori della Coldiretti Macerata e l’esposizione del Consorzio Apistico Provinciale di Macerata, con dimostrazione della tecnica della smielatura e “merenda pane e miele” offerta ai visitatori. Durante la giornata si potrà mangiare nei bar, nei ristoranti e negli agriturismi del paese.
Dalle ore 14.00 una navetta condurrà i visitatori a scoprire i castagneti presenti nel territorio e si potranno fare delle passeggiate tra i boschi grazie anche alla disponibilità di alcuni proprietari dei castagneti e di una guida professionista. Nel pomeriggio ricco anche il programma per i più piccoli con il laboratorio per bambini “Alla scoperta delle api con Emily e Alessia”, con le performance artistiche del musicista Mattia Buonaventura De Minicis e le canzoni di Nicole Marzaroli.
Ci saranno poi caldarroste e vin brulè a cura della Pro Pieve. Alle ore 17.00 presso la piazzetta Santa Maria Assunta si svolgerà “Le mani nella terra danno buoni frutti”, racconti tra storia agricola ed economica del paese con il prof. Augusto Ciuffetti, docente di storia economica e sociale dell'Università Politecnica delle Marche e Augusto Congionti, rappresentante di Agriturist.
In caso di maltempo la maggior parte delle iniziative si svolgeranno nel Palazzetto dello Sport di Pievebovigliana. Il format prosegue sabato 28 ottobre al lago di Caccamo di Serrapetrona e domenica 29 ottobre ad Ussita. Il programma completo è consultabile nei siti dei comuni del progetto e nelle pagine Facebook ed Instagram di “Territori Forti e Fluidi”.
Si è tenuto questo pomeriggio a Castelsantangelo sul Nera, nella sala polivalente Livo, adiacente agli uffici comunali, l'incontro per illustrare la normativa inerente la delocalizzazione definitiva delle attività produttive, commerciali e agricole che sono state delocalizzate in modo provvisorio, durante l’emergenza post terremoto, secondo le ordinanze 418 della protezione civile o l’ordinanza 9 della struttura del commissario straordinario alla ricostruzione.
L'entrata in vigore del testo unico della ricostruzione privata pone la necessità di far scegliere a chi ha delocalizzato la propria attività, se rendere definitiva la sistemazione, inizialmente pensata come temporanea, oppure se rientrare nell'edificio originario, secondo un iter che prevede il coinvolgimento del Comune e dell’ufficio speciale ricostruzione.
La normativa è stata illustrata dal sindaco Mauro Falcucci e dall'architetto Marco Guardascione, capo dell'area tecnica che sono entrati nel dettaglio degli articoli 27, 28 e 29 del testo unico della ricostruzione privata, che disciplinano la delocalizzazione delle attività produttive. Solo nel caso in cui sia stata delocalizzata il 100% dell'attività, cosa tra l’altro non prevista in fase di emergenza, e si voglia rientrare nell'edificio originario, si ottiene il contributo completo per la ricostruzione al costo parametrico attuale, purché si restituisca alla disponibilità della pubblica amministrazione la struttura per la delocalizzazione temporanea.
Negli altri casi la normativa prevede che sia erogato il contributo per la ricostruzione solo alla parte non delocalizzata, togliendo quanto già erogato per la delocalizzazione temporanea. Entrando nel dettaglio, all'epoca delle delocalizzazioni temporanee o in strutture prefabbricate la percentuale massima della delocalizzazione si aggira intorno al 70%, con un contributo parametrico che per le attività di Castelsantangelo sul Nera era stato di circa 350 euro al metro quadrato, tanto che nella maggioranza dei casi gli esercenti hanno dovuto completare la delocalizzazione con un contributo proprio per la sistemazione interna delle strutture prefabbricate. In questo secondo caso il contributo per riparare il vecchio edificio sarà solo sulla parte non delocalizzata, pari ad esempio al 30 per cento, che otterrà il costo parametrico attuale per le attività produttive, che si aggira intorno ai 2.000 euro al metro quadrato.
L'altra strada percorribile è quella di ampliare, ove ci siano i requisiti urbanistici, la delocalizzazione temporanea adeguandola alla normativa ordinaria del settore, con un contributo riconosciuto dal testo unico della ricostruzione privata, chiedendo la conformità urbanistica al Comune. Finora, essendo classificate come temporanee, le attività produttive erano oggetto di deroghe, che però non saranno più possibili. Nel testo unico ci sono previsioni specifiche per le attività agricole che hanno avuto in dotazione strutture temporanee.
È ammissibile a contributo la spesa per l'ampliamento, comunque per l'adeguamento dell'attività alle normative di legge, ma per la trasformazione della delocalizzazione da temporanea a definitiva, sarà comunque necessario presentare l'istanza al Comune. Spiega il sindaco Mauro Falcucci: «Abbiamo dato inizio ad una fase di ascolto degli esercenti, un incontro si è già tenuto e dopo di questo ce ne sarà un altro, per raccogliere le loro esigenze in questa fase molto delicata. A partire da queste ci muoveremo come Comune, vogliamo capire cosa intendono fare gli operatori».
«Stiamo predisponendo una variante urbanistica, per armonizzare le diverse delocalizzazioni esistenti. Se piazzale Piccinini che ha destinazione a parcheggio, sarà sede della delocalizzazione definitiva delle attività commerciali che tuttora vi si trovano, dovremo individuare un altro parcheggio nel piano regolatore generale. Prevedremo nel centro storico delle attività commerciali per garantire la fruibilità una volta ricostruito. Continuiamo a chiedere da tempo una zona franca in stile Livigno, altrimenti con il tempo sarà sempre più difficile che qualcuno venga a investire nell'entroterra montano».
L’effetto “WoW” è nell’unicità di un territorio fatto di paesaggi sorprendenti, prodotti enogastronomici straordinari e di un progetto che vuole testimoniare l’autenticità della gente di montagna e di un entroterra pronto a fare del suo meglio sempre, anche dopo essere stato messo a dura prova da fatti eccezionali.
Con queste premesse giovedì 5 ottobre, nella sala consiliare del Comune di Ussita, è stata ospitata la conferenza stampa di presentazione del progetto “Territori Forti e fluidi”, che vede in aggregazione i comuni di Ussita capofila, Castelsantangelo sul Nera, Serrapetrona, Valfornace, Visso, in risposta al Bando indetto da Atim Marche, Agenzia per il turismo e l’internazionalizzazione delle Marche, per la realizzazione di eventi promozionali e di valorizzazione a fini turistici nei Comuni del cratere del sisma, nell’ambito dell’intervento “#destinazionemarche – The ideal place for a better life”, con risorse afferenti al Por Fesr 2014-2020, destinate al sisma e derivanti da economie di spesa. “Territori Forti e Fluidi” nasce esclusivamente in risposta al Bando Atim ed è incentrato alla valorizzazione turistica dei comuni che sono all’interno del progetto.
Da sabato 7 a domenica 29 ottobre, si svolgeranno eventi dallo spiccato taglio naturalistico, si valorizzeranno le piccole attività artigianali, le produzioni enogastronomiche che vedono in questi luoghi le massime eccellenze, le figure importanti dei paesi, coloro che hanno il compito di testimoniarne le tradizioni, la storia, i racconti. “Territori forti e fluidi” metterà al centro anche la parte culturale ed artistica, rappresentata sia dalle risorse locali che da quelle provenienti da fuori da queste terre, perché gli scambi sono utili alla crescita. Presenti in conferenza stampa i sindaci di Ussita Silvia Bernardini, di Castelsantangelo sul Nera Mauro Falcucci, di Valfornace Massimo Citracca e di Visso Gian Luigi Spiganti Maurizi. Assente per un precedente impegno istituzionale il sindaco di Serrapetrona Silvia Pinzi.
Tutti gli amministratori sono stati concordi nel valorizzare l’aspetto aggregativo insito nel bando e la volontà di Regione Marche ed Atim di far vivere queste terre anche in un periodo di destagionalizzazione, per proporre al visitatore attività, cose da fare ed emozioni da poter vivere in montagna e nei fondo valle, valorizzando l’unicità dei luoghi. Partners del progetto Arci Macerata, che si sta occupando della organizzazione, rappresentata in conferenza da Massimiliano Sport Bianchini, Presidente Regionale e di Arci Macerata; Confartigianato Imprese Macerata, Ascoli Piceno, Fermo, Coldiretti Macerata, Consorzio Apistico Provinciale Macerata, Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Associazione Operatori Turistici Altonera.
Tutto il progetto ha un costante rimando all’elemento acqua: diversi eventi si svolgeranno in parte a bordo fiume o a bordo lago. Il termine “Fluidi” presente nel titolo non è solo riferito alle acque che scorrono lungo i paesi interessati dal progetto ma è stato scelto anche per indicare l'evoluzione naturale, o spinta dai terremoti, verso i cambiamenti che donne e uomini che vivono questi luoghi, continuano a fare nel loro percorso. I fluidi nel progetto sono raccontati anche nelle essenze che “il profumiere dell’anima” Mauro Malatini ha realizzato per l’occasione e che si è potuto annusare per la prima volta in conferenza stampa: un profumo ispirato alla montagna e a ciò che rappresenta “Territori Forti e Fluidi”, per lasciare un ricordo olfattivo del progetto e dei giorni da trascorrere insieme.
Si comincia sabato 7 ottobre a Serrapetrona con una serata di apertura straordinaria dell'Osservatorio Astronomico di Villa d’Aria, spettacolo e pic-nic. Domenica 15 ottobre Piazza Maria Cappa a Visso ospita “I Sibillini Raccontano: eccellenze e territorio. Mostra Mercato di prodotti artigianali” e una passeggiata narrata fino alle Torri, musica e richiami medioevali. Sabato 21 ottobre a Castelsantangelo sul Nera, escursione alle Cascate del Pisciatore, performance teatrale, concerti, laboratorio per bambini e immagini della natura.
Domenica 22 ottobre a Valfornace, passeggiata al lago di Boccafornace con attori nel percorso, stand con i produttori di Coldiretti Macerata e la “smielatura” con il Consorzio Apistico Provinciale di Macerata, passeggiata tra i castagneti, caldarroste e racconti. Sabato 28 ottobre al Lago di Caccamo, concerto e degustazione “Le caratteristiche dei fluidi: la Vernaccia di Serrapetrona DOCG e Serrapetrona DOC e l’olio Coroncina”. Domenica 29 ottobre passeggiata narrata dal torrente Ussita con storie, con guide e botanici, con artigiani e poeti incontrati nel percorso, tra rime e musica, giocolieri e maghi per i più piccoli ed esperienza olfattiva con “Il profumo meraviglia dei sensi”.
Finiscono in una zona interessata da frane e non riescono più a continuare l'escursione: recuperati con l'ausilio dell'eliambulanza. È quanto avvenuto nel tardo pomeriggio di sabato, quando la stazione di Macerata del soccorso alpino e i vigili del fuoco sono stati allertati per la presenza di due escursionisti impossibilitati a muoversi in una zona molto impervia in località "Passo Cattivo", a Castelsantangelo sul Nera.
Per raggiungere la coppia è stato necessario l'intervento dell'elisoccorso che, giunto sul posto, ha sbarcato tramite verricello un tecnico del soccorso alpino e un medico anestesista-rianimatore che, dopo aver constatato il buono stato di salute di entrambi, hanno provveduto al loro recupero.
Successivamente, gli escursionisti sono stati riaccompagnati dal punto di sbarco al parcheggio in cui avevano lasciato l'auto.
"In un momento dove il salario minimo è oggetto di un serrato confronto tra le forze politiche del Paese, a Castelsantangelo sul Nera si è passati ai fatti. Ad affermarlo, con grande soddisfazione, è il sindaco Mauro Falcucci.
Lo scorso 3 agosto è stato, infatti, siglato un accordo tra la Nerea S.p.A. (Stabilimento d’imbottigliamento acqua minerale) e la Fai (Federazione Agricola Alimentare Ambientale Industriale Italiana) che vede i dirigenti, i responsabili e i dipendenti partecipare al "Premio di risultato e di partecipazione agli utili d’impresa".
Nello specifico trattasi di una contrattazione di secondo livello (Art. 55 A del vigente CCNL) che richiama la Legge di Bilancio 2023 (Legge n.197/2022) che ha ridotto dal 10% al 5% per l’anno corrente l’aliquota dell’imposta sostitutiva sulle somme erogate sotto forma di premi di risultato e o di partecipazione agli utili d’impresa.
L’accordo è strutturato sul miglioramento dell’efficienza aziendale e dei risultati di gestione su due obiettivi di utile al lordo delle imposte che collegate al numero di bottiglie prodotte, vedrà un compenso complessivo destinato ai dipendenti che varia dai 50mila euro agli 80mila euro.
Premio significativo che comporterà la corresponsione di una retribuzione mensile in più nel primo caso e due mensilità in più nel secondo con due modalità di erogazione: 90% con la mensilità di dicembre 2023 e del restante 10% dopo la chiusura del bilancio di esercizio dell’anno 2023.
Il sindaco Falcucci ha voluto ribadire che quanto avvenuto in un piccolo comune montano è "esempio di dinamicità di una comunità che grazie alla illuminata lungimiranza imprenditoriale del presidente della Nerea S.p.A. Tommaso Rossi e al Sindacato Fai-Cisl, rappresentato da Stefano Pepa, vuole avere un ruolo da protagonista nel tutelare i diritti dei lavoratori, ma nel contempo essere proattivo nel rispettare i rischi e le difficoltà dell’impresa in questo delicato momento rafforzando la volontà di consolidare e ulteriormente sviluppare un modello di relazioni industriali al passo con i tempi".
A tal proposito è stata costituita una commissione interna composta dal management della Nerea S.p.A. e dai rappresentanti dei lavoratori per monitorare congiuntamente gli indicatori di risultato e l’applicazione dell’accordo sindacale e va anche sottolineato che l'azienda quest'anno ha effettuato investimenti per 1,5 milioni di euro.
Un accordo che sicuramente potrà essere di esempio per altre realtà analoghe dove, nonostante le difficoltà oggettive legate alla ricostruzione post sisma, si può rinascere e garantire un futuro occupazionale essenziale per l’antropizzazione del territorio.
Donna in difficoltà lungo il sentiero Passo Cattivo, a Castelsantangelo sul Nera: soccorsa con l'elicottero. L'sos è stato lanciato alle ore 13:00 circa, per recuperare un'escursionista che, mentre si trovava a percorrere il passo assieme a una comitiva, ha accusato un affaticamento fisico che gli ha impedito di proseguire.
Per raggiungere la donna, che si trovava in una zona impervia, è stato richiesto dai sanitari del 118 l'intervento dei vigili del fuoco e del soccorso alpino. Proprio la squadra di Visso dei vigili del fuoco ha raggiunto l'infortunata, che accusava problemi a una caviglia, con la campagnola per poi affidarla al personale del 118 che aveva già predisposto l'intervento dell'eliambulanza, sulla quale la paziente è stata caricata per il trasporto in ospedale.
Appuntamento sabato 12 agosto alle ore 21 con Andrea Roncato a Castelsantangelo sul Nera, ospite speciale della serata teatrale in programma presso la sala polivalente “Amici del Trentino” del capoluogo. Andrà in scena la rappresentazione teatrale “La battaglia del Pian Perduto”, firmata dal regista maceratese Pietro Romagnoli, in cui l’attore interpreterà capitano Arbillo: «È uno spettacolo molto molto divertente, vi aspetto, mi raccomando che ci divertiamo», le parole dell’attore in un video messaggio che gira sui social.
La rappresentazione teatrale rientra tra gli eventi del secondo “Forum della Montagna”, il progetto sostenuto dalla Regione Marche, relativo alle celebrazioni per i cinquecento anni dalla Battaglia del Pian Perduto, epica battaglia militare del 20 luglio 1522, che dopo un aspro scontro tra i soldati di Norcia, in forte superiorità numerica e quelli di Visso, nettamente inferiori nel numero, vide la vittoria dei vissani, che ottennero il cosiddetto Pian Perduto, strappato ai nemici.
L’evento è stato di ispirazione per un poemetto in 116 ottave, composto dal poeta pastore Berrettaccia di Castelsantangelo, con tono ironico e goliardico, che narra le peripezie dei vissani per giungere alla vittoria. Durante la serata, ad ingresso gratuito, gli attori racconteranno la battaglia tra musica, storia, miti e leggende.
A Castelsantangelo sul Nera si è tenuto il 2° Forum sulla Montagna, titolo "La Montagna, la Transizione Ecologica e lo sviluppo", importante incontro per fare il punto, ma soprattutto riflettere, sulla situazione dell’entroterra maceratese riguardo la ricostruzione post sisma e le prospettive.
Moderati dal giornalista Maurizio Verdenelli, i relatori sono stati il sindaco di Castelsantangelo sul Nera Mauro Falcucci, il commissario straordinario alla ricostruzione Guido Castelli, il docente Unimc di Diritto tributario Giuseppe Rivetti e il presidente del Parco Nazionale dei Monti Sibillini Andrea Spaterna.
Presenti il presidente del Consiglio regionale Dino Latini, gli assessori regionali Francesco Baldelli, Chiara Biondi e Stefano Aguzzi, i sindaci del territorio, rappresentanti delle Unioni Montane e di varie realtà.
Al centro degli interventi e del dibattito lo spopolamento delle zone montane e il loro rilancio come habitat umano, la custodia e la difesa del territorio, le scelte economiche, ambientali e sociali necessarie.
Da circa trent'anni è vigente una legge non applicata per la valorizzazione delle zone montane. Governo e parlamento sono stati più volte chiamati in causa sulla calendarizzazione di una nuova legge da rendere operativa con urgenza. Auspicate anche, fin da subito, norme regionali concrete per fermare lo spopolamento, accelerato dal sisma del 2016.
Al Forum è stata accolta con curiosità e interesse la proposta di legge regionale, presentata proprio ieri, per costituire incentivi nei comuni sotto i mille abitanti.
Un provvedimento riferito in particolare alle aree dell’entroterra marchigiano, che riguarderebbe 55 comuni, con notevoli vantaggi fiscali ed economici.
La transizione ecologica viene interpretata da tutti gli interlocutori come una grande opportunità di sviluppo economico e sociale, nel rispetto dell’ambiente e della sua sostenibilità.
Grande infatti è il valore delle risorse del territorio dell’entroterra maceratese, rispetto al quale fondamentale tutelare la qualità di aria, acqua, suolo e biodiversità.
Il Forum ha dato il segno della grande volontà delle popolazioni montane e dei suoi rappresentanti istituzionali a dare seguito alla storia di comunità consolidate nel tempo, che hanno dato vita anche a straordinari esempi di arte, cultura e socialità.
Da Castelsantangelo è stato lanciato un chiaro appello: si diano adeguati e solleciti strumenti normativi e le opportune risorse per la ricostruzione, non perdendo l’occasione di dotare i territori montani di tecnologie innovative, oggi alla base di ogni sviluppo.
Guido Castelli, in questo senso, ha posto l’accento sulla possibilità di dare dimensione nazionale alle esigenze emerse dal Forum, cioè cominciare a parlare non di montagna in modo generico ma di "montagna appenninica" per le sue particolari caratteristiche, coinvolgendo più ampie zone del centro Italia. Temi sul tavolo di un prossimo 3° Forum (lo scorso anno il primo aveva come titolo "L’uomo custode del Territorio").
Sabato 29 luglio alle ore 16.30 avrà inizio, a cura del sindaco Mauro Falcucci, il secondo Forum su "La montagna, la transizione ecologica e lo sviluppo economico", presso la Sala Polivalente “Amici del Trentino Area SAE Capoluogo, Castelsantangelo sul Nera.
Ritorna un importante evento a cui parteciperanno Francesco Acquaroli, presidente della Regione Marche; Guido Castelli, commissario straordinario Ricostruzione Sisma; Dino Latini, presidente Assemblea Legislativa Marche; Stefano Aguzzi, assessore regionale; Francesco Baldelli, assessore regionale; Chiara Biondi, assessore regionale; Andrea Spaterna, presidente del Parco nazionale dei Monti Sibillini e Giuseppe Rivetti, professore di Diritto Tributario nell’ Università di Macerata.
Il Forum sarà moderato dal giornalista Maurizio Verdenelli. L’incontro intende valorizzare l’identità territoriale, intesa sempre più come motore di sviluppo, delle zone montane con particolare riferimento a quelle colpite dal sisma.
"Al riguardo, occorrono modelli innovativi e soprattutto nuovi modi di utilizzare la leva fiscale – sottolineano il sindaco Mauro Falcucci e il prof. Giuseppe Rivetti – il cui fine ultimo sia orientato alla creazione di reali possibilità di crescita del territorio. Appare, quindi, necessario realizzare interventi di sostegno integrati e pianificati che favoriscano la continuità dell’attività d’impresa, nonché l’attrazione di nuovi investimenti. La stessa sopravvivenza del tessuto sociale delle zone montane, colpite dal sisma, dipende dal rilancio del settore produttivo se vogliamo arginare lo spopolamento e impedire la dispersione del patrimonio storico, civile ed economico".
"In tale contesto i beni culturali e paesaggistici, nel pieno rispetto integrale della corrispondente tutela e salvaguardia, devono essere parte attiva del rilancio economico e sociale dei territori. Urgono immediate misure normative e di concreto sostegno per fermare lo spopolamento, una forte accelerazione delle procedure per la ricostruzione che, in alcune aree fortemente colpite, stenta a partire anche perché sono propedeutici interventi di mitigazione dei dissesti idrogeologici e idraulici" concludono Falcucci e Rivetti.
Donna di circa 50 anni finisce contro un palo durante una gita in montagna in bicicletta: trasportata a Torrette in eliambulanza.
Il fatto si è verificato nel primo pomeriggio, intorno alle 14, quando la ciclista da sola su un percorso di montagna si è schiantata contro un palo rimanendo bloccata a terra.
All'arrivo dei soccorritori del 118 è stato disposto il trasferimento ad Ancona in eliambulanza per sospetta frattura del femore e del bacino.
A Castelsantangelo sul Nera, paese che ha riportato ingenti danni dopo il terremoto del 2016, domenica 25 giugno si è svolta una giornata all'insegna dell'insaccato tipico della montagna maceratese: il ciauscolo. Un'occasione per stare insieme grazie alla bontà di prodotti che possono essere attrattivi per un territorio che non si arrende.
Il Ciauscolo D'Oro, evento organizzato dalla Norcineria Altonera, è una manifestazione che negli anni il compianto maceratese Piergiorgio Lorenzetti aveva fatto crescere, grazie alla amicizia che lo legava alla attività artigianale che prosegue a portare avanti la tradizione enogastronomica dedicata in particolare al mondo degli insaccati.
Dopo aver festeggiato i 30 anni di attività nel 2019 la Norcineria Altonera, dopo il rientro nella sua sede storica a Castelsantangelo sul Nera, delocalizzata dopo il sisma ma sempre presente nel centro del paese, ha voluto riprendere questa particolare festa, che nasce anche per divulgare le qualità del ciauscolo e per aprire interessanti discussioni legate a questo particolare prodotto tipico, come quella ospitata nel corso della mattina negli spazi della Sala Amici del Trentino, a cui hanno preso parte il giornalista Ugo Bellesi, delegato dell'Accademia Italiana della Cucina della provincia di Macerata e l'eclettico divulgatore Silvano Scalzini.
Moderata dalla giornalista Barbara Olmai la conferenza, aperta dai saluti del sindaco Mauro Falcucci che ha preso parte all’intera giornata, ha visto una nutrita presenza di partecipanti che hanno potuto assistere ad un interessante dibattito, che ha visto anche l'intervento del promotore del territorio Marco Costarelli.
Il ciauscolo, preparato nelle zone della montagna e nel modo artigianale e tradizionale, può rappresentare ancora non solo un ottimo volano economico ma anche richiamo turistico efficace, capace di catalizzare l’attenzione di un pubblico vasto attratto anche dalla sua storia, fatta di gente schietta e ancorata alle tradizioni e al ritmo delle stagioni.
La sala ha inoltre ospitato una mostra fotografica di Scalzini e una di quadri a firma del pittore Silvio Craia. La giornata è stata aperta da una bella passeggiata alle Cascate del Pisciatore e poi chiusa con il cibo offerto dalla Norcineria a tutti gli amici, i clienti e i fornitori.
Nel corso del pomeriggio gli organizzatori hanno assegnato una targa alla moglie Brunella, in ricordo e alla memoria di Piergiorgio Lorenzetti, che tanto ha fatto per divulgare la conoscenza del ciauscolo, motivato dall'amore per il paese di cui è stato anche Sindaco per un mandato.
Nel corso dell'evento, promosso anche grazie al supporto di Elisabetta Marcolini e Massimo Ascenzi per la vicinanza all’avisino Lorenzetti, sono state anche presentate delle ricette che verranno realizzate in un prossimo evento per stabilire quella che sarà la vincitrice e che potrà essere preparata il prossimo anno nell'ambito della nuova festa, la quindicesima edizione del Ciauscolo d'Oro.
Dopo quattro anni torna la festa del "ciauscolo d’oro”, iniziativa che aiuterà a riattivare la martoriata Castelsantangelo sul Nera. Domenica il paese dei Sibillini, immerso nel verde e nella natura, vivrà infatti una domenica di ripresa, speranza, buonumore e buon cibo, grazie alla 14° edizione della manifestazione che venne ideata dal compianto Piergiorgio Lorenzetti e portata avanti da Gregorio Ceccarelli e Giulio Cianconi, titolari della nota Norcineria Altonera.
Sarà una giornata di attrazioni interessanti e differenti, con la mattinata rivolta ai circa 150 clienti della Norcineria. Si comincerà alle 9.30 con una passeggiata per scoprire e godere delle “Cascate del Pisciatore” a due passi dalle sorgenti del Nera. Alle 11 alla Casa del Trentino verrà inaugurata la mostra artistica di Silvio Craia e quella fotografica dell’ex ristoratore Silvano Scalzini. A seguire lo stesso Scalzini e la giornalista Barbara Olmai saranno quindi relatori di una conferenza sul ciauscolo che in questo territorio, grazie anche al clima e all’acqua, è davvero speciale.
Dopo il pranzo si entrerà nella fase saliente con la novità, alle 16, del primo “memorial Piergiorgio Lorenzetti”. Una commissione esaminerà una trentina di ricette preparate ad hoc con il pregiato salume come ingrediente base e ovviamente verrà premiata la migliore di tutte. Dalle 16.30 infine chiunque potrà partecipare al “Ciauscolo party” con musica dal vivo e ulteriori degustazioni.
“Abbiamo voluto ricominciare da dove avevamo lasciato nel 2019, prima del covid – dicono Ceccarelli e Cianconi– perché qui abbiamo tutto! L’aria fresca e buona, l’acqua pura, la carne di maiale di prima qualità e pochi altri ingredienti genuini che permettono, alla nostra voglia di lavorare, di realizzare prodotti di alto valore. Siamo pronti a ripartire con la Festa del ciauscolo che sarà affiancata dal “premio Piergiorgio Lorenzetti” dedicato a colui che per primo ha voluto celebrare la nostra terra e i nostri prodotti. Insieme al genero Massimo Ascenzi, abbiamo fortemente voluto riprendere in mano questa tradizione per ricordare un uomo, un amico grande e generoso, già sindaco di questo paese a cui lui era molto legato".
“Un progetto di valorizzazione dei territori nel rispetto delle singole identità e necessità specifiche all’interno di un sistema di rete più ampio che pone al centro le esigenze del cittadino. Obiettivi che perseguo da sempre e per i quali mi sono sentito di aderire, da indipendente, a Dimensione Marche.
Lo ha dichiarato Mauro Falcucci, sindaco di Castelsantangelo sul Nera, nel corso dell’incontro avuto nei giorni scorsi con una delegazione del movimento civico composta da Giovanni Casoni, Gabriele Micarelli e Pierluigi Gigliucci, nell’ambito del programma di ascolto avviato nei Comuni dell’Alto maceratese.
"Falcucci porta con sè una dote importante di esperienza politica coniugata ad una indiscutibile competenza di amministratore pubblico. Caratteristiche che potranno essere di grande aiuto nel lavoro propositivo e progettuale di Dimensione Marche per il futuro prossimo dei territori montani, con particolare attenzione ai comuni del cratere sismico". spiega il coordinatore di Dimensione Marche, Giovanni Casoni.
“L’obiettivo è quello di mettere insieme persone di buona volontà con un ampio ventaglio di professionalità ed esperienze, svincolate da barriere ideologiche, che abbiano a cuore la crescita ed il miglioramento della qualità della vita nella nostra regione – ha sottolineato ancora Casoni – si tratta di un movimento che vuole rappresentare tutti i territori partendo da un discorso civico".
"Tramite i nostri rappresentanti, sia essi comunali che provinciali, intendiamo dare supporto alle amministrazioni locali in un’ottica di collaborazione mettendo a disposizione competenze specifiche e con una prospettiva di rete territoriale solidale”. Una rete che si sta rapidamente ampliando e che, ad oggi, è presente in oltre 30 Comuni delle provincie di Ancona, Macerata, Fermo ed Ascoli Piceno.
È stata riaperta questa mattina, in entrambi i sensi di marcia, la strada provinciale 156 “Monte Prata”, chiusa dopo il sisma del 2016. Sull'intero tratto, però, non si potrà circolare a una velocità superiore ai 60 km/h. La provinciale era stata chiusa con un'ordinanza del novembre 2017 visti i danni che, a seguito del terremoto, avevano interessato la zona.
In questi anni l'Anas (soggetto attuatore dei lavori) è intervenuta per ripristinare e mettere in sicurezza, con opere strutturali sulla carreggiata e sulle barriere di protezione, l'intero percorso e, a seguito di un sopralluogo del 12 gennaio scorso effettuato insieme ai tecnici della Provincia, è stato verificato che tutte le aree di lavoro sono state sgomberate e che la strada provinciale è ora fruibile all’utenza in piena sicurezza.
Per questo, stamattina, il dirigente dell'Ufficio viabilità provinciale Matteo Giaccaglia ha firmato l'ordinanza di riapertura e l'istituzione del nuovo limite di velocità. I tecnici della Provincia si occuperanno poi di rimuovere la segnaletica di cantiere e adeguare la segnaletica verticale.
“Continua l'attenzione e l'accoglimento delle istanze che ci arrivano dal territorio – spiega il vicepresidente della Provincia, Luca Buldorini –. Si sta lavorando, anche in sinergia con gli altri Enti, per garantire la sicurezza degli utenti delle strade e per riportare tutta la viabilità provinciale alla piena efficienza”.
Ieri, 4 dicembre, è morto Merlino, il lupo ospitato nel Centro faunistico di Castelsantangelo sul Nera. Aveva 13 anni e mezzo. La sua storia è intimamente legata alla figura di Massimo Dell’Orso, il custode degli animali del Parco, scomparso prematuramente nel 2018.
Fu proprio lui, insieme alle veterinarie Noemi Orazi e Monica Ferrari, a prendersi cura di Merlino quando, nel 2009, il cucciolo di lupo, ormai abbandonato dal suo branco, venne ritrovato nella zona di Cascia, magrissimo e stremato da una grave forma di rogna. Merlino venne così salvato da morte certa, ma non avendo potuto ricevere gli insegnamenti del branco, necessari per cavarsela in natura, ha dovuto trascorrere la sua vita nel centro faunistico.
Merlino divenne subito popolare e centinaia di persone ogni anno andavano a fargli visita; ma la sua notorietà aumentò dopo il terremoto del 2016, che colpì duramente il territorio dei Sibillini danneggiando pesantemente anche il centro faunistico.
Ed è proprio Merlino il protagonista del libro “La notte della polvere”, scritto da Dell'Orso insieme a Maria Cristina Garofalo. Sullo sfondo i terribili effetti del terremoto sui paesi e le comunità dell’appennino umbro-marchigiano, e il racconto in prima persona del lupo Merlino che ricostruisce il suo straordinario rapporto con quell’uomo che gli ha salvato la vita. Nel libro successivo, “Le terre di cristallo”, Merlino saluta il suo amico Massimo.
È lo stesso Massimo, in una breve intervista del 2017, a spiegare perché decise di chiamare quel cucciolo di lupo proprio con il nome di Merlino: “quando piccolino l’abbiamo messo nel recinto, molte volte non lo trovavo, perché lui si nascondeva così bene che non riuscivo a vederlo".
"Poi, all’improvviso, appariva come per magia. Siamo nel regno della Sibilla e, anche se non è propriamente attinente, l’Ariosto ci dice che Merlino e Morgana vennero alle nursine grotte e al lago d’Averno, quindi il lago di Pilato, a consacrare il libro del comando. Questa contaminazione tra la saga celtica e quella nostra appenninica di origine greco-romana si è così saldata, e questo nome, Merlino, mi piaceva particolarmente”.
“Con Merlino”, dichiara il presidente del Parco Andrea Spaterna, “se ne va un simbolo di speranza e resistenza del territorio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, duramente colpito dal terremoto; ma l’impegno del Parco, già assunto insieme al Comune di Castelsantangelo” prosegue Spaterna, “è quello di restaurare il centro faunistico e migliorarlo con nuove strutture, per renderlo un punto di riferimento di eccellenza nelle attività riguardanti la conservazione della fauna e per il recupero degli animali selvatici ritrovati feriti o in difficoltà nell’area dei Sibillini.
Una nuova opportunità, insomma, anche per la ripresa del territorio, legata alla cura e alla valorizzazione delle sue straordinarie risorse naturali”
Il taglio del nastro della nuova sede comunale di Camerino è stato occasione anche per un abbraccio tra comunità. Ieri, infatti, il sindaco di Castelsantangelo sul Nera, Mauro Falcucci, ha ufficialmente consegnato nelle mani del sindaco di Camerino, Roberto Lucarelli, le chiavi dello scuolabus ricevuto in dono nel 2018 dal Comune di Recco.
“Nel 2018 – ha raccontato il sindaco Falcucci – il comune di Recco vinse questo scuolabus partecipando alla trasmissione televisiva Mezzogiorno in Famiglia. Già nel giorno della finale l’allora sindaco Dario Cupurro disse che l’avrebbe donato a un piccolo comune e che la scelta era ricaduta sulla nostra Castelsantangelo. Noi, però, non abbiamo scuole e abbiamo pochissimi bambini, per alcuni anni lo abbiamo usato, ma poi ho pensato che questo mezzo sarebbe potuto tornare utile a una città più grande e che l’avrebbe fatto funzionare a pieno regime”.
Così – ricorda ancora Falcucci - ho contattato l’allora sindaco di Recco, Cupurro, e anche quello attuale, Carlo Gandolfo, e entrambi mi hanno detto che condividevano pienamente la scelta e che non avrebbero avuto nulla in contrario. Oggi siamo qua, quindi, in un simbolico abbraccio tra comunità, nel segno della solidarietà e della piena sinergia. E’ un messaggio per il territorio tutto, soprattutto quello montano colpito dal sisma del 2016: solo tutti insieme e in piena sinergia possiamo davvero fare cose buone”.
“Dalla mia – ha replicato il sindaco di Camerino, Roberto Lucarelli – posso solo dire grazie all’amico Mauro, alla comunità di Castelsantangelo e a quella di Recco. E’ un gesto che apprezzo tantissimo e un messaggio importante di collaborazione tra enti e realtà impegnate nella costruzione del futuro. Tra l’altro lo scuolabus sarà messo al servizio dei più giovani e questo rende ancora riempie tutto di maggiore significato. Ringrazio, chiaramente, anche l’ex sindaco di Recco, Cupurro, e quello attuale, Gandolfo, che non ha potuto essere presente oggi, ma che ha portato il suo saluto proprio tramite Mauro Falcucci”.
“ Abbiamo deciso di lasciare sulle fiancate dello scuolabus le scritte del Comune di Recco e di quello di Castelsantangelo sul Nera, proprio per mantenere visibile la storia di questo scuolabus e il messaggio che, insieme ai nostri giovanissimi alunni, porterà sulle strade della città e del circondario”.
Serviva fare il punto della situazione sul processo di ricostruzione post sisma legata a tutto il Centro Italia e - più nello specifico - alla provincia di Macerata con i suoi 47 comuni. A fronte di progetti che ancora faticano ad essere redatti e presentati per motivi tecnici (legati in egual misura a cittadini e professionisti) e a tutta una serie di procedure ben definite sulla carta ma puntualmente ostacolate da ciclici fattori (oggi, il caro energia e delle materie prime), l’unico dato fin qui certo è il termine stabilito al prossimo 20 dicembre entro il quale i residenti di SAE e CAS dovranno dichiarare i requisiti per continuare o meno a usufruire dei benefici di assistenza. Altrimenti, scatterà la massima di affitto delle casette per una spesa che ruoterebbe intorno ai 46 euro mensili.
“Le difficoltà sono quelle note - spiega in un’intervista esclusiva per Picchio News il Commissario Straordinario alla Ricostruzione Giovanni Legnini - e che ogni giorno ci comunicano i cittadini, i professionisti e i sindaci, legati alle conseguenze di questa esplosione dei prezzi e del caro energia. Abbiamo già adottato provvedimenti importanti e incisivi, ma comunque si richiedono adeguamenti, modifiche progettuali, computi metrici”.
“Tutto questo naturalmente ha portato a un rallentamento - prosegue - a cui si aggiungono in questo momento storico formule come 110 %, gli interventi sulle opere pubbliche, i fondi PNRR. Ci auguriamo che la situazione corrente possa essere invertita il prima possibile”.
E sul nuovo esecutivo targato Giorgia Meloni: “Mi aspetto che il governo continui a sostenere quanto fin qui realizzato all’interno di tutta Italia centrale: di portare avanti il lavoro magari cambiando o integrando ciò che riterrà opportuno nel percorso riguardante il codice della ricostruzione. Bisogna attingere alle migliori conquiste di questi ultimi anni, e puntare al più presto sull’istituzione di un apposito dipartimento in grado di seguire attentamente le operazioni d’intervento”.
Di seguito il servizio completo:
«Vedete tutte queste cose? In verità vi dico, non resterà qui pietra su pietra che non venga diroccata». Il silenzio sepolcrale, appena smorzato da qualche cinguettio e dal flusso costante del fiume, si accompagna naturalmente alla vista desolante del centro di Castelsantangelo sul Nera, insieme a riflessioni di (perché no?) portata biblica. Del resto, di fronte a un simile scenario, non occorre essere cattolici praticanti o credenti in generale per fare affidamento sll’estratto di cui sopra del discorso escatologico di Cristo.
Le macerie di case, esercizi commerciali, luoghi di culto come la chiesa di San Sebastiano e strutture comunali sono diventate dal 2016 una componente tristemente attrattiva per tutti quei paesini della provincia di Macerata fortemente provati dal sisma di quel 26/30 ottobre di 6 anni fa: ancora lì nella zona rossa, in attesa della tanto sospirata ricostruzione. Per realtà come quella di Castelsantangelo sul Nera il discorso si complica ulteriormente, complici alcuni fattori: l’inagibilità degli stabili al 96%, la precedenza riservata dal Piano ai territori economicamente più funzionanti (Tolentino, San Severino, Camerino etc., ndr), la procedura parziale e mai aggiornata che ha gettato nella confusione gli addetti ai lavori. E, più recentemente, il conclamato rincaro di energia e materie prime.
“Come i nostri vicini di Arquata del Tronto, Ussita e Visso - spiega Mauro Falcucci, sindaco di Castelsantangelo sul Nera - dobbiamo fare i conti con una ricostruzione molto lenta. Nonostante le procedure rispettate e i vari appelli fatti ai professionisti (l’ultimo a luglio, alla presenza del commissario Legnini), siamo molto preoccupati per il futuro”.
Le ragioni avallate dal primo cittadino si riferiscono in particolare a un progressivo spopolamento del territorio (iniziato già nel dopoguerra); alla presenza preponderante di case dal valore fiscale piuttosto che patrimoniale; alla perdita di attaccamento alla storia e al patrimonio paesaggistico dei Monti Sibillini; alla poca lungimiranza della politica nell’intervenire in modo da rendere determinate frazioni più vivibili e appetibili dal punto di vista imprenditoriale.
“La vita che i cittadini conducono oggi nelle SAE - prosegue Falcucci - è sempre più dura, soprattutto perché parliamo di una popolazione per lo più anziana. Anche per le giovani coppie e famiglie diventa difficile pensare a un futuro qui: la quotidianità è fatta comunque di spese, sacrifici per crescere e far studiare i figli, le bollette. Senza discernimento, fiscalità differenziata, un provvedimento normativo adeguato al singolo contesto e agevolazioni significative che durino nel tempo, queste terre non potranno rinascere”.
“Siamo preoccupati anche in vista dell’inverno - aggiunge - poiché sarà inevitabilmente faticoso sopportare un accollo tributario con annesse bollette per il consumo dell’energia (riscaldamento ed elettricità). Oltrettutto, per noi è venuto meno anche l’uso civico del legname, visto che le SAE non sono strutturalmente predisposte. Questa è una terra magnifica, e continuo a invitare i miei cittadini alla resistenza e ad appellarmi a colleghi e professionisti: se vogliamo lasciare qualcosa di buono alle future generazioni in termini di bellezza e cultura, bisogna che il governo italiano si adoperi di conseguenza”.
Di seguito, il servizio:
Percorrendo la strada provinciale 136, che costeggia il torrente Rapegna nel cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, ci si imbatte in pochi minuti nella zona predisposta alle casette SAE sorte all’indomani del sisma 26/30 ottobre 2016 che, nei confronti di Castelsantangelo sul Nera, ha avuto un occhio di riguardo particolarmente avverso.
Una volta presa la svolta per via Vittazzi, appare l’affascinante struttura dell’Albergo-Bar-Ristorante “Dal Navigante”, punto di riferimento dal 1970 non solo per la comunità locale, ma anche per gli affezzionatissimi che giungono dalle province: fra tutte, Ancona e Pesaro. Ad accoglierci nella nostra incursione in una piacevole giornata di sole c’è Daniele (37 anni), oggi titolare dell’esercizio insieme al fratello.
Con lui abbiamo affrontato il penoso tema che già affligge da mesi (e minaccia per il prossimo inverno di mettere molti italiani in ginocchio) non solo il settore della ristorazione, ma anche la realtà di diverse aziende e, soprattutto, e famiglie: il caro bollette.
PICCOLA DIGRESSIONE. Un ulteriore dato significativo riguarda in particolar modo le SAE e le CAS distribuite nei circa 47 comuni del Maceratese che - nel generale contesto del Centro Italia colpito dal sisma - rimanda alla tempistica entro la quale i residenti o ‘percettori dei benfici di assistenza’ dovranno dichiarare i requisiti per continuare ad usifruirne (ovvero, i progetti di ricostruzione degli immobili inagibili). Il termine fissato, e ‘perentorio’, ad oggi è il 20 dicembre, con la presentazione dell’eventuale integrazione fino al 15 marzo 2023. Pena, una massima d’affitto che si aggira al momento intorno ai 46 euro mensili.
“Il sisma ha cambiato tutte le cose”, racconta Daniele. “Basti pensare che una volta, quando era d’estate, qui a Castelsantangelo venivano nelle seconde case circa 5mila persone. Oggi non ci sono più. Noialtri siamo rimasti perché crediamo nella nostra attività e vogliamo tornare alla normalità il prima possibile”.
“Come titolari di un’attività di ristorazione e pernottamento - continua - siamo molto preoccupati per i vari aumenti: la carta, la carne, l’energia, il gas metano, le materie prime in generale. Qui l’inverno è particolarmente freddo, e alimentare fornelli e frigoriferi (oltre ai termosifoni per le nostre 20 camere) avrà un costo molto elevato che non riusciamo neppure a immaginare. Per natura siamo fiduciosi, anche se il futuro si fa ogni giorno più incerto”.
Di seguito, il servizio:
"Siamo davanti ad un programma complesso che non prevede solo demolizioni e smontaggi controllati ma che passa anche attraverso il recupero di beni di valore e delle strutture storico/architettoniche di pregio. Un’opera strategica e necessaria per avviare la ricostruzione dei borghi più devastati dal sisma, in cui abbiamo predisposto al meglio ogni passaggio, compresa la relativa cernita dei materiali e la parte relativa al trattamento delle macerie".
Così l’assessore regionale alla ricostruzione Guido Castelli sul piano redatto dall’Ufficio Speciale Ricostruzione, atto a predisporre le operazioni di ripartenza post terremoto nei luoghi del cratere marchigiano dove il danno è stato maggiore. E dove quindi, di conseguenza, intervenire si è rivelato molto complicato.
Parliamo di quattro comuni del Maceratese, vale a dire Ussita (dove si agirà su 12 edifici e sul cimitero monumentale di Castelmurato), Visso (77 edifici), Pieve Torina (12) e, nel Piceno, di Arquata (24). L’operazione più massiccia si avrà però a Castelsantangelo sul Nera, sempre in provincia di Macerata, con ben 179 edifici tra capoluogo e frazioni.
"Ribadisco: si tratta di un’operazione fondamentale per dare il là al processo di riconfigurazione di questi borghi - continua Castelli -. Nel comune di Castelsantangelo, in particolare, abbiamo il numero più alto di interventi nella zona del cratere marchigiano".
"Questi interventi pianificati dall’Usr, che riveste il ruolo di soggetto attuatore, sono divisi in due tranche - continua Castelli -. Una riguarda proprio il capoluogo, ed ha un costo di circa 2.700.000 euro per 40 edifici, mentre l’altro riguarda le sei frazioni di Macchie, Nocelleto, Nocria, Gualdo, Rapegna e Vallinfante ed ha un costo di circa 6.500.000 euro per 139 edifici. I lavori, in base a una timeline che prevede per la prossima settimana le procedure di gara per l’affidamento, dovrebbero partire entro il mese di settembre".
Nello specifico, a Castelsantangelo, il progetto coinvolge 20 immobili nella parte alta del borgo e 20 nella parte bassa, le cui operazioni prenderanno il via in maniera parallela. I lavori prevedono la demolizione totale o parziale, lo smontaggio controllato (al fine di recuperare beni di valore e strutture architettoniche e storiche di pregio) e alcune messe e in sicurezza, nonché la realizzazione di una strada provvisoria di accesso al cantiere.
A livello numerico, è stato stimato un volume complessivo di oltre 8.600 metri cubi di macerie che verranno lavorate e successivamente pesate, trasportate e recuperate/smaltite, per un peso complessivo che si aggira intorno alle 14.200 tonnellate.
Macerie e materiali di risulta saranno sottoposti alla relativa cernita al fine di effettuare la corretta codifica dei codici Cer e procedere così al trasporto presso gli impianti autorizzati di smaltimento e/o recupero.
Stesso discorso nelle frazioni di Macchie (6 edifici), Nocelleto (13), Nocria (17), Gualdo (19), Rapegna (35) e Vallinfante (49), per un totale appunto di 139 edifici. In tal caso la stima del volume complessivo di macerie che verranno lavorate è di circa 27.882 metri cubi per un peso complessivo valutato di circa 46.006 tonnellate.
Capitolo macerie. C’è una differenza fondamentale rispetto alla fase immediatamente successiva all’emergenza, quando le macerie venivano trattate come rifiuto urbano, trasportate in appositi piazzali allo scopo realizzati, in cui si provvedeva alla cernita e allo smaltimento dei singoli materiali. Gli elementi di pregio vincolati dalla Sovrintendenza sono stati imbancati e accatastati in aree prese in affitto, per le quali tuttora si continua a pagare il canone.
Nel piano dell’Usr, invece, tutte le demolizioni verranno affidate ad una serie di ditte specializzate che agiranno sul posto per la cernita dei materiali (ferro, legno etc etc), che verranno selezionati e trattati dunque come “rifiuti da demolizione”.
Importante la parte relativa al materiale vincolato dalla Sovrintendenza che verrà collocato nell’area di sedime di ogni immobile demolito. Questi elementi degni di recupero (archi, statuine ed altro) rimarranno in loco e dovranno obbligatoriamente essere riutilizzati nella fase di ricostruzione.
Si eviterà così di creare nuove aree di deposito come quelle esistenti, nuovi canoni a carico dello stato e soprattutto si avrà certezza di riutilizzarli. Il materiale lapideo di risulta verrà trasportato nell’impianto della ditta esecutrice che si occuperà del riciclo sulla base della vigente normativa in materia.
Durante le operazioni verrà allestita anche una zona destinata ai proprietari degli immobili, che così avranno modo di assistere e partecipare ad ogni passaggio. In relazione alle ditte specializzate coinvolte nel piano, l’Usr procederà ad invitare le ditte iscritte nell’elenco della Suam regionale, che in gran parte risultano essere marchigiane o di zone limitrofe.