A seguito del sisma che dal mese di Agosto 2016 ha colpito pesantemente gran parte del territorio della nostra regione, la Federazione, costituita dagli Ordini delle province marchigiane è stata impegnata in prima linea, sia nella fase emergenziale che nella difficilissima fase della ricostruzione post sisma.
Tra le tante difficoltà riscontrate particolarmente complessa si è dimostrata l’applicazione delle numerose ordinanze commissariali che si sono susseguite nel tempo, tanto che sono stati avviati utili tavoli di confronto con i tecnici degli USR (Uffici Speciali per la Ricostruzione) con lo scopo di chiarire in modo univoco e uniforme le procedure tecnico-amministrative da adottare.
Secondo Massimo Conti, presidente della Federazione Ordini Ingegneri Marche, la situazione a poco più di due anni di distanza dai drammatici eventi sismici, sembrava aver finalmente raggiunto un equilibrio e un assetto operativo efficace, grazie soprattutto all’esperienza maturata dai nuovi tecnici assunti appositamente negli USR nei comuni e nelle province.
Un patrimonio di esperienze e competenze faticosamente costruito in questo difficoltoso periodo d’attività che rischia di andare disperso se, come pare, molti contratti del personale impiegato negli USR oggetto di convenzione con le società Invitalia e Fintecna risultano in scadenza (o già scaduti) e che gli stessi non saranno rinnovati, per superamento del limite massimo di anzianità di servizio a tempo determinato.
L’eventualità di perdere decine di unità di personale già formato, con tutte le difficoltà e i rallentamenti che ciò comporterebbe nel processo di ricostruzione, ha spinto Feding Marche a prendere carta e penna e a scrivere un accorato appello al Presidente del Consiglio, al nuovo Commissario del Governo e ai massimi rappresentanti delle istituzioni regionali, affinché approntino le risorse necessarie per garantire continuità nel funzionamento degli USR.
Tanto più che un’analoga situazione si sta verificando presso i comuni e le province del “cratere” in cui gli uffici tecnici riescono a malapena, grazie all’attività dei nuovi assunti a tempo determinato (il cui futuro è comunque incerto), a smaltire le pratiche della ricostruzione post-sisma.
È proprio per fronteggiare questa situazione di criticità incombente che Feding Marche invita il Governo, l’Amministrazione Regionale e il nuovo Commissario, ad esperire ogni azione possibile al fini del rinnovo dei contratti in essere.
I presidenti degli Ordini Provinciali degli Ingegneri, riuniti in Feding Marche, ritengono che non disperdere il patrimonio di professionalità acquisito sia l’unico modo per garantire alle popolazioni duramente colpite dal sisma, tempi sostenibili per un ritorno alla normalità di vita e lavoro, all'interno di edifici sicuri, ricostruiti o risanati.
L’Assemblea d’Ambito Territoriale Ottimale n. 3 Marche Centro – Macerata ha approvato all’unanimità 2 importanti provvedimenti.Con il primo provvedimento sono stati aggiornati i documenti di pianificazione del servizio idrico integrato attraverso i quali sono state recepite le ultime novità regolatorie introdotte dall’Autorità nazionale (ARERA) in termini di adeguamento degli standard tecnici di qualità del servizio. Sono stati in particolare individuati obiettivi incentivanti per i gestori operanti nel territorio nel prossimo biennio al fine di garantire un servizio di qualità sempre migliore.
Ma certamente il provvedimento che desta maggiore interesse è l’approvazione dell’articolazione tariffaria unica d’Ambito. Grazie ad un lungo e complesso iter istruttorio avviato alla fine dello scorso anno è stato possibile definire una struttura dei corrispettivi unica che verrà applicata in gran parte dell’ATO 3 Macerata.
Il Presidente Fiordomo commenta così: “Sono estremamente soddisfatto della conclusione positiva e della votazione favorevole all’unanimità di questo provvedimento e penso sia una decisione per certi versi storica. A partire da oggi, saranno applicate le stesse tariffe a più dell’80% delle utenze sul nostro territorio, superando le ingiustificate differenze presenti fino ad oggi. Questo provvedimento è un ulteriore passo avanti verso il gestore unico d’ambito, grazie al quale potranno essere attuate le economie di scala e di scopo necessarie per una riduzione delle tariffe attuali.”“Assicurare la realizzazione dell’ingente Piano degli interventi previsti nei prossimi anni - continua Fiordomo - servirà per erogare un servizio con livelli di qualità sempre crescenti. Gli investimenti previsti permetteranno un adeguamento delle infrastrutture, soprattutto in termini di riduzione delle perdite idriche.” L’articolazione unica d’ambito verrà applicata in tutta la fascia collinare e marittima dell’ATO 3, con decorrenza dal 1° gennaio 2018. Rimane esclusa la parte montana nei cui comuni continuerà ad essere applicata la struttura tariffaria previgente.
Di questo e di altri temi riguardanti il Servizio idrico integrato si discuterà sabato 13 mattina ad Osimo, nella Sala maggiore del Palazzo comunale dalle 10.00 alle 12.30 in occasione della Giornata della Trasparenza dell’AATO 3.
Proseguono i lavori sulla Castel Sant'Angelo - Castelluccio il cui transito era stato reso possibile, per il solo periodo estivo e fino al 30 settembre, nei giorni di sabato e domenica.
D'intesa con l'ANAS che ha la direzione dei lavori sui quattro cantieri aperti per la sistemazione dell'arteria in questione, è stato disposto, per il mese di ottobre, di consentire il transito soltanto la domenica.
Viene pertanto ridotta l'apertura ad un solo giorno della settimana per consentire alle imprese di lavorare anche il sabato per favorire una più rapida sistemazione della strada.
"Niente da eccepire sulle qualità professionali del nuovo commissario straordinario per la ricostruzione, Piero Farabollini. Ci chiediamo, però, se un tecnico possa avere l'autorevolezza e l'esperienza necessarie a mettere ordine nel caos rappresentato oggi da quattro presidenti di Regione, palazzo Chigi e Protezione civile. Occorre rivedere le procedure e disboscare la giungla burocratica che impedisce alle pratiche per la ricostruzione di andare avanti. Occorre passare dall'ordinario allo straordinario, dalla logica del sospetto tipica di uno Stato etico a quella della responsabilità tipica di uno Stato liberale. Occorre uscire dall'inerzia che dopo i fallimentari governi del Pd caratterizza oggi la maggioranza gialloverde. Farabollini può contare sul sostegno di Forza Italia, speriamo ardentemente abbia la forza di cambiare passo". Lo scrive in una nota il senatore di Forza Italia eletto nelle Marche Andrea Cangini. (Ansa)
Dal segretario di Articolo1 - Movimento Democratico e Progressista, Massimo Montesi, riceviamo e pubblichiamo:
"Dall’11 settembre ancora nessuna notizia sul nuovo Commissario Straordinario per la ricostruzione. Le indiscrezioni che appaiono sulla stampa locale dicono, al di là dei nomi che emergono, che comunque non si prende atto che serve una svolta nella struttura della ricostruzione, e che non si andrà alla nomina di più Commissari, che per quanto riguarda le Marche significa ancora una volta essere obbligati a seguire le sorti e le decisioni delle altre Regioni. Manca la consapevolezza che quelli del 2016 sono stati più sismi e che le Marche, per le devastazioni subite, numero delle persone coinvolte, numero degli immobili da ricostruire, comunità intere da rigenerare; hanno dei tratti di originalità nelle esigenze e nelle modalità di intervento.
Nel frattempo è stato pubblicato un ulteriore decreto riguardante il sisma, e anche qui è mancato il coraggio e la lungimiranza. Nessun intervento a proposito della differenziazione degli interventi all’interno del cratere, tanto sbandierata dai rappresentanti dell’attuale maggioranza; né per la semplificazione; e soprattutto nessun intervento né dotazioni finanziarie, per quanto riguarda gli oltre 700 tecnici assunti temporaneamente negli uffici sisma dei Comuni e della regione; i cui incarichi ad oggi scadono a fine anno. In assenza di queste persone e di atti decisivi per il rinnovo dei loro incarichi, a breve, la ricostruzione, che con tanta lentezza, stenta a partire, diventa una presa in giro".
Massimo Montesi
Art. 1 Mdp Marche
''Legge ad hoc per la montagna che serva per consegnare al grande centro della penisola un futuro vero, non quello fatto di seconde case''. E' l'appello di Federcontribuenti con la responsabile regionale delle Marche, Maria Teresa Nori sostenendo ''con forza'' quanto detto da molti sindaci durante un incontro organizzato dal sindaco di Castelsantangelo sul Nera, Mauro Falcucci proprio sul futuro della ricostruzione.
Da questo incontro, ricorda Maria Teresa Nori, è scaturito l'appello forte per una legge ad hoc per la montagna perchè il rischio è che se ci sarà lo spopolamento ''non ci sarà piu' bisogno dei comuni, nessuno che paga più nulla, tari, imu, consorzi vari''. L'incontro di Castelsantangelo sul Nera ''è stato molto significativo: i sindaci richiedono un interlocutore che sappia dare risposte concrete e si inizi subito la ricostruzione. E perchè non farla con una legge speciale per la montagna dove i paesi sono stati più martoriati? Il rischio invece è che i comuni si ritroveranno spopolati e la gente per quanto radicata alle origini non se la sentirà più di essere alla mercè di leggi, disposizioni, normative che vanno al di là degli anni'', ha concluso Maria Teresa Nori.
Massima fiducia in Fabrizio Curcio, l'ex capo della Protezione civile nazionale, che i rumors danno per prossimo all'incarico di commissario alla ricostruzione, al posto di Paola De Micheli, in scadenza. Ma i sindaci del terremoto vogliono contare di più e avere una loro rappresentanza della cabina di regia per il terremoto e la ricostruzione. Sono le richieste partite da un incontro "Oltre la ricostruzione" a Castelsantangelo sul Nera, Comune danneggiato dal sisma del 24 agosto 2016 e devastato dalle scosse di fine ottobre 2016. Cento giorni dopo l'insediamento del nuovo governo i sindaci di Castelsantangelo sul Nera Mauro Falcucci, di Amatrice Filippo Palombini e di Montereale (L'Aquila) Massimiliano Giorgi hanno chiesto anche "norme più chiare e semplici", dato che il dl sisma è stato "una buca", e la certezza delle risorse per la ricostruzione, che al momento è "stagnante" secondo Falcucci. Palombini ha sollecitato anche chiarezza sulla "governance: non si sa chi comanda".
(Fonte Ansa)
Monitoraggio costante della Provincia riguardo all'andamento delle opere di ricostruzione sulle strade di propria competenza ricadenti nel cuore del cratere.
Il Presidente Pettinari, accompagnato dal Dirigente dell'Ufficio Tecnico dell'Ente, l'ing. Mecozzi, nella giornata di ieri ha visitato alcuni dei tanti cantieri aperti sulle strade provinciali più compromesse dell'alto maceratese.
Con certezza molti lavori saranno ultimati prima del prossimo inverno.
“Ho avuto modo di accertare personalmente – riferisce Pettinari – che le opere di ricostruzione sui cantieri visitati procedono secondo le scadenze fissate nel crono programma.”
E' a buon punto la sistemazione della strada Visso – Castel Sant'Angelo dove, per accorciare i tempi di ripristino, la Provincia, che ne ha curato la progettazione e la direzione, ha frazionato l'opera di ricostruzione in tre distinti interventi.
Hanno avuto inizio in questi giorni gli ultimi lavori dell'appalto ANAS con l'apertura del cantiere per la sistemazione della galleria di Visso.
Prosegue l'asfaltatura sulla Sarnano – Sassotetto nel tratto di strada Maddalena – Pintura.
Sempre nel sopralluogo di ieri è stato appurato che sono state ultimate le opere di sistemazione del ponte sulla strada Braccio Macereto unica via per raggiungere Ussita nelle ore notturne quando la strada Visso – Ussita è chiusa al traffico mentre sono in corso altri importanti interventi di messa in sicurezza della stessa provinciale nel tratto Macereto – Sant'Ilario.
"Siamo perfettamente d'accordo con il presidente dell' Uncem Marco Bussone e il sindaco di Carrega Ligure. I piccoli paesi di montagna con pochi abitanti, e a maggior ragione come i piccoli paesi colpiti dal terremoto non possono pagare le stesse tasse dei centri e delle città più grandi. Serve una fiscalità' peculiare e differenziata''. Lo scrive in una nota Maria Teresa Nori, segretario regionale di Federcontribuenti Marche sostenendo l'appello dell' Unione dei Comuni e Comunità Montane.
''Già nello scorso mese di giugno - continua Maria Teresa Nori - proposi un sottosegretario alla montagna proprio per avere una discontinuità nei rapporti tra territori e stato centrale. La montagna ha tanto da offrire ma tanto deve essere curata e sostenuta. Figuriamoci centri come Ussita, Visso, Castelsantangelo sul Nera, Pieve Torina che hanno grossi problemi dopo il sisma dell'ottobre 2016''. Per Maria Teresa Nori bisogna istituire ''zone a fiscalità di vantaggio'' oppure ''zone economiche speciali'', e dunque facciamo appello come Federcontribuenti Marche ai rappresentanti regionali, al ministero degli Affari Regionali, al ministero dell'Economia per fare un tavolo ''con l'Uncem e l'Anci per iniziare un percorso condiviso per un futuro sviluppo economico dei territori montani e in particolari quelli colpiti dal sisma''.
Presentata oggi nella sala consiliare della Provincia di Macerata la 43° edizione della Sagra della Polenta di Santa Maria in Selva. Nutrita la partecipazione sia della stampa che degli organizzatori, giunti con una delegazione dei volontari che lavoreranno, nella divisa "giallo polenta" che li caratterizza da sempre e che li identifica nelle loro rappresentanze nel mondo.Immancabili le presenze di Don Giuseppe Branchesi, parroco e fulcro dell’organizzazione, Antonio Pettinari, presidente della provincia di Macerata e residente doc di Santa Maria in Selva, affiancati dal sindaco di Castelsantangelo Sul Nera Mauro Falcucci.Una festa iniziata nel 1972 e che dopo qualche anno di stallo è ripartita con vigore e sempre maggior spinta proprio ad opera di Don Giuseppe, per tutti “don Peppe”, che ha saputo coinvolgere in tanti per rinnovare le tradizioni ed il piacere di mangiare un piatto considerato povero ma ricco di storia. Numerosi i passi della storia raccontati dal Presidente, come ai tempi in cui la RACI (rassegna agricola del Centro italia, n.d.r.) era direttamente gestita e organizzata dalla provincia di macerata e, decidendo l’apertura anche in ore notturne, si delegò ai “polentari di Santa Maria in selva” l’organizzazione della cena a base di polenta. Attestati di stima che fanno da guida per tutta la presentazione e che sottolineano l’attenzione per la qualità e la tradizione che hanno fatto ottenere il riconoscimento D.O.P. alla polenta di Santa Maria in SelvaProprio Don Peppe ricorda la classicità e la tradizionalità della polenta, servita in un piatto tondo “rotondo come il mondo dove ogni anno ci spingiamo a rappresentare Macerata e la tradizione”, ricordando l’adesione all’associazione dei “polentari d’italia” dove ogni anni si ritrovano 37 delegazioni che portano i sapori delle loro terre senza sopraffarsi ma “mescolandosi in una fraterna condivisione, come gli ingredienti si mescolano nel calderone”Presenza d’onore per il sindaco di Castelsantangelo sul Nera, che ripercorrendo i tragici trascorsi nel tempo del terremoto, ricorda come il luogo che ha visto nascere San Benedetto e Santa Scolastica, oramai sia spopolato ed annoveri solo 150 persone, in alloggi alternativi, e non esista più sul piano urbanistico.Proprio in quest’ottica, l’associazione polentari di Santa Maria in Selva, con la collaborazione dell’associazione Nazionale ed il supporto del Rotary Club, ha donato un piccolo centro polivalente che a giorni verrà installato nel paese, un luogo di aggregazione e di convivialità, che funge un po da piazza del paese e un po da bar, dove condividere, sorridere, incontrarsi, situazioni scontate per chiunque ma difficili per chi ora vive in un modulo abitativo.Duro l’attacco verso le istituzioni che nel tempo hanno privato il paese della propria identità, basti pensare quando venive definito “il comune vicino Norcia”, e della propria comunità, spopolando a favore della costa. “Noi abbiamo ottemperato ai nostri doveri, altri no” chiosa il Sindaco, ma la dignità e la tempra che contraddistingue la comunità, continuerà a lottare per far si che non possa dimenticare la montagna, che va valutata e difesa, e non si prosegua la folle opera di desertificazione togliendo la vita alle piccole comunità che, ad oggi, rivivono solo negli sguardi muti degli anziani in cerca di risposte a domande che, oramai, nessuno ha piu la forza di fare.Appuntamento, quindi, per il 15 e 16 ed il 22 e 23 settembre, per gustare la polenta di Santa Maria in Selva, deliziati dalla musica di Roberto Carpineti
A settembre scadrà il mandato dell'attuale commissario straordinario alla ricostruzione, Paola De Micheli. E, al di là dei giudizi di merito o di demerito, appare assolutamente improbabile che il nuovo Governo, di diversa matrice politica e di diverso colore, possa pensare ad una riconferma. I nomi che circolano, almeno per ora, sono ristretti a quelli del "quasi ministro" Coltorti, del Movimento 5 Stelle, e del sindaco di Visso, Pazzaglini, eletto nelle fila della Lega. Ma, per ora, di concreto non si intravede ancora nulla.
Intanto, a dire la sua ci ha pensato il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, attraverso dichiarazioni rilasciate all'Ansa. Per la nomina del nuovo Commissario straordinario per la Ricostruzione post sisma serve una figura con "capacità di visione nei rapporti a livello nazionale ma con i piedi per terra e con un esperienza di concretezza, legata al territorio". Lo ha sottolineato il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli durante il rendiconto delle attività svolte nelle Marche per l'emergenza e l'avvio della ricostruzione. A settembre scadrà l'incarico dell'attuale commissaria Paola De Micheli a cui Ceriscioli ha rivolto, così come al capo dipartimento di protezione civile Angelo Borrelli, il proprio ringraziamento per la competenza, "per aver messo tanta energia nelle Marche e aver colto subito quanto fosse pesante la situazione". Ceriscioli non ha escluso che un nuovo commissario possa essere marchigiano ma ha precisato: "vorrei che avesse lo spirito giusto: marchigiano, pugliese o emiliano romagnolo va bene. Servono persone capaci e con senso pratico, non va bene una figura 'troppo astratta'". Lungo l'elenco delle richieste da parte della Regione: dall'allungamento dei tempi per restituire la busta pesante alla proroga dei contratti delle persone che lavorano al post sisma a cui a gennaio scadranno i contratti; dalla deroga per ammortizzatori sociali (ad esempio per la Whirlpool di Comunanza) alla semplificare per le nomine dei responsabili unici di procedimento; dalle norme per stabilizzare personale della scuola ai fondi per i piccoli Comuni. (Ansa)
Una nuova area commerciale post sisma a Castelsantangelo sul Nera. Verrà inaugurata il 5 agosto. Ospita quattro esercizi terremotati che hanno chiesto di riprendere l'attività all'interno di strutture provvisorie: due bar (uno con edicola, l'altro con tabacchi), un alimentare e una norcineria. Alla cerimonia interverrà il presidente della Regione, Luca Ceriscioli. "La ricostruzione parte dal lavoro - commenta il presidente - e dalla necessità di riavviare il tessuto economico e produttivo che teneva unita la comunità locale. Le realtà dell'entroterra vivevano già di turismo. Ripristinare i servizi essenziali è un bel passo in avanti nell'impegno comune di favorire la rinascita dell'area terremotata". L'area commerciale ha una superficie di 660 mq. È dislocata sul piazzale "Pietro Piccinini", di fronte allo spazio che ospita le Sae (Soluzioni abitative d'emergenza). L'allestimento ha richiesto un finanziamento regionale di 310mila euro, sostenuto con i fondi Ue.
(Fonte Ansa)
Nelle Marche la battaglia la sta portando avanti da tempo il sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui. E, nel Lazio, a farla sua é stato il sindaco simbolo del terremoto del 2016, quel Sergio Pirozzi che nell'agosto 2016 indossava la fascia di primo cittadino del comune laziale e che, ora, siede sui banchi del consiglio regionale del Lazio. Nella sua pagina internet, Pirozzi ha pubblicato un articolo, con tanto di video, in cui illustra i punti salienti di una proposta di legge studiata e condivisa insieme al professor Doglioni, dell'INGV.
"Se un padre ha due figli, uno con la polmonite e uno con il raffreddore, ed una sola medicina - afferma Pirozzi - darebbe certamente la medicina al figlio con la polmonite. Bisognerebbe comportarsi come si comporta un padre".
Parole, quelle di Pirozzi, simili a quelle usate dal sindaco di Camerino in rappresentanza di altri sindaci del cratere in cui si chiedeva di distinguere quei comuni che hanno avuto danni devastanti, da quelli che, invece, hanno fatto i conti con problematiche più misurate. Una richiesta che, però, scatenò le ire di altri sindaci: Tolentino e Treia su tutti.
"Bisogna avere il coraggio di differenziare, e di intervenire su ogni situazione considerando la sua specificità - aggiunge l'ex primo cittadino di Amatrice - Perché ogni comune ha un tessuto socio-economico e soprattutto un grado di distruzione diverso e merita interventi specifici. Invece, come ho detto al presidente del Consiglio Genitloni prima, a Conte poi, l’allargamento del cratere a ben 139 Comuni, questo non lo consente. Li mette tutti dentro lo stesso grande calderone, anche quando parliamo di comuni che sono stati a mala pena sfiorati. Purtroppo invece tutte le misure prese nel ddl terremoto appena approvato, riguardano indistintamente tutti i 139 comuni, a prescindere dai danni che hanno avuto. Serve il restringimento del cratere.
Non è una lotta fra comuni, ma questo va a scapito dei territori colpiti dalla vera distruzione. Tasse, esenzioni, bandi e provvedimenti devono necessariamente seguire un criterio di PRIORITA’, altrimenti se si curano prima pazienti con ferite lievi, chi è in codice rosso, muore".
Qui il link all'articolo completo sulla pagina di Sergio Pirozzi: http://www.sergiopirozzi.it/2018/07/27/una-legge-per-combattere-il-terremoto/
Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli ha invitato il capo della Protezione civile e soggetto attuatore per il terremoto David Piccini, indagato nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Ancona su appalti e subappalti per le Sae, a ritirare le dimissioni e il capo della Protezione civile regionale le ritirerà. Ceriscioli, nell'esprimere "massima fiducia nel lavoro che sta svolgendo la magistratura", ha confermato la sua fiducia nel dirigente di palazzo Raffaello. "La magistratura - ha spiegato Ceriscioli - farà il suo percorso. Restiamo in attesa che si concluda l'indagine. L'ente regionale deve continuare però a svolgere il suo compito, nel rispetto dei ruoli, considerando che questa amministrazione è chiamata a rispondere ad un'emergenza senza precedenti nella sua storia".
(fonte Ansa)
Si è svolta a Castelsantangelo sul Nera, con grande soddisfazione degli organizzatori, dell'Amministrazione comunale e dell'associazione O.L.E.A. la bella e significativa festa di amicizia e solidarietà con la cittadinanza del piccolo borgo della Valnerina, martoriato dal distruttivo sisma del 2016 che, grazie alla fierezza e caparbietà degli abitanti, guidati dal loro instancabile Sindaco Mauro Falcucci, cerca, passo dopo passo, di rinascere anche grazie ai piccoli e grandi segni di solidarietà da parte di tanti: persone, associazioni ed enti vari, che vorrebbero rivederlo più ridente di prima.
Con questo semplice ma significativo gesto, L'Olio della Solidarietà, l'associazione O.L.E.A., a nome dei produttori di olio marchigiani, ha anche essa voluto contribuire. L'idea dell'incontro, programmato da tempo, nasce in occasione della XXX^ Mostra Fiera regionale "Sapori e Aromi d'Autunno" di Fano organizzata dai Viandanti dei Sapori a Novembre 2017, durante la quale, ospite il Sindaco e alcune aziende agroalimentari di questo paese della Val Nerina, con i loro prodotti tipici, straordinari salumi e formaggi, è stata promossa l'iniziativa e celebrato un piccolo gemellaggio. Da molti anni O.L.E.A. attua concorsi regionali, nazionali ed internazionali per premiare i migliori oli extravergini di oliva. Da sempre le bottiglie pervenute e non aperte, a nome dei Produttori vengono donate a mense benefiche. Una antica tradizione voleva si regalassero olio e vino agli Sposi, oppure a coloro che andavano ad abitare in una nuova casa.
O.L.E.A ha quindi concordato, congiuntamente con l’Organizzazione della Manifestazione Fanese “Sapori e Aromi d’Autunno” e grazie alla preziosa collaborazione del Sindaco di Castelsantangelo sul Nera Mauro Falcucci, di destinare gli oli dell’ultimo Concorso “L’Oro delle Marche” 2017 agli abitanti di questo piccolo Comune assegnatari delle SAE, per fargli sentire la solidarietà e la vicinanza di tutti gli Associati e dei Produttori olivicoli delle Marche. Poiché la solidarietà a volte è contagiosa, appena venuto a conoscenza dell’iniziativa, Luca Guerrieri, titolare dell'omonima azienda, ha subito aderito con entusiasmo, offrendosi di aggiungere agli oli il vino prodotto dalla stessa Azienda agraria Guerrieri, di Terre Roveresche, Piagge (PU). Questo ha consentito di consegnare, nella mattinata del 25 luglio, ad ogni famiglia che ha preso possesso della nuova abitazione provvisoria, una confezione contenente una bottiglia di vino e due di olio: ben poca cosa in valore assoluto, ma resa ricchissima dal calore umano tangibile nel corso della sentita cerimonia avvenuta presso la Casa Amici del Trentino, seguita da un gradito assaggio di prodotti d’eccellenza del territorio, salumi e formaggi e deliziosa Porchetta locale, offerti dal Salumificio Valnerina, azienda che sarà presente anche quest'anno, gratuitamente, ospite di Sapori e Aromi a Fano, nelle ultime due Domeniche di Novembre. L'invito e l'ospitalità alla manifestazione è comunque aperta a tutte le aziende produttrici del territorio. I produttori marchigiani di extravergini di qualità, l’Azienda agraria Guerrieri e O.L.E.A. e i Viandanti dei Sapori e sperano che questo piccolo dono possa suscitare a tutti qualche momento di gioia e spensieratezza, magari brindando assieme dopo una bruschetta ben condita. O.L.E.A. poi ha programmato, assieme al Sindaco, nuove iniziative a favore dei Castellani, augurando che il terremoto, che a tanti ha “rubato” la casa, non possa mai rubare la speranza, i sogni ed il futuro.
"Lo scorso 28 giugno, durante la mia visita ad Esanatoglia, ho annunciato la creazione della task force per seguire l'avvio dell'anno scolastico nelle aree terremotate. In questi giorni ho firmato il decreto per la sua costituzione". Ad annunciarlo è il ministro dell'Istruzione Marco Bussetti. "Si tratta di un gruppo di esperti - dice all'ANSA - che supporterà gli Uffici Scolastici Regionali Lazio, Marche, Umbria, Abruzzo e Campania nella gestione delle necessità che emergono dai territorio colpite da eventi sismici nel 2016 e nel 2017. Il gruppo è guidato da Giovanna Boda, che presiede la Direzione dello Studente del Miur. Ne fanno parte esperti del Ministero, fra cui Simona Montesarchio, a capo della Direzione per l'Edilizia Scolastica, e referenti degli Uffici territoriali. Lavorerà in raccordo con gli enti territoriali per dare tutto il supporto possibile alle scuole, ai dirigenti, ai docenti, alle famiglie, agli studenti". La task force dimostra "attenzione massima" per le zone colpite dal sisma.
(Ansa)
"È d’attualità la notizia secondo cui é in corso una indagine sui lavori delle aree SAE. Si parla addirittura di mafia" - esordisce così, in un post su Facebook, il senatore della Lega e sindaco di Visso, Giuliano Pazzaglini, commentando la notizia dei sequestri effettuati dalla Guardia di Finanza presso gli uffici della Regione Marche, nell'ambito di un'inchiesta su presunte irregolarità nell'assegnazione dei subappalti per i lavori di realizzazione delle Soluzioni Abitative di Emergenza. Un'inchiesta che, stando a quanto é dato sapere, prenderebbe le mosse addirittura da una segnalazione dell'antimafia, per via del coinvolgimento di alcune ditte che sarebbero, appunto, in odore di criminalità organizzata.
Ma la posizione espressa dal senatore Pazzaglini é cauta, garantista sul piano politico e umana su quello personale, avendo lavorato fianco a fianco con almeno tre dei quattro indagati. La sua posizione sembra netta: un conto sono i tanti, tantissimi errori fatti nella gestione di una emergenza senza precedenti, un altro conto é parlare addirittura di mafia.
"Sono stato il primo - prosegue il senatore e sindaco di Visso - a dire che le cose non funzionavano, ancor prima dell’inizio di progettazioni e lavori sostenevo che la procedura individuata non avrebbe permesso lavori rapidi né tantomeno fatti bene. I fatti mi hanno dato ragione. Ora però siamo andati oltre e si indaga su possibili infiltrazioni mafiose. Al riguardo ho letto di tutto ma, pur sapendo che sarà impopolare, voglio andare contro corrente. Non so cosa sia successo, so però che ci sono stati funzionari che caricati di una responsabilità enorme hanno lavorato in condizioni estreme. Ora questi funzionari vengono indagati per crimini gravissimi. La procura scoprirà come stanno le cose, per quanto mi riguarda seguirò la vicenda con il massimo interesse, ma avendo lavorato con tre di quei quattro funzionari fino a che non emergeranno responsabilità precise non riesco proprio a credere siano colpevoli. Avranno fatto degli errori, anche io li ho accusati di questo; avranno omesso dei controlli, ma vorrei vedere come sarebbe stato possibile il contrario visto l’enorme carico di lavoro attribuito! Non per questo però credo al loro dolo. Rimango convinto di quello che ho sempre sostenuto. Le casette avrebbero dovuto farle i comuni, non strutture che non avevano organizzazione e spesso nemmeno competenza per tale ruolo. Il resto è conseguenza di ciò".
Oggi presso la Sala Polivalente “Amici del Trentino”, ubicata nell’area S.A.E. del Capoluogo, si è tenuta un’affollatissima assemblea pubblica aperta a tutti, residenti e proprietari di seconde case per illustrare il documento finale della “Microzonazione sismica di III° livello” e le attività inerenti la ricostruzione pubblica e privata. L’assemblea è stata aperta dal Sindaco Mauro Falcucci, presenti anche il Vice Sindaco Ovidio Valentini, l’Assessore Maurizio Marinelli, i Responsabili dell’Ufficio Sisma Arch. Marco Guardascione e Ing. Michele Fraticelli, unitamente al Dott. Geol. Marcello Maccari e Prof. Geol. Alfonso Russi che hanno redatto il documento di Microzonazione di terzo livello. Il Sindaco ha innanzi tutto richiamato l’avvenuta approvazione da parte della Camera dei deputati del D.L. n. 55/2018 così come licenziato dal Senato sottolineando la delusione per il mancato accoglimento degli emendamenti presentati, con particolare riguardo a quelli riguardanti le difformità con incrementi pari al solo 5% sulle manutenzioni straordinarie (richiesti incrementi fino al 20% come il piano casa), misura che non consentirà quell’accelerazione che già registra un ritardo non più accettabile. Vedere totalmente disattese le richieste di emendamenti al testo originario, peraltro note a tutte le forze politiche e oggetto anche della campagna elettorale delle recenti elezioni politiche specialmente dei partiti oggi al Governo, preoccupa e non fa affatto intravedere che l’impianto dato al sistema gestione terremoto, ritenuto da tutti oggettivamente inadeguato e inappropriato, venga a breve modificato. Perdura l’estensione normativa uguale a tutti i 138 Comuni senza alcuna differenziazione per specifiche circostanze, senza quell’attenzione per quelle realtà che non esistono più, come quella di Castelsantangelo sul Nera e altre limitrofi e questo non depone verso una vera ricostruzione. Occorre, ha ribadito il Sindaco, che il Governo riservi da subito un’attenzione legislativa alla tutela delle aree montane, proponendo una rivisitazione della Legge n. 97/1994 ad oggi totalmente disattesa per mancata approvazione (sono trascorsi 24 anni) dei Decreti Legislativi attuativi che avrebbero dovuto prevedere agevolazioni, contributi, esenzioni e mantenimento dei servizi essenziali come la scuola e la sanità. Si ricorda che la salvaguardia e la valorizzazione delle zone montane, ai sensi dell’art. 44 della Costituzione, rivestono carattere di preminente interesse nazionale (Cfr. Finalità della Legge n. 97/1994). Approvare subito specifiche misure legislative di salvaguardia e di tutela della montagna italiana popolata da 10 milioni di cittadini, significa destinare una reale attenzione e dare un significato vero alla ricostruzione che avverrà nei prossimi lustri, altrimenti una riedificazione finalizzata a se stessa non ha ragione di essere portata avanti. Le popolazioni terremotate hanno il diritto di risposte serie con conseguenti norme certe, basta con le promesse, basta con gli slogan, ci voglio subito i fatti! Il documento finale della microzonazione ha mostrato come reagisce il territorio comunale alle sollecitazioni sismiche consegnando un elaborato di estrema utilità ai professionisti che dovranno progettare gli interventi di ricostruzione. Ha evidenziato che non ci sono limiti oggettivi che inficino la non ricostruzione di come era. Il sindaco ha però richiamato l’attenzione che questo documento tecnico non è il solo che consente un’immediata pianificazione, ma il piano dei dissesti idrogeologici, che dovrebbe a brevissimo essere approvato dal Commissario per la Ricostruzione specificamente per i tre Comuni di Castelsantangelo sul Nera, Ussita e Visso, è indispensabile perchè necessario per affidare gli incarichi professionali per la redazione dei Piano Attuativi delle 9 perimetrazioni approvate a novembre 2017 (Primo Comune dell’intero cratere). Molto apprezzato il pieghevole che è stato consegnato a tutti i partecipanti che ha riportato tutti i numeri del sisma, le donazioni in risorse e in interventi, i mezzi donati, le opere approvate e quelle pianificate, insomma, un documento che evidenzia la massima trasparenza dell’operato dell’Amministrazione comunale. E’ stato ribadito più volte che la ricostruzione sarà un percorso partecipato con tutti cittadini e il confronto sarà periodico con i professionisti incaricati per la predisposizione dei Piani attuativi e che la regia della pianificazione sarà in capo all’Amministrazione comunale che si avvarrà anche delle competenze collaborazione dei politecnici di Milano e Torino che hanno già iniziato un studio sul territorio. L’assemblea è stata molto partecipata e attenta, tanto che le domande avanzate hanno rilevato non solo la voglia di tornare quanto prima, ma di essere pronti a qualsiasi manifestazione pubblica in qualsiasi Sede che acceleri le procedure fino ad oggi individuate che si sono rivelate carenti per efficacia ed efficienza. Non possiamo più accettare supinamente di essere presi in giro, è stata la sintesi dei tantissimi partecipanti!
L'Aula della Camera ha dato il via libera definitiva al dl Terremoto che così - dopo l'ok del Senato e non avendo subito modifiche - diventa legge. Il provvedimento è passato con 398 sì, 98 astenuti e nessun voto contrario.
(fonte Ansa)
“Il Governo risponde ai comuni terremotati subissati dagli adempimenti burocratici con la proroga del termine per l’equilibrio di Bilancio. I ministri dell’Interno Salvini e del MEF Tria hanno firmato ieri il decreto che lascia loro tempo fino al 30 settembre 2018”.
Il responsabile della Lega Marche Senatore Paolo Arrigoni, Questore a Palazzo Madama e neo designato componente del Copasir annuncia così un ulteriore step nella lotta contro tempo e burocrazia imposta dalla disastrosa gestione del post sisma 2016 da parte dei governi Renzi e Gentiloni.
Il decreto, che accoglie una richiesta formulata dall’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) lo scorso 5 luglio, fa riferimento a “difficoltà organizzative e gestionali tali da non consentire la predisposizione e l’approvazione dei principali documenti contabili, alcuni dei quali caratterizzati da novità e complessità in relazione anche alla contabilità economico patrimoniale”.
“Fermo restando il termine del 30 settembre – evidenzia Arrigoni – resta la possibilità di procedere anche in maniera disgiunta con l’approvazione del rendiconto della gestione 2017 comprensiva del conto del bilancio, di quello economico e lo stato patrimoniale. Basterà rispettare il termine di 30 giorni, a decorrere dalla data di ciascuna deliberazione, per l’invio telematico dei documenti contabili e degli allegati al rendiconto della gestione alla banca dati delle Amministrazioni Pubbliche”.