Tre giorni tra poesia, musica, performance ma anche eventi per riflettere, discutere, divertirsi: questo è stato “Unicamfest”, il festival paesologico di Camerino, ideato e diretto dal poeta e paesologo Franco Arminio.
“A Camerino c’è un’antichissima e importante università. Il bellissimo paese dell’entroterra marchigiano - sottolinea Franco Arminio - è stato duramente colpito dalla lunga sequenza sismica dell’Italia centrale. Attualmente quasi tutto il centro antico è zona rossa, cioè è interdetto a residenti e visitatori. L’Università svolge regolarmente la sua funzione didattica, ma il Rettore e i suoi collaboratori sono consapevoli che bisogna lavorare anche per stimolare il processo di ricostruzione e più in generale il ragionamento sulle prospettive economiche e sociali del territorio. L’idea dell’Unicamfest è nata proprio dal desiderio di avere un momento di festa e di riflessione all'insegna del connubio tra poesia e politica”.
Dopo la cerimonia inaugurale, il festival ha avuto l’avvio con letture, musiche, ed emozionanti performance artistiche nelle poche vie aperte nel centro di Camerino con Amalia Franco, Rino Locantore, Caterina Pontrandolfo e Daniela Ippolito. Molto partecipati sono stati i parlamenti comunitari con brevi interventi in cui ognuno ha potuto raccontare la sua passione ed il suo impegno civile nonché i momenti di riflessione e di discussione con rappresentanti degli enti, delle istituzioni, delle associazioni e delle imprese del territorio.
Il cuore del festival sono state le conversazioni che Franco Arminio ha avuto con Fabrizio Barca, Giovanni Lindo Ferretti e Brunori Sas. Arminio e Fabrizio Barca hanno conversato sulle strategie per l’Italia interna, mentre “L’Italia profonda” è stato il tema della conversazione di Arminio con lo scrittore Giovanni Lindo Ferretti. L'intreccio di musica e versi tra il paesologo ed il cantautore Brunori Sas nello splendido anfiteatro del campus universitario ha invece chiuso magistralmente il festival nel pomeriggio di domenica 9 giugno.
Dal 7 al 9 giugno, quindi, a Camerino si è creata una comunità provvisoria formata dalle persone invitate, dalle persone che sono venute a vedere il festival e dagli abitanti del luogo.
“Abbiamo creduto fin da subito – ha sottolineato il Rettore Unicam Claudio Pettinari – nella bellissima iniziativa proposta da Franco Arminio e abbiamo voluto condividere con lui questo percorso che nel fine settimana ci ha fatto riflettere e discutere su quanto si può fare per rilanciare il nostro territorio. Visto il successo dell’iniziativa ho espresso il desiderio di poterla ripetere anche il prossimo anno”.
“È un modo per resistere – ha concluso Arminio - alla miseria spirituale dei nostri tempi. Abbiamo bisogno di un nuovo umanesimo delle montagne e Camerino può essere un laboratorio di un nuovo pensiero e di una nuova percezione del mondo”.
Incidente questa mattina, quando erano circa le 9, a Camerino in località Morro.
Ancora da chiarire l'esatta dinamica del sinistro, fatto sta che un uomo ha perso il controllo dell'auto, forse a causa di un malore, ed è finito fuori strada.
Sul posto sono giunti gli operatori del 118, la Polizia Stradale e i Vigili del Fuoco.
Valutata la situazione, è stata allertata l'eliambulanza che dopo essere atterrata sull'elisuperficie ha trasportato l'uomo all'ospedale Torrette di Ancona.
Ha preso il via oggi la seconda edizione de “Il Bello di Unicam”, una settimana di incontri e conferenze, da lunedì 10 a venerdì 14 giugno, fortemente voluta dal Rettore Claudio Pettinari e dedicata alla valorizzazione delle eccellenze dell’Università di Camerino.
La giornata inaugurale è stata aperta dal saluto del Rettore Unicam Claudio Pettinari e del Capo Dipartimento per la formazione superiore e per la ricerca del MIUR, prof. Giuseppe Valditara. Sono poi seguiti gli interventi di Rita Cucchiara dell’Università di Modena e Reggio Emilia, esperta di intelligenza artificiale, Stefano Paleari dell’Università di Bergamo, esperto di mercati finanziari e di trasporto aereo, ed è attualmente Commissario straordinario di Alitalia, Marica Branchesi del Gran Sasso Science Institute, la ricercatrice italiana inserita tra le persone più influenti al mondo per aver contribuito ad una delle scoperte scientifiche più importanti degli ultimi anni, quale quella delle onde gravitazionali, Francesca Pasinelli Direttore Generale della Fondazione Telethon, Piersandro Pallavicini dell’Università di Pavia, docente di chimica inorganica e scrittore, autore de “La chimica della bellezza”.
“Dopo il successo ottenuto lo scorso anno, abbiamo fortemente voluto ripetere questa iniziativa – ha sottolineato il Rettore Pettinari – perché è arrivato il momento di evidenziare e far emergere quanto di positivo gli Atenei e i centri di ricerca italiani stiano dando al nostro Paese. Quest’anno abbiamo scelto come filo conduttore quello della contaminazione dei saperi, fulcro per una formazione interdisciplinare e completa dei nostri laureati”.
"La contaminazione si nutre della permeabilità dei saperi: curiosità e partecipazione sono elementi fondamentali per favorire le contaminazioni – ha affermato il prof. Stefano Paleari. - La globalizzazione è contaminazione positiva dei valori e non solo delle misure economiche". L’attenzione di un pubblico attentissimo è stata poi catturata dalla scienziata Marica Branchesi che ha sottolineato come - "Fisici, astronomi, sperimentali e teorici hanno iniziato a collaborare e a lavorare insieme, e si è giunti alla scoperta delle onde gravitazionali. L’essere scienziato oggi non significa più essere un ricercatore solitario, ma vuole dire lavorare nella comunità, portare il proprio contributo alla comunità internazionale”.
Molto interessante anche l’intervento della dott.sa Francesca Pasinelli che ha ribadito “quanto il modello collaborativo italiano tra charity/accademia, industria farmaceutica e autorità regolatorie si sia dimostrato un successo, in grado di rendere disponibili terapie innovative per pazienti affetti da malattie rare”.
Le giornate centrali saranno invece dedicate alla presentazione delle eccellenze delle Scuole di Ateneo: sia al mattino che nel pomeriggio si alterneranno quindi eventi coordinati dalle Scuole di Giurisprudenza, Scienze e Tecnologie, Architettura e Design, Bioscienze e Medicina Veterinaria, Scienze del farmaco e dei prodotti della Salute e School of Advanced Studies. Filo conduttore della giornata conclusiva sarà “Il bell’ambiente” e saranno presentate le iniziative di Unicam per la sostenibilità ambientale.
Una corona in ricordo di Ugo Betti, nel 66esimo anniversario dalla sua scomparsa. Un semplice gesto, ma sentito, quello del sindaco Sandro Sborgia che questa mattina, con una composta cerimonia, ha ricordato il poeta e drammaturgo deponendo una corona sulla sua tomba al cimitero di Camerino.
Ugo Betti, definito il più intenso e profondo drammaturgo italiano della prima metà del Novecento dopo Pirandello, nacque a Camerino il 4 febbraio 1892. Nella vita fu un magistrato capace di guardare oltre il carattere formale del diritto. Morì in una clinica romana a 61 anni, a causa di una brutta malattia, dopo aver composto opere che sono state tradotte e pubblicate in quasi tutte le lingue del mondo. Proprio Camerino, in omaggio alla sua memoria, ha istituito il Premio Ugo Betti con lo scopo di mantenere viva la figura del poeta e al contempo valorizzare gli autori italiani contemporanei.
L'abbiamo trovato in contemplazione delle sue montagne, con un raggio di sole che gli batteva sul viso, seduto davanti alla sua Sae nell'Area Cortine, in zona ovest, a Camerino. Luigi Sansolini ha 86 anni, sarà lui il primo terremotato a ricevere la visita di Papa Francesco domenica 16 giugno, in occasione dell'arrivo del Pontefice nelle zone colpite dal sisma.
"Cosa dirò al Santo Padre? Che sono tre anni che vivo qui, da solo, e che Camerino è stata assassinata" la rabbia e il dolore non si nascondono nemmeno tra le rughe che solcano il viso del Signor Luigi, che non ha nascosto la sua emozione pensando agli ultimi tre anni della sua vita. "Sono stato un operaio edile e ogni giorno andavo a Esanatoglia per lavorare. Ho perso mia moglie dieci anni fa e tre anni fa la mia casa a San Venanzio - ci racconta -. Cosa hanno fatto? Nulla. Quando i soldi c'è da chiederli sono sempre precisi e puntuali mentre quando bisogna darli non si vede nessuno. Siamo stanchi di queste visite che non servono a niente. Hanno assassinato questa Città."
Dalla Sae numero uno a quella numero due, tre, quattro e cinque il sentimento è sempre lo stesso. "Vorremmo regalate al Pontefice dei prodotti del nostro territorio ma non abbiamo più nulla - ci racconta Maria Forotti, anche lei terremotata -. Io e mio marito abbiamo perso la nostra casa in campagna qui a Camerino. Avevamo anche una seconda casa a San Severino Marche: quella è stata completamente buttata giù perché c'era poco da fare. Siamo felici di ricevere la visita del Pontefice ma per noi la situazione è la stessa da tre anni e, mi creda, non è bello vivere qui."
Il Santo Padre atterrerà con il suo elicottero, domenica prossima, 16 giugno, al campetto sportivo sotto alle Sae nell'Area Cortine ovest di Camerino per cercare di dare una parola di conforto a tutte quelle persone che di parole ne hanno sentite fin troppe e che avrebbero invece solo bisogno dei fatti e di una ricostruzione che permetta loro "almeno di poter ricordare il momento in cui potremmo tornare ad abitare la nostra casa e la nostra Città."
Nominata la nuova Giunta dal neo sindaco di Camerino Sandro Sborgia che ha reso noti gli assessori che la comporranno. Due donne e due uomini affiancheranno il primo cittadino della città ducale che ha sottolineato il valore della squadra, evidenziando anche l'importanza dei consiglieri e di coloro che non sono stati eletti. Il vice sindaco sarà Lucia Jajani che avrà anche la delega a bilancio, programmazione economica finanziaria, tributi, attività produttive e sport; a Marco Fanelli la delega a urbanistica, lavori pubblici, ambiente, politiche per la gestione dei rifiuti urbani e politiche per la gestione del verde pubblico e arredo urbano; a Stefano Sfascia la delega all’Università, sanità, servizi sociali e protezione civile; Giovanna Sartori avrà la delega a cultura, istruzione, turismo ed istituzioni giudiziarie.
Il sindaco Sandro Sborgia si occuperà in maniera diretta della ricostruzione post sisma e di sviluppo economico. Ad affiancarlo nella ricostruzione il consigliere Anna Ortenzi, che sarà referente del sindaco in materia. La stessa (che è risultata la più votata della lista “Ripartiamo” con 538 preferenze) ha scelto di non ricoprire alcun assessorato per dedicarsi completamente ed esclusivamente alla ricostruzione della città, per la quale si è resa operativa fin da subito dopo l’elezione.
Il gruppo consiliare sarà formato da Luca Marassi che sarà capogruppo di maggioranza e referente del sindaco in materia di: organizzazione interna, rapporti con l’Università (in collaborazione con l’assessore Sfascia) e ricostruzione post sisma (in collaborazione con il sindaco e con il consigliere Anna Ortenzi); Riccardo Pennesi, si occuperà di politiche giovanili e associazionismo giovanili, comunicazione e rapporti con gli organi di informazione, ricerca di bandi comunitari, scuola (in coordinamento con l’assessore Giovanna Sartori) e sport (in coordinamento con l’assessore Lucia Jajani); Marco Marsili referente per le attività produttive e politiche per il lavoro (in coordinamento con l’assessore Lucia Jajani), manifestazioni e spettacoli (in coordinamento con l’assessore Giovanna Sartori), servizi cimiteriali (in coordinamento con l’assessore Marco Fanelli).
"È un passaggio fondamentale della vita amministrativa – ha detto il sindaco Sandro Sborgia - Ho voluto assegnare delle deleghe agli assessori dando, però, dei compiti specifici anche ai consiglieri proprio per avviare un percorso di crescita graduale in cui avranno sempre più spazio nel corso del mandato”. Convocato per giovedì 13 giugno alle ore 21 il primo Consiglio comunale della nuova amministrazione.
Ha preso il via nel pomeriggio di oggi “Unicamfest”, il festival paesologico di Camerino, sotto la direzione artistica del poeta e paesologo Franco Arminio. Poesia, musica, performance ma anche eventi per riflettere, discutere, divertirsi, saranno al centro delle tre giorni di Camerino.
“A Camerino c’è un’antichissima e importante università. Il bellissimo paese dell’entroterra marchigiano - sottolinea Franco Arminio - è stato duramente colpito dalla lunga sequenza sismica dell’Italia centrale. Attualmente quasi tutto il centro antico è zona rossa, cioè è interdetto a residenti e visitatori. L’Università svolge regolarmente la sua funzione didattica, ma il Rettore e i suoi collaboratori sono consapevoli che bisogna lavorare anche per stimolare il processo di ricostruzione e più in generale il ragionamento sulle prospettive economiche e sociali del territorio. L’idea dell’Unicamfest nasce dal desiderio di avere un momento di festa e di riflessione all'insegna del connubio tra poesia e politica”.
Oltre a momenti di riflessioni e di discussione con rappresentanti degli enti, delle istituzioni, delle associazioni e delle imprese del territorio, ci saranno anche vari momenti artistici e musicali: il cuore del festival saranno le conversazioni che Franco Arminio avrà con Fabrizio Barca, Giovanni Lindo Ferretti e Brunori Sas.
Domani, sabato 8, alle ore 11:30, presso la sala convegni del Rettorato, Arminio e Fabrizio Barca converseranno sull’Italia interna, mentre “L’Italia profonda” sarà il tema della conversazione di Arminio con lo scrittore Giovanni Lindo ferretti, in programma sempre sabato presso l’Agorà del Campus universitario a partire dalle 21.30.
Sarà la conversazione sulle storie incrociate tra Arminio e Brunori Sas, a concludere il festival domenica 9 giugno a partire dalle ore 16 sempre presso l’Agorà del Campus universitario.
Un altro momento importante saranno i parlamenti comunitari previsti nel pomeriggio dell’otto giugno, con brevi interventi in cui ognuno potrà raccontare la sua passione civile.
A Camerino si creerà quindi una comunità provvisoria formata dalle persone invitate, dalle persone che verranno a vedere il festival e dagli abitanti del luogo.
“È un modo per resistere - conclude Arminio - alla miseria spirituale dei nostri tempi. Abbiamo bisogno di un nuovo umanesimo delle montagne e Camerino può essere un laboratorio di un nuovo pensiero e di una nuova percezione del mondo”.
Il programma dettagliato del festival è disponibile nel sito www.unicam.it
Questo pomeriggio, alle ore 17:00, presso la Piazzetta del Palazzo Battibocca, è stato inaugurato l'Unicamfest alla presenza del Rettore Claudio Pettinari e del poeta Franco Arminio.
"Voglio ringraziare chi oggi ci ha fatto questo dono - sono state le prime parole del Rettore Pettinari -. Sono passati 32 mesi da quando non abbiamo svolto delle attività in questi luoghi e la parole che più veniva ricondotta a questo posto del centro storico era 'silenzio'. Oggi è la prima volta che torniamo in questo piazzale, dove 32 mesi fa lasciavamo le auto per poi andare in Università. Franco ci ha dato una lezione importante: bisogna capire quanto si è stati fortunati in passato a vivere questi luoghi e quanto siamo fortunati nel poterlo fare ancora in futuro. Vogliamo ripartire dalle persone. Bisogna riempire questi ambienti e viverli: tornare a essere cittadini, uomini e donne che eravamo prima. Dobbiamo tornare a piangere e gioire in questi spazi. Il messaggio che oggi vogliamo dare è questo e lo lanciamo insieme a questi fantastici amici che hanno capito quale è il senso della vita. La Città ha un senso per ciò che io posso fare: per il religioso andare a messa, per quello che ama la musica ascoltare un concerto, per quello che ha aperto una attività commerciale instaurare un ruolo di fiducia con le persone. Ripartiamo da qua perché insieme possiamo ricostruire una comunità più forte."
"È bello ave ricevuto fiducia da voi - ha aggiunto Arminio -. Chi dà fiducia in questo tempo è un uomo nuovo, chi è diffidente è invece un uomo vecchio. L'idea di venire qui è nata dall'emozione che ho provato la prima volta che sono venuto a Camerino. Il silenzio, grazie a questo festival 'lieto e pensoso', acquisterà una risonanza particolare e tutti noi: intrecceremo con la Città un rapporto di intimità anche se distanti. Barca, Ferretti e Brunori, le persone che ho voluto coinvolgere in questo progetto, sono delle persone attente alla comunità che hanno deciso di venire qui e stare insieme nella bella casa del mondo che, ora, per noi, è Camerino. Rimarremo qui con la mente e vogliamo creare una sorta di brusio e clamore per portare la Città fuori, parlandone e facendola conoscere."
Dopo gli interventi del Rettore Pettinari e del poeta Arminio, si è proceduto con una passeggiata nel cuore della città, ancora zona rossa in molti punti, arricchita da permormance artistiche e musicali e letture.
Il Gruppo regionale marchigiano del Club Alpino Italiano, in particolare le sezioni di Camerino, di Fermo, di Macerata e di San Severino Marche, hanno alacremente lavorato per allestire una due giorni sul Sentiero Italia Cai molto significativa, paesaggisticamente e storicamente parlando, non fosse perché le tappe del Cammina Italia Cai toccano due parchi di rilievo in questo territorio: il Parco nazionale dei Monti Sibillini, percorso più a sud e il Parco regionale di Colfiorito, che ha peculiarità uniche, salendo e discendendo tra i 600 e i 1500 metri di altitudine. Sono terre ricche di acqua e quindi di vegetazione, si affrontano praterie di alta quota frequentate dai pastori con i loro greggi, in quelle colline maceratesi che riportano alla memoria versi immortali del Leopardi. “Interminati spazi e sovrumani silenzi…”
Prima tappa: da Visso a Pantaneto, sabato 22 giugno. Si parte dalla sede del Parco dei Sibillini, raggiunta dall’ultima staffetta umbra, là dove il testimone è passato da un gruppo regionale all’altro. Si cammina per 14 chilometri tra dolci ondulazioni e strappi, godendo del panorama tra il monte Fema e il Monte Cavallo, in una splendida riserva naturale che offre praterie, pascoli, boschi e sentieri in una flora che presenta oltre 650 tipologie di piante differenti, alcune delle quali sono del tutto assenti nel resto del panorama regionale. La fauna invece consente di poter avvistare istrici, lupi e gatti selvatici. L’arrivo a Pantaneto, frazione del Comune di Monte Cavallo dove vivono poco più di un centinaio di persone, è previsto dopo sette ore di cammino lento. Una frazione che è punto di riferimento importante per chi ama il trekking visto che è da qui che prendono il via innumerevoli percorsi, di differente lunghezza, per tutti i gusti. A Pantaneto, da dove parte un percorso circolare del Monte Cavallo, non mancano narrazioni leggendarie, come quella secondo cui in tempi lontani fu ucciso un uomo e nascosto un tesoro. Dopo aver camminato nel corso della giornata, alle 17.30 è prevista una conferenza sul tema “Sentiero Italia CAI e Turismo lento, contributo alla rinascita dell’Appennino” leit motiv dell’intero percorso, fortemente sentito qui dove alla rinascita del territorio si unisce il sentimento di reazione positiva ai disagi e alle penalizzazioni causate dai forti terremoti del 2016. Una cena conviviale concluderà la giornata.
partenza:ore 8.30 daVisso arrivo:ore15.30circa a Pantaneto lunghezza percorso:14km. dislivello 1000 metri
Seconda tappa: da Pantaneto a Colfiorito, domenica 23 giugno. Si parte percorrendo la valle del Chienti, per passare da Serravalle del Chienti, dove le fonti e le acque sono maggiori degli abitanti (un migliaio) e dove si vive di pastorizia, di artigianato edile e di rivendita del legname. Il percorso offre altopiani, alternati ad ambienti umidi, boschi, pascoli, campi coltivati. Percorrendo i 15 chilometri e mezzo del percorso prescelto, si raggiungono gli altopiani carsici di Colfiorito, dominati dall’elemento idrico. La Paludem è naturalmente l’habitat ideale per diverse razze di uccelli, molti dei quali migratorii, mentre il terreno offre naturali inghiottitoi, una torbiera che ne determina la ricchissima flora, un sistema idrogeologico che si perde nella notte dei tempi (non a caso, non lontano da Colfiorito furono rinvenuti i resti di un antico ippopotamo, antenato dell’ippopotamo del nostro tempo). Il sistema di altopiani (Plestini) rappresentava un punto importante di comunicazione tra Tirreno e Adriatico nella preistoria e fino all’epoca romana, come numerosi resti dimostrano. Si resta comunque tra le Marche e l’Umbria (Colfiorito fa parte della provincia di Perugia). La destinazione è a Colfiorito dove due sono gli appuntamenti clou: ogni anno è fissata ad agosto la tradizionale sagra della patata rossa giunta alla sua 42esima edizione; ma c’è anche un festival celtico molto partecipato. L’arrivo della staffetta, domenica 23, a 760 mt di altitudine, qui dove vivono poco meno di 400 abitanti censiti, è previsto dopo sei ore e mezzo di cammino.
partenza:ore8.30 da Pantaneto arrivo:ore15 circa aColfiorito. lunghezza percorso:15,5km. dislivello: 500 metri.
La ricostruzione al centro dell'attenzione del neo sindaco Sandro Sborgia. Giornate d'incontri per il primo cittadino di Camerino che nei giorni scorsi ha incontrato Piero Farabollini e Cesare Spuri. In particolare il sindaco Sborgia appena insediato ha voluto vedere personalmente il commissario straordinario alla ricostruzione, Piero Farabollini, con il quale ha avuto un lungo confronto sottolineando la necessità di sopperire alle difficoltà legate alla ricostruzione e alle procedure che ne derivano. Una situazione particolarmente sofferta a Camerino e per la quale servono interventi urgenti. A questo primo incontro informale ne seguirà uno ufficiale.
Sempre sul tema ricostruzione si è svolta mercoledì una lunga riunione con l'ingegner Cesare Spuri, direttore dell'ufficio speciale della ricostruzione e il sindaco Sborgia, accompagnato dal consigliere Anna Ortenzi e dall'ex procuratore Vincenzo Luzi. Sul tavolo di lavoro composto anche da Barbara Mattei, responsabile edilizia e ricostruzione del comune di Camerino e l'ingegnere Marco Orioli, responsabile dell'ufficio lavori pubblici e ricostruzione pubblica del comune di Camerino sono state al centro della discussione le perimetrazioni, le messe in sicurezza e le procedure per velocizzare la ricostruzione.
Previsto per mercoledì l'incontro con David Piccinini, responsabile della protezione civile regionale, per risolvere il problema degli uffici comunali, da dopo il terremoto estremamente sacrificati e individuare una soluzione per una nuova sede provvisoria. Si passerà quindi anche alla disamina della progettazione e pianificazione dei lavori relativi a palazzo Bongiovanni che ospita il teatro Filippo Marchetti e che fino al 2016 è stato sede del Comune.
Estrema soddisfazione per il percorso universitario e pronto inserimento nel mondo del lavoro: è questo il profilo dei laureati dell’Università di Camerino, che emerge dal XXI Rapporto sul Profilo e sulla Condizione occupazionale dei laureati presentato il 6 giugno dal Consorzio AlmaLaurea in occasione del Convegno “Università e mercato del lavoro”, presso la Sapienza Università di Roma. Nonostante il periodo di crisi che sta attraversando l’intero Paese, i risultati relativi all’inserimento nel mondo del lavoro dei laureati dell’Università di Camerino sono ancora molto positivi, così come lo sono quelli sul profilo dei laureati e sulla loro soddisfazione.
La percentuale di laureati stranieri di UNICAM si mantiene su un livello molto superiore alla media sia regionale (3,6) che nazionale (3,5). La percentuale di laureati stranieri nelle lauree Magistrali sfiora il 23%. La percentuale di laureati che non risiedono nella Regione Marche supera di 10 punti quella nazionale mentre le provenienze scolastiche dei laureati evidenziano la capacità di UNICAM di accogliere e supportare al meglio anche gli studenti che provengono da istituti con orientamento tecnico.
UNICAM si distingue per un’alta percentuale di laureati, il 77,6%, che hanno svolto tirocini/stage riconosciuti durante il proprio percorso di studio (la media nazionale è del 59%). Anche la media di studio all’estero è più alta di quella complessiva degli atenei italiani, particolarmente accentuata è la percentuale di chi studia all’estero durante la laurea magistrale.
Ad un anno dal conseguimento del titolo, in linea con la media nazionale, il 68,4% dei laureati magistrali biennali Unicam è occupato e le performance occupazionali migliorano con il trascorrere del tempo dal conseguimento del titolo: l’88,1%, percentuale leggermente superiore alla media nazionale, dei laureati intervistati a cinque anni dal titolo è occupato. Particolarmente positivo è invece il dato relativo alla efficacia della laurea, che mette a fuoco l’effettiva utilità e spendibilità del titolo nell’ambiente di lavoro, con una media di risposte pari all’84,6%, che supera ampiamente quella nazionale.
“L’indagine AlmaLaurea – ha dichiarato il Rettore Unicam Claudio Pettinari – conferma la qualità dell’offerta formativa di Unicam, premiando gli sforzi e l’impegno dell’Ateneo. Da tempo infatti stiamo lavorando affinché la formazione dei nostri laureati sia incentrata sulle esigenze del mercato del lavoro, con confronti a tutto campo con il mondo imprenditoriale, sia nel nostro territorio che in ambito nazionale, nella progettazione e definizione dell’offerta formativa. I dati testimoniano ancora una volta che la laurea rappresenta un grande investimento per il proprio futuro”.
Estremamente positivi sono anche i risultati sulla valutazione dell’esperienza universitaria e sulla soddisfazione espressa dai laureati. Il 92,3% dei laureati è soddisfatto del rapporto con il corpo docente ed il 90,7% ritiene il carico di studio adeguato alla durata del corso. Più in generale, il 94,2% dei laureati si dichiara soddisfatto dell’esperienza universitaria nel suo complesso. E quanti si iscriverebbero di nuovo all’Università? Il 75,9% dei laureati sceglierebbe nuovamente lo stesso corso e lo stesso Ateneo.
Il sindaco di Camerino Sandro Sborgia, insieme all'arcivescovo di Camerino-San Severino Francesco Massara, questa mattina ha incontrato ad Ancona il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli e l'assessore regionale Angelo Sciapichetti. Un incontro voluto dal nuovo primo cittadino della città ducale per allacciare i rapporti col Governatore delle Marche, ma anche per discutere e confrontarsi in merito a diverse situazioni e necessità riguardanti Camerino e il territorio dell'entroterra.
"E’ stato un incontro che ho ritenuto necessario per avviare la migliore collaborazione e confrontarci subito su diversi aspetti che riguardano la città e l'intero bacino. Abbiamo affrontato tanti argomenti, in primis quello riguardante la ricostruzione e il presidente Ceriscioli ha manifestato la massima disponibilità nonchè la volontà d'impegnarsi per tutto ciò che servirà in questa direzione. È stata l'occasione anche per parlare dell'ospedale di Camerino - spiega il primo cittadino - che è un punto di riferimento per tutta l'area montana, sottolineando la necessità di mantenere i servizi che ci sono oggi. Proprio in merito a questo aspetto ho avuto la rassicurazione a cui tenevo, ovvero che al di là dell'ospedale unico, comunque Camerino manterrà il DEA di primo livello, ovvero tutti i servizi così come sono oggi".
Una mattinata positiva che si è conclusa ricordando la visita del Papa prevista per domenica 16 di giugno.
L’Università di Camerino e l’Università di Bolzano sono gli unici due Atenei italiani inclusi nella graduatoria della UE U-Multirank, nella sezione che racchiude le 25 migliori università per l’indicatore relativo all’orientamento internazionale!
La politica di internazionalizzazione e di apertura al mondo, fiore all’occhiello dell’Università di Camerino, continua a dare i suoi frutti e questa volta il riconoscimento arriva a livello internazionale da uno dei ranking più prestigiosi, voluto (e finanziato) a partire dal 2013 dalla Commissione Europea.
L’Università di Camerino si colloca nel 2019 tra le migliori 25 università al mondo nell’area relativa all’orientamento internazionale della classifica U-Multirank, che ogni anno confronta le prestazioni degli istituti d'istruzione superiore nei settori che interessano maggiormente gli studenti, quali insegnamento e apprendimento, orientamento internazionale, trasferimento di conoscenze, impegno regionale e ricerca, ed assegna valutazioni che vanno dalla «A» di ottimo alla «E» di insufficiente ad oltre 1.700 università di 96 paesi. Per l’edizione 2019 erano presenti e sono stati valutati 49 Atenei italiani. L’Università di Camerino e l’Università di Bolzano sono gli unici due Atenei italiani inseriti in questa graduatoria che racchiude le 25 migliori università per l’indicatore relativo all’orientamento internazionale, prendendo in considerazione l’esistenza di corsi di laurea congiunti con atenei stranieri, presenza di stage all’estero nei diversi curricula, attività di mobilità e scambi per studenti, presenza di docenti internazionali e di attività didattiche in lingua inglese. Secondo U-Multirank, gli Atenei inseriti in questo gruppo offrono ai propri studenti le migliori esperienze internazionali.
"Siamo estremamente orgogliosi – sottolinea il Rettore UNICAM prof. Claudio Pettinari – di questo importante risultato che conferma la bontà della scelta di puntare sull’internazionalizzazione, una delle linee strategiche dell’Ateneo, come ribadito anche nella definizione del Piano Strategico 2018-2023, e che ne caratterizza fortemente la mission, sia per quanto riguarda le attività di didattiche, che per quelle di mobilità e ricerca. Gli studenti stranieri nel nostro Ateneo raggiungono oggi l’11% del totale degli iscritti: il confronto e lo scambio tra giovani di diverse culture ritengo rappresenti un elemento fondamentale di crescita, importante per la formazione non solo di laureate e laureati competenti, ma anche di cittadine e cittadini responsabili. Continueremo di sicuro su questa strada.
Questa mattina, in Piazza San Pietro, Papa Francesco ha benedetto la Fiaccola per la Pace del 41° Pellegrinaggio a piedi Macerata-Loreto, che raggiungerà lo stadio Helvia Recina di Macerata sabato 8 giugno, dopo un percorso di circa 300 chilometri.
A salutare il Santo Padre, prima dell’Udienza Generale, Mons. Giancarlo Vecerrica, ideatore del cammino e Vescovo Emerito della Diocesi di Fabriano-Matelica, Mons. Fabio Dal Cin, Arcivescovo di Loreto, e Mons. Giampiero Dal Toso, Presidente delle Pontificie Opere Missionarie. Papa Francesco ha poi salutato personalmente il gruppo dei venticinque atleti della Fiaccola, provenienti soprattutto dalle regioni Marche, Puglia, Umbria, accompagnato dalla tedofora Lucia Calzolaio, studentessa universitaria, insieme ad una delegazione di volontari del Pellegrinaggio presenti a Roma per l’occasione.
“Ci sentiamo sabato”: con queste parole, rivolte con familiarità a Mons. Vecerrica ed ai presenti, il Papa ha ancora una volta manifestato con quanta attenzione e affetto segua il Pellegrinaggio. Prima di benedire la fiaccola Papa Francesco si è brevemente intrattenuto soprattutto con la tedofora, dalla quale ha ricevuto il kit del pellegrinaggio insieme con una raccolta di poesie e un messaggio personale; lasciandosi fotografare con tutto il gruppo ha salutato tutti con le parole: “Dio vi benedica. Pregate per me”.
La Fiaccola benedetta dal Papa ha così potuto iniziare il suo cammino da piazza San Pietro per arrivare poi allo Stadio “Helvia Recina” di Macerata.
"Anche nel percorso di quest’anno – ci anticipano Paolo Cesanelli e Tonino Pedano, responsabili per il Comitato Pellegrinaggio della Fiaccola per la Pace – la Fiaccola raggiungerà come prima tappa il Monastero delle Trappiste di Vitorchiano, dove i podisti ed i loro accompagnatori si uniranno in preghiera nella recita dell’Ora nona al termine della quale, dopo il canto e la lettura del messaggio di Julián Carrón, presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione, verrà riaccesa la fiaccola."
In serata, alle ore 19, è previsto l’arrivo a Terni, dove, dopo il saluto del Sindaco, i podisti attraverseranno la città accompagnati dagli atleti della “Amatori Podistica Terni”.
Giovedì 7 alle ore 8 la fiaccola ripartirà alla volta di Santa Maria degli Angeli dove all’arrivo, previsto per le ore 18, gli atleti verranno accolti dalla comunità francescana, con la quale reciteranno insieme il vespro all’interno della Porziuncola.
Venerdì 8 giugno, dopo la Santa Messa presso la Basilica di San Francesco ad Assisi e la visita alla tomba del Santo, la fiaccola verrà riaccesa, come da tradizione, da un frate francescano. Alle 8.30 il gruppo dei podisti ripartirà attraversando alcuni territori profondamente segnati dal terremoto del 2016. Passando per l’Abbazia di Sassovivo e per Colfiorito, Camerino, Castelraimondo, l’arrivo a San Severino Marche è previsto per le ore 18, dove, all’altezza di Ponte Sant'Antonio, un gruppo di atleti e allenatori del CSI dell’Oratorio don Orione si affiancherà ai podisti. Alle 18.15 la Fiaccola raggiungerà Piazza del Popolo dove, di fronte alla Chiesa della Misericordia, verrà accolta anche da un folto gruppo di bambini. Il corteo proseguirà poi per le vie interne (via della Pitturetta) per raggiungere il Santuario della Madonna dei Lumi. Alle 18.30 all’esterno del santuario la fiaccola verrà accolta dal Sindaco e dalla Giunta; dopo la Santa Messa, celebrata dall’Arcivescovo Mons. Francesco Massara, è previsto un momento conviviale nel convento delle Suore Missionarie dell’Amore di Cristo.
Sabato 9 giugno la Fiaccola riprenderà il percorso con partenza alle 7.45 dalla Comunità terapeutica Istituto Croce Bianca di San Severino in direzione di Osimo con arrivo alle 11.45. Presso la Basilica di San Giuseppe da Copertino, patrono degli studenti, la comunità francescana accoglierà gli atleti e, dopo la comune preghiera presso la tomba del santo, condividerà con loro un momento conviviale.
Alle ore 15 il gruppo ripartirà alla volta di Macerata; in questo ultimo tratto della fiaccola si aggregheranno 15 podisti della Atletica amatori Bracaccini di Osimo. In serata è previsto l’arrivo allo stadio Helvia Recina di Macerata, dove si accenderà il tradizionale tripode, prima della Santa Messa celebrata quest’anno da S.Em. Card. Gualtiero Bassetti, Presidente della CEI. Al termine una rappresentanza dei podisti parteciperà al cammino verso Loreto, tenendo accesa la fiaccola alla testa del Pellegrinaggio.
Il mese di giugno inizia per l’Università di Camerino con due importanti iniziative: dal 7 al 9 giugno, sotto la direzione artistica del poeta e paesologo Franco Arminio, si terrà Unicamfest, il primo festival paesologico marchigiano. Poesia, musica, performance ma anche eventi per riflettere, discutere, divertirsi, saranno al centro delle tre giorni di Camerino.
“A Camerino c’è un’antichissima e importante università. Il bellissimo paese dell’entroterra marchigiano - sottolinea Franco Arminio - è stato duramente colpito dalla lunga sequenza sismica dell’Italia centrale. Attualmente quasi tutto il centro antico è zona rossa, cioè è interdetto a residenti e visitatori. L’Università svolge regolarmente la sua funzione didattica, ma il Rettore e i suoi collaboratori sono consapevoli che bisogna lavorare anche per stimolare il processo di ricostruzione e più in generale il ragionamento sulle prospettive economiche e sociali del territorio. L’idea dell’Unicamfest nasce dal desiderio di avere un momento di festa e di riflessione all'insegna del connubio tra poesia e politica”.
Franco Arminio è un profondo conoscitore dei luoghi terremotati e il festival vuole essere in primo luogo un modo per portare l’attenzione su Camerino e sulle sue ferite. Rispetto agli altri festival organizzati dal poeta e paesologo, Altura a Bisaccia e La luna e i calanchi ad Aliano, questo vuole essere un raduno più riflessivo. Ci saranno anche vari momenti artistici e musicali, ma il cuore del festival sono le conversazioni che lo stesso Arminio avrà con Fabrizio Barca, Giovanni Lindo Ferretti e Brunori Sas.
Un altro momento importante saranno i parlamenti comunitari previsti nel pomeriggio dell’otto giugno. Qui ci saranno brevi interventi in cui ognuno potrà raccontare la sua passione civile.
Dal 7 al 9 giugno, quindi, a Camerino si creerà una comunità provvisoria formata dalle persone invitate, dalle persone che verranno a vedere il festival e dagli abitanti del luogo.
“È un modo per resistere - conclude Arminio - alla miseria spirituale dei nostri tempi. Abbiamo bisogno di un nuovo umanesimo delle montagne e Camerino può essere un laboratorio di un nuovo pensiero e di una nuova percezione del mondo”.
Dal 10 al 14 giugno, invece, si terrà la seconda edizione de “Il Bello di Unicam”, una settimana di incontri e conferenze fortemente voluta dal Rettore Claudio Pettinari, dedicati alla valorizzazione delle eccellenze dell’Università di Camerino: la giornata inaugurale sarà dedicata alla contaminazione tra i saperi, mentre filo conduttore della giornata conclusiva sarò “Il bell’ambiente” e saranno presentate le iniziative di Unicam per la sostenibilità ambientale. Le giornate centrali saranno invece dedicate alla presentazione delle eccellenze delle Scuole di Ateneo: sia al mattino che nel pomeriggio si alterneranno quindi eventi coordinati dalle Scuole di Giurisprudenza, Scienze e Tecnologie, Architettura e Design, Bioscienze e Medicina Veterinaria, Scienze del farmaco e dei prodotti della Salute e School of Advanced Studies.
“Dopo il successo ottenuto lo scorso anno, abbiamo fortemente voluto ripetere questa iniziativa – ha sottolineato il Rettore Pettinari – perché è arrivato il momento di evidenziare e far emergere quanto di positivo gli Atenei e i centri di ricerca italiani stiano dando al nostro Paese. Abbiamo subito creduto, poi, nella bellissima iniziativa proposta da Franco Arminio e abbiamo voluto condividere con lui questo percorso che nel fine settimana ci farà riflettere e discutere su quanto si può fare per rilanciare il nostro territorio”.
Individuati dalla Tenenza di Camerino, attraverso un controllo fiscale, l’impiego di nove lavoratori “in nero” ed uno “irregolare” in un agriturismo della zona. Due di questi sono risultati percettori di indennità di disoccupazione.
L’attività delle Fiamme Gialle camerte si inquadra nell’ambito dell’intensificazione delle attività di contrasto al lavoro nero ed irregolare ed alla connessa evasione fiscale e contributiva.
Gli approfondimenti eseguiti hanno permesso di ricostruire compiutamente l’operatività e l’utilizzo di manodopera da parte dell’agriturismo negli ultimi due anni, portando all’individuazione di nove lavoratori totalmente “in nero” ed un lavoratore “irregolare”.
Oltre al recupero della contribuzione previdenziale ed assicurativa evasa, con relativa regolarizzazione e ricostruzione del rapporto di lavoro a favore dei dipendenti, sono state già erogate sanzioni pecuniarie a carico del titolare dell’agriturismo.
Tra i lavoratori censiti, inoltre, sono stati individuati due soggetti che, nello stesso periodo in cui prestavano la loro attività irregolare, percepivano l’indennità di disoccupazione.
Per tale ragione, nei confronti di uno di loro si è proceduto alla denuncia alla Procura della Repubblica di Macerata per indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato con conseguente sequestro delle somme indebitamente percepite, come disposto dall’Autorità Giudiziaria maceratese. Per l’altro lavoratore, invece, i Finanzieri Camerti procederanno all’irrogazione della sola sanzione amministrativa.
L’operazione testimonia l’impegno della Guardia di Finanza a tutela degli interessi dei lavoratori e degli operatori economici onesti che ottemperano agli obblighi di legge e che vengono danneggiati da forme insidiose di concorrenza sleale.
La squadra di La Pasta di Camerino ha ricevuto la visita dei trofei vinti nel campionato italiano e nella Champions League dalla Lube Civitanova di cui l’azienda è sponsor. I trofei sono stati portati in azienda mostrati ai 71 dipendenti anche grazie al lavoro dei quali è possibile sostenere la principale realtà sportiva della provincia di Macerata.
Ad attendere i trofei in azienda c’era la famiglia Maccari, i fondatori Gaetano e Mara Mogliani, il Direttore Generale Federico Maccari e il Direttore Operativo Lorenzo Maccari. Invitato a presenziare anche il neo sindaco di Camerino Sandro Sborgia.
“Abbiamo approfittato per invitare il sindaco alla prima visita in azienda in questo giorno di festa – ha detto Federico Maccari – perché, aldilà del sicuro veicolo di promozione del nostro marchio che riteniamo essere la squadra e la società, siamo certi che la Lube Volley rappresenti il fiore all’occhiello di un movimento sportivo importante che è molto vivo anche nell’entroterra maceratese. Siamo l’unica azienda di Camerino che sostiene la Lube e proprio attraverso il nostro investimento associamo il nome di questo territorio e della nostra città ad una realtà vincente e sana che aggrega tanti appassionati”.
Felice anche il sindaco Sborgia. “Ringrazio la famiglia Maccari per l’invito e perché fa molto per il tessuto sociale di Camerino” – ha detto. “L’occasione di vedere da vicino i due trofei è molto piacevole ma presto ci rivedremo per lavorare a braccetto nell’interesse della comunità”.
Oggi l’azienda sta proseguendo il consolidamento nella distribuzione della pasta all’uovo e di semola sul mercato nazionale avendo cominciato la distribuzione anche della nuova pasta Hammurabi di grano antico monococco macinato a pietra realizzata e commercializzata sempre con il marchio La Pasta di Camerino.
Domani, primo giugno, si terrà a Roma una nuova manifestazione di protesta dei terremotati per la situazione nella quale versano ormai da tre anni..
"Chi ha avuto la "pazienza" di seguire il sottoscritto, ben sà che già dai primi mesi, dopo il sisma, ho tentato di "dar voce ai terremotati" manifestando, scrivendo lettere, riportando notizie e immagini della situazione nella quale si trova il territorio devastato dal terribile terremoto del 2016 - si legge nella pagina social "La Voce dei Terremotati" da parte dell'organizzatore -. Qualcuno penserà che siamo (sono) noioso e forse ha ragione.. ma vedete, per uno che ha perso la propria casa, (Per non parlare di quelli che hanno perso molto di più: oltre 300 vittime) oggi è come il giorno dopo il sisma.. nulla è cambiato."
"Le istituzioni TUTTE hanno fallito e, perfino a quanti avrebbero la forza di reagire in proprio, con propri mezzi e risorse, non viene data questa possibilità - continua "La Voce dei Terremotati" - tutto è bloccato e impantanato in un meccanismo infernale che ha prodotto soltanto "lavoro" alla burocrazia e un immane sperpero di denaro pubblico, che sta sempre più sconvolgendo perfino le caratteristiche dei luoghi e le loro peculiarità. Vi chiedo umilmente un ultimo sforzo di fiducia e di sostegno, per ritrovare quello spirito di unità e di voglia di combattere per la ricostruzione del centro Italia distrutto dal terremoto. Spirito di unità che si era manifestato nei primi mesi del post sisma, e che poi man mano, si è sgretolato sempre più, vuoi per stanchezza, per sfiducia, per via dei tanti, troppi personaggi che più o meno degnamente, più o meno disinteressati, hanno creato confusione e divisione politica, campanilistica, di categoria."
"L'invito è quello di partecipare compatti e determinati alla manifestazione del PRIMO DI GIUGNO. Una manifestazione DI TERREMOTATI che chiedono LA RICOSTRUZIONE DEL CENTRO ITALIA. Siano essi semplici cittadini terremotati, come il sottoscritto, o comitati e associazioni varie, amministratori locali, albi professionali e associazioni di categoria, amici vicini ai terremotati.Io credo che l'interesse a far si che la situazione cambi e molto velocemente, sia davvero di tutti, DI TUTTI, perché un pezzo di paese che muore, è un pezzo di NOI italiani, un "pezzo del nostro corpo" che muore. Il PRIMO DI GIUGNO, UNIAMOCI e chi non può partecipare, metta un lenzuolo bianco con la scritta VOGLIONO LA RICOSTRUZIONE, sul suo balcone, lungo la strada, allo stadio: diventiamo finalmente un paese unito, un popolo unito, per difendere se stesso e un "pezzo del proprio corpo".
La manifestazione di domani fa seguito a quella andata in scena lo scorso 18 maggio.
Ricerca ed uso sostenibile delle risorse marine” è il titolo del seminario organizzato da Club per l’UNESCO di San Benedetto del Tronto, Università di Camerino e CNR-IRBIM (Istituto per le Risorse Biologiche e le Biotecnologie Marine) il prossimo martedì 4 giugno presso la sede Unicam di San Benedetto del Tronto, con inizio alle ore 15.
L'occasione è fornita dalla Giornata Mondiale degli Oceani, che ricorre l'8 giugno, istituita dall'ONU come momento di sensibilizzazione sullo stretto intreccio tra effetti dell'inquinamento delle acque marine e qualità della vita sulla terra.
Il seminario rappresenta l‘opportunità per fare il punto sui risultati delle ricerche condotte su questo tema dal CNR-IRBIM di Ancona presentati dal Direttore dott. Gian Marco Luna e dal Primo Ricercatore dott. Mauro Marini, a cui si affiancherà l'intervento del prof. Francesco A. Palermo, della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria di Unicam, sugli effetti delle attività antropiche sull'ecosistema marino e sulla salute umana.
Il prof. Alberto Felici presenterà poi il Master in “Management aree risorse acquatiche costiere”, il percorso formativo per la gestione delle risorse marine promosso da UNICAM, mentre il Comandante della Capitaneria di Porto di San Benedetto del Tronto dott. Mauro Colarossi condividerà con i presenti i risultati e le prospettive delle azioni sinergiche intraprese degli stakeholders dell'economia portuale di San Benedetto del Tronto per migliorare la qualità dei fondali e implementare una nuova sensibilità sulle tematiche dell'inquinamento da rifiuti solidi.
Ulteriore contributo sarà fornito dal Direttore del FLAG (Gruppo di Azione costiera) Marche Sud dott. Sergio Trevisani sui progetti elaborati dai 15 partner strategici che compongono il FLAG, tra i quali il Comune di San Benedetto del Tronto riveste il ruolo di responsabile amministrativo e finanziario, progetti volti a coniugare le necessità di un ecosistema fragile e le necessità di un settore dell'economia, quello della pesca, anch'esso messo a dura prova.
“Come Unicam abbiamo accettato con entusiasmo e molto interesse l’invito rivoltoci dal Club Unesco di San Benedetto del Tronto ad organizzare insieme questo momento di riflessione – ha dichiarato il Rettore Unicam Claudio Pettinari – certi che questi incontri di approfondimento costituiscano importanti appuntamenti per aumentare la conoscenza e la consapevolezza del pubblico, quindi non solo degli addetti ai lavori, su tematiche di sempre maggior stringente attualità.”
I lavori saranno aperti dai saluti del Rettore prof. Claudio Pettinari e del Presidente del Club per l'UNESCO di San Benedetto arch. Laura Cennini, unitamente ai saluti dell'Amministrazione Comunale di San Benedetto del Tronto. Moderatore del seminario sarà invece il prof. Sauro Vittori, docente della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute di Unicam.
L'evento è inserito all'interno del calendario internazionale degli eventi organizzati in occasione della Giornata Mondiale degli Oceani e partecipa al Festival dello Sviluppo sostenibile 2019 (21 maggio – 6 giugno) promosso da ASVIS.
Sabato 25 maggio, alle ore 17:30, presso i locali della “Torre del Parco” di Camerino gli alunni della scuola primaria Salvo D’Acquisto si sono esibiti in “Danze a castello” come conclusione del Pon dell’istituto comprensivo Ugo Betti “RicostruiAmo le nostre terre” a sottolineare l’importanza delle Arti e della cultura nella scuola ed il coraggio di una città come quella di Camerino che non si è mai arresa nonostante i terremoti del 2016.
Il Maestro di danza Enrica Sabatini con “Il ballar cortese, l’Arte del Danzare tra Medioevo e Rinascimento” ha portato la grazia nei movimenti con il Branle Cassandra interpretato dagli alunni della classe seconda, il Branle Montarde eseguito dagli allievi della classe quinta e la Pavana per entrata a Corte con le classi terze e quarte. Vita di Colino, Rostiboli Gioioso, Petit Riense ed Anello sono stati ballati con i componenti della Schola Camerte del danzar e musicar cortese di Camerino. Emozioni ed eco di epoche lontane ma vivi nei cuori dei camerenesi in questo periodo di rievocazione storica che si concluderà il 2 giugno con la Corsa alla spada e palio. Ospiti i mini Tamburini della Militia Bartolomei.
La Scuola, con il dirigente Maurizio Cavallaro e le sue insegnanti, si fa veicolo di vita in modo da avvicinare gruppi di bambini alla storia che si occupa di sdoganare dall’oblio della memoria costumi, armi, ritmi e soprattutto episodi ai quali si riconducono e appartengono tutti gli elementi della scenografia dei balli. Studiare il passato glorioso dei Da Varano e della propria città per ripartire, per ricostruire il presente, il tessuto sociale che ha subito uno scossone. La danza avvolge il tutto con grazia e leggiadria e dona al cuore quel giusto pizzico di serenità che nella vita quotidiana non guasta mai.
Serata all’insegna dell’aiuto reciproco per un fine comune quella di martedì 21 maggio al Benedetto XIII di Camerino, dove i bambini della scuola primaria Salvo D’Acquisto nell’ambito del progetto “Pronti: si va in scena!” hanno messo in scena il copione dell’insegnante - regista - coreografa Alessia Barboni: “È successo un quarancocco”.
Basta poco, un inconveniente e tutto cambia, ma l’aiuto incondizionato, un cammino comune, lo spirito di condivisione non conoscono barriere linguistiche, di nazionalità, territoriali. Il dialetto, la lingua parlata dai diversi animali, è vicinissimo alla vita quotidiana e rappresenta una diversità di radici storiche, di culture, di esperienze che non è perduta, il leoncino ne incontra diversi di idiomi durante la ricerca della memoria e ne fa bagaglio culturale.
Il dialetto possiede una forza espressiva e descrittiva genuina che scaturisce dal suo verismo; lo strumento che meglio esprime sentimenti, valori, culture, speranze, con cui ripercorrere i sentieri della memoria drasticamente inquinati dalla frenetica vita moderna. Avvoltoi, antilopi, zebre, iene, coccodrilli, serpenti, uccelli, ognuno con la propria lingua, tutti uniti per ritrovare la famiglia del piccolo leone.
I disegni delle scenografie sono stati realizzati dagli alunni delle classi quinte e seconde. I costumi, i copricapi e gli effetti speciali curati dalle maestre Lorella Pigotti, Maria Laura Moreni e Francesca Cristina Gaspari, gli allestimenti e il taglio fogliame preparati da Carla Consoli, Carla Sepi - Cameresi, Flavia Grossoni con la collaborazione di Marina Paladini, Cristina Pistoni e Umberta Donati.
Una menzione particolare va agli educatori Francesca Verdarelli e Francesco Belardinelli che si adoperano sempre perché tutto riesca per il meglio. Un lavoro di gruppo che ha coinvolto genitori, nonni, familiari degli alunni, i quali non si sono tirati indietro collaborando con le insegnanti. Un grande lavoro di coesione per consentire a tutti di esprimersi al meglio delle proprie capacità, per mettersi in gioco, per sperimentare canali comunicativi diversi, per una didattica inclusiva all’insegna del rispetto del singolo coinvolto in base alle proprie pecurialità nella collettività. Un’esplosione di colori, luci e profondi sentimenti ha scaldato i cuori della comunità camerte.