Bufera sul consigliere comunale della nuova giunta Sborgia, Marco Marsili, referente per le attività produttive e politiche per il lavoro, che è "scivolato" sui social, con un commento che lascia poco spazio alle interpretazioni. Scrive infatti il consigliere: "Ma va a morì a testa in giù fascio di m...", dando del fascista ed evocando per il Ministro dell'Interno Matteo Salvini la stessa fine toccata a Mussolini in Piazzale Loreto.
Ecco il commento social di Marco Marsili:
A seguito degli eventi sismici del 2016, la città di Camerino è cambiata, sono nati nuovi quartieri e nuove strade. La viabilità ha subito numerosi stravolgimenti e sono emerse nuove necessità di trasporto pubblico. Per venire incontro a queste diverse esigenze la Contram s.p.a informa che da lunedì 8 luglio sarà attivo un nuovo orario di trasporto urbano.
Il nuovo orario ha validità non scolastica: fino al 15 settembre 2019. Gli utenti possono trovare i dépliant presso tutte le rivendite Contram di Camerino, a bordo degli autobus, presso la biglietteria Contram, presso l’agenzia viaggi Camars, on line sul sito www.contram.it, e dall’8 luglio anche ad ogni fermata.
Il Maestro Andrea Bocelli ha voluto ringraziare tramite una nota stampa ufficiale a sua firma l'arcivescovo di Camerino e San Severino Marche Francesco Massara per il sostegno dimostrato durante la fase dei lavori della nuova scuola d'istruzione primaria e d'infanzia "Edmondo De Amicis" di Muccia, finanziata dalla Fondazione che porta il suo nome (clicca qui per leggere l'articolo della cerimonia di inaugurazione del plesso).
Ecco il contenuto integrale della lettera firmata da Andrea Bocelli:
"Insieme, non c’è sogno che non possa diventare realtà! A Muccia si è rinnovato quel piccolo grande miracolo di buona volontà e di sinergie che, in meno di sei mesi e grazie al sostegno di tante istituzioni amiche, ci ha traghettati da uno scenario di rovine alla recente, festosa, emozionante giornata dell’inaugurazione. Attraverso queste poche righe desideriamo esprimerLe la nostra più sincera gratitudine per la vicinanza Sua e dell’istituzione che Lei rappresenta, in questo progetto di rinascita per noi così importante. Siamo fieri di averLa avuta al nostro fianco!".
"Laddove era il plesso formativo compromesso dal terremoto, da oggi c’è una scuola nuova e funzionale, sicura ed ecosostenibile, un’oasi intorno alla quale l’intera comunità potrà finalmente ripartire. La scuola d’istruzione primaria e d’infanzia “Edmondo De Amicis” sarà un luogo dove poter trovare le forze per farlo, incominciando dai bambini e dal loro spazio di socializzazione, di crescita, di studio, di svago, di sport".
"Facciamo nostro lo sprone che lo stesso scrittore a cui la struttura è intitolata concepì, rivolgendosi allo scolaro: «I tuoi libri sono le tue armi, la tua classe è la tua squadra, il campo di battaglia è la terra intera, e la vittoria è la civiltà umana». Spenti i riflettori sull’inaugurazione, Muccia s’appresta ad una faticosa normalità alla quale ambire ogni giorno, ma con più energia e fiducia. La sfida l’ha vinta la comunità intera. Invitiamo tutti a verificare la bellezza della rinascita, fatta di emozioni ed aspirazioni. Invitiamo tutti a restare al nostro fianco, oggi che festeggiamo la fine di un percorso e come sempre, contemporaneamente, il principio di quello successivo".
L'allarme è scattato ieri sera (mercoledì 3 luglio, ndr) dopo l'orario di cena a Camerino quando è stata rinvenuta - davanti la porta di un'abitazione e in corrispondenza di una casa di riposo - una valigetta ventiquattrore avvolta meticolosamente in un sacco blu dell'immondizia nella zona residenziale di Via Le Mosse, al civico 26 (in prossimità anche della sede Contram, ndr). Sul posto, dopo segnalazione di un anziano residente, sono giunti i carabinieri e i Vigili del Fuoco che hanno richiesto l'intervento degli artificieri da Ancona e Perugia per far brillare la valigetta.
In tarda notte - con una serie di corde e carrucole - la valigetta è stata spostata per consentirne l'esplosione in una zona lontana dal centro abitato. Si sono registrate due esplosioni avvenute intorno alle quattro di notte, che hanno allarmato i residenti.
Al termine degli accertamenti non è risultata la presenza di alcun esplosivo all'interno della valigetta, in realtà composta da materiale legnoso. L'ipotesi più accreditata è quella di una bravata fatta da alcuni studenti dell'università. Non ci sono sospetti. La zona non risulta coperta da telecamere di videosorveglianza.
Cresce l’attesa a Camerino per la 9° edizione del Campionato Europeo Universitario di Tennistavolo che prenderà il via con la serata inaugurale del 15 luglio e si concluderà con la cerimonia di chiusura il 20 luglio. L’evento segue l’importante avvenimento sportivo delle Universiadi Napoli 2019.
C’è grande attesa in città di oltre 200 componenti delle varie delegazioni sportive provenienti da 15 diverse nazioni europee. La macchina organizzativa è curata dal C.U.S. Camerino in collaborazione con l’Università di Camerino, l’EUSA (European University Sport Association) e il Comune di Camerino.
Prevista anche la partecipazione di importanti pongisti di caratura mondiale presenti nel ranking internazionale dell’I.T.T.F (International Table Tennis Federation).
L’evento sarà presentato ufficialmente martedì 9 luglio alle ore 12.00 presso la Sala Raffaello della Regione Marche in Ancona.
Grande successo anche quest’anno per la presenza dell’Università di Camerino a Fano in occasione di Passaggi Festival, l’appuntamento con la letteratura saggistica e di approfondimento tenutosi dal 24 al 30 giugno.
Tantissimi sono stati i bambini ed i ragazzi che hanno partecipato ai laboratori organizzati in spiaggia, in cui ricercatori, studenti ed esperti del Museo delle Scienze Unicam hanno coinvolto i presenti in divertenti esperimenti, giochi, dimostrazioni e laboratori scientifici.
Grande successo di pubblico poi anche per i “Calici di scienza” nella sala da the “L’Uccellin Belverde”: a susseguirsi nei diversi pomeriggi lo storico dell’arte e docente Unicam Alessandro Delpriori che ha discusso dell’Europa della bellezza e dell’arte come ponte di culture e lievito di sviluppo, il chimico degli alimenti Gianni Sagratini che ha parlato di Made in Italy, prodotti tipici e alimentazione in Europa, l’informatica Barbara Re che ha raccontato storie di scienziate europee che hanno cambiato le nostre vite. Molto seguito è stato anche l’aperitivo con il Rettore Unicam Claudio Pettinari che ha raccontato vite, scoperte ed episodi dei più grandi scienziati europei.
Il Rettore Pettinari è stato anche protagonista insieme a Alessandro Blasetti e Corrado De Nicola del scienceshow Unicam “La scienza e fumetti”, in cui hanno raccontato i superpoteri della chimica e della natura, con un confronto con i supereroi della Marvel, attraverso esperimenti effettuati dal vivo.
Per finire, alla MeMo-Mediateca Montanari, Francesco Petretti docente UniCam nonché autore e conduttore televisivo, ha tenuto un seguitissimo laboratorio di disegno per bambini.
Il rogo si è originato a Selvazzano, nel territorio comunale di Camerino, nel primo pomeriggio di oggi, intorno alle 14:00.
I Vigili del Fuoco, giunti prontamente sul posto, sono stati impegnati nella spegnimento dell'incendio di sterpaglie che ha poi interessato una piccola legnaia.
Fortunatamente le fiamme sono subito state circoscritte e i pompieri hanno evitato che si estendessero oltre.
Nessuna persona è rimasta coinvolta.
Il tema della produzione di energia da fonti rinnovabili ha un’indubbia importanza al fine della limitazione delle emissioni globali di gas serra. Tuttavia, la realizzazione e gestione di impianti di produzione di energia “pulita” possono entrare in conflitto con altre esigenze di utilizzo del territorio o di conservazione dell’ambiente.
L’Università di Camerino partecipa al progetto “Coastenergy”, che vedrà la sezione di Geologia occuparsi di questi temi dal punto di vista della cosiddetta “Blue Energy”, ovvero l’energia ricavata da fonti marine come le correnti, il moto ondoso e la geotermia marina, soprattutto tramite l’utilizzo di impianti realizzabili nell’ambito di infrastrutture portuali e aree costiere urbane.
A questo fine, il progetto promuoverà la creazione di una rete di attori a livello locale e transfrontaliero, funzionale all’elaborazione di studi di fattibilità e progetti pilota di impianti di produzione di energia da fonti marine. Gli attori da coinvolgere comprendono amministrazioni pubbliche locali e regionali, agenzie di sviluppo, camere di commercio, imprese e loro associazioni, università e centri di ricerca, associazioni non governative, e altri soggetti interessati a questo tema in termini di competenze istituzionali, opportunità di investimento, o interesse ai temi ambientali e di sviluppo sostenibile.
Il progetto, che avrà una durata di 30 mesi, è cofinanziato dal programma di cooperazione transfrontaliera Interreg Italia-Croazia. Il programma è finalizzato allo scambio di conoscenze ed esperienze tra attori regionali e locali, allo sviluppo di azioni pilota, alla sperimentazione della fattibilità di politiche, prodotti e servizi, e al supporto agli investimenti.
L’area di cooperazione copre 33 province italiane e 8 contee in Croazia, tutte affacciate sull’Adriatico. Il programma cofinanzia con fondi FESR, per una quota dell’85%, progetti che coinvolgono partner di entrambe le sponde (www.italy-croatia.eu).
Lo scorso mese di marzo ha avuto luogo a Labin, in Croazia, il primo incontro del gruppo di lavoro, che comprende 8 partner coordinati dall’Agenzia dell’Energia della Regione Istriana: l’Agenzia di Sviluppo della città di Dubrovnik, il Centro SDEWES di Zagabria, l’Università di Camerino, l’Università di Udine, la Camera di Commercio di Pescara, il Comune di Ploče, e la Comunità delle Università Mediterranee.
Attualmente UNICAM, tramite i docenti coinvolti che sono la prof.ssa M. Chiara Invernizzi ed il dott. Marco Bello, sta portando avanti diversi aspetti del progetto, dalla creazione di una rete di stakeholder potenzialmente coinvolti nella buona riuscita del progetto, alla ricerca delle leggi amministrative in vigore che possono interessare l’installazione di questo tipo di impianti, al coinvolgimento di enti locali regionali che possano aiutare l’espansione di queste tecnologie nel nostro territorio.
Piccolo è ancora bello. Lo testimoniano i 23 borghi marchigiani premiati dal Touring Club Italiano con la 'Bandiera Arancione' per il 2019 e che domani 29 giugno, ad Amandola, festeggeranno il riconoscimento che il TCI assegna ai Comuni dell'entroterra con meno di 15 mila abitanti perchè hanno saputo distinguersi per un'offerta turistica di eccellenza e un'accoglienza di qualità.
Una cerimonia di premiazione proprio nella piazza principale della new entry di quest’anno, Amandola che accoglierà i 23 Sindaci con la fascia tricolore degli eventi ufficiali importanti. Tutti insieme dunque, Acquaviva Picena, Amandola, Camerino, Cantiano, Corinaldo, Frontino, Genga, Gradara, Mercatello sul Metauro, Mondavio, Montecassiano, Montelupone, Monterubbiano, Offagna, Ostra, Ripatransone, San Ginesio, Sarnano, Serra San Quirico, Staffolo, Urbisaglia, Valfornace, Visso, per testimoniare l’impegno quotidiano nel raggiungere questo ambito riconoscimento, come sottolinea l’assessore regionale al Turismo-Cultura, Moreno Pieroni: “Questo risultato è il frutto del lavoro e dell’impegno delle Comunità dell’entroterra che hanno consentito alle Marche di raggiungere il prestigioso traguardo, che con Amandola quest’anno segna 23 Bandiere Arancioni. Un fatto che ci rende orgogliosi perché colloca la nostra regione nei primissimi posti per numero di vessilli conseguiti. Il merito di così tante bandiere non è solo il risultato di indicatori tecnici, non solo di una capacità propositiva che ci ha distinto nel tempo proprio in questo particolare riconoscimento, ma soprattutto della passione che ogni comunità esprime e delle persone che ogni giorno si impegnano nel preservare e valorizzare luoghi di infinita bellezza, ricchi di storia e cultura millenarie. L’unità e il lavoro di rete è la chiave che poi svela al turista questo inestimabile tesoro fatto di borghi incantevoli, natura rigogliosa e incontaminata, gente ospitale”.
“Si tratta di un cluster di grande importanza per la strategia turistica regionale – ricorda ancora Pieroni - su cui la Regione punta molto perché è in grado di declinare le eccellenze della comunità marchigiana, lo spirito dell’entroterra operoso e creativo in un’ottica sostenibile. Non solo il cluster delle Bandiere Arancioni si lega a quello delle Bandiere Blu in un’ideale connessione virtuosa tra costa e entroterra, ma concretamente diventa strategico per l’entroterra per una piena rinascita dopo le conseguenze negative del sisma del 2016. A tutto questo si collegano anche i cluster del Bike e Marche Outdoor , il turismo lento dei Cammini e le tante iniziative di promozione turistica e culturale di grande qualità su cui la Regione sta investendo".
La cerimonia delle consegna delle Bandiere arancioni avrà inizio dalle ore 17.00, in Piazza Risorgimento ad Amandola, per poi proseguire con un aperitivo “arancione” e concludersi alle 21,00 con il concerto del TRIO Dante con lo spettacolo musicale “Dall’Opera ai Beatles”.
Mercoledì, l’inaugurazione della nuova scuola di Muccia donata dalla Fondazione Andrea Bocelli, è stata l’occasione per potersi incontrare di nuovo e passare un momento di gioia e serenità insieme. Stiamo parlando di Max Schiavon e di Roberto Santacchi. Si sono conosciuti a Padova: Max proprietario di un truck food in Piazza della Frutta e Roberto uno studente universitario.
Con gli anni, tra loro, nasce una profonda amicizia e i due rimangono in contatto nonostante Roberto fosse tornato nelle sue Marche, dove ha ricoperto il ruolo di Presidente (fino a mercoledì) del Rotary Club di Camerino, dove è tornate per gestire l'Azienda di famiglia Santacchi Roberto srl e dove è un allevatore di pastori tedeschi e cavallo al salto ostacolo, e Max fosse diventato il secondo migliore truck dello street food (Classifica l’Oscar del Cibo di Strada) in Italia con “La Folperia” a Padova.
Le loro strade si sono incrociate di nuovo nell’ottobre del 2016, quando Max, dopo aver appreso della notizia degli eventi sismici che hanno devastato il Centro Italia, decide di dare una mano al suo amico Roberto e ai suoi concittadini.
“A dicembre – ci racconta Max – ho messo in pratica il mio progetto. Per tradizione i folpetti (polipi) e i bovoletti (lumachine) che vendiamo nel nostro truck dello street food si mangiano con lo stuzzicadente ma, molto spesso, capita che qualcuno chieda di poter avere delle forchette. È così che mi è venuta l’idea: ho messo in vendita, al prezzo di un euro, forchettine e salviette. L’interno ricavato sarebbe andato in beneficenza ai comuni di Muccia e Camerino.”
“Per noi è stato un progetto molto importante perché quando sono venuto a visitare questi luoghi e ho visto con i miei occhi tutto ciò che era successo, ho avuto una tristezza insoluta – ha proseguito Max -. Vedere la gente non poter rientrare nelle proprie case nemmeno per prendere un effetto personale mi ha spezzato il cuore.”
“Voglio ringraziare tutti i nostri fantastici clienti che sono stati solidali e hanno dimostrato un grandissimo cuore, donando 1700 euro ai due comuni del Maceratese – ha concluso Max -. Credo che di Muccia e Camerino, come di tante altre realtà, si sia sentito parlare molto poco sui mezzi di informazione nazionale, come se fossero un mondo a parte. In questo modo anche noi, nel nostro piccolo, abbiamo riportato l’attenzione su queste comunità.”
Poter partecipare alla cerimonia di inaugurazione della Scuola di Muccia è stato un orgoglio per “Max che ha dimostrato una grandissima sensibilità verso l’amico di una vita – ha commentato Roberto -. A distanza di quasi tre anni, il comune di Muccia ha voluto invitare Max alla cerimonia del taglio del nastro della nuova scuola e sono contento di averlo rivisto e averlo potuto nuovamente ringraziare per il suo grandissimo gesto di vicinanza e per la sua umanità.”
Presso la Scuola di Giurisprudenza di Unicam, alla presenza del Rettore Claudio Pettinari, del professore Giuseppe Napolitano, titolare della cattedra di diritto del lavoro, e del direttore del corso Piergiorgio Fedeli, è iniziato il corso rivolto agli studenti Unicam ed agli appartenenti alle Forze Armate e a quelle di Polizia.
L’attività didattica ha ad oggetto lo studio della Sentenza del Corte Cost. 120/2018 che riconosce al personale “con le stellette” la possibilità di costituire associazioni a carattere sindacale. La portata innovativa della sentenza costituisce, come l’ha definita il prof. Napolitano nel suo intervento, “una svolta epocale” per le Forze Armate e per il personale in servizio presso le Forze di Polizia ad ordinamento militare la cui tutela “sindacale” è ora affidata ad Organismi interni.
L’Università di Camerino, che annovera tra i suoi iscritti un folto numero di studenti in servizio nelle Forze Armate e nel contesto di consolidati reciproci rapporti di collaborazione, ha voluto offrire una qualificata informazione e, stante l’autorevolezza dei relatori, spunti di riflessione in questo particolare momento in cui il contenuto della sentenza è in discussione presso le competenti commissioni parlamentari affinché sia data ad essa attuazione attraverso l’adozione dei relativi provvedimenti legislativi.
Il corso si svolge su tre incontri ai quali parteciperanno docenti Unicam, segretari generali e nazionali di associazioni di militari e di sigle sindacali di Forze di Polizia.
Presente inoltre al momento dell’apertura dei lavori il Colonnello Michele Roberti. Coordinatori del corso sono la prof.sa Giovanna Ricci ed il Dott. Giuseppe Losito.
Collaboreranno a stretto contatto col sindaco Sandro Sborgia e a titolo gratuito Vincenzo Luzi, ex procuratore della Repubblica e Sauro Tromboni, imprenditore agricolo. Entrambi non sono entrati in Consiglio comunale ed erano candidati alle elezioni appena trascorse con la lista che ha sostenuto il neo primo cittadino di Camerino che ha deciso di coinvolgerli convinto che la loro professionalità e preparazione possa essere un contributo per la città e il territorio.
Si occuperanno dei rispettivi incarichi a titolo gratuito, cosa resa possibile dal fatto che sono in pensione mentre, per legge, non è possibile sottoscrivere contratti gratuiti con chi non risulta in quiescenza. Vincenzo Luzi, 75 anni, è stato magistrato alla Procura della Repubblica di Ancona, dopo essere stato a Camerino e Macerata: si occuperà di consulenza non solo in materie giuridiche, ma anche in relazione alla legalità nell’ottica della ricostruzione. Sauro Tromboni, 65 anni, si occuperà invece di politiche agricole, manutenzione del verde e frazioni.
Gli incarichi escludono, comunque, ogni funzione dirigenziale o direttiva e non rappresentano un rapporto di pubblico impiego, così come non prevedono alcun trattamento previdenziale o assistenziale e non consentono la rappresentanza dell’ente a qualsiasi titolo.
Ancora un successo, per la ricerca targata UNICAM, al Congresso SISVet svoltosi ad Olbia la scorsa settimana dove in relazione al Bando dedicato a giovani ricercatori che avevano presentato, come comunicazione orale, un lavoro scientifico al Convegno SISVet di Torino 2018 e pubblicato su riviste internazionali indicizzate entro maggio 2019, è stato assegnato un premio alla Dott.ssa Elena De Felice, dell’Anatomia degli animali domestici della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria, per la pubblicazione dell’articolo “The Case Study of Nesfatin-1 in the pancreas of Tursiops truncatus” sulla rivista scientifica Frontiers in Physiology.
La Nesfatina, una molecola anoressizzante individuata inizialmente nel cervello di ratto, promuove il rilascio dell’insulina dal pancreas ed è probabilmente implicata nell’insorgenza di disordini metabolici ed in particolare del diabete mellito di tipo 2 (T2D). Le similarità tra delfino ed uomo, come ad esempio una prolungata tolleranza ad alti livelli di glucosio circolante e il mantenimento durante il digiuno di uno stato di iperglicemia simile a T2D, ha portato alla possibilità di considerare il delfino come modello per lo studio del diabete di tipo 2.
Con questo fine si è deciso di caratterizzare la distribuzione della Nesfatina nel pancreas di Tursiops truncatus, in modo da ottenere una base comparativa per gli studi futuri sul ruolo di questa molecola nella patogenesi dei disturbi metabolici umani.
Per tutto il mese di giugno, un gruppo di studenti americani della George Mason University, in Virginia, sono ospiti dell’Università di Camerino in occasione del “Geology Field Camp”, organizzato dalla Sezione di Geologia di Unicam.
Grazie alla collaborazione con l'Università di Camerino, infatti, la George Mason University offre ai propri studenti un programma intensivo per acquisire specifiche competenze in diversi campi delle Scienze Geologiche. Durante questo mese gli studenti alloggiano presso la struttura Centro di Ricerca e Formazione Ambiente e Territorio (CRIFAT) di Camporotondo di Fiastrone e potranno acquisire competenze di base essenziali riguardanti la cartografia geologica e il rischio idrogeologico, vulcanico e sismico.
Grazie alla collaborazione dei docenti della sezione di Geologia di Unicam, gli studenti avranno l’opportunità di raccogliere i dati direttamente sul campo con escursioni mirate, come quella dei giorni scorsi nell’altopiano di Colfiorito, guidata dal prof. Emanuele Tondi; impareranno inoltre ad interpretare i problemi geologici, a creare mappe geologiche e a scrivere un lavoro scientifico.
Coordinatori del progetto sono il professor Randy McBride per la George Mason University ed i professori Emanuele Tondi e Claudio Di Celma e il dott. Alan Pitts per Unicam, in collaborazione con lo spinoff di Unicam “Geomore”.
Riparte il 2 luglio da Camerino "furgonCINEMA", terza edizione della rassegna cinematografica itinerante dell'Associazione ARISTORIA che porta il bel cinema nei comuni del cratere del sisma del 2016. Come lo scorso anno main sponsor della manifestazione saranno UNICAM e SPI Cgil, insieme agli sponsor tecnici FBT di Recanati e Gila Carni di Matelica.
Quest'anno saranno sei i comuni delle Marche interessati dalla manifestazione, tra cui Camerino, Gualdo, Sarnano, Colmurano, Fiastra e Muccia. I film proposti spazieranno dalle commedie italiane al cinema d'autore. Nelle varie tappe saranno inoltre registrate delle testimonianze della popolazione sul sisma di tre anni fa, per una raccolta dal basso di contributi video che possano aiutare la ricostruzione di una memoria condivisa del terremoto e del nostro territorio.
Il 27 giugno, alle ore 16.30, a Camerino, presso la Chiesa del Seminario, sarà presentata “La Madonna delle Rose” una scultura del 1500, che si trovava nella Frazione San Placido del Comune di Ussita, all’interno della chiesa di San Placido , gravemente danneggiata dal sisma. Il recupero di questo bene è stato molto travagliato, ma a seguito di una serie di circostanze è stato portato a termine.
Se di miracolo non si tratta, è comunque una serie di situazioni particolari e fortuite che hanno condotto una scultura di San Placido di Ussita a Roma, presso i Laboratori dell’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro del MIBACT di Roma. A San Placido di Ussita all’interno della omonima chiesa che in precedenza era intitolata a sant’Eustachio, nell’altare di sinistra, in una nicchia, si trovava una scultura in terracotta della Madonna con in braccio il Bambino. La statua era contornata di rose di plastica con corone ed ex voto, segno di grande devozione per gli abitanti del minuscolo e bellissimo borgo.
Con la scossa del 30 ottobre del 2016, la chiesa ha riportato gravissime lesioni e la madonna in terracotta cade dalla nicchia e rovina a terra frantumandosi in molteplici pezzi alcuni dei quali di piccolissime dimensioni. In una fredda mattina di febbraio del 2017, la squadra di recupero inviata dall’unità di crisi e composta da storici dell’arte del MIBACT e Carabinieri, si reca nella chiesa per prelevare i beni mobili presenti (c’era infatti un antico Crocifisso delle tele e dei pregevoli altari). Il personale intervenuto non può fare a meno di notare i tanti frammenti di colore azzurro sparsi tra le macerie e il pavimento polveroso: tra questi frammenti il volto bello e martoriato della Vergine rivolto ai soccorritori come per chiedere aiuto.
Il dottore Pierluigi Moriconi della Soprintendenza di Ancona, funzionario di zona, seppur impegnato in altro sito, dispone il recupero dei frammenti. Quindi gli storici presenti dirigono e collaborano alle attività di recupero. I Carabinieri del TPC di Ancona e l’allora responsabile dei beni culturali dell'Arcidiocesi di Camerino, il Dott. Luca Cristini , iniziano il paziente e difficoltoso lavoro di recupero; alla fine i reperti prelevati superano il numero di 350 . Tutto viene schedato e imballato e insieme agli altri beni caricato in un camion del Battaglione Carabinieri di Bari.
I frammenti della statua vengono portati alla Mole di Ancona, dove i restauratori dell’ISCR fanno i primi lavori di messa in sicurezza, quindi si procede al nuovo imballo e con una fredda scheda di inventario vengono posizionati in uno scaffale. Ma la Madonna che a San Placido aveva chiesto aiuto ai soccorritori non ci sta a rimanere in un deposito.
Una associazione di geologi, per pubblicizzare un convegno, chiede all’Arch. Cristini di poter utilizzare una foto da lui scattata. Il manifesto viene notato dalla professoressa Francesca Capanna, docente e restauratrice del predetto Istituto che coglie nell’effige della Madonna martoriata la sua richiesta di aiuto e si fa portavoce di questa richiesta con la direttrice del proprio Istituto e la Madonna di Ussita viene presa in considerazione per un cantiere di restauro da effettuarsi a Roma. L’Arcidiocesi di Camerino, proprietaria del bene, acconsente immediatamente all’esecuzione del lavoro.
Tutto è pronto: dallo scaffale della mole gli oltre 350 pezzi della scultura partono per Roma. Qui il lavoro viene affidato al Professore Adriano Casagrande che, con tre allievi-restauratori, inizia il non facile lavoro di ricomposizione. Lo stesso docente dopo la prima fase di montaggio, torna a San Placido e in una calda giornata di agosto, accompagnato dai Carabinieri, rientra nel sito devastato dal terremoto alla spasmodica ricerca di altri piccoli pezzi mancanti e importati per la ricostruzione fedele della scultura. La sua perseveranza viene premiata e qui scavando insieme ai Carabinieri e al Cristini vengono trovati una parte del naso della Vergine, la mani del Bambino e altri piccoli frammenti che potevano sembrare inutili ai più ma no al Casagrande che ad ogni ritrovamento sembrava un bambino a cui vengono regalati dei balocchi. Tutti i frammenti ritrovati vengono imballati e partono per Roma a raggiungere gli altri reperti.
Il lavoro dei restauratori continua e il miracolo si realizza: in un laboratorio dell’ISCR la scultura viene rimessa in piedi. Il lavoro di restauro può dirsi completato e la Madonna che chiedeva aiuto tra le macerie è adesso in piedi e con il suo Bambino in braccio.
Questa è una delle tante storie del terremoto, che può definirsi a lieto fine, per una serie di circostanze, fortuite o volute. La Madonna stessa ritornerà tra le sue montagne dove sin dal 1500 è stata amata e venerata dalla sua gente con l’appellativo di Madonna delle Rose. Questa è la sua storia fatta di casi, di persone e di tanto cuore.
Anche il Rettore dell’Università di Camerino, prof. Claudio Pettinari, ha partecipato ieri lunedì 24 giugno al convegno “Bologna Process Beyond 2020”, il grande evento internazionale tenutosi all’Università di Bologna nel corso del quale sono stati celebrati i venti anni dalla firma della Dichiarazione di Bologna nel 1999 da cui partì la costruzione dello Spazio Europeo dell’Istruzione Superiore.
Erano presenti oltre 200 Rettori provenienti da tutto il mondo, per discutere del futuro dell’università e per tracciare un nuovo volto dello Spazio Europeo dell'Istruzione Superiore.
“Come ho avuto modo di sottolineare nel mio discorso in occasione dell’ultima inaugurazione dell’anno accademico - ha dichiarato il Rettore Pettinari – che ha avuto come filo conduttore proprio #universitasEuropa, abbiamo bisogno di una Università Europea ed è pertanto necessario accelerare e rilanciare lo Spazio Europeo della Formazione Superiore e delle Università. Le Università devono collaborare, mettendo a disposizione le proprie competenze a vantaggio di tutti, integrandosi tra loro, dando in base alle loro peculiarità, esattamente come dovrebbe avvenire tra discipline diverse per rafforzare la ricerca e la formazione e renderle interdisciplinari. Unicam vuole dunque continuare ad essere una istituzione di ricerca e formazione che svolge il proprio ruolo in una dimensione europea ed internazionale, aperta alla contaminazione dei saperi e delle culture: l’evento di Bologna ha voluto fissare proprio questi temi e sono molto orgoglioso di avervi preso parte per rappresentare il nostro Ateneo”.
Consegnata la Costituzione ai neo diciottenni di Camerino dal sindaco Sandro Sborgia. Nella domenica in cui sono stati ricordati gli eccidi del 1944 che segnarono profondamente la storia della città ducale, si è rinnovato l’importante appuntamento che coinvolge i neo maggiorenni.
“E’ un momento tanto sentito perché segna una parte importante della storia della nostra città – ha detto il sindaco Sandro Sborgia rivolgendosi ai ragazzi – in cui tanti uomini e giovani persero la vita. Non a caso è stata scelta questa giornata per la consegna della Costituzione, la carta sintesi dell’impegno di tanti uomini, anche per idee, sensibilità e orientamento diversi tra loro, ma accomunati dall’aver vissuto le criticità della guerra e dalla stessa volontà affinchè non fossero ripetuti gli errori del passato. Mi piace ricordare l’articolo 11, secondo il quale l’Italia ripudia la guerra. Il verbo ripudia fa capire il rifiuto netto e forte verso quanto ha generato forti criticità, paura, perdita della libertà e morte. Manifesta la volontà e la necessità di trovare soluzioni attraverso il dialogo senza mai lasciare il passo alle armi."
"È un passaggio importante della vostra vita – ha continuato Sborgia rivolgendosi ai ragazzi - siete maggiorenni e ufficialmente adulti quindi vogliamo celebrare questo momento regalandovi il documento che detta i principi a cui devono conformarsi le norme dello Stato: nella Costituzione troverete risposte, valori e strumenti di riflessione”.
Una giornata iniziata in viale Giacomo Leopardi, con la deposizione di una corona di alloro al Monumento ai Caduti accompagnata dalle note della banda Città di Camerino, per poi continuare la celebrazione nella tensostruttura nel quartiere Le Mosse, sempre presenziata anche da Mario Mosciatti, presidente dell’Anpi Camerino e Lorenzo Marconi presidente del comitato provinciale dell’Anpi e coordinatore del comitato regionale.
Nei giorni scorsi si sono già svolte le commemorazioni serali nei luoghi in cui sono avvenuti gli eccidi: Pozzuolo, Letegge e Palentuccio. Stasera (lunedì) alle 20,30 si svolgerà la commemorazione a Capolapiaggia, con ritrovo ai Cappuccini di Renacavata.
Sono 27 i progetti approvati relativi alla riqualificazione o al completamento degli impianti sportivi del territorio, dislocati in 25 Comuni, per un finanziamento complessivo pubblico di quasi 7 milioni di euro (6.853.931). Sono i numeri del fondo “Sport e Periferie 2018” nelle Marche, del quale è stata pubblicata la graduatoria alla fine di maggio scorso, dopo che il bando si era chiuso lo scorso gennaio. Finanziamenti che si aggiungono agli oltre 11,8 milioni di euro del fondo 2017 attraverso il quale sono stati finanziati 34 interventi in 32 Comuni marchigiani.
Istituito dal precedente Governo, il fondo “Sport e Periferie” è volto a realizzare interventi edilizi per l’impiantistica sportiva tesi, in particolare, al recupero e alla riqualificazione degli impianti esistenti, e individua come finalità il potenziamento dell’agonismo, lo sviluppo della relativa cultura, la rimozione degli squilibri economico-sociali e l’incremento della sicurezza urbana. Gli interventi nascono dall’esigenza di dare un segnale immediato sul territorio, soprattutto a quei territori particolarmente degradati delle periferie delle città.
Nelle Marche, per la seconda tranche di finanziamento, saranno 27 i progetti finanziati, distribuiti in 25 Comuni di tutte e cinque le province, tra cui diversi Comuni del cratere sismico: un aiuto alla ricostruzione, ma anche alla ricucitura di relazioni sociali per favorire la quali lo sport è elemento privilegiato.
I beneficiari dei contributi sono: l'Asd San Marco e l'Associazione sportiva dilettantistica Le Muse di Petriolo (MC), il Comune di Terre Roveresche (PU), il Comune di Peglio (PU), il Comune di Urbisaglia (MC), il Comune di Sant'Angelo in Pontano (MC), l'Asd Ripaberarda di Castignano (AP), l'Unione dei Comuni di Castelbellino e Monteroberto (AN), il Comune di Colli del Tronto (AP), il Comune di Gualdo (MC), il Comune di Polverigi (AN), il Comune di Montecopiolo (PU), il Comune di Rapagnano (FM), il Comune di Montelupone (MC), il Comune di Venarotta (AP), il Comune di Camerino (MC), il Comune di Corridonia (MC), il Comune di Tavoleto (PU), il Comune di Ripe San Ginesio (MC), il Comune di Fiuminata (MC), il Comune di Castorano (AP), il Comune di Falconara Marittima (AN), che vede finanziati due diversi progetti, il Comune di Sarnano (MC), il Comune di Pergola (PU), il Comune di Castel di Lama (AP) ed il Comune di Smerillo (FM).
"Le Marche ricevono ancora dai livelli nazionali finanziamenti importanti per la riqualificazione della propria impiantistica sportiva – commenta il presidente del CONI Marche, Fabio Luna –, parliamo di quasi 7 milioni che si aggiungono ai corposi investimenti pubblici dello scorso anno, quando grazie al fondo nazionale “Sport e Periferie” ed ai fondi della Regione Marche, sono stati erogati finanziamenti per oltre 17 milioni che hanno generato investimenti (tra pubblico e privato) di quasi 34 milioni, utili anche alla ricostruzione delle strutture sportive nelle zone colpite dal sisma. Nel 2018 sono stati 150 in ambito regionale gli impianti interessati da progetti di riqualificazione sul territorio a cui ora se ne aggiungono altri 27. Ed ancora sono molti i progetti che attendono di essere finanziati e di prendere forma, segno che anche in tema di impiantistica sportiva le Marche non vogliono stare ferme, ma migliorare continuamente. Il nostro territorio è piccolo – prosegue Luna –, ma con un ricco patrimonio sportivo non solo in termini di campioni o di movimento sportivo di base, ma anche in termni di impiantistica. Parliamo di strutture prevalentemente pubbliche che hanno bisogno di manutenzione, ma anche di ampliamenti, messe a norma ed adeguamenti tecnici. Interventi ai quali spesso i Comuni, specie se piccoli, o le stesse associazioni sportive, non riescono a far fronte da soli. Per questo poter usufruire di finanziamenti statali è un elemento di estrema importanza".
Oltre 150 giovani jazzisti partecipanti, tre tappe, 3500 km percorsi, 23 musicisti semifinalisti e solo 10 talenti ad accedere alle serate finali del 29 e 30 giugno a Camerino presso la splendida Rocca Borgesca.
La 23^ edizione del Premio Internazionale Massimo Urbani (PIMU), concorso per solisti jazz fondato dal talent scout e produttore discografico della Philology Records Paolo Piangiarelli, con la direzione artistica e organizzativa di Musicamdo Jazz, quest’anno gode della collaborazione del Comune di Camerino, della Regione Marche, dell’Università degli Studi di Camerino, di TAM – Tutta un’Altra Musica, di Marche Jazz Network, di I-Jazz, MIDJ, nonché del supporto di Nuoro Jazz, Fara Music Festival, Emme Record Label,
Torino Jazz Club, Alexanderplatz Jazz Club di Roma, Associazione Culturale OltreTromba Jazz Club di Poggiardo (LE). Dopo le tappe semifinali nelle città di Torino, Roma e Lecce (Poggiardo), il Premio Urbani giunge alle sue ultime battute nel weekend di fine giugno, quando torna nella città ducale, sede storica della competizione. I dieci finalisti a contendersi il titolo della XXIII edizione sono Andrea Cardone (sax alto), Federico Calcagno (clarinetto basso), David Stingaciu (sax alto), Antonio D’Agata (chitarra), Elias Lapia (sax alto), Vittorio Cuculo (sax alto), Matteo Zecchi (sax tenore), Mattia Parissi (pianoforte), Simona Trentacoste (voce) e Federica Lorusso (pianoforte) selezionata da Nuoro Jazz e finalista senza necessità di passaggio eliminatorio, così come previsto da regolamento.
A presiedere la giuria tecnica della XXIII edizione il sassofonista Francesco Cafiso, già vincitore del Premio nel 2001, fiancheggiato anche dalla giuria critica formata dai giornalisti jazz delle maggiori testate nazionali di settore. Accanto al sassofonista Francesco Cafiso, presidente di giuria di questa edizione, anche il batterista Massimo Manzi, il contrabbassista Gabriele Pesaresi, il pianista Andrea Pozza, il sassofonista Maurizio Urbani, fratello di Massimo, Simone Graziano, musicista e presidente di MIDJ, Daniele Massimi, presidente di MusiCamDo Jazz, Enrico Moccia, direttore artistico Fara Music Festival.
Il concorso, che nasce con lo scopo di onorare la memoria del leggendario sassofonista romano e individuare giovani jazzisti emergenti, contribuendo allo sviluppo della loro carriera artistica, vedrà sabato 29 alle ore 21 l’esibizione dei finalisti accompagnati da Andrea Pozza al pianoforte, Gabriele Pesaresi al contrabbasso e Massimo Manzi alla batteria. Domenica 30 alle 21 invece, dopo il concerto del vincitore, alle 21.30 sul palco salirà il quartetto di Francesco Cafiso.
I premi per i quali concorreranno i partecipanti sono: il Premio Internazionale Massimo Urbani, con la registrazione, il mixing e il mastering presso il Tube Recording Studio e la promozione e distribuzione di un album a cura della Emme Record Label; il Premio Nuovo IMAIE secondo il quale, in ottemperanza ai requisiti di assegnazione del contributo concesso all’organizzazione da Nuovo IMAIE, al musicista sarà organizzato un tour di 8 concerti nei 12 mesi successivi; il Premio della Critica, al musicista individuato da una giuria di giornalisti specializzati e direttori artistici; il Premio Social, al musicista più votato dal pubblico del web; le borse di studio per i seminari di Nuoro Jazz e Fara Music Summer School.
Tante le attività in programma nella due giorni. Dal laboratorio per bambini sul tema dell’improvvisazione alle ore 17.30, all’apericena in musica alle 19 con i prodotti del territorio sino alle jam session di mezzanotte.
In caso di pioggia gli eventi si svolgeranno presso l’Auditorium Benedetto XIII in via Le Mosse.