Era tornata nella sua casa da pochissimi giorni, dopo il terremoto del 2016. Ma questa mattina é improvvisamente deceduta. Triste risveglio per la città di Camerino, con la notizia della morte della professoressa Lucia Martella. Un personaggio da sempre in prima linea nella vita sociale cittadina, soprattutto con gli anziani grazie ai centri sociali e ai circoli di cui era vivace animatrice, ma anche in politica e non solo.
Autrice della collana "Piccole Storie", che racconta dalla viva voce di personaggi camerti e non solo, in dialetto e portando avanti una "tradizione di famiglia", la vita nella città ducale e nel circondario nel secolo scorso, la professoressa Martella aveva da pochissimi giorni potuto riaprire la porta della sua abitazione nel quartiere Le Conce. Una casa che non aveva subito danni con il sisma, ma che si trovava appena sotto quel Palazzo Toffee che é diventato un simbolo della devastazione del sisma. Solo quando quel palazzo é stato demolito, la professoressa aveva potuto tornare a vivere tra i suoi muri. Ma é stato per poco, pochissimo tempo. Fino a questa mattina, quando la notizia della scua scomparsa ha creato grande sconcerto in città.
I funerali della professoressa Lucia Martella saranno celebrati domani mattina, alle 10, presso la chiesa del centro sociale di Vallicelle
Cam-ON una nuova cooperativa per far ripartire l’area montana del maceratese colpita dal sisma, grazie all’opportunità messa a bando da Legacoop, a fine 2017. Sono stati utilizzati 235 mila euro raccolti tra le associate per sostenere la nascita di nuove cooperative, di comunità ma non solo, attraverso il bando “Centro Italia Reload – rigenerare comunità nelle terre del Rinascimento Italiano” riservato a nuove imprese nei 140 Comuni inseriti nel cratere sismico dell’Italia centrale. Il bando ha sostenuto progetti cooperativi per turismo, cultura, eccellenze agroalimentari e servizi ed è da questi presupposti che nasce l’idea ad alcuni giovani camerinesi e non, di partecipare.Le cooperative di comunità, ovvero imprese costituite da cittadini e altri attori locali per il miglioramento della qualità della vita e l’interesse generale della collettività. Il progetto presentato da CAM-ON è stato selezionato tra i vincitori del bando e beneficerà di formazione e accompagnamento, oltre ad un contributo economico fino a 25.000 euro.“Il modello cooperativo per natura si radica nel territorio – spiega il presidente Legacoop Mauro Lusetti – e promuove collaborazione tra i membri della comunità, creando così non solo opportunità di lavoro e migliori condizioni economiche, ma favorendo processi di coesione sociale e sviluppo sostenibile. Obiettivi particolarmente urgenti qui, per fare argine ai processi di spopolamento che il terremoto rischia di accelerare, in territori per altro con un patrimonio artistico, culturale e paesaggistico unico”.Cinque cooperative di comunità per far rinascere le Marche feriteLa cooperativa di comunità del Ceresa, a Roccafluvione (Ascoli Piceno) seguirà la manutenzione dei boschi, riattivazione dei vecchi castagneti, valorizzazione del Marrone del Ceresa, reintroduzione della canapa, creazione della filiera bio del lampone, manutenzione dei sentieri e creazione di una struttura ricettiva multifunzionale. A Comunanza nasce, fra le azioni promosse da Slow Food, la cooperativa di comunità dei Sibillini, con lo scopo di valorizzare il lago di Gerosa, considerato come la porta d’ingresso dei Sibillini, con attività turistiche e sportive. A Montefalcone Appennino (Fermo), la coop di comunità Cammini Farfensi, partendo dall’esperienza sviluppata da nove insegnanti con 95 alunni, realizzerà un laboratorio multisensoriale caratterizzando ognuno dei sei Comuni dell’area dei Sibillini con una fragranza, per un progetto di marketing innovativo per valorizzare patrimonio artistico e naturalistico, e costruirà un atelier di arti e mestieri, per mantenere vive e rendere attrattive le radici del territorio. A Camerino, il progetto Cam-On punterà su eventi culturali, aggregazione giovanile, educazione ambientale e catalogazione digitale del patrimonio culturale anche attraverso un auspicato futuro legame con l’Università di Camerino. A Camporotondo (Macerata), la coop di comunità Terre del Fiastrone promuoverà la valorizzazione del marchio collettivo Fiastrone Natura e delle risorse agricole del territorio.
L’assessore al bilancio del comune di Camerino, Roberto Mancinelli, insieme alla responsabile dello staff del sindaco, Antonella Gamberoni, e all’avvocato Alberto Boccacci, ha partecipato quest’oggi, a Roma, alla riunione di un costituendo comitato per la giustizia di prossimità. All’incontro, oltre ai rappresentanti dei fori e delle amministrazioni dei comuni che, a seguito della riforma del 2013, hanno visto soppressi i loro tribunali, hanno preso parte anche alcuni parlamentari dei partiti di Governo.
“C’è la concreta volontà – ha affermato l’assessore Mancinelli – di rivedere alcune delle scelte che hanno fatto seguito alla riforma della giustizia del 2013, anche da un punto di vista della geografia giudiziaria. Ho preso parte a questo incontro, non mi vergogno di dirlo, con scarsissima fiducia e convinto che sarebbe stata un’altra di quelle riunioni utili solo a fissare la data della riunione successiva. Invece ho dovuto ricredermi e ho potuto constatare come ci si sia effettivamente resi conto che quella riforma non ha portato ad una adeguata risposta di giustizia sui territori e che, quindi, c’è una reale volontà di rivedere alcune scelte e porre rimedio alle tante problematiche che sono emerse in questi cinque anni. Per noi, lo ricordiamo, quella riforma significò la chiusura del nostro presidio di giustizia e di quel tribunale che, seppur piccolo, svolgeva un importante compito in provincia. Sono consapevole che tra i propositi e i fatti c’è di mezzo tanta strada, ma torno da Roma con grandi speranze e un rinnovato senso di fiducia”.
I ricercatori Unicam Carlo Santini e Maura Pellei della Sezione di Chimica della Scuola di Scienze e Tecnologie, insieme ai colleghi Cristina Marzano e Valentina Gandin dell’Università di Padova e Marina Porchia e Francesco Tisato dell’ICMATE-CNR di Padova, hanno scoperto e brevettato una molecola a base di rame risultata estremamente efficace e selettiva verso alcuni tumori solidi.Frutto di una intensa ricerca multidisciplinare durata oltre 10 anni, il nuovo complesso di rame è stato progettato e sintetizzato presso i laboratori di Chimica Inorganica di Unicam e si configura come una potenziale e valida alternativa ai farmaci antitumorali a base di platino attualmente in uso clinico.Il brevetto è stato preso in licenza da una società americana, la SAPIR, che si occuperà dell’ampio programma di sviluppo clinico, prospettiva che rappresenta un importante traguardo per la ricerca condotta dagli studiosi di Unicam e Unipd, co-proprietari al 50% del brevetto licenziato ed apre ora nuovi scenari verso lo sviluppo di farmaci antitumorali più selettivi ed efficaci. Il rame infatti è un metallo endogeno, naturalmente presente in piccole quantità nell’organismo umano, ed è coinvolto in molteplici processi biochimici. “I nostri studi, pubblicati sulle principali riviste scientifiche internazionali, tra le quali Chemical Reviews, - hanno sottolineato i professori Santini e Pellei – hanno messo in evidenza la potenzialità dei complessi di rame come antitumorali. Il nostro composto possiede quindi tutte le caratteristiche per essere meglio tollerato dall’organismo umano, abituato a riconoscerlo più di altri metalli come il platino, che costituisce la base di analoghi farmaci antitumorali oggi in uso clinico, che sebbene efficaci sono anche molto tossici.” Si tratta infatti di una molecola in grado di veicolare il metallo in maniera selettiva in sede tumorale. Una volta internalizzata, la nuova molecola è in grado di generare una complessa cascata di segnali che porta alla distruzione selettiva delle cellule tumorali, comprese quelle refrattarie alla classica chemioterapia.“Ci teniamo a sottolineare – proseguono i professori – che co-inventori del brevetto sono anche il prof. Giancarlo Gioia Lobbia, che purtroppo ci ha lasciati a dicembre 2016 e a cui vogliamo dedicare questo successo scientifico e la dott.ssa Grazia Papini, che ha completato il suo dottorato presso il nostro gruppo di ricerca in Unicam, e vogliamo ringraziare per il loro prezioso contributo la società dell’Università di Padova Unismart e la nostra Area Ricerca e Trasferimento Tecnologico, che ha visto la dott.ssa Simona De Simone impegnata in prima linea nel supportare Unismart nel corso delle trattative con SAPIR. La nostra principale soddisfazione è vedere concretizzata la possibilità di contribuire con il nostro lavoro di Ricercatori e di Chimici a migliorare la qualità della vita, in uno dei suoi aspetti fondamentali che è quello della salute”.“Si tratta di una ulteriore conferma dell’eccellenza del lavoro svolto dai nostri ricercatori – ha dichiarato con soddisfazione il Rettore Unicam Claudio Pettinari. Mi congratulo con i colleghi Santini e Pellei per il successo ottenuto dopo anni di intenso lavoro. Abbiamo dimostrato ancora una volta come la ricerca scientifica universitaria possa essere di beneficio per la comunità tutta, anche su tematiche di estrema importanza come la salute pubblica: un esempio virtuoso dunque di ricerca e trasferimento tecnologico”.
Paura nella tarda mattinata di oggi per i due occupanti di una Land Rover. Il conducente, per cause in corso di accertamento, ha perso il controllo del grosso fuoristrada mentre stava percorrendo la SuperStrada 77, nel tratto tra Caccamo e Sfercia, a pochi metri dalla galleria Fiungo.
L'auto é finita a ruote all'aria in mezzo alla carreggiata. I due occupanti, stando a quanto é dato sapere, sono illesi. Sul posto, oltre al personale dell'Anas, anche i carabinieri che hanno provveduto ai rilevamenti.
(in aggiornamento)
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma di Francesco Nobili, presidente del Comitato per la salvaguardia e la ricostruzione del centro storico di Camerino.
"Il Comitato per la salvaguarda e il recupero del centro storico di Camerino (Concentrico) osserva come siano trascorsi quasi due mesi dalla presentazione pubblica, da parte dell’Amministrazione comunale di Camerino, delle sei proposte di perimetrazione del centro storico (11/5/2018) e dalla conseguente richiesta di osservazioni alla cittadinanza, e quasi un mese dall’incontro di una delegazione del Comitato con il Sindaco sui temi del recupero del centro storico stesso (15/6/2018).
Se da un lato il Comitato esprime soddisfazione per queste occasioni di confronto offerte dall’Amministrazione alla cittadinanza, dall’altro manifesta profonda preoccupazione per l’incertezza che sussiste intorno all’iter con cui le perimetrazioni saranno approvate e i successivi piani attuativi redatti e realizzati. Al momento l’unica notizia certa di cui il Comitato è a conoscenza è che sono state presentate dai cittadini 92 osservazioni in merito alle perimetrazioni proposte, e che dopo una prima selezione da parte dell’Ufficio tecnico comunale tutte le proposte saranno presentate all’Ufficio speciale ricostruzione (USR) per l’approvazione finale.
In questo quadro, e alla luce delle tematiche emerse negli incontri con l’Amministrazione, il motivo principale di preoccupazione è l’eventuale coordinamento dei sei piani attuativi che seguiranno le perimetrazioni. La possibilità del coordinamento è stata più volte prospettata dall’Amministrazione comunale e dall’USR, ma di fatto non è contemplata in nessuna delle ordinanze emanate dal Commissario per la ricostruzione.
Di fronte a tale assoluta incertezza, il Comitato auspica che si voglia intraprendere la via di una unica perimetrazione e, di conseguenza, redigere un unico piano attuativo, come previsto dalla normativa. Infatti, se da un lato la proposta suddivisione in sei perimetri sembrerebbe promettere una semplificazione e un accorciamento dell’iter burocratico, dall’altro i passaggi necessari per la selezione del coordinatore azzererebbero questo presunto guadagno sui tempi. Anzi, sarebbe necessario aggiungere all’iter un ulteriore passaggio, che nessuna norma vigente prevede e finanzia. Inoltre, dovendo il coordinamento fornire indicazioni di carattere generale da trasferire ai sei piani attuativi, esso li dovrebbe precedere. Pertanto, l’ipotesi di coordinamento non risulterebbe in una semplificazione e in un accorciamento dell’intero iter, ma piuttosto in una complicazione e in un allungamento dello stesso.
Il Comitato rinnova quindi con determinazione all’Amministrazione comunale l’invito, una volta valutate le osservazioni formulate dai cittadini, a redigere una unica perimetrazione e a bandire un unico piano attuativo, come previsto dalla normativa vigente, evitando di intraprendere avventure dagli esiti del tutto incerti, che finirebbero per ricadere, come sempre, sulla pelle dei cittadini."
La banda "Città di Camerino" il prossimo sabato 7 luglio sarà protagonista a Lonato del Garda nell’ambito del festival “Stelle su Lonato”. La formazione camerte invitata dall’amministrazione comunale di Lonato del Garda terrà un concerto proponendo il repertorio che la caratterizza in particolare eseguendo i brani swing di H.Gualdi arrangiati dal M° Vincenzo Correnti che sarà impegnato anche come solista.
La comunità di Lonato del Garda in occasione della Fiera Regionale Agricola con il pranzo con “l’os de stomach” dei record: un insaccato di quasi 500 kg sia quest’anno che lo scorso ha raccolto una cifra importante ( circa 10.000 euro) donati all’associazione adesso musica di Camerino ( banda e istituto musicale Biondi) finalizzati alla ricostruzione di una nuova sede.Pertanto questo concerto vuole essere anche un segno di riconoscenza verso tutta la popolazione di Lonato per la generosità dimostrata verso l’associazione camerte.
Al termine del concerto anche i componenti della Banda di Lonato si uniranno a quelli camerti per eseguire insieme tre brani a testimonianza che la musica unisce e come detto subito dopo la scossa del 26 ottobre 2016 del M° Correnti #ilsismanonfermeràlamusica.
"È stato aggiudicato oggi l'appalto per la realizzazione del nuovo centro commerciale di Camerino, la struttura che ospiterà tutte le attività che oggi si trovano al City Park e che prima del sisma del 2016 si trovavano nel centro storico. Ad aggiudicarsi il lotto 2 delle opere (quello che riguarda la realizzazione degli edifici) è stata l'Associazione Temporanea di Imprese costituita dalle ditte Crucianelli Restedile srl di Tolentino, Grime srl di Corridonia, Eredi Paci Gerardo di Corridonia e SCS di Petriolo. L 'Ati si è aggiudicata l'appalto con un ribasso del 5% circa (2.700.000 Euro circa la cifra finale) e con la massima offerta temporale di 70 giorni. L'Ufficio Tecnico del Comune di Camerino ultimerà in questi giorni le ultime procedure di legge e procederà in urgenza all'affidamento del cantiere".
Queste le parole del sindaco di Camerino Gianluca Pasqui a commento della chiusura dell'appalto.
"Con l'inizio dei lavori - conclude il primo cittadino - quindi, si chiude un percorso difficile anche dal punto di vista della burocrazia. La ditta vincitrice potrà cominciare i lavori di realizzazione entro breve tempo e nel giro di qualche mese i nostri commercianti potranno riaprire le loro attività nella nuova struttura. Una struttura che nulla ha a che vedere con soluzioni di fortuna, che ospiterà circa 70 attività, e che rappresenterà, di fatto, anche un nuovo e significativo spazio di socializzazione per la nostra città, tristemente rimasta senza una piazza. Non a caso l'intero progetto era stato curato dall'Università di Camerino e ha tenuto conto non solo della necessità di restituire spazi commerciali, ma anche del ruolo strategico, dal punto di vista della comunità, che la nuova struttura dovrà recitare negli anni della ricostruzione".
Il significato è doppio: la lettura come buona pratica e i libri come base del futuro. Sono le due ragioni che hanno spinto l’assessorato alla cultura del Comune di Camerino ad aderire al progetto “Nati per leggere”. Una più generale e una, appunto, più rapportata alle problematiche specifiche che il territorio sta vivendo.
E così, il prossimo 6 luglio, come previsto dall’iniziativa voluta dalla Regione Marche e che ha visto come capofila il Comune di Macerata, il Comune di Camerino donerà un libro ai nuovi nati del 2018. L’appuntamento è quindi per venerdì alle ore 10.30, presso la Scuola “Salvo D’Acquisto”, in via Medici.“Il progetto nazionale Nati per leggere – scrive il sindaco Gianluca Pasqui - è dedicato alla pratica della lettura al bambino fin dai primi mesi di vita: la ricerca scientifica conferma che i bambini ai quali viene letto con una certa continuità hanno un maggiore sviluppo del linguaggio, più facilità nella comprensione dei testi e indubbi vantaggi dal punto di vista cognitivo.
Leggere un libro insieme fa bene alla salute del bambino e crea un intenso legame affettivo con effetti straordinari dal punto di vista relazionale. Nasce da un’alleanza fra pediatri e bibliotecari, per il bene dei più piccoli. Presso la scuola "Salvo D’Acquisto” del nostro Comune, e in stretta collaborazione con i pediatri di famiglia, realizzeremo il gesto concreto del dono del libro per sostenere la lettura in Famiglia".
Sarà una festa che si è già tenuta in altri Comuni del maceratese, un momento di speciale attenzione verso i nuovi nati e per la loro crescita armoniosa.
"I nuovi nati di Camerino da gennaio a marzo sono stati 44 – ha affermato la dottoressa Barbara Mastrocola – e quindi 44 saranno i libri che il sindaco donerà venerdì. Si tratta, per noi, di una iniziativa che ha un doppio valore poiché, oltre a perseguire la finalità del progetto, ossia la buona pratica della lettura, rappresenta anche simbolicamente due cardini del rilancio di questo territorio: la cultura, in questo caso rappresentata dai libri, e il futuro, in questo caso rappresentato, appunto, dai nuovi nati".
Nei giorni scorsi, presso il ristorante “Villa Quiete” di Montecassiano, ha avuto luogo un incontro organizzato dal Soroptimist International Club di Macerata, a conclusione di un percorso di recupero e restauro di due opere d’arte lesionate dal terremoto: il Crocifisso ligneo del ‘400 di Domenico Indivini, il ritratto della Santa Camilla Battista da Varano, di autore ignoto del ‘600, entrambi provenienti dal Monastero delle Clarisse di Camerino.
Relatori della serata due protagonisti dell’operazione di messa in salvo: il Maggiore Carmelo Grasso, del nucleo di Ancona dell’ Arma dei Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale, il dott. P.Luigi Moriconi storico dell’ arte del Mibact della Soprintendenza di Ancona.Con il supporto di immagini e di un breve filmato, i due ospiti hanno descritto in modo dettagliato e, a volte anche commosso, le difficoltà e l’iter seguito nelle operazioni di messa in sicurezza.
In apertura di serata, la Presidente del Club, prof.ssa Adelaide Pangrazi, ha illustrato i motivi e le finalità del service che va ad aggiungersi ad altre importanti iniziative già realizzate nel territorio maceratese a favore di aziende al femminile danneggiate dal sisma.“E’ per noi motivo di grande onore - ha dichiarato la Presidente - aver potuto contribuire a recuperare la bellezza perché, come dice Dostoevskj, “ …la bellezza salverà il mondo” e a conservare, attraverso l’arte, la nostra identità e le nostre radici, in una proficua collaborazione tra pubblico e privato”.In attesa di essere riportato nella nuova chiesa di Camerino, l’opera dell’Indivini, è momentaneamente esposta nella Pinacoteca di Ancona, mentre il ritratto carismatico della Santa Camilla Battista è già stato collocato nella sua sede originaria, dopo l’ esposizione a Loreto nella mostra “ L’ arte che salva”.La serata si è conclusa con la lettura delle parole commosse delle Suore Clarisse, che hanno ringraziato il Club “ … per aver reso possibile la realizzazione di un sogno”.
Insolita domenica sera quella del 1° luglio nel piazzale della Contram a Camerino che ha ospitato “Figaro! OperaCamion”.
Con i Sibillini sullo sfondo, Mismaonda e Teatro dell’Opera, dopo Bologna e Milano, hanno portato in una delle città più colpite dal terremoto questa insolita iniziativa che offre ad un nuovo pubblico, di famiglie e di giovani, l’opera lirica di solito rappresentata nei grandi teatri.
Le tante persone presenti hanno avuto modo di apprezzare “Il barbiere di Siviglia”, una vera e propria opera, ridotta ad hoc nella durata, ma completa di scene, video e costumi, con la bolognese Orchestra Senzaspine, diretta da Tommaso Ussardi e Matteo Parmeggiani, un ensemble di giovanissimi musicisti che ha sede a Bologna al Mercato Sonato dove è stato provato ed allestito lo spettacolo e il musicista Paolo Santoro, allievo del Conservatorio di Musica Giovan Battista Martini di Bologna e già vincitore del Concorso Zucchelli.
Lo spettacolo, progetto della Fondazione Teatro dell'Opera di Roma con adattamento musicale di Tommaso Chieco e Marco Giustini da “Il barbiere di Siviglia”, è stato ideato e diretto da Fabio Cherstich con scene, costumi e video di Gianluigi Toccafondo e prodotto dal Comitato Promotore delle Celebrazioni Rossiniane in collaborazione con Comune di Pesaro e Regione Marche e Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, MiBACT, MIUR Social, Rai, European Year of Cultural Heritage, Eu Strategy for the Adriatic and Ionian Region, Forum of the Adriatic and Ionian Cities a cura di MISMAONDA, Sponsor Poste Italiane, Autostrade per L'Italia, Conad partner Opera Camion Unipol Banca, Cesen, ERG.O, Fondazione Zucchelli con il patrocinio di Comune di Milano, Comune di Bologna, Iperbole Rete Civica e Comune di Camerino e il supporto tecnico e logistico della Contram S.p.A..
L'Università di Camerino da record! Per il quindicesimo anno consecutivo, infatti, Unicam si conferma al primo posto nella classifica degli Atenei italiani fino a 10.000 studenti, stilata come ogni anno dal Censis e consultabile on line, ottenendo un punteggio medio di 91,4.
L’Università di Camerino è al primo posto anche tra gli Atenei marchigiani; il risultato ottenuto conferma dunque il forte impegno dell’ateneo nel mantenere sempre elevata, nonché migliorarla, la qualità dei servizi e della didattica offerta agli studenti.
Le classifiche, stilate dopo un attento e scrupoloso esame degli atenei pubblici italiani, oltre ad analizzare ogni singola realtà accademica, hanno anche il fine di aiutare studenti e famiglie alla scelta universitaria.
“La conferma per il quindicesimo anno consecutivo del primo posto tra gli atenei di pari dimensioni – sottolinea il Rettore professor Claudio Pettinari – non può che riempirci di soddisfazione: è evidente che il risultato ottenuto conferma il forte impegno del nostro ateneo nel mantenere sempre elevata, nonché migliorare dove è possibile, la qualità dei servizi e della didattica offerta agli studenti. Il risultato ha una valenza ancora più significativa, perché dimostra come Unicam abbia reagito e resistito alla non facile situazione post-sisma, non solo ripartendo subito anche grazie alla magnifica collaborazione dei nostri studenti, ma anche ampliando i nostri servizi e le nostre attività sul territorio. La classifica inoltre ci conferma che abbiamo ancora ampi margini di crescita, sia per quanto concerne le strutture che stiamo ampliando e recuperando, sia per l’internazionalizzazione che ha ancora elevate potenzialità di sviluppo e sulla quale abbiamo deciso di investire ancora di più.
Fra pochi giorni poi sarà pronto anche il nuovo studentato che ci è stato donato dalle Province Autonome di Trento e Bolzano e potremo mettere a disposizione dei nostri studenti, dal prossimo ottobre, altri 456 posti letto”.
Ottimi i risultati anche per quanto riguarda la didattica.
Unicam è infatti prima a livello nazionale per il gruppo geo-biologico che per il nostro Ateneo comprende i corsi di laurea triennali negli ambiti della biologia, delle biotecnologie e delle scienze geologiche, naturali e ambientali, con il punteggio di 99, e terza sempre a livello nazionale per il gruppo di materie scientifiche, che comprende nello specifico i corsi negli ambiti dell’informatica, della fisica e della matematica, con il punteggio di 103.
Per quanto riguarda le lauree magistrali, il gruppo scientifico si piazza al quarto posto, stessa posizione per il gruppo chimico-farmaceutico.
Più che positivi, sono anche i piazzamenti negli ambiti disciplinari cui fanno capo gli altri corsi di laurea attivati dalle Scuole di Unicam.
Venerdì 29 giugno, presso i locali delle scuole primarie di Camerino, in collaborazione con l’A.S.D. “Barbara Carboni”, circolo di Dama e Scacchi delle città ducale, si sono svolte le gare di Dama valevoli per le qualificazioni al Trofeo Nazionale Coni che si terranno a Rimini. Si sono qualificati Filippo e Lorenzo Straini per la Dama Italiana e Maria Cavallaro e Alessio Chiocchi per la Dama Internazionale. Si ringrazia SADA distribuzione di Mancinelli Luciano per le coppe con le quali sono stati premiati i vincitori.
Il Museo delle Scienze di Camerino, costretto a portare all’esterno dei suoi edifici tutte le sue attività educative, può ora più agevolmente tornare a svolgerle direttamente nel territorio, mantenendo vive le sue funzioni culturali e sociali.L’iniziativa "Adotta un Museo" prevede il sostegno ai Musei in difficoltà: strutture che sono state colpite da calamità naturali e che si trovano in situazioni di grave emergenza. Icom Italia si adopera per trovare fondi a sostegno delle diverse necessità, per la riapertura delle strutture, per il restauro delle opere e per il riavvio di tutti i servizi per la comunità.Tra le molte iniziative di adozione, è notizia di questi giorni l’arrivo a Camerino di un furgone Ducato a metano, di cui si sta ultimando l’allestimento interno – creando alloggiamenti e supporti per exhibit, strumentazione scientifica e materiale didattico – e che sarà presto reso operativo per il progetto “Un museo in movimento - Un Ducato per il Ducato”. Un Ducato, il furgone, per il museo scientifico del Ducato dei Da Varano, Signori di Camerino fino al 1527.E’ stata l’Università degli Studi di Padova a raccogliere la richiesta di aiuto dei Musei di Ateneo di Camerino e a rispondere, nell’ambito dei contatti avviati con Icom Italia, alla call del Sistema Museale dell’Università di Camerino con la devoluzione di una sostanziosa somma finalizzata all’acquisto del pulmino.Il Sistema Museale dell’Università di Camerino ha infatti fronteggiato nell’anno appena trascorso la grave emergenza legata alla crisi sismica dell’agosto-ottobre 2016. Mentre l’Orto botanico “Carmela Cortini” ha potuto riaprire al pubblico pochi mesi dopo le scosse, il Museo delle Scienze si è trovato nell’impossibilità di occupare la propria sede espositiva: il trecentesco Convento San Domenico, gravemente ferito dal terremoto.Il baricentro dell’azione del Museo si è perciò spostato all’esterno sin dai primi momenti, con attività educative legate ai fenomeni sismici negli Istituti scolastici di Arquata del Tronto ed altri centri marchigiani, su diretta richiesta delle scuole, per rispondere alla pressante richiesta proveniente dal territorio di spiegare le cause del fenomeno tellurico.Oltre a ciò, il Museo ha proposto nel periodo aprile - novembre 2017 l’esposizione temporanea “Super Natural, quando la realtà supera la fantasia!” organizzata in sei tappe presso altrettante città marchigiane e concessa in prestito dal Museo di Storia Naturale ed Archeologia di Montebelluna (Treviso) come sostegno per la ripresa delle attività del Museo di Camerino. Proprio dalle esperienze maturate e dalle necessità emerse in un periodo tanto difficile e faticoso, nasce la collaborazione fra Università di Camerino ed Icom, promotrice dell’iniziativa Adotta un Museo volta a salvaguardare i musei danneggiati dal terremoto del 2016.Tiziana Maffei, presidente di Icom Italia, nel ringraziare i Musei per aver testimoniato fattivamente l’esistenza di una comunità museale coesa e partecipe, evidenzia come le crisi nell’essere affrontate sviluppino spesso importanti progettualità.“La consegna alla comunità museale del Sistema Museale dell’Università di Camerino del furgone donato dal Sistema di Ateneo di Padova con i fondi dell'Orto Botanico, monumento Unesco - sottolinea Giuliana Ericani, referente Icom Italia per il progetto Adotta un Museo, Membro del Consiglio Direttivo ICOM Europe - rappresenta un momento importante del progetto dedicato ai musei coinvolti nel terremoto del 2016 in Italia Centrale. “L'Università di Padova è orgogliosa di aver aderito a questa importante campagna per sensibilizzare il più possibile la popolazione per un aiuto concreto in favore di una realtà museale universitaria quale quella dell'Università di Camerino che ha sofferto i danni del sisma, affinché possa continuare a svolgere le sue funzioni di didattica e di condivisione dei saperi nel suo territorio" commenta Giovanna Valenzano, Prorettrice al patrimonio artistico, musei e biblioteche dell’Università di Padova.Il rettore dell’Università di Camerino, Claudio Pettinari, ringrazia “l’Università di Padova che anche in passato ci è sempre stata vicina e con la quale siamo legati da rapporti culturali e scientifici. Un Ateneo che in maniera illuminata ha voluto sostenere un progetto mirato alla ripresa delle attività del nostro Sistema Museale”.
Via libera dal Senato al decreto terremoto che reca misure urgenti a favore delle popolazioni del Centro-Italia, interessate dal sisma del 2016. Il provvedimento ha ottenuto 204 sì, un solo no e 56 astenuti.Il decreto approderà alla Camera il 16 luglio per la discussione generale, il voto finale è previsto tra martedì 17 e mercoledì 18 luglio.
(Ansa)
Se fosse stata una storia d'amore avrebbe superato indenne le nozze d'argento. Il presidente dell'Asd Camerino Calcio, Domenico Quadraroli, è stato infatti premiato lo scorso 23 giugno per i suoi 26 anni di presidenza ininterrotta.
Quadraroli ha ricevuto il premio, per l'impegno profuso in tutti questi anni, direttamente dalle mani del sindaco Gianluca Pasqui durante la festa di fine campionato.
1500 posti di lavoro spazzati via, 242 imprese agricole chiuse, 500 partite iva senza più attività. Il tutto in meno di due anni e in un territorio comunque circoscritto come quello del cratere del sisma e relativo ai soli comuni delle Marche. Gli ultimi 22 mesi: quelli, cioè, passati dal primo terremoto del 24 agosto 2016. Sono numeri impietosi diffusi dalla CNA e ripresi anche da LaRepubblica, in un articolo che traccia un bilancio sulla situazione nei luoghi del sisma e, purtroppo, anche sull'animo e la perdita di speranza dei terremotati.
Un articolo (qui il link) che fa venire i brividi se si leggono i dati. Uno su tutti: 2392 residenti in fuga, che probabilmente non torneranno mai più perché hanno scelto di stabilirsi altrove. Ma un articolo che descrive ancora una volta anche la grande caparbietà dei marchigiani, la voglia di rilanciarsi e la speranza di futuro di una popolazione che ha subito di tutto, ma che non intende arrendersi. Il dramma, a leggere le testimonianze, non sono le continue scosse, ma la burocrazia. Che paralizza e impedisce ogni iniziativa, fino al paradosso di ostacolare persino interventi pagati di tasca propria e fatti con i risparmi di una vita. La richiesta che arriva dal territorio é sempre la stessa: concretezza e rapidità
Undici minuti. Tanto é durato l'intervento di Giuliano pazzaglini, senatore e sindaco di Visso, nell'aula di palazzo madama. Undici minuti interamente dedicati ai temi del sisma. Undici minuti di indignazione, di gratitudine verso che c'é stato nonostante tutto, ma anche di accorato appello a restituire a questi territori una dignità e una speranza di futuro.
"Lo Stato c'é stato. I Vigili del Fuoco, le forze dell'ordine non ci hanno affatto abbandonato. Chi ci ha abbandonato é la politica, siamo stati noi a rivelarci incapaci di dare alle persone le risposte opportune. E questo perché le persone non sono mai state al centro dell'emergenza e tantomeno della ricostruzione. Nove scosse di magnituto superiore a cinque devastano l'animo, creano angoscia, ma di questo non si é tenuto minimamente conto. Si é preferito parlare di legalità al centro, di tempistiche al centro, di metodo al centro, ma mai di ricostruzione per le persone. Di persone al centro".
Una denuncia, quindi, di una situazione di stallo assoluto con cui lo stesso commissario speciale alla ricostruzione, on. Paola De Micheli, si trova a fare i conti. Con Pazzaglini che porta l'esempio della scuola di San Ginesio, la cui costruzione é partita e subito bloccata. "Non é possibile che nemmeno il commissario speciale per la ricostruzione riesca a ricostruire. Non é possibile che i sindaci siano lasciati completamente soli a fare i conti con una burocrazia che paralizza. Non é possibile che anche i privati non vengano messi nelle condizioni di sistemare le loro strutture, perché non ci sono regole chiare e dinamiche".
Parte da Camerino domani mercoledì 27 giugno la seconda edizione del progetto “Furgoncinema”: Unicam è infatti partner dell’Associazione “Aristoria”, presieduta da Lorenzo Montesi e composta da giovani laureati del territorio marchigiano che vogliono attraverso la proiezione di famose opere cinematografiche ricreare momenti di aggregazione e rianimare le piazze dei comuni colpiti dal sisma.
La nuova edizione è stata presentata ufficialmente stamattina all’Università di Camerino nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte il Rettore Unicam Claudio Pettinari ed il Presidente dell’Associazione Aristoria Lorenzo Montesi.
Unicam ha scelto, fin dallo scorso anno, di aderire con entusiasmo all’iniziativa, promossa anche in collaborazione tra gli altri con l’Istituto Gramsci Marche e lo Spi-CGIL Marche.
Per l’appuntamento di Camerino a partire dalle ore 21:30 sarà proiettato il film “Smetto quando voglio – Masterclass”.
I prossimi appuntamenti: 29 giugno ad Arquata del Tronto, 30 giugno a Visso, 14 luglio a Fiastra, 16 luglio a Matelica, 20 luglio a Gualdo, 21 luglio Amatrice, 22 luglio Teramo, 3 agosto Montefortino, 5 agosto Norcia, 24 agosto Camporotondo di Fiastrone
In ogni città in cui farà tappa Furgoncinema, nel pomeriggio i ragazzi coinvolti nel progetto raccoglieranno testimonianze sul terremoto e sul futuro dell'Appennino.
L’ingresso alla proiezione è libero e gratuito.
"Il Castello Beldiletto, sottoposto a vincolo della Soprintendenza dei beni architettonici, è un edificio di primario interesse storico e culturale, costruito tra il 1371 e il 1381. L’edificio è situato di poco sopra la livello del fiume Chienti, che a poche centinaia di metri di distanza attraversa la frazione di Pontelatrave. Ormai da diversi anni, ed in modo progressivo, ad ogni pioggia che sia minimamente significativa il fiume straripa ed invade l’abitato di Pontelatrave, il castello ed i terreni circostanti. In diverse circostanze si sono verificati dei veri e propri allagamenti e gli abitanti sono esasperati". E' quanto denuncia un comunicato di Federcontribuenti Marche nel quale si stigmatizza il comportamento di totale assenza dell'Enel.
Nella nota si sottolinea come ''I soggetti ripetutamente danneggiati dalle esondazioni, vale a dire la società Beni Culturali, proprietaria del Castello e gli abitanti di Pontelatrave hanno esposto la situazione al Genio Civile fin dal 2012, che a sua volta, a breve distanza di tempo, ha interessato l’Enel. In particolare un primo invito ad effettuare un’opera di risanamento dell’alveo del fiume era datata 25 settembre 2012''.
"Le persone che hanno conoscenza del luogo - fa notare Federcontribuenti Marche - hanno avuto modo di notare che a partire dalla realizzazione da parte dell’Enel della diga che origina il lago di Polverina, posto a valle di circa mezzo chilometro, il letto del fiume si è progressivamente innalzato, tanto che ora si trova oltre un metro più in alto del livello originario''. Dopo ricorsi della società Beni Culturali prima al Tar e poi al Consiglio di Stato per avere la documentazione per una valutazione al riguardo contro le resistenze dell'Enel, ultimamente sono ripresi i colloqui con il Genio Civile nei quali si è nuovamente focalizzato il problema dell'innalzamento del letto del fiume e si è chiesto al Genio Civile un provvedimento che imponga all'Enel la pulizia dello stesso.