Il conducente che si è costituito alcune ore dopo aver travolto tre 19enni sul lungomare di Marina di Pietrasanta (Lucca) e poi è scappato (leggi qui), è stato sottoposto ad esami tossicologici per verificare se avesse bevuto alcolici o assunto sostanze psicotrope prima di mettersi alla guida.
Ora la Polstrada, che sta conducendo le indagini, aspetta i risultati dei test. L'uomo, un 31enne abitante a Lucca ha ferito in modo grave i tre, in particolare una ragazza sarda poi deceduta all'ospedale di Pisa, e dopo l'impatto non si è fermato ed è fuggito. I tre avevano trascorso la serata di Halloween in una discoteca ed erano appena usciti dal locale. Il 31enne si era costituito presentandosi con un legale, avvocato Federico Corti, presso una stazione dei carabinieri di Lucca senza spiegare il perché della sua fuga benché si sia detto sconvolto per quanto accaduto.
Per il momento essendosi costituito non va in carcere ed è indagato a piede libero.
(Ansa)
Lo "stura ingiustizie" di Striscia di la Notizia, Capitan Ventosa, ha fatto tappa a Camerino per denunciare uno dei tanti sprechi di fondi pubblici, in questo caso provenienti dall'Europa, riguardanti la ricostruzione post terremoto.
Si tratta di due collegi per studenti universitari in fase di ultimazione, uno realizzato con fondi delle Provincie autonome di Bolzano, di Trento, del Land Tirolo, del Comune e dell'Università di Camerino, costituito da venti edifici composti da quattro appartamenti ciascuno, di cento metri quadri, che in totale possono ospitare 456 studenti. Costruiti rispettando tutte le norme di impatto ambientale e risparmio energetico, gli appartamenti, rifiniti in maniera impeccabile con una cucina stupenda, hanno ciascuno da tre camere da letto e tre bagni. Il costo totale di questo studentato è di 12 milioni di euro, equivalente a 26300 euro a posto letto.
A fare da contraltare a questa meraviglia, ci sono altri alloggi in costruzione, questa volta finanziati dali fondi della Comunità Europea, che ospiteranno 250 studenti. In questo caso però, si tratta di container provvisori, in affitto per tre anni, dall'aspetto e soprattutto dalla comodità di ben altro spessore. Stanze anguste e molto spartane, con bagni e docce in comune, dal costo di 7 milioni e 800 mila euro, a cui vanno sommati 800 mila euro per penali dovute ai ritardi di consegna, che portano il totale a 8 milioni e 653 mila euro, per un costo a posto letto di ben 35 mila euro.
Quasi 10 mila euro in più a posto letto, per una struttura nemmeno minimamente paragonabile all'altra e soprattutto provvisoria a cui l'architetto Susanna Catalano, intervistata, non riesce a dare una spiegazione e allarga le braccia sconsolata. Viene quindi intervistato il sindaco Gianluca Pasqui, che non riesce a dare una risposta in merito: "Noi non sappiamo quello che poi è il costo finale, se non dopo, quando oggettivamente viene dato l'ok all'iter procedurale dal percorso".
Su richiesta del primo cittadino, le telecamere si spostano poi al centro di Camerino per testimoniare la situazione di stallo. "Non abbiamo il personale - denuncia Pasqui - per poter far fronte a quello che lo stato ci chiede in termini di procedure. Se continueremo così, la ricostruzione è molto lontana o neppure ci sarà".
Le telecamere nascoste di fanpage.it portano l'inchiesta anche sul territorio del cratere sismico. In particolare il servizio riguarda le condizioni dei lavoratori nei cantieri dove si stanno realizzando i nuovi alloggi per l'Università di Camerino. E quindi Operai in nero, lavoratori stranieri senza permesso di soggiorno, caporalato e sfruttamento della manodopera.
Qua il link al servizio e al video.
Un brutto incidente è avvenuto a Marina di Pietrasanta nella notte appena trascorsa: la vittima sarebbe Lorenzo Pettinari il figlio del Rettore dell'Università di Camerino,che si trova adesso in terapia intensiva presso l'ospedale Versilia. Non è, comunque, in pericolo di vita. Lo riporta un quotidiano online di Lucca (http://www.luccaindiretta.it/cronaca/item/130650-travolti-davanti-alla-disco-gravi-2-giovani.html).
Il ragazzo, 19enne e a Lucca per motivi di studio, si trovava ieri sera davanti al noto locale "Seven Apples" con altre due persone quando, un'auto pirata è sopraggiunta e li ha falciati. L'automobilista è fuggito senza lasciare tracce.
Gli altri due ragazzi coinvolti sono una 34enne di Sassari e un 19enne di Ostuni.
A Camerino, a due anni dal sisma riapre lo storico negozio di pasta fresca “Uova e farina”, che era al centro della città, nella zona rossa attualmente ancora chiusa. La cerimonia di inaugurazione si è tenuta oggi pomeriggio nella nuova struttura a Vallicenter di Camerino. Per i due titolari, Roberto Ronconi, dj in arte Poldo, e Sandro Cappelletti, l'evento rappresenta la rinascita, entrambi sono più forti di prima e con ancora una grande passione per il loro lavoro. "Abbiamo delocalizzato l'attività – afferma Roberto Ronconi – in una zona dove ci sono altri nove negozi. Abbiamo costruito una struttura in legno antisismica e ci siamo un po' ingranditi proponendo anche piatti da asporto. Abbiamo creduto fino alla fine al nostro progetto che abbiamo portato avanti con tanta voglia di fare. Ci sono stati momenti brutti e bui per la realizzazione del nuovo laboratorio negozio. Ci sono stati quindi dei periodi difficili, ma ce l'abbiamo messa tutta per raggiungere il nostro scopo". I due giovani si sono rimboccati le maniche, credendo con forza alla rinascita della città e quindi al territorio. Ciò deve essere di esempio per altri.
Gli atti di sciacallaggio ai danni dei terremotati sono iniziati purtroppo fin da subito e con diverse varianti, dalle finte raccolte, alla sottrazione di beni destinati agli sfollati, fino ai classici furti negli edifici abbandonati. Sembra però che in questi giorni, a due anni dalle violenti scosse dell'ottobre 2016, ci sia addirittura recrudescenza del fenomeno.
E' di ieri la scoperta nel quartiere Corneto a Macerata, nel palazzone abbandonato di via Cincinelli, di effrazioni ai danni di una dozzina di appartamenti, con gli sciacalli che si sono introdotti all'interno, portando via quel poco che era rimasto, non di particolare valore economico per fortuna.
Nella serata di ieri anche Striscia la Notizia si è occupata della stesso vile fenomeno, con l'inviato Jimmy Ghione ad Arquata del Tronto, a raccogliere le testimonianze di diversi cittadini che hanno segnalato la scomparsa di oggetti di valore e ricordi dalle case abbandonate a causa del sisma.
"Hanno portato via parte delle macerie - racconta un testimone con il viso coperto e la voce camuffata - e tutti i beni che avevamo dentro casa non li troviamo più". E ancora: "È sparito tutto. Chi ha avuto la casa completamente distrutta pensava di poter comunque ritrovare dei valori (catenine, oro, gioielli e oggetti di famiglia) sotto le macerie", purtroppo però, "niente è stato restituito". Sembra addirittura che un addetto alla rimozione delle macerie sia stato preso con le mani nel sacco, e gli abbiano trovato a casa oggetti di valore provenienti dal cratere (sismico)".
La cosa più triste di questa vicenda è che oltre ai danni subìti, questi cittadini che denunciano devono farlo senza farsi riconoscere, perché dicono che "Lo Stato e le amministrazioni non vogliono che diciamo queste cose perché altrimenti ci potrebbero essere delle ripercussioni". E precisano: "Questa è una piccola comunità, dove ci si conosce tutti e metterci la faccia significa avere delle ritorsioni personali se non addirittura delle vere e proprie vendette".
Un intervento politico, quello fatto ieri dal sindaco di Macerata, Romano Carancini, nel corso dell'incontro che si é svolto a Camerino con i sindaci del cratere ed il nuovo commissario alla ricostruzione, Piero Farabollini. Il primo cittadino di Macerata non ha lesinato critiche al nuovo governo, rimarcando l'assenza di esponenti di Lega e Movimento 5 Stelle all'incontro e ammonendo il commissario sul fatto che i comuni del craere devono essere trattati tutti alla stessa maniera.
Un atteggiamento, quello di Carancini, che ha generato ben più di un mugugno in sala e disappunto anche da parte di alcuni che sedevano al tavolo dei relatori, tanto che lo stesso commissario Farabollini ha voluto fare un appello affinchè la politica, e nello specifico le appartenenze partitiche, restino fuori dai temi della ricostruzione.
Scommessa vinta quella dell’escape room “Fosforo:CSI”, iniziativa nata dalla collaborazione tra l’Università di Camerino e Fosforo, e finanziata dalla Regione Marche nell’ambito della seconda edizione del bando AggregAzione.
Dopo il successo ottenuto a Matelica, anche tutte le date disponibili nel mese di ottobre a Camerino hanno fatto registrare in pochissimi giorni il tutto esaurito, tanto da indurre l’Ateneo ad aggiungere anche altri appuntamenti. Arrivato il container a Camerino lo scorso 28 settembre in occasione degli eventi promossi da Unicam per la notte dei ricercatori, egregiamente guidati dalle due tutor Margherita Santarelli e Giulia Lapucci, sono stati più di cento gli studenti Unicam e non solo che si sono cimentati nell’entusiasmante esperienza sulla scena del crimine da risolvere.
In gruppi da 2 a 4 giocatori, si avvia l’indagine: una stanza, pochi indizi, una sola ora di tempo per svelare il mistero e... uscire vincitori!!! A Camerino, sono state solo due le squadre che sono riuscite e scoprire tutti gli indizi e risolvere il caso.
Si sta ora valutando la possibilità di proseguire con nuovi appuntamenti, che saranno comunicati non appena possibile.
Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa del sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui
Carissimo presidente Ceriscioli, leggo un lancio di agenzia secondo cui lei avrebbe dichiarato che le Marche sono “verso la fine della fase emergenziale”. E' da parecchio tempo che non ci incontriamo a Camerino e non facciamo una passeggiata in centro e, a questo punto, credo sia opportuno provvedere quanto prima. Perchè, senza polemica e nella convinzione che certe affermazioni siano figlie di una sintesi giornalistica, ritengo che l'emergenza finisca quando finiscono le opere emergenziali, come ad esempio le messe in sicurezza.
Avrà modo di vedere che a Camerino - che a quanto mi risulta e salvo colpi di scena sta nelle Marche - siamo ancora in piena emergenza. So benissimo che le colpe non sono sue, che nessuno di noi (chiamati ad amministrare a vari livelli) ha un indirizzo verso il quale muoversi e ognuno deve fare i conti con una burocrazia paralizzante. Ma quando mancano i fatti, purtroppo, diventano importanti le parole. E, quindi, frasi del tipo "è stata una emergenza" sono per me e per la mia gente un pugno nello stomaco a cui sento di dover educatamente reagire. E’ una emergenza.
La aspetto in centro a Camerino, sarà mia premura preparare i permessi per l'accesso, visto che l'intera città é presidiata dai militari proprio come quelle città che stanno in emergenza …o in guerra.
Emergenza maltempo nella notte in tutta la provincia di Macerata a causa delle piogge e del forte vento che da ieri stanno interessando tutto il Maceratese.
Nella notte appena trascorsa si sono resi infatti necessari molti interventi da parte dei vigili del fuoco a causa di alberi caduti sul manto stradale della superstrada Civitanova - Foligno nonchè in molte altre città della provincia come Camerino, Belforte, Esanatoglia e Matelica.
A Cessapalombo poi, il forte vento ha fatto in modo che si scoperchiasse il tetto di una Chiesa nella frazione di Villa.
A San Severino operai e tecnici dell’ufficio Manutenzioni del Comune sono intervenuti nel rione Miliani, presso l’area circhi, e sulle comunali che portano alle località di Carpignano e Cusiano per rimuovere rami di alberi spezzati caduti sulla sede stradale. In via precauzionale inoltre sono stati chiusi i giardini pubblici comunali "Giuseppe Coletti".
E ancora, una forte mareggiata ha interessato tutta la costa creando danni a vari chalet, in particolar modo al Barracuda e al Mosquito di Porto Potenza dove la spiaggia non esiste praticamente più.
Oltre 1.500 cantieri aperti nelle Marche, sia nel pubblico che nel privato, per la ricostruzione degli edifici, delle attività produttive e delle infrastrutture, per restituire alle popolazioni gli spazi e le condizioni che stanno consentendo di tornare nei territori di appartenenza. "A due anni dal sisma - spiega il presidente della Regione Luca Ceriscioli - si sta concludendo lo stato di emergenza, previsto fino a dicembre e che probabilmente verrà prorogato. La Regione ha ora lo sguardo rivolto alla ricostruzione". Su un totale di 348 milioni di contributi assegnati alle quattro Regioni terremotate, le Marche hanno assunto impegni finanziari per 240 milioni di euro". "Quella delle Marche è stata una emergenza di carattere eccezionale, perché - ricorda Ceriscioli - ha coinvolto un terzo del territorio"; Delocalizzazione delle attività produttive (322 cantieri aperti) e edilizia scolastica i fattori che favoriscono il ritorno delle popolazioni. Ma "servono strumenti per semplificate la ricostruzione". (Ansa)
Lunedì 22 ottobre scorso, nella sede di Fermo dell'Università Politecnica delle Marche, Francesca Moscato ha conseguito la laurea triennale in Ingegneria gestionale. Un primo importante traguardo per il suo futuro lavorativo!
Gli auguri più sentiti da parte della famiglia e degli amici per un futuro roseo e colmo di successi e soddisfazioni.
Le sue idee le aveva palesate sin dal giorno immediatamente successivo alla sua nomina. E, ora, le ha messe nero su bianco in una lunga intervista rilasciata a Repubblica. Piero Farabollini, successore di paola De Micheli nel ruolo di commissario straordinario per la ricostruzione, usa l'eleganza e un po' di "politichese imparato in fretta" per sottolineare la necessità di cambiare rotta, anche bocciando, se dovesse servire, un modello (quello dell'Emilia Romagna) che a quanto pare non é applicabile al cratere del sisma del 2016.
La strada da seguire, secondo il geologo di Unicam chiamato al difficile compito di avviare concretamente la ricostruzione, appare ben consapevole delle tante difficoltà a cui dovrà andare incontro e sembra aver già scelto "il suo esercito": i sindaci. Il primo nemico da combattere é la burocrazia, ossia tutto quel sistema di norme e carteggi che, di fatto, sta paralizzando un territorio già fin troppo sofferente e seriamente a rischio sotto il profilo dello spopolamento. l'idea appare quella di ricalcare, con le dovute modifiche, l'organizzazione della ricostruzione nelle Marche e nell'Umbria dopo il sisma del 1997. Clicca qui per l'intervista integrale pubblicata da Repubblica.
A due anni dal terremoto che ha investito il territorio si è svolta a Camerino nel pomeriggio di sabato 27 ottobre la cerimonia di premiazione del Premio Ugo Betti per la drammaturgia 2018, organizzato dal Comune di Camerino con la collaborazione dell’Università che ha ospitato l’iniziativa e che ha consegnato, per la prima volta dall’istituzione del concorso letterario, un Premio assegnato dagli studenti.
La sinergia con l’Università di Camerino è andata oltre il premio, facendo sì che il pomeriggio divenisse un momento di riflessione sui fratelli Betti, Emilio e Ugo.
“Emilio e Ugo Betti: giustizia e teatro” è stato il titolo del convegno in cui illustri professori della Scuola di Giurisprudenza Unicam (Pier Luigi Falaschi, Felice Mercogliano, Carlotta Latini, Rocco Favale, Lucia Ruggeri, Maria Pia Gasperini e Luca Petrelli) subito dopo i saluti istituzionali del rettore Claudio Pettinari e del vicesindaco Roberto Lucarelli, hanno trattato dei vari aspetti legati alla figura di Emilio, esimio giurista e padre della teoria dell’interpretazione del diritto, di cui quest’anno ricorre il cinquantesimo della morte, per passare a “Ugo Betti e il Novecento teatrale italiano” dove sono intervenuti il presidente della giuria del Premio Ugo Betti Marco De Marinis, il coordinatore del Premio Ugo Betti Pierfrancesco Giannangeli e Massimo Marino, anch’esso membro della giuria del Premio Ugo Betti. Presente alla cerimonia anche Gilberto Santini, il quarto membro della giuria.
A seguire la giuria di questa XVII edizione ha proclamato il vincitore del Premio Ugo Betti per la drammaturgia 2018 e la giuria degli studenti Unicam il vincitore del Premio Ugo Betti Unicam 2018.
Il Premio dedicato a Betti prese il via nel 1963 in occasione del decennale della morte dell’autore.
Non è stato sempre lineare il suo percorso, infatti si svolse a cadenza biennale fino al 1967, poi subì un’interruzione e venne ripreso nel 1988 e da allora, seppure senza una continuità regolare, è arrivato fino ad oggi.
Un’edizione particolare quella di quest’anno, la diciassettesima: gli autori che hanno partecipato (18 in totale) dovevano presentare un testo ispirato al tema del “terremoto”, inteso come movimento tellurico ma anche come stravolgimento dell’anima, evento fisico e/o emotivo imprevedibile e incontrollabile.
Su proposta del coordinatore prof. Giannangeli, condivisa dall’intera Amministrazione comunale, il contributo di partecipazione versato dai partecipanti in questa edizione verrà destinato al recupero dell’ottocentesco teatro Filippo Marchetti, un gioiello posto nel cuore della città e ora inagibile per i danni provocati dal terremoto.
Vincitore del Premio Ugo Betti per la drammaturgia 2018 è il testo “Scosse in famiglia” di Paolo Puppa a cui l’assessore Roberto Mancinelli ha consegnato la medaglia del Comune di Camerino e un assegno di 1.500 euro (è prevista anche la pubblicazione dell’opera nella Collana bettiana).
Segnalata l’opera “La lotteria del libero scambio” di Filoreto D’Agostino.
Vincitore del Premio Ugo Betti Unicam 2018 il testo “Nello spazio” di Giovanni Martucci a cui i ragazzi hanno consegnato la pergamena con la motivazione mentre il magnifico Rettore ha consegnato la medaglia Unicam.
La lettera del nuovo commissario straordinario alla ricostruzione che chiede di rivedere le perimetrazioni fin qui presentate dai comuni del cratere sta facendo discutere e non poco il territorio. Perché é chiaro da più parti che questa revisione potrebbe comportare ulteriori slittamenti sull'avvio della ricosruzione e rendere inutile il lavoro fin qui fatto da quei comuni che avevano presentato le perimetrazioni più velocemente di altri.
Chi, invece, non sembra dover fare i conti con questa problematica è il Comune di Visso, che già da tempo, controcorrente rispetto a tutti gli altri, aveva scelto di non adottare lo strumento delle perimetrazioni. Lo ha ribadito anche ieri, in un post su Facebook. il sindaco e sendatore della Lega, Giuliano Pazzaglini, che scrive: "Ho letto molte polemiche al riguardo dopo la lettera del commissario. Personalmente ritengo legittimo il suo operato visto che, preso atto di un problema si è immediatamente attivato - afferma Pazzaglini - Evidenzio però che il comune di Visso, seppur destinatario della lettera, non è interessato al problema vista la rinuncia alle perimetrazioni. Siamo stati i primi ad adottarle insieme al comune di Castelsantangelo, ma capito che sarebbero diventate un problema siamo stati i primi a rinunciarvi. Rassicuro tutti quindi che questo ennesimo problema, di certo non creato dall'attuale commissario, non ci riguarda".
La commozione per aver potuto rimettere i piedi su quelle che solo due anni fa erano le vie dove si era trascorsa una vita. E tanta rabbia, per una situazione che non si sblocca e una ricostruzione che, tra mille intoppi burocratici, non parte. Sono i due sentimenti che accompagnano da due anni i camerti. Due anni dopo le scosse di fine ottobre 2016 che l'hanno devastato, il centro storico di Camerino è ancora una città fantasma, la 'zona rossa' più grande del cratere, dove si entra solo autorizzati, altrimenti si viene cortesemente respinti dai militari dell'Esercito che presidiano le vie di accesso. Dentro, per strade e piazze, regna il silenzio, rotto solo dal vento e da qualche porta che affaccia all'interno dei palazzi lesionati. Sbatte o cigola in maniera spettrale. Ma la gente di Camerino, abitanti e commercianti, in occasione del secondo anniversario delle scosse del 26 e 30 ottobre 2016 hanno voluto ridare vita al cuore ferito della città, tornando in centro a gruppi accompagnati, muniti di casco, e affiggendo sulle vetrine dei negozi un cuore rosso con scritto un pensiero. "Abbiamo pensato che fosse importante far rivedere la città ai nostri cittadini, agli studenti ed in tanti sono venuti" racconta il consigliere comunale Leo Marucci. (Ansa)
"Non vogliamo lamentarci, né fare capricci, abbiamo dimostrato che vogliamo lavorare, ma oggi a un mese e mezzo dall'inaugurazione del nuovo polo sociocommerciale di Camerino, abbiamo bisogno di certezze per il nostro futuro”
È così che stamattina i commercianti del centro storico di Camerino, sfollati da ottobre di due anni fa, hanno fatto sentire la loro voce durante la conferenza stampa indetta per portare alla luce problematiche che interessano chi sta per insediarsi nella nuova area commerciale "City Park". Al tavolo di confronto, insieme ai titolari di attività, era presente anche il primo cittadino Gianluca Pasqui.
"Il punto - ha spiegato Broglia, portavoce dei commercianti - è che le strutture non vengono consegnate del tutto rifinite, o meglio, quello che garantiscono i moduli come misura standard per tutti, non riesce a soddisfare le esigenze della tipologia naturalmente diversa degli articoli di vendita e i locali come assegnati non sono appetibili".
"I negozi - continuano - necessitano di migliorie e adeguamenti, ad esempio nell’impianto elettrico o nella pavimentazione che, a seconda della tipologia commerciale, ci obbligherà a dover sopportare un investimento medio di 15 mila euro a testa e che, se rapportato al totale delle attività, supera il milione di euro. Per noi che dovremmo affrontare una spesa è auspicabile conoscere chi sarà l’effettivo proprietario del locale, al fine di valutare la convenienza dell' investimento. Altro problema su cui desideriamo saperne di più, è come dovrà comportarsi chi dovrà rientrare in centro una volta che sia dichiarata agibile la sua attività, inoltre, volessimo un giorno cedere l'attività, vorremmo avere certezze su che fine farà l'investimento che andremo a fare”.
Ieri con i commercianti anche il sindaco di Camerino, che li ha appoggiati in questa richiesta. “Ho chiesto un ufficio distaccato dell'Urs qui a vostra disposizione – ha detto Pasqui – che vi aiuti a capire cosa è compreso nell'ordinanza 9 della delocalizzazione e cosa no. È bene che le parole diventino fatti”.
Si terrà domani, sabato 27 ottobre 2018 a partire dalle ore 09.00 presso l’ Università di Camerino il convegno: "La ricostruzione a due anni dal sisma".
Il convegno organizzato e promosso dal periodico free-press Case & Cose Più, fa parte di una serie di tre incontri programmati, il primo si è tenuto il 22 seettembre scorso presso l’ Università di Macerata (gli interessati possono rivederlo collegandosi a YouTube e digitando Sisma 2016: Riflessioni ed idee a due anni dal terremoto), per fare il punto sulla ricostruzione a due anni dagli eventi sismici analizzando lo stato e lo sviluppo della ricostruzione nei vari territori del maceratese. Il terzo incontro si terrà a Visso entro la fine di novembre prossimo.
All’incontro di Camerino, moderato da Alberto Montebello editore del giornale Case & cose Più, interverranno :
- per il Comune di CAMERINO, il Sindaco Gianluca Pasqui
- Il nuovo Commissario straordinario per il terremoto prof. Piero Farabollini
- per l’UNICAM Prof. Graziano Leoni, Pro Rettore Vicario con delega alla Ricostruzione
- per l’Ordine dei Geologi Marche dott. Daniele Mercuri
- per l’Ordine degli Architetti della prov. Di Macerata arch. Vittorio Lanciani
- per l’Ordine degli Ingegneri della prov. Di Macerata Ing. Nicola Gobbi
- per “CANTIERE SISMA” dott. Sergio Ferranti
Successivamente ci saranno interventi tecnici delle aziende che relazioneranno sulla base delle loro competenze:
- GEACO srl Energy & Environment: Tecnologie alternative di costruzione e Sisma Bonus – Avv. Di Stasio
- FINTEL Gas e Luce srl: Il fotovoltaico per le utenze domestiche e pubbliche – Ing. D. Bozzi
- L.A. COST srl Costantini Legno: Progettare e Costruire in X-LAM - Tecnologia e caratteristiche del sistema costruttivo - Ing. A. Costantini
- BANCA REALE SpA: Finanziamento Condomini per la finanziabilità di opere straordinarie e di innovazione tecnologica – dott. R. Pensini
Camerino, 26 ottobre 2018 – Il laboratorio di Disegno Industriale 3A e 3B del Corso di Laurea in Disegno Industriale e Ambientale dell'Università di Camerino, coordinato dai professori L. Pietroni, M. Elia, P. Ceregioli, G. Romandini, A. Di Stefano, M. Amurri parteciperà alla mostra-convegno "Design&Territori. Università e aziende tra sperimentazione e innovazione", che si terrà a Palermo, Capitale italiana della Cultura 2018, dal 3 novembre al 3 dicembre prossimi
La mostra “Design & Territori” è un progetto condiviso da 12 laboratori di 12 Università in tutta Italia, i cui docenti coinvolgono nella ricerca e nella didattica aziende che investono sugli studenti – ovvero su ricerca e sperimentazione – in vista di risultati concreti sul territorio.
L’intento è anche quello di un confronto tra metodi, temi e progetti diversi, per presentare modelli d’innovazione e valorizzazione del Made in Italy, a beneficio sia del tessuto economico-produttivo sia delle competenze culturali e progettuali che l’Università forma.
17 sono i prototipi di prodotti, sviluppati negli ultimi due anni accademici dagli studenti durante il Laboratorio sul tema "Design di prodotti per nuovi stili di vita e nuove forme di convivialità in cucina", in collaborazione con l'azienda marchigiana Fratelli Guzzini, sono stati infatti selezionati per partecipare all’evento: Qubi di Anna Cantarini e Mirco Di Gialluca, Dioniso di Graziano Iannoli, Bubbowl di Marco Maranesi, Lella e Nino di Silvio Pompei, Yoggie di Linda Raffaeli e Federica Nisi, Taste, Prepare & Serve di Davide Biancucci e Roberto Capozucca, Steamer di Juan Torres Ramirez, Marinello di Mirko Formiconi, SaladTrio di Lucia Borroni e Maria Francesca Zerani, Manhattan di Nadia Iachini e Francesca Lanciotti, Round_Up di Yvan Ferdinando Nisii e Marika Troiano, Greengrocer di Gregorio Firmani e Marco Autunni, Set Crepês di Mattia Massetti, Turn&Take di Chiara Carucci e Francesca D’Aprile, Danny e Sally di Alessandro Caramalli, Dry Out di Alessio Sbarbati e Andrea Marziali, Seed di Emily Mandolesi e Emi Pierangeli.
La provincia di Macerata è il territorio marchigiano che ha riportato maggiori danni in seguito al sisma del 2016. Un evento che nei suoi risvolti inevitabili ha messo in ginocchio l’economia dell’intero comparto provinciale. Una situazione che ha spinto i senatori Leu Laforgia, Grasso, De Petris e Errani a presentare un’interrogazione al Senato per chiedere al Ministro del Lavoro se intenda attuare politiche industriali e di sviluppo, volte al rilancio delle aree colpite dal terremoto. Oggetto dell’interrogazione anche il job act, dopo che ne è stata più volte ventilata l’ipotesi di cancellazione da parte del Governo.
Una iniziativa supportata anche da alcune notizie apparse sulla stampa in questi giorni che non fanno altro che confermare ed evidenziare questo quadro di preoccupante crisi economica. Il 22 ottobre è uscito sul quotidiano “Il Resto del Carlino”, nelle pagine di Macerata, un articolo che sottolinea come in provincia di Macerata su 1200 assunzioni previste, l’86% di esse risultino essere a tempo determinato e solo il 14% a tempo indeterminato. Assunzioni che nel 56% dei casi riguardano il settore dei servizi e le imprese con meno di 50 dipendenti che si confermano comel’ossatura dell’apparato produttivo del territorio.
In un altro articolo uscito sulla stessa testata, a firma di un’altra giornalista, viene denunciata la cancellazione di diecimila posti di lavoro e la chiusura di oltre duemila imprese, con un tasso di disoccupazione stimato all’8%, che arriva a toccare punte del 15,4% nel caso dei giovani.
Un quadro critico che ha spinto i senatori Leu a sollecitare il Governo sul rilancio industriale e occupazionale della zona.