La sezione di Geologia dell’Università di Camerino ha ottenuto l’associatura al Centro di Microzonazione Sismica e le sue applicazioni (CentroMS) del CNR.
“Il CentroMS – ha dichiarato il prof. Piero Farabollini, docente della sezione di Geologia Unicam e coordinatore delle attività legate alla microzonazione sismica – che fa capo al CNR e al quale partecipano università e enti di ricerca, è la struttura individuata dal Commissario straordinario per la ricostruzione Vasco Errani per coordinare le attività di microzonazione sismica della zona del cratere e di conseguenza è anche il punto di riferimento per tutte quelle attività che riguardano la ricostruzione post-sismica. Questo accreditamento all’interno del Centro è quindi molto importante perché riconosce l’impegno di Unicam in questo settore e conferma la qualità del lavoro che l’Ateneo svolge da tempo mettendo a disposizione del territorio le proprie competenze e conoscenze”.
“Il progetto che ci è stato assegnato – ha affermato il prof. Emanuele Tondi, responsabile della Sezione di Geologia Unicam – riguarda lo studio geologico e morfostrutturale delle faglie attive e capaci del territorio del cratere che insiste nella Regione Marche. Lo studio va effettuato seguendo le linee guida che riguardano le faglie attive e capaci del 2015: per attive si intendono quelle faglie che in futuro possono generare dei terremoti, per capaci si intendono quelle che sono in grado di generare fagliazione superficiale e quindi associate a terremoti medi e forti. Lo studio di microzonazione, quindi, oltre a valutare le amplificazioni che vari terreni di fondazione possono avere nel momento in cui si verifica un terremoto, riguarda anche la presenza di faglie, che vanno individuate, caratterizzate e zonate”.
“Conoscere dove sono le faglie e caratterizzarle – ha proseguito il prof. Tondi – sarà poi molto importante anche per avere una pianificazione territoriale legata alle infrastrutture, quali strade, dighe, viadotti che attraversano l’Appennino”.
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del sindaco di Camerino Gianluca Pasqui:
Da troppo tempo sento commenti e ricostruzioni decisamente fuorvianti circa una situazione che mi addolora come persona prima ancora che come primo cittadino: la Chiesa di Santa Maria in via e gli imperdonabili ritardi sulle opere di messa in sicurezza. Faccio presente che quella è la Chiesa della mia Parrocchia ed è, di fatto, l’edificio di culto a cui, come praticante, sono in asspluto più legato. Mi fa male sentire giudizi superficiali e assolutamente infondati sulle presunte colpe del Comune di Camerino. Questo ente si è adoperato per la Chiesa di Santa Maria in Via sin dai giorni immediatamente successivi la scossa del 24 agosto. Purtroppo, ad ottobre è accaduto quello che è accaduto e da quel momento in poi ogni giorno sono stati sollecitati interventi e ci si è adoperati per cercare di mettere mano alla difficile situazione dell’edificio. Un edificio che, è doveroso ricordarlo, è sottoposto a vincolo e per il quale ogni intervento deve essere approvato dal Mibact.
Allego a questa nota una dettagliata relazione dell’Ufficio Tecnico che invito a leggere e mi limito ad evidenziare in queste mie dichiarazioni alcuni punti fondamentali.
Il 10 dicembre la Chiesa è stata oggetto di un GTS che si è concluso con la presa d’atto dell’elevato stato di danno e della necessità di provvedere alla messa insicurezza dell’edificio. A tale sopralluogo hanno partecipato anche il parroco, don Mariano Blanchi, e l’ingegner Roberto Gagliardi. Quest’ultimo, in data 27 dicembre, trasmette all’autorità competente, il Mibact e al Comune di Camerino un progetto preliminare di messa in sicurezza. Tale progetto doveva essere vagliato dal Mibact stesso e non certo dal Comune di Camerino che, come precisa la circolare n. 72035 della Protezione Civile, è tenuto ad opere solo per la salvaguardia dell’incolumità pubblica (la chiesa è in zona rossa e, di fatto, non c’era incolumità pubblica da tutelare perché già tutelata).
A febbraio il sottoscritto ha nuovamente sollecitato interventi, sia con note scritte, sia attraverso gli organi di informazione, nonché facendo presente al ministro Franceschini in persona i gravi ritardi a cui si stava assistendo nel corso della sua visita a Camerino.
Nuovamente a marzo, precisamente il 28, il sottoscritto ha richiesto con urgenza un ulteriore sopralluogo.
Cos’altro doveva fare il Comune di Camerino? Non si poteva certo procedere contro la legge ad opere che il Comune non è autorizzato a realizzare. I ritardi ci sono stati e sono a mio avviso gravissimi, ma non si possono certo imputare a questo ente che, invece, ha continuamente sollecitato gli interventi necessari ai proprietari e agli organi di competenza, così come previsto dalle normative.
Auspico, quindi, che questo ulteriore chiarimento, unitamente alla relazione in allegato, serva definitivamente a fare luce sulla realtà dei fatti per mettere così fine alle tante, troppe, inopportune voci che circolano in questo ultimo periodo e che hanno il sapore dello sciacallaggio politico.
Ieri pomeriggio nella Sala Rettorale del Campus di Unicam la simpatica attrice e scrittrice Veronica Pivetti ha presentato il suo secondo libro nell’ambito di una delle due giornate del Festival Passaggi di Fano svoltesi a Camerino.
L'intervista pubblica è stata simpaticamente condotta da Francesca Chiappa della Casa Editrice indipendente Hacca.
Il primo scritto aveva ad oggetto la fase non facile della sua depressione, trattata però con leggerezza ed intellligenza.
E sempre con l’ironia ed autoironia che la contraddistingue, la Pivetti ha raccontato di come questo nuovo libro sia stato ispirato dai piccoli traumi che ricorda vivamente della sua infanzia e che le hanno condizionato la vita fino all’età adulta e di come abbia imparato con il tempo a “fregarsene” e a vivere felice.
E ha lanciato un monito agli adulti: “Non bisogna sottovalutare i pianti dei bambini che a noi grandi sembrano sciocchezze. Anche il genitore che più ti ama fa danni!”
Ha poi preannunciato che il terzo capitolo della tragi-commedia “pivettiana” riguarderà il dramma più grande per una donna: la menopausa.
A seguire la scrittrice ha ripercorso con serenità il grave episodio dell’incendio della sua abitazione verificatosi tre anni fa, causato dal mal funzionamento di una cucina a gas gentilmente donatale dal padrone di casa.
Esperienza tragica per la perdita di tutti gli oggetti cari e che identificavano la sua memoria “Sono uscita di casa così come ero vestita con in braccio i miei due amati cani. Per un anno ho vissuto ospite della mia socia ed amica. Non volevo possedere più niente, fatta eccezione per i libri. Capisco perfettamente le persone che hanno subito la tragedia del terremoto e che hanno perso tutto. La fase più difficile è quella della ricostruzione: prima delle cose viene quella dell’interiorità delle persone”.
La scrittrice ha lanciato infine un messaggio di speranza affermando che “Quando perdi tutto la cosa positiva è che esiste solo il futuro. Il passato non tornerà più e il presente non c’è. Bisogna rinascere e andare avanti conservando la memoria. I libri, acquistati rigorosamente usati, in quanto vissuti, mi hanno aiutata a recuperare la dimensione di casa. Tutti, piano piano, possiamo rinascere dalle macerie”.
Domenica 25 giugno le città di Camerino e San Severino Marche saranno nuovamente legate da una strada che ha segnato indissolubilmente la loro storia religiosa, economica e culturale, e che solo nei decenni più recenti è stata completamente abbandonata: quella che per molti secoli aveva rappresentato lo snodo cruciale della "via dritta", ovvero un asse strategico che collegava il santuario di Loreto e la capitale pontificia.
Sulla scia di accurate ricerche storiche, i membri delle sezioni camerte e settempedana del CAI lo hanno individuato e il mattino di domenica 25 giugno guideranno fedeli, turisti, appassionati di trekking lungo un tracciato di rara bellezza sotto il profilo paesaggistico, artistico e ambientale: quello che dalla Rocca dei Borgia in Camerino conduce a Renacavata e Torre Beregna da un lato; e dall'altro quello che da San Severino condice a Sant'Eustachio in Domora, Torre Beregna e il Convento che, come è noto, fu teatro della Riforma cappuccina. All'iniziativa, promossa dall'Università di Camerino, aderiscono i Comuni di San Severino, Camerino, Serravalle di Chienti, Spoleto, Treia, Castelraimondo, Pioraco, le Unioni Montane camerte e settempedana, l'Ordine dei Cappuccini, le Clarisse, gli Scouts, Legambiente, Associazioni Lauretane. Il Consiglio regionale delle Marche la sostiene con il suo patrocinio.
Da Camerino si parte alle 8.30: il luogo di raccolta è la Rocca dei Borgia, nei pressi di Porta Malatesta (l'antica porta San Giacomo, in direzione di Roma e della Francigena); attraversando viale Leopardi e raggiunta piazza San Venanzio, si uscirà attraverso Porta Felillo (altra antichissima porta medievale), quindi si raggiungeranno i Ponti, Renacavata, Torrone, Torre Beregna, di nuovo Renacavata. Da San Severino si partirà alle 8 dalla chiesa di Sant'Agostino quindi, raggiunte le Grotte di Sant'Eustachio, ci si dirigerà verso il rifugio Manfrica, Torre Beregna e Renavacata. Nel Convento dei Cappuccini si condividerà il pranzo intorno alle 13.30.
Il "cammino", che si svolgerà anche in caso di maltempo, è solo il primo di una serie di appuntamenti analoghi, preparatori del cammino che si svolgerà a settembre, allorchè verrà percorso tutto l'itinerario da Roma a Loreto lungo quella che la ricerca storica ha ormai accertato essere il più antico tracciato della via romano-lauretana e che le fonti definiscono significativamente la "via dritta", cioè la più breve, in funzione per tutta l'età medievale e che soltanto sul finire del Cinquecento verrà sostituita dalla "via nova", che passava per Muccia e la Val di Chienti, fino a Macerata, Recanati e Loreto.
Le cittadinanza di Camerino e San Severino e quelle dei centri limitrofi, studiosi e appassionati sono invitati a partecipare alla riscoperta di un itinerario impresso nei documenti, nelle cronache, nel paesaggio, che ha segnato in modo determinante l'economia, la cultura, la società di tanta parte del territorio appenninico e dell'Italia Centrale, sostenendone coesione e sviluppo.
Dopo la conclusione dell’anno scolastico 2016/17 portato a termine con enormi difficoltà legate al terremoto (dal 26 ottobre l’istituto musicale Biondi e la Banda Città di Camerino hanno visto gravemente lesionato il Palazzo della Musica, sede dell’associazione Adesso Musica che li gestisce) la voglia di continuare e rinascere seppure in modo diverso è tanta, soprattutto incoraggiati dal fatto di vedere giovani allievi che attraverso e con la musica cercano di riprendere quella normalità quotidiana bruscamente interrotta. Per questo si è pensato di proporre anche questo anno lo stage estivo "Tutto musica" giunto alla XV edizione, che tanto successo ha riscosso finora.
Sapientemente guidati dai docenti dell’istituto musicale camerte, gli iscritti potranno da martedì 11 a venerdì 14 luglio seguire lezioni individuali di strumento, laboratori di musica d’insieme e per questa edizione anche le due novità: Musica per Gioco – Avviamento propedeutico alle percussioni.
Per tutte le info: 339.7335864
Si ricorda che è sempre aperta la raccolta fondi finalizzata alla costruzione di una nuova scuola di musica. Molte le associazioni musicali che hanno offerto la loro solidarietà e alle quali va il doveroso ringraziamento e molte si stanno adoperando a tale scopo. Il mondo accademico ma soprattutto quello associativo musicale è molto vicino all’Istituto Biondi e alla Banda Città di Camerino.
COORDINATE BANCARIE PER DONAZIONI ADESSO MUSICA - Ass.Musica Sez. Istituto Musicale N. Biondi Codice Iban : IT 71 Q 08456 68830 000020155054 Banca dei Sibillini - Filiale di Camerino. CAUSALE: Donazione libera Emergenza Terremoto
Prima che arrivasse il terremoto la musica si ascoltava in casa tra una faccenda e l’altra. Poi è cambiato tutto: nell’elenco delle cose andate perse c’è anche il gesto più semplice compiuto in un giorno qualunque. È per chi una casa non ce l’ha più che l’Università di Camerino ha pensato di celebrare la Festa della Musica – che si è svolta ieri, mercoledì 21 giugno, in tutta Italia – nel campus universitario. Per ricucire gli strappi alla quotidianità e restituire a ragazzi e famiglie attimi di serenità.
“Una lunga maratona della musica, dal primo pomeriggio fino a mezzanotte. Un piccolo seme che fiorisce e regala bellezza”: è cosi che il Rettore eletto Claudio Pettinari ha ribattezzato la giornata di festa dando il via dal palco allestito nello spazio agorà antistante la Scuola di Giurisprudenza al ricco programma in cartellone. “Una giornata resa possibile grazie al contributo – ha tenuto a sottolineare – del Comune di Camerino e delle tante associazioni cittadine che hanno deciso di aderire. Un’occasione che, in un momento particolare come quello che stiamo vivendo, rappresenta una grande dimostrazione della volontà che abbiamo di andare avanti, accompagnati dalla musica. Come istituzione, Unicam metterà a disposizione tutti i suoi spazi a coloro i quali vorranno continuare a fare musica”.
Un’agenda fittissima per tanti momenti intensi ed emozionanti: dalla performance di Reading musicale curata da Maria Sole Cingolani, ETRA Accademia Arti Sceniche e Visive su “Parole e Musica”, alle esibizioni del Coro di voci bianche della Cappella Musicale del Duomo, diretto dal Maestro Vincenzo Pierluca, e degli allievi dell’istituto Musicale Nelio Biondi, diretti dal Maestro Vincenzo Correnti. E ancora, la proiezione nella Sala Convegni del Rettorato del video “Note di speranza” fortemente voluto e realizzato dal Coro universitario di Camerino che, diretto dal Maestro Silvio Catalini, casco giallo in testa e spartiti alla mano, si è addentrato nella zona rossa della città “per portare bellezza là dove non c’è più, la bellezza della speranza che ha vinto su tutto. Per portare la musica là dove c’è solo silenzio”. A seguire, la presentazione del libro del giornalista Giovanni Bianconi “L’assedio. Troppi nemici per Giovanni Falcone” nel dibattito moderato dal giornalista Alfredo Di Giovampaolo, la musica live e l'aperitivo dell’happy hour curato dagli studenti Unicam, il concerto degli artisti “Jazz for students” a cura di Musicamdo Jazz.
Se ne accorgono dall'estero. Vogliono sapere. Vogliono vedere coi loro occhi. E quando arrivano nelle zone devastate dal terremoto, il commento è unanime: solo vedendo di persona ci si rende conto di quello che è successo. Abbiamo accompagnato allora Cristina Giordano, inviata di Radio Colonia, in una delle città simbolo di una tragedia che ha tolto la casa a migliaia di persone e dove la ricostruzione, così come ovunque, resta un miraggio: Camerino.
Il centro di Camerino da otto mesi ormai è una ghost town. La zona rossa è vasta e impenetrabile. All'ingresso dei varchi di accesso trovi i soldati, come in una zona di guerra. Nella zona rossa puoi entrare solo se autorizzato e accompagnato dai vigili del fuoco: troppo pericoloso accedervi, troppo rischioso.
Entriamo nella zona rossa insieme a Cristina e a Giovanni, un ragazzo che, come tanti, ha visto la sua casa e quella dei suoi congiunti diventare inagibile a seguito delle tremende scosse di ottobre. Insieme a lui, siamo entrati in queste abitazioni, dove Giovanni ha recuperato alcuni effetti personali rimasti in casa ormai da mesi.
Quando entri nella zona rossa, la prima cosa che ti colpisce è il silenzio irreale. Quello che era il cuore di una città vivace e popolata da tanti giovani, oggi assomiglia a un cimitero. Si sente solo il battito d'ali di qualche uccello, nient'altro, tanto che per qualche minuto non riusciamo a parlare neanche fra di noi, inconsciamente preoccupati di rompere una sorta di incantesimo.
Poi cominciamo a girare. Sapete qual è la sensazione? Che in realtà si sia fatto molto rumore per poca roba. I crolli, in fondo, non sono tantissimi. La situazione non appare così drammatica, così come si vuol far apparire all'esterno.
Poi invece entriamo nelle case. E qui ci rendiamo conto che la devastazione non è solo morte e macerie. La devastazione è anche e soprattutto case apparentemente intatte all'esterno e in realtà sventrate al loro interno. Case dove sembra che siano state tirate bombe a mano. Case dove il calendario è ineluttabilmente fermo ad ottobre 2016.
Giovanni ci racconta tutto di quelle tremende ore: Santa Maria in Via, il collegio Granelli: "Era pieno di studenti quella notte. Ricordo le urla di terrore. Per fortuna si sono salvati tutti". Insieme ai vigili del fuoco accediamo anche nella casa di Giovanni, in piena zona rossa. Dentro è tutto com'era quella sera: i libri piegati su loro stessi provano a resistere ancora, ma un'altra piccola scossa farà cadere anche loro.
Questa era Camerino. Ci vorrà tempo, non sappiamo quanto ancora, quanto questa incivile burocrazia costringerà ancora le persone a vivere lontano dalle loro case. Ma Giovanni incarna il carattere di questa gente, della nostra gente: fiero, forte, coraggioso. E da qui Camerino ripartirà, per tornare ad essere, oggi come secoli fa, il cuore pulsante dell'entroterra maceratese.
Si consolida la collaborazione tra l’Università di Camerino e Passaggi Festival della Saggistica, l’unica manifestazione culturale italiana dedicata ai libri di questo genere letterario votato all’analisi e allo studio, al confronto e all’approfondimento, promossa e organizzata dall’associazione di promozione sociale Passaggi Cultura in collaborazione con Librerie Coop, che si tiene a Fano dal 21 al 25 giugno.
Novità di quest’anno: il 21 e 22 giugno Passaggi Festival si sposta a Camerino, per due importanti appuntamenti con la presentazione di libri di importanti autori contemporanei.
Oggi sarà ospite il giornalista del Corriere della Sera Giovanni Bianconi, che parlerà del suo ultimo libro “L’assedio. Troppi nemici per Giovanni Falcone” (ed. Einaudi) con il giornalista di RaiNews24 Alfredo Di Giovampaolo.
Domani giovedì 22 giugno, invece, alle 17.30 protagonista sarà Veronica Pivetti, che presenterà il libro “Mai all’altezza. Come sentirsi sempre inadeguata e vivere felice” (ed. Mondadori) dialogando con Francesca Chiappa di Hacca Edizioni.
Entrambi gli appuntamenti si terranno a Camerino presso la sala convegni del Rettorato.
“E’ con grande soddisfazione – ha dichiarato il dott. Cesare Carnaroli, Presidente Passaggi Festival – che anche quest’anno abbiamo rafforzato la collaborazione con l’Università di Camerino, anche in termini di solidarietà nei confronti di una popolazione che sta vivendo dei momenti durissimi. Passaggi ha individuato in Camerino una sede culturale importante e, in una visione del Festival allargata al territorio regionale, ha voluto organizzare in collaborazione con l’Università, queste due presentazioni librarie mercoledì 21 e giovedì 22 giugno a Camerino”.
“E’ una risposta concreta – ha affermato il Pro Rettore Vicario Claudio Pettinari – alle tante richieste non solo dei nostri studenti, ma anche dell’intero territorio, che in questo momento purtroppo non ha grandi opportunità di socialità, di luoghi di aggregazione dove poter dialogare e scambiare opinioni. E’ invece importante restituire questi momenti fondamentali per la crescita a questa comunità ed è quasi doveroso che a farlo sia una istituzione quale è Unicam”.
Lo sport ancora una volta fa da collante per ricompattare il territorio ferito dal sisma. Protagonista questa volta Il Grillo, società che gestisce la piscina di Civitanova Marche, e numerose altre realtà e associazioni del territorio che sabato 24 giugno dalle ore 10 alle 19 presso gli impianti sportivi della Società Nuoto Olimpia in località Le Calvie a Camerino darà il via a “Il nuoto non affonda”, IV meeting di Nuoto del settore Propaganda, evento in collaborazione con Federnuoto Marche.
La gara sarà un momento aggregativo importante che nell’arco dell’intera giornata vedrà svilupparsi numerose iniziative coordinate dall’Associazione Culturale Marchebestway. Infatti, per ricucire il territorio ferito dal sisma, l’evento lavorerà sul concetto di ricostruzione del tessuto sociale e aggregativo, a partire dai più piccoli. E allora tanti laboratori per bambini, la musica con la diretta di Multiradio, le bontà dei prodotti a km 0 delle aziende del territorio e non mancheranno momenti dedicati alla scienza. A cura del Polo Museale dell’Università di Camerino, infatti, dalle 10 alle 13, si terrà il laboratorio interattivo “Il terremoto? Una questione di onde” un momento per scoprire la struttura della terra, le faglie e la teoria delle placche tettoniche con una simulazione del rilascio delle onde sismiche.
Tanti poi i laboratori dedicati ai più piccoli. Da quello di ceramica a cura di Laura Scopa, a quelli organizzati dal Festival della Creatività Pim Pum Pam di Porto Sant’Elpidio che a marzo ha visto la partecipazione di scuole e designer assieme ai bambini e alle famiglie sfollate nelle aree costiere. Dai momenti dedicati alla lettura con la linea di editoria per bambini di Edizioni Giaconi con Giusy Poloni e Francesca Pettinari autrici del libro per ragazzi “Alla scoperta dell’antica Urbs Salvia”, al laboratorio di pasta di sale a cura dell’Associazione “Le Tate Junior” di Civitanova. E poi il laboratorio di terracotta con Enzo Vagnoni e quello di origami con Elisa e Chiara.
Non mancherà poi la partecipazione delle associazioni “Ci sei” e “Vivi la tua terra” che continuano la loro opera di supporto solidale alle aziende del territorio. Saranno loro a preparare crepes con ricetta vegana e succhi di frutta bio per una merenda sana e adatta ai più piccoli.
A sostegno dell’evento, anche la società di autolinee Contram che collaborerà nei trasporti da Civitanova a Camerino, con tappa anche a Macerata.
Una rete di associazioni e di realtà, tutte insieme al servizio del territorio e delle ferite aperte dal sisma per parlare di vita, di sport e di umanità affinché la ricostruzione non sia solo quella delle case ma anche quella culturale, emozionale e sociale di una Regione che ha molto da raccontare.
Al via la quinta edizione di Passaggi Festival della Saggistica, a Fano dal 22 al 25 giugno, ideato e diretto da Giovanni Belfiori, organizzato dall’associazione Passaggi Cultura e da Librerie Coop, con il contributo del Comune di Fano e della Regione Marche e col sostegno di Coop alleanza 3.0 e Autostrade per l'Italia.
Ci saranno quest'anno anche due eventi di rilievo a Camerino. Mercoledì 21 giugno alle ore 19 la presentazione da parte del giornalista del Corriere della Sera Giovanni Bianconi del suo ultimo libro “L’assedio. Troppi nemici per Giovanni Falcone” (ed. Einaudi) con il giornalista di RaiNews24 Alfredo Di Giovampaolo. Giovedì 22 giugno alle 17.30 invece l'attrice Veronica Pivetti presenterà il libro “Mai all’altezza. Come sentirsi sempre inadeguata e vivere felice” (ed. Mondadori) dialogando con Francesca Chiappa di Hacca Edizioni. I due appuntamenti si svolgeranno presso la sala convegni del Rettorato.
La programmazione del festival prevede a Fano appuntamenti di giorno al mare, ma dalle 18 in poi ci si tuffa nella “cittadella della cultura”: da giovedì a domenica sul palco centrale di piazza XX Settembre si alterneranno giornalisti, politici, storici, intellettuali chiamati a confrontarsi sul tema ‘L’amore al tempo dell’odio’. Don Luigi Ciotti, Romano Prodi, Pif, Giulio Scarpati, Veronica Pivetti, Sergio Staino, Laura Boldrini, Walter Veltroni, Furio Colombo, Guido Guerzoni, Armando Massarenti, Iaia Forte, Nando e Rita dalla Chiesa, Marcello Veneziani, Giuseppe De Marzo, saranno intervistati da giornalisti delle maggiori testate come Bianca Berlinguer, Massimo Franco, Giorgio Santelli, Alessandra Longo. Presenti anche due direttori di testata: Marino Sinibaldi di Rai Radio 3 e Antonio Di Bella di Rainews24, insieme a personalità come il vice ministro delle Infrastrutture Riccardo Nencini, lo scrittore e manager Francesco Delzio, la parlamentare Lara Ricciatti, la scrittrice Catena Fiorello. Due i premiati: ad Ezio Mauro il premio Andrea Barbato e a Gianni Minà il premio Passaggi.
Unicam sarà presente a Fano con laboratori scientifici dedicati ai bambini e ai ragazzi nella sezione “La Scienza al mare con Unicam”: nei pomeriggi di giovedì, venerdì e sabato negli stabilimenti balneari di Lido 2, Bagni Maurizio e Bagni Peppe, si parlerà di fisica, di matematica e del sapore dell’acqua, mentre domenica alla MeMo Francesco Petretti, docente UniCam nonché autore e conduttore della trasmissione di Rai 3 “Geo & Geo”, terrà il laboratorio per bambini ‘Disegna e conosci la natura’.
Nella città del Festival poi, oltre ai libri in piazza, sarà possibile visitare le otto mostre sparse per il centro storico, assistere agli eventi ad alta voce di Rai Radio 3, partecipare ai reading di poesia nella Chiesa di San Francesco, ammirare gli affascinanti “spettacoli del silenzio” o riguardare le vecchie ma sempre attuali 'Cartoline' di Andrea Barbato selezionate da Rai Teche, alla Corte Malatestiana, divertirsi con i concerti di musica italiana indie al Bastione Sangallo. Per i più piccoli, e non solo per loro, ben trenta corsi e laboratori disseminati fra la Mediateca Montanari e Palazzo De Pili in centro e le spiagge del Lido e di Sassonia. E tutto a ingresso gratuito.
Mercoledì 21 giugno ci sarà un’anteprima con le inaugurazioni itineranti degli eventi artistici di pittura, fotografia, design e illustrazione, con partenza alle ore 18 dalla Chiesa di San’Arcangelo e termine con un brindisi benaugurante alle 19.30 al Caffè Aurora in piazza XX Settembre.
Il Festival sarà seguito dalla Rai con la quale si è rafforzata la media-partnership attraverso tre testate, Rainews24, Rai Radio 3 e Rai Cultura. Mentre media partner locale si è confermata Radio Fano che quest’anno sarà presente anche in piazza XX Settembre con uno stand da cui partiranno la diretta e le interviste ai protagonisti.
Passaggi Festival ha il patrocinio del ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, del ministero dell'Istruzione Università e Ricerca, e del Centro per il libro e la lettura.
Il sindaco Pasqui attacca duramente l'opposizione comunale che si è fatta sentire nei giorni scorsi con volantini e accuse verso l'amministrazione comunale.
Ieri sera si è tenuto infatti un consiglio comunale infuocato a cui hanno assistito anche il presidente della regione Ceriscoli, il dott. Spuri ed il braccio tecnico del commissario Errani per quanto riguarda le scuole, dott. Renzetti. Ed oggi il primo cittadino si toglie degli enormi macigni dalle scarpe:
"Ringrazio Ceriscioli, Spuri e Renzetti per aver contribuito a sbugiardare una opposizione che fa solo rumore ma non racconta la verità. E' stata infatti finalmente fatta chiarezza in merito al luogo in cui sorgerà il nuovo plesso scolastico Betti, indicando lo stesso che io avevo dichiarato essere l'unico utilizzabile, in linea con l'ordinanza commissariale n. 14. Al riguardo dunque l'opposizione mi ha fatto solo perdete tempo - affermando l'esatto contrario e la non conformità del luogo alla citata ordinanza - e soprattutto ha rubato del tempo prezioso ai cittadini.
Inoltre è stato fatto circolare un volantino del PD con scritte all'interno moltissime menzogne. Per PD intendo in primis i consiglieri di opposizione Marco Fanelli, Caprodossi ed il capo dell'opposizione Fabio Troiani per bocca dei quali il partito si esprime in consiglio comunale.
Una di queste bugie riguarda la chiesa di Santa Maria in Via. Non è assolutamente vero, e ci tengo a precisare "assolutamente", che il Ministero abbia bacchettato l'amministrazione comunale. Al contrario, in una lettera inviata nella persona della dott.ssa Pasqua Recchia, il Ministero ha espresso l'imbarazzo per il mancato rispetto da parte della Soprintendenza dei termini che erano stati concordati. Ed il Sottoscritto è stato sollecitato, essendo l'unico ad averne il legittimo potere, a realizzare una galleria per entrare nella zona rossa ed iniziare a rimuovere le macerie. Il nostro ufficio tecnico ha però fatto sapere che senza la messa in sicurezza non si può di certo iniziare alcuna galleria. Come amministrazione abbiamo sollecitato con diverse lettere l'organo competente che, in molti casi, non ha fornito alcuna risposta. Noi abbiamo fatto quello che si doveva fare.
Altra menzogna riguarda il ruolo del comune verso i commercianti: nel volantino si parla di un aiuto a loro solo da parte della Regione Marche mentre, pur essendoci una collaborazione da parte della stessa, sono i 300 mila euro messi a disposizione dall'amministrazione comunale per le tensostrutture ad aver permesso ai commercianti di essere "in rianimazione". Questo termine non mi piace ma indica esattamente la situazione di sopravvivenza in cui si trovano, anche se noi vorremmo molto di più per loro.
Ed anche per mantenere l'ufficio del giudice di pace a Camerino le cifre necessarie stanno uscendo dal bilancio comunale. E quello dell'amministrazione è l'unico intervento in atto.
Le cose da dire sono tante. Le bugie raccontate dall'opposizione molte di più. E parlerò ogni quindici giorni in incontri con la collettività che si terranno a partire da giovedì prossimo presso la sede della Contram. Questa amministrazione ci sta mettendo tanta fatica ma sta raggiungendo anche tanti risultati".
Ed aggiunge, sfindando apertamente l'opposizione: "Se queste cose non fossero vere io mi dimetterei. Ora dunque si dimettano loro! E lo facciano per il bene della collettività, lasciando spazio a dei successori che, mi auguro, dedichino davvero del tempo a stare in comune e al servizio dei cittadini. Perchè io non ho mi visto questa opposizione in comune nè soprattutto nei difficili momenti del terremoto. Camerino è un territorio che ha molto da dire e e che dirà la sua. Ed ha bisogno di un timoniere che riporti l'arcobaleno. Il timone è ben saldo. I cittadini non hanno nulla da temere. Il resto sono solo parole, o meglio, menzogne".
Grazie alla collaborazione dell’associazione Io Non Crollo e del Cus Camerino, anche nel 2017 la LILT (Lega Italiana Lotta ai Tumori) – Sez. di Macerata riporterà a Camerino domenica 25 giugno la Magnalonga dei Varano, la camminata non competitiva che unisce alla solidarietà e all’impegno sociale la promozione di una salutare attività fisica.
La LILT, Sezione provinciale di Macerata è una ONLUS che opera senza fini di lucro ed ha come compito istituzionale primario la prevenzione oncologica. In particolare promuove una cultura della diagnosi precoce per mezzo di esami specialistici (visite cliniche, esami diagnostici, consulti e controlli), svolti da personale medico e sanitario specializzato che da oltre 20 anni opera volontariamente su tutto il territorio provinciale per mezzo dei nostri servizi SAPO (Servizi Ambulatoriali di Prevenzione Oncologica) aperti al pubblico gratuitamente una volta al mese.
La Magnalonga si snoda su un percorso di circa 12km (da Morro agli impianti del Cus Camerino), facilmente percorribile è intervallato da 5 tappe ristoro con calma e senza limiti di tempo sarà possibile degustare prodotti tipici locali accompagnati da un ottimo vino (oltre ovviamente all’acqua in tutti i punti ristoro. All’arrivo, come consuetudine, saranno svolta la premiazione di rito del gruppo più numeroso, le iscrizioni per partecipare scadranno Giovedì 22 www.legatumorimacerata.it
I partecipanti dovranno presentarsi il domenica alle ore 10.30, muniti di ricevuta di iscrizione o copia del bonifico bancario, presso il Impianti sportivi CUS Camerino Loc. Le Calvie dove verrà consegnato il bicchiere da degustazione con il saccottino della Magnalonga, insieme al pass di riconoscimento, che verrà vidimato al passaggio di ogni tappa e darà diritto ad una sola consumazione; si prega quindi di conservarlo per tutto il percorso. Ultimate le iscrizioni i gruppi partiranno con dei bus navetta messi a disposizione dall’organizzazione per raggiungere la partenza della Magnalonga, percorrendo l’intero percorso si tornerà agli impianti sportivi del Cus Camerino.
La manifestazione si svolgerà con qualsiasi condizione meteorologica.
Domenica 25 giugno le città di San Severino Marche e Camerino saranno nuovamente legate da una strada che ha segnato indissolubilmente la loro storia religiosa, economica e culturale e che, solo nei decenni più recenti, è stata completamente abbandonata: quella che per molti secoli aveva rappresentato lo snodo cruciale della “via dritta”, vale a dire un asse strategico che collegava il santuario di Loreto e Roma.
Sulla scia di accurate ricerche storiche, i membri delle sezioni camerte e settempedana del Cai, Club Alpino Italiano, lo hanno individuato e il mattino di domenica 25 giugno guideranno fedeli, turisti, appassionati di trekking lungo un tracciato di rara bellezza sotto il profilo paesaggistico, artistico, ambientale: quello che dalla Rocca del Borgia in Camerino conduce a Renacavata e Torre Beregna da un lato e, dall’altro, quello che da San Severino conduce a Sant’Eustachio in Domora, Torre Beregna e il convento che, come è noto, fu teatro della riforma cappuccina.
All’iniziativa, promossa dall’Università di Camerino, aderiscono i comuni di San Severino Marche, Camerino, Serravalle di Chienti, Spoleto, Treia, Castelraimondo, Pioraco, le Unioni Montane camerte e settempedana, l’Ordine dei Cappuccini, le Clarisse, gli Scouts, Legambiente, le Associazioni Lauretane.
Il Consiglio Regionale delle Marche ha concesso il proprio patrocinio.
Il programma si svolgerà come indicato: da San Severino si partirà alle ore 8 con ritrovo davanti la chiesa di Sant’Agostino quindi, raggiunte le grotte di Sant’Eustachio, ci si dirigerà verso il rifugio Manfrica, Torre Beregna e Renacavata e successivamente si condividerà il pranzo nel convento dei Cappuccini.
Da Camerino, invece, si parte alle ore 8,30 e il luogo di raccolta sarà la Rocca del Borgia, nei pressi di porta Malatesta (l’antica porta San Giacomo, in direzione di Roma e della Francigena); attraversando viale Leopardi e raggiunta piazza San Venanzio, si uscirà attraverso porta Felillo (altra antichissima porta medievale), quindi si raggiungeranno i Ponti, Renacavata, Torrone, Torre Beregna, di nuovo Renacavata.
Il “cammino”, che si svolgerà anche in caso di maltempo, è solo il primo di una serie di appuntamenti preparatori del cammino vero e proprio che si svolgerà a settembre, nel quale verrà percorso tutto l’itinerario da Roma a Loreto lungo quella che la ricerca storica ha ormai accertato essere il più antico tracciato della via romano-lauretana e che le fonti definiscono significativamente la “via dritta”, cioè la più breve che passava per Muccia e la Val di Chienti, fino a Macerata, Recanati e Loreto.
Le cittadinanze di Camerino e San Severino e quelle dei centri limitrofi, studiosi e appassionati sono invitati a partecipare alla riscoperta di un itinerario impresso nei documenti, nelle cronache, nel paesaggio, che ha segnato in modo determinante l’economia, la cultura, la società di tanta parte del territorio appenninico e dell’Italia centrale.
"La crisi sismica del 2016 che ha colpito alcune regioni del Centro Italia ha travolto le certezze di tutti: cittadini, aziende ed enti locali, togliendoci casa, lavoro, speranze, è imminente un disastro in termini di popolazione residente e cultura". È l'appello dell'associazione Officina2630.it che ha lanciato una petizione rivolta al commissario per la ricostruzione Vasco Errani e ai vari presidenti delle regioni terremotate, con la quale si chiede l'introduzione di un testo unico per la ricostruzione post sisma.
"Sino ad ora - si legge nella petizione - sono stati emessi provvedimenti della Protezione Civile, varie leggi e numerosissime ordinanze commissariali. Tra gli obiettivi dei vari provvedimenti vi è quello non solo di far fronte all’emergenza, ma anche quello di accelerare la ricostruzione, fissando date e scadenze che, certamente, non potranno essere rispettate: le disposizioni in materia non sono chiare, le normative si sovrappongono, gli atti non sono resi intellegibili, i “rimandi” ad altre norme sono continui e spesso anche errati".
Le firme raccolte sono 244, mancano 256 per arrivare alle 500 firme necessarie per la petizione.
Dalle ore 16.15 di mercoledì 21 giugno al via al campus universitario di Camerino la “Festa della Musica”, evento promosso dal ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo che si svolgerà in contemporanea in tutto il territorio nazionale.
Con il coordinamento dell’Università di Camerino e la collaborazione del Comune di Camerino e delle associazioni cittadine ‘Cappella Musicale del Duomo - Coro universitario di Camerino’, Coro di voci bianche e Banda/Orchestra Città di Camerino, Istituto Musicale Nelio Biondi, Musicamdo, Etra - Accademia Arti Sceniche e Visive, Terra Mutata, del Consiglio degli Studenti, dell’associazione Arena Sferisterio e di Passaggi Festival, è stato possibile mettere insieme un ricchissimo programma, che si aprirà nel primo pomeriggio e si protrarrà fino alla mezzanotte, tutto al campus universitario.
“Vogliamo contribuire a far ripartire il nostro territorio – ha dichiarato il Rettore Unicam Flavio Corradini – ricostruendo quel tessuto sociale totalmente distrutto, dando agli studenti e ai giovani che vivono in questi luoghi motivi per rimanere e crescere, comunicando fiducia e ottimismo, consapevoli che i grandi momenti di difficoltà si possono trasformare anche in grandi opportunità, riconoscendo e valorizzando la bellezza, di un incontro, di una mostra, di un concerto, di una lettura condivisa. Per questo ringrazio tutti quanti si sono profusi per poter realizzare questo importante momento".
“Anche questa è una delle risposte concrete – ha sottolineato il Rettore eletto Claudio Pettinari – alle tante richieste non solo dei nostri studenti, ma anche dell’intero territorio. È estremamente importante restituire momenti di socialità fondamentali per la crescita a questa comunità ed è quasi doveroso che a farlo sia una istituzione quale è Unicam. Siamo molto soddisfatti della risposta avuta da tutte le associazioni, dagli studenti, dall’amministrazione comunale per questa Festa della Musica e insieme siamo riusciti a proporre un programma coinvolgente adatto al pubblico di tutte le età”.
La manifestazione si aprirà alle 16.15 con il saluto delle autorità presso la sala convegni del Campus, dove verrà anche inaugurata la mostra fotografica ‘Tornosubito’, 100 foto dei ragazzi delle scuole di Camerino a cura di Tommaso Massone, Bernardo Snickars, Bruno Agnorelli e Cesare Faustini dell’Associazione TerraMutata.
Alle 16.30 nello spazio agorà antistante la Scuola di Giurisprudenza si terrà lo spettacolo visualmusicale ‘R(esisto)’, coreografia danzante con improvvisazioni pianistiche a 4mani e voci, a cura dei ragazzi del terremoto delle scuole di Camerino e dell’Associazione TerraMutata
Alle 17 è la volta della performance di Reading musicale a cura di Maria Sole Cingolani, ETRA Accademia Arti Sceniche e Visive su “Parole e Musica”, sempre nello spazio agorà.
Alle 17.30, invece, nei prati del campus, si esibiranno il Coro di voci bianche della Cappella Musicale del Duomo, diretto dal Maestro Vincenzo Pierluca, e gli allievi dell’istituto Musicale Nelio Biondi, diretto dal Maestro Vincenzo Correnti.
Alle 18.15 nella sala convegni dopo la proiezione del video ‘Note di speranza’, si esibirà la Cappella Musicale del Duomo – Coro universitario di Camerino, diretto dal Maestro Silvio Catalini
Alle 19, in collaborazione con Passaggi Festival, si terrà la presentazione del libro ‘L’assedio. Troppi nemici per Giovanni Falcone’ di Giovanni Bianconi, che ne discuterà insieme al giornalista di RaiNews24 Alfredo Di Giovampaolo.
Ci si sposterà poi nuovamente nello spazio agorà dove alle 20 avrà inizio l’happy hour con musica live e aperitivo a cura degli studenti Unicam, mentre alle 21.30 si terrà il concerto “Adesso Musica” della Banda/Orchestra Città di Camerino diretta dal Maestro Vincenzo Correnti.
“Lo Sferisterio per Unicam” è invece il tema della performance con il direttore artistico del Macerata Opera Festival Francesco Micheli e il Rettore eletto di Unicam Claudio Pettinari, che avrà inizio alle ore 22.15.
La serata si concluderà con le esibizioni di artisti “Jazz for students” a cura di Musicamdo Jazz, a partire dalle ore 23.
Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero e gratuiti. Vi aspettiamo numerosi!
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa a firma Fabio Trojani, capogruppo consiliare di Comunità e Territorio del Comune di Camerino:
Al fine di vederci chiaro sull’iter di progettazione e di realizzazione del nuovo Istituto Comprensivo “U. Betti”, viste le dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa dal sindaco, spesso in palese contraddizione, lo scorso primo giugno abbiamo trasmesso una formale richiesta di accesso agli atti per potere prendere visione della documentazione detenuta dal Comune di Camerino.
Nonostante la richiesta e “preghiera” di trasmettere la documentazione quanto prima, stante l’urgenza e la delicatezza della questione, la documentazione è a noi arrivata l’ultimo giorno utile, ossia il 15 giugno, a soli quattro giorni dal consiglio comunale indetto per il giorno 19 giugno, con la presenza del Presidente della Regione Marche.
Come se la realizzazione della nuova scuola, che interessa centinaia di bambini e ragazzi e di famiglie, sia cosa da affrontare con superficialità; ma questo non ci stupisce, considerata la modalità con la quale il sindaco si è sempre comportato, infischiandosene della rilevanza delle questioni da discutere in consiglio e considerando le interrogazioni consiliari su tematiche connesse al sisma e il relativo dibattito in consiglio quale una sorta di lesa maestà.
Riteniamo solamente corretto che i cittadini sappiano cosa sta accadendo, poiché un atteggiamento di questo tipo, nella situazione in cui ci troviamo, è a dir poco irresponsabile. Per il sindaco è più importante arginare l’informazione e replicare a chi osa contraddire il suo pensiero o le sue scelte, piuttosto che sostenere un dibattito produttivo facendo conoscere scelte e documenti e condividendo le modalità operative.
Ma veniamo al dunque. Secondo quanto dichiarato dal sindaco alla stampa, la scelta del sito della Madonna delle Carceri, per ricostruire del nuovo Istituto comprensivo Betti, è stata obbligata e non si potevano fare molte valutazioni perché ha avuto solo poche ore a disposizione per decidere: tutto doveva essere fatto velocemente, perché le scuole sarebbero dovute essere ultimate entro il mese di settembre 2017, ossia per consentire l’inizio dell’anno scolastico 2017/18.
Già tale assunto era stato smentito da un precedente comunicato inviato dal consigliere Marco Fanelli, ove si era fatto notare che le riunioni tra il commissario e i sindaci per la ricostruzione delle scuole avevano avuto inizio almeno a metà dicembre; a ciò deve aggiungersi che l’inagibilità dell’Istituto scolastico “U. Betti” è scaturita dalle scosse di agosto ed è peggiorata a seguito delle tremende scosse del 26 e 30 ottobre, per cui avremmo dovuto cominciare a pensare a una destinazione alternativa per la localizzazione della scuola già dal mese di novembre.
Dall’osservazione degli atti presenti in Comune però emerge che il sindaco ha ancora una volta operato in maniera non trasparente, dando informazioni non veritiere ai cittadini.
Risulta infatti che nel corso della cabina di coordinamento del 14 dicembre 2016 sono state definite le attività che i Comuni dovevano svolgere nell’ambito del progetto per la realizzazione della nuova scuola, tra cui: la verifica della compatibilità urbanistica, la raccolta dei dati e delle esigenze per il corretto dimensionamento della nuova struttura, il rilievo topografico dell’area, etc etc.
Il sindaco invece ha detto e più volte confermato che ha avuto solo poche ore per fare la scelta della localizzazione della nuova scuola e ha citato nella sua lettera ai genitori solo una richiesta della Regione Marche del 27 dicembre, mentre da quanto emerge dalla documentazione si capisce che il Comune dovrebbe essere stato investito molto prima della questione.
Il 18 gennaio 2017 la Regione chiede al Comune di Camerino di trasmettere tutta una serie di documenti, tra i quali l’area di ricostruzione univocamente individuata, foto aeree, relazione geologica, etc.
Il Comune risponde in data 23 gennaio 2017, con una nota a firma del sindaco Gianluca Pasqui, in cui si comunica che l’area individuata è quella dell’ex campo di calcio sito in località Vallicelle – Borgo San Giorgio già occupata dall’ex IPIA.
Arriviamo quindi al 6 aprile 2017, quando il Dirigente dell’Istituto Comprensivo Betti scrive al Comune, come risulta dagli atti che ci sono stati inviati, facendo presente che sarebbe auspicabile una riunione e un confronto con i progettisti, affinché nella nuova scuola siano garantiti spazi ricreativi per favorire la socializzazione dei ragazzi.
In data 19 aprile la Regione scrive al Comune di Camerino comunicando che, in fase di analisi preliminare del progetto, è emersa la necessità di apportare alcune modifiche per garantire l’accesso al polo scolastico retrostante. Che significa ciò? Dalla documentazione in nostro possesso appare chiaro che si è passati dall’individuazione del sito di Borgo San Giorgio a quello di Madonna delle Carceri senza alcun documento formale, che spieghi le motivazioni del ripensamento o della scelta diversa.
Nella medesima nota la Regione Marche fa presente che si potranno valutare modifiche progettuali utilizzando altre porzioni di aree di proprietà della Provincia di Macerata.
Il 5 maggio scorso viene firmato un accordo di programma tra rappresentanti e funzionari del Comune di Camerino, della Provincia di Macerata e della Regione Marche, nel quale viene specificato, tra le altre cose: la nuova scuola dovrà essere realizzata su due piani; contestualmente alla realizzazione della scuola sarà realizzato il parcheggio, quale anche area di manovra per gli autobus; dovrà essere realizzata, a monte, la strada di accesso per i licei e per gli istituti tecnici della Provincia.
Fa seguito a tale accordo una nota del commissario straordinario per la ricostruzione, trasmessa al Comune di Camerino il 15 maggio 2017, nella quale viene precisato che le proposte che sono state avanzate, a partire dalla riprogettazione su due piani e le conseguenti opere di accessibilità e urbanizzazione, impongono un completo riesame del progetto, con conseguente allungamento dei tempi e la necessità di trovare una sistemazione provvisoria per gli studenti.
In merito alla realizzazione del nuovo accesso, il commissario dichiara che è costretto ancora una volta a ribadire (quindi deve presumersi che non sia la prima, non si sa se al Comune di Camerino o ad altri enti, ma lo chiariremo nel consiglio comunale del 19 giugno) che il finanziamento di opere e lavori che fanno riferimento ad altri progetti dovranno necessariamente trovare copertura finanziaria certa da parte di altri soggetti istituzionali e che nel caso tali lavori fossero ritenuti indispensabili per l’utilizzazione della nuova scuola, dovranno essere completati prima o contestualmente alla realizzazione della stessa.
Nella stessa nota viene precisato che l’utilizzo dei ribassi d’asta, come paventato, ancorché da dimostrare, non è auspicabile perché rientrano nella disponibilità della Struttura Commissariale, per coprire costi delle eventuali prescrizioni imposti dalla conferenza dei Servizi. In ultimo nella nota si fa presente che, seppure nell’accordo di programma non se ne faccia cenno, la struttura che insiste attualmente sull’area individuata dal Comune dovrà essere rimossa dallo stesso, come previsto dall’ordinanza 14 del 16 gennaio 2017, prima dell’inizio dei lavori.
Come se non bastasse, in data 26 maggio 2017 il Direttore dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione ing. Cesare Spuri scrive al commissario per la ricostruzione, comunicando che, in esito all’accordo sottoscritto in data 5 maggio 2017 per il plesso “U. Betti”, firmato da Comune di Camerino, Provincia di Macerata e Regione Marche, è stata fatta richiesta di apposita dichiarazione al sindaco di Camerino e al Presidente della Provincia al fine di rendere tutti i soggetti interessati edotti della nuova situazione. Nella nota si lamenta che mentre il Presidente della Provincia ha sottoscritto la dichiarazione, il sindaco di Camerino ha manifestato la sua estraneità a ogni necessità di rimodulare il progetto originario, non ritenendo di dover sottoscrivere, quanto proposto.
Il documento da sottoscrivere era una semplice presa d’atto della necessità di redigere un nuovo progetto per il plesso scolastico “Betti”, a seguito delle richieste avanzate dal Comune di Camerino e dalla Provincia di Macerata, che comporterà un allungamento dei tempi di realizzazione dell’opera incompatibile con l’avvio dell’anno scolastico 2017-2018 e pertanto il Comune di Camerino dovrà porre in essere misure per ospitare gli alunni fino al termine dei lavori.
Pertanto l’allungamento dei tempi non è previsto dal Commissario per la ricostruzione, ma è dovuto alla situazione che si è venuta a creare per la nostra scuola. Può essere accettabile che il sindaco si rifiuti di prendere atto della situazione e di sistemare i nostri alunni?
Prima si individua un sito, poi viene cambiato (dopo qualche mese, senza nessuna documentazione formale agli atti). Inoltre, non si valutano le problematiche in ordine alla viabilità, operando in totale autonomia, e, quando tutto questo obbliga alla redazione di un altro progetto, il sindaco ritiene opportuno fare finta che non ne sappia niente, senza volersi assumere la benché minima responsabilità e dichiarando contestualmente che non sa quali siano i tempi di realizzazione, non avendo un crono programma.
La ciliegina sulla torta però è la successiva lettera trasmessa dal sindaco al Preside dell’Istituto Comprensivo, al corpo docenti e ai rappresentanti di classe delle scuole: una lettera istituzionale inaccettabile nei toni e nei contenuti, nella quale dichiara provocatoriamente “la disponibilità a valutare la possibilità di abbandonare l’attuale canale di finanziamento al fine di rientrare nella prossima programmazione (tale modifica, seppure nell’incertezza delle tempistiche e regolamentazioni, potrebbe permettere la scelta di un altro sito). Cosi da evitare al massimo quanti più disagi possibili ai nostri figli.” La lettera si chiude con la richiesta del sindaco ai destinatari della stessa di un riscontro nel termine di cinque giorni.
Noi crediamo che questa lettera sia molto grave, così come è grave scaricare la responsabilità delle scelte avventate fatte dal sindaco sui genitori, che sono all’oscuro di tutto. Un comportamento dell’amministrazione ricostruito carte alla mano che non è giustificabile e non può ripetersi.
Abbiamo voluto ricostruire e far conoscere tutto l’iter fin qui seguito, per evidenziare che questo modo di procedere, in totale mancanza di trasparenza, non è più accettabile, ed oltretutto porta ogni volta a pasticci colossali.
Delle 25 scuole da ricostruire previste dall’ordinanza numero 14, la nostra è l’unica per la quale si è avuto un iter pasticciato. Dovremmo cercare di evitare ulteriori disagi a chi pur dimorando momentaneamente fuori città continua a portare i propri figli a scuola a Camerino. Evitiamo di spronarli ad andare altrove, anche una sola famiglia è importante.
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Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa a firma Marco Fanelli, Consigliere comunale del Gruppo Consiliare di minoranza “Comunità e territorio”:
"Il primo giugno avevo formalmente avanzato al Comune di Camerino, mediante Pec, una richiesta di accesso agli atti ai sensi del D.Lgs 267/2000 (accesso dei consiglieri comunali), per avere copia della documentazione relativa alla nuova scuola Betti, chiedendo un riscontro immediato, stante la delicatezza e l'urgenza della questione, che va in discussione lunedì 19 giugno in Consiglio. Lunedì 10 giugno non risultava ancora pervenuta alcuna documentazione né era stata data alcuna spiegazione in merito alla mancata evasione della richiesta.
Decido quindi di recarmi in Comune, erano passate abbondantemente le 9 di mattino quando parlo con il responsabile dell'Ufficio tecnico, il quale, con mio grande stupore, mi informa che lui non è a conoscenza dell’esistenza di nessun tipo di documentazione riguardante la costruzione della nuova scuola Betti. Passo allora dal Segretario Comunale, che non era ancora arrivato, per poi recarmi direttamente presso l'ufficio del sindaco. Attendo un'oretta buona in quanto c'erano delle persone che giustamente avevano la precedenza dopodiché il sindaco mi riceve. Lo informo della documentazione della quale voglio prendere visione e lui, dopo avermi ripreso per aver utilizzato il 'voglio' e non il 'vorrei' mi invita ad andare dal responsabile dell'Ufficio tecnico perché lui non ha niente in mano. Gli faccio presente che sono appena stato dal responsabile di tale ufficio, il quale non è a conoscenza di nulla, e che utilizzo il 'voglio' e non il 'vorrei' perché è un diritto quello di prendere visione di tutta la documentazione presente in Comune, in quanto un consigliere rappresenta i cittadini, che hanno a loro volta diritto di sapere. Non è pertanto una concessione personale.
Il sindaco mi fa presente che lui non sa dove sia la documentazione, sicuramente in qualche ufficio, ma non sa dirmi dove e mi assicura che il giorno seguente mi avrebbe fatto avere per mail la documentazione, il che mi ha convinto ad andarmene. Purtroppo, il giorno seguente non è arrivato niente e il giorno seguente ancora niente e cosi via. La documentazione è arrivata in data 15 giugno, l'ultimo giorno utile per evadere la formale richiesta per Pec. Questa è la collaborazione che vuole il sindaco!
Al di là della questione che potrebbe sembrare di poco conto, quello che non può essere accettato è l'atteggiamento ostruzionistico volto all'oscuramento della realtà. Ciò, quando tutte le disposizioni legislative volgono sempre più alla trasparenza dell’azione amministrativa, nei confronti dei cittadini che attualmente possono fare istanza di accesso anche se non direttamente interessati.
Ora mi chiedo: che senso ha questo comportamento? E soprattutto, quale vantaggio porta alla collettività?
Se a questo modo di operare aggiungiamo che il sindaco, nello scorso Consiglio omunale, ha fatto bocciare una mozione riguardante l’istituzione di commissioni consiliari, che sono gli strumenti istituzionali previsti per la collaborazione e come se non bastasse si è formalmente rifiutato di convocare le riunioni dei capigruppo (maggioranza e minoranza), credo che non si possa ancora continuare a fingere.
Il sindaco non vuole alcun tipo di collaborazione, anche se non vuole pubblicamente ammetterlo e preferisce continuare a rilasciare finte dichiarazioni di apertura.
Davvero senza parole, anche perché, nei tre anni di mandato come consigliere ho sempre rispettato il suo ruolo istituzionale, non ho mai avuto un atteggiamento aprioristico, ma ho sempre mosso critiche nel merito, nel normale dibattito politico e mai muovendo attacchi personali.
Come ho già detto in più di un'occasione, il rifiuto è grave soprattutto perché viene fatto in una situazione dove solo la fortuna ha evitato che ci fossero vittime e nella quale invece ci sarebbe grande bisogno di collaborazione e unità di intenti, ma questo evidentemente non interessa.
In conclusione, dico solo che la città e chi ci sta rimanendo attaccato nonostante tutte le difficoltà non meritano questo tipo di atteggiamento da parte di chi li rappresenta.
Io nonostante tutto, se è disposto a cambiare realmente idea, rimango sempre disponibile al colloquio, nel frattempo però non sono disposto ad accettare passivamente e in silenzio le scelte arbitrarie che la città è costretta a subire e utilizzerò tutti i mezzi a disposizione per rendere trasparente l’azione amministrativa".
Una settimana di saggi finali, dal 13 al 17 giugno, con protagonisti gli allievi dell'Istituto musicale Nelio Biondi di Camerino.
Voluti fortemente da tutti i docenti anche per questo anno particolarmente difficile, i saggi costituiscono un momento formativo per gli allievi che hanno la possibilità di esibirsi di fronte a un pubblico di amici e parenti dando prova del loro studio e della loro passione.
Si sono svolti nel piccolo atrio dell'I.P.S.I.A G. Ercoli di Camerino che ha ospitato le attività didattiche dell'Istituto musicale Nelio Biondi. Moltissime le persone che hanno partecipato ai diversi appuntamenti.
Come ha detto lo stesso direttore M° Vincenzo Correnti, le emozioni che gli allievi hanno trasmesso attraverso i loro strumenti sono state molto forti. "Pensare che lì vicino c'è il Palazzo della Musica, sede fino al 26 di ottobre scorso dell'Istituto musicale, gravemente lesionato e con ancora gran parte dei mobili, archivio, biblioteca, ci fa soffrire non poco".
Tantissime le testimonianze di affetto che sono e stanno arrivando, a dimostrazione che in molti anni di lavoro l'Istituto musicale con le sue proposte didattiche e formative ha saputo farsi conoscere a livello nazionale e non solo.
L'associazione Universitaria Acrusd "Camerino in Corsa", con la collaborazione del CUS Camerino, organizza la gara podistica "Quarto giro dell'altopiano di Colfiorito".
La manifestazione sportiva si terrà domenica 2 Luglio 2017 a Taverne di Serravalle di Chienti con inizio alle ore 9.00 e la corsa sarà valida quest'anno come Campionato Nazionale ENDAS 10 km.
In contemporanea saranno previste anche una gara non competitiva di 5 km e una passeggiata aperta a tutti.