Proseguono le iniziative di sostegno a favore dell’Università di Camerino e del Comune di Camerino. In questa occasione protagonisti sono i Rotary Club.
Sabato 8 luglio, infatti, il Rotary Club di Camerino organizza l’evento “Il Rotary per la rinascita”, al quale prenderanno parte anche il Rettore UNICAM Flavio Corradini ed il Sindaco di Camerino Gianluca Pasqui.
Nel corso dell’evento, che si terrà presso l’aula S. Tulipani del Polo Informatico di Unicam a partire dalle ore 18, i Rotary Club di Lecce sud, Nardò e Ceglie Messapica-Terre dei Messapi consegneranno una donazione in denaro ad UNICAM, frutto di una raccolta fondi tra i soci, mentre i Rotary Club di Torino Chieri e Torino Stupinigi doneranno un’autovettura Fiat Panda al Comune di Camerino.
“Ringrazio davvero di cuore, anche a nome dell’intera comunità universitaria – ha dichiarato il Rettore Unicam Flavio Corradini – i Rotary club che, per il tramite del Rotary Club di Camerino, hanno voluto concretamente esprimere la loro vicinanza non solo al nostro Ateneo ma all’intero territorio”.
L’incontro si aprirà con il saluto del Presidente del Rotary Club di Camerino prof. Piergiorgio Fedeli, al quale seguiranno gli interventi del Rettore Corradini, del Sindaco Pasqui e dei Presidente dei Rotary Club ospiti
Al termine si terrà l’esibizione del coro “I cantori di Ippocrate” di Lecce, diretto dal maestro Raffaele Lattante.
L'associazione Musicamdo in collaborazione con ESN Aure Camerino, Unicam, Comune di Camerino, ARCI Marche e Multiradio organizza per mercoledì 5 luglio al Campus UNICAM, Via A. D'Accorso, gli Aperitivi Universitari. Dopo il grande successo degli Aperitivi Internazionali dello scorso giugno che si sono svolti nel centro storico di Camerino in occasione del Premio Internazionale Massimo Urbani, l'Associazione Musicamdo ripropone l'evento mantenendo uno spirito festoso e rigorosamente multietnico.
In occasione della conclusione dell’anno accademico, nel Campus dell'Università di Camerino, a partire dalle ore 18,00 si potranno degustare piatti tipici delle varie nazionalità ospitate da UNICAM.
Un viaggio tra i sapori e la cultura gastronomica internazionale. Il Filo conduttore sarà la musica, linguaggio universale in grado di abbattere le barriere tra i popoli. Ospite d'eccezione sarà ancora una volta la P-Funking Band, la band che balla e suona il Funk, divenuta ormai la mascotte di Musicamdo.
Oltre alla famosa Band di Perugia l'intrattenimento di Multiradio e DJ Poldo.
Termina con successo la seconda fase del progetto Giocare per Ricostruire, che Arci Provinciale Macerata ha realizzato nell'entroterra maceratese colpito dal sisma, grazie anche alla collaborazione di Secours Populaire, l’associazione francese che ha messo a disposizione dei fondi provenienti da donazioni. Da marzo a giugno il progetto si è sviluppato nei comuni di Matelica e Camerino, con incontri, laboratori tematici ed attività che hanno avuto come protagonisti bambini e genitori.
A Matelica, dal 20 aprile al 20 maggio, insieme all’associazione Scacco Matto Onlus, i ragazzi della classe III della Scuola Primaria Istituto Mattei e quelli che frequentano il Centro per le Famiglie ed il Centro Alchimia, hanno partecipato ad una serie di laboratori sul tema della ricostruzione, della resilienza, dell’ambiente e del rapporto con la natura. Nell’appuntamento finale, bambini e genitori hanno costruito una vera e propria “Aula Verde”, dopo percorsi sensoriali, passeggiate e laboratori pratici.
A Camerino invece, grazie alla collaborazione dell’Accademia Etra, sono andati in scena una serie di laboratori teatrali ed uno spettacolo partecipato che ha annullato le barriere tra pubblico e palcoscenico.
"Giocare per Ricostruire è solo una prima tappa del più ampio progetto che Arci sta realizzando per la ricostruzione dell'intero tessuto sociale dell'entroterra della nostra provincia", afferma il Presidente di Arci Macerata Massimiliano Bianchini. In questo senso infatti l’Arci sta già lavorando con enti, istituzioni ed Università, che da sempre sono attori fondamentali del territorio, su un piano di sviluppo che metta al centro le aree interne, la ruralità e la sostenibilità, e che tocchi anche i temi del turismo e dell’enogastronomia.
"Vogliamo sottolineare - prosegue Bianchini - che in un momento di difficoltà come quello che le popolazioni colpite dal dramma del terremoto stanno vivendo, Arci riesce ancora una volta ad essere il collante tra la gente e le istituzioni, portando molto spesso aiuti concreti laddove ce n’è più bisogno".
Grazie alle donazioni di Secours Populaire, infatti, un ingente aiuto economico è stato dato, tramite Arci, ad alcune aziende agricole del territorio dell'entroterra, come sostegno per le spese di prima necessità post sisma. Il 14 giugno scorso, a Camerino, come conclusione del progetto è stata organizzata una cena con tutti gli attori protagonisti delle attività, con un menù realizzato utilizzando esclusivamente i prodotti delle aziende colpite dal sisma.
Chi fermerà la musica? E' una vecchia canzone dei Pooh che oggi rispecchia in pieno lo spirito del 31° Camerino Music Festival, in programma dal 4 al 14 agosto prossimi.
Malgrado la tragedia del terremoto, il Camerino Music Festival non solo non si ferma, ma offre un cartellone di altissima qualità, superiore anche a quelli già straordinari degli anni precedenti. Merito del direttore artistico Piero Vincenti che, con il supporto dell'amministrazione comunale, è riuscito a coinvolgere musicisti di fama internazionale i quali ben volentieri si sono dimostrati disponibili ad arrivare a Camerino per portare il loro contributo alla rinascita di una città devastata dal sisma dei mesi scorsi.
C'è quindi grande attesa per la 31° edizione del Camerino Music Festival, Festival Internazionale di Musica da Camera organizzato dall'Accademia Italiana del Clarinetto con il contributo del Comune di Camerino, con il patrocinio della Regione Marche, Cidim, la collaborazione di UNicam e Adesso Musica. Come detto, anche per questa edizione, la direzione artistica è affidata al Maestro Piero Vincenti.
Il festival si protrarrà dal 4 al 14 agosto, in sovrapposizione, come ormai abitudine, alla terza Italina Clarinet Summer University che anche quest'anno vede la partecipazione di clarinettisti provenienti da varie parti del mondo.
Il programma è stato presentato dal maestro Vincenti e dal sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui:
4 agosto - Auditorium Benedetto XIII - Concerto inaugurale - Pietro De Maria (pianoforte), musiche di Schumann e Liszt
5 agosto - Auditorium Benedetto XIII - Il trombone e l'orchestra di fiati - Orchestra di Fiati "Città di Camerino" - Gianluca Scipioni (trombone) e Vincenzo Correnti (direttore), musiche di Williams
6 agosto - Aula Magna Itt C.G. "Antinori" - I trii per clarinetto, violoncello e pianoforte - Antonio Saiote (clarinetto, violoncello, pianoforte), musiche di Van Beethoven, Brahms
7 agosto - Aula Magna Itt C.G. "Antinori" - "Vi racconto una song" - Laura Avanzolini (voce) e Michele Francesconi (pianoforte)
8 agosto - Cortile di Borgo Colle Ridente - L'Ensemble di fiati - Ensemble di fiati dell'Accademia Italiana del Clarinetto - Antonio Fraioli (direttore) - musiche di Rossini, Verdi, Gounod, Novacek
9 agosto - Cortile di Borgo Colle Ridente - Capricci d'Oprea... nei salotti europei - Davide Burani (arpa) - musiche di Haendel, Mascagni, Offenbach
10 agosto - Torre del Parco - Rapsodia Balcanica - Italian Clarinet Consort - Piero Vincenti (solista e direttore)
11 agosto - location da definire - 1° International Clarinet Maratona - Maratona clarinettistica: 6 ore di esibizioni non stop
12 agosto - Aula Magna Itt C.G. "Antinori" - Classici fino alla fine dei tempi - Davide Alogna (violino) e Monica Leone (pianoforte) - musiche di Mozart, Schubert, Brahms, Saint-Saens
13 agosto - Cortile di Borgo Colle Ridente - Suite Italiana - Salvatore Lombardi (flauto) e Giulio Tampalini (chitarra) - musiche di Gangi, Gershwin, Carulli, Borne
14 agosto - Auditorium Benedetto XIII - Concerto di chiusura - L'Orchestra di Sassofoni Italian Saxophone Orchestra - Federico Mondelci (direttore e solista) - musiche di Joplin, Gershwin, Mangani, Piazzolla, Molinelli.
"Per le opere di messa in sicurezza degli edifici danneggiati dal sisma stiamo procedendo a due velocità: si va avanti a buon ritmo con i lavori che prevedono una spesa inferiore ai 40000 euro, mentre procediamo molto più lentamente per quelli di importo superiore, che richiedono l’approvazione della Regione Marche". Così il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui in una nota.
!Per quanto riguarda la Zona Rossa - prosegue il primo cittadino - il Comune di Camerino ha sottoposto alla Regione 44 interventi, mentre sono 14 i progetti che riguardano la periferia o le frazioni. Almeno 15 di queste pratiche sono ferme da 22 giorni, di alcune si sono letteralmente perse notizie, mentre, per le altre, la Regione ha inoltrato richiesta di integrazioni anche dopo un mese dalla trasmissione dei progetti. In linea di massima il tempo medio di attesa per le autorizzazioni da parte della Regione Marche è di 30 giorni, 27 in più di quelli indicati dalla Circolare del Dipartimento della Protezione Civile n. 72035 del 22/12/2016 che chiede alle regioni di esprimersi entro 3 giorni dalla trasmissione dei progetti".
"Capisco e capiamo - continua Pasqui nella nota - che tre giorni sono veramente pochi, ma trenta sono inaccettabili e si chiede, pertanto, che gli uffici di competenza provvedano al più presto a consentirci di ristabilire una andatura dignitosa. Due esempi sono Via Roma e Via Morrotto, nella prima erano previsti tre interventi sotto l’importo di 40000 Euro, realizzabili immediatamente, e tutti sono stati ultimati, mentre quelli sottoposti ad approvazione della Regione dal 21 Aprile hanno ricevuto richiesta integrazione il 29 Maggio. Situazione ancora più grave per via Morrotto, dove gli interventi sotto l’importo sono 24, di questi 6 sono stati appaltati, di cui 5 conclusi e 1 in corso di intervento. Gli interventi sopra alla soglia sono 3, trasmessi il 6 giugno e non ancora autorizzati".
"Uno stallo ormai inaccettabile per il nostro Comune che, in data 22 giugno, ha sollecitato la Regione Marche con nota scritta a firma dell’Ufficio Tecnico, soprattutto alla luce del fatto che dei 143 interventi previsti per la Zona Rossa, 69 prevedono una spesa superiore ai 40000 Euro e dovrà essere quindi vagliato dalla Regione. Abbiamo portato pazienza e cercato di capire la situazione, ma oggi stiamo realmente superando il limite: o la Regione Marche rispetta i tempi previsti dalla circolare del commissario, oppure ci convincano che ad Ancona tre giorni non sono fatti di sole 72 ore", conclude il sindaco Pasqui.
Porte aperte al master Unicam “Wine export management”: il Presidente della Confederazione nazionale dei Consorzi di tutela dei vini (Federdoc) salirà in cattedra per una lezione del Master presso la sede Unicam di Civitanova Marche.
“Sarà una lezione ordinaria, aperta a tutti, quella che il dottore Riccardo Ricci Curbastro terrà venerdì 30 giugno dalle ore 15 – afferma il professore Luca Petrelli direttore del master e docente della Scuola di giurisprudenza di Unicam, nell’ambito del corso di formazione post laurea ideato e realizzato dalla Scuola di Giurisprudenza dell’Università di Camerino in collaborazione con il Comune di Matelica, l’Istituto marchigiano di tutela Vini e il Consorzio di Tutela dei vini Piceni. La lezione verterà sul tema “I consorzi di tutela dei vini a denominazione di origine: compiti e attività”.
“Non potevamo scegliere un professionista più completo per affrontare il complicato tema della tutela e della promozione in Italia e sui mercati mondiali dei vini Italiani di qualità legata all’origine geografica” prosegue il Prof. Petrelli. “Il dott. Ricci Curbastro è saldamente alla guida di Federdoc dal 1988 e oltre ad essere un “vignaiolo”, così come ama definirsi, anche per continuare una lunga tradizione familiare, è autore di numerose pubblicazioni sul regime di tutela e sul marketing dei vini di qualità legata all’origine geografica e, nel tempo, in ragione di prestigiosi incarichi assunti a livello sia nazionale che europeo, ha avuto modo di influire sulla scrittura delle regole nazionali e dell’Unione Europea che hanno determinato la crescita di un settore oramai strategico per uno sviluppo sostenibile delle zone rurali italiane”.
“La lezione vuole essere un momento di condivisione - continua il direttore Petrelli- con il territorio e con tutti coloro fossero interessati a conoscere le attività del Master rivolte alla diffusione della cultura del vino e della vigna la cui coltivazione è parte della bellezza ed, al contempo, risorsa economica importante del nostro territorio regionale.”
Il master, oramai giunto alla sua seconda edizione, è da quest’anno aperto anche a laureati di paesi stranieri, in alcuni dei quali la nostra offerta formativa ha già assunto grande notorietà: infatti, a seguito di importanti accordi sottoscritti tra l’Università di Camerino ed altre sedi Universitarie, europee ed extraeuropee, in questa seconda edizione del master il 30% dei corsisti è di nazionalità non italiana.
“Per la terza edizione del master già in programma dal prossimo gennaio alla quale sarà possibile iscriversi dal 17 luglio, contiamo di raggiungere il 50% di partecipanti stranieri – afferma il Prof. Luca Petrelli - il buon nome che l’Italia ha saputo conquistare nel mercato mondiale del vino grazie all’ottima qualità del nostro prodotto, unito all’alta professionalità dei docenti impiegati nei nostri corsi ed alla qualità del programma di studi è alla base della grande notorietà acquisita all’estero dal Master Wine export management dell’Università di Camerino che, anche per questa seconda edizione, ha potuto contare sul generoso sostegno degli sponsor privati il cui contributo è destinato quasi completamente alla istituzione di borse di studio a favore dei corsisti. La fiducia accordataci per il secondo anno consecutivo ci lusinga – conclude il direttore – e ci rende ottimisti anche l’ottima risposta occupazionale dei partecipanti alla prima edizione: a tre mesi dalla consegna dei primi diplomi più del 50% degli iscritti al corso ha trovato lavoro o migliorato le precedenti condizioni lavorative grazie anche all’ottima offerta di stage possibili grazie alla collaborazione dei Consorzi di tutela vini marchigiani e della Regione Marche grazie alla sensibilità della vice presidente Anna Casini”.
Sabato 1 luglio alle ore 10 presso la sala convegni del Rettorato dell'Università di Camerino si terrà la giornata di studio di presentazione dei primi risultati del progetto di ricerca “PicHer - Picenum Heritage. Il patrimonio culturale delle Marche centro-meridionali dal Tardo Antico all’Alto Medioevo”.
Il progetto Picenum Heritage (PicHer), sviluppato con un piano triennale dall'Università di Camerino in partenariato con la Regione Marche, è giunto a metà del percorso prefissato. I risultati fino ad oggi ottenuti, finalizzati alla conoscenza e alla valorizzazione del vasto patrimonio culturale del Piceno, sono il frutto dell'innovativa impostazione sistematica che è alla base del progetto stesso: l'interdisciplinarietà dei diversi gruppi di ricerca (geologico, archeologico, storico, architettonico ecc..).
“Nonostante le enormi difficoltà del momento, in conseguenza dei recenti eventi sismici che hanno tormentato proprio il territorio oggetto di studio e le sedi dei laboratori universitari coinvolte - ha dichiarato il professore Gilberto Pambianchi, docente della sezione di Geologia di Unicam e coordinatore del progetto - il progetto ha prodotto eccellenti risultati, inattesi anche rispetto alle conoscenze correnti al riguardo. E proprio in questo momento storico i risultati delle ricerche rappresentano e rappresenteranno una opportunità concreta per la positiva ricaduta sul territorio di itinerari turistici e culturali di qualità. Il Picenum Heritage prevede, infatti, anche il coinvolgimento attivo dei Comuni, delle Unioni Montane, di Fondazioni e di altri Enti dei territori interessati, tutti sollecitati a 'fare sistema' per offrire nel tempo una costante collaborazione”.
L’incontro si aprirà con i saluti delle autorità, cui seguiranno gli interventi programmati di Marco Materazzi di UniCAM su “Aspetti ‘geologici’, evoluzione del paesaggio e antropizzazione”, Enzo Catani di UniMC su “Aspetti storici e archeologici”, Enrica Petrucci di UNICAM su “Storia, architettura e restauri delle fondazioni monastiche medievali nel bacino del Chienti: nuove indagini”, Graziella Roselli di UNICAM su “Il ruolo delle indagini diagnostiche nello studio dell'architettura e della pittura”. Il professore Gilberto Pambianchi modererà poi una tavola rotonda su “Conoscere e valorizzare il patrimonio culturale delle Marche centro-meridionali” alla quale sono state invitate a partecipare autorità accademiche e regionali, nonché i sindaci dei Comuni coinvolti nel progetto.
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma dell'onorevole Irene Manzi
"Notizie positive da Roma per il ripristino della sede del giudice di pace a Camerino. Proprio ieri infatti la competente Conferenza di servizi ministeriale ha dato il proprio parere favorevole alla riattivazione dei servizi nello struttura messa a disposizione del Comune".
E' l'onorevole del Partito Democratico Irene Manzi a riferire le ultime notizie provenienti dal Ministero della Giustizia che si uniscono all'ulteriore parere positivo espresso ieri dai Direttori Generali del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria in merito alla costruzione della nuova struttura carceraria di Camerino.
"Penso che le notizie di queste ultime ore siano molto positive per la comunità camerte e per l'intero territorio provinciale - commenta l'on. Manzi- Il Ministero della Giustizia e, in particolare, il sottosegretario Ferri che in questi mesi è stato un importante punto di riferimento su questi aspetti, ha dimostrato attenzione e consapevolezza dei problemi presenti. In particolare, riguardo alla nuova struttura carceraria, per la quale sarà fondamentale recuperare le risorse occorrenti per la sua costruzione, penso sia fondamentale favorire e mettere in atto un lavoro congiunto tra le istituzioni locali (Regione e Comune in particolare) e quelle nazionali al di là dell'appartenenza ai singoli schieramenti politici, coinvolgendo anche il Commissario Errani, per verificare le possibili fonti di finanziamento dell'opera. Si tratta di una scommessa che dobbiamo vincere tutti insieme per Camerino e per un pieno recupero dei servizi presenti".
Doppia festa nelle Marche per il turismo sostenibile. Il 1 luglio i festeggiamenti saranno dedicati alle 17 Bandiere blu, tutte confermate, con un doppio appuntamento, a Porto Sant'Elpidio e a Porto San Giorgio.
Il 2 luglio la giornata sarà dedicata ad Acquaviva Picena, alle 21 Bandiere arancioni, le stesse del 2016 con l'ultimo ingresso, a novembre, di Serra San Quirico. "Abbiamo deciso di tornare ad Acquaviva, dove avevamo programmato la cerimonia per le Bandiere arancioni lo scorso novembre, rinviata per il terremoto - ha detto Giuliano Ciaboco, presidente associazione Gusta l'arancione-Gusta il blu -, e sui cinque Comuni arancioni che sono nel cratere, Camerino, Pievebovigliana-Valfornace, San Ginesio, Sarnano, Visso, abbiamo fatto una riflessione con il Touring club italiano decidendo di confermarli come Bandiera come gesto di supporto e di solidarietà. Crediamo, infatti, che sia necessario rafforzare la rete di tutte le Bandiere per essere ancora più vicini a questi territori sofferenti".
(fonte ansa)
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa a firma Andrea Caprodossi, consigliere del Comune di Camerino:
Dall’ultimo Consiglio comunale, oltre al comportamento a dir poco irrispettoso del sindaco nei confronti della minoranza e soprattutto del presidente Ceriscioli, che ha dovuto stare a sentire per più di un ora l’elenco delle accuse al primo e intoccabile cittadino di Camerino, emergono tre semplici messaggi che i camerti possono portare a casa:
1. In due casi delle 21 scuole costruite, secondo l’ordinanza 14, si è utilizzato un terreno non comunale, quindi la tiritera del terreno edificabile pubblico in parte non tiene;
2. Ad oggi, 27 giugno, la scuola di Camerino è forse l'unica delle 21 ancora sprovvista di un progetto definitivo e molto probabilmente l'ultima che verrà realizzata, questo perché il Comune ha fornito alla Regione un'area non ideale per la costruzione, e solo dopo aver realizzato il progetto ci si è resi conto che la nuova costruzione, oltre a richiedere la demolizione degli attuali prefabbricati (ancora perfettamente funzionanti e costati 970 milioni di vecchie lire), ostruiva il passaggio e bloccava l'ingresso all’attuale scuola superiore sita a valle della nuova costruzione;
3. La Regione e il commissario Errani ce la stanno mettendo tutta per ovviare alle mancanze dell’amministrazione camerte per il bene della città e se non ci saranno intoppi avremo la nuova scuola per i mesi di aprile-maggio del 2018.
Non si tratta di polemica politica, ma di guardare in faccia l’amara realtà. Noi consiglieri di minoranza non siamo stati eletti per essere portati in giro e insultati dal sindaco che un giorno ci invita alle dimissioni dandoci dei bugiardi e il giorno seguente ci convoca in Comune, le cose non vanno e c’è bisogno di un cambio di passo, basta osservare San Severino, va a un’altra velocità (governato da una sindaca di centro destra come Pasqui), infatti avrà la nuova scuola pronta per settembre, i CAS sono erogati regolarmente mese per mese e i lavori per le SAE sono partiti da tempo.
Nei giorni scorsi, alla presenza del presidente del consiglio regionale Mastrovincenzo e della coordinatrice del comitato nazionale aree interne e del rettore di Unicam Claudio Pettinari, sono stati consegnati i diplomi del master "Paesaggi delle aree interne", organizzato da Unicam dal professore Sargolini.
I diplomi sono andati a: Massimo Luciani, Claudia Difazio, Matteo Sagratella, Leonardo Roselli, Serena Tuccini, Danilo Procaccini, Pier Giuseppe Vissani, Sandro Venanzi.
Federico Benuzzi, il "giocoliere della scienza", presenterà il suo spettacolo “Fisica Sognante” mercoledì 28 giugno alle ore 18.30 presso le strutture della piscina di Camerino in località Le Calvie.
Federico, fisico per formazione e giocoliere per passione, presenta con straordinaria perizia numeri sorprendenti con palline, clave, cerchi, mattoni da giocoliere, monociclo e diablo, spiegando poi i principi fisici che sottendono al loro funzionamento. Chiunque, indipendentemente dall'età, si entusiasmerà vedendo le sue performance; qualcuno, di gusti scientifici più spiccati, si entusiasmerà ancora di più capendo quali principi rendono possibili tali esibizioni.
Molte e varie sono le domande cui Federico Benuzzi si propone di rispondere: come è possibile che un giocoliere possa fare tali performance? Perché esistono certi limiti? Come l’essere tale della natura condiziona l’agire? Cosa vuol dire modellizzare? Cosa si intende per rappresentare? Cos’è il metodo scientifico? E ancora: cosa vuol dire fare arte e come le leggi della fisica l’influenzano? Cosa vuol dire studiare/allenarsi davvero? Quante diverse sfaccettature esistono dell’intelligenza e come posso svilupparle tutte? A che pro? Come la scuola può aiutare in questo?
L'ingresso è libero e l'organizzazione a cura del gruppo Unicam Science Outreach dell'Università di Camerino, con la collaborazione di tutto lo staff della piscina, che ospita gratuitamente lo spettacolo. Il bar sarà in funzione durante tutto l'evento, proponendo consumazioni "solidali": per ciascuna, una quota sarà devoluta al progetto "Il nuoto non affonda", a sostegno della piscina e delle sue attività.
Operazione antidroga dei carabinieri. È successo a Fiastra lo scorso fine settimana. I carabinieri della locale Stazione già da qualche giorno avevano ricevuto segnalazioni circa la possibilità della presenza di un gruppo di ragazzi campeggiatori che detenevano stupefacenti ai fini di spaccio.
Dopo una specifica azione di monitoraggio, i militari hanno individuato una tenda nei pressi della quale era stato piazzato un cartello con scritta “Fiasterdam” (con chiaro riferimento alla città olandese) ed immediatamente sono risaliti al proprietario, D.M. 28enne di Perugia, il quale aveva nascosto alcune bottigliette di vetro avvolte in carta stagnola all’interno del terreno.
La perquisizione dei Carabinieri ha permesso di rinvenire i contenitori che risultavano contenere complessivamente 50 grammi di marjiuana, già confezionata in dosi e pronta per lo spaccio.
Il giovane è stato quindi denunciato alla Procura della Repubblica di Macerata per detenzione ai fini di spaccio e segnalato alla Prefettura come consumatore.
Sono ancora in corso accertamenti per riscontrare il coinvolgimento di altri giovani campeggiatori in considerazione del fatto che il “Fiasterdam” è risultato anche pubblicizzato sui social.
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma di Pietro Tapanelli
"Augurandomi che la polemica tra i colleghi di minoranza e gli altri di maggioranza sia sopita, una cosa va detta a proposito delle dimissioni chieste dal sindaco nei confronti dei consiglieri Trojani, Fanelli e Caprodossi.
Indipendentemente dal merito dell’alterco, ormai analizzato nei dettagli da tutti i vari punti di vista e sul quale non intendo avventurarmi, è doveroso precisare che, politicamente ed istituzionalmente, la richiesta del primo cittadino fatta nei confronti di parte della minoranza è di una gravità inaudita e sbalorditiva, soprattutto alla luce della grande esperienza amministrativa che il sindaco Pasqui può vantare. Stiamo parlando ovviamente di prassi politico-istituzionale, che forse interesserà a pochi, visto che fa più audience una dichiarazione ad effetto ed acchiappavoti, ma quando ci si muove in un determinato ambito occorre che tutti, soprattutto il sindaco, tengano a mente quali sono le regole di base.
Il consigliere comunale, così come il parlamentare, tanto per fare un paragone un pochettino più elevato, non può, e non deve, ricevere alcuna richiesta di dimissioni da parte dell’apparato esecutivo, in considerazione della diversa natura istituzionale che le due anime amministrative hanno. Il sindaco e la giunta rappresentano, nella separazione dei poteri riconducibile a Montesquieu, l’organo esecutivo, mentre i consiglieri comunali impersonano un piccolo parlamento, titolare del potere legislativo. Solo questo, assistito anche dallo strumento tecnico della mozione di sfiducia, può chiedere le dimissioni (sfiducia, appunto) del sindaco e della giunta. Mai viceversa. Tanto che non esiste alcuno strumento tecnico, di prassi consiliare o parlamentare, che consenta all’organo di governo di sfiduciare il proprio controllore che è, come detto, il consiglio comunale (o il parlamento, se saliamo al massimo livello nazionale). A corroborare tale assunto va precisato che il sindaco non è un consigliere comunale e gli assessori, se nominati tra i consiglieri comunali, cessano proprio da quest’ultima carica, tranne nei piccoli comuni dove vige un’apposita deroga. Il perché è presto intuibile: l’esecutivo potrebbe scegliere a suo piacimento il proprio supervisore.
Per buona sorte viviamo ancora in uno stato di diritto che consente ad un consigliere comunale di chiedere la sfiducia nei confronti del sindaco e della giunta e che, fortunatamente e spero ancora per molto, mai consentirà il contrario. La sfiducia nei confronti del consigliere la può ottenere solo l’elettore. Come? Non votandolo più".
Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un genitori dei bambini che hanno partecipato al saggio di "Progetto danza"
"La bella cornice dell’Auditorium Benedetto XIII°, sebbene diversa da quella cui eravamo abituati dello storico Teatro Filippo Marchetti di Camerino, ha ospitato l’edizione del saggio di danza classica e moderna a conclusione dell’anno 2016/2017, organizzato dall’Associazione Progetto danza e presentato da Martina Misici Falzi. Bravissimi gli allievi e le loro insegnanti. Enorme l’impegno profuso da tutti i protagonisti per creare qualcosa di bello ed originale, un connubio spesso difficile da ottenere, in un momento in cui con estrema difficoltà stiamo cercando di risollevarci dalla tragedia che ci ha colpito. Questo il tema dello spettacolo “Home”!
Antoine de Saint-Exupéry, autore di una delle più belle favole per bambini “Il Piccolo Principe”, scriveva “Gli adulti da soli non capiscono niente ed è stancante per i bambini dover sempre spiegare tutto”. Ecco, durante lo spettacolo di quest’anno, gli allievi dell’Associazione Progetto danza, dai più piccoli ai più grandi, in circa due ore di espressioni artistiche, belle e apprezzate da tutti, ci hanno voluto trasmettere questo insegnamento: che ci si può rialzare!
È stato emozionante vedere entrare in scena gli allievi più piccoli dei primi corsi che teneramente si muovevano cercando con lo sguardo le indicazioni della loro brava e paziente insegnante Francesca Cicconi; vedere i progressi dei ballerini dei corsi principianti e intermedio che, grazie ai sacrifici e all’impegno costante mostrati durante l’intero anno, hanno dato prova di capacità e disciplina, non disgiunte da entusiasmo e passione, sotto la guida della preparata e serena insegnante Amanda Trulio; assistere alla professionalità delle allieve più grandi, (dirette anche loro da A. Trulio), messa a servizio, quest’anno, di una scenografia anch’essa diversa, dando prova di una profonda bravura e capacità di interpretare ruoli e scene diverse; perché tutto, quest’anno, era diverso!
Da madre di due piccoli “ballerini”, anzi uno piccolissimo, da spettatrice e da Camerte mi piaceva rendere una testimonianza del lavoro svolto da tutti, ma soprattutto dalle insegnanti F. Cicconi e A. Trulio che, sottoponendosi a forte impegno e tensione, hanno collaborato per la prima volta per creare e dare vita ad uno spettacolo che ha consentito il rispetto della tradizione di uno degli appuntamenti Camerti più attesi, nel segno di quella continuità che ci rassicura e ci aiuta ad andare avanti con l’ottimismo di sempre.
Significativa la presenza del Presidente Cus, Stefano Belardinelli, e dell’Assessore ai servizi sociali, definizione delle politiche del lavoro e dell’occupazione, Antonella Nalli, che hanno fatto sentire la vicinanza delle Istituzioni in una sede che niente aveva ed ha a che fare con carte bollate e riunioni politiche. Una partecipazione importante, che voleva essere di incoraggiamento e sostegno alle nuove generazioni che avranno il difficile compito di “puntellare” e “riparare” un tessuto economico e sociale duramente messo alla prova. Piccoli, ma eloquenti segnali per mantenere alta la speranza.
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma del Consigliere Comunale di Camerino Marco Fanelli.
"Poco da dire sul comportamento del Sindaco Pasqui di questo ultimo periodo, non ultima la richiesta di dimissioni di alcuni consiglieri di minoranza, tra cui la mia, con tanto di conferenze stampa, si commenta da solo.
Il Sindaco ed il Consiglio Comunale sono espressione della volontà dei cittadini, ed io ho intenzione di onorare il ruolo che mi è stato assegnato fino alla fine del mandato. Il Sindaco può fare e scegliere quasi tutto, ma non i consiglieri di minoranza.
Oltretutto chiedere le dimissioni nei confronti di chi non ha alcun potere di prendere decisioni né di rallentare in alcun modo l’azione amministrativa, è a dir poco ridicolo. Se qualcosa non va come dovrebbe, ferme restando le responsabilità a più alti livelli istituzionali, il Sindaco dovrebbe riflettere semplicemente sul suo operato.
Come consigliere di minoranza mi sono limitato ad esprimere il mio dissenso su come sono state gestite le questioni delle SAE a Vallicelle e quella della nuova scuola Betti, oltre ad esprimere rammarico per la bocciatura delle commissioni consiliari.
La mia opinione l’ho espressa carte alla mano, ricostruendo l’iter dei procedimenti, parlando sempre nel merito delle questioni, senza giudicare le persone, ma eventualmente il modo di operare.
In particolare ho evidenziato il grossolano errore che c’era stato nella valutazione dell’area SAE di Vallicelle dove al tempo volevano essere messe 40 “casette” mentre nella realtà lo spazio era sufficiente solo per 20. Ho sottolineato che non si trattava di un’errata comunicazione sulle metrature (cosa che ci era stata fatta credere dal Sindaco) ma che era semplicemente dovuta ad una macroscopica errata valutazione. Ora la situazione è stata in qualche modo sanata, tuttavia questo errore ha fatto slittare tutto il procedimento, con la conseguenza che vedremo la consegna delle SAE solo a novembre (se il meteo ci assiste). Le affermazioni possono essere pure travisate ma il risultato rimane.
Altra questione su cui ho manifestato le mie perplessità è quella riguardante la gestione delle criticità relative alla nuova scuola Betti che sarà progettata e ricostruita dal commissario per la ricostruzione sulla base della ordinanza 14 del 16 gennaio 2017. Anche qui l’azione amministrativa ha evidenziato molte lacune oltre a mancanza di trasparenza.
Le affermazioni rilasciate possono essere estrapolate dal contesto ed utilizzate a piacimento per far credere qualsiasi cosa, tuttavia i fatti permangono. L’ordinanza 14 del 16 gennaio 2017 prevedeva il completamento della nuova scuola per settembre. A Camerino, alla fine di giugno, contrariamente alle altre scuole inserite nell’ordinanza, ancora non abbiamo un progetto definitivo e quello che è stato redatto sembra non essere idoneo a causa di alcune mancate valutazioni in ordine alla viabilità.
Nel frattempo, la cosa più preoccupante é che il Sindaco si è rifiutato di firmare una presa d’atto nella quale si evidenziava la necessità di una riprogettazione con conseguente allungamento dei tempi, per cui si sarebbe dovuto fare carico di sistemare nel frattempo gli alunni. Queste non sono opinioni personali, ma si evincono dai documenti.
Come ho fatto presente in più di un occasione ritengo che i moduli che ci hanno permesso di riprendere in sicurezza l'anno scolastico, andrebbero abbattuti solo dopo aver trovato un'alternativa certa per la sistemazione dei ragazzi, che deve essere chiaramente indicata. Non dovrebbe essere nemmeno troppo difficile visto che dovremmo avere anche a disposizione il nuovo Salvo D'Acquisto, ormai quasi ultimato. Le famiglie comunque chiedono certezze, non affermazioni vaghe e possibiliste.
Quelli di cui ho parlato sono aspetti molto importanti per i cittadini, il dissenso espresso in ordine alla gestione di questioni importanti che hanno portato a ritardi e problemi reali, non opinabili, vanno accettate come tali, rispondendo semplicemente nel merito.
Un Sindaco che non è in grado di tenere un confronto sereno, ma piuttosto esprime giudizi pesanti sulle persone, cercando di screditare chi a suo avviso si rende colpevole di manifestare pubblicamente la sua disapprovazione, dimostra ovvi limiti e scarsità di contenuti.
Nei mesi che sono seguiti alle scosse del 26 e 30 ottobre ho più volte chiesto di essere fatto partecipe dell’azione amministrativa. Il silenzio che molti cittadini mi hanno rimproverato in quei mesi, pensavo fosse doveroso dopo quello che era successo alla nostra città, in attesa di essere coinvolto nella fase successiva a quella più strettamente emergenziale, cosa che il Sindaco si era impegnato a fare.
Continuare a parlare di collaborazione a questo punto suonerebbe solo di ipocrisia, la richiesta di dimissioni, seppur un atto che di per se mi fa sorridere, chiarisce una volta per tutte la posizione di Pasqui nei miei confronti.
Peccato questo comportamento del Sindaco, con tutti gli altri consiglieri c’è sempre stato un rapporto cordiale e di stima reciproca. Procedere insieme in questa fase, condividendo più scelte possibili, sarebbe stato, a mio avviso, un punto a favore per la città".
La sezione di Geologia dell’Università di Camerino ha ottenuto l’associatura al Centro di Microzonazione Sismica e le sue applicazioni (CentroMS) del CNR.
“Il CentroMS – ha dichiarato il prof. Piero Farabollini, docente della sezione di Geologia Unicam e coordinatore delle attività legate alla microzonazione sismica – che fa capo al CNR e al quale partecipano università e enti di ricerca, è la struttura individuata dal Commissario straordinario per la ricostruzione Vasco Errani per coordinare le attività di microzonazione sismica della zona del cratere e di conseguenza è anche il punto di riferimento per tutte quelle attività che riguardano la ricostruzione post-sismica. Questo accreditamento all’interno del Centro è quindi molto importante perché riconosce l’impegno di Unicam in questo settore e conferma la qualità del lavoro che l’Ateneo svolge da tempo mettendo a disposizione del territorio le proprie competenze e conoscenze”.
“Il progetto che ci è stato assegnato – ha affermato il prof. Emanuele Tondi, responsabile della Sezione di Geologia Unicam – riguarda lo studio geologico e morfostrutturale delle faglie attive e capaci del territorio del cratere che insiste nella Regione Marche. Lo studio va effettuato seguendo le linee guida che riguardano le faglie attive e capaci del 2015: per attive si intendono quelle faglie che in futuro possono generare dei terremoti, per capaci si intendono quelle che sono in grado di generare fagliazione superficiale e quindi associate a terremoti medi e forti. Lo studio di microzonazione, quindi, oltre a valutare le amplificazioni che vari terreni di fondazione possono avere nel momento in cui si verifica un terremoto, riguarda anche la presenza di faglie, che vanno individuate, caratterizzate e zonate”.
“Conoscere dove sono le faglie e caratterizzarle – ha proseguito il prof. Tondi – sarà poi molto importante anche per avere una pianificazione territoriale legata alle infrastrutture, quali strade, dighe, viadotti che attraversano l’Appennino”.
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del sindaco di Camerino Gianluca Pasqui:
Da troppo tempo sento commenti e ricostruzioni decisamente fuorvianti circa una situazione che mi addolora come persona prima ancora che come primo cittadino: la Chiesa di Santa Maria in via e gli imperdonabili ritardi sulle opere di messa in sicurezza. Faccio presente che quella è la Chiesa della mia Parrocchia ed è, di fatto, l’edificio di culto a cui, come praticante, sono in asspluto più legato. Mi fa male sentire giudizi superficiali e assolutamente infondati sulle presunte colpe del Comune di Camerino. Questo ente si è adoperato per la Chiesa di Santa Maria in Via sin dai giorni immediatamente successivi la scossa del 24 agosto. Purtroppo, ad ottobre è accaduto quello che è accaduto e da quel momento in poi ogni giorno sono stati sollecitati interventi e ci si è adoperati per cercare di mettere mano alla difficile situazione dell’edificio. Un edificio che, è doveroso ricordarlo, è sottoposto a vincolo e per il quale ogni intervento deve essere approvato dal Mibact.
Allego a questa nota una dettagliata relazione dell’Ufficio Tecnico che invito a leggere e mi limito ad evidenziare in queste mie dichiarazioni alcuni punti fondamentali.
Il 10 dicembre la Chiesa è stata oggetto di un GTS che si è concluso con la presa d’atto dell’elevato stato di danno e della necessità di provvedere alla messa insicurezza dell’edificio. A tale sopralluogo hanno partecipato anche il parroco, don Mariano Blanchi, e l’ingegner Roberto Gagliardi. Quest’ultimo, in data 27 dicembre, trasmette all’autorità competente, il Mibact e al Comune di Camerino un progetto preliminare di messa in sicurezza. Tale progetto doveva essere vagliato dal Mibact stesso e non certo dal Comune di Camerino che, come precisa la circolare n. 72035 della Protezione Civile, è tenuto ad opere solo per la salvaguardia dell’incolumità pubblica (la chiesa è in zona rossa e, di fatto, non c’era incolumità pubblica da tutelare perché già tutelata).
A febbraio il sottoscritto ha nuovamente sollecitato interventi, sia con note scritte, sia attraverso gli organi di informazione, nonché facendo presente al ministro Franceschini in persona i gravi ritardi a cui si stava assistendo nel corso della sua visita a Camerino.
Nuovamente a marzo, precisamente il 28, il sottoscritto ha richiesto con urgenza un ulteriore sopralluogo.
Cos’altro doveva fare il Comune di Camerino? Non si poteva certo procedere contro la legge ad opere che il Comune non è autorizzato a realizzare. I ritardi ci sono stati e sono a mio avviso gravissimi, ma non si possono certo imputare a questo ente che, invece, ha continuamente sollecitato gli interventi necessari ai proprietari e agli organi di competenza, così come previsto dalle normative.
Auspico, quindi, che questo ulteriore chiarimento, unitamente alla relazione in allegato, serva definitivamente a fare luce sulla realtà dei fatti per mettere così fine alle tante, troppe, inopportune voci che circolano in questo ultimo periodo e che hanno il sapore dello sciacallaggio politico.
Ieri pomeriggio nella Sala Rettorale del Campus di Unicam la simpatica attrice e scrittrice Veronica Pivetti ha presentato il suo secondo libro nell’ambito di una delle due giornate del Festival Passaggi di Fano svoltesi a Camerino.
L'intervista pubblica è stata simpaticamente condotta da Francesca Chiappa della Casa Editrice indipendente Hacca.
Il primo scritto aveva ad oggetto la fase non facile della sua depressione, trattata però con leggerezza ed intellligenza.
E sempre con l’ironia ed autoironia che la contraddistingue, la Pivetti ha raccontato di come questo nuovo libro sia stato ispirato dai piccoli traumi che ricorda vivamente della sua infanzia e che le hanno condizionato la vita fino all’età adulta e di come abbia imparato con il tempo a “fregarsene” e a vivere felice.
E ha lanciato un monito agli adulti: “Non bisogna sottovalutare i pianti dei bambini che a noi grandi sembrano sciocchezze. Anche il genitore che più ti ama fa danni!”
Ha poi preannunciato che il terzo capitolo della tragi-commedia “pivettiana” riguarderà il dramma più grande per una donna: la menopausa.
A seguire la scrittrice ha ripercorso con serenità il grave episodio dell’incendio della sua abitazione verificatosi tre anni fa, causato dal mal funzionamento di una cucina a gas gentilmente donatale dal padrone di casa.
Esperienza tragica per la perdita di tutti gli oggetti cari e che identificavano la sua memoria “Sono uscita di casa così come ero vestita con in braccio i miei due amati cani. Per un anno ho vissuto ospite della mia socia ed amica. Non volevo possedere più niente, fatta eccezione per i libri. Capisco perfettamente le persone che hanno subito la tragedia del terremoto e che hanno perso tutto. La fase più difficile è quella della ricostruzione: prima delle cose viene quella dell’interiorità delle persone”.
La scrittrice ha lanciato infine un messaggio di speranza affermando che “Quando perdi tutto la cosa positiva è che esiste solo il futuro. Il passato non tornerà più e il presente non c’è. Bisogna rinascere e andare avanti conservando la memoria. I libri, acquistati rigorosamente usati, in quanto vissuti, mi hanno aiutata a recuperare la dimensione di casa. Tutti, piano piano, possiamo rinascere dalle macerie”.
Domenica 25 giugno le città di Camerino e San Severino Marche saranno nuovamente legate da una strada che ha segnato indissolubilmente la loro storia religiosa, economica e culturale, e che solo nei decenni più recenti è stata completamente abbandonata: quella che per molti secoli aveva rappresentato lo snodo cruciale della "via dritta", ovvero un asse strategico che collegava il santuario di Loreto e la capitale pontificia.
Sulla scia di accurate ricerche storiche, i membri delle sezioni camerte e settempedana del CAI lo hanno individuato e il mattino di domenica 25 giugno guideranno fedeli, turisti, appassionati di trekking lungo un tracciato di rara bellezza sotto il profilo paesaggistico, artistico e ambientale: quello che dalla Rocca dei Borgia in Camerino conduce a Renacavata e Torre Beregna da un lato; e dall'altro quello che da San Severino condice a Sant'Eustachio in Domora, Torre Beregna e il Convento che, come è noto, fu teatro della Riforma cappuccina. All'iniziativa, promossa dall'Università di Camerino, aderiscono i Comuni di San Severino, Camerino, Serravalle di Chienti, Spoleto, Treia, Castelraimondo, Pioraco, le Unioni Montane camerte e settempedana, l'Ordine dei Cappuccini, le Clarisse, gli Scouts, Legambiente, Associazioni Lauretane. Il Consiglio regionale delle Marche la sostiene con il suo patrocinio.
Da Camerino si parte alle 8.30: il luogo di raccolta è la Rocca dei Borgia, nei pressi di Porta Malatesta (l'antica porta San Giacomo, in direzione di Roma e della Francigena); attraversando viale Leopardi e raggiunta piazza San Venanzio, si uscirà attraverso Porta Felillo (altra antichissima porta medievale), quindi si raggiungeranno i Ponti, Renacavata, Torrone, Torre Beregna, di nuovo Renacavata. Da San Severino si partirà alle 8 dalla chiesa di Sant'Agostino quindi, raggiunte le Grotte di Sant'Eustachio, ci si dirigerà verso il rifugio Manfrica, Torre Beregna e Renavacata. Nel Convento dei Cappuccini si condividerà il pranzo intorno alle 13.30.
Il "cammino", che si svolgerà anche in caso di maltempo, è solo il primo di una serie di appuntamenti analoghi, preparatori del cammino che si svolgerà a settembre, allorchè verrà percorso tutto l'itinerario da Roma a Loreto lungo quella che la ricerca storica ha ormai accertato essere il più antico tracciato della via romano-lauretana e che le fonti definiscono significativamente la "via dritta", cioè la più breve, in funzione per tutta l'età medievale e che soltanto sul finire del Cinquecento verrà sostituita dalla "via nova", che passava per Muccia e la Val di Chienti, fino a Macerata, Recanati e Loreto.
Le cittadinanza di Camerino e San Severino e quelle dei centri limitrofi, studiosi e appassionati sono invitati a partecipare alla riscoperta di un itinerario impresso nei documenti, nelle cronache, nel paesaggio, che ha segnato in modo determinante l'economia, la cultura, la società di tanta parte del territorio appenninico e dell'Italia Centrale, sostenendone coesione e sviluppo.