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Camerino, Marco Fanelli: "Chiamiamola collaborazione. Il sindaco non vuole alcun tipo di collaborazione"

Camerino, Marco Fanelli: "Chiamiamola collaborazione. Il sindaco non vuole alcun tipo di collaborazione"

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa a firma Marco Fanelli, Consigliere comunale del Gruppo Consiliare di minoranza “Comunità e territorio”:

 

"Il primo giugno avevo formalmente avanzato al Comune di Camerino, mediante Pec, una richiesta di accesso agli atti ai sensi del D.Lgs 267/2000 (accesso dei consiglieri comunali), per avere copia della documentazione relativa alla nuova scuola Betti, chiedendo un riscontro immediato, stante la delicatezza e l'urgenza della questione, che va in discussione lunedì 19 giugno in Consiglio. Lunedì 10 giugno non risultava ancora pervenuta alcuna documentazione né era stata data alcuna spiegazione in merito alla mancata evasione della richiesta.

Decido quindi di recarmi in Comune, erano passate abbondantemente le 9 di mattino quando parlo con il responsabile dell'Ufficio tecnico, il quale, con mio grande stupore, mi informa che lui non è a conoscenza dell’esistenza di nessun tipo di documentazione riguardante la costruzione della nuova scuola Betti. Passo allora dal Segretario Comunale, che non era ancora arrivato, per poi recarmi direttamente presso l'ufficio del sindaco. Attendo un'oretta buona in quanto c'erano delle persone che giustamente avevano la precedenza dopodiché il sindaco mi riceve. Lo informo della documentazione della quale voglio prendere visione e lui, dopo avermi ripreso per aver utilizzato il 'voglio' e non il 'vorrei' mi invita ad andare dal responsabile dell'Ufficio tecnico perché lui non ha niente in mano. Gli faccio presente che sono appena stato dal responsabile di tale ufficio, il quale non è a conoscenza di nulla, e che utilizzo il 'voglio' e non il 'vorrei' perché è un diritto quello di prendere visione di tutta la documentazione presente in Comune, in quanto un consigliere rappresenta i cittadini, che hanno a loro volta diritto di sapere. Non è pertanto una concessione personale.

Il sindaco mi fa presente che lui non sa dove sia la documentazione, sicuramente in qualche ufficio, ma non sa dirmi dove e mi assicura che il giorno seguente mi avrebbe fatto avere per mail la documentazione, il che mi ha convinto ad andarmene. Purtroppo, il giorno seguente non è arrivato niente e il giorno seguente ancora niente e cosi via. La documentazione è arrivata in data 15 giugno, l'ultimo giorno utile per evadere la formale richiesta per Pec. Questa è la collaborazione che vuole il sindaco!

Al di là della questione che potrebbe sembrare di poco conto, quello che non può essere accettato è l'atteggiamento ostruzionistico volto all'oscuramento della realtà. Ciò, quando tutte le disposizioni legislative volgono sempre più alla trasparenza dell’azione amministrativa, nei confronti dei cittadini che attualmente possono fare istanza di accesso anche se non direttamente interessati.

Ora mi chiedo: che senso ha questo comportamento? E soprattutto, quale vantaggio porta alla collettività?

Se a questo modo di operare aggiungiamo che il sindaco, nello scorso Consiglio omunale, ha fatto bocciare una mozione riguardante l’istituzione di commissioni consiliari, che sono gli strumenti istituzionali previsti per la collaborazione e come se non bastasse si è formalmente rifiutato di convocare le riunioni dei capigruppo (maggioranza e minoranza), credo che non si possa ancora continuare a fingere.

Il sindaco non vuole alcun tipo di collaborazione, anche se non vuole pubblicamente ammetterlo e preferisce continuare a rilasciare finte dichiarazioni di apertura.

Davvero senza parole, anche perché, nei tre anni di mandato come consigliere ho sempre rispettato il suo ruolo istituzionale, non ho mai avuto un atteggiamento aprioristico, ma ho sempre mosso critiche nel merito, nel normale dibattito politico e mai muovendo attacchi personali.

Come ho già detto in più di un'occasione, il rifiuto è grave soprattutto perché viene fatto in una situazione dove solo la fortuna ha evitato che ci fossero vittime e nella quale invece ci sarebbe grande bisogno di collaborazione e unità di intenti, ma questo evidentemente non interessa.

In conclusione, dico solo che la città e chi ci sta rimanendo attaccato nonostante tutte le difficoltà non meritano questo tipo di atteggiamento da parte di chi li rappresenta.

Io nonostante tutto, se è disposto a cambiare realmente idea, rimango sempre disponibile al colloquio, nel frattempo però non sono disposto ad accettare passivamente e in silenzio le scelte arbitrarie che la città è costretta a subire e utilizzerò tutti i mezzi a disposizione per rendere trasparente l’azione amministrativa".

 

 

 

 

 

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